"Per un mondo di pace, per un mondo più giusto" - organizzato dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa dell'Unità (presso la Fortezza da Basso, Spazio Dibattiti, viale Filippo Strozzi 1)

Va
No
Dichiarazione perciò ora
Che
Da parte dell'Italia sì
Senta
Di fatto controllare
Di
Verso
Talk
Ma
Discussioni condivise
Il due mila uno ci si riferisce naturalmente all'attacco alle Torri gemelle a questo svolta quindi del terrorismo islamico che certamente anche essere un punto di cambiamento perché è con noi resterà con noi ancora per del tempo
La risposta che la Superpotenza ha voluto dare non era adatta
Per combattere il terrorismo terrorismo anzi io direi che possiamo dire che quella risposta aumentato il rischio del terrorismo islamico del terrorismo internazionale e non l'atto ma quindi mi riferisco naturalmente all'invasione dell'Iraq calma instabilità che questa creato nel mondo alla divisione dell'Europa alla divisione degli alleati quindi a una politica unilaterale della superpotenza
Che io mi auguro e di questo parlavano fra di noi prima di cena
Che le elezioni americane mettano fine a queste tendenze con una l'elezione di un nuovo presidente degli Stati Uniti
Quindi questo mi pare che sia il quadro su cui poi si può discutere si può e si può ragionare un mondo oggi meno sicuro non si può dire che sia più sicuro e avanti perlomeno quando c'erano i due schieramenti si sapeva che si dovevano confrontare e le linee di divisione e quindi erano molto chiare
E la dissuasione la politica della dissuasione nonostante la guerra fredda aveva permesso di mantenere Rosso modo la pace centralmente
Quindi oggi quadro molto compresso molto incerta molti grandi divisioni
Quindi le elezioni ripeto le elezioni negli Stati Uniti potrebbero essere un inizio di svolta di una Ripa citazione gli Stati Uniti credo che oggi degli americani si rendano conto
Che
Certamente la superpotenza o far valere le proprie ragioni militari utilizzando la forza ma si rendano conto che con la forza si può invade riconquistare un paese di piccolo di medie dimensioni
Ma che con la forza soltanto non si governa né un Paese né si governa il mondo
Per governare il mondo c'è bisogno di consenso ed è il consenso che dicevo prima che rende forte
Quello che il giusto ma non viceversa la forza da sola senza consenso non può rendere giusto quello che è potente da solo quindi questa è la situazione ora possiamo elaborare su tutta la politica americana quelli che sono i riflessi sulla nostra Europa
La forza relativa la debolezza delle debolezze dell'Europa dei passi avanti che stiamo facendo però questa oggi è la è la situazione poi si può parlare dell'economia quando il nostro moderatore vorrà entrare entrare in questa
Eccole stiamo ancora per un giro almeno su questa questioni di politica internazionale diceva presidente Dini
Si è inaugurata un'era di unilateralismo che ha portato poi al all'Iraq la situazione dell'Iraq come la conosciamo che invece che sedare il terrorismo è stato un incentivo vorrei chiedere a Pecoraro Scanio l'Europa che ruolo può giocare per superare questa visione unilaterale degli Stati Uniti
Ma
Però varrebbe la tanti urologia giocare io credo che tra l'altro nel mondo attuale il prevalere o è il degrado
Anche della politica interna americana
Cioè
Io credo che
Lo dico con consapevole che noi come Verdi
Abbiamo dato una delegazione al congresso dei verdi americani
Gli Stati Uniti e vivono un degrado della loro lealtà politica
Che ha cioè Bush e non nasce così a a casco
Nasce come la protervia di una strategia dei neoconservatori di una presa di potere esempio forte le multinazionali basti pensare che le multinazionali più potenti finanziano entrambi i contendenti alla presenza del Stati Uniti in misura diversa ma in entrambi che per quanto io sia tra coloro che ha sostenuto alla linea che è poi passata anche se con grande fatica al congresso dei verdi americani quella di votare diciamo il male minore nei dieci Stati dove Bush che saranno filo filo perché è giusto cacciare Bush dalla Casa Bianca però va detto con chiarezza
Che
Bambang valutata l'opinione pubblica la società civile americana statunitense
A riuscire a superare quello che comunque una Bach un imbarbarimento da loro dialettica politica interna che rende molto simili i due partiti
Che ha fatto in modo che i democratici non dimentichiamoci abbiano votato la guerra preventiva di Bush sapendo che era basata su una nuova dottrina della destra americana che una cosa molto grave e noi siamo perché se non abbiamo questo è chiaro che per ricevere l'Europa che può fare cioè noi dobbiamo capire che è l'ora di dire che tutto ciò da Bouissa politico che cede agli Stati Uniti va imitato è un effetto di un provincialismo molto squallido secondo me
Che noi dobbiamo superare o meglio che parti della società politica tale può superare perché qualcuno oggi
Razza ragionando così ragiona ancora in termini di guerra fredda quando il modello americano aveva un valore forte anche perché si contrapponeva una logica di una dittatura oggi di per sé parlare che un sistema elettorale
Che permette dei brogli elettorali come quelli con questa da letto Bush che è stato letto con un broglio elettorale macroscopico e planetario
Riconosciuto non solo da Michael Moore nel film ma obiettivamente molto diffusamente riconosciute
Che fa in modo che vadano a votare a botte il trenta il quaranta per cento dell'elettorato
Che vede in tutti gli stati leggi elettorali diverse alcune addirittura Betti Issime obsoleti di duecento di cento anni vecchie che vietano addirittura la partecipazione al voto
Sostanzialmente no crema sedi ostacoli ecco noi non possiamo pensare che l'Europa è l'unico ruolo che ha è quello di attenuare
Queste asperità l'Europa deve fare un grande lavoro con la società civile con le università americane per queste cose che noi diciamo qui dicono in modo molto più duro gli osservatori delle migliori università degli Stati Uniti eccetera su cosa significa la nuova governance cosa significa una democrazia avanzata cosa significa la partecipazione non è se non affrontiamo anche questo con grande trasparenza il problema di quale democrazia accetti gli Stati Uniti
Il che non vuol dire negare che c'è un elemento di libertà di democrazia ma capire che come noi abbiamo bisogno di migliorare
Le nostre istituzioni non possiamo importare un modello vecchio di duecento anni ed è saltarci come se fosse una cosa avanzata il sol dell'avvenire perché se non è vediamo la stessa proiezioni ideologica subalterna
Che è stata criticata dopo che sono falliti alcuni modelli in questo l'Unione europea capace di essere altro ed esce un libro molto bello di germi rifiutino a fine di settembre che si chiamerà European Dream
Perché la tesi diritti americano e che il sogno americano è fallito
E lo dice fortunatamente uno statunitense quindi non possiamo essere accusati di essere antiamericani con questa cosa becera che ognuno che dice la verità sugli Stati Uniti diventa antiamericano quando gli americani dicono di peggio
Del loro sistema
Allora esce questo bel film il suo bel Scuras nel suo bel libro che si chiama European Dream
