Il partito democratico tra se, come e quando

Due
Abbiamo io due minuti del piede
Quindi dopo l'arresto
Se vi accomodate per non perdere tempo prezioso regolare un po'in ritardo che abbiamo accumulato
Possiamo cominciare
Sede invitati alcuna dove ci sono ancora posti liberi vedono il centro del piazza
E allora io comincerei visto che abbiamo circa un'ora per concludere i nostri lavori prosa del nostro confronto io partirei
Dalle tre condizioni sei come quando sono nel titolo di questo confronto sul Partito democratico
Ecco per molti osservatori soprattutto molti giornalisti politici quest'estate soprattutto i festival ripartito potevano rappresentare una trappola mortale dove si sarebbe in sabbia dovuto insabbiare il percorso del partito democratico viceversa abbiamo visto Caorle una festa nazionale la Margherita ma anche le conclusioni della festa dei diessini appesa euro sono state caratterizzate da una forte affermazione di volontà politica si dei due vertici dei partiti dei duelli sia Francesco Rutelli ha chiuso con un forte impulso procedere in questo percorso la festa della Margherita sia Piero Fassino e tuttavia nello stesso sono passate poche ore che sono riemerse le condizioni del come due ostacoli soprattutto uno
Non l'ha posto senza troppe ipocrisie forse con qualche eccessiva che
Romanzesca per qualcuno Piero Fassino non ultimo pochi giorni fa sul quotidiano de La Margherita Europa e cioè parlo dell'approdo europeo cioè il partito socialista europeo come nel terminale dell'operazione che si va a costruire previsti sembra irrinunciabile l'altro il tema del pluralismo culturale soprattutto delle questioni eticamente sensibili
Ha destato qualche l'amore diciamo dibattito su questo punto che si è svolta una gruppi parlamentari a Frascati dal soprattutto la relazione di Rodotà è apparsa a qualcuno troppo marcatamente
Orgogliosa di requisiti identità la insiste
E qui io comincio a a rivolgere a Paolo Gentiloni
Questa domanda il percorso del Partito Democratico S più o meno rafforzato da questa stagione estiva di riflessione queste due condizioni
Lula lirismo e approdo europeo sono scogli che possono tornare a far incagliare la nave del partito democratico
Sì grazie
Innanzitutto buona sera a tutti
Forse grazie alla
A a Ciriaco alla Margherita Campana per questo per questo invito
Mi fa molto piacere di discutere di Partito Democratico oltre con Peppe Fioroni che vedo più spesso con il presidente De Mita
Perché le discussioni sul Partito Democratico convenienza
Che apparentemente e forse sul serio ne è uno dei critici più severi
Sono quelle che forse si avvicinano di più alla sostanza del problema
Prima Francesco garofani chiedeva come è andata l'estate delle feste sul Partito democratico
Apparentemente bene tutti dicono che bisogna farlo
Ogni tanto ricorda un po'le litanie ve le ricordate le litanie di venti trent'anni fa sull'unità sindacale
Quando in un certo senso nei vertici sindacali si era
Deciso di congelare questa prospettiva unitaria in una federazione che salvaguardava scelto i buoni rapporti tra le organizzazioni ma che non arrivava e forse non era il caso che si arrivasse a una vera unità
Io ogni tanto vedo un po'di dibattiti finti sul Partito democratico in cui ci si limita a dire che bisogna farlo che è importante che si farà ma poi non si capisce bene allora perché non ci si muove
E invece spesso le discussioni che facciamo che vanno un po'più in profondità nelle critiche ci aiutano a capire di più
Io alle tre domande se come quando rispondo proprio per come dovessimo declinare le nostre generalità molto semplicemente io al se dico di sì penso che il Partito Democratico si debba fare non mi voglio rassegnare all'idea che nei prossimi
Dieci vent'anni il centrosinistra italiano
Lavori sostanzialmente con due partiti medio-piccoli uno che ha tra il quindici e il venti per cento dei voti un atto che ha tra il dieci e il quindici per cento dei voti
Entrambi con delle identità non molto definite perché uno quello che ha tra il dieci e il quindici per cento dei voti la Margherita
Forse ha un'identità da Partito democratico ma troppo anticipata rispetto ai tempi
E l'altro i DS forse ha un'identità da partito socialdemocratico ma molto molto indietro
Arrivata molto molto in ritardo rispetto ai tempi e non certo radicata nella nostra tradizione quindi al se io dico di sì perché l'esistente non va bene né come dimensioni e le dimensioni contano in politica
Ne come spessore dell'identità di questi due partiti
Che sono chiaramente entrambe delle identità in cammino non sono delle identità definitiva
Sul come
Credo che dobbiamo intenderci su come pigliamo alcune discussioni per esempio la discussione sull'invito che anche recentemente sulle pagine di Europa il segretario dei DS Fassino ha fatto alla Margherita
Dicendo venite nel Partito socialista europeo
Io darei una risposta in in due sensi primo
Io non credo che si possa dire a alla Margherita a uno dei due contraenti di questo possibile matrimonio venite nella casa che noi gli altri contraenti occupiamo mettiamoci insieme però facciamo a casa nostra fatta siamo da un lungo fidanzamento a un matrimonio ma facciamolo nella casa del socialismo europeo
Credo che non possiamo rispondere di sì anzi penso che tranquillamente senza polemiche senza che questo sia considerato un ostacolo insormontabile nella strada del partito democratico dobbiamo rispondere di no
Non sarà quello l'approdo del partito democratico
Al tempo stesso io non credo che noi dobbiamo per forza dire ai DS la pregiudiziale per andare avanti in questo cammino è uscire che voi riusciate dalla famiglia socialista
Io faccio un ragionamento abbastanza semplice e cioè è questo il nodo principale da affrontare nella costruzione del partito democratico
Dove siederanno i nostri rappresentanti al Parlamento europeo
è questo il dilemma che angoscia ai nostri militanti i nostri quadri milioni di nostri elettori di questo dobbiamo discutere
Al dibattito a cui ho partecipato a Ferrara con con Massimo Cacciari qualche settimana fa Massimo lo stile che lo contraddistingue diceva masse dessero dove vogliono al Parlamento europeo se questo è il vero problema
Il problema in realtà è quello che c'è dietro a questa discussione
E io lo sintetizzo così il partito democratico può essere una nuova tappa nella lunga evoluzione della sinistra comunista e postcomunista italiana se questo si intende quando si dice tutti nella casa del socialismo europeo io penso che di nuovo la nostra risposta deve essere no perché se il partito democratico fosse inteso come una nuova tappa nella lunga evoluzione della sinistra comunista e postcomunista
Ci sarebbero due conseguenze primo che la Margherita non sarebbe disponibile a fare questa operazione secondo che questa operazione sarebbe un'operazione perdente
Non avrebbe assolutamente le caratteristiche di forza e di richiamo anche al centro nell'area centrale dello schieramento politico che l'operazione Partito Democratico richiede quindi molto semplicemente
Questo lungo fidanzamento si può e si deve concludere con un matrimonio che dia vita a una cosa nuovo
Ha una cosa non rara chiudibili le nelle tradizioni
Del dello scorso mezzo secolo a una cosa che non è una nuova tappa nell'evoluzione
Della storia della sinistra comunista e postcomunista in Italia
Quando io sento dire agli amici dei DS oggi
Ma noi non possiamo rinunciare alla radice alla nostra radice socialdemocratica
Io io faccio fatica a vederla questa radice
Perché con tutto il rispetto per Giuseppe Saragat la la forza delle radici socialdemocratiche nel nostro Paese
E anche molto relativa io diffido di questa volontà di restare abbarbicati a delle radici chiede sono anche per i nostri amici DS relativamente le loro radici
Sostenere che la radice del partito dei DS sia nella sinistra socialdemocratica nord europea
Fa punire con la reale storia della sinistra italiana anche con la nobiltà della storia della sinistra italiana
Perché tra i tanti disastri delle affiliazioni internazionali comunque la storia dei comunisti la funzione non nazionale che hanno svolto in Italia
