La vita eterna: alienazione o speranza? Un percorso teologico-culturale per conoscere l'Enciclica "Spe Salvi" di Benedetto XVI

Dalla Consulta
Anche questo incontro nasce dal tema costruire insieme la civiltà dell'amore e stasera avremmo lo porti l'opportunità di riflettere e discutere su grandi mistero della vita eterna seguendo un percorso teologico e culturale aiutati da due ospiti d'eccezione
Ringraziamo con un caloroso applauso sua Eccellenza Monsignor Rino Fisichella Rettore della Pontificia Università lateranense
è il professor Francesco Botturi professore di filosofia morale antropologia filosofica all'Università Cattolica di Milano
è davvero molto importante la vostra disponibilità ad essere il Riccone questa sera il nostro percorso sarà scandito da tre tappe ognuna delle quali presenterà un momento artistico culturale che farà da prologo Antonio ad ogni nostra discussione
Introduciamo pertanto il primo dei nostri approfondimenti che avrà
Come linea guida il desiderio di vivere
Che cos'è la vita secco lì di filosofie ricerca popolazioni studiosi si sono avvicendati nel tentativo di dare una risposta
Sebbene però la vita sia un enigma quello che è certo e il desiderio di vivere una forza che spinge oltre ogni dubbio
Il poeta Giacomo leopardi nel Milo trecento in mille ottocentotrentuno si interroga su questo senso del valore dell'indefinito sulla vita e sul desiderio
Il sublime componimento l'infinito e una delle più profonde riflessioni del poeta di Recanati sul senso del vivere interpreta Francesca Pettinari studentessa di archeologia presso l'Università La Sapienza accogliamo la corona
Sempre caro mi fu questa armonizzazione e queste aziende
Che da tanta parte dell'ultimo Rizzo ante riguardo
Ma se ne
Terminati Massimi Milana quella e se permane silenzi et Formis maggiormente in semifinale avrebbe alcol Carmencita allora
E come il vento vado Stormy tra queste piante
Io
Quello infinito al silenzio ma questa voce
Comparando
E Miss abbia l'eterno delle Marte stagioni e la presente viva ex convivente
Così
Tra queste mensilità sta negative il segno
Meno fra Carmen dolcezze questo
Ringraziamo Francesca per la sua interpretazione
Leggendo testualmente dalla stessa alti possiamo cogliere una particolare considerazione Di Benedetto sedicesimo circa il desiderio di vivere inteso come aspirazione concreta è presente non trascendente
Forse oggi molte persone rifiutano la fede semplicemente perché la vita eterna non sembra loro una cosa desiderabile
Non vogliono affatto la vita eterna ma quella presente e la fede nella vita eterna sembra per questo scopo piuttosto un ostacolo
Continuare a vivere in eterno senza fine appare più una condanna che un dono
La morte certamente si vorrebbe rimandare il più possibile ma vivere sempre senza un tempo senza un termine questo tutto sommato può essere solo noiosa alla fine insopportabile
Cari ospiti
A vostro parere cosa c'è alla base del desiderio dell'uomo moderno
Di considerare esclusivamente la vita dell'hic et nunc del qui ed ora senza volersi interrogare su quell'oltre la siepe descritta dal mio partito
Rispondo sì sì prego
Dunque io non credo che
L'uomo i giovani di oggi non vogliono interrogarsi su questo
Io credo che ci sia una grande parte
Non solo di noi siamo qui presenti ma ci sia una grande parte del mondo giovanile che si interroga invece
Vi posso raccontare lo dico perché ho visto che è qui presente ma una volta parlavo con
Uno di voi
è avvenuto così per chiacchierare con me mentre che che eravamo certo punto mi dice si ferma
E mi dice
Ma lei ci crede davvero che c'è una vita dopo la morte
E non c'entrava niente con quello che noi stavamo discutendo
Il che significa che lui stava ascoltando in quello che io dicevo ma il suo pensiero era rivolto altrove era rivolto su questa domanda fondamentale e voleva sapere da me la risposta
E rete la risposta è molto semplice perché quando abbiamo cantato Bob Dylan quella canzone
Mi è venuto in mente quando io ero un giovanissimo corrente
Esattamente mi sa ventotto anni fa
Io iniziavo la messa
E il gruppo dei giovani che era presente
Iniziamo la messa cantando proprio questa canzone di bobine anch'
Io la risposta non c'è
Io non dico niente all'epoca che un conto quale potete quindi potevo permettermi di essere
Anche così possa caustico
Che faccio cantare tutto quanto e poi dico
Inizio la mensa e dico va bene ce ne possiamo andare
Tutti e la quota di come ci possiamo dare di come ma
Se abbiamo cantato
La risposta non c'è fosse chi osava caduto nel vento sarà inutile che celebriamo la messa perché la messa è
La risposta a questo desiderio di vita che noi abbiamo
Per vedete amici miei al di là di questo
L'interrogativo cioè
L'interrogativo c'è nel momento in cui noi tocchiamo con mano come spesso ci succede
Quelli che sono i grandi interrogativi della nostra esistenza
Quando tocchiamo con mano che un nostro amico una nostra amica esce con il motorino e non torna più
Quando vediamo che qualcheduno sta per andare al
La domenica sta per andare allo stadio e non torna
Questi interrogativi non è che sono così teoria questi toccano la vita
E nel momento in cui toccano la vita ci fanno riflettere se c'è qualche cosa dopo questa ditta
E allora inevitabilmente la mente si muove la mente cerca di dare delle sue risposte
Risposta però che toccano il limite toccano la contraddizione
Toccano l'incapacità da parte nostra partire soltanto da noi stessi di immaginare un qualche cosa
Che noi purtroppo immaginiamo sempre fatto sul nostro uso e consumo come se fosse questa vita che continua
Allora ha ragione il Papa nella spessa albi e quando dice ma certo una vita come quella che facciamo adesso
Polo un data all'infinito senza più un termine potrebbe anche dare noia dipende come noi concepiamo la vita
Quando
I primi cristiani si sono domandati anche dopo ma che cos'è la vita eterna
Questa vita è tema di cui stiamo parlando beh alla fine
E Gesù lo ha detto loro
Se andiamo a prendere il capitolo diciassette del Vangelo di San Giovanni subito all'inizio al versetto tre sta grande preghiera di Gesù e Gesù dice questa è la vita eterna
Che conoscano Tell unico vero Dio e colui che tu hai mandato Gesù Cristo
Allora vita eterna non è soltanto quella che verrà dopo la morte
La vita eterna incomincia già adesso
Perché la vita eterna è conoscere Dio
Voi sapete che nel linguaggio biblico conoscere vuol dire avere un rapporto di intimità vuol dire avere una vita di comunione con Dio
Allora la vita eterna così come Gesù ce la spiega e niente altro che questo
è una vita di comunione è una vita di amore tra noi e Dio gli è mai capitato amici miei a me è capitato
E quindi se capita come
Certamente capitato anche a voi ma vi è mai capitato di vivere alcuni istanti
Di assoluta felicità
Per cui uno dice ma
Se fosse sempre così
Ecco io quando penso la vita eterna
Io penso proprio questo ad alcuni istanti di felicità alcuni istanti di profonda serenità che ognuno di noi vive che realizza di intensità felicità Moro e tutto quello che voi ci mettete dentro e che in una parola si racchiude
Appunto nella felicità
Quello si prolunga quello è la salvezza cioè quello il modo attraverso il quale
Dio mi viene incontro in mia ma e mi fa capire che in quel modo
Il tempo non conta più perché allo a quel tempo si estende
Ma se noi invece pensiamo la vita eterna
Come il fatto che
Quello che facciamo adesso nella routine quotidiana
Nella noia anche nel piacere quotidiano che questo si estenda al di là dello spazio del tempo inevitabilmente ci viene meno qualche cosa
Io penso che se noi viviamo questa dimensione alla luce di un rapporto di amore e quindi di un rapporto di intensa capacità e quindi questo ci impegna fin d'ora a conoscere sempre di più
A capire sempre di più chi è questo signore questo Gesù Cristo con il quale vogliamo vivere per sempre in un rapporto di comunione
Ed è allora la vita eterna assume una dimensione diversa allo anche quella speranza di poterla realizzare per sempre
Incomincia a farci comprendere che non siamo davanti ad una forma di utopia una forma di alienazione come dice il titolo stesso
Siamo piuttosto davanti a un qualche cosa che spinge ciò che dentro di noi l'umanità che c'è dentro di noi
Al suo desiderio più profondo
Sono stato nei dieci minuti
No perché prima di parole mi hanno detto dieci minuti
