L'intervista è stata registrata martedì 27 ottobre 1981 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Fame Nel Mondo, Partito Radicale, Terzo Mondo.
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Radio radicale abbiamo qui in studio Jan Fabre abbiamo avuto con lui in questi giorni in questo mese
Una serie di collegamenti nel corso dei notiziari e nel corso della programmazione della radio
In cui Gianna giorno per giorno sci informava del procedere della campagna contro lo sterminio per fame nel mondo della solidarietà che arrivava a Marco Pannella da diverse partite a diverse parti del mondo e del diversi settori del mondo politico religioso culturale
Abbiamo con lui visto tutti questi dati e li abbiamo passati nell'informazione che POIN ingrandì canali non li ha recepiti attraverso e di radicale però gli ascoltatori hanno potuto rendersi conto di quanto vasto sia stato questo movimento di solidarietà nei confronti di Pannella nei confronti della parola d'ordine di tre milioni
Vivi allo sviluppo
Ora che proprio si sta tenendo a Firenze immediatamente prima del congresso radicale questo colloquio internazionale
Che tira un po'le fila di una fase della battaglia contro lo sterminio per fame nel mondo dopo da un lato il il la storica risoluzione del Parlamento europeo per appunto la il tentativo appunto di strappare alla alla morte per fame milioni di persone d'altro lato dato contraddittorio con questo l'esito invece pessimo della conferenza di Cancun
Ecco cerchiamo con Jean Fabre di vedere questi due dati contraddittorie di capire come ora può andare avanti la campagna per lo sterminio per fame nel mondo lo sciopero della fame di Marco Pannella
E soprattutto anche cerchiamo anche di riassumere i momenti salienti di questa campagna fino
Io credo che i momenti salienti di questa campagna sono stati a parte il periodo iniziale perché non dobbiamo dimenticare che questo il prodotto di una lotta che va avanti da anni e non solo di questi ultimi
Mesi
Ma diciamo che il grande momento di rilancio è stato quando abbiamo potuto rendere pubblico l'appello firmato da cinquanta quattro premi Nobel lo detto appello ma invece si dovrebbe dire il manifesto visto che una dichiarazione politica
E se può darsi che è il testo politico più importante di questi ultimi anni e direi anche il testo più politico
Di questi ultimi anni in quanto indica molto chiaramente che la priorità assoluta di tutta la nostra attività cioè politica di vita in qualsiasi momento dovunque siamo deve essere quella di salvare il quelli che stanno agonizzante o e che quindi possono essere salvati
Ma se niente si fa evidentemente moriranno ed è quello lo scenario che si è ripetuto anno dopo anno che bisogna interrompere interrompere questo scenario della morte
Cinquanta quattro premi Nobel si alzano e con una voce unita dicono tutti quanti e possibile ed è imperativo salvare tutte quelle persone che stanno una per morire di fame di malnutrizione di sottosviluppo
Questo è stato un punto di forza già molti parlamentari di tanti Parlamenti d'Europa hanno scritto per dire che loro aderiscono al alla al manifesto dei premi Nobel molte altre personalità
Beh le chiesi per esempio in Belgio in Francia le massime autorità delle chiese erano presenti non dico solo la Chiesa cattolica ma anche protestanti anche gli ebrei anche anche i musulmani tutti quanti
Erano presenti e si sono dichiarati a a favore della del manifesto di cinquanta quattro premi Nobel ma questo è stato un punto di forza perché a partire dal momento in cui
Tante persone hanno detto di aderire a questo manifesto mi si è potuto ricordare molto rapidamente che questo manifesto diceva che bisognerà agire subito non domani non dopodomani ma subito
E ed è su questa base che e stata iniziata un'iniziativa radicale in Belgio che ha portato all'approvazione da parte del senato belga all'unanimità con un voto quindi importante di una risoluzione che credo sia anch'essa storica nel senso che era il primo atto parlamentare
