L'evento è stato organizzato da Partito Socialista Italiano.
Sono intervenuti: Salvo Andò (PSI), Nicola Capria (PSI), Claudio Martelli (PSI).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Psi, Sicilia.
15:00
09:00, Napoli
09:00, Napoli
9:30 - CAMERA
10:00 - SENATO
8:30 - Parlamento
8:30 - Parlamento
8:30 - Parlamento
8:45 - Parlamento
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Parlamento
PSI
PSI
PSI
La parola compagno onorevole amico
Care compagne cari compagni
Questo nostro congresso regionale
Sta registrando una mobilitazione dei socialisti siciliani
Un impegno
Un'attenzione che dura già da qualche giorno
Che credo inducono tutto il gruppo dirigente a ritenere
Che si tratta
Di un congresso di un'occasione di un appuntamento davvero tra i più importanti della nostra storia di partito
Discutere
Argomentare in modo diverso le varie posizioni che sono emerse polemizzare
Non è costituito un rito stanco
Ma a mio giudizio ha costituito il modo migliore e più convincente attraverso il quale i socialisti siciliani hanno inteso onorare questo grande appuntamento politico
Pongo ingresso quindi
Che magari ha registrato qualche critica di troppo
Ma che sarà lungo ricordato come un congresso bello perché è un congresso vero realmente c'è rappresentativo delle opinioni delle valutazioni positive
Degli stati di soddisfazione e anche degli stati di disagio dell'intero corpo del partito
E a mio giudizio proprio questa partecipazione
Proprio questo grande impegno politico dei socialisti siciliani
Ci abilita da domani a poter intraprendere con grande forza e con grande credibilità
Una iniziativa politica
Che deve essere la più corale possibile che deve poter poggiare su un partito forte ben organizzato nella condizione
Di essere consapevole diffusamente consapevole dell'importanza delle poste in gioco in ordine alle quali si troverà ad essere impegnato le questioni che sono di fronte a noi
Sono questioni complesse
Lo scenario politico registra difficoltà
Registra l'addensarsi di nubi
Di ombre
Che certamente
Renderanno difficile il cambino dei partiti politici del nostro Paese e segnatamente del nostro partito
Chi ha responsabilità di governo così rilevanti
Ma anche responsabilità di fronte al Paese responsabilità di fronte a forze importanti che continua a proporci domande di cambiamento
Che lo impegnano in un duplice versante il versante delle istituzioni
Il versante della società civile
E mentre queste nubi si addensano
Mentre nel linguaggio dei partiti nei rapporti tra i partiti intervengono nuove incomprensione nuove difficoltà a complicare ulteriormente una situazione che già di per sé appariva complessa e difficile
Il riemergere
Di una sfida terroristica alla maniera antica ci richiama ad una dura realtà di vigilanza democratica di attenzione di senso di alla misura anche nella polemica politica
Di un dovere di salvaguardia delle istituzioni
Che non avviene soltanto attraverso i comportamenti concreti della politica ma avviene anche attraverso la forma che si assumono
I messaggi su cui essi si fondono
Emerge il tentativo antico
Di fronte ad un acuirsi dei rapporti tra i partiti
Del terrorismo di ciò che resta del vecchio terrorismo
Di far politica a modo suo
Di interferire nelle diatribe dei partiti
Di rivendicare un ruolo attivo e di condizionamento della vita politica del Paese
Di essere elemento decisivo in ordine a incontri a fratture che intervengono nel sistema delle relazioni politiche
E a fronte di tutto cioè emerge una grande responsabilità per i partiti italiani
Di tenere al di sopra ben al riparo da queste polemiche politiche dalle grandi tensioni che caratterizzano la nostra vicenda valori interessi del Paese
Interessi della pacifica convivenza di questo Paese che non possono dar mai luogo a distinguo che non possono mai dar luogo a pulire la Vespa la responsabilità e a dissociazioni nel momento in cui
Il pericolo della sfida terroristica forte di una sfida portata al cuore di istituzioni importanti
Diventa sempre più concreto
Ebbene montare noi affrontiamo queste difficoltà
Mentre noi
Cerchiamo di onorare con le forze nostre con la responsabilità che incombono su di noi
Questi appuntamenti importanti che abbiamo col Paese
Si sta sviluppando una vicenda nei rapporti tra partiti alleati tra partiti che in questi anni insieme hanno speso Espresso governi
Hanno espresso politiche tra partiti legati da solidarietà significative
Si sta sviluppando una vicenda che mette in discussione anche il futuro politico del Paese
Che mette in discussione alleanze stabile consolidate
Che pone al nostro orizzonte prospettive inquietanti per quando riguarda la stabilità politica per quando riguarda la continuità amministrativa
Emerge una singolare lettura di queste vicende soprattutto da parte del partito che stando ai numeri dovrebbe avere le responsabilità maggiori del partito della Democrazia Cristiana
Che in queste ultime ore ci richiama attraverso la voce del suo segretario
Ad una riflessione opportuna a giudizio di De Mita
Sulle nostre responsabilità sulle nostre azioni sulle nostre iniziative
Che avrebbero qualcosa di sovversivo per quando riguarda lo svolgimento del gioco istituzionale
C'è stato ricordato che i partiti di governo non possono insieme essere partiti promotori del referendum
Ci è stato ricordato in modo arrogante che quando un partito di governo è anche partito referendario pratica la strada del sovvertimento istituzionale
Ecco noi respingiamo
Questa concezione rozza e riduttiva della vita democratica
Lori spingiamo come partito pluralista come partito che ha inteso a conciliare sempre in questi anni
A prescindere dalle responsabilità molto grandi alle quali è stato chiamato
I propri diritti
O i propri doveri
Nei confronti di domande sociale forti che si rivolgevano alle forze del cambiamento ha in primo luogo a una forza emblematicamente nel cambiamento come quella socialista
Intendiamo rivendicare il nostro diritto
Di potere influire positivamente sull'modificarsi degli equilibri politici
Attraverso elementi di novità che vanno nella direzione di un cambiamento senza avventure ma comunque costante e significativo
Riteniamo che essere riformisti significa questo
Riteniamo che essere riformisti significa non ritenersi appagati dei risultati raggiunti
Significa soprattutto non gestire non conservare l'esistente ma trovare nelle ragioni del presente
I motivi per impegnarsi in scommesse di sempre più grande e più alto profilo politico
E riteniamo che il nostro dovere più grande sia far pesare di più in questo Paese i progressisti e coloro che si battono per la trasformazione sociale
La democrazia cristiana
Può avere le idee più diverse
Del futuro democratico del Paese
Dei propri bisogni
E può avere le idee più diverse di quando sta avvenendo in casa socialista
Ma una cosa è certa che deve prendere atto di questo PSI per come esso è e non per come l'onorevole De Mita immagina che possano essere compagni
Questo partito è cresciuto
Al di là dei numeri è cresciuto molto negli ultimi anni
è cresciuto sul piano dalla considerazione dalla gente
E cresciuto sul piano dell'immagine
E cresciuto soprattutto perché ha dato di sé
Prima i propri militanti e poi al Paese nella sua interezza
Una immagine della propria identità e della propria autonomia politica che è opportuno a rifiutare di essere partito sponda di altre politiche ieri altri disegni compagni
E questo è un discorso
Che non vale solo per i comunisti o per i democristiani
Ma questo è un discorso che vale per una concezione della vita politica italiana permanentemente congelata intorno a due poli o a due ali di dominanza rispetta le quali tutto il resto dalla politica doveva essere ridotto a satelliti dei soggetti maggiori questo è il tempo di impostazione che non abbiamo dato alla nostra sfida questo è il senso di una sfida riformista che non si appaga degli equilibri del presente ma lavora per superarli e per modificarli nella direzione indicata dalle forze del cambiamento di questo Paese
E quindi espelle
Esteri nel tipo di provocazione che oggi viene rivolta a noi
Ogni giorno che passa per fare il governo ci pongono un ostacolo nuove diverso
Ci hanno spiegato per modificare per mortificare
I nostri diritti dell'iniziativa politica
Che la staffetta non doveva essere soltanto una dichiarazione di disponibilità
Del Presidente del Consiglio
A lasciare sgombro il campo di Palazzo Chigi
Ma doveva essere qualcosa di diverso
Doveva essere l'accettazione di un principio di una regola secondo la quale
Questa esperienza decisiva per la vita del paese questa esperienza di quattro anni doveva essere presentata dai socialisti come un incidente della storia destinata non più ripetersi
La nostra risposta compagni non è la risposta dell'arroganza ma è la risposta dalla ragione politica
E l'hanno esposto e che viene da una lettura attenta di questi quattro anni di governo delle a sperarlo delle speranze che esse hanno scatenato
Dell'orgoglio di tutto il Paese che sono riuscita a fare riemergere intorno a obiettivi a interessi di valore comune rispetta e quale la comunità nazionale si è identificata nella sua interezza
Poi ci hanno anche ha detto era il secondo ostacolo che dovevamo saltare
Che non solo la staffetta dovessero automatiche senza discussioni
Ma bisognava accertare il candidato della democrazia cristiana a scatola chiusa perché non è vero che in un sistema di alleanze politiche si discute insieme anche dei vertici dell'esecutivo
Ma in un sistema di alleanze politiche secondo la scuola di pensiero irpina bisogna accettare a scatola chiusa
Quello che avviene
Dal partito a cui spetta indicare il capo del governo adesso siamo al terzo ostacolo da saltare ma stavolta più non è una questione di difficoltà
Che dovrebbero farla porsi tra il presidente del Consiglio incaricato dalla soluzione della crisi non è una qualunque difficoltà di percorso
Stavolta si chiede a noi
E ai liberali si chiede a due partiti referendari quali hanno motivato abbondantemente le ragioni che li hanno portato a sottoscrivere referendum
Di presentarsi al Paese come partiti referendari pentiti noi non ci prendiamo di niente e compagni
Siamo convinti
Siamo convinti di aver agito
Nell'interesse del Paese e vogliamo continuare per questa strada francamente non comprendiamo le ragioni per le quali una iniziativa referendaria
Che non ha messo in crisi il governo Craxi che non ha alzato più di tanto la temperatura nella maggioranza una iniziativa referendaria promossa mentre un governo c'era
Dovrebbe risultare di solvente della maggioranza quando un governo non c'è si deve formare e nel formarsi deve tener conto di questa realtà politica di un'iniziativa già avviata
E allora il problema compagni
E che
Si vuole dimostrare sostanzialmente
è un disegno vecchio dalla Democrazia cristiana che non esistono le condizioni
Perché si vuole trovare ad ogni costo la strada maestra che porta alle elezioni anticipate
è però un partito
Che si è caratterizzato spesso nella propria storia
Per il fatto di aver espresso governi deboli e inefficiente
Non vuole assumersi la responsabilità di portare il Paese alle elezioni mentre un governo c'era non era debole e non è inefficiente queste la grande questione che a mio giudizio oggi il momento politico ci consegna
E rispetto alla quale non si possono ritengo imboccare scorciatoie
O cercare diversivi che ci consentono ci portano a dire o a rappresentare le cose in modo diverso da come S effettivamente sta e la verità è che alcuni nodi in questi ultimi tempi sono arrivati al petto
E questi costituiranno non soltanto ai fini della soluzione della crisi
Ma costituiranno nei prossimi mesi nei prossimi anni
Le questioni ineludibili della vita politica italiana
E i nodi che sono arrivati al pettine sono quelli di un sistema politico in troppe parti bloccato
Di un sistema politico che conosce troppe rendite posizionali immeritate e che ormai il Paese giudica come immeritate perché alle rendite posizionali non corrisponde il buongoverno
Non trova al proprio interno state praticabili
E naturalmente in una condizione di blocco l'unica strada nella transizione non può che essere quella di un elevarsi costante dei tassi di conflittualità
All'interno della maggioranza
Si è venuta a creare una situazione nella quale il pentapartito con le sue lacerazioni
Con le sue contraddizioni
Con i suoi due poli antitetici in antitesi e necessariamente in antitesi rappresenta una sorta di riduzione delle opzioni politiche che ci sono nel Paese alle opzioni politiche possibili rappresentate prendo il pentapartito