Allocate poi me li prendo con me
La parola al professore
Se uno non ha una speranza vive solo perché è stato messo al mondo
Questo si chiama agli nazione
Questa frase di un ragazzo di quindici anni Giacomo di un liceo milanese
Non ho sentito dire
Proprio mentre non pensavo a questo incontro mi è sembrato bello riportarla perché mi sembra che a me dicevo d'eccellenza che questa sua testimonianza autentica
Di una riflessione spontaneo
Se uno vive solo perché è stato al mondo
E alienato
è molto interessante questo giudizio e profondo
Posso dire al di là della coscienza di chi la proponente l'ha pronunciata cioè l'alienazione non sta nel portarsi in uno stato altro ma in un restare pesantemente nello stato in cui si è già
Io penso che questa drammaticità della vita sia quello che appunto fare una scintilla di autenticità di un'esistenza
Quindi credo coi anch'io che ben pochi possano dire ebbene la vita è tutta qui ed è bene che sia così hic et nunc
Anch'io credo che la domanda sia invece assolutamente spontanea i spesso anche imposta dell'esistenza cioè che l'esistenza umana sia un'esistenza desiderare antica
Credo che la bellezza di questa in ciclica così come l'ho percepito soprattutto la prima lettura quell'impatto immediato sia proprio questo profondo riflessione
Che anche una partecipazione esistenziale di chi l'ha scritta evidentemente io nel cercare di comprendere l'esperienza concreta
Ciò che il problema non è ciò che sta dopo la vita
Questa è la domanda falsa
Deviante il problema e che cosa c'è dentro l'arbitro
Allora voglio il Papa ci dà anche un'indicazione culturale interessante
Che cerca di render conto di come mai uomo contemporaneo tende a un certo appiattimento
Direi un appiattimento appunto della sua coscienza riflessa che probabilmente fa violenza alla sua coscienza spontaneo
Alla sua coscienza ingenua che e quella del Di Giacomo quindicenne
Cioè appunto un
Vicenda che sta alle spalle perché sanno che il figlio del dei nostri tempi
E che la vicenda moderna su cui in circa si intrattiene indicando come un fallimento complessivo non perché non ci sia stata un certo eroismo
Della modernità nel tentare di affrontare la questione della vita di dare con tutte le proprie energie una risposta
Ma perché la risposta che è stata data a in qualche modo fatto violenza resistenza
Ha fatto violenza sintetizzando dire per due motivi l'uno perché ha preteso una Risoluzione totale per cui non aveva i mezzi
E quindi ha scaricato tutto su una progettualità storica che poi sia anche a rovesciare tante volte nel suo contrario
Dall'altra che collegato proprio a questo il fatto che proprio questo
Puntare sulla progettualità storica ha sottratto dimensione personale soggettiva concreta alla questione
Quindi l'epoca moderna non un'epoca imbelle un'epoca di grande sfida
Una sfida che però è finita in una
Grande disillusione certamente se impattata con violenza conto degli ostacoli e con la riuscita a rimuovere accorpare delle rivoluzioni che hanno accompagnato la modernità
E soprattutto esso è molto interessante quell'idea che appunto sino in fondo si è andato cercando una
Risposta la questione della speranza del senso non personale ma appunto collettiva come grande progetto comune
Allora forse è questo che rende il nostro tempo come scioccato come traumatizzato navi nasciamo oggi traumatizzati
L'uomo cosiddetto postmoderno traumatizzato per questo passato come sempre succede nella vita come si fa un grande sforzo e questo non riesce e poi c'è un momento di depressione
Ora nostre poche ogni epoca depressa vera e propria come dire che è tentata molto più di un'altra e collettivamente di disperazione non c'è niente da fare bisogna stare i termini finiti delle cose
Ma che cosa va di mezzo
Ecco che cosa va di mezzo in questo va di mezzo appunto il desiderio
E questo secondo me anche l'anima che io
Intravisto discorso di principio suggerimento antropologico molto interessante cioè il problema esse l'uomo è capace di vivere il suo desiderio
Il fondo prima della risposta le grandi domande e se c'è la capacità di porre la domanda
Cioè di essere
Sinceri con l'esistenza appunto di domanda sembri cosa c'è dentro la vita o dentro la vite c'è un desiderio
Ci sarebbe molto da dire ma qualcosa diremo speriamo ancora però una parola sola sulla poesia infinito perché abbiamo una chiave di
Lettura di queste questioni qui stiamo dicendo della concretezza di ciò che dentro l'esistenza
Che a Uncem accento troppo forte troppo bello per non essere notato
A me ai suoi tempi e lì c'è meno spiegata in vari modi questa poesia ma che non mi convincevano allora non mi convincono adesso secondo me questo così dice una cosa estremamente interessante che è fatta con le parole
Schirri avesse in mente il testo Carlo potersi rileggere si accorgerebbe che costruita con questa
Corrisponda questa corrispondenza continua a questo fine viene tra due tipi di termini
Questo colleghi questa sì bene
Queste piante questa voce
Questo presente così dice il testo
E dall'altra parte
Interminabili spazi sub umani silenzi profondissima quiete
Infinito silenzi
L'eterno
Ecco
Il la questione della vita che chiunque coglie anche Giacomo quindici anni e questo cioè che capite distribuito sotto questi due profili questo appunto l'hic et nunc
E nello stesso tempo
Inevitabile senso
Dell'infinito diciamo pure così lo chiamo certo
Lo meglio tardi ma potremmo anche dire dell'interminabile o dell'illimitato
Ma non dobbiamo andare chissà dove cercato illimitato non è l'intuizione sono del poeta il fatto che l'uomo a una un il limite di fronte
E lì il limite del suo tempo stesso di vita il limite delle sue possibilità
I limiti della conoscenza umana che va sempre avanti sempre avanti anche la tecnologia va sempre avanti doveva
Cioè questa duplice dimensione questi incrocio che la Croce della vita qui ora questo questo e nello stesso tempo questa
Questa ampliata questa ampliarsi conto degli orizzonti delle generazioni figli nipoti e poi ancora il prima
Siamo un puntino un universo infinito e tutto e tutta questa duplicità queste la domanda del desiderio che cosa metterà mai insieme queste due dimensioni
Che cos'è la disperazione a disperazione e questa frattura tra queste due dimensioni
C'è un infinito senza alcun io qui mio queste o al mio presente un mio presente che non rende conto di questo infinito in cui abito
Questa e la morte del cuore
Che infatti in qualunque incontro
Serio della vita si spalanca questa persona e l'infinito amore questa insegnante l'infinita idea e questo scienziato e
La grandezza infinite del pensiero
Eccetera
Se non si trova questa è il mi pare il tessuto entro cui l'esistenza grida continuamente che cosa mette insieme questi due momenti queste due dimensioni
E come possiamo accettare di vivere solo in uno solo nell'altro
Non è possibile
Queste l'alienazione essere soltanto un questo ma sarebbe alienazione che dire essere solo nell'infinito io devo stare nell'infinito con il mio questo chi mette insieme questi due elementi
Chi mette insieme il tempo della vita e il mio istante
Il tempo illimitato che non calcolo perché prima della mia coscienza e seguirà anche laddove non ci sono più e nello stesso tempo il mio questo cuore adesso chi li mette insieme
Questa è la domanda sia dell'esistenza
Una cultura e buona quando accoglie queste domande una culture perversa quando le esperienze le stelle quello non fa spazio
Quando col convincerti che basta è questo oppure ci esalta per un infinito un Progetto infinito di salvezza come quello della modernità che poi si in Francia
Grazie
Partendo appunto da queste considerazioni proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta della vita eterna iniziando quella che possiamo considerare come una seconda tappa e che potremmo chiamare amare la vita
Nel momento in cui l'uomo si rende conto del desiderio di vivere egli automaticamente prende coscienza dell'amore che nutre verso la propria esistenza
Fabrizio De André è stato uno dei massimi rappresentanti della canzone d'autore italiana del secolo scorso
Come Leo Pardi anche De André affatto della sua arte un luogo di riflessione sul senso del proprio essere
Nella sua preghiera in gennaio il cantante chiede a Dio pietà per chi non ha avuto la forza di accettare la propria condizione di vita preferendo la morte alloggi io e all'ignoranza
