Congresso straordinario dell'AIGA dal titolo "Aiga 1966-2006. Una lunga tradizione davanti a noi"

Gaetano
Sugli
Ritenuto opportuno secondo naturalmente gli interventi dovranno essere prenotati
Per cui chi avesse intenzione
Di intervenire è pregato di recarsi al tavolo per prenotare l'intervento
Abbiamo scelto di dedicare questa giornata al dibattito interno soli allacciandomi a quanto diceva Beppe pesce
Non c'è solo l'esigenza di prenotare gli interventi ma ma quella gli interventi effettivamente siano col siano svolti dedicare una giornata al dibattito la sua relazione
A mio avviso e importante e necessario
In un quadro di società che si trasforma di ceto professionale che si trasforma
In un momento così importante abbiamo il dovere di ascoltare cosa dicono i giovani avvocati cosa dicono i giovani avvocati che vivono in tante realtà particolari non omologabili tra loro perché sappiamo che ci sono tante differenze e queste differenze spesso si traducono
Qui in una diversa sensibilità verso i singoli problemi dobbiamo analizzare questo dobbiamo cercare di capire
Il congresso straordinario momento di riflessione un momento di rilancio dell'attività politica e passa soprattutto attraverso quegli impulsi che oggi noi recepiremo per poterli sviluppare e per poter come dicevo poc'anzi rilanciare l'attività dell'associazione abbiamo chiari
Quali sono
Abbiamo chiaro quello che si presenta davanti a noi qual è il quadro nel quale ci muoviamo e abbiamo anche chiaro qual è la rotta da seguire ma una rotta e veramente tale diventa consapevole se frutto di un confronto tra chi ogni giorno quotidianamente si confronta si impegna su questi temi e chi invece partecipa in altro modo ma con lo stesso entusiasmo e con lo stesso interesse
Alla vita associativa alla vita politico forense
Per questo motivo mi chiedo caldamente di prendere la parola
Una volta esaurita la relazione introduttiva che spero fra qualche minuto di poter iniziare
Cari amici
Cari delegati
Va bene
La sorte mi ha riservato un gran dolore
Festeggiare i primi quarant'anni dell'Aia da presidente dell'associazione
Quasi mezzo secolo di una piccola grande storia che travalica di molto le stesse figure che coi loro pregi e con i loro limiti l'hanno rappresentata nel corso degli anni
Al recente congresso forense
Prendendo a prestito le parole di Bauman ho definito liquida la società in cui viviamo
Utilizzo nuovamente questa immagine perché credo sia l'espressione più suggestiva per definire la società del ventesimo secolo
Secolo nel quale un gruppo di giovani avvocati avvertito l'esigenza di fondare un'associazione rappresentativa
Di quella fascia generazionale che nel volgere di alcuni anni avrebbe finito per costituire la parte numericamente più consistente
Nel ceto forense
A differenza di tante esperienze che si sono rivelate effimere
In un contesto socioculturale estremamente e spesso inutilmente dinamico laica e l'idea che essa incarna è riuscita a sopravvivere
Superando la boa del terzo millennio raggiungendo unica nel panorama forense la ragguardevole soglia i quarant'anni in buona salute
Come ci accorgiamo verificando le risposte che sul territorio le nostre sezioni sempre più numerose
Quotidianamente danno e attenzione c'è un dato che mi inorgoglisce particolarmente perché nella dossier che ieri abbiamo presentato insieme al Censis che una parte del rapporto sull'Avvocatura cui si sta lavorando viene certificato un dato
Che è un dato a mio avviso estremamente importante
Noi abbiamo sette mila e duecento colleghi censiti
Con tutti i dati anagrafici a fronte di un numero di iscritti che largamente superiore ma è una base che oggi a una certificazione
Abbiamo anche la forza dei numeri non solo la forza delle intelligenze
Più volte mi sono chiesto quale sia il segreto di questo successo perché di un successo si tratta quanto meno rispetto alle brevità la brevità delle vicende umane
Come sempre non credo vi sia un'unica risposta e le ragioni di questa sana longevità vanno ricercato nell'effetto combinato di alcuni fattori
Innanzitutto la validità dell'idea
Alla fine degli anni sessanta appena due anni prima il Sessantotto l'intuizione dei fondatori fu quella di intercettare l'imminente processo di trasformazione la società italiana
Ma soprattutto di comprendere che l'avvocatura per sarebbe stata sottoposta ad un processo di svecchiamento che ancora oggi non ha esaurito la sua forza e che avrebbe inevitabilmente fatto emergere un conflitto generazionale