In un Parlamento non solo d'Europa ma credo nel mondo che faceva propria una tesi nuova cioè la tesi nostra è quella che hanno condiviso almeno cinquanta quattro premi Nobel e che consiste nel dire non li abbiamo aspettato per molti anni che lo sviluppo
Possa eliminare questo flagello della morte per fame
Invece ci rendiamo conto che lo sviluppo non arriva o si arriva arriva male con delle condizioni che portano ancora più morte molto spesso per tante persone
Sappiamo che ci sono problemi politici interni ai paesi dove si muore di fame che sono enormi
Vediamo l'opera di morte costante delle multinazionali che bisognerebbe controllare sul quale bisognerebbe imporre un codice di comportamento che non esiste tuttora
Vediamo che tante persone che stanno lavorando sulla questione della fame dello sviluppo per molti da da tanti anni
Poiché precisamente il lavoro lo su questo si danno buona coscienza a buon mercato eh
Si eran Giano con i
Trenta quaranta cinquanta milioni di morti che vengono ogni anno e quindi la proposta dei premi Nobel la proposta radicale è quella di rovesciare il mettono e di partire dalla sopravvivenza di queste persone
Per lanciare tutte le canne azioni per lo sviluppo ed è evidente che a partire dal momento in cui la gente e viva
Tutte queste cose diventano possibile e anche necessarie perché uno può anche dimenticare i morti ma i vivi che sono lì presenti che si possono anche battersi possono chiedere quello che il loro diritto evidentemente non si possono ignorare nello stesso modo
E e la risoluzioni del senato belga è stato il primo atto parlamentare che faceva proprio questo rovesciamento di metodo
Fatto interessante anche perché diceva chiaramente due cose tra le tante che si potrebbero ritenere ma né ritengo due una impegnava il gol il governo belga
A fare del manifesto delle tesi degli obiettivi del dei cinquanta quattro premi Nobel l'asse centrale della sua politica estera la seconda cosa che ritengo di questo insieme di proposte interessanti
Ho di presidi posizioni è il fatto che
Impegnava il governo ha e lavorare un piano per salvare dalla morte una popolazione particolarmente minacciato nella sua esistenza quindi il passo era compiuto lì bisognava applicarlo evidentemente e ci ritroveremo sempre anche con la risoluzione del Parlamento europeo che è venuta dopo con il problema di fare applicare le leggi che votano i Parlamenti e i partiti nel loro insieme
Poi poco tempo dopo c'è stata questa risoluzione approvata dal Parlamento italiano che era quindi il secondo passo un secondo Parlamento faceva propria anche questa tesi dei premi Nobel che dicono
La salvezza delle persone come metodo per la per cambiare e poi questo grande passo che è stato quello del Parlamento europeo che a maggioranza assoluta
E sottolineo questo a maggioranza assoluta perché non è che erano presenti duecento deputati che hanno votato centouno e quindi che una cosa è passata non la maggioranza assoluta
Dei membri del Parlamento europeo che rappresenta trecento milioni di persone in Europa
Hanno deciso
Di cambiare di dare una svolta storica ai rapporti nord sud alla politica dell'Europa nei confronti del terzo mondo dei paesi dove
Vige la la la fame e sotto sviluppo e questo è un momento
Di estrema importanza
Per le proposte che fa perché non solo dice il Parlamento europeo voliamo iniziare a partire dal primo gennaio dell'ottantadue un'operazione per salvare i cinque milioni di persone ma diamo anche i termini diciamo alla commissione europea voi avete i trenta giorni per preparare un piano e presentarlo davanti al Parlamento
Per quanto nesso
Già Pisani che il commissario incaricato dello sviluppo alla Commissione europea
Ha detto pochi giorni fa davanti alla Commissione sviluppo del Parlamento europeo che la commissione farà quello che eri stato chiesto dal Parlamento quindi è un passo politico di estrema importanza
La seconda cosa è che da quarantacinque giorni poi in seguito al Consiglio dei ministri per decidere
Dimettere le risorse necessarie a disposizione per l'attuazione di questo piano a questo punto un messaggio chiarissimo è stato lanciato al mondo
