L'economia dell'uomo. La rinascita dell'Italia nell'era del quarto capitalismo

Buon pomeriggio a a tutti autorità colleghi signore e signori vi porgo il benvenuto alla trentaseiesima trentasei
Edizione del convegno dei giovani imprenditori di Confindustria qui a Santa Margherita Ligure
L'uomo vitruviano di Leonardo collocato all'interno della ruota simbolo dalla Confindustria riassume il titolo del nostro incontro l'economia dell'uomo la rinascita dell'Italia nell'era del quarto capitalismo il tema centrale nel dibattito politico ed economico del nostro Paese avuto nei giorni scorsi due momenti importanti di analisi e proposte
Svolte in ordine cronologico dal presidente Montezemolo in occasione dell'assemblea di Confindustria
E dal governatore Mario Draghi all'assemblea dalla Banca d'Italia tenutasi il trentuno maggio
Il filo rosso che ha connotato relazione del presidente Montezemolo e le considerazioni finali del governatore Draghi si può sintetizzare alla città per l'economia italiana di tornare alla crescita
Entrambi i relatori hanno indicato le condizioni per consentire all'industria italiana di approfittare della crescita mondiale
Ed i primi segnali di ripresa che si stanno evidenziando anche a livello nazionale
Siamo tutti consapevoli infatti che è necessario fare scelte rigorose e coraggiosa
Dare spazio a riforme strutturali nel Paese mancati interventi mirati per l'impresa folti recuperare posizioni nella graduatoria mondiale dei paesi più competitivi
Obiettivo indicato da Montezemolo e da Draghi e quello del miglioramento della competitività nel sistema Italia all'interno di uno scenario di risanamento dei conti
Grandi infrastrutture crescita dimensionale delle imprese liberalizzazione concorrenza in settori protetti
Internazionalizzazione innovazione ricerca formazione
Energia semplificazione riduzione della pressione fiscale sull'impresa sono alcuni temi fondamentali su quali gli industriali attendono l'azione e l'intervento del nuovo governo in queste due giornate di confronto avremo modo di approfondire con importanti esponenti del Governo questi temi
E le proposte che verranno messe in essere
Così come avremo modo di ascoltare ad approfondire le tesi del presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Colaninno
Che mi sembra abbia voluto coniugare economia Duomo con quella capacità provocatoria che da sempre movimento dei giovani imprenditori di Confindustria ha saputo trasfondere in occasione del convegno di Santa Margherita del con queste aspettative rinnovo il benvenuto al convegno ringrazio per l'attenzione auguro a tutti buon lavoro caro
Progetti Donzelli
Gentile ospiti cari colleghi imprenditori Benvenuti
è con grande soddisfazione ed orgoglio che il Comitato triennale di Santa Margherita Vidal benvenuto a questa trentaseiesima edizione del nostro convegno nazionale
Approfitterò di questa occasione per fare alcuni ringraziamenti
E ricordare soprattutto chi siamo
Perché portiamo avanti questa attività associativa e soprattutto quale spirito ci ama così da tanti anni
C'è qualcosa un'anima particolare nel nostro movimento può sembrare scontato ricordarlo invece no colgo questa occasione
Ma credetemi credo sia giusto e sia il modo migliore per introdurre chi dopo di me il nostro presidente nazionale Matteo Colaninno ci rappresenta così perfettamente con stile e passione e che confermerà ancora una volta con le nostre tesi
Che i giovani industriali sono veramente la generazione sviluppo come ricordano questi nostri ultimi convegni
Tutto quello che vedete oggi e soprattutto tutto quello che non si vede dietro un convegno apparentemente è possibile solo grazie ad un manipolo di giovani industriali che da mesi sta guidando questa macchina insieme allo staff dei giovani imprenditori di Confindustria
Dovete sapere che sono oltre settanta i giovani industriali volontari che hanno dedicato il loro tempo prezioso a questo convegno negli ultimi mesi
è così da trentasei anni e continuerà ad essere così
Ed è proprio questa la chiave del successo di questo appuntamento dell'autorevolezza del nostro movimento e soprattutto del nostro modo di fare impresa conciliando costantemente l'impegno professionale e una forte passione civile
Io sono stato in questi mesi il project leader di questo convegno sono soltanto un primus inter pares tra gli altri presidenti regionali che a turno anno dopo anno si alternano nell'organizzazione di questa manifestazione
Un significato però quest'anno e dato proprio dal fatto che per la prima volta al fianco della Liguria al Piemonte e la Lombardia e la Val d'Aosta ci sta proprio la mia regione la Toscana
Sono onorato di rappresentarla come presidente dei giovani imprenditori della mia regione davanti a tutti voi consapevole di aver dato il massimo come regione come Three regga per l'organizzazione di questa sfida
A tutti i membri del Tridente
A tutti i membri del corpo del Tridente e quindi fuori da ogni retorica un sincero ringraziamento grazie grazie
Permettetemi anche l'occasione di fare un ultimo ringraziamento
Ringraziamento un po'speciale alla memoria di una persona molto vicina ai giovani industriali negli ultimi anni che quasi un anno fa ha condiviso con me e con la nostra presidenza nazionale
L'importanza di questo convegno ed ha voluto allora come vicepresidente del Monte dei Paschi
Banca toscana che tra l'altro ricordo come la banca più antica del mondo
Ha voluto sponsorizzare il nostro convegno come main sponsor aderendo immediatamente alla nostra richiesta Stefano Bellaveglia vicepresidente del Monte dei Paschi allora scomparso pochi giorni fa in maniera incredibile
Nostro movimento è sempre stato un precursore
E i nostri convegni un palcoscenico autorevole per aprire scenari straordinari dibattere di politiche industriali e sviluppare un confronto con le altre componenti dell'economia e della società
Probabilmente ante-litteram rispetta la consapevolezza del momento noi giovani industriali siamo sempre stati un contributo forte all'evoluzione della stessa Confindustria
La coscienza critica del sistema si è trasformata nel tempo con noi in coscienza sociale pensiamo alle posizioni lungimiranti di sempre sulla trasparenza e sulla richiesta di legalità e di regole
Abbiamo nel tempo parlato di centralità dell'impresa per approdare poi ad un'idea di responsabilità sociale su questo
Su come sia possibile coniugare sviluppo e sobrietà e solidarietà da sempre noi giovani industriali abbiamo le idee molto chiare
Questo è ancora oggi un nostro cavallo di battaglia crediamo fermamente che l'etica sia l'elemento indispensabile per un modello sostenibile di sviluppo
Chi mi conosce meglio sa che a questo punto sono solito citare una frase di un giovane imprenditore Giovanni Alberto Agnelli che disse che talvolta il ruolo dell'industria
E migliorare la società e questo spesso e più importante che produrre profitti con questa premessa quindi su chi siamo si dovranno ascoltare le tesi di questo convegno ed interpretare la nostra visione per un sano e duraturo sviluppo economico questo vale esattamente per le nostre imprese piccole o grandi che siano così come per tutto il sistema Paese
Le parole economia e uomo in un toscano come me non possono non evocare immediatamente l'immagine del grande sogno del Rinascimento
Dovete allora probabilmente sembrare una follia agli occhi di molti
Il Progetto di quella immensa cupola pensata dal giovane Filippo Brunelleschi tanto innamorato delle sue idee da vendere il potere del padre per andare a Roma a studiare le rovine degli antichi romani
Proprio in questa forza dello spirito e nel coraggio delle scelte difficili tanto cari al nostro movimento è necessario credere perché la saggezza dell'esperienza di per sé è senza vigore
I giovani imprenditori oggi si ispirano idealmente anche a quella gioventù del Rinascimento
Che con la virtù del coraggio il senso del rischio del lavoro intraprese viaggi e commerci creo banche botteghe gettando le fondamenta dell'eccezionale espansione che dette vita
Sì al miracolo economico oltre che politico ed artistico del Rinascimento
Per chi come me è cresciuto proprio all'ombra di quella cupola del Brunelleschi la sfida è inevitabile
Ma occorre anche essere realisti e rendersi conto che fare oggi il mestiere dell'imprenditore per la nostra generazione in particolare è difficilissimo
E un po'Complesso oggi realizzare una bottega sul modello rinascimentale con le numerose procedure che servono per avviare un'attività
Sono però ancora oggi ancor più convinto che l'intelligenza e la creatività siano il vero valore aggiunto è il capitale umano il vero petrolio dell'economia post-industriale
Sono sempre gli uomini a fare la differenza e gli italiani in questo sono riconosciuti e percepiti leader in tutto il mondo
I nostri nonni self made man degli anni Cinquanta non conoscendo le lingue non avendo studiato hanno fondato e fatto prosperare alcune imprese straordinarie concentrandosi sulla capacità di fare prodotti erano però gli anni della ricostruzione e del boom economico gli anni o fuori città delle prime infrastrutture
I nostri padri hanno fatto sessantotto e cantato Woodstock alcuni hanno fatto impresa con grande merito ma spesso qualcuno lo ha fatto con qualche scorciatoia e sicuramente con costi molto diversi dai nostri
E spesso senza una politica industriale vera di lungo periodo
Quando è arrivato il vento di traverso ahimè purtroppo in troppi hanno chiuso baracca e burattini forti di una cultura che ancora oggi giustifica e facilità troppo le rendite di posizione
La nostra generazione ha quindi apparentemente tutto contro
A noi che siamo una generazione cardine e vogliamo essere la generazione sviluppo il compito di promuovere di Novari non solo nelle tecnologie ma anche soprattutto in cultura
Per preparare un contesto migliore a chi opererà anche dopo di noi intravediamo quindi un'era
Quella del quarto capitalismo dove l'uomo sta al centro dove sono valori fondamentali le emozioni la creatività il fascino della scoperta e dell'esperienza ad un mestiere
Ed è proprio per questo ne non vi rubo altro tempo ed invito a salire sul palco il nostro presidente nazionale al quale battuto il sincero ringraziamento da parte mia di tutto il Comitato telegiornale per la sua dedizione la lucidità e la forza con cui si rappresenta da sempre grazie Matteo
Signor presidente del Senato autorità signore e signori cari amici
L'acqua che tocchi dei fiumi e l'ultima di quella che andò e la prima di quella che viene amava ricordare Leonardo da Vinci
E forse l'immagine più vivida di un'Italia immersa nelle difficoltà del presente che tuttavia può trovare nel suo genio le potenzialità per inventare un futuro diverso
Un futuro vincente che affronti la complessità trasformandola nella chiave per re inventare un ruolo paese da player planetario
è una missione che la generazione sviluppo la generazione di noi giovani imprenditori riuniti in questa sala sta facendo propria
Inseguendo il modello di Leonardo da Vinci il primo vero scienziato interdisciplinare che gestì la complessità e ne fece la leva per superare le anguste frontiere della conoscenza umana
Sapendo che complessità significa anzitutto annullamento del concetto tradizionale di tempo economico è sempre minore l'affidabilità dei cicli temporali mentre trionfa la forza irrazionale dell'imprevedibile
L'economia della conoscenza sta producendo una rivoluzione nel rapporto tra i fattori produttivi dallo sfruttamento meccanico e paritario di capitale e lavoro tipico della fabbrica stiamo passando all'esaltazione del fattore uomo come elemento primo del successo di un'azienda e di un prodotto
Dopo quattro secoli economia e uomo divisi dalla teoria marxista e dal fordismo tendono a ricongiungersi grazie al primato del capitale umano nei processi economici
Il ventunesimo secolo dunque sarà il tempo della conciliazione tra economia e uomo
è una rivoluzione che sta nascendo dalla rapida evoluzione da una dimensione puramente quantitativa dell'economia e della produzione ad una dimensione qualitativa
Ne è spia evidente l'andamento della quota italiana del commercio mondiale negli ultimi dieci anni è crollata in volume ma rimane sostanzialmente stabili in valore
Negli ultimi dieci anni l'Italia ha prodotto meno ma beni di qualità e di prezzo superiore
Nell'economia e nella società avanzate dunque l'uomo è già e sarà sempre più la chiave dello sviluppo economico dell'innovazione della capacità competitiva sia a livello della singola azienda che ti sistema paese
Si sta pienamente realizzando oggi la profezia che ispirò quarant'anni fa il concilio Vaticano secondo
L'uomo è l'autore il centro e il fine di tutta la vita economico sociale
In questa visione obiettivo dell'impresa è certamente la produzione del profitto ma anche l'esistenza e la continuità dell'impresa come comunità di uomini che costituiscono un particolare gruppo al servizio dell'intera società
La centralità dell'uomo determina nelle società avanzate un nuovo modello di capitalismo il capitalismo personale
I suoi elementi chiavi sono il capitale intellettuale e le relazioni che assumono valore preponderante rispetto al capitale finanziario
è la stessa filosofia di base su cui si fonda il nostro movimento non è casuale quindi la continua crescita di iscritti ai giovani imprenditori in particolare di prima generazione
Che nasce proprio dal bisogno di relazioni e di crescita personale
Dobbiamo constatare che il mondo non è mai stato così bene ha dichiarato il capo mo'economista del Fondo monetario internazionale Rajan in occasione dell'assise dell'FMI di fine aprile
Per il nostro Paese e per il complesso dei Paesi avanzati la globalizzazione non è soltanto un fenomeno stile da essa è nato infatti il miracolo di un pianeta in cui tutte le aree crescono contemporaneamente partecipando alla competizione dello sviluppo e della diffusione del benessere
Grazie alla redistribuzione della produzione su scala mondiale
In questo nuovo pianeta non esistono più destini diversi per gli uomini oggi chi nasce ad est non ha chance minori di chi è nato ad Ovest
Perfino alcuni Stati dell'Africa subsahariana nel due mila sei faranno registrare tassi tassi di crescita del prodotto lordo pari al sei per cento
In realtà la globalizzazione sta diminuendo la povertà assoluta del mondo stacca nascendo la povertà relativa di quei Paesi che non si inseriscono virtuosamente
Nella globalizzazione anche se lo sappiamo tutti dobbiamo registrare nel mondo tra gli uomini ci sono ancora forti squilibri
Il capitalismo avanzato infatti non si basa più esclusivamente sullo scambio di merci va detto con chiarezza che questo rimane il pilastro portante
Ma anche sulla riproduzione di esperienze di emozioni sul valore economico dell'immateriale e della creatività
Vincono nel mondo le produzioni che puntano su fattori non riproducibile non trasferibili ai quali si riesce ad applicare capacità tecnologica
è il modello Leonardo che non a caso abbiamo voluto richiamare nell'immagine simbolo del convegno la simbiosi tra arte e tecnologia che genera innovazione creativa
Nell'economia delle mozioni e delle esperienze cioè del vissuto delle sensazioni del bello l'Italia ha un forte vantaggio competitivo in virtù del sette di valori che al brand Italia i consumatori del tutto il mondo associano nonostante la crisi che ha colpito l'Italia a partire dagli anni Novanta
è impensabile considerare credibili le classifiche internazionali sulla competitività come quella del World Economic Forum che collocano il nostro Paese addirittura dopo il Botswana analizzando i fattori decisivi per lo sviluppo delle economie avanzate nei prossimi anni si potrebbe piuttosto rovesciare la parabola del declino
L'Italia è paradossalmente meglio attrezzata per affrontare e vincere le sfide dell'età postindustriale di quanto non lo sia stata nel Novecento a diventare potenza industriale
Eppure oggi l'Italia occupa una posizione di forte marginalità nella mappa globale degli investimenti rispetta il principale partner europei
Il nostro Paese troppo provinciale sentiamo spesso parlare l'Italia dei provincialismo mia dei campanilismi e poco internazionalizzato nel confronto con gli altri sistemi avanzati
Non attrae le imprese straniere nei capitali che cercano la migliore allocazione sui mercati del mondo non accoglie quella classe creativa che cerca il luogo migliore del pianeta per esprimere innovazione creatività
Non aiuta le nostre imprese a intercettare la domanda di beni di qualità che si è sviluppata sui mercati dell'Estremo Oriente
Il provincialismo dell'Italia nel mercato globale è un controsenso della storia e al tempo stesso un grande paradosso
Perché nei prossimi anni sui mercati internazionali si scambieranno merci e insieme a pile motivo gusto novità e servizi è un mondo nel quale il made in Italy a straordinarie potenzialità
Il passaggio dalla dimensione della quantità a quella della qualità
è un fenomeno irreversibile che non riguarda soltanto l'Italia ma l'intero Occidente non coinvolge solo l'ambito produttivo ma investe trasversalmente l'identità italiana
è un fenomeno che ha la sua origine prima peraltro nella rivoluzione democratica pensate dal settanta al due mila l'Italia ha perso oltre il cinquanta per cento della sua quota di popolazione mondiale
Come scriveva Giovanni Paolo secondo nell'enciclica Centesimus annus oggi il problema non è solo quello di offrire all'uomo una quantità di beni sufficienti ma è anche quello di rispondere ad una quantità di domanda
Qualità delle merci da produrre e da consumare qualità dei servizi di cui usufruire qualità dell'ambiente e della vita in generale
Cambiare dimensione produttiva vuol dire reinterpretare il tradizionale punto di forza del nostro tessuto produttivo
L'Italia è stata finora leader mondiale nell'innovazione di prodotto non basata su ricerche sviluppo nessun Paese avanzate riuscirà Genet è riuscito a generare volumi così imponenti di innovazione senza investire in modo consistente in ricerca e sviluppo
Ma per rilanciare la competitività delle nostre imprese dovremo compiere i prossimi anni due scelte strategiche
L'Italia può e deve diventare leader nel terziario e voluto puntando sui servizi ad alto valore aggiunto e facendo fruttare con investimenti adeguati le sue straordinarie potenzialità naturali nel settore della logistica
Ma come ha ricordato il presidente del Consiglio Prodi di fronte all'assemblea di Confindustria
L'industria deve rimanere al centro del modello di sviluppo italiano lo abbiamo detto con forza un anno fa da questo stesso palco le sorti del nostro sistema produttivo sono legati alla capacità manifatturiera delle nostre imprese familiari
Modello di successo riconosciuto è studiato in tutto il mondo nel ventesimo secolo e fondamento primo del fare impresa in Italia nel secolo ventunesimo
Rimanere competitivi implica però scelte coraggiose sulla base del modello tedesco forte delocalizzazione delle produzioni a bassissimo lo valore aggiunto aumento delle ore lavorate mediante rafforzamento della contrattazione aziendale
Apertura dell'azionariato delle medie e piccole imprese familiari al Private equity per aumentare anche la fluidità del capitale investito
Inoltre e necessarie è necessario innovare il modello classico del distretto industriale puntando su aggregazioni che consentono alle piccole imprese di crescere in Rete
Mantenendo i vantaggi delle piccole dimensioni dall'alta capacità di innovazione all'elasticità produttiva dalla snellezza burocratica alla fluidità dei rapporti di lavoro
Siamo all'anno della svolta
Sono scelte decisive da compiere rapidamente per non perdere la grande occasione offerta dalla congiuntura internazionale
Il due mila e sei infatti per l'economia italiana l'anno della svolta dell'inversione di rotta dopo anni di stagnazione delle riconquista della fiducia da parte dell'impresa manifatturiera si moltiplicano i segnali di vitalità di quell'industria italiana che in molti avevano dato per morta nella congerie della crisi di competitività dei primi anni due mila
Indicatori che anche questa mattina sono stati tra l'altro confermati dall'Istat sia congiunturali per lo zero sei per cento sia tendenziale su base annua per uno e mezzo oltre la produzione in USA industriale oltre all'indice
Di fiducia delle imprese manifatturiere sono segnali incoraggianti e che noi non possiamo far finta di cogliere di non cogliere da una recente indagine di Mediobanca emerge che dopo il crollo della seconda metà degli anni novanta
Nel periodo due mila due mila cinque la crescita dell'export italiano è stata superiore a quella di Francia e Gran Bretagna
è un dato incoraggiante perché indica la riscossa del quarto capitalismo italiano
Fondato sulle medie imprese manifatturiere nate in prevalenza nei distretti industriali ma capaci negli ultimi de dieci anni di trasformarsi in vere e proprie multinazionali familiari
Facendo dei prodotti di qualità la loro arma vincente
è nata così una via italiana alla Corporate Governance a rapporto azionista management e alla crescita dimensionale
Di fronte alla rinascita dell'impresa italiano italiana l'anno della svolta rappresenta una straordinaria opportunità che il nuovo governo è chiamato a non lasciarsi sfuggire
Non è pensabile in questo contesto una politica dei due tempi che anteponga risanamento dei conti pubblici alle misure per lo sviluppo in realtà l'uno è condizione dell'altra
Come abbiamo già affermato con forza a Capri la tutela e la stabilità dei conti pubblici rappresentano un bene primario per il Paese per i suoi imprenditori senza interventi drastici sul debito pubblico un nuovo ingente flusso di risorse continuerà a essere messo anche nei prossimi anni
Al servizio del risanamento della finanza pubblica anche nella prospettiva di tassi di interesse crescente o al peggio al servizio degli oneri finanziari
E quindi son tratto alle politiche per lo sviluppo dell'economia italiana
Se guardiamo poi dati gli indicatori dell'avanzo primario che indice di sostenibilità lei del nostro debito il segnale e altamente pessimista
Ma è urgente investire sulla ripresa italiana e sulla espansione della domanda mondiale
Dopo lunghi periodi di incertezza di scarsa coerenza nelle politiche fiscali
Gli imprenditori italiani hanno bisogno di segnali positivi forti non contraddittori che rafforzino la fiducia nel futuro e diano una spinta adeguata agli investimenti del nostro Paese
Dobbiamo abbandonare ogni tentazione di agire sul versante dei consumi concentrando le poche risorse disponibili per rendere più competitiva l'offerta produttiva ci aspettiamo che il taglio di cinque punti del cuneo contributivo e fiscale sulle retribuzioni sia realizzato entro l'anno per tutte le imprese e soprattutto che non esaurisca l'ambito delle misure adottate dal governo a favore delle imprese
Sono ugualmente importanti
Sono ugualmente importanti e urgenti due riforme a costo zero necessarie per liberare energie private e rendere l'ambiente Italia più favorevole all'impresa
E necessario riprendere con forza la paghi la politica delle liberalizzazioni
Che era stata avviata proprio dal primo governo Prodi aprendo spazi reali di competizione e di iniziativa imprenditoriale nell'ambito dei servizi pubblici locali dei servizi a rete delle professioni
La vera emergenza italiana è però agli occhi degli investitori internazionali il pessimo funzionamento della giustizia civile amministrativa incapace di garantire un quadro un minimo di certezze giuridiche per chi voglia impiegare i propri capitali in Italia ma sostenere la competitività delle imprese italiane oggi significa soprattutto promuovere l'internazionalizzazione nelle aree del mondo che stanno trainando lo sviluppo planetario
Sarà centrale nei prossimi anni il ruolo della nostra politica estera che dovrà rilanciare l'immagine dell'Italia e creare le condizioni più favorevoli per affermare la nostra vocazione produttiva aprendo la strada ad una nuova cittadinanza degli imprenditori italiani nel mondo
Sarebbe un errore peraltro legare la diplomazia italiana ad una concezione puramente mercanti vista
Come giovani imprenditori siamo convinti che la sua missione di fondo sia quella di moltiplicatore di opportunità non solo in funzione di promozione dell'export ma anche di attrazione degli investimenti e dei talenti di cui l'Italia ha un evidente bisogno
Ma non c'è strategia politica di sviluppo duraturo che possa ignorare la crisi di identità di credibilità e di vocazione dell'Unione Europea
Una crisi che può essere risolta soltanto trasformando l'Unione in driver di sviluppo di innovazione dei Paesi del Vecchio Continente
Per farlo è necessaria tuttavia dimenticare il metodo Lisbona sottolineo il metodo non gli obiettivi che la gente si era data
Idee illuministica di difende di definire una mappa di obiettivi validi per tutti i Paesi a prescindere dalle condizioni di partenza non ha avuto successo nella realtà
Proprio perché rappresentava un abito unico che mal si adattava alle diverse fisionomie degli stati membri
Abbandonare il metodo Lisbona dunque vuol dire investire sulle potenzialità specifica di ogni Paese specializzando la strategia e le azioni utili a costruire un'economia della conoscenza