Tuttora in atto tale da giustificare la nascita di un'associazione rappresentativa delle peculiarità della fascia generazionale più giovane
Ed al tempo stesso più debole in un contesto che del notabilato tardo ottocentesco perse molte virtù ma mantenere vizi
Forse
Questa intuizione non sarebbe stata sufficiente se non avesse potuto fare affidamento sull'entusiasmo e sulla vivacità di chi agli inizi della professione
Ha voglia di investire buona parte del proprio tempo nell'attuazione di un'idea e soprattutto interesse ad immaginare una professione diversa da quella che ci consegnano che c'hanno consegnato i colleghi più anziani
Ed allora la previsione statutaria di circoscrivere l'appartenenza all'associazione a coloro i quali non avevano più di quarantacinque anni ha favorito valore della nostra associazione
Una continua iniezione di entusiasmo mentre il costante e progressivo rinnovamento della classe dirigente acconsentito al sodalizio di mantenere una continuità di idee e di valori
Ma anche di sapersi trasformare da Associazione prevalentemente culturale a soggetto protagonista della politica forense
E con la svolta di Catania
Non a caso maturata tra il mille novecentonovantanove ed il due mila che segna una tappa importante per l'associazione
Perché le consente dismettere i panni di comunità attenta prevalentemente agli aspetti formativi gli approfondimenti scientifici per indossare alla luce del sole quelle attuali di soggetto esponenziale di interessi di categoria
Taglia non ha dimenticato la sua anima culturale
Che oggi è rilanciata dalla Fondazione Bucciarelli quella fondazione che stamattina
Presenterà un importante progetto un progetto che elabora eremo che la boria amo insieme al Sole ventiquattro Ore e che dovrà costituire la base per l'acquisizione di professionalità
Che mi auguro i giovani avvocati possano come è sempre accaduto continuare ad avere
Alcune battaglie che hanno caratterizzato l'attività politica dell'associazione degli ultimi anni ne definiscono obiettivi e finalità
L'impegno per una riforma dell'accesso già dal percorso universitario
L'impegno per una sostenibile riforma della previdenza l'impegno per l'abbattimento delle barriere anagrafiche che penalizzano professionalmente gli avvocati all'inizio dell'attività ovvero che escludono i giovani dalla governance della categoria
Su questi punti alcune risposte ieri ci sono state date
Ci auguriamo e siamo certi che alle risposte seguiranno interventi concreti e ancora impegno per un'effettiva tutela il cittadino rivolta soprattutto ai più deboli
Non abbienti IPO difesi immigrati emarginati detenuti
Si potrebbe continuare a lungo ma cullarsi sugli allori sarebbe rischioso e peraltro mancherebbe il tempo ancora una volta la nostra associazione e chiamata a misurarsi con le trasformazioni del contesto socio economico nel quale ciascuno svolge la propria attività professionale
Un contesto caratterizzato in questi anni a cavallo tra il ventesimo del ventunesimo secolo dal termine globalizzazione al quale fanno da corollario liberalizzazione e concorrenza
Una sorta di stucchevole trimurti spesso colorata di significati trascendenti
Secondo alcuni questo sarebbe un fenomeno senza precedenti nella storia dell'umanità e sarebbe l'epilogo del conflitto tra capitalismo e comunismo
La massima esaltazione del libero mercato quale luogo di affermazione più ampia dei principi democratici e di valorizzazione della persona umana
Qualcun'altro però forse memore della lezione di Giambattista vico comincia a mettere in dubbio che la globalizzazione sia una caratteristica esclusiva della società contemporanea
Evidenziando che in realtà vi era stato un precedente nato con la rivoluzione industriale esaurito si dopo le guerre mondiali e la fine del modello coloniale
Il sistema produttivo imperniato sulle fabbriche resiste fino alla fine degli anni ottanta quando una nuova rivoluzione tecnologica rende possibile un nuovo processo di integrazione e l'era di internet della velocità ed era in cura la fabbrica dal lavoro della fabbrica
Caratterizzato da forti relazioni sindacali si sostituiscono i servizi ed i lavoratori della conoscenza
In altre parole
è in corso un processo di dematerializzazione dell'economia che comporta la transizione dalla società industriale a quella postindustriale dell'informazione e della conoscenza creativa
