L'evento è stato organizzato da Partito Socialista Italiano.
Sono intervenuti: Nicola Capria (PSI).
Tra gli argomenti discussi: Psi, Sicilia.
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PSI
La parola al compagno capriata nel tempo che dopo il compagno Capria ci sono iscritti a parlare e molti altri compagni tra tutti
Non è il caso di allegarli la componente di solo convoglio Nicolosi compagno Buzzanca segretario
Del partito radicale i compagni deputati regionali i compagni rappresentanti del del poi della della delegazione socialista al governo e tanti altri componenti i Rutuli quindi l'avvertimento UE che i lavori proseguono dopo parve un'azione intervengo con Pagliuca
Compagni delegati al nostro sesto congresso regionale
Io credo che sia
Doveroso
Renderò omaggio non
Per una forma di auto almeno che pure sarebbe legittimo
Evidenziare come questo nostro congresso
Stia dando la misura dalla propria dalla maturità del nostro partito
Dalla capacità del nostro movimento
Di influenzare
Categorie certi ambienti
Nuovi
In questa nostra regione
Attraversata da problemi
Di grande spessore politico e sociale
Questa constatazione deve
Indurci
A una crescita dalla nostra consapevolezza
A una maggiore maturazione
Dei termini
In cui si sviluppa una iniziativa politica in Sicilia dal Mezzogiorno dal contesto
Di una vivacissima iniziativa politica sul piano nazionale
Da questo punto di vista io voglio rivolgere alla tutti compagni al gruppo dirigente a tutti i delegati
Un invito alla riflessione
Al di piegamento su se stessi
Per evitare
Precipitoso e fughe in avanti
Dalla consapevolezza anche delle difficoltà che nonostante lo smalto dell'iniziativa politica permangono
In un Paese difficile in un paese caratterizzato da quella che è stata definita una specificità che è stata al contempo causa ed Effetto una immobilità del nostro sistema
Sono proprio le difficoltà crescenti
Che devono indurci a una padronanza dei termini reali dalla questione senza facili ottimismi
E senza fughe in avanti
E pur nella polemica legittima dobbiamo impadronirmi ci di una diagnosi che ci consenta di guardare col vitalismo alla concreta possibilità di definire le forze di sostegno di una strategia di cambiamento in Sicilia come nel resto del Paese
Perché da soli
Da soli
Quale che sia la lucidità dalla nostra elaborazione
Non ce la facciamo
Da qui l'esigenza di non pensare esaurita la politica delle alleanze nel nostro Paese di quelle tradizionali e anche di quelle da costruire se si creeranno le condizioni sarà nostra iniziativa politica creerà le condizioni
Dune evoluzione verso la costruzione quel bar la grande forza riformatrice che è stata senza anche negli anni del passato una nostra ambizione
Questo nostro congresso quindi non può essere afflitto da dietrologie
Né tantomeno consumarsi in una interpretazione dalla geografia interna di partito che quali che possano essere le dialettiche io credo che resta saldamente ancorata all'interno di alleanze sperimentate e che si sono rivelate stabili
Questo non può significare scoraggiamento di processi dialettici
Non posteggi non può scoraggiare il tentativo
Di trovare uno spazio per rendere più adeguato il nostro partito ha compiti enormi che ci attendono
Per rendere in una parola il nostro partito più moderni
Più attrezzato più adeguato più capace organizzativamente di esprimere al proprio interno
Quella grande poi azione sociale così varia così profonde che noi abbiamo una la Società anche se sino a oggi non si espresse in termini di consenso
Elettorale tale da darci quella forza e quella capacità di essere centro di Arcuti nazione i più vasti schieramenti in una concezione che non vuole essere di centralità socialista ma che vuole essere di esaltazione d'un ruolo di responsabilità che i socialisti si appartiene
Questo congresso non d'uno deve dunque avvitarsi in una spirale Pietro logica
Ma deve cercare invece di porre con forza la grande questione politica che noi abbiamo assunto che noi abbiamo posto nel dibattito italiano e non da oggi
Questa stessa questione non l'abbiamo posto in fondo anche prima dalla presidenza dal Consiglio socialista
Quella da la governabilità è una carta nostra
Ed è una carta che ha messo in crisi politiche che sembravano vincenti ha messo in crisi la carta dalla politica dell'unità nazionale
Ha messo in crisi la politica dalla con un saggio addetti consociazione Isma'
Ha consentito di riproporre in termini nuovi avanzati un ruolo positivo è sempre più significativo dalla cultura riformista dalla cultura riformatrice
Ahimè troppo a lungo rimasta subalterna dinnanzi alla imperante egemonia leninista gramsciana che aveva fatto decadere nel nostro Paese il senso vero delle tradizioni laiche
Riformatrici
Che sono l'anima dalla cultura riformista
Che intravvede proprio in un felice rapporto dagli uomini con la natura la possibilità di guardare con sufficiente fiducia un avvenire di progresso per tutti
Per tutta l'umanità per il nostro Paese per le classi subalterne per i ceti sociali dal nostro e le categorie dal nostro del nostro Paese
Abbiamo messo in crisi i fattori così devastanti del dibattito politico nel nostro paese e abbiamo scommesso e scommesso sino in fondo tante volte nello scetticismo generale oggi sono in tanti anche gli intellettuali
Che scoprono l'esigenza di misurarsi con le ragioni bella ha ragione
Perché noi per primi
Vogliamo Safar sapere hanno gli stessi e agli altri che il destino degli uomini e la ragione serve consentito infiora letterario un grande intellettuale europeo
Thomas Mann negli anni ruggenti amari delle Valdemar stazioni naziste lanciava al mondo la ragione come destino degli uomini
