Presentazione del rapporto annuale dell'ISTAT sulla situazione del Paese

Buongiorno a tutti chiedo scusa del leggerissimo ritardo e mi scuso innanzitutto come ho avuto modo di fare personalmente col Presidente vige
Se contrariamente a quelle che sono le buone tradizioni
Non potrò assistere alla presentazione dell'annuale rapporto perché come sapete l'Aula è convocata e credo che sia doveroso per il Presidente della Camera presiedere i lavori soprattutto
In un momento in cui il confronto è come prassi in una democrazia un confronto certamente
Molto molto partecipato
Colgo però l'occasione Presidente per dire che
Certamente per alla Presidenza la Camera ma credo più in generale per tutte le istituzioni avvedute
è indubbio è fuori discussione che da tempo i rilievi statistici ufficiali rappresentano per davvero un bene comune
Rappresentano una elemento essenziale per conoscere
E
è fin troppo facile ricordare che il presupposto essenziale per decisioni meditate e nella conoscenza reale approfondita della realtà
Perché il compito della Parlamento il compito della Camera
è in molte occasioni quello di prendere decisioni credo di interpretare per davvero il sentimento di tutti i deputati affermando nuovamente che
Il ruolo che l'Istat a è un ruolo certamente essenziale per un corretto funzionamento delle nostre istituzioni democratiche
Perché decidere ex informata coscienza decidere sulla fotografia
Non assetti campi ma per molti aspetti dinamica della realtà sociale italiana e per davvero la precondizione per il corretto funzionamento della nostra istituzione ed è con questo spirito signor Presidente signori
Che le rinnovo il ringraziamento e le cedo la parola rinnovando le scuse se non potrò ascoltare le sue parole ma sarà mia cura reggere la sua relazione grazie
Buongiorno a tutti
Ovviamente ringrazio Presidente della Camera
Ringrazio
Illustri Ministri presente
Grazie al Ministro Tremonti che Brunetta effetto ma probabilmente ce ne saranno altre erano tutti nel corso
Vedere
Cambista
Ovviamente ringrazio le autorità
è tutte le signore e signori che sono qui presenti
Io credo che la vostra numerosa presenza qui
è indubbiamente un riconoscimento
Ma dell'importanza del lavoro che svolge il personale dell'istituto di cui ci sono rappresentanza alcuni direttori e del servizio dell'Istat rende al Paese
Il messaggio augurale che ci ha inviato al Presidente Napolitano che ora vi leggo credo che sia un'altra testimonianza
Il Presidente della Repubblica
Rivolge un saluto cordiale a tutti gli intervenuti in occasione della presentazione del Rapporto annuale dell'Istituto nazionale di statistica
Importante occasione di riflessione sugli andamenti economici demografici e sociali del nostro Paese
L'Istituto Nazionale di Statistica nello svolgimento dei suoi compiti istituzionali è chiamata ad accompagnare descrivere come produttore di statistica ufficiale i mutamenti economici e sociale dell'Italia nel rispetto questa importante
Della più rigorosa imparzialità trasparenza e affidabilità in un contrasto un costante confronto e dialogo con i referenti dell'Unione europea dell'organismo internazionale del mondo accademico
In questo spirito con vivo apprezzamento per l'apporto di competenza e dedizione di tutto il personale dell'istituto il Presidente Napoletano in via lei Presidente a tutti i partecipanti un cordiale augurio di buon lavoro
Consentitemi di iniziare la presentazione di questa edizione del rapporto annuale riferendomi alla fotografia che trovate riportata nella copertina del volume non è che vi voglio far guardare per forza la la fotografia però è utile
Essa dà un'immagine abbastanza immediata della situazione degli operatori pubblici e privati dei cittadini e più in generale dell'Italia ci sono delle persone in una piazza la cui pavimentazione ricordo un labirinto
Alcune di queste sono ferme altre sono in movimento alcun appaiono ben definite altre fuori fuoco si avverte un senso di incertezza ma anche di movimento un senso di agitazione ma non una direzione definita
Alla statistica ufficiale spetta il compito di produrre le informazioni
Che consentono di mettere a fuoco l'immagine cioè la situazione economica e sociale del Paese di fornire il supporto alle decisioni di tutta la collettività
In un contesto di continuità dell'analisi da tempo rileviamo che l'Italia pur essendo una delle economie più avanzate del mondo è frenata nel suo sviluppo da vincoli strutturali che richiedono interventi di ampio respiro
Contestualmente abbiamo messo in evidenza che esistono forti differenziazioni ed eterogeneità
Sia nelle situazioni siano i comportamenti
Degli operatori e coesistono realtà economiche sociali solide avanzate ma anche aree deboli e di vulnerabilità dei contesti settoriale territoriale delle imprese delle famiglie degli individui
Tutto ciò invita a non fermarsi all'analisi dei valori medi e tendenze nome anti ma fornire un'analisi in profondità che metta a fuoco le situazioni e le trasformazioni in atto per capire quando l'eterogeneità le differenze sono un valore
E quando richiedono interventi appropriati
Una lettura
Che consenta di verificare se gli ostacoli allo sviluppo si sono superati ed individuare eventuali ulteriori ostacoli che derivano anche dal contesto internazionale
Dopo l'analisi
Dell'andamento economico congiunturale del due mila sette nella prima parte del due mila otto il rapporto esamina con dettaglio le risposte del sistema produttivo italiano alla globalizzazione
E soprattutto gli sviluppi settoriali e territoriale
Delle imprese con riferimento a dare molto piccole cioè ai seicento ottantasei sistemi locali del lavoro
D'altra parte come vedremo il permanere con l'accentuarsi delle disparità quella
Tra Centro-Nord e Mezzogiorno che continua a essere determinante ma anche quella tra sistemi locale vocazioni territoriali differenti che condiziona
I comportamenti e sul mercato del lavoro le situazione economica delle famiglie le abitudini di consumo ma anche movimenti sul territorio che è un particolare focosa che facciamo quest'anno
E soprattutto movimenti sul territorio della popolazione degli immigrati qui illustriamo tutte queste cose in modo necessariamente schematico i principali risultati delle analisi con particolare riguardo alle aree che
Vi chiedo un'attenzione in termini di policy e quindi la presenza o che avete dei ministri qui molto importante ma è ovvio che soltanto la lettura completa del volume consentirà di approfondire levare complesse problema
Inizio con la congiuntura economica del due mila sette ma sarò molto rapido perché tutti noi più o meno la conosciamo com'è noto continua l'espansione dell'economia mondiale con un aumento del prodotto interno lordo pari al tre sette per cento
E con una prosecuzione della fase due robusta espansione in corso ormai da un quadriennio
Nella seconda parte dell'anno però l'emergere di squilibri sui mercati finanziari di cui tuttavia l'economia mondiale ha risentito in misura complessivamente limitata ma soprattutto
