Più forti i comunisti, più forte l'unità della sinistra

Buongiorno benvenuti a tutti i compagni e le compagne che sono qui a Roma da ogni parte d'Italia per celebrare un giorno speciale
Sono passati ottantasei anni dalla nascita del Partito Comunista Italiano
A chi di noi non è capitato durante un volantinaggio un attacchinaggio una manifestazione di sentirsi gridare in faccia che siamo anacronistico
Perché nel due mila e sette ci chiamiamo ancora comunisti
E per questo compagni
Che vorremmo iniziare raccontando vidi due vite ma no vite di uomini importanti che hanno fatto la storia ha qui noi stessi abbiamo intitolato piazze strade sezioni vite di due lavoratori come tanti
Andrea Guaita aveva trentadue anni e abitava a Pegognaga nel Mantovano insieme al padre
Aveva frequentato l'Istituto agrario
Ma non abbiamo potuto concludere gli studi perché doveva lavorare
Aveva un contratto a tempo determinato in una cooperativa agricola dove svolgeva diverse mansioni come tutti i suoi colleghi del resto
E molte volte affiancava i più giovani proprio per evitare incidenti
Riccardo Azzoni aveva solo diciannove anni
La sua famiglia era di origine contadina viveva con i genitori e la sorella Valeria che dopo tanti sacrifici si era da poco laureata Riccardo invece lavorava
Diceva di non voler pesare sui genitori si era diplomato l'anno scorso e poi subito a fare il Pizza lo Saviolo quell'ingresso nella cooperativa agricola aveva grandi progetti e sogni per il suo futuro
Lunedì otto gennaio Andrea Riccardo si svegliano presto una giornata come tante
Fatta di duro lavoro e tante speranze magari di un lavoro vero un lavoro a tempo indeterminato
Quella mattina mezzogiorno si sono infranti tutti i loro sogni
Entrano all'interno di un enorme silos per pulirlo si avvicinano probabilmente senza spegnere le pale
Uno di loro rimane incastrato il collega allora cerca di aiutarlo ma rimane anche lui bloccato nelle pale che continuano a girare facendo scempio dei loro corpi
Le due salme sono rimaste da sole nell'obitorio la devastazione è stata tale che non le hanno fatte vedere nessuno nemmeno ai familiari più stretti quanti altri ancora e prima o dopo di loro
Noi oggi siamo qui in tanti perché ciò che è stato ciò che ancora oggi continua ad essere non siamo mai più questo è uno dei tanti motivi perché nel due mila sette c'è ancora davvero però abbiamo bisogno dei comunisti in Italia e nel mondo
Per noi essere comunisti non significa solo denunciare queste tragedie essere Comunisti significa soprattutto farsi carico di cambiare realmente le condizioni di vita dei cittadini e dei lavoratori
Anche governando all'interno delle istituzioni soprattutto governando anti all'interno delle istituzioni
E così che diamo la parola per un saluto al presidente del settimo Municipio di Roma che oggi ospita questa grande iniziativa il compagno Roberto Mastrantonio
Compagne e compagni
Per me naturalmente un grande emozione oltre che un motivo di grande orgoglio
Aprire salutando portando i saluti di tutti i compagni del Municipio settimo di Roma e del Lazio questa grandissima manifestazione nazionale del partito
Io naturalmente non mia bontà avventura Donello Braves nel breve spazio di un saluto a ragionare
Del tema di oggi perché anch'io sono ansioso naturalmente di ascoltare i compagni e dopo di me autorevolmente
Ci parleranno della storia ma anche del futuro dei comunisti nel nostro Paese
Io vorrei ringraziare a nome veramente di tutti i compagni del settimo Municipio e della periferia di questa città al gruppo dirigente nazionale
Per aver scelto questo luogo ringraziando naturalmente anche la struttura che ci ospita
Per una manifestazione così importante
Perché io credo che tutti i giornali ci dicono che il nostro partito è è in forte crescita nostro partita in forte crescita di consensi è in forte crescita in termini percentuale
Ed è in forte crescita
Ed è in forte crescita anche in termini di iscritti però c'è una cosa che i giornali non dicono il nostro partito in crescita veramente in forte crescita e l'iniziativa di oggi lo dimostra questa iniziativa sono presenti anche tanti compagni non iscritti al nostro partito che io visto riconosciuto
è in grande crescita nella percezione del senso comune dei cittadini perché questo partito al partito che nel suo gruppo dirigente nazionale con coerenza negli anni a portata avanti essa ha portato avanti le battaglie contro il precariato
Per salari e pensioni giuste
Per la Palestina per Cuba per la pace ma è anche il partito che sta portando avanti una battaglia per la questione morale io voglio ringraziare i compagni della regione Lazio per l'iniziativa che hanno intrapreso perché badate compagni
è veramente difficile chiedere ulteriori sacrifici ai lavoratori ai pensionati se non si eliminano dei privilegi veramente odiosi di posso garantire che le tabelle della Regione Lazio cinquanta milioni di euro
Che non servono assolutamente a nulla e che potrebbero essere invece impiegati veramente per migliorare le condizioni di vita di tanti cittadini sono una cosa veramente odiosa
Io voglio ringraziare i compagni di Roma
Della federazione romana il capogruppo per la battaglia che sta facendo in solitudine
Nel consiglio comunale per far sì che il bilancio del Comune sia un bilancio giusto per far sì che il bilancio del Comune abbia in primo luogo come obiettivo quello del miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini dei lavoratori soprattutto di quelle della periferia della città
Voglio ringraziare naturalmente anche tutti i compagni del settimo Municipio e il compagno Stefano Tozzi che mi ha preceduto in questo importante è faticoso
Incarico che io sto tentando di portare avanti come presidente del settimo Municipio per conto e in nome del partito
Io credo che quella di oggi sia una giornata importantissima per la nostra città materie anche per il nostro Paese
La grandezza di quel partito che fu il Partito Comunista Italiano
Io le ricordo le degli interventi dei compagni della direzione nazionale del partito comunista italiano si iniziava a parlare della questione internazionale e si arrivava a parlare dei trasporti del collegamento delle scuole in periferia del lavoro
Anche della fontanella
Io credo che noi oggi stiamo dando al paese un segnale importantissimo partendo facendo questa iniziativa nella periferia di questa grande città che Roma che amministrata
Da tanti anni dal centrosinistra stiamo dando al segnale importantissimo alla città e al Paese i comunisti italiani vogliono ricominciare vogliono ricominciare dai lavoratori dai cittadini dalle periferie della grande città
Oppure a tutti i compagni e buon lavoro grazie
Oggi non celebriamo sulla nascita del Partito comunista ma anche gli ottant'anni dalla morte di un grande uomo un grande comunista Antonio Gramsci
Che rivolgendosi proprio a noi giovani visse compagni agitati perché avremo bisogno di tutto al vostro entusiasmo organizzato lì perché avremo bisogno di tutta la vostra forza studiate perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza e per questo è importante la conoscenza e per questo è importante studiare essere Comunisti per noi significa soprattutto imparare
Invitiamo qui sul palco un grande intellettuale un grande comunista uno dei motivi per cui io come tanti sono fiera di appartenere a questo partito il professore e compagno Luciano Canfora
Sgomberiamo il campo dalla facile ironia
Di chi si sforza di considerare con disprezzo
Il nostro agire e il nostro passato
Qui noi non celebriamo
Un anniversario
Un anniversario di un partito che non esiste da quindici anni più noi parliamo con mentalità distrutti osi
Di storia e del nostro presente di ciò che esso ha significato
E del posto nella storia del Novecento
Di un suo
Forse del suo più significativo esponente
Antonio Gramsci
Le chiese Cambiano senza mai dichiararlo
I partiti politici no
La storia del Partito Comunista Italiano e sessanta un progressivo costante faticoso affrancamento
Dalla storia sacra dal riflesso Chiesa Astico
è stata una storia di cambiamenti una storia di persone capaci di capire il movimento il mutamento la trasformazione dalle sue origini
Dalle sue origini diciannove liste ordino viste fino ai tempi
Entusiasmanti di trasformazioni rapide violente come quelle innescate dalla Seconda guerra mondiale
La storia del Partito Comunista Italiano e quella della vita
Di Antonio Gramsci e poi della ricezione dopo la sua morte della sua opera
Sono concettualmente oltre che politicamente la stessa storia
Dalla fondazione fino al congresso di Lione
Nel gennaio del ventisei
Sia la ascesa di Antonio Gramsci alla guida del nuovo partito
Nato a Livorno nel ventuno
Gramsci conquista il gruppo dirigente alle sue posizioni
C'è una lotta politica aperta aspra in cui Gramsci riesce prevalente con la sua intelligenza politica e capacità organizzativa
Tale Guido dura meno di un anno
Perché l'otto di novembre del mille novecentoventisei Gramsci viene arrestato
In seguito alle leggi eccezionali
Di solito si parla in modo sommario di queste vicende a me piace sempre ricordare che noi abbiamo un primato
I primi deputati che vengono arrestati dopo le leggi eccezionali sono i deputati comunisti
Il primo partito che viene messo fuorilegge con un mostruoso processo
E il Partito comunista questo è un primato
Che nessuno ci potrà mai togliere e che si è rafforzato dolorosamente con altri primati i condannati del tribunale speciale i partecipanti attivi
Non quelli onomastici alla guerra di liberazione il primato dei carcerati dei detenuti politici
Sono dei primati che restano nel tempo
Gramsci viene dapprima confinato a Ustica e poi dal gennaio del ventisette nel carcere di San Vittore a Milano fino al processo nel giugno che si conclude nel giugno del ventotto
Durante i lunghi anni della sua detenzione fino alla sua scomparsa settanta anni fa
Fuori
Dove ci sono gli uomini liberi che camminano non sono chiusi in una cella si sviluppa all'asta all'iniziazione del movimento comunista internazionale
E venti fondamentali si producono in primis
La svolta del mille novecento ventinove la liquidazione dell'opposizione
Bolscevica
E soprattutto il settimo Congresso dell'Internazionale al quale i comunisti italiani danno un contributo rilevantissimo la linea dei fronti popolari
Dopo la morte di Gramsci si sono succedute due fasi
Nella prima si è tentato
Di far passare
La sostanza del suo insegnamento affermandone