Ed è alla ragione che dobbiamo noi fare ricorso se vogliamo in qualche misura a fare giustizia delle facili dei facili giudizi che negli anni passati sono stati formulati attorno alla iniziativa socialista ricordate sono freschi ancora di inchiostro i giornali la polemica su Proudhon
Le provocazioni culturali che abbiamo fatto nel nostro Paese le provocazioni viola oggi che e noi assistiamo a un panorama cangiante quello che era il credo nostro comincia oggi ad essere dottrina ufficiale ho sentito anche il segretario del partito comunista il compagno Colajanni
I darci una lezione quasi socratica
Che rinnega nei fatti ogni concezione egemoniche soprattutto rifiuta la dottrina dal possesso per tutti della verità
Non vogliamo far lezione a nessuno
Noi non vogliamo averne e non vogliamo neppure farne e concepiamo questa presa di posizione dei comunisti comun senso non secondario dei tempi e con una disponibilità ad un dialogo che lascia
La logica tradizionale che voleva affidare al nostro partito un partito definitivamente subalterno afflitto nel doppio destino o con la Democrazia Cristiana in funzioni subalterne o col Partito comunista in funzioni subalterni questa è la sfida che noi abbiamo fatto e che risulta sul piano culturale
Assai vincente assai persuasiva
L'aver messo dunque la questione la governabilità non in termini formali al centro del nostro dibattito politico è questione che pone in termini riassuntivi tutte le contraddizioni e i ritardi dalla politica italiana
La questione istituzionale non è una questione formale
è un tentativo di ripensamento del cammino sin qui percorso dalla democrazia italiana
Dalla Costituente dalla Costituzione
Ad oggi nel tentativo di individuare un giusto rapporto tra istituzioni e democrazia democrazia reale nel nostro Paese tra la possibilità di un collegamento vero e creativo
Tra la politica e lei deve che sono nel cuore degli uomini ci sarà pure una ragione compare
Se
Questa Italia
Che è riuscita a dare di sé stessa un'immagine di assoluta modernità
A noi stessi all'Europa al mondo
Se questa Italia che è riuscita ad esprimersi nonno all'interno di una democrazia garantista
Secondo una interpretazione routinaria e di maniera delle garanzie costituzionali ma quella che si è espressa attraverso i referendum di uscita dare
Una grande significativa immagine di questo nostro Paese
Il referendum del mille novecento
Settantasei con i referendum vittorioso sulla
Sul divorzio che mise in crisi il tabù e la credenza d'un'influenza decisiva su questioni di grande importanza Dalla Chiesa nei confronti dal voto e delle opinioni degli italiani
E successivamente nel mille novecentottantacinque il voto sulla scala mobile
Voluto dai comunisti
Concepito come un incidente di percorso per far cadere la presidenza socialista
E che è stato un boomerang per gli strateghi delle Botteghe Oscure e che ha rappresentato una cesura profonda in questo Paese quasi uno spartiacque
Uno spartiacque profondo e ha fatto cadere l'idea forza
Su cui si è costruita in quest'anni l'egemonia dal partito comunista
E ha lasciato lungamente credere che non potesse essere articolata una politica nei confronti dalla realtà dalla fabbrica soprattutto quando venivano messi in discussione le politiche salariali alle retribuzioni senza il consenso dirimente del Partito Comunista Italiano
Una grande lezione di modernità e di democrazia
Che è partita proprio dai centri operaia che ha dato la misura di una disponibilità dalla realtà dalla fabbrica farsi carico dei processi di rinnovamento e di crescita di questo Paese
E a scontare deve misurarsi nei vincoli crescenti dalla competitività internazionale e che deve essere quindi un Paese che riesce
A tenere alto il profilo dalla sua cultura industriale dalla sua scienza dei processi di innovazione dalla ricerca scientifica e che essa
Di dover vincere in questa competizione esaltante in un mondo che si rimpicciolisce in un mondo che è stato definito da un illustre sociologo il villaggio globale
In un mondo in cui tutto si tiene in un mondo in cui commessa per commessa si stabiliscono i livelli di occupazione dalla FIAT di Torino a lavaggi di fatti o alate se di Catania
Sono queste le questioni che devono essere portate al centro dalla nostra analisi per stabilire che quando noi come alcuni dicono ci mettiamo con questi problemi dalla politica di risanamento economico non poniamo un problema comunque ma vogliamo porre un'inversione di tendenza nei confronti di quella cultura
E aveva avuto la sua summa teologica
Proprio nel millenario Isma'comunista e cattolico
Con quel sincretismo ideologico e ci faceva vedere dinnanzi a noi
Porrò con il grande respiro epico
Di un uomo come Berlinguer un destino progressivo
Di rinuncia e via Pora mento su cui dovevano necessariamente nascere le grandi alleanze per ricacciare indietro una concezione dalla democrazia che noi vogliamo
Democrazia di contrasto e democrazia che si ravviva nel limbo delle battaglie col conte antisportivo dal popolo italiano che resta sovrano è che il no misura dalla validità delle scelte che noi vogliamo portare avanti una rivoluzione davvero di trecento sessanta gradi
E che impongo costituisce il filo conduttore
Di questa nostra politica
Negli ultimi dieci anni
Un filo conduttore
E a dar via via che il dibattito avanza
La misura dalla capacità di aggregazione anche di nuove di nuove forze
Che non appare più
La trincea debole dei socialisti ma che scuote la cultura giuridica
Che scuote il dibattito teorico il richiamo attorno a noi le coscienze più lucida dalla cultura dalla cultura laica
E ci consente di sentirci meno isolati come fossimo portatori d'una dottrina ereticali si ma non certamente fasulla
Di una dottrina senza sostanza basiche ponessimo problemi che non sono al cuore dei problemi dalla società italiane