Le tensioni sui prezzi delle materie prime hanno intaccato la robustezza della congiuntura internazionale
Infatti i prezzi dei prodotti energetici hanno registrato un aumento pressoché continuo che si è accentuato ulteriormente nei primi mesi del due mila otto
Analoga situazione si è registrata per le materie prime alimentari ed in particolare per i cereali questi rialzi hanno generato spinte inflazionistica di rilievo che si sono diffuse in tutte l'economia
L'economia dell'unione economica e monetaria hanno mantenuto nella media del due mila sette un ritmo di espansione piuttosto robusto due sei per cento
Però più discontinua il rallentamento nell'ultima parte di me nel due mila sette la crescita è tornata in Europa vivace nel primo scorcio di quest'anno riflettendo così il risultato molto positivo registrato in Germania
Nel due mila sette il prodotto interno lordo dell'Italia è cresciuto dell'uno virgola cinque per cento con un risultato meno favorevole dell'anno precedente
Il differenziale negativo riferisce dell'Italia rimane comunque
Dell'ordine rispetto agli altri Paesi europei rimane dell'ordine di un punto percentuale siamo indietro di un punto percentuale rispetto agli altri Paesi il PIL trimestrale
Mette in evidenza
Una secca caduta dell'attività nel quarto trimestre meno zero quattro per cento in termini congiunturali seguita tuttavia da un recupero di analoga ampiezza nel primo trimestre di quest'anno
Sulla base di questa evoluzione e la variazione del PIL nel due mila otto acquisita intenda Quirra quindi non quella prevista e positiva ma molto contenuto dipenderà molto da proseguo dell'anno
Nel due mila sette proseguita con un indebolimento nella parte finale dell'anno la fase di moderata espansione dell'attività produttiva di tutti i principali settori il maggior contributo alla prosecuzione dell'espansione dell'economia italiana
è giunto dalle aver rafforzamento della dinamica dei consumi delle famiglie questo nel due mila sette attenzione perché nel due mila otto non è più così
Aumentati in termini reali dell'uno e quattro per cento occorre un chiarimento
Questa positiva evoluzione è stata favorita oltre che da una lieve risalita della propensione al consumo quindi le famiglie sono state costretto a consumare di più a spendere di più per il consumo dal discreto aumento del reddito disponibile cresciuto in termini reali l'uno per cento
Però questo aumento è dovuto soprattutto dico però perché bisogna tener conto dei vari gruppi delle famiglie questo metodo tenuto soprattutto dalla spinta dei redditi da lavoro indipendente e di quelli derivanti da attività finanziarie
Invece la componente di reddito associata lavoro dipendente ha mantenuto una dinamica più contenuta a causa del regolamento l'allentamento delle retribuzioni lorde per unità di lavoro
Lo stesso il processo di accumulazione del capitale ha subito nel due mila sette gli affetti deroga nettamente del ciclo economico e del peggioramento delle aspettative registrando una significativa decelerazione anche la domanda estera Kakà nel due mila sette
Domanda estera netta fornito un contributo quasi nullo alla crescita del PIL però se facciamo riferimento ai flussi di merci il valore delle esportazioni in questi aumentarla dell'otto per cento
La dinamica dell'importazione è stata assai più contenuta e marcato rallentamento rispetto al due mila sei
A causa della brusca frenata dei valori medi unitari dato il combinarsi di questo effetti ciò ha comportato un ampio miglioramento della bilancia commerciale
Il deficit complessivo se infatti ridotto da
Venti miliardi di euro a nove miliardi di euro
Mentre quello misurata al netto dei prodotti energetici assegnato un attivo de trentasette miliardi di euro è ovvio che l'aumento del prezzo dei prodotti energetici può fare ridurre anche drasticamente questi consistenti saldi
La crescita delle esportazioni italiane è stata molto più marcata per la componente destinata Paesi extra europei
In questi mercati la performance è stata migliore di quella media dei Paesi dell'euro quindi il confronto con gli altri Paesi europei ci vede una situazione migliore e può essere ricondotta sia
Al favorevole impatto della specializzazione settoriale
Scusate sia al miglioramento delle condizioni generali di competitività delle nostre esportazioni sui mercati extra comunitarie
Tale dinamica sentirsi Licata nei primi mesi del due mila otto e possiamo dire che il contributo delle esportazioni italiane all'aumento del PIL in questa fase è positivo cosa che non era nelle fasi precedenti
Comunque è aumentato anche il
Costo del lavoro seppure moderatamente costo del lavoro per unità di prodotto
Perché ha beneficiato dell'andamento moderato del costo del lavoro per dipendente e della
Dinamica salariale
Che ha registrato una netta attenuazione
E ha beneficiato al tempo stesso di un modesto ma importante recupero della produttività alta produttività che sempre diminuita per lungo tempo
I prezzi alla produzione dello dei prodotti industriali sul mercato interno allora registrato una rapida accelerazione addirittura nei primi mesi del due mila otto il tasso di crescita si è avvicinato al sei per cento
Il due mila sette è stato anche caratterizzato da una
Contenuta aumento ora un contenuto aumento dei prezzi al consumo
Però
Questo risalito dopo lessate e in particolare in tutti i Paesi dell'economia europea e ha investito la filiera l'intera filiera dei prezzi che si è trovata sul consumatore nella parte finale dell'anno
L'accelerazione ha riguardato
Soprattutto i prezzi dei beni nel primo trimestre del due mila otto il tasso di incremento tendenziale si è avvicinato al cinque per cento per la componente alimentare e al nove per cento per quella mediatica
Con intensità minore le tensioni si sono estese anche al settore di servizi e in particolare questa importante alla componente non regolamentata del servizio
Abbiamo fatto due interessante lavorazione che hanno consentito di approfondire l'analisi dei processi inflazionistici la prima elaborazione riguarda la dinamica dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto alimentari spese per la casa e così via prese per i trasporti
Il tasso di crescita di questi e
E poi molto vicino al tre per cento nella media del due mila sette ha invece raggiunto il quattro per cento nel quarto trimestre si è portato al cinque per cento nei primi mesi di quest'anno non è
Una situazione solo italiana guardate bene è una situazione che si verifica anche negli altri Paesi delle Unione europea come nostre calcoli fatti ad hoc hanno messo in evidenza
La seconda analisi fare intanto abbiamo fatto riguarda l'evoluzione dei prezzi a livello territoriale
La fase di rapida accelerazione dell'inflazione pure interessando tutto il territorio nazionale si è manifestata con maggiore intensità nel Mezzogiorno
Con un differenziale dell'ordine di un punto percentuale rispetto alle Regioni del Nord siamo abituati che nel giorno i prezzi sono bassi questo è vero