La parte migliore della società civile degli intellettuali americani oggi guardano all'Europa pensando che un sogno European Green un sogno in cui la solidarietà sia un pezzo
Di una strategia dove lì per individualismo è fallito
Dove un modello di democrazia partecipata sia un modello positivo dove il culto del denaro per cui vince le elezioni chi raccoglie solo più soldi
è un modello che di per sé non funzioni
L'Europa come attore internazionale deve essere un attore innanzitutto di politiche di cultura
Ed è evidente che di fronte a questo
Ipotizza invece la via del modello di difesa europeo
Come soluzione diciamo quante me qua quasi di
Corsa agli armamenti chiamiamola così con gli Stati Uniti fa una scelta miope e inattuabile
L'Europa deve essere soggetto politico forte
Rilanciando un tema forte che è quello di come si espandono le democrazie del pianeta perché il problema Bush dava risposta folle a un problema reale
Cioè la risposta folle quella che con le armi e con la guerra preventiva tu fai cadere i dittatori dalla democrazia una risposta folle ma opere ma che c'è
E cioè il fatto che un pianeta dopo sessant'anni dalla fondazione Nazioni Unite in cui tranne che in Europa come in molti Paesi non riesce a fare espandere un concetto di libertà di democrazia diritti ombre ma che nel mondo c'è
Quindi in che modo l'Europa
Sostenendo per esempio anche quale società civile africane le società civili civili arabi le gomme nella grande battaglia come giustamente si dice molte volto diceva bene
Il ministro degli Esteri tedesco giostra Fischer al nostro congresso europeo conta di più nella battaglia di democrazia
Nei Paesi arabi riuscì a farla grande battaglia per dare potere alle donne che non cento guerre preventive perché quello capovolge il vecchio sistema maschilista fondamentalista islamico che vige nei Paesi arabi
Però questa è la battaglia di civiltà che fa l'Europa quindi l'attore europeo secondo me l'attore europeo è un attore a tutto tondo politico che usa il potere economico per espandere la democrazia
Che rifiuta categoricamente di pensare a un modello di difesa europeo che ipotizzi una corsa al riarmo verso gli Stati Uniti grazie
Naturalmente nel nostro dibattito ognuno dei nostri ospiti può interloquire con l'altro al di là di quelle che sono poi le mie domande a Marina Sereni che ha responsabili estero dei DS e che torna ora
Compenso del partito democratico americano che si è tenuto a Boston vorrei chiedere se Kerry è una speranza nell'ottica di un mondo più Pacifico
Ce n'è un altro
Direi assolutamente di sì
Non tanto per quello che noi abbiamo ascoltato e visto in questi cinque giorni della convention democratica ma per tutto quello che stiamo di vedendo e analizzando della della della campagna elettorale dei Democratici mi pare che Carrie rappresenti una speranza su due versanti decisamente importanti per il mondo e per l'America
Il primo Kerry
Nettamente con grande forza e con grande chiarezza si presenta agli elettori americani dicendo che l'unilateralismo che ha scelto Bush che ha portato alla guerra in Iraq non sarà la strada
Che intende percorrere un'amministrazione americana democratica
Cioè Carrie in maniera molto chiara con parole molto dure di fortissima critica all'attuale Amministrazione Bush dice loro sono andati da soli noi non vorremmo mai andare da soli
Loro hanno usato la forza abbassandola sulla menzogna noi mai potremmo usare la forza se non fondando la sulla verità loro considera la guerra una guerra di Scelta una guerra per scelta noi pensiamo il ricorso alla
O come l'estrema ratio quando nessun altro strumento possa essere usato noi abbiamo tentate in questi cinque giorni approfittando del fatto di essere lì di andare anche oltre i discorsi ufficiali e abbiamo incontrato alcuni del dello staff della candidato democratico Kerry che si occupano appunto della politica estera
Una di queste persone ci ha detto la prima cosa che Carrie farà se verrà eletto presidente degli Stati Uniti è quello di chiamare tutti i gli alleati tutti i capi di Stato di rivolgersi alle Nazioni Unite e di tentare di trovare insieme una via d'uscita alla situazione irachena
Naturalmente questo non significa lo diceva prima Alfonso che i democratici abbiano avuto una linea di netta contrapposizione alla guerra tuttavia significa una cosa molto chiara
Che Kerry ha detto esplicitamente
Intanto che se avessero avuto oggi
Allora tutte le condizioni che hanno oggi sulla situazione irachena sull'assenza di armi di distruzione di massa sull'assenza di legami di qualsiasi genere tra il regime iracheno e Al Qaeda non avrebbero sostenuto questa guerra
E in secondo luogo aver colto qual è l'errore fondamentale della guerra sia quello di avere isolato gli Stati Uniti di aver messo agli Stati Uniti contro l'insieme della comunità internazionale
Questo dato è un dato rilevantissima naturalmente sarà la prova dei fatti quando dico una speranza e una speranza
Certamente poi come tutti i presidenti qualora sarà eletto sarà chiamato a dare prova di questa disponibilità e noi sappiamo che ride uscire lo strappo tra Europa e Stati Uniti dopo quella ferita profonda che è stata portata con la guerra in Iraq
Che ricucire lo strappo tra le nazioni contrarie alla guerra e negli Stati Uniti in quella istituzione sovranazionale che sono le Nazioni Unite non sarà facile
Quindi è evidente che attende Carrie una prova molto difficile perché dovrà mettere effettivamente a disposizione della comunità internazionale la possibilità di gestire di governare la transizione in Iraq
Noi abbiamo assistito in questi mesi ha diversi passaggi e nelle stesse Nazioni Unite abbiamo visto che nel momento in cui si arrivava come dire al cuore della questione
Siete disposti voi Stati Uniti accedere nelle mani delle Nazioni Unite il governo della transizione irachena gli Stati Uniti di Bush e non hanno mai detto sì
E questa è una prova che a cui sarà ovviamente sottoposto lo stesso che non è sulla base di un discorso
Che è un discorso alla Convention degli Stati Uniti che dette il partito democratico che non possiamo giudicarlo ma certamente noi notiamo che nei toni nell'approccio e anche se volete nella cultura che Kerry esprime Kerry è figlio di un diplomatico terrier vissute in Europa
Terri parla le lingue europee
Insomma è un uomo che si avvicina ai partner
Europei in tutt'altro atteggiamento e con tutt'altre
Motivazioni rispetto a Bush l'altra speranza che vedo
E mi fermo qui è per l'America
Carrie si rivolge all'America primo Alfonso dice rischi ne parla di un sogno americano fallito
Non mi non mi avventura diciamo così ma certamente Kerry chiede Thouars insieme a lui fa il suo candidato vicepresidente si sono rivolti all'America dalla convention americana dicendo beh l'America può fare meglio
C'è un passaggio del di del discorso di Kerry in cui lui ha detto non c'è niente di più pessimista
Di dire al Paese che non si possono cambiare le cose questo un Paese in cui c'è troppa povertà c'è troppa ingiustizia ci sono dice Eduart due Americhe
Quelli di chi può e quella di chi non può ecco noi non ci rassegniamo a queste due Americhe noi vogliamo costruire
Un nuovo sogno americano