Canta Deborah Galli allieva della fonderia delle arti accompagnata alla chitarra da Francesco Palmieri studente di architettura alla Sapienza
Stessi
Segno udienza senza
Nazionali una non
Sa bene
Adriatico il seminario quando altro
Pieno di non
A Minoletti ovvero ai servizi nidi ma
Balzando agli anni
Né
Treni nell'analisi
Grande non è una grande SLM in una
Non bensì un
Lesse assassinando
Se ritornano migliaia
Ma
Minorenne grazie rimane
Attenti a voi
Remo libero tra Hansen anatema ma mostrare
Anzi
Serio
Ma straniera
Non venisse grazie S.S.N. senza
Che emersa dinanzi a l'ordine dovesse era ancora siamo
Né allora né all'ignoranza
Preferirei non hanno a ministeri
Alzare
Arrivando adesso
La Verlaine ANAS resa lo poniamo in essere
Dall'assessore a esistessero ma
Venti ne ha paura essere mai tipo il Trentino ha arrivino
Che che una ma
A esaminare
Azzardo all'unanimità il pane
Dei ministeri a negli anni
Desideri a
Vedrà
Stare ai conti una
Ringraziamo Debora e Francesco l'enciclica anche a riguardo questo aspetto ci aiuta a comprendere meglio il desiderio di amare la vita come possiamo leggere appunto nel seguente passo
Solo
La grande speranza certezza
Che nonostante tutti i fallimenti
La mia vita personale e la storia nel suo insieme
Sono custodite nel potere indistruttibile dell'amore e grazie ad esso hanno permesso un senso è un'importanza
Solo una tale speranza può in quel caso dare ancora il coraggio di operare e di proseguire
Qui il Pontefice caratterizza la vita come Facoltà di agire Donata all'uomo a vostro parere
L'amore umano per la vita e l'amore di vino sono riconducibili l'uno all'altro oppure rappresentano due livelli ben distinti
Ecco ritocchi a me
Io direi che
Un po'drasticamente dell'amore di vino non ci interesserebbe proprio nulla se non avesse una somiglianza con noi
Cioè se noi potessimo scoprire attraverso qualche segno che esattamente poi il contrario che ne siamo simili a lui
Cioè ci deve sulla partecipazione all'origine all'inizio altrimenti Dio sarebbe la nostra perfetto alienazione non sarebbe appunto la proiezione di noi stessi
Ma detto questo in termini
Così giacciono teorico invece vediamo una cosa come nel concreto
E nel concreto mi pare che appunto stia nell'idea su cui molto insistendo in ciclica della grande speranza
E cioè l'incipit che lavora sui due livelli dice da una parte l'uomo non vive senza una qualche forma di speranza
Ci potrebbe ricordare
Ce l'hanno solo affari questa sede ma
L'esperienza del tempo l'esperienza di speranza
Perché il tempo non è quello di orologi come più di un
Più di un filosofo ci ha insegnato ma il tempo vissuto il tempo che viene dal futuro che va verso il passato
Ci viene incontro al tema
Non è la susseguirsi susseguirsi meccanico
L'accoglienza di ciò che arriva chi viene signori sintetizzato dentro lo spirito questo ente
Ma il futuro non arriva se non c'è una speranza se non spero niente se non l'aspetto più nulla
Non ci più futuro se non c'è più futuro la vita si affloscia su se stessa
La tendenza dell'uomo postmoderno che puntano una storia come si dice quindi non ha futuro una progetto complessivo dunque stadi
Ma queste notti la speranza
Così necessaria che anche dentro le strutture elementari del vivere
Ma dice il Papa proprio a partire da queste piccola questa piccoli indispensabile speranza si pone la questione della grande speranza di cui abbiamo già detto cioè la speranza che riguarda tutte la vita che mette insieme le dimensioni
Fondamentali di tutte le esistenze
Il presente infinito per intenderci
Ecco allora il problema è questo che cosa rende possibile una cosa di questo genere
Papa dice dobbiamo
Rivedere l'idea della ragione come ragione del potere del fare
Non un'idea sufficiente della Regione
Sappiamo quanto attiene al tema della ragione questo Papa che vede minacciata la fede laddove non se una forte ragione
Ecco che cosa c'è bisogno oltre che la ragione del potere del fare cioè di ciò di cui noi siamo capaci come veniva anche richiama tenuto ma
Il Papa dice la ragione della relazione
E la relazione
Qui viene in mente una bellissima idea di
Tommaso
Che non posso non citare perché mi pare troppo bello come pensiero profondo
Di questo
Grande che volte sembra così astratto che invece è sempre così concreto quando dice appunto all'uomo non è concesso raggiungere per sua più conto la felicità
Perché ciò di cui loro bisogna per la felicità in ultima istanza nientemeno che Dio soltanto dio Po concederglielo non può
Con la ragione del potere del fare raggiungere questa condizione
Quindi un certo senso c'è una minaccia di disperazione della vita umana anche la disperazione possibile di dignità potrò mai arrivare dunque il mio desiderio indica
Ma aggiunge Tommaso ecco il colpo di genio su sulla scorta di strategica però noi possiamo raggiungere tramite gli amici ciò che non siamo in grado di avere da soli
Voglio dire
La vita umana si compirà così come nell'esperienza che noi già qui facciamo e sperimentiamo di poter raggiungere
Così per noi importanti attraverso chi ci ama
Pur essendo noi incapaci di raggiungere ciò di cui abbiamo bisogno
Questo mi pare che sia il punto
Fondamentale di questa questione
Ed è anche la tipica proposta cristiana ma che e così
Radicale per l'uomo che proprio
Di nuovo analogia uomo Dio ci viene a dire proprio come fatto l'uomo
Ci fa capire anche come l'uomo normalmente fatto
Ovvero e fatto
Sempre in realtà per le cose che contano nell'esistenza come ottenimento di ciò di cui ha bisogno non in forza disse ma perché gli viene dato
Se uno ci pensa questo è semplicemente vero di tutti ed esperienza elementare dell'esistenza
Perdonate la parola brutta è una carogna quella cultura che non ci fa più vedere queste cose
è una carogna contro l'esistenza
Non metri lo sguardo stabilmente su questi fenomeni essenziali
Non esiste rapporto umano significativo in cui non ci sia questa logica per cui il rapporto che stavano amico amante ma poi il figlio di genitori una volta che si realizza tra tutti i rapporti densi dell'esistenza
Fanno incontrare qualcuno che dici dopo averlo incontrato ma come è possibile la mia vita senza questa persona
è diversa la mia vita questa persona in qualche modo il mio indispensabile si o no sì sulla vita senza questa cosa che vitale
Ma immediatamente è evidente che il punto è una persona
Che io non può o nessun potere di produrre se non l'avessi incontrato non sarebbe potuta inventarlo i rapporti più importante al nostro invito ognuno può pensarci sono fatti
Di persone che non potremmo darci da noi
Quindi l'indispensabile non è opera delle nostre mani nella struttura elementare dell'esistenza desistenza è fatta così siamo ogni buon conto provette a parte figli di una madre
Non ce le inventiamo
La vita no nessuno viene al mondo da solo
Ecco questo questa logica dell'esistenza e la logica della rivelazione
E la logica del dono supremo
Ciò che chi è indispensabile chiedono atto
Io lo si è questo il problema la tragedia della modernità non è altro che queste opere perché la modernità è una grandissima epoca storica dell'umanità
Una ricchezza e di pensiero di realizzazioni straordinaria ma ha perso questa chiave dell'esistenza
Che è assolutamente ragionevole aspettarsi le cose migliori da un dono
Non tutto il prodotto Duccio
Non dal prodotto della tecnica non dal prodotto della politica
Le cose migliori sono un dono questa è la logica della vita della vita
Allora cos'è la vita eterna come accennava già il mese prossimo chiarite Terna e quando ciò sarà pieno
Quando mi sarà dato veramente l'indispensabile ma sarà dato
La parola che non grande di Gesù
La povertà dello spirito l'unità del cuore che è questo accettare che l'indispensabile sia Donato
Non un prodotto
Affinché sia possibile produrre cose buone
E non perversa
Perché nascono da questa accettazione di questa logica del gratuito
E si dice spesso che Sesto religiose un senso di dipendenza e come questa forma non piace molto anche per gli ascendenti filosofici piena
Ma in realtà infatti non è tanto il senso della dipendenza il primo il senso religioso e la disponibilità a gratuito
Che veramente ha bisogno di un momento di
Sincerità umile non orgogliosa
Perché l'orgoglioso si offende
L'orgoglioso si offende che ciò che gli è indispensabile gli sia Donato