In un sistema bloccato tutto quello che appare politicamente possibile
E il mutamento dei rapporti di forza che allo stato si registra dentro l'alleanza prenda partitica
E allora le strade sono due
O l'attuale situazione di conflittualità
Tende ad esasperare assi
E tenderà a esasperare assi fintanto che il sistema con le sue forme con le sue strutture mostrerà di potere tollerare una conflittualità così esasperata
O si rinegozio non è in regola del gioco Siri negoziano le convenienze politiche
Si cerca lo state riverse meccanismi e regole nuove Attraverso le divisioni la diversità politica che c'è nel Paese possano arrivare alla decisione politica senza trovare
Rappresentazioni convenzionale distorte o scorciatoie quali possono essere quelle del pentapartito conflittuale
Certi sono strade diverse
Che possono anche richiedere tempi diversi ma una cosa è certa e credo che questi democristiane l'hanno compreso sin troppo bene
Che per sempre finito il pentapartito gerarchico
Il pentapartito fondato su un rapporto di forze secondo il quale vi erano o un partito che stava sopra e tutti gli altri partiti che stavano sotto
Questa è una stagione politicamente chiusa e che non si riapre la mai almeno dal nostro punto di vista ed era una stagione ed una concezione attraverso l'attuale un partito che è maggioranza della maggioranza si comporta come se fosse in maggioranza nel Paese mentre non lo è
E allora la scommessa referendaria non rappresenta a mio giudizio un attacco al mondo delle istituzioni o non rappresenta un atto di responsabilità
Una fuga in avanti
Di un partito che improvvisamente si affranca per un raptus di pazzia
Dai propri doveri di partito del palazzo e tutto istituzionale
Ma rappresenta una necessità che sarà ricorrente
Che troveremo altre volte sulla nostra strada
Di una vita politica di un sistema istituzionale
Che quando si tratta di assumere decisioni difficilissime blocca
Perché non è vero che noi non abbiamo cercato in altro modo di decidere le questione della giustizia in questi anni
Ci abbiamo provato in Parlamento solo che in questo Parlamento i poteri di veto anche di piccole minoranze sono super protetti super presidiati e costringono anche grandi maggioranza ad arrendersi a non poter decidere
Noi abbiamo provato nel Parlamento
A percorrere la strada maestra di una decisione maggioritaria
E però le decisioni maggioritarie non hanno gli strumenti da noi che nelle altre democrazie consento
Anche ad una maggioranza risicata di poter decidere di poter decidere fino in fondo
E poi c'è un'altra questione
E c'è un'altra questione il fatto che ci venga
Che questa venga sottovalutato ad un partito che ha una storia una tradizione polista come la Democrazia Cristiana ci preoccupa non preoccupa soltanto gli amici di Comunione e Liberazione la preoccupa anche noi
La democrazia cristiana d'oggi sembra eccessivamente preoccupata
Il partito di Sturzo sembra eccessivamente preoccupato di alcuni fatti di pluralismo che si muovono nel sociale e che possono prendere una strada diversa da quella della mediazione tutta partitica
Ma ci preoccupa questa questa concezione brutalmente riduttiva della complessità sociale
Che emerge all'interno della democrazia cristiana se non si tratta di un marchingegno di quattro soldi per fare le elezioni anticipate
E la verità è che ci sono questioni ce ne saranno sempre più che dividono i partiti al proprio interno
Questioni come quella del nucleare
Questione come quello della giustizia dividono i partiti sulla giustizia non dividono il nostro certamente e Serinelli perché i partiti non si capisce perché non devono dividere il pentapartito
E allora quando vi sono difficoltà di questo tipo
Che cosa dobbiamo scambiarci i giuramenti di fedeltà o decidere tutti insieme o perire
O invece non dobbiamo toccare con mano che si crea nel Paese emerge dal paese un'aria di interessi vecchi e nuovi che i partiti con gli strumentisti istituzionale di sempre
Con la loro dei dotazione di meccanismi decisionali non sono in grado di decidere non hanno le idee chiare non hanno sufficiente omogeneità culturale e politica di fronte a tutto ciò che cosa resta da fare
Se non a ritenere che l'aria della decisione politica tradizionale si stringe
E si allarga l'area della decisione popolare ma questo non è un'avventura per la nostra vita democratica è una realtà che stiamo toccando con mano e che dobbiamo rispettare e la rispettiamo per primi noi
I quali sapevamo che le cose andarono così e lo sapevamo quando parlavamo di riforme istituzionali quando parliamo di riforme istituzionali
Quando affermiamo che il tipo di mediazione del canale partitico si rivela sufficientemente strette scure lottizzata spesso per potere in regimentare un'onda
Abbastanza limpida può impetuosa di domande di esigenze tipiche di una società civile che inflattiva nel senso che produce più bisogno di quando il sistema non è posta metà Polizzano e smaltire
Allora io credo che lo strumento referendario della democrazia diretta costituisce una valvola di sfogo per il sistema politico altro che un attentato alle regole di tutto alle istituzione nulla al Paese
Io credo che con questa realtà bisogna fare i conti
Naturalmente le circostanze contingenti della crisi di governo possono portare i sei girare queste questioni ma la verità è che quando prima vent'anni fa noi stessi noi parti della sinistra
Dicevamo
Una cosa che esprimeva tanta paura vera
E dicevamo che il Paese non bisognava dividerlo
E bisognava evitare appuntamenti rasserenare che lo lascerà as anche noi enti partirà la sinistra in questo erano cauti e prudenti
A quel paese non c'è più
Questo non è un Paese al quale tremano i polsi di fronte alla frammentazione sociale la cerca la frammentazione perché è culturalmente più omogenea e quindi è in grado di affrontare scommesse sui problemi concreti
Chi è nelle condizioni di sostenere senza che si vedono scompaginate le proprie istituzioni
Senza che si veda così sottoposto a dura prova i Circuiti della decisione politica
Un sistema un sì
Però veri è un congresso nazionale ma la Sicilia è Italia e se qualcuno non se lo ricorda
Anche se qualcuno cioè se qualcuno non si ricorda
E se qualcuno non si ricorda che la Sicilia è tale devono essere bravi siciliana Palio ricorda quella non è una società terzo mondo è una società che sul piano della omogeneità culturale
Sul piano dei modi di esprimere il bisogno e del tutto in linea con la Società nazionale non è una provincia dell'impero e una società prima è capace di grande trasformazione sociale
Ai compagni se così stanno le cose
Io credo che risultino chiare le ragioni per le quali noi vogliamo il referendum può oggi e le riforme istituzionali domani
Si tratta in sostanza di percorrere una spessa strada
Senza sbandamento ma avendo chiaro di fronda noi qual è la meta ultima che noi dobbiamo raggiunge
E da questo punto di vista l'ora le distanze tra noi e la Democrazia cristiana sono davvero grandi l'onorevole De Mita pensa di assemblare le maggioranze con le nuove leggi truffa
E con i premi di maggioranza che ripristinano il ruolo di un partito guida che metta agli altri partiti nelle condizioni di stare sotto la propria ala in stato di necessità cono e non pensiamo
A regola elettorale a meccanismi che ripristinino i partiti guida noi pensiamo invece ad un principio d'un concetto
A realizzarle presidiarlo bene
Che connaturato all'idea stessa di vita democratica oggi cioè alla tutela del principio maggioritario non maggioranza in stato di necessità
Non maggioranze raccolte sotto l'ala protettiva di un partito padrone
Ma invece maggioranze che una volta arrivate in Parlamento
Abbiano tutti gli strumenti per poter decidere e per poter decidere fino in fondo senza subire ricatti senza subire sbandamenti senza subire processi di dissoluzione ebbene rispetta tutto questo
E le provocazioni che ha fatto Martelli sono provocazioni inutili
Qual è il ruolo dell'altro partito dalla sinistra
Può aspettare
Ai bordi del fiume
Di vedere come va a finire questo match tra Craxi e De Mita
Un partito che ha il trenta per cento dei suffragi vuole in tutta questa vicenda influire sullo sviluppo delle cose sul ruolo svolgimento
O ritiene che debba arrivare un'ora It's lettiani questo partito al grande appuntamento con la storia
Ha la parola d'ordine si si congela il comunismo si arricchisce la democrazia italiana
O non ritiene di dovere forzare questo gioco
Essendo meno equidistante tra noi democristiani e ritenendo che questa sfida che oggi si gioca nel Paese non è una questione di Craxi e di vendita dei socialista dei democristiani ma è una questione alla democrazia italiana
Canon assenso rispetta tutto ciò che i comunisti tornino ancora palla a parlarci
Spesso con argomenti diversi nel senso è sempre quello
Che la vita politica di questo Paese
E condannata
All'immobilismo non vi sono grandi cambiamenti le istituzioni non si adeguano alla società
Perché ci sta ammonti un macigno sulla strada dello sviluppo democratico del Paese una conventio ad excludendum
Stabilità da tutti i partiti per tener fuori il partito comunista
E come vogliono forzarla questa conventio come vogliono rientrare in gioco elettoralmente
Della realtà politica ci dicono che probabilmente lungo questo percorso
Intende dire restano ancora molto difficile
Come vogliono forzarla questa strada rinegoziando il sistema delle convenienze dei partiti
Convincendo i partiti che è arrivata l'ora X che se la conventio va ritirata e non mi pare perché parlano di alternativa e quindi non parlano di un negoziato con i partiti per ricreare questa clausola di esclusione
E allora come possono i comunisti
Che si assumono essi stessi come vittime di questo sistema dei partiti tanto diabolico d'avere studiato ed Espresso ai loro danno una conventio dimostrarsi non interessati
Alla riforma di un sistema istituzionale che vuole spostare il momento della decisione dalla trattativa dei partiti alla decisione del Paese
Come può il Partito Comunista conciliare
La proposta politica dell'alternativa con una concezione delle istituzioni che non è progredita d'un millimetro rispetto alla concezione in Gragnano espressa ai tempi del compromesso storico
Come si giustifica questa schizofrenia tra la visione politica e la visione istituzionale
Se non attraverso un ritardo
Un ritardo a livello di cultura istituzionale al Partito Comunista muri tardo sospetto
Ed è il ritardo che via via conflittualità oggi conflittualità domani le cose nella maggioranza si mettono in modo tale che chiamiamolo governo diverso teniamolo governo di programma
Chiamiamolo governo dei tecnici premere indipendenti tutto resta così come solo che arriva la chiamata il coinvolgimento di nuovo nella maggioranza
Su questo bisogna
Incalzare il partito comunista e compagni referendum sono un'occasione formidabile costituiscono il metodo di lavoro naturale
Per un partito riformista come il nostro che ha a sinistra questa sinistra che insieme la più grande delle sinistre italiane ma anche la più conservatrice certamente delle sinistre italiane
E io voglio vedere come il Partito comunista ma il referendum sulla giustizia
Perché devo andare a spiegare al Paese che il Polo che si va a creare l'aggregazione che si va a creare e nella quale il partito comunista L'Unità e il polo del progresso e della trasformazione sociale e noi saremo gli oscurantisti
Voglio proprio vedere come si svilupperà la campagna referendaria
Voglio vedere
Come scenderà in campo in questa
Negazione che si va a creare e nella quale il partito comunista mi Letta e il polo del progresso e della trasformazione sociale e noi saremo gli oscurantisti voglio proprio vedere come si svilupperà la campagna referendaria
Voglio vedere
Come scenderà in campo in questa e in altra occasione
In una vita politica che noi immaginiamo
Potere finalmente assaporare il senso delle decisioni concrete
Non dei giuramenti di fedeltà
Resi sui vari sepolcri delle ideologie morte
Ma invece opzioni concrete e comprensibili che non devono neanche essere tra di loro necessariamente coerenti consequenziale
Una società omogenea sulle cose che contano può anche poi permettersi di queste schizofrenia allorché decide sui problemi reali
E io voglio vedere come si articolerà poi la proposta del più grande partito di sinistra man mano che si svilupperanno questi appuntamenti che ci creeranno nuove abitudini politici compare nuova abitudine politiche compagni e saranno abitudini politiche