Quindi io non so se possono o no essere Interpreti di una rinascita del sogno americano dico però che si presentano alla loro opinione pubblica un'opinione pubblica che spaventava dalla guerra dalle sue conseguenze che spaventato dall'isolamento internazionale ma è anche spaventata
Dal fatto che l'America in queste condizioni non cresce più e non dà più le stesse opportunità
A tu chi come come dire è stato nel nel sogno americano ecco mi pare che anche da questo punto di vista che ridà presenti una una speranza finisco con una battuta
In tutta questa convenzione americana c'è stata molto ovviamente l'enfasi sulla lotta al terrorismo sulla necessità di essere diceva lo slogan una rispettati nel mondo e forti in patria quindi è evidente che il messaggio
Che il Partito democratico cerca di mandare l'opinione pubblica statunitense è un messaggio di rassicurazione noi faremo la lotta al terrorismo e la faremo con più efficacia
Diversamente da Bush al tempo stesso però in molti i discorsi dei leader a me dei leader democratici e penso tra tutti a quello di Clinton che si è speso moltissimo per la candidatura di Kerry in questi in questa convention c'è di nuovo l'idea che noi non possiamo vedere solo la minaccia terroristica
E cioè che si può combattere il terrorismo se guardiamo all'insieme delle minacce
Che oggi il pianeta deve affrontare le minacce che sono quelle dei conflitti guerreggiate la proliferazione degli armamenti di massa le minacce all'ambiente la povertà il sottosviluppo le malattie certo orma finalmente nella testa
Di una classe dirigente che è chiamata a governare la più grande potenza del mondo
L'idea che non non c'è solo il terrorismo da combattere c'è il terrorismo è una minaccia reale ma questa minaccia non ha assorbito
Non ha annullato non ha cancellato il groviglio di pericoli e di tensioni che noi abbiamo ereditato dal crollo dell'assetto bipolare il crollo dell'assetto bipolare
è stato un momento di rotture di liberazione di grandi energie ma non ci ha consegnato un nuovo ordine ci ha consegnato un grande disordine e devo dire che nelle parole dei democratici americani cogliamo finalmente la consapevolezza
Di dover
Spendersi anche con generosità nei confronti di questo insieme di minacce non vedere soltanto la minaccia terroristica che poi ha portato diciamo a questo grande tragico evento della guerra in Iraq
Presidente Dini
Torniamo
Torniamo al ruolo dell'Europa cosa può fare il nostro continente cosa può fare l'Unione europea per mettere ordine in questo mondo molto disordinato come ci diceva lavora Marina Sereni che abbiamo ereditato dalla fine del bipolarismo
Ma su questo mi pare che Alfonso Pecoraro Scanio
Stanno ha dato una
Un'indicazione quello che può fare l'Europa a questo riguardo
Ma nel senso che
L'Europa non ha mai seguito la politica degli Stati Uniti di questo periodo
L'Europa ha portato avanti una politica di nation building la costruzione delle mode Mock grazie attraverso l'esportazione dei nostri valori e sono i valori democratici così è stato fatto
L'allargamento dell'Unione Europea ai Paesi dell'Est che sono con l'aiuto dell'Europa dopo la fine dell'Unione Sovietica divenute delle nazioni democratiche
è così che l'Europa può avere un ruolo esportando i propri valori certamente non con l'uso militare con la guerra Lita l'Europa non mira a essere una potenza militare
No
Però deve darsi una politica estera unitaria al fine di poter contare nel mondo in relazione in proporzione alla propria forza economica questo è l'obiettivo dell'Unione Europea ma anche nel Mediterraneo d'Europa seguito la stessa strada con le politiche del medica dell'aiuto ai Paesi ai Paesi della sponda sud del Mediterraneo per aiutarli nel loro sviluppo economico e la graduale trasformazione delle loro società e delle loro istituzioni per rendere quei Paesi più democratici
Questa è la politica dell'Europa
Che è stata e ha avuto successo basta pensare a un allargamento dell'Europa tra l'altro ai dieci nuovi Paesi che sono ora entrati nell'Europa quindi quello è il nostro ruolo
è un d'Europa uno è una nazione fra virgolette ricca sono paesi ricchi e quindi deve dimostrare anche in quella generosità nei riguardi degli altri paesi per farli uscire
Dal sottosviluppo dove c'è il sottosviluppo e in particolare a costruire in questi Paesi sempre di più
Istituzioni e governi e governi democratici
Non pensi no e se si pensa a quello che è successo negli Stati Uniti questo
Siamo eccesso dei neoconservatori che hanno dominato
L'elezione poi la politica di Bush non devi richiamo che alcuni di quei signori sono di discendenza trotskista
Non lo dimentichiamo
Che intendano oggi esportare la rivoluzione come ed Unione Sovietica voleva fare nei riguardi degli altri paesi
Però un'espansione del marxismo in euro in il marxismo nel mondo
Quelli sono dei signori che vorrebbero esportare la rivoluzione temo pratica nel resto del mondo ma la democrazia non si conquista e non si fa con le armi si fa con gli strumenti di pace e di cui ha accennato
Da Alfonso ma anche con le politiche di costruzione delle nazioni di cui parlavo
Io credo che riprendendo il discorso che dobbiamo stare molto attenti a non criminalizzare gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti rimane con tutti i suoi pregi e difetti la più grande nazione democratica del mondo e lo vediamo ora che ci sono nove lezioni come i sentimenti degli Stati Uniti dei cittadini si stanno svolgendo tanto da prevedere un cambiamento di governo
E dobbiamo anche pensare
Che la stabilizzazione del Medioriente la stabilizzazione dell'Iraq non è soltanto un obiettivo e un un obiettivo che si devono porre gli Stati Uniti è un obiettivo anche nostro
Un interesse dell'Europa compresa Alitalia aiutare alla stabilizzazione in Iraq come nella stabilizzazione del Medioriente per le risorse petrolifere che ma anche per il fatto che si deve cercare
Di avere governi più stabili e quindi che guardino all'Europa e all'Occidente non con l'odio che oggi esse
Diciamo tifoso in quei Paesi dobbiamo riguadagnare il rispetto e la fiducia anche di tutti quei paesi di quell'aria di quell'area mediorientale
E il e credo che lo possiamo fare
L'Europa deve aiutare a risolvere questi problemi nella direzione nella direzione che io dicevo diceva attenzione perché qualora gli Stati Uniti dovessero fallire come avevano fallito in Vietnam e cinquanta anni fa
Meno trent'trentacinque anni fa
Pensavo alla Corea in questo momento
El
Credo che sarebbe certamente non un fatto positivo per l'Occidente neppure per l'Europa perché potrebbe portare gli Stati Uniti a una fase di isolazionismo nei riguardi del resto del mondo noi siamo forti possiamo
Trincerarci nel nostro mondo non abbiamo bisogno
Quindi di espandere le nostre politiche così apertamente ma in particolare con l'uso militare per quello che hanno seguito e credo che da un isolazionismo americano una euro un'America che diventa protezionista di se stessa avremmo tutti avremmo tutti da perdere
Abbiamo il resto del mondo ha bisogno di un'America forte
Giusta e generosa come lo è stato nel corso degli anni basta ripensare alla Grande Guerra alla seconda guerra mondiale
Quella che è stata e gli Stati Uniti che erano a Max rispettati