Questa è la tragedia antropologica della modernità
Il postmoderno vive di questo fallimento
Ma si risolverà quindi riuscire a scoprire che questo fallimento forse salutare si tratta di riscoprire una dimensione costitutiva dell'esistenza che rende liberi
I libri di guardare in faccia l'esistenza disperare nell'esistenza il dono possa avvenire
Grazie
Vorrei continuare su questa linea del professor Botturi perché
è la mia stessa posizione di pensiero proprio in riferimento anche alla domanda che ci è stata fatta
Io credo vede amici miei che dovremmo essere capaci di superare quella forma di
Dualismo
Un dualismo antitetico
Da una parte dell'amore umano e dall'altra parte l'amore di vino
Da una parte del corpo dall'altra l'anima come se fossero sempre o o o c'è uno o c'è l'altro
La vita cristiana la vita non vive di opposizioni
C'è uno e c'è anche l'altro non è un o o aut aut è un e
E tre e
E
C'è la capacità cioè dove a coniugare insieme questi elementi
Lo dico perché e del Concilio Vaticano II
In uno dei documenti
Senza dubbio più importanti perché è una Costituzione la gaudium et spesso i rapporti tra la Chiesa il mondo contemporaneo
E in uno dei gioielli uno dei testi più importanti numero ventidue della gaudium et Spes
Quando dice che
Solamente alla luce del mistero del verbo incarnato si fa chiara si fa chiaro e si fa vera luce sul mistero dell'uomo poi continuano
I padri conciliari dicono perché Gesù
Ha lavorato con mani di uomo
Ha pensato con mente di uomo
Ha agito con volontà di uomo
A ammalato con cuore di uomo
Io credo che questo sia un punto importante
Cioè Gesù il figlio di Dio
Non amato in maniera diversa da quel cuore di un uomo che ha assunto facendo sì uno di noi
Ecco perché non c'è quella opposizione da una parte l'amore umano dall'altra l'amore di vino
Perché c'è quella unità fondamentale che è stata creata dal farsi uomo da parte di Dio
E questo vedete non porta a nessuna arroganza
Perché se fosse un uomo soltanto che volesse insegnarci come dobbiamo amare come dobbiamo sperare come dobbiamo abbandonarci al mistero
Se fosse un uomo allora certamente ci sarebbe la tracotanza i greci la chiamavano il Boris
E invece no e Dio che si fa uno di nuovo
I primi maestri della nostra fede richiamiamo i Padri della Chiesa dicevano ciò che non è stato assunto non è stato neanche salvato
Quindi il figlio di Dio a assunto su di sé quella capacità umana quella capacità che l'uomo che la creatura di dovere a mare
La Presa completamente e la portata ad un livello molto più alto qui però vedete io vorrei inserire tra speranza e amore vorrei inserire anche un terzo termine che mi sembra molto importante ed è quello della fede
Perché se non c'è fede non c'è neanche capacità di poter capire gli altri due termini
Non so se conoscete c'è un autore motore giustamente simpatico grande autore a mio avviso
Pezzi per chi
Scritto tra le tante cose ha scritto
Un piccolo volume i misteri
E in quelle misteri a un certo punto dice parlando della speranza dice la speranza è nata proprio il giorno di Natale
E questa speranza e la più piccola sono tre sorelle fede la speranza la carità ma la speranza è la più piccola e nessuno ne parla mai
Quando si parla si parla sempre della fede e del lavoro e non si parla mai della sorella più piccola
Perché sembra che sia nascosta perché la più piccola tra le gonne delle due sorelle maggiori stolti
Che non si accorgono che invece lei la più piccola che tiene tra le mani le due sorelle e le trascina completamente
è bellissima a mio avviso questa immagine
Perché per parlare dell'amore vedete per non cadere nell'illusione della morte allora dobbiamo avere la certezza
Di una speranza che mi dice che quell'amore c'è davvero esiste realmente
E se il Papa nella sua prima enciclica
Non devo scarica sesta c'è un qualche cosa di molto importante c'è una critica spietata che il Papa fa
Mi dice se noi pensiamo l'amore
Con quello che diverse culture oggi propongono allora l'amore viene distrutto
Perché la mole si compera e si tende
E in questo modo l'umanità stessa viene a perdere consistenza
L'amore non è un qualche cosa che si compera possidente l'amore dopo uno sono Amato ed è dono gratuito
Quando noi scopriamo la realtà dell'amore noi scopriamo di fatto proprio questo
Scopriamo che di quello abbiamo bisogno per capire realmente la mia nostra esistenza
Se io non amo non raggiungo la verità su me stesso e nel momento in cui diamo e amore realmente non riesco più a capire la mia vita prescindendo dalla persona che amo
Voi immaginate che cosa significa un amore autentico genuino che vive tutta una vita
Per cui nella relazionalità di due persone una persona quando pensa se chi sono io
Il rispondere al chi sono io è inevitabilmente legato alla relazionalità con la persona che amo non posso prescindere da questo lì si trova la verità dell'esistenza personale
In quella capacità di amore che mi consente di capire chi sono
Ma mi fa comprendere nello stesso tempo che sono in una condizione di gratuità
Non sono io che me ne in possesso
Ma mi viene donato
E di quella ragazza che tu anni quel ragazzo che tu anni non è la più bella non è la più intelligente non è la più simpatica
Però ami lei Hamidu voi
Manca di tante qualità che certamente magari altre persone hanno però anni quella persona
Qui c'è il mistero dell'esistenza
C'è quel mistero che ti dà la certezza che in ogni caso la tua vita e in stretta relazione in intimità di relazione con quella non solo
Ma ti fa capire che quell'amore
Per sempre
Cari amici la cultura di oggi lo sappiamo tutti
La cultura di oggi tende a emarginare e a far scomparire questo per sento
Se non c'è il per sempre non c'è amore
Togliamoci dalla testa che si può amare per un mese per una stagione balneare Non è amore
Dobbiamo chiamare le cose per quello che realmente sono l'amore ore per sempre o non è amore
E qui che allora la speranza alla sua certezza
E qui allora che la fede acquista tutto il suo potere
Perché per
A vere quell'amore
Per sperare in quell'amore che è per sempre ci devo credere non avrò una certezza matematica
Non avevo mai la certezza di cui mi pare alla scienza avevo sempre e soltanto la certezza della fede e la certezza della speranza avete nel linguaggio biblico quando si parla di speranza
Termine Prai Codice etico va il termine vago dire quando sparì speranza in ebraico e come se si parlasse di una corda che è tesa
Allora questa corda tesa è quella che mi dà la certezza che vado sempre più in là di me stesso che non mi fermo adesso e quindi la speranza Dutch era altezza alla certezza della morte
Paolo nella prima lettera e Corinzi al capitolo tredici ricordate quel bellissimo inno all'amore alla fine lo conclude così
E dice la fede e la speranza cesseranno
Ciò che durerà per sempre ciò che rimarrà sarà l'amore
L'amore umano la mole di vino l'amore sic et simpliciter l'amore
Perché quell'amore umano assunto dal figlio di Dio è stato portato in una sfera che a nessuno e lecito togliere
A nessuno è lecito umiliare
è stato portato in una sfera che dà certezza di
Verità su noi stessi certezza di relazionalità che dura per sempre
Una certezza che nella speranza ci fa dire che quella mole per sempre
Vince anche la morte scusate mi prendo i due minuti che prima avevo lasciato ma quella per sempre e la dimensione che vince la morte cioè la speranza che cos'è alla fine ritorniamo alla domanda precedente
La speranza è la volontà la capacità la certezza di andare oltre la morte
Perché in quel bellissimo libriccino
Contenuto nella Bibbia che è il Cantico dei Cantici troviamo un'espressione sintetica e quanto mai direi sin significative emblematica nel suo valore profondo
Forte come la morte la morte
Bellissimo
Perché se la morte si pone dinanzi i nostri occhi come la fine di tutto anche la fine di quell'amore che io opera questa persona
L'amore
Che è forte tanto quanto il che vuol dire che lo vince perché se la dimensione ultima e si trova un'altra realtà che forte tanto quanto significa che lo vince lo distrugge
Allora quell'amore mi consente di vincere il limite ultimo che posto davanti a me
Ecco perché quell'amore durerà per sempre mi mette in quella vita eterna come dicevo prima che come Unione è amore di redazione con Dio e con le persone che in lunghi continuata male
Grazie