Problema della governabilità dunque come una esigenza irrinunciabile che ha il suo momento fondamentale il suo spazio ovvero di politica moderna
Nella grande questione che abbiamo sollevato
Che non è soltanto quella dalla costruzione di un'alleanza riformatrice ma prima dall'alleanza riformatrice la condizione irrinunciabile che la rende concrete perseguibile nei tempi più o meno medio più o meno lunghi dalla dalla riforma istituzionale
Dovendo tutti sapere che se non cambiano come del resto è stato detto è stato detto in questo nostro dibattito se non cambiano le regole del gioco è difficile che cambino i giocatori e che senso ha
E attorno a questa nostra politica
Ci troviamo sempre in fondo i tradizionali dirimpettaio i nostri i comunisti
E dall'altro la Democrazia Cristiana
Che naturalmente indugia ancora no al teorema Demi Tiano strano teorema
Quello del riconoscimento questa dottrina costituzionale nuova dall'onorevole De Mita quella del riconoscimento dal ruolo di opposizione costituzionale ai comunisti che sconta in partenza la morta gora
E il ruolo di satellite dei partiti laici non invece intendiamo porre elementi di novità e di alternanza
E perché no persino di cambiamento profondo e di superamento dal ruolo centrale dalla Democrazia cristiana senza per nulla letteraria le condizioni delle nostre scelte strategiche poiché noi certamente non pensiamo ad uno schieramento alternativo di sinistra
Non pensiamo certamente ed Alberto Martelli ieri sera
Quando ha rievocato quell'immagine felice di una polenta l'attivato una polemica con l'onorevole Occhetto il problema non era certamente quello formale di garantire alla casa socialista le condizioni
Dall'ospita bimbi dall'ospitalità di più numerose
Di più numerose presenze ma il problema è vera e rimane
Quello invece di una riscoperta dalla cultura riformista
Che non a caso e nessuno può contrastarlo
Sì sviluppo nel nostro partito dalla nostra storia nelle nostre battaglie con contraddizioni con luci con ombre
Tante volte anche con rigurgiti massimalisti che tante volte andarono anche oltre lo stesso massimalismo le concezioni tradizionali del partito dal partito comunista
Ma è qui il nodo centrale nessuno può illudersi chi dobbiamo dirlo con molta e non vie nessuna possibilità
Di giudicare questo nostro dire il nostro dire il nostro modo di ragionare non invidio ma quello di tutti noi in questo essendo tutti su una posizione univoca una forma di indulgere a concezioni tradizionali via troppo a lungo han pesato nel dibattito tra noi comunisti
Che voleva accreditare l'idea che il dissenso comunque potesse significare anticomunismo ieri ho letto un fondo Ielo ieri l'altro molto intelligente
Di non crei sulla stampa che suggeriva sul Corriere Della Sera che suggeriva una modifica del Codice di interpretazione qua su una modifica dal vocabolario dicendo che anticomunista per i comunisti
Significa di volta in volta dissentire anche se poi ci si accorge che quel che era stato il dissenso di ieri diventava di Ibla religione ufficiale di oggi dal Partito Comunista
E allora
Perciò
Nessuna volontà pervicace
Di giudicare il suo di ritenerci vincitori dal dibattito devono invece emergere le questioni importanti le questioni reali che abbiamo nel nostro lungo il nostro cammino
Sapendo io Civardi adesso questa concezione libertaria della democrazia
E si va verso questa modifica profonda delle istituzioni italiane tali da determinare una caviglia una canalizzazione nuova di verza
Del consenso attorno alle istituzioni al nonno questa mortificante costo mortificante rapporto di contraddizione tra società novità
Che sono presenti nella società italiana e questa sorta di anchilosi delle istituzioni che non riescono più a farsi carico né in termini di volo cita dei processi di decisore né in termini di capacità di cogliere queste novità
Non riescono più a farsi carico di questa società in profonda cambiamento credo che nessuno possa contestarlo ci compagni che siamo stati noi il primo partito ad avvistare
Nella Panorama italiano questa società in cambiamento
Per a sette anni fa quando si cominciava a parlare di queste cose persino il made in Italy fu argomenti di contestazione
Da parte di chi ci giudicava
Tenaci c'è chiedo Tucci ottimisti
Ieri Martella dato le cifre dalla nostra
Politica dalla situazione italiana e naturalmente all'interno di questa novità che va accolta di questi successi che sono stati conseguiti
Dal nostro punto di vista dal punto di vista meridionale si tratta di utilizzare queste nuove circostanze queste nuove opportunità sapendo che ci sono anche una miriade di rischi
Correndo tutti obiettivamente il pericolo
E questa stessa situazione diventi un'ulteriore occasione di rilancio di sviluppo distorto dal paese di rilancio dalla logica dello sviluppo duale del paese verità vera che noi noi meridionali
Noi socialisti meridionali
Dobbiamo misurarci con questo scenario nuovo che si delinea
Stabilendo quale deve essere il destino del ruolo del Mezzogiorno come fattore di ulteriore consolidamento dei processi di crescita e qual è il ruolo e lo spaccio del Mezzogiorno
Per un'inversione di intendenza di tendenza all'interno dell'Italia che cresce che si sviluppa che si rafforza perché va ad esercitare andando ad esercitare un ruolo sempre più prestigioso
Nella rapporto all'interno delle grandi democrazie produttive delle grandi democrazie industriali qui è il vero il vero problema
E il vero problema è appunto questo
Quello dell'allargamento
Di una coscienza meridionalista che consideri il Mezzogiorno all'interno dalla politica economica nazionale
Non si tratta di indulgere più quale che sia il destino dalla nuova legge sul Mezzogiorno che in ogni caso postula istituzioni efficienti regioni efficienti comuni efficienti capacità progettuale