Quindi i liberatori erano applauditi quando entravano nelle nostre città ma certamente non quando sono andati in Iraq quindi l'America sogna anche questo il sogno americano ritiri guadagnare il prestigio di guadagnare il rispetto degli altri oggi tutti le grandi sondaggi che sono stati condotti
Dalle gravida di tante istituzioni americane dimostrano come l'America sia al punto più basso nel mondo per la stima degli altri nei riguardi di quel Paese e ceppi una china da risalire e che gli America America anni sotto una nuova guida in particolare di un nuovo governo cercheranno sicuramente di fare quindi poi si può discutere il modello americano
Nella sua equità Home meno equità sociale rispetto al nostro
E quindi quelle che sono la nostra protezione sociale modo in cui i diritti sociali sono diffusi in Europa maggiormente che in un capitalismo più duro e più crudo negli Stati Uniti che noi non condividiamo come non condividiamo alcune delle loro politiche
Per esempio non so ceppi Alfonso l'ambiente quindi Kyoto la pena di morte se ci sono tante questioni specifiche sulle quali ci dividono
Ma questo non significa che con gli sketch gli Stati Uniti perché con gli Stati Uniti condividiamo i lavori i principali valori delle nostre società e questo è quello che mi fa pensare che gli Stati Uniti si rivolgeranno maggiormente come diceva come diceva Marina anche all'Europa per un recupero della loro credibilità nel mondo e credo che dobbiamo lavorare anche noi su questo
Restiamo sul ruolo dell'Europa diceva prima Pecoraro Scanio è il momento del sogno
L'Europa ma l'Europa è pronta a svolgere questo ruolo perché se poi guardiamo la realtà dei fatti vediamo un'Europa che è profondamente divisa da una parte un certo numero di paesi che sono schierati con gli Stati Uniti dalla d'altra parte un nucleo di Paesi invece che tengono una posizione più distante d'Europa è un'unità pronta a svolgere questo compito
Ma innanzitutto il quando faccio riferimento a un sogno europeo non è l'Unione europea una comunità di valori
Che per alcuni versi agli europei
Parliamo abilmente però posso parlare in gran parte ancora dei quindici Paesi dell'Unione europea perché l'allargamento è un fenomeno troppo recente
Però gli europei
Hanno maturato progressivamente negli anni una loro identità europea devo dire la probabilmente per molti versi sempre avuta
La stanno maturando anche in termini di una comunità di valori su grandi politico sembra ai suoi si diceva il tema ambientale non per sicuramente l'Europa vive la dimensione della tutela dell'ambiente dalla qualità con le differenze notevoli che possono esserci tra la Svezia e l'Italia
Per ove vive in modo sicuramente diverso dalla consapevolezza o da quello che l'amministrazione Bush cancellava chiarito non è l'America
Perché per dire per essere chiaro mentre io ritengo che gli Stati Uniti non siano un modello per molte politiche
Dentro gli Stati Uniti che esso una federazione molto ampio di Stati la California tolto Schwarzenegger come governatore per il resto è un modello
Da mundis ambientata mobilità sociale da un punto di vista del Gabbiano democrazia diretta dei referendum laburista di diritti civili cioè sicuramente la California è uno Stato grande praticamente come l'Italia per alcuni versi meno forte come
Numero di da parte è anche vero che non possiamo criticare i californiani cosparse negra avendo Berlusconi Presidente del Consiglio in Italia quindi dobbiamo anche evitare di scordarci i nostri guai perché come dire loro hanno forse fatto meno gravi meno danni
Quindi sicuramente se guardiamo ai valori l'Europa una serie di valori condivisi
Ha maturato una serie di politiche progressivamente che sono politiche importanti nei rapporti evidente che poi c'è questa differenza chi è più amico più nemico dell'attuale amministrazione Bush però non dimentichiamoci
Che in tutti i sondaggi in tutte le analisi sulla guerra i popoli europei hanno tutti in gran parte la stessa opinione
Anche i gli inglesi
Che sono direttamente coinvolti e la guerra non hanno mai avuto anche durante i periodi più forti della guerra in Iraq le posizioni di grande sostegno che si sono registrate invece negli Stati d'America perché cent'
Ci possono essere scelte dei governi ma c'è una grande comunità
Di popoli direi che su alcuni temi parliamo di questi parliamo della tutti temi diciamo sociale il concetto di servizio pubblico è comunque molto diffuso come elemento culturale rispetto a quello che c'è in diciamo nel modello americano ma quello che c'è in altri Paesi del del pianeta quindi esistono molti elementi comuni poi chiaro che ci sono differenze ma d'altra parte guardate io credo che
Pochi dunque Dinoi si rende conto di quanto sia europeo quando va negli Stati Uniti
E in cui se il tuo rapporto con un inglese con un francese con un tedesco con lo spagnolo anche con lo svedese
Sei in molto più simile culturalmente
Ed è chiaro che un'identità che tu gli scopi più facilmente non nei diversi paesi europei perché più facili tutti e come capita anche a noi non ci sentiamo come dire parlo in una regione che ha un campanilismo addirittura esasperato
Quindi figuriamoci in Toscana uno magari non si sente nemmeno Toscana ma molto più fiorentino o senese tutte in Italia uguale Eros chiaro che noi all'estero andando in in Europa siamo italiani ecco io credo che noi stiamo maturando almeno io penso che lo noto sotto nei giovani
C'è sempre di più l'identità quando ti trovi negli Stati Uniti in Asia in Africa Unite fuori dall'Europa l'identità europea e ci sono valori crescenti che noi rivendichiamo come loro i comuni ora che da questo riusciamo ad essere anche un attore unico che riusciamo a costruire un soggetto politico forte che riusciamo a vedere appunto una politica estera unitaria ovviamente questo è un lavoro
Fatti su
Credo che è stato fatto un percorso è evidente che non è sufficiente perché non dimentichiamoci mai che l'unione europea nasce come sostanzialmente mercato comune quindi il vizio d'origine di essere di avere una una proiezione prima edito mercantile quindi non culturale e di valori è normale
Però ha fatto molti passi avanti e oggi credo che con tutti i limiti di questa cosiddetta carta costituzionale poi un trattato costituzionale
Comunque lo sforzo di identificare dei valori comuni in questo continente è andato avanti ora non è che io scommetto molte fiche su questa cosa però credo che abbiamo il dovere
Di fare un investimento in termini di di lavoro non tanto di aspettare che qualcosa accada
Cioè di fare in modo che questi valori si consolidano dentro questi valori sicuramente la pace l'ambiente e diritti la solidarietà una cultura
Di di rapporti rispetto al mondo che si basino molto fortemente sul fatto che costruisci la pace nonché un sito strumento dalla forza credo in questo noi possiamo dovrà fare un grande lavoro l'Europa lo potrà fare ma l'Europa non lo fanno parole non è nullo meno fa Stratta
L'Europa è la somma della nostra capacità di dare contenuto di fare molte battaglie politiche interromperlo come vedi per dire abbiamo abbiamo fatti lettura come dire trasformato la nostra organizzazione politica in un partito europeo di cui addirittura i partiti nazionali oggi sarebbero