Questo conferma però una tendenza che si è visto nell'ultimo quinquennio una forte dinamica dei prezzi al consumo nel sud nelle isole
E che può essere ricondotta si uguali bassi livelli di partenza ma anche attenzione alle inefficienze del sistema distributivo e dai comportamenti di spesa che da parte dei consumatori delle del Mezzogiorno e delle isole non si modificano rapidamente rispetto invece a modificarsi depressi
In merito al conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche nella versione preferisco Vitoria relativa all'anno due mila sette si è registrato un miglioramento significativo
L'incidenza dell'indebitamento netto su pile scesa all'uno a nove per cento dal tre quattro e il saldo primario è aumentato
E ovviamente grazie a questi risultati lo stock di debito pubblico italiano era Porta pile passato dal centosei e cinque per cento dell'anno precedente al centoquattro
Il risanamento però è avvenuto dal lato delle entrate e la pressione fiscale complessiva è aumentata di uno virgola due punti percentuali raggiungendo e quarantatré e tre per cento
Oltre i vincoli carattere macro economico che l'evoluzione civica recente ha riproposto credo che sia opportuno chiederci se il modesto aumento di produttività
E la ripresa delle esportazioni potranno essere duratura
Ciò lo abbiamo fatto lo abbiamo verificato analizzando le risposte delle imprese alla globalizzazione nel periodo dal mille novecentonovantanove fino al due mila cinque due mila sette
Sappiamo tutti che l'economia italiana nell'ultimo decennio è cresciuta meno perlomeno delle altre maggiore economia dell'Unione
La variazione del PIL è stata in media dell'uno e quattro per cento mentre gli altri Paesi i ventisette Paesi media del duecento
Inoltre in Italia la crescita del prodotto è spiegata soprattutto dall'aumento dell'occupazione ma la contemporanea diminuzione della produttività o comunque stagnazione della produttività
Questa combinazione ha determinato un peggioramento della nostra capacità competitiva nel confronto con le principali partners europei
Un'analisi di lungo periodo della crisi di produttività dell'economia italiana per un mostra che negli anni Novanta hanno fruito su questo i processi di ricomposizione della struttura produttiva nel senso che sono aumentati i servizi e c'è stata la deindustrializzazione
Ma questo ma effetti sono terminati
Tra il due mila uno e due mila cinque analizzando i conti economici e delle imprese nel loro complesso in termini unitari il valore dell'importo ma intanto più di quello dell'auto
Però vi sono segnali di riorganizzazione molto importante il sistema delle imprese se dovesse aderire colloca ha reagito era cito alcuni completamente non per tutte le imprese ma certamente a tacere
A me
Il valore dicevo dell'input aumentato ma vi sono segnali di un'organizzazione che intervengono sia all'interno delle imprese negli stessi processi produttivi sia nella esternalizzazione di fasi della produzione
Inizialmente gli effetti complessivi sono evidentemente dittatura negativa perché la produttività in questo modo all'inizio e non è che aumenta però sono positivi a lungo termine
Sul fronte dell'esportazione
Quale lo è infatti confortante stesso servano anche le tendenze successiva al due mila cinque tuttora in corso con particolare riferimento a mercati extracomunitari
L'Italia pur avendo una regione della propria portate commercio mondiale
Che questo dovuto soprattutto alla Cina come sappiamo però rispetto agli altri Paesi ha fatto registrare una situazione migliore in particolare rispetto a Francia Regno Unito e Stati Uniti e Giappone
Quindi nonostante il differenziale negativo di produttività la capacità di penetrazione degli esportatori italiani e dunque stabile o in crescita
L'esportazione fuori italiane si sono adeguate e hanno cambiato le loro strategie e soprattutto verso mercati più denari selettivi quale ad esempio la Russia la Turchia e così via
Tra l'altro tra il due mila cinque al due mila sette il quindici per cento degli operatori è stato presente su oltre dieci mercati quindi diversificando gli aspetti geografici delle esportazioni e ha esportato per più di dieci tipologie di prodotti
Quindi questo è un segnale proprio di cambiamento di atteggiamento delle imprese abbiano a meno di un gruppo di imprese taglia tra le sinergie comportamenti adottate dalle imprese più dinamiche assume una rilevanza crescente
Il fenomeno dell'internalizzazione produttiva ossia trasferimento strategico di funzione aziendale in Paesi che offrono condizioni più favorevoli al loro svolgimento
Circa la metà crepe circa la metà delle grandi imprese industriali italiana ormai trasferito all'estero parte dei propri processi
L'impatto sulle performances generale d'impresa e certamente positivo anche per l'aumento della capacità di vendita dei nostri prodotti sul mercato estero
L'effetto netto sull'occupazione e invece negativo attenzione è negativo in termini quantitativi ma è positivo in termini di qualità dell'occupazione
Perché aumenta il peso dei profili professionali più specializzati all'interno di queste imprese
La presenza di multinazionali estere Italia resta invece piuttosto contenuta specialmente se la si confronta con situazione degli altri Paesi avanzati
In conclusione se vogliamo concludere questa analisi dell'andamento della produttività della competitività del nostro Paese sono molte le imprese italiane capace di
Comprendere le trasformazioni in atto su scala globale e di cogliere l'opportunità di espansione sui mercati interni e internazionali mal modesto retto di sviluppo complessivo dell'attività testimonia il perdurare delle fidi fico tutta di sistema
Vincoli inefficienze e ritardi allontano le prospettive di crescita e di innovazione e fanno anzi perdere terreno a meno che non si formano delle politiche di intervento adeguate
E allora vediamo come questo sistema produttivo si è voluto ossia dal punto di vista dei settori sia dal punto di vista territoriale
L'analisi dinamica della competitività del sistema è stata approfondita anche questa sempre per lo stesso carico andando a vedere randa esaminare sotto popolazioni omogenee è di imprese omogenee sia per il settore che per dimensione
Emergono delle differenze
Sostanziale
A livello di impresa tra le singole imprese pur essendo all'interno ripeto di settori di popolazione a morire quindi della stessa dimensione e dell'assessore settore di attività l'abbiamo fatto questa analisi per trentanove divisioni di attività economica e per quattro classi dimensionali quindi un'analisi molto Fina basata sui dati individuali le imprese sui quattro milioni e trecento mila imprese quindi non su qualche impresa
Abbiamo calcolato gli indici di redditività e di produttività e abbiamo trovato questi risultati quattro gruppi di imprese potremmo dire le imprese
Virtuose chiamiamole così le imprese virtuose che rappresentano il ventidue per cento quindi oltre un milione di imprese circa un milione di imprese