Non senza alcune forzature la conciliabilità con la ortodossia del marxismo leninismo
Ciò che necessariamente ha comportato una disinvolta Filologia
Nei confronti dei suoi testi
Io sono tra coloro che ritengono ammirevole
Il lavoro che ha fatto Palmiro Togliatti
Innanzitutto
Innanzitutto
Mettendo in salvo
L'opera scritta sta Antonio Gramsci e in secondo luogo dando vita editoriale a quest'opera in Italia dopo la Liberazione
In una forma che gli studiosi allora
Tutti i diritti di ritenere insoddisfacente accorpando i suoi quaderni
Il format ematica di libri organici ma rendendoli così leggibili ad una larghissima
Platea di lettori
Spesso
In grado di avvicinarsi alla lettura
Attraverso quello strumento
Io cerco ogni tanto nei convegni che hanno un sapore di culturale di ricordare un discorso celebre di Giuseppe Di Vittorio
Quando al Congresso il Bologna
Sulla cultura popolare egli fu attaccato duramente come era solito a cadere
Dalla stampa ostile Libera naturalmente come si autodefinisce
Per la sua ignoranza
E lui disse è vero io sono ignorante e tutta la vita che cerco di superare questa condanna nella quale mi sono trovato nascendo
Ecco
Rimproverare all'edizione dei Quaderni di Gramsci di non essere stata filologicamente perfetta ma di essere stata invece è leggibile
Senza censure senza falsificazioni leggibile per tanti che si avvicinavano allora alla lettura questo è uno dei più grandi meriti e durevoli
Di Palmiro Togliatti
Del resto non era difficile comprendere
La sostanza innovativa di quelle pagine
Pubblicare il quaderno undici che incentrato sulla critica del cosiddetto saggio popolare
Di bucare nel significava presentare in una forma
Autorevole limpida acuta un'altra lettura del marxismo quella appunto gramsciana
Non dimentichiamo poi le critiche al marxismo di Gramsci all'interno stesso del Partito Comunista Italiano
Un solo episodio credo meriti di essere qui ricordato ed è una
Occasione quella in cui si manifestarono quelle critiche
Che il giusto qui rievocare fu un convegno organizzato dall'Istituto Gramsci sulla storiografia marxista in quell'occasione si levarono alcune voci che ritennero di dire
Che i quaderni di Gramsci erano in fondo una lettura importante formativa ma lo stile la sua maniera di argomentare non era effettivamente marxista
E Togliatti ebbe in quell'occasione una
Iniziativa durissima una lettera indirizzata
Al allora direttore del Gramsci in cui rivendicava l'originalità di Gramsci in quanto egli scrisse nella sua prosa in quello che egli mette dei Quaderni in forma compiuta
Non c'è soltanto la tradizione del marxismo c'è tutta la cultura del novecento c'è un classico
Della nostra cultura europea
C'è poi una seconda fase la seconda fase del ricezione potremmo dire
Il Gramsci
E quella successiva al fine storica del Partito Comunista Italiano
In questa seconda fase
Si è infatti Zatta la specificità del pensiero gramsciano
E in sostanza si è cercato di rivendicare
Come egli non fosse in linea con la cultura del movimento comunista internazionale in primis del Unione Sovietica
E questa è stata un'operazione palesemente politica se nella prima fase c'era stata un'operazione filologicamente discutibile in questa seconda c'era un'operazione politicamente discutibile
Il limite
Culturale
Che necessariamente si convertì
Il limite pratico
Della rivoluzione di ottobre
Consistette nell'essere stata guidata da un uomo IMI
Fortemente persuasi che il tornante epocale della fine del capitalismo
Fosse ormai è stato raggiunto
E probabilmente invece si era appena all'inizio di una fase che ancora oggi viviamo di estrema vitalità e aggressività e pericolosità del sistema economico capitalistico
Tutta la loro azione
Si sviluppa e si spiega alla luce di quella convinzione
Nonché mancassero
Nel periodo più tragico e decisivo del primo conflitto mondiale
Non che mancassero in quel momento
Unico della storia d'Europa le premesse per credere che si fosse giunti a quel tornante epocale Dondero la rinnovata tensione dentro tutti i movimenti operai socialisti d'Europa
E lo scontro tra chi continuava a considerare grave ma non definitiva alla crisi dell'ordine vigente e chi invece vedeva appunto giunta l'ora dei cambiamenti epocali
La divaricazione riguardava dunque la questione della attualità del socialismo in Occidente
Gramsci fu tra coloro che da subito credettero in quella attualità e nella efficacia della strada intrapresa dai comunisti
Nell'Unione Sovietica
E il suo cammino fino alla fine della sua vita consistente nel costante ripensamento di quella diagnosi
Quando gli storici e Gramsci lo era lo fu appieno
Affrontano quel passaggio delicato che è la previsione essi mettono in giuoco se stessi
Ma Gramsci non era semplicemente un grande intellettuale era un politico che in prima persona mise in giuoco tutto se stesso su quella opzione
Su quella diagnosi che quello fosse il momento del cambiamento epocale spense la sua vita
In quella
Opzione
Con il cristallizzarsi della frattura con l'Occidente
Con la fine delle speranze di un rapido sommovimento in Italia in Germania si approfondisce in Gramsci la riflessione sulla difficoltà delle vie del socialismo in Occidente
Ma non è il solo a riflettere su questo punto
Potremmo ricordare un'antologia
Di politici pensanti
Mi piace qui ricordare invece due figure tra loro lontanissime
Il cui accostamento è già di per sé un'audacia
Da un lato il teorico all'interno del gruppo dirigente bolscevico della rivoluzione permanente cioè dell'idea che la rivoluzione o si espande o muore mi riferisco a lev Davidovic Trotsky
Alla fine del ventidue lui scrive l'Europa non può aspettare
E aggiunge detto in termini diversi se la rivoluzione non dovesse
Essere attuale ora in Europa
Ciò comporterebbe l'eliminazione dell'Europa come forza culturale
Se le cose dovessero andare davvero così il risultato sarebbe se non un declino una decorrenza economica e culturale lunghissima dell'Europa
E dopo un certo tempo sopraggiungere per l'America e prenderebbe l'Europa al suo rimorchio
Intuizione non effimera
Intuizione non effimera di un uomo che aveva visto
Il mondo aveva visto anche l'America
All'altro opposto vorrei dire
Un pensatore italiano
Emblematico
Benedetto Croce
Mille novecentotrentadue
Storia d'Europa nel secolo decimo nono
Da ultimo è stata ricordata quest'opera
Con grande
Ammirazione per una pagina divenuta ora Celebre ma che faceva parte di quel libro dal momento in cui fu scritta
In cui Croce si poneva quasi profeticamente la prospettiva che l'Unione Sovietica non potesse che trasformarsi
Mutare natura
Ogni tanto gli storici hanno delle capacità di intuizione piuttosto felici
Ma non per questa profezia e ho qui lo ricordo bensì per una sua diagnosi della specificità dell'esperienza socialisti Ca'nell'Unione Sovietica fuori della Russia lui scrive
Quello che chiamerei Pseudo comunismo
In quanto non porta all'estinzione dello Stato ma al contrario ad un potenziamento per lo Stato
Sebbene incomba sugli spiriti col fascino di ciò che è lontano nel tempo e nello spazio e che perciò prende contorni fantastica mente attraenti
Non si è finora disteso o è stato soppresso appena si è affacciato nell'Europa occidentale e meridionale
Mancano le due condizioni che erano in Russia
La tradizione zaristi Ca'e il misticismo insomma lui dice
è giusto osservare che lei mi in in Russia sta fabbricando sul saldo suolo della tradizione ma per quel che riguarda altri paesi disegna castelli in aria
E curioso osservare
Che questa
Fondamentale difficoltà
La rivoluzione si manifesta in un grande Paese in crisi come la Russia la fine della prima guerra mondiale per un momento pare estendersi a tutto il continente e poi arretra
Questo fenomeno
In realtà si era già prodotto c'era stata già una occasione in cui questo arretrare dinanzi al nuovo aveva caratterizzato il nostro continente
Ed è il mille novecentoquattordici
Cioè l'anno da cui parte tutta la nostra storia
Allorché ha scritto un grande storico francese che si chiama
Si chiamava Fernand Braudel l'Europa era sull'orlo del socialismo o sull'orlo della guerra in poche ore precipitò nella guerra ma era sull'orlo del socialismo
L'Europa borghese si ritrasse rispetto a quell'opzione quindi ancora una volta quello che è successo con la rivoluzione sovietica era già successo rispetto al socialismo della seconda internazionale
La scelta che allora fu compiuta
A Mosca stremata dalla guerra civile da poco conclusa e sotto l'incalzare di colpi terribili come la scomparsa
Precoce di Leni nella lacerazione del gruppo dirigente la scelta allora compiuta fu quella di non smobilitare
Ovvio che il socialismo in un Paese solo fu formula ottimistica volontaristica ma la sostanza fu quella nome smobilitare
Ha scritto uno storico di origine polacca
Molto legato altro Schisano che si chiama Isaac Deutscher se Levine fosse vissuto più a lungo avrebbe fatto la scelta medesima che è stata compiuta dopo di lui
Gramsci dirigente comunista e tutto all'interno di questa vicenda ne è partecipe senza tentennamenti
Le sue scelte sono quelle della maggioranza del partito comunista russo anche nella celebre lettera dell'ottobre del ventisei che viene sempre ricordata come manifestazione di dissenso
Egli scrive
Rivolgendosi alla maggioranza del partito partendo dal presupposto che essa e nella posizione giusta la posizione corretta
Non di meno la sua vicenda successiva
Politica e privata lo ha posto sia pure a prezzo di sofferenze che lo hanno segnato in una posizione singolarmente produttiva essere tagliato fuori dalla lotta politica attiva nella detenzione carceraria gli ha consentito di analizzare le ragioni della sconfitta
Assistere incattivita ma disponendo di una informazione acuta e quotidiana alla ulteriore vittoria del fascismo proprio nella Germania Paese cruciale nella strategia
Del Comintern a accentuato se possibile in lui l'istanza di capire
Le ragioni di quello che era accaduto
Egli era un uomo aspro e polemico
Intellettualmente non disposto a fare sconti agli avversari
Ai compagni
E soprattutto a se stesso
Conversando con un interlocutore compiacente che si chiamava dei beni acre Mussolini lo tratteggia come un professore insofferente di dissenso
Immagine malevola
Il ritratto più veridico lo ha tracciato lui stesso Gramsci in una lettera che Togliatti collocò alla fine della sua relazione del mille novecentocinquantotto intitolata il leninismo di Gramsci