Una sorta di sezione nazionale ovviamente
E un buttare il cuore oltre l'ostacolo perché poi sappiamo che poi non è facile
Cambiare tutto però dobbiamo ragionare con quella mentalità dobbiamo ragionare di legislazioni europee e se lo facciamo con molte energie io credo poteva avere molto bene sono tutti in Italia
Perché poi noi come dire tanti fenomeni tante difficoltà anche italiane ce l'abbiamo
Proprio perché abbiamo delle anomalie del nostro paese che dobbiamo riuscire a superare ecco io credo che l'Europa in questo
Potrà fare uno sforzo non voglio essere troppo speranzoso Massei investiamo però con contenuti non sulla burocrazia europea con i contenuti veri facciamo politica europea
Se la sappiamo fare l'Europa può dare un un segnale positivo
Presidente Fini voleva fare una chiosa a quest'ultima considerazione di preparare
Ma cioè a dire
Aggiungere una considerazione nel senso che amalgamare insieme culture e storie diverse nell'Europa non è stato un processo facile direi quasi che è un miracolo
Ma non dimentichiamo è vero che abbiamo incominciato nel cinquantasette con il mercato comune cioè a dire a Bach abbattere le dogane e quindi con il lato economico ma poi come diceva Alfonso abbiamo progredito si è allargato e siamo passati rare pulite e oggi l'Europa è una reattività nasce che unisce venticinque Paesi fra i quali di loro non si faranno più la guerra queste era all'origine di mettere insieme Francia e Germania in particolare poi l'altra gli altri che si erano combattuti per secoli quindi è un grosso avanzamento è oggi l'Unione europea rappresenta venticinque per cento del prodotto mondiale e il quaranta per cento del commercio internazionale
Quindi questo dalla dimensione forte economica strappate dobbiamo costruire anche per guadagnare quella influenza che poi attraverso l'influenza proteggiamo i nostri interessi e quindi anche il nostro futuro di qui l'idea di una maggiore unità una maggiore politica per guadagnare influenza nel mondo che come dicevo prima sia comparabile alla dimensione economica che l'Unione europea assunto che ci muoviamo in quella direzione trattato costituzionale tutti gli sforzi certo non si può pensare di costruire tutto questo da un giorno all'altro ci son voluti quasi cinquant'anni per arrivare dove siamo oggi
Però è un grande una grande realizzazione quindi a un cambiamento epocale
Degli ultimi cinquant'anni al di là che poi è stato successivo della fine dell'Unione Sovietica
La Costituzione o il Trattato costituzionale come è stato sottolineato che è stata recentemente approvata può essere dal punto di vista dei Democratici di sinistra un passo avanti certamente utile sulla strada di della costruzione di questo soggetto politico europeo
Si può sperare qualcosa di più si deve fare qualcosa di più forze le aspettative erano maggiori e gli Stati sono riusciti ancora ad avere una loro una loro valenza nella costruzione di questo nuovo soggetto politico insomma l'opinione dei DS su questo problema
Sì noi
Avevamo in testa una Costituzione anche più ambiziosa
In questa e le
Presidente Dini è stato rappresentante del Parlamento italiano nella Convenzione insieme ad altri esponenti del centrosinistra ha sempre sottoscritto e presentato emendamenti che andavano in quella direzione cioè della direzione di una Costituzione
Più ambiziosa
Che desse un'architettura istituzionale e una base costituzionale più solida a questa nuova Europa venticinque dobbiamo intanto dire che così non è stato dal versante del governo italiano
Il governo italiano è arrivato in fondo nel momento in cui i governi hanno trovato l'accordo sul Trattato costituzionale
Ci ha cercato di far credere di aver lavorato per un esito più ambizioso ma credo che il presidente Dini posta a testimoniare del fatto che il nostro Governo l'Italia
In quel consesso in quella sede non ha fatto davvero nulla per contrastare le spinte
Di alcuni Paesi che hanno invece impedito una costituzione più ambiziosa tuttavia il risultato scene
Intanto si può parlare di Costituzione quando sia iniziato questo percorso molti ricorderanno che la parola costituzione sembrava una bestemmia
Cioè pensare che l'Europa a venticinque potesse darsi il primo trattato costituzionale della sua storia sembrava una Sud mio davvero irraggiungibile quindi intanto c'è un trattato che ha le caratteristiche di un trattato costituzionale che è la prima costituzione europea
è un trattato di cui noi apprezziamo i valori e i principi perché c'è una base di valori e principi importanti condivisi da venticinque Paesi e questo non è poco e perché c'è su alcuni terreni anche un risultato avanzato penso ad esempio alla vera
Costituzionale costituzionalizzato una carta dei diritti cioè avere introdotto nella Costituzione
La carta dei diritti come base dei appunto dei diritti dei cittadini europei come un fatto di grande rilevanza quindi dal punto di vista della qualità sociale diciamo per riprendere un ragionamento che faceva prima al Fonzo Pecoraro Scanio l'idea che
Il modello europeo se così lo vogliamo chiamare sia un modello che si fonda su diritti sociali sulla capacità di
Coniugare sviluppo economico e tutele e diritti dei cittadini questo mi pare che sia un risultato raggiunto dov'è che debole la Costituzione europea è debole sugli strumenti di governo
è debole sugli strumenti di governo la costituzione europea non dotato l'unione delle capacità di decisione che sarebbero indispensabili di fronte ad un'Europa a venticinque
Per esempio non dota di una politica estera comune cioè il la con la politica estera è rimasta uno dei terreni sui quali i venticinque Paesi dovranno decidere all'unanimità perché è rimasta una materia intergovernativa cioè è rimasto una materia su cui deciderà i governi Sideri si deciderà in sede di Consiglio e sarà una materia da decidere all'unanimità e questo rende molto più complicato quel percorso a cui facevano riferimento sia Pecoraro Scanio sia il presidente Dini cioè l'idea che l'Europa possa vere
Una sua visione del mondo e un suo ruolo politico sul mondo
Urgente assolutamente indispensabile a maggior ragione di fronte allo squilibrio a cui siamo di fronte è una idea assai più difficile se guardiamo alla costituzione certo la Costituzione introduce per la prima volta il ministro degli esteri dell'Unione cioè fa coincidere in un'unica figura la personalità diciamo dell'attuale commissario alle Relazioni Esterne e con la personalità dell'Alto rappresentante
Dell'Unione per la politica estera fa un passo avanti indica alle necessità di parlare con una voce sola
Ma poi rinvia questa capacità di parlare con una voce sola al fatto che venticinque governi si mettano d'accordo e cioè che non ce ne sia nemmeno uno che ha un'opinione diversa e quindi è chiaro che questo
è un problema
Tuttavia io penso che la Costituzione sia un passo avanti e i Democratici di sinistra pensano che l'ha ratificato il Trattato costituzionale possa essere l'occasione perché il Parlamento italiano indichi anche i punti su cui questa Costituzione può essere migliorata cioè la stessa ratifica la stessa ratifica del trattato costituzionale potrebbe essere l'occasione per che il Parlamento italiano ma anche altri Parlamenti in Europa indichino su quali punti questo stesso trattato può essere migliorato faccio una
