Dopo le elezioni israeliane: identità e trasformazione nel vicino Oriente

Sì buonasera
Sì buonasera a tutti di grazie di essere qui per questo incontro che però parte prende lo spunto dalle elezioni israeliane la settimana scorsa prima di tutto come vedete dal piazzamento a questo tavolo Vittorio Dan Segre malato e non può essere con noi di ce ne dispiace molto per lui in primo luogo ovviamente ma anche molto per noi perché liberò il suo libro che trovate anche l'avete visto all'ingresso è un libero di grande interesse e e quindi il suo contributo sarebbe stato prezioso per questo dibattito cercheremo di ci da fare per compensare questa assenza
Grosso modo abbiamo strutturato questo incontro in questo modo comincerò io con qualche dato IP e prime riflessioni sui risultati elezioni israeliane
Poi professor Branca dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dirà qualcosa sul quadro regionale in particolare sul ruolo nei Paesi arabi infine il professor Alessandro Colombo dell'Università degli Studi di Milano parlerà del contesto internazionale soprattutto del ruolo statunitense ora
Cominciando appunto dai risultati di queste elezioni a me sembra che la prima cosa che vada sottolineata e la tutto sommato la sorpresa la sorpresa che ha colpito almeno un buon numero di commentatori io non credo danze che ne sarebbe stato sorpreso perché tutto il suo libro
è una analisi delle delle difficoltà delle tensioni identitarie dentro lo Stato di Israele e della molteplici tarantelle posizioni etniche religiose identitari da non sarebbe certamente stato sorpreso panorama politico così frammentato come quello che è uscito dalle elezioni del ventotto marzo
Però certamente molti commentatori sorpresi sono stati i sondaggi davano
Un successo clamoroso per H D e-mail
Partito fondato pochi mesi fa da Sharon sondaggi gli attribuirono H D ma intorno ai quaranta quarantadue seggi e in realtà è i risultati sono stati molto inferiori Kadima ottenuto soltanto ventinove
E questo è un primo punto se volete si può anche cercare di generalizzarlo un po'alla Regione
Ci sono non è insomma la prima volta che gli elettori non rispettano il copione previsto
è successo lo stesso a gennaio nelle elezioni palestinesi quando a marzo a sorpresa
Ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi quindi c'è un un primo elemento se volete questo il il divario fra le attese fra i sondaggi e i risultati effettivi
Un secondo elemento è in fondo alla normalizzazione questi risultati sono risultati in un certa senso che Dan Meis senso di una normalizzazione del panorama politico israeliano prima di tutto il fatto che ci sia stato un grande astensionismo a questo rende le elezioni
Parlamentari israeliane simili e le elezioni parlamentari
Ormai in gran parte dell'Occidente sono le elezioni queste di marzo quelle in cui i i votanti sono stati in assoluto impegni i minori in in meno sono stati il sessantatré per cento degli aventi diritto
Nel due mila e tre erano stati sessantanove ma soltanto nell'elezione del novantanove cioè relativamente poco tempo fa erano quasi l'ottanta per cento quindi il declino di partecipazione alle elezioni è stato molto consistenti
E questo se volete un fattore di normalizzazione
L'altro fattore molto evidente e la frammentazione
Frammentazione partitica dovuta in parte certamente un sistema elettorale è un proporzionale puro Consolo una soglia di sbarramento al due per cento quindi questo certamente agevola la moltiplicazione dei partiti però hanno messo compleanni sistema elettorale un problema appunto di complessità delle identità presenti all'interno di Israele coinvolti partiti hanno una identificazione che etnica oppure di etnico religiosa
Anche su tutti questi temi a cui io posso solo accennare brevemente di rinvio o se volete al a questo libro di Dan Segre che presenta con grande dettaglio questi dodici partiti hanno ottenuto almeno un seggio altri diciannove non sono riusciti a raggiungere questo soglia del due per cento però comunque hanno frammentato appunto il risultato
Altro tema ancora anche questo sul segno della normalizzazione la netta prevalenza delle tematiche interni rispetto alle tematiche del conflitto con i palestinesi alle tematiche internazionali questore stato nettissimo poi lo vedremo un po'più nel dettaglio ma insomma i temi interni che che siano attimi economico sociali
Ottimi invece appunto più vagamente identitarie biciclette etnico religiosi
Hanno dominato i risultati elettorali il i temi in di politica internazionale in particolare la questione dei rapporti con i palestinesi nonostante tutto non è stato l'aspetto centrale di e questo anche di nuovo punto e un segna che queste elezioni appunto non hanno rispettato questo copione era stato previsto da molti cioè che queste elezioni diventasse una sorta di plebiscito
A favore della soluzione al sconfitto con i palestinesi proposta né da Sharon negli ultimi mesi prima nella sua ma ora andando a vedere temi sono accenno una cosa semplicemente i temi economico-sociali sono stati particolarmente importanti perché Israele viene da un periodo di forte di politiche economiche di politiche economiche molto severe che hanno prodotto una forte divario economico sociale nel Paese
Che è stato qualcosa di pertinente sentito in un Paese che ha una lunga tradizione invece di politiche sostanzialmente statalisti che all'inizio si lo Stato d'Israele partito non politiche di stampo quasi socialisti due cuori una lunga il lungo dominio dei laburisti creo una una struttura economica fortemente centralizzato questa struttura è stato molto smantellate negli ultimi anni ma questo ha avuto dei costi sociali molto consistenti e da qui la vittoria di alcuni partiti che hanno messo molta enfasi su questi temi
E questo Cicci conduce al tema di come è andata la sinistra allora premessa che direi destra centro sinistra in Israele è estremamente ambiguo perché le appunto come anche si parla molto in questo libro le vera e difende differenze sul campo politico sono altri
Piuttosto che quelle biologiche ereditate
Entità tematiche europei
Però quando convenzionalmente di sinistra la sinistra grosso modo si è ripresa rispetto al ai momenti più difficili e ha avuto dei risultati sostanzialmente stabili rispetto alle ultime elezioni precedenti
Nonostante abbia subito una scissione nel senso che come sapete
Personaggi importanti del partito laburista sono usciti dal partito laburista per confluire in tempi meno
C'è fra cui Shimon Peres ideale
Ora il nonostante questa fuoriuscita i partiti che grosso modo possono essere messi nell'area di sinistra hanno avuto risultati simili a quelli delle precedenti elezioni
I laburisti hanno avuto esattamente gli stessi seggi diciannove il Meretz ne ha perso uno un altro no è stato consegnato
Da un altro piccolo perdita di sinistra hanno aumentato se li vogliamo mettere per convenzione a sinistra hanno mandato i loro seggi i partiti arabi e il partito
Ex comunista che sostanzialmente un partito arabo gli arabi hanno avuto due seggi in più e anche questo è un segno di quello di cui si parlava prima del dell'importanza delle identificazioni e nelle
Se la sinistra è stata sostanzialmente stabile il grande capovolgimento di grande rivolgimento è stato nell'area di centrodestra
Con appunto la l'emergere di Kadima che da chi dobbiamo insistere fino a pochi mesi fa e che appunto ha avuto ventinove se e d'altra parte o
Comunque
No
Qua
C'è dove quindi
Kadima è un partito i cento certamente più di centro rispetto a Likud questo è evidente
Ma
Dove andare è riuscito a pescare i suoi voti è stata essenzialmente del bacino di destra
Lasciando relativamente intatto il bacino della sinistra nonostante appunto
Il passaggio e prima di personaggi come Shimon
Altro elemento
Importante e appunto questa rivolgimento generale nella nel campo della destra dopo l'uscita di Sharon del Likud
Che ha se volessimo dirlo così con una formula potremmo dire che come dire la la demografia ha vinto su sui fra i fattori religiosi
Ha vinto insomma il concetto che l'aspetto essenziale dello Stato di Israele e la sua composizione etnica e quindi il fatto di avere una larga larghissima la più larga possibile maggioranza di ebrei di all'interno dello Stato di Israele quindi fattore demografico
Rispetto a un fattore religioso che diceva dobbiamo abbiamo delle rivendicazioni millenarie su un l'intero territorio della Palestina storie questo fattore quello che in Italia si chiama Grande Israele iniziali hanno in ebraico e Eretz Israel la terra di Israele