Questo non vuol dire però abbandonare il grande sogno europeo
Se la nostra generazione non riuscirà a rendere irreversibile l'integrazione europea
Quelli che tra venti o trent'anni non sapranno più chi erano i tre arrestati di certo non ne avranno la forza affermato il primo ministro lussemburghese Jean-Claude Juncker
L'Italia non l'Italia può e deve farsi carico di un rilancio della costruzione europea non solo per motivi ideali ma perché oggi ancora oggi il suo interesse nazionale coincide con quello comunitario
Ma se vorrà riconquistare la fiducia dei cittadini e degli operatori economici l'Unione dovrà abbandonare l'immagine la sostanza di ministero d'Europa
Concentrando i suoi sforzi antichi anzitutto nella semplificazione burocratica e legislativa
L'Unione Europea può fare molto per rilanciare la competitività affrontando i due grandi che è perché possono essere colmati solo a livello sovranazionale
Dare impulso alla costruzione delle reti di infrastrutture fisiche e digitali e creare un mercato unico dell'energia
Se vogliamo che l'Italia abbia un futuro industriale
Non possiamo rinunciare alla capacità di dialogo tra imprese e sindacati come ha chiarito nei giorni scorsi il presidente di Confindustria
Ne alla volontà di entrambi i soggetti di rinunciare a qualcosa oggi per costruire un futuro di sviluppo
Ma quale ruolo vorranno giocare i sindacati nel rilancio dell'economia del sistema produttivo italiano
Si limiteranno a gestire la loro straordinaria rendita di posizione il patrimonio di scritti di funzione accumulate nei decenni o cercheranno piuttosto di interpretare i nuovi bisogni dei lavoratori e di inserirli nel contesto della terza rivoluzione industriale
L'Italia avrà bisogno nei prossimi anni di sindacati che vincano la tentazione di difendere l'esistente avendo il coraggio di partecipare come protagonisti al profondo processo di innovazione e di trasformazione del nostro tessuto produttivo
è un ruolo che affonda le sue radici nella stessa etimologia della competizione imprenditoriale che ne svela il significato più profondo
Competere ossia cercare insieme imprenditori e lavoratori le soluzioni più adeguate per rispondere efficacemente ai bisogni che Mammano emergono
Combattere l'insicurezza e la precarietà moltiplicare le opportunità individuali sarà possibile solo a patto di promuovere insieme una rivoluzione culturale
Su cui chiediamo nuovamente i sindacati decisi passi avanti rispetto al passato
Una rivoluzione che parte da un presupposto di base è finita l'era dell'egualitarismo è iniziata l'era del merito
Negli ultimi decenni negli ultimi decenni abbiamo costruito in Italia un sistema in grado di garantire una parità di Stato Stra tutti i lavoratori
Era un modello adatto ad un'economia basata sul s'su scarse differenze di produttività tra i lavoratori di una stessa categoria ma di fronte a differenza di produttività anche da uno a cento come quello come quelle che caratterizzano oggi l'economia della conoscenza l'uguaglianza non può più rappresentare l'unico criterio guida di gestione delle relazioni sindacali
Ciò non significa dimenticare che la pace sociale un obiettivo fondamentale per chiunque abbia a cuore il futuro del Paese
Lo sanno bene gli imprenditori di Confindustria che nel novantatré
Hanno avuto la lungimiranza di abbandonare prassi consolidate dando vita ad un moderno sistema di relazioni industriali che ha consentito all'Italia le sue imprese
Di contenere le spinte sui costi e al tempo stesso di godere di uno straordinario periodo di stabilità sociale
Il mercato globale ormai consolidato i suoi affetti lasciando indietro però il sistema italiano di relazioni industriali che riesce oggi a garantire una sufficiente tenuta sociale ma non ha convogliare gli sforzi imprenditori e lavoratori sulle strade dello sviluppo e dell'innovazione
è giunto il momento di dar vita ad un patto del mercato globale tra le parti sociali fondata in primo luogo sul rilancio della produttività
Negli scorsi decenni è stata la ricetta segreta dello sviluppo industriale italiano mentre oggi la sua mancata crescita è la causa principale della bulimia della nostra economia per rilanciare la produttività dobbiamo colmare la bassa qualità del capitale umano e l'insufficiente stock tecnologico ma mentre la tecnologia può essere acquistata sul mercato
Innalzare il livello di formazione di chi opera all'interno delle nostre aziende richiede una strategia complessa e a lungo termine fondata su rilevanti investimenti dell'impresa nella formazione continua dei lavoratori
Che devono essere compensati da una maggiore elasticità nel rapporto contrattuale
Imprese e sindacati hanno un altro obiettivo fondamentale in comune
Razionalizzare la profonda simmetria tra due diversi mercati del lavoro quello dei posti permanenti e quello degli impieghi temporanei e tra le due diverse generazioni di lavoratori
Quelle del lavoro stabile per tutta la vita e quelle della mobilità delle occupazioni
Nessuno può pensare che le imprese rinuncino a quella dose di flessibilità che è stata introdotta dalla riforma del lavoro
In un mercato globale che si fonda sulla rapidità di reazione delle aziende alle repentine variazioni della domanda e degli scenari economici
Se il mercato del lavoro e ben regolato senza eccessi di rigidità nella sua componente tipica i contratti atipici offrono un utile ventaglio di opzioni alle imprese e lavoratori
Se divengono surrogato dell'ordinaria flessibilità dell'impiego impediscono a molti giovani di pianificare il futuro ha dichiarato il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi nelle sue considerazioni finali del trentun maggio come giovani imprenditori siamo convinti che il precariato sia un nemico comune a impresa e sindacati
Se una società è o si percepisce come precaria se lo sono la maggior parte dei lavoratori anche le imprese rischieranno di diventare in qualche modo precarie
Dobbiamo evitare inoltre di scaricare sul solo mercato del lavoro l'intero peso della flessibilità necessaria al sistema Italia come ha lucidamente ha fermato l'economista Nicola Rossi
è necessario distribuire equamente la flessibilità su tutti i comparti dell'economia italiana e su tutti i segmenti della nostra società a partire da quelli che fanno della rigidità la fonte primaria delle loro rendite di posizione
La precarietà infatti si combatte anche sul mercato del credito e dei servizi privati dei servizi pubblici del sistema previdenziale che oggi penalizzano fortemente i giovani e che lavorano e vivono con contratti flessibili
Ma l'arma principale per combattere la precarietà e la creazione di un nuovo welfare
Capace di spostare il focus dagli investimenti degli interventi da tutela del lavoro a quella dell'individuo
Recuperando cioè quella sussidiarietà su fondata sulla centralità della persona che anche questa immagine simbolo e che addirittura don Sturzo già anni fa portava avanti nei suoi ragionamenti
Come ha ricordato di recente il Financial Times l'Italia del ventunesimo secolo sembra ferma Cicerone che ama che amava ricordare che una vecchiaia onorevole vale molto di più di tutte le virtù della giovinezza
I giovani imprenditori possono svolgere oggi una funzione unica nella società italiana
Tentando di ricomporre quella frattura sociale tra inclusi ed esclusi tra precari e garantiti che rischia di esplodere in Italia così come sta avvenendo nelle periferie delle metropoli francese
Il futuro delle imprese italiane nella nostra visione non è legato soltanto alla capacità di abbattere i costi del personale
Ma la possibilità di contare su risorse umane eccellenti motivate flessibili che supportino e stimolino l'innovazione e l'internazionalizzazione delle aziende
Vincere la scarsa mobilità sociale e le resistenze all'innovazione in ambito politico economico e sociale sono battaglie comune a tutti i giovani italiani che aspirano ad una società che allunghi l'orizzonte di riferimento delle sue scelte strategiche
Possiamo e dobbiamo costruire insieme dunque una società in cui la voglia di rischiare di investire su se stessi
Diventi la regola e non l'eccezione in cui il merito corsi sostituisca finalmente il familismo corporativo come strumento ordinario di selezione e di crescita
Non possiamo dimenticare tuttavia che in un Paese nel quale la spesa pubblica occupa quasi il cinquanta per cento della ricchezza complessiva prodotta
La realizzazione di un nuovo modello di Italia nel mercato globalizzato è strettamente legata all'efficienza delle istituzioni e del loro regole di funzionamento
Il mercato che è già uno stupendo meccanismo può dare risultati ancora più stupendi se noi sapremo perfezionare riformare le istituzioni diceva Luigi in altri come giovani imprenditori
Riteniamo opportuno non dare indicazioni sul referendum confermativo della riforma costituzionale affidato ora il giudizio conclusivo è sovrano dei cittadini e oggetto di un duro scontro tra le due coalizioni
Siamo profondamente convinti tuttavia che le due grandi riforme costituzionalizza costituzionali realizzate negli ultimi cinque anni siano frutto dello stesso peccato originale
Perché entrambe votati a colpi di maggioranza e che creino entrambi minore fluidità
Pesanti sovrapposizioni tra i diversi livelli istituzionali nonché maggiori costi che rischiano di allontanare la risposta pubblica dalle esigenze delle imprese
Non possiamo fermare l'onda necessaria e per alcuni aspetti coraggiosa dell'innovazione istituzionale
Ma dobbiamo pretendere che le riforme che si pongono l'ambizioso obiettivo di ridisegnare le regole fondanti della casa comune abbiano una legittimazione più ampia di quella garantita dalla semplice maggioranza parlamentare
Dovendo rappresentare le posizioni e gli interessi della parte più ampia possibile di cittadini
Un risoluto ancoraggio ai lineamenti essenziali della Costituzione del quarantotto non può essere scambiato per puro conservatorismo
I costituenti si pronunciarono a tutte lettere per una Costituzione destinata a durare per una Costituzione rigida ma non immutabile ha ricordato nel suo discorso di insediamento il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Al Presidente della Repubblica i giovani imprenditori rivolgono un deferente saluto e gli auguri più sentiti nella convinzione che saprà svolgerà il suo altissimo ruolo di garanzia
Rinnovando l'equilibrio il senso di responsabilità la lungimiranza che hanno caratterizzati lo straordinario settennato Di Carlo Azeglio Ciampi
Proprio l'esperienza proprio l'esperienza di quasi sessant'anni di applicazione della Costituzione dimostra come ruolo baricentrico del Presidente della Repubblica sia decisivo per il buon funzionamento delle nostre istituzioni
è un ruolo che non deve essere modificato siano i suoi poteri che nelle sue prerogative per non privare la complessa democrazia italiana del suo punto di riferimento più alto
Qualunque sia l'esito del referendum peraltro è compito del ceto dirigente del Paese riflettere sull'efficienza e sull'efficacia degli assetti della forma di Stato e di Governo in Italia
Portando la questione fuori dagli angusti ambiti della contesa tra i partiti
Come giovani imprenditori riteniamo che sia necessario riprendere con decisione
La strada della commissione bicamerale che nonostante gli esiti rappresentò alla fine degli anni Novanta un momento qualificante di convergenza di visioni molto diverse in un unico disegno complessivo di riforma della Costituzione
Una nuova Bicamerale infatti consentirebbe di creare una sede istituzionale distinta rispetto all'arena politica quotidiana in cui si possa far prevalere l'interesse del Paese e dei cittadini sulle ragioni della tattica
Oltre alla seconda parte della Costituzione è necessario riformare profondamente anche la legge elettorale
L'esito delle elezioni politiche e le vicende più recenti hanno confermato la lucida profezia che i giovani imprenditori avevano fatto per primi nel mondo dell'impresa a Capri
Denunciando i rischi di una legge che riesce nella difficile impresa di sommare i difetti del sistema proporzionale a quelli del maggioritario
Oggi dobbiamo abbandonare l'attuale meccanismo che porta con sé è un alto rischio di produrre maggioranze instabili a favore di una legge maggioritaria a doppio turno ancora una volta Capri due mila cinque
Questa innovazione garantirebbe maggior stabilità tutelando al tempo stesso le identità di partito e le esigenze di governabilità
Cari amici
La politica deve tornare alla nobiltà della sua ragion d'essere recuperando soprattutto la propria dignità
Abbiamo bisogno di un ceto politico che sia guida morale del Paese
Che unifichino una visione collettiva idee interessi e pulsione molto diverse piuttosto che esaltarne la contrapposizione che segni la via dello sviluppo invece che lamentarmi e la mancanza come imprenditori come giovani come cittadini abbiamo bisogno di una politica responsabile una politica che comprenda che le riforme non possono morire con il Governo che le fa
Una politica che come non si stanca di ripetere il presidente Montezemolo abbia il coraggio di mettere le soluzione dei problemi prima dell'esigenza di consenso
La congiuntura internazionale ci offre nei prossimi mesi una fra una finestra di straordinaria importanza
Non possiamo perdere l'occasione di riportare l'Italia sui sentieri della crescita di rilanciare la fiducia nella nostra capacità di interpretare il mondo e i suoi bisogni
Oggi siamo sospesi tra un grande passato e un futuro incerto come imprenditori stiamo investendo nelle nostre aziende stiamo scommettendo sulla centralità dell'Italia nell'economia dell'uomo
Come giovani imprenditori vorremmo un Paese capace di investire sulla sua straordinaria unica capacità di intraprendere degli italiani
Un Paese nel quale i successi individuali si trasformino in valori collettivi in un progetto nel quale ognuno possa ritrovare le sue aspirazioni le sue passioni i suoi sogni
Buongiorno a tutti ed è con piacere che invito sul palco il senatore data Repubblica italiana nostro Presidente senatore Franco Marini grazie
Ma signore e signori
Nel ringraziarvi per l'invito che mi è stato rivolto
A prendere parte ai lavori di questo vostro convegno
Esprimo convintamente
L'apprezzamento per il tema posto al centro
Della riflessione perché mi pare assieme
Tema contemporaneo
Nel senso di questione propria del tempo che viviamo
E tema e lusso
Lungamente
In omaggio forse a culture
O sistemi di pensiero prevalenti negli ultimi decenni
Nei quali si stemperata fin quasi a sparire il ruolo della persona o se vi piace dell'individuo
Mi sono interrogato nei giorni scorsi
Sul tema del convegno e ho cercato di riflettere su contributo concreto
Che alla luce della mia non breve esperienza
Vero Abete breve esperienza
Sociale politico avrei potuto offrire
Mettere l'uomo al centro dell'economia e della società non è infatti solo una bella ed etica intenzione
Lungo tutto il Novecento
Nel pensiero più attento e profondo anche se non maggioritario è stata questa l'indicazione che è venuta emergendo con forza contrastando quelle ideologie totalitarie
Che vedevano lo Stato come bene assoluto
Nella crisi delle ideologie
Credo che si possa evidenziare con forza
Come l'insegnamento sociale della Chiesa
Rimanga con certezza il riferimento di maggiore attualità e pregnanza questa almeno è la mia convinzione un insegnamento che ha sempre puntato
A partire dalla Rerum Novarum a liberare l'uomo da gabbie sociali antiche
A liberare le sue energie e la sua creatività
Per fare di queste energie diffuse il motore di un nuovo sviluppo e di un equilibrio sociale più giusto
In questi brevi tratti ci sono a mio parere
Gli stessi caratteri più forti
Ed incisivi della nostra Repubblica
Questa mattina poche ore fa in un piccolo comune in provincia di Milano
Duecento giovani che compivano diciotto anni ai quali il sindaco mi ha invitata a voler consegnare la nostra Costituzione hanno vissuto una bella esperienza secondo me di battesimo civile
Un'attenzione viva
Mi è parso di scorgere anche nelle parole che avevo già letto e di questo lo ringrazio del vostro presidente del dottor Colaninno che ha sviluppato nella sua relazione
Lui non ha diciott'anni ma insomma il giovane
L'articolo tre della nostra Costituzione dice che è compito della Repubblica
Rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
Che limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana
E l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
Ho voluto richiamare questo principio fondamentale della nostra Carta comune
Perché lì emerge con straordinaria nettezza
Il principio fondante della nostra democrazia proprio la centralità della persona
Così come emerge con altrettanta evidenza il compito della Repubblica
Che non è certo quello di sostituirsi o sovrapporsi con proprie organizzazioni a ciò che le persone possono fare da sole
Ma è piuttosto quello di rimuovere tutti gli ostacoli
Che frenano ed impediscono il pieno sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni e capacità
Vedo qui racchiuse sintetizzata larga parte della riflessione
Che per me anche il vostro lavoro è il vostro ragionamento
Garantire cioè il pieno sviluppo della persona che non è solo una logica per così dire di difesa da ma è anche un azione di spinta per costruendo le condizioni perché gli individui possano mettere a frutto le capaci di attività di iniziativa di creazione di cambiamento di autonoma responsabilità
Nel precedente articolo due si dice anche che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità
Mi pare di poter dire quasi una banalità ma voglio ribadirlo con certezza
Che tale formazioni sociali nelle quali nessun uomo svolge la sua personalità vi è anche e non all'ultimo posto l'impresa intesa come aggregato di persone come gruppo che opera per uno scopo comune
Per questa via dunque giungo direttamente al tema brevemente della riflessione di oggi che incrocia naturalmente la condizione complessiva dell'economia oggi del nostro Paese
Ovviamente non sto a dilungarmi in analisi congiunturali mi ad esercitarli
Nella le indicazioni di percentuali stime indicazioni che a voi sono ben note
Lo stato di saluto del nostro Paese testa legittime preoccupazioni questo voglio dire che non a caso hanno trovato eco come è stato ricordato nelle considerazioni del Governatore della Banca d'Italia come pure nella relazione del presidente dalla Confindustria
Stiamo emergendo a fatica e a rilento da una situazione di ristagno dovuta non solo alle incertezze del quadro internazionale
Ma anche ad alcune rigidità del nostro sistema economico e sociale
Che frena lo che impediscono lo sviluppo delle iniziative in termini nuovi
Competitività e produttività del nostro apparato produttivo segnalano soglie particolarmente deboli
La stessa occupazione
Soprattutto delle donne e dei giovani resta tra i livelli più bassi della media dei Paesi dell'Unione
Io sono convinto che senza il cospicuo e necessario sottolineo apporto della manodopera immigrata anche gli indici complessivi dell'occupazione sarebbero assai meno positivi di come appare
Nel dire che queste cose non credo proprio che si debba indulgere a quella retorica del declino Nismo che ha contraddistinto con larga parte del nostro dibattito politico negli ultimi due anni
Una retorica che ha dato anche più spazio di quanto sia concretamente necessario
A quei profeti di un economia leggera che insieme ad alcune cose buone ed utili come la valorizzazione delle potenziale otto potenzialità locali
Culturali e naturali dei nostri territori coltiva al fondo anche una prospettiva postindustriale che potrebbe finire per essere anche anti industriale
è stato detto nella sua relazione
Dottor Colaninno io sono convinto che il nostro eh e rimarrà ancora a lungo un forte Paese industriale
Un Paese industriale tra i più importanti del mondo con un apparato produttivo tra i più originali e qualificati
Una originalità e una qualità
Che devono trovare un nuovo slancio creativo
Collegandosi ancora di più alle nostre migliori tradizioni culturali alla nostra storia
Alle nostre capacità artigiani ed artistica alla nostra antropologia
Alle nostre tante identità locali alla nostra identità comune
A me pare che il governo ascoltando quanto ha esposto alle Camere
Abbia consapevolezza di questa situazione
E pur non entrando nel merito delle proposte delle ricette in esame in questi giorni
Credo giusto riconoscere all'esecutivo nel suo complesso di avere individuato subito il problema urgente dell'Italia ovvero la necessità della ripresa se si sta fermi nessun problema si risolve l'andamento congiunturale offre già ai primi segni incoraggianti di questa possibilità
Voi qui puntate l'accento sul cosiddetto Quarto capitalismo ovvero su una struttura produttiva centrata sulle media gente o su aggregati di piccole aziende arretra che in effetti in questi anni si sono distinte per caratteristiche di avanguardia anche sul piano internazionale
Tant'è che per essere stata coniata anche le espressioni di multinazionali tascabili
Mi convince pienamente questa visione evolutiva
Di quella che è stata per oltre tre decenni l'economia tumultuosa delle piccole imprese in crescita
Di centinaia di migliaia di piccolissimi imprenditori scatenati è una brutta parola ma la uso alla ricerca di un insuccesso che c'è stato assai forte negli anni ottanta e nei primi anni novanta
Ma cosa possiamo fare oggi in concreto per rilanciare la nostra economia
Per vincere la sfida della competitività nel mercato globale che anche la sfida per una nuova creatività ed una maggiore produttività
Credo anzitutto che le necessarie misure di controllo dei conti pubblici e di riduzione del disavanzo e del debito
Non debbano limitare l'impegno di tutte le nostre energie a sostegno dello scenario di ripresa dell'economia
Ho troppa esperienza di queste cose per non ricordare gli anni in cui si diceva nei rapporti forze sociali governo tra sindacati e governo risaniamo Point
Le due cose sono nella realtà più fortemente connesse di quanto qualche volta si pensa
Rigore finanziario dunque non fine a se stesso ma come misura per sostenere liberare da subito energie per lo sviluppo impresa questa non semplice ma a mio avviso indispensabile
Le misure da intraprendere credo debbano andare subito ad esempio ad attenuare il peso degli oneri fiscali antica questione che grava sul costo del lavoro
Sembra semplice ma io credo è una intuizione durante la campagna elettorale forte che la riduzione del cuneo fiscale in modo significativo
Mi pare risulti una misura tonica per il sistema per accrescere da subito la competitività dei nostri prodotti nei mercati internazionali sarà duro farlo bisogna farlo per tenere assieme le due esigenze
Così come mi sembra urgente duttile
Intervenire con provvedimenti sociali moderni a sostegno di un mercato del lavoro che da flessibile non deve divenire strutturalmente precario
Ma su questo tema del mercato del lavoro tornerò brevemente con chiarezza più avanti nel mio intervento
Credo che si debbano anche finalmente assumere quelle politiche di valorizzazione strutturale del nostro capitale umano senza le quali la nostra rincorsa sarebbe vana perché non farebbe leva sulle nostre energie più importanti
Che sono i nostri giovani lavoratori italiani di ogni condizione le donne
Gli stessi anziani
Gli stessi anziani spesso trascurati
Noi dobbiamo sostenere con forza fuori da calcoli elettoralistici di breve periodo il rilancio della scuola il potenziamento dell'università gli investimenti nella ricerca
La creazione di reti tecnologiche diffuse per la circolazione delle conoscenze e delle informazioni per liberare le persone dagli impedimenti che freno ed impediscono lo sviluppo aperte creativo sugli obiettivi siamo d'accordo una sfida per il governo trovare gli strumenti per fare da subito dei primi passi in queste direzioni
Dobbiamo avere il coraggio di premiare il merito sì
Premiare il merito non per penalizzare qualcuno ma per valorizzare chi ci mette qualcosa di più chi ci crede di più nell'impegno nella produzione
La nostra
La nostra società
Starà pigramente invecchiando
Pensiamo poco al fatto
Che siamo praticamente non ho tutti i dati del mondo passiamo quasi primi de nel mondo in questa tendenza
Del mondo occidentale certamente del mondo industrializzato certamente
Su questo fenomeno non abbiamo ancora una visione lucida certo c'è bisogno di più servizi sanitari di pensioni minime decenti
Ma soprattutto a mio parere c'è bisogno di non escludere dalla vita economica e sociale troppo presto questo enorme capitale umano di esperienza di capacità
Io non voglio indicare i modi
Perché mi hanno spiegato che da solo quando sono presidente del senato insomma debbo essere prudente
Ma nella testa cielo
Ma su quei questo è un problema perché poi lo sento con questa intensità vedete i nostri studi i nostri approfondimenti le nostre conoscenze sono importanti per darci le idee per agire voi siete giovani però io vi confermo forse già lo sapete che poi le esperienze dirette
Anche parziali piccole lasciano in luglio la traccia dell'urgenza più fortemente degli studi e delle ricerche di libri che leggiamo io ne ho fatta una io sono Silvio
Di un operaio
Di cui sono straordinariamente orgoglioso
Un operaio straordinario