Che si formano necessariamente quando di fronte a un sì o un no di fronte a scelte chiare precise e l'unica cosa che può emerge e che si crea uno due arie
Si crea l'aria dei conservatori e l'aria dei progressisti e dei riformatori e lo incalzeremo il PC su questa strada
Sapere quale aria sceglie e dove intende militare di fronte alle questioni concrete vuole stare quel ponesse esteri ora stare invece coi conservatori ecco il senso più vero della riforma istituzionale alla quale noi guardiamo se possiamo dirla con uno slogan e che noi guardiamo un sistema politico semplificato sì
Ad un sistema che decide meglio il più in fretta ma guardiamo soprattutto ad un sistema politico dove i conservatori stanno coi conservatori progressisti stanno coi progressisti conta
Sesto serie schema teso
C'è un tipo di schematismo che rende forte la democrazia non sono state certo l'abbiamo fatto aspettiamo gli altri
Quelle che ci parlano di complesse non udibili questioni politiche che vanno chiarite
Quelli che si assegnano sempre tempi e processi di transizione di cui nessuno vede la fine
Ecco le aspettiamo all'appuntamento con la realtà politica di questo Paese attraverso una serie di provocazioni rispetto alle quali non si può dire ENI ma si deve dire o se o no
E allora
Se su questo terreno
Il problema e quello di cambiare le abitudini politiche compagno
Io credo è cambiare le abitudini Potì significa cambiare i partiti
Noi non possiamo parlare in astratto
Dei problemi della partitocrazia
Né noi possiamo parlare di un sistema
Che impacciato che bloccato
Anche perché i partiti pesano troppo
E il Paese pesa troppo poco
Senza affrontare
Contestualmente
Il problema della democrazia nei partiti
E della democrazia attraverso l'opera dei partiti
E in questo noi moriamo da una concezione che non è la concezione
Di certi riformatori delle istituzioni ce ne sono state molte tra la nostra storia politica e anche nella nostra nel nostro dibattito istituzionale
Che erano
Che semplificano troppo
E che spesso nella riforma delle istituzioni vedevano l'unico modo per potere colpire al cuore il sistema dei partiti inteso come novità emblematica del nuovo sistema costituzionale
Noi non siamo
Non siamo contro i partiti anzi
Noi vogliamo che i partiti contino davvero
Noi non siamo contro lo stato dei partiti
Vogliamo invece un nuovo stato dei partiti
E questo lo vogliamo perché riteniamo che i partiti siano terribilmente forti autorevoli
Se
Hanno un assetto e un'immagine che fra di essi canale illegittimi della partecipazione popolare
Sono invece terribilmente deboli
Se il flusso dei fatti di partecipazione popolare non passa da essi perché nessuno ritrova su piazza in quando che sono tutti impegnati dentro le istituzioni
La nostra concezione quinti è una concezione non anti partitocratica nel senso che riteniamo di ingombro i partiti
Ma è una concezione che tende a modificare il sistema dei partiti in quegli aspetti che sono oggettivamente di involuzione involutive rispetto ad un modello costituzionale che va ripristinato
E però compagni quando parliamo dei partiti
Quando ci proponiamo di fare cose nuove su questo versante
Noi dobbiamo avere la nostra parta la forza dalla proposta e la forza dell'esempio
Perché saremmo uno strano partito riformista
Saremo uno strano partito della grande riforma
Se poi la nostra predicazione tuttora predicazione conto terzi vale per gli altri e non vale poi per il nostro modo di essere di funzionare gli decidere
E allora cominciamo noi
Attraverso il nostro partito
Attraverso il nostro modo di far partito e di farlo nella società
Di dimostrare che questa grande scommessa è possibile
Che un partito amico dalla società e non antagonista rispetto a essa si può costruire
Che possono moltiplicarsi le occasioni e luoghi di lavoro politico che vedono i partiti impegnati non a elaborare a decidere nella casa dei partiti
Ma vedono i partiti impegnati a elaborare a decidere nei luoghi di lavoro nella scuola là dove la gente si organizza la sette
Io del resto ritengo che ci troviamo di fronte da questo punto di vista ad una grande opportunità
Ci troviamo di fronte a una grande opportunità che probabilmente sarà di ostacolo
Ad una veloce vita dei partiti una grande opportunità che la nostra è una società evoluta
E che tende ad esserlo sempre di più
è una società evoluta nella misura in cui le trasformazioni
No vengono Accomando dall'alto
Ma in cui alcune importanti trasformazioni se li fa da sé spesso se li fa anche male
Perché si fa ammenda troppo si segmenta troppo nascono troppe corporazioni e quindi tendono poi a spingere questa corporazione anche sull'autonomia della decisione politica condizionandola però una società che si trasforma da sé
Che è in grado di cambiare che in grado di cogliere opportunità che a livello di intrapresa economica all'anello di struttura associativa si registra e una società che chiede ai partiti di rispettare la propria autonomia e di essere strumento capace di organizzare o di convogliare
Le aspettative le domande che vengono elaborato organizzate da sei da parte della società in direzione dei momenti della decisione istituzionale
Questo che cosa chiede
Questo che cosa ritiene questo richiedo dall'alto un governo autorevole c'è un governo che sappia farà la graduatoria la gerarchia tra gli interessi che si organizzano La sette e dello stabile questo viene prima quello viene dopo
Un governo che non dà un po'di tutela tutti
Un governo quindi che superi vite imiti di un certo stato sociale che era forte nella misura in cui attraverso le sull'operazione di redistribuzione arrivava a tutti e tacita va a tutti ecco un governo che anche quando non riesce a tacitare tutti
Facendo una trattoria giusta riesce a non da citare tutti ma fare la giustizia sociale i partiti rispetto a tutto questo non possono essere un appesantimento
Non devono chiedere altro per conto loro ma devono essere i meccanismi che aiutano agevolò il Governo e le istituzioni a fare questa selezione delle domande
E allora dico un partito socialista e queste cose le deve fare
Al doppio lì a fare per due volte doveva fare prima perché è partito dalla giustizia sociale per definizione
Poi perché è partito alla grande riforma che deve quindi convincere gli altri il tanti gli indecisi che esiste già una cultura politica sono possibile abitudini che agevolano questo processo di riforma
E io credo che questo abbiamo farlo soprattutto in Sicilia
Poi i problemi ci sono
Ma esso se ne aggiungeva anche un altro
Si aggiunge
Quella naturale vocazione al trasformismo soprattutto nei tempi delle grandi crisi
Che è stata spesso uno dei caratteri indelebili delle élite nel soggiorno
Per cui il problema
Nei momenti di acute tensioni
Non è di cambiare la qualità delle cose ma la forma nei momenti di acuta tensione e quello di trovare navigatori
Che facciano compie la la realtà amministrata quel tanto di tragitto utile perché il Bontempo posso tornare e invece il buon tempo in questo senso non può e non deve tornare compagni perché si sono realizzate nella società siciliana fatti importanti
La società siciliana subito traumi significativi che l'hanno segnata il mondo delle istituzioni
Ha registrato scarsamente tutto quello che è avvenuto in Sicilia
Vi sono atteggiamenti di buona volontà è cambiato il tono dei discorsi
Son cambiate le attenzioni
Ma non mi sento di dire che sia cambiata qua qualità della vita istituzionale
Tante che da parte nostra stata base addirittura di un programma elettorale nostri anche da parte del presidente dell'Assemblea
Questo richiamo è stato fatto in un momento nel quale le risposte che venivano dalle istituzione alla società siciliana dovevano essere soprattutto risposte tranquillizzanti
Risposte alle quale registravano Chicchi aveva da capire aveva capito dicono e non riteniamo che queste grandi trasformazioni si possono solo affidare alla buona volontà
Alla disponibilità di comportamenti generosi vanno affidata nuove regole il nome i meccanismi decisionali cioè
Ad una riforma delle istituzioni regionali che registri e tutto il malessere tutto il bisogno di cambiamento in ordine ai quali la società siciliana si è espressa con grande chiarezza ed è per questo compagni che non crediamo al rinnovamento alla democrazia cristiana
E però siamo interessata discuterlo e siamo interessata discuterne in primo luogo con i protagonisti di questo rinnovamento no espresso in questo senso facciamo un grande errore facciamo un grande errore ci sentiamo come imbarazzato in difficoltà
Ad affrontare questa questione
E ci mettiamo troppo impegna troppo zelo critico nel dimostrare che Rinnovamento democristiane un finto rinnovamento
Quasi che un fatto di cambiamento un processo di trasformazione della vita politica siciliana sia qualcosa che ci mette in difficoltà ci metta all'Angola l'opposto
Deve emergere con chiarezza che noi siamo invece interessati a processi che incidono la sostanza delle cose
Siamo interessati apro cessi che incidono sul sistema della distribuzione del potere nella Società siciliana
E siamo qui interessati a capire se gli appare in di processi di rinnovamento della democrazia cristiana hanno inciso in tutte queste cosa cominciano dal partito la Democrazia Cristiana
Riteniamo che questo non sia avvenuto
Non sia avvenuto e il problema non è tanto di astratte teorie per la governabilità
Non è tanto quello di spiegare che certe cose possono avvenire se il pentapartito marcia in tranquillità non possono avvenire se conflittuale e da questo punto di vista io noto c'hanno detto tante cose interessanti
I democristiani ce l'hanno ripetuto a questo congresso
E da ultimo anche il presidente alla Regione
Che certamente è persona intelligente e quello che non si può accettare però e questa strana pretesa di spiegare la buona alleanza
Discutendo di distinguendolo dalla cattiva
A secondo del bassissimo tasso di conflittualità che la deve caratterizzare io non credo che il problema sia in questi tre
Oggi ha parlato Nicolosi il primo giorno ha parlato Mannino
Mannino ci ha spiegato come bisogna comportarsi per potere essere leali
Alleati della Democrazia Cristiana oggi l'onorevole Nicoloso ammesso invece i voti ad alcuni dirigenti socialisti ma il problema credo che non sia questi
Il problema non è questo il problema è di ritrovare le ragioni più vere più profondo di un'alleanza che si possono trovare anche in una situazione di conflittualità
Anche facendo sentire forti le nostre ragioni di dissenso una cosa non bisogna fare e qui credo che deve essere una repressione che ne facciamo al nostro interno perché realizza un vizio ripeto un vizio mi
Spesso noi parliamo del governo regionale
E ci dichiariamo soddisfatti o insoddisfatti a secondo dell'andamento dalla nostra vita politica interna di partito
E quindi il giudizio sul governo regionale
Non è tanto il giudizio che nasce dal fatturato da come vanno le cose a livello di governo regionale ma nasce dal fatto che il sistema delle convenienze intra partitiche nostre sia perfetto o imperfetto questo è un fatto che a mio giudizio non fa assolutamente poi capire come vanno le cose e io invece credo che da questo punto di vista le questioni vanno affrontate con grande attenzione
Senso di spazio a Lecce di questa bisogna ragionare
E bisogna capire quali sono le cause che stanno alla base di essa se invece vi sono problemi Dina de Guadarrama presentanti solo capacità del partito di dirigere la politica regionali questo bisogna parlare non del governo regionale in sede di partito perché io non credo
Non credo
Perché se un partito non è attrezzato bene
O è poco autorevole propri dirigenti o disarticolato
Non è buono per il governo e posso fare l'opposizione altro che è molto più difficile
Fare un'opposizione che convinca e poi portarla alla base della società siciliana occorre un partito ancora più forte organizzativamente gli ancora più consapevole delle cose che deve fare quindi l'opposizione non è una scorciatoia
Rispetto a carenze lacune culturale organizzative che ci possono portare la gara essere molto facile nel criticare il Governo perché l'altra parte e invece poi molto distratta e poco attenti nel considerare le questioni
Di casa nostra
Nicolosi mi diceva ma
Questo governo ha fatto delle cose importanti è vero
Che alcuni giudizi critici sono ingenerosi può darsi ma erano tre le questioni che stavano alla base di un certo giudizio che aveva espresso e le tre questioni a mio giudizio sono ancora in piedi
