La tutela ambientale venti anni dopo l'istituzione del Ministero dell'ambiente

Comunque
Non si può
Allora buona sera tutte vorremmo forse
Iniziare la seconda sessione
Di questo e incontro
Sul tema l'ambiente
Abbiamo avuto stamattina
Del relazioni molto molto belle molto impegnative
Credo che potremmo
Averne altrettanto belle
Io vorrei presentare
In qualità di presidente della fondazione del general de
Il giudice Lacorte costituzionale
Gian Maria Flick che poi
Presenterà di volta in volta i relatori
Ringrazio tutti deve essere
Qui no ai
Grazie allora prenderò io parola vi ringrazio sono molto lieto di essere anch'io qua anche se le mie condizioni fisiche temporaneamente mi creano qualche piccolo problema ma ci tenevo nonostante esse a partecipare ci tenevo partecipare
Caretti non ha bisogno di essere presentato volevo se però consentite sottoporglielo ma brevissima riflessione legata proprio al mio ruolo e questa riflessione ci ha due paletti due i limiti il primo è quello che troppo spesso chi presenta dimenticato
A differenza di Roberta Einaudi esperto giustamente telegrafico
Che non voglio sottrarre tempo al relatore voglio sottrarre tempo prezioso pacchi deve faccio un discorso estremamente serio ed estremamente articolato
C'ho le mie riflessioni la seconda che che non posso uscire dai limiti del mio ruolo io sono giudice della Corte costituzionale come l'amico Maddalena eccome l'amico Cassese
Sono membro di un collegio che molto spesso si occupa collegialmente di ambiente ce ne occupiamo quasi tutti i giorni quasi tutte le udienze le camere di consiglio
Lui ce ne occupiamo specificamente proprio sul tema tra l'altro della ripartizione di competenze Stato-Regioni cioè sull'organizzazione dei pubblici poteri nella tutela ambientale
Per una serie di intrecci di sovrapposizione di competenze di conflitti che tra l'altro mi rendono particolarmente interessato e attento al discorso che farà Caretti
Evidentemente non posso quindi anticipare in alcun modo a livello individuale delle riflessioni o dei giudizi che sono di stretta competenza collegiale che mi troverei un domani a dover formulare insieme ai colleghi
E allora per presentare il tema riflettendo dato che la carrozzella mi immobilizzava li costringeva a lavorare più con la testa che non con i piedi
Cercato di mandamenti cosa poteva che significato poteva vere con questa mia torni a riflessioni
Forse dato che sono vicepresidente della Corte costituzionale può avere significato di una testimonianza brevissima fu ciò che la Corte costituzionale ha detto a proposito dell'ambiente
Ha detto molto non so se abbia anche detto cose valide quelle non spetta a noi giudicare le spetta da voi
Ma ha detto molto e dividerei quello che la corte ha detto tra ciò che ha detto
Ante Cristo un atto che porta rispuntato cioè prima che dopo la riforma del titolo quinto il passato prima della riforma il presente adesso dopo la riforma e domandargli che cosa dirà nel futuro quello che ci ha
Sul passato voi sapete che la nostra Costituzione Thatcher sull'ambiente come tace su altri valori cito per tutti il valore della concorrenza o ha taciuto per lo meno fino al due mila uno fino alla riforma costituzionale del due mila e uno
Silenzio della Costituzione sull'ambiente che veniva evocato analizzato discusso alla luce dei parametri dell'articolo nove il paesaggio
E alla luce dell'articolo trentadue il diritto alla salute il diritto all'ambiente salubre come momento del diritto alla salute faceva ovviamente sulle competenze regionali in materia ambientale perché l'articolo centodiciassette vecchio testo non si poneva il problema
Eppure nonostante il silenzio del testo costituzionale e non è un rimprovero e perché la nostra Costituzione è stata la prima parlare di paesaggio e io sono convinto che parlava di paesaggio non solo il senso estetizzante
Amo le riflessioni cominciarono a essere fatte sul concetto di paesaggio come rapporto di interazione tra l'uomo e la realtà che lo circonda non solo il bel paesaggio altrimenti l'Italia troppi paesaggi che non sono vecchi non avrebbero avuto titolo alla protezione e alla tutela costituzionale
Cioè a partire dagli anni Settanta nonostante il silenzio della Costituzione
La Corte ha parlato più volte di ambiente per tracciare un riparto fra i livelli di governare un suo governo dell'ambiente per riconoscere uno statuto costituzionale all'ambiente
Piccoli passi alla luce proprio degli articoli nove e trentadue e direi che la corte comincia a parlarne a partire dagli anni Settanta contemporaneamente all'emergere tumultuoso del tema dell'ambiente sia nell'ambito internazionale sia nell'ambito comunitario
E un riferimento per settori cioè si comincia a occuparsi di singoli settori che possono interessare che interessano il tema dell'ambiente da partire dagli anni ottanta questo è più frequente si comincia ah sì continua a occuparsene però sempre lontani da una concezione unitaria dell'ambiente
Il tema del party il tema dei rifiuti il tema dell'inquinamento presi a blocchi il salto di qualità a me sembra la corte lo compie nella seconda metà degli anni ottanta
Quando la nostra giurisprudenza soprattutto con tre sentenze due dell'ottantasette e una del novantaquattro comincia a parlare dell'ambiente come bene unitario come valore primario assoluto
Anche se fruibile in vari modi in varie forme
Però comincia a riconosciute e l'ambiente elemento determinante della qualità della vita che la sua protezione legata non ha finalità astratte estetiche ma molto concrete ambiente dicevo appunto come habitat naturale
Il passo successivo e la seconda di quelle sentenze
Considerare l'ambiente comprensivo di tutte le risorse naturali e culturali e quindi il tema dell'ambiente come tema della conservazione della gestione di risorse naturali dei patrimoni genetici di tutte le specie viventi la terzo salto di qualità il più interessante e quello che apre la premessa per ciò che si discute adesso
L'ambiente come fenomeno di unicità complessa per usare l'espressione della sentenza trecentocinquantasei del mille novecentonovantaquattro
Cioè la protezione dell'ambiente si snoda attraverso una molteplicità di settori in cui ci sono competenze diverse tra Stato e regioni che però la tutela e la protezione dell'ambiente non è assorbita ed esaurita nelle competenze di settore cioè si comincia ad affacciare una prospettiva di trasversalità e il tema dell'ambiente che troviamo a poi a pieno titolo in ciò che è capitato dopo la riforma del titolo quinto della Costituzione
Due mila uno riforma del titolo quinto si dà tanto da fare come sapete che uno dei problemi fondamentali del nostro lavoro è l'impegno a sciogliere a dipanare i grovigli
Realizzati dall'articolo centodiciassette ce ne parlerà poi Caretti in questa materia c'abbiamo tre richiami espliciti in Costituzione sull'ambiente prima zero oltre centodiciassette secondo comma la lettera S la competenza esclusiva dello Stato in materia di ambiente di ecosistema
Il centodiciassette terzo comma la competenza concorrente dello Stato delle Regioni per valorizzare i beni ambientali il centosedici terzo comma che finora non è mai stato utilizzato ma che è una norma che meriterebbe di essere esplorata e di essere valutata con attenzione
La possibilità di attribuire alle Regioni a statuto ordinario ulteriori forme condizioni particolari di autonomia in materia ambientale con legge statale con riserva di legge su iniziativa della regione
Cioè nel presente quello che ho detto prima era il passato in cui la Corte comincia a costruire faticosamente una nozione di ambiente e arriva la sua unitarietà ecco il presente
Vede il lavoro della corte la sentenza fondamentale la quattrocentosette del due mila e due
La sentenza successiva la cinquecentotrentasei del due mila e due che la completa poi una serie di applicazioni di quello che ci si cerca di fissare in quelle due giorni cioè l'ambiente non è materia in senso stretto
E una competenza del legislatore statale idonea ad investire una pluralità di materie quella complessità che la unicità complessa di cui parlava la sentenza del novantaquattro adesso trova concretezza
Non comporta una competenza rigorosamente circoscritta dice la Corte perché investe e si intreccia con altri interessi e con altre competenze
E ovviamente un valore più che una materia a un valore costituzionalmente protetto di una materia trasversale con competenze diverse
In cui spetta allo Stato la determina le determinazioni che rispondono esigenze di disciplina uniforme a standard di tutela uniforme su tutto il territorio nazionale con una competenza esclusiva che non elimina però la preesistente pluralità di titoli di legittimazione regionale per interventi su ulteriori esigenze rispetto a quelle unitaria un rialzamento della soglia di tutela e questo viene completato dalla cinque tre sei del due mila e due
Sottolinea che l'esigenza unitaria di tutela dell'ambiente pone dei limiti agli interventi regionali negli ambiti di competenze e loro regionali che pregiudichino equilibri ambientali
Le la giurisprudenza successiva riafferma e perfeziona questa indicazione di una unicità complesse
Precisando tra l'altro la legittimità degli interventi regionali sulla base delle competenze
E si attribuite in via diretta alle regioni in materia concorrente della salute o del governo del territorio le riconoscendo le regioni la possibilità di introdurre scioglie i limiti più rigorosi
Purché da un lato si rispettino i livelli minimi di tutela apprestati dallo Stato
Dall'altro non si impedisca male non si ostacolino gli interventi statali
Per realizzare interventi a soddisfazione di interessi unitari penso a tutte le nostre pronunce più recenti in materia del tempio di frequenze elettromagnetiche e dirette delle comunicazioni
O in materia di elettrodotti o in materia di protezione della fauna dei vari tipi di fa una protezione difesa del suolo difesa contro l'inquinamento i vari tipi di inquinamento e cioè c'è una casistica
Per documentarmi queste sono le pronunce della corte in materia di ambiente ho la sensazione che sia stato fatto con buon lavoro dicevo se mi consente ancora momento Caretti di sottrargli il tempo il passato cioè la faticosa individuazione di un concetto unitario di ambiente il presente a costruzione più specifica di questo concetto il futuro
E il futuro e certamente per l'ambiente come per tutto il resto
Come per le sfide della globalizzazione il tema della ripartizione fra la dimensione sovranazionale la dimensione statale la dimensione locale
Badate che questa interrogativo si salda per l'ambiente con altre affascinanti prospettive legate al futuro della sfida dei diritti fondamentali
Cioè oggi in tempi di globalizzazione e per resistere per gestire le sfide della globalizzazione si sente un grosso bisogno di diritti fondamentali
E nel dibattito sulla tutela sull'affermazione sull'effettività dei diritti fondamentali riemerge quel tema della ripartizione fra competenze
Sovrannazionali competenze statali e competenze locali
Noi ci stiamo confrontando oggi con temi come il diritto al territorio il diritto all'acqua il diritto lo sviluppo sostenibile
Il diritto o i diritti delle generazioni future per i quali interrogativo fondamentale che abbiamo e quale
Il livello di tutela o quale l'integrazione tra i diversi livelli di tutela rete siamo convinti che i diritti fondamentali soprattutto quelli sociali trovino fu una particolare efficacia e garanzia di tutela soprattutto a livello locale a livello di impegno locale forse non dico più ancora che a livello statale
E quindi a questo punto io credo che il tema dell'ambiente ed il futuro e affascinante una delle più grosse sfide della globalizzazione perché io mi occupo di diritti fondamentali il tema della centralità della persona cioè dei diritti fondamentali nel contesto della globalizzazione
Eh sì prettamente saldato al tema dello sviluppo sostenibile cioè dell'ambiente non fa impensabile l'uno senza l'altro allora a quel punto quella definizione che la corte dalla nel novantaquattro di unicità complessa
Diventa particolarmente attuale
Se pensiamo al logo dell'Europa
L'Europa e unità nella diversità ecco non vedo molta differenza tra questa prospettiva di unità nella diversità e il significato dell'identità europea
E l'unicità complessa
Del l'ambiente come materia valore contenitore quella telefono le giuridiche poi all'importanza fino a un certo punto e punto sottolinea proprio un problema di unità e di diversità al tempo stesso c'è una pagina di Stiglitz che mi colpisce in modo particolare quando sostiene nel suo ultimo libro
La globalizzazione che funziona che la vera sfida della globalizzazione e la sostenibilità ambientale
E dice Stiglitz che dieci anni fa solo gli attivisti agli esperti erano preoccupati sull'ambiente e sulla globalizzazione oggi un tema universale
Problema del risparmiare energie conservarle Risorse naturali ed rallentare riscaldamento del pianeta non arrivare al disastro e un problema che investe tutti e di cui tutti abbiamo consapevolezza in un momento in cui sviluppo e sostenibilità devono trovare una via di unione di compatibilità e ci domandiamo ad esempio come possa essere trovate in situazioni come quelle del consumo energetico cinese o indiano per arrivare quello sviluppo a cui noi già siamo arrivati la buona notizia e che un problema di cui si rendono conto tutti
Una buona notizia collegata e l'iniziativa recentissima che io vedo con particolare interesse come penalista
Dell'Unione Europea per la fissazione di un diritto ambientale europeo e questo io lo ricollego che qui veramente concludo perché non siete venuti a scritta sentire me ma sentire l'amico Caretti
Quale il ruolo della corte in questo futuro
Io credo che sia un ruolo sempre valido e vitale nella riaffermazione dell'unità nella diversità la nostra corte ha compiuto cinquant'anni l'altr'anno
E tirando un po'il bilancio dei primi cinquant'anni poco e tanto al tempo stesso ci siamo resi conto che nei primi cinquant'anni la Corte aveva lavorato a costruire una propria legittimazione e una propria identità all'interno dell'ordinamento probabilmente c'è riuscita sia pure con qualche difficoltà con qualcuno che ancora adesso continua a ripetere la critica che fece Togliatti a suo tempo in sede di Assemblea Costituente
Siamo matti ad affidare a quindici signori per quanto preparati o per quanto rispettabili il diritto di giudicare le leggi al Parlamento qualcuno lo ripropone tuttora questo problema
Ecco la corte nei prossimi cinquant'anni o quello che saranno ha di fronte a sé una sfida completamente nuova non più all'interno della dimensione nazionale ma nell'ottica sovrannazionale
Confrontarsi ad esempio con le altre corti costituzionali confrontarsi soprattutto con le corti europee e corte sovranazionali di Strasburgo del Lussemburgo per ritagliarsi il suo spazio
Ecco io credo che questo valga e valga soprattutto anche per il tema dell'ambiente
E cioè mi auguro che la corte come nel passato è stata in grado di esplorare ricostruire faticosamente la tematica ambiente insieme molti altri che hanno lavorato molto di più molto meglio di essa e come è stata in grado come in grado adesso di cercare di fotografare questa tematica
Districa indossi nelle differenti competenze che Sanam dei conflitti di competenze tra locale e statale e qualche volta sovranazionale in questa materia
Così saprà continuare a farlo nel futuro
Di fronte a un problema quello dell'ambiente
Che e un problema ripeto strettamente legato alla centralità dell'uomo ma dell'uomo e della donna della persona e che il problema non solo del nostro futuro Mandela eredità che lasceremo ai nostri figli ai nostri nipoti tratti
Per concorso
Grazie presidente
Volevo ringraziare innanzitutto la Fondazione inaudito per avermi invitata da questo importante convegno
Ma debbo anche confessare Aubry che io non sono affatto uno specialista di diritto dell'ambiente
Stamattina il professor Fornari com a un po'lamentato un'utilizzazione eccessiva in questa materia di non specialisti o di quelli che lui ha chiamato la anche nella sua relazione scritta i dei giuristi generalisti
Ecco io allora faccio questa premessa non sono uno speciale o sono affatto uno specialista diciamo che sono un giurista generalista
O se volete addirittura o un giurista generico sono un costituzionalista e quindi le mie considerazioni sono quelle di chi ha guardato a questa tematica
Non proprio da specialista ma diciamo più precisamente da costituzionalista il mio tema e come come ha reagito lo sviluppo della tutela ambientale in Italia sull'organizzazione dei pubblici poteri
E sintetizzerò quello che c'è nelle reale scritto nella relazione che è stata consegnata distintivi dividendo la mia esposizione parlando prima di come ha reagito sulla sull'assetto dei poteri legislativi di regolazione e poi come ha reagito sui poteri invece amministrativi
Sul piano dell'assetto dei poteri
Legislativi è stato sottolineato anche stamattina
Il quadro che ci si presenta è un quadro che corrisponde assai poco a quella esigenza di un sistema di regolazione integrato
Che tutti condividono essere il modello più idoneo
A far sì che la tutela ambientale persegua davvero in modo efficace i risultati che si propone di raggiungere il quadro che abbiamo che si è sviluppato in Italia invece un quadro totalmente privo di un coordinamento razionale abbiamo nella disciplina ambientale
Da tempo una pluralità di fonti normative sempre meno la legge sempre più atti normativi diversi dalla legge che fanno capo a soggetti diversi
Abbiamo avuto in un ricorso massiccio a decreti legge e decreti legislativi in questo anche la tutela ambientale ha contribuito al decollo della cosiddetta stagione delle deleghe
Abbiamo un frequente ricorso a regolamenti in delegificazione ma secondo un modello completamente diverso da quello disegnato dall'articolo diciassette della legge quattrocento dell'ottantotto così come del resto anche lo strumento della delega legislativa è stato utilizzato molto al di fuori dello schema del previsto dalla Costituzione e abbiamo avuto anche un frequente ricorso a atti amministrativi
Generali ha contenuto normativo quindi una pluralità di fonti facenti capo a soggetti diversi e che al di là di ogni altra considerazione circa i livelli di responsabilità che si sono così redistribuiti in modo anomalo tra diversi soggetti istituzionali
Mi pare che sia un esempio paradigmatico della confusione estrema con cui si è sviluppato il nostro sistema delle fonti a partire almeno da vent'anni a questa parte
In questo quadro sia inserita un elemento di ulteriore complicazione lo ricordava adesso il per il presidente Flick dovuta alla novella costituzionale del due mila uno
Che ha moltiplicato ulteriormente
I soggetti chiamati ad intervenire nella disciplina della tutela ambientale diceva lui ricordava giustamente fieri che che prima della riforma l'ambiente era una delle materie in nominate dalla Costituzione quindi si presumeva di competenza esclusiva dello Stato
Ma già dai primi anni Ottanta la Corte costituzionale in una sentenza dell'ottantasette aveva riconosciuto che la tutela ambientale in quanto interesse generale
E chiamava a ad intervenire in questo settore non solo lo Stato ma anche le regioni nell'ambito
Delle competenze concorrenti e che il vecchio centodiciassette assegnava alle Regioni in materia di ministro offre Caccia e pesca agricoltura eccetera
La riforma che cosa ha fatto ha riportato alla competenza esclusiva così almeno la definisce l'articolo centodiciassette dello stato la tutela dell'ambiente e dell'ecosistema e dei beni culturali
Ma contemporaneamente a
Ricondotto all'elenco delle materie legislativi di competenza legislativa concorrente delle Regioni materie nuove e concepite dal punto di vista letterale in termini così ampi
Da rendere ancora più difficile il contemperamento di una competenza supposta esclusiva dello Stato rispetto a competenze concorrenti delle regioni in materie come queste
Tutela della salute governo del territorio che materia assai più ampia della vecchia materia urbanistica Protezione civile produzione trasporto e distribuzione nazionale dell'energia
Ordinamento della comunicazione sono tutte materie nuove nel senso che erano sconosciute ai vecchi elenchi del vecchio centodiciassette
Ma che capite bene hanno nella loro dizione testuale una come dire un contenuto assai difficilmente
Devi imitabile per cui il rapporto tra competenza esclusiva dello Stato e competenze legislative regionali concorrenti in materie e individuate in questo modo diventa estremamente difficile non solo ma l'aspetto più come dire in qualche modo contraddittorio di quelle del disegno del riformatore del due mila uno
è che ha inteso in qualche modo riportare alla diretta riunificare una competenza per la tutela ambientale in capo solo allo Stato ha però inserito queste materie limitrofe così ampie
Alla come nella competenza concorrente delle Regioni senza prevedere alcun strumento di raccordo tra competenza dello Stato e competenze legislative regionali se non il vecchio strumento nei principi fondamentali della materia
Quello che è quello che regola i rapporti tra legge statale legge regionale come sappiamo nelle materie di competenza concorrente ma questo vecchio strumento non ha mai funzionato
è sempre stato un elemento solo foriero di grande contenzioso tra Stato e regioni non ha mai funzionato come reale strumento di raccordo ai fini di un processo di regolazione veramente razionale che mantenesse una sua coerenza
Complessiva
Ecco perché
Di fronte a questa situazione è toccato inevitabilmente alla corte costituzionale lo ricordava adesso il presidente Flick introdurre degli elementi di razionalizzazione in questo in questi criteri formali di riparto delle competenze normative che in realtà presentavano delle lacune molto molto gravi e la corte naturalmente
Non ho nessuna intenzione di ricordare queste sentenze ma ha affermato sostanzialmente tre punti fondamentali e il primo la tutela ambientale lo ricordava Flick non è una materia in senso stretto ma è un valore costituzionale
Alla cui cura sono chiamati tutti i soggetti titolari di potestà legislativa nell'ambito delle rispettive competenze
Lo Stato nell'esercizio della sua competenza esclusiva
Fissa i criteri uniformi di tutela valevoli sull'intero territorio nazionale senza però che ciò esclusa
Interventi legislativi regionali in materia e limitrofe con finalità di tutela ambientale non solo ma nell'esercizio della sua competenza lo Stato al di là di fissare in modo esclusivo gli standard minimi può attrarre assai competenze anche legislative delle regioni con quell'istituto che dalla sentenza trecento tre del due mila tre poi è stato è diventato vero elemento di flessibilizzazione dei criteri di riparto delle competenze la cosiddetta chiamate sussidiarietà può cioè attrarre
Materia di formale competenza legislativa regionale in presenza di alcune e nel rispetto di alcune condizioni nella preti in presenza di effettive esigenze unitarie e nel rispetto del principio di leale collaborazione e cioè previo accordo con le regioni e comunque
Nel rispetto del principio di proporzionalità non può cioè degradare il più di tanto il il tasso di autonomia del del del legislatore regionale
Quindi con questa ecco questa giurisprudenza della corte a di fatto
Riconfigurato completamente i criteri di riparto delle competenze disegnati informalmente dalla riforma del due mila uno sì che oggi queste competenze ci appaiono così
Lo Stato ha una competenza esclusiva in materia di tutela ambientale ma esclusiva solo per certi aspetti non per tutto la competenza concorrente delle Regioni è competenza concorrente solo per alcuni aspetti per altri aspetti diventa una competenza che assomiglia molto di più
Alla vecchia competenza integrativa facoltativa del vecchio centro diciassette
Il vero criterio che governerà questo diverso assetto delle competenze normative quale è la natura degli interessi in gioco laddove questi sono frazionabili
Sì dolosa in modo diverso l'intervento del legislatore regionale dove non sono in frazionale lei non è un problema di esclusivo concorrente lo fa solo lo Stato quindi vedete siamo arrivati a una riconfigurazione molto significativa di quella di quello schema di quel modello formale che la riforma del due mila uno aveva immaginato
Secondo punto come ha reagito la tutela lo sviluppo della tutela ambientale sull'organizzazione dei poteri amministrativi
Qui stiamo celebrando l'istituzione del ministero dell'ambiente nel due mila sei
Data importantissima non è stato ricordato stamattina ma nel due mila sei è il due mila sei e la data dell'Atto unico europeo dove per la prima volta viene istituzionalizzata una competenza della Comunità europea in materia di ambiente
C'erano già delle direttive precedenti ma come sempre avviene nel processo di integrazione europea la comunità prima fa qualcosa in via di prassi e poi lo codifica nel trattato successivo
Dopo l'istituzione del ministero all'Ambiente ci sono stati una serie di interventi legislativi che hanno completato l'attribuzione a questo ministero di funzioni amministrative che erano rimaste sparse in altri ministeri ma il provvedimento più recente forse più rilevante e naturalmente decreto legislativo duecentosette
Del due mila due che ha come finalità quello di riorganizzare
E strutturali e funzioni del ministero dell'Ambiente proprio alla luce della riforma del due mila uno e e
Questa oggi il ministero si avvale di cinque strutture operative che non vi ricordo ma tra queste c'è una particolarmente importante per il discorso che stiamo facendo cioè l'agenzia per la protezione dell'ambiente per i servizi tecnici
Che si occupa di tante cose tra l'altro determi che elabora un programma triennale
Aggiornato Poli annualmente su
Quattro settori principali raccolta dati prevenzione e risanamento ambientale vigilanza e controllo in ordine alla tutela delle radiazioni ionizzanti e rischi nucleari radiologici
Ma soprattutto si occupa anche di regolazione cioè contribuisce all'aggiornamento delle norme tecniche che sono un elemento fondamentale per la