è una storia molto importante perché far finta che quella storia coincida con l'Internazionale socialista con la socialdemocrazia scandinava con alcune forme dell'internazionalismo socialdemocratica
Quindi noi dobbiamo andare a costruire una cosa nuova
E dobbiamo andare avanti non dobbiamo immaginare che questo percorso possa portare a far confluire una parte in un pezzo occupato già da altri
Perché dobbiamo farle concludo
Molto semplicemente perché se il Partito democratico fosse visto soltanto come un nuovo amplia mento piccolo grande
Di un filone politico il filone della sinistra
Questo si condannerebbe nel confronto tra centrodestra e centrosinistra inevitabilmente a una posizione minoritaria non si vince semplicemente allargando quell'impostazione quel filone
Non c'è una maggioranza in Italia in quella impostazione
E perché il partito democratico ci aiuta invece a conquistare il centro a conquistare una potenziale maggioranza
Perché guardate amici io penso che le esperienze anche l'esperienza nostra della Margherita diciamolo con senso di realismo
Dimostrino
Che attrarre consensi moderati del centrodestra a conquistare il centro
Non è affare che si possa risolvere soltanto costruendo nel centrosinistra un contenitore di consanguinei dei moderati del centrodestra
Perché il blocco di centrodestra si scioglie veramente cede dei pezzi al centrosinistra se si capisce che la guida la leadership la componente fondamentale del centrosinistra
è una componente affidabile moderata riformista di governo non ricattata e ricattabile continuamente dall'estrema sinistra non basta un piccolo raggruppamento di moderati nel centrosinistra per scongelare
I voti moderati del centrodestra ecco perché il partito democratico è in fondo anche una chiave di volta per uscire dallo stallo italiano
Dallo stallo italiano pensate alle condizioni oggi del Senato la Repubblica non si esce con l'illusione di una grande coalizione alla tedesca si esce governando naturalmente rafforzando la coalizione ma costruendo nel mentre si governa
Una ristrutturazione del centrosinistra che dia la guida del centrosinistra a forze affidabili credibili moderate e riformiste
Nel tempo Paolo assicura dal suo punto di vista e credo che sia un riflessione condivisa che non moriremo come si suol dire socialisti non abbiamo nessun l'intenzione cioè l'altro tema quello del pluralismo culturale parte Paolo nel suo intervento ha toccato
La questione soprattutto quando ha parlato della necessità di conquistare consensi del centro moderato io qui voglio citare non so se lo fanno
Bene un unendo dove il presidente De Mita spesso richiama ricordando un incontro con Moro De Mita giovane
Voleva assolutamente rompere gli indugi per fare il centrosinistra Mologni disse non serve
Pretenderlo bisogna costruire condizioni per realizzarlo un progetto politico
E tra le condizioni che bisogna soddisfare allora c'era persuadere convincere l'elettorato cattolico l'elettorato moderato cattolico sulla tutto l'elettorato meridionale che quella era la scelta giusta in quel momento
Un problema che in qualche misura si pone in maniera analoga anche rispetto al progetto del partito democratico abbiamo in quanto sentito sentiamo tutti i giorni nostri mondi dubbi perplessità resistenze in questa direzione soprattutto in quegli ambienti allora la risposta qual è
Tanto grazie
Di questo confronto grazie a Margherita la campagna
Grazie
Presidente De Mita
Di questo
Dibattito di queste riflessioni che faremo insieme
Intanto credo che tutte le volte dobbiamo tra un modo dalla Dinoi vedi le maniera diversa che tutte volte chiederci se moriremo no socialdemocratici io siccome l'età media sto Paese s'è allungato sta preoccupazione se fosse possibile
La vorrei trasformare in coma vogliamo continua vive invece che preoccuparci di come di come moriremo
Credo
E lo abbiamo due problemi un problema che riguarda anche un tema di cui abbiamo dibattuto
In questi giorni e che in parte mi aiuta a rispondere alla domanda di Garofani ad esempio il perché dell'iniziativa
Che prevalentemente culturale del dibattito che si farà Chianciano di altre iniziative che ci sono stati intorno
Alla cultura e la storia dei cattolici democratici o una preoccupazione che viene molto prima del partito democratico e riguarda una riflessioni tipo prepolitico
Io non so come voi abbiate valutato e riflettuto interno al Meeting di Rimini
Organizzato da Comunione e Liberazione la Compagnia delle opere a me ha lasciato
Sconcertato una escalation di sovrapposizione tra la destra di questo Paese
E alcuni movimenti cattolici
Io credo non si è mai verificato una storia del Paese che un leader di un partito in vita da un dibattito conclude il dibattito lasciando la il proselitismo della propria forza politica affidando a movimento ecclesiale movimento cattolico
Ed è la prima volta Berlusconi va e affida a Comunione e liberazione di realizzazione dei circoli non so come la chiamati perché ogni tanto caso circoli
Di quel partito credo che questo ci debba far riflettere non tanto perché la proposto ma che questo è avvenuto sostanzialmente come l'avere sottolineato che l'Italia non può che essere italiana e cattolica con una chiusura e un'impostazione di un cattolicesimo clericale che nel Paese è stato superato da da anni Pdp di percorso che i movimenti ecclesiali hanno fatto che tutto questo è avvenuto nel grande silenzio dei cattolici in questo Paese
E il silenzio dei cattolici e di movimento di questo Paese e ci deve aiutare a fare secondo me qualche riflessione su come dobbiamo anche connotare la nostra presenza nel nell'impegno politico sui temi su su tanti temi a me l'idea che in qualche modo si apre una grande questione del paese che il cattolico che ci sia una questione cattolica che riguarda il centrosinistra per cui un cattolico non può votare centrosinistra qui è elettore
Sgradito eppure votante ce ne sono tantissimi che hanno votato centrosinistra o peggio ancora che può votare singolarmente ma non può votare sì è espressione di una sensibilità di un movimento impegnato all'interno dei movimenti cattolici di questo nostro Paese di questo e credo che sia un tema rispetto al quale chi all'interno della Margherita ma la Margherita nel suo complesso il centrosinistra nel suo complesso e ancora di più quelli che vogliono costruire il partito democratico è un tema che si devono porre che si devono porre perché ricreare la oppure la no ricreare potenziare garantire la presenza all'interno del nostro soggetto politico e del soggetto politico che andiamo a costruire non di una testimonianza
Ma di una presenza dell'impegno dei cattolici che non sia marginale e che non sia nel soltanto neanche quelli che escono fuori per parlare soltanto della testimonianza di alcuni valori e dopo che abbiamo fatto la nostra battaglia ad esempio per testimoniare la dignità della riedito umana l'importanza l'abbiamo visto sulla fecondazione artificiale che certi valori non vengono messi in discussione
Ma dopo che la vita è nata il problema di come cresce di come si sviluppa l'economia la sicurezza il lavoro gli a spetti a tutto tondo dalla politica ci riguardano direttamente
E alla credo che dobbiamo evitare e questo è lo sforzo che sta dentro il come si costruisce il partito democratico e sa anche eventuali quando al quando si costruisce patire morali è quello di riuscire a ed è un impegno che cammina con le gambe nostri fondi Amber prevalentemente di tutti all'interno dalla matita neanche di una sola parte all'interna deve farsi carico che nella pluralità della sensibilità la questione cattolica del centrosinistra non si può aprire non si può neanche ritenere che non c'è questione cattolica perché cattolici viene chiesto di occuparsi di un piccolo orticello dopodiché il resto è compito di altri questo è quello che fanno i cattolici nel centrodestra e dobbiamo in questo confronto anche essere in grado di a vere con i cattolici di questo nostro Paese un ritrovato dialogo molto probabilmente anche noi siamo abituati a discutere di quello che eravamo di quello che siamo ma l'osmosi del confronto del dialogo costante ed assiduo molto probabilmente l'abbiamo edulcorato sospese e questo sono figli che vanno Riano dati perché sono fondamentali per evitare che sì se all'Egizio sempre di più un assioma per cui l'essere cattolico in questo Paese essere clericale che comunque se c'è cattolicesimo organizzato questo non può che essere schierato con la destra è questa la cosa che non deve preoccupare chi viene dalla nostra dalla mia storia la storia di tanti altri
