Intervista a Maurizio Turco sull'emendamento alla Legge Finanziaria per la ripartizione della quota non indicata dell'otto per mille e sui finanziamenti alla Chiesa cattolica

Maurizio Turco comincia oggi l'esame della legge finanziaria in Aula alla Camera tu avevi presentato un emendamento che era stato dichiarato inammissibile e arrivi presentato ricorso al Presidente della commissione dire della Camera dopo
Oggi Riva della risposta di Bertinotti si tratta di un emendamento che avrebbe introdotto un meccanismo diverso da quello attuale sulla ripartizione della quota non indicata dell'otto per mille attualmente viene ripartito in funzione delle scelte fatte dalla restante parte dei contribuenti che indicano e quindi va quasi tutto alla Chiesa cattolica
Invece ma se la tua proposta di Novella sarebbero andati tutti Allo stato il momento in cui Allo stato in questa finanziaria soldi nella fattispecie cinquecento milioni di euro sarebbero stati molto utili che invece
E invece è arrivato ad oggi da risposta del presidente della Camera dei deputati che conferma quanto stabilito già dal presidente
Della della commissione Bilancio ma la cosa strana è che per la prima volta il Presidente della Camera ha effettuato un giudizio in giudizio preventivo di legittimità costituzionale ma il intanto c'è da dire che
Il giudizio di legittimità costituzionale spetta unicamente alla corte
Che per inciso non si è mai espressa a favore della tesi secondo la quale questa legge la legge duecentoventidue del mille novecentottantacinque non possa essere modificata con legge ordinaria di fatto con questa decisione
Si è impedito al Parlamento di esercitare le proprie prerogative
Il Parlamento avrebbe dovuto esprimersi
Nel caso fosse stato approvato l'emendamento era la Corte costituzionale che avrebbe dovuto dire se era legittimo o meno e non il il Presidente della Camera
Peraltro come ho fatto presente per ben cinque volte si è intervenuti sul meccanismo d'allerta per mille con legge ordinaria per estendere la platea dei beneficiari anche alle altre compì
Confessioni
Religiose nella lettera del del presidente della Camera mi vien detto che queste
Queste leggi ordinarie non incidono sui rapporti fra Stato e Chiesa cattolica
Con riferimento in particolare al sistema di ripartizione delle risorse dalle rilevanti dall'otto per mille questo non è affatto vero perché estendendo la platea aumentando e concorrenti
Evidente che si modifica il meccanismo che prevedeva due soldi concorrenti lo Stato e la Chiesa
Io mirava appunto a a evitare che qualora il cittadino son la maggioranza dei contribuenti italiani non esprime una scelta questi soldi venissero ripartiti in proporzione alle alle scelte espresse ma su tutto questo
C'è anche da dire che per ben ventidue volte nella scorsa legislatura e sette in questa
Ci sono state delle proposte di legge addirittura in questa legislatura ce ne una identica al mio emendamento che è stata segnata alla competizione competente del Bilancio quindi aveva superato diciamo una prima fase di di di di di legittimità da parte
Degli uffici qual è la cosa più grave del di tutto questo a parte quello che abbia già detto
C'è un libro del due mila pubblicato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri
Che
Praticamente faceva il punto sul quindicenne di politica e di legislazione ecclesiastica a partire dall'accordo del mille novecentottantaquattro
C'è un interessante articolo del professor Carlo Cardia che un professore ordinario docente di diritto delle istituzioni religiose all'università di Roma Tre presso la facoltà di giurisprudenza
Che immagino debba essere autorevole se la presidenza del Consiglio dei ministri nell'anno due mila ha ha deciso di il pubblicare appunto questo intervento in cui il professor Cardia
Mette il dito nella piaga dicendo che c'è una questione di fatto di natura squisitamente finanziaria riassumibili in termini molto semplici dal flusso finanziario dell'otto per mille del gettito IRPEF deriva dalla Chiesa cattolica delle somme veramente ingenti che hanno superato ogni più consistente previsione
E teniamo presente che
Della legge dell'otto per mille
C'è una commissione paritetica che ogni tre anni dovrebbe stabilire se l'otto per mille è sufficiente o meno a coprire il il fabbisogni diciamo degli stipendi esatte ai sacerdoti che
è l'oggetto di questa legge dice il professor Cardia si parla ormai di circa novecento mille miliardi l'anno
Miliardi di lire il livello è da considerarsi tanto più alto in quanto il fabbisogno per il sostentamento del clero non sumera mediamente i quattrocento cinquecento miliardi hanno e su questo vorrei dire una cosa
Nel mille novecentonovanta la Chiesa cattolica
Ha ricevuto ed è stato il primo anno di applicazione di questa legge duecentodieci milioni di euro di cui centoquarantacinque destinati al sostentamento del clero quindi sull'assegnazione totale il sessantanove per cento
Veniva destinato a all'oggetto della legge
Cardia nel due mila del cipresso e si riferiscono evidentemente a quelle del mille novecentonovantacinque quando all'assegnazione totale fa appunto di quattrocentoquarantanove milioni di euro
E duecentouno furono destinata al sostentamento patte clero siamo quindi passati dal sessantanove per cento diciamo di applicazione della legge al quarantacinque per cento nel due mila cinque
Sulla via centottanta quattro milioni di euro quasi un miliardo di euro
L'anno per il sostentamento del clero si è passati a trecentoquindici milioni di euro pari al trentadue per cento
Insomma nel periodo mille novecentonovanta due mila cinque l'assegnazione totale è aumentato del quattrocentosessantanove per cento
Quella del sostentamento del clero del duecentodiciassette per cento e quasi quintuplicato il denaro che entrato nelle casse della Conferenza episcopale italiana mentre è semplicemente raddoppiato quello destinato al sostentamento del clero e dice Cardi a questo proposito ciò vuol dire che la Conferenza Episcopale Italiana alla disponibilità annua
Di diverse centinaia di miliardi per finalità che sono chiaramente secondarie rispetto a quella primaria del sostentamento del clero è che gli evitando così il livello del flusso finanziario
Si potrebbe presto giungere al paradosso per il quale è proprio il sostentamento del clero ad assumere il ruolo di finalità secondaria rispetto alle altre
Tutto ciò porterebbe a vere e proprie distorsioni nell'uso del denaro da parte della Chiesa cattolica
è più in generale riaprirebbe il capitolo di un finanziamento pubblico e ragionevole che potrebbe raggiungere la soglia dell'incostituzionalità se riferito al valore della laicità quale principio supremo dell'ordinamento allora
Per dirla in parole povere se finora abbiamo affrontato anche noi
Queste questioni con l'aspirina siamo arrivati a un punto tale
Di
Diffusione delle metastasi del tumore vaticano che hanno colpito le istituzioni repubblicane che dall'aspirina dobbiamo passare alla chemioterapia e probabilmente se necessario anche alla quotazione dall'alto