Che cos'è la sussidiarietà. Un altro nome della libertà

Bene da un caloroso benvenuto a tutti i presenti elevatori e a nome del Centro culturale di Milano faccio un breve saluto in questa parte introduttiva in cui anche le altre fondazioni
Daranno una loro parola siamo particolarmente lieti come centro culturale di avere costruito insieme alla Fondazione per la sussidiarietà che la Fondazione Italianieuropei questo gesto importante a Milano
E siamo soprattutto grati alla all'emergere di questa
Importante
Esperienza riflessione che è frutto
Di tanti confronti con il passato ma anche di grandi e proiezioni sul futuro che si raduna tornava parola dalla sussidiarietà e certo un pregio
Dell'autore del libro
E degli autori
Del libro che oggi andiamo a commentare riuscire ad una interessi da punti diversi come testimoniano anche il relatore di questa sera per uno sviluppo vero della nostra Società
Concludendo vorrei rivolge anche per un'affinità di di lavoro un saluto all'editore Angelo Guerini che accompagna queste pubblicazioni della Fondazione sussidiarietà perché sempre noto per la intrapresa EPR gli svariati temi che che tratta la sua casa editrice
Un particolare sulla sul tavolo del della discussione di questa sera il presidente dato sempre Formigoni
Si è dovuto intrattenere a Parigi proprio per l'expo
La candidatura di espormi danese per una
Riunioni improvvise nel pomeriggio
ER destinato il suo intervento la sua presenza e l'Assessore Raffaele Cattaneo invito gli altri amici delle altre associazioni per
Saluto Emanuele Forlani della Fondazione sussidiarietà
Desidero anch'io porre un ringraziamento a tutti i partecipanti
Aggiungendo quello che appunto al dottor Fornasier reti
Ha detto per l'organizzazione questo incontro il fatto che la Fondazione per la sussidiarietà nasce all'inizio del due mila e due oltre all'attività di pubblicazione
Si occupa anche di attività di formazione di ricerca attività eventi Istica sin dal due mila e tre si occupa inoltre
Dell'attività di segreteria scientifica dell'intergruppo parlamentare per la sussidiarietà
Ed è in quest'ambito cioè per lo svolgimento dell'attività di segreteria scientifica che ha avuto occasione di incontrare ed incominciare a collaborare nel merito nel contenuto del tema della sussidiarietà con la Fondazione Italianieuropei
Questa è un'iniziativa appunto nata assieme a Fondazione Italianieuropei a centro culturale di Milano e si colloca evidentemente in un percorso di approfondimento e di ricerca che ha a cuore una riflessione sull'esperienza
Queste è stata sin dall'inizio la prospettiva la modalità di lavoro della fondazione quindi il fatto di avere di voler collaborare con altre realtà fermo evidentemente non è qualcosa di demagogico ma di estremamente importante grazie
Anch'io a nome della Fondazione tenero per voglio ringraziare
Chiunque abbia dato un contributo all'organizzazione di questa serata alle altre fondazioni centro culturale milanese
Voglio dire anzitutto a tutti voi che la Fondazione Italianieuropei una fondazione costituita nel mille novecentonovantotto
Su iniziativa di Massimo D'Alema di Giuliano Amato che in questi
Quasi dieci anni di attività
A cosa ha rappresentato uno dei punti di riferimento del lavorazione politica e culturale dell'area riformista in questo Paese aperto una sede a Milano
Anche per l'attenzione che
Questi verso questa città ormai comunemente si ritiene di dover
Di dover assumere iniziative conseguentemente poi promuovere anche sedi dove
Praticare questo genere di attività
Noi abbiamo
Messo appunto questa iniziativa in quanto con la Fondazione per la sussidiarietà tradizionalmente riflettiamo sui temi delle istituzioni
Ci siamo resi conto come lo scontro acceso di questi anni tra le varie forze politiche abbia in qualche modo messo in secondo piano l'esigenza di questo Paese di un ammodernamento istituzionale
Che delle regole del gioco
E attorno al tema della sussidiarietà si è fatto più parlare che riflettere più enunciare slogan a chi approfondire
E credo che questo libro contribuisca in modo eccellente alla possibilità di mettere un po'di sostanza attorno a un tema che voglio citarne uno tra gli altri è stato per esempio al centro delle riforme che la pubblica amministrazione negli anni Novanta senza che però poi
Si siano tratte le dovute conseguenze Giorgio Vittadini nel suo libro nella sua bella introduzione
Parla di un criterio valido quello della sussidiarietà per affrontare i problemi sociali politici ed economici e che dia fondamento decisivo la libertà del singolo e sottragga al bene comune al relativismo delle convenzioni
Io credo che dentro questo slogan ci sia l'ambizione
Di fare del tema della sussidiarietà un tema importante per ripensare l'ordinamento per ripensare il modo di essere del sistema politico istituzionale in questo Paese ma ci sia anche un grande progetto che è quello di riavvicinare i cittadini
Alle istituzioni alla politica la vita sociale
Dopo che per molti anni il discredito è stato forse l'elemento che ha connotato più l'atteggiamento della e l'opinione pubblica nei confronti del modo di funzionare del nostro istituzioni
E proprio perché questo progetto così ambizioso che questa sera siamo felici di avere contribuito a costruire questa iniziativa e ascoltare i nostri ospiti grazie a tutti
L'ora
Dopo questi saluti do inizio alla
Discussione sul libro dicendo una cosa che nasce da dai saluti dai panel qua presenti
Molto umilmente noi pensiamo che bisogna rifare
Il percorso che è un fatto sessanta anni fa all'origine della Repubblica
Una percorso in cui esistevano posizioni ideali diverse
Ma queste posizioni ideali diverso che è pura
Non hanno mai mancato nel momento politico-elettorale di confrontarsi come è stato detto anche ultimamente in un bipolarismo che esisteva forse un po'più di adesso
Hanno costruito un bene comune partendo dal percorso ideale
Non da uno Stato Pusiano non da uno Stato che comprimeva i cittadini ma partendo da questi idealità confrontandosi e costruendo quella che è stata
Lo sviluppo la solidarietà che Carano caratterizzato il PIL del nostro Paese che è in atto dalle
Dalle macerie della guerra in condizioni disastrose è riuscito a dare
Sviluppo e solidarietà a tanti mettendo insieme due termini che ora ne manca uno ora ne manca l'altro
Allora noi pensiamo che prima della politica ci vuole un percorso comune tra chi ancora un'idealità
E questo libro nasce in questo senso perché questi realizzando il pensiamo possa essere anche alla base di una riflessione culturale
E scientifica ed accademica
Secondo tutto i crismi di questo atto sono forse i metodi diversi ma hanno la stessa Dini
Da
E
Forse una capacità di leggere la realtà di indicare il futuro diverso da qui nasce questo operazioni questo libro che per questi cioè
Interdisciplinare per questo è
E dialoga vuole nascere all'interno di diverse culturali a diversi fini finalità politiche
Allora l'interlocutore di questa sera Alberto Quadrio Curzio che
Uno dei gli ispiratori di tutto quello che si fa che facciamo alla Fondazione per la sussidiarietà oltre che un autore
Tra i produttori volete il libro perché come sapete
Quello che ha cominciato a parlare per primo di sussidiarietà in campo economico ci illustrerà il filone culturale di fondo del libro
Poi
Cattaneo Raffaele Cattaneo leggerà
L'intervento di Formigoni potendo aggiungere anche qualcosa di suo perché e un grande esperto di questi temi e poi Filippo Penati Presidente la Provincia
Ci inciderà il suo la sua visione sull'argomento io alla fine
Tiro le conclusioni quindi la parola Alberto Quadrio Curzio
Grazie
Sono molto lieto per questo invito perché credo che