In una delle sue lettere egli parla con amarezza e fierezza della propria esistenza cito Gramsci io non parlo mai dice
Dell'aspetto negativo della mia vita
Prima di tutto perché non voglio essere compianto
Era un combattente che non ha avuto fortuna nella lotta immediata
E i combattenti non possono e non devono essere compianti quando essi hanno lottato non perché costretti ma perché è così hanno essi scelto consapevolmente
Un uomo siffatto non avrebbe gradito le fatiche degli esegeti tardi rivolte a costruire di Luís profili ideologici improbabili
Le domande che si pongono a noi oggi
Sono due oggi che si è conclusa una fase intera della nostra storia
Cos'altro avrebbero potuto fare quegli uomini
Quale altra scelta
E seconda domanda perché Gramsci e tuttora prezioso per la critica del presente è stato delle cose
La prima questione non è
Storia controfattuale come si usa dire c'è da dire invece più duramente che nel mille novecentoquattordici sia aperta una feroce fase dopo la quale non si poteva ripristinare il mondo di ieri
Che era andato in frantumi la rivoluzione era nelle cose e poteva prendere e prese le forme più diverse
Talvolta opposte ma quando essa necessariamente si produsse divenne
Per le forze guida dell'Occidente il nuovo obiettivo da colpire per abbatterla si fece tutto sin dal primo momento
L'imbarbarimento dei conflitti di cui oggi vediamo la propaggine estrema comincia all'ora nel momento in cui si cerca di soffocare
La nascente repubblica sovietica
Gramsci che riflette sulla sconfitta dei presupposti da cui tutto questo era partito già intravede le trasformazioni
Strategiche che si produrranno dopo la sua morte e le sintetizza in una parola che allora non fu forse pienamente capita se non da Togliatti
La Costituente
Parola chiave egli l'aveva usata nei Quaderni un'altra volta
Quando scrive
Gramsci rifletteva moltissimo sul fenomeno elettorale che cosa sono le famose elezioni sul parlamentarismo lui usa la parola costituente quando scrive le elezioni del mille novecentodiciannove le prime
Nelle quali finalmente c'è un suffragio universale soltanto maschile
E soprattutto c'è un sistema elettorale proporzionale puro l'unico che rispetti l'uguaglianza degli uomini quelle furono le lezioni costituenti
Cosa è venuto meno
In breve si potrebbe dire che è cambiato l'intero quadro di riferimento dall'economia unificata mondiale alla tecnologia capace di trasformare la connotazione e la composizione stessa dei ceti sociali
Di qui la seconda domanda perché Gramsci ci aiuta ancora a capire
A mio avviso perché riprende l'insegnamento penetrante
Di quelli analisti sociali che furono chiamati e li Tissi senza il loro compiacimento conservatore
C'è una pagina dei Quaderni alla quale io sono molto affezionato e nell'edizione corrente la Baggina mille seicentoventicinque alla quale di rinvio per una lettura serale
Intitolata il numero e la qualità nei regimi parlamentari
Dove lui dice
Le idee e le opinioni non nascono spontaneamente nel cervello di ogni singolo
Hanno avuto un centro di formazione di radiazione di diffusione di persuasione
Un gruppo di uomini o anche una singola individualità che le ha elaborate presentate in forma politica la numerazione dei voti
E la manifestazione terminale di un lungo processo in cui l'influsso Massimo appartiene
A quelle forze che creano il consenso economiche giornalistiche occulte e palesi se questo gruppo di ottimati nonostante le forze materiali sterminate che possedere non ha il consenso della maggioranza sarà da giudicare inetto
Questa pagina
Io credo renda molto bene la sua capacità di
Studiare i gruppi dirigenti
Come funzionano come si riproducono come si promuovono e come manipolano
Il suo metodo di analisi ci aiuta a comprendere oggi
Come un gruppo dirigente Possa di grandi o meno grandi partiti trasformarsi nella sostanza prima che le sue parole cambino
Poi a un certo punto cambiano anche le parole
Oggi abbiamo sentito che il socialismo e una componente di una magmatica Ops entità più grande
Della quale non si conoscono i confini
Forse un partito unico
E l'unica spiegazione che si potrebbe dare a tale formulazione
Quando poi queste parole finalmente cambiano allora si scopre tutta la dimensione del mutamento
E io guardo talvolta con occhio
Non benevolo forse ma certamente smaliziato smarcato
Alla trasformazione dei gruppi dirigenti delle maggiori formazioni della sinistra italiana
Avevano una visione del mondo
Soprattutto dei rapporti economico-sociali
Come caratteristica peculiare del giudizio ora si sono rimpicciolite i hanno credo come bandiera unica una visione un po'frivola dei comportamenti privati
Gramsci analizzato
In profondità un fenomeno tipicamente
L'italiano
Che si chiama il trasformismo
Ebbene di cui vorrei leggervi soltanto alcune frasi prima di concludere
Si può dire che tutta la vita statale italiana dal mille ottocentoquarantotto in poi e caratterizzata dal trasformismo cioè dalla elaborazione di una sempre più larga classe dirigente nei quadri fissati dai moderati
Il passaggio dal Cavour lirismo
Al Ca'purismo di sempre nuovi elementi del Partito d'azione ha modificato la composizione delle forze moderate liquidando il neo quel fisico da una parte e il mazzinianesimo dall'altra si sono ritrovati tutti in una posizione centrale
Io credo che difficilmente un uomo capace di questa analisi si sarebbe ritrovato nel partito democratico
Compagni volevo farvi un annuncio operati con sicuramente all'entrata avete visto che c'è il banchetto dei compagni di rinascita bisogna abbonarsi tutti assolutamente a rinasce abbiamo dare voce al giornale del partito
Purtroppo nel nostro Paese sono ancora tanti lavoratori che non hanno un lavoro vero sono precari nel contratto e nella vita spesso giovani e il più delle volte condannate ad esserlo per sempre fino ai trenta quarant'anni abbiamo il diritto di essere giovani ma rivendichiamo anche il diritto di diventare adulti
Diamo voce a una di noi Patrizia Lotti lavoratrice precaria dell'Istituto di ricerca indire
L'irregolarità e la precarietà dei miei rapporti di lavoro in realtà è iniziata quando facevo l'università in quel periodo infatti facevo la cameriera nel fine settimana Rappo iniziata la precarietà regolare
Dopo la conclusione degli studi e continuativamente dal novantasei da allora ho lavorato per alcuni anni in una cooperativa editoriale poi in un call center
E dal due mila tre presso l'Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa
Indire che ha sede a Firenze
Intanto per aggiornare le mie conoscenze utili nella professione ho conseguito un perfezionamento post laurea
E vari corsi tecnico-pratici confrontandomi con i miei coi cani con analogo percorso di studi umanistici il lavoro precario risulta per noi una costante nella sfera privata io ho due figli che hanno adesso dodici e nove anni e da circa otto ho lasciato il loro padre con il quale prima convivevano
Questa condizione di madre separata forse mi sarebbe stata preclusa se non avessi potuto contare sull'aiuto organizzativo e l'avallo economico dei miei genitori
E dico questo
E dico questo nonostante avere potuto usufruire di un asilo nido comunale
E di una scuola materna ed elementari che nel mio territorio grazie all'impegno economico dei comuni si rendono un minimo elastici nell'offerta oraria
Ho una laurea della facoltà di lettere e filosofia e se anche avessi scelto l'insegnamento avrei solo optato per un altro percorso di precarietà
Così come se avesse preferito rimanere nell'università o una professione in ambito giornalistico oppure editoriale
Il nostro emendamento ha prodotto gli articoli della Finanziaria dal quattrocentodiciassette al quattrocentoventi con l'individuazione di un fondo almeno cinque milioni di euro dal due mila sette e l'indicazione del trenta aprile
Come data entro la quale gli enti pubblici dovranno presentare i piani per la stabilizzazione dei propri lavoratori
Se come partito qui vedo subito tu impegni
A livello locale nell'esortare gli enti a muoversi per utilizzare il fondo e a livello nazionale nel pressare il governo a rinnovarlo nelle future finanziarie
Come lavoratrice precaria voglio si sottolineare che non si tratta di difesa del posto di lavoro bensì di riconoscimento delle professionalità cresciute a dispetto della cecità collettivi
A fianco della diminuzione se non dell'azzeramento dei concorsi
Quegli enti pubblici che hanno continuato a rispondere all'esigenza di servizi di una società matura si sono avvalsi per anni delle forme lavorative cosiddette flessibili
E quei lavoratori precari di anno in anno hanno aggiornato e maturato la propria professionalità
Sul piano politico faccio parte della segreteria della sezione in policlinici
Sezione che insieme alla Federazione dell'empolese Valdelsa ha più volte affrontato il problema della precarietà lavorativa dei nei nostri enti locali
In particolare nel consiglio comunale di Empoli abbiamo presentato molte emozioni per la stabilizzazione dei lavoratori della pubblica amministrazione così come negli altri comuni dove abbiamo una rappresentanza consiliare
Amministrazioni quella di Empoli governata dal centrosinistra che include Rifondazione ma ci vede all'opposizione al fianco di una lista cittadina
E che ad oggi questa amministrazione manifesta di non volere avvalersi degli articoli della Finanziaria per la stabilizzazione del proprio personale anche in questo comune è presente con continuità danni
Indire l'istituto nel quale lavoro da cinque anni ha una storia lunga ottant'anni durante i quali
Ha più volte cambiato nome statuto e il Regolamento in base alle esigenze politiche del Periodo
E anche l'attuale governo tramite gli articoli seicentoundici seicentododici della finanziaria due mila sette ha deciso di apportarvi le sue modifiche decidendo di sopprimerlo
Insieme a tutti gli istituti regionali di ricerca educativa
Per far nascere la futura agenzia nazionale per il supporto all'autonomia scolastica con sede centrale a Firenze e le medesime funzioni finora di indire
L'operazione finanziaria è riconducibile alla volontà dei rimandare a scuola i cosiddetti imboscati e di tagliare le spese degli enti inutili tuttavia io faccio fatica a vedere fra i miei colleghi degli imboscati e a definire inutile il nostro lavoro quotidiano a partire dalla sua quantità