Per la tutela ambientale e nell'ambito di questa agenzia nazionale è stato istituito un organo di raccordo con le regioni
Cioè questo Consiglio federale che rappresentativo delle agenzie regionali per la protezione dell'ambiente che quindi che sono state istituite dalle singole regioni e che quindi funziona come sede di raccordo proprio in fase come dire
Programmatoria degli interventi tra il livello statale e il livello regionale
Voglio dire che si è tentato almeno con in questo modo sul piano amministrativo
Di e raggiungere un risultato che invece sul piano della regolazione dell'esercizio funzione legislativa è ancora estremamente carente cioè una sede di raccordo tra i due livelli interni di e di e governo del di questo settore della tutela ambientale
E del resto questa linea sul piano amministrativo
Era già stata perseguita in passato ad esempio dal decreto legislativo centododici del novantotto
Che aveva superato le vecchie modestissime Zelig che di funzioni amministrative in materia ambientale del DPR seicentosedici del settantasette e aveva conferito alle regioni
Invece funzioni assai più significative in questa materia e soprattutto gliele aveva conferite individuando un modello di gestione che non a caso faceva perno su un apposito accordo di programma con lo Stato
E stamattina è stato ricordato come anche la legge undici del due mila cinque valorizza particolarmente questi strumenti di accordo preventivo attraverso la conferenza
Dei servizi quindi sul piano amministrativo in un modello di una sorta di amministrazione integrata tra i diversi livelli di governo ha fatto molta più strada rispetto al modello di regolazione della tutela ambientale
Di cui dicevo prima
Qualche considerazione finale ecco se si dovesse quali sono i dati che almeno a mio avviso si ricavano da un'osservazione di della realtà italiana dal punto di vista dell'organizzazione dei poteri pubblici
E che quando si parla di tutela ambientale dobbiamo aver presente lo dice ricordava anche Flick che siamo in un campo in cui ormai da tempo
Il processo di regolazione e articolato su tre livelli quello comunitario quello statale e quello regionale
E si tratta di un sistema di regolazione che proprio per la natura pervasiva
Della tutela ambientale per i suoi risultati che la tutela ambientale si propone di raggiungere risulta assolutamente refrattario
Ad una applicazione automatiche schematica dei criteri formale di riparto delle competenze così come
Fissati dalla Costituzione e quello che ci ha
Detto e dimostrato la scorse costituzionale
è e dunque un settore nel quale è indispensabile inserire degli elementi di flessibilità flessibilizzazione di questi criteri
In modo tale che questi e i i elementi di flessibilizzazione facciano salva facciano Salvi U salva una coerenza complessiva delli del di un sistema di regolazione che certamente è un sistema molto complessa la corte è proprio questo che ha che ha cercato di fare ma l'interrogativo è è sufficiente
è sufficiente un intervento della Corte
Che opera ovviamente con metodo casistico perché la Corte decide singoli casi
La Corte ha fissato quei principi che ricordava anche Flick che sono importanti ma soprattutto per lo sviluppo delle
Della delle delle sentenze della Corte Costituzionale non a caso ogni volta che la corte affronta una tematica ambientale si rifà
A quei principi fissati in alcune sentenza importanti
Serve quindi come il precedente per decidere sentenze ma questo risolve i problemi di un sistema di regolazione della tutela ambientale che sia davvero coerente e razionale
Il mio parere eh no perché non può la sentenza di un giudice per quanto autorevole fare altro che indicare una linea per cui risolvere dei casi giurisprudenziali ma non risolvere in sé
Un un modello di regolazione che deve andare a regime e allora io credo che
Sulla base di queste indicazioni della Corte è proprio questo che manca in Italia e cioè mettere mano a un modello coerente di regolazione
Che non lasci alla corte caso per caso di decidere quale dei profili della tutela ambientale
Rientri o meno nella competenza esclusiva dello Stato sia concorrente delle Regioni o addirittura residuale e quali sono i limiti che incontra i lettori perché credo che non possano dare così
Perché alla fine i legislatori regionali e nemmeno lo Stato non sanno più che cosa fare
Perché rischiano di andare sempre davanti alla Corte costituzionale non sanno se avranno ragione o torto
Voi potete immaginare che un sistema di regolazione in una materia così importante possa raggiungere un qualche risultato di efficacia in un sistema di incertezza di questo genere
Io credo di no
E allora da questo punto di vista io credo che il impasse parecchi molto interessante sono molto interessanti i dati che vengono dall'esperienza tedesca
In Germania questo tema si è posto esattamente o diciamo in modo
Molto analogo a quello che si è posto in Italia perché anche lì abbiamo un sistema interno di tipo federale quindi un problema di legislazione su due livelli di amministrazione su due livelli
Che cosa si è fatto
Si è addirittura arrivati a una riforma specifica della Costituzione per le materie relativi alla tutela ambientale è una riforma del luglio due mila sei che cosa dice questa riforma quali sono le linee indie
Quella che nostro costituente del due mila uno indica in termini onnicomprensivi come tutela dell'ambiente del blocco l'ecosistema è stata
Come dire decodificato è stato articolato e allora si sono individuati alcuni specifici profili
Che sono puntualmente elencati e sia detto su questo c'è la competenza esclusiva della federazione
Si sono individuati altri profili sul quale si è ritenuto che la differenziazione a livello locale fosse sostenibile e si è detto questa è competenza concorrente dei lender però
Salva la possibilità per la Federazione nel rispetto della cosiddetta clausola di necessità di attrarre assai anche questi Platì disciplina di questi profili è un po'quello che la corte ha fatto con la chiamata e sussidiarietà
Si è detto posti sono individuati altri profili ancora sui quali si è detto è questa è competenza concorrente della delle dei lender
Lo Stato li può attrarre a sé anche senza il rispetto della clausola di necessità
Lasciando però highlander una
Competenza legislativa di tipo meramente derogatorio quindi vedete anche qui si è arrivati a una riconfigurazione
Non è casuale che anche in Germania ci si si arriva addirittura una riforma costituzionale specifica non solo
Ma voi sapete che grazie credo ne apre al cancelliere Merkel è entrato nel programma della grande coalizione il tema della
Codice ambientale in Germania
Allora ultima battuta è evidente che mi pare impensabile
Ipotizzare a breve che il nostro Parlamento metta mano a una riforma costituzionale
Del tipo di quella che è stata varata in Germania però
Che cosa vieta che il legislatore ordinario
Un accenno c'è stato stamattina in un intervento
Lasciamo perdere i fatti nominalistici che si chiami code cioè non si chiami codice
Un codice ambientale lo abbiamo sentito anche dal collega francese se ambizioni come dire esaustive onnicomprensive
è un obiettivo irraggiungibile
Ma perché non pensare a un codice come del resto si pensa in Germania che funga da appunto da cornice dei principi generali in materia ambientale che tutti i regolatori
Sia stato lo Stato sia le regioni sia gli enti locali devono rispettare
Un quadro di principi ma non solo questo ma che individui
Questa legge ordinaria quali sono i settori sui quali lo Stato
Rivendica e giustamente una esclusiva competenza di regolazione e quali sono invece quelli sui quali lei regioni possono esercitare la loro diciamo tutela ambientale nelle materie affini
Questo avrebbe un vantaggio enorme non non non credo che annullerebbe il contenzioso Stato-Regioni ma certamente sarebbe un punto di riferimento che lo contiene aiuterebbe la corte anonima a come dire a non inseguire singole questioni e una quantità di questioni di questo genere perché ci sarebbero almeno per i legislatori dei punti di riferimento in qualche modo
In qualche modo stabili e del resto questa
Diciamo tecnica di normazione non è nuova è stata già utilizzata dal nostro legislatore ordinario quando si è trattato di dover dipanare le competenze Stato-Regioni in materia di ordinamento della comunicazione
Si è fatto un Codice della comunicazione elettronica dove trovate scritte numerate quali sono i settori materiali sui quali le Regioni possono intervenire
Si è fatto un Codice della televisione dove voi trovate enumerate quali sono le competenze in materia televisiva che le regioni possono utilizzare nell'esercizio della loro competenza concorrente quindi io credo che questo
Potrebbe essere un elemento
Di chiarificazione
Del del quadro così frastagliato di un sistema di regolazione così frastagliato e complesso che potrebbe farci fare qualche passo avanti grazie
Io credo che a questo punto siamo pochi ma siamo tutti interessati al tema e quindi si apre il dibattito e ringrazio molto Caretti per la sua non vorrei chiamarlo per il suo libro dei sogni
Per la sua prospettiva in una cosa sola gli dove credo che Maddalena sarà d'accordo con me piena ragione che non si può continuare a chiedere ai giudici
Carlo alla corte delle funzioni di supplenza attraverso interventi caso per caso rispetto a una legislazione disorganica che non affronta il problema in termini generali non è compito nostro
è compito nostro qualcuno dice addirittura che ormai non siamo più la Corte dei diritti ma siamo una corte dei conflitti perché ormai lavoriamo prevalentemente a dipanare conflitti più che nome a tutelare diritti anche se nei conflitti sotto sotto ci stanno profondamente i diritti quindi sottoscrivo pienamente
E il dibattito riaperto
Ecco vorrei aggiungere due parole perché abbiamo sentito in questi due interventi
Degli elementi che fanno riflettere
Credo che abbiamo visto negli anni recenti quanto è complessa la materia del tutte la l'ambiente
Ed in un certo qual senso è proprio questa unicità complessa che ci porta a diverse situazioni molto difficile da risolvere perché
Da un lato abbiamo un ambiente
Che
è diverso
E no nella sua specificità ogni esempio alza studiato in modo specifico allo stesso tempo
Dobbiamo cercare di creare appunto delle delle idee generali che sono sono valide così che non sempre dobbiamo
Lottare tra
Se un determinato tema va risolto a livello locale o a livello nazionale o a livello europeo chiaramente ci sono dei temi
Che sono universali ci son certi temi che
Vanno risolti a livello nazionale o internazionale
Altri temi
Possono essere risolti sono a livello locale livello locale
Può essere la Regione può essere il comune a cui spesso la regione del lega ed è giusto questo uno dei punti diciamo vaghi perché
Lo Stato non dovrebbe delegare e nemmeno la Regione dovrebbe delegare certi temi
A un comune che poi decide per conto proprio
Quando il tema è un tema di un'importanza che si ripercuote su tutta la società nazionale e internazionale europea
Questione tema di sicuro che deve essere affrontato dagli organi dello Stato
Ch'io se vedo da da da da da da quello che succeda tornano e che spesso c'è questa incongruenza che
Cito un o un caso che mi viene in mente adesso il caso
Della Val d'Orcia che è dichiarato bene
Culturale dell'umanità è giusto perché è un bene dell'umanità
Si cerca di sfruttarlo e si prendono decisioni a livello comunale che poi bisogna cerca di correre ai ripari parzialmente a livello di ministero
Cioè credo che questa necessità riscontrati
Di trovare
Dico un un un punto di un che d'incontro d'cerca di definire quale sono i temi essenziali che vanno risolti a livello diciamo dello Stato sia uno dei temi
Sprofonda fondamentale
Dall'altro lato abbiam sentito anche l'esperienza francese
Dove il dialogo a livello non comunali la propria a livello ti Peresson
Diciamo livello privato sia
Un fattore molto molto importante giusto perché la complessità
Del tema l'ambiente tale che è impensabile arrivare
Asta a a a legiferare su tutto molte cose vanno decise anche caso per caso non c'è non c'è nessun doppio
E questo diritto dell'ambiente che
Abbiam sentito stamattina da da dare da Paolo Maddalena lista e che è un diretto collettivo diretta la proprietà un dei diritti
Che importanti ma
In certi situazione specialmente quando parliamo dell'ambiente
Diventa proprio il diritto collettivo a quello che deve
Soprassedere attori tra
Ecco io queste due parole mi sentivo di del adesso io direi di aprire
Le il tavolo a interventi
Dal pubblico da D'Pecchia sedotta questo stallo
Il
Basta sette io volevo fare solo una domanda
Al professor Caretti mese per caso può niente mia desiderio ovviamente felice la risposta del professor Flick
La l'ambiente è una materia trasversale
Nella esperienze femmine che ho avuto occasione di fare diciamo nell'ambito della tutela ambientale
Io ho sempre pensato che noi non avremmo raggiunto nessun risultato concreto
Se non vi fosse stata una cooperazione e forte
Da parte delle altre amministrazioni
Cioè se la tutela ambientale
Non fossi uscita dalle stanze del ministero dell'Ambiente
E non fosse diventato un problema comune a tutte le amministrazioni e che anzi il fatto che da un lato fosse la materia trasversale
E dall'altro ne fosse incaricata un solo ministero fosse caricato un solo ministero
Creava un conflitto diciamo spontaneo no
Di
Di potere e di ruolo di di sfere di influenza
Immediato istantaneo tra buona reazione chimica
Anche chiarire in auto
Allora questo problema
Non mi non mi inganna mia mia memoria insomma poi posso Jermaine qualcosa non è mai stato affrontato il diritto cioè vale a dire la legge non è mai riuscita a disciplinare questo questo aspetto si è spesso detto si è talora ha detto
Mi ricordo precisamente nel novantadue e nel novantatré ci fu un ministro che sostenne che bisognava diffondere di in tutti i ministeri e una funzione di tutela ambientale gli amici
E per l'esperienza che mi è capitato di fare che ho visto per esempio che in Germania
Gli assessori ecco i ecco cioè in pratica io ho visto il il ministro dell'ambiente tedesco negoziare Code negli altri ministeri esatta ecco mister mi mi mi mi permetto di chiedere se
E possibile una una riflessione c'è una risposta anche in chiave puramente riflessiva su questo aspetto che io credo sia decisivo
Per consentire alla bah battaglia perché è tuttora la battaglia per la sulla tutela per la tutela ambientale
Di fare dei passi avanti Vieri che non siano sempre vissuti in chiave di antagonismo con il resto diciamo cioè se l'interesse trasversale io sono un punto in questo
In questa in questo elemento tutto il resto tende a reagire negativamente grazie
Ci sono altri interventi
Certo
Prego prego
Grazie
Mi spiace che non ci sia ancora il senatore Ronchi perché sarebbe stato utile la sua presenza sì senza dubbio nella mia relazione qualche critica era rivolta anche alla fase della gestione corrispondente al suo ministero perché gli sui cosiddetti decreti legislativi mono settoriali come lo chiamati sono i famosi decreti Ronchi
E ovviamente mi l'ex ministro li ha difesi a giustamente dal suo punto di vista
La quella epoca diciamo così legislativa poi parliamo di qualche anno fa avuto sicuramente dei pregi perché una qualche razionalizzazione c'è stata però ha avuto anche tanti difetti e se non fosse stato così
Non avremmo avuto con gli stessi difetti moltiplicati in cosiddetto Codice dell'ambiente che in fondo è stato costruito per la gran parte con i materiali già costruiti quindi dare un Chini vari decreti
E a infatti ereditato gli stessi problemi perché faccio pochi esempi telegrafici l'apparato sanzionatorio e la Corte costituzionale in una sentenza del novantaquattro lo lo ricordava una volta Paolo Dell'Anno a dichiarò incostituzionale una disciplina in materia
Se non ricordo male di amnistia perché non aveva tenuto conto proprio dell'unitarietà della materia ambientale va trattato diversamente
Che una disciplina di un settore rispetto all'altra
Ma anche le nozioni di confine colonnino a ogni ministro cambia il rapporto tra nozioni scarico
Scusate l'ambiente si occupa di queste cose molto
Molto triviali ma non non siamo come civilistiche che si occupano del negozio giuridico come io mi sa di sì e si occupano della discrezionalità o la dazione di rifiuto noi ci occupiamo del lato oscuro del progresso e e sono nozioni che però non l'abbiamo non non è che possiamo deciderlo in base alle preferenze miseria in realtà stanno scritte in una seri direttive comunitarie e nella giurisprudenza della Corte di giustizia che si è formata sul punto e che non è affatto simile a quello che diciamo
E e poi appunto tutta una serie di di cose che hanno peggiorato sette realismo della disciplina
Sottoscrivo integralmente quello che ha detto il professor Caretti si tratta di una necessità quella di non so se chiamarlo una legge quadro di principi o quella che potrebbe essere una parte generale di di un Codice ambientale che si sì si limiti alla parte generale il diritto ambientale che pure è un qualcosa che c'è stato in altre esperienze penso che il Codice svedese che poi l'unico altro Codice che io conosco in Europa
Contiene sostanzialmente una cosa del genere la parte generale Vito ambiente non so se in Svezia abbiamo anche un regime regionale o federale di parte competenze però hanno fatto qualcosa del genere
La qualcosa era stato proposto in Italia nel lontano alta tre novantaquattro legge il disegno legge quadro Spini
Che si chiari che ha ricordato oggi Franco Giampietro al quale aveva lavorato Luís ed era un lavoro pregevole tutto sommato ci si trovavano effettivamente i principi generali della materia
E sarebbero quel quadro condiviso io chiedo perdono il costituzionalista
Vorrei fare una piccola porzione a quello che era il concetto di mortalità la costituzione materiale ma una legge come questa è una legge di costituzione materiale senso un po'più più empirico traumatico di quello rilevato che gli dava morta anche se dietro ha bisogno appunto della dell'apporto delle forze politiche dominanti nell'epoca
E quindi deve essere condivisa non può essere una legge è una legge che va varia a seconda delle maggioranze politiche e per questo che forse anche in Francia
Il presidente Chirac ha appeal voluto che i principi si elevasse sto fino al rango di dichiarazioni costituzionali perché nella costituzione ovviamente ci sono quelle quei valori condivisi che dovrebbero ispirare le forze indipendentemente dal colore politico
Sue generaliste specialisti ovviamente la mia non era una polemica anzi tra i due poli direi che come siccome sempre in medio stat virtus e dark anche qui anche se il professor il professor gode invece anzi ci ha ricordato che l'alba l'erba del vicino è sempre più verde e che quindi anche il codice francese non è così verde come le paghiamo noi da qui e però e però i francesi ce l'hanno questa coniugazione tra generalisti specialisti perché loro hanno una Commissione Nazionale codificazioni in cui ci sono i generalisti
E poi hanno i gruppi lavoro specialistici sulla materia che lavorano in integrazione un'interazione proficua secondo me secondi signora perché lo specialista si inaridisce si si chiude nel suo settore e deve dialogare in continuazione invece col generalista di riportare quelle coordinate generali dell'ordinamento l'ultima cosa concordo anche su questo con quello che diceva il il giudice costituzionale Flick
Alla Corte è stato purtroppo affidato una una funzione come si suol dire ortopedica ha dovuto un po'raddrizzare questo regno non ben concepito della della riforma costituzionale io penso che a suo modo l'abbia fatto abbastanza bene per quanto può valere il mio giudizio e però ecco in quell'esigenza di codificazione comunque la vogliamo declinare quanto meno come legge generale o legge quadro i principi secondo me resta resta ancora valido grazie
Valerio
Ringrazio molto
Vicepresidente Flick il professor Caretti del
Loro contributo mi dispiace soltanto che l'ora pomeridiana
Non abbia
Offerto loro differenza della sessione di stamane una udienza quale loro relazioni meritavano ma spero penso che la fondazione pubblicherà agli atti Sebina renderà accessibile
L'insieme dei degli elementi importanti che emergono da questo nostro convegno
Siccome presumo che siamo verso la fase conclusiva quindi propizia
Alle rivendicazioni
Mi permetto di
Rivendicare
Una
Con l'idea un'iniziativa
Non riuscita peraltro degli anni ottanta
Che tendeva a colmare
Quell'assenza menzione dell'ambiente aveva carta costituzionale
Che il vicepresidente Flick sia ha ricordato
Poco fa
Certamente
Nella cultura dei costituenti del mille centoquarantasette
Si era la nozione
Della matura Kobe
Valore di paesaggio estetico antropico naturalistico insieme c'era la nozione della igiene pubblica come allora si si chiamava non c'era la nozione di ambiente come poi molto più tardi sia affermata
Peraltro quando nero degli anni Ottanta inizio degli anni ottanta
Sia presto il primo
Il primo tentativo di riforma della Costituzione
E non ci si fermò neppure all'ipotesi relative alla parte seconda ma vi era l'idea di portare anche la prima parte della Costituzione proprio del ruolo materia erano maturate nella
Nel corso dello sviluppo nazionale ormai di un quarantennio
Il a il Preside della commissione Aldo Bozzi questo l'aspetto rivendicativo della faccenda
Propose che l'articolo nove fosse integrato con un diretto riferimento anche alla tutela dell'ambiente
Voi non se ne fece nulla perché
Le bicamerale non hanno avuto successo mai e si è quindi mi pare sostanzialmente radicata l'idea che la prima parte della Costituzione tutto sommato è meglio lasciarla quale
Mi sembra un'idea ragionevole visto il non può i non pochi guai in cui ci si è cacciati rivedendo che soltanto la seconda
Ma anche perché in realtà la di sistema insomma aveva dato dei valori dei principi dei diritti della prima parte dalla Costituzione si è per così dire sviluppato di fatto anche in forte connessione con la giurisprudenza della legislazione europea
Il punto allora questo qui siamo adesso presto
Ritorno in chiusura dal punto in cui ho cominciato stamane
Della sperata
Vigilia di una riattivazione del processo costituente europeo
Il nostro Parlamento ha già approvato il testo dal Trattato costituzionale che non in vigore perché il processo di ratifica non è stato ancora compiuto
Ecco voi proprietà non potrà esserlo se non si porteranno molte diciamo riduzioni acqua non dico variazione ma riduzione l'opera di stralcio sul corpo del trattato
Ne parlavamo la pausa fra la prima e la seconda sessione operoso al voto mentre che ci ha ricordato stamattina come la Francia abbia provveduto per conto suo approvando una una ammesso alla sola la sua carta costituzionale la dichiarazione solenne dei principi costituzionali il
A tutela dell'ambiente come contributo francese da diffondere verso l'Europa
Questo è molto francese devo dire
Tuttavia il
Poniamoci nella della previsione più fiduciosa qui sì possiamo affidare
Faccio simuliamo questa condizione che nella attesa dichiarazione qui Berlino
Sì trovino gli elementi di una road map per la riattivazione del processo costituente europeo
Preservando le parti propriamente costituzionale al trattato
Accettando delle Terme la terza parte cioè politica dello ione solo alcuni temi
Quasi unanimemente o unanimemente riconosciuti salienti
Dalle indicazioni che si hanno pare certo che se si facesse un operazione questo genere
Ora la connessione al problema della tutela ambientale connesso a forza la questione energetica
Sarebbe fra quelle più significative anche probabilmente più facilmente accettate
Avremmo allora
Nell'arco di qualche anno un cupo compimento un completamento della processo costituente europeo
In cui la parte del trattato
Si riferisce alla tutela ambientale sarebbe India larga misura recepita
Ecco sarebbe molto interessante sapere
Da dal professor Caretti dalla esperienza del professor Flick come vicepresidente alla Corte costituzionale
Come questo potrebbe aiutare l'opera della corte
Diciamo così l'ammodernamento di fatto dal testo dalla nostra Costituzione
Quest'ultima riflessione deve Valerio Zanone
Ci riportano di Mogo al tema europeo al tema
Molti molti degli elementi di spicco di che stiamo discutendo sono devono essere risolti
A livello europeo
Vorrei
Indicare
Un altro convegno la tavola rotonda
Che si terrà il ventidue febbraio cioè tra dieci giorni circa
Al Palazzo Altemps
Promosso dall'Osservatorio da politica energetica della Fondazione Luigi Einaudi
La rappresentanza in Italia del Commissione Europea questo si terrà
Ore avrete chi ha ha preso uno di questi declino troverà le indicazione
Alle nove e mezza ci sarà una tavola rotonda con il commissario alla concorrenza europea io Neelie Kroes ministro Tel politiche comunitarie Emma Bonino
Ministro dello sviluppo economico Pier Luigi Bersani
Presidente dell'Autorità per l'energia Alessandro Ortis dell'Antitrust Antonio Catricalà è il vicepresidente della Confindustria Emma Marcegaglia
Così io spero di trovare molti di voi
In questa al nodo incontrerò
La ringrazio Totti forse
C'è
Sì è una risposta che dobbiamo fare c'è e c'è una res non possiamo dare autonomamente
Motiviamo pediatria
Forza comincio io rapidamente molto
Io credo quando parlato di passato di presente e di futuro e di futuro proiettato sulla dimensione soprattutto sovranazionale intendevo qualcun il proprio nell'ottica in cui si poneva senatore Zanone
Basta che pensiamo a un tema su cui stiamo discutendo anche noi come corte costituzionale con la corte di giustizia da alcuni anni dopo le sentenze Tombesi e Viselli della corte di giustizia c'è stato un intervento nostro
Sul tema dei rifiuti e delle materie prime secondarie secondo la prospettiva comunitaria
Sono rifiuti sono quindi sotto porti alla disciplina dei rifiuti alla disciplina anche penale
Tutta una serie di sottoprodotti
Di lavorazione che noi invece nella nostra legislazione definiamo materie prime secondarie perché sono suscettibili di riutilizzazione produttiva non me lo stesso ciclo cui vengono prodotte e come tali