Questa terra di Israele in in definizione religiosa ha perso significativamente il suo impatto politico molto più forte diventato l'aspetto di cercare di definire uno Stato di Israele dei confini di uno Stato di Israele in cui ci sia il minor la minor percentuale di popolazioni non ebrei
E da qui appunto le poi vedremo le varie proposte di
Ritirerò in varie forme dalla dalla Cisgiordania e di definizione dei confini
L'ultima fattore dei risultati elettorali riguarda invece i partiti religiosi
Anche qui c'è stato una ricomposizione all'interno dei partiti religiosi significative
Il partito religioso Shas sefardita lo chance si è rafforzata un seggio in più
Un seggio in più anche il Luna Hector racchiude in sé
Mentre ha perso molti seggi qua esattamente la coalizione fra i partiti religiosi di estrema destra in particolare l'Unione nazionale che quella di beh Benni Elon che è un personaggio che propone come soluzione al conflitto dei palestinesi il trasferimento fisico dei palestinesi dal in Giordania o in altri Paesi questa soluzione era diciamo così radicale è stata sconfitta
Il al anche all'interno del dei partiti religiosi ha prevalso una linea più centrale rispetto all'estrema destra poi ci sono le due grandi sorprese che sono i due partiti che hanno avuto risultati
Decisamente inattesi fino a pochi mesi prima uno è un partito interamente nuovo il Partito dei pensionati e questo mi dice anche ancora quanto i fattori interni hanno giocato un ruolo in queste elezioni
Periodo dei pensionati per che presiede che guidato da un un ottantenne era finita nel con una storia
Una lunga storia me ecco coincide lo Stato di Israele è un personaggio è stato nel Mossad ha partecipato al rapimento di ai in Argentina quindi un personaggio molto colorito
Il suo partito ha ottenuto punto sette seggi partendo da dal nulla
E a fronte di questo successo imprevisto c'è invece la sparizione del partito che era stato il successo imprevisto delle elezioni precedenti c'è Shinui un partito accentrare centrista laico
Che è stata anche per un certo periodo al governo ma no non è riuscito in fondo a realizzare nulla dei suoi obiettivi che erano obiettivi essenzialmente punto laici nel senso di ridurre il ruolo dei del Rabbinato nel nella vita sociale
Israeliana non è riuscita a questa in nessun modo non c'è stato nessun risultato il partito è stato spazzato via si è presentato ma non ha neanche raggiunto il due per cento l'altra invece risulta inatteso positivamente come dimensione e iter il risultato molto significativo
Credo undici o dodici seggi Yisrael Beitenu cioè Israele la nostra patria che il partito di Avigdor Liebermann il partito sostanzialmente della comunità russa dei come sapete al al crollo del comunismo c'è anche un po'prima Ventola il comunismo e sono essenzialmente dei primi anni novanta
C'è stato una massiccia immigrazione di russi
Nello Stato di Israele
Quasi un milione di persone e queste hanno una connotazione politica
Tendenzialmente di destra come questo partito
Avigdor Liebermann è uno strano personaggio c'è chi lo paragona è una specie di il penna è un personaggio difficile da identificare a metà fra il populismo alla destra populista diciamo così
E Liebermann a sua volta a una sua così proposta per la soluzione del conflitto dei con i palestinesi è la proposta
Più strana se volete di tutte o più
E che ha un un taglio esplicitamente e etnico
Cioè quello che proponi Servette in un e di annettere come esattamente come propone Olmert e anche altri partiti in le grandi colonie in Cisgiordania ma a questo aggiunge
Una cosa e nessun altro partito mai proposto che è quello di consegnare al futuro Stato palestinese una zona confinante con la Cisgiordania dell'attuale Stato di Israele dove ci sono una serie di villaggi arabi quindi eliminare un certo numero di via degli arabi attualmente nello Stato di Israele e spostarli nel futuro Stato palestinese quindi un passo ulteriore il rispetto a questa idealizzazione di uno stato il più ebraico possibile
Questo è un e la proposta più se volete più più curiosa ma le altre proposte non lo sono
Le proposte in particolare di Kadima e anche questa è una proposta di mi ritiro unilaterale da alcuni insediamenti degli insediamenti minori ma di annessione del fatto per degli insediamenti più grandi
Ora questa proposta diciamo all'inizio non non ha avuto il plebiscito che ci si attendeva
E quindi in questo momento a me sembra piuttosto indebolite resta la la proposta principale ma certamente ha meno forza di quello che ci si poteva attendere o per lo meno di quella che ci si poteva attendere con Sharon alla teste di cabina la debolezza di Olmert la debolezza dei risultati elettorali rendono questa proposta di soluzione unilaterale il e prima la chiama il Piano di convergenza far convergere all'interno dello Stato di Israele
Le grandi colonie ebraiche
Questo Piano di convergenza e rallentata mi pare quanto meno perché il risultato più plausibile di queste elezioni è una coalizione in cui Kadima sia assieme ai per al partito laburista e il Partito laburista
Continua a sostenere l'esigenza di una soluzione non unilaterale ma negoziata con i palestinesi questo vuol dire che l'housing vilmente prima di una qualsiasi soluzione unilaterale ci sarà almeno un tentativo di un nuovo negoziato con i palestinesi certo con chi evidentemente non sarà con Hamas
Si stempera di avere un negoziato con Abu Mazen con il presidente palestinese
Dopodiché i risultati di questo Consiglio negoziato sono certamente molto dubbi e quindi io non credo che il negoziato prevarrà sulla soluzione inferte orale credo semplicemente che la soluzione unilaterale viene spostata in là nel tempo cioè ci dovrà essere un fallimento
Di un episodio negoziale con Abu Mazen perché l'ipotesi unilaterale venga rilancia
E questa grosso modo e
Quello che può sembrare emergere dai risultati elettorali vedremo quale coalizione sarà comunque effettivamente realizzata perché i laburisti e Kadima assieme sono lontani dalla maggioranza
Del Parlamento non sono in grado di governare da soli devono coinvolgerà altre forze molto plausibilmente i pensionati andranno al governo ma non bastano neppure loro
E a questo punto la scelta sarà se includere in questa maggioranza un partito religioso probabilmente quello sefardita lo Shas oppure un il partito russo Israel Beitenu appunto
Questi due quali diverse coalizioni avrebbero diversi atteggiamenti al loro interno rispetto ai alla le trattative con i palestinesi anche alla soluzione unilaterale appunto come dicevamo prima
La per la vedono in maniera diversa questa soluzione in altre allora per cercare di concludere quello che queste elezioni ci hanno detto essenzialmente e che panorami israeliano estremamente frammentato Mario
C'è un processo di normalizzazione c'è un processo di grande Infasil su questioni economico sociali interne piuttosto che sui rapporti palestinese c'è una tendenza a andare non verso un tentativo di soluzione del conflitto ma al massimo nessun tentativo di gestione del conflitto di contenerlo di di trovare delle soluzioni transitorie
E allora a questo punto a me pare che in questo panorama c'è un torna esserci visto che la soluzione unilaterale non è imminente torna esserci un ruolo per i partner regionali e per i partner internazionali
E tornata in auge la proposta che nel due mila e due fece la Lega araba di soluzione del conflitto una proposta terre molto semplice male totalmente difficile realizzare cioè quella proposta era semplicemente torniamo ai confini del sessantasette in cambio tutti gli Stati arabi
Riconosceranno Israele Israele no no diede alcuna peso a questa proposta e anche adesso è difficile vederne la la vera efficacia perché la lega araba è un'organizzazione
Come dire un una specie di scheletro d'aver mai è rimasto non è un'organizzazione estremamente ridotte ai minimi termini frammentata al suo interno
C'è un né all'interno del mondo arabo c'è un rafforzamento dei paesi del golfo un indebolimento dei paesi tradizionalmente più importanti quindi ci sono Antin amiche che mettono in difficoltà la lega però la lega araba avrebbe durante questa proposta avrebbe il vantaggio di coinvolgere Hamas in un processo negoziale senza le precondizioni che sarebbero necessarie se Hamas dovesse essere parte dei negoziati nel quadro di Oslo o nel quadro della della Rothmans