Laddove il capitale umano diviene sempre più essenziale per lo sviluppo rispetto al capitale economico
Questa è una fase gli evidenti contrasti
L'esternalizzazione la decolonizzazione la Dec localizzazione la produzione
Modifica le relazioni industriali mettendo in crisi i sindacati si afferma un capitalismo rampante finanziario che non ha un progetto industriale ed è dedito esclusivamente al profitto
Il mercato globale concorrenziale ha come unica bussola la competitività raggiungibile però solo riducendo al minimo i costi di produzione
Innumerevoli sono gli esempi anche in Italia di questo giacobinismo imprenditoriale che nome della sfrenata deregulation teorizza lo smantellamento dello stato sociale e la precarizzazione del lavoro dipendente specie se giovanile o non qualificato
La tesi ulteriore del barista però non comincia sino in fondo si comincia finalmente a parlare di etica degli affari si afferma l'idea che tutte le imprese debbano osservare le regole anche di carattere etico
L'Italia e più in generale l'Europa si trova dinanzi ad un bivio seguire il mondo in questa corsa sfrenata verso la deregulation
Abilitando a valori fondamentali il nome dell'impresa e della concorrenza ovvero mantenere quegli equilibri e quel peso dello stato che per molti decenni avevano rappresentato un buon compromesso favorendo sviluppo e benessere
Prevale la prima opzione e di nome e la competitività viene presentata la la proposta di direttiva sui servizi che avrebbe dovuto rappresentare nella sua formulazione originaria il cavallo di Troia da utilizzare per aggirare la sovranità degli Stati membri almeno per ciò che concerne le politiche del lavoro
Consentendo alle imprese che offrono servizi di vario genere di operare in tutta Europa secondo le regole del loro paese di origine
Spesso notevolmente meno onerose stringenti e obbligando così anche le imprese sia in Italia Germania Francia Germania ad adeguarsi a questa selvaggia corsa al ribasso
Senonché questa prospettiva scatena il panico nei Paesi più ricchi e la famosa paura dell'idraulico polacco porta addirittura alcuni Stati fondatori a bocciare il progetto di costituzione europea
Il liberismo sfrenato si rivela un boomerang e non a caso alla fine la direttiva Bolkestein viene approvata in una versione fortemente annacquata in cui del paese di origine non si parla più
E in cui non si parla più del professionista imprenditore
Anche in Italia
Parallelamente si avvia il dibattito che vede contrapposti fautori del liberismo stranamente identificati nei partiti di sinistra a coloro i quali sono favorevoli al mantenimento dell'esistente e comunque ad aperture equilibrate
Contemporaneamente anche in Italia si inizia a comprendere la centralità e la strategicità la strategicità del lavoro intellettuale
Ma invece di valorizzare queste risorse investendo sulla qualità del capitale umano nel nostro Paese comincia una gara sul modo migliore per il capitalismo di sfruttarle e controllarle
I lavoratori della conoscenza come già li ha definiti negli anni Novanta pranzo Strale
Accerchiati e strattonati per ragioni opposte tanto dall'impresa quanto dal sindacato
Finiscono inevitabilmente coll'accettare l'abbraccio del mercato e del mondo produttivo senza interrogarsi sulle conseguenze di questa vera e propria metamorfosi
Il lavoro intellettuale cessa di essere espressione di un ceto sociale la borghesia e diviene mezzo di promozione sociale oltre che strumento decisivo per la competitività del Paese
Nascono nuove figure professionali
Che in alcuni casi si sostituiscono a quelle tradizionali ma più spesso si affiancano alle professionalità esistenti occupando negli spazi di mercato e generando confusione insicurezza e perdita di qualità
In questo contesto di profonde trasformazioni socioeconomiche non poteva rimanere estranei mutamenti la professione legale
Ma come è cambiata la professione di avvocato come è cambiato l'avvocato
Dall'unificazione del regno in Italia l'avvocato è stato identificato
Come quel soggetto esponente della borghesia agiata al quale era affidata la funzione di contribuire al buon funzionamento della giustizia e di garantire ad ogni cittadino il diritto di difesa dinanzi all'autorità giudiziaria
Un modello ideale di professionista la cui identità è fonte di gratificazione del mestiere la posizione sociale ancor prima del reddito e il cosiddetto canone del bene pubblico perseguito dal professionista agenti l'uomo