Sottraendole alla disciplina dei rifiuti li sottraiamo la nostra legislazione li sottrae anche alla disciplina penale dei rifiuti
Tutto questo c'era comportato una serie di richiami comunitaria una serie di procedure di infrazione e soprattutto una serie di pronunce della corte di giustizia che mettono in mora la nostra legislazione e che aprono dei problemi anche per noi corte costituzionale
Dei quali ci stiamo occupando e sui quali come dicevo prima non posso anticipare da solo qui quello che dovremo decidere in quindici intorno al tavolo dalla Consulta
Certo è che io credo che la frontiera sovrannazionale ed europea e il vero problema che abbiamo di fronte perché Caretti ci ha spiegato che finora passato e presente
Soltanto grazie alla faticoso lavoro del giudice discepolo del giudice delle leggi non si è realizzato un equilibrio ma si è realizzato una sorta di frastagliata situazione di gentlemen agreement ogni volta viene risolto ogni tanto la corte con una spruzzata di leale collaborazione oppure con il principio di sussidiarietà cerca di risolvere i problemi
Ma diciamo che nel passato la corte ha collaborato a elaborare la definizione di ambiente nel presente la corte sta facendo l'actio finium regundorum tra dimensione nazionale statale e dimensione locale il vero problema dei domani e già dell'oggi e la dimensione sovrannazionale
Quella dimensione su cui già stiamo combattendo adesso con il tema della nozione di rifiuto la nozione di rifiuto data dalla legge italiana non è conforme alla nozione di rifiuto data dalla direttive dalla legge europea
Direi di sì terzo ma io sto tra semplicemente mettendo a confronto i due no non entro nel valore della questione perché mi devo pronunziare come corte costituzionale registratori Ferré
Ma vedo un problema ancora più importante quella il varo di quella direttiva sulla elaborazione non dico di un Codice Penale dell'ambiente europeo ma sulla creazione di una serie di fattispecie penali di stampo europeo
In materia di scarico immissione di materiali ora di azioni che possono causare morte o lesioni lo scarico e le miscele legali materiale radiazione che possono causare danni all'ambiente
Il trattamento al trasporto di rifiuti che eccetera c'è un elenco di nove mi pare nove fattispecie
Che
La Commissione europea ha deciso di codificare in chiave europea
Confezioni penali molto forti quella tela una delle prime volte in cui la commissione europea entra in campo pesantemente con sanzioni fino a dieci anni di carcere
E chiedendo agli Stati membri dell'unione di calar le nelle loro realtà nazionale
Notate che la commissione ha fatto questo motivando la necessità di un intervento forte in materia di ambiente
Anche e soprattutto con riferimento al tema delle ecomafie cioè al tema di una criminalità organizzata in materia di smaltimento dei rifiuti che sta diventando uno dei problemi i nostri mari sono solcati da carrette
Che una volta portano merce umana immigranti e la volta dopo portano rifiuti tossici ed è un problema veramente di dimensione globale sovranazionale
Ecco allora questo punto io sono convinto che aveva ragione senatore Zanone che forse l'Europa può aiutarci a dare una spinta non sono così ottimista
Come non lo sono in termini generali perché ho paura che il percorso europeo
Sia incontrando molte difficoltà io sono euro ottimista con la mente col cuore euroscettico con la mente perché mi rendo conto delle difficoltà enorme fondo siamo in un contesto nel quale il al Trattato costituzionale europeo e caduto soprattutto per il no alla terza parte
Che era quella che era già trattato operante e che non vi era alcun bisogno di sottoporre a referendum perché le vere parti che si dovevano sottoporre a referendum erano la prima cioè le nuove tecniche decisionali e la seconda la Carta dei diritti
Ecco lo dico da penalista perché io vengo dall'esperienza del diritto penale
Il tema del penale uno dei temi più difficili da lavorare nell'ottica europea per quel famoso deficit di legittimazione democratica che si imputa alla Unione Europea e quindi alla sua incapacità di elaborare norme penali che devono nascere da un Parlamento
Cioè da una legittimazione democratica concordo anch'io con te l'unico modo siccome il nostro futuro e il futuro sovranazionale
L'importanza fino a un certo punto le regolamentazioni e le liti di casa nostra vero problema dovremmo trovarci a confrontarci come la corte di giustizia con gli organismi giudiziari sovrannazionali appunto non solo per decidere se le materie prime secondarie sono non sono rifiuti o viceversa ma soprattutto se decidiamo di adottare una politica di tutela dell'ambiente che abbia anche di mira alla repressione dalla criminalità organizzata ambientale quindi condivido la tua valutazione ma condivido forse accentuo il tuo pessimismo alla luce della mia esperienza non so Caretti se la brezza è più ottimista di quanto possa essere
Va dunque per quello ci riguarda la sollecitazione
Che veniva da Zanone io direi questo forse
Un risultato
Positivo un effetto diciamo meglio positivo del livello di regolazione europeo sul situazione nazionale
Più che dal trattato in sei
Più che da una norma del di un futuro Trattato costituzionale può venire dall'Ina e dalla valorizzazione incentivazione cui Coppa del su questo può incidere anche l'Italia ovviamente di una tendenza che sta prendendo piede a livello europeo che quella di abbandonare una disciplina come dire per singoli settori
O su settori per arrivare a dei lui normative quadro è una tendenza relativamente recente ma e è evidente che una competenza della Comunità europea c'è già in materia ambientale se questa competenza venisse esercitata in futuro molto più di quanto non avvenga oggi
Attraverso direttive dal contenuto integrato cioè che si sforzino di integrare settori diverso questo potrebbe essere un elemento che si potrebbe riflettere in maniera molto positiva anche sui modi di regolazione della tutela ambientale
Sul nel nostro Paese rispetto a questo una futura disposizione di a livello dei trattati
Più esplicita e più ricca più integrata della tutela ambientale potrebbe servire ma molto di più sono le politiche e le normative che in materia ambientale già oggi la comunità europea potrebbe mettere in campo
La seconda domanda riguarda proprio dottoressa per diceva
C'è una riflessione giuridica su questo problema della mancanza di coordinamento di integrazione orizzontale tra amministrazioni e mi pare che alludesse soprattutto alle amministrazioni dello Stato perché qualche cosa come integrazione
Tra amministrazioni statali e regionali come dicevo si è messo in campo con questo a livello di agenzie regionali agenzia non ora questo è un problema molto di più dunque dal punto di vista della riflessione giuridica ora i giuristi possono valutare un istituto che è previsto da una legge valutare
Valutarne gli effetti se realizza o meno il coordinamento ma di più il giurista non può fare voglio soltanto però richiamare all'attenzione come questo problema sia un problema che esiste anche in relazione a un'altra materia come dire trasversale ad esempio il coinvolgimento di soggetti diversi
Nella fase ascendente e discendente delle politiche del diritto comunitario
Sono vent'anni che si discute ad esempio in Parlamento questa competenza deve spettare alle commissioni competenti per settore o a una commissione speciale e si è optato per la commissione speciale con delle riforme regolamentari che però l'hanno messa in Rete in maniera molto fattiva con le commissioni di settore lo stesso viene per il governo c'è un ministro per le Politiche comunitarie come se fosse l'unico ministero che si deve occupare di tutto ciò che riguarda la formazione delle politiche pubbliche o della posizione italiana che poi si riflette nella posizione italiana che si spende in Europa e se ne dovesse occupare solo un ministero che in realtà non ha una struttura ministeriale
Chiacchiericcio è tutto un dibattito per sapere ma allora che cosa si fa cosa non si fa qualcosa è stato fatto in questo settore
La legge Buttiglione che ha sostituito la reggeva Pergola tra le sue tante novità ha istituito un comitato interministeriale per le politiche comunitarie
Ecco al qual qual è il suo che a per legge questo compito di raccordare preventivamente l'azione dei singoli ministeri praticamente tutti
Che sono coinvolti nelle politiche comunitarie funzionerà questa è una novità del due mila cinque io non so quale prassi si sia forse non è non è una soluzione che risolverà breve tutti i problemi ma e certo che è una possibile strada di mettere in campo un meccanismo di raccordo istituzionale necessario ecco ministero dell'Ambiente certe del ministero dell'Ambiente dovrebbe trovare il modo non soltanto di svolgere funzioni importantissime che già oggi svolge ma di mettersi in qualche modo in rete attraverso una qualche disciplina con tutti i ministeri che si occupano inevitabilmente nell'esercizio delle loro competenze che ha hanno dei riflessi sulla tutela ambientale
Dovrebbe essere in qualche modo penso atti in Parlamento queste Commissioni per le politiche comunitarie sono commissioni filtri hanno come dire un un compito hanno un parere obbligatorio suoni del suo ogni atto normativo comunitario sui progetti in fase ascendente o su un sugli atti normativi quando sono approvati
Bisognerebbe che il ministero dell'Ambiente diventasse qualcosa di questo genere cioè un punto di riferimento obbligato per ogni politica per ogni problema
Importante di gestione della tutela dell'ambiente che coinvolge altri ministeri il presidente Fini diceva che la Corte costituzionale c'ha messo cinquant'anni a ritrovarsi in un suo spazio istituzionale e non è stato semplice
Lo sa benissimo non è stato semplice nei confronti della cassazione non è stato semplice nei confronti del giudice comune non è stato e non è semplice nei confronti del del Parlamento
Ma ci ha messo tanto tempo
Questa hanno fondo il Ministero Ambiente al ministero relativamente giovane la legge di vent'anni fa ministero relativamente giovane vede potere conquistarsi questo spazio istituzionale nelle relazioni con gli altri ministeri grazie
Perfetto D'Amico e non posso che ringraziare pazienza con cui ci avete ascoltato e ci avete sopportato e augura e quando ci ritroveremo a parlare di ambiente
Sì ci ha fatto qualche piccolo passo in più in materia di Europa è materia di ampie sarebbe già moltissimo perché è vero che risolvere dice che conoscere un problema vuol dire averlo ridotto al cinquanta per cento ma noi ormai lo conosciamo al cento per cento pur ma come risoluzione siamo ancora al dieci qui grazie e apprezzo
Non so se siano
In funzione gli impianti
Sì no
Direi di no filo che si
Allora se qualcuno può
Su
Interessare servizi tecnologici del Senato constatazione funziona
No no no sì
Come
Bisogna far torto aiutandosi mancava il
E o meglio
Veloce
Saluto il presidente della Corte Costituzionale presidente Bile da altre autorità anche studiosi convenuti
Io
Parlerò pochini
Pochi minuti per recuperare
Una parte del nostro tempo per le importanti relazioni
Che attendiamo
Quindi cederò al più presto la presidenza del nostro convegno al presidente Sabino Cassese che vivamente ringrazio
Per la l'opera svolta questa iniziativa intesa a tracciare un quadro della legislazione sul diritto all'ambiente
Nel ventennale ormai un po'posticipato
Della legge trecento quarantanove nel luglio mille centottantasei istitutivo del ministero nell'ambiente
Prima che il presidente Cassese assume la presidenza
Inviterò a rivolgere una parola di saluto il nuovo presidente della fondazione inaudito amico Roberto Einaudi che qui con noi oggi
Che
Che c'è da dire che ho scritto le mie i foglietti
Anzitutto forse conviene ricordare l'iter
Parlamentare del disegno di legge istitutivo del ministero dell'Ambiente
Che fu in quel primo semestre del mille centottantasei
Una corsa contro il tempo il governo del tempo vacillava
L'esame della legge nelle Commissioni prima del Senato poi della Camera
Fu particolarmente travagliato per qualche ragione che cui accennerò fra poco
Che si arrivò quindi all'approvazione nella legge e alla sua pubblicazione nella gazzetta ufficiale
Esattamente il giorno in cui cade il Governo celebrammo la entrambe le ricorrenze all'Orto botanico della Lungara con la presentazione del fascicolo la gazzetta ufficiale
Che recava stampata la legge tre quattro nuove e l'odio di pensarsi debbo dire che la distanza del tempo sembra maggiore anche dell'arco non breve di venti anni in quel passato remoto
La tutela dell'ambiente disponeva di scarsi presidi giuridici tranne alcune normative contro gli inquinamenti di cui la più
La più conosciuta per quanto possibile utilizzata era la legge Merloni del mille centosettantasei contro l'inquinamento per il risanamento delle acque
Appariva evidente che di fronte a cui a guasti crescenti specifici
Non bastavano i richiami ai principi generali dell'ordinamento né son serviva uno ordinamento delle competenze amministrative frazionato fra almeno otto o nove ministeri
Quindi l'iniziativa che portò alla legge trecento quarantanove
Partiva appunto dall'intenzione
Di raccogliere in un solo ministero la dispersione delle competenze delle funzioni di governo in materia ambientale
E quello fu anche il principale ostacolo del procedimento legislativo
Dalla Resistenza che le
Roccaforti inespugnabile vi dei ministeri
Erano in grado di opporre all'inerme ministro senza portafogli definito forse con scarsa proprietà ministro per l'ecologia quello scontro ad armi impari ebbe riflessi pesanti anche sull'impianto della legge in quanto si risolse dalla solo modo
Realisticamente possibile ossia in forme plurime di concertazione fra il nuovo ministero i precedenti titolari delle singole competenze e funzioni
Ad esempio in materia di sanità di opere pubbliche di foreste
E le altre competenze quelli la legge nacque così con questo serto eccessivo ricorso a forme di concerto interministeriali
E si potrebbe anche coltivare il sospetto
Che da quella intromissione originaria compiuta dalla legge di tutela ambientale
Incompetenza di governo dell'economia del territorio prima disperse
Sia derivata alla politica ambientale una inclinazione non sempre apprezzabile
L'inclinazione a intervenire per contrasto
Opponendo un vincolo negativo su scelte pubbliche tuttora essenziali
Quasi a a rappresentare come nel Faust negazione dello spirito che nega
Ma su questo vorrei dire una parola in conclusione
Torniamo a trecentoquarantanove insieme all'istituzione del ministero la legge intendeva portare l'ordinamento una serie di nuovi istituti giuridici
Quali la procedura di valutazione dell'impatto ambientale in attuazione del
Norme comunitarie lo richiederà trecentoquarantanove in realtà derivavano dall'attuazione della la norma comunitaria sulla impatto ambientale
La definizione di Area grave rischio ambientale e la configurazione del danno ambientale
Pensata come uno strumento molto forte
Alle alle alle all'inizio del procedimento uscì piuttosto sconquassate da dalla Commissione del Senato
Il giudice Maddalena credo che conservi il ricordo di quel etiche battaglie e sconfitte dovute al fatto che nella commissione del Senato
Aveva forte voce un senatore particolarmente ostile alla corte dei conti
Ancora la lega trecentoquarantanove prefigurava in parte le strutture operative e le agenzie tecniche di supporto che si sarebbero organizzate negli anni ha seguire il senatore Ronchi che è stato ministro dell'ambiente in anni più recenti forse ha avuto una grande parte in questa struttura che allora era puramente disegnata sulla carta
Ma soprattutto è questo l'ultimo tratto dalla trecentoquarantanove che vorrei rivendicare
La legge poneva in essere gli strumenti per l'esercizio dei diritti ambientali l'accesso all'informazione
La partecipazione procedimenti
Il riconoscimento delle associazioni anche come capacità di costituirsi in giudizio
La relazione biennale sullo stato dell'ambiente in Italia di cui la prima edizione su carta riciclata
Uscì per opera pressoché la totale di costanza vera
Poi neo perduto la collezione mi auguro che sia sono dovuto al fatto che non si spedisca la più la relazione biennale che è stato ministro dell'ambiente ma che da qualche parte siano state scritte e stampate come la legge prevedeva fin qui le reminiscenze allora che è stato di quelli esordì cosa possiamo dirne dopo vent'anni lo diranno
Illustri giuristi che si sono otto riuniti qui a convegno
Io mi permetto soltanto di arrischiare qualche osservazione
A prima vista così sulle nuove dimensioni articolazioni la tutela ambientale in primo luogo la prevalenza che mi sembra ormai acquisita delle fonti comunitari il trattato costituzionale dell'Unione Europea
Peraltro inattesa di ratifica si occupa dell'ambiente in ciascuna delle sue tre parte c'è un richiamo alla Costituzione è un articolo specifico una carta dei diritti alla categoria dei diritti sociali
E c'è un ampio capitolo nelle politiche specifiche
Ora è vero che come dicevo il processo di ratifica inceppato però si attende ormai a breve un momento per cercare di disincagliare Rocco la conferenza dei capi di Stato e di governo di Berlino che si terrà nella diversa Ario dei cinquant'anni dei Trattati di Roma al venticinque marzo dalla quale dovrebbe uscire una solenne dichiarazione ed è significativo dalle
Così voci che si possono raccogliere sullo stato di preparazione di questo documento che l'impegno dell'Unione per l'energia e l'ambiente sarà fra le priorità condivise dai ventisette il che del resto corrisponde rapportata transnazionale delle azioni da assumere e dei beni pubblici da salvaguardare
Seconda osservazione il riordino del titolo quinto della seconda parte della Costituzione dopo la prima riforma e poi la seconda
Abrogata dalla referendum dalla presidenza in questa sala di autorevoli giudici della Corte costituzionale è veramente un'occasione eccellente per
Chiarire questa sorta di complicata matassa che si è venuta a costituire
Fra la potestà esclusiva dello Stato in materia generale di tutela la competenza concorrente delle Regioni nelle materie specifiche
Che ha dato che immagino un certo carico di lavoro all'agenda della corte costituzionale
E che si dovrebbe organizzare in forme più chiare e più efficace si spera la terza ultima osservazione questa piuttosto recente anche emersa in questi giorni per esempio per iniziativa vicepresidente alla commissione europea Franco Frattini
Riguarda il sistema sanzionatorio dei reati ambientali
Al tempo della trecentoquarantanove il danno recato all'ambiente era quasi senza sanzioni o o punito con sanzioni risibili
La situazione è cambiata
Corso dei vent'anni ma per alcuni casi importanti e solo nei casi recenti
Un merito indubbio del
Del ministro Ronchi è stato quello di dare un ordinamento complessivo in gran parte tuttora inapplicato in molte regioni d'Italia al ciclo dei rifiuti beh l'inchiesta parlamentare sul ciclo dei rifiuti sulla sulla criminalità adesso connessa segnalava al due mila uno relazione dell'indagine parlamentare era tredicesima legislatura due mila uno
Ora reddito della così detta ecomafia
Calcolato per l'Italia in quei allora non c'era l'euro quindici mila miliardi di dire presto da il senso delle proporzioni dei fenomeni e doveva uno che di fatto si è incominciato ad applicare ai ai delitti derivanti dalla degli illeciti sui rifiuti soprattutto quelli tossici pericolosi una normativa penale Ade adeguata
Non voglio sottrarre altro tempo i lavori del convegno e mi concedo così
Sul finire questa invocazione di carattere molto personale circa lo spirito di negazione come in modo a mio avviso fallace negativo di intendere una corretta azione di tutela ambientale
Io ho questa convinzione
Che a tutela dell'ambiente si debba salvaguardare secondo criteri di razionalità responsabile
E non di estremismo in certi tratti anche superstizioso
Anche quando ci occupammo subito dopo l'ambiente di industria e quindi di Energia cercai con Paolo Baffi e con altri anche allora senza molta fortuna tuttavia di far valere questo principio
E si era allora così sulla scia del disastro di Chernobyl
Ora qual è il punto oggi in Italia è un punto che penso ci dovrebbe alquanto pre occupare
Escludere l'Italia dal corridoio cinque dall'alta capacità ferroviaria
Per l'ostilità al traforo delle Alpi Cozzi
Impedire la diversificazione del rifornimento energetico per ostilità agli impianti di rigassificazione qui abbiamo il presidente dell'Autorità per l'Energia
Credo potrebbe dieci volte così interessante in proposito
Condannare la Campania altre regioni al rischio epidemiologico e alla sicura inciviltà della condizione urbana per ostilità all'impianto di smaltimento dei rifiuti sono altrettanti casi di sviamento a mio modo di vedere da una visione di tutela ambientale effettiva sì sono oggi incerto
Ormai
Molto più di vent'anni fa progresso compiuto in questo senso è innegabile
Le condizioni per una politica ambientale attrezzata condivisa
Efficace
Nostro convegno vuole offrire appunto un contributo a questo scopo vorrei pregare Roberto Einaudi lì rivolgere il saluto della Fondazione all'Assemblea vi ringrazio
Mi fa piacere
Vedere la Sal gremita
Io vorrei dire proprio due parole
Di benvenuto in questa occasione per celebrare i vent'anni
Del ministero dell'Ambiente
Molto è stato fatto in questi vent'anni ma molto rimane ancora da fare come credo
Vediamo
Tutte
Io alle riguardano vorrei citare
Quanto detto da mio nonno Luigi Einaudi
Nel sessantuno proprio l'hanno già morta
Che fa vedere
Quanto c'è da fare
Ancora da fare né quanto c'era uno può pensare che negli anni sessanta era quasi l'Italia Felix i problemi dell'ambiente erano molto minori di quello di oggi però anche all'opera
Era una situazione c'erano situazioni drammatiche
E adesso cito anni or sono mi son sostituirlo sfogato scrivendo lettere a ministri e a personaggi investiti di cariche pubbliche
Per protestare contro lo scempio che le nuvole di polvere vomitava hanno gomitata alle ciminiere dagli stabilimenti siderurgici cementizi
Facevano del paesaggio del Golfo di Napoli
Ossa e di una delle maggiori meraviglie del mondo
Taccio del danno alla salute pubblica di quello appunto pur grave
Di coltivatori di piante fruttifere di ortaggi e di fiori Ossama dove hanno la testa gli sciagurati che sovrintendono alla tutela delle bellezze naturali tagliando
Non hanno mai riflettuto che le reato
Che compiono dalle ciminiere Romita antifumo e povere
Si chiama furto
Masi
Pare a quanto mi assicurano uomini periti
Quando stavo lamentando per lettere inutili lo sconcio che sia tecnicamente possibile far rimangiare il fumo a chi lo produce
Son parole che sono ancora molto attuali oggi è è che ci fanno senz'altro riflettere
Credo che dobbiamo rimboccarci le mani che un po'tutti
Per dare una mano a cercar di superare questi drammi ambientali
La Fondazione Luigi Einaudi di Roma
In questo prossimo triennio farà proprio del tema l'ambiente
Uno dei temi principali dove riflettere è dibattere per arrivare ad dai nuovi ordinamento di salvaguardia dell'ambiente
Ringrazio
Il mio compito è semplicemente di introdurre il tema di questa prima sessione e il relatore di questa prima sessione
E e naturalmente di essere breve
Cercando anche di fare essere brevi gli altri
Il tema di questa prima sessione noi ricordiamo i vent'anni della prima legge organica in materia d'ambiente dell'istituzione del ministero
Già senatore Zanone ha detto alcune parole ma non poteva diretta a bordo padre tutto il bene possibile della suo figlio
La preveggenza con la quale furono fatte le tre cose importanti di quella legge sono state la riduzione ad unità di un corpo sparso di norme
Che per esistevano ma che erano distribuite in vari posti dell'ordinamento in secondo luogo la costituzione di un centro di cura nell'amministrazione pubblica
Die interessi collettivi Acqui veniva riconosciuto un diritto di cittadinanza è in terzo luogo la dotazione di una strumentazione organica costituita da istituti dello stato procedure la valutazione di impatto ambientale e così via ma anche di diritti dei cittadini
Perché se non vi sono strumenti da parte della pubblica amministrazione e diritti dei cittadini non si mette in moto quel meccanismo che consiste nella tutela di interessi collettivi
Questo il punto di partenza vent'anni fa
Che cosa è successo in questi vent'anni ce lo spiegherà da par suo Francesco fonde ricco sia pur brevemente perché la relazione è scritta e voi potete leggere la nella versione integrale
Che è stata distribuita e comunque disponibile all'ingresso sono successe due cose fondamentali che possiamo riassumere in questo modo
Fuga dal Parlamento e fuga dallo Stato fuga dal Parlamento perché dopo di allora si può dire che la normativa e quasi sempre stata una normativa di decreti-legge di decreti legislativi
Quindi con uno spostamento dell'asse della responsabilità complessiva della tutela dall'ambiente dalle assemblee rappresentative alla potere esecutivo
Secondo fenomeno è stato ancora più importante e l'ha ricordato poc'anzi anche senatore Zanone
E costituito dalla fuga dallo Stato nel senso che la nostra legislazione è stata sostanzialmente una se la legislazione di recepimento
In una prima fase di recepimento di normativa comunitaria sostanzialmente è stato calcolato che intorno al settantacinque ottanta per cento delle nostre disposizioni sono ho recepite o copiate dal normativa comunitaria
Questo costituisce la prima fase poi vi è una seconda fase che parte sostanzialmente dal novantadue direi come data di inizio e cioè la conferenza di Río la relativa dichiarazione che la fase nella quale il livello di decisione si sposta ancora oltre perché non è più comunitario ma e bensì globale
Pensate soltanto al protocollo dico Kyoto la convenzione quadro sui cambiamenti climatici e così via per cui si può dire che in qualche modo la disciplina dell'ambiente
Una volta riconosciuto che la tutela l'ambiente è un interesse collettivo ultra nazionale