La Fondazione per la sussidiarietà
Con questa iniziativa così come con molte altre iniziative stia davvero dando un apporto al bene comune del nostro Paese
Il volume credo un'opera unica nella sua fattispecie il perché è riuscito a combinare quanto io sappia per la prima volta tutti diversi profili della sussidiarietà
Il profilo ideale e anche il profilo dottrinale il profilo storico il profilo politico
Quello istituzionale il profilo sociale ed infine il profitto economico
Credo perciò si possa considerare un'opera sostanzialmente completa la quale ci si può rifare finalmente per avere una visione complessiva di questa grande categoria
Non definibile da un singolo punto di vista
Non riuscirò certamente rappresentarvi il contenuto di tutto il volume seguirò perciò una mia trattazione più personale
Che credo collega gli elementi essenziali del volume stesso pur passando principalmente attraverso la mia interpretazione da economista
Vorrei partire con una provocazione che apparentemente può non sembrare attinente al tema di questa sera noi stiamo parlando nella città di Milano nella Regione della Lombardia
E potremmo interrogarci sul fatto se una Regione di questo tipo abbia nel contesto di un sistema istituzionale fondato sulla sussidiarietà
Abbia trovato un suo adeguato posizionamento
La Lombardia e classificata tra il sessanta più grandi Stati del mondo dal punto di vista economico in
Statistiche internazionali cinquanta sono stati in senso proprio del termine cioè dotati dalla sovranità statuale
E dieci sono Regioni tra queste dieci Regioni più importanti del mondo c'è la Lombardia
Si posiziona a seconda degli anni tra la trentaseiesimo ma e la quarantunesima posizione sulla base di una serie di parametri economici
Ed è una delle Regioni tiene il contesto dell'Europa continentale viene normalmente paragonata ad altre tre regioni
Viene paragonata alla Baviera viene paragonata a Roma al Paese viene paragonata alla Catalogna
Per farvi capire questo mio ragionamento basato sulla constatazione di fatti
Vorrei rilevare che la Lombardia e la Baviera due grandi regioni europee hanno un differenziale di reddito pro Peter relativamente modesto si tratta di un differenziale di circa mille Euro mille cinquecento euro a vantaggio Terna varie
La Baviera una produttività superiore a quella della Lombardia per qualche punto e la Lombardia a una attività lavorativa pro-capite superiore a quella della barriera
In conclusione i due Paesi chiamiamoli così Lombardie barriera sono sostanzialmente analoghi dal punto di vista di tutti gli indicatori economici Lombardi lavorano un po'di più i bavaresi un po'di meno la produttività bavarese un po'più alta
E quella lombarda è più bassa ma sono due sistemi economici molto diversi tra loro
Il rapporto tra la Lombardia e la barriera per quanto riguarda il numero di addetti medi per impresa è uno a dieci quindi sono due modelli economici completamente diversi
La Lombardia è basata su una grande pluralità di impresa è la Baviera è basata sostanzialmente su delle grandi imprese
Perché faccio questo esempio perché io credo che la Lombardia possa essere come una delle aree più competitive a livello internazionale
In quanto la sua apparente frammentazione di tessuto economico in realtà è un sistema a rete molto legato da vincoli di sussidiarietà che caratterizzano questo territorio
Quindi da questa capacità di fare sistema a rete la Lombardia acquisisce un ruolo competitivo che altre aree lombarda europei come la barriera acquisiscono attraverso la dimensione di impresa
Se noi guardassimo poi il posizionamento della Lombardia in Italia ci accorgeremmo come peraltro tutti sanno che si tratta della Regione che dai Maggiora poco
Otto al prodotto interno lordo nazionale italiano e dal punto di vista delle relazioni economiche internazionali è di gran lunga la più importante Regione italiani
Perché dico questo
Dico questo perché credo che dalla Lombardia dovrebbe partire
Da parte di tutte quelle forze economiche e politiche sociali e istituzionali nonché culturali dovrebbe partire un rinnovato movimento per richiedere al nostro Paese che laddove si ponga mano a una riforma costituzionale
Di cui spesso si
Come dire si prefigura una imminente variazione si tenga conto di queste realtà basate sul sistema reticolare di tipo lombardo
La sussidiarietà può essere dal punto di vista dei principi declinata nel versante orizzontale e nel versante verticale
La riforma costituzionale del due mila uno ha certamente introdotto delle novità
Perché io sono abbastanza scettico nel leggere nella costituzione del quarantotto una come dire prefigurazione del principio di sussidiarietà in quanto a mio avviso quella Costituzione
Prefigurava un modello di altro tipo prefigurano un modello di economia mista di mercato un modello dove certamente un ruolo forte dell'intervento dello Stato era previsto
E credo che il momento storico di allora giustificasse anche quella tipologia di formulazione
Ma oggi ragionare in termini di economia mista di mercato con un ruolo molto forte dello Stato nell'economia non è certamente più attuale quindi credo che la riforma costituzionale del due mila uno
Con l'articolo centodiciotto abbia introdotto delle novità ma credo anche che tutto l'impianto economico sociale della nostra Costituzione debba e possa essere rivisto
Per inserire nello stesso molto più chiaramente il principio di sussidiarietà
In che modo bene io credo che attraverso la lettura del libro a tutti dovrebbe risultare chiaro che un punto cruciale sulla affermazione della sussidiarietà non solo in termini di principio ma anche in termini attuativi
Sì è una chiara ripartizione tra tre soggetti di funzioni tipiche dei soggetti stessi
Le istituzioni che non sono lo Stato perché la Repubblica è fatta di istituzioni che vanno dallo Stato
Alle Regioni alle Province ai Comuni alle città metropolitane debbono produrre beni pubblici dei limiti essenziali della produzione di beni pubblici la società in cui esistono dei soggetti associativi che debbono essere promossi debbono produrre beni sociali
Che non sono beni privati orientati al profitto ma non sono neanche beni pubblici come vedremo tra poco e il mercato l'economia deve produrre beni economici
A mio avviso nella passata storia italiana forse in parte per la formulazione costituzionale forse in parte per le attuazioni concrete
C'è stata obiettivamente una polarizzazione tra Stato da una parte mercato dall'altra tra beni pubblici entro cui sono stati assorbiti dei beni sociali che non dovevano essere prodotti dallo Stato
E
Mercato che oggi come oggi attraverso delle istanze iter liberisti o anarco liberiste dovrebbe assorbire anche la produzione di beni pubblici e di temi sociali
Io credo che una corretta ripartizione i compiti e di funzioni tra istituzioni e società e mercato sia il unto da cui ripartire per riformulare se non una parte della nostra Costituzione quanto meno la attuazione della stessa
Vorrei in particolare soffermarmi un attimo sui beni sociali che a mio avviso sono stati quelli trascurati così come sono stati stati trascurati i soggetti sociali
Bene quando si parla di soggetti sociali accade spesso di sentire delle osservazioni critiche o addirittura sarcastiche
Che consistono nell'affermare che i soggetti sociali non avendo la forza della legge che lo Stato consente ai soggetti di natura pubblicistica e non avendo l'efficienza dei soggetti privati
Sono inevitabilmente portati all'insuccesso
Io non credo che sia così e credo che in Italia ne abbiamo avute delle dimostrazioni molto importanti partendo proprio dalla Regione Lombardia che ho preso come rifare mento paradigmatico del mio intervento