Indire si occupa di documentazione quantitativa e qualitativa delle pratiche scolastiche e della formazione integrata nonché della formazione in servizio di docenti e dirigenti e alta
Ha inoltre l'affidamento di alcuni progetti della Comunità europea il più importante dei quali è l'Agenzia nazionale Socrates divenuta long life il programma dal due mila sette
Però questo istituto non ha e non ha mai avuto personale proprio bensì si avvale di personale comandato anche se in forza in alcuni casi da ben venticinque anni insieme comandati si avvale di personale con contratto a tempo determinato di collaborazione a partita IVA e d'autore
Pur essendo dotato di un fondo di quattrocento mila euro in realtà grazie ai vari progetti affidati arriva a gestire un bilancio di circa otto milioni di euro data la tipologia di lavoro basato soprattutto sulle nuove tecnologie indire ha un proprio accetta e quindi una sala macchine
Basti pensare che nel due mila tre questa sala macchine contava sedici server oggi questi server sono diventati settantaquattro
Basti pensare che per la formazione on line nel periodo dell'anno maggiormente dedicato alla formazione punto edu
In un giorno tipo come ad esempio lo scorso ventiquattro maggio nell'ora di punto ci sono stati ben ventitré mila quattrocentotrentacinque accessi contemporanei cioè nello stesso minuto
Oltre alle presenze per la formazione on line ci sono gli accessi giornalieri al sito indire che sono sempre stati intorno o superiore ai venti mila questi c'è da aggiungere gli accessi ai siti di tutti gli altri progetti affidati nazionali e comunitari dopodiché ci sono
I lavori su carta e seminari in presenza
Da chi ha fatto tutto a questa quantità di lavoro ad essa a dicembre due mila sei indire contava cento ottanta lavoratori
Dei quali ventisei comandati
Trentadue tempo determinato sul programma dell'Agenzia nazionale Socrates e cento ventidue precari di cui novanta collaboratori e gli altri fra partita IVA e contratti d'autore
Dei cento ventidue precari oltre il trentadue per cento lavora in istituto da uno o tre anni
Oltre il quaranta per cento è presente da quattro a sei anni si arriva fino al due per cento che lavora in istituto dal sedici venti anni
Il tasso di istruzione dei miei colleghi precari vede il trenta per cento di diplomati e il settanta per cento di laureati il cinquanta per cento dei quali ha una specializzazione post laurea
L'età media e nel decennio dei trent'anni ma pur essendo in larga maggioranza donne con un basso se non bassissimo tasso di maternità
Il grado di scolarizzazione simile per il tempo determinato e i comandati Pulitzer tra loro aumenta il tasso di maternità e l'età media tanto che fra i comandati la maggioranza e pensionabile nell'arco dei prossimi cinque sei anni
Tutti per lavorare in indire hanno superato almeno una prova selettiva pubblica
E trentadue tempo determinato hanno visto cessare il proprio contratto a dicembre scorso e per lavorare nel nuovo programma della comunità europea hanno dovuto superare un secondo concorso pubblico che ha portato agli attuali cinquantacinque contratti quinquennali
Da tenere da tenere presente però che pur se il programma europeo è di sette anni per ottenere i cinque anni di contratto
Abbiamo dovuto affrontare una dura contrattazione culminata in una manifestazione presso il ministero della Pubblica scritto distruzione al novembre scorso
Perché la controparte voleva limitarsi ad un anno di contratto
Inoltre nonostante lo stanziamento della Comunità europea per questo nuovo programma sia aumentato
Il ministero per Italia la finanziaria due mila sette intenderebbe diminuire il proprio cofinanziamento dei cinquantatré per cento rispetto allo scorso anno
Contravvenendo sostanzialmente agli impegni presi in sede comunitaria
Per quanto riguarda i precari i collaboratori sono passati tutti me compresa attraverso una selezione pubblica per titoli e colloquio ogni anno negli ultimi quattro anni
E nel due mila sette ad oggi i collaboratori sono gli unici per un totale di ottantaquattro ad avere un contratto gli altri e pratica precari stanno lavorando sulla fiducia
E questo perché è una circolare ministeriale del ventotto dicembre scorso si è preoccupata di applicare tempestivamente la soppressione indicata nella Finanziaria
Addirittura anticipando la nomina dei commissari straordinari
E forse dimenticando gli affidamenti già stipulati per il due mila sette
Il personale indire appena nato dal due mila al Duemila treni per vedersi riconosciuto dall'Aran il comparto della ricerca e ora pur se in finanziaria vengono date alla futura Agenzia le medesime finalità operative del soppresso indire da parte del ministero si manifesta la volontà di posizionarla nel comparto Ministeri anche in questo non riconoscendo affatto
La qualità delle nostre professionalità cresciute a dispetto della precarietà e delle continue selezioni
Che cosa vuol dire agenzia nazionale per il supporto all'autonomia scolastica
Può significare ente preposto alla gestione burocratica dell'autonomia
E al suo monitoraggio quantitativo lasciando che il peso dell'autonomia economica diventi una zavorra che condanna alla serie B alcune scuole e territori
Ma può anche significare monitoraggio qualitativo supporto nella realizzazione di reti locali
I gemellaggi che rafforzino quell'autonomia didattica nata dal basso per volontà di tanti insegnanti già negli anni settanta
Ecco perché è importante che la futura agenzia se inquadrata nel quanto nel comparto della ricerca che questa fase di transizione non sia gestita per far terra bruciata del nostro lavoro
Ad oggi tutti i lavoratori ex indire indipendentemente dalla forma contrattuale
Che li proprio che li porta al proprio lavoro quotidiano sono uniti nella volontà di far riconoscere il lavoro fatto
E la professionalità professionalità questa sì flessibile capace di rinnovarsi ed innovarsi in relazione alle esigenze
è necessario però che anche le altre forze sindacali e politiche vicino con il nome affinché soppressioni non significhi accennare di tutti i nostri Progetti professionali
Grazie
Purtroppo sono ancora tanti giovani che vorrebbero studiare ma che non possono farlo troppi giovani che lasciano la scuola perché devono andare a lavorare
Troppi giovani che non possono permettersi l'università ma fortunatamente siamo anche in tanti a lottare per il diritto allo studio per una scuola e università pubbliche di qualità e di massa
Diamo la parola ad Alessandro Musti illo presidente della consulta provinciale degli studenti medi di Roma
Cari compagni cari compagni non vi nascondo una certa emozione oggi a Parigi qui davanti a tutti insomma siede
Troppi
Anche permette insomma in questi anni mi sono abbastanza abituato
Spetta a me quindi portare oggi le tematiche di noi giovani che la FIGC e delle lotte che portiamo avanti da anni a questa parte iniziale proprio dal dal mio settori la scuola io sono studente medio
E in questi anni abbiamo visto una situazione scolastica che è peggiorata insomma e penso che questo si passa a vedere anche senza stare dentro la scuola noi ci portiamo dietro un'eredità pesante di anni
Di governi sbagliati che hanno fatto politiche sbagliate sulla scuola
E che non hanno saputo aggiornarsi con i cambiamenti che ci sono stati soprattutto rispondere a quelle che erano le esigenze di un settore pubblico di scuola
è evidente che tutto ciò è stato aggravato in questi cinque anni che fortunatamente insomma ci siamo lasciati alle spalle del governo Berlusconi
In cui abbiamo subito il trionfo di politiche neoliberiste che hanno negato scientificamente a smantellare il sistema dell'istruzione pubblica e questo lo possiamo dire senza fare troppa
Demagogia perché abbiamo visto quello che è successo semplicemente c'è la riforma Moratti una riforma che ha spezzato in due parti gli studenti da una parte chi può permettersi di andare a studiare fa il sistema dei licei dall'altra chi non se lo può permettere
E va a lavorare in sostanza è questa la riforma Moratti questa scelta avviene a tredici anni quindi dettata esclusivamente da quelle condizioni sociali ed economiche che proprio l'articolo tre della nostra Costituzione
Si impegna a rimuovere per garantire un'effettiva partecipazione di tutti ai diritti che la Costituzione prevede
Abbiamo visto sempre in questa logica finanziamenti alle scuole private che sono andati oltre l'inverosimile e scuole private che hanno ottenuto
Innalzamenti delle iscrizioni fuori da ogni possibile previsione
Purtroppo però ci troviamo anche di fronte al fatto che i governi di centrosinistra non ha saputo dare risposte forti su queste tematiche i finanziamenti alle scuole private ci sono ancora e ci sono stati in questa finanziaria sulla riforma Moratti
Non c'è una posizione chiara su quale dovrà essere la posizione del governo su questo io insomma sono per l'abrogazione come lo è il partito ma naturalmente
Per adesso non abbiamo visto neanche quei cambiamenti chiariamo brevissima i discorsi e l'abrogazione secondo me è un discorso che possiamo tranquillamente
Portare avanti per il semplice fatto che una riforma può essere cambiata emendata nel momento in cui parte da un principio giusto
E si perde poi in qualcosa che non va ma una riforma che parte da un principio che se tutti quei permettere istruzione vai a scuola se tu non te lo puoi permettere non ci vai è una riforma che non va emendata ma proprio cancellato dalla storia
Abbiamo visto
Diciamo un cambio da scuola azienda a scuola Fondazione che tutto sommato insomma non abbiamo ancora capito bene cosa saga ma io continuare a parlare semplicemente di scuola e affina
Cari nel modo dovuto
Ma pesano nel la sulla data di cui oggi vorrei parlare il problema della scuola e quindi di una realtà che è una realtà sociale delle nostre città
Silver quale in un certo senso a livello territoriale ma in questi anni abbiamo visto come la sinistra spesso abbia lasciato quelle che sono le sue
Diciamo classi la sua classe d'appartenenza il vero senso della parola cioè spesso purtroppo non ci siamo scordati parla generalmente come sinistra
Di andare proprio in quelle aree in quelle zone che più di tutte sento uno questa situazione sulle loro spalle ed eque purtroppo è successo che nelle periferie romane
Da anni a questa parte movimenti di stampo neofascista stanno prendendo il largo tra la popolazione
E questo è un problema è un problema serio perché purtroppo si stanno facendo spesso carico di tematiche di cui alle volte dovremmo farci carico maggiormente noi