Sfugge alla controllo delle mani nazionali di coloro che rappresento né i poteri pubblici nazionali e che non vuol dire che non vi siano responsabilità perché perché noi collaboriamo la formazione di questa volontà ultra nazionale
E la nostra collaborazione può essere più o meno attiva più attiva è meglio è per la nostra per il nostro Paese
Presentare l'autore e semplice l'autore della relazione di questa sessione e Francesco fonde ricco che ormai uno dei maggiori esperti diritto dell'ambiente
Che insegna Diritto dell'ambiente all'Università della Tuscia la facoltà di economia e che oramai e conosciuto da tutti come uno degli autori più più prolifici su questa materia lascio a lui la parola
Ringrazio per la generosissimo introduzione
E cercherò di ricambiare con adeguata sintesi il tema che mi è stato assegnato per la sua formulazione potrebbe indurre in un equivoco
C'è un'accezione naturalmente positiva nel termine evoluzione se la legislazione ambientale si sta evolvendo esse quasi per definizione dovrebbe essere migliore oggi di quanto non fosse venti o quaranta anni fa
Così come per il leopardiano venditore di almanacchi l'anno nuovo e necessariamente migliore di quello vecchio
Questo però darebbe per acquisito quello che dobbiamo dimostrare e proverò quindi a trasformare il tema in un interrogativo la legislazione mentale è in evoluzione
Alla fine del percorso di ragionamento mi propongo forse potremo dare una risposta
Parte dei contenuti la mia relazione sono stati sintetizzati magistralmente già dal senatore Zanone per esempio come si trovava la le lo stato in cui si trova la legislazione ambientale
Prima della legge istitutiva del Ministero Ambiente quindi non mi soffermo oltre sull'argomento
Partire proprio dalla legge la legge trecentoquarantanove che intendeva consapevolmente porsi come ci ha anticipato senatore Zanone sotto molteplici profili quale momento di svolta nel processo di sviluppo di un moderno diritto all'ambiente
E l'hanno in cui è stata approvata mille novecentottantasei può essere definito hanno annus mirabilis sette terribili se credo che molti ricorderanno che fu anche l'anno Picerno Bill e che evento che ebbe un peso anche nella più celere approvazione della legge
Ora non interessa in questa sede evidenziare i limiti che pure ci furono della soluzione organizzativa che ha presto allora legislatore
Al fine di garantire l'interesse pubblico
Fosse presente unitariamente nei processi decisionali pubblici
E certo con l'istituzione del nuovo Apparato ministeriale aveva un peso significativo ma non era l'unico elemento di novità di quella legge anzi si può oggi dire che i commentatori dell'epoca
Furono talmente suggestionati dal profilo organizzativo della legge trecentoquarantanove da leggerne in quella prospettiva forse riduttiva anche gli altri e ben più innovativi contenuti
Anche su questo mi limito a ripercorrerli perché sono stati anticipati sia dal senatore Zanone che dal professor Cassese
Il Parlamento infatti andò molto oltre quello che era l'iniziale disegno di legge governativo
E accanto all'iscrizione organizzative posi principi come i principi di prevenzione di integrazione di risarcibilità del danno ambientale di bilanciamento
O istituti giuridici come la Valutazione impatto ambientale la dichiarazione di aree a rischio di crisi ambientale il danno ambientale
E soprattutto situazioni giuridiche soggettive diritti
Del tutto eccentrici rispetto a quello che era l'ordinamento dell'epoca
Il diritto di accesso all'informazione ambientale
In favore di ogni cittadino laddove vigeva in generale l'opposto principio del segreto amministrativo il diritto di partecipazione al procedimento di Valutazione impatto ambientale e in generale di ogni procedimento amministrativo ambientale laddove la regola era l'unica unilateralità dell'attività provvedimentale della pubblica amministrazione
Infine la legittimazione a ricorrere delle associazioni ambientaliste riconosciute a tutelare l'interesse ambientale diffuso in una panorama normativo e giurisprudenziale proclive ai dogmi della personalità individualità dell'azione per cui l'ambiente era interesse di tutti
Ma non poteva essere tutelato da nessuno ad eccezione della pubblica amministrazione
Si tratta di anticipazioni che avrebbero avuto un seguito a livello nazionale e anche a livello internazionale quelli che ho appena nominato sono i così detti i tre pilastri della commissione di Horus che sarebbe arrivata solo nel mille novecentonovantotto
Tutto questo disegno aveva un intento dichiarato era quello di istituire un sistema di controllo sociale diffuso dei cittadini sull'amministrazione nel Parlamento sul governo
Mediante l'obbligo di periodica relazione sullo stato d'ambiente
Insomma la legge voluta dal Parlamento ha un lato doveva rappresentare una matrice di commissione orizzontale di quelle varie normative verticali che ormai erano state introdotte un ordinamento quelle sull'acqua sui rifiuti
Sulla protezione la natura dall'alto mostra una spiccata valenza costituzionale nel mille novecentottantasei
Bene ricordarlo viene pubblicato un libro di Ubi Beck che la società del rischio
In cui questo sociologo tedesco evidenziava lì disuguaglianze nella distribuzione dei rischi ambientali che erano la novità della società postindustriale in parallelo a quelle disuguaglianza economica che aveva creato la società industriale
Ecco nella legge uno dei canoni ispiratori è proprio un'esigenza costituzionale di uguaglianza
Perché e qui cito la relazione dell'onorevole Labriola
Il bene dell'integrità dell'ambiente non è solo una componente del grado di benessere e di felicità dei consociati ma condizioni di sopravvivenza ed anche presupposto per l'effettiva eguaglianza degli individui che rispetta adesso sono ben diversamente garantiti
Questo carattere intrinsecamente costituzionale di sistema di questa legge si può desumere anche da un indice che forse oggi in tempi Seconda Repubblica meno significativo
Ma che all'epoca invece era importante la legge frutto dello sforzo di due forze politiche che allora parte riconosce suo Governo i socialisti riformisti e liberali e che avevano trovato un terreno d'incontro proprio nella tutela dei nuovi riti terza generazione
Quando qualcuno avrà la pazienza di scrivere una Storia del diritto dall'ambiente non potrà sottrarsi al compito di valutare da un punto di vista Obiettivo quale sia stata la rilevanza politica sociale e giuridica della legge dell'ottantasei
Ci si potrà anche chiedere quali sarebbero stati gli effetti politici economici sociali e ambientali di un ordinamento senza quella legge
Oppure lungo quali percorsi sarebbe incamminata le legislazioni di settore se fossero state accolte alcune iniziali opzioni mi riferisco per esempio la giurisdizione contabile madre era non pubblica ambientale invece di quella che fu poi la giurisdizione ordinaria
O alla responsabilità oggettiva invece di quella che fu poi la responsabilità per colpa
E viceversa si potrebbe anche chiedere quali positive conseguenze sarebbero scaturite sì la legge fosse stata prettamente completamente attuata
Tutto questo però crociana mente e oggi oggetto di disciplina che va sotto il nome di ucronia o storia controfattuale noi possiamo solo verificare quello che invece in concreto è accaduto e legislazione ha seguito linee diverse da quelle che aveva prefigurato
E la legge trecentoquarantanove
Non mi soffermo perché è stato già magistralmente accennato sul dato più macroscopico ossia l'assoluta prevalenza quantitativa e qualitativa delle fonti di origine comunitaria e ormai si direbbe sovranazionale
Si tratta di un fatto che nell'ordine delle cose proprio per la carattere transnazionale dei addirittura globale dei problemi ambientali il fatto è che la traduzione di quelle norme comunitarie poi internazionali
Poteva avvenire in effetti in molti Paesi avvenuta in modi niente affatto e violenti sotto il profilo dell'efficacia dell'efficienza e del tasso di democraticità dell'ordinamento nel nostro Paese si è consolidata mi fu faccio una sintesi qui una divisione del lavoro legislativo che si può così riassumere da un lato il Parlamento che si è dedicato l'approvazione di leggi di amplissimo respiro sicuramente di Long di ore come direbbero gli storici francesi ma leggi che salvo alcune eccezioni per esempio la legge sulle aree protette sicuramente ha svolto un un compito molto importante
Non hanno non non sono riuscite a tradursi il reali trasformazioni della situazione ambientale del paese tanto che si è stati costretti a successivi e frequenti aggiustamenti anche sino risoluti penso la difesa del suolo
E tanti altri settori che ancora verso uno stato di emergenza il Governo invece si è incaricato di un'altra parte da legislazione mentale
Come lo spirito quasi di emergenza parola che può sembrare fuori luogo ma è un'espressione che ben si addice al fatto che per un lungo periodo
A legislazione ambientale è stato oggetto di decretazione legislativa d'urgenza almeno fino a quando
La corte costituzionale nel novantasei comma importante sentenza ha posto fine a questa prassi
Così che in questa divisione lavoro legislativo di fatto di necessità si era venuta a creare il Governo ha potuto determinare i concreti contenuti a normativa ambientale al di fuori di un effettivo controllo parlamentare se non quello svolto in sede definizione dei principi e criteri direttivi delle periodiche leggi comunitarie di delega troppo spesso generici che sostanzialmente indeterminati
Ovvero in sede consultiva pareri non vincolanti sui gli schemi dei decreti delegati recepimento di direttive europee
Per il resto il governo rimasto sostanzialmente abito l'indirizzo politico in materia
Si dirà che si tratta di fenomeno non peculiare della materia il governo essendo da tempo divenuto comitato direttivo non più comitato esecutivo della maggioranza parlamentare che lo sostiene che poi danno è limitato perché la disciplina comunitaria
è talmente dettagliata da essere sostanzialmente se FS il rilievo è solo in parte corretto anzitutto la sfera di intervento e legislatori nazionali non è sempre così ristretta come si potrebbe immaginare imperativi comunitari potete non essere declinati in vari modi
E quando che margini di scelta certamente in un regime democratico la responsabilità principale spetta al Parlamento in secondo luogo e a tutti evidente il salto di qualità che l'intero apparato produttivo e dei poteri pubblici avrebbe dovuto e comunque dovrà affrontare per elevarsi al livello degli standard comunità
Di tutela ambientale le imprese al fine di soddisfare il seguito da migliori tecnologie disponibili le pubbliche amministrazioni a fini garantire la gestione in tempi e modalità sostenibili per il sistema economico dei numerosi procedimenti pianificatori autorizzatori che il diritto comunitario quasi mai consente di sostituire con forme più sbrigative gli assensi taciti
Di fronte a questo impegnativo traguardo altri Paesi hanno assunto un approccio proattivo come usa dirsi oggi piuttosto che subire imposizioni di standard ambientali comunitari se lo fa se ne sono fatti essi stessi promotori in modo da trasformare un possibile vincolo un effettivo vantaggio concorrenziale per il proprio sistema paese
Citavo nella relazione il caso della marmitta catalitica che nasce dalle politiche per come precauzionali
Che in Germania negli anni settanta erano state adottate per l'inquinamento atmosferico
Ma la cronaca di questi giorni da un un esempio ancora più appropriato è siamo di nuovo in materia inquinamento atmosferico la presidente pro tempore
Dell'unione europea Angela Merkel si è opposta a nome nel suo paese dell'industria automobilistica tedesca la fissazione num limite molto severo di inquinamento atmosferico per gli autoveicoli che guarda caso e particolarmente vicino a quello che già oggi le automobili italiane sono in grado di raggiungere ora altri appunto fanno di questo un un elemento di concorrenzialità noi forse non facciamo altrettanto un compito come quello che ho descritto avrebbe richiesto una più chiara assunzione di responsabilità da parte del del Parlamento
La legislazione italiana invece non si è mai quasi collocato in una posizione cooperativa nella costruzione del diritto ambientale comunitario
Anche nei pochi casi in cui la posizione italiana procurato ripensamenti a livello comunitario su problemi importanti alcuni civili settore ciò veramente avvenuto ex ante in fase di determinazione gli indirizzi politici comunitario piuttosto ex post
Dopo aver per anni svolto una battaglia di retroguardia una volta le norme comunitarie ormai approvate dovevano essere attuati e quindi non potevano essere più in uso
Tutto ciò non è accaduto a caso la prevalenza normativa e matrice governativa anni settori comunitaria diritto ambientale che sono poi la maggioranza
Connessa alla ben nota in stabilità degli esecutivi nazionali ha determinato in assenza di univoci e soldi indirizzi parlamentari una sorta di personalizzazione della normativa di settore nel senso che essa spesso ha assunto i connotati
Del Governo o del ministro veramente intorno né derivata accantono normativa ambientale parlamentare è fatta di grandi leggi e a volte purtroppo anche di regine una produzione governativa non meno frequente
Che ha creato uni strambi vita delle fonti che sembrava essere stata cacciata fuori della porta dalla sentenza Corte costituzionale e che invece si è ritrovata sotto forma di decretazione legislativa correttiva
Una buona legislazione dell'ambiente invece richiede intensivamente stabilità e certezze di lungo periodo per ragioni percepibili a tutti
Dalla qualità dell'aria che respiriamo dell'acqua potabile dalla composizione i prodotti Cirio beni di più o meno largo consumo alla progettazione e costruzione di impianti infrastrutture di rilevante interesse pubblico privato non esisti virtualmente attività umana che non sia regolata direttamente o indirettamente da una qualche normativa ambientale
Ora se è consentita l'analogia il diritto sta al sistema sociale come il software stalla senza sistema operativo come voi sapete un computer inutilizzabile così come inimmaginabile la società senza diritto
Allo stesso modo con un software appesantito da un eccesso di vini programma contiene inevitabilmente errori di programmazione e genera rallentamenti e blocchi del sistema così una legislazione ridondante scritta male crea difficoltà incertezza nella vita sociale economica
Riducendo la competitività del sistema Paese
Tipici esempi di software giuridico scritto male sono la riforma costituzionale del due mila uno
Che ha generato un alluvionale contenzioso costituzionale in cui si discuteva non tanto dell'essenziale di funzioni tutela ambientale a svolgerle ma su chi doveva svolgersi o per fare un altro esempio le norme processuali che regolano oggi tale riparto di giurisdizione
Il software
E anche su soggetto ragionamenti ma questi sono graduali
L'hardware che soprattutto gli utenti si devono abituare alle novità è così anche per il diritto il sistema giuridico può essere oggetto di manutenzione mi graduali assestamenti ma non di continui e repentini scossoni incertezze diritta semplicemente incompatibile
Con un'economia avanzata di mercato perché impedisce il calcolo sociale ed economico degli investimenti necessari all'innovazione e lo sviluppo
Si tratta di concetti ormai pacifici le politiche semplificazioni better regulation
Così riescono mai da oltre un quindicennio uno dei principali mezzi per contrastare la strisciante perdita di competitività dei Paesi più sviluppati specie rispetto alle cosiddette economie emergenti dove le tutele giuridiche anche ambientali sono senza dubbio meno stringenti
Queste son situazioni generalmente validi per ogni ramo del diritto sono specialmente rilevanti nel caso il diritto ad ambienti i mutamenti tecnologici economici e sociali imposti dall'esigenza di tutela ecologica pensiamo solo alle all'effetto serra il protocollo di Kyoto richiedono tempi medi e lunghi
A livello comunitario nelle ultime strategie tematiche si ragiona mai su archi temporali che vanno dai dieci e venticinque anni
Durante i quali occorre assicurare la certezza che gli invece ingenti investimenti a tal fine necessari non siano posti nel nulla come le biblioteche di von Kirkman ad ogni cambiamento di governo o peggio ancora di ministro
In questo quadro legge trecentoquarantanove ottantasei ha perso progressivamente irrimediabilmente la sua centralità rispetto al resto della legislazione ambientale
La parte organizzativa il vero avuto fra fecondi sviluppi pensiamo soltanto che oggi il ministero dell'ambiente è diventato ministero per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare quindi ha esteso e strumenti e competenze è stato istituito il sistema delle agenzie ambientali
Ma altre parti di questa legge si sono dispersi Valutazione impatto ambientale si è riverberata e numerose norme settoriali e poi è stato in parte trasferite alle Regioni come anche era giusto
Altri istituti di notevole importanza come il diritto all'informazione ambientale sono stati superati dalla disciplina comunitaria
Altri ancora come il danno ambientale hanno perso la loro unitarietà sistematica per quanto criticabile sia stata ha anche ragione
E si sono quali Frattini una serie di istituti settoriali e poi a loro volta sono stati superati al diritto comunitario
Anche l'obbligo di relazione al Parlamento sullo stato dell'ambiente ha smarrito le sue originarie valenze tanto da passare del tutto inosservato alla violazione della prescritta periodicità biennale
Questo sulla base di un assunto implicito ma del tutto erroneo e cioè il diritto di accesso l'informazione mentali sostituisse quello che era il il proprio modo di quella norma e cioè il controllo politico del Parlamento sul governo
è sufficiente osservare sul punto che a livello comunitario si è andati in direzione opposta con una intensificazione degli obblighi referto della commissione al Parlamento europeo
Al vuoto giuridico lasciato deperimento legge trecentoquarantanove
E alla caotica involuzione subita vicini settore è seguito negli ultimi anni un esteso dibattito sui rimedi per ricondurre il diritto che l'ambiente è una condizione di maggiore certezze sistematicità
Le proposte sono state molte qui non vi è il tempo di esaminato e ma due soltanto sono quelle che di fatto hanno trovato attuazione i testi unici mono settoriale innovativi
E con le avvertenze che seguiranno la codificazione
In modello di test unificazione per una serie di motivi che qui non sto esaminare partitamente nei fatti non ha prodotto gli effetti che si proponeva perché a come dicevo prima la decretazione legislativa correttiva ha introdotto una serie di instabilità nell'ordinamento di settore
Le innovazioni poi a catena hanno creato la necessità di aggiornare tutta la normativa regolamentare si tratta di fenomeni che sono nell'ordine e cose ma che debbono essere diversamente programmati
E quindi opportuno soffermarsi sull'ultimo più recente modello quello che la codificazione
Non senza sottolineare che in pratica in Italia almeno esso più che un modello è stato un esito su che ci inizialmente non ricercato di un'operazione di parziale riordino una parte normativa ambientale
Con la conseguenza che anticipo sin d'ora che lo scarto tra l'Ideal tipo la codificazione e la realtà è tale da far seriamente dubitare che l'una possa essere effettivamente riconducibile all'altro
La vicenda può essere riassunto come si sì approvato una legge la legge trecentootto due mila quattro
Che conferiva un'amplissima della che al governo ai fini dell'adozione di uno o più decreti legislativi di riordino dei cicli ambientale tuttavia l'ambito oggettivo della Verna non comprendeva tutti i settori e neppure tutte le fonti perché comprendeva solo quelle primarie i principi e criteri direttivi in alcuni casi erano ripetitivi di quelli comunitari in altri erano tanto generici da sfiorare l'incostituzionalità in altri ancora tanto specificità fa sospettare che il riordino generale fosse il pretesto per interventi molto particolare sulla carta si era previsto un procedimento legislativo
Che in qualche modo richiamava i principi della Convenzione di o rosse perché prevedeva l'intervento delle Commissioni parlamentari competenti delle autonomie territoriali dei soggetti rappresentativi di interessi diffusi e collettivi e di una commissione di esperti
Nella realtà il procedimento si è svolto con qualche differenza rispetto al modello legislativo perché la commissione era sì composta insigni giuristi Mata generalisti non da specialisti della materia
Le sue funzioni peraltro sono state meramente emendative di testi predisposti da altri le Commissioni parlamentari hanno visto una forte contrapposizione tra le forze politiche maggioranza e opposizione
E quindi la maggioranza si è limitata a fare rilievi formali che la minoranza a il rifiutato in blocco il il testo le autonomie territoriali ai rappresentanti delle associazioni
Ambientaliste e delle altre forze hanno avuto a stento il tempo per pronunciarsi
E in quindici mesi che è un tempo come vedremo miracoloso per l'opera che ci si era proposta sono usciti fuori questi trecentodiciotto articoli quarantacinque allegati del decreto legislativo centocinquantadue del due mila sei che oggi viene comunemente chiamato Codice dell'ambiente
E che in realtà il frutto della collages che essa è stato fatto per motivi di comodità dei sei iniziali decreti legislativi
Nei quali erano state raccolte le normative di riordino dei vari settori
I commentatori con imbarazzo sono riusciti a definire questo complesso di norme solo per esclusione che cosa non è non è un testo unico ne mancano forma contenuti non è un codici nessun sistema nessuna distinzione la parte generale di una parte speciale nessun titolo dedicato ai principi alle definizioni comuni alla disciplina degli istituti
Al delle situazioni soggettive al più si è detto è un testo unificato perché effettivamente stato unificato materialmente
Nel merito ci sono parti che riguardano riformi significa dello spessore in settori che hanno economicamente sensibili come la gestione risorse di che i rifiuti la bonifica di siti inquinati da loro sono anche condivisibili
Ma vi sono anche molti interventi di di accentramento burocratico molte norme sono meramente riproduttive
Qualche atto normativo è stato abrogato pochi ma quasi mai si è provveduto l'abrogazione di norme
Sono poi rimaste fuori da questo testo unificato numerosissime disposizioni
Il resto è cronaca degli ultimi mesi abbiamo tutti assistito al caos che ne è derivato le regioni hanno fatto ricorso davanti alla Corte costituzionale il nuovo governo che ha sospeso l'efficacia della normativa regolamentare appena manata
E ha già in corso di approvazione uno lo ha già provato decreti legislativi correttivi altri se ne prefigurano insomma una situazione di estremo caos normativo il risultato credo possa di assumersi con un indice estremamente empirico
Ma mi sembra sintomatico le raccolte private di norme ambientali quelle che nell'uso si chiamano codici anche se dopo la riforma hanno più o meno le medesime dimensioni che avevano prima
Ora ogni cambiamento comporta un costo di transizione
Si è calcolato che per ogni dollaro che la Microsoft Corporation incasserà dalla vendita sono missino sistema operativo gli utenti dovranno spenderne almeno altre diciotto per acquistare hardware e software compatibili con il nuovo sistema operativo
Ora per restare all'anno Gia anche ogni riforma della legislazione comporta costi se ne non resi conto a oggi agli ateniesi due mila cinquecento anni fa tanto che istituire un'apposita magistratura in homo tenta il per giudicare comporre comparativamente i vantaggi e nuove leggi rispetto alle vecchie non si vuole contro fare un elogio alla conservazione cui pure il giurista è per natura infine il fatto che la scienza delle legislazione come insegnava già Filangieri tutto è una cosa seria perché che cito mio una cosa è più facile che urtare in un errore di legislazione ma niente più difficile a curarsi niente più pernicioso le nazioni così anche l'opera di riordino del diritto sempre un costo e di rischi e occorre dunque che per il bene di tutti e si siano il più possibile ridotti
Ne sanno qualcosa gli ordinamenti come quello francese
In cui la codificazione del diritto costante da decenni disciplinata come una pubblica funzione organizzata in uffici specializzati articolate in procedimenti nonostante ciò anche i francesi che di codici dal dopoguerra ne hanno fatti ben cinquantotto
E a non parte Codice Napoleone ovviamente hanno impiegato dieci anni per concludere l'opera di codificazione del diritto ambientale
Il mossi tali costo della codificazione invece è stato rapsodico
Non vi omogeneità di vedute di intenti di strategie non vi sono organi specializzati e procedimenti standardizzata a volte si sente il Consiglio di Stato a volte no un po'come Pinocchio faceva con il grillo parlante
Ai testi unici compilati gli hanno fatto simili codici settore da ultimo anche i testi unificati
Prescindendo dagli anni che ciò comporta che l'ordinamento in generale questo modo di procedere non è più tollerabile nel diritto dell'ambiente
Certo le case le cause sono molte
Una parte della nostra entropia normativa ci deriva dall'ordinamento comunitario ma a livello europeo qualche qualche rimedio hanno all'anno previsto Consoli azioni riflessioni codificazioni
Una parte di questo di questo entropia voi deriva dalla natura complessa delle società postindustriale moderne dalla natura ancora più complesso di problemi nient'altro
E tuttavia
L'eccesso e la cattiva qualità della legislazione mentale
Derivano anche dalla promessa più volte mancata a livello comunitario e nazionale di nuovi sistemi di tutela ambientale da affiancare certo non sostituire al tradizionale sistema il comando e controllo meccanismi istituì alternativi come quelli di mercato volontari che dovrebbero influire su uno dei fattori di pressione maggiore sulla sulla situazione mentre moderna che siamo noi i consumatori l'impresa attraverso i milioni di beni che vengono prodotti e consumati nei giorni giornali al mentre nel mondo