Quale che sia il destino dalla legge sessantaquattro delle leggi sull'occupazione sul rinvigorimento dell'imprenditoria giovanile quale che sia questo destino dobbiamo stare attenti alle politiche generali
Alla politica del Bilancio alla politica
Di compatibilità nei confronti dal Mezzogiorno e va considerato sempre più con un vincolo positivo nei confronti dalla politica economica nazionale i dati dal Mezzogiorno voglie conoscete non vanno neppure per stellette li conosce non vanno neppure questi letti in termini pessimistici quasi che non ci fossero novità nel Mezzogiorno io ve le risparmio
Ma basta cioè danno al Comune triplicato il reddito pro-capite
Un Mezzogiorno in cui cominciano ad affiorare i ceti imprenditoriali
Un Mezzogiorno socialmente maturo affamato di autogestione di democrazia
Con processi di crescita notevole sul piano culturale
Una realtà giovanile profondamente attraversata da queste idee da queste sfide dalla modernizzazione un mezzogiorno che certamente si trascina dietro una serie di punti di debolezza ma che al proprio interno le forze sufficienti per guardare organizzare all'interno del Mezzogiorno
Una strategia che abbia nel Mezzogiorno forze di sostegno adeguate
Naturalmente quello dell'imprenditoria e fondamentale e quello della nuova imprenditoria devo proprio l'altro giorno in un simpatico saggio di Giorgio Ruffolo che guarda caso mentre si proclamano queste cose
Quei pochi focolai di imprenditoria imprenditrici vanno nel Mezzogiorno vanno del tutto scomparendo guardate l'esperienza della Sicilia
E vi rendete conto che se un punto di debolezza viene le nostre cose e che persino le grandi opere che si fanno nel Mezzogiorno sono progettate altrove ed eseguiti da imprenditoria diverso
Ora non vogliamo invocare una sorta di apartheid una sorta dal Regno del Sud o contro il Nord ma quando questo diventa strategia e in politica di scoraggiamento c'è di che allarmarsi
Io non sono tra quelli che considerano la politica del centrosinistra una politica devastante su tutto e su tutto l'arco delle conseguenze non è così
Non è così neppure per le cattedrali nel deserto perché se non altro hanno dotato di mezzogiorno dura realtà operaia adulta e matura
Che ha consentito condizioni di ambiente e consentono investimenti produttivi e l'imprenditoria arrendi Piva adegua che accada da buste leggetevi le ultime statistiche dal Banco di Sicilia
E troverete come accanto a questioni di piccola dimensione vanno però maturando grandi novità e novità di grande importanza è un'industria che si misura nei mercati internazionali e mondiali
Potrei farmi nome cognome potrei darvi una statistica leggete vi raccomando anche queste documenti attenti per dire che all'interno di questo processo di crescita è dato cogliere in provincia di Messina
Un'industria tessile che ai mercati in Germania
è dato cogliere ad Agusta e dato accoglierà Siracusa gruppi imprenditoriali metalmeccanici che lavorano in Iraq in Iran in Medio Oriente e lavorano anche la stessa America in Egitto
Perché questo è un Paese il nostro e non esporta ha detto bene
Così ieri sera Martelli soltanto cose belle prodotto dalla fantasia ma esporta robotica esporta tecnologia
Ed è proprio all'interno di questi processi che sembrano Horri allocare nel Mezzogiorno condizioni per quella
Nuova fase del meridionalismo che non può essere misurata voglio dargli un'equazione che può essere in qualche misura semplicistica ma che credo coloro che aspetti reali per una lettura del Mezzogiorno che non va fatta in chiave di differenziali di benessere
Ma vada fatta in chiave di differenziali di produttività
Questo il punto vero del in termini nuovi
Dalla nostra battaglia dalla questione del Mezzogiorno e perciò la scuola la ricerca scientifica il ruolo delle università il ruolo delle associazioni di categoria il volo dal movimento cooperativistico il ruolo del sindacato
Il ruolo del sindacato che vogliamo concretamente meridionalista
Conciapelli indo che il grande ruolo d'una forza sociale nazionale
Deve farsi carico in prima persona superando anche i ritardi le pigrizie e attraverso un poco tutti i partiti quando si discute di problemi del Mezzogiorno quasi che ne ha di Spello al Sud dopo le risorse vadano Turi spersi disperse anche questa questione che qualcuno ha tentato di rinverdire in questi giorni persino un ministro dalla Repubblica e davvero risibile Contestabile come le espressioni vigoria dal resto contestato anche a giardini dagli amici dalla DC che fa il conto e stabilisce che la spesa ordinaria corre più al Mezzogiorno
E che quindi il Mezzogiorno e destinatario perciò spesso quasi struttura parassitaria della reddito prodotto al Paese la idea che vuole accreditare in una sfida internazionale sempre più crescente non c'è Paschos ibrida di perder tempo e che gli sforzi vanno fatti dunque laddove l'Italia produce dove gli investimenti possono subito diventare al reddito e produttività questo il pericolo e assieme al pericolo a questi pericoli
Tutt'altro che secondari sogna registrare questa caduta a di tono dalla capacità di contestazione
Della regioni meridionali del Mezzogiorno nei confronti delle scelte di politica economica nazionale
C'è una doglianze una critica dobbiamo fare noi alla realtà autonomistica dalla Regione soprattutto alla regione siciliana
E questo mancato ruolo questa grande capacità progettuale questa grande capacità di essere forza di sosta Ennio di una politica e di un tempo nuovo dalla politica meridionalista proprio nella fase in cui le imprese ricostruiscono rimane
Dica e di un tempo nuovo dalla politica meridionalista proprio nella fase in cui le imprese ricostruiscono i margini di reddito e di profitto proprio nel momento in cui i conti economici dal paese