Nonostante le cose interessanti che il presidente della Regione ha detto su come bisogna essere dirigenti del nuovo corso politico in questa regione le tre questioni sono le seguenti
Che in questa legislatura una maggioranza che produceva ed è stata molto attiva alla fine della passata legislatura non ha ancora fatto niente né sul piano delle grandi riforme nessun piano legislazione spinto la seconda che nella passata legislatura alla fine vi è stata come dire una fiammata operosa e però tenuto conto anche ricerca biturbina Sample Ari
Bisogna capire se questo stato di cose vada imputato
Alla forza della maggioranza o al fatto che
Una diversa disponibilità anche lei maggiore partito d'opposizione ha consentito senso buono positivo operazioni di scambio politico
La terza questione e che cosa ha fatto la Regione
Si è aperto un processo con la vicenda del Regolamento un regolamento appartiene all'istituzione assembleare
Per poter adeguare se stessa
Ad una domanda di partecipazione di qualità diversa che certamente in Sicilia c'è
Dopo i fatti della chiesa e quant'altro
E che apportati importante fette della società siciliana a scegliere l'altra parte alle istituzioni pubbliche quindi non abbiamo avuto la dislocazione imponente sul piano della società civile supposizioni che prima era un impensabile mi pare che tutto questo sia stato registrato nella vita e nel funzionamento dell'istituzione con il rilievo che questo merita e non le tre questioni che avevo posto e che mi pare sono rimaste assolutamente in piedi a tutt'oggi e però avete ragione Nicola Capria quando dice
Che poi non si può parlare
Vi insufficienza di carenze istituzionali
Vi limiti dell'azione di governo in astratto
Che bisogna parlarne in concreto
Che bisogno in un certo senso coniugare
Alla indicazione del limite della discussione precisa proposta in positivo e questo credo che sia lo sforzo che noi dobbiamo fare compare ma per fare questo sforzo occorre che parliamo di più tra di noi
Occorre avere non altre occasioni magari perché i congressi sono congresso
E quale ci troviamo poter comunicare dialogare con tanti compagni tanti insieme tanto interessa
Ma comunque trovare occasioni nella ordinaria vita di partito
Perché si possano lavorare insieme proporre insieme affrontare insieme sulle nostre iniziative il giudizio della società siciliana il partito insomma deve tornare a essere il luogo di lavoro
Un luogo dove i compagni si incontrano per assumere iniziative
Per capire ciò che avviene intorno per scambiarsi opinioni che possono anche essere diverso e quindi poi per poter agire ciascuno per proprio conto sia a livello regionale che a livello delle realtà
Periferiche e talvolta qualche distrazione di è stato sono avvenute cose importanti nella nostra regione
A mio giudizio o per un fatto in un eccesso di conformismo che il mondo delle istituzioni ha inteso tributare al nuovo corso sociale
Della regione che non è stato uno corso politico ma ci sono fu sottovalutato dei fatti importanti
Come al solito
Delle pentole scomode alle prendono escono da tolto il coperchio Sciascia
è però credo che quella discussione andava non solo approfondita
Attraverso come dire la manifestazione di opzioni ideologiche
Ideologiche
E mancava invece approfondita con una curiosità diversa e molto più graffiante per vedere come stavano le cose
Dove erano andati cadute queste Christie ori e se con riferimento a fatti o persone e non era il caso di andare un po'più in fondo di capire perché tutto ciò era avvenuto e come era potuto accadere abbiamo dopodiché presa di posizione autorevole nel partito
Ne ha parlato anche il compagno Lauricella subito ma io credo che su una questione di sto tipo
Forse del Partito del referendum sulla giustizia il partito dalla giustizia giusta il partito garantista sin dai tempi dei nonni e qualche cosa più doveva dire il problema è un problema che a mio giudizio per noi
E decisivo
Che la lotta alla mafia lotta alla grande criminalità organizzata e una volta garantista o non è
Noi non concepiamo su questo terreno che lo Stato possa vincere attraverso un confronto tra due opposte violenze
E siccome a mio giudizio i problemi si pongono su questo terreno io credo che occorra avere una conoscenza ben più articolate attenta di quanto è avvenuto in Sicilia
Negli ultimi tempi
Si sono realizzate anche all'insegna della De Marchi ha ragione Sciascia importando operazioni di potere
Che se volete naturalmente all'inizio avevano un fine nobile allorché prendevano le mosse ma sembra operazione di potere sono compagni e ancora più gravi se naturalmente sono delle operazioni
Che si consumano
Attraverso o mettendo a frutto traumi tragedie personali e tragedie familiari
E io credo che rispetto a tutto ciò
Noi dobbiamo levare forte la nostra voce sempre quando le ragioni delle garanzie dell'individuo ce lo impongono
Ma levare anche forte la nostra voce quando dietro queste grandi tragedie sociale emergono nuovi ceti nuovi professionisti delle questioni morali che non hanno né i titoli
Ne la giusta qualità morale per poter assolvere a questo ruolo
Io credo
Compagni concludendo
Che
Esistono le condizioni
Perché questo congresso sia ricordato come un congresso storico
Come un congresso di svolta
I compagni
Partecipando come hanno partecipato hanno dimostrato di voler sentire e di voler capire
I dirigenti da parte l'ora de de parte loro devono a mio giudizio onorare questo impegno dalla base socialista
Evitando di far finta di non sentire e di non capire
Ritengo nelle Commissioni
Polacco istrione della quale
Bisogna poi ultimo parlare a conclusione di un congresso che sarà conclusione che sarà fra poco tenuto al compagno
Lauricella e che non esistono compare e poi sono queste le ragioni vere della nostra unità non esistono
Ragioni dei gruppi dirigenti
Di questo partito siciliano
Non esistono interessi di singoli dirigenti che possono portare il partito che possono portare il gruppo dirigente affermare processi di cambiamento che invece la base del partito vuole
Manca la radice
La ragione di una contrapposizione cioè tra le ragioni del partito e le ragioni dei suoi dirigenti e allora quando esiste una condizione di questo tipo
E quando questa si accompagna ad una grande unità politica
Perché credo che il saluto che qui tutti delegati invitati dirigenti hanno rivolto al caldo Martelli era un saluto non solo di cortesia
Ma era un saluto tanto più caloroso quando più vengono condivise le cose che Martelli diceva da quando esiste una sola politica
Una sola politica
E quando esiste una sola concezione dei gruppi dirigenti
Che mai può portare i gruppi dirigenti a essere garanti della conservazione contro una domanda di cambiamento del partito
E beh allora compagni quali sono le cose che ci dividono
Se non probabilmente la necessità di parlare ancor di più di chiarire ancora meglio di trovare con la giusta attenzione solo opzioni che costituiscono la fotografia di questo congresso per come esso si è sviluppato
E non per colpa magari ce lo immaginavamo noire entrata come gruppo dirigente
Questo è un congresso diverso da quello che immaginava avere un congresso che a mio giudizio fatta esplodere attenzioni interessi e impegni che vanno onorati e interpretati fin nelle virgole
Io ritengo a conclusione del congresso presto e l'impegno più serio che un gruppo dirigente deve esprimere noi non abbiamo bisogno di nuove aggregazioni
Non abbiamo bisogno di nuove aggregazioni
Perché quando
Quanto la politiche una e il senso del partito lo stesso per tutti
Ma la nuova aggregazione senza politica sono bande
E non abbiamo bisogno di bande
Io credo
Che le ragioni dell'unità non bisogna andarselo a cercare col lanternino ci sono
Ci sono perché in un'assise così importante
Le cose che si dicono non possono essere comunque filtrato reinterpretate ciò che qui si dice
Va interpretato come ciò che ciascuno pensa
E ciò che ciascuno pensa le proposte che sono state fatte vanno nella direzione di agevolare una forte domanda di cambiamento noi non crediamo di dover trasformare il partito di dovere fare impensabile rivoluzione movimentista
Ecco dobbiamo probabilmente essere più attenti a cose quotidiane di ordinaria amministrazione più attenti nel rispetto dello Statuto nelle regole nel fatto che la democrazia interna ma realizzate in tutti i suoi passaggi si tratterà magari compagni
Si tratterà magari di fisico e procedurali
Ma facendo di mestiere del giurista perdonatemi forse questa eccessiva attenzione a questo tipo a questo tipo di valutazioni pedanti della realtà certo ricca più altri che è articolata del partito
Io credo
Che da questo congresso noi dobbiamo uscire
Con una con soluzioni con decisioni che non intendo notando rivendicare un gratuito protagonismo socialista sull'immagine non dobbiamo fare in questo senso la concorrenza a nessuno
Anche perché i fatti stanno dimostrando che alcune belle immagini che avevano messo in circolazione sono già abbastanza sbiadite stando Das consigliarci di percorrere le stesse strade ma con una risposta organizzativa forte sì
E con vertici di partito con bagni che siano realmente rappresentativi delle cose che abbiamo detto e vogliamo sì questo lo dobbiamo al partito lo abbiamo la vostra storia la nostra tradizione alla nostra volontà di combattere in questa regione
E io ritengo che dobbiamo anche fare un'altra cosa comprare dobbiamo dare la possibilità al segretario che il Congresso verrà eleggere di potersi scegliere i collaboratori che ritiene più bravi e più capaci al di là del dosaggio con il bilancino conta
Perché ha un gruppo dirigente forte un gruppo dirigente rappresentativo
è un gruppo dirigente in cui tutti si identificano un gruppo dirigente che magari sarà in partenza sulla carta rappresentativo ma che produce poco lavoro politico un gruppo dirigente da cui tutti poi prendono le distanze perché nessuno vuole essere coinvolto nell'immobilismo
E allora io credo che le difficoltà politiche ci sono
Io credo che
Le soluzioni organizzative adeguate in queste ultime ore di lavoro del congresso vanno trovate
Ma io credo e mi rivolgono dal compagno Lauricella che chiudendo questo congresso
Certamente lo farà
Volendo
Dalla grande memoria e chiara delle vicende del partito
Io credo che vi sono state altre stagioni difficili della vita del nostro Tito difficili per come si presentava la situazione politica
E però rispetto a quelle situazioni difficili oggi siamo un partito diverso
Contiamo anche di più nel Paese
Non siamo una qualunque variabile del sistema politico
Vi sono tentativi di ridimensionare il nostro peso di offusca la nostra immagine
Di toglierci o di sottrarci anche le cose buone che abbiamo fatto per questo Paese e per la sua vita democratica
E tuttavia ritengo però che rispetto
A quella storia rispetta quelle difficoltà oggi siamo nelle condizioni di reagire meglio e di rispondere in modo adeguato ecco ricordiamoci
A mio giudizio di queste esperienze
E ricordiamoci delle grandi risposte che abbiamo dato nei momenti difficili
Perché hanno rivelato tutti un partito che era all'altezza dei tempi delle difficoltà e delle aspettative della gente comune
Io credo che questo partito con questo grande congresso che ha fatto
Con la sua storia
Con le sue federazioni con i suoi dirigenti
Dirigente di grande prestigio
Di grandissima immagine
A cominciare dai più importanti DS il compagno Lauricella il compagno Caprile
Questo partito oggi compagna
Questo partito è chiamato attraverso i suoi dirigenti
A dare all'intera base dei socialisti siciliani
Motivazioni ed obiettivi che riportino al lavoro politico
E
Chiamato a dare ai socialisti siciliani
Il senso
Chiaro concreto
Che il partito è impegnata in una grande partita che può giocare e che può vincerla
è chiamato a dimostrare che un partito riformista davvero intendendo il riformismo non comune etichetta che si può attaccare a tutto
Anche a cose vecchia così inutili ma intendendo i riformismi in modo corretto con la volontà di cambiamento come scelto
E la scelta e faticosa tanto più importante e più costa
Io credo che dobbiamo dare questi segnali
Io credo che dobbiamo dimostrare compagni
Di aver interpretato
Ciò che questo congresso ci consegne
Come una condizione importante per poterci muovere e per poterci muovere bene
E se questo si può fare io credo che lo dobbiamo fare e dobbiamo impegnarci di fronte al Congresso a farlo la Sicilia da Rimini
Deve andare a Rimini portando questo importante messaggio di fiducia nel partito e di cambiamento
Dei socialisti siciliani
Compagni non ci mancano gli uomini non ci mancano le idee