Anche la nostra non lo Jihad con software infatti ha un limite nella misura in cui esorta il governo a macchine
Mentre il diritto regola l'esistenza concreta di individui liberi che agiscono in condizioni incertezza situazione cui nessun pianificatore o legislatore per quanto asseritamente onnisciente potrà mai porre rimedio
Tra le tante cause infine occorre menzionare né almeno una che è la l'arretratezza culturale delle CISL attore e dunque dell'amministrazione da cui tramite il Governo deriva circa l'ottanta per cento produzione normativa me prima ancora questo lo devo dire
Anche nei riguardi della dottrina giuridica su Diritto dell'ambiente come disciplina di studio
E lungi da libera sia quello che canta definiva lo stato di minorità condizioni in cui come egli stesso avvertiva per lo più si versa a causa di proprie responsabilità
Mentre i paesi più avanzata industrializzazione la consapevolezza del carattere strategico dello studio diritto ambiente ha comportato che esso sia fatto oggetto istituzioni e programmi di ricerca specializzati e dotati di una modeste risorse umane finanziarie pubbliche e private
In Italia questa disciplina tutto dolo e tuttora considerata di rango marginale
Avviandomi a concludere devo farmi carico delle possibili critiche alle tesi fin qui esposte in effetti si potrebbe dire che il quadro raffigurato eccessivamente cupo
Che anche se recalcitrante il diritto dell'ambiente interno tende comunque ad innalzare i propri standard ai livelli di quello comunitario recependo istituti e modelli che venti o quaranta anni fa era un semplicemente sconosciuti
Che seppure recente riordino abbia avuto carattere parziale si tratta comunque di un primo passo nella giusta direzione
Infine che le innegabili carenze anche di mezzi di cui soffre la liceità giuridica ambientale il nostro Paese saranno presto colmate da generosi stanziamenti pubblici e privati né di questi giorni la notizia dell'ENEL ha donato ben cinque milioni di dollari
All'università di Harvard però ha prefigurato che fra altrettanto con le università italiane
Per un programma di ricerca in materia di economia diritto e ricerca scientifica ambientale
Vogliamo pure concedere tutto ciò per rispondere all'interrogativo iniziale cioè se il diritto ambientale si sta evolvendo
Non ci resterebbe allora che parafrasare lo stesso campo il quale chiedendosi se i suoi contemporanei vivevano in unità illuminata rispondeva no bensì in un'età che procede verso i lumi
Ecco anche nel diritto nell'ambiente si potrebbe dire che procede verso i lumi ma che nella nebbia del futuro quei bagliori appaiono ancora lontane grazie
Terre
Grazie a Francesco fonde ricopre questa eccellente relazione io passo la mano al professor Maddalena che in dà inizio alla seconda sessione
Io desidero innanzitutto ringraziare senatore Giannone
Il presidente dell'associazione inauditi
Einaudi
E Costanza Pera che conosco
Dapprima che secondo cominciasse che che da prima che si istituisce il ministero dell'ambiente perché abbiamo lavorato insieme anche col ministro Biondi ministro dell'ecologia
E non è senza un cenno certa commozione che io vengo qui dopo tanto tempo
Tanta dedizione a questo tema che effettivamente a tutti quelli che per primi abbiamo partecipato alla istituzione del ministero dell'Ambiente è parso il problema numero uno dell'umanità
E i dati attuali sul surriscaldamento del pianeta sui danni ambientali veramente
Forse irreparabili ma speriamo di no
Cornici inducono a ritenere che veramente questo è il problema essenziale
Per la vita per città dell'uomo sulla terra
Credo che nel ringraziare i presenti io debba rivolgere anche un ringraziamento a chi non c'è più
E che pure ha dato tanto alla all'ideale dell'ambiente all'affermazione della tutela dell'ambiente nel nostro Paese mi riferisco a Mario Pavan ministro dell'ambiente per tre mesi ma che fece tanto in quel piccolo periodo
Mi riferisco ad Antonio Ianniello
Da un bagni è stato definito un italiano strano e che ha conosciuto può dire che effettivamente questo suo grande impegno questa sua grande dedizione all'ideale della tutela ambientale lo portava ad assumere anche atteggiamenti
Talvolta direbbero i i francesi han Petrol un po'un po'strani
E poi non posso non ricordare Antonio Cederna che ci ha dato tanto aiuto con i suoi articoli pieni di saggezza pieni di concetti convincenti sulla stampa nazionale e internazionale
Detto questo voglio dire che mi fa molto piacere che il tema che Capitta
Perché è stato assegnato a me sia quello del rapporto tra cittadino
E pubblica amministrazione cioè direttive fra il il cittadino e la cura dell'interesse pubblico tema estremamente interessante che tra l'altro mi consente di non esprimere giudizi sull'attuale legislazione perché come giudice della Corte costituzionale che io non posso pronunciarmi su leggi che possono venire al nostro esame mi limiterò pertanto enunciare dei principi
E ad esprimere soltanto mi sia consentito anche se rubo qualche minuto esprimere quei concetti fondamentali che mi hanno animato nella mia azione presso il ministero dell'Ambiente è anche presso la Corte dei conti
Dove avevo iniziato un filone detto proprio sul risarcimento del danno ambientale
La mia idea fondamentale nasce dalla dal fatto che l'ambiente l'han fatto il comune constatazione che l'ambiente
è un bene comune di tutti e che fa riservato e va preservato nell'interesse di tutti dalla presente e delle future generazioni
E come ha ricordato il salone tenevo molto che questa nella mia visuale che questa che questo bene fosse tutelato nell'ambito di un ordinamento Colorni con norme di un ordinamento da fare applicare necessariamente che quindi possiamo fosse oggetto di tutela da parte di un pubblico ministero oggi parlare il Pubblico ministero quasi vietato perché una figura scomoda figura
Non molto simpatica ma ritengo che per la tutela degli interessi di tutti occorre anche un ufficio pubblico che attui l'ordinamento per tutti questa fu una mia delusione il giorno in cui il presidente Zanone uscendo lo ricordo bene quel pomeriggio del di prima estate del mille novecentottantasei quando il ministro Giannone uscì dalla Commissione affari costituzionali del Senato e mi disse Maddalena non ce l'abbiamo fatta per il danno ambientale
Ma domani cade il governo Craxi io ho dovuto accettare dovuto fare approvare la legge
Io in questo momento esprimo anche la mia riconoscenza al ministro Zanone
Che in questa visione dell'ambiente è fondata sul concetto di bene comune e sul concetto di una tutela necessaria e obbligatoria inteso come attuazione dell'ordinamento prima che di attuazione dei diritti soggettivi e chi mi è stato tanto vicino
E io lo ricordo effettivamente con molta con molta riconoscenza
Gli ho detto subito che la la mia attenzione era rivolta a una tutela di questo tipo poi ho visto che non restava altro che rimettersi a un altro tipo di pubblico ministero che conosciuti in Francia un pubblico ministero civile le associazioni ambientaliste di fan quindi molto piacere che il tema che oggi trattiamo riguardati
Il cittadino come singolo e come associato e cioè a dire in genere le associazioni ambientaliste
La cura dell'interesse pubblico ambientale
Qui mi pare che effettivamente l'ordinamento di fondo consenta e anzi richieda
L'interesse
E l'azione dei cittadini in questa in questa materia noi siamo come dire ancora sotto l'influenza delle concezioni proprie dello Stato di diritto di stampo liberale che pone al centro
E altri pone nello Stato con al centro lo Stato ripone nello stato considerato come persona giuridica astratta
Il dopo ma dalla personalità dello Stato tutti i poteri
Ma siamo passati allo stato di diritto di stampo diciamo sociale allo stato sociale di diritto
Nel quale il dogma della personalità dello Stato è stato infranto
E possiamo dire che esistono due mozioni di Stato lo stato comunità
Che indica il popolo lo stato comunità che si fonda sulla legislazione
E sulla giurisdizione e lo Stato persona che amministrazione che è soggetto alla legge e che è soggetta alla giurisdizione quindi a questo punto i cittadini e lo Stato amministrazione
Sono pressoché non totalmente ma pressoché sullo stesso piano quindi i cittadini le associazioni ambientaliste e dal punto di vista ordinamentale e costituzionale nello stato sociale di diritto affermato dalla Costituzione repubblicana hanno un ruolo ruolo specifico e diciamo così anche una certa copertura di carattere costituzionale
Nell'ambito di questo tipo di ordinamento
La mia tensione nel senso di dare importanza alle associazioni ambientaliste effettivamente dobbiamo tener presente un dato importante
L'ambiente come bene comune è un bene
In uso
In Tunisia azioni e della collettività
E qui come feci nel mille novecentonovanta nel mio testo danno pubblico ambientale io lascio la parola a Sabino Cassese il quale trattando dei temi comuni del demanio in particolare diceva
Criticando rane letti
Quando un bene
Ha come funzione
L'utilizzazione da parte della collettività
Quando un bene
Non altro fine che quello di essere utile alla collettività
è inutile pensare che esso sia in proprietà individuale dello Stato e che questi lo destina all'uso pubblico si farebbe un giro inutile di parole un'inutile geologico
Credo di ricordare perfettamente le parole del mio maestro ed ora collega Sabino Cassese tanto vale dire che questo bene
Improprietà collettiva è proprietà di tutti questo mi pare un punto centrale
Del discorso sulla tutela ambientale perché il principio proprietario è un principio centrale nell'ordinamento giuridico
E se ancora non si riesce a scardinare il principio della proprietà individuale
Rispetto al principio della proprietà collettiva non si riesce a dare una tutela efficace all'ambiente
Quella che noi conosciamo di solito come punto centrale dell'ordinamento e il diritto soggettivo il diritto soggettivo inteso sullo schema della proprietà privata
Cioè un potere di potere di disporre del bene in modo pieno con l'esercizio di tutte le facoltà che vanno fino alla distruzione del bene ed esclusivo escludendo gli altri è proprio l'opposto
Di quello che serve per la tutela ambientale che implica l'uso del bene conforme alla sua destinazione per le presente per le future generazioni e in modo non esclusivo e non pieno
In quanto il diritto e la cosa è intuizioni di tutti e qui mi piace ricordare un pensiero di Catania a proposito degli usi civici per quel modello della proprietà collettiva più evidente proprio quello degli usi civici
Questi non sono soprusi
Non sono su usurpazioni
è semplicemente un altro modo di possedere se noi ma diamo al diritto all'ambiente come a un diritto collettivo come a un altro possibile modo di possedere un oggetto che i comuni a tutti
Ecco noi ci mettiamo sulla buona strada per dare una disciplina l'ambiente devo riconoscere purtroppo che nella cultura giuridica dominante
Anche in quella diciamo più aperta alla società si fa sempre verso l'individuazione di diritti individuali
Diritti fondamentali individuali e ancora stenta a farsi strada l'idea che possano esistere dei diritti fondamentali collettivi
Che riguardano i beni comuni per quanto riguarda l'ambiente in particolare forse necessario addirittura fare un passo avanti su questo su questo tipo di configurazione non abbiamo affermato il diritto fondamentale all'ambiente ricorrendo all'articolo trentadue dalla Costituzione cioè a dire sul diritto alla salute
Allora sì disse quindi un diritto all'ambiente salubre
Oggi forse l'avremmo agganciato al diritto alla vita direttamente vista la situazione in cui si trova il pianeta
Ma parlare di un diritto della personalità di un diritto di libertà ciò di un diritto sulla persona
Non descrive bene l'essenza del diritto perché qui si tratta di un diritto su un oggetto esterno alla persona sull'ambiente che è un bene
Che ha l'importanza fondamentale per la vita dell'uomo che ha un suo valore anche sul piano etico e che deve essere protetto nell'interesse di tutti
Un un bene comuni di tutti quindi il rapporto il diritto fondamentale che dovremmo creare non è un diritto fondamentale individuale in un diritto fondamentale collettivo su un bene comune
Valido utile necessario per le presenti e per le future generazioni
Se si riesce a scardinare questo questo principio ma la cultura giuridica la intende l'adeguarsi
Ecco forse si pongono le basi per una nuova concezione del diritto all'ambiente inteso come diritto fondamentale su un bene di grande importanza che condiziona la vita dell'uomo cioè sul bene ambiente
A questo punto voglio essere rapito non togliere
Tempo ad altri ma voglio ricordare che questa idea della proprietà collettiva ripescata quando si è trattato di Giusi civici avvio Silvio il rammentato quel pensiero di Carlo Cattaneo questa idea della proprietà collettive non idea ben chiara al mondo classico ben chiara ai romani i quali
Fatte ricorda un passo di Caio
Proprio nella loro concezione che voi ritrovate anche nelle commedie di Shakespeare e verrà della concezione
Unitaria del rapporto singolo comunità i romani non hanno altre concezione coesiste singolo esiste la comunità in questa visuale Gaio diceva che esistono beni che non sunto che sunto Mullin Houssine patrimonio sette università disse tue Paoli che sono nel patrimonio che non sono nel patrimonio di alcuno
Ma sono nel patrimonio di tutti quindi per Caio le res nullius non esistevano e se noi avessimo letto bene Gaio
Ecco forse non saremmo caduti non è il motore non avremmo preso questo grande scivolone di creare una categoria dalla res nullius occupabilità chiunque e considerare e considerare i beni ambientali come così di nessuno
Mi ha fatto molto piacere quando presidente Einaudi a ricordato quella frase di suo zio
Che io non ho conosciuto personalmente ma no no no no no che non ho conosciuto personalmente ma conosciuta attraverso un suo diretto collaboratore suo capo di gabinetto a Ferdinando Carbone presidente della Corte costituzionale
Il quale diceva i fumi che emettono le ciminiere sono un furto sono un furto perché occupano un bene di tutti
Non una res nullius se noi avessi meditato la categoria della res nullius avessimo messo quelle delle resse università disse è evidentemente avremmo concepite le cose in modo diverso
E poi voglio ricordare che i romani consideravano Ager pubblici popoli romani proprio tutto il territorio intorno a Lourdes si intorno a Roma
E per finire voglio ricordare Modestino che introdusse la categoria le quali oggi bisogna riferirsi cioè le respondents sommi uno le cose comuni di tutti che già allora enunciavano induce tutto l'ambiente A R l'aria Acqua profondissimo l'acqua corrente dei fiumi soprattutto mare petto propter Rocca Littoral Maris il mare e per questo i lidi del mare potrei continuare con riferimenti romanisti ci ma farei torto atti deve immediatamente dopo
Seguire in questo voglio solo ricordare che la cura dell'interesse pubblico da parte del cittadino ha una sua radice sicura nel fatto che l'ambiente è un bene comune di tutti
Che tradotto in termini giuridici questa partecipazione alla cura dell'interesse pubblico ambientale
Che in origine all'interesse pubblico sapete era riferito solo alla allo Stato nella visione nella visione cui ho accennato a della persona del dopato ma dalla personalità dello Stato ma che oggi proprio in questa visione costituzionale diversa del resto è riferita proprio sul piano della Costituzione
Sia lo stato sia i cittadini perché c'è un diritto di partecipazione
Alla cosa pubblica
Del quale sicuramente fanno cenno perlomeno tre articoli della Costituzione all'articolo due che impone doveri inderogabili di solidarietà sociale l'articolo quattro che impone proprio la partecipazione dei cittadini allo sviluppo sociale materiale della società e di recente dopo la riforma del titolo quinto della Costituzione che ha fatto tanti guai
Ma una cosa buona l'ha detta
Cioè il il fatto che la cura dell'interesse pubblico può essere effettuata da stato comuni Regioni Città metropolitane Province
E secondo un principio di sussidiarietà anche dei cittadini come vedete le associazioni ambientaliste hanno un terreno molto solido anche sul sul piano sul piano costituzionale oltre che sul piano come cercatore di dire sul piano dei principi un'ultima piccola notazione mi sarà concessa in questa in questa visuale che affonda le radici
Sulla Costituzione sul ruolo dei cittadini nell'amministrazione
Sulla concezione di una proprietà collettiva nell'ambiente credo che sia un importante riconoscimento di come diceva l'ex ante chissà perché l'ambiente
Soprattutto il diritto all'ambiente soprattutto conservazioni al delitto Dallan diritto di conservazione e l'ambiente piuttosto che diritto di fruizione perché il diritto di fruizione semplicemente un diritto di libertà dritto alla conservazione nella configurazione che dicevo prima proprio del diritto di appartenenza
Dell'ambiente questo diritto dico
Conservazione dell'ambiente implica per i singoli che fanno parte di questa collettività proprietaria del bene collettivo esercizio di tre diritti fondamentali un diritto d'informazione
E questo possiamo dire che è riconosciuto ampiamente a livello nazionale e a livello comunitario dove si dice che l'informazione ambientali spetta una cittadino senza che questi precise il suo spartito orari interesse cioè come diritto autonomo
Il diritto alla partecipazione
Che è molto scarso e che va incrementato e di cui vedo gli epigoni soprattutto nelle consultazioni in tema di valutazione d'impatto ambientale di valutazione di impatto strategico e infine nel diritto all'azione all'azione giudiziaria la tutela davanti
Davanti al giudice e qui si chiude
Il circolo del mio discorso proprio quello di tutelare l'ambiente davanti al giudice con azioni non più rimesse al Pubblico ministero ma rimesso al pubblico ministeri civile cioè a dire alle associazioni ambientaliste
Le quali hanno avuto degli ampi riconoscimenti
Dal prima dalla legge tre quattro nove dell'ottantasei
In base a questa legge si possono svolgerà azioni
Se posso presentare ricorso alla giurisdizione amministrativa per ottenere l'annullamento di di atti amministrativi legittimi e possono intervenire nei giudizi per danno ambientale poi della legge due duecentosessantasette novantanove trasfuso nel testo unico dei degli enti pubblici enti locali il quale si riconosce alle associazioni ambientaliste in due ipotesi in sostituzione dei Comuni in sostituzione del principe una vera e propria azione popolare perché Comuni e Province
Sono enti che rappresento non le comunità province e comuni quindi già inserito nell'ordinamento questo principio io spero abbia un ulteriore sviluppo della associazione ambientalista come tutore
Dell'interesse generale comune pubblico alla conservazione del bene comune che l'ambiente proprietà collettiva dell'ambiente scusate se mi sono dilungato ma io volevo esprimere il fondo del mio pensiero che mi ha guidato in questi anni e dare il mio ringraziamento a tutti coloro che in questo momento a distanza di tanto tempo a me l'hanno concesso
Voglio chiedere allora
D'intervenire al professore di svolgere la sua relazione al professore di Lugo teme che ci intratterrà sulla sull'esempio francese
Grazie
La ringrazio e devo innanzitutto pregarvi di scusarmi per la mia pratica della lingua italiana
Essere invitati alla sede frazione di unica anniversario sia esso relativo a un mille una legge o Autun indi spero ci fa sentire parte di una famiglia
Ed è per questo che sono gli attori onorato
Sono lieto di e onorato di trovarmi Cohen ospite della grande per la famiglia del diritto pubblico italiano
E sono lieto e onorato
Di poter apportarono a portare il mio contributo a questa separazione attraverso una formulazione di alcune osservazioni sull'esempio francese in materia di diritto ambientali
Desidero anche innanzitutto esprimere ancora la mia riconoscenza professor Sabino Cassese
A cui devo tra l'altro la mia assidua presenza in questo Paese
Vorrei inoltre esprimere la mia gratitudine alla fondazione I nodi al suo presidente
Per questo invito che mi hanno onora
Inizierò con qualche riflessione sulla formulazione stessa dell'argomento che mi si chiede di trattare e sull'idea secondo il sito cui si potrebbe parlare di un esempio francese in materia di diritto abbia un tale
Dopo aver valutato gli apporti attuale riguardo della recente Carta dell'ampio ante carta del sviluppo sostenibile
Adottata in Francia nel due mila cinque
Concluderò esaminando il pranzo cipiglio dei meccanismi di partecipazione dei cittadini
Alle decisioni ambientali la cosiddetta democrazia partecipativa prima disc di scriverne alcune recenti manifestazioni
Esiste un esempio uno meglio un modello francese in materia di diritti o abbia un tale si può dubitare infatti che il diritto ambientale francese nella sua generalità sia veramente un esempio da seguire esteriori una fonte acque attingere un modello per il diritto italiano in materia
Alcuni autori hanno scritto che il diritto a piantare francese sarebbe in anticipo sul quello italiano con cui su quello tedesco l'ha scritto un particolarmente il professore fonde ricco
Nel diritto italiano ammonterebbe infatti un codificazione paragonabile al Codice dell'ambiente adottato in Francia nel due mila inoltre la legge francese a supplire assicurerebbe al cittadino una maggior partecipazione nell'ambito della protezione o abbia un tale tanto da conferire un ruolo centrale
Perché il quei concerne la cura dell'interesse pubblico abbiam tali eppure la dottrina francese del diritto dell'ampio ante e dissoluto piuttosto critica nei confronti della legislazione o piantarli e delle Risi dizione del diritto positivo
Le critiche principali della dottrina francese sul diritto francese del l'ambiante Sombra non essere le seguenti
Il diritto dell'ambiente è rimasto al diritto troppo compresso caratterizzato da continui movimenti
Primo di una vera e propria unità si presenta ancora oggi come a una successione di testi settoriali di cui alcuni trattando della qualità dell'acqua
Altri dell'eliminazione dei rifiuti delle manipolazioni genetiche in ambito agricolo della protezione della sanità pubblica dell'inquinamento verista di lamenti anzi striglia ricco agricoli pericolosi eccetera
La stessa critica rileva che il Codice dell'ampio ante adottato in Francia nel Duemila è stato un codice diciamo Adua costo diritto costante si diritto Constanze
In verità si tratta di un semplice fasciata nient'altro senza conseguenze sulla sostanza del diritto
Il nuovo Codice dell'Ambiente costituisce un elemento un aspetto particulare della nuova codificazione ideata dalla politica francese detta l'ho già detto codificazione ad o a costo al diritto costante
Questa questo codice meriterebbe le stesse critiche a cui e col Moore mente sottoposto un tale tipo di codificazione
Soltanto nel primo libro del Codice e non vi è un tema soltanto nel primo libro che troviamo i pranzi PI generali di informazione ed i cittadini e di partecipazione alle decisioni questioni sulle quali torneremo
La seconda critica e direttamente collegata alla prima
Numerosi sono gli otto autori francesi che pensano ci scriva uno che in realtà il diritto delle ambiante non esista in quanto diritto autonomo
Che sia sempre stato una disciplina eterogenea che i suoi sviluppi successivi corrispondano agli magica stazioni successive dell'opinione pubblica e alle loro espressioni attraverso i poteri pubblichi comunitari i pubblichi statali e i poteri pubblici locali
A giusto titolo a Gattuso alla una professoressa del diritto e la bionda in Francia a Gaza valanga ha parlato di inafferrabili oggetto del diritto di Ontani è un altro professore Michel priva di lozione camaleonte
Come nota ancora affollato Sandra che la definizione di ambiante parta da un idea ristretta limitata al vicinato
Fino a abbracciare un significato molto ampio che si confonde con la biosfera
Diciamo una marca considerato in poi in Francia come il padre del diritto ambientale criticando questa con sezione sta intima della materia
Fa notare
In tale per prospettiva tutto fuori entrare nella un pianti
E lo stesso Torre autore suggerisce di ridurre la nozione di ambiante ai quasi in cui
In elemento un elemento naturale come Ilaria come l'acqua divenga veicolo di nocività atte a compromettere le chi Brivio fisico fisiologico dell'uomo
Bisogna inoltre dire che questa con sessioni esistente e sesta antidiva
Del l'ambiante
E incorri girata dal diritto comunitario
La direttiva nata nel mille novecento ottantacinque
Era già presentata con mirante a proteggere tra virgolette la salute umana
A contribuire a un ampio anche migliore alla qualità di vita a vigilare al mantenimento delle diversità delle specie e a conservare la capacità di riproduzione dell'ecosistema in quanto risorsa affonda ma un tale della vita
Raccomandazione di Lugano concione Hunter nazionale di Lugano del mille novecento novantatré sulla responsabilità civile civile dovuta ad attività pericolose per l'ambiente
La colazione stipula che esso comprovante
Le risorse naturali abiotiche e di ottiche come l'aria l'acqua il suolo la favola e la flora è ancora le interazione tra gli stessi fattori non che i beni che compongono le eredità culturali e gli aspetti caratteristici del pay paesaggio
Riemerge la stessa constatazione dato che la materia in questione non desiste oppure esiste ha preso di convenzioni contestabili
Una codificazione non può essere altro che una compilazione e piumino riuscita
Più in meno etero Pitta
Così trattandosi del Codice ampio Ontani francese dobbiamo riconoscere che e sono una invero contribuito a un chiaramente un della materia
Probabilmente quanto detto non vale per il primo riprodurrà il Codice il libro intitolato disposizioni comuni
Esso infatti acconto a alcuni principi rinnovati dalla recente Carta dello sviluppo se strani direi
E sorreggono passo potuto procedure sulla partecipazione del pubblico alle decisioni riguardanti la protezione dell'ambiente