Quindi questa ipotesi è tornata in auge però che molto debole improbabile c'è uno spazio volendo anche per gli attori internazionali la domanda naturalmente e quanto gli Stati Uniti impegnati in Iraq assai più interessati alla situazione iraniana che a quella palestinese vorranno impegnarsi
Stessa cosa vale nature per l'Unione europea anche senza impegnate in tutt'altro quindi c'è uno spazio ma non è affatto detto che questo spazio venga effettivamente utilizzato e quindi è possibile anche che il il conflitto si trascini senza una soluzione per un tempo abbastanza lungo
Io qui mi fermo
E adesso darei la parola al professor Branca dell'università
Grazie
La verità quando sono stato invitato contava molto di venire soprattutto fare lo spettatore
Il piacere di ascoltare Vittorio Dan Segre presentando il suo Bellini però dico molto ben scritto molto interessante altre sono molto intelligente per cui mi raccomando vivamente la lettura
Quindi
Mi trovo giocare tutto un altro ruolo rispetto a quello marginale immaginavo di giocare e mi intimorisce un po'perché io di confesso la mia assoluta incompetenza in materia
Nel senso che la questione arabo-israeliana
Insieme ad altre di quelle che io di cui io ho scelto di non occuparmi
Come arabista Islam no logo
Non per il disinteresse ovviamente ma perché mi sono accorto che avrebbe
Assorbito completamente le mie energie ci sono termini delle questioni tipo non so questa che finire nell'Islam eccetera che meritano una una dedizione totale ci sono troppi libri da leggere troppe cose da seguire eccetera però come sapete bene la ditta perlopiù lo butta fuori dalla porta e rientra puntualmente dalla finestra non occuparsi di questa norma prevede Anna facendola rapiscono
Boulez lavoro per tutti venti impossibile
Però riconosco appunto di avere una competenza molto
Occorre charter insomma su queste cose quindi non prendetemi troppo sul serio
De libero mi è piaciuto innanzitutto il titolo del metano Israele vorrei agganciarmi a questo perché
Penso che sottolineare questo termine sul significato ci aiuti a comprendere che il mondo del Medio Oriente
Non è così statico come siamo abituati a pensare
Non li abbiamo un po'dei cliché che sono molto persistenti che dipendono proveniente anche dal non certo esotismo del passato sono Medioriente con le capre cammelli le palme
Le dune del deserto al quale si è sostituito un altro tipo di criceto che ormai romanzi d'avventura rileggiamo più però
Ci sono
De Luca di oculistica diciamo certe insomma in quanto a oleografia non scherzano anche quelle
Oppure paradossalmente ma questi tappeti volanti che non ci sono più ossia sostituito contro il bagliore delle contrade ritardato
Di qualche conflitto per cui si è rovesciato questo questa immagine un po'
Astratta il reale del Medioriente come in un posto non solo non più posto che non succede niente che son vecchio succedono cose magiche governata di Aladino ma in cui esplodono molte bombe però tutto sommato anche questa vitalità data dalle esplosioni
Tradisce una
Sostanziale staticità ritratto non cambia mai niente no
Ecco invece Israele che è una piccola porzione
Del Medioriente e chiamo la storia tutto sommato breve
Ha celebrato recentemente
Sul primo anniversario significativo
Ha avuto come come l'autore bene
Sa eliminare delle Metamorfosi Angelo si associano conto che è un personaggio
Tiene a suo
Chiunque visibilmente soltanto nei negli anni più recenti a secondo l'autore affatto ante grosso cambiamento
Addirittura un'inversione a U
Io penso che sia molto opportuno che non ci abituiamo a guardare al Medioriente e quindi ha tutta l'aria sul fatto di Israele ma anche ai Paesi arabi circostanti eccetera come dei paesi dove ciò che dinamiche dove ci sono delle forze
Dove le cose cambiano perché pensiamo soltanto appunto quello che è successo primo Novecento coi
Nella parte successiva dopo sessantasette società abbiamo già nazionalismo coi
Movimentismo rivoluzionario dei vari soci ad esaminare a dire voi invece rilevare islamico che qualcuno come
Che se ne intende piuttosto Burgas non a caso ha chiamato il terzo stadio terrazzo della decolonizzazione attuazione tace
Nella crisi della decolonizzazione naturalmente facendo Harper moltissimo i laici abili vale forse c'è qualcosa che ha qualche sì sua insomma tutto sommato son cambiati i codici di comunicazione va
Dalla fase nazionalista per la rivoluzionaria quella islamica radicale certi obiettivi e cerchi mentre AN sconcerto stesso insomma
Lo sviluppo
La conquista di una vera autonomia dare sostanza la liberazione dal colonialismo che è rimasto può formale sulla caccia
Approntando le cose in questo modo mi sembra che noi abbiamo il l'occasione di
Niente ci conto che Israele che gli arabi hanno avuto un destino sorprendentemente simile cioè si tratta di due nazionalismi che nascono anche in periodi
Più o meno lo stesso periodo dopo la fine della prima guerra mondiale su scioglimento del dell'Impero ottomano la dichiarazione di Balfour dall'altra parte del sionismo
E tutti e due un po'fuori tempo rispetto ai loro modelli perché i loro modelli sono inevitabilmente i gli Stati nazionali europei che avevano avuto invece nell'Ottocento più che altro con la loro
Epopea ricordiamo il Risorgimento italiano forse più vicino a noi rispetto ad altri ma
Quindi il destino sorprendentemente simile che
Anche gettato un po'incartamento all'uno o all'altro degli degli ostacoli dei bastoni tra le ruote insomma Isaia nessun trovati palestinesi equivoci avevano troppo tenuto conto e ma anche gli arabi si son trovati ricurvi Berberi cristiani arabi che pure avevano partecipato con grande entusiasmo annullare la prima fase del nazionalismo arabo coi
Hanno avuto il loro bel delusioni oggi spaventoso insomma sentirsi dire molto spesso dai
Da un arabo cristiano a ma io non sono a
Egitto e molto comune no Berruti Collina audio sono farà
I copti intitolato
Loro sono i discendenti dei faraoni piuttosto che i libanesi che maroniti
Ma nemici o di altre cose eccetera e quindi
Una situazione molto complicata molto frammentato molto contraddittoria
Perché unisce sorprendentemente due popoli due percorsi
Che sono in qualche modo paralleli lei sono stati destinati anche però confligge nonostante stranieri
Un'altra cosa che mi è sembrata interessante del libro che mi sembra getti luce un po'su tutta la situazione la distinzione che l'autore fa tra le guerre costruttive le guerre distrutti
Così semplificando le guerre in cui Israele si è opposto agli altri Stati arabi sono state costruttiva in qualche modo della sua identità della un suo percorso di affermazione mentre la guerra in fondo non troppo dichiarata non convenzionale
Che fa con un popolo fra il popolo palestinese è una guerra distruttiva da guerra delle intifada guerra del terrorismo la guerra di quella definizione dette i ruoli anche degli arabi israeliani eccetera
Che sono ben analizzate
Nel libero penso che punto sia interessante soprattutto alla io penso che il mondo arabo si è un mondo che purtroppo ha dovuto
E anche voluto andare le scelte sono responsabili investire moltissime energie soprattutto spirituali
Di tipo emotivo ma anche di tipo
Militare finanziario
I
In guerra e distruttive insomma Emilia in progetti che alla fine hanno soltanto accumulato fatto accumulare sempre di più
Frustrazione
Delusione disillusione e forse
Appunto sarebbe interessante vedere quante
La parte araba qualcuno accesso e questo tipo di di analisi riguardo alla storia del proprio paese del proprio volto ma ci sono come sani al cassiere appena stato assassinato
In Libano ha lasciato questo libro straordinario di felicità ha pubblicato da Einaudi
è in questa linea
Non è che non esista però sono voci ancora un po'troppo poco Schopp ascoltato un po'elitario e un po'ho defilate sarebbe molto opportuno che
Si sviluppasse o di più
Riflessioni di questo tipo
Io non ho le competenze di chi mi ha preceduto per entrare nell'analisi delle dinamiche dei voti eccetera anche lì però notato delle sorprendenti analogie insomma abbiamo Likud perché perde così come abbiamo avuto uno nell'epica
Per tutto sommato
Dei punti di riferimento che sembravano classici stabilizzati ormai invece in queste ultime elezioni sia da una parte e dall'altra hanno avuto il destino
Simile tra l'altro per la prevalenza di problematiche interne perché fa mass non ha vinto tra i palestinesi