E per la prima volta l'Europa si trova la posizione nella quale può assumere la grossissima responsabilità di cambiare e non dobbiamo esitare sulle parole sulle parole che usiamo ma di cambiare il volto del mondo
La faccia del mondo
Né in questo senso che se comincia effettivamente questa operazione voluta da una maggioranza europea
A questo punto cambieranno moltissime altre cose in seguito e si gioca oggi in una situazione bloccata al praticamente la forza dell'euro dei dieci Paesi delle comunità europee
Contro la politica di riga negli Stati Uniti
Che ha deciso praticamente di lasciar morire questa gente per la logica
Del profitto delle grandi multinazionali dell'agrobusiness americano
Che controllano praticamente il mercato mondiale delle cereali che controllano non si può dire la vita di centinaia di milioni di persone nei Paesi del Terzo Mondo che sono sottomesse completamente
A questa questo potere di quelle dieci quindici multinazionali che hanno il controllo di tutto nell'insieme
Di sono venuti fuori alcuni fatti importanti il colloquio internazionale che si tiene tenuto subito a Strasburgo
Per studiare l'attuazione concreta e immediata di questa risoluzione del al Parlamento ha rivelato una convergenza che non si poteva aspettare prima visto l'andamento delle cose negli ultimi dieci quindici o vent'anni
E delle ultime conferenze internazionali
Fra le quali c'è stata anche quella sui Paesi meno avanzati Paesi più poveri che si è tenuta a Parigi
Al ai primi giorni di settembre visto l'andamento di tutti questi conferenze uno lo si poteva immaginare di vedere subito questa convergenza di persone che al più alto livello delle istituzioni internazionali
Hanno detto che questa risoluzione in fondo eh
Probabilmente il testo più saggio che è stato votato approvato deciso in questi ultimi tempi perché e possibile farlo lo dice il numero due de e le Nazioni Unite l'amministratore del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo
Lo dice la e fa o la fa o lo dice lo dice il consiglio mondiale dell'alimentazione lo dicono esperti di primo piano che erano presenti lo dice il rappresentante dell'Organizzazione dell'Unità africana
Lo dice anche il segretario dei paesi dell'Africa dei Caraibi del Pacifico che sono legati alla Comini comunità europea con la convenzione di Lomé
Quindi questa convergenza straordinaria di persone incluso il lo stesso segretario dell'accusa ed della conferenza delle Nazioni Unite sulla sulla commercio l'uso dello sviluppo
Che era incaricato della conferenza di Parigi sui Paesi più poveri del del mondo che si è tenuta
Nei primi giorni di settembre lo dice lui stesso e si fa oggi il portavoce di questa risoluzione del parlamento europeo quindi una svolta appare d'altro canto abbiamo qualcuno
E lì viene il momento terrificante veramente di questa Realpolitik che che si vuole imporre a tutti quanti
Ma la cosa che fa più paura direi e che la il senso della della resa
Viene non solo da quelle forze progressiste europea dalle quali si uno si poteva aspettare
Una politica che era in concordanza con i discorsi che vengono fatti e penso in particolare alla Francia di mi telefonò piombò o a del dei socialisti che sono al potere oggi penso a questa Francia penso anche a certi Paesi del Terzo Mondo ed è lì che diventa una cosa spaventosa perché molti paesi del terzo mondo sono andati anche a Cancun
Partendo lì come persone già sottomessi a questa politica
Di di sterminio nel senso che non non hanno preso su disse la responsabilità magari di non rottura completa con chi oggi sta sfornando il loro popoli
Evidentemente i legami sono stretti sono moltissimi ci sono tutte le opere della banca mondiale che tengono immani ma classe politica di molti paesi poveri
Ma che tengono anche in fila di questa dalla situazione economica nella quale si trovano e quindi il margine e di manovra sembra sembra stretto però quando uno e davanti a uno sterminio
Di proporzioni mai viste nella storia assolutamente mai viste