Pensiamo per esempio al ruolo delle fondazioni siamo a che cosa hanno fatto le fondazioni e soprattutto le fondazioni di ex origine bancaria
Nel dare da un lato consistenza al tessuto economico italiano in un momento di difficilissima transizione
Da un'impronta più dirigista ha un'impronta più economico rivolta al mercato
Consentendo anche a talune grandi forme economiche espressioni per esempio di tipologie bancarie di superare momenti difficili e di raggiungere dei grandi momenti di stabilità
Di rilevanza italiana e di rilevanza europea
Ci siamo mai interrogati su quale sarebbe stato il destino per esempio del sistema bancario italiano se non ci fossero state le fondazioni ex bancarie
Che pur non esercitando delle funzioni di governo nel sistema bancario hanno consentito di mantenere a sistema stesso una stabilità
E fungere di come dire di soggetto aggregativo di accorpamenti successivi
Pensate che in Germania la Boscia una delle più importanti aziende tedesche è posseduta da una fondazione e nessuno si preoccupa di dire che l'aborto non è un'azienda che opera perfettamente nel mercato o mettere in discussione
Che il possesso la proprietà della porta essa sia di una fondazione
Quindi io credo che dei soggetti sociali forti possano benissimo far svolgere come hanno svolto in Italia una funzione molto importante per come dire sostenere il sistema economico che non necessariamente deve essere un sistema economico Kobe di tipo iper liberista ma può essere un sistema economico con delle fondamenta solide in assetti proprietari di questo tipo
La seconda osservazione che vorrei fare sui soggetti sociali riguarda la straordinaria entità di questi soggetti in Italia si dice che in Italia ci siano circa l'Argo duecentocinquanta mila soggetti non profit
Che ancora circa largo
Danno come dire coinvolgono una quantità di persone intorno ai quattro milioni cinque milioni di persone
è una grande parte di questi soggetti sono localizzati proprio nella Lombardia ebbene a questi soggetti che svolgono delle funzioni sociali
Non hanno certamente come loro obiettivo il profitto
Ma devono avere come Laurent metodologia di funzionamento quella della efficienza una efficienza che a mio avviso molti soggetti di tipo statale non possono raggiungere
Con questo non voglio certamente come dire lasciare intendere che i soggetti di tipo istituzionale non abbiano delle funzioni essenziali che solo loro possono svolgere
Ma io credo che sia fondamentale la collaborazione tra i soggetti istituzionali nella
Articolazione complessa che noi oggi viviamo in Italia anche se credo ancora un po'confusamente e i soggetti sociali vederci
In questi soggetti sociali io credo vadano anche incluse le fattispecie associative sia industriali che
La dei lavoratori credo che configurare oggi il sindacato come
Un soggetto
Che raccontata con la controparte datoriale
Su
Casistiche esclusivamente attinenti la metodologia per lavoro sia sbagliato il soggetto sindacale come le forme associative industriali
Debbono essere considerate dei soggetti sociali capaci di produrre beni sociali con delle funzioni che andrebbero meglio regolate nel contesto istituzionale medesimo direi nel contesto costituzionale medesimo
Quindi io credo che in definitiva un ripensamento della nostra Costituzione italiana inserendo adeguatamente la funzione della sussidiarietà e i soggetti che svolgono la sussidiarietà stessa sia di estrema importanza
Vorrei concludere con un suggerimento per chi dalla Lombardia perché da queste fondazioni che si danno carico di una riflessione culturale
Non parte una iniziativa forte per creare una
Forma associativa ulteriore
Dove le forze politiche sociali economiche intellettuali
Incominci non loro stessi a riflettere su una riforma della Costituzione italiana ovviamente con un ruolo veramente culturale non avendo alcun titolo politico certi dando di portare in questa ipotesi di riforma che forse un giorno avrà corso attraverso le forme previste dalla no la Costituzione tutto ciò che emerge da una esperienza intellettuale fattuale emergente dalla Lombardia medesima grazie
Grazie buonasera a tutti e io devo cominciare con una captatio benevolentiae innanzitutto per il Presidente Formigoni come avete sentito
Questo a Ginevra Parigi per presentare nell'ultima presentazione ufficiale del progetto delle spot due mila quindici
è rimasto bloccato ma
Perdonatemi un po'anche per me
Mettetevi nei miei panni io questa sera prevediamo di essere come avrei voluto e dovuto seduto da quella parte della platea per ascoltare gli interventi di chi ben più autorevolmente di me
Avrebbe rappresentato la Regione anzi faccio così perché non voglio in nessun modo appropriarmi
Il nome che numerica Polesine anche naturalmente leoni
No però nel dubbio
Vorrei che
Due ore fa circa Presidente Formigoni mi ha telefonato mi ha detto io non riesco avvenire vai tu allora mi è venuto in mente
La frase che sentì una volta dire dal Presidente Andreotti quando
Certo numero di anni fa se lo ricorderà bene Giorgio Vittadini a un meeting di Rimini doveva venire un presidente la Repubblica
Credo fosse ancora il Presidente Pertini e all'ultimo momento per un problema meccanico Maccanico non riuscì a venire allora intervenne al suo posto il presidente Andreotti che cominciò così disse io lo so che vi aspettavate il Presidente Pertini e però al tempo di guerra quando non c'era il caffè ci si doveva accontentare surrogato ecco è un po'anche alla stazione di questa sera c'è però una differenza che
Presidente Formigoni aveva preparato un intervento e quindi il surrogato lo facciamo con la polvere del caffè non con la cicoria qui insomma possiamo da un po'più tranquilli o mi permetterò magari
Non per
Il complimento che meritatamente mi ha fatto Giorgio di fare qualche mia Giunta ma perché il tema è davvero interessante quando lo farò
Vi avviso
Quindi comincia dal testo del presidente che comincia con un ringraziamento vorrei anzitutto ringraziare insieme alla Fondazione per la sussidiarietà la Fondazione Italianieuropei al centro culturale di Milano
Il professor Vittadini
Che ha curato questo utilissimo libero che ci ha invitati qui oggi per parlare insieme
Non è retorico dire che se in Italia si parla di sussidiarietà lo si deve certamente molto anche a lui
Dapprima come presidente della Compagnia delle opere ora come Presidente della Fondazione per la sussidiarietà ha saputo impostare evincere una battaglia culturale di straordinaria rilevanza
Professor Vittadini ha capito prima di tutti traducendo la grande intuizione di don Giussani
Che la politica non può nulla se prima non avviene un cambiamento dentro la società
Nel modo in cui la società si percepisce
Nel modo in cui la società guarda alla politica
E qui voglio aggiungere anche il mio di ringraziamento ciociari
Credo davvero che
Ci sono alcune parole che sono legati inscindibilmente da alcune persone ricorderete per esempio come Lech Walesa ricordo a tutti la parola solidarietà venticinque anni fa
O come e più recentemente un personaggio diverso Umberto Bossi ha tirato fuori dalla polvere delle biblioteche la parola federalismo anche io credo che sia una verità storica riconoscerà Giorgio Vittadini di aver aiutato tutti a riscoprire la parola sussidiarietà
Ecco con la riscoperta della sussidiarietà e con il suo rilancio dentro il dibattito pubblico
Il professor Vittadini ha contribuito perché la società italiana potesse mi approprio diversi della sua più per radice culturale istituzionale e politica
Potesse riscoprire la propria grandezza della propria dignità svilita da troppi anni di assistenzialismo e di statalismo ed è proprio così non ce ne dimentichiamo troppo spesso che