Ma questo deve preoccupare nel suo complesso la Margherita
Deve occupare l'intero centrosinistra ma devo troppo preoccupare ancora di più
Che insieme con la Margherita pensa Democratici di sinistra costruisce ho avviato il percorso di costruzione il partito democratico è questo atterrisce direttamente al come e a quando vedete io sono personalmente convinto che il partito democratico è un processo ineluttabile inevitabile è ineluttabile richiamo
Presentati agli elettori e io mi ricordo ancora le cose che ho sostenuto nel corso di questi anni chiamo presentate agli elettori insieme alle europee elezioni europee poi siamo andati divisi al Parlamento europeo ci siamo presentati in molte regioni insieme alle Regionali poi siamo andati divisi siamo esentati alle politiche
Siamo andati a finire negli stessi gruppi a Palazzo Madama e a Montecitorio
Questo sforzo
Di presentarci agli elettori in modo contrario a quello che normalmente dovrebbe avvenire perché prima dovremmo fare aver costruito un soggetto politico e poi chiedere la fiducia su quel soggetto politico agli elettori non abbiamo anticipato abbiamo detto agli elettori validati sì l'intuizione che abbiamo avuto prima ancora che l'intuizione posa abbiamo scelto lo strumento elettorale per vedere se questo cioè io credo che girando il Paese
Quel trenta per cento di elettori che ci ha stabilmente votato in tutte le tornate elettorali credo che non ci capirebbe se noi questo progetto che gli abbiamo sottoposto per tante volte al voto di dicessimo abbiamo scherzato
Credo che comunque ci sarebbe chi questo progetto lo porterebbe avanti e sarebbero molti gli elettori che si direbbero che lo porta avanti
Allora il se è inevitabile il come e quando e passa per la capacità di saper fare passi in avanti che ci consentano
Di costruire una opportunità come io credo sia il partito democratico per il nostro Paese per la vita democratica dell'Italia
Ma di costruirlo non scambiandolo con un opportunismo anche di una classe dirigente vasta indi tempi e i modi sono quelli che consentono di realizzare una pietra miliare dopo l'altra un cammino che passa per la garanzia di essere un partito plurale la Margherita oggi è un partito plurale noi siamo l'embrione del del Partito Democratico dentro ci sono esperienze e culture diverse che hanno fatto una sintesi ma nel quando delle pietre miliari passa il fatto che quando ci si scrive non ci si scrive a un compromesso di governo non ci si scrive a una mediazione costante se ci si stia un nuovo soggetto politico a un nuovo partito bisogna aver costruito anche una identità valoriale di riferimenti che sono comuni perché solo questo dall'anima nuovo partito democratico ma noi rischieremmo di mettere in cantiere
Una brutta copia o poco più bella di quella che è stata Forza Italia un grande contenitore in cui si mette dentro indistintamente
Qualcosa più sull'urgenza anche sulla capacità di animatori nitida e questo processo non lo dobbiamo costruire e a me quello che preoccupa in questo come costruire questo processo e che quando si ragiona sul quando siamo tutti tentati di mettere in piedi uno scaricabarile un gioco del cerino tra noi ed è moderati di sinistra dicendo vediamo chi ci sta di più chi ci sta di meno quasi che il quando del tempo per realizzare questo
Questo percorso fosse a prescindere dai nodi che vogliamo affrontare l'ha detto Paolo prima quello dalla collocazione europea io credo che e come se tutto il dibattito del partito democratico avessimo disquisito intorno alla Luna improvvisamente da un po'di mesi o da un qualche anno l'accento e sul nostro dito invece che sulla meta che dovremmo raggiungere allora Maccia senso dividere e questa improvvisa voglia che è una paura poi secondo me è una paura che c'è dentro i Democratici di sinistra che in qualche modo sono ingabbiati in una macchina organizzativa che l'idea di dire ma devo fare un nuovo soggetto come quando lo abbiamo bloccato i popolari abbiamo fatto un discreto salto
Però smontare una macchina organizzativa e costruì non alta non è una cosa sempre credo questa macchina organizzativa democratici di sinistra che è la loro forza però è anche una gabbia che non è tanto flessibile l'anno dobbiamo aiutarli a fare un percorso per uscire da questa Gabetti
L'ossessione del Collocamento europeo è un po'la la protezione lo scudo magnetico sulla gabbia dell'organizzazione cioè quella di dire ma se non andiamo lì dove andremo e credo che in una esistenza politica in cui i temi si giocano oltre che in Europa
Nel mondo ma perché non affrontiamo il problema di come vediamo noi la globalizzazione già abbiamo un governo che è attentissimo a ciò che accade in Asia corte cade
Nel
Nell'America latina perché non ci domandiamo
Come vogliamo governare il processo di globalizzazione del mondo se siamo convinti che è soltanto un problema di mercato se siamo convinti che sulla logica di mercato si spendono i diritti se siamo convinti che si normalizza solo il business e non si pensa più per niente alla giustizia sociale la credo che sul su questi temi ci diamo un'occhiata nel mondo con i democratici americani o con tante forze politiche dell'America Latina o dell'altro il sud est asiatico o dell'ASI abbiamo delle convergenze come con alcuni Paesi con acqua forze politiche europee e molto probabilmente questa collocazione internazionale ci aiuta anche a uscire di un da una gabbia dove i democratici di sinistra rischiano di essere ancorati per quel salto che gli ha mancato nella costruzione della Margherita non ama dire abbiamo fatto un primo grosso
Passo in avanti loro hanno fatto una serie di trasformazioni successive ma all'interno di un unico di un unico filone e il fatto di avvenire all'interno della Margherita e portarla all'interno del partito democratico una presenza culturale che garantisce la pluralità vera io credo è un partito democratico senza la storia la cultura anche dei cattolici democratici è la ripetizione e il rischio vero di fare uniti nei Democratici di sinistra una ripetizione della Cosa tre e della cosa quattro di questo credo che ne deve essere consapevole la Margherita e noi all'interno de la Margherita
Nel consentire di realizzare il partito democratico proprio questa nostra presenza
Grazie Beppe
Presidente De Mita io ricollego a quello ha detto Paolo Gentiloni l'impressione che ho avuto ascoltando la prima l'assemblea federale poi a Caorle
Cioè quel quella resistenza che a molti è sembrata un no
Da parte sua il partito democratico secondo me nasconde invece la voglia di accettare una sfida purché sia una sfida che giocata sui sul terreno delle culture politiche vere del riconoscimento dei problemi per quello che sono potuto realismo
Necessario passando anche attraverso momenti di scontro di confronto anche duro
Lei a Caorle dopo l'intervento di Fassino ha detto che avrebbe analizzato qui un intervento che era quello del segretario dei DS non l'aveva
Convinto soprattutto per quanto riguardava la lettura dell'orizzonte europeo dell'adesione di questo soggetto nuove dovrebbe nascere al contenitore socialista proprio perché l'aveva già detto appunto a casa naturale non è soltanto anzi non è la radice socialdemocratica quella che caratterizza la storia della sinistra italiana è piuttosto quella del comunismo democratico
Allora questa sfida a quali condizioni può essere porta davanti
Ma io
Innanzitutto ringrazio Paolo Gentiloni e Beppe Fioroni
Non lo so se temevo speravo
Che il vostro impedimento oggettivo G.C. è stato Consiglio dei ministri
Si sarebbe accompagnata ad una telefonata di un investimento giustificabile
Poi mi sono informato che arrivate e sono contento
E io ho il dovere