Rispetto all'OLP perché più dura verso
La possibile impossibile riconoscimento la possibile negoziato con Israele Hamas ha vinto perché la gente va più della corruzione dell'incapacità dell'inefficienza
Della leadership tradizionale che si appunto logorata ti insultano quindi
E hanno tutti e due scarto a destra insomma Khadim si dicevano pescato proveniente a destra ma anche Camassa perché scappa destra Center destra vogliamo pensare
Quel per la parte della popolazione che un legata anche
Certo tipo di interessi
Che hanno immediata ripercussioni sul russo tenore di vita sulla sul funzionamento delle cose e non magari dell'ideologia e degli intoppi ieri de
Delle parole d'ordine
I geologi che appunto
Quindi forse tutto sommato anche l'affermazione di Hamas tra i palestinesi potrebbe essere letta come una normalizzazione
Perché
Al massimo
No eh non è Osama Bin Laden insomma
Pur con le sue problematicità
Ha ricevuto tanti Consensi appunto per dinamiche che non sono quelle che hanno fatto prosperare gruppi come
Girato pure la cava estranei ai Egitto insomma i gruppi del del terrorismo le Brigate Rosse islamiche ecco per intenderci quindi
Sarebbe un po'semplicistico arrivare a queste cose conclusioni questa comunanza di destini presta
Consonanza insomma in qualche modo mi mi fa venire in mente una cosa che sono assolutamente improponibile realistica persino folle
Che però qualcuno non so pensa forse anch'io condivido
Quasi non osando dirlo insomma che forse questi due popoli pervenuto molto
Più interesse a già mettersi insieme tra separarsi
Cioè un unico Stato arabo israeliano avrebbe fatto molto di più interessi dei degli abitanti chiederei e gli arabi cristiani e musulmani che non questo conflitto dove forse chi ci ha guadagnato molto ha tentato di guadagnarci tradendo i suoi presunti amici sono stati gli altri Paesi arabi rispetto ai palestinesi
E forse anche un mondo ebraico
Che è intorno a tra Israele che lo sostiene come simbolo cui
Ecco non so fino a che punto si rende conto di questo vuol dire privi del regime
Insieme a a degli altri che sono diversi sono irriducibilmente diversi ma penso che tutto il mondo stiamo andando verso questa direzione cioè il fatto di riuscire a convivere nonostante delle irriducibili diversità quindi forse
Questo mondo che è arrivato in ritardo a sviluppare un certo nazionalismo è in anticipo rispetto a Resto del mondo progredito
Sviluppato a vivere queste sfide della l'esistenza della coabitazione tra identità diverse
E in fondo anche noi stiamo no compiuto questo rifà infrante le radici di cui si parla anche dalle nostre parti vivendo un un periodo in cui
Paradossalmente la globalizzazione stati assorbendo le identità come qualcuno ipotizzava anzi sta rafforzando
E siamo tutti un po'spiazzati di fronte a questa cosa ci sono appunto dei
I duri mai riferito certa gente non si può avere nulla a che fare vedi Oriana Fallaci e va bene anche Giovanni Sartori
I musulmani
E lo stesso Magdi Allam Pardubice nella Consulta certe persone certe organizzazioni non ci devono essere
Che ancora la logica dell'esclusione secondo me poco lungimirante perché l'escluso potrà sempre dirti se ci fosse stato il ci fossi stato io le cose sarebbero andate meglio
Mentre penso che sia molto più intelligente includere
Un po'tutti tutte le voci e condurre il gioco in modo che le voci migliori siano
Incoraggiati e valorizzati al rispetto a quelle che cantano con un'altra un'altra tonalità che poi è quello che è avvenuto nella Consulta no ultimamente quando certo
Certo documento è stato messo in minoranza rispetto a un altro nella logica della democrazia so io penso che anche nella produzione dei futuri negoziati ammesso che tutto non si
Non si rallenti anche per la perdita di queste persone carismatiche che purtroppo ci sono ancora molto importanti non solo in Medio Oriente non l'abbiamo un po'anche in Italia di questi giorni insomma che le
Le lezioni gioco politico si gioca molto su ormai
Delle dei personaggi dei visi precisi Sharon purtroppo sulla condizione Arafat è morto
Non vedo persone del loro cali però emergere né da una parte e dall'altra quindi il pericolo che tutto si
Sia fossi un po'e si vada avanti sulla logica dell'emergenza carine talvolta diventa un grande business
Vedi questione meridionale in Italia Marsilio del genere cioè sulla preclassico e situazioni che non si risolvono mai per cui l'uomo che ha animale intelligente istintivamente evita
Di perdere troppo tempo
Fa diventare un business anche queste crisi e quindi ci sono come diceva Sciascia I professionisti dell'antimafia ci saranno anche i professionisti della questione arabo israeliana uno tanti uffici internazionali che ci campano non fu forse non hanno troppi interessi e che cosa addirittura arrivi a una soluzione quindi a questo punto fare emergere dalla base dalle persone che li vivono da una parte e uno dall'altra tutte le voci possibili e le proposte che possano migliorare
L'azione di chi effettivamente amici si trova la democrazia e la demografia più importante della regione come diceva
Zar gli occhi potrebbe aiutare
Ad andare nella giusta direzione allegata purtroppo venne
Come dice cioè prezzario paura che non non conti molto e forse appunto il gioco il ruolo chiave giocato gli altri Paesi arabi per il destino gli stessi palestinesi fino adesso è stato talmente ambiguo e talmente contraddittorio e controproducente che non so neppure se
Augurarmi
Che possano mantra ci anche se però è una forma di impotenza spaventosa lo capiamo perché viviamo lo stesso situazione per l'Europa lasciamo pure da parte i palestinesi ma guardate cos'è successo tra i ranghi era
Virate
Il Kuwait adesso la crisi irachena ancora più recente attuale già spaventosa senza di una qualsiasi credibili si attiva da parte dei Paesi fratelli
C'è è direttamente proporzionale alla retorica
Così come si fa tanta retorica su
La la la rapidissimo la rapì citare la condivisione di una cultura e della lingua ideali di un destino vasta parte c'è un vuoto spaventoso
E classi dirigenti che non sono neppure arditamente
Paragonabili a quelle di un secolo fa mondo arabo esattamente novecento e ha avuto metà del Novecento Tei
Delle persone dei leader in cui si poteva
Nell'area cattolica
Mi pare che attualmente le cose ai
Non stiano investite sì quindi non violò probabilmente dato nessuna risposta soltanto conseguito complicare ancora di più l'inconfondibile ma non potevate aspettarvi da me Deering
Sì grazie
Grazie al professor Branca attraverso il suo intervento anche sottolineato questi due temi importanti dell'intellighenzia il tema della metamorfosi da una parte tema dei dei cambiamenti rispetto appunto come veniva detto che una nostro preconcetta di una sostanziale staticità in mobilità e dall'altra questa distinzione fra conflitti guerre costruttive quelle distruttive e un altro dei grandi temi questo è libero
Dove le quelle distruttive sono nel caso di terreni lei essenzialmente la guerra in Libano dei dei primi anni ottanta e poi le landing tifa dell'ottantasette della l'intifada più recente del due mila e seguito
Con dal punto di vista costruttivo distruttiva nel senso che una guerra costruttiva rafforza
La coesione nazionale ecco aiuta a costruire un'identità nazionale condivisa in un Paese che al suo interno gruppi appunto estremamente diversificati una guerra distruttiva è una guerra che certamente da una parte impossibile a concludere non si riesce mai a portarlo alla fine come sta succedendo ormai quarant'anni nel nel caso palestinese ma non solo è impossibile portare a compimento ma anche crea una frammentazione accentua la frammentazione all'interno dello Stato e quindi dice Dan Segre crea i presupposti per una guerra civile
Su questo io enormi
Alessandro
Io
Credo necessaria una brevissima premessa messa che somiglia per la verità molto dal la premessa fatta da chi mi ha preceduto io ho accettato compilando il piacere di partecipare a questo incontro
Per simpatia e per la riconoscenza per i per consumarne intellettuale di di Dan Segre che avrei voluto incontrare e per l'appunto
Del qui libere voluto parlare
Dico che ho accettato questo invito perché normalmente io su questa questione preferisco non parlare
Kia spreco intatti nei corsi d'università sacchiano questione che preferisco nei limiti del possibile evitare