Credo che l'imperativo umano più profondo quello che legittima ogni politica che possiamo portare avanti e quello di fare tutto quello che è possibile per assicurare innanzitutto la salvezza di quelli che possono che che stanno per morire
E lì credo che l'unica grande forza che abbiamo oggi viene non solo da questi testi che sono stati approvati ma anche dell'impegno diretto dell'identificazione con quelli che soffrono
La fame e quindi lo sciopero della fame in corso di Marco Pannella
Che poi devo dire ha suscitato cose che magari non sono state tutte riportate su Radio Radicale
Ma una serie di altre azioni non violenti di questo tipo ci sono stati una serie di digiuni
In diversi posti in Francia in Spagna Sevilla Malaga Madrid la gente a di Giurato sono usciti articoli sulla stampa attraverso il digiuno di certi compagni
Di quest'area realtà radicale che nasce in questa battaglia
E è venuta fuori anche l'informazione questo momento necessario per vincere ogni Badan battaglia di libertà di progresso di cambiamento quindi adesso siamo in questa situazione
La forza dei testi già approvati
La forza politica che ci viene delle adesioni numerosissime e di altissimo livello penso anche a quella de delle decine di vescovi che di tutto il mondo hanno scritto per dire la loro adesione il loro impegno succo a questa battaglia del Parlamento europeo
Penso ai circa duecento parlamentari di diversi Parlamenti d'Europa che hanno anch'che loro scritto dicendo di voler fare una cosa in questa direzione
Penso a lei migliaia di persone che ci hanno scritto
Di cui non si possono dare i nomi che poi non significano niente per nessuno ma che sono la forza viva infatti di questa battaglia
Penso alle decine di comitati che sono sorti in diverse parti dell'Europa e per appoggiare questa battaglia
Abbiamo questa forza da una parte e dall'altra il tempo che occorre che corre veloce che corre veloce per chi sta soffrendo la fame oggi è che corre veloce per chi siede identificato anche con questa gente che ha rischia di morire
E di credo che ognuno di noi deve avere in questo momento
La coscienza di questo tempo che passa ogni giorno che passa ormai ogni mezza giornata ogni ora ogni mezz'ora che passa senza un impegno nuovo senza una mobilitazione delle nostre forze interiori esteriori
E tempo d'dato alla morte
Dato alla morte per milioni e milioni di persone
E quindi credo che è il momento oggi per cambiare un po'anche la nostra vita
è vero che in certi momenti della storia radicale ritroviamo decine di compagni che giorno notte stanno lavorando hanno completamente sconvolto il il loro quello che l'allora la loro esistenza quotidiana per riuscire a vincere certe battaglie oggi credo è il momento
Al quale sono chiamati non solo i radicali che di solito si sono impegnati nei Balcani ma tutti quanti ognuno di noi perché se in questo momento non sappiamo modificare un po'la nostra vita dare un'ora dare un giorno
Dare dieci giorni quello che si chiama ogni giorno ormai credo dobbiamo fare qualcosa
Non riusciremo a vincere questa battaglia questo è chiaro
Penso che il massimo di tempo che abbiamo dinanzi all'incirca due tre settimane
Diciamolo in questi termini a partire a fine del congresso non vedo come può andare oltre questo senza fattori nuovi elementi nuovi che fanno che è possibile sospendere un digiuno
è d'altro canto se non riusciamo in questo periodo di tempo
A ottenere le cose che non sono state ancora ottenute evidente che se dobbiamo prendere due mesi tre mesi quattro mesi un anno non otterremmo niente come è stato il caso in passato
Oggi credo che la parola spetta ai responsabili politici
Là dove sono
Ma chi è questa gente si muove solo quando la gente anche si fa sentire
Come si è fatta sentire per strada a Roma con la marcia contro la fame
E quindi questo è
Il quesito all'anno alla domanda centrale che possiamo porre oggi vogliamo sapere quali sono i primi responsabili politici che si muoveranno su questo
Però attuare quello che il parlamento europeo ha chiesto quale sarà il primo capo di Stato