Rivive a alle persone che ascoltano prima che voi
Una mia opinione una mia difficoltà e se mi consentite anche
Una sorta di tormento
Perché la comunicazione della riflessione Paolo vedi di fare una norma che lo consenta non passa
Nella pubblica opinione io l'ho visto ieri sera
Abbiamo avuto un dialogo un po'
Difficile contro Fassino lui parla un linguaggio
Diverso dalla ricerca
Giustifica
O pensa di giustificare una manovra
Mentre nelle parole di Paolo Gentiloni io mi mi ci trovo parecchio
Perché Paolo Gentiloni
Sì ho capito bene ma credo di sì perché poi non è che
Lo ascolto solo stessi né chiacchieriamo
Di fronte a questa ipotesi insomma eleva la qualità della riflessione dentro la riflessione c'è la problematicità della ricerca
Direi che
Se accetta la sfida sull'uscita dal pantano della politica al livello più alto possibile
Direi che è una cosa che condivido perché un difetto che anch'io e quello di immaginare di porci di fronte ai problemi al livello più alto
Dovendo stare sempre attenti che il livello alto della politica non può essere l'astrazione una teoria pura
Come mi capita qualche volta di leggere nelle riflessioni di Cacciari persona di straordinaria intelligenza per insomma
Sono pezzi di ricerca filosofica
La politiche insieme una cosa più modesta
Perché dentro le corsie
La politica come mai process
Non è elaborare le risposte per il domani dalla risposta immediata sulla domanda che c'è ma la risposta non nell'accettazione di quello che la risposta è il tentativo della superbia della intelligenza di guidare
Di fare in modo che gli eventi siano il più favorevolmente possibile a garantire la libertà della persona umana questo è illo motivo di fondo che credo ci accomuna su questo
Diciamo nella Margherita abbiamo raggiunto abbastanza sintonia
Sì io penso all'esperienza politico-culturali di Gentiloni alla migliaia quelle di Realacci
I punti di partenza se si fossero cristallizzati non ci saremmo parlati
Probabilmente oggi i dentro il crogiuolo della Margherita
Il dialogo tra queste tre posizioni storiche diverse ha approvato un punto omogeneo di riflessione non di verità
Allora su questa ipotesi lo dico per l'ultima volta per i giornalisti in maniera che non scriva annose a favore o contro
Se dovessi decidere io
Lo dica Paolo
Per
Saggezza politica non media
Di persone che sono i riferimenti più alti del processo democratico del Paese Moro
Insieme all'episodio ricordato
Da
Garofoli e questo nuovo real dire agli impazienti io ho avuto la mia stagione di impazienza
Quando ero ragazzo della prospettiva aerea il centrosinistra
Per la verità avevamo anche una elaborazione più consistente però dal punto di vista del processo politico eravamo impazienti ramo un gruppetto minoritario dentro ma democrazia Christian
E io accusavo Moro di clerico fascismo
Perché la Democrazia cristiana all'epoca sosteneva un governo con l'alleanza del movimento soci alle
Moro mi chiamo
Si verificò un colloquio molto singolare
Perché io gli dicevo quello che io volevo fare un po'come questi che vogliono fare il partito democratico
E Moro con grande pazienza mi spiegò come si sarebbe dovuto fare per me è stata una grandissima lezione
Da allora
Insieme all'età
Poi sono anche cresciuto ma da allora io non mi sono posto più di fronde i problemi desiderando lì ma sembrerebbe in cercando il come il problema potesse essere risolta
Che un processo complesso
Di intuizioni prima che di riferimento culturale definito e un insieme di motivazioni culturali di intuizioni di capacità di persuasione
La proposte celle l'interrogativo che mi accompagna e in che misura il processo che Paolo Gentiloni ha definito in maniera
Del resto un proprio sull'indicazione di Gentiloni io ci sto
Ci sto a discutere
Però poi secondo me io e Paolo Gentiloni constatiamo quello che a me è capitato in Campania
Di muovermi impositivo per creare condizioni diverse e poi di essere sempre schiacciato
Tra i napoletani che ritengono che chi parla disturba il manovratore e chi vuole aiutare a che il manovratore Guidi ne Enzo lo non ha la forza necessaria per fare
Io non scegliere in questo percorso
Lo dico a Beppe
Perché le storie insomma sono un po'come
Le vicende umane non non non sono sostituibili la storia evolvono ma non sono sostituibili
E noi viceversa sul processo politico intendiamo una sorta di violenza contro natura
Tanto per farmi capire se qualcuno dicesse tu potrai parlare solo se pronunci bene la lingua italiana il ritorno dal silenzio
Non la la posso posso
Per insomma gli esteti
Fare un qualche sforzo anche se c'è stato un linguista io adesso comprano i libri li manderò il primo lo manderò e Giuliano Amato
Più grande linguista italiano Tullio De Mauro dove spiega che quelli che mi censurano su una nave stabiliti perché la pronuncia vela di origine latina sulla è quella per la verità lui dice del padre e e quindi io mi salvo perché il padre parlava come me e quindi
Ma io io non voglio come dire a addentrarmi su questo
Io credo che il percorso dovrebbe essere diverso e l'affermazione di Paolo che la sola che non condivido teoricamente
Che un sistema politico funziona meglio sia soggetti forti
Bene è vero solo che i soggetti forti non si desiderano i soggetti forti si costruiscono perché se si immagina di costruire a soggetti forti e risultati alla frammentazione è un po'come
La con dadi in dei nostri Paesi che volendo diventare regina portava la ricotta al mercato using Lino e perse pure la ricotta che aveva in testa io conservo a futura memoria
Per la prossima festa della Margherita
A futura memoria che il percorso che voi immaginate è morto rischioso
Però
Accetto viceversa la riflessione di Paolo Gentiloni che dice se ho capito bene sistema politico così com'è non funziona
Tutto il sistema politico non funzioni e allora noi ipotizziamo di elevare la qualità della politica dentro uno degli schieramenti in quello di centrosinistra
Costruendo dentro
L'aria del centrosinistra un uso oggetto politico forte e credo che quando dico forte e forte culturalmente capace di persuadere e io a questo punto superò anche la difficoltà della lezione Moro Thea che quando si fa qualcosa in politica bisogna prima persuadere gli elettori
E tavoli un mio difetto io perciò sono molto preoccupato perché la mia natura mi porta Sempre ad anticipare il future la riflessione io vado direi per natura
Oltre l'immediato pratico uno
E a volte mi aggrappo al futuro senza un vero radicamento nel presente quindi non è la mia natura che mi impedisce questo è e la preoccupazione reale che mi impedisce questo però o Paolo
Pommery noto Beppe
Ma è la stessa cosa io parlo delle cose che avete detto non posso far riferimento alle conversazioni che facciamo sempre facciamo questa sfida
E la sostanza quale costruire una forza politica moderata
Paolo ha usato il termine moderato e stai attento Fassino chiedendo alla festa
Dei DS ha detto no sarà un partito di sinistra non moderato
A parte il fatto che moderato
E da rifiutare
Nell'analisi marxista
Dove il moderato si contrappone al processo di trasformazione
Cioè il peccato originale che loro hanno in teste come la mia pronuncia e difficilmente correggibile
No non l'analisi moderato che conservatore rispetta chi ipotizza la rivoluzione
Nel sistema democratico moderno moderato è l'intelligente che guida è un po'come il medico
Che non si rassegna e non aspetta la terapia o futura e quello che di fronte alla malattia utilizza la conoscenza scientifica che ha per aiutarlo a non morire perché la medicina poi fa questo aiuta a non morire
Che è la fusione vera e primari
Io ci sto e secondo me
Il se il come e direi anche il quando
Non sono distinguibili
Se è una cosa la si fa e noi vogliamo farla bene le due cose si tengono non è che prima lo facciamo e e poi vediamo
I figli crescono per come li facciamo crescere non è che prima li facciamo crescere e poi li evochiamo è vero che presso questo rischio questo rischio c'è però secondo me il risultato e negativo e io pongo oltre questioni la grande sfida
Alla superbia umana Paolo io non lo rifiuto pongo il tre questioni la prima
Quella della motivazione ideale dell'impegno politico