Che hanno alti livelli di produttività e
Alti livelli di redditività
Soprattutto si trovano nel nord est
Nelle produzioni a media e bassa tecnologia nei servizi tecnologici caratterizzati da un costo del lavoro per dipendente attenzione accolto di lavoro per dipendente una spesa per la formazione del personale più elevati della media
Poi c'è un secondo gruppo ancora virtuoso quelle con produttività sensibilmente al di sopra della media ma a bassa redditività queste sono solo l'otto per cento grosso modo
E se sono imprese più orientate ai mercati internazionali che relativamente più presenti nel nord
Sopportano un costo del lavoro per dipendente una spesa per la formazione del personale più elevati ma hanno bassa redditività quindi alta produttività ma a bassa redditività
Rendono poco agli azionisti ovviamente questa impresa
Il terzo gruppo e su qui si tratta quasi di una impresa su due e quarantacinque per cento delle imprese italiane sono imprese che pur con modesta produttività del lavoro per dare loro inferiore alla media hanno
Conseguito livelli di redditività superiore com'è possibile o se va male si consegnano livelli di redditività super evidentemente dipende dalle strategie aziendali si punta più alla redditività è meno al miglioramento e all'innovazione tecnologica
Queste imprese sono più presenti nelle regioni del centro nel settore delle costruzioni e mostrano livelli di costo del lavoro per dipendente di investimenti e di spese per servizi inferiori a quelli medi quindi non innova infine l'ultimo gruppo
Una impresa su quattro venticinque per cento quindi quasi un milione di imprese grosso modo un milione di impresa
Consegue bassi livelli di redditività e bassi livelli di produttività sono le imprese di sussistenza che ovviamente piccole imprese che nel nostro Paese sono molte
Sono molte e si trovano soprattutto più presenti nel Mezzogiorno e mostrano ovviamente un indice di competitività particolarmente basso
Nel valutare questi risultati opportuna qualche cautela perché è ovvio che
Non necessariamente queste imprese denota una scarsa efficienza dei mercati non vengono espulse dal mercato e che queste imprese trovano delle nicchie dove sopravvivere quindi sopravvivono e bisogna anche tener conto del fatto
Che secondo le informazioni fornite dalle piccole imprese in Italia la depurazione la remunerazione dell'attività imprenditoriali e lavorative degli addetti indipendenti
Come voi sapete risulta secondo le informazioni che ci vengono date
Uguale o inferiore a quella dei lavoratori dipendenti Dessì medesimi in settori di appartenenza
Cosa succeda scala territoriale
Tra hi-tech dei fattori che influenzano la produttività l'evoluzione della competitività certamente la localizzazione delle imprese contesto di riferimento sono importanti
Il tessuto produttivo meridionale come è noto e meno denso di quello delle altre ripartizioni
Tuttavia alla luce degli indicatori strutturali più recenti il sistema produttivo meridionale si è mosso espulsivo come fa adesso presenta alcuni comportamenti virtuosi anche se a partire da livelli iniziali molto bassi e in un quadro di grande facilità
Nel periodo fino al due mila cinque la crescita delle imprese soprattutto degli addetti è stata nel Mezzogiorno più vivace che nel resto del Paese il sistema produttivo meridionale però non è esploso al terzo rigo dice allora cosa è successo via appare però particolarmente stabile
Ci sono levati valori di natalità di mortalità le imprese nascono forse perché ottengono sovvenzioni non lo so questo stai politici ai quali si mette a individuare le cause e poi muoiono
In realtà ci sono bassi valori di sopravvivenza delle imprese americane a cinque anni di distanza dalla loro nascita
All'opposto nel nord est e la popolazione di impresa anche qui in crescita si caratterizza per una maggiore regolarità dei flussi demografici
La distribuzione territoriale delle variazioni del fallo Wh fatturato per addetto disegna invece una separazione più netta tra Mezzogiorno e il resto del Paese
Nella ripartizione meridionale infatti le imprese sono cresciute molto più in termini di occupazione che non di dimensione economica
A livello territoriale più dettagliato
Quello dei sistemi locali del lavoro l'aumento del fatturato per addetto può essere ricondotta tre meccanismi crescita interna dell'impresa guadagno delle quote di mercato contributo del turnover e nel rapporto troverete tutte queste analisi
Solo per segnalare virgole solo segnalarvi che la componente di crescita individuale molto forte in alcuni sistemi come quelli urbani a bassa specializzazione
Per gli ago agroalimentare per la meccanica dei materiali da costruzione del tessile il ruolo delle nuove imprese invece praticamente più importante nei sistemi dello Occhialeria dell'abbigliamento della meccanica nonché in altri comparti crescita più lenta
Come quelli turistici del cuore dell'ente in termini di esportazione da sottolineare la davvero
Buona performances dei sistemi locali della meccanica ai quali incidono per poco meno del venti per cento sulla ciclicità complessiva dell'export nazionale
L'analisi del sistema produttivo condotta per il sistema locale restituisce quindi un quadro di grande ricchezza e complessità il cui tradizionale divario tra Centro-Nord e Mezzogiorno trovassi conferme ma anche qualificazione
Nella ripartizione meridionale si concentrò le situazioni più difficili quanta livelli ma anche le più dinamiche
Sotto il profilo delle configurazioni produttive prevalenti trova ulteriore conferma la constatazione che modelli di specializzazione del made in Italy seguono realtà percorsi evolutivi differenti
A seconda che si tratti delle produzioni più tradizionali almeno dinamiche
Tessile abbigliamento e per le calzature di quelle a contenuto tecnologico relativamente più elevato in primis la meccanica
Emergono inoltre alcuni segnali
E ad esempio quello della performances all'esportazione che una ristrutturazione organizzativa e produttiva è stata portata a compimento con risultati apprezzati
Da un punto di vista spaziale lo sviluppo dell'attività economica e continua ad operare secondo le modalità e nelle delle azioni in atto dall'inizio degli anni Settanta
Potrebbe sembrare che non è cambiato nulla invece non è che non è cambiato nulla sono cambiate varie cose
Nella maggior parte dei settori manifatturieri la crescita trovo Rina ancora in poli di sviluppo e si diffonde nelle aree contermini con qualche guida e per contare
Grazie alla presenza di legami economici sul versante dei fattori della produzione e delle componenti della domanda intermedia finale
I percorsi di localizzazione però trasformano con gradualità la geografia produttiva del nostro Paese è cambiata la geografia produttiva del nostro Paese
E quindi è chiaro che
Si generano vincoli ma anche nuove opportunità a seguire queste traiettorie di sviluppo sono i settori della mano fatture era leggera che caratterizzano il modello distrettuale italiano