Che inizierà questa mandataria concreta
Contro la morte
Quale sarà il capo di Stato o quali saranno i responsabili politici
Il cui nome sarà legato a questa nuova non storia della nostra esistenza del nostro mondo
Sì ho capito bene sto in sostanza dice
Che queste prossime settimane si gioca praticamente una partita molto grossa
Da un lato questo aspetto immediato che poi il senso di questa battaglia la lotta contro uno sterminio che non a caso per esempio Pannella paragona al nazismo
Pannella ha parlato di Cancun come una nuova Monaco non non solo probabilmente per così l'atteggiamento imbelle dei non solo per mettere l'accento probabilmente sull'atteggiamento imbelle dei potenti
Ma anche per mettere l'accento sulla vastità dell'olocausto delle morti sostanzialmente di una enormità di questa di questa di questo fenomeno che appunto non è un fenomeno naturale ma è una scelta politica precisa cioè fare politica con i milioni di morti
Questo quindi è il primo obiettivo il secondo obiettivo che tu poni la seconda possibilità che si apre che tu accennavi prima è addirittura in questo momento che si parla di pace ma che nel contempo vede la contesa fra le superpotenze arrivata e la corsa al riarmo arrivata a grandi livelli
Un recupero di iniziativa politica
Da parte dell'Europa sostanzialmente la possibilità da parte dell'Europa di invertire la storia del mondo dei fiori
Non è poco non è poca cosa
Appunto un drappello sia pure coraggioso come quello dei radicali non c'è dubbio quindi che occorre far pesare fino in fondo altro quello che dicevi prima la solidarietà le mobilitazioni popolari l'appello dei Nobel e poi soprattutto il Parlamento europeo che fa proprio l'appello dei no
Ecco su questo punto specifico
La scissione fra parole e fatti concreti
Cosa si può riuscire ancora a strappare per esempio i socialisti francesi per esempio ai socialdemocratici tedeschi per esempio i Paesi europei chi più a parole almeno si sono dimostrati anche nella grande politica
In contrasto con le scelte delle due superpotenze
Ed io credo che le possibilità sono moltissime basta volerlo e questo la la cosa più importante mi diceva poco tempo fa un giornalista della televisione olandese che poi divenuto in questi giorni a intervistare Marco che ha posto la domanda al ministro della cooperazione allo sviluppo in Olanda
L'Olanda che il Paese che da di più in percentuale del suo prodotto nazionale lordo per la la l'aiuto allo sviluppo di tutti i paesi non solo d'Europa ma nessuno nell'insieme
Eccezione fatta dei Paesi dell'OPEC anche hanno un'altra politica
E il ministro diceva il vero noi siamo quelli che fanno di più detto questo possiamo ancora fare più di quanto stiamo facendo
E possibile è infatti quello che è stato chiesto dal Parlamento europeo dovrebbe essere e messo in pratica qui li magari c'è una possibilità che qualcosa si sblocchi
D'altro canto c'è anche il fatto che ci sono un assurdo sezione un succedersi di segnali che sono arrivati dalla Francia
Dei quali aspettiamo una concretizzazione
Primo messaggio è stato quello diciamo chi ascolta il ministro per lo sviluppo
Che era presidente della conferenza sui Paesi più poveri a Parigi
E che in quanto tale
Ha salutato l'azione di Marco Pannella
Legandola come era legata infatti al manifesto dei cinquantaquattro premi Nobel
Auspicando finalmente che i governi risponderanno a questo
Noi aspettiamo ancora che il ministro cotto risponda al presidente Cozzi della conferenza sui Paesi più poveri
Questo è un primo punto
Secondo punto nel momento dell'approvazione
Della risoluzione del parlamento europeo
Processo il Ministro degli affari esteri della Francia ha mandato personalmente un messaggio abbastanza lungo nel quale si identificava con questo approccio
Aspettiamo anche lì
La risposta
Dice sono in quanto ministro cioè il suo comportamento da ministro che venga imparo e in concordanza con le sue parole da uomo
C'è poi il telegramma che fa sua mi temono ha voluto mandare a Marco Pannella