Ma hanno perso il risanamento è proprio ora che porre bisogna porre che Faggi la grande questione
Perché facciamo
Del nostro Mezzogiorno i rimarrebbe gliel'ha detto
In questo scenario altamente positivo ci trasciniamo dietro una serie di questioni quella del Mezzogiorno e quella dell'occupazione che è questione
Meridionale una simulazione di studiosi di economia fa ben guardare che se non vi sarà
Una ripresa
Dalla dimenticata programmazione
Poi che pure in questa fase in cui noi per primi
Scopriamo l'esigenza di politiche economiche coerenti con la logica del mercato non intendiamo indulgere per nulla una concezione thatcheriana
Di un mercato neutro registratore degli elementi di forza degli elementi di debolezza dal nostro paese ma vogliamo un governo saldo delle economie
E una fase di ripresa di un coperto salvo dell'economia deve emergere con forza la centralità dalle nostre questioni sarà bene discuterne pure
Se non vogliamo che tutto si trasformi in un codicillo rituale
In un
Cahiers de doléances aggiuntivo
Che tante volte non fa pure neppure a parte dei documenti nazionali
E viene aggiunto a parte
Quasi ripetendo questo stereotipo dalla questione femminile dalla questione dal Mezzogiorno come condizione aggiuntive non condiziono unitaria della politica nazionale e dalla politica del nostro Paese e quindi anche dal nostro dal nostro partito
E naturalmente bisogna armarsi di diagnosi pertinente di forze adeguate e di forza di sostegno adeguate piante nella vita interna dal nostro partito per fare emergere questa grande
Questione perché vorremmo e aspireremmo con tutte le nostre forze
A sentir parlare di un Mezzogiorno diverso
Questo nostro Mezzogiorno che acquista agli onori della prima pagina solo per i nostri guai che nessuno intende minimizzare
Ma ahimè quanti sono gli eroi
Dalla sesta giornata
Quelli di cui parla Sciascia che se che esemplare vicenda questa tenace cultura dal dogma in Italia
Un intellettuale laico che scuote la morta gora introduce elementi di provocazione per poco non è stato sottoposto a linciaggio e naturalmente ha sbagliato
Ha sbagliato quelli che si sono affrettati che si sono affrettati ad interloquire alla prima giornata
Se si fossero fermati alla terza considerata la grande capacità di russare si sarebbero accodati al coro generale degli Osanna tori postumi ma restano la quelle considerazioni anche lì
Le ragioni dal nostro rapporto con la cultura e con la politica non abbiamo mai voluto concepire un rapporto di ancillare con la cultura ma un rapporto di grande autonomia e di grande libertà vorrei dire che non abbiamo bisogno
Di intellettuali o di scrittori
E indurlo buono alla
Fare i segretari dell'opinione dominante
Abbiamo bisogno invece di intellettuali che sappiano recuperare il paese tutto il Paese alla conoscenza critica e non a Losanna
Avendo il sentimento dalla storia dal dramma dalla storia dei problemi che vanno ogni ora costruiti e possibilmente risolti ma sapendo che nessuno di noi nessuno di noi
Alla ricetta del Paradiso Terrestre questa la condizione la concezione laica dalla vinte sapendo che questo è il metodo migliore per far politica mi tornano alla mente le espressioni di un grande intellettuale laico testé scomparso
Professor Romeo siciliano e non a caso siciliano poi che tante volte ha poi vero su può indulgere di tanto in tanto alla retorica e alla ragione iscriveva che in fondo la cultura
E la poesia galleggia
Perché qui nell'isola nasce la cultura e galleggiano le grandi novità e i grandi ideali problema nostro è quello di impedire
E queste emorragie di risorse continuano riuscire della determinare a condizione di fedeltà restando qui tra di noi come del resto ha saputo fare Leonardo Sciascia che va ringraziato per il fatto di saper stare
Né a Firenze né a Milano né a Roma ma Regal muto sapendo stare nel cuore dalla Sicilia e ponendo perciò problemi a tutti noi sapendo tutti i lavori che abbiamo un amico ma abbiamo anche a un giudice che separa avventura Daligna Simo sa anche esprimere il potere corrosivo se si vuole dalla critica la critica deve essere corrosiva
Dunque il problema istituzionale al centro dalla nostra strategia e che sia la strategia giusta si evidenzia anche nella vicenda di questa crisi
Dalla quale a poco
Si riesce
Ah scarnificata i termini della questione nonostante
La virulenza del dibattito di questi giorni
E proprio una verifica
E tutto andrebbe bene
Prima ci si disse eravamo che non volevamo osservare la staffetta
Poi
Questo polverone polemico è caduto
Ci si disse
E si fece ritenere
Un nostro errore
Sulla pregiudiziale per Andreotti
Ispirata un concetto anche essa positivo
Quella di una responsabilità formale al massimo livello dalla DC per guardare con sufficiente fiducia la possibilità di un impegno e tuttavia caduta
Oggi le pregiudiziali di chi sono a me tante volte viene il sospetto e in rapporto di contraddizione di contrasto col tentativo dall'onorevole Andrea otto sia in maniera sempre più chiara con ogni giorno che passa l'onorevole De Mita
Andreotti ha balbettato qualche volta non essere alla questione referendaria un dramma
Ma le abbiamo fatto di referendum nel nostro Paese ne è uscita rafforzata la democrazia la società e la libertà degli italiani e anche la politica anche alla politica nostra vorrei dire paradossalmente persino è stata rafforzata la politica delle alleanze di governo quale
Verità qual è allora il problema la verità che non si vuole dare spazio all'Italia moderno e sensuale
Dopo che tutti discutiamo tanti anni e non voglio più abbandonarmi alla retorica pagine sui problemi dalla giustizia ma che li abbiamo inventati noi