Io sono certo che non ci mancherà il coraggio per fare fino in fondo il nostro dovere
Do la parola sul punto del nostro congresso do la parola al compagno Claudio Martelli vicesegretario
Qual è il rinnovo un cordiale
Saluto i compagni
Siciliani a congresso
Nella loro regione
Simultaneamente a tutti i compagni socialisti d Italia che tengono a congressi regionali
In questi giorni
Ma è del tutto evidente che la coincidenza che essi profila ormai o che in ogni caso
è già avvenuta almeno in parte tra
La nostra discussione le nostre scelte congressuali la crisi politica e di governo
Ci assegna una responsabilità più grande
Una responsabilità dalla quale non ci faremo schiacciare
Limitando magari la nostra riflessione
All'immediato dimenticandoci quanto
Abbiamo detto scritto e votato con le nostre tesi in rapporto alla prospettiva
Che ci siamo assegnati e di cui c'è nelle tesi
Una Bozzo convincente
Assumiamo questa coincidenza tra la crisi politica attuale
E il congresso dei Socialisti italiani come una sfida dunque
Innanzitutto una sfida alla nostra coerenza
E la nostra capacità di interpretare il tempo politico
E di guidarlo secondo un punto di vista negli esclusivi volle solitario
Ma certamente non omologabile a quello di altri
Non riducibile a una visione
Già data già scritta
Delle cose della politica italiana
La nostra discussione si svolge linearmente per capitoli
L'abbiamo impostato su quattro documenti fondamentali
Un documento che riguarda l'attività di governo che è un rapporto sull'attività e sui risultati del governo Craxi
Un documento che riguarda
I grandi orientamenti programmatici
Che il Partito socialista si assegna per gli anni a venire
Quattordici grande indirizzi
Sui temi che sono di fronte alla
Attenzione
E alla sensibilità di tutto il popolo e di tutti i cittadini
In modo più concentrato la prospettiva politica
Che ad un tempo una prospettiva di grande rinnovamento istituzionale
E la materia del terzo documento e infine vie il documento che riguarda l'autoriforma del partito
E che riprende
Indicazioni e suggestioni
Sulle quali molte volte ci siamo soffermati in questi anni
Noi non faremo un bilancio trionfalistico
Del governo Craxi non sta scritto in questo rapporto
E non li riceve in un arco di trionfo a Rimini il compagno Craxi non è a nessun bisogno
Ne ne hanno bisogno i socialisti
Quasi dovessero calmare o colmare qualche insicurezza
Il giudizio è
è già stato dato
Ed è un giudizio obiettivo
E innanzitutto il giudizio degli elettori italiani
Che hanno sostenuto questa maggioranza
Con un consenso crescente nelle successive consultazioni che si sono svolte in questi tre anni e mezzo
è un giudizio largamente favorevole dell'opinione pubblica quale si esprime in tutti dico tutti i sondaggi può darsi che un sondaggio due sondaggi contengano margini di errore
Ma quindici sedici venti sondaggi ripetuti nel corso di quattro anni che confermano
Una popolarità
Mai raggiunta
Non più la Giunta da tanto tempo a questa parte
Da parte di un governo in un'epoca in cui non solo in Italia ma in genere in Europa i governi tutto sono salvo che popolari
E anche su una conferma che non ha bisogno quindi di
Ulteriori giustificazioni
Vie se vi fossero dei dubbi l'opinione
Internazionale
Quella di altri governi altri partiti degli osservatori della stampa delle televisioni di tutto il mondo
E poi ci sono i dati
Le fredde cifre e le fredde statistiche
Un'inflazione che quando Craxi divenne presidente del Consiglio veleggiava ancora intorno al quindici per cento
E che in tre anni e mezzo è stata ridotta
Al quattro per cento
Senza adottare
Strategie selvagge
Quali in quelle adottate in altri Paesi d'Europa e segnatamente per esempio in Inghilterra
E danze
è una polemica amichevole tra compagni socialisti
Con un equilibrio e una tutela e degli ammortizzatori sociali
Più efficaci di quelli adottati dal governo delle sinistre in Francia
Ci sono i risultati
Del sistema economico
Quando Craxi divenne presidente del Consiglio eravamo negli anni dello sviluppo zero
L'Italia aveva cessato di progredire
Sotto il profilo economico
Ora il nostro ritmo di sviluppo
Intorno al tre per cento
è il più alto in Europa
E nell'area dei paesi più industrializzati è secondo soltanto al Giappone
Il sistema industriale sia rinnovato e modernizzato
In modo prepotente
Hanno fatto ingresso nuove tecnologie
Il meccanismo dell'accumulazione delle imprese funziona
La Borsa si è espansa
Sia per volume sia per platea
Di partecipanti
L'innovazione diffusa anche nei servizi e dei sistemi di distribuzione
Ha contagiato anche l'area pubblica
è una spinta forte al risanamento
Attraversa con risultati diseguali
L'intero sistema industriale pubblico
Poi c'è quello che non va
Che continua a non andare a non funzionare
E saremmo c'è chi se non lo vedessimo
E non faremo il nostro mestiere i socialisti
Se una volta vantata
La nostra parte in questi risultati
Non insistesse uno su ciò che manca
Non insiste si può anche sulle ombre sui ritardi
Su ciò che non si è fatto non si è fatto abbastanza
E innanzitutto il problema dell'occupazione
Anche se debbo dire la verità ripeto un argomento che ho già usato nella campagna elettorale siciliana
Sarebbe più giusto dire
Non tanto il problema dell'occupazione come un problema generale della società italiana
Ci sono certo disoccupati anche nel Centro-Nord
Ma siamo sotto la media europea abbondantemente sotto la media di disoccupazione europea nel centro nord e dunque se vogliamo essere obiettivi e comunque dare un'indicazione politica chiara
Il problema della disoccupazione Italia si declina come il problema del Mezzogiorno povero del Sud povero del nostro Paese
Neppure di tutto il Mezzogiorno
Ma della parte più pop
Qui i progressi sono lentissimi e non ci sono affatto
Come non ci sono progressi
Adeguati accettabili in tutto il sistema dei servizi sociali collettivi
E i tentativi di riforme di razionalizzazione che pure sono stati avviati in questo periodo
Dai socialisti soprattutto
Dai socialisti al governo per esempio rapporto il sistema pensionistico
Dai socialisti nel partito per esempio in rapporto al sistema dell'istruzione della formazione professionale dell'alta formazione universitaria
Lo stesso si dica per un'adeguata
Politica di riforme iniziative di modernizzazione di potenziamento
Per quel che riguarda
L'insieme di quegli interventi pubblici
Non tradizionali
Non abituali che però vengono sempre più decisamente reclamati dalla gente dai cittadini
Il governo ha creato qualche strumento
Appartiene a questa esperienza politica la nascita di un ministero dell'ambiente dell'ecologia
Ma non mi pare che sia stato ancora assunta consapevolmente
Dalla maggioranza dal governo e dal Parlamento la centralità di questa questione
Non si riesce ancora a guardare
Le possibilità e i problemi di uno sviluppo economico ulteriore
Con lenti moderne e le lenti moderne sono quelle della conciliazione necessaria
Dell'equilibrio che va ritrovato
Tra economia ecologia tra sviluppo e tutela dell'ambiente
Non è un atteggiamento quindi di freno di ostacolo Allo sviluppo non una posizione ideologica che si attardi al lume di candela o che faccia danza intorno ai pentoloni delle streghe
Ma uno sforzo di modernizzazione ecologica della nostra economia
Qualcosa dunque che risponde
Alla natura profonda e reale del nostro territorio le sue specifiche caratteristiche
Esalta le sue concrete possibilità di sviluppo economico commerciale e finanziario
In termini turismo in termine di valorizzazione del patrimonio artistico culturale e storico il più straordinario che esista al mondo
In termini di valorizzazione e tutela ambientale
Il bilancio del Governo non sarebbe completo
Se non ci riferisse ma quello che forse sopra tutti gli altri
L'indice più importante
E più favorevole
Che appunto il mutato giudizio internazionale sul nostro Paese
L'immagine dell'Italia
Sì per noi socialisti questo è un motivo di orgoglio
Straordinario
Che il governo guidato dal nostro segretario sia riuscito in questa impresa
Difficile ci sia riuscito con i risultati
Perché non è che i francesi tedeschi americani russi o giapponesi
Si facciano abbagliare dalle perline
Però è certo che qualche anno fa ancora l'Italia rappresentata sulle copertine dei settimanali a grande tiratura in Europa con una pistola ficcata in un piatto di spaghetti
Folklore e terrorismo
Paura
E mandolini
Oggi l'immagine dell'Italia nel mondo è un'immagine che tira
Che viene imitata
Che poggia non soltanto su settori di insuperabile qualità ma ad alto livello di maturità
Quali possono essere certi prodotti alimentari o la moda
Ma poggia anche su robuste esportazioni tecnologie
Un grande lavoro spesso silenzioso è stato fatto in questa materia
E i socialisti né reclamano anche qui
Parte di merito e di considerazione
Ho sentito dire da dal compagno Lauricella ore prima dall'onorevole Mannino
Esprime una speranza
Forse una volontà
Quella che si possono togliere il più presto possibile i missili da commesso
Io condivido questa speranze questa volontà fino in fondo
Però attenzione la cosa più importante
Non è togliere o mettere i missili a secondo delle stagioni politiche del clima internazionale tra le superpotenze
La vera novità
In questa materia in questo campo nel sistema delle relazioni internazionali la vera novità per noi quella che noi abbiamo creato che questo Governo ha prodotto
è una posizione più indipendente e più autorevole
Leale con il proprio sistema di alleanze leale anche con i valori della pace della distensione del negoziato internazionale capace di sfidare il vento dell'impopolarità
Per noi una tempesta a sinistra quando si trattò di riequilibrare
Lo squilibrio creato dai sovietici con i loro missili
Capace di reggere il vento di questa impopolarità nella sinistra politica e sindacale
Ma capace anche di dire tre volte no al presidente americano quando
In occasione di Sigonella della
Vicenda della Kinder out Lauro
Il Presidente americano
Pensava forse di poter trattare
Con il presidente italiano
Come
Se fosse stato il presidente di qualche repubblica delle banane e di utilizzare lo stesso
Non a caso
Non a caso oggi appare tutto più chiaro
Quando Craxi e certe cose in rapporto al disgelo necessario le diceva a Lisbona due o tre anni fa
Le contestazioni ci furono
Dentro il governo e dentro la maggioranza
Oggi dopo l'Iran dette
Addirittura parto al pubblicano provoca una crisi di governo
Perché si era creato un attrito tra il governo italiano
E l'amministrazione americana
Oggi dopo l'Iran Ghete lo stesso Spadolini
A dover contestare linee o aspetti della iniziativa americana e magari a scoprire con sua sorpresa del colonnello che vendeva le armi
Agli iraniani e finanziava con i soldi
I contras in Nicaragua era lo stesso colonnello North dal quale non si lasciarono intimorire i nostri carabinieri perché ebbero la fortuna di avere alle loro spalle un Governo dignitoso
Sì non è un mondo pacificato o un'Italia con tutti i suoi problemi risolti
Quella
Di oggi del mille novecentottantasette
Però per chi ha come dire il gusto del
Percezioni popolari e condivide la sensibilità dei giovani basterebbe sentire le canzoni di qualche anno fa e quelle di oggi per accorgersi come sia mutato appunto nel volto
Si sia passati
Dalla quasi disperazione a una quasi speranza e fa piacere inorgoglisce sentire i giovani oggi avere più fiducia nel proprio Paese forse più soddisfazione di viverci e di essere in questo Paese
Questo non significa che i problemi siano risolti però si è creato un'atmosfera un clima
Diverso per il passato
Si sono aperti dei varchi
Si sono create delle condizioni diverse anche soltanto in termini di migliore conoscenza
Io oggi di quel che siamo oggi di quel che l'Italia di oggi di quello che il nostro paesaggio sociale
Non mi riferisco soltanto i risultati del governo verso assieme o del presidente
Mi riferisco anche al lavoro fatto per esempio da due importanti commissioni dalla Presidenza del Consiglio
Quella che si è concentrata sul problema della parità
Fra uomini e donne nel nostro Paese elencando individuando nel lavoro nella società
Nelle funzioni pubbliche
Né i diritti materiali
Tutti i ritardi tutte le diseguaglianze che pesa no
Sulle donne ne riducono le possibilità di emancipazione di crescita di riscatto
Nello stesso tempo un'altra commissione dedicata al tema delle povertà
Ha sviluppato una complesso di analisi imponenti
Che possono essere guida di politiche sociali e rinnovate e cioè mirate
Non di appelli o discorsi generici all'eguaglianza
A una politica di equità mirata e precisa