Sull'apporto della carta dell'ambiante per molto tempo i principi comuni su cui poggiano i diversi rami del diritto della bianche sono stati poco numerosi il principio cui in cui in a paga il principio detto di precauzione
Il precipizio principio di proporzionalità
La convenzione tra poteri della polizia vietare autorizzare e le il meccanismo detto emission trading che costituisce il mercato di permissivi emissioni
L'unità della materia risultate la presenza di regole comuni informazione e di partecipazione dei cittadini
Regole che d'altronde Conti costituiscono sempre e di fronte a un qua la maggior parte delle disposizioni del primo libro del Codice
La carta dello sviluppo sostenibile o ancora carta dell'ambiente
Che trae origine dalla legge costituisce anali di due in villa cinque
Introduce nuovi principi di fondo di cui ancora oggi si valuta male la portata
La carta dello sviluppo sostenibile ha ricevuto una consacrazione al livello costituzionali
Sebbene essendo sia integrata nel testo stesso della costituzione oggi si è concordi sul suo valore costituzionale
Formalmente la carta dell'ampio ante e attaccata al preambolo della Costituzione del mille novecentocinquantotto al PRA un po'rude la Costituzione del mille novecentoquarantasei il popolo francese proclama Solana mentre il suo attaccamento ai diritti e doveri definiti della carta nell'ambiante del Duemila due mila quattro
Quali sogni quali sono questi Erietti e dove sovranamente proclamati dal popolo francese
Il diritto di vivere in con l'ambiante e ti vibrato e rispettoso della salute e l'articolo uno il dovere di pronte parte di pronte le parte alla preservazione e al miglioramento della Biamonti articolo due
Il Plan CPO di prevenzione e evocato all'articolo tre
Il precipizio cui inquina paga all'articolo quattro
E il Prencipe io di precauzione all'articolo cinque
L'articolo sette riconosce a qualunque persona il diritto all'informazione sulle decisioni pubbliche in materia ambientale
E infine per limitarci all'essenziale la carta termina con una formula del tipo di quelle predilette da linguaggi giuridico moderno la presente carta ispira
L'azione però prima europea e internazionale della Francia
Vediamo bene che si questi principi generali del diritto a pianta lì sono ormai derivati a livello costituzionale
Sono resta che sono impugnabili soltanto contro il legislatore come lo sono del resto numerosi premi CP del preambolo della Costituzione che non possono essere impugna Tiny infuocati direttamente tra i privati e l'assenza di effetto orizzontale
Anche su questo punto il modello francese modello tra virgolette resta ambiguo
Sono andata lì per lì procedura di democrazia partecipativa al servizio del diritto delle protezioni ambientali
Da un trentina d'anni il diritto francese si è impegnato a crescere sempre più la partecipazione dei cittadini alle procedure riguardanti le decisioni ambientali
è vero che raccomandazione internazionali filmino duecento Loconte tutto
Detta con funzioni da Ross
Costituisce una fontana di diritto comune ai Sisti mi giudichi francese e italiano
E sappiamo che la con funzioni Diana Ross
Impone ai singoli Stati di a succhi assicurare nel loro diritto interno una partecipazione attiva del pubblico alle decisioni ambientali e dei poteri pubblici
In essa inoltre la partecipazione e il ruolo dei cittadini attuale Riccardi riguardo sodo formulati in modo particolarmente rigido
La partecipazione del pubblico ai dibattiti sull'ampio Antea l'epurazione delle decisioni corrisponda anti rientra nel gran movimento
Di la cosiddetta democrazia partecipativa o ancora democrazia di prossimità movimento che caratterizza il diritto francese in materia di cosa si tratta
Il prendi CPU della democrazia partecipativa Edi associare il pubblico in senso lato e non solo gli agenti economici
Alle decisioni riguardanti l'ampio anti
Queste procedure sono accessibili a qualunque persona e non solo ai cittadini o agli abitanti
Ma a dire il vero si tratta soltanto di decisioni relative a un progetto determinato non ti testi avanti un carattere regolamentare o generali
E in quanto ormai parte dell'articolo della Carta dell'ampio ante dell'articolo sette della Carta dell'ambiante
Questa democrazia partecipativa
E con seccata a livello costituzionale solo perciò quei riguarda il diritto di partecipare all'elaborazione delle sole decisioni pubbliche avanti una incidenza sull'ampio anti
Si tratta di procedure che sono per l'essenziale descritte nel primo libro del Codice dell'ambiente ma che all'origine a parte vanno a altri codici particolarmente al Codice dell'urbanesimo
Ho ancora attesti non codificati
Lo stesso vale per il diritto internazionale e comunitario la colazione di R&S la diretta la direttiva comunitaria di due mila e tre riconoscono la partecipazione del pubblico per Asso la protezione dell'ambiente i cui consiglieri c'è già un campo molto fasto tuttavia e la difficoltà i Prencipe i dello Stato repubblicano fondato su un democrazia rappresenti tira escludono che si possa dare importata decisoria a questa partecipazione dal pubblico
Ci troviamo inevitabilmente nell'ambito delle procedure consultati i tre d'altra parte tanto i loro con il riconoscimento costituzionale di questo principio di partecipazione del pubblico quanto le esigenze con Van giornali che pesano sulla Francia
Fanno che fanno sì che questa partecipazione del pubblico non sia di pura forma ma abbia invece un era una reale efficacia
Concretamente la conciliazione tra queste due egizia in sé è stata cercata nella sistemazione tecnica delle procedure
La partecipazione del pubblico deve e intervenire sufficientemente a monte della decisione alcun momento in cui le scelte non sono ancora fissate o restano reversibili
Una pubblicità reale della procedure deve essere assicurata al di là del solo imperativo della formazione o per dire il così altrimenti
L'informazione non deve restare unilaterale ma sfociare nel dibattito a tiratura favorirlo in modo che il pubblico stesso gli apporti il proprio contributo
Infine si deve assicurare un controllo giurisdizionale efficace che dal per metà soltanto di sanzionare i vizi di procedura me anche dissenso Musatti in senso durare all'occorrenza una decisione che mi conoscesse in modo netto le esigenze della protezione abbia Ontario
E per esempio una recente sentenza del Consiglio di Stato francese
Ha annullato la dichiarazione di pubblica utilità che o teorizzava la realizzazione di una linea elettrica a altissima tensione
Quattrocento kV ci dice che
Tacciono
Su un centinaio di chilometri
E in quanto essa avrebbe in parti attraversato il sito molto conosciuto il sito delle colle del Verdone in Francia
E su questi principi che si sono costruite le procedure che a subiranno una partecipazione del pubblico alle decisioni abbiam tali lo verifichiamo adesso esprimo Hondo uscì sul l'organizzazione di queste procedure almeno queste Franci pali la condizione del dibattito pubblico egli inchieste i pubblici
Il dibattito pubblico in materia di ambiante che è stato istituito dalle leggi Barbiera il ministro dell'epoca
Del mille novecentonovanta think cinque e riformato dalla legge del due mila due
Relativa il titolo del seconda legge del due mila e tua Touabi la tua relativa alla democrazia di prossimità tale istituzione e una novità incontestabili
E i suoi risultati sono al momento considerati in genere positivissimo
Il precipizio che sta alla base del i patti tu pubblico e di permettere a quest'ultimo
Dissi non farsi sufficientemente al Monte della decisione in un memento in cui è ancora possibile e utile
Discutere sull'opportunità del Progetto
La procedura del dibattito pubblico ispirata alla pratica del Québec
è stata dapprima messa in atto modo ampie ricco nel diritto francese tramite circolari
La legge del mille novecentonovantacinque ne ha affidato l'organizzazione a un organismo indi pagante la commissione del dibattito pubblico
E la legge del due mila e due facendo seguito a studio condotto da un gruppo di lavoro presieduto dal ministro di col teschio il ministro dell'epoca di qualche cioè di un cui ero Mambro
La legge è di due mila e due ha migliorato la procedura del dibattito pubblico ed allargato le competenze della commissione
Al momento presente
La commissione del dibattito pubblico ha organizzato una trentina di dibattiti su progetti di grandi infrastrutture di trasporti porti marittimi e aeroporti strade e autostrade Lineltex sedici e venti
Su progetti di esternazione di linee elettriche
Ad altissima tensione o anche su distillazione nucleari civili
La commissione del dibattito pubblico caricata dalla legge come autorità amministrativa indi pagante
E incaricata di Sicilia are al rispetto della partecipazione del pubblico
Al processo dei progetti di piani fa Canzio né o di infrastrutture di interesse nazionale dello Stato delle collettività territoriali dell'IRI età bis moltiplichi enti pubblici
E i privati appartenenti a categorie di operazioni fissate per decreto
Dal momento in cui presa Antinoo forti rischi Sossio economici o abbiano un impatto significativo sull'ampio anti o sulla pianificazione del territorio
Alla commissione viene lasciata la completa libertà di organizzare i dibattiti in funzione delle caratteristiche piedi caratteristiche per progetto
Ho Dio assicurare che furono propongono no o di rassicurare in ogni caso la migliore e informazione e partecipazione del pubblico
E di permettere di integrare le preoccupazioni abbiam tali nelle consensi alle per progetto
La procedura del dibattito pubblico o ha potuto portare all'abbandono di certi progetti per esempio il tracciato dell'autostrada
Investe Dossi
O ancora uno linea a alte alta tensione tra la Francia e la Spagna o ancora a profonde modifiche
Per esempio collegamento ferroviario parli quasi diciamo più colpi per il quale è stata la fine accorta una controproposta di una delle associazioni
Di cui parlava il presidente all'Est
Resta che il fatto che dal punto di vista strettamente giuridico il dibattito non è con sequenze sul processo decisionale al termine del dibattito
Il presidente della Commissione eretici un resoconto in bilanci o dei lavori che saranno messi a disposizione della commissione d'inchiesta pubblica o del commissario inquirente
Ma a differenze di quest'ultimo la commissione non esprime alcuna opinioni
Favorevole o sfavorevoli che sia
La procedura delle inchieste pubbliche vecchia in Francia ma è stata riordinata e migliorata per tener conto degli interessi ambientali dalla legge Dean Bilello poncho ampio
Ottantatré ottantatré con la creazione delle cosiddette inchieste democratizzare
La legge e in tutti i dati intitolata in modo significativo leggi relativa alla democratizzazione delle inchieste pubbliche e la protezione dell'ambiente
Contrariamente acciocché talvolta si dice le inchieste pubbliche su tutti non minaccio di varie
Sono nettissima pratica dell'amministrazione francese ben anteriore alla rivoluzione e alla legge del mille mille ottocentodieci sulle proprie azioni all'origine
E se non sono legate nel limitate alle procedure di espropriazioni
Di nuovo la riforma del mille novecento ottantatré
Ha nettamente orientato una procedura d'inchiesta verso la protezione della Biondi presentata a Como un momento forte della morte Democrazia Locale l'inchiesta democratizzare tra si allontana dall'espropriazione e acquisisce
La sua autonomia
Essa è riservata alle operazioni che potrebbero riguardi riguardare l'ambiante la cui lista e fornita da un decreto del mille novecento ottantacinque ciò corrisponde alcuna riforma in profondità della procedura d'inchiesta a cui si aggiunge uno studio di impatto destinato a valutare le conseguenze dei progetti sullo ambiante e a indicare i mezzi previsti per assicurarne la protezione
L'inchiesta e condotta da un commissione o da un commissario inquirente & EPA andante designato dal Presidente del tribunale amministrativo
Preceduta da un vasta pubblicità essa non può durare minuti Nese
Il commissario inquirente dispone di una ampia pannocchia per lo pria di mezzi per organizzare l'inchiesta
Il suo rapporto cita tutte le isole osservazioni suddette
E eventuali controproposte e deve chiudersi secondo i casi
Come opinione favorevole un'opinione favorevole con la Riserva o ancora un'opinione sfavorevole al progetto sottoposto ad inchiesta ti ringrazio
Ringraziamo il professor Ugo teme per questa interessantissima relazione che ci ha messo un po'a contatto con quello che l'ordinamento francese a proposito della partecipazione democratica del pubblico
Mi pare che abbiamo qualcosa da imparare perché sia in ordine alla definizione del bene ambiente che già dal mille novecentosettantadue nella com'corresse di estinti fu definito fra fu identificato con la biosfera e questa forse è opportuno sottolinearlo sempre
E abbiamo soprattutto che dobbiamo soprattutto tener presente quanto avviene in Francia in relazione alla partecipazione attiva del pubblico e in relazione ai progetti che possono incidere sull'ambiente
Mi pare molto importante la sottolineatura del fatto che questo consultazioni sono regolamentate
Hanno uno specifico regolamento avvengono prima che siano adottate le scelte anche se poi hanno un valore puramente consultivo mi sembra molto importante che l'esistenza di una commissione come Authority una commissione del dibattito pubblico e noi vitale che stiamo così propensi alle Authority potremmo forse tenerne conto
Per la con un perché questa valutazione questo questa consultazione avvenga nel modo migliore
Poi sono interessanti senza dubbio le inchieste pubbliche
Che implica una che queste una partecipazione del pubblico e infine quello che c'è anche da noi lo studio di impatto ambientale ringraziamo davvero di cuore il professor Cogeme che ci ha dato questa apertura
Con in relazione a ciò che avviene nel suo Paese che peraltro lo sentiamo molto vicino al nostro per tanti motivi
Adesso la parola
Al professor Lorenzo Cassini che ci parlerà dell'esempio italiano
I referendum del quattro novembre rimarrà qualunque sia il suo esito
Con un esempio doloroso del modo come le istituzioni apparentemente più utili possano essere male utilizzate
Quando manchi nel ceto dirigente una chiara coscienza dei propri doveri e della propria responsabilità verso il corpo elettorale
Così nel mille novecentocinque Luigi Einaudi commentava il referendum torinese su un impianto idroelettrico
Che ti cambia l'atteggiamento delle forze politiche di allora e soprattutto criticando il processo decisionale per l'approvazione dell'impianto
Impianto che stava per ricevere prosegue in Audi
L'ultimo sigillo dal voto degli elettori
Ai quali si dice non dovere Issey addentrarsi nella selva selvaggia delle cifre di preventivi e delle relazioni ma starsene paghi a dir di sì
A quanto fu trovato ottimo il vero da tante commissioni municipali e reali
La vicenda raccontata da Einaudi ormai un secolo fa offre una suggestiva testimonianza della complessità del rapporto tra cittadini e cura dell'interesse pubblico ambientale
In Italia da questo esempio del resto Einaudi fa riferimento al l'impianto idroelettrico del comune di Torino
Naturalmente come è ovvio e come è noto nel mille novecentocinque l'attenzione della popolazione verso le problematiche ambientali era ancora molto scarsa e così è stato fino al secondo dopoguerra
Basti pensare a come la stampa italiana ancora nel giugno del mille novecentocinquantasei dava notizia degli esperimenti nucleari britannici condotti al largo dell'Australia
Il Corriere della Sera del venti giugno del cinquantasei infatti comunica la perfetta riuscita dell'esplosione atomica e il ventisei giugno quindi sei giorni dopo dà notizia di nubifragi nella zona forse dovuti alle esplosioni nucleari
D'altronde solo negli anni sessanta che comincia a formarsi una vera e propria coscienza ambientalista nel mondo
Nel mille novecentosessantadue il celebre libero di Rachel Carson Primavera silenziosa tra l'altro ripubblicato recentemente con la prefazione di Al Gore che sappiamo tutti autore della documentario sull'ambiente che attualmente nei cinema
In questo libro appunto della Carson venivano denunciati e in qualche modo documentati i danni pericoli provocati dall'uso del DDT negli Stati Uniti
Questa fu di fatto il primo passo che segnò la presa d'atto da parte delle istituzioni della tematica ambientale
Perché perché il presidente Kennedy istituì un'apposita commissione che confermò le ipotesi della Carson e porto adottare misure contro l'uso dei pesticidi in agricoltura
Da allora la tutela dell'ambiente assunto sempre maggior rilievo furono creati i primi partiti verdi
E la tematica ambientale è stata inserita tra le priorità delle agende di tutti o pressoché tutti i governi e soprattutto è divenuta una delle politiche più importanti in ambito comunitario e in sede internazionale
La crescente attenzione del pubblico poi
Ma soprattutto il riconoscimento dei diritti di partecipazione di consultazione dei cittadini hanno consentito di attenuare quella tradizionale debolezza dell'amministrazione preposta alla cura dell'interesse ambientale
Amministrazione che come veniva osservato del resto ancora all'inizio degli anni Novanta
è più facilmente di altri Captiva nel senso di essere dipendente da altri interessi e dagli interessi privati
Con riguardo all'evoluzione legislativa e per porre in risalto i rapporti tra cittadini e pubblici poteri in campo ambientale in Italia può essere utile muovere innanzitutto dalla legge trecentoquarantanove del mille novecentottantasei legge che come ha ricordato il senatore Zanone in apertura di questo seminario conteneva già i principali istituti che poi hanno trovato nei venti anni successivi un'ampia diffusione
E manata
In attuazione della normativa comunitaria questa legge infatti conteneva le disposizioni sull'accesso all'informazione ambientale del pubblico sulla valutazione d'impatto ambientale sul danno ambientale
Senza dimenticare poi l'istituzione del ministero dell'ambiente di cui stiamo qui celebrando il ventennale
E la già ricordata legittimazione procedimentale e processuale delle associazioni ambientaliste
La legge dell'ottantasei offre quindi numerosi spunti per ricostruire i rapporti tra cittadino e pubblico potere in campo ambientale
Tra questi sembrano esservene due che probabilmente meglio di altri possono evidenziare la specificità dell'esempio italiano
Il primo è l'accesso del pubblico all'informazione ambientali
Il secondo è la partecipazione al procedimento e più specificamente l'inchiesta pubblica istituto tra l'altro che è stato appena trattato con riferimento alla disciplina francese dal professor gourmet
Ovviamente ci sono anche altri aspetti che meriterebbero di essere considerati come appunto la disciplina del danno ambientale o anche la disciplina degli strumenti volontari oppure il riparto delle competenze
Tuttavia la scelta di questi due temi accesso inchiesta pubblica consente probabilmente meglio di altri di individuare i due principali profili di rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione
Da un lato la visione del cittadino dei documenti relativi alla procedura e quindi l'accesso conoscitivo dall'altro la voce del cittadino nel corso del procedimento e dunque l'accesso partecipativo
Del resto nella convenzione di Horus del mille novecentonovantotto prima ricordata questi due accesso e partecipazione sono i pilastri su cui si fonda il ruolo del pubblico in campo ambientale
A questi dobbiamo aggiungere il cosiddetto terzo pilastro ossia l'accesso alla giustizia che però non sarò trattato in questa relazione anche perché cura dell'interesse pubblico è stato inteso con riferimento agli aspetti sostanziali quindi del procedimento dell'attività amministrativa e non a quelli processuali
Ma in più i due istituti accesso dell'informazione ambientali e inchiesta pubblica permettono di evidenziare
La pervasività del diritto ambientale nel nostro sistema amministrativo o meglio rappresentano due esperienze di segno opposto per misurare questa pervasività
Infatti mentre l'accesso del pubblico all'informazione ambientali è stato il primo tassello il primo passo verso l'introduzione di una disciplina generale sull'accesso ai documenti amministrativi previsto dalla legge duecentoquarantuno del novanta l'inchiesta pubblica stenta ancora ad affermarsi nel nostro ordinamento e soprattutto soffre le resistenze dell'apparato politico e burocratico italiano
Si può cominciare allora dal primo istituto ossia dall'accesso del pubblico all'informazione ambientale in particolare può essere utile soffermarsi su due aspetti il primo riguarda l'evoluzione della disciplina in Italia dal mille novecentottantasei ad oggi
Come è noto nell'ottantasei è stata per la prima volta regolato in modo compiuto questo aspetto sia l'accesso del pubblico all'informazione ambientale
Il secondo aspetto forse più interessante è il rapporto tra l'accesso del pubblico le informazioni ambientali e la disciplina generale sull'accesso ai documenti amministrativi
Per quanto riguarda il primo punto ossia la l'evoluzione della disciplina italiana qui troviamo una conferma della tendenza registrata sia in sede comunitaria internazionale negli ultimi due decenni del progressivo ampliamento del riconoscimento di forme di diffusione e conoscenza tra il pubblico delle informazioni ambientali
Del resto Italia si è adeguata e sia ha quindi recepito le direttive comunitarie in materia dapprima la direttiva del novanta e poi la direttiva del due mila tre
Che conseguenza della convenzione di Horus è stata recepita in Italia con il decreto legislativo centonovantacinque del due mila cinque
Rispetto alle disposizioni del mille novecentottantasei che furono i primi appunto in materia in Italia quelle del due mila cinque anche se frutto di direttive europee e convenzioni internazionali
Confermano questo progressivo ampliamento dell'ambito di applicazione della disciplina
Basta menzionare le definizioni di autorità pubblica o anche di informazione ambientale
Certamente più ampie e più dettagliate rispetto a quelle fornite nel mille novecento ottantasei e nel mille novecentonovantasette con i successivi ricevimenti che si sono avuti in Italia non bisogna tralasciare poi con riferimento alla comunicazione ambientale l'importanza ormai assunta dalle imprese
Si pensi solamente a rilievo della dichiarazione ambientale nell'ambito del sistema Emas in sostanza l'evoluzione della disciplina italiana in materia di accesso le informazioni ambientali conferma due dati
Il progressivo ampliamento dell'ambito di applicazione della disciplina e i caratteri ormai trasversale assunto da questo istituto ora largamente previsto per tutte le amministrazioni quest'ultima considerazione si lega al secondo aspetto da trattare ossia il rapporto tra accesso del pubblico l'informazione ambientali e più generale accesso ai documenti amministrativi
Come è noto la legge dell'ottantasei è stata un momento di passaggio fondamentale per definire i contenuti della legge duecentoquarantuno del novanta e a partire dal novanta si è instaurato un costante dialogo tra i due sistemi normativi
Che ha poi dato seguito a reciproche integrazioni basti menzionare la tutela giurisdizionale che attribuita in entrambi i casi al giudice amministrativo
Proprio con un rinvio Espresso che il decreto legislativo del due mila cinque fa alla disciplina prevista dalla legge duecentoquarantuno del novanta restano fermi ovviamente le distinzioni le peculiarità proprie di ciascuna delle due discipline
Possiamo menzionare solamente la differente legittimazione del soggetto richiedente più ampia nel caso dell'accesso alle formazioni dentali oppure la distinzione tra informazione ambientale e documento amministrativo
Ora questo dialogo è però coordinato proprio in una sentenza della Corte costituzionale dello scorso dicembre
Nell'inquadramento della normativa in campo di accesso alle informazioni ambientali come normativa di settore quindi di specie della più ampia normativa sull'accesso ai documenti amministrativi
La Corte costituzionale infatti ha precisato conformemente alla giurisprudenza amministrativa precedente che l'accesso all'informazione ambientali rientra non nella materia tutela dell'ambiente di cui all'articolo centodiciassette della Costituzione bensì nel più ampio ambito della ambito della tutela del diritto di accesso ai documenti amministrativi
Resta comunque la legislazione esclusiva dello Stato in materia perché anche il diritto di accesso inserito nella determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali appartiene alla materia di competenza esclusiva statale
In conclusione quindi le vicende italiane sull'accesso alle informazioni ambientali mostrano come l'ambiente o meglio la trasversalità del valore ambiente
Possano influenzare grandemente istituti fondamentali del diritto amministrativo come appunto l'accesso ai documenti delle pubbliche amministrazioni
D'altra parte l'accesso non è l'unico caso
Che mostra come l'ambiente Possa o abbia influenzato
La disciplina generale sul procedimento
Basta scorrere infatti la legge duecentoquarantuno del novanta per vedere quante volte compaia l'interesse ambientale spesso perché munito di maggiori garanzie come nelle misure di semplificazione ad esempio dia o silenzio assenso
E non a caso è stata prima ricordata non si può non rammentare come la legittimazione procedimentale
Garantita ai portatori di interessi diffusi costituiti in comitati di cui all'articolo nove della legge duecentoquarantuno sia strettamente legata alla legge dell'ottantasei
Quando è stato riconosciuta una legittimazione procedimentale e anche poi processuale delle associazioni ambientaliste
Queste considerazioni sulla partecipazione al procedimento ci conducono al Secondo Istituto da esaminare ossia l'inchiesta pubblica
Come anticipato l'inchiesta pubblica differenza di quanto mostrato in Francia al professor got me non ha avuto in Italia un particolare successo
Anche nel Regno Unito l'inchiesta e disciplinata in modo dettagliato in Italia però questo non è avvenuto
Come è noto ed è bene ricordarlo l'inchiesta pubblica andatura strumentale