Per esprimermi la sua solidarietà in questa lotta
E la sua speranza che dei governi risponderanno a questa cosa
Noto che il bilancio dello Stato francese permetterebbe facilmente di sbloccare
Certe risorse che potrebbero essere usati in questo senso c'è un deficit di non novantacinque miliardi di franchi francesi nel bilancio quindi Italia siamo abituati anche gli altri circa a ben altre cifre
Esattamente in proporzione poi del bilancio totale siamo abituati a qualcosa di maggio
Da questi novantacinque miliardi però ci sono quindici miliardi che non sono stati attribuiti
Nel bilancio sono una riserva per qualsiasi cosa si potrebbe già cominciare andare a prendere in questa riserva senza modificare sostanzialmente il bilancio dello Stato vale come previsto a oggi quindi dei prossimi delle possibilità ce ne sono c'è anche il Parlamento italiano che a fine luglio approvato una risoluzione nella quale impegnava il Governo a riferire tre mila miliardi di lire per interventi straordinari in più dei tre mila cinquecento miliardi che sono previsti per gli anni ottantadue ottantatré per lo sviluppo
Adesso il momento di fare una scelta quando il Parlamento europeo annuncia ha già annunciato e la cosa è stata sentita e lo si sa perché tutti gli ambasciatori dei Paesi africani che erano presenti a Strasburgo nel danno la testimonianza lo si sa
Che il Parlamento annunciato vita per cinque milioni di persone o questa cosa accade completamente questa speranza diventa una cosa una nuova illusioni o la mettiamo in atto
Vuole il Parlamento italiano decidere rapidamente se deve incrementare o meno la somma prevista di tre mila miliardi
E stanziare la subito di modo che posso essere utilizzata che le operazioni possano cominciare rapidamente le risorse in fondo ci sono ed è quella convergenza di interventi delle dei responsabili massimi delle organizzazioni internazionali che erano presenti a Strasburgo al collo che internazionale
Questi interventi che convergerà non per dire infondo sei mila miliardi di di lire
Per l'attuazione di un piano per salvare cinque mila di persone è una goccia
Nell'oceano delle risorse che ci sono fra i dieci Paesi della Comunità europea e credo che in questa fase quindi il confronto politico fra l'immobilismo che significa morte e quelli che stanno lavorando
Adesso per la vita il confronto passa attraverso questo cioè lo stanziamento deve risorse per poter salvare quelle persone che muoiono di fame una parte sola come primo passo ma dico dall'Olanda dalla Francia
Dall'Italia magari anche dal Belgio dopo le prossime elezioni
Ho fatto qualche dibattito in Belgio ultimamente
E c'è chi si impegna a fare della battaglia per la sopravvivenza
Degli agonizzanti per fame e malnutrizione
Uno dei temi sui quali si dovrebbe formare il prossimo governo cioè uno dei punti di programma di governo sui quali si dovrebbe formare il prossimo governo Belgio non so se questa cosa andrà in porto ma la possibilità c'è
Ma soprattutto quando il Belgio a un contributo così dà un contributo così basso essendo poi fra i Paesi della Comunità europea quello con il reddito pro-capite a più alto
Di tutti e dieci i Paesi della Comunità europea
Dubito che venga qualcosa da parte della Germania perché le tendenze soffitto nel piuttosto nella nell'altra direzione dubito che venga qualcosa dall'Inghilterra
Dubito però però chissà a volte le cose vengono dei posti più incredibili chi in Europa
Uscendo dall'Italia si potrebbe aspettare che dal Parlamento italiano ha si approvassero ma
Tre mila miliardi in più per la lotta contro dello sterminio per fame infatti ogni volta che si comunica questa cifra ai giornalisti di altri Paesi dicono ma lei è sicuro son tre mila mila e tre mila miliardi di lire veramente tre mila miliardi è nessuno ci crede
Sembra una cosa straordinari venendo dall'Italia quindi altre cose possono venir fuori anche da altri Paesi
Cose che non siamo in grado di vedere ancora adesso
Da ultimo il congresso radicale
Questo era per quanto atteneva al dibattito che si fa adesso in questi giorni a Firenze