Che ebbe la fortuna avuto nella vita allora c'era di entrare in una grande azienda e di andarsene in pensione da quella grande azienda
Un operaio che quando uscì in pensione
Era tutt'altro che uno che potesse deprimersi mio padre no non siete perde non si represse per niente nuova ancora nel pieno vigore acquistò da un suo amico come si deve di Ercole compagno di lavoro
Una striscia di terra vicino alla fabbrica è lui che non aveva mai visto aveva fatto l'opera ma non aveva mai visto come si coltiva un orto nel giro di tre anni diventò il più grande ortolano di quella cittadina
Tant'è vero noi siamo sette io ho detto io sono il figlio poi ce ne sono altri sei insomma non sapeva come collocare i suoi prodotti a tutte e sette i figli di avanzavano
Un giorno mi arriva una sua telefonata la CISL
E mi disse senti
Io con mio padre parlavo molto perché quando sono una Truglio primo dei sette lui aveva vent'anni
E faceva l'alpino in un paesino che ora e dagli uno Solaria torno in vacanza in licenza premio quindi la differenza di età tra noi due con mio fratello che l'ultimo lui sembrava il nonno e il padre Looy era rigido con me
E di una debolezza con questo ultimo figlio che insomma cercavo di temperare io maniera diversa
E mi disse guarda che mi ha chiamato ammirano l'azienda
Dice mi vuole mandare in Brasile
Pensionato da qualche anno
Aprono una fabbrica nuova e io vado ad addestrare gli operai
Uno può pensare si era fatto stimare
Allora gli hanno fatto un atto di cortesia
Le vostre aziende forse un atto di cortesia sono in grado di farlo qualche volta
Ma dopo quell'esperienza torno in Italia lo richiamarono di nuovo
E lo mandarono a platano o su un sobborgo di Buenos Aires a fare lo stesso mestiere ora che un'azienda faccia due volte una cortesia un pensionato non ci credo poté dire quello che volete evidentemente era utile serviva
Questo esempio a me mi ha toccato profondamente e questo nella nostra economia e nella nostra società è un problema aperto
E io insomma lo dico a voi ma lo dirò anche ai miei colleghi di antiche esperienze che insomma è un problema che più andiamo avanti e più probabilmente deve essere affrontato con molta serietà
Dobbiamo costruire foto
Dobbiamo
Dobbiamo costruire formule giuste
Equilibrate
Che facciano leva sulle aspettative delle persone
Che in moltissimi casi sono quelle di poter continuare a produrre di poter ancora partecipare alla vita economica e sociale a pieno titolo
Consentitemi ancora un riferimento al tema concreto del risparmio e della ricchezza privata sono contento che l'abbia toccato Padoa Schioppa stamattina su un'intervista sul ventiquattr'ore nel nostro Paese abbiamo tra le cose da fare
E sono contenta Emma ascolta Bersani mostra una certa attenzione speriamo che sia
Abbiamo nel nostro Paese capitali liquidi enormi attratti solo o spesso o troppo dal settore immobiliare
Trovo che sia veramente assurdo che un Paese moderno non riesca a darsi regole serie
Capaci di attirare gli investimenti privati verso finalità collettive che possono assicurare un giusto rendimento
Sono tutte queste ed altre che non ho citato sfide aperte e direi anche interessanti per la politica perché chiamano in causa la sua stessa capacità non semplicemente di approvare norme ma di orientare i processi declinarsi al futuro
E non di esaurirsi in una gestione
Qualche volta sconsolata dell'esistente
In più proprio
Questa nuova dimensione dell'economia chiama in causa un protagonismo personale una capacità di intraprendere di creare osare che può far compiere uno scatto in avanti al Paese nel suo complesso
E che per questo deve essere accompagnata da uno sforzo corale della politica
Tornerò sul corale delle istituzioni delle organizzazioni sociali
E non certo per ultimo dalle università e dai centri di ricerca tutto ciò debba avvenire soprattutto attraverso un coinvolgimento delle nuove generazioni che oggi sono spesso ai margini del processo di cresce
Ho apprezzato in qualche modo anche se ci sono state molte critiche che nel governo siano state delineate affidate alcune deleghe ministeriali specifiche
Per le politiche giovanile per l'istruzione per l'università e la ricerca per la famiglia
Io le interpreto in maniera positiva
Anche se su questo problema nei prossimi giorni
Decise con decreto legge avremo nel Senato che presiedo uno scontro vivace
A quale bisogna cercare di prepararsi io cerco di preparare
Spero che più ministri impegnati da diversi angoli visuali e la cosa caro Bersani non è scontata ovviamente
Che più ministri impegnati dagli versi angoli visuali possano insieme produrre quei risultati di riforma che il Paese davvero attende da anni innovare dovrà essere la parola d'ordine se vogliamo davvero e far rinascere l'Italia un vero imperativo
Ed un eccezionale balzo se è vero come sostenuto da uno studio
Mi pare ricordo pubblicato nel due mila e quattro che solo il tredici per cento degli italiani appartiene alla classe creativa una percentuale inferiore a quella degli Stati Uniti degli anni Cinquanta
Nello scenario globale c'è bisogno che si affermi un maggior numero italiane nelle produzioni di qualità come nella scienza nella crisi creatività applicata alle tecnologie e ai beni economici così come nelle arti
E ahimè anche nello sport pure se un po'difficile in questi questo periodo nella capacità di studiare e di formare tanti sono i soggetti chiamati a dare il proprio contributo
Io vorrei però porre l'accento su un aspetto che penso è stato toccato forse senza usare la parola anche dal vostro presidente questa sera ma certamente da come l'ho ascoltato il contenuto si
Vorrei porre l'accento su un aspetto che penso sia solo in apparenza un aspetto di metodo
Mi riferisco ai rapporti tra le parti sociali alla concertazione
In premessa osservo veramente con piacere che la concertazione questo metodo di rapporti è uscita dai cassetti nella quale era stata recentemente sepolta
Essa è la fatica necessaria per agguantare dei traguardi e insieme la trasposizione
Di una idea di relazioni dove prevale la condivisione e non l'imposizione e dove non viene negata la legge del mercato perché sarebbe la morte dell'economia di un Paese moderno che compete nello scenario globale
E per questo a me pare una pratica di un modello da recuperare prima possibile
La nostra giovane democrazia bipolare nella quale mi riconosco nel bipolarismo fermamente
Ha bisogno di un nuovo ruolo dalle forze sociali di una nuova autonomia delle forze sociali di una nuova responsabilità
Dopo le lunghe stagioni degli collateralismi storici che io ricordo bene
Abbiamo avuto brevi fasi di pendolarismo con rischi di appiattimento
Non da una parte sola delle forze della società
Ma insomma un pochino a tutte le parti
Le forze sociali del lavoro e dell'imprese facciano il loro mestiere serve al Paese
Che la politica io e qui ci sono anche i in un modo autonomo e consapevole deve fare fino in fondo il proprio consenso di responsabilità
Un compito maturo della politica
Di questo sono convinto nella democrazia bipolare è anche quello di assicurare una sufficiente stabilità e continuità dei risultati conseguiti dalla politica
è chiaro ad esempio per farmi capire meglio e non è la prima volta che lo dico forse non l'avrei ha detto a voi per primo l'ho già detto più di una volta è chiaro ad esempio per farmi capire meglio senza giri di parole
Che provvedimenti presi negli anni passati per la flessibilità del lavoro
O per il riordino delle procedure nel campo ambientale possono certamente essere migliorati e perfezionati alla luce dell'esperienza
E non cancellati solo perché approvati da una maggioranza diversa questo è un errore
Calcolitico
La politica non risponde all'esigenza di dare certezze al Paese quella possibile ma questo è un punto fondamentale dei suoi doveri
Per concludere
Non è solo un omaggio ai sessanta anni appena festeggiati della Repubblica dell'avvio dall'Assemblea costituente
Che ho voluto porgervi queste mie considerazioni partendo dal testo dalla Costituzione
Non vorrei davvero che passata l'atmosfera celebrativa tutte ricorressimo la copertina ori ponessimo nel cassetto la nostra Carta fondamentale ciò che ci dice gli impegni ai quali ci vincola
Ora è che tutti l'avessimo tra le cose più preziose irrinunciabile
Autentica tavola dei principi e dei valori come l'ha definita Giorgio Napolitano ed è stato già richiamato
Colgo l'occasione poi per rinnovare anche dinanzi a Bologna il mio convincimento
Che all'indomani della celebrazione del referendum del venticinque giugno sia necessario che le forze politiche in Parlamento
Si ritrovino nella ricerca di un'intesa quando più anziani ampia possibile
Avente di mira l'ammodernamento delle nostre istituzioni dell'efficienza della nostra azione amministrativa punto fondamentali difficoltà per la ripresa dello sviluppo
Voi se pensate ma questo ci viene a dire quello che ormai dicono tutti
Fatemelo dire perché io la politica la capisco credo scusate un pochino più di molti di voi è necessario insistere su questo punto
Perché non c'è la certezza che dopo queste dichiarazioni che sembrano toccare i due cambi resteranno poi con la forza con cui vengono dette oggi
L'ha detto Colaninno lo ripeto io questo è necessario nell'interesse del Paese
Non entro nel merito tecnico delle ipotesi di riforma ma nella mia funzione di presidente del senato consentito mi di porre in evidenza come si debba completare ed equilibrare il nostro modello federalista
Evitando di moltiplicare i costi pubbliche cercando di superare le tentazioni ad un nuovo centralismo delle regioni e si debba poi di vedere anche la parte che riguarda il rapporto tra le regioni e lo stesso Senato
Con la effettiva declinazione del Senato come vera Camera federale perché le cose fatte non la individuano in maniera sufficientemente
Positive l'operativo
Sono profondamente convinto che sia stato un errore le leggi nelle legislature precedenti procedere a riforme delle norme costituzionali a colpi di maggioranza spero come vi dicevo che questa cosa appartenga ad un tempo passa del resto se guardo ad alcune recenti affermazioni d'espressione di ridere di entrambi gli schieramenti e mi pare cogliere l'avvio di un clima diverso e con un faccio l'ottimista lo voglio fare l'ingenuo no perciò prima vi ho detto che insomma non è tutto scontato meno pregiudizialmente conflittuale disponibili almeno ad ascoltare le ragioni dell'avversario
Mettendo in conto di provare a collaborare dopo il voto dei cittadini
Naturalmente una prospettiva a cui guardo con grande favore per la quale ho molto insistito meravigliando qualcuno del mio schieramento sin dall'atto del mio insediamento faticoso come di ricordare stamattina ho ricordato pure Vittorino Colombo che fece per un brevissimo modo ormai non c'è più fece il presidente del Senato per due mesi si era sciolta
La legislatura perché venne a mancare Mollino che era il presidente del Senato Luís prese duecento
Trentotto voti su duecentonovantadue ho dovuto dire sarebbe stato una mia ambizione insomma ma non non è questo
Occorre chiudere con l'infinita campagna elettorale questo è un problema serissimo
Al quale in qualche modo caro avvocato
Sta lì in prima fila dovremmo chiuderla questa qua dobbiamo trovare un momento in cui si vota
Ne abbiamo parlato non siamo assieme riuscita a farlo lavori il Senatore Biondi però questo è un problema serio nell'interesse di tutti chiudere con l'infinita campagna elettorale
Che attanaglia il nostro Paese disinnescare la logica per cui colui che siede dall'altro lato dell'emiciclo è un nemico e non l'espressione di una idea diversa
E interrompere quel clima di permanente comunicabili
Che impedisce ritrovarsi su alcune grandi questioni
Avendo di mira all'interesse generale del Paese non so se in queste quattro righe il marito non l'ho messo ma lo dico qua
Beh non debole insegnare a voi
No a qualche liberista troppo Sting spinto se c'è tra di voi parlo teorico spinto a quello io insegno
Ma credo che non sia questo oggi questa cosa che sto dicendo è uno strumento per lo sviluppo rapporti non di competizione sfrenata nel quadro politico del Paese
Una situazione sociale un po'equilibrata non sono qualcosa legato a quello che ha accennato dalla dottrina sociale no
Sono nelle società complessa di oggi un elemento che può assicurare lo sviluppo lo stanno comprendendo quasi tutti anche i terrori i teorici
Dall'altra parte tutto ciò mi appare una condizione ineludibile ed una premessa necessaria se vogliamo far ripartire la locomotiva Eataly
Consentitemi di chiudere dicendovi che la politica è chiamata compiti alti e questo non significa compiti
Il realisticamente astratti ma alti almeno quanto lo sono le aspettative e le capacità
Le stesse energie creative che voi giovani imprenditori ma credo tutti i giovani italiani abbiente ed hanno io mi fermo chiedendovi scusa di una cosa mi rendo conto ora che ho concluso
Ho divagato un po'troppo
Per una platea del vostro livello
Lo ha fatto l'ho fatto anche
Perché da quando sono Senato Presidente del Senato cioè da poco tempo da poche settimane
Mi stanno spiegando ossessivamente
I miei amici più diretti che sono i miei collaboratori più diretti il mio portavoce in particolare il mio capo di gabinetto figuratevi la struttura del Senato poi che insomma il presidente del Senato non può improvvisare
E io lo dico da tempo improvvisare poi
Sono troppo vecchio per ribellarmi
Su questo progetto sono però come qualcuno mi dice con una certa cattiveria secondo me anche se la parola gentile sono troppo giovanile per subire
Cattiverie nel senso state attenti voi a me quando mi dicevano dice ma ormai sono pecca della verità qualcuno mi diceva no ma sei giovanile all'inizio la prendevo bene
Mi sembrava quasi un complimento dice be sono giovanile ecco io capitola solo che quando quindici venti è uno ti dice no ma tu sei proprio giovanile intanto se il vecchio
Mediterranei presupposti poiché dice vecchio si è un po'giovanile ma insomma questo è un problema serio questo del vincolo
Della responsabilità ma io credo che poi alla fine gli debbo convincere si può essere anche rispettosi del proprio ruolo e insomma attenti mantenendo la libertà più d'una occasione in Italia ce n'è bisogno più che in altri Paesi di dire in piena libertà quello che si pensa realmente io spero che l'azione dei miei amici in politica non mi costringano prossimamente a dire qualche parola forte proprio sul piano della libertà che come presidente del Senato non dovrei avere grazie dell'invito grazie all'azione
Invito a salire sul palco dottor Antonio Calabrò moderatore delle due tavole rotonde di questa nostra prima giornata di lavori
Dare mentre montano mentre montano il palco e qualcuno va a prendere un meritato caffè un paio di riflessioni rapide per introdurre la prima delle due discussioni che faremo oggi pomeriggio partendo da una parola che leggo scritta lì
A Rinascita
Le parole hanno uno strano destino ma se le parole si ripetono in occasioni diverse vuol dire che c'è un clima maturo perché su alcune questioni si faccia attenzione rinascita
Nei giorni scorsi preparando un insieme di seminari dell'Aspen la parola rinascita era stata usata da Maurizio Viroli che è un uno storico della politica italiana che insegna a Princeton diceva Viroli se c'è una questione su cui val la pena insistere la rinascita questo Paese ha nella sua storia
La capacità di rimettersi in piedi la rinascita il Rinascimento il Risorgimento probabilmente e tempo per ragionare su cose del genere ma c'erano altre tre parole su cui andavamo discutendo la rinascita la formazione che è un pezzo importante la crescita e dell'utilizzo delle risorse umane
E ancora
Il mercato che parola
Che in sale come questa è abbastanza diffuso un pezzo dalla cultura è un'altra parola il merito ora io ho segnato due lunghissimi applausi uno molto lungo
Quando il presidente voi no detto merito lunghissimo come da applauso di fine di relazione e poi un applauso quando il presidente ha usato Marini ha ripreso anche lui la parola merito ora io faccio il mio mestiere di cronista da trentacinque anni e so bene come sono cambiate le culture di fondo di questo paese c'è stato un periodo in cui la parola merito venire associata come la parola mercato peraltro o la parola selettività
Ha dimensioni negativa una contraddizione rispetto alle culture prevalenti in uno schema di massima dalla politica
Di questo Paese e poi però per fortuna abbiamo capito abbiamo cominciato a capire
Che rata Roland merito è una parola fortemente democratica
Anzi probabilmente la scelta del merito è una delle cose più democratiche che si possano pensare potrei dire che merita una persona una Prodi sinistra se volessimo buttarla in politica mai portata la prova molto trasversale da questo punto di sebbene perché la faccio così lunga perché probabilmente su questi elementi ma la pena riflettere nella prima delle due tavole rotonde che analizza
Il passaggio delle imprese italiane dalle piccole dimensioni alle grandi
Dalla struttura tipicamente familiare ha una struttura più manageriale
Da una dimensione dal cortile di casa ha una dimensione di mercati ampi quanto meno di mercati europei come mercati interni la seconda tavola rotonda invece discuterà del modello Leonardo e cioè di una vocazione italiana costruita sull'innovazione la formazione e la ricerca il merito il capitano mano vedremo esattamente come si fa imprenditori banchieri uomini politici
Responsabili di associazioni cominciamo allora con l'agenda del futuro il perito ricreativi azionisti globali e ne parliamo con Roger Abravanel che invito a salire sul palco
Direttore di McKinsey compri italiana con Aldo Fumagalli presidente ha visto e delegato dalla sonda con Luca Garavoglia presidente aveva Davide Campari e con Stefano Micossi
Direttore di Assonime
E mentre i nostri ospiti microfono
Io attiro la vostra attenzione su una inquietante passatemi il termine copertina di Newsweek e l'ultimo Newsweek in edicola è uscito ieri la copertina è questo
Si può fare fotocopie redistribuire questa copertina dice
La crisi la caduta della scuola in Europa
Il sistema educativo del continente europeo è traballante Crumb Ling probabilmente un po'peggio che traballante quasi verso la rovina dentro comincia richiesto no sei pagine richiesta moto e tagliata esaminando un'università
La sapienza centocinquanta mila iscritti un grande sacrificio nessuna speranza di ripresa possibile scarsissime possibilità di ricerca continuano gli autori ricca pensione la Sapienza non è il punto nero della crisi è fanno degli altri esempi Berlino
La Francia persino la Gran Bretagna le migliori ai Skull europee dice Newsweek che certe americano potrebbe essere pure faziose parziale ma certo una grande rivista internazionale otto regola
Le migliori università europee dice Newsweek sono comunque di secondo piano
Potremmo discutere su dove il piano di quelle italiane anche di questo proveremo a discutere allora le impresse le imprese il capitano mano è la crescita Roger Abravanel ha fatto stamattina
Uno i tre seminari il secondo condotto da Innocenzo Cipolletta il terzo d'animo le maxi su le aspettative i giudizi le culture del giovane imprenditore rispetto alla crescita seminari a porte chiuse che però si possono provare a riassumere adesso quali sono le tendenze di fondo che vengono fuori
Ma tanto devo dire che questo qua certo stato interessante e ringraziare Ettore la Carruba
Nasi che hanno urlano organizzato io sono uscito dal socio molto confortato che i giovani imprenditori possono rappresentare
Una leva di cambiamento importante per la Confindustria apre proprio impresa
In tre minuti dico cosa lo sono le tre cose son venuto fuori la prima cosa che lo taglia fuori quattro farsi mandare a crollare l'emblema avrebbe Peretto rotto quindi io vado veloce
La prima cosa che è venuta fuori e che in Italia piccolo continua a essere bello anche se non lo dice nessuno solo che diventa fatale
Per la globalizzazione che sta avvenendo
La seconda cosa che è venuta fuori la nostra discussione e che la barriera più importante non sono la carenza di imprenditori cattive che abbiamo tantissimi
Non è il sistema Italia nonostante che il trenta per cento delle per degli legioni pentole l'avessero votato una delle cause ma e la mentalità dell'impresa familiare dell'imprenditore familiare che vede l'impresa al servizio dalla famiglia dell'imprenditore e non l'imprenditore al servizio dell'impresa per farla crescere
La terza cosa con metafore che la soluzione non è il modello di public company grande quotata stile generale elettriche l'abbandono del modello del capitalismo familiare ma bensì un capitalismo familiare che esiste
Negli Stati Uniti e in Europa
Che funziona in cui gli imprenditori e gli azionisti delle seconde e terze generazioni e trasferiscono il sistema di valore
Familiare all'impresa pur non controllando la cui nel settantacinque quando una persona malvagia ogni anno
Non è più di moda il piccolo è bello anche se sono eccezionali la centralità l'esclusività della spinta dal modello familiare non è quello finanziario
Sospetto di un cronista malizioso facile essere d'accordo nei convegni poi nella gestione quotidiana delle imprese invece si comporta molto diversamente
Dalla percezione che lei ha avuto quanto ceppi wishful thinking in questo ragionamento e quanto c'è invece di convinzione reale
Ma se il io ho percepito che c'è molta convinzione ma c'è anche molta preoccupazione
E molta incapacità di capire da dove partire
Non dimentichiamo che partiamo da un modello che a basate batta basato proprio su sviluppo sul capitalismo familiare delle piccole imprese famosi distretti industriali il problema che il mondo sta cambiando e sta rendendo questo modello ormai non più accessibile
Quindi la presa di coscienza della crisi irreversibile di un modo di fare impresa piccoli esso pronto chiusi cioè si tratta di capire come crescere e su questo ritorneremo
Aldo Fumagalli
Queste platee conosce bene
Avendoci lavorato a lungo e il mettemmo e la crescita
Dall'impresa di famiglia l'impresa ritocchi ma rientra azionari è abbastanza noto per quello che mi riguarda come siete cresciuti sotto che ostacoli avete trovato
Fondato lasciamo i dire una cosa subito che quando ho parlato
Nicolò Donzelli ha detto c'è una generazione dei nostri nonni era quella che generazione dei nostri padri era quella di Woods sto che subito e come faceva uso no non c'ero
E montare anche per Mediaset mi sono sentito meglio otto forse sono più vicino alla generazione di sono sono sono sono ancora parteciperà all'erogazione di sviluppo è la mia generazione sono ancora partecipa generazione sviluppo almeno spero di esserlo visto che oltretutto trovato le tesi di Matteo Colaninno e dei giovani molto molto ben fatte molto stimolante di molto
In linea con la tradizione innovativa e direi che cerca di guardare avanti dare stimoli di riflessione che me ne hanno dati molti intanto per arrivare anche alla alla domanda che che hai fatto e cioè che quella ma ce la possiamo fare cioè il c'è c'è la possibilità anche per l'Italia di questa nuova rinascita prendo subito una delle parti che mi è piaciuta di più dalla relazione e cioè il il pensiero positivo il vedere sempre l'elemento della possibilità intrinseca che c'è ad esempio nel sistema italiano di reagire Matteo Colaninno l'ha detto l'ha detto molto bene basta parlare Italia in declino ci sono un sacco di punti forti che possono purché ne abbiamo la consapevolezza diventare la nostra spinta per questa rinascita e allora anche nel proprio nel ruolo dell'imprenditore italiano io penso che ci sia
La la la possibilità
Per il nostro sistema aziendali imprenditoriale che è fatto di aziende familiari è fatto di aziende già invece aperti a un azionariato più ampio fatto ancora di anche di grandi aziende e che erano pubbliche che adesso sono diversi erano controllate
Dallo stato adesso sono diventate public companies quindi è già una un sistema abbastanza differenziato di farcela
E il la strada per capire come secondo me c'è l'appoggia anche insegnare Einaudi vedo che Matteo Colaninno ha richiamato già al pensiero di Einaudi nella sua relazione appropriatamente quando si parla di riforme istituzionali però Einaudi c'era anche interrogato sul ruolo dell'imprenditore e diceva nel nel buongoverno faceva già né di novecentoventotto un'affermazione che secondo me era santa sintomatica cioè diceva
è evidente che la caratteristica dominante della struttura economica moderna mille novecentoventotto
Non è il capitalista ma l'imprenditore l'inventore
L'organizzatore il capitano di uomini e di strumenti
Capitalista tende sempre più ad essere l'azionista aggiungo io un azionista però intelligente che condivide lo sviluppo dell'azienda come un momento essenziale e imprescindibile
Dello sviluppo della rotta sulle notissimi anni questa è stata una le prediche inutili
Ma i fatti non mi mise ritornato sul perché allora visto che un Einaudi insomma nostro riferimento politico ma direi anche emblematico ideologico di di molti imprenditori e politici o mi auguro ha detto queste cose l'aveva già la consapevolezza perché non si è passati
Nello scorso secolo a azioni conseguenti ma secondo me la risposta è stata
Che beh fino agli anni trenta quaranta avevamo in un regime che condizionale