Naturalmente tutto condito con la solita retorica e quant'altro che va be'lascia il tempo che trova che però con falsi valori che si fondano insomma su quello che sappiamo si fondava sulle paure che la gente ha in questi periodi e riescono ad attrarre sempre maggiori consensi
Ma il problema del neofascismo a Roma sta diventando un problema grave non lo vediamo l'abbiamo visto anche nelle nostre scuole in questi mesi c'è stata un'escalation di aggressioni intimidazioni nelle scuole
Compagni che sono stati menati mentre Scipione collettivi dalle occupazioni delle scuole e Pisani e la stessa Consulta provinciale che ci hanno fatto tornare ad un clima che pensavamo e volevamo pensa che archiviato
Penta anni fa un intellettuale comunista Pier Paolo Pasolini analizzando questo
Questo fenomeno
Disse una frase che io non ho dimenticato non occorre combattere il fascismo nelle sue forme più pazzesche ridicole
Occorre combattere il fascismo con forza come codificazione allegra mondane socialmente l'atto del fondo brutalmente cui sta di una società ha perfettamente ragione
Vedete
Io credo
Che di fronte a chi vuole metterci nella situazione di non poter studiare a chi ormai porta avanti il numero chiuso delle università per evitare un numero maggiore di laureati per impedire l'accesso al sapere che oggi è indispensabile sia cercando di creare un futuro che ci porterà
Inevitabilmente ad un futuro di precarietà e tutto il discorso è concatenato se non riusciamo a rompere questa catena e per farlo vuol dire che come comunisti
Dobbiamo porci effettivamente a partire le nostri territori come alternativa a questo sistema beh io credo che non riusciremo a fare qualcosa che nessun partito democratico nessun altro riuscì a fare anche se siamo
Spesso solo contro tutti soli contro tutti e qui concludo
Siamo ancora orgogliosi e fieri di essere comunisti grazie
Grazie anche ad Alessandria
E passiamo alle conclusioni in seno a tante le battaglie che il nostro partito fa nelle istituzioni
Siamo a tante le battaglie che il partito vincente e noi ingenui della FIGC siamo fieri di farne parte e siamo fieri Chiara presentarci sia un uomo di sinistra un comunista la Riviera di Rebecca il segretario
Mettetevi al sedere compagni sapete che io sono timido un po'in imbarazzo
Beh vedervi da cui è davvero un colpo d'occhio eccezionale siamo un'enormità
è un insuccesso
Al di là delle aspettative che erano alte
La più grande manifestazione che ne abbiamo tenuto dalla nostra nascita
Ed è il segno evidente della salute senza trionfalismi ma è la realtà
Della salute che gode il nostro partito
In una fase
Delicatissima
Per la vita sociale e politica del nostro Paese
Io vorrei quindi innanzitutto esprimere un ringraziamento
Un ringraziamento a quelle compagnie quei compagni
Che svolgono un lavoro oscuro
Che non ricevono gli applausi
Che non chiedono mai niente
I compagni dell'organizzazione i compagni della propaganda i compagni dell'ufficio stampa i compagni del servizio d'ordine i compagni di rinascita i compagni che hanno affisso i manifesti di questa manifestazione
Compagnie senza i quali nessuno di noi potrebbe essere il cui
E in particolare senza
Che nessun altro se ne adombri
Io voglio rivolgere un ringraziamento ha un compagno
Che spesso quasi da solo ha retto il lavoro della direzione nazionale in questo partito e a
Svolto il compito di coordinamento per questa nostra manifestazione compagno Alessandro Pignatti Yellow
Al quale io rivolgo davvero il ringraziamento più sincero di tutti noi
Ma io vi chiedo anche
Chiarissime compagni carissimi compagni
Di voler rivolgere calorosamente con tanto affetto un saluto ed un augurio sincero di pronta guarigione al carissimo compagno Armando Cossutta
è stato operato venerdì
Per un'angioplastica
L'intervento che per fortuna è andato benissimo
Gli chiediamo di tornare quanto prima in campo al suo posto di combattimento al Senato auguri di cuore Armando
Un partito in salute dicevo
Gli iscritti
Per la prima volta hanno sfondato per la prima volta dalla nascita di questo partito quota quaranta mila
Risultato che non esito a definire strepitoso dieci mila in più nel corso solo del due mila sei
I giovani della Federazione giovanile
Avete visto proposito quanto sono bravi i nostri giovani davvero bravi
Hanno raggiunto e superato il traguardo delle sei mila tessere incrementando anche loro del venticinque per cento le adesioni
I consensi elettorali aumentar no
Dal due mila e uno progressivamente siamo sempre andati avanti
Passando attraverso le elezioni provinciali
Le europee le ultime regionali del due mila e cinque sino alla all'aumento dei cinquanta per cento dei voti alle ultime elezioni politiche a da seicento mila hanno per cento mila volte
Un trend di crescita
Confermato anche dalle recenti elezioni regionali novembre del due mila e sei pochi mesi addietro in Molise
Unico partito della sinistra
A fronte del crollo degli altri partiti della sinistra
E anche della sconfitta della coalizione di centrosinistra siamo cresciuti sia in termini assoluti che percentuali centrando l'obiettivo di eleggere il consigliere regionale bravi compagni del Molise
Vi ricordate
Sino a poco tempo fa
Ci lamentavamo della scarsa visibilità dovunque andasse in Italia
Non ci fanno vedere non ci mostrano c'era l'offuscamento da parte dei media che sistematicamente
Nascondevano la nostra presenza e le nostre posizioni
Non è più così
Ci siamo conquistati
La visibilità
E il ruolo con la nostra azione politica duramente
Con pazienza ma anche con determinazione
Ma questa nostra crescita ha iniziato anche ed era forse inevitabile a dare fastidio a preoccupare
Proprio dopo subito dopo le elezioni regionali del Molise
Siamo stati oggetto di una campagna di aggressione senza precedenti
Anche con aspetti criminali da voglio ricordare
Dopo
Dopo la manifestazione della Palestina
Siamo stati isolati
Insultati attaccati da tutte le parti anche da parte dei nostri alleati
Non ci siamo fatti intimidire
Ma l'attacco è stato pesantissimo
Ancora
Un giorno allaccio
Libero
A novembre
Ha pubblicato la bellezza di cinque pagine cinque pagine dedicate tutti a noi
Titolava andò in prima pagina
Il golpe di Diliberto
Pagheranno
Continueranno eterogenesi dei fini continueranno a contribuire alle nostre campagne elettorali come hanno fatto lo scorso anno
Ma l'attacco
Ma l'attacco
Questa volta attraverso la pubblicazione di un resoconto presunto dei lavori dal nostro Comitato centrale chissà da dove trafugato ma non è difficile immaginare visto che Libero e il Giornale dell'agente Betulla
Beh questo
Questa pubblicazione ha cercato di infangare la nostro l'ora onorabilità
E infine
Da Cito penultima ma non è certamente l'ultima in ordine di importanza
Abbiamo preso
Con stupore ma lasciatemelo dire con molta rabbia
Che un gruppo di Mani Dolby
Ruotanti attorno alla commissione Mitrokhin
Costruiva falsi dossier sui dirigenti del centrosinistra
Uno ero io
L'altro per il nostro valoroso capogruppo alla Camera il compagno Pino Sgobio
Falsi dossier
Sarà evidentemente la magistratura abbiamo denunciato definire chi sia stato quale inviati abbiano eventualmente commesso ma la circostanza davvero inquietante
Facciamo paura evidentemente i comunisti ancorché quelli di un partito ancora piccolo fanno paura
Beh paradossalmente è un buon segno
E tuttavia lo voglio dire in cui dove sicuramente oltre agli amici della stampa ci sarà qualche amico punto dell'agente Betulla
Noi non ci lasceremo intimidire noi andremo avanti
Va va tutto bene no
Sarei uno sciocco accedere a facili trionfalismi non va tutto bene sono mille cose da migliorare ma ci sono anche le condizioni
Per migliorare ancora per procedere crescere offrire al Paese e ai lavoratori una forza comunista in campo
Oggi
Anniversario di nascita del Partito Comunista a Livorno nel mille novecentoventuno
E settantesimo dell'assassinio
Lento e quindi tanto più terribile di Antonio Gramsci da parte del regime fascista
Siamo qui
Siamo cui
Non opera celebrare o semplicemente per ricordare
Non per guardare al passato
Ma viceversa per volgere lo sguardo al futuro
Con l'orgoglio
Di chi ha piena consapevolezza che senza radici senza la storia non vi è prospettiva alcune ce ne ha parlato con la consueta maestria e lo ringrazio il compagno Luciano Canfora
E tuttavia
Abbiamo altrettanta consapevolezza che la politica si può fare solo guardando avanti
E guardando avanti vediamo subito quanto difficili siano le sfide che ci attendono
La nostra linea
E chiara
La discuteremo insieme tutti quanti al prossimo congresso del partito imminente
Ed è la linea dell'unità
E della diversità
Unità
Perché fuori dal centro sinistra non vi è alcuna possibilità di salvezza oggi per le classi subalterne e per la democrazia
Dall'altra parte
I nostri nemici noi continuiamo a chiamarli nemici non avversari nostri nemici
Il linguaggio politicamente corretto non ci appartiene
Dall'altra parte
C'è una destra
Tutt'altro che domata
Divisa certo lacerata al suo interno ma ancora forte molto preoccupante
Berlusconi ha perso le elezioni per un soffio
Ebbene che ce lo ricordiamo sempre
Una vasta base di consenso
E ancora dalla sua parte
In paese manifesta sacche vaste di conservatorismo quando non di aperte vocazione reazionarie
Preoccupanti
Vi è io credo la necessità come appunto ci ha insegnato proprio Gramsci di una rinnovata attenta profonda analisi dei caratteri della Società italiana dell'oggi da troppo tempo poco indagata
Unità dunque ed unità a partire non solo basterebbe ma non solo dalla preoccupazione per le pulsioni reazionarie presenti nel Paese unità anche perché tra le forze dell'Unione pur così diverso e le une dalle altre vi è un dato di fondo che le tiene insieme
E io invito e compagnia non scordarlo mai
Le forze politiche che oggi compongono l'Unione di centro sinistra
Sono infatti tutte quante eredi delle forze politiche che all'indomani della Liberazione hanno scritto insieme la Costituzione repubblicana
Comunisti socialisti cattolici democratici forze laiche democratiche
Abbiamo un comune sistema di valori
Uguaglianza solidarietà sociale i diritti la pace unità
Una cifra una bussola che ci portiamo dietro sino dalla nascita di questo partito
Quando in quel cupo ottobre del novantotto ci battemmo per cercare di evitare la rovinosa caduta all'ora del primo governo Prodi per salvare la democrazia e si sono viste ahimè le conseguenze di quella caduta