Dopo le acute riflessioni dei nostri ospiti ci accingiamo nella nostra disquisizione al terzo momento che possiamo chiamare la vita eterna vivere nella speranza
La tesi dell'amore e del desiderio per la vita inevitabilmente viene a scontrarsi con il quesito se il fine ultimo del pellegrinaggio mano sulla terra
è mai possibile che la vita umana sia una semplice risultante di forze caotiche di cui l'emozione la ragione rappresentano delle mere possibilità
O forse vi è un senso lato che sfugge all'occhio ma che è percepibile fuori dagli impulsi sensoriali proviamo a rispondere partendo dall'incisività
C'è dunque noi una per così dire dotta ignoranza
Non sappiamo che cosa vorremmo veramente e tuttavia
Sappiamo che deve esistere un qualcosa che nel non conosciamo e verso il quale ci sentiamo spinti
Non possiamo cessare di protende Erchie verso di esso e tuttavia sappiamo che tutto ciò che possiamo sperimentare o a realizzare non è ciò che Abrami amo
Questa cosa ignota e la vera speranza che ci spinge
E il suo essere ignota e al contempo
La causa di tutte le disperazioni come pure di tutti gli slanci positivi o distruttivi verso il mondo autentico e l'autentico uomo
Il Santo Padre chiarissimo e la speranza che salva la risposta che qui la cui sia sono un uomo di speranza del cardinale né oso sessi Annan suggella le nostre deduzioni
Nel testo si mette in evidenza la forza di questa fede nella vita eterna testata d'angolo del nostro credo in Cristo interpreterà ma interpreta Marco Zuccarelli allievo dell'Accademia Scianaro offro
Sono un uomo di speranze
Perché credo che TV il nuovo ogni mattina
Sono un uomo di speranza
Perché credo che lo Spirito Santo e all'opera negli altri esempi nel mondo
Sono un uomo di speranza
Perché credo che lo spirito creatore
Da chi lo accoglie
Una libertà nuova
è una provvista di gioia e di fiducia
Sono un uomo di speranza perché esso
Che la storia della Chiesa
E piene di mera
Sperare
è un dovere
Non Russo
Sperare
Non è sognare
Nella capacità di costruire un suo
Felici
Coloro che osano segnare
Perché sono disposti a pagare il prezzo più alto
Affinché il loro sogno prenda corpo
Nella vita rurale
Considerando l'ulteriore passaggio dell'enciclica si evidenzia come la speranza sia il fondamento esclusivo per la vita vera come appunto leggiamo
La grande speranza può essere solo Dio che abbraccia l'universo e che può proporsi ed Narciso che da soli non possiamo raggiungere
Proprio l'essere gratificato di un dono fa parte della speranza
Dio è il fondamento della speranza no non qualsiasi Dio ma qui il Dio che possiede un volto umano e che ci ha Mati sino alla fine ogni anno ogni singolo che l'umanità nel suo insieme
Il Pontefice esemplare
La grande speranza sentimento che racchiude al suo interno desideri e amore non può che essere tiro
Ritornando al tema principale di questa sera l'essere nell'attese e quindi nella speranza a vostro parere come deve essere intesa
Come è alienante proiezione di sé oppure come verità affidabile immensamente grande ci rendiamo conto che
Avete risposto già questa domanda quindi intendiamo come excursus finale ecco
E qui tocca a me di nuovo c'è
Vedete ci sono nella nella storia ci sono stanti ci sono stati tanti modi
Per concepire la speranza
Uno di questi è stato la mitologia antica
Ricordate il vaso di Pandora
Conoscete il mito
Il mito era che
Se U.L.S.S. si era molto arrabbiato cioè un sì padre del vitelli si era molto arrabbiato
Perché prometto gli aveva rubato il fuoco e l'aveva portato agli uomini
E allora aveva condannato l'aveva condannato
Ad essere
Completamente incatenato e un uccello di mangiava di mangiava semplificato
Che siccome esecutori cresceva
Ogni giorno incominciava sempre con questo strascico
Ma era successo poi che zero ULS aveva chiesto che venisse una bella ragazza Pandora
E Pandora venne mandata dal fratello di prometto per consolarlo un po'e lui se ne innamorò
Se ne innamorò e quindi si sposa Pandora
E c'è un schei cosa fa quando si sposano ditegli fa un regalo
E come regalo gli dà un vaso
E dice Pandora TIA Icaro questo vaso ma non aprirlo mai
Pandora però aveva ricevuto anche da
Era ammessa aveva ricevuto il fatto di essere curiosa
E nella mitologia antica è
Il primo segno della curiosità della donna
E allora voi nella Bibbia invece voi sapete abbiamo il capitolo il capitolo due della genesi che la donna si fa tentare da per la curiosità mancia nella mitologia antica abbiamo invece che Pandora di cena
Zero cosche cosa avrà mai messo dentro questo vaso che io non posso guardare
E allora la sua curiosità apre il vaso lo apre e vengono fuori tutti i mali
Tutti i mali del mondo
Per cui tutti questi mali vanno in mezzo alla terra incominciano a invadere la terra e Pandora richiude subito
E in fondo c'era rimasta soltanto la speranza
Perché alla fine per andare incontro a tutti questi mali riapre di nuovo il vaso e dava spazio alla speranza perché potesse accompagnare gli uomini in tutte queste loro sofferenze
E della la concezione cristiana della speranza non è questa non è questa
Prima dicevate
La vita umana
Alla vita umana non è sotto la casualità
Per cui
Tutto è un caso
Voi pensate come se rimanessimo fermi al pensiero antico non saremo mai in Libia neanche zero Mussi il padre degli dèi è libero perché anche l'idea dei sono sottomessi al destino al fatto
Per me non è così
La vita non è sottomessa al fatto
Amici miei non credete al destino perché il destino non esiste
Il destino è una bella invenzione di chi non vuole sperare
Il destino è una bella invenzione di chi non vuole vedere che dà vita a un po'oggetto
E che di questo progetto c'è un B.O. che mi viene incontro
E mi chiede di accogliere in me quel progetto di salvezza che ha sulla mia vita
Per cui io non solo gli dico sia fatta la tua volontà
E lo prego per questo ma devo cercare anche di capire di comprendere qual è quel progetto qual è quella vita perché in quel progetto e in quella vita io posso esprimere al meglio la mia felicità
Allora vita non è sottoposta al caso al fato al destino
La mia vita deve essere una capacità di costruire un progetto la mia vita vedete la mia la vita la mia la mia non lavoro la mia come quella di ciascuno di voi è inserita in un ordine talmente cosmico
Che niente può essere modificato
Oppure pensate soltanto alla bellezza del corpo umano alla complessità del corpo umano parla vischiosità del corpo umano
Per cui se tu vai a toccare qualche cosa immediatamente io lo so se ci sono studenti di Medicina potranno vendere tutto che la cosa si altera mediamente abile palista in mare una cosa una cosa incredibile tocchi un ingranaggio metti un
Un grave Lino
E incomincia tutto a saltare
Perché questo corpo e perfetto nella sua composizione
E non saranno senza dubbio non saranno gli uomini a poterlo modificare
E quello che abbiamo scoperto che è stupendo del del DNA ADI tutto quello che la scienza ci metterà davanti in ogni caso non riuscirà mai a esaurire quello che la complessità di questa realtà di materia che è costituita dal mio corpo
C'è dunque un'ordinata e così unico
E c'è anche un progetto sulla mia identità sulla mia vita che mi consente di esprimere in piena libertà me stesso
Ora tutto questo vedete
Diventa ancora una volta la capacità
Di quel desiderio di cui parlava in precedenza anche il professore di potere conoscere pienamente questo mistero di esistenza
E quindi di poter conoscere realmente quello che è la mia vita adesso hic et nunc e quello che è la mia vita proiettata nell'aldilà
Ma come diceva il buon Pascal ci sono delle ragioni che la ragione non conosce
Decreto ora abbia reso anche la Regione come il PAI il cuore ha delle ragioni
E questo lo si ritrova costantemente pensate sente criteri si vede bene soltanto con il cuore perché l'essenziale l'essenziale invisibile agli occhi
Allora dobbiamo cogliere questa realtà dell'essenziale
La capacità del dovere della speranza come diceva in quel
In quel bel pezzo di poesia il dovere di sperare vedete è proprio quella capacità di sapeva puntare gli occhi sull'essenziale
E qui mi piace citare
Un espressione che a conclusione della lettera di Paolo ai romani
Paolo dice il dio
O della speranza via dei Colli di ogni gioia e Grazia
Rete è strano
Perché non c'è quasi mai cioè il credo che sia l'unica volta se non vado errato nel Nuovo Testamento nella scrittura dove si dice il Dio della speranza