Negli anni cinquanta sessanta c'è stata da ricostruire un Paese distrutto dalla guerra e quindi tiriamoci su le maniche un po'di sregolatezza eccessiva e dall'altro lato un interventismo eccessivo dello Stato nell'economia negli anni settanta ottanta il condizionamento dei partiti
Che ha condizionato negativamente l'economia e lì ha permesso ed o meglio ha permesso solo di vivere di rendita o di amicizie ecco perché l'applauso al merito perché fino a pochi anni fa
E di fatto non era il merito che guidava il successo quindi la ribellione oggi in questa direzione questo stato gli anni se ottant'settanta ottanta con ripeto la forte partitocrazia in cui anche alcuni diciamo di noi hanno avuto le loro colpe
Negli anni Novanta la crisi economica un paese da ricostruire ancora con tanto il debito pubblico
La crisi economica e quindi la necessità per le aziende cercare di rimettersi in sesto beh adesso siamo appunto invece consapevoli secondo me dà la verità del messaggio di Einaudi
Consapevole degli errori che il Paese ha fatto dagli anni quaranta cinquanta fino a ad oggi e siamo nelle condizioni migliori invece per riprendere quel concetto
E quindi riprendere il concetto nella sintesi positiva tra capitale e lavoro Faraglioni quasi ottant'anni e ci siamo quasi siamo arrivati siamo arrivati parla parla giustamente collanine giovani dica riconciliazione con cifre conciliazione vuol dire che c'è stata una frattura
Che va ricomposta la frattura tra che cos'era tra economia e politica
Tra capitale e lavoro tra impresa e lavoratori per riconciliare significa molti di voi avete letto Hegel no tesi antitesi se vissuti in maniera positiva danno una sintesi è la sintesi è quella che fa andare avanti questo al momento c'era ancora possibile assolutamente al paese grazie anche all'Europa
Che consente di fare ragionamenti che Salvino
Come racconta Colaninno
L'economia e l'uomo penso di sì se poi caduto questa è la base ed è convinta
E i giovani non voglia di fare i nostri nuovi giovani prenditori ma io mi metto tra di loro hanno voglia soprattutto di vince la sfida la globalizzazione ma questo è un altro argomento cioè rapporteur uniamo sulla affetto da globalizzazione sono convinto che col genio
Leonardesco e la spinta alla globalità delle nostre aziende il perito italiano tanti sono ancora da dire
Io su questo preventivo l'opinione dichiara logica
Impresa familiare con dimensioni globali con capacità di gestione manageriale con un forte peso degli azionisti questo scenario della riconciliazione la convince o no
Sì devo dire che non non sono convinto che la frattura sia stata così drammatica cioè io non credo che il capitale e lavoro sia non più in antitesi da molti anni tra l'altro se guardiamo alla all'evoluzione
Delle dell'economia a livello mondiale vediamo che in realtà il fatto c'è c'è uno un'osmosi di fattori produttivi cioè il fattore capitale in realtà si sta svuotando e si sta attraversando nel fattore lavoro se pensiamo a quella che è stata la Silicon Valley è è un'impresa come Google che non esisteva
Dieci anni fa e che adesso ha una delle capitalizzazioni maggiore del mondo assistiamo a una sostanziale deporre un sostanziale depotenziamento dell'attivo fisso
E quindi credo che in questo senso la frattura non non non ci siano non non lo sento come un tema attuale da usarsi noi paradigma Google Campari grato particolare e guardassimo alla situazione italiana e se in cui per fortuna
Regge ancora industria farmeli fatto di era per fortuna facciamo ancora cose per fortuna c'è ancora una acque abilità nel costruire prodotti questo ragionamento come funziona
Credo che funzioni lo stesso perché anche la situazione italiana ci dimostra che in realtà a livello imprenditoriale la mobilità sociale la mobilità sta aumentando
In quanto di fronte a una competizione più a Cesa
Ci sono grandi in prese che si possono deteriorare in a livello competitivo in modo drammatico in pochissimi anni e imprese molto piccole che possono diventare dei campioni globali in un tempo molto breve
Pensiamo a De Agostini che era una banale aziende editoriali so quasi solo domestica dieci anni fa è oggi una conglomerata leader mondiale dei giochi
E pensiamo purtroppo invece a imprese molto importanti
Che che sono oggi fortemente ridimensionate quindi anche in un in un settore come quello italiano io francamente non la vedo questa antitesi e penso anzi che la valorizzazione della risorsa umana sia un portato necessario imprescindibile di uno di un evidente switch che c'è fra i fattori competitivi
Tra appunto il capitale inteso in senso classico come immobilizzazione finanziaria
E il capitale umano inteso come capacità di di innovare di competere
Sulle regole di governance sul rapporto famiglia azienda e manager ci torneremo io vorrei con Stefano Micossi ragionare sulle dimensioni di impresa tu sei presidente di Assonime le grandi direttore Generale scusami le grandi imprese presidente sarà direttore generale ho sbagliato
Diciamo che c'è una responsabilità di Assonime ma facciamo lunga le grandi imprese quanti associati ai le grandi imprese quotate
Cinquecentosettantacinque
Le imprese italiane sono
Molte centinaia di migliaia allora
Se guardi la platea delle imprese italiane e la loro capacità di crescere dal punto di vista di uno che ha studiato i meccanismi di sviluppo le regole di governance la complessità delle relazioni azionarie e rapporto con i mercati evoluti quello italiano a paragone con gli altri mercati e sintomi di crescita troppi
Non desiste né con la mia età delle impresa dalla loro capacità di competizione tra loro capacità di avere dimensioni diverse
Guarda io credo che non riusciamo a rispondere a questa domanda senza tornare a questi problemi di governance che sono fattori esterni che limiteranno la crescita fattori istituzionali la crescita le nostre imprese ma i fattori interni rispetto a un'espansione straordinaria della dimensione dei mercati che è la globalizzazione i fattori interni guardate che sono dominanti
C'è un'attenzione che è implicita nel titolo di questo Pannella farà globalizzazione i bisogni della globalizzazione rapido mutamento tecnologico che vuol dire capacità di spostarsi rapidamente e azienda familiare diciamo tradizionale c'è una forte tensione
E il titolo la suggerisce allora sono due le caratteristiche di questa attenzione la prima è questa la forte identificazione
Dell'imprenditore col prodotto con il marchio
è una cosa molto positiva per tutta una serie di ragioni commitment
Ma è una cosa che quando gioco comincia a diventare instabile e a cambiare rapidamente vuol dire minore fluidità del capitale
Secondo le strutture manageriale famigliari sono caratterizzate come sappiamo benissimo da struttura esili dimenticano
Che hanno a che fare con la come dire prevalenza della famiglia nella selezione e nella gestione
Queste due cose davanti a una crescita tumultuoso della dimensione del mercato e dell'instabilità tecnologica
Entrano in tensione
Diventano voglia di non crescere diventa non voglia di non cresce la cosa che a me colpisce di tante buone imprese familiari
Di medie dimensioni con ampi profitti e i prodotti straordinari è la scelta di non cresce non giocano partite più grandi perché i capitali che servono bisogna prenderli come capitale di rischio rinunciando al controllo
E perché la gestione deve essere strutturate questa incompatibile con meccanismi di selezione dei quali la famiglia a la prevalenza allora c'è una storia fama da dire alla quale io mi invita a guardare
L'espansione dell'Inghilterra dalla seconda metà dell'Ottocento quando sostanzialmente si abbagliante mercato coloniale
Perché la storia dell'Inghilterra è un è una storia di imprese familiari non manageriali che si espandono in modo straordinario
Scendendo nel controllo
Abbandonando la gestione diretta
Ma diventando una componente cruciale con la loro cultura e la loro comprensione dei fenomeni dei consigli d'amministrazione e delle strutture che fanno tecnologia ci sono imprese famigliari con nomi famosi che sono diventati grandi imprese a proprietà pubblica nel quale voi trovate ancora la famiglia dell'imprenditore nel Consiglio contumaciale
Va be'Enza strategica
Torna la reazione di Colaninno che dice che c'è una tendenza al familismo corporativo la CRI e con il no guarda all'esterno del mondo dell'impresa il tuo ragionamento guarda all'interno del mondo delle imprese questo schema del familismo corporativo che è un cattivo mette in questa elezione funziona anche per molte imprese italiane
Ma diciamo ogni storia diverso io lo sto non so se il familismo corporativo
Il il il problema è come lo pongono qui oggi i giovani imprenditori diciamo il salto di cultura chi lo deve fare lo devono fare i giovani e difficile che lo fanno gli anziani
Sapete che evidenza empirica c'è sul cambiamento di generazione
C'è un'evidenza empirica massiccia crescente che le aziende che non si manager realizzano prima del cambio di generazione e non aprono il capitale declinano per due generazioni
Cioè i dati sono spietati questo non vuol dire che casi singoli possono andare meglio ma i dati medi aggregati c'è molta evidenza soprattutto sulle imprese
Gli altri Paesi noi non abbiamo una grande evidenza strutturata declinano
Quindi io non lo so se familismo corporativo secca e interculturale sia il padre-padrone ma che ce ne importa in un certo senso la cosa assicura
è che se il cambio di generazione non diventa l'occasione per aprire il capitale e per passione scultura le grandi funzioni aziendali diventando quindici capaci di giocare il gioco a qualunque dimensione esso sia perduto
Perché il capitale oggi consente come dire di moltiplicare la dimensione quasi senza limite se siete capaci di strutturare funzione aziendale
Aldo questo salto culturale le nuove generazioni lo stanno facendo no
L'azione è stata data affatto il messaggio sono anche d'accordo che va più alle ancora magari ai padri o ancora chi ha in mano magari ha fondato l'azienda deve passare cioè il vero la vera sfida e penso che il processo è entrato redazione Possa venire in aiuto in questa direzione e quella di riuscire a appunto a crescere a passare il testimone passando testimone nello stesso tempo riuscire a managed realizzare di più le aziende a periodi più capacità nelle capitali Esterni
Io penso che bisogna stare attenti solo a generalizzare troppo perché l'impresa familiare se adeguatamente gestita se adeguatamente aperta al mercato se adeguatamente indirizzata internazionalizzata sì nel mondo si dimostra che a ritmi di crescita e redditività superiore mediamente quindi non è detto che l'impresa familiare
Possa o di per sé sia negativa rispetto alla pura Public Company no eh di il concetto di fondo è che bisogna aprirsi di più al mercato bisogna aprirsi di più la militarizzazione bisogna internazionalizzarsi
Sull'internazionalizzazione volevo dire un breve una breve un breve concetto che è questo
Perché bisogna internazionalizzarsi perché di fatto la tendenza oggi dell'impresa dice l'azienda del futuro no al titolo era nostra tavola rotonda la l'impresa in questo momento si disarticolato sul territorio queste la tendenza i qualsiasi impresa nel mondo Sistani sa articolando sullo scenario mondiale
La produzione ideazione
E la commercializzazione e l'assemblaggio il trasporto fanno nel mondo a collocarsi dove ci sono le condizioni migliori affinché questo possano in termini di costi ed efficienza dare i frutti quindi lo scenario planetario da questi punti di vista
Il cuore e l'innovazione la fa chi la fa l'imprenditore con i suoi e la fa soprattutto nel Paese che gli dà la maggiore possibilità di Kull Arlati coltivarla di stimolarla
Ecco che allora la necessario orizzonte internazionale della proprio da questo processo che inevitabile
E allora noi i giovani che le nuove generazioni dovesse pronti a guidare questo processo ripeto di disarticolazione questa sia per i costi ma è anche perché l'azienda sempre di più come fatto creativo
Ha bisogno di essere vicino al consumatore vicino al mercato vicino al cliente avere delle antenne
E delle le antenne che recepiscono poi che sono i nostri collaboratori in giro sulla sul territorio sono i primi imprenditori sono i primi creativi che devono trasferire dal territorio il gusto la tendenza in quell'impercettibile che sta maturando ancora l'imprenditore deve dalla risposta Leonard nel modello Leonard diano interpretando il gusto l'attento Espresso e tirando fuori i prodotti che hanno che l'azienda che lavora tanto sui costi che è un lavoro indispensabile da fare
La finisce di essere competitiva molto rapidamente due copie Manara Mantica andrà avanti insieme Abravanel
Parliamo di cultura della crescita e anche di cultura tra dimensione d'impresa che cosa serve di che cultura stiamo parlando di che supporti culturali di che strumenti che traguardi
Di che valori
Ma senta il valore quello di questo convegno l'economia dell'uomo il problema è che l'economia dell'uomo si parla nei convegni tutti dicono che le risorse umane sono importanti ma nei fatti
Capire che le risorse umane sono veramente la chiave dello sviluppo non è sempre interiorizzato
E la globalizzazione spinge sempre in questo senso sempre di più in questo senso
Oggi nell'i Paesi emergenti ci sono trentatré milioni di laureati all'anno contro quindici nei paesi sviluppati questi trentatré milioni di lavori laureati provo producono lavorazioni ad alto valore aggiunto questi signori non vogliono lavorare per le piccole aziende
Vogliono lavorare per i leader i più bravi progettisti di automobili voglio lavorare per la Toyota i più bravi designer vogliono lavorare per me hashish
Allora se non si capisce al di là dei convegni al di là delle dichiarazioni che l'economia dell'uomo è veramente l'economia dell'uomo
Non si capisce che piccolo non può essere bello
E quindi di sistema di modello familiare continuerà a essere quello attuale continuerà a essere il sistema di potere familiare in cui
L'imprenditore utilizzate
L'impresa per i suoi scopi il modello familiare di cui parlava Micossi è molto diverso
è un modello in cui ed è un modello che esiste fuori dall'Italia e non abbiamo il monopolio dell'impresa familiare la metà delle Standard & Poor's cinquecento sono imprese familiari Hewlett-Packard Woolmark la metà delle più grandi imprese europee sono familiare
Con una piccola differenza l'imprenditore controlla l'azienda con l'autorevolezza col diciotto per cento non col cinquantuno
I figli lavorano nell'azienda
O nel consiglio se sono più bravi dell'alternativa non familiare
Il prestigio di questi imprenditori si costruisce a livello locale a Parigi io nerbate avuto un borgo cornetti Couto basato su quello che questi signori son capaci di fare come creando altri impresa o nel non profit
Non fondamentalmente essendo i padroni a Treviso a Padova e magari diversificando è segnalata rimanendo nell'aria un paradigma i pareri una
Picco familiare piccolo provinciale quello è un paradigma perdente no
Familiari e l'ho appena detto che la metà
Delle imprese fa minore di fare allora in cosa gli accadrà insieme familiare svincola provinciale quei tre cose insieme non ci davano stampati le le queste grandi imprese familiari parlava sono profondamente radicati nel proprio territorio sono anche la
Se la Sonica è un'azienda che se chiede l'americano suo saprò persona sembra giapponese guardi il problema è che queste imprese hanno guardano al mondo come loro mercato no e guardano le risorse umane come la chiave per lo sviluppo non guardano all'impresa l'imprenditore non guarda l'impresa come un obiettivo perse spesso per essere molto popolare in nella tacita da cui proviene perché se ha venduto sei minoranza ha venduto e non è più il padrone a questo punto suo prestigio con gli amici non è più così importante non è più così significativo
Questa è la differenza questa differenza del modello ma ripeto il modello è una banalità il vero punto dell'economia dell'uomo
E qui danno all'economia dell'uomo continua a essere vista più in senso sociale all'esterno dell'impresa l'economia dell'uomo e all'interno dell'impresa sono gli esseri umani quelle che forma che fanno crescere l'impresa
C'è questo questo punto essenziale a mio modesto parere ho partecipato a tanti convegni ho visto tante non è stato terrorizzato
Cos'è l'economia l'uomo
Durante uno dei seminari
Che lei ha guidato stamattina si diceva
La separazione dell'imprenditore che ritiene l'impresa al suo servizio dalle esigenze di sviluppo dell'impresa al cui servizio deve essere imprenditore che vuol dire poi nella pratica della gestione di ogni giorno dell'impresa allora l'impresa
Al servizio dell'imprenditore vuol dire molto semplicemente questo
Io l'altro giorno volava con un brevissimo imprenditore lecchese che ha inventato una tecnologia eccezionale e che ha dato la licenza a un'azienda cinese e che mi diceva io so che comunque perso cinese ne comprerà
Perché perché io ho sessant'anni no nessuno vuole andare in Cina
Mio figlio non mi interessa e quindi a fare questo dire Infopoint vuol dire altre cose
Vuol dire fondamentalmente usare l'impresa per formare i propri figli invece che mandarli fuori e poi farli tornare quando sono veramente bravi per aiutare l'impresa un glielo darei per questo vuol dire l'impresa al servizio dell'imprenditore L'imprenditore a servizio dell'impresa
Vuol dire fondamentalmente la famiglia che trasferisce a queste imprese familiari il proprio sistema di valori che cos'è il sistema di colore di una fine per imprenditore
L'impegno a lungo termine la curiosità l'imprenditore Limp Polinisso spirito di iniziativa è fondamentalmente l'eliminazione di quei conflitti tra management e imprenditore e gli azionisti che ha fatto la fine l'allegro Lennon sono nate così
In queste imprese famigliari grandi non esiste questo conflitto tra questi sono questo il modello familistico quarto capitalismo capito qual è il terzo consumo spiega però il questo il Quarto capitalismo no il Quarto capitalismo cui andare e questo è un capitalismo familiare
Che veda l'imprenditore gli azionisti come azionisti al servizio dell'impresa e non viceversa Garavoglia quand'è il sistema di valori dell'impresa Campari
Della famiglia Garavoglia barra Campari rispetto all'impresa
Ma è un sistema di valori che è molto compatibile con quello che diceva Abravanel che ha citato un'azienda che lede Mascia che in realtà un'azienda familiare nel senso più proprio del termine controllata al cinquantun per cento da una famiglia quindi secondo me il problema
Non è neanche il modello che diceva che cui accennava Micossi è un modello possibile ma non è l'unico io credo che la scissione tra proprietà e management sia un must ineludibile
Per un fatto molto semplice
Che in meno agente prodotto di una selezione e la famiglia no e quindi a parte un caso su un milione statisticamente il manager non può essere familiare perché sa ci sarà sempre qualcuno nel mondo migliore dei discendenti di un di un certo signore
E la il il caso su un milione in cui questo non accade non non è silente non conduca sta perché Abravanel mai d'accordo
In queste semplici in quei cento Landi lametta che sono familiari la metà la metà dei casi l'amministratore delegato membro dalla famiglia solo che il più bravo che c'è in Italia abbiamo bulgari un buon esempio
Cioè non è vero questo il principio non possiamo avere principi né in un senso né nell'altro basta io chiamo semplicemente avere la meritocrazia cioè se uno è veramente molto bravo
Allora può farlo e quindi siccome molti di questi di queste famiglie hanno investito enormemente e permettere ai propri figli di imparare diventare eccellenti e loro sono in grado di gestire l'impresa perché voleva facciamo gestire dopodiché è anche vero che è molto più facile
Fagli fare i gli azionisti nei consigli di amministrazione che è la cosa che avviene di più
Ha detto che è un punto d'intesa sul merito ecco chiami ragionamento sui valori dell'impresa dicevo se non è la statistica va in un'altra direzione comunque io credo che nei nel momento in cui non diventa un vincolo
Per l'impresa il io non parlerei tanto di familiare ma quanto il controllo concentrato perché poi familiare a si porta anche dietro delle valenze non necessariamente positive
Non sia necessariamente negativo anzi sia un fattore positivo c'è un un capitale stabile è un sinonimo di commitment a più lungo termine
E quindi in questo senso a mio parere può essere una una tu
Quello che è assolutamente fondamentale e che non ci sia confusione di ruoli
E che non ci sia asservimento dell'impresa ha degli interessi che non sono quelli propri corretti dell'impresa
Da questo punto di vista anche in Italia cominciamo da vere non poche in prese che sono controllate diciamo in modo ristretto più che più che in modo familiare che hanno degli ottimi ma era gente Esterni
E in questo non stiamo facendo altro che adeguarci al resto del mondo per cui non c'è nulla di originale che dobbiamo fare ecco ma c'è una cosa che proprio su questo versante noi italiani sappiamo fare meglio degli altri abbiamo
E verso imprese familiari dunque il mondo ma non ne abbiamo di più per numero abbiamo probabilmente una tradizione diffusa sul territorio imprese familiari c'è un assetto e culturale
Del rapporto impressa famiglia che l'Italia può offrire come paradigma positivo al resto d'Europa no secondo me non c'è e anzi c'è un gap culturale cioè noi abbiamo una grande ritrosia ad utilizzare il un menu fino molto ampio che la finanza di oggi ci offre perché io trovo nell'impresa italiano una grande debolezza a livello finanziario una chiusura non solo ad aprire il capitale
Ma anche ad utilizzare degli strumenti che sono oggi notissimi il mezzanino piuttosto che il Private placement
Ecco tutte queste sono cose su cui noi facciamo molta fatica ad aprirci
E questa è una grande limitazione abbiamo poi anche delle limitazioni normative perché non a caso so che questo è un tema impopolare
Ma non a caso i paesi che sono stati citati la Micossi da brava negli Stati Uniti in una certa misura la Francia hanno dei mezzi di divaricazione tra controllo e proprietà che sono più sviluppati dei nostri le tanto vituperate azioni a voto plurimo che qui sembrano una una specie di di di di di totem intoccabile in senso negativo sono state in realtà un importante fattore di sviluppo pensiamo in Svezia c'è un gruppo che controlla il cinque dieci per cento di molte aziende ma ne ha il controllo di diritto
Da questo punto di vista noi siamo indietro aver fatto una riforma sul risparmio
Nel due mila e quattro due mila cinque non ricordo
Che non ha affrontato questi nodi in compenso ha ha ha fatto delle cose ridicole come il voto segreto da questo punto di vista io credo che ci sia un ghetto non un vantaggio preservi così questa è pane per i credenti
Finanza due osservazioni la prima guardate alla ruolo che svolge la borsa
Nella
Capitalismo italiano
Il nuovo governatore che finalmente parla una lingua moderna che si capisce
C'ha spiegato Alitalia
Quando il prodiano edizione del consumo sugli parla italiano di interrompo un attimo c'è una bellissima lettera di Padoa Schioppa
Ai suoi dipendenti il mistero che dice non parlate in burocratese non parlate in inglese maccheronico fatemi capire lo tra un atto di civiltà politica straordinaria
Che è stato periodicamente compiuto ogni cinque anni negli ultimi trenta e non è successo nulla ma comunque speriamo bene
Sempre
Questa lettera credo che abbiano Morbello dentro i ministeri è una buona idea Padoa Schioppa ci credo e spero che lo faccia Manuela argomenti inizia mi pare abbiano mandato in giro io Coppa d'osservazione la prima guardate che cos'è la bossa se togliete le public utilities aziende privatizzate
Un'azienda di titoli con qualche eccezione buona l'abbiamo una seduta qui di fianco
I titoli che languono
La famiglia va in Borsa per monetizzare quello che ha già fatto
Normalmente colloca un prezzo elevato perché quando si monetizza
Lo fa per varie ragioni altre di cui importante tipicamente quella di regolare i rapporti familiari
Non usa i capitali per crescere
Draghi ci ricordava che non più del quindici per cento del diciassette per cento
Del capitale da investimento viene dal mossa dal mercato
E questa è la prima proposizione lasciata perde degli utilizzi la seconda
Su questo bisogna riflettere momenti
Se la Borsa Langue il cuore sta qua
Non ci sono incentivi
Diciamo questa cretinata degli incentivi per indurre le impresa quotarsi io spero che sparisca dal Messico abbia una cretinata
Avevo proprio Bersani è fuori ma glielo ricorderemo ricordiamo dopo quando torna perché non c'è il governo che non abbia voglia di incentivare le imprese se non ci sono le ragioni di fondo non ci sono le ragioni di fondo la seconda cosa i giuristi sono radicali i giuristi i giuristi italiani
Diciamo in testa di scrittori dei patti di sindacato i più grandi giuristi societari sono dei veri rivoluzionari vogliono la democrazia societaria un'alta cretinata
Perché vedete che conterrà un'azione sul mercato ha messo i soldi
Per Conte a è una Obama che quando la contessa esattamente che cos'è
Se io comunque un'azione che vale tre punti la pago un po'di più di una che ne vale due