In un certo momento storico però intervengono due fattori che destabilizzano un equilibrio centenario
Proprio mentre nuove disposizioni allargano l'accesso alla professione vengono alla luce legali inefficienti salì del sistema giudiziario che lo Stato non può o non sa riorganizzare
Così
In efficienza del sistema giustizia
E direttamente correlata alla perdita di credibilità del ceto forense a torto o a ragione identificato come il responsabile principale dei tempi sempre più lunghi dei processi ed Helen effettività della tutela giudiziaria
Svanisce il calo del bene pubblico i professionisti vengono percepiti come gruppi sociali mossi da mero interesse dichiara di casta
Anche nell'ambito legale nascono nuove figure professionali
Non necessariamente iscritto agli albi non necessariamente lavorate che offrono assistenza all'impresa al di fuori delle aule giudiziarie
Approfittando del fatto che la consulenza giudiziale nonché la consulenza legale non è riservata agli avvocati così come la difesa in giudizio
Nascono i consulenti del lavoro i consulenti d'impresa i giuristi d'impresa
Il campo della consulenza invaso da soggetti di ogni genere non sempre dotati dalle necessarie competenze molto spesso non dotati di alcuna competenza
Tre sono le conseguenze di questa trasformazione ormai compiuta nei paesi anglosassoni ed in corso nell'Europa continentale
La fine del professionismo fiduciario e la sua sostituzione con il professionismo degli esperti la fine dell'indipendenza il professionista ed il mutamento del rapporto con i clienti e quindi la fine dell'umanesimo professionale
E naturale che a questo punto il professionista in genere ma l'avvocato in particolare
Venga considerato una costosa ingombrante zavorra per la competitività del Paese libera messe in discussione prerogative che ne avevano caratterizzato l'identità per secoli
Basti pensare all'introduzione del patto di quota lite che identifica il professionista con il cliente senza alcun interesse verso il bene comune
Intanto inefficienza dei servizi resi alle imprese rende l'Italia il fanalino di coda nelle classifiche di produttività
Ed autorevoli economisti lamentano la scarsa attenzione la classe politica alle necessità del mondo imprenditoriale finendo col trovare sponde inattese
E tutto ciò avviene sotto gli occhi di una categoria distratta da altri problemi alla lunga rivelatisi inesistenti
L'affannosa ricerca dell'unitarietà sulla quale abbiamo spesso mille energie c'ha fatto perdere di vista quanto stava accadendo sino a quando il decreto Bersani c'ha richiamato bruscamente alla realtà
Il ceto forense si è risvegliato dal torpore ed ha rispolverato argomenti nobili e però non più attuali e convincenti per un'opinione pubblica è una società che hanno altre priorità
Ed allora
Poiché la società è cambiata e sta cambiando l'avvocatura così come le altre professioni intellettuali non ha via di scampo
O riesce a condizionare il dibattito che accompagna i processi di trasformazione del Paese
Investendo in quella direzione adeguate risorse umane e finanziarie riappropriandosi del tradizionale ruolo di classe dirigente ovvero accetta passivamente i cambiamenti
Ai quali peraltro e scarsamente in grado di adattarsi che altri ed altrove avranno concertato
Per governare il cambiamento e però necessario comprendere le ragioni e cercare di dare delle risposte efficaci
L'avvocatura deve fare i conti con la riforma Bersani e già si staglia minacciosa all'orizzonte quella Mastella dobbiamo acquisire consapevolezza della criticità che affligge il ceto forense ed intervenire senza indugio
Sarà bene soffermarsi su tre aspetti sui quali peraltro sì anche appuntata l'attenzione del disegno di legge delega predisposto dal ministro Mastella credibilità qualità dimensione la credibilità dell'avvocatura in caduta libera per almeno tre ordini di fattori la tendenza associare la lentezza dei processi all'opera dell'avvocato l'elevato numero dei professionisti molti dei quali a margine del mercato professionale e non adeguatamente attrezzati per offrire prestazioni di qualità
La previsione nell'attuale ordinamento in un sistema disciplinare assolutamente assolutamente inefficace
Specie su quest'ultimo punto la categoria del fare profonda autocritica comprendendo una volta per tutte che va spezzato quel periodo quel perverso conflitto di interessi che lega il giudice all'incolpato e che fa del secondo potenziale lettore del primo