I popoli di oggi dell'Italia di oggi non si identificano più con la classe operaia non sono la classe operaia
I popoli di oggi però ci sono lo stesso e sono sei milioni i poveri in Italia
E i poveri si individuano
Non quindi con discorsi ideologici non segnando dei confini sulle carte geografiche va utilizzando degli strumenti di rilevamento almeno un po'più sofisticati
Chi è povero
Secondo questa Commissione poveri in Italia sono coloro i quali
Fatto uguale
La media dei redditi divisa per due la media dei redditi in Italia stanno sotto questa divisione cioè chi guadagna meno della metà della media è povero ci sono sei milioni italiani in queste condizioni
E la stessa sollecitazione che porta a individuare i poveri veri quelli di oggi
Non quelli attribuiti
Ai consigli comunali
O da certe sezioni territoriali dell'INPS e neppure quelli ascritti da ragionamenti ideologici la stessa
Mentalità lo stesso criterio la stessa spinta
è quella che ha prodotto
Qualche risultato in materia di equità fiscale non foss'altro perché ha allargato la fascia
Dei contribuenti soggette a un qualche controllo ha una qualche verifica un qualche accertamento
E lo stesso impulso
Che una volta era un'intuizione dei socialisti si è però tradotta in politica e ha avuto la sua verifica puntuale
è quello che ha fatto scoprire l'entità per fortuna in un certo senso straordinaria
Per sommerso italiano
Decine di migliaia di miliardi
Di ricchezza e di reddito
Sconosciuti
Non conteggiati non calcolati
Quindi ritroviamo un Paese che ha più fiducia in se stesso
Chi ha più forza nelle relazioni internazionali
Che è meglio piazzato nella sistema di collaborazione di competizione dell'economia mondo
Che scopre le sue vere diseguaglianze i suoi veri e ritardi
Che aggiorna i suoi strumenti di conoscenza
E i suoi strumenti politici per rendere più efficaci
Mi pare un buon bilancio
Quello che i socialisti con il loro segretario
Possono presentare davanti al Paese
E innanzitutto loro congresso
Un'esperienza straordinaria per noi
Un'esperienza importante nella storia d'Italia
Qualcosa che arricchisce il partito
Di grande autorità
E che può essere la leva di nuove possibilità io spero proprio che
I compagni che hanno compiuto in prima persona questa esperienza comincia dal compagno Craxi
Ai compagni che con lui
L'hanno condotta nel governo
Ce ne diano come dire una versione viva fresca nel congresso
Ci dicano
Per i risultati di come sono stati conseguiti delle difficoltà che hanno incontrato
E dicano
Se queste difficoltà e quanto sono da attribuire la responsabilità politiche
E quante sono da attribuire a a ritardi
Di natura istituzionale
Responsabilità politiche
Innanzitutto come noi l'abbiamo viste
Dalla stessa trincea
Dislocata però nella società
Le difficoltà politiche che hanno percorso la storia di questa legislatura
E la stessa crisi che oggi è in corso
Che cosa rivela no
E io penso che
Lo voglio dire senza polemica
Perché è un congresso
Destinato la riflessione al giudizio dei compagni
E non siamo
Comizio davanti agli elettori
Io penso che quando il segretario del maggior partito alleato
Pone i rapporti con gli alleati
Nei termini in cui gli alleati dovrebbero
O cedere ora un per
Il segretario a democrazia cristiana sta compiendo un grande errore
Un profondo errore fuori
Ma se si è a questo punto
Non vuol forse dire che
C'è qualcosa di
Sbagliato nella strategia politica tra democrazia cristiana si assegnate in questi anni
Almeno di attribuire tutto a umori
O deformazioni caratteriali e personali io penso che ci sia una impostazione strategica sbagliata
E in ogni caso una strategia della quale non c'è spazio per un forte autonomo partito socialista
Deve interrogarsi su questo punto la democrazia cristiana e spero che non faccia in questa crisi come durante il caso Moro quando per cinquantacinque giorni non riunì mai i suoi organi
Spero curato discussione collegiale per evitare eventualmente l'irreparabile la DC la faccia nei suoi organi e si interroghi su questo punto
Ma come possiamo noi democratici cristiani pensare a un'alleanza stabile o a rinnovarla con i socialisti serie nella strategia che consegniamo all'opinione pubblica e che spieghiamo
Con atti e comportamenti coerenti non c'è spazio per un forte ed autonomo partito socialista e per la verità non c'è spazio neanche per la pari dignità con le forze laiche
Questa è la questione che i democristiani si devono porre a se stessi
A meno che non abbiano scelto un'altra strada appunto
E in modo ormai definitivo
La strada di recuperare un'egemonia di partito
In uno spazio centrista
E magari da questa posizione egemonica in una spazio centrista
A riprovare
Prima o poi e a secondo delle opportunità di tempo di luogo e di azione il filo di qualche compromesso sopra o sotto i banchi con il Partito comunista
Io credo che poi do comunista non offra più appigli di questa pure comunque me lo auguro
Ma mi pare di intravvedere nella strategia democristiana che non ha altra logica
Se non queste non altra giustificazione se non queste
Fuoriuscire dal rapporto che certo difficile con i socialisti
Perché è un rapporto di collaborazione di competizione al di là del quale
Non è neanche giusto andare per forza e che sono storicamente e politicamente così diverso
Ma a rompere
Questo rapporto con atteggiamenti sistematici di sfida e di provocazione
Si è giunti punto
Il pieno svolgimento del congresso socialista e solo per carità di patria non abbiamo ha risposto sino in fondo di fronte al rinvio di quindici giorni della nostra direzione di partito di parlare di atmosfera pre fascista
Sì è reclamato le dimissioni del governo anche quando il governo aveva già annunciato che si terrà di mettendo nel rapporto sull'attività di governo e Craxi ha inviato non solo ai compagni socialisti ma tutti i parlamentari a tutti i segretari di partito
Il rapporto comincia dicendo mentre questa esperienza di governo si avvia a conclusione eravamo nel mese di gennaio
E la risposta non è stato da parte di De Mita un complimento un riconoscimento o anche un silenzio
Ma la risposta è stato quello di chi guarda l'orologio dice me quando te ne vai
Fra chi si è dimesso
Con un mese più d'anticipo
Tagliando corto con un complesso di
Polemiche
Che erano d'un tempo fumose e roventi
Dopo una serie di inviti di ultimatum di pressioni
Craxi si è dimesso credo che sarà De Mita dovete spiegare agli italiani perché
Il governo Craxi ha dovuto dimettersi nonostante che tutti dicessero che stava facendo bene questa spiegazione ancora non la data della prima che deve dare
Poi bisognerà spiegare perché a differenza che nel passato il Presidente del Consiglio deve essere non scelto dei cinque partiti l'alleanza
Ma deve essere il candidato unico della democrazia cristiana
E poi bisogna spiegare perché la democrazia cristiana
Che vuol fare un governo di fine legislatura con i socialisti
E quanti hanno promosso dei referendum di giustizia pone come pregiudiziale
L'abrogazione
Di questa iniziativa politica
Tutte spiegazioni che debbono ancora essere date
E ripeto però
Sempre più si viene
Consolidando tra di noi ma non credo solo tra i socialisti
La convinzione che
Quando si mettono le cose in questi termini
O la rottura Hulce di mento
Ossia sprovveduti
E cosa che non credo ossia il responsabile non lo credo
Oppure si persegue
Un disegno diverso
Si sconta l'impossibilità
Di un rapporto diciamo tra virgolette laico
E cioè di pari dignità di collaborazione di competizioni con i socialisti che ci si vuole ritirare restaurare
In una situazione politica vecchia normalizzata in uno spazio in cui si possono coltivare ambizioni egemoniche noi la democrazia cristiana non possiamo consentire di coltivare nell'alleanza con noi ambizioni egemoniche
Si tratta di comprendere
Se la DC nel suo assieme disposta a questa politica
Inaugurata in questi anni e che ha dato buoni risultati per il Paese
O se la sola interpretazione che accetta
E quella per cui indipendentemente dai fatti dei risultati dei meriti dei demeriti la democrazia cristiana che è entrata in questa legislatura con due milioni di voti in meno che il primo hanno reclamato
La riconquista delle giunte
Di città e di regioni e di province
Che secondo hanno reclamato la Presidenza della Repubblica apre un democristiano e che il terzo hanno cominciato negava la Presidenza del Consiglio pro dello che stiamo ha qualcos'altro da dire agli alleati al Paese o soltanto una proposta egemonica da fare
Quando abbiamo lo scorso due anni fa ormai quasi due anni sono trascorsi
Promosso la campagna sui referendum di giustizia
Oh intendiamoci Deffenu ingiustizia non riguardano
I magistrati non sono un conto aperto tra i politici magistrati i referendum promossi dei socialisti dei liberali dei radicali
E da settecentocinquanta mila cittadini
Sono tra i referendum più legati
A una delle più grosse questioni di principio che sia aperta nel nostro Paese da queste di principe molto semplice e l'eguaglianza dei cittadini di tutti i cittadini
Compresi i politici e compresi i magistrati davanti alla legge queste la questione posta dei referenti
E non a caso non a caso
Già che soltanto i politici con i ministri meglio con il tribunale inquirente
E soltanto i magistrati con la CSM
Si amministrano la giustizia tra di loro
E se c'è qualche cosa che offende la sensibilità popolare
E proprio questo punto che stia scritto i tribunali e nell'esperienza e nella cardine della gente che la giustizia è uguale per tutti e poi di sapere vedere che ci sono alcuni fra i quali degli altri
Fumo naturalmente
Beh prima presi poco sul serio
Poi svillaneggiato gli accusati
Di varie malattie
Estremismo movimentismo eccetera eccetera eccetera
Ma
è stata già una grande soddisfazione nell'autunno scorso quando un ministro democristiano della giustizia venuti quelli che appaia di come dire tra i più illuminati non uno che sia stato scuola da Beccaria o dal Verri ma specializzato in leggi di emergenza come il ministro Rognoni
Abbia però su invito nostro e di Craxi elaborato non è un marchingegno per evitare i referendum ma dieci leggi di riforma
Perché così non impostando la campagna
O i referendum
O il Parlamento colga l'occasione dei referendum per imprimere quella svolta al sistema giudiziario italiano
Di cui abbiamo bisogno come dell'aria per respirare perché non ne possiamo più di un sistema borbonico come quello che vige tuttora in materia di legislazione e di ordinamento giudiziario del nostro Paese
A descriverlo
Ah descrivo oramai ci sono
Degli e Sperti a noi basta ricordare il fatto che ci stanno sessanta mila detenuti nelle carceri italiane quaranta mila sono in attesa di giudizio cioè secondo la Costituzione di questo Paese cittadini innocenti
Che stanno in carcere spaventose malsana
E che magari
Si fanno prima un giro di uno due tre quattro sino a otto anni nelle cacce in attesa di giudizio poi vengono giudicati poi magari si scopre che il magistrato ha sbagliato ed ha sbagliato non per come dire errore materiale ma come sta scritto nella legge per dolo per colpa grave e vi sono vertici delle associazioni dei magistrati che neppure in questo caso voglio rispondere ma che cos'è
Un sistema di giustizia amministrato in maniera esclusiva
Da chi non vuole rispondere mai neppure delle proprie colpe gravi riporta l'opinione pubblica se non una concezione Medioevale da casta separata è contrapposta rispetto al resto della società
E che cos'è un sistema giudiziario
Nel quale il ceto politico
Oltre a disporre dell'Onnipotente partitocrazia di questo Paese
Riesce in un modo o nell'altro molto spesso
O a creare delle vittime
E le viti
I politici attraversati calpestati dalle campagne di
Diffamazione
Oppure a creare anche qui degli intoccabili
Quelli che attraverso l'ho tutte le stagioni tutti gli scandali rimangono perfettamente indenni protetti da un muro di omertà politica
Bene il ministro Rognoni su invito nostro e per l'ispirazione che avevamo
Non di fare delle flessioni della ginnastica movimentista ma di creare con la consultazione popolare in prima battuta un'occasione di riforma per il Parlamento rispose
Con una proposta di riforma in dieci leggi quella specifica sulla responsabilità dei giudici debbo dire la verità
Non ci persuade IVA e però pro bono pacis
E con l'intento che tutte venissero varate anche le altre nove che invece ci stavano a cuore perché toccavano spetti
Decisivi in termini di garanzie dei cittadini per esempio il diritto di un poco di questo paese di aver un avvocato cosa che nessuno si era occupato di fare prima che i socialisti radicali liberali hanno promosso attraverso la loro iniziativa referendaria