L'idea che dopo viene il legislatore giurista rivoluzionario e dice no adesso un'azione un voto la democrazia cretinata non ha niente a che fare
Col mercato che cosa stava dicendo che la volle stava dicendo che ogni sistema ai suoi metodi per come dire articolata e l'apporto fa la proprietà il managing
In Europa diciamo alcuni Paesi hanno usato le azioni multiple alcune hanno usato i gruppi dei piani di alcuni hanno usato i patti di sindacato il punto cruciale
E che il mercato mette un valore uno sconto sunniti come dire sui meccanismi efficienti su quelli inefficienti
La famiglia Valdambra anch'ha mantenuto un fortissimo controllo sul suo impero finché lo sconto diventato troppo pesante
Gli svedesi hanno aperto il mercato dei capitali solo nel novantotto oggi è il sistema capitalistico a maggior presenza di capitale esterno
Quando è stato necessario per convincere gli investitori stranieri hanno ridotto
Come dire i multipli delle azioni quando non è stato necessario l'hanno ottenuto comunque sono economia manageriali del mercato è capacissimo
Di dare soluzione ai problemi di assetto proprietario e l'idea dei Giochi stessi produzione magari di lasciarlo fare ai Parlamenti stupida
Il ragionamento Abravanel intanto che fa Micossi in qualche modo pone e ancora in qualche modo a contrastare con alcune delle opinioni diffuse l'intero il mondo imprenditoriale dice Micossi ci sono aziende parecchie che vanno in Borsa e la usano in modo distorto improprio chiamiamola come vuole
E però all'interno al mondo imprenditoriale c'era l'abitazione diffusa abbiamo pochi strumenti finanziari moderni c'è una scarsa cultura finanziaria dell'innovazione
Non ci sono strutture faccio una bella l'investment banking e non ci sono capacità di Venture Capital
I fondi innovativi non vengono seguite cosiddetta Bassanini come si mettono insieme allora sedicenne che intanto capitale globale è oggi una buona idea imprenditoriale troverà sempre Capitalia
Il problema di fondo proprio che manca quello che diceva lui manca la visione di sviluppo e se manca la visione di sviluppo
Fondamentalmente uno il capitale o della borsa o di Private equity ricordo che qui parliamo però Borsa ma in Italia il mercato del Private Equity più sottosviluppato troppa
Che quello che ci vuole prima di andare alla Borsa S.p.A. per preparare andare in Borsa fondamentalmente non ha senso e non perde senso perché intorno all'economia dell'uomo
Che cosa se perché Almond fuori dall'Italia i prefetti che ci sono così importanti per gli imprenditori perché un buon manager un buon una persona brava che vuole entrare in un'azienda
In prima dove c'è un imprenditore che controlla e sul cui desiderio di crescere non ci sono garanzie
Non è attrattivo se invece cedente un Pairetto equity in maggioranza che sa che anzi si sa che ha come obiettivo l'uscire per poi quotarsi in Borsa e fare delle allora diventa attrattivo per l'uomo
Forzando un'altra
Un'altra osservazione sul discorso azionista imprenditore e poi invece alle piccole e medie soprattutto allora oggi per fare impresa più di un tempo occorre l'elemento innovativo
Espressione di una forte capacità innovativa quindi la dote principale di Predore deve essere la creatività con i suoi collaboratori
Sul rapporto imprenditore azionista può succedere benissimo che lo stesso azionista sia l'imprenditore sia l'espressione di darla rapporto go creativo e spesso succede nella piccola azienda
Può invece succedere che l'azionista lascia l'imprenditore che può essere l'azionista prescelto il migliore tra gli azionisti o può essere un manager esterno l'elemento della creatività dell'imprenditore del Veneto realizzato però ruolo dell'azionista in nel caso in cui fosse un azionista distaccato dall'imprenditore da dal vertice aziendale ha un ruolo importantissimo
Perché l'azionista deve da un lato credere comunque l'azienda e deve aiutarla in un processo di alleanze di Jan Venture di crescita all'estero
Di internazionalizzazione anche di utilizzo di nuovi strumenti finanziari cioè l'azionista deve assecondare una necessità di crescita globale dell'impresa
Ora però parliamoci chiaro al novantanove per cento le aziende italiane sono piccole medie e qui scusate mi non abbiam perso trent'anni rispetto a tante dei sistemi con cui ci siamo confrontati anche non per colpa degli imprenditori perché a nord del vero noi per trent'anni ho cercato brevemente di dirlo ma abbiamo avuto un sistema che ha fatto tutto fuorché aiutare
Le piccole aziende a crescere quindi c'è una responsabilità negli imprenditori ma c'è una grossissima responsabilità di sistema ce l'abbiamo un gap dimensionale
Ne abbiamo avuto sistema fiscale oppressivo abbiamo avuto un sistema che ha chiuso il merito anche all'interno del mercato che ha ridotto gli spazi di competizione aperta
Che non ha seguito le aziende nelle caratterizzazioni tedeschi in Cina andavano vent'anni fa con Presidente della Repubblica Presidente del Consiglio le banche e gli imprenditori che non saranno da soli il sistema li sappiamo
Sì va detto taglia corto sono del pittore di tor siamo facendo corruzione Galatea Salento riorganizzando per scontato il resto aggiunga adesso siamo messi meglio devo dire perché ha maturato comici pettorale nostra baciate dice perché bisogna cercare di far sistema
E il presidente Repubblica Ciampi l'anno scorso era la testa di missioni coperte molte Zemo le trecento quattrocento di noi in Cina in India Brasile
Cioè sta cambiando qualcosa presente Scalise practice laurea questo ma è una partita persa speriamo di no
Perché quando lo fa l'abbiamo cinquanta per cento di di tax retta i nostri competitor americani venticinque ventotto sono esattamente la metà degli utili che vanno in investimenti per loro in crescita libero degli utili che vanno per noi
Nello Stato quindi però voglio dire oggi la situazione è migliore anche dal punto di vista di strumenti finanziari dei mercati finanziari qualche cosa è migliorato
Quindi è un momento giusto per chiamare al Challenge tutti imprenditori piccoli e crescere
E
Sistema paese
Io voglio adesso quattro velocissima osservazioni dove quattro micio non verrà voglia il le dimensioni d'impresa
Treno difficoltà lo celebrava nel nell'attrarre talenti
Troppo piccole perché Menaggio ci voglio andare a lavorare per fortuna quelli che fanno automobili vanno dati inferire non soltanto la Toyota e questo come ci dà una qualche una qualche speranza come si fa ad attrarre talenti in imprese che hanno una capacità di stare sui mercati globali sui mercati generali
Innanzitutto le dimensioni sono una variabile ma non sono l'unica e soprattutto non vanno considerate in termini assoluti li precedevano apportati al settore se uno deve competere nell'altro evidentemente la dimensione critica altissima
Se bisogna competere nei testi di altissima gamma probabilmente molto più basso
Io credo che oggi gli strumenti per attirare talenti non manchino
Ci sono le sto Coxon ci sono i modi dico interessare da questo punto di vista c'è c'è un'ampia scelta
Non sono d'accordo con la brava nel quando dice il Private equity in maggioranza attiva talenti si può attivare non dimentichiamo che il prodotto i cui figli oggi dell'Est Rizzo non lo sviluppo perché gli mette oggi una valanga di
I tutti Crisafi non seriamente quindi attira talenti perché gli dà una nostro confronto può diventare esplosiva grazie all'efficienza della leva finanziaria
Ma certamente seguiamo Pratelli con un fattore di sviluppo di imprese no e e soprattutto non di maggioranza
Libero Liberati e trovare persino Canada coro dovrebbe anzi Stefano
Penso che queste partite si giocano una per una
Diciamo sapete la storia dei degli sviluppatori di capitale
Di Silicon Valley ed è una storia diversa da alcuni dei fondi di Private equity che abbiamo visto aggirarsi intorno all'Appennino italiano
Qui diciamo bisogna la partita la gioca l'imprenditore quando vi trovate un partner bisognerà pure che scambia per le regole del gioco se uno entra e dice che entro tre anni vuole il quarantotto per cento di rendimento beh diciamo magari vedete se ce n'è un altro con cui si può discutere se non avete il commitment lungo che capitale di rischio e quindi siamo da questo è quello che è successo in Italia ma non applaudite troppo in fretta ma in fondo può darsi che si possano giocare partite di altra in certi tratti in salvo ai diciamo usato un esempio in proprio ma io direi stamane in famose Morges ha parlato molto di questo trentanove allora il quello che diceva variare lo ha travolto capiamo era stamane io io credo che no
Certo la quantità di ricerca anche accademica che ha dimostrato che fuori dall'Italia il Private equity ha trasformato l'industria queste dimostrato
In Italia in Italia purtroppo questo non è molto avvenuto perché perché come è venuto fuori una nostra discussione oggi
Ogni
Cliente al fornitore che un certo senso sì merita e quindi ci siamo trovati negli ultimi anni con delle qualità di Private equity che erano dei puri banchieri che si sedevano a parlare con imprenditori del multipli delle leggi ma che non capivano assolutamente niente del business
Se lei incontra questi Prada tempi quelli virgolette diversi come dice Micossi sono persone che sono o ex imprenditori o manager persone che sono in grado di aiutare questo popolo imprenditore a sviluppare questa strategia di sviluppo
A capire perché imprenditori solo a delle sfide enormi
Ha un consiglio d'amministrazione che serve a poco punti parla fare e se la chiusura diciamo avvertì il Trap ed è quindi è un'altra di quelle dimensioni che non bisogna vivere imprese che facciano domande corrette forse fare domande una le attività più importanti da imparare a sloggiare
L'ultima riflessione non abbiamo cominciato questa nostra chiacchiera sulle culture che hanno rallentato in questo Paese il merito la qualificazione la formazione la selettività ultima riflessione su questo
Parto dal concreto talento come attirare teratogeno cioè la sua giornata una una battuta la perizia io penso che il talento la tiro nel momento in cui nella mia azienda la persona che viene si rende conto di essere un ambiente che lo stimola
Alla sua creatività perché penso che questo sia l'obiettivo della risorsa umana cioè scoprire che siamo nell'epoca risorsa umana significa scoprire che è appunto l'azienda è fatta tanto quanto le persone di lavoro si esprimono si possono esprimere sono contente di esprimersi e danno un contributo quindi e e dipende da noi da come abbiamo organizzato l'azienda la come ogni giorno la cambiamo a far sì che uno quando entra si sente così più uno si sente meglio più a ribaltamento migliore
Però vede abbisognano chiuderei con questo con questa battuta nave misurati Talete alla politica
Ora qui so che è una è una è una tavola rotonda più tecnica in teoria il carico qualche procura rivali politici no e poi parleranno anche domani allora io a me piacerebbe lasciare con una breve una breve due brevi parole che ha scritto Croce che secondo me sono utili a maggior ragione visto le il tema la riconciliazione risolte ma la Bicamerale quindi al fatto che la gente ad andare avanti in un momento difficile
Un po'tutti insieme inalterata il ventisette queste crociere Charlie s alle dice Croce e sta bene che si definiscano empiricamente i partiti illiberale il conservatore o radicale o socialista
Ma il problema effettivo non è già come si faccia a essere un buon liberale un buon conservatore un buon socialista un buon radicale
Ma come si debba operare in queste e quelle circostanze determinate
In modo adeguato alla realtà che non ero in radicale né socialista né conservatrice e liberale penso che mai più che adesso in questa sfida difficile sia augurio che ci dobbiamo fare
Ecco romane Croce chiudiamo questa nostra discussione io ringrazio Stefano Micossi ringrazio Luca Garavoglia ringrazio Roger Abravanel ringrazio Aldo Fumagalli è mentre si fa il cambio di poltrone microfoni
Prova a riassumere un attimo il mandato della nuova tavola rotonda abbiamo ragionato delle imprese di quello che le imprese devono fare proveremo a ragionare dei modelli e delle culture di sviluppo articolando in qualche modo il modello Leonardo con lo facciamo lo facciamo con Angelino Alfano deputato di Forza Italia che invito a ferire
Sul nostro podio con Anna Maria Artoni presidente di Confindustria Emilia Romagna con Innocenzo Cipolletta presidente del Sole ventiquattro Ore ma anche dell'Università di Trento e partiremo da questo colliquazione già fatta con Claudio Martini presidente cioè Toscana e con Andrea Pontremoli presidente micro delegato di IBM Italia
Tenteremo insomma di capire se il modello Leonardo è una bella battuta dare l'azione di un convegno a Santa Margherita o è uno strumento per potere lavorare all'interno della realtà politica e imprenditoriale italiana
E però
Visto che c'è qui in platea
Un giovane e brillante parlamentare io non posso non fargli una domanda proposito l'ultima parte della reazione di Colaninno ok sulla dalla nostra tavola rotonda però cento e non c'entrano forse un po'centra Colaninno dice la Bicamerale
E poi la riforma era già elettorale
Toghe
Io ho ascoltato a Capri perché ero anch'egli relatore quella che poi Matteo a auto definito una lucida profezia e devo dire che questo sistema elettorale non ha funzionato o comunque non arresto del servizio che doveva rendere cioè rendere chiaro una risultato
Elettorale quindi le cose non cambiano ma io penso che se riuscissimo a cambiarle riuscissimo a cambiarlo in modo condiviso
Sarebbe una buona cosa perché è migliorabile rilevo storicamente che per cambiare il primo sistema elettorale sono stati necessari quarantaquattro anni repubblicani Tangentopoli è un cambio di sistema epocale
Per cambiare il quel sistema elettorale che non aveva garantito la stabilità perché cambio circa un governo all'anno dal novantaquattro al due mila e uno è stata necessaria una forte determinazione di una maggioranza il tema concreto è che se con le istituzioni si continua a giocare in modo tale che il compito della maggioranza che arriva a quella di cancellare la riforma costituzionale elettorale
Beh la maggioranza che l'ha preceduto noi non non veniamo più fuori dalla questione l'idea di ragionare insieme per trovare una bilanciamento di sistema che i coinvolga la costituzione e la legge elettorale subito dopo l'esito del referendum mi pare un quindi a segnalare gli piace l'ipotesi Louisiana c'è perché come dire ha come premessa a caratteri cubitali buonsenso
Cioè l'idea che si possa riformare la Costituzione in modo condiviso
Inutile negare
Che la sinistra cambio la Costituzione con soli cinque voti di maggioranza non è una polemica che noi facciamo però stavolta non è fatta un alternativa aprendo la mia buona parte di autocritica non volevo assoluta non volevo attivare volevo semplicemente dire che anche noi l'abbiamo fatto lo abbiamo fatto un qualche voto in più ma ugualmente a maggioranza il popolo deciderà e apprezzo l'equilibrio con cui il presidente Colaninno si è posto
Rispetto all'argomento ma il giorno dopo poiché non saremo d'accordo sull'esito referendario qualunque esso sia sarà ugualmente opportuno continuare a parlarne
Stesso giudizio da Martini rapidamente e poi entriamo nel merito
Nella nota varato anch'io penso che
La riforma del dell'istituzione e del tutto incompiuta
Era incompiuta dopo la riforma del titolo quinto del due mila uno anche se io ho valutato Sone diverse su quella storia ma non c'entro
Ed è ed è incompiuta ancora adesso penso che i referendum dovrà sì si svolgerà però io penso che soprattutto bisognerà un po'collegare le due tavole rotonde le due questioni se si guarda alla riforma delle istituzione come un elemento della competitività del Paese
E non comune elemento della regolazione delle esigenze del ceto politico per sono due visione completamente diverso io penso che un Paese è competitivo se fa tutte quelle riforme delle impresa di cui si è parlato prima
Ma anche se ha un forte stato un forte sistema pubblico competitivo
Le due cose devono stare insieme e forse il l'interesse di quest'anno di questa giornata è proprio di vedere come si collega un bisogno all'altro io lo sento perché tra l'altro non è vero che in questi ultimi anni è caduta la domanda di intervento delle istituzioni
Io lo sento lo vivo sulla mia pelle
Con con il passare del tempo le persone che si rivolgono all'istituzione anche dal mondo dell'impresa
Verso l'istituzione per essere più incisivi più attive stanno crescendo non diminuendo altro che meno Stato e più mercato
C'è una domanda di collaborazione e di gioco di squadra che sta crescendo per restare sul mercato ma abbiamo letto in parecchie convegni tra Santa Margherita e Carlo sì sì no ma adesso lo era solo un'annotazione per dire che il bisogno di leggi gioco di squadra sta crescendo
Per Cipolletta abbiamo visto l'articolo Newsweek il declino della Scuola europea e contiene delle cose assolutamente condivisibili sappiamo anche che esistono esperienze diverse da quelle che racconta Newsweek che però io leggo questo pezzo e mi preoccupo
Guardo l'affluenza al fine settimana del Festival dell'Economia Trento così come guardo Mantova così come quando al festival della filosofia moderna e dico c'è una domanda di cultura in questo Paese che investe l'università e che investe accetti larghi
La crisi dell'università e la domanda di cultura diffusa come si concilia
Io non so se si concilia so che in questo Paese c'è una domanda di conoscenza
Che è molto forte
C'è gente disponibile a passare una giornata intera ad ascoltare conferenze l'inglese se le conferenze sono fatte bene
Soprattutto a capire ecco a me quello che mi ha colpito in questa festival che abbiamo organizzato come Sole ventiquattro Ore come l'Università di Trento e come la terza alla alle feste all'economia Trento
è stata la pacatezza sia da parte di coloro che vogliono spiegare come andava il mondo si parla di ricchezza e povertà
Distribuzione di crescita di nuovi Paesi e quant'altro e non c'era nessun oratore ma erano grandi oratori dare Duff Bormann anche senza anima c'era Tommaso Padoa Schioppa e tant'altri ecco nessuno è venuto lì a insegnare a a dire
Questa è la verità voi non l'avete capita nessuno è stato arrogante
E dall'altra parte il Pubblico nessuno si è alzato per manifestare
Diciamo la propria disapprovazione per le proprie idee c'è c'è una grande voglia di capire io credo che c'era gente di centrodestra e di centrosinistra e la mia conclusione che non è affatto vero che il Paese sia spaccato
Come ci hanno voluto far capire affatto vero che noi siamo come i guelfi e ghibellini pronti a spararci addosso e dobbiamo riflettere su quella che è stata questa campagna elettorale che è durata più di un anno che ha insistito che spaccare il Paese un Paese spaccato non va da nessuna parte
Un Paese spaccato s'ammazza l'uno con l'altro e favorisce l'ingresso dello straniero sempre stato così Italia c'era un'esperienza gigantesca e allora ne abbiamo bisogno di una politica che unisca
Di una politica che spieghi assume la sua responsabilità ma che unisca che non spacchi e che lo dica che c'è un nemico dall'altra parte perché gli amici non ce ne stanno verso una parte siamo tutti italiani a Trento abbiamo trovato
Che volevamo capire come andare al Paese aperto da un messaggio forte non so se questo rovescia il declino Newsweek assegna all'Europa io quando vedo queste cose ove l'intervento di milioni a tante altre
Esperienze di carattere positivo però io credo che questi sono segnali importanti perché servono anche a farci
Rimontare versatile che ricca un punto di vista e come tutti i punti di vista documentati poi fanno rifletterà intona pesa devono fare tre tu dici
Questo non è un Paese spaccato bisogna insistere sugli elementi di unità e di processi positivi
Ragionare su lo sviluppo la crescita delle differenze lo sviluppo economico e non soltanto la crescita economica ci porta su questa strada come ma si io visto che stiamo qui fra i giovani questa mattina ho avuto una bella esperienza di
Riflessione con un gruppo di una trentina abbiamo parlato a lungo questa mattina di innovazione e sviluppo
E ci siamo fatti un sacco di domande e io riporto una cosa c'era stata fatta un'indagine presso i giovani prima di partecipare e c'erano due domande che a me m'hanno lasciato veramente perplesso cioè le risposte non le domande
La prima era quella di sapere qual è il tuo obiettivo nella sua impresa familiare il sessantacinque per cento ha risposto che era ho cinquantacinque certa risposto che era migliorarla un pochino
Il cinque per cento ha risposto tenerla a galla è soltanto il resto riscosso farla crescere ci caschi da due terzi sperano difendono io me io schierati alla Calabria io spero che me la cavo
Poi un'altra domanda dice che cos'è che impedisce alla tua impresa familiare di raggiungere determinati obiettivi
La risposta è nudo maggior
Affermazioni è stata il sistema Italia allora io dico ma voi siete pronti rinunciataria
Se non avete ambizioni di portare avanti la vostra azienda e se pensate che non la fate perché è il contesto esterno ebbero impedisce è impossibile mi hanno guardato abbiamo sorriso e ne abbiamo discusso e effettivamente uscito fuori che noi rischiamo di essere un presidio incerta perché Marigliano rinunciatari perché innanzitutto si sta diffondendo questa ipotesi che io sono sarei anche bravo soprattutto quello che sta intorno almeno lo impedisce
Allora
Riprendo una cosa che ho detto questa mattina ordinaria
Mi pare sia come Velasco un allevatori di polli con una volta giunto a fare una lezione e ha detto io al giocatore che quando schiaccia la palla per con altri all'alzata e sbaglia e si rivolge il suo sguardo irritato punto quello che gli avanzata per di libera era stata male io lo prendo lo caccio via subito perché tuteli schiacciare la palla bene qualunque la parlata arrivi
Se è fattibile schiacciare la palla quando te la messa proprio nel punto esatto in tutto vince il punto è che il marito Charles
Meglio cioè quando tu corregge una paura alzata vale per quel po'laccio è caduto per terra pur di poter alzare e tu segna il punto era se tu guardi agli altri dice io non ce la faccio gli atti per lo impediscono ma allora sei finito
Non è vero questo Paese ce l'ha fatta con tutte le difficoltà che ci abbiamo avuto allora certe che ne dobbiamo corregge il sistema Italia certo che dobbiamo correggere la politica la burocrazia e quant'altro apriamola sta qua dentro
Sa quante imprese pronuncia questa parola addio sistema Italia non serve più a niente
Anna Maria Artoni
Conosci bene conosce bene questa platea e conosci bene al sistema delle imprese diffuse peraltro in un'area in cui si alzano delle parole a schiacciare in modo abbastanza più corretto che non in altre realtà italiane che te ne pare giudizio Cipolletta e intanto
Consentimi visto che di di di ringraziare Matteo Colaninno giovani imprenditori per avermi invitato qua a questa tavola rotonda questa sera perché il ritornare su questo palco genera una certa emozione devo dire ma anche un grande anche un grande piacere perché ho trovato il ministero mi sono sentita molto vicino alle tesi dei giovani imprenditori che sono state presentate oggi e riallacciandomi proprio al al passaggio che stava adesso facendo Enzo Cipolletta su
La palla può essere lanciata bene male ma deve essere lanciata su questo non ci sono dubbi quindi altrimenti difficile visto che è giocato a pallavolo schiacciare una palla che a terra su questo dobbiamo sicuramente prenderne atto tutti quanti se io penso che oggettivamente certi questa nuova vocazione italiana il miracolo del mercato Blob globale questo il titolo del del passaggio della bella relazione di Matteo Colaninno io credo che effettivamente nel nostro Paese ci siano gli imprenditori lei riprese le buone idee la creatività e la capacità per riuscire a fare questo salto ma soprattutto per continuare ad essere al top nei prossimi anni
Credo però anche che le imprese non possono più essere lasciate sole e sono tanti anni che le imprese sono lasciati sono lasciate sole due anni fa
Ero all'Assemblea di Confindustria in cui il presidente Montezemolo si insediava nella sua relazione dissecare imprenditori smettiamo di lamentarci ma rimbocchiamoci le maniche
Beh io credo che queste in questi anni si è accaduto cioè al di là dei voglio dire che è un momento particolarmente favorevole nel mondo ma anche l'Italia sta dando dei segnali di ripresa l'Emilia Romagna ha visto che è stata ricordata come una una regione che ha oggettivamente sta dando dei segnali positivi anche molto di devo dire tra i migliori d'Europa
Per fortuna perché il sistema delle imprese sta reagendo e sta reagendo bene ma sta reagendo bene anche perché sono state fatte delle puliti delle politiche
Che hanno consentito questo e quando dico politiche Caroppo sito questo forni voglio dire che ci sono state delle politiche che hanno fatto sì che si sbloccasse una situazione che secondo me è drammatica c'è stato ormai da troppi anni un divorzio tra il sistema universitario il sistema delle imprese
Che difficilmente si riesce a diciamo questi due mondi difficilmente si restare avvicinare solo pochissime quelle imprese che collaborano con il sistema universitario