Per una serie di ragioni a cominciare dal fatto che questa questione avvolta da una serie di retoriche tutte le retoriche non mi piacciono ma forse quelle che avvolgono questa questione mi piace ancora meno delle altre
Tenterò di fare qualche riflessione generale sul tema del negoziato
Cioè sulla
Per sull'impatto che sul negoziato hanno presumibilmente o potranno presidente a vere i principali elementi discontinuità della politica mediorientale degli ultimi mesi e qui negoziato come qualunque negoziato naturalmente un'interazione tra fattori interni fattori internazionali
E la sfortuna di questo negoziato tra le tante sfortune che ha questo negoziato sedi negoziato si può parlare ha la sfortuna di questo negoziato e il fatto che in Medioriente continua a dare elementi di discontinuità
Sia all'interno dei Paesi sia all'interno delle partite dovrebbero negoziare sia nel contesto generale in cui negoziato avviene e pensiamo soltanto gli ultimi mesi
E noi diamo assistito nell'arco di poche settimane a due elezioni comunque con risultati per certi versi rivoluzionaria anche se in modo diverso in Palestina in Israele il contesto regionale e obiettivamente trasformato dal prolungarsi della guerra contro l'Iraq
E a costo di risultare noioso
Il prolungarsi della guerra contro l'Iraq e tutt'uno con il fallimento della guerra contro l'Iraq
E poi c'è un altro elemento che un elemento fondamentale naturalmente c'è la politica estera degli Stati Uniti
Perché questo negoziato è incomprensibile e se non teniamo conto del soggetto che la promosso dal quale con ogni probabilità dipende la riuscita del negoziato
E gli Stati Uniti a differenza di Palestina Israele a differenza del contesto regionale non stanno cambiando particolarmente la politica estera attuale della mia sezione Boucher
Non è tanto diversa da quella di tre quattro cinque anni fa e sanno che questa è una novità
Perché molti si potevano aspettare anzi molti si aspettavano che l'amministrazione avrebbe cambiato più di quanto non abbia cambiato e l'impressione che la politica estera americana in questo momento stia cercando
E di uscire dall'impasse nel quale Fini
E questo sul negoziato israelo palestinese avrà senza dubbio un impatto
Allora quali erano le premesse di questo negoziato cioè quelle premesse dalle quali credo che dipendesse il successo di questo negoziato come di qualunque altro negoziato perché per quanto diversi tra loro i negoziati si somigliano almeno alcune cose elementari
Ma la prima premessa era anche la prima promessa del negoziato e cioè che il negoziato avrebbe proceduto attraverso un meccanismo di confine spelling di costruzione progressiva della fiducia tra le parti
è una tecnica negoziale ovvia prima affrontiamo le questioni più semplici e poi a mano a mano che
Impariamo a risolvere le questioni semplici nel risolveremo di sempre più complessa e a mano a mano che impareremo ad avere fiducia finalmente riusciremo ad affrontare anche le questioni più scabrose questa vera naturalmente
La logica iniziale del negoziato e la logica che ha dominato tutti i primi anni novanta
Ma qualunque negoziato ha bisogno anche di altre premesse senza le quali questa prima non può funzionare
E tanto per cominciare ha bisogno di parti forti e autorevoli
Nessun negoziato a maggior ragione un negoziato che deve risolvere un conflitto di questa portata e può funzionare essi le parti che devono fare concessioni sono deboli
E se noi pensiamo al negoziato dei primi anni novanta e una delle ragioni che ha reso possibile quel negoziato era il fatto che le due parti hanno relativamente forte sicuramente molto più forte di oggi e la leadership di Arafat era allora una leadership forte sul movimento palestinese
A Rabin e a quanto meno il portatore di una grande visione perché naturalmente non era condivisa da tutto il popolo israeliano ma era una grande visione
E la forza delle parti è fondamentale e perché queste due parti non devono convincere soltanto la controparte ma devono convincere soprattutto la proprio opinione pubblica accettare le concessioni
E nel caso di un negoziato costruito come questo
Sia la parte palestinese sia quelle israeliana devono essere sufficientemente forti da dire alle rispettive opinioni pubbliche guardate che vi abbiamo ingannato ma non possiamo portare a casa tutto quello che abbiamo promesso
Una serie una parte delle cose che vi abbiamo promesso all'inizio non saranno mantenuti e naturalmente soltanto una leadership forte può dire la propria opinione pubblica sostanzialmente di ho ingannato
E poi c'è una terza premessa una terza premessa fondamentale di questo negoziato e credo la premessa più importante soprattutto all'inizio
E cioè che
In un contesto di conflittualità così forte così esasperata così sedimentata e come è stato detto prima
Anche così inevitabilmente collegata a questioni identitarie
Ecco che in una situazione come questa esista uno sponsor Esterno forte
Le due parti non bara negoziato senza che ci sia una terza parte che offra degli incentivi seri a tutte e due le parti a farsi concessioni a continuare a negoziare
E questo soggetto questo terzo deve almeno avere alcuni requisiti che
Lo condannerebbe era in caso contrario tanto per cominciare deve essere deciso cioè deve avere una forte volontà a che il negoziato cominci continui e giunga un esito e la parte Esterna il terzo deve essere naturalmente forte
Non è sufficiente la decisione se l'Unione europea decidesse tutta insieme di avere una politica le mancherebbe comunque un elemento fondamentale e cioè il possesso di risorse sufficienti a di reali tutte e due le parti attenzione io ho un grande sistema di incentivi anche un grande sistema disincentivi
E poi naturalmente questa terza parte cioè questo sponsor deve essere credibili
Cioè deve presentarsi come arbitro del negoziato e un arbitro del negoziato deve apparire a tutte e due le parti comune arbitro
E deve aprire con un arbitro imparziale o quanto meno non del tutto parziale
Ecco se noi pensiamo a come nacque questo negoziato all'inizio degli anni Novanta e tutte queste condizioni il forno perfettamente soddisfatte dall'amministrazione di Bush padre
E che fu l'amministrazione che prese l'iniziativa del negoziato la presi in un momento di straordinaria forza degli stati utilizzati in treno appena vinto la guerra fredda che avevano appena vinto la guerra del Golfo
Aveva una grande decisione sul negoziato
Perché l'amministrazione Bush concepì in negoziati israelo palestinese come una sorta di merce di scambio rispetto alla sconfitta
Appena inflitta all'Iraq di Saddam Hussein e dobbiamo convincere gli arabi che siamo in grado di dare loro anche qualche cosa
E poi l'Amministrazione Bush era anche credibile perché la mia sezione voce all'inizio del negoziato fu molto dura con tutte e due le parti predisse sia Israele che ai palestinesi noi vogliamo questo risultato e non tolleriamo esitazioni
Ecco io credo che se vogliamo fare un non solo un bilancio del negoziato fino a oggi ma se vogliamo fare qualche previsione non non farne ma per quanto meno previsione di brevissimo periodo sul punto in cui si trova il negoziato
Io credo che dobbiamo riconoscere che purtroppo tutte queste condizioni oggi sono molto difficili da soddisfare
Cioè le condizioni che sostengono qualunque negoziato detti in particolare sostenevano questo negoziato oggi sono tutte in crisi per ragioni in parte diverse in parte intrecciate tra loro tanto per cominciare il confine speaking
Il confine spedire avrebbe dovuto funzionare in dieci anni in quindici anni quasi ma quando il confine splitting la costruzione della fiducia reciproca non funziona così a lungo allora il processo di costruzione della fiducia si ribalta
Il processo negoziale invece che costruire fiducia reciproca continua a costruire sfiducia reciproca cioè le due parti si fidano sempre di meno l'una dell'altra
Per questo è stato
E potremmo dire la parabola di negoziato nella seconda metà degli anni novanta
E cioè la sensazione da parte di tutte e due le parti che l'altra in realtà non stava negoziando nulla perché aveva degli obiettivi preconfezionati e usava il negoziato semplicemente per nascondere
E noi oggi siamo al punto terminale di questa crisi della fiducia perché pensiamo quale oggi il nodo diplomatico dei negoziati israelo palestinese in modo diplomatico è uno dei cromatico che da tutte e due le parti verte sulla questione del riconoscimento