Ma i magistrati hanno fatto altro che fuoco di sbarramento credo che se avessero avuto la bomba atomica l'avrebbero scagliata contro il dieci provvedimenti del pacchetto Rognoni
Non solo
Ma la democrazia cristiana lo stesso partito del ministro di Giustizia
Che cosa fa appena i provvedimenti arrivano al Senato
Comincia a dire che bisogna cambiarli ricetto migliorarli si dice sempre migliorarli che se li vogliamo peggiorato di autrice se voleva migliorare
Però quello era il punto di compromesso Massimo cui si potesse arrivare e per noi era già
Già tanto e forse troppo come concessione e questo naturalmente creò
Prego una paralisi non basta dieci nove legge di riforma
Tra queste quella specifica che doveva servire anche ad evitare il referendum dando sostanzialmente ragione promotore dei referendum sul punto della responsabilità civile dei giudici
Cosa fa
L'infaticabile presidente dei senatori democristiani
L'uomo tutto d'un pezzo al servizio del segretario De Mita
Pensa di essere furbi Simo e chiede che si voti per prima questa legge
Come se tutti gli altri non capivano subito che quello significava che una volta tolto di mezzo il referendum le altre nove leggi di riforma sarebbero improvvisamente scomparso impantanata e quindi la democrazia cristiana interroghi se spessa
E interroga eventualmente le associazione dei magistrati italiani in cui ha
Posizioni rappresentate molto significative per capire come mai il pacchetto Rognoni mandato avanti non lo chiedano voi lo chieda se stesse dal presidente dei senatori Mancino e ai vertici dell'associazione magistrati con i quali discute
I giorni feriali spesso anche quelli festivi
Sul nucleare
Ci sono state anche qui rimproverate
Ma tagliano i movimenti ismi e quant'altro
A noi è sembrato semplicemente strano
Dopo Cernobyl non prima dopo Chernobyl
Dopo Cernobyl dopo il più grande disastro nucleare sinora e speriamo che sia l'ultimo
Cosa fanno i paesi produttori di energia nucleare salvo i sovietici ma non credo che possa essere un modello il rapporto che c'è tra democrazia e tecnologia in Unione Sovietica non può essere un modello per noi per la semplice ragione che non c'è democrazia
Allora parte i sovietici e i francesi i quali hanno fatto del nucleare
La bandiera d'orgoglio nazionale
Nucleare militare e civile quello francese strettamente intrecciato
Il grosso dei paesi anche qui i produttori di energia nucleare
Frenano si arrestano si interrogano quali ulteriori misure di sicurezza quali migliori garanzie
Quali tecniche più moderne si possono sperimentare o mettere sul campo prima di ripartire con un indirizzo di tipo nuclearista
Invece da noi dopo Cernobyl dopo pochi mesi
Sembrava che sono meno Posse mai capitato o che forse era l'occasione per finalmente cominciare a investire decine di migliaia di miliardi quel programma nucleare che per trent'anni non è stato realizzato e che improvvisamente adesso dopo Chernobyl dovrebbe avere una accelerazioni improvvise
Per l'abbiamo detto no
No noi soltanto noi socialisti europei in grande maggioranza i liberali inglesi
Parti consistenti del partito democratico americano
Parti consistenti dell'opinione pubblica della comunità scientifica internazionale
Se non ho capito male
Ieri lo ha detto anche il Papa a me sembra che abbia detto che qualche mese fa ma capita anche al Papa certe volte di SS non censurato attenuato da interpretazioni televisive perlomeno
E tutta questa
Preoccupazione cosa sarebbe
Sarebbe che noi siamo dei demagoghi che voglio interpretare il popolo italiano che in preda al panico
Non è il popolo italiano che nel panico davanti al nucleare e l'onorevole De Mita che nel panico davanti ai referendum questo il problema vero sotto il profilo politico
Pensiamo che anche in questa materia l'opinione dei cittadini debba essere sentita
Non perché si debbono cavalcare ripeto delle Tigri che del resto non ci sono né la fa una italiana
Ma perché è giusto e giusto
Che almeno una volta i su un punto
Fra i diritti individuali i cittadini la democrazia diretta è il punto di vista delle oligarchie che fabbricano il nucleare o delle oligarchie politiche che lo proteggono
Ma sì almeno si ascolti prima quello che pensano i cittadini e poi si decida noi decidere
Questo bisogno ma dopo aver sentito e in quella maniera e con quella prepotenza e con quell'arroganza
L'opinione dei produttori di nucleare il nostro desiderio è nostro e bisogno di sentire l'opinione di quelli che eventualmente soli consumatori cioè l'intero popolo italiano e diventato prepotente anzi irresistibile
Questo
Non c'entra
Con un negoziato difficile
Perché è stato messo su binari difficili e che sarebbe difficile indipendentemente dalle questioni referendarie
Per la formazione di un governo a guida democristiana per la parte finale della legislatura in coerenza in continuità
Con la politica sin qui svolta in questa legislatura
Non c'entra
Bisognerebbe avere la sensibilità di capirlo che non c'entri davvero sorprendente
Che un partito come la democrazia cristiana
Che ha promosso ho concorso a promuovere
Grandi referendum per abrogare importanti leggi
Civili come quella appena introdotta sul divorzio quella per introdotto sulla Bortot
è sorprendente che la DC che ha promosso un referendum per abrogare leggi di civiltà e di progresso contesti il diritto al Partito socialista di aver promosso rete non per affermare il principio della giustizia giusta ed eguale per tutti
E che voglia vincolare a questa pregiudiziale anti referendaria la formazione
Di un governo che dovrebbe essere presieduto da uno dei suoi uomini io non credo sinceramente non credo che questa possa essere opinione di tutta la democrazia cristiana e dal resto
Si vede dalla grande incertezza di questi giorni che i nostri argomenti hanno
Non colpito ma colto nel segno
E credo di non sbagliarmi se dico che è in corso nel gruppo dirigente della DC una riflessione
Di fondo su questo punto non credo sia solo questione dell'ambizione di Andreotti e di fare un governo o della desiderio di De Mita che non si faccia e che si vada a votare credo che sia più basta la questione di cui il gruppo dirigente DC deve discutere oggetto di referendum certo il rapporto tra democrazie rappresentative parlamentare democrazia diretta
è vero che i referendum popolari possono anche essere intesi come una sollecitazione al Parlamento a legiferare però non si può trasformare questa virtù dei referendum in un vizio diabolico e quindi stimolare una sorta di emulazione negativa tra il Parlamento e il popolo in modo che il Parlamento in definitiva scippi dei diritti al popolo in una repubblica che già tutta rovesciata
Per la centralità del Parlamento sul potere
Delle élite delle oligarchie politiche di partito e il suo ruolo dominante dei partiti questo Pini da un modesto contrappeso
Previsto nella Costituzione
Per i referendum
Guarda caso proprio il gatto molto dopo il varo che la Costituzione quando furono introdotti davvero i referendum Italia eran previsti dalla Costituzione come le regioni ha fornito doti solo quando la democrazia che stiamo decise di servirsene
Per tentare di abrogare col mondo cattolico e poi la DC per tentare di abrogare le leggi sulla legge sul divorzio
Ora questo strumento cioè consolidato nell'esperienza democratica del nostro Paese è stato più volte sperimentato si è visto che
Governi e maggioranze composta da partiti diversi possono avere atteggiamenti diversi diversi partiti nere freno senza che le maggioranze e governi si sfasci no
Quindi non si comprende la natura di questo rifiuto di questa pregiudiziale se non appunto ricercando una spiegazione nella logica politica
Che presiede comportamenti democristiano della segreteria democristiana nel corso di questa legislatura quando noi distinguiamo tra segreteria della DC e democrazia cristiano non è che adottiamo una tecnica comunista di decapitare un partito di premessa con i suoi dirigenti
No cerchiamo un medico di salvare il salvabile e ci appelliamo alla speranza forse all'illusione
Per la vita qualche esperienza del passato che ci fa ritenere che non è possibile che tutta la democrazia cristiana si muova su quest'onda
Un'onda di contestazione degli alleati del governo che ha fatto meglio del Partito socialista che ha dimostrato una lealtà eccezionale
Nel corso di tutti questi anni
Di contestazione di uno strumento di democrazia diretta come i referenti
Questo è un punto importante naturalmente è importante che la crisi si svolga in queste ore in questi giorni perché consentirà anche al nostro congresso di riflettere meglio su prospettiva e strategia
Parliamo di un progetto riformista le nostre tesi e naturalmente abbiamo detto che innanzitutto lo rivolgiamo ai tradizionali partiti alleati dei socialisti
Ma ma diversa ci come dire una volontà corrisposta
Deve esserci una sponda di dialogo che oggi non si vede
Non si vede proprio nella leadership democristiana
Se questa non vi fosse
Non potrebbe che essere accelerato
Il tempo di una riflessione diversa
La riflessione che
Sconti appunto questa separazione
E che dunque si concentri
Facendo diventare politica la prospettiva
Si concentri sui tempi sui modi della prospettiva socialista abbozzata nelle nostre tesi
Noi pensiamo una prospettiva di
Ricomposizione di unione
Tra tutte le forze e tutte le famiglie che in Italia si richiamano al socialismo
Socialisti
Naturalmente noi socialdemocratici
I radicali chiamano definirsi socialisti libertari
Il Partito comunista
Di visita tantissime
A rivalità
Divisi da sessanta settanta o trenta o quarant'anni
Di contrapposizioni ideologiche politiche talvolta anche ideali di principio
Una cosa comunque in comune ce l'hanno
Che sono le radici
In comune tutte queste diverse famiglie hanno questo che socialisti socialdemocratici o comunisti sono comunque tutti finiti i socialisti che queste sono
Queste sono le radici
A cui tornare
Non per far delle celebrazioni o per dire com'era bello quel tempo
Ma perché in quelle radici originali
Ci sono le basi anche che posso dischiudere un futuro diverso un avvenire diverso per tutti
Non può essere contestato da nessuno
Che tutto ciò che è vivo tutto ciò che è grande
Nella storia del movimento operaio italiano di oggi attuale
Il sindacato
La via democratica e istituzionale alle riforme
La conquista dei comuni e della forza e rappresentanza parlamentare le leghe le mutue le associazioni operai
Tutto quanto è vivo
Oggi nella sinistra italiana è stato tutto creato dai socialisti riformisti che soli progenitore di tutte queste famiglie e a quello bisogna ritornare se si vuole aprire una stagione un'epoca diversa perché solo in quello
C'è la forza
E l'esperienza della democrazia della democrazia
Nel popolo coralmente
Sappiamo che
è vero questo ed è vero che le condizioni sono enormemente cambiate da allora ad oggi
Sappiamo che allora esisteva una maggioranza proletaria
Che poteva appoggiare il tentativo del socialismo delle origini c'era in Italia una maggioranza di proletari
Che dovevano essere convinti emancipati associati affratellati ma intanto esisteva questo bateau una maggioranza proletaria oggi non c'è
In Italia l'Italia di ottantasette non c'è una maggioranza di cittadini che siano proletari
E dunque se la sinistra
I socialisti democratici riformisti
Vogliono come debbono perché il loro compito il loro dovere
Costituirsi in prospettiva di governo
Deborah anche cercare questa maggioranza di cittadini che c'è oggi
Che non è una maggioranza proletaria
Sarà di proletari e di figli di proletari di operai sindacalizzati e politicizzati
E dei figli di questi operai divenuti tecnici impiegati insegnanti lavorato indipendente Oto autonomi e a questa vasta diversificata a maggioranza di cittadini
Che bisogna saper parlare
Con un lessico popolare non con il linguaggio degli ismi
Non con le confusioni dottrinari die
Non con le strade senza sbocco e senza uscita dei dogmatismi ma linguaggio democratico riformista aperto e tollerante della razionalità moderna fondata nelle sue radici popolari questo linguaggio dobbiamo farla noi per primi
Parlarlo agli altri e parlano alla gente
Quando diciamo che il tempo fa abbiamo detto che il tempo per un ritorno nella casa socialista è ormai maturo
Non ci riferiamo soltanto quello che noi abbiamo detto quello che noi pensiamo ma scusate quando
Il segretario del partito comunista Enrico Berlinguer disse
Che si era esaurita la spinta propulsiva dell'ottobre sovietico cosa intendeva dire