Questa è il bilancio dei bisogni collettivi risponde lo Stato è un'idea sostanzialmente recente è un'idea che non ha più di trecento
Anzi forse duecento di applicazione sistematica
In un altro libro curato non a caso professor Vittadini c'è un saggio tutto nessuno scopo dell'Università Cattolica che ricorda la storia
Questo che stiamo dicendo città per esempio Bonvesin della Riva che ha un cronista del duecento milanese che dice che c'è nel duecento mila facciamo sette grandi ospedali come sette ce ne sono oggi
Ma non li aveva fatti il sistema sanitario regionale o nazionale li aveva fatti la capacità della società di rispondere bisogni collettivi quindi e questa è davvero
La nostra storia di cui
Dobbiamo riproviamoci riappropriarci anche come dignità
Io dico spesso che il paradosso di questo che noi oggi siamo più capaci di scegliere il ristorante in quei dalla maggiore la sera che non la scuola dove mandare i nostri figli a imparare
Oppure
L'ospedale dove far curare il nostro caro Caliciotti
Dobbiamo riappropriarci di questa capacità di scelta che ci è stata impropriamente portata via e che oggi non sappiamo più esercitare perché è come se avessimo avuto il gesso al braccio ma sono sicuro che se ci togliamo il gesso il braccio saprà recuperare la sua forza
Partirò sussidiarietà non significa partire da un principio organizzativo astratto ma valorizzare la possibilità di protagonismo di ogni persona
Questa è la vera rivoluzione culturale capace di superare una volta per tutte
I rigidi schematismi delle ideologie novecentesca che ancora arrugginiscono il nostro modo di pensare le nostre istituzioni
La nostra società civile non a caso il sottotitolo del libro è
Che cos'è la sua diretta sottotitolo un altro nome della libertà
Mi fa piacere anche ricordare che la prima reazione del Presidente Formigoni alla proposta del partito per la libertà è stato bene
Perché la forma sociale della libertà e la sussidiarietà quindi il partito la libertà dovrà essere per forza un partito sussidiario ed è esattamente così
Oggi sappiamo allora
Che la sussidiarietà non è un'ideologia nuova
In entrambi gli attuali schieramenti ci sono partiti
E o uomini politici amici o nemici della sussidiarietà
Non è un caso che sia nato nella precedente legislatura un intergruppo che proprio attorno al consenso il principio di sussidiarietà ha generato un'unione di intenti di personalità politiche le più diverse tra loro
Credo che qui si debba
Tra gli altri dare merito di questo anche all'onorevole Maurizio
E non è un caso questo il mio ufficio che gli schieramenti oggi chiedo scusa questo mio spiccio
Che gli schieramenti oggi si stia oggi che rischiano intestandoli articolando scossi nelle fondamenta da contraddizioni profonde che proprio sul tema della sussidiarietà
Dei suoi fondamenti e delle sue conseguenze a tutti i livelli
Stanno esplodendo e questo è proprio così io credo che questo sia anche il nodo politico di oggi su questo mi interessa sentire anche questa legge Filippo
Perché
Per esempio per il Partito Democratico questa lo dicevo qualche sera fa un dibattito sul Partito Democratico a Varese sarà la vera sfida
Partirei dal primato della società o partire dal privato dello Stato questa in fondo è la vera alternativa anche per la politica oggi
Seguendo Giorgio Vittadini e la Fondazione per la sussidiarietà credo si possa dire che la sussidiarietà è una forza tranquilla che non ha pretese di esaurire in sé l'universo
Che non agisce in forza di idee astratte ma a partire dall'esperienza concreta dalla tradizione dalla storia del nostro Paese
è insomma una proposta al nuovo prima che la politica
Non guardiamo più all'uomo con sospetto perché portatore
Di interessi che sono sempre e soltanto particolare aprirla con cui ci ha
E dunque negativi per il bene comune
Ma non lo guardiamo neppure utopistica mente secondo uno stimatissimo come quello che ci ha consegnato ad esempio mente ricco nella celebre favola delegato
Noi non crediamo che bastino le leggi per far diventare virtù pubbliche i vizi privati chiedono che diamo per due motivi innanzitutto perché non basta la legge
Il potere l'autorità statale a produrre il bene comune
La storia disastrosa del comunismo lo ha dimostrato inesorabilmente
Ma non lo crediamo soprattutto perché sappiamo che gli uomini non solo degli acquisti calcolatori
Non sono fatti perseguire soltanto il proprio interesse
Ogni persona infatti in sé è un desiderio di bene che il principio di sussidiarietà decide secondari questo a me sembra invece dal punto di vista di una riflessione il punto culturalmente più importante
Anche quello più moderno se volete
Perché noi veniamo
Dico io che ho studiato economia all'Università Cattolica con tutto il
La gratitudine seria sincera che porto staccato
Noi veniamo da anni in cui
L'insegnamento che per esempio io ho ricevuto
Era
Preoccupato per dirla con
Con le parole
Di Adam Smith suo libro che ha messo al fondamento per l'economia
Moderno della scienza economica moderna le casse le nazioni
Là dove dice all'inizio che
Non è dalla benevolenza del macellaio del birraio del fornaio che noi riceveremo il nostro passato ma dal suo interesse personale ecco ricevo veniamo da anni in cui la preoccupazione era come quella di reintrodurre un po'di con la benevolenza ricche era stata buttata fuori
Bisognava a reintrodurre nel sistema economico nella società nella politica un po'di benevolenza
Da qui è nato il pensiero dell'etica dell'economia dell'etica degli affari eccetera eccetera io credo che invece il problema
Sia comici dice giustamente questo libro certo saggio del professor Donati su questo che è molto chiaro sia di partire da un'antropologia diversa cioè da una idea di interesse personale diverso e più completa
Perché l'interesse personale non è quello limitativo del proprio particolare come dice il Presidente Formigoni l'interesse personale pochi tenendo tutto compreso il nostro desiderio di costruire
Di costruire per voi per i vostri cari per la società un nuovo limitato nell'interesse personale
A un concetto egoistico di interesse possano dell'uomo che corrisponde
All'esperienza concreta in questo senso un'antropologia positiva mi sembra un concetto più corretto di esperienza più corrispondente
A quella che facciamo tutti
Questo senso prosegue Presidente Formigoni e soprattutto una proposta piena di realismo non si può pretendere di applicarla in modo schematico come fosse
Un modello da calare sulla società come tutte le teorie economiche e sociali
Superemme tutto dirigista per aprirsi al confronto fecondo con quello che la società se a produrre con quello di cui c'è realmente bisogno
è in questo senso che parliamo di una nuova statualità
Come conversione dello Stato verso un nuovo metodo verso l'istituzione
Più presente e più attiva a sostengono il protagonismo della persona e della comunità civile
La sussidiarietà ribalta questa mi sembra la parola chiave ribalta il modello che lo Stato illuminista che con la Rivoluzione francese si è imposto in tutta Europa
E la sussidiarietà non è il semplice rimedio la crisi dello Stato
Lo Stato non ce la fa più e allora ecco la sussidiarietà
I voucher il terzo settore il volontariato che riescono meglio costano meno
La sussidiarietà
Questo mi sembra il punto chiave dell'intervento del Presidente Formigoni avrebbe fatto piacere Formigoni non è il rimedio alla crisi dello Stato ma è il superamento di quella crisi fatemi fare un commento io temo una lettura riduttiva
Del nostro pensiero sulla sussidiarietà della nostra esperienza del no profit del terzo settore è anche nostro strizza politiche