Cioè il punto più basso della fiducia reciproca io non ti riconosco che io in cambio non riconosco Tech io non riconosco il nuovo governo io non riconosco lo Stato quindi invece della costruzione della fiducia e noi abbiamo una costruzione del massimo della sfiducia possibile
Secondo elemento l'autorevolezza delle parti
E anche su questo noi oggi ci troviamo in una situazione molto più sfavorevole rispetto a quella dell'inizio degli anni novanta sia nel caso di Israele sia nel caso dei palestinesi anche se per ragioni io credo in questo caso completamente diverso
Nel caso di Israele e se ripercorriamo la crisi del negoziato grosso modo dalla metà degli anni Novanta oggi
E noi dobbiamo constatare che Israele in questi dieci anni ha avuto spesso coalizione di governo molto deboli anche per effetto di una sciagurata legge elettorale ma non soltanto di quello
Israele non a caso ha potuto fare concessioni anche se concessioni particolari cioè unilaterali nell'unico momento in cui si è trovato una leadership estremamente forte cioè quella di Cerro
Jean poteva fare concessioni perché Sharon era estremamente forte dal punto di vista politico dal punto di vista dalla propria credibilità personale proprio nei confronti dei soggetti che subivano le concessioni perché queste fondamenta
Le elezioni israeliane ci danno non possiamo ancora dire come funzionerà questa coalizione ma ci danno senza dubbio una controparte israeliana più debole di quella che molti si aspettavano perché molte speravo non abbiamo più Nash Aaron né una controfigura dicevano abbiamo una nuova coalizione probabilmente abbastanza volatile
Che avrà più difficoltà a fare concessioni di quello che abbia avuto naturalmente un partito forte sotto la direzione di un leader forte
E nel caso dei prestiti sì le cose sono andate ancora peggio
In questo caso ancora peggio invece per ragioni che in parte si contraddicono tra di loro una è stata richiamata prima
La leadership palestinese ha subito una indebolimento progressivo negli ultimi dieci anni pertanto per cominciare per ragioni interne
Cioè il mondo palestinese da un certo momento in poi ha cominciato a credere sempre meno ai propri leader e in modo particolare sempre meno all'OLP
Inutile dire che questa corrente di sfiducia nei confronti dell'OLP avuto il proprio compimento nelle elezioni palestinesi dell'inizio dell'anno quindi un processo di delegittimazione tutto interno
Ma a questo processo di delegittimazione interno è qui comincia la novità ha corrisposto un altro processo di delegittimazione delle leadership palestinese è venuto questa volta non dall'interno ma dall'esterno
Perché se da un lato le leadership palestinese si sono indebolite per un processo potremo dire di
E di corruzione progressiva perché poi di questo si è trattato e dall'altro lato non si può negare che tutte le leadership un po'più autorevoli delle altre per qualunque ragione se fossero autorevoli sono state sistematicamente indebolite dall'est
è stata indebolita sistematicamente la leadership di Arafat
E stata indebolita sistemi arditamente la leadership dei nuovi quadri giovani cresciuti nei territori occupati dell'OLP
E oggi naturalmente assistiamo a un indebolimento radicale della nuova leadership uscita da elezioni considerati da tutti gli osservatori internazionali come corrette da tutti i punti di vista
Quindi abbiamo un indebolimento dall'interno un indebolimento dall'esterno con un terzo elemento paradossale
Perché questi due indebolimento di non sono coerenti tra di loro
Perché anche oggi l'impressione che per la verità è un'impressione che non vale soltanto per il movimento palestinese ma vale anche per tutti gli altri Stati arabi
E che gli sponsor esterni gli attori esterni a cominciare naturalmente dagli Stati Uniti puntino proprio sulle leadership più screditati
Allora le leadership più scritta che proprio in quanto deboli avranno bisogno disperato Amenta Dinoi
Quindi puntiamo su questi
E i potenziali leader del movimento palestinese come tanti altri leader passati e presenti del mondo arabo e il mondo islamico no quelli li massacriamo
E qui arriviamo al all'altro elemento che avrebbe dovuto reggere il negoziatore che a mio avviso
Da un certo punto in poi lo ha condannato e cioè il ruolo degli attori esterni quello di poteri esterni uso un'espressione ipocrita quasi ridicola perché in realtà di attori esterni ce n'è soltanto uno
Il quartetto è una cosa penosa insomma si sa che il Quartetto in realtà è un solo soggetto di Stati Uniti e che gli altri fanno nella migliore delle ipotesi le comparse
Allora gli Stati Uniti dicevo prima hanno avuto l'iniziativa il merito di questo negozio questo negoziato non sarebbe stato possibile senza l'iniziativa degli Stati Uniti
E poi che cosa è successo che cosa è cambiato in questi quindici anni in questi dieci anni
Ma non è cambiata la forza gli Stati Uniti sono rimasti il Paese
Orti un Paese forte autorevole a livello internazionale quindi hanno mantenuto quelle risorse che sono necessarie perché uno sponsor faccia il suo mestiere
Se non che nel frattempo io credo gli Stati Uniti anche prima degli ultimi sviluppi dei quali pareva brevemente
E gli Stati Uniti hanno progressivamente perso la decisione la credibilità
Hanno perso la decisione perché non con la amministrazione Bush di Brusca Giovanni ma già con l'amministrazione Clinton
Da un certo momento in poi
Hanno dato l'impressione di ritenere il conflitto israelo palestinese troppo difficile
O troppo avanzato per poter essere
Seriamente soggetto negoziato
Gli Stati Uniti non hanno rinunciato naturalmente a intervenire periodicamente pensiamo al vertice di Camden Vito
Ma tutti gli interventi americani hanno avuto da un certo momento in poi un carattere reattivo Eno interveniamo quando le cose stanno completamente sfuggendo di mano ma spesso i momenti in cui le cose stanno per sfuggire di mano e anche troppo tardi
E come è stato sensato troppo tardi vertici di campioni
E poi naturalmente gli Stati Uniti su questo io ho un giudizio molto molto chiaro che può non essere condiviso anche se sinceramente faccio fatica è questa una delle ragioni per le quali faccio anche fatica a parlarne
Faccio fatica a capire come si possono negarlo
E gli Stati Uniti hanno perso la propria credibilità come arbitri neutrali
E non si può dire che gli Stati Uniti sono stati un arbitro neutrale di questo negoziato
Non lo sono stati tanto per cominciare perché non sono stati un arbitro ecco
Gli Stati Uniti hanno tollerato le direzioni di una parte molto più di quanto abbiano tollerato le violazioni dell'altro
Ma gli Stati Uniti non sono stati un buon arbitro anche per un'altra ragione più forti dal punto di vista politico dal punto di vista negoziale
Che persino se fossero stati e qui persino se fossero stati equidistanti
In un conflitto ineguale in un conflitto in cui esiste uno squilibrio di potere tra due parti è l'equidistanza è un modo di condannare la parte più debole
Questo non lo diceva soltanto Carlo Marx a proposito del diritto del lavoro per esempio
Ma questo lo capiscono benissimo gli Stati Uniti per esempio contro l'Europa contro nazioni unite nei Balcani negli anni novanta furono gli Stati Uniti che nei Balcani negli anni Novanta dissero noi non dobbiamo continuare la politica dell'embargo totale sulle armi
Inyo cosa perché l'embargo totale sulle armi naturalmente chi avvantaggia ma tanta accetti di Armenia di più
Allora se vogliamo andare alla pace noi dobbiamo rafforzare le parti deboli e così che si fa la pace se si vuole fare la pace
Invece gli Stati Uniti hanno deciso in questi dieci anni continuano e di fare le pressioni sulla parte più debole che pressioni che subisce già da quella più forti
Ecco io credo che questo squilibrio oggi risulti o per meglio dire questi elementi di indebolimento della sponsorship americana oggi risultino persino aggravati per una serie di
Ha ragione
E la prima che fare ancora una volta con la decisione
E l'amministrazione Bush sono perfettamente d'accordo con Franco Zhalia o
Non ha gran fretta di
Mettersi a gestire un'altra questione probabilmente ingestibile sta già gestendo l'Iraq ne sta uscendo male
L'idea di a rimettersi al negoziato rischiando di perdere la faccia come sponsor di un negoziato mi sembra in questo momento l'ultima delle idee che tenti l'amministrazione e non a caso quello che tenta l'amministrazione è un po'quello di cui abbiamo avuto le prove generali quest'estate con il ritiro unilaterale israeliano da Gaza