Ecco le invece quel che è stato fatto negli ultimi anni è stato quello di incentivare questo avvicinamento e quindi quando prima nella relazione neanche nata con l'avrebbero tonda precedente si parlava di tra talenti
Bene forse i talenti si scoprono anche in questo modo i talenti si trovano perché le imprese sono capaci di reagire anche se vengono accompagnate verso un processo virtuoso
Che è sì vero che deve essere prima di tutto una molla personale c'è una molla dell'impresa ma ci deve essere anche un contesto che ti porta a fare questo
Ecco io penso quindi che mai come oggi secondo me e comunque negli ultimi anni e e e sono apparecchi che le imprese italiane si sono sentite un po'abbandonate a loro stesse
E sappiamo perfettamente qual è la dimensione delle imprese italiane è molto piccola quindi è molto facile pensare che una grande impresa apposta identificarono proprio strato un proprio percorso quando le imprese piccola bisogno anche di un indirizzo per ridurre più rapidamente questo tempo da chiederti brutalmente
Le piccole impresa invece di lamentarsi perché non si preoccupano di crescere
Ma secondo me lo lo stanno già facendo cioè secondo me in realtà questo scatto di orgoglio c'è già stato e continua ad esserci cioè io penso che nessuno di noi voglia chiudere i battenti quindi ognuno di noi che sta sul mercato ogni giorno cerca di continuare vere ad avere quelle condizioni per continuare ad essere competitivi è evidente che per fare innovazione che per fare ricerca perché per cambiare
Alcuni a anche l'organizzazione interna di De del dei contesti imprenditoriale quindi dell'impresa a volte e difficile
Cessi pensa che tutto al proprio interno sia perfetto quindi è per quello che io penso che ci voglia degli stimoli cioè l'incentivo deve servire non tanto per fare quel che tu non puoi fare ma l'incentivo deve servire per fatti scattare quella molla per resti Moratti ad andare in un determinato disposti e determinata direzione e portate avanti in quella direzione se ne pensiamo alla difficoltà che possano cioè beh il le le grandi impresa e non fanno fatica ad essere presenti nei mercati internazionali
Il mondo sta crescendo ma la nostra piccole imprese come possono uscire da sole ad essere su questo sito abbiamo io vorrei invece con potrebbe approfondire un altro dei temi che è venuto fuori dalle azioni Colaninno
Dici faccio tornare
è un mestiere complicato tenere ritmo delle cose Pontremoli
Nella relazione di Colaninno c'è un passaggio che chiede una maggiore attenzione all'innovazione
E però chi conosce la struttura diffusa di una parte l'impresa italiana sa che c'è una resistenza all'innovazione alle nuove tecnologie
A queste affermazioni anche di governance tre nuove tecnologie comportano dal vostro punto di vista l'osservatorio voi che fate servizi alle imprese questo processo in evoluzione a che punto è
Però devo dire che io sono un po'come su molto vicino a quello che diceva Cipolletta prego
Dirà che abbiamo due caratteristiche che comincia a vedere vere una è la consapevolezza
è un bel punto anche agli italiani
La seconda la voglia di fare io parlo di un'esperienza di ieri
Una piccola impresa romagnola di un amico comune Miriam Maria
Con un'impresa che sta crescendo molto bene nel mondo e leader nel suo settore di mercato è venuto lui col suo consiglio d'amministrazione alle quattro del pomeriggio dice vengo qua perché io sto crescendo molto velocemente vorrei capire sistemi informatico le tecnologie come mi possono aiutare a crescere di più sul mercato
Ed è venuto con tutto un sa di domande
Ed è arrivato ma detto qual è insorta migliore per fare il CRM quale effetto qua Fermana
Tu dimmi dove voi porta la cui perché qui la domanda vera non è quanta tecnologia ma è come la usi che fa la differenza ed è questo che noi dobbiamo capirne di tecnologie oggi l'abbiamo fin troppa e superiore la tecnologia disponibile alla nostra capacità di usare e quindi il mio mestiere non è tanto quello diventa la tecnologia mai di aiutare l'impresa a capire come quella tecnologia Edipo fa fare un salto competitivo
Perché la teologia da un grande valore connette ed a grande velocità ma segna un modello di business che ti porta al fallimento
Se ne tra tecnologia fallì scoprì
E questa è una cosa dobbiamo capire bene
Qui siamo che c'è una tendenza all'innovazione anche tecnologica le imprese italiane ma non c'è la cultura per capire esattamente quale rapporto tra tecnologia e che si usano i meccanismi di sviluppo isolato perché io vedo almeno per la mia esperienza che le imprese di successo altra caratteristica
L'impresa è fatta semplicemente dei suoi clienti suoi dipendenti i suoi fornitori verso estremi
Ed è successo uno pensare in maniera globale
Non in maniera internazionale cioè faccio qui le cose fu elevato vendono al mondo spesso in maniera globale cioè i miei clienti sono nel mondo i miei dipendenti sono nel mondo e i miei fornitori sono nel mondo
Seconda cosa sono aziende che hanno messo cliente davanti a tutto
Ne siamo abituati a mettere il nostro prodotto davanti a tutti
E siccome il prodotto migliore quindi chiedo deve comprare no io devo creare la mia azienda su vecchi e su dei bisogni dei clienti e tanto più io riesco a collegare questi bisogni in tempo reale col sistema dell'azienda riesco a fare le cose Laterza caratteristiche la velocità
Molto spesso in questi convegni vengono domandati particolare politici ma stiamo facendo le cose giuste sono le cose giuste
Non è importante fare le cose sempre giuste farle più veloce degli altri
Oggi non è più come una volta che pesce grande mangiava pesce piccolo oggi e Pesce veloce che mangia pesce lento e quindi piccolo o grande non è così importante
Ma è quanto io son veloci e portare il mio modello di business i miei prodotti nei servizi in un mondo globale e chi riesce a fare queste USA chiaramente la tecnologia e l'informatica maniere estesa ma deve aver chiaro dove vuole andare
Visto che oggi c'eran tante di citazione mi viene in mente quella di Seneca che dice
Non c'è vento favorevole perché non sa dove vuole andare la tecnologia non è la risposta da solo
Questo è il mio vicino o una volta ogni sera presidente Artoni le imprese non vogliono essere lasciate sole diremo con la domanda al ministro Bersani ma dal suo punto di vista una politica che lavora sulle riforme che costruisce progetti di sviluppo
Che può fare per le imprese paiono e per essere più radicali ma politica devo occuparsi delle imprese ma io credo che alla politica vestiva sempre la responsabilità e la funzione di creare le regole
Poi il mercato deve fare la sua parte il talento imprenditoriale la capacità di ciascuno deve determinare l'esito ultimo della impresa che un imprenditore avvia la politica quando dalle regole non deve essere invasiva la politica deve avere secondo me in questo momento la forza e il coraggio disco mettersi ancora sulle liberalizzazioni di mettere le mani con intelligenza e con equilibrio sui servizi pubblici locali di avere un approccio assolutamente laico ed europeo alla questione degli ordini professionali
Se vogliamo concretamente occuparci del modello Leonardo e se vogliamo qui c'è il ministro Bersani che parlerà dopo Dinoi occuparci seriamente del midollo della questione del modello Leonardo e dobbiamo mettere mano alla vicenda della formazione dei nostri università
Delle nostre università lei parlava prima del del declino io faccio una domanda a me spesso un Paese che ha i ricercatori con un'età media superiori e quarantacinque quarantasette anni e tutti sanno che il ricercatore il primo gradino della carriera universitaria un Paese che ha professori universitari dell'età media da over cinquanta
Un Paese che ne in tutti i concorsi universitari del periodo
Degli ultimi quattro anni ha visto per l'ottantanove virgola tre o più dell'ottantanove per cento intorno al novanta per cento promossi ad ordinari tutti quelli che erano nello scalino precedente quindi una promozione di grado senza nessun accesso
All'esterno nella carriera universitaria secondo me è un Paese che poco ha capito che cosa significhi il modello Leonardo noi siamo un paese che a mio avviso in questo momento si nutre di grandi paradossi
è stato fatto
Un esperimento di fusione nucleare che potrebbe essere l'abbrivio per l'energia pulita
Nucleare è stato fatto in America se la cosa va avanti saranno gli ingegneri elettrotecnici dell'ENEL a portare avanti il modello
Est servivano alla Casa Bianca alcuni elicotteri la commessa l'ha vinta una società della Finmeccanica ci hanno lavorato ingegneri ero spaziali italiani
Abbiamo presentato quello che secondo me il più grande strappo al meccanismo di finanziamento della ricerca in Italia c'è l'Istituto italiano di tecnologia o meglio fu presentato da da Grilli in America c'erano più di cento ad ascoltarli ed erano ingegneri chimici fisici
Matematici tutti italiani contemporaneamente se guardiamo le più recenti statistiche circa l'iscrizione alle facoltà universitarie italiane abbiamo un numero di iscritti in facoltà scientifiche
Circa paragonabile al numero dei partecipanti alla selezione al Grande Fratello ed un infinito sterminato numero di iscritti a scienza della comunicazione a giurisprudenza
Secondo un modello di sviluppo del nostro Paese che si fonda su una nuova generazione che teoricamente punta divenire tutta fatta di professionisti notai avvocati comunicatori commercialisti allora un paese che si orienta in quella di cambiare Bellini di formazione ma cambiare paradigmi di formazione ma soprattutto ah bene la capacità di impostare una nuova grande questione generazionale nel nostro Paese perfetta da fare questa questa penale
Perché apre potere politica c'è un altro dilemma lo colgo dalla stampa di due giorni fa credo c'era un editoriale molto stimolante Luca Ricolfi che tagliato con lascia come i buoni editoriali che pongono delle drammatizzazioni di giudice diceva ma su che modello stiamo lavorando il modello Merkel che profonde riforme del welfare
Strutture pubbliche efficienti mano pesante dello Stato sull'economia o il modello Blair liberalizzazioni privatizzazioni apertura di mercato regole efficienti
Negli anni passati e non dico quanti anni passati non abbia avuto nel modello Merkel nel modello Blair pezzetti di modello Merkel e pezzetti moderno Blair se dovessi fare una scelta tra il modello Merkel modello Blair come esempio di battaglia politica quale per il modello di Matteo Colaninno
No no no no no no non applaudita se non provo a spiegarlo quanto meno ho letto la relazione di Matteo che ha un punto di rottura che mi ha veramente gratificato quando dice bundle modello di Lisbona
Perché dice bando al modello di Lisbona bando al modello illuministico il Mac Betone metodo degli sport
Bando al modello illuministico secondo cui tu fissi un metodo in Europa dieci anni prima e poi ti dai militi un obiettivo per dieci anni dopo che vale per la Svezia come per l'Inghilterra l'Italia o per la Germania perché noi dobbiamo pensare al modello Blair al modello Merkel e non dobbiamo pensare al modello del governo italiano qualunque sia il governo italiano in carica
Io l'unico modello Blair io l'unico modello Blair perché individuo così mi attacco alla questione generazionali poc'anzi e che noi abbiamo un paese come l'Inghilterra
Dove dieci anni fa quando un uno di nome Tony Blair a quarant'poco più di quarant'anni si candido a diventare Preside premia
I conservatori inglesi di fecero un grande manifesto con la scritta non affidata ad un ragazzo il lavoro di un uomo ed Inter Fragasso
Poi rivinse un'altra volta il ragazzo che aveva fatto un patto con un altro ragazzo di nome Gordon Brown
Per la successione dieci anni dopo non lo rispetto moltissimo lo ha riscattato il ritorno lo sta rispettando però ancora in campo l'ipotesi di quel patto quel che voglio dire che i conservatori che fecero quel manifesto non affidate a un ragazzo della il lavoro d'un uomo oggi candida un ragazzo Cameron di trentotto anni per cambiare il Paese
Cosa intendo dire intendo dire che non esiste un modello europeo pienamente in portabile in Italia io credo che l'Italia sia dal punto di vista Della ricerca scientifica sia dal punto di vista della politica sia dal punto di vista e le classi dirigenti in senso lato abbia innanzi a sé l'esigenza di una svolta generazionale che ci porti al passo con alcuni Paesi d'Europa e che servano alcune posizioni di confine sia in termini di Wayne far sia in termini di ricerca innovazione e sviluppo
E mi riferisco a fatti legislativi quindi a una nuovo orientamento la ricerca e sviluppo anche in senso legislativo
Che segnino quel confine portò puntando poi alla fine a buttare la testa di cuore italiano oltre la siepe dell'invecchiamento europeo ecco lettere un parigrado ai quarant'anni è un eccellente
Candidatura rinomate dirigente Martini io quanti nel ragionamento dell'Artoni le imprese non voglio essere lasciate sole c'è in Italia una crescita
Ho un maggior peso o una maggiore incidenza delle regioni da questo punto di vista ci sono regioni virtuose e Regioni viziose
Se dovesse dei indicare una politica regionale dal punto di vista dello sviluppo
Ma io penso che le regioni hanno soprattutto il compito di favorire la di Nannizzi Azzone locale queste e il problema è che non credo che esistano modelli di sviluppo solo generale modelli di sviluppo sono fatte di grandi idee di grandi obiettivi ma poi devono tradursi nella realtà
Io prendo l'esempio di Lisbona poi con Matteo dobbiamo discute che io sono molto affezionato soprattutto agli obiettivi ho visto che tu nella relazione distinto tra metodo e l'obiettivo perché l'Europa qualche obiettivo si poteva anche dare una piattaforma quando magari deve trovare il giusto metodo ma senza obiettivi non diventerà mai una potenza una forza reale
Però ecco per esempio Lisbona perché Lisbona non ha funzionato
Lisbona non ha funzionato oltre che per la cosa che Matteo giustamente dice e difficile costruire un modello di arrivo uguale per tutti i Paesi perché la situazione è diversa
Ma Lisbona non ha funzionato anche perché è rimasto un documento basato su un metodo di lavoro intergovernativo e basta
Non è che è stata chiamata la Società europea mobili è stato detto dai governi noi fra dieci anni saremo la società del mondo più competitiva nel due mila dieci saremo la società più competitiva in conoscenza informazione istruzione eccetera eccetera
E questo documento è rimasto nelle biblioteche dei governi è rimasto nella nella nell'azione soltanto degli strumenti nazionali
E a quella indicazione non è succeduta la mobilitazione sul territorio
Cioè l'ordine amministrazione dello skinhead reggae Bona non era che non ci fossero vincoli come Maastricht ma che non ci fosse una capacità di reazione da società civile che ho preso torrente italiane perché quelle cose diventassero poi pratica quotidiana della per un po'la cosa che cartoni
Sì ecco se è la è la cosa e in altri termini è un po'la cosa che Anna Maria Artoni dice quando dice alcune politiche che a livello regionale si fanno possono aiutare certo non sono mai
Di per sé determinante io ho la consapevolezza dei limiti dell'azione di una regione devo dire che in questi che le regioni vengono trattate
Alternativamente cioè gli vengono dati talmente tanta valenza da poterle può indicare come le responsabili del dissesto dello Stato
Perché ora è un po'così alla siamo diventati quelli che qualche guarda meglio quasi una somma generalmente io dico di genericamente oppure talmente insignificante da non essere nemmeno prese in considerazione io già considero ringrazio Matteo per il fatto che un rappresentante delle regioni e oggi a questo tavolo vuol dire che si incontra a questo a questo nostro incontro io dico questo le Regioni non hanno alla fine una grande capacità di incidere sul concreto dei del del processo economico di costruzione del sistema produttivo eccetera
Però sicuramente hanno la possibilità di lavorare su quel quadro il contesto generale e nella connessione territorio politiche nazionale e politiche europee
Con le quali si riesce davvero un a fare un passo avanti aggiungo solo due ultime cose
Prendiamo la posso dell'Europa perché poi le regioni oggi si qualificano secondo me non tanto e soltanto sulle politiche nazionali ma soprattutto sui quadri operativi sulle politiche europee lì che la Regione ha un ruolo vero
Si parla tanto di questo distacco fra Europa e cittadini
Però se c'è uno strumento che può aiutare a ricostruire una relazione positiva e proprio il lavoro che le Regioni fanno sui programmi operativi e sullo sviluppo di certi progetti concreti
Provate a chiedere agli stessi imprenditori maglia agli agricoltori a a coloro che fanno gli Erasmus cioè quelli che concretamente conoscono l'Europa
Come l'hanno conosciuta
Duomo di soli sono possibili o attraverso le associazioni imprenditoriale economico o attraverso le Regioni non c'è un altro sistema
Non c'è un quadro nazionale che dice usiamo l'Europa e io credo che questo sia un valore molto importante
E l'altra questione è è proprio la dinamite azione sul territorio come si fa immaginare che una politica generale possa camminare se non c'è un livello dove si incontrano l'imprenditore sul territorio l'amministratore la Camera di Commercio l'università
è stato posto un tema giustissimo ecco io la vedo in questo senso e proprio in questo senso credo che una riforma istituzionale deve risolvere le questioni aperte perché diventa un elemento di crescita del Paese non di regolazione dei conti fanno questo il mio convincimento più più forte
Anna Maria
Per il presidente martedì Europa internazionalizzazione questo consente di prendere il ragionamento che facevi prima che interrompesse
Nove ci mancherebbe AV sostanzialmente concluso perché il ragionamento la proprio quello dell'aiutare le imprese ad essere presenti nei mercati internazionali proprio logica del sono i territori che competono
E questo credo che sia l'aspetto importante ed è quello il vero legame che si può dare dall'Europa il territorio UE e della lettura che si può dare anche il federalismo come federalismo però per lo sviluppo e qui in una logica di il maggior vicinanza quelle che sono le competenze esigenze del territorio in modo tale da creare delle aree di eccellenza e quasi torna il merito altro passaggio che io ho trovato particolarmente importante all'interno delle tesi in merito è è stato applaudito prima ma io credo che sia veramente l'unico vero
Punto sul quale si deve studi si deve agire e se si vuole partire da quello allora bisogna ritornare a credo anche il cuore del problema che anche un po'quello che veniva citato prima come la costruzione delle nuove classi dirigenti ed è la stessa ragione per la quale si riesca si riempì le piazze a Mantova a Trento papà Modena nei vari festival l'università
Università è il luogo nel quale si fa il confronto si dovrebbe premiare il merito si dovrebbe consentire ai migliore di andare avanti si dovrebbe custoditi e riuscì così consentire alle imprese di costruire il proprio futuro costruire il proprio cambiamento
Ecco l'invece c'è stato un cioè c'è un una una sorta di interruzione allora se ne vogliamo veramente avere un paese diverso avere veramente questo Paese che credo che sia il Paese che mette al centro l'uomo allora forse il primo punto sul quale dobbiamo fare un investimento vero perché forse la causa dei nostri mali ma è anche il luogo nel quale delle grandi opportunità e il momento di mettere le mani seriamente su un sistema che oggi premia
E a dei parametri ci mancherebbe ma molto spesso solo quantitativi e non qualitativi allora io con questo non voglio dire che il sistema universitario italiano non è buono abbiamo dei docenti all'entrano sempre stati sono eccellenti
Ma non per questo non non riusciamo comunque a discriminare o comunque creare delle differenze all'interno del nostro territorio dare delle risposte serie il nostro sistema dell'impresa ad attrarre quei talenti di cui c'è tanto bisogno d'attrarre quindi medio cercatori che servono anche per le nostre imprese ma che sono anche il vero motore per lo sviluppo
Allora forse soltanto in questo modo riusciamo veramente a ricostruire
Questa diciamo questa questa catena questo questo legame questo circolo virtuoso che in qualche modo invece si è si è spezzato diventato un circolo vizioso perché le imprese ce la possono fare ma le imprese ce la possono fare possono creare e a riprendere questo questo cammino che è il primo il disegno di Leonardo soltanto se c'è perizia
Se c'è competenza e quindi la competenza e la tecnica si creano soltanto e se c'è conoscenza e la conoscenza non si inventa dalla sera alla mattina ma costruita nel tempo
E allora dobbiamo essere capaci di attrarre i migliori il nostro Paese quindi fare una politica dell'immigrazione che sia una politica seria che siano politica che in grado di attrarre veramente più bravi qua
Quelli quei profili professionali che possono essere direttamente inserite nostri all'interno dell'impresa e quei profili professionali che possono generare veramente un cambiamento all'interno del sistema universitario ma anche creare quelle legame constante continuo che nelle università sa delle origini è era la normalità e che invece forse oggi è purtroppo una rarissima eccezione ecco questo è il nodo nel quale si deve ripartire il luogo nel quale si può anche ricostruire quella fiducia che due anni fa cercavamo di e di ridare alla città di Napoli in un momento particolarmente triste quando i giovani imprenditori campani si trovavano in una situazione particolarmente drammatica per loro ma in generale per il nostro Paese che comunque era l'immagine d'Italia all'estero è questo quello che dobbiamo riuscire a cambiare uscirà
Finalmente a ricostruire un paese che è in grado di avere risposte di tipo diverso rispetto a quelle che diamo oggi è questo
Forse il modo per sbloccare diciamo questa questa situazione quindi rendere l'Italia un po'meno provinciale invece un pochino più attenta a quelli che sono le nuove esigenze di un mondo che è cambiato ma noi di fatto non ce ne sono ancora ben accorti
Cipolletta il ragionamento fatto sulla internazionalizzazione arcaicità
La precedente ci riporta ai temi della prima tavola rotonda c'è un problema di dimensioni delle imprese e di cultura in Terna la impresse tu questo mondo ne presero conosci benissimo per averlo
Vissuto fatto stimolato poi adesso
Guardato dal punto di vista di una grande azienda editoriale
La crescita dimensionale delle imprese su che lei ne può essere giocata
Ma la crescita dimensionale delle imprese deve essere un prodotto del mercato essenzialmente
E deve essere anche la decisione da parte degli imprenditori perché è vero che esiste una difficoltà a perdere il controllo le riprese è anche vero che perde il controllo per cedere la propria impresa ad un altro vide la compra non è poi blande vantaggio andare da una parte e dall'altra
Allora noi dobbiamo avere secondo mentre se grandi ma non necessariamente grandi dal punto di vista di numeri se ci sono pure i numeri tanto di guadagnato Azizza
Regia Garavaglia prima se non vado errato
Qui le grandezza delle imprese perché funzione del mercato di riferimento io porto sempre se sente la FIAT è una piccola impresa nel mercato dell'auto la Brembo è un enorme impresa nel campo dei treni quant'è grande l'impresa quando controlla sul mercato di riferimento impone sui prezzi e imporre la sua tecnologia qui c'è un vantaggio competitivo quindi consente di stare sempre intatti davanti e quindi si può rendere grande impresa anche delimitando il campo di riferire e questa è un'altra delle strategie da che deve essere che dovesse portare avanti la seconda considerazione che mi riporta a quindici anni i Artoni sulla sull'università e sulle persone
è la struttura organizzativa dell'impresa che deve essere grande anche se fossero piccole è ovvio che poi si riprese tre persone
Poi fa quello che vuoi ma insomma l'organizzazione è sempre la stessa ma è l'organizzazione della sua organizzazione di carattere manageriale allora prima si diceva i giovani italiani non fanno scienza e fanno avvocati fanno perché
Perché siamo cretini
No perché il mercato italiano domanda avvocati commercialisti e fiscalisti e domandano di ingegneri pubescenza di Prodi ma di Baggio fatti entro delle imprese industriali Ingegneria grandi pezzi li prendono
Ma
Le piccole imprese non li prendono
Non solo non ci vanno come si diceva prima perché primi scandali una grande ed è ovvio
Ma
Quindici ore per andare non lo trovano quando delle grandissime difficoltà trovato facciamo paesi in cui anche i laureati in scienze mettono del tempo abbastanza ampia trovare proposte e perché questo perché l'organizzazione dell'impresa resta l'organizzazione gerarchica
E familiare
E fate una lista ancora questa è così
E questo mi riporta un altro concetto che quella dell'innovazione e balliamo tutti quanti di innovazione
L'innovazione
è una cosa gradita all'impresa il punto interrogativo risposte no
Perché l'innovazione
Sovverte
Quello che sa l'organizzazione di un'impresa sennò non è un'innovazione è un miglioramento incrementale e ingenue fatta da persone giovani che entrano e che per il fatto di portare qualcosa di nuovo