Si tratta infatti di un modulo procedimentale che ha adottato nei settori dove l'attività istruttoria è particolarmente complessa
E le esigenze di partecipazione sono maggiormente avvertita ed è proprio il caso della tutela dell'ambiente o del governo del territorio
L'inchiesta quindi soddisfa esigenze sia istruttorie che partecipative e il tratto caratterizzante ebbene segnalarlo è la presenza di un apposito organo commissario o ispettore dell'inchiesta che conduce la procedura e soprattutto collocata in una posizione di terzietà rispetto all'amministrazione decidente
Nella normativa ambientale italiana l'inchiesta è prevista nelle disposizioni relative al procedimento di valutazione ambientale d'impatto ambientale la via in realtà la legge dell'ottantasei e che ha recepito la via in Italia non menzionava espressamente le inchieste pubbliche faceva generico riferimento a istanze osservazioni scritte presentabili da qualsiasi cittadino nel mille novecentottantotto però con le norme tecniche che hanno disciplinato le procedure di via in particolare e la localizzazione di centrali termoelettriche è stata prevista un'apposita procedura di inchiesta pubblica
E negli anni Novanta poi l'inchiesta pubblica è stata inserita nelle disposizioni generali sulla via
Oggi il decreto legislativo centocinquantadue del due mila sei il Codice dell'ambiente contempla l'inchiesta pubblica l'articolo ventinove dedicato proprio alle modalità di partecipazione del pubblico a i procedimenti di valutazione di impatto ambientale
Ora questo articolo in realtà prevede l'inchiesta come facoltà come possibilità dell'autorità competenti in materia di via che appunto per esaminare le osservazioni del pubblico o anche i pareri delle pubbliche amministrazioni o lo studio presentato dal soggetto proponente o committente può disporre lo svolgimento di un'inchiesta pubblica
Inchiesta che sospende i termini previsti per la conclusione del procedimento e che dovrà durare sessanta giorni nel senso che al termine di questi sessanta giorni di questi due mesi di inchiesta si concluderà a prescindere dalle operazioni e al dallo stadio dell'operazioni in cui di fatto l'inchiesta giunta anche nella normativa regionale si parla di inchiesta pubblica per esempio nella legge della Liguria sull'approvazione di Agenda ventuno dei piani regionali ambientali oppure in altre leggi regionali come quella della Toscana del Piemonte della Basilicata sulla via
In tutto si contano una decina di disposizioni in materia di inchiesta pubblica l'inchiesta quasi sempre carattere facoltativo e del resto questo è anche previsto come visto in sede nazionale
Certo il quadro che ne emerge non è molto confortante soprattutto se confrontato con il sistema francese anche perché l'inchiesta pubblica in Italia oltre a essere poco regolata ha trovato scarsa applicazione
E sotto questo profilo il recepimento della direttiva europea sulla bassa la valutazione ambientale strategica recepimento attuato sempre con il Codice dell'ambiente è stata un'ulteriore occasione mancata per usare l'inchiesta pubblica come strumento di consultazione partecipazione dei cittadini e anche come efficace mezzo di coordinamento tra i procedimenti di tutela dell'ambiente e i procedimenti di pianificazione territoriale urbanistica coordinamento efficace che invece per esempio avvenuto in Germania dove ordinamento tedesco lavasse è stata recepita pro
Più coordinando queste due tipologie di procedimenti
Ma perché nel nostro ordinamento l'inchiesta pubblica non ha raggiunto quel grado di maturità che invece abbiamo visto avere acquisito in sistemi come quello francese oppure essere così matura in sistemi come quello britannico
Tranchant tralasciando ragioni di carattere sistemico di ordine storico abbiamo visto che in Francia le inchieste risalgono addirittura prima del mille ottocento sembra esservi una ragione legata al particolare assetto istituzionale italiano e a riparto delle competenze amministrative
Infatti la presenza di diversi centri e di pubblico potere rappresenterà presidente attivi della collettività sembra costituire un ostacolo a e rende comunque difficile alla formazione di strumenti partecipativi evoluti come le inchieste
In aggiunta all'alto tasso di decentramento politico-amministrativo del nostro Paese rappresenta spesso un alibi per giustificare il mancato ricorso a forme di partecipazioni popolare oltre io ulteriori come appunto le inchieste pubbliche
Aggiungiamo poi che le amministrazioni decidenti vedono spesso con sospetto l'affermazione di un modulo procedimentale
Che come le inchieste prevede l'istruttoria affidata a un organo terzo e soprattutto il rapporto conclusivo dell'inchiesta esercitare grosse influenze grandi affetti su quella che sarà la decisione finale e quindi si limita poi la scelta il potere discrezionale da parte delle amministrazioni decidenti stesse
Non stupisce allora che nell'ordinamento italiano l'attenzione sia stata posta maggiormente
Su strumenti di coordinamento dei diversi livelli istituzionali come ad esempio la conferenza dei servizi mentre è stata data minore attenzione a strumenti partecipativi come richieste pubbliche
Una conferma di questo sia nelle recenti modifiche alla legge duecentoquarantuno del novanta la legge quindici del due mila cinque modificando la disciplina generale sul procedimento ha posto l'attenzione di fatto principalmente sulla conferenza di servizi e riparto di competenze Stato regioni enti locali
E non ha minimamente aggiornato le garanzie partecipative
Nel procedimento
Dobbiamo poi aggiungere che in Italia lo spirito e la valenza dell'inchiesta pubblica sono molto spesso travisati
L'inchiesta è sovente usata anche solo evocata in chiave politica comune etichetta magica che dovrebbe di per sé promettere un maggior coinvolgimento del pubblico
Sotto questo profilo quindi legislatore tende a far riferimento all'istituto dell'inchiesta pubblica ma poi non lo disciplina e non è regola nell'organizzazione nel funzionamento
In qualche misura in una maniera quasi paradossale sembra recuperarsi il significato più alto del termine inchiesta proprio della letteratura cavalleresca
Dove appunto l'anche Etta o semplicemente la Chetta rappresentava un'impresa improba una ricerca incessante della donna amata di un oggetto sacro di un premio darmi Narni irta di ostacoli e molto spesso destinata all'insuccesso
In definitiva le vicende italiane dell'inchiesta pubblica mostrano due dati
Il primo e che questo istituto non è stato attuato neanche nel settore dov'era stato previsto ossia la tutela dell'ambiente
E il secondo è che il nostro sistema amministrativo non è stata in grado di assorbire questo strumento o di attrarlo nella disciplina generale sul procedimento
In conclusione possono compiersi quindi alcune valutazioni su i due casi esaminati accesso del pubblico l'informazione ambientale
E inchiesta pubblica in modo anche da evidenziare le diverse declinazioni dei rapporti tra cittadini al pubblico potere in campo ambientale
Innanzitutto i due istituti mostrano alcune specificità del caso italiano ossia nel nostro ordinamento la voce del cittadino e quindi l'accesso partecipativo è stato regolato e garantito in modo molto minore molto meno ampio rispetto alla visione del cittadino e dunque l'accesso conoscitivo all'informazione ambientale
E sotto questo profilo il recente Codice dell'ambiente non accerto corretto questo disallineamento perché non ha valorizzato
Forme di partecipazioni volute strutturate come l'inchiesta pubblica e soprattutto ha mantenuto separati i due sistemi normativi cosa che invece in altri contesti come il citato Codice dell'Ambiente Francesco o anche nella convenzione di Onlus e novantotto
Non avviene perché i due aspetti sono trattati congiuntamente
Ma in prospettiva più ampia i due casi considerati mostrano due diverse declinazioni dei rapporti tra cittadino e cura dell'interesse pubblico ambientali in Italia
Infatti nel caso dell'accesso del pubblico alle formazioni ambientali sia una pubblica amministrazione destinataria di una richiesta e che deve poi provvedere a predisporre adeguati sistemi informativi
Nel caso dell'inchiesta pubblica invece la pubblica amministrazione deve ponderare interessi e il ruolo del cittadino e duplice perché da un lato fornisce ulteriori elementi istruttori e dall'altro partecipa al processo decisionale
In questa ulteriore differenza possiamo rintracciare un'ulteriore causa delle difficoltà di introdurre in Italia sistemi evoluti di partecipazioni come le inchieste pubbliche
Del resto l'abbiamo visto all'inizio
Già nei primi del Novecento erano previsti meccanismi per coinvolgere il cittadino nelle scelte relative ad opere pubbliche e sin da allora come osservato da Luigi Einaudi
Emergeva uno dei principali punti critici nell'uso di questo strumento ossia il rapporto tra volontà politica conoscenze tecniche e informazione al pubblico
E le recenti vicende riguardanti la costruzione del tratto di alta velocità tra Torino e Lione
Mostrano effettivamente le difficoltà che si hanno ancora oggi in Italia nello strutturare idonee forme di partecipazione a le decisioni collettive
Dunque emerge una molteplicità di ruoli del cittadino nel settore della tutela dell'ambiente
Da semplice utente a soggetto coinvolto in decisioni specifiche che di fatto lo riguardano in forma singola o in forma associata PD in appositi comitati organizzazione da questo punto di vista è ricordato ruolo delle associazioni ambientaliste sicuramente in Italia ha avuto un importante riconoscimento legislativo fin dalla legge del mille novecentottantasei
Tuttavia l'Italia non sembra ancora aver trovato soluzioni adatte a contrastare o comunque a soddisfare questa molteplicità dei ruoli del cittadino basta prendere il caso della partecipazione ai procedimenti in materia ambientale
Ampiamente prevista in sede comunitaria internazionale eccome visto invece nel nostro ordinamento e con il decreto legislativo centocinquantadue due mila sei
Non ha trovato una sufficienti garanzie
Ma allora per concludere possiamo osservare che sicuramente sono stati fatti numerosi passi avanti dalla legge dell'ottantasei
Pensiamo che trent'anni fa Massimo Severo Giannini in chiusura di un convegno dedicato al passaggio dalla tutela dell'inquinamento alla tutela dell'ambiente auspicava che il cittadino avesse un ruolo Maggiore è più ampio nel settore ambientale e auspicava quella forma di controllo popolare sull'applicazione della normativa
Controllo popolare che come visto può alla fine degli anni Novanta con le modifiche al testo unico degli enti locali è stato garantito le associazioni ambientaliste
E dunque ripeto sono stati fatti numerosi passi avanti ma sicuramente gli interventi da compiere restano ancora molti grazie
Ringraziamo il professor Casini terriccio offerto una relazione veramente completa puntuale e lucidissima in relazione al tema della partecipazione del cittadino alla all'interesse Pubblico per la conservazione dell'ambiente gli ha posto l'accento come avete sentito ma non ho bisogno di chiarirlo perché strade di una chiarezza solare
Il problema dell'accesso alla la informazione il problema accesso informativo li ha parlato il problema dell'inchiesta pubblica
Da porre in evidenza come l'esperienza ambientale legislativa ambientale precisamente la legge tre quattro nove dell'ottantasei sia stato un'antesignana e promotrice di un allargamento anche il al di fuori dell'ambiente perché il diritto all'informazione
Esteso a tutte le altre amministrazioni avvenuto poi dopo con la legge duecentoquarantuno questi chi ha propugnato l'istituzione all'ambiente forse anche questo piccolo merito
Giustissime le sue osservazioni sul fatto che il diritto alle informazioni un diritto riconosciuto mentre invece il diritto alla partecipazione
A delle scelte in materia ambientale qualcosa di molto poco disciplinato molto poco regolamentato ecco perché riferendomi al professor gode meglio posto l'accento sul fatto che in Francia c'era una regolamentazione
Di questo istituto potrei concludere sul punto dicendo che resta ferma nelle menti il convincimento che se non entriamo nel concetto che l'ambiente è un bene comune in proprietà collettiva e se non pensiamo che è interesse di tutti conservare tutelare l'ambiente sarà molto difficile anche fare procedere a delle inchieste pubbliche con la partecipazione di tutti i cittadini
Adesso siamo abbiamo finito con un po'di anticipo quindi se c'è qualcuno che vuole intervenire noi saremmo ben lieti ho sentito prima il presidente Zanone professor Cassese che mi incitavano a sollecitare proprio qualche intervento del pubblico questo sarebbe in linea con il concetto comunitario della materia che trattiamo
Io ho visto il ministro Ronchi in prima pagina in prima fila si se vuole intervenire o io ho visto Franco Giampietro nulla un altro dei costruttori del ministero dell'Ambiente poi non so altri che forse non riconosco ancor più che vuole si alzi e venga
Sì intanto volevo ringraziare
Il collega Zanone per questa iniziativa
Alla quale ha partecipato con attenzione
Credo di avere imparato anche qualcosa di importante
Questa riflessione che era l'avvio sulla nascita del ministero l'ambiente come dialogo e collaborazione era chiara avvicinata fra culture del riformismo liberal democratico e socialista
Credo che sia una riflessione interessante
Penso anche che il dialogo col riformismo ambientalista degli anni successivi
Possano essere ugualmente fecondo
Ma è un auspicio anche per il progetto che stiamo affrontando insieme questo del
A tutto di una formazione politica che cerchi di costruire il terreno per un lavoro comune di questi riformismi del nostro Paese il progetto
Che mi vede insieme al collega Zanone per il partito democratico dell'Ulivo
Su due temi
Vorrei raccogliere le sollecitazioni dei crimini di queste relazioni e io fornire anch'io qualche riflessione e il tema del Codice
Cuper la codificazione dalla legislazione ambientale del codice unitario
Richiamo implicito è quello della legge istitutiva del ministero l'ambiente come il primo codice
Non più ripetuto
Della legislazione ambientale italiana
Ciò anch'io una piccola parte piccolo o grande che sia responsabilità perché ricordo che nel novantasei
Sul mio tavolo arrivano una proposta una riflessione di l'autore in particolare la l'onorevole Spini
Di codice unitario dell'ambiente
Non fui d'accordo e quindi sono diciamo fra coloro
Che non hanno operato per fare un Codice unico dell'ambiente in Italia
Perché
E
Diciamo le motivazioni sostanziali
Furono due
La prima che il diritto italiano ormai è un diritto diciamo di traduzione di quello comunitario
E quindi si può fare un Codice unico italiano se la medesima ispirazione
è presente nel diritto comunitario altrimenti cosa situazione che non era dell'ottantasei
Altrimenti si rischia di fare un Codice frammentato cash oggetto poi alle successive direttive europeo con Codice bucato cioè nel quale mancano tali e tanti argomenti da non potere essere materialmente un codice unificato
Infatti il disegno di legge del collega Spini che era unitario nei principi
Qualche spunto unitario nel sistema sanzionatorio ma a mio parere non poteva essere un Codice
Un codice unico dall'anno della legislazione ambientale
Easy principi si abbiamo un'ampia definizione dei principi europei dalla legislazione ambientale anche nel libro primo così come veniva
Sica cementerie assunto sul codice francese ma è sufficiente una corpo unitario di principi per decidere per definire una codificazione ambientale secondo me no
Il campo degli argomenti
Cos'è che non c'è nella diritto comunitario
C'era molto meno nel mille novecentonovantasei adesso c'è un po'di più per definire un orizzonte di codificazione unitaria in campo ambientale
Non c'è una normativa europea sul territorio esterna carenza banale
L'Unione Europea una concezione del territorio come definizione politica amministrativa ma non come definizione territoriale
E e quindi tutta la normativa urbanistica scusate se è poco
E tutto ciò che ne consegue acque mano un suolo salvo qualche apertura per quindi più arretrata rispetto alla nostra legislazione sulla difesa del suolo
Qualche significativa cambiamento c'è nel testo unico scusate nella direttiva unità quadro sulle acque
Ma la direttiva sull'uso del territorio diciamo è recentissima
Non è possibile fare un testo unitario nazionale
In mancanza di tutta la parte chi normativa sulla tutela degli usi del suolo del territorio in particolare
Di coordinamento con la legislazione urbanistica che non può più essere vista come disciplina della valorizzazione del territorio
Quella l'urbanistica del del passato
Manca poi tutta la parte fiscale
Che un Codice ambientale chiamiamolo attuale non può esserci solo fondato sul comando e controllo ma deve saper valorizzare entrare insiste la CIA con alcuni strumenti economici quelli fiscali cioè sistema di incentivi e disincentivi a fondamentale
E
E se è difficile fare una politica economica senza una politica fiscale è molto difficile fare una politica di sviluppo sostenibile
Mi sono occupato un po'di rifiuti il materie prime seconde recupero le l'incentivazione
Tutta questa parte le tariffe tutta questa parte fiscale con nomi Ka ed è un vuoto nel diritto europeo
E ancora e la parte sanzionatoria
Il codice ambientale davvero a parte dei principi una parte integrata delle principali materie ambientali che ci devono essere è un sistema sanzionatorio comunque
Ma è il sul sistema sanzionatorio adesso abbiamo la direttiva sui reati insomma anche lì con molte genericità comunque almeno c'è un quadro di riferimento non c'era
E quindi per questa ragione ho preferito seguire alla linea del tentativi di riforma organica di settore integrato utilizzando la disciplina europea come strumento di riordino di settori vasti tentando in questo riordino io in particolare mi sono occupato di rifiuti bonifiche Colli alle ventidue e poi del centocinquantadue novantanove sulle acque
E anche in parte di riordino dalla difesa del suolo tentando di applicare un modello unitario a vasti settori
E cercando di impostare questa normativa con non come normativo assoluti settore ma come normativa di carattere generale cioè leggi quadro riferite all'interi settori che avessero un'impostazione
Diciamo tendenzialmente generale
Penso che l'esito del cosiddetto Codice Matteoli non sia una smentita però di questa impostazione
Perché un un testo unificato che diventa in parte compilatori in parte scoordinato e la conferma che sarebbe stato forse meglio e più realistico procedere con riordino di grandi settori
Preparando costruendo insieme alla alle istituzioni europee commissioni e consiglio che eventualmente può anche con direttive col Parlamento diciamo lei reimpostazione di una codificazione unitaria a livello comunitario
O perlomeno diciamo dialogando in questo
In questo processo che non può essere solo nazionale
Altrimenti una via che incontro a qualche entusiasmo di troppo all'inizio secondo me
E destinata all'esito che ha avuto ma non solo per carenza delle CISL attore ma credo per una carenza implicita nelle possibilità di fare un vero codice ambientale unitario
Seconda diciamo ragione di fondo
E un po'diciamo la parte
Politico amministrativa e di gestione
Della codificazione ambientale
E che richiede
Non solo una precisazione dei poteri ma un riordino delle istituzioni
Degli store della strumentazione
Del supporto tecnico e credo anche di questo secondo tema con la partecipazione con la generale
Diciamo posto
Noi eravamo in pieno riordino vi ricorderete del provvedimenti Bassanini
E
Non si riusciva a intravedere a mio parere un disegno unitario che desse al nuove politiche amiamo le nuove politiche ambientali un carattere sufficientemente unitario e integrato per poter promuovere un modello
Perché non basta la codificazione diciamo come norma di riferimento
Bisogna serve un riassetto
Non si era trovato un equilibrio fra diciamo istanze federaliste e istanze unitarie non si è trovato un modello farà partecipazione semplificazione
Farà supporto tecnico te gestione amministrativa e anche adesso credo anche questo tema della regolazione dalla partecipazione
Se non riusciamo a ridefinire perché diciamo questa competenza dall'ambiente come tutela affidata allo Stato
E la valorizzazione sostanzialmente affidata agli alle regioni e agli enti locali è un modello che dica è difficile ricondurre a modello unitario ha in sé è un potenziale di conflitto molto elevato
E non è stato risciò
Io penso che si debba tornarci sopra non mi soddisfa l'assoluzione del titolo quinto
Ma avremmo proposto un impianto normativo su un impianto istituzionale diciamo non corrispondente detto in termini molto molto semplice
Prima di
Affrontare il tema dell'inchiesta pubblica
Vorrei richiamare un ulteriore elemento
Chi di difficoltà che questo dalla tematica globale
Sempre più assunta dalla questione ambientale posta in maniera esemplare del cambiamento climatico che non comporti e non semplifica questa discussione vi aggiunge un elemento di grande ulteriore difficoltà
Perché
Intanto il cambiamento climatico e la prima crisi ambientale che effettivamente globale
Questa fra l'altro modifica il carattere del diritto internazionale
La grande discussione ho partecipato all'elaborazione del protocollo di Kyoto sul protocollo di Kyoto non era tanto sugli obiettivi con la scuola il pensiero americano
Non solo repubblicano devo dire
Ma era sul carattere vincolante degli obiettivi che sulle sanzioni da applicare al carattere vincolante degli obiettivi
C'erano dei precedenti ma erano da diciamo di diverso impatto un contro il protocollo di Montreal Holt o il bando di alcune sostanze particolarmente pericolose
I critici FC
Sostanze che l'industria aveva già sostituito o era in grado di sostituire alla molto più semplice
Beh il carattere Paratico ma come si chiama sinallagmatico del diritto internazionale cioè funziona nella misura in cui ci si mette d'accordo e ciascuno rispetto un contratto
Bene al sistema del protocollo di Kyoto non è sufficiente
Questa è significa un'incidenza nella
Diciamo nell'autonomia del diritto nazionale molto forte
Ma anche del diritto europeo ha un'incidenza del protocollo di Kyoto notevole infatti non a caso ha prodotto la prima direttiva europea sullo scambio delle emissioni
Per la prima volta che non si interviene solo con standard
Che in qualche modo sono gli standard minimi che regolano il mercato non si interviene coi tetti
E con la possibilità di commercio di diritto di emissioni in campo ora per la prima volta e da una forte innovazione del diritto europeo che non prevedeva un'istituzione del genere
Difficilissima da attuare infatti ed è difficile prevedere perché il commercio fra le emissioni significa un controllo su questi tetti che arriva al singolo impianto per poter scambiare
Diritti di emissione accertati in termini legittimi perché se uno imbroglia sul tetto di un'emissione sente un diritto quando magari dovrebbe comprarselo
E poi insomma è una carattere penetrante del diritto europeo DTT un di un livello superiore rispetto al diritto acquisito passato nel all'interno del quale il controllo
Non dalla legislazione ma dalla sua stazione equazione era interamente demandato agli Stati nazionali
Ma anche nel diritto interno nel diritto interno il protocollo di Kyoto non consente solo di regolare standard di emissione siamo sempre lì
Ma di impostare ora impostare in politiche di interi settori industriali settore energetico il settore dei trasporti
Ho sempre in mente come si può affrontare perché ecco diciamo una legislatura ma attiva ambientale che ignori il cambiamento climatico oggi farebbe ridere
Che risultasse marginale rispetto al cambiamento climatico pure
E quindi diciamo la le le politiche ambientali di nuova generazione devono fare i conti con questo e vi sono più politiche di integrazione delle politiche ambientali in settori economici fondamentali Energia e Trasporti
Per quanto riguarda l'inchiesta pubblica
Sa per esempio che il Codice Matteoli non parli dell'emissione di del cambiamento climatico
Di per sé è è un elemento di di grandissima debolezza come si fa a fare un Codice ambientale oggi pretendendo che sia unitario e chiamarlo codice unico che ignora
Il tema del cambiamento climatico come i fatti Rovigno
L'inchiesta pubblica
E
Il collega Zanon è faceva riferimento e io sono d'accordo con lui che la tutela ambientale richiede una individuazione di priorità
E
Non è proprio coincidente con la sindrome di Nimby
E cioè la contestazione di qualunque cosa si faccia in qualunque modo da qualsiasi parte
E citava
Il i rigassificatori ancor più sottoscrivo le cose che ha detto lui il corridoio cinque
Qui c'è una di
Prima ancora che una regolazione normativa dalla partecipazione serve un grande chiarimento sia politico che nel dibattito su questa questione
Perché da una parte la politica italiana è preoccupata per la proliferazione dei conflitti
Io mi sto occupando adesso in che modo cerco approfondito di fonti rinnovabili
Una le grandi difficoltà alla diffusione fonti rinnovabili in Italia che non riusciamo a fare gli impianti Maioli ci solare idroelettrici delle biomasse
Quindi è una preoccupazione anche ambientale queste
D'altra parte c'è chi valorizza la partecipazione come valorizzazione del conflitto
Quindi è una discussione che è assolutamente divergente in questo momento nel dibattito politico e pubblico italiano
Io faccio le d'esempio anch'io della Val di Susa perché io sono favorevole al corridoio cinque loro ancor quando l'abbiamo predisposto questo di stavo al governo
Tuttavia faccio notare questo sono stato anche in Val Susa incontrare gli amministratori nella durante il Governo precedente è stato introdotto una legge obiettivo una semplificazione delle procedure di valutazione impatto ambientale
I comuni della Val Susa
Interrogati su come avevano partecipato a questa procedura mi hanno così risposto
Ci hanno chiesto delle osservazioni per posta le abbiamo mandate per posta al ministero a Roma non abbiamo avuto alcuna risposta
Il progetto sul quale sono state chieste queste valutazioni dei comuni della Val di Susa era un progetto molto impreciso
