Intervista a Paolo Cento sul confronto politico all'interno della maggioranza in merito al rifinanziamento delle missioni militari all'estero, tra cui quella in Afghanistan e sul pericolo dell'inasprimento del conflitto in questo paese

Paolo Cento il sì scontato della Camera e quello anche il senatore in modo by partisan sulla missione militare in Afghanistan per un anno dovrebbe mettere al riparo la il governo dalle fibrillazioni che pur potrebbero esserci in vista della ormai tante volte
Discussa campagna di primavera dei talebani e così oppure in ogni caso le le lui eventuali nuove condizioni di guerra andrebbero porterebbero a ridiscutere tutto
Io voglio essere molto chiaro ed esplicito noi abbiamo assunto un impegno sull'Afghanistan qualche giorno fa è ovviamente lo manterremo in Parlamento
Però una volta liberi dal ricatto del decreto sul rifinanziamento delle missioni dal giorno dopo
Bisogna riaprire una grande offensiva politica all'interno del Parlamento e all'interno della maggioranza per ridiscutere la missione militare in Afghanistan e porre al centro di questa riflessione una una forte iniziativa nell'ONU per porre anche fine alla presenza dei militari in quel Paese
Lo dico perché sarebbe
è del tutto inaccettabile che questo dibattito sul ritiro del degli italiani dall'Afghanistan nessun ritiro dell'ONU dall'Afghanistan ma delle truppe militari non lo facessimo fossimo costretti a farne uno di fronte a un'escalation militare ulteriore magari a rischio del coinvolgimento del contingente italiano anche con la perdita di di qualche vita perché in quel caso sarebbe strumentale e anche odioso dal punto di vista umano la strumentalizzazione della morte di qualche soldato e quindi dobbiamo io credo porre questa questione al centro
Del dopo decreto anche perché finalmente potremmo discutere liberamente senza il condizionamento di un voto da dare a sostegno di una decreto legge del governo e potremmo farlo quindi
Con più forza e più efficace dice il governo non può assumersi la responsabilità di avere morti sulla coscienza ma io dico che il problema in è che il governo deve riflettere sulla necessità di
A rafforzare e rendere più evidente una strategia di ritiro delle truppe militari di occupazione
In questo quadro la giudico positiva la decisione di inserire nel decreto la conferenza
Internazionale di pace però bisogna dire subito che la conferenza internazionale di pace finalizzata al porre fine alla missione militare dell'ONU e alla conversione assolutamente civile degli aiuti e degli interventi
E degli interventi a sostegno
Della popolazione afgana
Quindi li ripeto vorrei che questa discussione la si faccia senza bisogno di parlare dei morti è che mi auguro che non ci siano e quindi la dobbiamo fare libera da ogni condizionamento ma subito
Oggi il sottosegretario forcelle ci diceva ci aspettiamo dagli attacchi al contingente italiano
Ovviamente sottosegretario forse c'è aria probabilmente gli elementi per esprimere questa preoccupazione e questo conferma la necessità di una ridefinizione subito dopo il voto in Parlamento dà il senso di questa ammissione e credo di mettere al la necessità di mettere all'ordine del giorno
Il ritiro dei soldati italiani io dico che entro il due mila e sette che il due mila otto deve essere l'anno del ritiro e su questo dobbiamo aprire un confronto politico molto seria all'interno del Parlamento e della maggioranza
Lo dobbiamo fare
Nelle settimane prossime dopo che avremo da archiviato la pratica di questo decreto su cui manterremo la nostra realtà di un voto positivo
Con ciò che abbiamo detto nelle settimane scorse come giudicare infine l'intervista di Lamberto Dini che chiede al governo un'autosufficienza totale anche
Al Senato dove di fatto non c'è sulla carta
La sufficienza degli eletti sul decreto affidando anche qui io credo che è assolutamente legittimo che ci possono essere dei voti
Di obiezione di coscienza
Assuma Terje così rilevanti come quelle relative alla pace all'impegno dei militari italiani all'estero mi auguro che la maggioranza sia autosufficiente come Dirty stiamo lavorando per questo risultato però non è un obbligo ne è scritto nella Costituzione né può essere utilizzato strumentalmente che sul decreto
Come questo vi debba essere l'autosufficienza dalla maggioranza se il decreto passa vuol dire che c'ha la maggioranza del Parlamento
Nessuno né all'interno del centro sinistra né all'interno del centrodestra lo può strumentalizzare per fare sgambetti a questa maggioranza