Devono stare sopra perché uno non è che dici bravo bravo osservavo la faccio io rinnovazione che tu mi hai portato no se quelle capaci di portare innovazione sale scavalca scavalca tutti
Allora il padrone finché gli scavalca
Il direttore o il cose è contento ma quando scavalca se stesso qualche problema ce la qualche volta ce l'ha anche quando scatta suo figlio
E questo è un problema
Avere un figlio in Croazia dieci sono stato dentro l'azienda in cui cioè figli dell'azionista non è facile perché poi il figlio relazioni stava a cena con la con l'azionista e parla di quello che faccio io
Certo
Professore detto così il quadro è disperante la politica
La politica fa scarse riforme del scarsamente innovativa
I propri da agenzia Mariano il fardello forse all'Italia o no nel segno parlavo nominati dalle imprese non sono diverse l'una dall'altra
L'unica cosa differente che sta sul mercato e riesce a vendere i suoi prodotti accadrà lei non ha fatto come si fa
Asta non a stare sul mercato
A farla esistere il mercato perché ci fosse probabilmente faremo bravissimi a starci vanno e come si fa una canna siamo bravi innanzitutto io voglio dire che non siamo alla disperazione cattiva l'università italiana
Cattiva la politica italiana io sedotto entrasse ora indagherà grandi imprese italiane sarebbero sono buone
Sarà sola altri quattro porte stava andando verso un modello nuovo avete arrestato a Leonardo noi stiamo andando verso un sistema industriale su misura
Le nostre imprese producono a livello quelle che producono in Italia produco prodotti industriali
Che sono in genere cast da Rizzati per un cliente per un club classe cliente vediamo più il bancone del falegname tagliare questo l'ho fatta io anni non se lo fanno in Tibet noi vediamo un sistema di taglio di mobili studiato per un Uyuni azienda e questo su questo noi siamo forti lo saremo forti per sempre ma su cui siamo forti
La lo stilista si sta modificando ecco fatto cento il panorama delle industrie manifatturiere italiana quante sono in percentuale quelle capaci di fare questo ma che pone la domanda lei nel settore aperto al mercato solo tutte
Perché quelle che non ce la fanno solo dall'altra Dalanna quante l'arguzia Taradash al mercato è uguale e lo vedi all'economia italiana regole italiana è stata ferma per cinque anni
Non sono state ferme le imprese
Il lo zero di crescita dell'economia italiana degli ultimi cinque anni è stato fatto da imprese che sono scomparse e penso che se Lucio De tantissimo è la medesima USA la ripresa attuare non è merito né della Germania non è merito nel governo passato né di quello presente non c'è metro Merkel che serva è perché abbiamo finito di far cadere le imprese che dolce dal mercato e sono rimaste quelle che ce la fanno e quelle che ce la fanno ce la fanno
Stanno crescendo e questo è il senso dello Stato di presa e dobbiamo capire che lei oggi abbiamo un sistema industriale un tantino più forte è più preparato con tutti i problemi che c'è perché i problemi ci stanno sempre faceva è un sistema che è un tantino più forte perché c'è stata una selezione forte e severa e sono rimaste le imprese che dovevano rimanere è bene che ci sia stata questa selezione se avessimo paese strutturato un po'più forte la selezione ne avrebbe salvate di più
Questo è certo e quindi quello è compito della politica dare una maniera da abbassare i livelli Medea ma la selezione ci deve essere se non c'è selezione il merito quando si parla di merito siamo tutti a favore del marito ma chi è che scelte
A o allora quando siamo dentro l'università noi dobbiamo preoccuparci del sistema che sceglie l'operazione nelle imprese scegliamo veramente ribellione persone ce ce la sentiamo veramente di dire questo
Ho qualche volta non cediamo la pressione di qualche amico che ci manda l'amico dell'amico e e poi mettiamo giù a quella parte un bravo ragazzo
Siamo tutti della stessa nello stesso giorno si sfoga
Come dice Anna Maria se stare sul mercato alla fine se tu a fare tanti piacere a tanti amici
Cresce la rabbia per l'horror inevitabile Pontremoli una multinazionale americana quei pm però con caratteristiche molto italiana
Resta capacità di selezione come esercita quanti amici degli amici assume
Ma se sceglierne assume noi siamo undici mila italiani in IBM Italia cioè all'idea che dici
Se fosse così io non sarei presidente a me è stato allegato le viene io sono nato in un paesino Barberi
Che è vicino al ministro Bersani anzi li sto facendo una cosa che dimostra che anche in una condizione disperata la tecnologia e un sogno
Riescono a ricreare uno sviluppo sostenibile
Perché noi ricordiamoci che ci serve il sogno e voi ragazzi siete qua richiamo ragazzi perché mi sento vecchio però dobbiamo uscire di qua con un sogno
Se non abbiamo un sogno non riusciva non riusciremo a motivare le persone che son quelle che ci danno fa ci fanno fa la differenza
In un'azienda come la nostra
Io sono entrato e mi facevo il tecnico e andava in giro per Milano con la mia valigetta riparare i personal computer
Questo era il mio mestiere
C'è stata una selezione meritocratica che però non è una meritocrazia
Fatemi dire di selezione selvaggia dove vinco io contro di lui quindi lui muore io vinco
Perché io ho vissuto veramente del suo racconto la mia storia scusate non è presunzione ma solo per darvi l'idea di
E così intendo per meritocrazia dal mio punto di vista vero
Il mio capo mi ha aiutato con degli obiettivi perché la meritocrazia impone la scelta di un obiettivo certi dove vuoi arrivare
Altrimenti non è la mia reputazione bravino assoluto ma è bravo in quella cosa lì e la mia azienda penso che se la numero uno al mondo da ottant'anni pure proprio perché capaci di individuare sviluppare e premiare le persone che hanno certi tipi di caratteristiche da noi adesso non voglio dire che son tutti contenti e felici perché sarebbe utopistico però che sta a in portineria
è convinto di essere il migliore di quelli che sta lì portineria
E io ero un tratto pensando di essere il miglior specialista di grandi computer finca un capo un giorno m'ha detto no guarda tu
Non sai proprio il migliore affare lo specialista dei grandi compiuta però sei un leader naturale errata bene perché poi grandi computer non si fanno più
E non è vero perché i grandi computer che nel novantatré qualche puro ha detto la via d'uscita dal mercato perché grandi compiuta son morti
Da quel momento è stata la nostro portone
In quel momento per davamo otto miliardi di dollari per davamo novantatré oggi guadagniamo otto miliardi di dollari grazie ai grandi compiuta ma i grandi computer non sono quelli come dicevo prima che ti fa fare la differenza
Però ritorno al concetto di meritocrazia e del concetto di uomo che mette sotto molto Que l'argomento che ha tirato fuori Matteo perché il vero valore che noi abbiamo in Italia
Io quando insisto molto è ciò anche qualche mio collega che mi dice sei diventato matto non presenta per fare interviste sul giornale continua a parlare di ricerche sviluppo innovazione università dice ma quand'è che palle che dobbiamo vedere un po'di compiuta da sta gente
Ma è lì che si genera che è lì che si genera il know how per osare 'sti compiuta la prendo un po'la lunga ma se la prendo la lunga del mio paese diventa competitivo nel mondo
E noi diventiamo competitivi nel mondo io avrò fatto la mia fortuna la fortuna di azienda e ciascuno di noi deve deve avere questa consapevolezza che sta hanno voi e quando sento dire che se per colpa di un altro
Io vorrei che uscissimo d'acqua e ciascuno di noi dicesse ma lunedì
Io come persone ma che cosa faccia di diverso per fare in modo che questo sogno violente al nostro Paese con l'uomo al centro
E competitivo sul mercato mondiale sia vero perché ciascuno di noi secondo me ce l'ha qualcosa da fare che sia un politico che sia nell'università o che sia nell'impresa e meritocrazia vuol dire
Dal basso verso l'alto ma vuol dire anche dall'alto verso il basso da noi sembrava una cosa strana e il capo che dalla valutazione collaboratore
Ma sembrerà strano ma c'è collaboratore che vota al campo
E poi si va dal capo dice guarda che tu e collaboratore l'ottanta per cento dicono che non sei bravo quindi arrivederci e se le università facessimo uguale chiedo si volta non solo si sono detti ma anche
Devo dire che o no
Ci sono università mi ricordo soltanto Bocconi Politecnico che questa cosa gialla fanno ed ecco che non esente da estendere onorevole Alfano stamattina l'intervista di Pontremoli al Corriere della Sera c'era un'indicazione possibile a proposito di rinascita dell'Italia lui indicava il modello Catania e non Elio ma è la città come un riferimento d'eccellenza fare un rapporto sinergico aperitivo tra impresa risorse locali università poteri locali è territorio nel modello Leonardo e tutto implicita narrazione di Matteo Colaninno c'è una esigenza riprendere il Mezzogiorno che ha grandissime risorse umane
è metterlo a reddito se si può usare un'espressione dire un po'brutale che al Mezzogiorno piace poco come si fa
Non esistono
Diciamo risposta semplici o domande così difficili
Intanto ho letto e apprezzato anche campanilistica mente direi il riferimento al modello Catania però credo che questo modello e voti una visione che la nuova visione del Paese cioè l'idea che vi sia l'innovazione e la ricerca che nasca dalla impresa e che si colleghi a poli di ricerca anche pubblica quali gli atenei e quali le università cosa che è possibile
Del resto che cosa sono i distretti industriali italiani
Non nascono come tali
Inizi Pretto non nasce in quanto distretto
Il distretto è
Una virtuosa somma
Di infinite iniziative nascenti dalla intraprendenza dall'intuito dalla genialità di singoli imprenditori che votati alla stessa non impresa individuale ma la stessa missione esistenziale quella di produrre valore di produrre beni lo fanno in un territorio che appunto beneficiando di questa somma di intuizioni e di intrapresa
Diventa distretto
Non è che è nato prima il distretto Poli impresa è nata prima l'impresa la seconda la terza la millesima impresa e lì è nato un distretto il vero deficit della ricerca italiana
Che in parte si collega ai limiti di Lisbona
Che il pubblico non ci ha messo quanto ci doveva mettere il privato individuale non ha forse neanche l'interesse a investire così tanto ne avendo l'interesse c'ha la forza economica investire così tanto allora se tu metti in Rete
Le esigenze di distretto di investimento in ricerca e sviluppo l colleghi
A forti realtà universitarie probabilmente hai creato una nuova visione del Paese dove i distretti oltre che diventare motore di sviluppo economico diventano anche grande carburante di ricerca
Per fare questo occorre poi una visione d'insieme e questa è l'Italia l'Italia che poi come dire lo dico anche
In senso istituzionale ha un grande dubbio esistenziale in questo momento
Perché negli ultimi dieci anni noi abbiamo avuto una grande processo deboli divo verso l'alto cioè verso l'Europa
Helsinki Lisbona Stoccolma cioè per ogni città europea si evoca un trattato che prima di competenza del nostro spacco nazionale è un processo di devoluzione verso il basso di trasferimento di funzioni di poteri alle Regioni
Per cui occorre ripensare ad una cabina di regia quasi un ubi consistam dello Stato unitario che serve proprio quel a a questo scopo cioè legare i distretti ed unire in una visione comune la vocazione di un Paese
Questo nostro Paese tempio cosa da metterci rispetto ad altri
Finito il fordismo come si dice nella tesi nelle tesi di questo convegno probabilmente ci Alba metterci la testa
In questa pesta devo dire il Mezzogiorno a tanto da offrire
Solo che il Mezzogiorno ha vissuto di una grande la simmetria fino a forse sette otto nove anni fa l'idea di non esportare agrumi non esportare olio non esportare i propri prodotti ma esportare i propri cervelli e magari è importato troppa tristezza
Diciamo che se il metodo riuscisse a introiettare Cuturi mercato crescerebbe di sicuramente a un altro dibatte presidente latini in questa possibilità di sinergia virtuosa la ricerca i privati le regioni che fanno
Le Regioni fanno quello che
Che è giusto che che giusto faccia cioè mettere in connessione su un territorio intorno ad un'idea precisa
Che quella dello sviluppo locale queste diverse esigenze però io vorrei
Parto da qui per tornare un po'un punto che attraversa la nostra discussione cioè sul sulla qualità di cui di di questa risposta generale del Paese su questo nuovo slancio c'è una frase della relazione di Colaninno che mi ha colpito tra l'altro una che è scritta qui che non ha pronunciato credo forse perché
Gli occhi di quando a un certo punto dice ciò che è mancata finora è una interpretazione italiana del mercato globale
La definizione di un nuovo ruolo per l'Italia nell'ambito della terza rivoluzione industriale credo che forse nel nel leggerlo e è saltata però mi è parsa una cosa importante una definizione nostra
Il gioco che noi facciamo non è un gioco legato all'immediato io come Regione quello quello che posso fare quello regione che faccio sviluppo i miei programmi facciamo
La concertazione cerchiamo di sviluppare le infrastrutture speriamo di poterlo fare in un quadro efficace nei prossimi tempi mi occupo per esempio di integrare il territorio vedo qui il mio amico Sergio Ceccuzzi sa quanto per esempio per noi
Far sì che i due ero porti di Pisa e di Firenze non siano due aeroporti completamente scollegati ma magari siamo un unico sistema aeroportuale toscano e senza la Regione questo non si fa ovviamente perché poi i campanilismi localismi
Impediscono qualunque ah va avanzata da questo punto di vista però io vorrei tornare un po'su questo punto è che Matteo qui coglie un punto e senza un'interpretazione italiana una visione italiana quando penso alle alle potenzialità no quando si dice la la nostra io credo che noi in effetti c'è stato per un lungo tempo una preoccupazione esagerata sul fatto che la globalizzazione fosse la fine dei sistemi di piccola impresa cioè la globalizzazione e il mare dove possono navigare solo i grandi i transatlantici possono i grandi gruppi multinazionali certo loro sono naturalmente dentro questa visione perché hanno una dimensione globale un'attenzione al mercato come il mercato del mondo
Però io ragiono da questo punto di vista noi se noi puntiamo sulle qualità sui talenti sulle virtù del nostro sistema produttivo e del nostro sistema Paese io credo che abbiamo tante cose da far giocare
Soprattutto perché la relazione ce lo dice
Se c'è una domanda di qualità dissenso di buon gusto
Gli Estensi e questa è la domanda io un contratto nei giorni scorsi un una per un imprenditore che m'ha detto certo un paradosso che nel mondo vogliono sempre Corps più bene di Desario di qualità di tendenza di moda noi dovremmo andare
In carrozza non dovremmo avere nessun problema perché questo è il nostro mestiere
Ed è vero però questo mestiere che va giocato sapendo mettere insieme le le risorse e al tempo stesso investendo cito un'altra cosa che mi dice del proprio dell'importanza di questa connessione
Sono stato recentemente qualche tempo fa a Shanghai
In una in una missione regione imprenditori camere di commercio università ed ho parlato con alcuni importanti esponenti del del governo cinese del delle amministrazioni
Ponendo questa quest'anno siamo andati lì abbastanza
Può aggressivi basta con queste imitazioni dovete smettere di di fare queste contraffazione dei marchi troviamo un sistema di collaborazione e abbiamo discusso credo utilmente però alla fine con un sorriso serafico con la cultura che i cinesi hanno da cinque mila anni risponde poi presidente stia tranquillo
Qualche marchio glielo colpiremo ma San Gimignano non saremo mai in grado di copiarlo quindi state tranquilli avete un futuro assicurato che era come dire abbiamo delle virtù abbiamo comunque una capacità di interpretare una domanda di senso di buon gusto che credo è il punto su cui c'è un bisogno d'Italia e allora se la domanda è cosa fanno le Regioni io credo intanto valorizzare questo perché dai territori che nasce questa questa appunto c'è poco da fare
Sviluppo generale e sviluppo locale sono due partiti sono le due mezze mele sulle quali dobbiamo lavorare mi sembra che questo convegno in questa bella relazione ludica efficacemente
Due brevissime riflessioni conclusive di Cipolletta e Anna Maria Artoni su un passaggio della relazione Colaninno che riprende dei temi per fortuna ritornati alla ribalta il dibattito politico italiano siamo un paese industriale
Era anni ci si è detto che indosserà morta la FIAT era già scomparsa bisognava occuparsi soltanto dei servizi è soltanto del bello soltanto del turismo ha soltanto dei beni culturali e soltanto di questa immaterialità dell'economia
L'industria nasce la sappiamo fare
Questa dimensione industriale nuova che dimensione
Il privato Panaria bene siamo un Paese a cultura industriale e quindi dovremmo fare con cultura industriale tutti i servizi che sono necessarie
Questa è la nostra scommessa ed è quello sul quale ci stiamo li fate spostando nella relazione con il mio viene citata una statistica che perdiamo quote di mercato a in quantità male ma chiediamo il valore la si può leggere in due maniere
E stiamo perdendo competitività perché aumentiamo i prezzi perché se perdiamo quantità avete valore il prezzo medio cresce
Oppure semplicemente ne siamo ci siamo spostati verso produzioni a più alto contenuto di valore aggiunto come si dice che poi è in definitiva produzioni che hanno un contenuto di servizio e di ricerca maggiore questa è la nostra strada
Come ci siamo scortati come dicevo prima consisteva selettivo non aveva più esportato le altre cose e sono rimaste quelli che invece sono migliori
Su questa strada noi dobbiamo che insistere
Perché la nostra cultura industriale ci può e ci deve consentire di affrontare i nuovi settori che sono i servizi l'Italia un Paese che manca di servizio
E ricordiamoci una cosa i grandi servizi sono quelli che utilizzano le intelligenze
E i prodotti industriali più sofisticati il consumatore non compra prodotti su industriali sofisticati il consumatore singolo compra prodotti semplici
Io consumo prodotto sofisticato quando vado a farmi cercata cioè quando aprendo il servizio la sanità consumo una batteria di cucina nuova moderna quando vado al ristorante e non quando sono a casa mia
Allora il problema è una società che non ha sviluppato grossi servizi è una sfida che non riesce a trascinarsi dietro una industria moderna noi dobbiamo sviluppare servizi liberalizzando di facendoli crescere
E avendo una cultura industriale siamo in grado di vietare anche le grandi produttori servizi industria Ana Maria
Aggiungo soltanto che
Aggiungo soltanto l'aspetto
Concorrenza sì concorrenza ovunque
Non soltanto per alcune in prese ma per tutte le impresa e quello che oggi forse manca ed è venuto a mancare
Soprattutto nell'ambito dei servizi è questo cioè se le imprese manifatturiere si trovano oggi a competere nei mercati internazionali dobbiamo sicuramente aiutare queste imprese soprattutto quelle piccole a crescere
E aiutarle vuol dire magari aiutare dando degli strumenti per la crescita per l'aggregazione per l'internazionalizzazione per la presenza come prescritto anche sulla relazione di Matteo per essere presenti nei mercati internazionali anche perché come singoli magari esce che si riesce difficile ma come il paese si può accompagnare però dobbiamo anche costruire le condizioni di contesto le condizioni di contesto sono anche quelle legate a come il territorio cosa offre il territorio e anche quelle che una volta erano le municipalizzate quelle o che oggi sulle Public Utilities quello che è sostanzialmente il terziario servizi al di là del voglio dire di quello che disservizio attaccato il prodotto che qualche cosa
E qualche cosa d'altro ma anche tutto ciò che sta intorno
Probabilmente se aumenta la concorrenza sicuramente aumenta la qualità sicuramente aumenta la voglia di e fare innovazione su e e quindi e acché si accresce la competenza si abbatte il prezzo e comunque si rende un Paese comunque
Più in grado di essere di dare le risposte a livello internazionale e comunque delle imprese che operano in un in un modo diverso in un mercato sicuramente più aperto oggi quando si parla di concorrenza quando sa parla di di mercato molto spesso si parla di mercato Casa d'altri si parla di liberalizzazione a casa d'altri c'è molto da fare in questo Paese
Io credo che le imprese manifatturiere ma comunque le imprese industriali da questo punto di vista
Danno l'esempio ciò ogni giorno e per quello che prima dicevo non possono essere lasciate sole perché la ripresa che c'è stata c'è stata e c'è stata proprio grazie a questo tipo di impresa
Non basta più e non basta solo quello serve molto di più e io credo che soltanto la concorrenza soltanto la competizione e quindi il merito anche del chi è migliore va avanti Possa comunque dare questa risposta e costruire questo futuro del made in Italy quindi consentirci di passare dalle quantità che oggi forse non sono più la risposta adeguata ha delle qualità che sono il prodotto ma il prodotto con qualche cosa intorno
E quel qualcosa intorno l'Italia è sicuramente in grado di di farlo perché Leonardo il Rinascimento che ricordava Nicolò Donzelli nella sua re re relazione introduttiva sono sicuramente dei dei grandi simboli ma sono anche dei grandi esempi ai quali tendere allora se cerchiamo un sorso questo il sogno questo è il Paese che noi dobbiamo cercare di costruire un Paese delle qualità e questo però secondo me comporta la fine delle scelte
Che in credo che siano difficili per tutti ma le scelte vanno fatte e le scelte devono essere coerenti in ogni ambito in ogni livello da partire da quello europeo ad arrivare a quella nazionale a quello delle regioni perché poi ovviamente ci si deve muovere in modo coerente
Se invece si procede un po'come schegge impazzite
Continua a fare il nostro meglio ma difficilmente sa per un Paese che sarà in grado dare risposte nuove e il problema non sarà mai per l'impresa e ma per il Paese probabilmente delle qualche qualche problemino in più ci sarà
Cioè
Questo riferimento alle scelte al metodo a finisce il nostra ragionare grazie ai nostri ospiti e grazie per l'attenzione
Bene
Siamo al all'ultimo intervento il momento conclusivo della prima giornata del convegno
L'invito a salire sul palco il il ministro per la lo sviluppo economico onorevole Pier Luigi Bersani
Vi ringrazio e consideriamo propongo di considerare con questo applauso risolto il problema se se il Governo è stato colto con calore con cose eccetera così sì evitiamo di usare le giornate adesso andiamo alcune
Ma io credo che azione di Matteo Colaninno francamente senza doversi dato davvero notevole e che ancora una volta i giovani industriali mostrano la capacità di dare una loro cifra di arrivo di affermare un loro profilo culturale sull'essere imprenditore oggi non rimuovendo Manzi rivendicando un responsabilità sociale le ultime tre righe della relazione Nicola almeno su questo proposito potrebbero essere scolpite scolpite sulla pietra io vorrei discutere anche io adesso prendo solo un minuto due per coeso e discutere anch'io di queste ore di questo tema di fondo che è stato declinato nella coppia economia uomo io non oso avventurarmi Filly
Magari si poteva declinare nel rapporto fra economia e società perché al tempo di oggi al nostro livello di competizione per forza economia società si devono dare la mano tu non salvi l'economia non resi non aventi competitiva distruggendolo società e viceversa e chi pensa di avere ricette sbrigative che puntano solo su uno dei due corni del dilemma alla fine finisce per rovinare anche il punto di vista che vuole difendere
E credo che perfino adesso il linguaggio dell'economia ci aiuti a far capire questo profonda verità perché quando noi parliamo d'esempio
Di produttività che io tornerò dirlo a il punto il cuore il nostro problema
E ne parliamo nell'accezione in cui ne ha parlato con la meno ma in cui ne ha parlato il governatore Draghi
Noi stiamo in realtà riferendo se quella che i tecnici chiamano produttività totale dei fattori cioè ad una diciamo un equilibrio dinamico fra la piena valorizzazione del capitale umano le tecnologie le nuove organizzazioni aziendali e il miglioramento l'organizzazione Esterna fuori dal cancello esterno all'impresa
è l'ottimizzazione di tutto questo che consente una crescita di produttività e quindi il tema la produttività in realtà non può esser messo sulle spalle di un solo questo è un punto molto importante visto che dovremmo occuparsene tutti quanti
Assieme somme in altri termini se noi dobbiamo competere all'italiana come ricordava ma Martina riprendendo Colaninno nel mondo nuovo noi non possiamo immaginare di avere qualità dei prodotti
Sensi incorporare lì dentro la qualità del capitale umano dei Circuiti riconoscenza la qualità ambientale qualità sociale così ecco detta così verso aggiungo subito
è vera ma è troppo vero no
Perché queste sono affermazioni vere ma spesso anche troppo consolatorie e troppo fax
Sulle quale fase trovarsi d'accordo secondo me c'è qui il punto critico del famoso metto Lisbon
Perché forse non abbiamo compreso bene che questa verità