Noi saremmo quelli che fanno le crocerossine dei fallimenti del mercato dei fallimenti dello Stato
Dove non arriva al mercato che la concorrenza tra un po'di morti i feriti arrivano le crocerossine no profit così dove non arriva lo Stato arrivo le crocerossine l'anno prossimo
Non è così questa è una concessione terribilmente riduttiva di quello
Che la sussidiarietà perché la scelta invece è un concetto ribaltato di Stato
Noi siamo tutti abituati non ce ne rendiamo neanche conto a uno Stato che derivando dall'antropologia di oggi l'uomo e Lupo all'altro uomo pagina trentatré trentaquattro del libro c'è una descrizione bellissima anche del clima da cui è nata per Antropologia che assomiglia un po'prima di oggi
Siccome l'uomo il lupo ci vuole il Leviatano cioè lo Stato che avrei con i rapporti sociali da questo è nato e chiedo Weber e tutta la tradizione che ha portato a quel modello culturale che abbiamo tutti me compreso
Tutti gli amministratori pubblici tutti i dirigenti e funzionari
Per cui di fronte un problema cosa si fa
Così va
Si va a vedere qual è la delibera che bisogna scriverlo la legge che bisogna fare e normalmente
Qual è
L'istituto pubblico il servizio pubblico chi deve attuare
La sostituta un concetto radicalmente ribaltato di fronte un problema andiamo a vedere chi sa rispondere che valorizziamo quella risposta oggi tutto il nostro impianto amministrativo e contro questa modalità di operare
Di queste cose stiamo discutendo ormai da oltre un decennio ma la realtà e le esperienze ci dicono che non è ancora venuto il tempo di mollare la presa per il semplice fatto che si ha l'impressione che la parola sussidiarietà sia ormai sulla bocca di tutti o quasi di tutti
Ma in un senso differente da quello che lei ha proprio
è una parola normalizzata masticato digerito
Una parola che magari è entrato nella Costituzione e nei trattati europei sono interessante questo parole a questo proposito le parole di Gustavo Zagrebelsky Presidente emerito della Corte costituzionale
Il quale ha affermato che l'introduzione della sussidiarietà nella Carta costituzionale non è stata l'aggiunta di un piccolo comma ma è paragonabile a una modifica della forma di Stato sì se è vero quello che dicevo prima proprio così
L'altra sera Formigoni nella serata conclusiva della scuola di cultura politica che ha coordinato proposte e coordinato diceva noi non sappiamo ancora veramente che cosa sia la sussidiarietà
Infatti qui prosegue dicendo eppure ancora si fa una gran fatica a comprendere tutte le conseguenze pratiche
Non è certamente un caso che se si osservano le legislazioni regionali le interpretazioni sono molto differenti
Ancor più
Se si osserva le pratiche dei Comuni
Le delibere di prima sia
Addirittura l'impressione che sia un concetto snaturato utilizzato come foglia di fico o peggio come un cavallo di Troia per far passare un nuovo e più pericoloso statalismo strisciante
Questo libro mi appare dunque come necessario proprio perché fa il punto sulla sussidiarietà e rilancia la sfida un livello ancora più profondo
Anche noi che Regione Lombardia stiamo ormai lavorando da dodici anni cercando di applicare questo principio ci rendiamo conto ogni giorno di più che siamo solo agli inizi
Abbiamo impostato la conversione della pubblica amministrazione centrando uno su tre pilastri
La fiducia verso le energie positive dalla persone della società e questo è il primato dalla società sullo Stato il contro lo statalismo
Secondo la responsabilità di ciascuno verso il bene comune e a me sembra che dietro questo c'è l'idea che chi si offre si propone per un servizio collettivo deve avere certe caratteristiche da qui per esempio è nata l'idea di accreditamento
Terzo la libertà di ciascuno di sviluppare appieno il proprio potenziale questa mi sembra vera cartina di tornasole la libertà di scelta il modello accreditamento voucher va in questa direzione come abbiamo fatto in questi anni non va
Abbiamo capito ancora meglio negli ultimi mesi grazie a un grande lavoro di concettualizzazione dall'esperienza maturata
Che il professor Vito Li sta coordinando insieme all'Istituto regionale di ricerca e l'Istituto regionale di formazione e che vede impegnati intellettuali direttori generali dirigenti in un'opera ambiziosa
Valutare quanto abbiamo fatto e capire quanto resta ancora da fare per poter dire di aver reso la sussidiarietà né tutto normale di governo e di amministrazione
Mi permetto di gioia proposta
Siccome quando facevo dirigente partecipavo questi momenti
Poi sono passato un ruolo politico la presunzione che i politici sono già tutto io invece che considero molto ignorante se potessimo farlo anche con il livello politico sono sicuro che almeno alcuni dei politici che sono qui in sala sarebbero volentieri interessati a un'esperienza sì
Abbiamo deciso insomma di metterci in discussione perché la politica di oggi dei
Mettersi in discussione
Abbiamo disseminato questi dodici anni di riforme l'avanguardia dal voucher o buono scuola tra riforma il sistema sanitario con l'educazione
Per la legge sulla famiglia alla futura legge quadro sul sistema socio sanitario Mannucci basta vogliamo andare avanti
Vogliamo consegnare al Paese un metodo di governo pienamente sussidiaria
Per un'istituzione come la nostra che ha fatto della sussidiarietà la sua filigrana politica
E allora di grande importanza il rapporto che si potrà arricchire con la Fondazione per la sussidiarietà e con tutti quei soggetti che nella società possono avere un fondamento scientifico una lettura critica dell'esperienza che abbiamo condotto
E poter disegnare buone prospettive su cui procedere
La grande scommessa che anche da questo libro mi pare emerga con chiarezza e mostrare come il principio di sussidiarietà non abbia bisogno dell'evanescenza della politica
Ma al contrario di un suo rafforzamento ma queste cose
Per questo lo ripeto parliamo di nuova statualità e non di Stato minimo o di altri difensori conosciamo contro lo Stato ciò che uno Stato radicalmente diverso
In questo senso questo libro uno strumento molto importante per i lanciamo di patto Von supposta niente
Un libro con cui tutta la classe dirigente del Paese farebbe bene a confrontarsi se si vuole veramente un nuovo Stato degno la nuova società civile che vediamo crescere giorno dopo giorno
E per tutte queste ragioni questo volume costituiva il testo base per il secondo anno della scuola di cultura politica che insieme ad altri amici
Ho voluto però
Qui si conclude il testo il Presidente Formigoni aggiungo solo che davvero questa a me sembra la sfida epocale per la politica quella per cui fra qualche secolo ce l'avremo un ritorno la storia di chi verrà dopo di noi sarà in un senso o nell'altro grazie
Grazie
Quindi io mi associo anch'io
Lo faccio
Modo sentito
Hai ringraziamenti del
Gli organizzatori reso possibile questo incontro
Ringrazio particolarmente per avermi consentito di essere presente a questa da questo incontro perché lo ritengo molto importante
Beh
Tanto
Alcune considerazioni io poi parlo di quello che so tricolore conosco per fare l'amministratore fare politica
Quindi traduco
Le considerazioni anche relativamente
A partire dalla mia esperienza e mi riferisco poi all'esperienza di chi amministra di chi ha un ruolo gli amministratori un ruolo politico
Intanto devo dire che questo libro
E
Una delle poche volte questi anni in cui mi trovo di fronte
Ad un
Impegno ad un lavoro ben riuscito
Di partire
In quella che tu Giorgio dicevi prima dalle premesse culturali uscenti
E su questo credo che la politica in generale abbia bisogno di recuperare un pensiero scientifico e partire prima di partire dalle lavorazioni