Che non è una giaculatoria di costi astratte la definizione concreta dello sfondamento oggi della libertà della persona umana
Quando io pongo come punto principale della discussione quello della definizione di laicità no non penso lo detta alla Binetti e io vado molto d'accordo con la Binetti anzi posso dire in pubblico che per un certo verso mi ha sorpreso
Perché utilizzando le categorie giuridiche dell'interpretazione su una questione che tormenta parecchio la classe politica analfabeta Binetti nonno la coscienza umana e andata molto più avanti
Di quando in realtà qualcuno potrebbe immaginare
La laicità oggi ora considero Comella Rifondazione delle ragioni della libertà umana
Per quale ragione Paolo perché noi siamo andati avanti fino all'altro ieri per cui da una parte c'era un contesto di garanzia
L'ordinamento della convivenza umana insomma era il riferimento per la posizione tranquilla delle persone e dall'altra quelli che se contrapponevano a questo modello
A questo contesto avrebbe detto a Sciascia ipotizzando un contesto diverso che era quello sociali
Oggi non sono più validi nell'uno e nell'altro
Il primo perché è stato sconfitto dalla storia l'altro perché è stato modificato dagli eventi
Educare i nostri figli Corno le regole con cui siamo è stato il duca di notte una grande astrazione ce ne abbiamo bisogno di ridefinire i valori non uno come astrazione ma le cose condivise
L'apartheid è la coscienza e tale Sella libertà della coscienza applica un valore la libertà della coscienza che fa fare una persona quello che vuole non è la libertà della coscienza e la libertà dell'incosciente
E la libertà delle incosciente crea tensioni stiamo attenti noi che abbiamo come prospettiva il consolidamento della democrazia sale cresce ancora ed è molto dilatato
Il privilegio dell'egoismo
Quando io ho parlato di diritti e non garantiti era una posizione culturale mi dispiace per gli analfabeti napoletani che su questa questione hanno pensato ad un giudizio su una persona e tanto meno al sindaco della cittadina
Questa è una grande questione lo dica Fioroni
Noi non possiamo meravigliarci
Che oggi storicamente il mondo cattolico tutto io e Binetti siamo delle eccezioni
Siamo minoranza dentro questo vasto mondo si saldano col centrodestra
Non basta dire che è sbagliato io lo so che è sbagliato
Anzi io Beppe arriva ad una conclusione molto più dura più drammatica
Nella storia della destra europea la saldatura tra i grandi principi i filosofi della libertà la non governabile da del sistema porta dei regimi autoritari di destra
Il fondamento del fascismo e del nazismo era nella saldatura già questo grande valore e l'indifferenza alla libertà politica delle persone
Non è che si torna
L'analogia e ai processi
Però noi non possiamo denunciare questa cosa dovremmo preoccuparci di come questo mondo queste persone
Possano avere il riferimento in un nuovo contesto politico in un riferimento politico più credibile dove si sa Dinoi insieme le ragioni della loro superstizione religiosa
Io parlo in termini paradossali e le ragioni di libertà io non sono attento al mondo cattolico perché le istituzioni siano la proiezione della missione pastorale
Io sono attento al mondo cattolico perché in Italia questo mondo e quasi la maggioranza della pubblica opinione poi mi interessa poco se Vanni in chiesa
Fanno i sacramenti però diciamo la loro superstizione si legge una risposta
La grande posizione politica della Democrazia cristiana questo va detto in maniera molto chiara ha ha fatto diventare più credenti i credenti diciamo che la posizione che hanno anticipato il Concilio erano dentro la Democrazia Cristiana noi dentro la organizzazione ecclesiale
E allora da un punto di vista democratico di fatto perché a queste il mercato noi di fronte a questo mondo non possiamo essere indifferenti e non possiamo essere attenti facendoci travolgere da le posizioni clerico moderati che sono diffuse dentro la gerarchia dentro le organizzazioni ecclesiali io questo lo vedo come problema ma non basta a denunciarlo
E Paolo Gentiloni
Paolo io l'anno più una memoria insomma che funziona
Ha detto
Una cosa che io sto provata spiega Fassino ieri si è inutilmente elogiato l'operazione riesce se il partito democratico collocherà i propri Contini aldilà del confine che oggi ha il centrosinistra
Come orizzonte io non è che e credo che Paolo abbia detto la stessa cosa c'è questa forza politica nuova deve rispondere insieme non non solo a questi deve rispondere insieme anche all'elettorato tradizionalmente di sinistra ma deve rispondere anche all'elettorato tradizionalmente democratico non l'uno con l'ambiguità ma con una risposta più alta
Con una risposta davvero che si preoccupa di proiettarsi verso il futuro considerando la storia ma le storie proiettate nel futuro che la grande ambizione della politica e su questo la riflessione non c'è
Onestamente non c'è non non la si evita non è che dobbiamo scrivere la Carta dei Valori queste sono stupidaggini noi dobbiamo trasmettere nella convinzione delle persone che le posizioni culturali attraverso una elaborazione plurima di una spiegazione
Do ma il pluralismo e e la ricchezza della libertà non è la confusione della libertà noi siamo su questa posizione e io ho la sensazione lo dico constatando è una cosa che insomma se potessi modifica la modifica dei che il corpo
Della sinistra insomma rispetta queste questioni oggi non si contrappone ma neppure ne percepisce e noi dobbiamo discutendo
Far crescere una comune motivazione perché la politica è tale se insieme stiamo con la stessa convinzione
Beh proprio non ha detto una cosa precisa la politica non è la mediazione la cultura politica non è la mediazione dell'atto di governo la cultura politiche altro la mia la motivazione di fondo
La seconda metto la terza perché quella che mi interessa di più può io non parlo chiudo
E quella sulle istituzioni
E c'è grande confusione su questo ma non solo all'interno della sinistra per la verità anche all'interno nostro quindi non è un problema rivolto a alla sinistra e questo è un problema rivolto alla politica
Noi siamo andati avanti dopo la crisi della Prima Repubblica
Elaborando su una situazione di fatto
Nel momento della crisi si è provveduto eleggendo delle persone come riferimento e io ritengo che quello fu un fatto straordinario
Nei momenti di confusione c'è sempre qualcuno che alzando la mano dice dove si va dove è stato l'errore magari immaginato
Che la domanda di partecipazione che ha messo in crisi le istituzioni avesse come risposta alla personalizzazione della politica e oggi questa cosa non funziona più non funziona Napoli non funziona alla Regione
Ma lasciatemelo dire con grande serenità non funziona neppure a livello di governo
Le difficoltà che il governo incontrerà la pretesa di una persona
Insomma c'è la battuta di Andreotti oggi siccome professore ritiene che non debba spiegare
In politica è invece il politico deve persuadere altro che spiegare quindi è il sistema che non funziona
E noi dobbiamo modificare questo meccanismo e il meccanismo a che cosa dovrebbe portarci ah no non lo privilegiare la legittimazioni di chi comanda ma ad articolare un sistema lo dico agli assessori della Margherita
Un sistema istituzionale a garanzia dei diritti
Ma è un sistema che vale per tutti non è che vanta solo per la Campania offrono per la su questo c'è una sordità assoluta e la lotta politica è fatta
Dentro la Margherita e dentro i diessini irruzione della legittimazione personale
L'esperienza di Salerno città insomma è abbastanza emblematica da questo punto di vista non è spiegabile
Con lui criteri della solidarietà tra partiti è spiegabile dentro un sistema che funziona così esatti dopo che uno ha vinto in realtà dopo che ha vinto comanda
Non risponde più a nessuno il sistema di rapporto tra eletto ed elettore
Che le forme di partecipazione democratica che c'erano o garantivano oggi non ci sono più e quindi dobbiamo ricostruire questo quindi una discussione molto seria