Poi
L'Unità l'abbiamo praticata
Siglando l'accordo alle elezioni politiche nazionali del due mila e uno con il centrosinistra mentre altri allora non lo fecero regalando Berlusconi il vantaggio delle divisioni a sinistra
L'unità
Che abbiamo praticato quando siamo stati recentemente l'unico partito fuori dall'Ulivo a non avere candidato il proprio segretario contro Prodi alle primarie dell'ottobre del due mila e cinque noi abbiamo appoggiato Prodi
Nessuno
Nessuno dunque può e deve mettere in dubbio la nostra vocazione unitaria parlano i fatti parole scelte concrete i comportamenti non le chiacchiere
Ma per noi comunisti unità si declina anche con la rivendicazione orgogliosa della nostra diversità
E un crinale difficile care compagne e cari compagni
E un equilibrio questo tra unità e diversità che si conquista quotidianamente non facile e tuttavia raggiungibile ci vuole ancora una volta pazienza e determinazione
Siamo e saremo leali verso il governo di centrosinistra ma non saremo schiacciati su di esso
Riteniamo infatti
E questo governo rappresenti oggi l'equilibrio più avanzato possibile negli attuali rapporti di forza in Italia
Ma non ci nascondiamo
I suoi errori Lella Curiel e i ritardi
Che cosa ci chiede la nostra gente anche qui
Ci chiede due cose accoratamente da una parte dice non litigate
Stati Uniti
Dall'altra
Dall'altra
Ci chiede mentre ci dicono non litigate
Ci chiede
Un atteggiamento più avanzato meno balbettante meno timido più riformatore ci chiede più soldi a pensionati e lavoratori ci chiede di abolire la legge trenta le leggi vergogna dei cinque anni passati si chiede la pace
Ebbene
Ebbene
Sono due richieste
Sono due richieste
Quella di non litigare da una parte e quella di ottenere risultati più avanzati dall'altra che non sempre si riescono a tenere insieme
Occorre infatti portare in conflitto anche all'interno dalla nostra maggioranza
Conflitto leale pacato serio è sempre costruttivo ma pur sempre di conflitto si tratta se vogliamo strappare risultati fare avanzare le politiche non dei comunisti ma di tutto il governo
Una volta si sarebbe detto appunto partito di lotta e di governo
Non è una contraddizione
Anche le istituzioni parlamento e governo appunto sono luoghi del conflitto
Ma corre che la diversità sia declinata nel migliore dei modi possibili e proverò a spiegare in che senso voi comunisti intendiamo appunto la diversità
Sui contenuti intanto
Noi
Chiediamo al governo il Rispetto niente più di questo che non mi sembra richiesta francamente molto estremistica
Il rispetto del programma di governo
Quello sottoscritto da tutti
E sulla base del quale abbiamo chiesto i voti agli italiani abbiamo vinto le elezioni
Un solo esempio un solo esempio che però credo valga per tutti
Qualcuno vuole aumentare l'età pensionabile
Lo doveva dire agli elettori prima delle elezioni non dopo
Perché nel programma non c'è nulla nulla ancora nove dal sull'aumento dell'età pensionabile
E dunque
è una questione sociale di equità ma contemporaneamente anche una questione democratica perché bisogna dire prima che cosa si vuol fare of su trecentottanta pagine c'erano in questo programma
Possibile che si vada a cercare e a voler fare proprio una delle cose che non c'è in tutte queste centinaia di pagine
E poi
Cari amici del centrosinistra
Ma pensate davvero di recuperare il consenso degli operai di Mirafiori
Quelli che hanno contestato i sindacati confederali pensate di recuperare il consenso di quegli operai aumentando l'età pensionabile a me sembra davvero un errore sarebbe se si andasse in quella direzione l'orrore politico gravissimo forse letale per il centrosinistra
Il governo vedete
Il governo vinte le elezioni la nostra coalizione ha suscitato nel popolo nostro popolo di centrosinistra non solo di sinistra enormi aspettative
Grandi attese dopo cinque anni terribili quelli di Berlusconi
Ove sono stati sistematicamente calpestati i diritti umiliata alla giustizia e premiati i corrotti cambiate le leggi per favorire i ricchi e potenti
Insomma dopo cinque anni così la nostra gente si aspettava tanto tantissimo forse troppo
Beh io credo dopo otto mesi di governo che possiamo dire di essere ancora lontani
Dall'essere venuti incontro a queste richieste e a tali aspettative
La legge finanziaria
Ha suscitato malumori e delusioni è inutile negarlo
Ma vorrei segnalare senza alcuna volontà polemica
E tuttavia occorre che qualcuno almeno lo ricordi ogni tanto
Cari amici del centrosinistra caro governo Prodi dov'è finita la legge sul conflitto degli interessi
C'eravamo impegnati
C'eravamo impegnati
Dopo che nei cinque anni di governo nostro precedente non avendola fatta sbagliando c'eravamo impegnati a farla subito
Dove
Vedete ritardi
Ritardi in cui una gestione oltre che di contenuti farraginosa incerta non lineare di modifica in modifica ha creato sulla Finanziaria malumori penso
Per citare un solo esempio ai tanti malumori e il malessere che hanno creato i ticket sanitari
Quelli sul pronto soccorso e sui ricoveri
E tuttavia
Sarebbe ingeneroso e sarebbe politicamente un errore
Non ricordare che anche nella finanziaria
Ci sono risultati che vanno valorizzati perché sono importanti
Ne voglio ricordare due
Il primo
La lotta per l'evasione fiscale per la prima volta nella storia italiana davvero si sta conducendo
E stanno arrivando ingenti risorse nuove nella class nelle casse dello Stato
Secondo
E questa volta lo dico sommessamente perché davvero e un risultato dell'azione dei Comunisti italiani
Abbiamo ottenuto dentro la legge finanziaria il risultato della stabilizzazione di tutti i precari della pubblica amministrazione dello Stato e degli enti locali
Centinaia di migliaia centinaia di migliaia di Giovanni e anche di non Giovanni
Che avranno garantito il proprio futuro grazie a quella finanziaria
I nostri emendamenti certo e merito di tutta la maggioranza alberi potati
Ringraziamo
Ma è merito nostro testardamente avere puntato su questo obiettivo
E non avere deflettori un millimetro ora dobbiamo vigilare affinché come è stato ricordato dalla compagna precaria nei prossimi tre mesi vengono realizzati i piani attuativi
è un risultato importantissimo
E badate
Non è un risultato importante solo per i precari
Vedete
Ho parlato prima di pensioni
Noi non potremo difendere le pensioni sette questo sistema pensionistico se contestualmente non garantiremo un futuro di stabilità e di lavoro continuativo ai giovani
Che altrimenti in un sistema previdenziale contributivo come questo rischiano di non avere alcuna pensione del futuro
Le due cose si tengono
Pensioni e lavoro e la battaglia si sposta ora sul lavoro precario privato
Alcune riforme sono state fatte
E vanno valorizzate anche se proprio finanziarie assistenza medica maternità incentivi solo alle imprese private che assumono a tempo indeterminato è un passo avanti certe
Ma non basta
La lotta prosegue oggi proprio sul versante del lavoro privato precari
Così come prosegue e proseguirà la battaglia per la pace
Il mondo sembra impazzito
La guerra ha sostituito la politica estera
A annichilito la per la diplomazia si muore tutti i giorni a centinaia
Dalla Palestina all'Iraq ed ora anche in Somalia
Altro che guerra al terrorismo
La guerra alimenta il terrorismo nel rinsalda le ragioni moltiplica il reclutamento
E infatti
Gli attentati terroristici sono drammaticamente aumentate
L'amministrazione degli Stati Uniti non è cieca
Ha un disegno
E un disegno egemonico sul mondo intero
La guerra non più solo guerra preventiva ma guerra permanente è un'idea neocoloniale del pianeta quella dell'occupazione dei luoghi strategici e delle fonti di energie
Ma molti popoli
Si stanno ribellando a questa concezione del mondo
Dall'Asia all'America Latina ove ogni giorno sempre di più trionfano nelle elezioni coloro che non chinano la testa
Che hanno il coraggio di parlare e di agire in nome di enormi masse di diseredati
Il mondo può cambiare
E noi dobbiamo fare la nostra parte qui nella vecchia Europa la cui unità se procedesse unità politica potrebbe contribuire a dei cui liberare ancor più gli assetti complessivi del pianeta
Vedete l'Italia
Il nostro governo
Ha dato segni positivi e chiari di discontinuità rispetto alle politiche precedenti
La nostra politica estera assunto carattere di autonomia
Siamo usciti dall'inferno di Baghdad
E siamo di nuovo percepiti
Dai popoli che lottano per la propria indipendenza come degli interlocutori come facitori di pace ad iniziare dai palestinesi
Ma proprio per questo
A noi appare in aperta contraddizione
Con questa politica estera
In aperta contraddizione
La scelta
Che noi giudichiamo sbagliata
Pericolosa è insensibile alla larga volontà del nostro popolo di concedere agli Stati Uniti d'America il raddoppio della base militare di Vicenza
Noi non ci stiamo
Si tratta di una scelta
Che noi non condividiamo nel modo più assoluto
è una scelta che ferisce la sovranità nazionale italiana
Ma è anche una scelta pericolosa per la sicurezza
La base di vicenza diventerebbe infatti la più grande base USA in Europa
E l'Italia di conseguenza diventerebbe obiettivo sensibile proprio per il terrorismo internazionale
Abbiamo criticato questa scelta continueremo a farlo
E chiediamo da questa Assemblea che inizi una mobilitazione nazionale contro le basi USA in Italia non solo quella di Vincenzo
Noi ce ne faremo promotori
E chiediamo
Chiediamo al governo
Di confrontarsi con noi su questo tema in un dibattito parlamentare non è certamente solo un problema del Consiglio Comunale di vicenza come un figlio
E dopo di esso
Chiediamo al governo di rivedere le proprie scelte
Badate
Dico queste cose
Per aiutare il governo
Non per indebolirlo
Siamo alla vigilia di elezioni amministrative che coinvolgeranno quasi dodici milioni di italiani
Il rischio e voglio davvero
Sperando che mi ascoltino dirlo ai nostri alleati il rischio e che parti rilevanti della sinistra
Deluse non si rechino alle urne
Che torni l'astensionismo di sinistra
E dunque vinca la destra Inter Bologna indebolendo così proprio il governo di centrosinistra e la stessa leadership di Romano Prodi
Ripensare a questa decisione non è dunque atto di debolezza ma di saggezza e di forza
Prodi
Prodi ha dichiarato
Che l'Italia non poteva non rispettare gli impegni presi dal precedente governo
Mi permetto
Con infinito rispetto nei confronti del presidente Prodi mi permetto di affermare che è vero esattamente il contrario