Voglio dire ci sono i sondaggi e
Sono assolutamente
Volevo dire
Ciò che noi
Dobbiamo tenere presente per chi fa la la vita pubblica e capire qual è il gradimento dell'azione politica che si sta facendo
Però poi c'è bisogno
Di un elaborazione scientifica di un pensiero profondo di una elaborazione culturale
E qui c'è
Ci sono tutte le premesse per
Che la politica
Ritorni a innestarsi a partire da un pensiero che ha una profonda elaborazione culturale e parte da un'analisi scientifica del della realtà e delle prospettive
Ed è un bisogno fortissimo credo che abbiano entrambi gli schieramenti
Di non essere schiacciati sugli indici di gradimento
Ma di essere più utile al servizio di un pensiero culturale di un'analisi scientifica che non guardi traguardi l'azione politica non solo
Alle prossima scadenza elettorale col prossimo sondaggio ma che la traguardi detonazione i predetti più lungo e di più lungo di più lungo periodo
La seconda considerazione e quella che
Abbiamo
Inteso
Spesso
Nell'agire dell'amministratori quello che prima diceva Raffaele Cattaneo
La sussidiarietà come una sorta di rimedio
Intanto perché ci mancano i soldi non ci sono i mezzi troviamo il modo in cui applicare la sussidiarietà
Per recuperare un po'di efficienza che costi magari anche che costa anche meno
Ed è
Leggendo questo libro
Una visione
Assolutamente riduttiva o
E lì
Quasi da vergognarsi a me dica e di quelli come lui
Pensiamo di dover applicare il principio che la sussidiarietà nell'agire comune di tutti i giorni dell'amministratore che noi facciamo
Qui c'è un'idea
Molto ben rappresentata
Della
La sussidiarietà affrontato a diversi punti di vista
Filosofico economico sociale
La cosa che mi ha colpito e che tutti questi punti di vista sono caratterizzati da una profonda fiducia nell'azione umana
Che dell'agire della
Di chi
Gestisce la cosa pubblica finisce per dispetto
E sì inserisce invece una profonda diffidenza della
L'azione umana che è quella
Di costruire una gabbia un reticolo di enorme di regolamenti che non
Che partono da un presupposto da un pregiudizio di una profonda
Sfiducia nell'azione umana mentre la cosa che qui emerge il filo rosso
Che le dica
Che sta alla base della del
Dei trattati che stanno in questo libro e quello
In cui
Si può sviluppare si possono elaborare queste teorie si possano concretizzare se c'è un approccio sistematico che faccia leva su una straordinaria fiducia una profonda radicata fiducia relazione umana
Sono d'accordo con quello che diceva su scritto del Presidente Formigoni e poi
Raffaele Cattaneo
L'interpretazione
Che ne esce l'immagine che ne esce della sussidiarietà
è una riconsiderazione complessiva del nostro stare insieme di essere società
Dicevi tu alla fine Raffaele non nega allo start
Ma rimodulabili progetta ripropone un nuovo modello di Stato di rapporto tra Stato economia
Le società
E allora
Se
Parlo per il la parte della sinistra quella sinistra riformista
Se noi abbiamo sentito che c'è un limite o almeno io sento che il percorso
Costruzione del Partito Democratico
Io a superare i limiti delle culture politiche del secolo scorso
Limiti che sono naturalmente evidenziati dal fatto che problemi inediti
Fino a pochi anni fa
Interrogano la politica ed esigono che la politica dia risposte e quindi
Siccome inedite non c'è una cultura politica appropriata per dovrebbe interpretare e dare risposte
No faccio rileggo
Voglio dire tante di più semplici quelli della rete esibiti dalla ricerca scientifica ai tempi
Della globalizzazione temi dei grandi movimenti
I bassi in uomini e di donne
All'interno di un richiamo il pianeta ricerca di una futuro migliore ai temi
Connaturati
Ad un fatto estremamente positivo come quello dell'allungamento medio della vita che ripropone un tema di un nuovo modello di welfare
In cui come si dice libero
Lo Stato
Che cura cittadino dalla culla
Allora
La tombola dove ci sono meno culle perché si fanno meno figli ma ci sono anche nell'ottobre perché si vive di più e che quindi impone per forza una riflessione rispetto modelli
Ma c'è anche un limite
Perché è difficile perché
L'esperienza di questi amici pone anche un limite la crisi delle vecchie culture politiche perché ad esempio rispetto al tema del welfare c'è un limite
Dovuto
Alla crisi di efficienza di universalità dell'UE
Io voglio riportare una battuta una società che tu Giorgio in una degli incontri della Sandro scusa
In cui
C'era Bersani Bersani fece una battuta disse
Il un verbale
Solo se è universale
Se non è universale come un momento e per sostenere questa cosa ISE siccome il viagra funziona davvero
è giusto che il viagra sia dato gratuitamente dalla dal
Dal sistema sanitario SEPA sanitario nazionale
Specie questo esempio per dire che
Anche lui il farlo deve adeguarsi a quelli che sono la ricerca scientifica se no dune inclusivo ma esclude
Se l'accesso
Hai voglia ritrovati del liceo scientifico le nuove tecniche tra ricerca scientifica sono date soltanto chi può permettersi di comprarli è un un welfare che non è capace di essere inclusivo
E invece non per qualche esclude quindi perde quella capacità
Di essere universale e quindi come tale efficace è in grado di rispondere in viso
Quindi c'è una
Continua necessità
Di una cultura politica in grado
Di seguire anche quelli che sono i progressi scientifici tecnologici in una società
Lo so dal punto di vista dei cambiamenti sociali che quei progressi
Inducono ma anche dal punto di vista dell'accesso agli esiti della
Della ricerca scientifica e la ricerca tecnologica in modo universale da parte di tutti non escludendo le classi le classi più povere
C'è poi un ultimo un altro limite e parlo per chi proviene dalla cultura per un uomo di sinistra
Che è quello di un tema
Che riguarda le libertà individuale la libertà individuale
Ed è un tema
Su cui ad esempio
Proprio in Lombardia per restare al tema della Lombardia l'ho già detto altre volte lo ripeto qui
L'analisi che qui la sinistra fece rispetto alla riforma sanitaria
La Lombardia
Un'analisi tutta centrata su un'idea vecchia di rapporto tra le esigenze del cittadino
E
La possibilità di cura e di prevenzione che
Partivano da un'analisi di una realtà che non esisteva più
Fino a venti o trent'anni fa a chi si ammalava
Andava dal medico curante se è una patologia grave si andava nel primo sportello pubblico nella propria città e ci si consegnava mani e piedi
Per i percorsi di cura che venivano interamente decisi all'interno di questo di questo soccorso oggi nessuno di noi fa più così
Nessuno di noi pensa di fare così
Perché il livello di conoscenza che ognuno di noi ha
E la capacità di ricercare notizie rispetto patologie gravi non solo siamo selettivi tra pubblico e privato passa così all'etica che avete lo stesso pubblico
E ci rivolgiamo quegli ospedali che sono più specializzati o quei centri di ricerca o di prevenzione di cura
E nessuno oggi rinuncerebbe al fatto di essere
Assolutamente
Liberi ed essere protagonisti
Anche nel proprio percorso di cura rispetto ad un tema come quello della cura della prevenzione di malattie gravi
E
Io misuro qui il ritardo
E c'è stato su una riforma che se tutto centrato sulla fatto pubblico privato ma non ha colto l'elemento fondamentale che veniva dalla società che era quello di una richiesta di una maggiore libertà individuale
Di un'auto imprenditorialità della propria vita
Che vuol dire un'auto imprenditorialità la propria vita vuol dire diversi del mondo economico ma anche rispetto alle scelte di vita
Penso si stia ma di protezioni che non
Che deve aiutare tutti anche coloro che sono più difficilmente si orientano ma che faccia paio fatto salvo sulla questo alla libertà individuale e su questo tema è un passaggio importante