Non è c'è una volta si battezzò per sbaglio pacifico uno oceano perché erano capitò per caso una bonaccia ma di oceani così tempestosi non ce ne sono altre
Questa cosa che diciamo questo rapporto fra società economica questo vera intima reciprocità è una area in che incorpora rotture scommesse movimento
Compromessi anche trasparenti
Fra i diversi corner diramano ne abbiamo gli esempi quotidiani che Crespo per esempio quando c'è da suddividere risorse scarse sulle quali competono i diversi punti di vista
Un territorio scarso un ambiente scarso dove compete la qualità della vita una città e resistenza un investimento produttivo tanto per dirne uno
Uno standard qualitativo decente nei servizi sanitari ci vuole ci vuole inversa li stimo è costosissimo
E di adire su potrà is elencare ecco allora
Quell'affermazioni Renica
Somma
Bisogna perché riuscissimo a falsificare la perché se no vuol dire che è una è una banalità ci avrebbe che ve ne vedessimo dentro tutte le contraddizioni e applicassimo riveste la famosa sfida riformista
Cosa cavolo scura terra sta Fidel sfida riformista è dimostrare che all'atto pratico questi corni del dilemma effettivamente stanno assieme e producono innovazione e Crest socia
Questo è riformismo che è una roba durissima faticosissima difficile
Allora a me piacerebbe appunto continuare per questa via a fa fare mostrare qualche derivati questo ragionamento così come voglio fermarmi qui così cui piacerebbe anche riprendere questa cosa qui questo suggestione di di Leonardo no
Cioè anche qua
Questo soggiorni Onado si porta anche al di là del rapporto economia uomo e come società si porta rapporto fra natura e tecnica
Si porta la polvere e in quello sfumato leonardesco
C'è un'ambiguità fra questi due termini qua
Forse noi leggiamo Leonardo coi nostri occhi dal punto di vista di una tecnica che esprime potenza rispetto alla natura
E che è capace di padroneggiare i trasformarla forse lo intendeva invece
Leggere
E quindi imitare amorevolmente i meccanismi naturale
Anche questo che sembra Cosetta nel mondo di oggi in modo che si è fatto piccolo piccolo
Antropizzato gravato tante ne mentali un'economia che trovi la sua qualificazione in un rapporto più amichevole questo presso questo generale contesto
Secondo me sarà una necessarie prospettiva ma non fu molto futuribile abbastanza imminente
E quindi dovremo esercitarci adesso diceva al funky probabilmente pensati forse solo quando noi faremo
La fusione cioè non soli mi terremo ma cattureremo il sole noi potremo di aver fatto un progetto leonardesco però con buona parte dei tecnici dell'ENEL che io stimo tantissimo siamo lontanissimi e da qui alla abbiamo problemi colossali a proposito del tema energetico
E se non lo riprendiamo a mano a dimensione Monte dimensione Europa presente questi problemi
è nomina richiamo davvero in mare tempestosi secondo me nei prossimi nei prossimi decenni ma adesso a me non mi contribuenti non mi pagano per tentare delle conferenze improbabili e io arrivo
Arrivo subito ai giorni nostri anche noi stiamo facendo il nostro piccolo esercizio di quelli che dicono i prossimi mesi cento giorni fra DPF finanziaria eccetera metteremo assieme
Crescita risanamento e riequilibrio sociale e siamo lì qua
Adesso e quindi e siamo quindi è una sfida riformista certamente certamente difficile poiché la fine conclusivamente dirò va battuta finale su questo tema
E voglio dire ecco pervenire molto noi compiti per i quali appunto il contribuente si pagano solo ci sono parecchie cose su cui in realtà si sta lavorando e che stiamo traguardando in questo arco temporale arco temporale che alla corresponsione del DPR predisposizione della finanziaria
Risanamento risanamento non lo si fa senza pagare qualche prezzo intendiamoci bene però lo si fa se sia in testa che già un buono risanamento che in tutti i risanamenti puramente contatti a sono uguali
Un buon risanamento il gioco aiuta già crescere perché non ci voleva camminare legioni gambe buone
E senza un equilibrio finanza pubblica non riesci non riesce cammina
Ecco noi non fa stiamo fa abbiamo scelto di non fare quindi ho sentito in presentate sull'estrazione ma per me sono proprio inutile cioè lo segue non intendiamo aprire polemiche non intendiamo da non abbiam deciso proprio di non farla questa operazione qua
A me Remo almeno però non non sentirsi dire che noi ci inventiamo i problemi per il gusto con soldi mette alle tasse OPA perché per questo esercizio in terra emiliana conto Ordine rurale si chiama cercarsi il freddo nel letto e viene attribuito questo esercizio dei passi ecco quindi se diciamo che ci son dei problemi si può partire dal presupposto che effettivamente ci sono dei problemi
Al ci sono problemi peraltro non nuovi
Io non non c'è questo di utili se sette non è che sia riempio agli occhi mentre nessun modo sorprendente
Intanto i dati debito due anni cariche Hervé soppresse deficit azzeramento l'avanzo primario B questi cioè non è che sono terzo sappiamo qual è stata la tendenza e qual è la tendenza che poi come ho detto m'è capitato di dire anche con la battuta che per quella stanza se messo un po'di polvere sotto il tappeto anche questo non è sconosciuto
Lo dico anche a voi imprenditori e adesso noi registriamo che l'Anas non è in condizione mandare avanti i cantieri ma gli imprenditori lo sanno da un bel poche Lars non paga e non ho non gli ho sentito dire però lo sanno da un pochino hanno scompaia
E i dirigenti delle ferrovie non lo sanno che c'è stato un taglio di tre miliardi d'investimento che c'è un problema di ottocento milioni in termini di gestione ossa lo sanno dalla nascono le ho sentito dire ma fa queste cose io per esempio le sapevo ma come sapeva tanta gente
E non si sa che si è stato è stato sospeso propose prossime tariffe che saranno a botta le prossime tariffe elettriche eccetera non si sa che è stato sospeso il rimborso istanza scosta Lene a partire dal due mila e quattro il che ha accumulato un miliardo e mezzo di euro
Dare da dargli adesso a giugno con gli interessi perché perché attenzione Air talmente legittima da parte dell'ENEL che sono state riconosciute di interessi a partire dal dal da fine giugno
Vi sembra giusto pagare gli interessi su una certa di questo genere chi deve pagare l'interesse solo per sette questo cioè a me non sembra giusto e lo dico subito
Estende colossi ma gli interessi non mi piace che sia a carico del contribuente per interesse
Perché quando è ora si paga se devi pagare paghi
Non aspetti il bel tempo
E quindi almeno questo me lo si lasci dire
Queste qualche altra cosa che potrei aggiungere dopodiché nessuna polemica nessuna discussione nessuna va faremo perché s'ha da fare perché vi dico subito che la nostra strategia non sarà di mettere altra polvere sotto il tappeto
La nostra strategia serate cercare di di fare ma cose naturalmente non vanno eccetera ma che metta un po'di diciamo che comincia una copia di risanamento difficile perché lo dicevo prossima di concluso è stato un po'narcotizzati nostro presente nella finanza pubblica
E adesso riprendere consapevolezza su questi temi non è non è molto non è molto semplice o
Meccanismi non di meccanismi per ridurre diciamo la la spesa spesa corrente possono essere adottate lo si dice sempre quello che si in buona parte vero
Senza per questo
Diciamo ammazzare i cavalli
Ammazzare il cavallo
E bisogna andare nei luoghi che producono spesa corrente bisogna far processi qualificazione ma certamente sono cose che si vedono nel medio non sono semplicissime non risolvi dall'oggi al domani
Ma bisogna lavorabili noi non abbiamo nessun'intenzione di elevare la soglia fiscale
Noi anzi lavoriamo come si sa sul tema del cuneo fiscale
Non da esso mandiamo in una discussione proposta selettività così ho detto una cosa Confindustria mio parere Setti la prima grande selettività e che sul fronte chi non è sul fronte se si porrà giornate regista si ragiona su così secondo me adesso andiamo cercarsi no
E penso che questo sia un modo di ragionare sulla quale poi si potrà discutere nei tavoli che ci saranno ecco speriamo di trovare Martin usando le fiscale anzi per certi temi presto di impresa capitalizzano ricerca eccetera per usare quella leva vogliamo fare una battaglia sull'evasione elusione queste sono le linee guida e dovete aspettarvi misure che abbiano questo tipo di logica
Naturalmente
Senza demagogiche
A proposito di tasse
Cioè per esempio togliere le tasse sui brevetti
Ha portato degli effetti che se rivedesse Leonardo li cascherà della barba
Perché noi abbiamo unici al mondo tenuti risultato per la multinazionale viene qua non paga niente affatto lo paga niente a mantenerlo il brevetto per tutti vent'anni e quindi sono peraltro tutti vent'anni e Cinti opera mercato
Ma non ha più senso scusate mettere un primo spunti un piccolo cd ingresso per inventare per evitati gli inventori direttore dilettante
E fa pagare progressivamente per incentivare la gente dopo quindici dieci anni eccetera ma per il mercato e usare quei soldi per aiutarla piccoli impresa andare a impiantare il brevetto fuori d'Italia non ha più senso una cosa così
Quindi anche queste leve non è dicendo tolgo la tassa che sempre sempre ci azzecco ragioniamo sugli affetti che fa che che producono queste cose dal punto di vista del sistema del sistema industriale
Faremo anche qualcosa di di di redistributivo qui c'è una c'è una forbice che si è aperta per ragioni non solo politico e sono anche strutturali venuti tante parti del mondo poi secondo me ci si è messo su qualche carico da novanta qui da noi
E e c'è un problema dal punto di vista tenuto sociale c'è un problema noi dobbiamo intervenire su questa cosa
Ripeto è un tema su tua di fondo però c'è anche questa questo iceberg sa anche delle punte che se uno non è sordo le vede girandole sente le e se non è cieco le vede girando per strada
Anche a me io per esempio la prima settimana dal ministro adesso anch'io da quest'oggi ci racconta le cose personale appena settimane ministro mi Smecca Pita per questa
Terrificante dissociazione cioè di incontrare supermercato dall'ottantuno signora che con grande dignità mi ha spiegato in termini che io guardate no non riesco neanche a dire
Come avendo il mare Itaca ammalato si presenta come fa arrivare alla fine del mese
E nella stessa settimana non scoperti in questi anni lo Stato può come siano esplosi in modo incredibile gli emolumenti di un terziario amministrativo
Politica amministrativo consulenziale legato funzioni dirigenziali pubbliche private a volte sedicenti a prescindere dal grado di di di risultato e Stocco cioè non qui inserti campi si è perso la dimensione del denaro
Qui non è soli calciatori che hanno perso non è solita certo
Ecco cerchiamo questo era punta della non è proprio il problema capiscono voglio farla demagogica
Però però insomma se vogliamo dare al Paese il senso di una direzione di marcia eccetera qualche provvedimento io sono orgoglioso per primo provvedimento da questo governo è stato il fatto che quella storia che i politici
Hanno il diritto fare Miss torri dell'USP Cazzani titoli l'abbiamo tolta subito
E questo deve essere un pochino quindi all'atto e la politica ma dall'atto anche dalla società
Un leit motiv chiedere un po'compagnia sì quindi però adesso ho fatto esempi forse ripeto un po'troppo espressi ma insomma lavoreremo sulla distribuzione
Ma
Se ci sforzeremo di a fare misure che aprono la strada anche alla crescita ecco
Cosa vuol dire questa cosa qua anche qui bisogna intendersi
Su uno schioccare di di tale misura miracolistica la cosa in boschi anzi il bottone parte
Sentivo solo detto Osio una De Sio brioso letto su un giornale
Estero che dice se vinciamo i campionati del mondo
Le col questo fa molto bene con nomi e quindi noi siamo
Speriamo in Cannavaro ecco in questa logica no
Passiamo oltre tante cose an dissentiamo è qui e non penso francamente o per l'amor di Dio tutto aiuta ma non credo che segue io credo che ci sia tanta e cosa fa adesso io vi risparmio totalmente dell'Empoli cose sapete meglio di me abbiam parlato né però anche qui universitario viziato infrastrutture eccetera eccetera
Io scelgo
Cerco di farmi capire con un esempio noi oggi abbiamo provato appunto questo primo provvedimento sulla questione dell'Energia
In quel procedimento io credo si possano trovate tracce logica se logiche di quello che abbiamo intenzione di fare allora ridetto cioè un po'
Di sforzo di aprire dei settori economici
Il l'efficienza energetica può essere un settore economico la nostra piccola e medita e se non c'è dubbio a questi prezzi inerzia può essere le fonti rinnovabili possono essere un settore economico se no continuiamo a fare le cose che che comprandoli dai tedeschi e basta
Dobbiamo riavviare il processo di liberalizzazione dall'in coro spente
Dentro compatibilità quando interazioni complesse certamente quindi con realismo quello che si vuole ma darli spento
Dobbiamo cercare di stare qui si cerca di fare dobbiamo cerca di ristabilire regole stabili
Cioè editore De Pretore o c'è un'authority Orsato supina sì potere risponde che nessuno no risponda al Parlamento cerchiamo di mezzi e tenerli fermi
Perché in sé sono poi cambiato Tiso
C'è dentro anche una cosa che dice lo Stato non può non può cointeressati sia le patologie
Cioè il fatto e quindi piccolo esempio dell'IVA sulla perché al di là del fatto e consumato non è che adesso vi arriverà in tasca granché ma che lo stato Sico interessi al fatto che si aumenta la benzina
L'ho io si frega le mani e non c'era nessun motivo per fare né moral suasion Walter perché noi si guadagna sei o settecento a sei o settecento anzi diciamo forse mezzo miliardo di euro a all'anno quando la quando le cose vanno su non è non non è giusto
Cioè Madison i sordi o mettere su un'altra parte perché diventa Randazzo che alla fine non non non fa allora corretto un po'esempi per dire le logiche Lenoci
Io però volevo dire una cosa io spero nelle prossime settimane
A proposito di presentiamo la centralità dell'industria di potere presentare la discussione una diciamo una ridefinizione generale delli strumenti di politica industria
Con un occhio attualmente all'esperienza che nel frattempo mi sono fatto in Francia Germania alcuni paesi europei ma con un appunto occhio alle situazione italiana
Ora è chiaro che attorno un tema del genere sì bisogna chiari sulla filosofia di fondo
Io credo che il cuore del problema si è quello che dicevo la produttività che questo cuore del problema
Abbia dentro intimamente collegato
Sia la nostra specializzazione settoriale sia il problema dimensionale questi due aspetti si tengono abbastanza
E che quindi noi dobbiamo muovere su questi due temi
Che questa questione pulita abbia dentro anche qui a prezzi un'apparenza questione della flessibilità
Che io proporrei di rischio a me va bene l'edizione che ha detto Draghi che letto con meno con una volta ma va bene così
Vuol dire però che dobbiamo affrontarlo sto tema senza ideologismi contrapposti no cioè senza chi dice
La parola legge Biagi
Magari non rendendosi conto che noi stiamo parlando di un fenomeno che ha dieci anni di storia
Dieci anni di storia
Che ha avuto presi ha mostrato un che Problemi criticità e che quindi dobbiamo leggerlo così affrontato così
Nell'idolo dietologi Isma'di chi dice non si tocchi nulla anche di cose che lui non ha mai usato e non sa neanche poco sotto a cosa servano questo non è accettabile anche questo perché allora non c'è ragione
Quindi anche il questo tema dovremo metterlo lì dentro
Quando dico dimensione dico dico che noi dovremmo avere da un lato l'uso di strumenti avendo la possibilità finanziarie cioè dall'uso di strumenti generalizzati Hall altamente selettivo detto prima speriamo di confisca di uso del fisco
Affini break per certi obiettivi di soli situazioni spese di ricerca presenta obiettivi di capitalizzazione e così via dicendo
La talmente selettivi e poi dovremo dati superando tutta la congerie strumenti che abbia alcune politiche su obiettivi sono neanche male specializzati padre lo sta facendo tutti i paesi europei dobbiamo fare anche noi il nostro mondo
Non andando individuare nei settori ne dimensioni
Mandando individuare diciamo così aree produttive tecnologiche
Che possono generare dei progetti che possono attivare quello che di dite di materiali tecnologico di meccanismi di conoscenza i centri di ricerca cioè che possono stimolare nuove avventure nuove iniziative industriali
Io credo che questo sia possibile che possa esser fatti in modo molto italiano
Come veniva de
Poi penso anche lo dicevo la Confindustria nostro problema e lo dice in una battuta solchi è che fa il medico dei Sanniti intendendo come veniva detti queste tavole rotonde che il processo selettivo dice mi pare si polle
Il processo selettivo ampiamente in corso
Poiché non penso che sia concluso e penso che non sia lì così lineare che si una botta solo che siamo si revoca Lippi conti non arrivare no
Lecco però un processo selettivo è in corso le opportunità cominciano a vedersi
Il problema è
La forza di affrontarle
Che non è solo l'abbiamo detto son convintissimo non è solo dimensionale
Certamente che tu sia grande piccolo da soli compagnia alcune funzioni oggi lo ripeto sono necessari
Appresi alla managerialità è inevitabile
Avere un aperto un nuovo dialogo con con l'apertura ai capitali in qualche forma è inevitabile
Pro comparse la commercializzazione avere un terziario desegretate difendere il marchio avere un po'di logistico pomello cose sono le cose inevitabili poi fare da sole crescendo poi fallì rette e compagnia
E qui c'è l'altro discorso io non so se avrò del coraggio perché la mi fa male il cuore attualmente in quel nuovo cosa se da di non dire la parola distretti
Di parlare di reti di impresa che possono essere territoriale
Luca sul territorio o possono essere anche
O ne parleremo gli Stati per l'amor di Dio però
Cioè non è che noi possiamo scoprire come ho visto nei in qualche dibattito qualche legislazione che recente una certa idea di distretto come era
La cosa perché l'amica più così la storia cioè celtista per amor di Dio ma sono cambiate tantissime cose
è nostro problema se vogliamo mettere assieme le imprese all'atto pratico e creare quindi non solo per secoli da Dio ma sistemi dirette a vedere se usciamo individuare dall'individualità questo concetto
E a fare una politica verso questo questo tipo di cose
E se e se riusciamo avere strumenti perché no in qualche misura anche pubblici poi naturalmente con tutte le cose del genere che facevano da sponda
Su quello che ci sembra essere l'orizzonte di obiettivi ai famosi sviluppatori qui se ne è parlato
è verissimo la cosa che ecco noi abbiamo un sistema di piccole anche piccolissimi impresa che può fase che vede lo paga ma insomma ci sono delle difficoltà che sono sto sui quello sfondate dettaglio dove banche strumenti finanziari programmazione pubblico possono fare
Qualcosa di buono però adesso anche qui voglio chiudere non voglio dilungarmi perché la cosa vuol dire questo appena sarà pronto ripeto fra un po'di settimane che come se proprio sopra io
Vorrei usarla per una ripresa di grande discussione sulla questione industriale dei servizi collegati questo Paese e mi piacerebbe molto se Matteo Colaninno se voi siete d'accordo
Che questa discussione fosse fatta con i giovani imprenditori organizzato SIM eccetera perché qui bisogni che riprendiamo con un'idea di futuro
Questi stiam parlando di libri in questione che strutturali so che lo fai domani mattina ma insomma rimettere assieme una strumentazione e delle politiche aprire una discussione che abbia poi dei degli esiti concreti mi piacerebbe che fosse possibile farla in una sede come come la vostra assieme assieme a voi
Però
A proposito di qualche potete aspettarvi in quest'arco di mesi aggiungo ci sarà spero penso ci sarà qualcosa diciamo anche sul tema delle liberalizzazioni io
Non dico di più perché ho imparato che liberalizzazioni se si fanno non si dicono perché se si dicono non si fanno questo io la mia Stella commenta
La mia stella cometa diventato l'ultima parola voglio dire cose sulla questione del Mezzogiorno
Siamo Rolando che oggi e così emessi ha deciso
Diciamo questa ristrutturazione riorganizzazione stati Governo sui temi del mezzogiorno con
Assumendo appunto la cosa formale del passaggio mi sotteso al ministero della dello sviluppo economico
Io guardate
Poi qui ci sono degli amministratori come sta la materia zero
Non ha senso questa cosa se non se non se non sa dietro un'idea
Perché qui nessuno vuole carreggiata
L'idea può essere solo secondo me fondamentalmente che cercavo che questo dire l'Assemblea
Di Confindustria
Che
La questione del Mezzogiorno può muoversi positivamente solo dentro a una a un movimento di modernizzazione del paese
Che io di questo sono profondamente convinto vuol dir le cose molto concrete
Cercavo dire la con un esempio ma quand'è che è cominciato ridursi del cinquanta per cento le interruzioni Terenzi elettrica che
E a sono ancora un problema era un disastro per il Mezzogiorno quando si è fatta la liberalizzazione ecco perché se il sistema era quello di telefonare all'ENEL
Perché a vieni qua che devi aggiustarli non funziona se il sistema è che c'è una un tordi che date le molte micidiali se se troppi interruzione evita invece dei premi se ce n'è meno il sistema comincia a girare
E c'ha guadagnato più Toniato il Mezzogiorno
E se noi davvero facessi modalità la piattaforma logistica verso le aziende sono cosa sa Razza di mezzogiorno
Cioè noi e avere un'idea del Mezzogiorno fuori dal futuro di questo Paese e tutta giocata su un'idea di recuperare quel che siamo già adesso
No allora queste dentro questi dei accerto ci vogliono delle politiche
Diciamo differenziate perché c'è a Rita
Però anche le politiche differenziate adesso dico parole fanno dei fatti sarà difficile
Devono essere organizzate suo obiettivi superiorità uno due tre quattro su unificazione di tutti i fondi attorno a obiettivi e priorità
Perché se invece noi abbiamo sette sistemi di priorità sette sistemi gli obiettivi
E sette fondi che inseguono quelle quell'altro noi finiamo nella frantumazione totale quindi anche qui io spero mi prossime settimane di fare una discussione aperte a perché vada a che vedere quali sono quali questi obiettivi
Io credo azzardo dire chiudendo che lì c'è un problema di divario sui possiamo chiamare sui livelli competenza cominciato la scolarità per vedere i i sistemi di ricerca e riconoscenza la questione della sicurezza
E la questione internazionalizzazione cioè il suo come possibilità di ospitare nuovi flussi sia dal lato delle grandi interconnessioni tra strutturale dello cistica sia dall'atto gli investimenti esteri estere in particolare credo che alla fine su questi tre punti si possono organizzare i grandi sistemi di risorse che ancora ci saranno dei prossimi nei prossimi anni gli avevo detto che avrei chiuso con una con una notazione generale sulla questione
Del rapporto fra
Risanamento e crescita e che è tema sul quale stiamo discutendo attraverso
Io credo che questa reciprocità
Si avvera
Non sia
Generica ma sia quindi falsificate sia vera se risponde a queste due condizioni
Che deve fare il risanamento non può usare meccanismi di tetti di tagli odi coso
Tutta un'illusione
Deve avere la capacità e non è semplice da andare dentro alle corse
Lo ripeto con l'esempio della spesa farmaceutica non è detto che chi spende il diciotto per cento di spesa farmaceutica tratti meglio i suoi cittadini rispetto a quello che spende il tredici per cento
Non è vero che cinque dipendenti in più o in meno dentro su turni pubbliche impiegati e da ti possono aiutare sempre no te la possono complica
Questo deve essere la Cop quindici risanamento deve esser qualificazione
Dall'altro lato seconda cosa chi si preoccupa di crescita
Non deve averli idea
Certo ci vogliono anche questi ma che la crescita lo sviluppo lo stimo l'economia si in proporzione ai soldi che spende
Perché questo è una cosa destituito di fondamento
Perché ripeto se noi negli anni ottanta fosse stato questo il principio noi saranno avremmo piazzato come dei missili interni di Crespo visto i soldi che abbiamo speso e i debiti anche se siamo fa ecco quindi crescere vuol dire innanzitutto certo spenderne i punti cruciali
Ma aprire occasioni di crescita quindi cercare di regolare aprì spazi per nuove iniziative economiche cercare di farle normative seccato illustra giusta alla giustizia mise a cercare di fare una serie di cose se riusciamo a impostarla così a quel punto attualmente e devono entrare in campo gli attori
Che il nostro problema fondamentale è riavviare un grande ciclo di investimenti accrescere a qualificarsi a settori industriali servizi sicura di questa nostra nostra cosa collegate agli Obiettivi cognato nuove soluzioni organizzative con a tutto quello che volete
Ma una un crederci punto investire un ritrovarsi
Un dare una mano a chi ci sta facendo queste cose io penso spesso ritengo che ne abbiamo tutte le condizioni come Paese terra
Per credere una scommessa di questo genere e spero che voi continuerete a trasmette come avete fatto già nella giornata di oggi questo vero messaggio di fiducia grazie
I lavori della prima giornata sono chiusi l'appuntamento è a domani mattina ore nove e trenta in questa stessa sala grazie non