Non solo tecnica prevalentemente politico Laterza e chiudo ho preso più tempo perché pure parlate solo voi due io ho esaurito alle mie opinioni quello della collocazione internazionale
Ma potrei dire sono d'accordo con Paolo Gentiloni e chiudere perché Paolo
Ha raccolto la motivazione vera
Non è la tecnica perché davvero è un problema indifferente dove poi i nostri eletti nel Parlamento europeo si sia dono
No dico
Potrei utilizza l'espressione di Andreotti che Nolte in Consiglio nazionale disse dove ci si siede ci dove capita a me dicono che sono di destra ma io dico a voi che io mi sono seduto là
Come è un po'come quando uno va al cinema all'epoca si andava al cinema e c'era la maschera che con la Pilla illuminava or dopo ho trovato il posto libero mi sono seduto non è questo il problema
E non è neppure se prevedibilmente sul piano del comportamento dal voto probabilmente noi saremmo un po'più vicini ad alcuni che sono le centrosinistra anziché quelli che sono nel centro destra ma in maniera molto provocatorio invece pongo in tempi un riferimento molto concreto
Modica tutti se oggi noi dovessimo scegliere un alleato sul piano del processo di integrazione europea perché noi vogliamo riprende il processo di Händel creazione europea Cochi ci alleiamo Köbler o con la mente
E la Merkel e e quella che va in questa direzione Blair e quello che va nella direzione opposta ma che senso ha dire che noi stiamo comunque dentro un contesto
Che non ha senso non solo ma l'internazionalismo e finito con la fine del comunismo l'internazionalismo socialista non ha più senso perché il socialismo non è più una prospettiva è un'esigenza ma non è una prospettiva culturale
Queste cose non applaudite non lei dice uno che non è stato mai socialiste quindi potrebbe di si potrebbe dire già parla con il proprio dialetto
Tolte le personalità di questo mondo a livello europeo io leggo Repubblica solo per questo il resto non mi interessa insomma si interrogano se in questo serve ancora
è un'esigenza Pascoli Anna
Un'esigenza di giustizia e libertà nonno io benedico chi per lei Kadija io benedico chi per lei cada ma questa non è la politica la politiche altro
Allora
Qual è la ragione
La ragione e quella che ha detto Paolo Gentiloni
Quindi attendo paura
Io ripeto le cose che hai detto tu e siamo in due il loro cioè la deformazione mentale de immaginare la loro storia come una storia Contino
Del resto loro hanno fatto una pubblicazione sul Partito democratico da grande esce al Partito Democratico ma che cavolo c'entra Gramsci col Partito Democratico fa cultura gramsciana
Che ci ha aiutato negli anni della nostra infanzia misurarci con i problemi della democrazia dentro la cultura marxista era insomma l'eresia
Per un certo verso che più ci indicava però diventa singolare che gli ex comunisti oggi portano grammi uscito sull'altare quando quella liturgia non c'è più
Insomma è come se io vi ponesse il traguardo di aiutare i gloriosi combattenti della guerra quindici diciotto non ci sono più al devo pensare Allo futuro il loro cioè
La convinzione che la storia è la storia della sinistra
Anziché la storia comunista
Perché è una sorta di continuità e Reichlin
Che nel vecchio gruppo dirigente una persona di notevole attrezzatura culturale lei saggi che fa io lo leggo con non molta attenzione rivaluta moltissimo ma esperienza democratica cristiana accomuna così incidentale
Perché poi la storia vera insomma il telaio ok ha garantito il garantirebbe il processo di avanzamento della democrazia in Italia e il loro
E poi diciamocelo con molta franchezza se
Ci spiegassero
Che per conservare loro l'unità del loro partito
Perché le operazioni riescono se trascinano Paolo mosse dividono su questo metterò a agli atti una mia per il previsione beh allora si potrebbe pure capire
E noi non dovremmo come dire metterli in difficoltà sul piano della persuasione vanno sul piano della convinzione loro viceversa sono convinti che erano comunisti stalinisti e poi ho cambiato
Erano comunisti e poi diventati PDS perché è caduto il muro di Berlino
Onestamente lo dovranno saper pure prima
Ciò che che era una cosa che non andava io negli anni passati Garofalo una volta tanto la citazione di me stesso la posso fare io ho sostenuto che il comunismo è stato sconfitto prima in Italia che nell'Unione Sovietica perché in Italia onestamente il Partito comunista si era misurato col processo di innovazione non ce la fa
Non ce l'ha fatta per non non non è che io dovevano aspettare la la la caduta del muro di Berlino adesso sono diventati socialdemocratici svedesi
Mi pare proprio esagerato Rollo
Chiedono a noi DTT
Essere accertati bontà loro
No questo non è possibile
Per quale ragione
Non solo per le motivazioni di politica internazionale
La politica estera e la proiezione della politica interna
Quindi le politiche sono gestite dagli Stati nazionali finché ci sono e secondo me ci saranno per un po'di tempo immaginare un luogo dove le politiche nazionali siamo decisi a fuori
Dall'autonomia e della sovranità dei popoli significa contraddire
Vorrei che mi si capisse non lo vorrei che qualche giornalista scrivesse in maniera ambigua la cosa che sto per dire Berlusconi in fondo che politica estera proponeva quella di far decidere agli altri la politica estera e poi ci siamo ribellati ne abbiamo detto che era un errore ne abbiamo cambiato
Credo con grande intelligenza e grande coraggio la politica beh sarebbe stanno teorizzare una cosa opposte quindi io concludo e vero
L'ha detto Paolo in un certo senso l'ha detto pure Garofalo che io discuto
E la discussione non mi porta hanno ma onestamente non mi porta anzi cioè io accetto la sfida
Fino a oggi insomma il punto la stanza convergente di analisi dettano i tre
Con gli altri mi pare un po'più difficile normanno che sia impossibile non non avviene ma ne discutiamo Nadia e discutiamo
Per non la smetterà di però una sensazione sbagliata
Io ho una previsione preoccupata
Che se questo processo imbocca la strada della precipitazione cioè diventa un fatto organizzativo innanzitutto
Nel bene che aveva conserva il trenta per cento ma io credo il ventinove qualcosa
Trenta per cento no
Ma l'altra area quest'aria cui noi rivolgiamo attenzione
Non per una scelta conservatrice ma per il recupero del processo democratico diretto da Ken vinca il centrosinistra se no il centrosinistra non vincerà
Porterebbe liberarsi Unali alla ricerca di nuovi riferimenti e quindi altroché rafforzamento del centrosinistra la scorciatoia io la vedo perciò mi preoccupo la vedo come l'l'allargamento della fragilità della coalizione e credo che noi di tutto abbiamo bisogno tranne che aggravare la fa agilità del quadro politico che abbiamo grazie
Grazie presidente abbiamo tempo versiamo velocissimi nel fare
Un altro sotto presidente vediamo
Allora Paolo
Sì chiosa all'intervento dei Mad dopo l'innovazione tali cose un avvertimento che sanno di godere l'operazione riesce ha detto De Mita al se i DS riescono a mantenere la loro unità e non
Operazione abbastanza difficile visto che contemporaneamente bisogna sfidarli duramente sul terreno provocando la puntura politica della leadership moderata come detto tu
Si diresse anche la Margherita naturalmente nel senso che
è un percorso in cui entrambi i partiti
Hanno una sfida che è vero oggi sembra più all'ordine del giorno dei DS di andarsi facendosi convincere facendo il percorso insieme io penso che la ricetta per provare questo percorso è quella di di discutere apertamente come si fa stasera e non di dare per per scontate
Le conclusioni e poi mai a ritrovarsi che non si comincia nemmeno dopo aver dato per mesi e mesi scontata la conclusione
A me piace la distinzione di De Mita tra
Tra chi ricerca chi giustifica anche se
Capisco benissimo che chi lui si riferiva a Piero Fassino che chi magari fa il segretario di un partito
Un po'per dovere molto spesso debba giustificare spiegare
Difendere una posizione più che interrogarsi
Però avendo re maggiore libertà penso che sia molto utile invece
Interrogarsi io in questi due minuti provo a isolare un punto che tra i tanti di di condivisione su cui forse
C'è una diversità di opinioni con con Ciriaco anche Pers stimolarlo a re intervenire
