Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cultura, Docenti, Intellettuali, Istruzione, Letteratura, Pennac, Politica, Psicologia, Scuola, Studenti.
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9:30 - Roma
10:00 - Roma
9:15 - Milano
psicoterapeuta
In questi giorni la stampa e le televisioni italiane sono state inondate dalle recensioni ed alle interviste a Daniel Pennac
Autore di un libro diario di scuola dedicato appunto al problema del disastro scolastico è un libro molto onesta e commovente e racconta le tribolazioni scolastica del suo autore
Andavo male a scuola racconta Pennacchi ogni sera tornavo a casa perseguitato dai voti che sul mio diario dicevano la tremenda riprovazione dei miei mia dei miei maestri
Quando non ero l'ultimo della Raf però il penultimo refrattario dapprima la matematica poi all'ortografia poi alla memorizzazione delle date dei luoghi geografici
Inadatto all'apprendimento delle lingue ritenuto pigro portavo a casa risultati pessimi che non erano riscattati da nessuna attività parla scolastica
Così nel settembre del sessantotto quando ebbi finalmente in tasca la mia laurea in lettere
Mio padre mi disse con aria con bonaria ironia dice voluta la rivoluzione del sessantotto per la laurea dobbiamo temere una guerra mondiale per il dottorato
A quanto pareva tutti capivano le cose più in fretta di me e prima o poi arrivava il commento desolato marcia improprio duro di comprendonio
Fin qui la cronaca di penna e il rispetto che a me il diario di un somaro e che ci documenta i danni devastanti prodotti da troppi insegnanti
Ma perché il suo libro pertanto coralmente Hudson osannato perché semplicemente scavando nei suoi ricordi infantili e giovanili Pennacchi individua le denunce il fattore centrale di questo disastro personale
Che era solo l'estremizzazione di un disastro universale
Infatti se penna che tanti altri somari hanno avuto gli anni verdi avvelenati dalle tribolazioni scolastiche la quasi totalità dei giovani è riuscita tenta di riaprire Previti urla più silenziose a cavare fiera
E ad arrivare al sospirato peccato di carta
Ma pagando un prezzo forse più rovinoso per la loro vita e per il futuro della nazione peraltro dando a un vero e proprio disgusto per la cultura e per la ricerca e perdendo dal PD uscente stecche nella propria creatività
Qual è dunque il fattore centrale del disastro scolastico individuato
E denunciato dal Pennacchi
A suo parere da una parte il nozionismo sterile ce qui s'impernia la scuola e dall'altro la generalizzata mancanza di una relazione umanamente e artisticamente significativa tra l'insegnante l'allievo
E la nostra grande stampa insieme a nostre più celebrata cultura plaudono commosso ed esclusivamente alla scoperta dello scrittore francese
Peccato che il per quanto si possa e si debba dire meglio tardi che mai quella di Pennacchia solo la scoperta dell'ombrello
E di un ombrello su cui per parte mia da vent'anni almeno cerco invano di attirare l'attenzione dei nostri intellettuali e ministri dell'istruzione
Tanto che ancora durante la presenza di letizia Moratti alla direzione del Ministero dell'istruzione ho cercato disperatamente di varare una prima sperimentazione fondata appunto sulla rivoluzione relazionale
Oggi invocata da te NARC e che io danni imbocco nel silenzio generale
Mentre popolo Pennac raccoglierà spendendo version dei nostri intellettuali provinciali
Va beh cioè ad ignorare tutto quanto di nuovo appare in Italia e a Agemar flette lui invece è quanto con anni o decenni di Riccardo alle stesse idee arrivano dall'estero e soprattutto dalla Francia
Qualcosa di simile accadde ricordo anche con i cosiddetti non può filosofo francesi osannati come profeti
Per aver detto del comunismo ciò che dicevano da trenta o quarant'anni di D'Erario i socialdemocratici o i pochi intellettuali indipendenti italiani
Così per tornare a Pennac nel due mila tre ricordavo da questi stessi microfoni come già da molti anni sostenersi che alle innumerevoli riforme scolastiche decretato e dai nostri ministri dell'istruzione nell'ultimo secco
Cioè coloro erano servite a ben poco perché la scuola italiana è rimasta un oscuro oggetto non del desiderio ma della paura e del disgusto per i suoi utenti
I bambini ragazzi italiani
Che da sempre scappano scatenati urlanti dalle aule alla fine delle lezioni come altrettanti come da altrettante prigioni
Così continuavo
Anche quando nel due mila uno il ministro letizia Moratti si insediò per inviai una lettera che diceva testualmente la ragione principale di questo bilancio fallimentare
Sta nel fatto che tutte le riforme finora tentativo attuate hanno proposto imposto agli insegnanti e allievi senza preoccuparsi del problema cruciale della nostra con di ogni altra scuola
Solo un rimescolamento e aggiornamento del bagaglio nozioni storico
Mentre il vero vero la vera urgenza e migliorare la relazione tra docenti e studenti
In modo da sviluppare valorizzare nei giovani l'amore per la cultura
E per la ricerca come strumenti preziosi per l'autorealizzazione deve porsi Sona delle persone e l'umanizzazione della società ma com'è possibile raggiungere questo obiettivo tanto semplice quanto ambizioso
è la nostra ospite esperienza ricordavo indicarci tutti conserviamo nei nostri ricordi scolastici insieme a una galleria di volti anonimi o minacciosi una o due figure di insegnanti cordiali e affascinanti
Che hanno saputo farci sentire in quelle magiche ore di lezione la loro passione per la materia insegnata e la nostra gioia di apprendere di esprimerci liberamente di essere ascoltati davvero
E quali erano
Le qualità di questi insegnanti non certo erudizione nozionistica che vari altri
Insegnanti noiosissimi possedevano in misura maggiore ed alla qualità attitudinali che però il sistema tradizionale di selezione degli insegnanti che anch'esso nozioni spicco
Sistematicamente trascura erano l'autenticità l'intelligente motiva la capacità di dialogo e di ascolto empatico la passione per la cultura e la ricerca la disponibilità verso gli altri
Questo
Concludevo è lo strumento essenziale di una valida riforma
Promuovere con nuovi criteri di selezione promozione modalità di insegnamento ispirati al dialogo all'ascolto e alla valorizzazione della curiosità creatività indipendenza intellettuale degli allievi
Se vogliamo davvero passare dalla scuola dell'obbligo alla scuola dell'entusiasmo
Ma meno etiche Moratti nel suo successore Fioroni hanno allontanamenti ascoltato con i nostri appelli
Ha saputo era tutto puntato su un altro paio di innovazioni nozionistica l'inglese e il computer mentre lui ha saputo solo tentare di ritornare i criteri punitivi ed esattoriali del buon tempo antico
Forse ora anche il problema e posto da un intellettuale o le d'Oltralpe qualcosa si muoverà ma non mi faccio illusioni perché l'immobilismo è imposto dalla santa alleanza tra burocrazia i sindacati di regime
Grazie a Miccichè questo articolo uno potete trovare a breve sul mio blog www punto Luigi De Marchi punto it noi ci sentiamo lunedì alle nove circa
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