Rete quel gemiti podio della speranza per gemiti Ivone Greco biblico ha un doppio significato può essere una gemiti Ivo oggettivo e un gemiti Ivo soggettivo
Giri di voce attivo il dio della speranza vuol dire che di ore fonte origine della speranza
Ma può essere interpretato anche come un genetico soggettivo
Ed è il Dio che spero
Assurdo se volete paradossale quello che sto dicendo
Però possibile
Anche di o spera
A me piace pensare che anche di io spero mi piace un Dio che spieghi era che quella creazione che quell'uomo che ha posto in essere
Possa essere capace di corrispondere pienamente al suo progetto di salvezza
E vedete se anche Dio spera
Allora a nessun uomo può essere tolta la speranza
Perché la speranza che noi abbiamo ha il suo fondamento indio stesso in quel brano il cui parla il Santo Padre
In quel Dio che anche lui spera per paradossale ripeto per paradossale spero di non rasentare neppure l'eresia dicendo che Dio spera
Ma è bello pensare che quella speranza che è all'origine
Che è il culmine di un desiderio dell'uomo di andare oltre il limite della morte possa essere anche quella capacità di un Dio
Per il quale tutto ciò che ha posto in essere possa ritornare all'UI carico di significato e redento
è sempre Paolo che dice che il figlio prenderà ogni cosa e la riconsegna era nelle mani del padre alla fine dei tempi
Ed è questa capacità che ha nessuna persona possa essere tolta la speranza
Noi viviamo un periodo del tutto particolare
Noi siamo ancora all'inizio di un millennio non possiamo dimenticarci lo prima parlavamo per secoli
Adesso ma i secoli si sono talmente ristretti per a causa della comunicazione della velocità comunicativa da cui ormai parliamo di millenni
Ma le siamo soltanto nel due mila e otto
Pensate che cosa ci sarà davanti a noi
Pensate che cosa può essere tutto il tempo nel futuro davanti i nostri occhi
Ebbene in tutto questo a nessuno può essere tolta la possibilità
Di
Pensare che c'è un qualche cosa che potrà andare sempre meglio sempre più in positivo il nonostante
Nonostante la presenza del male
Perché la speranza non è che annienta il male
La speranza ci dice che il male può essere vinto il che è ben diverso
E la speranza mi dice qualche cosa ancora di più sull'insegnamento di San Paolo che il bene e nel male sanno sempre via combattere ma non sono sullo stesso piano
Perché il bene vincerà sempre
E quindi il male c'è ma chi vince non sarà mai il male
Proprio perché il figlio di Dio ci ha redento cioè ha salvato i papà una bella espressione
Il figlio di Dio con la sua morte ha distrutto tutto quello che è la soluzione alla sporcizia presente nel mondo la distrutta
E allora vedete noi inevitabilmente siamo portati a parlare di speranza
Perché siamo l'inizio di una nuova epoca siamo l'inizio di un nuovo millennio
Siamo l'inizio di grandi cambiamenti e come ci sono i grandi cambiamenti come
La storia ci insegna questi grandi cambiamenti hanno sempre comportato una grande crisi una profonda crisi
E quindi inevitabile che anche noi viviamo di una crisi e che la società in cui vi alle società in cui viviamo le culture a cui partecipiamo vivono questa situazione di crisi
Ma siamo dinanzi anche una sfida incredibile ed è la sfida di una nuova epoca che si pone dinanzi a noi e che noi siamo stati chiamati per grazia in questo momento a vivere e a dover preparare per le generazioni future
E allora come poteva togliere la speranza da quello che è il nostro impegno nella fede
La forza la certezza di una speranza che questo mondo anche se traballa in ogni caso poiché è stato salvato dal sacrificio di Cristo
Sarà in ogni caso condotto da questa azione dello spirito che lo può tirarlo porterà verso il suo compimento
L'età e concludo
Con
Un richiamo a
Alla letteratura perché questa sera siamo stati invasi a diverso modo dai brani di molto significativi della letteratura voi conoscete senza dubbio Ignazio Silone
Ebbene Ignazio Silone
Di Ignazio Silone venne venne pubblicata postuma la sua opera dal titolo Severina
Da una piccola un piccolo libriccino io vi invito a a leggerlo perché in questo contesto di speranza mi sembra molto significativo Severina chi era Segalina era una suora
Era una suora
Che era entrata in crisi
Entrate in crisi aveva lasciato
Aveva lasciato il convento lasciare monastero era andata via si era immessa in tutti questi movimenti
Sociali e via dicendo e durante una manifestazione Severina viene colpita a morte
Allora la prendono la portano all'ospedale e sul letto
Li ho mai agonizzante Severina viene raggiunta da una sua consorella di un tempo
La quale era tutta preoccupata perché se carina facesse almeno sul punto di morte sul letto di morte facesse la sua potestà di fede e allora che prende la mano la scuotere dice Segalina Segalina dimmi dimmi che credi
Signorina guarda guarda la sua consorella nelle dice no però spero
E te questo io credo che sia un po'la situazione dell'uomo contemporaneo
L'uomo contemporaneo oggi non conosce Dio non conosce la fede
Non è che l'America sono pochi quelli che ne dicano
L'Ateneo è difficile potevano trovare realmente
Oggi manca la conoscenza di Dio manca la conoscenza del Vangelo manca la conoscenza di Gesù Cristo e quindi sorge sempre più impellente di indifferenza da una parte
O dall'altra parte quello di ostici ISMU che
Sì c'è o non c'è
Non cambia molto nella mia vita
E invece non può essere così
Davanti a una situazione
Di
Mancanza di fede per tanti motivi e a diverso grado noi dovremo essere capaci di parlare di speranza siccome il nostro contemporaneo capisce la speranza
Anche se è quella DOP e ignoranza di cui non si sa
Però ognuno di noi sa che c'è qualche cosa dentro di noi che non riusciamo a esprimere con le parole e però sappiamo che è vero
Ebbene quella speranza deve essere testimoniata da noi proprio come testimonianza di fede
Chi crede e chi crede realmente non può che essere una persona di speranza
Allora quel Dio della speranza possa essere questo è il mio augurio possa essere capace di aprire di
Io rompere nella nostra mente per aiutarci a riflettere ancora di più su questi temi e possa irrompere nel nostro cuore per fatti guardare
All'interno dell'essenziale con quella capacità di non rimanere rinchiusi in noi stessi ma di guardare verso quel orizzonte di speranza che deve essere in senso più profondo della nostra esistenza
Dottor ignoranza
Una bella formula che
Viene usata nell'enciclica
Che mi sembra possa essere presa anch'essa come uno dei simboli
Del
Testo
E come tale può essere usato a più livelli possiamo prenderlo punto due livelli in qualche modo sintetici
Del percorso
Il primo livello è questo nell'addotte ignoranza dove l'accento e sull'ignoranza
Minoranza che ha in qualche modo e sapiente
Ma che avreste ignoranza
Cioè e desiderio che non sa che cosa desidera
è una situazione a ben pensarci strana
Paradossale si potrebbe anche quasi obiettare giuridicamente come si fa desiderare ciò che non si conosce
Su questo Governo però dopo ma comunque resta il fatto
Resta il fatto che
E qui delle conto il testo di del Papa evidentemente Agostino quando appunto Agostino le confessioni parla appunto di questa ricerca della felicità
Che ha qui ciascuno da una qualche risposta ma nessuno sa che cosa sia
Ora
Questo fa parte di una
Con uno sguardo realistico sincero sull'uomo che desidera senza ben sapere perché e sospinto in qualche modo in avanti ma non sa perché
E questo dice anche di una drammaticità serie ci andavamo già prima
Cioè c'è anche un dramma nella disperazione
Uno e non trovare un oggetto del guanto del desiderio e quindi della speranza di un fondamento di una sostanza come dice l'inizio del circa
E c'è appunto alla drammaticità seria di questa situazione di partenza
Che evidentemente nell'occhio saggio è
La situazione è concesso all'uomo perché sia un ricercatore
Della speranza
Non è posta la condizione in cui deve cercare
Che cosa sta a fare questo mondo
In che cosa può contare ecco allora questo anche rende
Non giustificato ma
Incomprensibile come si possa
Avere un momento di dubbio appunto di proiezione come veniva anche chiesto ma non sarà tutta una proiezione
Ed effettivamente ancora una volta l'età moderna il luogo in cui questi ipotesi della proiezione sono state svolte abbondantemente
La critica l'essenza profonda