Allora mettiamola così io
Diceva De Mita certamente è importante che la coalizione abbia al proprio interno una forza importante
Ed è una delle ragioni
Molto semplici per cui serve
A mio avviso il Partito Democratico
Perché è una forza di dimensioni rilevanti da una parte può essere un magnete nei confronti del centro del degli elettori moderati dell'altra parte perché dà sicurezza da affidabilità
E dall'altra parte perché
è uno dei modi per provare ad uscire dalla in pass istituzionale in cui noi oggi siamo
De Mita che spesso ci ricorda l'importanza nella scultura politica italiana degli ultimi cinquant'anni della coalizione
Sa meglio di me che in questa storia di mezzo secolo nella coalizione c'erano forza importanti fondamentalmente almeno per lungo periodo una forza importante poi a un certo punto si sono aggiunti anche i socialisti
Certamente la democrazia cristiana ebbe il merito di non fare da sola
Ma c'era in nella coalizione
Una leadership un principio d'ordine una capacità di dialogo basata sul fatto che qualcuno aveva una posizione importante
Noi invece oggi siamo in una paralisi che da politica tende a diventare istituzionale perché alla fine il peso marginale di ciascun partito tende ad essere sempre più simile ciascuno all'altro non importa se un partito sa il sedici per cento dei voti o l'uno e mezzo per cento
Nel contesto attuale adesso esagero naturalmente
C'è una tendenza in cui chiunque che abbia l'uno e mezzo un sedicenne mezzo può vantare poteri di veto poteri di ricatto può scassare la coalizione
Quindi serve costruire una forza importante una forza del trenta per cento un baricentro un magnete
è molto importante
Dice però De Mita
E questa è la e la verifica che bisogna fare sì ma non è che si va avanti con i desideri
Sì serve ho capito quante cose servono e poi non si fanno perché non esistono le condizioni politiche i rapporti di forza le condizioni storiche per fare
E già però abbiamo siamo arrivati a un punto cioè
L'esigenza è importante la praticabilità l'uscire dal desiderio è tutta da verificare
Esistono le condizioni
Esistono le condizioni programmatiche chiamiamole così esistono le condizioni programma
Esistono le condizioni virgolette storiche penso che esistano dopo
La la fine della contrapposizione in Europa
Ma esistono le condizioni storiche
Esistono quelle organizzative è già un un tema più aperto alla discussione
Ne parliamo un'altra volta perché oggi ne abbiamo parlato poco ma è uno dei problemi
La disparità organizzativa rende difficili
Le le operazioni di questo genere
Ma il vero problema la vera sfida in cui dobbiamo decidere se esistono non esisto ma dipende da noi da come questo percorso si sviluppa sono le condizioni culturali di cultura politica
Se noi partiamo dal riconoscimento del fatto che ciò che dobbiamo unire
è il frutto negli ultimi decenni di diversità
E cogliamo la ricchezza di questa diversità
E non immaginiamo che in queste diversità qualcuno riconduce a unità e gli altri si adeguano allora io penso che il percorso può uscire dai desideri e diventare un percorso effettivamente politico
Ma dobbiamo riconoscere queste
Dobbiamo riconoscere queste Dio possiamo lavorare per coppie antinomiche per esempio abbiamo cinquanta anni alle spalle in cui c'è stata una diversità tra un'idea di libertà e tra un'idea
Ogni tanto Ciriaco la chiama addirittura illuminista comunque diciamo giacobina diciamo
Lei ministra quello che vuole
C'è stata una diversità tra Est e Ovest in questi cinquant'anni
C'è stata una diversità tra la centralità della persona è un'idea invece più legata alla omogeneità
De di massa
C'è stata una diversità tra l'idea dell'importanza delle Autonomie dei corpi intermedi da una parte e dall'altra sull'importanza delle grandi organizzazioni collettive talvolta ritagliate a immagine e somiglianza dello Stato
C'è stata una diversità tra il centralismo democratico e la dialettica interna grande le correnti delle aree delle componenti
Allora io qui ho esagerato naturalmente costruendo delle copie in cui sembra che naturalmente qualcuno
Qualche cultura politica non a caso quelle in buona parte racchiusa nell'esperienza della Margherita aveva avuto dalla storia più ragione di qualcun altro
Ed è chiaro che questa è una costruzione che può essere accusata di essere leggermente forzata
Ma non c'è dubbio che in ultima analisi il percorso del partito democratico noi lo costruiremo se in queste diversità culturali
Le scelte che in fondo la storia di questi cinquant'anni ha premiato nel senso che si è dimostrato che alcune idee non ce la faceva non non sono riuscite a sfondare alla prova dei fatti non si sono verificate
Se quindi le idee che la prova degli ultimi cinquant'anni hanno dimostrato essere più fertili
Per il pensiero democratico per il riformismo democratico avranno in questo contesto il ruolo fondamentale nell'operazione non significa un ruolo fondamentale organizzativo per il gruppo dirigente della Margherita
Perché queste idee possono farsi strada nell'insieme di quello che noi chiamiamo oggi Partito Democratico perché le identità per esempio prima
Ci via con non voleva citare Giuliano Amato per gli ultimi screzi ma si riferiva a un articolo di Giuliano Amato in cui Giuliano Amato parlava dell'identità socialista come si parla di una specie di pedigree di un qualche cosa che appartiene
Al passato più che di un qualche cosa che è progetto politico per il futuro
Quindi esistono le condizioni per fare queste operazioni
Esistono nella misura in cui la Margherita e qui le diverse culture identità della Margherita hanno un terreno comune ha il coraggio di portare avanti questo percorso certamente unità certamente con l'attenzione
Ai rapporti di forza organizzativi che vanno salvaguardati ma innanzitutto rivendicando orgogliosamente il fatto che in questa diversità culturale che dobbiamo mettere insieme
Molte delle culture delle scelte di cui noi siamo in fondo Heredia portatori sono quelle vincenti per il percorso che dobbiamo mettere insieme
Se invece immaginassimo di costringere questo percorso dentro una scatola che va in continuità con un altro tipo di tradizione
E una tradizione che ha dimostrato i suoi problemi in questi decenni io penso che non andremo da nessuna parte
Quindi dal mio punto di vista non è un desiderio è una sfida persa da ed è una sfida che si può vincere
Per prelude to io sarò a
Io sarò rapidissimo due cose
Sia Paolo che Ciriaco continua a usare il termine rispetto al Partito democratico di una sfida io credo che in realtà noi facciamo due cose ci assumiamo accettiamo una scommessa e ci assumiamo un rischio la scommessa di investire ciò che siamo per dare una prospettiva di crescita reale a questo Paese di evoluzione del nostro sistema anche democratico e ci assumiamo il rischio di vedere secco ciò che siamo
Sulla base di quello che siamo stati siamo in grado di realizzare questa prospettiva al centrosinistra ma io vedo la vita democratica del nostro paese questo ci evita anche di concepire questo discorso
All'interno non di un partito democratico tappi minuscola
Della politica intesa come un marchio perché se noi vediamo i dibattiti anche recenti la tentazione di tirare il partito democratico come un marchio di un bel mare rosso con qualche mosca bianca
E dall'altro lato il pensare che noi con qualche sfondamento al centro dall'altra parte potevamo a usare questo marchio credo che non sia all'altezza né dalla scommessa che c'abbiamo davanti
Né del rischio che ci possiamo assumere proprio per la storia e per quello che in questo Paese siamo stati nel corso degli anni in modo diverso ma oggi confluiti all'interno della Margherita in grado di realizzarsi al Partito Democratico
Non può essere a mio avviso un marchio espressione di un trasformismo confondendo il trasformismo con il riformismo credo che dobbiamo fare
Assumerci il lavoro faticoso è questo
Ciriaco ha detto tante volte lavoro faticoso del fare politica fare politica se la sogniamo veramente con la P maiuscola ci vuole sforzo