Per quando dirà poi cose più pertinente
Ma voglio dire e questa è una questione reale
Un dibattito che si sviluppa all'interno dalla stessa magistratura
è una questione che si è configurate sviluppata come una delle spine irrita attive più gravi del sistema democratico del nostro fai
Questa Pertinace volontà di rivendicare spazi di assoluta deresponsabilizzazione
Per i giudici che poi devono essere giudicati dai loro stessi colleghi addirittura dal Consiglio superiore
Della magistratura quali sono le questioni che possono fare intravedere come taluni dicono un Medioevo prossimo venturo per la giustizia italiana
Così non va
E questa rivendicazione progressiva ad uno spazio di supplenza che diventò persino teorico nel dibattito
Pubblicistico nel dibattito anche scientifico
Questo dalla giurisprudenza alternativa
Questa dalle fonti dalla giurisprudenza come produttrice di diritto
Una seria alterazione del sistema democratico e delle regole fondamentali della democrazia
Si è tentato in mille maniere
Ed è vorrei dire una soluzione evade vorrei dire il senso dalla nostra modernità probabilmente quando noi stessi cominciamo la campagna riprendere prenda Ria non coglie mo'sino in fondo la carica positiva la carica dirompente alla carica costruttiva
Per determinare alla riallocazione
Di risorse e di fiducia dei cittadini nei confronti dalla politica quale metodo migliore
Per tutti parlano anche coloro che ci censurano dal Palazzo e guarda caso poi quando ci Palazzo esce dal palazzo e si presenta alla gente allora tutti partono dall'altro lato
E ci dicono che siamo dei
Forse disse stanti degli equilibri degli equilibri democratici
Ma viviamo in un'epoca di impetuose contraddizioni basterebbe leggere per dimostrare che siamo nella via giusta l'editoriale di domenica scorsa di di Eugenio Scalfari che sembrava il solito editoriale dalla disperazione
Ancora oggi c'è chi parla di governo diverso la vogliamo fare un governo che assicuri la governabilità
Perché sappiamo proprio noi di non poter rinunziare a questa carta fondamentale e sappiamo pure che le grandi questioni che abbiamo posto sullo scenario del dibattito politico la stessa questione istituzionale ha bisogno di tempi di maturazione
E che abbiamo bisogno quindi di preparare alle condizioni obiettive per coinvolgere in questo tipo di proposta l'affinamento delle forze culturali sapendo che anche quando parliamo di presidenza dalla Repubblica eletta
Dal popolo direttamente non introduciamo queste di nuova furono presenti alla costituzione al dibattito costituzionale
Tra chi si ama ricordare che fu un grande democratico persino lo a sollevare il problema
Fu Piero Calamandrei a una questione dato bene ieri Martelli e non poniamo per noi ma che poniamo alla sinistra se vogliamo andare verso una costruzione vera
Di forze riformatrici che siano i doni a creare un'alternativa ma non un'alternativa dall'avvento e del regime
L'alternativa del regime così come è stata posta in questi anni
L'alternativa che aveva i suoi referenti nella politica internazionale o con mosco con l'America ma ci rendiamo conto di quanti passi in avanti abbiamo fatto
E attraverso qua sta in questi passi avanti quanti ritardi abbiamo accumulato o dicevo al congresso di Messina nei confronti dei compagni che tante volte
Così orgogliosi della propria storia non riescono ad maturare anche un giudizio in qualche modo non dico di dissenso ma una valutazione obiettiva delle questioni
A noi l'Europa oggi l'Europa che diventa la dottrina e tante volte persino i comunisti ci fanno lezione di europeismo ma quando sono arrivati all'Europa quand'è arrivata la sinistra l'Europa noi stessi
Arrivammo con una mente lucida e sempre anticipatrice di Riccardo Lombardi quando sindaco in Parlamento a dichiarare la nostra adesione al mercato comune erano i tempi drammatici ricordate in cui non si coglievano le grandi novità e in fondo la sinistra era afflitta da una sorta di rachitismo culturale almeno su queste questioni fondamentali
Convivevano al nostro interno fermi di talenti europeisti ma anche
Pari di spazi ispirati a una concezione del tutto retrograda dalla internazionalismo e dal ruolo dal movimento dal movimento operaio persino quando si trattò appena pochi anni fa dal settantasette se la memoria non mi inganna
Di trovare lo scudo di votare per la moneta europea i comunisti si può solo dall'altro lato noi stessi Puma attraversati da elementi di dubbio e oggi il problema qual è
Quello di fare all'Europa unita l'Europa con una moneta l'Europa con un esercito con una politica industriale con un mercato integrato di trecentosessanta milioni
Di consumatori che emani Egp Italia di mancipi l'Europa fuori da ogni logica di terzo gruppo dalla sfida
Che si muove che cresce nell'aria del Pacifico nel Sud-Est asiatico
Pena una balcanizzazione progressiva dell'Europa e nell'Europa dal nostro Paese pure con questi talenti con questa cultura con questa grande capacità di ripresa e proprio in questa nostra Europa
Si esprime quasi a segno d'una lievitazione sempre permanente una storia che resta sul piano culturale gloriosa è epica significativa è che serve alla storia dal cammino umano e dalla civiltà
E dalla civiltà umana
Queste sono le questioni che abbiamo posto dinnanzi al Paese non come questioni formali
Ma perché la Bta
Per creare una democrazia compiuta nel nostro Paese passa attraverso la riforma istituzionale ho detto come la governabilità ricacciato indietro consociazione Isma'e politica di unità nazionale
Eppure lievita Sempre Sempre una tentazione permanente
Ma a parte questi problemi formali io voglio dire ai compagni
Questa politica
Deve passare anche in Sicilia
Hanno come si dice normalmente quasi che in Sicilia fossimo attardati
