11 LUG 2001

Seminario sulle mutilazioni genitali femminili, interviene Emma Bonino

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 25 min 58 sec
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Torino 11 luglio 2001 h13.30 - Emma Bonino è intervenuta al seminario organizzato dall'Aidos in collaborazione con il Comitato Interafricano sulle pratiche tradizionali nocive alla salute di donne e bambine, tenutosi presso il Centro internazionale di Formazione dell'Organizzazione internazionale del Lavoro, dal titolo: "Mutilazioni dei genitali femminili: Una questione di rapporti tra uomini e donne, diritti umani e salute".

La leader radicale, infatti, è da lungo tempo impegnata in una battaglia contro le cosiddette «pratiche tradizionali dannose» di cui sono vittime 130 milioni di donne
e bambine che hanno già subito mutilazioni agli organi genitali a cui si aggiungono 2 milioni ogni anno.Emma Bonino ha esposto i progressi della battaglia contro le mutilazioni genitali femminili in Europa e ha presentato la bozza del Rapporto sulle mgf che il Parlamento Europeo ha affidato a Elena Valenciano, commissaria per i diritti delle donne.

Alla base del Rapporto c'è la proposta di risoluzione presentata la scorsa estate dagli europarlamentari della Lista Bonino che era stata approvata dalla maggioranza assoluta dei deputati.

La Conferenza dei presidenti ha quindi commissionato un rapporto per poter discutere del problema e votare nel merito le proposte per una sua risoluzione in seduta plenaria.

Il Rapporto, ha annunciato la leader radicale, sarà discusso a Bruxelles nella seduta plenaria del Parlamento Europeo il 19 e 20 settembre prossimo.L'ex Commissaria europea ha espresso preoccupazione per la possibilità che vengano avanzate riserve in particolare sui due punti qualificanti della risoluzione assunti dal Rapporto che riguardano il riconoscimento dello stato di rifugiato a tutte le donne di ogni età che, rientrando nel Paese d'origine, rischiano di subire mgf e la richiesta di 10 mil.

di euro per portare avanti la campagna informativa soprattutto nelle sedi consolari.Per quanto riguarda il primo punto, la concessione cioè dell'asilo politico alle bambine che rischiano di essere oggetto di mutilazioni e alle madri che vogliano tutelare le loro figlie, i deputati del PPE hanno avanzato obiezioni legate al timore che un eventuale abuso di tali richieste comprometterebbe le politiche per la regolazione dei flussi migratori nell'UE.

Comunque Antonio Vitorino, Commissario per la Giustizia e gli Affari interni, si è dichiarato favorevole all'adozione di questo capitolo del Rapporto.Il secondo punto prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro per il finanziamento di attività di informazione e prevenzione nei Paesi di origine tramite le sedi consolari dei Paesi aderenti all'Unione Europea, su questo i difensori dell'austerità avanzano riserve per problemi di bilancio.

La discussione del Rapporto è un passo avanti importante nella battaglia contro le pratiche tradizionali dannose, ha spiegato Emma Bonino, ma molte iniziative sono ancora da portare avanti nei Paesi di origine.

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  • Cristiana Scoppa, responsabile comunicazione Aidos

    <strong>Indice degli interventi</strong>
    0:00 Durata: 50 sec
  • Frans Lenglet, direttore della formazione presso il centro internazionale formazione Ilo

    0:00 Durata: 38 sec
  • Victorine Odounlami, vice-presidente CI-AF

    0:01 Durata: 3 min 2 sec
  • Morissanda Kouyaté, esperto strategico del CI-AF

    0:04 Durata: 5 min 23 sec
  • Adelina Guastavi, formatrice Centro internazionale Oil, direttrice corso Aidos

    0:09 Durata: 2 min 38 sec
  • Emma Bonino

    0:12 Durata: 12 min 45 sec
  • Frans Lenglet, conclude

    0:25 Durata: 42 sec