Le industrie alimentari quelle editoriali impatto comparto dei prodotti in metallo e della meccanica incluse le macchine per ufficio gli strumenti oggi ma anche alcune industria pesante
Quindi il permanere di queste disparità tra cento al Mezzogiorno ma anche e soprattutto tra sistemi locali le vocazioni territoriali differenti condiziona i comportamenti sul mercato del lavoro dove vanno le attività dove si è svolta un'attività così si sposta al mercato del lavoro
Condizione comportamenti delle persone quindi delle famiglie le condizioni economiche le famiglie ma anche i movimenti degli individui in particolare i movimenti degli individui che riguardano
Immigrati cioè gli stranieri che sono nel nostro Paese
Tutto ciò ovviamente con effetti rilevanti molto rilevante
Sui
Contesti economici e sociali sia per le famiglie che per i cittadini che per le comunità locali
E guardando il mercato del lavoro vediamo subito come questo abbia influenzato questa nuova geografia abbiamo pensato al mercato del lavoro intanto mercato di lavoro nel due mila sette ha mostrato alcuni segni di difficoltà
Pur essendo aumentata l'occupazione in particolare difficoltà che si è concentrata nelle Regioni in merito cioè Franco cioè alla regione meridionale
Permangono quell'Italia le difficoltà relative a livelli di partecipazione al mercato del lavoro soprattutto nelle regioni meridionali all'incapacità del sistema economico di valorizzare il capitale umano è un permettetemi di fare una brevissima chiosa a questo punto
Non c'è dubbio che l'incremento dell'innovazione della ricerca lo sviluppo e della formazione in Italia è
è più bassa ecco bassa rispetto a quella degli altri Paesi OPEC però
Dai nostri dati risulta anche
Che l'Italia si colloca al terzultimo posto in Europa al terzultimo posto in Europa solo prima della Bulgaria e della Grecia
Per la quota di imprese che sostengono l'attività di formazione
Quindi voi credo che
Comprendiate siamo al trentadue per cento le imprese che fanno attività di formazione quando invece siamo al terzultimo posto nero e quindi questo certamente incide sullo sviluppo del nostro capitale umano e sulla utilizzazione del nostro da Roma
Il tasso di attività sia stessa nel due mila sette al sessantadue per cento rispetto al settanta per cento degli altri Paesi dell'Unione a ventisette
I divari territoriali ricadere sono molto accentuati tuttora quel piano e lo sappiamo
Il tasso dell'occupazione diminuito e allora
E questa credo che sia una delle notizie che più fa piacere certamente fa piacere sapere che tasso di disoccupazione diminuito che e solo a c'è uno per cento e che i disoccupati ora ammontano a poco più di un milione e mezzo e tanto sono sempre più ad un milione e mezzo che non è poco avere un milione e mezzo disoccupati
Ma soprattutto va tenuto presente che questa diminuzione da disoccupazione non si è accompagnata ad un aumento dell'occupazione
Ma se accompagnata ad un aumento della inattività
Compattamento della inattività in particolare nel Mezzogiorno
Per motivazioni sia cicliche che strutturale sia per mancanza di domanda di lavoro ma anche
Per altri motivi la crescita dell'inattività ha interessato sia i giovani fino a ventinove anni e si può pensare che hanno ritardato all'ingresso
Nella caduta lavoro perché vanno a scuola ma dipende poi dai risultati che ottengono a scuola quindi non è ca proprio sia una cosa necessariamente favorevole
Sia degli adulti delle Regione medioevali soprattutto donne che non cercano occupazione ma sarebbero disponibili a lavorare qualora se ne presentasse l'opportunità
In realtà tra gli inattivi ci sono due aree quelli che non vorrebbero comunque lavorare che non possono lavorare anche per la loro conclusione gli studenti gli anziani e così via
E un'aria invece che e molto più vicina a quelle delle forze di lavoro che se si soffrisse l'opportunità lavorerebbe e questa era abbiamo valutato che conta nel due mila sette circa un milione e duecento mila individui quindi un'area che in qualche modo va avvicinata
E vedremo tra poco cosa fanno i centri per la
Diciamo così possibilità di dare possibilità per attenere lavoro quindi le porte le forze potenziali di lavoro sono un gruppo vicina disoccupati
Ma entrambi questi gruppi si intersecano con il lavoro sommerso quindi non possiamo di giungo esige giungere le due diciamo così analisi
Credo che
Per le donne come causa di mancata ricerca del lavoro si aggiungono gli impegni familiari
In quanto tra i venticinque quarantaquattro anni ad ogni tre incontra difficoltà nella ricerca del lavoro proprio dovuta ai carichi familiari
Emerge quindi con forza che per definire le priorità delle policy criteri di allocazione delle risorse occorre arricchire la gamma di indicatori utilizzati per analizzare il mercato del lavoro
Il disequilibrio tra domanda ed offerta si manifesta ora è una pluralità di forme e assumono rilevanza gli obiettivi dell'innalzamento della partecipazione di organizzazione del potenziale di lavoro
Non sto
A continuare a parlare di queste cose se non per dirvi che in Italia commendevoli tutti sappiamo
Per trovare lavoro si utilizza il canale informale conoscenti a medici parenti questo in tutte le zone del Paese anche se in alcune zone è più forte questa
Questo vale anche per l'Europa non necessariamente questo è un limite però il problema sorge per coloro che in altro che non hanno né conoscenti né amici né parenti che li possano fare immettere sul mercato del lavoro
Credo che i soggetti più deboli sul mercato del lavoro hanno minore opportunità di accesso alla rete informale
Allora ecco che i servizi di informazione di intermediazione pubblici e privati dovrebbero cosa che attualmente non sempre avviene correggere questa situazione di svantaggio e assicurare a tutti il diritto del lavoro
E qual è la conseguenza di questa nuova geografia della disoccupazione di l'attività nella distribuzione del reddito familiare
L'esecuzione del reddito familiare molto disuguale lo sappiamo tutti il reddito netto delle famiglie residenti in Italia due mila cinque è pari in media due mila trecento euro
Tuttavia proprio a causa della distribuzione diseguale direbbe sì se si fa riferimento al valore mediano il cinquanta per cento delle famiglie ha guadagnato Mello meno di mille novecento euro al mese
Le differenze dipendono oltre che dal numero dei percettori presenti basti pensare che
Sono quasi cent'
Settecento mila le famiglie che non hanno nemmeno una persona che lavora e esclusi il coloro che hanno per la pensione quindi escludendo sia coloro che hanno la pensione sia quelli che non lavorano che sono settecento mila famiglie dove non entra rendeva praticamente
Almeno le interagito dichiara
Allora ecco che
Ci sono dei problemi che vanno affrontati e per questo rapporto analizzati in dettaglio tutte queste
Situazione in particolare si rileva che il venti per cento delle famiglie che appunto appartiene ai redditi bassi ha un reddito medio che inferiori di cinque volte a quello del reddito meglio delle famiglie che hanno dichiarava
