Intervista a Giorgio Tonini sull'esito delle primarie e sul futuro del Partito Democratico

Radio Radicale abbiamo qui con noi Giorgio Tonini dell'Ulivo e con lui inchiniamo un giudizio molto rapido sulla sulle primarie sull'al Partito Democratico
Pare siano state un un fatto straordinario devo dire al di là di ogni previsione per per quanto riguarda la partecipazione al voto
Tre milioni
Non so quanti centinaia di migliaia di di direttori quindi praticamente sono tornati a votare
Alle primarie dell'Ulivo gli stessi cittadini che avevano votato per Prodi alle primarie del due mila cinque com'è successo il CONAI tra non era prevedibile aveva previsto dal il gruppo dirigente del centro-sud
Per la verità non era previsto nemmeno l'altra volta anche l'altra volta si diceva non c'è il clima verrà poca gente un milione sarebbe un grande successo e questa volta si sono ripetute le stesse gli stessi disco perché
Perché in Italia nessuno ha più davvero il polso della del Paese mi sembra abbastanza chiaro
Questo è gravissimo e riguarda per un verso la politica perché non ci sono più partiti radicati sul territorio che siano in grado di essere sensori veri dell'opinione pubblica
E ahimè non ci sono nemmeno media che siano in grado di leggere il Paese
E quindi tutto si svolge in un gioco di specchi intera
Politica Maspi via che si parlano tra di loro si costruiscono a vicenda una visione del Paese
Che il novanta per cento delle volte non è affatto lavorative men che meno realistica siete partiti senatore Tonini ora che cosa succederanno tra Veltroni e Prodi non si rischi una coabitazione di Fli
Ma è evidente che rispetto allo schema originario di cui si era parlato al famoso convegno di Orvieto di un anno fa
Che era quello della leadership che doveva coincidere con la Premier città
La crisi di consenso che si è registrata nel rapporto tra
Governo il centrosinistra nel suo insieme col Paese alle ultime elezioni amministrative ha imposto un altro schema cioè quello di
Costruire una leadership autonoma del Partito Democratico adesso
L'impresa di Veltroni dovrà essere quella di riuscire a trasformare questa leadership in una marcia in più per il Governo per il centrosinistra senza entrare in rotta di collisione con il medesimo Governo
Naturalmente è un'impresa molto difficile ma non a caso è stato scelto com'è stato scelto a guidare il Partito Democratico la personalità che non solo a più numeri dal punto di vista
Come dire del dell'abilità politica ma anche in particolare dal punto di vista comunicativo nel rapporto col Paese e come limpidi che è questa la funzione di non sarebbe necessaria anche la presenza di radicale
Ma io ho sempre detto non da oggi un cerotto lo dico da sempre
Che
Non si capisce perché non non possano non debbano esserci
Nel Partito Democratico Italiano anche componenti come quella socialista e quella radicale io ho sempre pensato a suo tempo che la Rosa nel pugno potesse e dovesse essere una tappa intermedia emerso
Una aggregazione più ampia nel Partito Democratico e continua a pensare che
Che questo sia nell'orizzonte delle cose possibili e necessarie San Giorgio Tonini nell'Ulivo