Battuta conclusiva perché forse non riusciamo a fare un altro giro ci sono tante ragioni per mandare a casa Berlusconi compreso il fatto che non ci fa fare una bella figura il mondo
Ma ce n'è una che in politica estera è davvero drammatica questo governo ha allontanato l'Italia dall'Europa noi stiamo perdendo peso in Europa per le scelte soggettive del governo Berlusconi
Che ha come prima scelta in politica estera ha deciso di mandare a casa un grande europeista come Renato Ruggiero per sostituirlo con sé medesimo per circa un anno
Io penso che questo sia uno dei tanti motivi di salute pubblica che ci chiama a noi da questa parte del tavolo ha rapidamente presentarci
Uniti e porti anche sulla politica estera per dare un'altra chance all'Italia
Marina Sereni ha introdotto il tema vediamo di sviluppato Pecoraro Scanio un giudizio sulla pulizia
Sei poche dichiarazioni ufficiali al
Fatte da Frattini alla fine della conferenza degli ambasciatori italiani tenutasi nei giorni scorsi a Roma e questo la dice lunga sul vuoto pneumatico di capacità di politica nel senso alto la parola l'attuale ministro degli esteri che peraltro è assolutamente inconsistente non a caso Berlusconi l'ha messo in quanto controfigura che non desse molto fastidio al premier perché questo è il grande obiettivo altro ha saputo dire che gli ambasciatori italiani devono riuscire a fare a dare una mano alle imprese
E quindi i grandi obiettivi cosa che non è di per sé disdicevole mai pieno periodo di emergenza guerra in pieno periodo in cui tu devi costruire una seria politica interazione di pace e di cooperazione in cui c'è l'emergenza mediorientale in cui c'è il disastro Milan
E e in cui c'è una difficoltà complessiva dei rapporti europea merita invece che dare un obiettivo politico strategico sembra tutto ridotto a una logica aziendalista anche in nella gestione della Farnesina allora è chiaro che ne siamo di fronte a un governo che non ha capacità di fare una politica estera che las è una politica servita sostanzialmente volta per volta
A quella che fosse noi con cattiveria banalizzando la però un azzeccando c'è abbastanza abbiamo detto che Berlusconi pur di a vere di essere invitato al ranch di Bush era disponibile poi a dire tutto e il contrario di tutto il dramma che il e lo stesso Berlusconi non è che solo per andare al ranch di Bush dice quello che vuole Bush se bada cugine dice esattamente le stesse cose che vuole Putin anche sulla Cecenia anche di fronte al massacro più scandaloso non è capace
Di porre un prima di mantenere una battaglia Luís che fa l'anticomunista viscerale va a Pechino non una parola sui diritti civili su Tienanmen sul disastro della come dire della negazione degli elementari diritti democratici perché in quel caso nella non è anticomunista luglio è più grande Paese comunista del pianeta perché la si fanno gli affari se ne frega
Perché quell'anzi il suo sogno che ci sia come dire la possibilità di tenere cede sottopagata poi il regime che controlla lui gli è indifferente
Allora il problema questo è uno senza midollo e uno incapace di avere una politica estera vera perché badando solo agli affari propri una volta uscito dagli interessi
Piscicelli che li tutela a livello nazionale e internazionale non riesce ad avere una dignità e una statura
Ora non è un caso che è ricordato più per le corna fatte a una conferenza dei ministri degli esteri che non per qualche grande evento che è riuscito a promuovere a livello internazionale quindi il giudizio qua e può essere un giudizio impietoso come lo è sulla politica interna sociale e ambientale di un Governo che è veramente un danno è un disastro per il Paese
Purtroppo è così
E io credo che posso dare qualche esempio
Presidente e consiglio pensa di avere ha cresciuto il prestigio dell'Italia
Semplicemente perché ogni tanto perché Bush ogni tanto perché Putin che poi non è che siano la stessa cosa e con le pacche sulle spalle pensa di essere il grande amico e quindi di avere poi una grande influenza oggi sfortunatamente devo dire con rammarico perché questo riguarda l'Italia le notizie che mi vengono da Bruxelles e dall'Europa è che l'Italia oggi non conta più
Non conta più perché non siamo considerati né carne né pesce non siamo capaci di
Di dare una linea politica per il futuro la politica sulle panche del sulle spalle non impedisce ai assai chiave alte personalità che stanno studiando la riforma del Consiglio di sicurezza bene di inserire l'Italia
Fra i Paesi sedi membri in seno membri semi permanenti del Consiglio oggi del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Qui ci sono altri Paesi ma non c'è l'Italia non solo la Germania mentre dai pranzi lettera il Sudafrica interverrà all'India
Ma dell'Italia non parlano e chi sono queste altre personalità sono i numeri due inviati direttamente
Da alla consiglio nazionale di sicurezza di Bush
E
Del e disegnò Putin che ha inviato il suo non ex il primo ministro e il ministro degli esteri russo Evgeny Primakov fra queste grandi personalità noi siamo ignorati allora qualcuno mi deve dire
Dov'è l'influenza dell'Italia e il credito e il credito abbiamo dell'Italia
Un'altra osservazione
Mentre avevano la presidenza dell'Unione Europea i Paesi i ministri degli esteri non solo i capi dei governi ma anche i ministri degli esteri
Dei tre gli altri tre grandi Paesi europei Francia e Germania nel Regno Unito si riunivano fra di loro facevano omissioni e discutevano i canti i temi
Che riguardano l'Europa senza Alitalia nonostante che l'Italia avesse la presidenza dell'Unione Europea
Allora si chiedono spiegazioni e la risposta è
Ma noi non sappiamo quale la politica italiana
E quindi nella coalizione del di questo governo ci sono gli euroscettici ci sono quelli di Roma ladrona e di Forcola ampia masse d'Europa e Forcola anche a noi non abbiamo bisogno dell'Italia è questo che ti dicono
Che allora devo dire con grande rammarico ma l'influenza del nostro Paese nel mondo è calata notevolmente dopo il guadagno di credibilità che avevano assunto
Con l'entrata nella moneta unica e quindi risanamento in particolare della nostra finanza pubblica
E quindi e che oggi invece di nuovo è in grande declino come vedete stanno facendo una manovra di finanza pubblica
Che sarà di nuovo lacrime e sangue di imporre sacrifici agli italiani per i disastri degli ultimi Chianocco qua usato loro negli ultimi negli ultimi tre anni e mezzo
Questa è la realtà in cui ci troviamo di fronte e quindi oggi vitale ci dobbiamo rassegnare i paesi più importanti dell'Unione Europea si riuniscano fra di loro e ignorano unitaria
Ultima osservazione sono andati il questi tre ministri in Iran per cercare di discutere e di dissuadere il governo iraniano di andare avanti con il suo programma nucleare
Il suo programma nucleare
Benissimo l'Italia rinnovare il periodo quando aveva all'Unione europea che è stato posto ma perché non avete invitato con voi che abbiamo la presidenza la presidenza dell'Unione Europea eccetera eccetera