E cioè
Una sorta di unilateralismo israeliano per procura
Non più in negoziato
Ma una pace o altro ieri
Concessa da Israele
Con una sorta di
Gerarchia di unilateralismo
I Paesi unilaterale a livello globale concede l'unilateralismo a livello regionale
E c'è il problema dello squilibrio e che con la missione Boucher persino cresciuto
E come in tre e l'ammirazione Clinton che a mio avviso non è stata e qua sulla questione mediorientale
Ha sempre finto di essere fino all'ultimo fino a Camden
E l'amministrazione Bush non ha mai finto di essere equidistante
La missione Bush ha detto in modo chiaro che le due parti non sono sullo stesso piano
E non sono sullo stesso piano tanto per cominciare perché una delle due parti democratica e l'altra no
Non sono sullo stesso piano perché una delle due parti è estremista e l'altra no
Allora nel caso della missione bus c'è una scelta di campo esplicito
è una scelta di campo legittima naturalmente ma per un arbitro che deve apparire come neutrale per potere svolgere efficacemente la propria funzione arbitrale e questo è distruttivo della credibilità e come se non bastasse c'è credo negli ultimi due tre anni invece una vera novità
E cioè che gli Stati Uniti almeno nella regione mediorientale hanno perso anche una parte della propria forza
Perché questo è il risultato immediato della procrastinarsi della guerra in Iraq
E cioè che gli Stati Uniti a differenza di quello che si poteva dire ancora fino a qualche anno fa si presentano come certo più forti tutti gli altri mediatori ma meno forti di quanto erano fino a quattro cinque anni fa hanno perso una parte il proprio prestigio e una parte del proprio potere in Iraq
Allora nessuna prospettiva per il negoziato di pace io voglio concludere io credo che una prospettiva ci sia
Ed è
è una prospettiva che in realtà si legge su una rete una lettura completamente diversa di questo negoziato detto prima questo cosiddetto forse negoziato
La premessa esplicita del negoziato chi era il confine spelling
Ma forse dietro quella premessa esplicita c'era anche un'altra premessa che dal punto di vista politico e forse più rilevante una premessa implicita segreta ma quella che ha fatto funzionare le cose
E c'è questo negoziato si è retto dall'inizio sulla diseguaglianza
E questo negoziato ha funzionato in virtù della diseguaglianza
Perché la diseguaglianza può piacere o non piacere spesso non piace ma è una formula per ottenere il successo e non foss'altro perché una parte non ha il potere di controbilanciare l'altro
Allora
Questo valeva all'inizio degli anni Novanta
Quando i palestinesi andarono al negoziato i palestinesi erano distrutti politicamente dalla perdita del sostegno sovietico ed a quella dell'Iraq
Per questo ha continuato per tutti gli anni Novanta agli anni novanta sono stati anni di distruzione progressiva dell'Autorità nazionale palestinese
E questo naturalmente continua oggi ecco lo strangolamento economico del nuovo governo uscito dalle elezioni palestinesi quindi prestissimo debolissimo
Allora questa debolezza
E i palestinesi è una buona premessa per la pace
è una buona premessa per una pace unilaterale una buona premessa per una pace imposta con ogni probabilità anche qui
Che c'è la possibilità di arrivare a una pace in Medioriente
è naturale che se questa è la premessa per una pace in Medioriente
Il raggiungimento della pace in Medioriente credo che non debba esaurire il dibattito politico giuridico e anche etico sulla pace che si raggiungerà grazie
Sorvolo corteo che abbiamo fornite conversavate se qualcuno
Ma
Antonio
A nostro parere e
E e più importanti più interessante per i diciamo un interlocutore
Diciamo duro ma autorevole come Hamas autorevole rispetto alla propria popolazione
Piuttosto che un interlocutore chiamiamolo più morbido diciamo come il fatta si era fatta che però era totalmente diciamo
Ci oppure
Disabili cioè non assolutamente non riconosciuto mai più per Pietra commozione eccetera eccetera da parte del suo colazione questa prima domanda ma secondo se posso
A mio parere ci sono due convitati di pietra nel quattro diventare
Uno M Alban Berg Putti che e negli sto giudice degli anni a mio modestissimo parere più prospetto
Chi carceraria
Sì con bella figura
Di putti
Ecco voglio conoscere un po'il tutto paradigmi
Internazionale può giocare un ruolo nel fare sviluppare senso di responsabilità ma e i lungimiranza e tra le parti in causa nel conflitto è tra i mediatori dovrebbero portare alla pacificazione
Io vorrei rivolgermi al professor Colombo riagganciandomi al suo ultimo intervento vorrei chiederle se lei quindi ipotizzata qualcosa tattico una specie di pax romana dunque di fatto una delle due parti in poni proprie sviluppi politici alle proprie modalità di concezione della pace a una parte più debole se quest'interpretazione corretta come i risvolti positivi in questa possibili esitazione non sono del tutto chiari vorrei un approfondimento
C'entra
E l'ho sentito tempo fa al convento praticamente allora possibilità per alcuni le cui tappe nazional potrebbero Europa di influire su cui sui palestinesi tramite la siccome la Lega araba
Ecco
Mi quindi mi aggancio a quello che il distintivo di aver su Colombo sulla attuare debolezza palestinesi chiedere se ho pensato che questo sia un nazione
Positiva
Ma io brevissimamente
Abbiamo c'era l'obbligo di un certo equilibrio momenti purtroppo lo sto traslocando quindi viene il sospetto che non ci sia la volontà
Da parte la quindi fatta cortometraggi delle proposte di Barak
Uno rispettarle io l'ho impedito
O dall'altra Israele che non riesce neanche ad
La debolezza estrema dico la verità tempo quattro c'era una manifestazione i eccetera io le condividevo col cuore nel senso che erano fatte soprattutto contro il terrorismo suicida mentre spaventoso
Docenti eccetera dall'altra non potevano constatare
Giuseppe è stato così forte soddisfa invece durissima quindi queste odiose
Giustificare le azioni terrorismo certo una forza che poteva mettere forse sopravvivenza di sapere come si diceva
In queste manifestazioni quindi paradossalmente non così ritrovare una cosa alla fine non si riesca a trovare una soluzione e si diceva perché contro dove con perché sono troppo forti ma perché forse quello che manca in fondo la prima volta che ciascuno dei due ancora da una parte di ciascuno dei due si illude di poter ancora vincere per sfinimento sta
Alla fine noi avremo sopportato di tv e gli altri
Mollerà
Israele pure i palestinesi
Purtroppo più passa il tempo più
Diventa una gara sopportazione che però prego
Moltissimo non soltanto locale lo stiamo pagando tutti quindi far marcire così le situazioni
Che nel frattempo una cosa che non era affatto religiosa
Nazionale la casa ed è intatta
Tipo islamico radicale molto peggio
Da gestire
Per quanto violenta forse anche
Per quanto riguarda la all'opinione pubblica io penso che posso fare molto ma soprattutto
Non tanto le manifestazioni le prese di posizione missioni a bordo del genere ma ecco quello che nel mio piccolo sto conseguendo eccetera la nascita e la crescita dell'ISVAP
Sono piccole cose ma secondo me enormi dal punto di vista singole cioè aveva avuto un ragazzo Siria di origine siriana dei Giovani musulmani italiani al Binario ventuno
Noi la partenza dei treni dei deportati
Soprattutto ad Auschwitz è stata costume di capitale
E veramente non mischiamo il grande laboratorio dove tante cose possono essere
Portate al di là di limiti che la paese d'origine sono inimmaginabile anzi quello che dicevo prima ricordi stia
I cristiani arabi lui generalmente si assimilano smettono di essere
La differenza
Bell'affare che facciamo quanto urgente contraddici ebraiche e cristiane a favorire il fatto che un adulto che stiamo per avere quindi la prima cosa che fa perdere la sua lingua e la sua cultura d'origine concordi il cancelliere più e alla Bin Laden felice gli atti devono essere soltanto
Pediatra dell'Islam
Quindi l'opinione pubblica nel senso più elevato del termine la società civile che coglie le grandi sfide essa dare un contributo laddove la cose praticabili quindi è già subito
Che però non pare Fazio appassionare
Nessuno nelle istituzioni religiose slide neanche quello Giorgio io capisco perché scuole cattoliche abbiano aperto da anni sessioni intere Pedriali
Centodieci
Non basta
La chiesa di chi è stato meno delle altre come riconoscere eccetera