Quali sono le conseguenze se non che era venuta meno con la spinta rivoluzionaria propulsiva progressiva
Della rivoluzione dell'ottobre era venuta meno anche la ragione fondamentale
Della divisione
Tra socialisti e comunisti in Europa in Italia
Non perché qualcuno avesse ragione qualcun altro torto non importa più stabilire questo in astratto ma perché era venuto meno uno dei contendenti nel senso che non ci sono più dei comunisti nell'Europa occidentale che vogliono realizzare il comunismo
E hanno di che cosa si parla se non da strategia di riforme
Di un metodo democratico di un allargamento libertà individuali di una conciliazione anche tra socialismo individualismo tra interessi bisogni reali collettivi e le esigenze di espansione legata in tanta parte anche al meccanismo capitalistico
Se queste sono le condizioni
E il bilancio della storia ma tratto sino in fondo con coraggio
Poi non diamo lezioni non chiediamo abiure
L'onorevole Occhetto deve avere frainteso su questo punto quando la diciamo la casa comune intendiamo le radici le origini come base di un progetto che riguardi l'avvenire non li abbiamo invitati
A casa nostra non è una questione di alloggi e quindi potrà obiettare che la casa socialista è troppo piccola
Per ospitare tutti comunisti chiedo se è questo il punto in discussione non è un problema di alloggi e non siamo mosche non dobbiamo vivere in coabitazione forzata non è questa la questione da questa era una politica
Questione una politica e noi ci siamo sforzati e ci sforzeremo di farlo Rimini e se non ci siamo chiariti ci chiariremo meglio ma quando parliamo della prospettiva sociali
Ma in questi termini e quando diciamo
La riforma delle istituzioni non può consistere soltanto come dire in una modernizzazione in una verticalizzazione del potere la riforma delle istituzioni di cui parliamo ha bisogno se di di modernizzazione ma anche bisogno di allargare le sue basi democratiche ha bisogno non di togliere qualche diritto ai cittadini ma di Estée Hendry diritti ai cittadini di dare ai cittadini qualche diritto in più per esempio il diritto di scegliersi e di eleggersi il loro Presidente della Repubblica e di togliere almeno la suprema
è più alta istituzione repubblicana togliere almeno Cuesta
Ma la dimensione partitocratica ma come si fa viva dio prendersela con
I segretari di sezione dei nostri partiti democristiani socialisti o comunisti liberali
Che lavorano nelle uso il e che magari seguono le tecniche anche lo della lottizzazione come si fa a prendersela con la lottizzazione in Rai o negli ospedali o negli enti lirici se il presidente La Repubblica in questo sistema istituzionale non per colpa di qualcuno ma in questo sistema istituzionale viene designato in un rapporto privato elitario tra cinque o sei se che pare di partito ma è possibile modernizzare una società in questa maniera senza allargare le basi di consenso
Di una riforma possibile e realistica come queste mi spiace che sia scomparsa dalle noticina e colloquiali che il presidente Andreotti c'è inviato anche quel cenno che pure aveva fatto e che era segno di un compromesso almeno iniziale o tendenziale l'idea che aveva lumi suggerito ma
Facciamo così se il Presidente a Repubblica non viene eletto a larga maggioranza nei primi tre scrutini
Delle Camere riunite allora
Si consegni questa decisione al popolo e venga letto direttamente
Ce l'aveva detto ma nel testo non c'è
Di mezzo ci deve essere stato qualche incontro col vertice democristiano che deve avergli fatto cambiare opinione anche in questa materia ma ma come si fa
Ripeto anche su questo punto insomma ma politica sia degli alleati e di questo partito socialista e di Craxi che ci si possa comportare in questa maniera
Con questa chiusura su tutto e sulla prospettiva e sulle ragioni dei socialisti ragioni o torti solo comunque le ragioni e i torti del maggiore alle
Dato o no della democrazia cristiana e si sono tutte respinte in blocco e in principe pregiudizialmente ma come si può pensare
Di fare strada comune allora che senso hanno io rosari sgranati tutte le mattine sul pentapartito strategico ex no chiacchiere non sono cose serie perché poi i comportamenti vanno in tutt'altra direzione hanno tutt'altro segno da questo
Attualmente l'elezione diretta del Presidente della Repubblica non è l'unica riforma istituzionale importante però è certo una leva pur
Mi Davide per il cambiamento che trascinerebbe a cascata una serie di conseguenze in termini di allargamento sempre dei diritti dei cittadini
Che si tratti di passare dal referendum abrogativo anche a quello consultivo istitutivo che si tratta di legge lietamente i sindaci e i presidenti di raggio di Regione che si tratta insomma di far arretrare non scomparire
Non scomparirà ma arretrare i partiti i partiti hanno un'area immensa di applicazione della loro identità e della loro laboriosità
E l'aria della formazione delle opinioni delle decisioni collettivi e l'area della formazione del personale politico la scelta dei candidati la selezione dei dirigenti
Ma qui si deve fermare la forza dei partiti democratici che sono costitutivi di questa democrazia repubblicana così come è sorta nel mille novecento e quarantacinque
Attraverso un una guerra insurrezionale di popolo liberatrice che conserva quei caratteri ma oggi non siamo più in quelle condizioni e quindi ciò che i partiti hanno in un certo modo sottratto a un popolo e a dei cittadini
Che mai avevano conosciuto la democrazia nella loro storia nel mille novecentoquarantacinque
Oggi glielo può restituire i partiti possono debbono restituire diverse funzioni che sono state sottratte al giudizio diretto del popolo dei cittadini al loro legittimo destinatario
Nella nostra democrazia soprano e il popolo e questa sovranità va rivendicata applicata molto di più di quanto non sia stato fatto sinora
Anche questa
è una proposta che parla sinistra parla la democrazia italiana in generale beninteso ma parla innanzitutto a sinistra
Parla innanzitutto ai socialisti ai socialdemocratici ai radicali ai veri liberali o i veri laici
E qui bisogna che ci si chiarisce a un certo punto per andare oltre troppi equivoci e fraintendimenti
Io posso avere un interesse culturale
Per un laico
In quanto si intende laico come non clericale è una preferenza culturale netta e marcata
Però debbo dire che mi interessano se parlo di politica e non di cultura i progressisti laici il veri liberal se ci sono e io credo che ci siano né i partiti che si autodefiniscono laici laico conservatore quello che magari certe volte a destra come succede spesso anche della democrazia cristiana francamente ne ho massimo rispetto intellettuale e culturale
Però è evidente che è molto difficile che si possono fare percorsi e strade insieme
Parla dunque ai laici e parla a sinistra in quanto veicolo di una politica possibile parla tutta la democrazia italiana
E alla democrazia cristiana
In quanto ripensamento riconsiderazione e riforma democratica repubblicana più moderna del nostro sistema istituzionale tale da garantire
Appunto che i partiti sono liberi di fare il loro ruolo che un ruolo parziale siamo partiti fanno una parte parziale
Se invece i partiti che sono parziali si sovrappongono le pubbliche amministrazioni e si sovrappongono le istituzioni repubblicane succede che viene resa parziale la cosa che dovrebbe essere più imparziale di tutte e cioè la pubblica amministrazione il governo la cos'la pubblica la sfera la dimensione nella quale per fortuna grazie a lavori tanti milioni democratici siamo tutti uguali e tutti protetti e tutti garantiti e non c'è Enrico Ruggeri povero non c'è il privilegiato non c'è il corto incolto ma siamo trattati con imparzialità
Se invece i partiti continuano in questa strada di crearsi canali corsie preferenziali di accesso al sistema delle garanzie poi
Black se non si interrompe questa spirale difficilmente ne verremo fuori difficilmente potranno esserci stagioni
Migliori nella storia del nostro Paese
Tra pochi giorni faremo tutti insieme a Rimini
Io penso che i compagni siciliani ci verranno
Con la forza di un congresso che ha avuto larga partecipazione
Insolita
Nella storia dei nostri congressi ingenui congressi dei partiti democratici italiani da una partecipazione vera non quella
Spetta
Per i gonzi del cinquantasei per cento dei nostri iscritti alle assemblee sezionali sino a questo momento ad arresto basta vedere l'andamento di questo congresso appena iniziato
E vorrei che i compagni già sulla potestà oggi Alitalia per vedere gli altri per rendersene conto non è affatto vero che l'unanimità e L'Unità spento il dibattito nel nostro partito anzi
Più
Conquistiamo
Unità
E più come vedete ciascuno e anche il libro di dir la sua
E che il fatto che siamo tutti con Craxi non significa che siamo diventati tutti eguali ma sarebbe francamente un po'a pretendere un po'troppo da un partito che per sua natura libertario
E che ha
Ha radici profonde
Nella democrazia
Quindi mi aspetto da Rimini un dibattito vivace e contributi diversi e anche momenti di attrito sia che si discuta delle esperienze già fatte sia che si discuta la prospettiva sia che si discuta del partito
Certo non posso come dire passata sotto silenzio il punto di vista di chi
Vorrebbe distinguere con un po'di comodo magari nascondendosi tolto l'ombra protettiva di Craxi i socialisti i buoni che non governato da quelli meno buoni o meno bravi che poveretti sono rimasti occuparsi delle retrovie delle trincee del partito
Se il partito arriva unito e forte a questo congresso
Ci arriva perché Craxi porta un bagaglio di esperienza e di autorità e di risultati che c'ha tutti enormemente arricchito di valori
E di orgoglio se il partito arriva unito e forte al congresso di Rimini e perché è stato in piedi come partito nella società perché ha dimostrato tutti coloro che lo accusano di essere un partito troppo dentro e troppo interessato al solo potere di sapersi muovere mobilitare su campagne ideali su campagne di opinione di creare nel Paese robuste e moderne tendenze riformatrici con la sola forza della parola della persuasione e del prose ITIS quant'è questo imparato da antichi maestri ai padri fondatori di questo partito e penso che questo sia il viatico migliore in perfetta sintonia dunque con il compagno Craxi sapendo che Linden dolore del motto che il movimento e tutto il fine nulla non è qualche verde dei nostri giorni ma è uno dei padri fondatori della socialdemocrazia europea Eduardo a recitare in questo è ciò a cui ci atterremo anche nel congresso di Rimini e i mesi che verranno di tutto si può dubitare dei socialisti salvo che molli non appresa nel determinare movimenti e cambiamenti utile possibili in direzione del progresso dell'emancipazione e della giustizia
Compagni
Qualche comunicazione che riguarda un po'i lavori del congresso
Dopo l'importante
Chiarificatore intervento del compagno Martelli
Viene suggerita delle proposte delle Poste che riguarda la formazione delle commissioni
Commissioni soluzione
E verifica Poteri
La proposta è la seguente
Commissione verifiche commissione risoluzioni Alessandra Buttitta Di Stefano Leone Magistro Miceli Morello Nicastro Vivacqua
Barilla Enza Barbera Margherita di Marco Malika ventisei Brindisi mi concetti SISMI il Concetta Amodeo Anto Capri affiorino Guarnaccia ingranata Lauricella Marsaglia
Cione Reina Saladino Nicolosi franchi gentile Pizzo verifica poteri
Alagna barba bianco Cimino Di Martino guadagna non parlo Luciani
Costi sono ma se mettiamo degli
O o
Lui
Piove no
Notevole
Sei tu
A
Così come guarda
Stessa
Duecentoventotto percentuale
Possiamo
Allora sottopongo dopo
L'integrazione della Commissione verificherà il risoluzione compagno Calamo sottopongo al voto dell'Assemblea l'Assemblea l'approvazione della della proposta
Approvata comunico comunico che il consiglio che il congresso è aggiornata a domattina alle ore nove
Con la presentazione della relazione del presidente della commissione regionale di garanzia i lavori sono tolti
Dove risoluzione
Potrebbe
Alla quale noi se contratto percepisce un ironico ma per capisce
Prezzi a decidere
Di di
Inaugurato un impegno dovrebbe noi
Niente
Il giardino estendere
Solo
Sì
Sì
Versa
è stato diamo
Tanti resta che qua senta zero
Sembra
Stupizza detta
Dovrebbero versare
Dev'essere ovviamente quindi ecco ma anche
Soldati
Di
Lo quindi
Soprattutto
Li
Il
Ministro
Che
Locale
Insomma
Occorre
Cioè
Per istintivamente
Cioè e libero
Oggi no
Sempre
E c'è il
Problema
Continua
Inutile
Il progetto
Enrico
Ecco
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