è un passaggio importante perché
Io sono convinto
Che
La
Sussidiarietà nelle parole di cui diceva Presidente Formigoni sarà lo snodo rispetto
Alla scomposizione e ricomposizione di questi
Dei poli
Che sia uno dei terreni di incontro importante
Nella visione che si vedono subito il proprio di questo libro
E ho trovato molto interessante ad esempio tutta la parte
Sulla questione sulla questione fiscale
Cioè la ricerca dell'equità è che non sia soltanto parole o che riproponga dell'equità e quindi
Di una giustizia sociale
E non ripropongo soltanto parole e si accontenta della riproposizione di vecchi modelli perché questi sono tranquilli
E quindi continuo a pensare che si applicò in maniera progressiva
La tassazione
Faccio un discorso equo momento come si dice nel libro una frase molto efficace
Mentre
Nella le tasse dovrebbero riguardare
I capitali sono i capitali che circola dovrà essere tassa
E quindi
E si rischia di
Si rischia di fatto è così si tassa ciò che non si può muovere
Ciò che
Rimane per forza fisso in quel posto il sito si tassa ciò che
Il salario di coloro che lavorando nel
Nel proprio Paese mentre i grandi patrimoni le grandi rendite possono spostarsi
E quindi scegliere dove andare
Dove trovare un regime fiscale
Più conveniente ma anche la concezione di un sistema fiscale
Che riconosca quella libertà individuale che riconosca quel valore della persona
Allora
Io credo che
Naturalmente
Non tutte
Le questioni che mi sono sembrate mi trovano completamente
Ad esempio sul tema del voucher
O del bonus si tratta di capire
Se questo non si innesta su un quasi mercato come viene definito davvero attivo e concorrenziale se non rischia di essere
Un po'caritatevole e un fondo un elemento di
Come dire
Di disinteresse deresponsabilizzazione
Il bonus se diventa
Invece dentro quella auto imprenditorialità dalla mia de la propria vita del cittadino
Però si innesta su un mercato competitivo dell'offerta delle prestazioni
Pubblico
Privato e non profit
Che concorre c'è quindi una libertà di scelta
è chiaro che poi
Il mercato delle
Delle richieste di prestazioni di
Selezione coloro che possono
E mantengono e e quindi perfeziona che le stesse prestazioni
A una sua
Diciamo suggestione positiva e quindi è un terreno di incontro
Se non è
Completato da questa visione
Del mercato dell'offerta di prestazioni nel sistema della
Nel sistema sociale
Rischia di essere
Una sorta di ripeto dal mio punto di vista mi rimetto alla coscienza portato un contributo poi lascio la famiglia sola e non di fronte ad un mercato di
E diversificare prestazione che attraverso anche
La competizione dei prestatori
Degli erogatori di prestazione si sia lezione singola l'efficienza e
L'economia della del costo delle prestazioni stesse dico che però
Il tema della sussidiarietà è un tema fondamentale un tema importante
E credo che sia davvero il tema
Proprio così come ha affrontato che possa essere il terreno di scontro riscontro di snodo
Tra
Coloro che vogliono costruire dopo la scomposizione dei Poli una nuova cultura la nuova cultura politica
E credo che in ragione Cerami e concludo quando dice che qui c'è anche la strada per andare a gara
Recuperare quel distacco tra la politica e dei bisogni del
Bisogna eccetera
C'è
La
E poi c'è il bisogno lo vedo
Ancelotti jolly
Di cominciare a mettere a sistema l'azione dove
Ogni piccolo atto stia dentro una cornice di insieme e di una base culturale
Che
Alla fine di quel percorso un disegno un progetto di una nuova società
Oggi noi facciamo adatti sono
Che valutiamo inevitabilmente nella vita
Sono pochi quelli che ci fanno pensare che stiamo dentro ad una strategia
Molti sono da dettati dalla contingenza dai limiti dell'agire normate che le norme impongono e dall'assillo dell'economicità della soluzione perché ci sono pochi giorni
Ricomprendere l'azione anche del piccolo amministratore o delle piccole azioni che ogni amministratore deve fare
Dentro un disegno complessivo che prefigura
Una
Idea nuova di una società nuova che allarghi le che le possibilità di accesso che favorisca
Quelli che sono davvero l'azione umana che faccia leva sull'azione umana e promuova una nuova forma di libertà attraverso la sussidiarietà è un bisognose ognuno di noi non non poche sentire perché vorrebbe dire agire dentro un quadro di riferimento prima ancora che politico culturale che può essere davvero il movimento che valorizza e ci aiuta a tenere la barra nell'agire politico di tutti i giorni grazie
Calcoli trarre le conclusioni in dieci minuti perché ho capito allora con i cinque minuti però le due cose che voglio dire la prima riprendendo alcune cose dette anche libero il punto di partenza è stato
Detto ed è vero un'altra partenza antropologica ma in che senso non ci sentiamo spiegati ci dispiace da come si legge la modernità in termini di Stato in termini di impresa
Non è vero che ciò che è alla radice della nostra costituzione e della
Dello sviluppo della democrazia in Italia prima della degenerazione
Sia
L'idea di uno Stato che nasce come è stato di polizia
L'Italia nasce da partenze idealità movimenti ideali che si sono aggregati
Per dar vita a un compromesso virtuoso dopo il fascismo dopo la la dittatura
Dopo la guerra
A uno Stato che nasce come convergenza di posizioni ideali e la parte migliore della democrazia anche come sviluppo di questa convergenza di forze ideali che fa sentire anche nel momento di dibattito e di contrasto più grande
Dal punto di vista politico una comunanza su chi devono ideale diverso
Invece noi
Viviamo dominati lo spiega bene Donati
In una concezione secondo cui lo dicevo prima lo Stato nasce come Stato di polizia ma anche il Welfare State che anche una partenza umana nasce come l'idea che l'uomo l'individuo la realtà sociale
I movimenti cattolico operaio liberale dell'imprenditoria non portano possono portare il bene collettivo sono egoisti
E qui c'è una sfiducia diceva giustamente
Tutti tra gli interlocutori dicevano
C'è una sfiducia nell'uomo nella sua capacità di costruire
Beh bene comune non è la possibilità della lavoro che nasce dal basso questo non ci spiegano spiega la realtà lo spiega la storia non spiega la politica non spiega allo sviluppo
E d'altra parte da questo punto di vista anche l'altra parte di una spiegazione la spiegazione dell'impresa
Ed è poi
Perché è vero che non nasce il bene comune dalla dalla benevolenza del birraio o del macellaio ma il macellaio se vuole fare della vendere della carne buona il birraio
Deve avere una visione positiva della realtà non è solo l'interesse particolare è l'amore alla carne e l'amore al cliente era mora birraio che è diverso dalla benevolenza
Quindi bisogna rileggere anche la vita economica perché alla base di grande parte dell'imprenditoria italiana
C'è il profitto come indicatore ma una voglia di costruire di lavorare anche spiegatemi perché un imprenditore
Se avesse questa ragione deve andare avanti a lavorare con il sessanta per cento di tassazione quando si mette i soldi in un fondo è tassato al dodici per cento anche come essere ratio male un cretino quindi non sta l'idea della razionalità dell'economia uno che fa imprenditoria è uno che a una voglia di sviluppare costruire
Ma anche all'origine dell'altra parte l'economia del movimento sindacale di altro c'è un'idea che non è solo l'interesse corporativo
Cioè l'idea della giustizia di un nuovo non riusciamo a spiegare un'economia ma anche l'economia più sviluppata semplicemente dicendo che dobbiamo riportare alle leggi del mercato in un'idea dal Ministero
C'è un mercato più largo più intelligente che non leva nulla la competizione che nasce da un'idea diversa di uomo d'altra parte e la