E anche comune della critica la religione
Nella netta moderne appunto sulla base di un idea proiettiva della religione religione una proiezione
Volevo procreazione della condizione umana insoddisfatta
E a due versioni questa idea
Una e quella dell'attivismo che poi diventa militante Foer Vacca Marx io appunto l'idea che l'uomo proietta perché insoddisfatto perché scambia gli oggetti
Crede che fidandosi di Udine o di una potenza superiore posso finalmente rispondere sui problemi
E quindi è un inganno un'auto inganno per motivi anche storico sociali eccetera eccetera
E qui evidentemente il problema quale
E che
Dovrà se si va a vedere quale sia la risposta sostituti quella giusta quella che dovrebbe essere la giusta è appunto quello di un giovane uomo che dovrebbe sollevarsi sulle sue spalle
Che dovrebbe in qualche modo tirarsi su come barone di Munch causano cocente sui capelli
C'è chi dovrebbe trovare finalmente l'operazione storica risolutiva e abbiamo già detto prima questo
Il dramma no dell'ideologia
Sì un dramma strano no quindi l'uomo che sperimentata a condizione di mancanza
Vedi anche povertà di incapacità però sarebbe capace di trovare ciò che finalmente entità una sua consistenza definitiva
E qui c'è qualcosa che non funzionano logicamente
Allora c'è l'altra versione che meno nota meno presente ma invece importante oggi più attuale la versione dell'inizio nei cinque seicento sono i libertini
Che dicono che l'uomo si costruisce la religione per paura
Riprendo la vecchia idea di Lucrezia Ricchiuti identica cioè
L'uomo costruisce evidenti produce
Come per tamponare la paura che resistenza di da
E Freud che all'altro capo della parabola dice una cosa simile quando dice che l'uomo costruisce la religione appunto come il tentativo di far fronte a una sua miseria fondamentale
Quindi si rifà come degli archetipi a infantili per poter resistere a questa situazione che loro che Luca ossessione di chi lo perseguita in qualche modo
Quindi la religione come grande nevrosi d'umanità
E qui il problema però perché l'uomo fa questa operazione
Perché ha mai l'uomo deve fuggire la paura perché l'uomo deve fuggire la sua miseri perché non si accontenta questo ciò a cui non rispondono queste Regioni dottrina
Che pure indagano con più sottigliezza degli enti degli atti ottocenteschi l'i motivi della falsificazione umana
Ecco io credo che torniamo al discorso di fondo che stasera il problema è che
C'è una questa di lettura dell'esperienza
Cioè l'addotte ignoranza non è irragionevole
Perché ci sono il Segni della suo del suo sapere o perlomeno della sua domanda dentro l'esistenza
La vera scommessa quindi come d'altra parte ci dicono che queste dottrine
Della proiezione religiosa la vera scommessa e quale sia il senso del disagio umano
In fondo anche di dottrine dalla professione ma dico l'uomo in condizione di miseria di povertà di incertezza di paura bene allora che qual è il senso di questa situazione
Allora
Io credo che qui di nuovo il tema della grande speranza che avevo incontrato la grande speranza e che l'uomo non può rassegnarsi se non ad una riconciliazione totale
Il grande tema di Di Paolo riconciliazioni in Cristo la riconciliazione e bella perché fa spazio al dramma a vite umane drammatica
E drammatica perché appunto i conti non tornano allora degli i conti non tornano perché c'è bisogno non di poco ma di tanto
Ci bisogna evitare di conciliazione completa
Del passato del futuro dell'esistenza
Del bene del male
Del grande del piccolo del qui presente dell'infinito
Questo mi sembra una profondità maggiore cioè in fondo
La religione è veramente un grande impeachment esistenza se non ci permette di guardare con più profondità l'esistenza stessa queste sempre segnale
Che non ci si può sbarazza della cosa se non ci permette di guardare più a fondo
E questa è una sfida anche costante alla fine del cristianesimo permette di guardare più a fondo si permette di guardare profondo cioè prende più sul serio il dramma umano
Ha una pretesa molte più grande
Io vorrei per capire per dire la cosa
Come la conversazione stasera ci permette richiamare un'immagine che da tempo che mi colpisce molto che
Suo testo di gloria e un suo dei volumi che grande opera di gloria compatto se utilizza
Per dire appunto di quale sia la condizione umana fondamentale
Chi utilizza un'immagine bellissima semplicissima umanissima
è
La condizione del bambino che gioca
Dunque il bambino che gioca col mondo
I treni termine sono tre il bambino il mondo la madre
Dice la condizione umana questa chiave di lettura fondamentale
Suggerisce battersi e cioè appunto che
Dobbiamo rendere conto della felicità del bambino che gioca col mondo
Dobbiamo render conto direi in due direzioni che anche un po'esplicitando il discorso di parte sì
Usando nonché i nostri fini stasera ce ne sono due direzioni
La prima direzione
La figura fondamentale del desiderio
La speranza come fondamento del desiderio tradurrei così comun desidero che ha fondamento l'addotte ignoranza non è solo ignoranza ma è anche il dottor e davvero sapiente sa qualcosa che cosa sa
Che cosa sa il bambino che gioca
Questa non è letterature questa esperienza che cosa è bello nel bambino che gioca
Il bambino quei che gioca evidentemente mette in moto un mondo aumenti era un mondo
è una banalità pensare che il bambino cincischia e con quattro carabattole e tutto sia lì sono simboli di al mondo che lui sta costruendo qual è la caratteristica del mondo che il bambino
E sperimenta del gioco
Qual è l'ipotesi di lavoro del gioco di un bambino
Che il mondo sia ammicco
Il gioco esprime esattamente questa confidenza
Questa amicizia con il mondo
Che il mondo risponda positivamente
Che il mondo sia buono
Che il mondo sia nasconda un'armonia profonda cui Luigi e sui giochi partecipa
Un bambino infatti che non manifesta questi caratteri un bambino disturbato
è un bambino che clinicamente si può dire a qualche problema
Perché il bambino ancorché questa gioia ed è questo lo spettacolo perché gli occhi per vedere di bambini
Non ho più del bambino che quando è equilibrato nella giusta apposito azione sereno e vede il mondo come una possibilità buona
Tra luglio e il mondo occorre l'armonia
La terza figure la mamma e del discorso già di prima che cosa rende possibile al bambino questa condizione il fatto che alle sue spalle psicologiche c'è la mamma o c'è comunque la figura parentale
Quale che essa sia che invita la possibilità di dalla certezza di questa cosa dalla certe di dalla speranza del gioco
La speranza che il mondo ossia il mondo in un caos pericoloso
Allora questo triangolo bambino mondo madre proceduto figure tipica eh
Il simbolo della condizione umana
Ora
Che cos'è il desiderio umano il desiderio umano esatta a quale oggetto qua cioè che cosa vuol dire che oggetto questo oggetto
All'oggetto di questa
Familiarità con il mondo
Il mondo dell'adulto il mondo di leopardi il mondo cui tutto è coinvolto perché nessuno potrà mai essere felice se nel mondo c'è dell'orrore
Nessuno potrà mai essere felice se non ci sta l'armonia con colui con cui con I coloro che ama eccetera
Quindi l'ipotesi con cui il mondo ha mossi vive nel mondo in ultimo sensata mentre
E che ci sia questa possibilità di ricomporre le parti in una comunità che sia in fondo un gioco
L'idea del gioco il bambino che gioca
Che anche lì di antica Eraclito ma anche l'idea intuita bella di
Di Dini cenno fondo il destino dell'uomo antenne di essere un cammello che si porta sulle spalle il dovere pesante della vita né un leone prete impotenti pretenzioso e prepotente ma un bambino che gioca
è una grandissima intuizione
Poi
Sono altro discorso come poi realizza questo unici ma comunque l'idea e grande infondo a mente Cristina
Ecco allora rinviamo il punto
E cioè non è stato nominato anche leggi che in un certo senso nonno nomino più di tanto mio possano non me l'ha fatto però mi sembra il PUM portante e perché è evidente che invece nella
Perché dove sta la grandezza della proposta cristiana grandezze vorrei dire illogica
A questo punto io voglio dire logica non la grandezza strana la grandezza logica di quella logica che ha qui nessuno sa rispondere
Perché non possiamo inventarci
La grandezza logica e che c'è un uomo risorto
Non uno che continua la vita non un morto tirato fuori dalla tromba non un Lazzaro qualunque ma un uomo risorto