No deve passare in Sicilia come grande questione siciliana
Problema delle istituzioni dalla ricerca del consenso dalla canalizzazione del consenso la capacità delle istituzioni di caricarsi in maniera fresca d'una rappresentatività nuove reale dalla società civile è un problema che esiste
E che è stato giustamente Espresso individuando nella esigenza d'una al recupero delle promesse fondamentali dell'autonomismo e dallo statuto un'attualizzazione dello Statuto
Che ha i suoi momenti nella crescita e nella riforma profonda bella Regione dalla macchina amministrativa
Dalla sua struttura centrale
Per evitare che sia modello ripetitivo di strutture di un centralismo nazionale e in ordine a queste questioni delle politiche istituzionali sarebbe bene ormai che si facesse il punto
Si articolasse una proposta
Sulla base e sviluppando rendendo ancora più forti assistiti dal consenso di un partito portando il dibattito nelle università nei circoli nei club
La riforma e la esigenza di una nuova Regione e materia suggestive importante capace di trascinare ed è un'idea mobili tante
Perché invece abbiamo considerato tutti noi io stesso devo fare un'autocritica l'abbiamo considerato un problema tra gli altri mentre il problema che riassume tutte le questioni e naturalmente le nostre alleanze
In Sicilia le nostre il nostro modo di far politica il ruolo del nostro partito De Pio vorrei anche qui senza averne l'autorità ecco
Sollecitare la responsabilità di tutti i militi militanti a uno sforzo di proposta
E non si sviluppi bisogna essere un poco moderni
Chiunque legga i documenti dalla socialdemocrazia tedesca o dalla socialdemocrazia francese trova questo gusto proprio in qualche misura specifico quasi burocratico dalla specificazione dalla proposta e noi dobbiamo fare un programma che non sia soltanto programma di idee ma che sia Progetto
E abbia una capacità esecutiva e sia ed è questo quello che dobbiamo fare nuovi perché qui se sapremo lavorare con questa maggior unità
Probabilmente anche i problemi che si sollevano il volo del gruppo il volo dal partito se troviamo lo spazio dal lavoro se troviamo lo spazio dell'impegno se riusciamo a Conselice amo quindi a costruire
Un non voglio usare parole che non servono più
Un collettivo regionale una struttura regionale
E certo il problema che tutti affligge anche tutto il che ci affligge non ci affligge soltanto da oggi ma ci affligge da tanto tempo non abbiamo bisogno soltanto di una casa regionale di mura vuote
Abbiamo bisogno ne abbiamo bisogno d'una sorta di uomo dalla provvidenza
Ne hanno bisogno d'un gruppo di compagni
Ancorato alla storia del partito capace di chiamare al lavoro forze ed energie sufficienti per costruire il progetto dei socialisti e così all'Assemblea regionale
Alla vita viva dall'Assemblea regionale un gruppo vivace moderno che sappia appunto produrre non soltanto leggi produrre I-Day e spazi di confronto di grande importanza queste lavoro e tutti assieme
Dobbiamo fare riusciremo a vincere questa scommessa servirà
Questo congresso regionale a guardare con fiducia una prospettiva di questo tipo io
Che non affido soltanto al volontarismo degli uomini la possibilità di perseguire con coerenza una prospettiva di questo tipo dico che l'ha spinto e mi concilia con un sentimento di fiducia nasce dalla evoluzione dalla società e una domanda sempre crescente
E sentiamo nelle nostre federazioni e la moda domanda della modernità
E se non riusciamo a concepire una risposta positiva ne avremo davvero rischiamo d'avere quel che è peggio dalla peggiore frattura una sorta di frattura generazionale tra i vecchi e i giovani tra coloro che più freschi
Di vite d'impulsi che maturano in questa società in trasformazione rischiano di vedere il nostro partito con una dimensione di inutili e ripetitive locomotive ma davvero voi ritenete
In un partito come il nostro ci siano spazi
Per le conto medie consideriamo lì appartenenti alla storia del folklore dal nostro partito
E non consideriamo le idee mettiamole davvero tra parentesi queste idee
Io lo so che non ci possiamo consentire quello di essere dispersivi di risorse umane e di spazi di confronto e di dialogo nel nostro dal nostro partito ma davvero chiunque le abbia fatte
Non credo che sia necessario che io mi assuma un ruolo che non mi appartiene poiché mi sento compagno nella mischia assieme agli altri poi credo che le esperienze comuni che abbiamo fatto in questi anni ci consentono di vino di illuderci che ci conosciamo sin troppo bene
Perché ci conosciamo sino in fondo perché ci sono le condizioni quindi per trovare nel nostro partito non le condizioni del viso arcigno
Se c'è un punto su cui dissento e voglio dirlo nei confronti dei compagni che hanno fatto
Hanno indugiato su questo tipo di impostazione e proprio quello di aver ci fatto corre il rischio di una dibattito e non volasse nei termini di cui
Invece le energie umane
E l'andamento complessivo dalla nostra discussione lascia largamente intendere lascia largamente sperare su un punto specifico voglio dare non una risposta polemica ma la risposta amichevole da compagno al compagno Turi Lombardo quando egli afferma
L'esigenza d'una soggettività correntizia che se esprime all'esterno non è mai accaduto stavano sopra neppure in una fase tormentata delle nostre battaglie per l'autonomismo neppure nella battaglia della irrazionalità dal dalla diaspora socialista
Oggi ci sono le grandi condizioni di un impegno positivo e io esprimo l'auspicio
Raspi Jo convinto Turi Lombardo e tutti i compagni
Desto lo stesso intervento di Calamo mi sembrava volgere verso una sponda di questo tipo
E c'è lo spazio per un impegno attivo di lavoro nella società e nel partito e anche per me all'Assemblea regionale siciliana non in termini di contrapposizione compagni che non serve