Questo non importa rinunciare alla giurisdizione domestica tutt'altro
Significa però introdurre correttivi seri che consentano a chi giudica DS ed apparire al di sopra delle parti così come chiediamo e come riteniamo giusto che sia per i magistrati
Qualità
Il cittadino si è sempre suo consumatore ha diritto di pretendere prestazioni professionali dagli adeguati standard qualitativi ciò significa percorso universitario qualitative professionalizzante anche consentendo la partecipazione a stage professionali durante il corso universitario
Obbligatorietà delle scuole forensi Esame di Stato come momento di verifica delle competenze acquisite durante il tirocinio obbligo di assicurazione professionale formazione permanente specializzazioni serie e certificabile
Fino a quando questi interventi resteranno lettera morta o saranno solamente dei buoni propositi anche più tra i più lungimiranti l'obiettivo di assicurare all'utenza prestazioni legali di qualità rimarrà una chimera
Struttura
C'è un elemento che accomuna il mondo delle imprese italiane a quello delle professioni il nanismo dimensionale
Le piccole e medie imprese rappresentano oltre il novanta per cento delle aziende italiane la realtà delle professioni dell'avvocatura non è meno frammentata anzi e ancora prevalente lo studio mono nucleare
E diversa però l'attenzione della classe politica verso il problema
Mentre per le imprese non raramente legislatore ha pensato all'incentivi di tipo fiscale d'altro genere agevolazioni per favorire l'accorpamento delle aziende
Per i professionisti legislatore si è limitata a introdurre la possibilità di consentire a costoro la costituzione di società multidisciplinari
E dallo studio la introduzione di un tipo societario ad hoc che tuttavia non prevede alcun beneficio di carattere fiscale o di carattere imprenditoriale
Ma se vogliamo evitare che il nuovo modello faccia la fine la società tra avvocati il cui appeal si è rilevato assai modesto dobbiamo necessariamente prevedere che ha la possibilità di esercitare in forma societaria un'attività professionali devono accompagnarsi altre misure di sostegno ancor più indispensabili dopo che la legge Bersani rende obbligatorio per l'avvocatura immaginare nuove forme di aggregazione
L'avvocatura ha il dovere di comprendere che credibilità qualità e dimensioni devono divenire parole d'ordine della propria agenda politica
Ma l'avvocatura anche il dovere di riflettere sulla sua composizione su come i mutamenti sociali hanno influito sulla propria composizione sotto questo aspetto almeno tre sono gli elementi di discontinuità rispetto alla tradizione
L'età media inferiore a quarantacinque anni la componente femminile in costante crescita e le aspettative professionali con un reddito in costante diminuzione età
Genere redditi denunciano era cantoria deboli insicura non meno insicura per la verità della stessa società di cui è parte da tempo attanagliata da questione giovanile questione femminile e questione occupazionale
E debole l'avvocato giovane ma altrettanto debole l'avvocato donna indipendentemente dall'età ed è ancora più debole l'avvocato che ha un reddito basso perché in qualunque contesto eserciti la professione
Veda messo a repentaglio il valore fondamentale della sua indipendenza
La debolezza e l'insicurezza sono stati d'animo e professionali che affliggono trasversalmente tutta l'avvocatura e dei quali occorre farsi carico senza con ciò rinunciare alla propria specificità
Intanto però di giovani parlano quelli che giovani non sono di precarietà reddituale parlano indistintamente tutte le forze politiche in piena coerenza con il superamento di quella concezione che vorrebbe la Società suddivisa per classi e che non trova più riscontro nemmeno nei partiti politici
è scontato Chiaia si occupi di problemi che riguardano la giovane avvocatura ma le due proposizioni sono così intimamente legate da configurare una in via di la giovane avvocatura e oggi l'avvocatura tout-court
Perfino il conflitto tra generazioni e diventato infatti liquido per certi versi come scriveva Roger Debray la nostra e la prima civiltà in cui il giovane se la cava meglio del vecchio solo la mancata evoluzione tecnologica della giustizia in Italia non ha messo fuori mercato centinaia di professionisti che non usano la tematica