Cioè un'umanità ricostituita nell'armonia totale con la storia e qualcosa questo è il Cristo risorto
No che Adrian tanto celebrato
E che elogio todos fossero più presente
No non si ferma la croce ma preme la resurrezione cioè che cosa è successo
Che cosa viene detto che c'è uno in cui quel viso di quel desiderio di ormoni a quel mondo e realizzato nella sua persona
Non come programma del mondo nella sua persona quindi il tema personale che torna non un progetto storico
Una persona in cui
è una cosa
è una cosa
Come dire
Sì ineffabile Ina inaudita non incredibile come si suol dire perché l'unica cosa che si può fare e crederlo
Non si può dedurre o da niente
Però e inaudito
Ma voglio che io ho fatto questo discorsi adesso per dire che
Mi e tornando cioè
C'è una struttura il desiderio di speranze di bisogno di speranza dell'esistenza e c'è una risposta cristiana questa bisogno cioè al desiderio
Che è terribilmente illogica
E l'unica risposta che sia una risposta non è un programma storico
Non è un fermarsi al limite eh dire quello che a noi è assolutamente impossibile
Che veramente c'è la ricostituzione del questo di questa siepe ed il senso dell'infinito e questo incrocio avviene una persona
Il cristianesimo a questo punto di vista è veramente straordinario perché dice il massimo della possibilità il massimo dell'impossibilità
E qui vorrei che spesso si è deciso nella
Anche la come Cristiano oggi si presenta fosse un po'più drammatico più e e c'è eccessivo cioè
Il contenuto cristiana è veramente un eccesso che corrisponde all'eccesso del desideri umani
Un eccesso perché dire che c'è una persona di sorta e dire guarda il sesto dell'esistenza c'è
E così è adatto a quello che ti aspetti che proprio è un corpo umano ricostruito e una persona umana finalmente in armonia col mondo
Distinti mondo e tutta la storia è il PAN toccarci colui che
Centro del cosmo e della storia e comunico che Giovanni Paolo secondo
Nello stesso tempo è qualcosa che ti assolutamente impossibile produrre poi solo ricerca come la mamma
E così il massimo dell'impossibilità
Ed il massimo della ragionevolezza
Due estremi cioè il cristianesimo ISA estremizza determinate problemi umani non li riduce non li smossa li rende estremi esplosivi
C'è una formula che mi piace tantissimo che ha visto tre che parla della pulizia la politica c'entra niente
Sembra che dice qual è l'oggetto proprio della poesia
L'impossibile credibile
Fantastiche la definizione della fede che cosa crede la fede di impossibile credibile
Tre pare molto importante
Vedere che il desiderio appunto dote ignoranza che secondo senso del dotano ignoranza che sa quando sa qual è il suo oggetto
L'oggetto del desiderio Sacco oggi è che l'impossibile
E nello stesso tempo e istruite bisogna dotta dalle dall'annuncio che questa impossibilità esista
Queste vertiginoso perché porta all'estremo nonché sociologicamente possibile pensano estremo Matone parlava appunto ciò che non è possibile pensare di più grande non riprendendo ricco essendo
E come è possibile se il più grande di questa gratuita
Per questo di nuovo la figura e quello dell'umile di spirito e cioè la Madonna come non a caso invocata anche alla fine di questa principi cioè di una che accetta una cosa di questo genere
Che spara anche il mondo in un modo veramente inaudito e nello stesso tempo però tutto si basa sul fatto che una abbia la coraggio di aprire questo porta dicendo so che ciò che più mi preme
Non è a mia disposizione ma mi ha donato
Nominare a disposizione perché ad un atto solo in questo senso
Chiudo chiudo contano due c'è una citazione fatta per fare troppo bene una e di
Une direi i Reneo
Quando dice che tutto l'universo visibile e destinato destre trasformato perché i padri vano molto il senso di questo trasformazione del mondo e questa metamorfosi dell'esistenza è questa la risposta una metamorfosi
Affinché sulle Prodi Reneo il mondo stesso restauratore sullo stato primitivo cioè nel disegno di Dio nella speranza di Dio
Sia senza più ostacolo al servizio dei giusti
Benissimo
L'oggetto del desiderio che alla giustizia abbia finalmente il mondo non come suo ostacolo ma che sia finalmente l'armonia
E Agostino
Di un discorso centonovantaquattro dice e quel secondo me e la sintesi bellissima del tema della speranza
Eccetera con parole straordinariamente dense che riassumono veramente tutto come soltanto questi non riesce a fare quando dice anneghiamo anneghiamo aspiriamo con indicibile desiderio
Alla bellezza di Cristo che si rivelerà nella forma di tipo
Poniamo Martena lamentino affinché si inserì ringraziamenti e ne auspichi trasmessa Francesco bottoni
Essenziali
Essenzialmente siamo anzi ignari non ci si cela
Ceca nell'area profonde richiesti anice all'Italia tracciare una mappa in riferimento all'amica
E alla speranza
Grazie
Insieme abbiamo condiviso l'alternanza tra espressione meditazione azione ed emozioni
Prima però di avviarci verso la conclusione di questo evento vorremmo ringraziare in maniera particolare il direttore dell'Ufficio per la Pastorale universitaria monsignor Lorenzo Leuzzi
Perché ad avere il merito
Che aver diretto a tutta la macchina organizzativa che dietro a questo evento e la invitiamo a dire due parole come saluto ai nostri ospiti
Prego
Pro
Prima di ringraziare
Illustri predatori penso che dobbiamo ringraziare il gli studenti dei collegi universitari mi pare che questa mia esperienza che stiamo vivendo che e molto bella e questa sera abbiamo vissuto ancora una volta
Momento di intensa riflessione ma che dice comunioni di amicizie canoniche vorrei che facessimo un applauso più studenti universitari
A luglio
Questo evento
E poi mi associo anch'io ai ringraziamenti sia sul prezzo Lucio fisiche
E ha come suo brutture che ci hanno un oracolo presenze soprattutto proprio testimonianza riflessione
Copre questa sera come abbiamo vi capisco Area Conca centrata sul principio spesso all'UPI che sarà oggetto di riflessione del prossimo incontro con Benedetto sedicesimo
E questa sera insomma che poi qualche modo un grande dolore impreparazione a quel momento di comunioni chi vivremo il primo marzo vi lavora Paolo sesto perché insieme con diversi TaRi
Europee americani rifletteremo insieme sull'implicita ma soprattutto pagheremo
Insieme con il Papa
Per poter insieme costruire la civiltà dell'amore vorrei che questa sera invitare tutti gli universitari ma
A farsela farmi portavoce portavoce che questo grande incontro che penso che dopo gli eventi
Lega qui han fatto riferimento anche i nostri amici all'inizio di questa sera sarà veramente un grande momento di condivisioni di affetto ma soprattutto il desiderio di camminare insieme con il Papa per essere testimone io va in giro
In questo mondo soprattutto nel mondo dell'università
Il progetto appuntamento per il primo marzo alle ore diciassette lavora poco fresco potete prendere altri depliant i biglietti per entrare invasivi lavora possesso saranno pronti in ufficio dal dieci febbraio
Invece ci ritroveremo qui simmetria con l'Argentina il dieci aprile per il terzo incontro che avrà per tema non vissuta intellettuale
è un tema altri sul quale abbiamo quest'anno insieme quei ragazzi vostri amici quei giovani cercano di mettere a fuoco penso che sarà veramente un grande momenti di riflessione il contributo per la costruzione di nocività dico muore
Avremo con noi il professor Angelo Vescovi
Nell'università Milano Bicocca il professor Francesco nello scrivere penso tutti conoscete che l'Università di Roma Tor Vergata corsa il terzo incontro per vivere insieme questo termine in questo anno
Nella prospettiva di una civiltà dell'amore
Ancora il mio ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e che hanno realizzato questo grande momento di riflesso in questo senso
Ringraziamo ancora ramanzina rilevo aziendina siamo ancora in avanti in compagnia di permanenza in sesto che chiedano una serata con Ibra nomine nella vita
Da
In
Mezzo credo Nizza
Quell'ordine
Iorio
Di ed è
Bene venisse
Dei esteri
Quello che
Io nelle
Fini
In
In sé
Di
Essi
Di inizia assieme
Che venire in
Tutti
Dando
Quello che io di erogati
Ogni
Quello che
Senza
Le
Non
In etica
Testo altri mai
Rice o per
In
Pensieri
Serve assieme
Che
Prende
Indirizzarli
Non
élite ma
Se in galleria
Se
Se
Se
Porta
Ma
Tra ma
Pena