Di bilancio della campagna di questa fase di questa campagna non violenta contro lo sterminio per fame nel mondo
Poi da mercoledì si apre a Firenze il congresso del partito radicale che l'unico partito che ha posto nel suo preambolo addirittura lo statuto la battaglia contro lo sterminio per fame nel mondo come punto qualificante come punto d'come caposaldo della militanza radicale della milizia radicale
Ecco da questo punto di vista è evidente che anche nel congresso ci sarà poi un bilancio è un dibattito su su questi temi questo credo
Possa essere dato tranquillamente che sconta il bilancio sarà anche fatto dai diversi compagni che verranno da diversi Paesi io ho parlato di quelli di di della Spagna vengono da Siviglia da Madrid vengono dalla Francia da diversi comitati
E che sono impegnati su questo vengono dall'Olanda i comitati che lavorano su questo vengono anche dall'Inghilterra quelli che lavorano su questo tema cioè questo momento
Di lotta che è stata lanciata su scala europea cioè la scala giusta riuscire l'operazione che dobbiamo intraprendere
Vera questa partecipazione
Di persone che non necessariamente da radicali ma da persone fanno battaglia radicale in questo momento quindi sarà il momento effettivamente nel quale queste cose verranno fuori ma sarà anche il momento credo nel quale dovremmo pensare l'insieme della politica radicale
In questi termini se abbiamo fatto una cosa seria approvando il preambolo allo Statuto
Questo significa praticamente un impegno di vita per ognuno di noi
Quando in sostanza si proclama anche il dovere all'obiezione di coscienza
O all'uso delle forme supreme della lotta non violenta questo significa questo una cosa che va molto lontano
Ma è una proposta politica che è rivolta non solo ai radicali come ogni cosa radicale è una proposta politica che viene rivolta a tutta la società
Rivolta alle altre forze politiche ma innanzitutto a ogni uno come cittadino come persona che vive immersa in questo mondo e che di questo mondo eh responsabile Co responsabile a pieno titolo completamente
Ed è lì credo che i nuovi schieramenti si devono fare
E su questi temi come si stanno facendo sul disarmo poco a poco sta crescendo il movimento interi a favore del disarmo su questi temi su questa battaglia e della fame
è una cosa discriminante fra
Due modi di vedere la vita
Una che accetta lo sterminio
Una che accetta la morte quindi cultura nazista come dicevi prima
Esattamente questo e l'altra cultura di vita
E direi che a partire da questo molte cose divenne diventano possibile
E noi non dobbiamo credere che saremo capaci di affrontare i temi che si pongono nel nostro piccolo vivere di ogni giorno
Se siamo capaci nello stesso tempo di lasciar morire ogni giorno cento centoventi e centocinquanta mila persone in questo modo in mondo infame
No mentre possono benissimo
Essere salvate sarebbe come dire che ai tempi dei campi di sterminio non si doveva fare nulla che ai tempi del fascismo non si doveva essere partigiano
Che ai tempi del nazismo uno non si doveva battere per sconfiggere in questo questo modo di essere questo modo di fare questo questo tipo di politica sarebbe lo stesso credo che
Questo congresso
Deve sarà per forza di cose ma deve essere il momento nel quale non solo i radicali mai non radicali che si riconoscono in questa battaglia si ritrovano
Tutti quanti numerosi precisamente per vedere come adesso a livello europeo affrontiamo questa cosa quindi in Italia quindi in Belgio quindi in Francia quindi in Inghilterra quindi in Olanda quindi nei diversi paesi dove c'è gente che si muove su questo tema
Sarà e credo per la prima volta anche nella storia radicale un momento nel quale andremo a fare un piano di azione
Di intervento su una scala sulla quale non abbiamo lavorato ancora prima in questo modo
Bene credo che se non c'è qualcos'altro che voi aggiungere potremmo concludere qui questa conversazione che avete ascoltato da radio radicale con Jafar
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