Se va perché noi non invitiamo persone che non sono al nostro pari hai capito
Questo
E allora vi dico questo per dirvi quanto sia profondo veramente oggi
Il Carlo visti di credibilità che ha il nostro Paese e noi non lo meritiamo meritiamo molto meglio di quello come abbiamo meritato in passato e ce lo dobbiamo riguadagnare e spetta ai cittadini che hanno il volto raggiungere questo
Ne facciamo un ultimo giro abbiamo fatto l'analisi della situazione facciamo ora la parte propositiva come se ne esce
Facciamo un ultimo giro ricominciamo da
Sì ora si sente come se ne esce beh io l'abbiamo fin qui l'abbiamo detto chi sognava prepararsi di fronte a questa crisi verticale del centrodestra di fronte alle sconfitte elettorali che hanno segnato
L'iter la diciamo il percorso di Berlusconi della sua maggioranza fino alle ultime elezioni europee e amministrative io penso che il centrosinistra si debba preparare
Dobbiamo prepararci
Ad essere alternativa a questa maggioranza questo governo dobbiamo prepararci ad essere governo non solo l'opposizione efficace lui credo che in questi tre anni abbiamo dimostrato al Paese e siamo entrati in sintonia con gran parte dell'opinione pubblica di questo Paese nell'essere una opposizione forte efficace netta nei confronti delle dei provvedimenti di questo governo altrettanto posizioni ci aspetterà da qui ai prossimi mesi avete visto che cosa si prepara oggi abbiamo approvato il di il Documento di programmazione economica e finanziaria si prepara una finanziaria
Che come ha detto il presidente Dini sarà di lacrime e sangue
Segnate da iniquità non di sacrifici come noi abbiamo chiesto al Paese il nome del risanamento finanziario ma lacrime e sangue in nome dell'iniquità e della ingiustizia sociale si prepara una riforma federalista dello Stato che tutte meno che una riforma federalista eh
Lo sconquassato mento della Costituzione il nome
Di una bandierina diciamo della lega nord che chiamano devolution
Si prepara diciamo si prepara appunto probabilmente un ulteriore calo di credibilità del nostro paese sulla scena internazionale quindi credo che non ci dobbiamo attrezzare
Una delle obiezioni che spesso ci viene fatta e che il centrosinistra avrebbe troppe sensibilità anche in politica estera
Io penso che noi abbiamo un dovere di fronte a questa obiezione quello di dimostrare che non è così quindi abbiamo il dovere di lanciare con della ripresa
Dell'attività politica dopo questa pausa estiva un grande cantiere programmatico
Abbiamo scelto nella figura di Romano Prodi una leadership che ci dovrà guidare alle prossime elezioni nel cantiere programmatico io credo che un posto importante debba avere la politica estera la politica internazionale qui abbiamo tratteggiato alcune questioni
Che io ricapitolo per titoli credo che abbiamo la possibilità e il dovere di trovare una unità programmatica condivisa su alcune questioni l'Europa
La centralità della vocazione europea del nostro Paese e la centralità della costruzione europea come l'unica strada possibile anche per contrastare le spinte una unilateraliste dell'amministrazione Bush
La questione della riforma delle organizzazioni sovrannazionali
Noi abbiamo tutti detto in modi diversi
Che c'è una mancanza di governo della globalizzazione
Che la globalizzazione lasciata a se stessa
All'economia priva di politica diciamo così non è in grado di contrastare le ingiustizie planetarie quindi il governo della globalizzazione richiede un di più di politica e richiede
Una nuova architettura sovrannazionale istituzionale quindi nuove nazioni unite riforma del Fondo monetario e della Banca mondiale riforma del WTO eccetera eccetera dico solo i titoli
Tre credo che abbiamo la necessità all'esigenza di metterci d'accordo sulla questione più spinosa e cioè la questione dell'uso della forza
Io penso che ci sono dei punti che già oggi condividiamo largamente
Che l'uso della forza non può che essere l'estrema ratio perché è sempre il fallimento della politica
L'intervento armato e Sempre il fallimento della politica anche quando fosse indispensabile non possiamo mai viverlo come un successo è sempre un fallimento di altri strumenti di altre strade in particolar modo delle strade politiche diplomatiche
Secondo credo che siamo d'accordo sul fatto che solo una sede che dà legittimità internazionale così come a livello nazionale
Tutti ormai siamo convinti come dire ragioniamo diamo per scontato che ci sia il monopolio dell'uso della forza
Anche nella scene internazionali ci deve essere il monopolio dell'uso della forza da parte di una entità statuale come dire sovranazionale un'entità diciamo istituzionale sovranazionale
E naturalmente c'è bisogno che l'uso della forza sia davvero l'unico strumento possibile l'unico strumento efficace c'è spazio per discutere dentro questo contesto credo che ci sia necessità di tutte le sensibilità del centrosinistra del centrosinistra largo e credo che sotto la leadership di Romano Prodi noi siamo in condizione di fare questo sforzo programmatico e di dare agli italiani la certezza che sapremo governare l'Italia nell'interesse diciamo dell'insieme del Paese ma anche che sarebbe in grado di affrontare una stagione di politica internazionale che si presenta naturalmente difficile complessa perché abbiamo di fronte delle sfide molto grande molto complessa
Ancora Scania
Centro sinistra è pronto ad assolvere a questo compito di governare il Paese
Ma io credo
& preoccupa famoso cielo minima
Ma io ma io credo che innanzitutto perché il centro sinistra già governa settanta per cento delle province governa metà delle regioni governa campata delle città al dovere di essere in grado di costruire quel programma unico che serve unitario e unico che serve andare al governo del paese ovviamente si tratta di fare quell'atto di generosità d'intelligenza di capire due cose uno che al centro della nostra coalizione non ci sarà un leader ma c'è un programma il leader viene dopo il programma ne abbiamo la fortuna di avere già un ampio riconoscimento il Romano Prodi credo che è sbagliato
Aprire una discussione sulla leadership perché noi leader ce l'abbiamo mentre l'abbiamo il programma quindi è ridicolo parla di primarie Sully non servono le primarie perché leader c'è ma capisco l'innamoramento dell'espressione americane per questo periodo però per quando si saranno mai finito il l'innamoramento alle primarie americane si capirà
E quello che ci serve invece il cantiere la Costituente programmati e quello che si dice che se dobbiamo chiamare gli elettori del centrosinistra
A decidere a parlare a confrontarsi che sacrosanto ma allora viva dio chiamiamoli sui grandi temi programmatici
Chiediamo agli elettori se non siamo tutti d'accordo per esempio Seba abrogata uno come noi chiediamo la riforma Moratti una serie di leggi fatte dal governo di centrodestra e che io non condivido
Debbano essere mantenute lo dicevo prima Lamberto affettuosamente credo che Rutelli si poteva risparmiare queste frasi che non aiutano la coalizione di centrosinistra
Voi non avevamo chiesto l'abrogazione di tutte le leggi ma se Rutelli dice che invece dobbiamo tenerle tutte finiremo che tranne la patente a punti