Queste differenze sono molto profonde e soprattutto con riferimento alle famiglie del Mezzogiorno e a tutte le regioni del Mezzogiorno
Abbiamo però fatto un'altra analisi per capire se
La popolazione italiana se le famiglie italiane a non lo dico imparato la lezione ma sanno come si devono muovere l'abbiamo fatta di lungo periodo sulla struttura dei consumi dei bilanci familiari
Abbiamo dati molto analitici fino a duecento due voci che derivano dalle nostre indagini sui consumi familiari per vedere cosa poteva succedere
Certamente si riscontra che le famiglie che vivono in affitto diciotto per cento su scala nazionale si concentrano nelle aree metropolitane e hanno una spesa media sia per affitto che per l'oneri dovuti al mutuo per l'abitazione profeta molto elevata
Con un'incidenza sul reddito che è salita dal sedici e cinque per cento al diciannove due qui abbiamo il Ministro dell'economia ringrazio per essere presente che sta facendo
Quello che può fare per queste situazioni
Alla non c'è dubbio che da questo punto di vista l'incidenza sul retro elevata e la spesa di queste famiglie addirittura passata anche dal ventiquattro al ventisette
E nove per cento che sono le coppie più giovani qui le copie per i giovani non ci sono fra di noi ma dobbiamo ricordarcelo non possiamo dimenticarlo sono nostri figli ai nostri nipoti
E copre più giovani che incontrano le difficoltà maggiori
Solo con le cose sono costrette a sopportare i costi più rilevanti e che quindi
Naturalmente dobbiamo cercare di aiutarle nel più breve tempo possibile ma a fronte della Stasi del reddito o della diminuzione del reddito sono cambiati gli stili di vita delle famiglie
Purtroppo vi devo dire che non sono cambiati
C'è
Come normalmente succede come deve essere un avvicinamento della struttura della spesa dei consumi le famiglie più povere verso quella delle famiglie che stanno meglio ma questo è ovvio
Chiunque famiglia circa di adeguare il proprio stile di vita ai bisogni emergenti a quello che fanno le famiglie più ricche
Ma la cosa più sorprendente che durante l'ultimo periodo gli altri nel gli ultimi tre anni o quattro anni quando il reddito non è delle famiglie non aumentata
Queste famiglie hanno mantenuto questi stili di vita
Facendo degli sforzi immani trovandosi in difficoltà
Chiedendo piccoli prestiti e così via quindi significa
Davvero quasi i nerastri cita dei comporti frammenti di famiglie immediatamente ci sono quelle rispose però in media in elasticità dei comportamenti di queste famiglie dell'adeguarsi ai cambiamenti dovuti a cambiamenti dei prezzi e al loro reddito disponibile
Anche sotto il profilo qualitativo la spesa delle famiglie tende a convergere però verso comportamenti e colpi consumo e stili di vita più elevati per esempio si spende di più
Per l'abitazione si spende di più per i trasporti si spende di più per l'energia e si spende meno per l'istruzione per il tempo libero per la cultura è così
E veniamo
Alle migrazioni interne recherà l'altro aspetto abbiamo detto che la struttura produttiva
A seconda di quelle imprese di disloca no condiziona anche le migrazioni interne
Dalla metà degli anni Novanta hanno ripreso vigore queste migrazioni e credo che tutti voi sappiate
Sostanzialmente nel periodo due mila due due mila cinque si contano in media un milione e tre lo ripeto un milione e tre di trasferimenti all'anno di residenza cioè vuol dire che nel nostro Paese ogni anno si muovono un milione e tre
Cento mila persone che Camera residenza da un comune ad un altro Comune se no non sarebbe un cambiamento di residenza
Anche se gli spostamenti di lungo raggio prevalgono come tradizione quelli da sud a nord e in particolare la Campania e Puglia verso l'Emilia Romagna da Sicilia Calabria verso la Lombardia le nuove migrazioni singolo anche direttrici diverse da quelle passate ci sono nuove migrazioni
Sono le migrazioni verso la Toscana verso l'Emilia Romagna verso le Marche
L'avete disegnata sul territorio italiano degli spostamenti interni per trasferimenti è costituita da maglie fitte che collegano tra loro i sistemi locali del lavoro
Non c'è su
Più il trasferimento da regione a regione c'è anche quello ma soprattutto c'è trasferimento da un sistema locale del lavoro che non si sviluppa
Ad un altro sistema del locale del lavoro dove invece cioè molto sviluppo
E questo fa sì che ci siano tessuti connettività sistemi locali
E ci sono alcuni sistemi locali anche piccoli che però formano una rete come potete vedere dal rapporto molto complessa formulette molto complessa ci sono spostamenti e movimenti quasi continui tra questi network i sistemi locali
Ovviamente sud ci sono network arrivati da sistemi locali con forte disoccupazione che rappresentano soltanto il punto di partenza e non un punto di ritorno mentre invece negli altri ci sono partenze ma anche
Questi i network e particolare sono da attribuire
Agli stranieri e arriviamo allora capitolo finale di stranieri gli immigrati nel nostro Paese
Perché la popolazione italiana parere complesso meno propensa a trasferire la propria residenza gli stranieri sono certo più mobili sul territorio rispetto agli italiani perché meno radicati
Ma anche perché meno protetti dalle reti informale soprattutto da quelle familiari quindi seri non hanno la rete informale non hanno la mamma o comunque i genitori che consentono di rimanere senza lavoro e quindi è ovvio che
Soprattutto le famiglie spesso portano i giovani meridionale restare nella Casa d'origine preferendo l'attesa di un lavoro piuttosto che spostarsi per cercarlo altrove
Molte sono le cause che concorrono a spiegare la minore mobilità degli italiani tra queste vi è anche la diffusa
Proprietà dell'abitazione più di otto famiglie su dieci vivono l'abitazione di proprietà
In usufrutto in uso gratuito come pure i costi di transazione legate ad un mercato mobiliare dobbiamo dirlo legata al mercato mi pare che non consente ai giovani di spostarsi con facilità né ai giovani nemmeno io un mercato convogliare molto imperfetto molto rigido
E che fra l'altro non va trascurato l'onere economico che organizzativo del saldo
Pertanto è ovvio che i trasferimenti degli stranieri in alcuni casi sono largamente prevalenti e questo avviene intorno a Milano abbiamo intorno a Bergamo a Roma Torino Verona
Dove si fanno registrare sul numero più elevato di migrazione dovute proprio agli stranieri per esempio avverto movimenti di sei rappresentano oltre il venti per cento che a Verona oltre il diciotto per cento ma addirittura nel
Sistema locale del lavoro di Arzignano in Veneto tocca al quarantatré per cento movimenti dovute agli stranieri
Non c'è dubbio che
Tutti questi movimenti creano le procure
Visibilmente per gli stranieri l'offerta di servizi pubblici migliori e tali sono senz'altro quelle offerta al nord è un incentivo allo spostamento trovano lavoro più trovano anche servizi pubblici è ovvio che si spostano verso queste
Sistemi locali del lavoro dove c'è una situazione migliore per loro