Per altro verso identità giovanile non caratterizza più solo i giovani anzi la nostra società è pervasa da un custode da un culto della giovinezza che ha rimosso il valore culturale dell'anziano
Questa lunga analisi trova il proprio palinsesto nelle tappe dell'ultimo anno di attività dell'associazione che forse agevolata proprio dal fatto di essere un'associazione di giovani in continuo ricambio altro valore della nostra associazione ha percepito le linee di tendenza dei mutamenti sociali e ha cercato di intervenire su di essi
Con la mobilitazione del dicembre due mila cinque intervenuta quando la direttiva Bolkestein sembrava dover riguardare anche servizi legali abbiamo lanciato il primo grido di allarme sulla possibile mercantili già azione la professione
E almeno il pericolo europeo è stato scongiurato
A Pisa abbiamo dialogato con l'università richiedendole un approccio maggiormente professionalizzante e non a caso la Borsa Mastella prevede gli stage formativi anche nella fase conclusiva del ciclo universitario
A Bergamo abbiamo cercato di fare sistema con gli altri giovani professionisti
Intuendo che solo con un'azione coordinata si possono affrontare tematiche comuni come l'avvio dell'attività professionale abbiamo ottenuto risposte positive e la sinergia futura si presenta importante incisiva
Una battaglia dell'AIGA oggi porta l'approvazione nel maxiemendamento della Finanziaria di uno dei temi che ci è caro la possibilità di dedurre alcuni costi e tra questi quelli dell'acquisto degli immobili destinati ad utilizzo di studi professionali
A Bergamo
E stato una un emendamento presentato e recepito dal governo
Ma questa analisi dei grandi cambiamenti non può trascurare il ruolo e la stessa entità della nostra associazione
Per questo abbiamo commissionata al Censis sul rapporto che ci consente di fotografare lo stato attuale dell'avvocatura
E di immaginare il trend del prossimo futuro ieri è stato presentato il dossier introduttivo di quel rapporto che con la vostra collaborazione svilupperemo nei prossimi mesi inviando un questionario che mi auguro venga restituito sottoscritto nella più breve tempo possibile abbiamo necessità
Di accelerare
Noi dobbiamo avere il coraggio di saperci mettere in discussione e chiederci se i pilastri su cui abbiamo fondato l'attività sociale che ci hanno consentito di celebrare oggi il quarantesimo compleanno siano diventati liquida anch'essi o mantengano la loro solidità
Il tutto nella consapevolezza che in una società complessa impossibile restare arroccati
Ma smarrire la propria identità può essere altrettanto rischioso
Forse l'avvocato del ventunesimo secolo non può più essere il professionista gentiluomo ma non doveva neppure essere il professionista mercante la collusione con l'impresa uccide quell'umanesimo che è stato e che deve continuare ad essere il tratto distintivo della nostra professione
Il giovane avvocato deve comprendere l'importanza delle dinamiche economiche non dimenticando mai che la professione intellettuale non può neppure essere definita in termini materialistica
Solo rifuggendo la semplificazione con un po'conformisti cade liberisti dell'ultima ora ma comprendendo la complessità della professione riusciremo a sottrarci dall'abbraccio mortale del mercato senza regole
La conclusione di questo intervento e lasciata Maria Malatesta la quale ha delineato la figura del professionista del ventunesimo secolo come colui che tra la paura della prioritarizzazione le lusinghe della ricchezza e del potere
Altro non può fare se non trovare un difficile precario equilibrio tra lo Stato ed il mercato il pubblico e il privato l'altruismo e l'interesse la parola il silenzio
Siamo in condizione di superare questo stato di incertezza
Siamo giovani ma al tempo stesso abbiamo un vissuta associativo di idee di passione di entusiasmo che ha lasciato il lasciare in ciascuno di noi una traccia incancellabile Eduardo De Filippo diceva che la tradizione può dare le ali
Se ci si ferma al passato diventa un fatto negativo ma se ce ne serviamo come di un trampolino Salter e molto più in alto
Portiamoci appresso i valori fondamentali della professione interpretiamo rimanere evolutiva alla luce del contesto economico sociale in cui oggi ci troviamo ad operare definiamo così l'avvocato del ventunesimo secolo solo Chiara una lunga tradizione davanti asse può comprendere e governare la complessità dei tempi nuovi Buon compleanno anche a
Grazie presidente
Giuseppe Pesce giunta nazionale della