Per aver detto abbiamo imboccato un processo non vogliamo saltare le tappe e non vogliamo neanche realizzarle tutte e tutti insieme perché questo molto probabilmente comporterebbe un'operazione di maquillage senza sostanza che non regge
Nella capacità di vince la scommessa né di assumerci il rischio allora
Quel partito moderato su cui di squisita prima Paolo e
E anche presidente De Mita moderato e riformista io credo che alcune caratteristiche fondamentali di debba vere su tutta la scommessa della biopolitica e della bioetica che ci avremo di fronte perché poi questo
è un modo anche di declinare la crescita di un Paese
Anche sul tanti aspetti credo che un modo per essere per essere un partito moderato e quello di accettare il limite della politica ciò che la politica può fare perché la nuova laicità
E assumerci il senso del limite di ciò che possiamo e ciò che non possiamo fare credo che questo sia una
Delle basi di confronto e di condivisione conti con noi sia messo mano alla costruzione di questo nuovo soggetto nuovo soggetto politico
Diceva Ciriaco prima rispetto ai cattolici non basta denunciare questa rischio di sovrapposizione di cuori no non ha detto e sovrapposizione di congiungimento tra la destra e l'essere cattolico in questo nostro Paese io non credo che non ci limitiamo a enunciarlo io credo che noi abbiamo la responsabilità che è di evitare che questo avvenga fa parte
Del rischio cui accettiamo la sfida la costruzione Partito Democratico e molto probabilmente dobbiamo scommetterci pensando che dentro il partito democratico non serve la carta dei valori ma serve che siano di casa alcuni valori perché non è possibile che noi decliniamo il nostro impegno politico con valori solamente sulla base neanche del ricordo ma nel rammarico di quello che siamo stati io voglio poter declinare quei valori
Che mi hanno portato a fare politica con la stessa intensità e con la stessa forza all'interno del nuovo soggetto politico questo
Realizzando se non vinco questa scommessa allora è vero che c'è una possibilità di questione cattolica nel centrosinistra l'abbiamo fatto nella Margherita
Ma nella Margherita non abbiamo allargato i recinti stretti del nostro popolarismo portando a condivisione reciproca con osmosi vera
Un nuovo inizio valori che all'inizio da me Gentiloni
Erano abissalmente diversi e che oggi non è solo tolleranza o accettazione ma nessuno di noi è più come eravamo quando siamo partiti
Ma io potenzialmente un passo in avanti su quel pezzo l'ho visto la stessa approvazione al Senato del nostro invaderanno dell'impostazione sulle staminali del centrosinistra
Al di là delle critiche strumentali ha rappresentato un ovini ci ha rappresentato questa allargamento di condivisione di valori con la quale si può dimostrare che essere cattolici del centrosinistra non solo è possibile ma si può si può stare non con rammarico di quando lo eravamo ma di come lo siamo oggi e d'altronde è stato attenti se noi facciamo un'analisi una inciso di due minuti ma il voto giovane qualche volta ci sfugge
Come centrosinistra e ce lo ritroviamo un po'di più come Margherita tra i giovanissimi
Ma andando a vedere
Per la mestieri dette che faccio adesso meno me l'ha mai capitato di leggere saggi poesie o pelli o lavori dei giovani ma dai signori il ritorno anni
Angosciante permette di vedere questi temi dei ragazzi tra i sedici richiesto danni ma anche dai quattordici in su
Che mettono sempre alla base della loro di pressione la solitudine la paura l'incertezza
L'ossessione e la compagna del pensiero della morte
è l'espressione di una società che ha perso i valori e non riesce a dargli a quei giovani che noi pensiamo superficiali
Ma no bisogno di valori molto più di noi e se non vogliamo fare un partito che si allarghi anche al consenso dei giovani dobbiamo essere in grado di ritrovarlo anche su valori che sono condivisi che diranno un fondamento dalla politica
Se no non andiamo da nessuna parte e credo che questa sia la scommessa e il rischio che ci giochiamo con quello che siamo e non che siamo
Che siamo stati d'altronde io non vorrei che dentro i è un dibattito quello che ha detto prima Ciriaco voi questi ci dicono che si trasformano
Ma alla fine da Gramsci al Partito Democratico io non vorrei riportare qui dentro il dibattito siamo creazionisti o darwiniana io Scredo che la via di mezzo della saggezza sia la sotto da soluzione fondamentale io sono la convinzione che ciascuno di noi ha il proprio DNA e proprio di Anna che lo fa essere unico e irripetibile lo rende anche capace di essere interprete specialmente se vuol fare politica delle sfide che quotidianamente ci ha davanti della società in cui si trova e ciascuno di noi a anche come politica
Un DNA che alcuni sono in grado
Avendo lo costruito su un po'più di roccia io lo dico brutalmente Paolo l'ha detto in maniera molto
Gentile ma credo che Cecchi quel DNA non ha avuto bisogno di ricorrere gergo in provetta e credo che quel DNA sia ancora in grado di essere sale e lievito
Anche del nuovo soggetto politico che andiamo a costruire certo su questo c'è un male che accennato prima ci dia quando ha parlato ed istituzioni ma che io allargo che come la politica con la P maiuscola che dovrebbe farci dirmi dibattere anche in un partito come quello democratico che vogliamo costruire che sarà più da programma
E da partito di identità ma che comunque un partito solo di programma se non c'è alla base un'identità
A cui ciascuno di noi si riferisce rischia di programmare
Una cosa la sera di spalla giù la notte di ricostruiva la mattina in una sensazione su cui si può essere stabili né voti ma non in grado di stabilizzare la vita democratica del Paese del centro e del centrosinistra la personalizzazione della politica
Fa assumere una fragilità alla identità e allo stesso programma per cui non siamo abituati sempre più a vedere la politica come espressione dell'uomo che la incarna uomini nella politica sono fondamentali
Ma io ho avuto sempre l'aspirazione la convinzione che fortunatamente gli uomini passano e la politica deve calabrone abbiamo elaborate restano forse non sarà un concetto nel nuovo nel moderno ma se la modernità e che gli uomini restano che trasformano le idee e i valori senza dare la capacità di a questo proprio processo di crearci appartenenze condivisione rischieremmo dove un
Di farci un danno baci ha ragione Ciriaco
Ha fatto lei quando ha parlato dei sa i figli bisogna pensarli è vero che bisogna pensarle però diceva il mio vecchio professore di ginecologia poi ha riportato molto meglio di me un poeta no no un poeta
Invito
Un che ho conosciuto in questi giorni che ciascuno di noi cresce percome sognato
Ed è vero perché il figlio la mamma e babbo non lo crescono se non lo sognano alla se ciascuno di noi cresce per come sognato
Noi nelle nostre esperienze quotidiane abbiamo sognato in virtù di questo anche realizzato tante cose dalla Costituzione in poi varie generazioni italiani credo che se noi ci impegniamo a sognarlo questo Partito democratico molto probabilmente riusciamo anche a farlo crescere bene e anche starci il processo di
Padrone di casa l'ultima parola la conclusione no no io
Vorrei ringraziare
Garofalo
Ha parlato poco
Però io insomma io che dialogo qualche volta spesso con lui
So che
Scusa svolgerà un ruolo credo di di di enorme interesse ma ringrazio o Paolo e Beppe
Che onestamente sono partiti liberi che poi hanno usato un po'il paracadute
Io non mi va bene
Cioè mi va bene per come si è cominciato
Poi lo dirà il tempo
Perché nessuno di noi può dire con certezza la cosa che mi sembra importante e vedere questa ipotesi più come un investimento che come un'operazione unitaria
Mi pare che su questo c'è abbastanza accordo è l'ultima
A Fioroni io non so niente di medicina
Però stranamente insomma
Il riferimento un miglio alla scienza mediche frequente
Quando il tuo maestro t'ha detto cosa giusta
Che i figli sono come noi li sogniamo
Sono tre
Esteti e quindi sono come noi li sogniamo
è la verità è che i genitori non sognavano
I suoi i genitori che erano portatori di una speranza da trasmettere i figli ecco l'importante a saldare le due cose perché a sognare soltanto potrebbe metterci puntata di Matrix e