Però è chiaro che
Prevedono anche di spostarsi perché cominciano a pensare ad una
Alla costituzione di una famiglia ad una integrazione del territorio in modo stabile
E ciò uguale per tutti però coloro che si muovono sul territorio la necessità
Di
Servizi non c'è dubbio come elementi così massicci ripeto di un milione e trecento mila
Persone all'anno sono
Cassonato richiedono di affrontare e risolvere i problemi che sorgono nelle aree di attrazione
Problemi che vanno dall'adeguatezza delle infrastrutture che vanno ai servizi pubblici e così via problemi calcolo sotto la cute ancor più rilevanti quando come abbiamo visto muoversi sono centinaia di migliaia di stranieri
Ma quanti sono gli stranieri nel nostro Paese
E
Si possono integrare cosa possiamo fare
Al primo gennaio due mila otto gli stranieri residenti in Italia sono stimati a tre il milione e cinque qualcuno di voi si ricorderà che l'anno scorso dissi che erano due milioni e sette l'anno prima sono stimati a tre milioni e cinque
Quindi cinque otto per cento del totale dei residenti
Nel corso dell'ultimo anno sono arrivati quattrocentocinquantaquattro mila nuovi stranieri attenzione quelli registrati in anagrafe sono quelli regolari degli è stata emanata con tutti i permessi non solo di soggiorno ma anche di lavoro e così via
D'accordo e questi quattrocentocinquanta mila di questi quattrocentocinquanta mila trecento mila sono derivano vengono dalla Romania sono romani
Trecento mila su quattro cioè e tre e i rumeni ora ormai che rappresento seicentoquaranta mila residenti registrati nell'anagrafe d'Italia
Nel
Due mila sette inoltre le domande presentate in occasione del decreto flussi per ottenere il permesso di soggiorno quindi quelli che non sono ancora registrate aprono fatto domanda hanno fatto domanda per ottenerle sullo sono state circa settecento mila
Settecento mila a fronte di una quota programmata come tutti voi sapete di centosettanta
E quindi ci abbiamo settecento mila domande
Io credo che
Occorre richiamare brevemente alcune caratteristiche di questi stranieri
Certamente il profilo della comunità straniera oramai è molto chiara
La prima peculiarità risiede nella varietà dei Paesi di provenienza è vero che il cinquanta per cento vengono dai Paesi dell'Europa dell'est però oramai abbiamo tantissimi Paesi rappresentati in Italia
Proprio dozzina di Paesi un secondo aspetto riguarda i processi di progressiva stabilizzazione
Di numerose comunità immigrate
Questo è testimoniato da comportamenti familiari riproduttivi al primo gennaio due mila sette le famiglie con almeno un componente straniero e sono sempre più numerose a loro
Aumento contribuiscono i ricongiungimenti familiari che permettono la riunificazione in Italia ma non ci sono solo ricongiungimenti familiari ci sono anche i matrimoni i matrimoni
Se si considera anche quelli in cui almeno uno spot straniero rappresentano il quadro il quattordici per cento dei matrimoni che si hanno Agnano Italia quattordici per cento abbiamo detto i segnali sono cinque otto per cento e quattordici
E percento del matrimonio e tra i matrimoni comprende almeno un sposo straniero un terzo indicatore riguarda le nascite le cittadine straniere residenti hanno avuto in media due
Virgola cinque figli per donna il doppio di quelli avuti dall'italiano
I nati da coppie di genitori stranieri sono particolarmente numerosi quasi cinquantotto mila che sarebbero il dieci per cento ma se si considera anche in questo caso letti i nati da coppie miste sono ancora una volta il quattordici per cento
Oramai
Non so credo che sia un bene ma comunque in Italia
L'aumento degli stranieri residenti ha fatto sì che ci sono seicentosessantasei mila e
Bambini
La centosessantasei mila bambini e di questi oltre cinquecento mila vanno a scuola
Cinquecento mila che noi chiamavamo stranieri vanno nelle scuole italiane qui c'è indicato un quale ordine e grado vanno nelle scuole italiane cosa incontrano incontrano difficoltà e che ci fanno più tardi spesso
Ci vanno e
Sono ripetenti perché sono ripetenti qui abbiamo avrete era sottosegretario Presidente no perché sono dipendenti perché non trovano un terreno adatto per le loro capacità di comprensione questo non c'è dubbio non ce lo possiamo nascondere
A volte
Arrivano tardi a scuola a volte si spostano questa grande mobilità fa sì che non è facile spostarsi da una scuola è di un paese del sud ad una scuola del Paese del nord e trovano estrema difficoltà ad entrare
Questo per dire che
Effettivamente ci sono problemi non banali non banali di tutti questi ragazzini stranieri corra mai sono la seconda generazione non sono più immigrati non possiamo pensare che sono emigrati stanno l'Italia viva l'Italia appare un italiano
Con l'italiano non vanno fuori dall'Italia perché non
Non sono in grado di far fare nessun'altra lingua se imparano solo italiana quindi oramai sono italiani a questo punto di vista tutti gli asset
Allora ecco che abbiamo cercato di approfondire ma questi processi di stabilizzazione sono davvero processi di stabilizzazione che porteranno queste ad essere cittadini italiani almeno dal punto di vista sostanziale se non formale tutti quanti
è vero che i settecento mila so hanno fatto domanda è ancora spesso non hanno ricevuto risposta fatto domanda di permesso di soggiorno ancora non hanno avuto risposta proprio ma poi l'avrà abbiamo poi lavorato
Sono in attesa di regolarizzazione per vedere cosa poteva succedere abbiamo esaminato i dati dei seicentocinquanta mila stranieri che nel due mila due quindi circa cinque anni prima avevano fatto domanda
Di quelli trecentosedici mila erano irregolari occupati presso la famiglia circa la metà metà e metà e trecentotrenta mila occupati presso le imprese in prevalenza
Cosa hanno fatto questi sono tornati nel loro Paese dopo che gli abbiamo dato il permesso di soggiorno sono rimaste in Italia circa l'ottanta per cento è rimasto a metà
Il ventuno per cento è andato via ma dato che ha subito nel due mila quattro erano già andati per lo meno non hanno più rinnovato il permesso non solo sono stati in grado di far vedere che lavoravano questa un gruppo particolare di individui ma gli altri sono individui che cercano la stabilizzazione non solo
Ma quando si sono regolarizzati questo gruppo grosso di seicento quasi seicento mila persone che si sono regolarizzate cosa hanno fatto
Oltre il ventotto per cento dei coniugati stranieri si sono sposati cioè ottanta otto mila di questi individui si sono sposati il sessanta per cento si è spostato sul territorio italiano quindi vedete proprio hanno cercato di stabilizzarsi e si sono stabilizzate
Cioè i risultati dell'analisi confermano che provvedimenti di regolarizzazione originariamente progettati per risolvere situazioni di emergenza
Alto numero di immigrati presenti nel Paese irregolare sia per quanto riguarda il soggiorno sia per il rapporto di lavoro rappresentano quel molti degli individui coinvolti non solo la possibilità di uscire dalle valida ma anche l'inizio di un processo di stabilizzazione e in Italia