E qualche altra cosa dovremmo porre come principio di abrogarle tutti allora per evitare invece che di Patrizia ideologico ragioniamo sui grandi temi uno di questi e la politica estera senza dubbio io non credo che ci sia
Difficoltà a trovare un'intesa sui temi della politica estera ovviamente un tema molto delicato
Che vede difficoltà in tutte le sinistre europee non dimentichiamoci che Blair ha avuto il partito laburista inglese spaccato a metà sulla vicenda con ministri che si sono dimessi e quindi non è mica è un tema semplice
Però allora io dico che su questi temi che possiamo affidarci anche alla decisione degli elettori
Perché non capire questi elettori devono essere chiamati a fare le primarie magari sul leader qua dividere uniche quindi che votano sì o no e cioè neanche in Russia una volta da me lo si poteva cancellarlo allora credo che non serva su dove c'è tutto l'accordo al contrario se ci sono alcuni nodi programmatici importanti
Chiediamo agli elettori di potersi
Esprimere con delle primarie su alcuni nodi programmatici e poi cerchiamo di avere un punto di chiusura sulla politica estera o io credo che l'uso della forza non è in discussione anche i nostri documenti
Nessuno ha mai detto che non ci possa essere usato la forza il problema è che la guerra e lo strumento sbagliato la polizia nel nostro Paese o dentro i Paesi fa uso della forza contro i criminali e non c'è una forza politica che dice che non è giusto intervenire contro uno che sta ammazzando qualcuno
Il problema è sul livello internazionale siamo in grado o no di far partire il Tribunale penale internazionale che proprio Bush ha bloccato perché ci sia un'autorità indipendente che analizzi e periti i crimini veramente a livello internazionale
C'è possibilità un o di creare strutture di polizia internazionale efficaci
Perché il problema è lo strumento utilizzato
Allora credo che su questo possiamo ragionare peraltro sulla vicenda irachena
Chiedere che la posizione sia quella di estraneità questa guerra
E anche devo dirlo il ritiro è una posizione legittima e la posizione che Schroeder ha ribadito con la Germania che ha detto anche se vince Kerry noi non andremo in Iraq e Zapatero non mi sembra un estremista di sinistra governa una grande democrazia spagnola e è un socialista democratico non è un paio come di un mesto
In vista un Pasdaran ha vinto le elezioni ha deciso di ritirare le truppe spagnole ora non vedo poi si può dire siamo d'accordo non siamo d'accordo ma tacciare
Come posizioni estreme quelle che stiamo uscendo Chirac
O che ha preso Zapatero mi sembra una perversione da parte del centrosinistra dobbiamo ragionarci con molto buonsenso
Sapere che alcune cose sapere che ci sono Paesi d'Europa badate come l'Austria che addirittura sono Paesi neutrali e sono delle democrazie hanno scelto la neutralità come stile ora io dico che dobbiamo per forza fare come l'Austria
Ma
Dire che non è nemmeno pensabile nel centro sinistra porre il problema di tribunale penale internazionale di un diverso modo di gestire le vicende internazionali di come ci attiviamo per ridurre le guerre io credo questo un dibattito interessante
Che deve essere fatto senza qui io non dico a quelli che hanno hanno deduzioni Versailles che sono guerrafondai beh vorrei evitare che non lo dico perché ospito di alleanza
Vorrei evitare che altri pensassero che c'è un pacifismo estremista che addirittura vuole lasciare i tiranni
A dominare i popoli ci sarà una via come dire non violenta diversa
E accessibile al centrosinistra che chi come i verdi hanno come titoli Martin Luther King Gandhi possono stare in una coalizione
Centrosinistra pensando che anche la non violenza e riesce a vincere le battaglie non solo le guerre io penso di sì e questa sua mostra sì
Presidente
Raro Scania ha messo tanta carne al fuoco da riaprire il dibattito a lei dono della sintesi
Invece credo che abbiamo ritenuto qui tutti i nostri amici per un lungo periodo e dobbiamo chiudere
Per quanto riguarda l'argomento dell'uso della forza della guerra il principio sacrosanto nella nostra Costituzione che dice il rifiuto della guerra come strumento per dirimere le differenze fra Paesi però la nostra Costituzione non impedisce sotto una rigida internazionale che l'Italia possa partecipare anche ammissioni a operazioni di guerra
Questo è il principio è nella nostra costituzione credo che quello che quello sostanzialmente ci debba pasta poi intanto vinciamo le elezioni
Poi se i soldati italiani sfortunatamente dovessero essere ancora in Iraq che li ritireremo noi avevamo detto
Se queste in particolare è una posizione del centro sinistra per quanto riguarda la campagna elettorale quindi la la questione programmati
Dico alla Alfonso che Rutelli ha avuto quell'espressione nel senso di dire che noi cerchiamo di disfare anche le tutte le cose che ha fatto questo governo molte di queste sbagliate
Per non far cadere il governo il l'Italia in un periodo un lungo periodo di incertezza non sapendo non basta dire che dobbiamo abolire la legge Moratti sulla scuola dobbiamo dire quale scuola poniamo e questo è parte del programma e questo è quello che diceva Marina Sereni noi dobbiamo ora impegnarci
Su un programma condiviso per le forze del centrosinistra per governare l'Italia per migliorare il nostro Paese e io vi dico che la classe dirigente migliore del Paese
Nella società civile come nella politica e nel centro sinistra non dall'altra parte dove sapete che non troviamo altri due e allora abbiamo i migliori per letti abbiamo le migliori capacità tenendo conto delle varie anime delle varie tradizioni se ci sono i partiti che compongono il centrosinistra di unirci in un polo amo unitario e su quello che vogliamo chiedere il voto ai cittadini e di vincere le prossime elezioni queste all'impegno e io sono certo che oramai questo Governo e su una china dalla quale non si potrà riprendere crede fiamme
Una battuta una battuta finale telegrafica Barrios sì per dire che anche la partecipazione di questa sera ci dice una cosa
Che la politica estera la pace e la guerra le grandi questioni del mondo non sono più destinate ad essere il terreno della decisione di pochi c'è una spinta partecipativa molto larga che abbiamo visto con il movimento per la pace che abbiamo visto con il Movimento per una globalizzazione più giusta che vediamo quotidianamente nella spinta alla solidarietà di tante ONG di tante associazioni credo che il centrosinistra debba far tesoro di questa spinta partecipativa il programma del centrosinistra lo dobbiamo scrivere tutti insieme lo devono scrivere i partiti ma lo devono scrivere anche gli elettori i cittadini mi tanti delle nostre forze e la politica estera non è più il luogo degli addetti ai lavori è il luogo di una spinta di partecipazione che noi dobbiamo sapere raccogliere mi pare che anche questo dibattito ce lo dimostri
Bene ringraziamo i nostri ospiti vi ricordo che qui fuori c'è un pacchetto per firmare contro la legge del governo Berlusconi sulla procreazione assistita l'organizzazione invitata ad ente ad apporre la vostra firma grazie buonasera veramente
Tale
Come
Netta diciamo
Noi chiediamo
Fa parte della
Hanno e
Enologo
Carlo
Senta dovevamo aprire ritroviamo
Donne