Non serve al partito e se riusciremo apporre questo prima di grande fiducia Marino
Tale da consentirci
Da consentirci compagnia anche l'errore dal compagno
L'abbiamo diventerà pure un partito di tolleranza
Un partito che abbia un minimo di tolleranza sennò parliamo di laicismo e diventiamo dogmatici con sicumera tribune inizia demandiamo tanti Savonarola e non è bisogno non c'è bisogno di Savonarola in questo partito nostro
Che ha una sua storia una sua prospettiva
Perché vi sono le condizioni ripete in ogni caso bisogna crearle sogna crearla con lo spirito socratico
Con lo spirito di umiltà di servizio
Assumerà anche a noi qualche espressione dal Boca Bonato dal vocabolario cattolico con spirito di servizio
Se riusciamo a fare queste cose riusciremo anche a guardare alla prossima stagione tutt'altro che facile dalla vita regionale io non intendo dare assoluzioni o fare inutili dipana cieche
Dico soltanto e mi rendo conto e che è proprio in quella direzione
E vai deve maturare un'iniziativa politica adeguata
A fronte di questi problemi nuovi dallo scenario nuovo che si delinea ruolo dalla Regione non può essere quello del di piegamento su se stesso un luogo di mediazione non deve essere un luogo attivo
Caratterizzato da una grande capacità di realizzazione
Non possiamo né in Sicilia né fuori dalla Sicilia essere considerati considerato una Regione inefficiente una funzione a regione che non funziona una funzione una regione guarda caso ricca e che non spende
Abbiamo passare proprio nonno alle solite tradizionali anche queste routinarie verifiche bisogna vedere si è finita una stagione o se avesse creata un'altra a mia convinzione compagni
Ed erano le ragioni dal mio esordio in questo discorso che non si sono esaurite ragioni di alleanze
Forse tradizionali
E che proprio all'interno di queste alleanze bisogna rinvenire allo spazio
Per iniziative pertinenti capaci di aprile una stagione significativa comunque
Se non operativa sul piano politico dal partite in Sicilia e nella vita politica regionale e dobbiamo stare attenti
Duri io non duri del Governo
Dall'onorevole Nicolosi
Dobbiamo stare attenti e nel fare portare avanti questo tipo di iniziative vorrei che poggi possenti piegamento a ranghi ridotti
Senza riuscire a trovare la via dalla prospettiva strategica nella via dei tempi medi ebrei questo non può significare uno stato di necessità
E se fosse possibile dirlo con espressioni io sono con tutti coloro che dicono che bene togliere il velo delle illusioni
Una prospettiva di questo tipo ma è quello che aspettava
Era una fase di incubazione la nostra oggi arriva il momento di un consuntivo però sereno
Dunque un suo intimo che sia dotato d'un inventario delle luci e delle ombre che son maggiori e su queste luce su queste ombre definire nonno interiorizzare Anton le nostre decisioni ma con grande forza all'indomani di questo nostro congresso un'iniziativa che possa esser definita in Sicilia socialista democratica e libertaria
Quali che siano le scadenze che ci aspettano io mi auguro che non si vengano dissipati attraverso questa crisi
Le ragioni di alleanze che ancora conservano la loro validità e che non hanno alternative
E che non hanno alternative e che forse il disegno dall'onorevole De Mita è quello di concepire attraverso il dissesto di questa maggioranza il di proporsi di logica confusionari
In un'elezione in cui non possiamo illuderci e andremo a discutere la staffetta
Staremo a discutere di grandi questioni di questioni importanti
Ecco perché né alla situazione difficile che si apre occorre che da Rimini vengano idee salde idee guida per la battaglie future che ci aspetta
I lavori continuano compagni accompagnami Risola
Jolanda
Col proprio in rappresentanza al momento pervenire
Bene allora
Fa siete tutti si sono
Abbia bisogna fare il pomeriggio Roma presenze va bene grazie
Dice la vuole parlare dice
Politico
Cioè si fa comuni
Avevamo programmato io negli ultimi mesi come si seduce Izumi
Alla
Ben venga convocato penalizzate morto per favore nelle nella eventuale
Arriverebbe Compay chiedo scusa non solo per uno comunicazione la sinistra socialista i delegati della sinistra socialista si riuniscono alle ventuno e trenta nella sala al piano terra
Compagni sono pregati di prendere posto che lavori cubani ma dopo l'intervento a compagni americio
Prego ai signori compagnia di senese di stare un po'attenti ai le Pen
Di avere un po'di indulgenza e dei pazienti ha soprattutto per le questioni femminili
Dopo mentre la proposta delle nonne socialiste della federazione di Caltanissetta e che partono dal momento e viene accolto controllava stasera quindi non è interrotto non è quindi che si chiede si legge solo per la compagnia per i suoi si chiede silenzio per potere proseguire i lavori dal compresso quindi non è un atto di deferenza o di riguardo alla compagnia è l'ordinaria prosecuzione dei lavori
Calabria non poteva convolò a mezzanotte è in o come in ogni congresso come in ogni anno si verifica c'è una nota una seduta poste pomeridiana che è quella che stiamo celebrando adesso quindi non è una novità
Per i congressisti che sono vecchi quando mai
Da oggi
Comunque
Documento proposta belle non lei socialiste della Federazione dite Al Thani stretta
No come in tante gliene hanno molto aiutato diverse e fatta propria da tutte le compagnie siciliane
Avanza commenta avendo
Passiamo
No no aspetta vediamo se sono d'accordo e compagni perché è il senso mancanza di riguardo
No
No
No
Dei
Venuto a seconda dell'impegno ormai da tempo assunto da parte del Partito Socialista Italiano per cui a favore delle donne tenuto conto dei
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