Occorre a queste persone dare un risposte chiare da adeguate per favorire questi percorsi di stabilizzazione non li possiamo lasciare sola e vengo alle conclusioni
Coniugando i segnali della congiuntura con ulteriori rischi di aumento dell'inflazione militare c'è il Ministro dell'economia ma ci sono ulteriori rischi di aumento dell'inflazione
E con i segnali congiunturali non vi è dubbio che siamo in un momento di difficoltà economica
Con investimenti e consumi delle famiglie che sono fermi o in regresso affinché gli uni agli altri tornerà a crescere in particolare aumenti reddito disponibile le famiglie maggiormente in difficoltà occorrono interventi energici
Inoltre data la rilevante dipendenza dall'estero della nostra economia per il petrolio cereali i consistenti aumenti dei prezzi di questi prodotti hanno avranno e hanno un impatto forte sul margine delle imprese e sul potere di acquisto delle famiglie
Rappresentante o un vincolo strutturale allo sviluppo
E anche importante riuscire a migliorare i conti della pubblica amministrazione riducendo come necessario la pressione fiscale certamente operazione non facile però bisogna ricordarci
Nonostante ciò
Io noi siamo prudentemente ottimisti dal punto di vista economico più ottimisti dal punto di vista economico che non dal punto di vista sociale per i motivi che abbiamo capito che vi spiegherò
L'analisi mostrano che il sistema delle imprese ha saputo reagire al declino della competitività reale indotto dalla globalizzazione
Sono infatti molte le imprese che si sono delocalizzate agendo sui processi interni e che hanno colto le trasformazioni in atto trasferendo funzioni aziendali in Paesi che offrono condizioni più favorevoli e sfruttando l'opportunità di espansione sui mercati internazionali
Tuttavia una larga parte delle imprese italiane adotta ancora strutture organizzative modelli di comportamento che mirano
Soprattutto realizzare un reddito per loro per l'imprenditore per la sua famiglia e per i lavoratori che vi operano senza investire invece improprie pettine di sviluppo di crescita di medio lungo termine
Sono imprese poco sensibili malissimo lì alla modernizzazione all'investimento alloggio
Aggiornamento del modello di specializzazione si concentrano soprattutto in alcune parti del territorio nel sud ma non solo nel sud
Occorre spezzare le spirali del ritardo di sviluppo favorire la diffusione dei comportamenti virtuosi
Soprattutto a livello locale il sistema del lavoro non ci sono bisogno di interventi a pioggia su tutto ma per quei particolari sistemi locali del lavoro che possono mettere in evidenza e Cannes o messo in evidenza che sia ridisegnata la geografia economica sociale del Paese
Questa novità nuova geografia sa se che mancando anche territorialmente i comportamenti e sul mercato del lavoro di conseguenza l'opportunità di reddito
A parte le considerazioni su livelli di reggere un'azione di fattore lavoro che ho già richiamato
Vale la pena soffermare ancora l'attenzione sul problema dell'elevata incidenza degli affitti dei muri sui bilanci delle famiglie
La diversa distribuzione territoriale delle imprese ed è l'occasione di lavoro condiziona come abbiamo visto anche l'emigrazione interna soprattutto degli stranieri
Questi sono ovviamente più duttile a spostarsi da mercato sono figure globali per eccellenza e quindi pronti a seguire le tendenze in un'economia che porta i segni della globalizzazione e accorta raccogliere meglio degli italiani le opportunità di sviluppo che le singole sistemi locali del lavoro
La dimensione le caratteristiche però assunte dal fenomeno come ho appena detto dell'emigrazione richiedono attenzione a due particolari problemi che tutti noi sappiamo all'inserimento e soprattutto all'istruzione per i ragazzi delle seconde generazioni
L'offerta sul territorio di agire di scuole di mezzi di trasporto pubblici ma anche di servizi socio sanitari appare irrinunciabile per chi non può contare sulla rete della famiglia degli amici
Pertanto è necessario pesa si adegui a nuovi bisogni e la domanda del territorio non è una domanda globale pagava domanda degli specifici territori dove queste persone più esposte
L'esigenza di accompagnare l'integrazione medio chiaramente dall'esame che abbiamo fatto elevato individuali sopra regolarizzate del due mila due
è strettamente rassicurante che ha l'ottanta per cento ripete abbia intrapreso un percorso di lavoro stabilizzazioni non si possono però nascondere dell'occupazione in tema di sicurezza
Tuttavia l'aumento della devianza per reati quali furti rapine contrabbando è da ascrivere soprattutto alla componente irregolari e io penso sinceramente tutti noi pensiamo che verosimilmente la componente irregolare non ha richiesto certamente un permesso di soggiorno
Ci sarebbero tante cose ancora da dirgli ma io ho abusato della vostra pazienza quindi vado alle conclusioni permettetemi di concludere potrei dire così credo pure essendo
Diciamo così con una metafora pur essendo noti i sintomi la diagnosi e ancora incerte
Quanto alle terapie non spetta a me ma ci sono tanti ministri qui presenti che possono
Trovarle giusto certamente
C'è una sostanziale convergenza sui modi strutturale da affrontare ma questo non basta
Cosa direbbe
Un buon medico
è opportuno ricordarlo
Un come dico direbbe più che puntare su una singola medicina miracolosa è necessario intervenire sull'abitudine radicata e lo ripeto sulle abitudini radicate sugli stili di vita incompatibili con lo stato di salute
Incompatibili con lo stato di salute del nostro Paese poi prescriverebbe una batteria di esame e confrontando principali indicatori disponibili con quelli di riferimento
Disporrebbe prescrizioni ancora più precisi i risultati ci saranno certo ma se tutti medico e medici e pazienti hanno fatto correttamente il loro dovere perché se poi i pazienti non seguono prescrizioni che evidentemente i risultati
E quanto abbiamo fatto noi non siamo dei medici ma quanto abbiamo fatto noi misurando analizzando fenomeni
Oltre che nell'apporto nella recente pubblicazione
Cento statistiche per il Paese indicatori per conoscere e valutare avendo come benchmark Europa per quanto riguarda il Paese e la media nazionale per le Regioni Revelli territoriali confini da parte nostra continueremo perciò ad assolvere con impegno
Al compito che ci spetta che è quello di garantire informazioni statistiche analisi adeguate per trasformarle in conoscenza
Per fornire
Spunti interpretativi e che deve decidere di interventi e a chi deve valutarne l'attuazione cioè sia ai quali si reca che ai cittadini per offrire a tutti misure
Che devono essere un punto di riferimento per un dibattito serio come tale
Siamo convinti che soltanto vedendo gli ostacoli e dove sono gli ostacoli individuando gli strumenti per rimuoverli e superarle si potrà percorrere con sicurezza la via accidentata che porta alla ripresa e che tutti noi auspichiamo grazie