Non era accompagnato Nedda valutazione di opzione zero
Se mi permettete anche se tutti son convinti che va fatto però l'opzione zero la devi considerare
E cioè
Cinque o sei fino alla l'opzione zero se non ci fosse questo progetto il carico di merci e di passeggeri su questa linea che dinamica Ambra
Visto che la dinamica attuale sette milioni tonnellate è molto al di sotto della capacità di carico della linea attuale
Può essere giusto o no però non si può evitare e mancava una qualsiasi opzione di progetto alternativo un altro tracciato anche per scartare lo ma è
Se mi fai scegliere una cosa che dici bisogna farla comunque vuol dire i a prescindere dai tempi prego conto che la devo fare oggi un conto è fra dieci anni e nomi valuti nessun tracciato alternativo per i ce l'ho già valutato io
Inoltre il progetto non prevedeva cose di dettaglio come ci sono alcuni pendii montuosi lì che erano miniere di uranio si suppone che ci siano rocce uranifere dica ma i sondaggi no ma i sondaggi li faremo e come li faremo facciamo chiudiamo la Valutazione impatto ambientale non abbiamo fatto i sondaggi
Non so se c'è o non c'è uranio e anche se c'è si può trattare
Quindi per dire che
In questi conflitti c'è un errore di regolazione ma spesso ci sono anche fortissime carenze tecniche nella gestione dei questi procedimenti
Non vorrei che l'amministrazione pubblica italiana
Voglia semplificazioni per nascondere le nostre carenze tecniche di supporto e di istruttoria oltre che di come giustamente è stato sottolineato
Di necessità di rendere efficace e quindi regolata questa inchiesta pubblica che pure rappresenta il nostro ordinamento
Perché è un'inchiesta pubblica regolata pone l'amministrazione pubblica di fronte a responsabilità molto più precise cioè non ti puoi presentare con un progetto un po'
Non dico preliminare ma quasi con dei vuoti importanti e sottoporlo alla critica pubblica
Sei costretto a fare progetti migliori che valutano le alternative possibili che valutano anche il la rapporto costo efficacia e quindi l'opzione zero che non è che la trascura no poi si sceglierà di farlo ma è un elemento del processo di valutazione
Penso che ne abbiamo alimentato questa sindrome di Nimby non solo perché siamo un popolo particolarmente vivace frizzante
Anche un po'corporativo che non sempre al senso dell'interesse comune eccetera eccetera
Probabilmente dati questi dati ci sono
Ma anche perché non abbiamo attivato una presenza dalla pubblica amministrazione efficace ed efficiente e abbiamo carenze nella nostra amministrazione che hanno come conseguenza una esasperazione un in un innesco una incapacità di gestione dei conflitti ma è una carenza dell'amministrazione anche e anche una carenza della nostra amministrazione
Penso comunque che questo tema in relazione certamente alla revisione al centocinquantadue cioè della regolazione dalla partecipazione
Sì sia un tema importante adesso non li abbiamo assegnato il testo per il parere sia pure a pezzi anche questo non non ci consenta perché intervenire su un testo che già disorganico per pezzi non aiuta una un rapporto unitario comunque così è
Penso che questa della regolazione della partecipazione sia una sollecitazione venuta da questa iniziativa che io penso che noi dobbiamo raccogliere a livello di Senato Nan perlomeno la Commissione del Senato che se ne sta occupando e della quale faccio parte
Perché mi vado convincendo che se regoliamo bene la partecipazione non solo limitiamo i conflitti o gestiamo i conflitti in maniera più efficace ma da questa via
Abbiamo una spinta migliorare l'azione amministrativa dagli enti locali in su
Grazie di cuore al ministro pronti che ci ha portato la voce del politico e The legislatore nello stesso tempo di grande interesse fine del nostro convegno mi astengo dal dire neppure una parola sulle critiche al Codice Mattioli perché le mie funzioni me lo impediscono su come ascoltato il ministro così come si può ascoltare un avvocato
Voglio solo sottolineare voglio solo sottolineare che ci sono stati altri due argomenti molto importanti che ha sottolineato il ministro Ronchi il cambiamento climatico che era addirittura cambia
La finalità stessa del diritto internazionale non siamo abituati a un diritto internazionale consuetudinario che a firma le regole proprie diciamo procedurali del diritto internazionale è un diritto internazionale pattizio cioè rimesso alla libera volontà delle parti
In questo caso tutti dieci questa libertà di Scelta non è più possibile vista l'emergenza
Fortissima ineludibile
Di una tutela del pianeta di fronte al fenomeno gravissimo del surriscaldamento globale quindi effettivamente il problema è molto molto grave e codici qualsiasi non può non tener conto di questo fenomeno a stessa tutela dell'ambiente così come l'abbiamo esposto fino ad oggi
Non può più camminare su questi stessi binari e come dicevo all'inizio
Bisogna cambiare il concetto centrale del tutela dell'individuo per la tutela della collettività così in questo Campioto in questo senso bisogna ampliare la nostra visione della tutela dell'uomo una visione più ampia
Di una visione dell'intero pianeta passare dal principio antropocentrica al principio bio centri Coco di fronte un problema veramente di di enorme di enorme gravità
L'altro
A questo proposito non so si potrebbe addirittura pensare che l'ONU piuttosto che amministrare le guerre amministri l'ambiente forse lì solo della la sua
Un'altra cosa che mi pare opportuno sottolineo sottolineare che l'inchiesta pubblica
In Italia l'occhio attento del politico ci dice la radice ultima di questa nostra défaillance rispetto alla Francia
L'inchiesta Publitalia è difficile proprio perché emergono posizioni contrapposte
Non c'è ancora questo senso comunitario che pure i problemi gravissimi dell'ambiente
Dovrebbe imporre ringrazio ancora il ministro Ronchi per il suo intervento io ho iscritto Franco Giampietro Giuseppe Cappioli poi mi faceva segno signorina lei
Mi serve allora lei guida a suo nome
Rosalba idrico la chiamerò Rosalba perché l'unico nome consentito allora Franco Giampietro
Però
Grazie presidente chi avrei dovuto fare un breve intervento sul danno ambientale che come a tutti noto è un istituto di tipo orizzontale repressivo rispetta quello preventivo della valutazione di impatto ambientale
Ma l'intervento dello Moriero un chi appena appena sentito nella sua ampia articolazione
Mi obbliga a fare una premessa rapidissima
E questa premesse proprio quella collegata al fatto che nel lontano mille novecentonovantatré gli appunto per l'onorevole Spini allora ministro dell'ambiente io partecipai prescritti questa Commissione sulla legge quadro in materia ambientale di cui appunto poi parlai col ministro nel novantasei
Questa legge quadro non voleva essere un Codice dell'ambiente perché è un lavoro che richiede tempi e materiali ben diversi ma voleva rappresentare una serie di principi di linee direttive che potessero per il futuro legislatore
Avere un quadro di riferimento culturale
Obbligando però perciò attenersi secondo alcuni linee principi
Quali per esempio si diceva
Al Lura nel novantatré autorizzazione unica ambientale
Avremmo addirittura anticipato statistiche comunitari diritti soggettivi degli individui delle associazioni diritti e doveri dell'impresa un'attività pericolosa
Rapporti di competenze Stato-Regioni sicuramente in quel momento attraversa una fase che avrebbe comunque dopo avuto come lo ha tuttora
Critiche e rimaneggiamenti revisioni ancora disciplina delle normative tecniche lei pure l'ha accennato
Sì quando come e con quale procedimento si scrivono le regole tecniche in materia ambientale La sette capitolo enorme perché in nessuno può ignorare Colella la connessione fra regole giuridiche regole tecniche in materia ambientale
E poi ed ecco il mio tema che riprenderò subito e poi di rapporti fra disciplina sanzioni amministrative sanzioni penali e danno ambientale
E titoli abbiamo assistito a una legislazione che ha detto tutto e il contrario di tutto e che ha scelto una sanzione amministrativa una sanzione penale una un danno ambientale come sanzione adesso lo vedremo
Come se fossero carte interscambiabili
O addirittura mettendole tutte una sopra l'altro stratificando relazione la stessa fattispecie sanzione penale sanzione amministrativa
E stazione pecuniaria ma sanzione di danno intesa come punitiva non come compensativa di un danno effettivo
Sì che in mancanza di questo linea direttiva in mancanza di questi principi ispiratori la nostra legislazione come è stato detto è rimasta in una situazione di settorialità
Frammentarietà
Minori tasse vitto ma soprattutto minorità proprio per mancanza di linee guida e come è noto quelle provenienti dal diritto comunitario purtroppo sono rimaste scritte non solo nei diretti ma anche del Trattato di Roma per cui del diritto comunitario come è noto abbiamo sempre fatto un Governo e un'interpretazione secondo una via italiana non sempre condivisa dall'Unione Europea donde le condanne dell'Italia come è noto in sede di problematiche ambientali
Ecco la riprova di questa mancanza di linea guida sia proprio nella disciplina del danno ambientale che mi si consenta dire nella stessa articolo diciotto che voleva rappresentare il primo approccio del legislatore a un fenomeno gravissimo come quella dell'alterazione distruzioni risorse naturali
è stato in realtà viver bene fin dall'inizio
Una norma non solo compromissoria che dice cioè a il contrario dia ma una norma che addirittura frena Nava sottolineo frenava una giurisprudenza e una cultura ambientale che era molto più avanti
Basta cito tre casi con questi cerco di dare un significato a questa affermazione primo l'affermato monopolio dello Stato di Lazio cui danno era già scritta originariamente articoli foto
Solo la giurisprudenza della Corte costituzionale ed il giudice ordinario recuperando la precedente giurisprudenza al mille novecentottantasei dissero che non si poteva ammettere un monopolio statale dell'azione risarcitoria
Quindi addirittura la giurisprudenza può fare un reperisce nasce di un precedente orientamenti perché il legislatore cercava di chiuderli
Secondo la legittimazione associazioni sì ma se riconosciute
La giurisprudenza aveva riconosciuto precedentemente all'articolo diciotto che associazioni che avessero stabilmente finirle ambientale
Con un duraturo perseguimento di quei fini naturalmente senza fini di lucro non profit e chi dimostrassero la partecipazione effettiva le problematiche ambientali avevo l'accesso alla giustizia
Sì disse l'articolo diciotto di carattere nazionale homo di almeno cinque regioni Terzo definizione di ambiente
Nessuno definizioni ambiente è stato già riconosciuto riportato nell'articolo diciotto ultimo elemento risarcimento quale risarcimento come corrispettivo di un valore economico il danno ambientale un risarcimento come sanzione
Tutti dissero appena letto l'articolo diciotto
Questa norma non prevede solo il ripristino e qui staremmo nella compensazioni di un danno effettivo ma prevedendo i risarcimenti in funzione della gravità della colpa e del profitto conseguito lasciano il giudice una valutazione assolutamente discrezionale
Tant'è che tutti lui notammo come i giudici a volte di guidarono poche centinaia allora di mille lire a volte i centinaia di milioni sì che il soggetto danneggiante praticamente andare incontro al giudizio senza sapere quale poteva essere l'esito
Chiudendo sull'argomento posso dire che tra sia oggi noi andiamo a vedere il testo unico ambientale ci ritroviamo addirittura nella stessa contraddizione perché pur avendo il nostro stato cercato di dare attuazione alla direttiva due mila quattro trentacinque che prevedeva sia pure una minimo comun denominatore di legislazioni in materia di prevenzione responsabile a dare l'ambiente
Il nostro legislatore facendo quel testo unificato di cui si è detto che non è né un testo punto ordinato né un Codice dell'ambiente
Ma è solo un collage Dino SME
Pur avendo davanti una direttiva che ha detto di voler attuare espressamente richiamandola ha diviso la normativa in due parti parlo della parte sesto una prima parte
Che sembra ottemperare alla direttiva comunitaria in termini precisi puntuali direi letterali ed una seconda parte che richiama l'articolo diciotto
Con le normative che ritornano con i concetti di colpa e quindi non più la responsabilità oggettiva per attività pericolose
Con i concetti di ambiente che non è l'ambiente definito la direttiva nei precedenti articoli tra fissa parte sesta ma l'ambiente globalmente considerato
E finale la splendida una possibilità di liquidazione del danno e in corrispondenza del valore economico del danno e quindi qui sembra funzione compensativa di un pregiudizio economicamente valutabile poi invece in una norma successiva aggiunge
Ma se non si arriva a una valutazione economica esatta congrua
Si applicherà una a titolo di danno una misura sanzionatoria paria trip volte la sanzione amministrativa può offrire una sanzione penale
In desta
I maligni hanno letto se si tratta di un fatto reato bagatellare
Pagando tre volte pagherà tanto si è si tratta invece di unitarietà
Da liquidare con accertamenti tecnici elaborati che richiedono tempo pagando tre volte la sanzione penale si libererà dell'obbligo molto più grave di risarcimento del danno ambientale
La conclusione quindi è che forse ancora oggi
Bondi un codice l'ambiente abbiamo bisogno perché dovremo aspettare almeno cinque dieci anni
Ma almeno di una legge quando di principi generali in materia ambientale questo potrebbe servire per riprendere un cammino nella direzione di cui si veda la prospettiva e non andandole a destra o sinistra o scegliendo di volta in volta come purtroppo è avvenuto fino ad oggi
Grazie Franco Giampietro
In relazione la cui relazione ovviamente
Dica pure fastidio dirlo e ripeterlo posso esprimere e lo vorrei tanto una sola cosa volevo sottolineare a proposito del monopolio statale della tutela ambientale essendo da quando la Corte Costituzionale ha affermato che l'ambiente è un valore trasversale
Si è affermato una una legittimazione delle regioni in questa in questa materia nel senso che lo Stato fissa limiti standard minimi di tutela che le regioni possono signore possono dare la maggior tutela secondo loro competenze regionali
Sì scritto parlare Giuseppe da pioli
Fabio che c'è in braccio sinceramente Fondazione idraulica
Per questa
Splendide iniziativa
Che
Si è concentrato complessivamente sull'innovazione dei diritti
Ecco credo siccome onorevole senatore
A informato della prosecuzione del lavoro su cui si vuole informare la Fondazione io credo che è un altro aspetto vada assunto assieme ai diritti di accesso i diritti dell'informazione Singh dei singoli e delle associazione ma anche della responsabilità
Degli interessi delle responsabilità dei sistemi dell'impresa e di tutte le espressioni sociali che sono una condizione per passa di efficace delle decisione
E una condizione di
Come dire responsabilizzazione nella formazione delle scelte
Dato che la cultura dominante fino a qualche anno fa anche nella legislazione italiana del comando e controllo dall'altra dall'esterno si è rivelata un boomerang rispetto alla sua efficacia e abbastanza parallela diciamo così alla
Evoluzione accelerata della delle direttive comunitarie del diritto comunitarie dell'evoluzione dei processi
Il gruppo indagine l'associazione
Da da cui prende il nome era
Associazione di cui faccio parte dare che dura da oltre dieci anni che si chiama centottantatré fa riferimento
A mio avviso alla al principale di sviluppo sistemi ecco della legge
Di riforma ambientale istituzionale in termine ambientale cioè quella detti impropriamente o in termini riduttivi della difesa del suolo
Dove già ci sono elementi che anticipano la direttiva comunitaria intanto nella
Nell'analisi e nel governo è anche nella gestione integrata delle acque e del suolo
E nella interazione fra queste due
Fra questi due beni collettivi
Fondamentale rispetto poi alle politiche territoriali urbanistica alle politiche economiche
Questo è un filone ed è un filone assolutamente
Da assumere
E che comporta anche un cambio di atteggiamento dalla discussione che ho sentito riproporsi qui sul Codice ambientale
Credo che ci sia un nesso
In prevalenza un dato e cioè l'atteggiamento dell'Italia
Nei confronti dell'evoluzione delle direttive comunitarie ore o di ricezione passiva
Oppure di dilazione nell'approvazione delle direttive comunitarie
Quando invece e le direttive comunitarie anche le migliori anche quelle più avanzate non tengono conto delle specificità di un Paese mediterraneo come il nostro da un Paese diviso
Tra i bacini del Mezzogiorno di Pazzini come il Po quelle del Triveneto
E quindi questo è poi una è un elemento di difficoltà pesante
Perché regolare in maniera uniforme realtà diverse è sempre un principio è sempre un elemento che che dà il senso di perdita della realtà in sostanza e dell'efficacia delle condizioni allora io credo che una prima indicazione di fondo
Da ricavare
Dalla non dalla memoria della della
Del ministero dell'Ambiente ma dalla sua dilatazione dalla dilatazione della cessione dell'ambiente
Sia proprio quello da parte dei governi italiani delle articolazioni territoriale per cui non c'è più l'interesse nazionale come elemento superiore
Stia proprio nella Verona inizia un'azione attiva propositiva in maniera da incidere nella formazione delle direttive prima che vengono attuate allora qui abbiamo un elemento come vere fondamentale di efficacia poi di alla a recepimento dell'attuazione delle reti delle direttive comunitarie
E in questo cambio di atteggiamento
C'è bisogno anche di una forte innovazione dei paradigmi
A partire dalla sostenibilità
Voglio solo citare senza motivarlo ma rispetto al mille novecentottantasette anno della istituzione del del ministero dell'ottantasei e ministero dell'Ambiente son passati anche vent'anni rispetto alla allora dirupo sostenibile
Che è un ossimoro
E che deve essere aggiornato
Io credo che oggi il termine della sostenibilità sia un termine molto più sistemico
Perché tiene in insieme come dire gli aspetti analitici di ecosistema gli aspetti economici e gli estratti partecipativi intera interattivi fra di loro e condizionanti e poi del cambio di segno della credibilità ed è la condivisione del del governo dell'ambiente questo è il primo e rispetto a questo Nottola naturalmente
Fonte profondo e ricco è stato gentile generoso nel passato e nel parlare senza insistere troppo sulla cosiddetto Codice ambientale che è stato approvato
In questo passaggio assieme a questa evoluzione a questa aggiornamento
Dell'approvazione del paradigma ambientale bisogna tener conto
Di altri due elementi
Il primo è la cessione dell'ambiente in sede costituzionale
E cioè
Secondo la costante giurisprudenza della Corte costituzionale
Dal mille novecento novanta sostanzialmente alle ultime sentenze l'ambiente non è mai considerato una materia ma è considerata un valore trasversale che in intera esistere con tutte le discipline conto teme materia in senso proprio con tutte le competenze statali regionali e locali
Ed è sulla base di questo che
La stessa Corte costituzionale intervenuta costantemente
Io credo che interpretando in termini evolutivo ma fedele all'ispirazione originaria della legge istitutiva del ministero dell'Ambiente è intervenuta proposte del governo delle acque e del suolo e sembra intervenuta a sostenere non di nuovi enti che si che si aggiungono alle istituzioni regionali e locali ma è sempre intervenuta ad affermare che il governo delle acque e del suolo va fatto per ecosistemi
E sulla base della cooperazione tecnica istituzionale fra Stato centrale e regioni questa è come vere una in novità è una innovazione cui la legislazione italiana non è che ha sempre tenuto conto perché ad esempio il decreto legislativo centocinquantadue
Del novantanove di questo non ha tenuto conto spingendo le regione che già avevano alcune vocazione istintive e conservatrici a chiudere se ne i confini amministrativi contraddicendo
L'elemento costitutivo del governo delle acque del suolo e cioè quello che si governa si conoscesse i governi si regola per ecosistemi
Tant'è che il bilancio idrico che è uno degli elementi costitutivi del governo delle acque del solo della sostenibilità
Dall'attività economica è un è un elemento che si è perso in questi anni
L'ultimo mito un orrore volto Gavioli il tempo corre io non avrebbe nessuna lesione molto interessanti su intervento ma purtroppo io devo fare invece però grazie grazie alla rete per manovre
Allora voglio solo richiamare il passaggio di adesso
Il passaggio principale di adesso sta
Nella riforma nella revisione del al così detto Codice ambientale che ha nella direttiva comunitaria qui se ne è parlato poco della direttiva comunitaria sulle acque
Due mila sessanta
E i cardini Dio una innovazione di sistema
E cioè governo Perego sistemi cioè dimensione economica della governo delle acque naturalmente anche del suolo e del territorio
E diritto di accesso è stato detto ampiamente stamattina ma anche il coinvolgimento delle rappresentanze degli interessi nella formazione delle decisioni nella loro modifica nel loro voi monitoraggio dove è essenziale a proposito di Val di Susa e di quant'altro che se vuoi coinvolgere davvero gli interessi economici altrimenti ci si dà ragione da soli allo specchio
Bisogna stabilire bisognasse che l'amministrazione si è affidabile
Che sia dotata di organismi tecnici e conoscitivi riconosciuti dalle parti in causa dagli interessi in conflitto e che sia individuato un percorso che non porta necessariamente ad esito unanime
Ma che ha un percorso condiviso per cui alla fine alla decisione davvero diventa impegnativa vincolante per tutti e largamente più riconosciuta da questo punto di vista credo che la migliore celebrazione
Non commemorativa
Della legge istitutiva del ministero dell'Ambiente posso trovare in questi mesi abbastanza confusi per la verità
Anche nel confronto delle opinioni anche fra Stato e Regioni fra Governo e Regione come dire uno degli elementi ordinatore nel quale io voglio dire si può assume la dimensione economica comunale un elemento di razionalità ma finalizzata ad obiettivi di sostenibilità che la direttiva comunitaria afferma e che verbalmente siamo tutti d'accordo il genericamente a ad apprezzare e a condividere
Mi spiace davvero di aver chiesto al dottor Gavioli di affrettarsi la sua relazionare interessantissima e credo che tutto il pubblico l'abbia abbia colto nella sua essenza dei rapporti tra economia ambiente dei rapporti tra legislazione comunitaria legislazione italiana
Adesso terminiamo gli interventi con l'intervento della dottoressa Rosalba del ministero dell'Ambiente poi nulla toglie che nel pomeriggio potremo ancora continuare il nostro discorso
Buongiorno a tutti e ho il piacere di portare in questa sede anzitutto il saluto del ministero dell'ambiente e la voce del ministero mi chiamo Rosalba Di Giulio Sala magistrato della Corte dei conti dall'inizio di questa legislatura
Sono stata chiamata a ricoprire l'incarico di vice capo dell'ufficio legislativo del ministero dell'ambiente
Vorrei dire brevemente soltanto due cose anzitutto come abbiamo già detto in atto questo profondo processo di revisione del codice ambientale
E vorrei informarvi del fatto che l'argomento trattato nella seconda sessione di questa mattinata cioè l'informazione del pubblico che è disciplinato nella parte seconda del Codice dell'ambiente
E proprio oggetto della riforma che nei prossimi giorni verrà varata
Siamo infatti predisponendo finendo di predisporre il testo di un terzo decreto legislativo correttivo
Che verrà a momenti portato all'attenzione del Consiglio dei ministri per l'approvazione per la prima approvazione
L'iter poi lunga complessa o prevede il passaggio tre volte in Consiglio dei ministri e le Commissioni parlamentari in conferenza unificata quindi sarà una riforma lunga ma speriamo di poterla condurre a termine prima possibile
E la seconda osservazione che mi preme effettuare e quella relativa al fatto che il ministero è ben consapevole della dell'urgenza della riforma del danno ambientale già segnalata dal professor Giampietro
Mi piace proprio dirlo di fronte al professor Maddalena che in passato tante battaglie ha condotto per quanto riguarda in particolare l'aspetto della giurisdizione sul danno ambientale dalla Procura della Corte dei Conti
E mi piace segnalarlo perché appunto è uno degli aspetti su cui particolarmente urgente allinearci al diritto europeo e quindi anche al testo della direttiva due mila trentacinque
E quindi ringrazio del del gentile invito a partecipare a questa interessante convegno spiegando che soprattutto il ministero possa condurre a termine
Il processo di riforma nel miglior modo possibile avvalendosi ecco soprattutto della dell'ausilio del mondo accademico
Che in questa sede così autorevolmente rappresentato e mi farò portatrice delle istanze critiche anche del senatore Ronchi per quanto riguardava il solo dal ministero e e di quant'altro vorrete comunque rappresentarci
Grazie
Grazie molto alla dottoressa Rosalba capito finalmente di Giulio me così giovane così lontano ed è una mia collega quindi io sono belli e dipende dalla polizia quindi questo dimostra ancora una volta quanto la Corte dei Conti tiene all'ambiente
E voglio solo dire una cosa che la prima sentenza in materia di ambiente
Risale al mille novecentosettantatré Parco nazionale d'Abruzzo ed è provenuta dalla Corte dei Conti
Non volevo finire comuni con Rosanna la Corte dei conti quindi ancora osanna però al ministero dell'ambiente
E alla tutela ambientale grazie a tutti ci rivediamo alle ore dicono vorrei sottolineare proprio per il fatto che relazioni di stamane sono state veramente di grande importanza interessa
E non minore sarà la sezione pomeriggio sarà presieduta dal giudice costituzionale qui
Alla quale si è venuti cortesemente invitati quindi il resto è un cortile un vibrante appello a vincere il Fauno del pomeriggio è essere presenti qui alle quindici e trenta