Finisco questa prima parte della della mio ragionamento
Andiamo a leggere autori come a Roma in cui pone il tema di Opus utilità individuale benessere collettivo di arriva a dire
Che per costruire il bene comune bisogna partire dai
Desideri socializzare sì da qualcosa che non è
Non è il particolare guardate che la stessa cosa che io ho imparato da don Giussani che riporta in questo libro quando dice
Che in tutto il desiderio come la scintilla con cui si accende il motore
Tutte le masse umane nascono da questo fenomeno da questo dinamismo costitutivo dell'uomo
Il desiderio accende il motore dell'uomo allora si mette a cercare il pane latte o si mette a cercare lavoro cercare la donna si mette a cercare una poltrona più comoda un alloggio più decenti s'interessa come mai
Taluni hanno altri non hanno s'interessa a come mai certi sono trattati in un modo lui no proprio in forza nell'ingrandire si del dilatarsi del maturarsi di questi stimoli che ha dentro che la Bibbia chiama globalmente cuore
Questi decenni di se vent'anni fa alla DC ad Assago
Che
Pur riportando la parola desiderio un desiderio non ridotto al centro dalla vita economica e sociale
Ed è questo quello che e alla radice della nostra storia economica sociale e politica questo che si coniuga un interessa non è contrastante ha un interesse non è contrastante aride dell'interesse ma è più la
Cosa succede quando rimettiamo al centro questo rileggiamo la storia così ma riprendiamo anche il futuro partendo da questa visione ideale positiva da questa fiducia
Che come capite
Costruisce lì e realtà economiche sociali dal basso ma anche un'idea di Stato che è diverso come convergenza continua di forze ideali come confronto come maggioranze e opposizione che si guardano per una costruzione comune
Secondo me è un'altra idea questa è la prima parte del libro quello che butta lì il libro una provocazione a un lavoro
E allora la seconda parte arriva a dire riprendendo la provocazione di Quadrio Curzio di Penati e di Formigoni baracca tali voglio dire
Confesso ma come facciamo a temere oggi queste due cose che sembrano impossibili e incerti paste del mondo sembrano veramente impossibile sviluppo e solidarietà
Perché
Oggi vediamo grandi sviluppi ma anche a fronte di all'aumento dell'eguaglianza
E sembra che sia impossibile oggi temere queste due cose insieme io anch'io sono essendo europeo per un welfare universale ma come si può attenere quando
L'Uefa ste viene giù mancano le risorse
Se Mori non usiamo questa in partenza positiva come modo per costruire soluzioni nuove per
Studiare non solo come si può impedire la caduta di fronte a la crisi di fronte al clima di fronte a un altro ma di fronte a questo implosione dalla Società siamo appena oggi
Ieri alla oggi all'all'indomani di un grande gesto collettivo degli italiani
Che è nato dalla dall'esperienza d'incontro dico Giussani Fossati Banco alimentare oggi e condiviso da molti
Una realtà dal basso fatta per permettere che questo benessere collettivo ci sia perché perché i poveri siano aiutati Imam contro l'idea di una giustizia ma come base di una giustizia
Perché intanto che aspettiamo di me tra porti problemi bisogna poi che questa gente ma anche e soprattutto si educata ha una responsabilità attraverso un aiuto
Fatto tra l'altro tra da quattro mila opere di carità che ricevono le cose le merci del Banco alimentare
è un esempio per dire che oggi per costruire una risposta nel campo del Welfare bisogna avere soluzioni che tengono conto e valorizzano i tentativi sociale ho l'idea dei quasi mercati a queste
Tentativi in cui si favorisce un'offerta plurima statale
Non profit e privata una libertà di scelta dell'utente emerge che superano
Semplicemente la la spesa pubblica e sono d'accordo che siamo nel campo della sperimentazione sulla corrompe nati Walter ormai fatti
Si sta già parlando in Lombardia di di di di doping di una di un'idea di di aiuto che valorizzi le famiglie e condiviso mi risulta come rispetto via di quasi mercati anche da studiosi
Del centrosinistra che si sta pensando a tentativi
Dipende STIR rispondere a a queste due questioni tra cui non possiamo rinunciare allo sviluppo lo sviluppo di cui parla sempre professor Quadrio Curzio quando parla di di realtà imprenditoriali sussidiarie costruisco e la solidarietà
Allora bisogna
Inventare pensare sperimentare quasi mercati
Un'idea di autonomia libertà di educazione e valorizzazione degli insegnanti e dell'educazione
Un'idea di pubblica utilità in cui l'idea anche di realtà come fondazione non profit siano insieme allo Stato al privato perché dobbiamo ottemperare all'efficienza ma nello stesso tempo a dare dei
Servizi dei beni che siano
ASP a appannaggio di tutti per stiamo parlando di acqua energia e dobbiamo anche mantenerci le reti
E non solo avere profitto che di rapina
Dobbiamo pensare a a una a un mondo bancario in cui la possibilità di dare del credito alle imprese sia fondamentale parlavo con un mio amico di Pescara che leader oggi
Nel campo della della robotica applicata alla all'automobile lavora per la General Motor rom lavora per l'India per la Cina e mi dice guarda c'è un problema oggi come oggi io sto lavorando con la l'America ma secche non è stata rinnovata
Da tre anni la riassicurazione della SACE per le imprese che vedono l'America dobbiamo
Dobbiamo aiutare un imprenditore di questo tipo è un esempio per dire come
Dobbiamo evitare
A far crescere questa realtà non solo dire che deve emerge il capitalismo finanziario studia da dei servizi a queste realtà cioè dobbiamo tutti in questi campi
Pensare a qualcosa di nuovo perché la contrapposizione stato privato come l'abbiamo imparata nel Novecento Horst atti sinistra privato destra non sta in piedi e vecchie non risponde né all'una né all'altra
Dobbiamo sperimentare doveva il coraggio di rimetterci mischiare lavorare
E quindi trarre da questi dati uomo positivo delle nuove forme di costruzione questo vuol dire sussidiarietà
Se volete un topos virtuale un luogo virtuale dove ritrovarci per decidere di sperimentare di costruire del nuovo di provare come l'Italia ha fatto in passato e di rimettere insieme i movimenti ideali che devono esserci
Che devono rinascere perché senza questo non si fa nulla
Per costruire delle forme di risposta
Dire che cos'è la sussidiarietà chiamatela come volete chiamatelo Pinco Pallino chiamatela in un altro nome vuol dire l'idea di volere che tutti insieme questa positività dell'uomo è applicata per costruire nuove forme
Continuamente nuove forme che poi i partiti politici prendo ma credono vedo ma in questo modo di navi
Quello che si deve superare è l'immobilismo che bolla il nemico come
Come cattivo che di fronte ogni sperimentazione pesata quello che si dice sul mercato del lavoro
Pensate a quello che Cisco si fa dice la televisione sul mercato del lavoro senza dire per esempio che per esempio in Lombardia dal due mila due mila sei attraverso proprio queste forme sussidiarie di mercato del lavoro
Il sessantadue per cento del lavoro interinale diventa in quarantadue mesi lavora a tempo indeterminato
Cosa sarebbe se non ha si fossero sperimentate queste forme allora quello che dobbiamo fare è provare insieme a cercare dell'uomo a rispondere positivamente alle nuove esigenze
Costruendo qualcosa di nuovo chiamiamo sussidiarietà questo nuovo chiamiamo sussidiarietà questo tentativo comune che nasce dal basso cioè da ognuno di noi
Chiamiamo un altro modo ma almeno chiamiamolo come qualcosa che si deve fare queste l'idea del libro
Che quindi è una sfida non a definire qualcosa ma ricostruire continuamente nuovi schemi nuove forme nuove possibilità
Grazie
Così