Noi siamo stati mandati lì
In parlamento e dal governo dalla nostra gente
Proprio per disattendere gli impegni di Berlusconi cancellarne le leggi vergogna ribaltare ciò che egli ha fatto in questi cinque anni
Così
Allo stesso modo
Chiediamo da questa Assemblea grande è composta chiediamo al governo al Presidente del Consiglio al ministro degli Esteri chiediamo un segno chiaro di discontinuità sull'Afghanistan
Non è più tollerabile
La presenza dei nostri soldati in quella regione
Senza una chiara indicazione sui modi e sui tempi del ritiro
Vincenzi Afghanistan lo sono due facce della stessa medaglia i sbaglia anche a sinistra chi li vuole separare Vicenza e Afghanistan
Solo la politica estera del nostro Paese
Dal governo del quale facciamo parte
Attendiamo risposte a questo proposito
Estremisti con chiedere queste cose
Vedete
C'è una sorta di rappresentazione caricaturale della sinistra italiana
Divisa secondo alcuni
Tra presunti riformisti e presunti radicali
Riformista ormai vuol dire tutto
E nulla quali riforme
A favore di chi di quali ceti di quali classi
Riformista
Non tutta la storia del mondo e ad ogni latitudine riformista e colui che vuole estendere i diritti allargare la platea dei fruitori dei diritti
Riformisti
Furono coloro e cito volutamente due riforme che non furono fatte dai governi con i comunisti dentro
Riformisti furono coloro che negli anni Sessanta vararono la scuola media unificata e negli anni Settanta anzi nel settanta lo Statuto dei lavoratori queste riforme
Oggi
Sembra che la parola riformista sia un sinonimo della parola moderato
Così come appare grottesca grottesca la presunta distinzione tra conservatori
Noi saremmo conservatori e riformisti
Voglio dire con chiarezza a questo proposito che è vero
Noi vogliamo anche conservare
Vogliamo conservare i diritti che sono stati conquistati per la mia generazione ed ai nostri padri e dai nostri nonni
Apprezzo di lotte durissime ed i sacrifici li vogliamo conservare sì
Conservare i buono che cioè e innovare
Mai innovare per estendere Quo e i diritti che vogliamo conservare alle nuove generazioni a coloro che non sono tutelati che non sono garantiti a pensando una volta i precari
è un delitto essere anche conservatori in questo senso
Io credo di no e vorrei ricordare a me stesso e a tutti noi
Che il primo a dichiararsi rivoluzionaria conservatore Ulrico Berlinguer e noi ne siamo orgogliosi
Ma visto che si parla tanto di riforme
Si parla di riforme bene noi accettiamo la sfida delle riforme
E intendiamo intendiamo poiché accettiamo la sfida
Da questa grande assise lanciare il nostro guanto di sfida sulle riforme
Il governo ha sino ad oggi fatto i conti ha costretto a farlo e bene ha fatto a farlo con il dissesto delle finanze pubbliche ereditato da Berlusconi bene
Abbiamo risanato
Ingenti entrate fiscali come detto hanno fatto confluire è continueranno a far confluire perché sono strutturali risorse fresche nelle casse dello Stato bene ora fatto il risanamento dobbiamo tutti insieme iniziare un cammino nuovo
Dobbiamo recuperare e io credo che ci sia tutto il tempo per farlo e le condizioni politiche il malcontento la delusione
Non di rado l'irritazione di pezzi del nostro popolo
Dobbiamo
Passatemi l'espressione recuperare l'anima del centrosinistra lo slancio l'entusiasmo e il consenso popolare attorno al nostro governo
Ed allora io da qui a nome di tutti voi del nostro partito
L'annuncio due ipotesi di lavoro
Quelle che al vertice così detto di Caserta io ho chiamato due missili Oni
Per tutto il centrosinistra due parole d'ordine per riempire di azione politica
E vorrei dire due grandi e ambiziosi obiettivi
Prima missione
Una grande lotta contro le povertà e le ingiustizie e simmetricamente contro i privilegi
Voglio fare due esempi perché non siano cose teoriche
Dobbiamo aumentare le pensioni minime
E porre il tema dalla questione salariale al centro del dibattito politico perché anche chi vive con mille euro al mese oggi è povero e quindi quando dico lotta alla povertà intendo questo
Ma badate
Contemporaneamente una battaglia contro i privilegi
Drastica
Occorre ridurre lo dico scandendo le parole così tutti capiscono ridurre drasticamente
Le retribuzioni e i privilegi dei manager pubblici
Che ha aggiunto
Oltre a guadagnare somme immorali
Spesso sono dei perfetti incompetenti
Penso a quanto guadagna simboli presidente dell'Alitalia è lo stato nel quale si trova l'Alitalia
Così diciamo nomi e cognomi
Mi si dirà
Mi si dirà
Mi si dirà che non è così che si avvisano le casse dello Stato perché
Mi si dirà che non è così che si Risano le casse dello Stato perché è l'obiezione più frequente quando si dice dovevano tagliare gli stipendi decidono
Non son poche lire o meglio pochi euro
Io credo che sia venuto il tempo che il centro sinistra di anche questo Governo dei messaggi simbolici
Non sono molti i soldi quelli che entrano pazienza io li voglio noi li vogliamo
E badate
Da questo punto di vista
Da questo punto di vista
Dobbiamo incominciare battaglie moralizzatrice in tutti i territori anche negli enti locali
Da questo punto di vista care compagne cari compagni voglio manifestare a nome mio e a nome di tutto il partito piena solidarietà e condivisione per la battaglia che nel Consiglio regionale del Lazio stanno conducendo i nostri compagni
Contro sprechi e malcostume
Ma vi è una seconda missione
Che io propongo a tutto il centrosinistra
Ed è quella di una gigantesca opera di Investimenti nella scuola nell'università nella ricerca e nella cultura
Il futuro dell'Italia
Le risorse adesso ci sono le risorse ci sono
E iniziamo dunque da un'altra cosa riformista
Uso un termine che è un po'una parolaccia in un'assemblea dei comunisti riformista nel senso migliore della parola
Iniziamo dall'innalzamento per tutti dell'obbligo scolastico a sedici anni per portarlo al termine della legislatura a diciotto
Obbligo scolastico
Con l'Astico
Non formazione professionale obbligo scolastico
Io so perfettamente
Che elevando l'obbligo scolastico e non quello della formazione professionale
Si intaccano rendite di posizione di presunte organizzazioni laiche e cattoliche e spesso anche dei sindacati confederali
Che svolgono una inutile opera di formazione professionale
Ma quando parlo di privilegi parla di privilegi per tutti
Anche perché la formazione professionale non serve più a niente nel mondo contemporaneo nel mercato del lavoro
Occorre puntare non sull'insegnamento di un mestiere che diventerebbe obsoleto nel giro dei successivi sei mesi
Ma viceversa puntare sulla scuola la cultura sul senso critico dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze perché solo così con la flessibilità dell'intelligenza quella buona quella vera l'Italia potrà reggere alla sfida economica del mondo globale
Lavoro e scuola dunque due facce della stessa medaglia in futuro per l'Italia
Il futuro di un Paese che ha vogliamo più giusto e più libero più libero perché la cultura su cui noi insistiamo canto la cultura in ultima istanza
Serve proprio a questo e attraverso la cultura che il popolo si è mai riuscita e attraverso la cultura che si comprendono quali sono i propri diritti
E non è un caso non è un caso che la destra voglia li stupidi mento delle masse perché il modo per non avere contezza dei propri diritti
Riforme e quindi riforme come vedete non estremiste ragionevole concrete realizzabili comprensibili a tutti riforme
Tutto questo richiede richiederebbe
Più sinistra
Più sinistra per bilanciare le operazioni neo centriste in atto che incombono pensate alle profferte avvelenate di Casini
Più sinistra
Per bilanciare le spinte moderate presenti anche nella nostra stessa coalizione
Più sinistra per bilanciare l'offensiva dei poteri forti pensa Confindustria
Ma più sinistra anche per bilanciare respingere l'offensiva crescente pesantissima di un clericalismo agguerrito
Che cerca anche di non fare approvare misure di elementare buonsenso come la legge sulle coppie di fatto
In una parola
Più sinistra per tenere la barra di questa coalizione sul terreno il più avanzato possibile
Serve servirebbe più sinistra
Il partito democratico va esattamente nella direzione opposta
Esso
Esso inevitabilmente sposterebbe il baricentro dalla nostra coalizione su un versante ancora più moderato
L'egemonia
In esso nel Partito Democratico sarebbe al di là delle intenzioni dei compagni Democratici dissidi sinistra
Dalla parte più conservatrice del partito democratico e questa volta sì il termine conservatore è usato appropriatamente ma la sinistra in Italia la sinistra che fine farebbe
Triste epilogo lasciatemelo dire con amarezza triste epilogo per una formazione politica che nasce dalle ceneri del vecchio partito comunista italiano
Noi
Lo voglio riaffermare a scanso di equivoci perché non non resti un margine di non detto o di incertezza noi riteniamo imprescindibile l'alleanza con i moderati dell'Unione
Ma un conto è essere alleati un conto è far su un partito assieme
Dei DS
Cadrebbe proprio la S
Che sta per sinistra in un indistinto partito democratico la presenza autonoma della sinistra si dissolverà ebbe e avremmo il paradosso dell'Italia unico paese in Europa senza un grande partito della sinistra socialista o socialdemocratico che sia un paradosso
Noi non ci rassegniamo a questa deriva
E rinnoviamo ai compagni Democratici di sinistra a tutti i Democratici di sinistra e non ad una parte di essi la nostra proposta che rappresenta anche una sfida politica
Dopo la fine del PC si sono formati tre partiti che provengono in un modo o nell'altro dalla stessa storia
Democratici di sinistra Rifondazione Comunisti italiani
Vi è però un altro partito un quarto partito il più grande
E il partito dei senza partito
Donne e uomini della sinistra che non si riconoscono più in alcuno dei tre partiti oggi esistenti
Delusi dalle scissioni dalle lacerazioni dai litigi spesso anche dai rancori che covano come una sorta di maledizione sulla sinistra italiana
Ed allora a tutti questi partiti e ai Verdi
Con i quali abbiamo fatto una proficua alleanza politico elettorale per il Senato e con i quali COA Bta amo positivamente nel gruppo Verdi Comunisti italiani del Senato a tutti questi e ai Verdi
Noi lanciamo una proposta
E lo diciamo con la massima convinzione
Consci delle difficoltà ma conosci anche dell'ambizione e del fascino del Progetto
La proposta è semplice