Se non si sa può fare tracking list
Le cose che chiudano dentro salta anche se non c'entrano occhi
Ieri messo dietro il Polo Marwan Barghouti
Racconta dell'espressione ma sì ma la Vanguard Butti
Qualcuno lo vuole immaginare che una specie di come dire Mandela in in pectore o info in un una chance di alcuni perse di una qualche evoluzione di quel genere
Beh insomma la difficoltà fondamentale che non c'è un De Clercq dall'altra parte nei cieli la pressione internazionale che arriva il Sudafrica per che ha portato poi ai cambiamenti in Sudafrica questa visione internazionale non c'è assolutamente anzi questo ente c'è piuttosto una pressione nell'altra direzione c'è una pressione a riconoscere il le soluzioni unilaterali
Per cui il ruolo di Marwan Barghouti mi sembra veramente piuttosto limitato oggi forse poteva essere
Se ci fosse stata una volontà era un personaggio svolge un ruolo importante ha appena cominciata la seconda intifada era quello che avrebbe potuto in qualche modo fermarlo certamente aveva credibilità ormai anche lui è fuori dai da da tanto tempo dai dai giochi nei territori palestinesi e un e un po'un
Un perso un prigioniero politico rispettabile difficilmente una persona che possa riprendere un ruolo centrale d'altronde la sua spesa presentazione alle elezioni non aree permesso dato spesso al allora le Pia fatta di di prevalere su Hamas quindi anche la sua credibilità all'interno è piuttosto limitata e quindi quello è un paragone
Forse ormai a un passo lento sembra e e una delle tante generazioni di possibili interlocutori d'Israele che sono stati in vari modi spazzati via dal panorama
Quanto Putin ma insomma non sì ci sono stati questi i piccole piccole mosse e l'ha fatto nei confronti di Hamas ha fatto la Russia e la l'ha fatta anche la Cina
Ma insomma sembrano più diversivi che che altro perché non non si vede poi che cosa davvero potrebbe mettere in campo la Russia oltre al fatto che la posizione russa è diventata è molto diversa da quella che era la posizione dell'Unione Sovietica ovviamente perché appunto ci sono
Ottocento mila un milione di cittadini provenienti da dalla Russia che o da ex Unione Sovietica perché per esempio Lieberman è nato in Moldavia non è nato in Russia però insomma che stanno in Israele ci sono molti collegamenti economici i fratelli sorelle la Russia non tutti amatissimi da Cutino un certo numero di oligarchi russi erano cittadini ebrei quelli di comma maggiori poi problemi sono alcuni di questi sono fuggiti in Israele sono latitanti in Israele quindi i problemi aperti sono tanti
Il ruolo che può posso avere Putin mi sembra piuttosto
Limita
L'altra domanda se mi posso dir qualcosa è appunto la lega araba ma appunto del del di un ruolo della Lega araba
E che veramente molto astratto cioè astrattamente si è pensato di utilizzare la Lega araba come un canale per legittimare Camassa senza troppi troppe difficoltà tuttavia appunto la lega araba sei debole se son deboli palestinesi era legata a Rapallo e altrettanto devo dire è una debolezza al quadrato
Che non no sembra fornire grandi grandi opportunità oltre tutto c'è in questo momento una grande competizione per l'influenza politica sua Massone competizione che mette in gioco l'Arabia Saudita le altre monarchie del Golfo l'Iran
Quindi ci sono attori diversi che hanno che vogliono avere un ruolo è che non s'certamente no all'Iran ma neanche l'Arabia Saudita vuole ridursi a ridurre il suo ruolo a quello di sponsor della Lega araba quindi questo mi sembra anche un'ipotesi piuttosto il plausibile quanto alla pax romana penso medici quando si parla di convergenza di spalla di definizione unilaterale dei confini
Certamente lei in fasi
E viene posta sul ritiro da certi insediamenti però lei in fasi vista dall'occhio dei palestinesi non è sul ritiro ad alcuni insediamenti ma è sull'annessione degli altri e quindi certamente c'è un un problema di c'è una questione di imposizione che va al unilaterale di confini che certamente ma aldilà di una legalità internazionale se questa si richiamare alle varie numerosissime risoluzioni ONU sulla questione
Trattenimenti
Due o tre cose sul
Molto brevemente
Come peraltro fermato anche prima non penso che
Sia plausibile emergere di mediatori diversi dagli Stati Uniti
Putin
Fa dell'illusionismo non soltanto per la verità il Medioriente anche altrove credo che sia una delle sue caratteristiche dominanti insomma nella conduzione della politica estera
Sull'opinione pubblica internazionale io credo che l'opinione pubblica internazionale possa del ruolo di sensibilizzazione posso soprattutto migliorare l'informazione e anche la comprensione reciproca
Spesso si esagera naturalmente soprattutto in Occidente anche queste molto significative ruolo dell'opinione pubblica internazionale quanto a una accordo tra tra Europa e lega araba confesso che a livello di coesione e di vitalità politica della Lega araba di un'europea mancherebbe l'Impero ottomano ecco per per avere tre mediatori credibili non penso insomma che si può sospettare molto invece mi concentrerei ancora una volta sul negoziato
Però sulla carta
Credo e tra l'altro anche tasse che nell'ultima occasione in cui l'ho sentito parlare in pubblico di queste cose cioè poco fa poco poche settimane fa
Sulla carta avere un interlocutore forti anche se piuttosto ruvido è meglio che avere un interlocutore debolissima
Perché l'interlocutore debolissimo si sa dall'inizio che potrebbe anche essere disposto a fare concessioni ma poi non è in grado di reggere
E quindi avere un interlocutore forte ed una storia dei negoziati per vedo anche del passato di negoziati diversi da questo lo confermo sono sempre interlocutori forti che si fanno concessioni interruttori che voi non se ne fanno male mosse se le fanno sono costretti a rimangiarsi perché è anche peggio
E quindi sulla carta potrebbe funzionare
Senonché potrebbe funzionare a una condizione elementare ciò che ci sia la volontà di impiegare questa forza della controparte per arrivare a un negoziato io credo che in questo momento ci sia almeno la tentazione da parte di Israele
Di arrivare al più presto possibile a una soluzione unilaterale per una serie di ragioni adesso
Mi vengono in mente soltanto alcune tanto per cominciare una delle ragioni che è stata richiamata proprio dall'inizio nella lettura delle elezioni recentissimi in Israele
E delle lezioni in Israele centrate sulla politica interna
Ci segnalano una cosa importante e cioè che Israele somiglia sempre di più alle altre democrazie occidentali tra virgolette anche in termini di mobilitazione politica
Allora si può sostenere una politica di occupazione con tutto quello che comporta anche in termini di mobilitazione militare quando il grado di mobilitazione politica della città è molto alta ma quando il grado di mobilitazione politica della città comincia a diminuire diminuisce anzi in modo considerevole
E si ha fretta di chiudere la questione
E quindi questa è una prima ragione l'altra ragione la seconda ragione e di carattere demografico una ragione sulla quale si continua a insistere Israele ha fretta di separarsi a preferisce pararsi tanto per cominciare perché teme che il suo grado di mobilitazione non sia più sufficienti a sostenere i costi politici militari dell'occupazione ma anche perché teme di non reggere il confronto demografico con i palestinesi sottoposti alla occupazione israeliana
E poi ci sono altre due ragioni con le quali chiudo davvero io credo che Israele abbia non soltanto la sensazione ma anche buone ragioni di pensare che questo sia un buon momento
Eh sì aumento straordinariamente favorevole
Perché Israele è forte perché i palestinesi sono deboli e perché gli Stati Uniti che sono sempre stati amici non sono mai stati tanto amici come adesso
E a questo allora si potrebbe collegare la delegittimazione
Del governo di Hamas perché la delegittimazione del governo di Hamas che non viene soltanto per Israele ma viene anche dal resto da un una buona parte del resto della comunità internazionale e quello che manca l'equazione
E quello che trasforma il momento favorevole nella finestra di opportunità che non si può perdere
E perché non soltanto noi siamo più forti non soltanto abbiamo un disperato bisogno di chiudere la questione ma sia noi che tutti gli altri riconoscono che non possiamo farlo con questa controparte qui dobbiamo farlo da soli
Bene grazie a tutte