Non sarà venuto il tempo di rimetterci tutti insieme
E la nostra proposta da anni e la nostra proposta da anni
Ma da anni una proposta inascoltata
Sono sin qui prevalse negli altri partiti della sinistra
Logiche di nicchia di piccolo cabotaggio di autosufficienza
Viceversa la nostra proposta nasce da un'esigenza seria
Largamente sentita a sinistra
Si sarebbe detto una volta un'esigenza oggettiva
Senza la quale la sinistra sarà sempre ancillare rispetto ai moderati
E tuttavia
Se il progetto del Partito Democratico dovesse andare avanti
Io credo che tutti noi saremo chiamati ad un cimento ulteriore
Da affrontare senza alcun settarismo senza alcuna forma di pigrizia intellettuale senza alcuna chiusura o tentazione di autosufficienza
Noi riteniamo
Che se dovessi andare avanti il progetto del Partito Democratico a sinistra si debba avviare nelle forme che saranno possibili un Progetto di riaggregazione che ricomponga la sinistra che intende rimanere tale
Per questo motivo abbiamo voluto intitolare questa manifestazione
E proporrò che sia intitolato così anche il congresso del partito più forti i comunisti più forte l'unità della sinistra
Perché noi siamo la formazione politica
Che pur potendo tranquillamente accomodarci sui dati positivi è in crescita del nostro partito viceversa rilancia rilanciamo il tema dell'unità
La nostra proposta è nota
E quella della Confederazione della sinistra
Ciascuno con la propria identità inviti i simboli le liturgie
Ciascuno con le rispettive organizzazioni ma ciascuno anche disposto a mettersi in gioco per un futuro di riaggregazione e di unità
Più sinistra dunque
Ma tutto ciò non basta non basterebbe
Vi è infatti un tema l'ultimo di cui vi voglio parlare
Senza il quale anche l'unità già di per sé così difficile non servirebbe sarebbe anzi inefficace perché rappresenterebbe solo la sommatoria di ceti politici dunque senz'anima
Il punto e che occorre cambiare profondamente la politica
Un virus
L'ho definito così
Tutti i tanti comizi che tengo riunioni che tengono in tutta Italia
Un virus
Da almeno due decenni
Si è insinuato tra noi in tutti i partiti tutti
Nessuno può dirsi immune da questo virus chi più chi meno ovviamente ma nessuno può dirsi immune
La politica i partiti politici hanno perso progressivamente dignità e prestigio Dimas
E percepita la politica e percepita da masse crescenti
Come luogo del malaffare
Dell'intrigo della mediazione al ribasso tra classi dirigenti
E percepita come luogo di ammiccamento
Di camarille di accomodamenti
Un luogo nel quale tutte le vacche sono nere e tutti i partiti eguali tra loro interessati a farsi gli affari propri e non quelli del Paese o delle persone che dovrebbero rappresentare
Noi lo diciamo da tempo
è una diagnosi spietata
Ma credo non lontano dal vero
Il virus
Del personalismo
Del carrierismo dell'opportunismo della sfrenata ambizione individuale questo virus è entrato dentro tutti anche dentro di noi
Se vogliamo cambiare l'Italia
Se vogliamo cambiare l'Italia dobbiamo dunque innanzitutto cambiare noi stessi
Ed è
Ed è il compito più difficile
Ma noi abbiamo incominciato a farlo non solo a dirlo abbiamo incominciato a farlo
E chiedo a tutti voi compagne e compagni di aiutare questo gruppo dirigente a continuare a farlo
Abbiamo fatto rispettare
In qualche caso dolorosamente
La regola del doppio mandato parlamentare per tutti
Due e non più di due
Così con i fatti e non con le parole si impedisce la sedimentazione di ceti politici inamovibili
Ancora
Non abbiamo voluto partecipare alla spartizione e alla conseguente lotta per i posti al governo e per le cariche istituzionali
Abbiamo scelto di partecipare al governo del paese offrendo a Prodi una lista di personalità della sinistra
Individuate attraverso specifiche competenze
Nessun dirigente di partito
E ne avremmo avuto di va lentissimi nessun dirigente di partito entrato al governo
Un segnale un'indicazione una scelta precisa
Ancora una volta di diversità diversità da tutti gli altri
Abbiamo portato in Parlamento
Da otto a sedici deputati
Un gruppo di grande qualità giovane competente appassionato ma con un criterium
Preciso che è stato quello di portare in Parlamento
Una categoria che era sparita da tempo che quella dei lavoratori che sono di nuovo in Parlamento
E insieme ad essi
Prestigiosi intellettuali
è una scelta con la legge elettorale scelgono i gruppi dirigenti chi mandare in Parlamento
è un grande potere e una grande responsabilità e noi l'abbiamo esercitata in questo modo altri quasi tutti non l'hanno fatto
Occorre in una parola con i comportamenti
Quelli collettivi e anche quelli individuali
Occorre con i comportamenti dimostrare al nostro popolo che non è vero che siamo tutti uguali
E che ci sono per fortuna in Italia centinaia di migliaia di donne e di uomini che fanno politica perché ci credono perché hanno degli ideali
Parola scomparsa dall'esiguo della politica
Solo così solo così
Riusciremo a restituire dignità ai partiti
E per quello che ci interessa innanzitutto al nostro partito
E difficile a far rispettare queste regole che io amo definire di igiene della politica ci si fanno un sacco di nemici
Molti Point
Tra coloro che non riescono ad appagare le proprie ambizioni individuali se ne vanno dal partito
Ed allora
Ed allora
Qui di fronte a voi
Ai militanti ed ai simpatizzanti del nostro partito ma anche
Di fronte a quanti sono cui soltanto magari per capire meglio come è fatto questo nostro partito io vi dico
Che chi se ne va
Perché non è riuscito a ottenere una poltrona è un bene che se ne sia andato dal partito non ce ne facciamo niente
Qualcuno
Qualcuno ci accusa di una specie di giacobinismo
A parte il fatto che il giacobinismo una cosa tremendamente più seria
Ma anche fosse vero beh io credo che introdurre un certo tasso di giacobinismo nella palude della politica italiana francamente non sia un male
Finisco
Oggi come dicevo in apertura e l'anniversario della nascita del Partito Comunista Italiano
Ottantasei anni fa
Noi orgogliosamente abbiamo portato quel simbolo questo simbolo nostro è quello dei pc
Abbiamo portato quel simbolo e le idee che esso rappresenta che poi sono quelle del lavoro che altro sono la falce e martello se non i simboli del lavoro
Li abbiamo portati nel terzo millennio
Siamo nel due mila
Beh io
Vi chiedo di interrogare o di ciascuno di voi
Sembrava davvero impossibile
E invece ci siamo riusciti ce l'abbiamo fatta
Ed intendiamo proseguire
E mettere queste nostre forze ad un al servizio di un progetto di trasformazione della società italiana e di unità della sinistra da comunisti
Ma dobbiamo avere consapevolezza che per fare tutto ciò nel terzo millennio
Dobbiamo
Attrezzarci
E dobbiamo essere in grado di parlare alle giovani generazioni con un grande sforzo di innovazione
Io
Ogni tanto penso
Allora slogan
Bello ma anche tremendamente impegnativo del movimento contro la globalizzazione capitalistica e per la pace parliamo di centinaia di migliaia di ragazze e di ragazzi
Lo slogan dice
Un altro mondo è possibile
Provate a pensare
Come eravamo noi
Parlo a quelli della mia generazione agli inizi degli anni settanta
O come erano i nostri padri
Negli anni Cinquanta all'indomani della Liberazione
E chiediamoci
Noi siamo diventati comunisti forse perché abbiamo letto il capitale di Karl Marx
No evidentemente
Noi siamo diventati comunisti da ragazzi
Perché i nostri sentimenti erano offesi dalle ingiustizie della società e del mondo e volevamo cambiare
Se ci pensate
Se ci pensate
Le motivazioni e gli ideali spesso confusi come non si può non essere confuse diciotto anni ma generosissimi alti
Entusiasmanti gli ideali sono i medesimi ieri ed oggi
Un altro mondo è possibile
Ma è necessario offrire a questi giovani generosi una sponda politica uno strumento organizzato sbocchi concreti all'azione
Pena l'isolamento la regressione è la fine Della spinta ideale
Sbocchi politici e organizzativi dunque senza alcuna tentazione egemonica
Che tra l'altro sarebbe sciocca e ridicola oltreché profondamente sbagliato
E senza alcuna pretesa altrettanto sciocca e ridicola che questi giovani siano come noi ci assomigli no
Non è possibile e forse non è nemmeno giusto
Un altro mondo è possibile sì
Ma se vogliamo che queste ragazze e questi ragazzi possono affacciarsi alla politica insieme a noi come già in tanti stanno facendo
è necessario che il nostro partito divenga sempre di più un luogo accogliente
Inconcludente non legato a schemi del passato o peggio come spesso avviene ahimè isterie unito nelle diatribe personalistiche
Rendere il partito un luogo accogliente
è compito in primo luogo di chi dirige il partito e adesso io intendo dedicare ogni energia della mia vita politica
Per offrire una prospettiva proprio i più giovani
Nei confronti dei quali care compagne e cari compagni noi abbiamo delle terribili responsabilità
E la più grande tra queste responsabilità
E quella di dire loro
Loro che nasce è vano mentre crollava il muro di Berlino
Loro che nasceva hanno quando si stava sciogliendo il PC
Dobbiamo dire loro che le nostre idee di giustizia e di eguaglianza di democrazia e di riscatto sociale sono oggi più vive e più necessaria che mai
Noi
Noi
Vogliamo consegnarle queste idee proprio a loro ai giovani
Perché la nostra storia grande e terribile prosegue prosegue
Ma anche si rinnovi
Trovi nuova linfa ed anche inevitabilmente disegni idee nuove e moderne in un mondo nuovo nel quale viviamo
Voi
Tanti sono i giovani anche qui presenti tanti
Meno male
Tanti
Già della FIGC
Ho speriamo in procinto di esserlo
Siate comunisti in modo diverso da come lo siamo stati noi
Non ripetete i nostri errori e dunque siate in una parola migliori di come siamo stati noi
Tanti anni fa
Tanti anni fa
Un dirigente comunista molto ma molto più importante di me
Scrisse
La storia e una pagina bianca
Sta a voi adesso a voi giovani provare a scriverla
Quando lo farete siatene fieri grazie mille tutti
Quanto di di noi siamo ideologo soluzioni sempre lui o vengono comunque non sia
Chiude dieci
B
Membro
Da lei sembra che case sarebbe impone
Solo
Lei
Di
Tutti
Michiko solo
Di
Rutelli che
Volevo solo
Io
Collaboro
Onestà noi rossa
Assai fabbrica
Verso
La
E
Anzi
Per
Per
Cercare blindata
Drammaticità
Oppure
Dunque
Attraverso organizzare
Operativi cioè nel risanamento riuscivo voglio del partecipano lanciano Lazzaro già già sei
Partigiano del dunque
Montagna il vantaggio
Bellezza
Sempre allegra Banzer montagna il saldo