Intervista a Donatella Poretti sull'audizione del Ministro della Salute e del Lavoro Maurizio Sacconi

Radio Radicale abbiamo qui con noi Donatella Poretti neo senatrice radicale eletta nelle liste del PD da un Donatella è appena finito di partecipare all'audizione del neoministro del welfare e della salute
Maurizio Sacconi che ha detto il ministro il neoministro in audizione sbaglia i senatori dalla Commissione
Beh intanto era la prima volta che si presentava giustamente si capisca e si presentava
Con questa nuova a impostazione della del ministero
Che non è più Ministero solo della salute Ministero del lavoro della salute e delle politiche sociali
Quindi un
Super accorpamento si potrebbe dire di una serie di e competenze che fino ad oggi non non si erano mai viste operare così insieme su questo poi ci sarebbe tutta un'altra cosa da dire lo stesso Ministro Sacconi ha cercato di difendere
Questa nuova impostazione però è una questione molto aperta perché poi
Oggi in Aula quando si è votato proprio sul il decreto il disegno di legge
Sulla sulla nuova organizzazione sull'organizzazione del Governo Berlusconi
Non si è votato un emendamento del senatore Marino perché l'ha ritirato per istituire nuovamente il Ministero dà la salute ma però il Governo act tanto un ordine del giorno in cui invece si
Valuta ha in ipotesi in prospettiva l'idea di ri
Re istituire il Ministero della salute quindi è una questione davvero un po'a Como molto aperta che per semplificare si rifà a tutta la legge Bassanini del mille novecentonovantanove in cui si diceva
Che questo dalla quattordicesima legislatura si sarebbe dovuto avere questo nuovo Ministero qua
Nessuno l'aveva fatto dalla quattordicesima già legislatura accenni
Il Governo Berlusconi né poi il Governo Prodi sia accolta invece l'occasione di farlo ora perché anche con un emendamento della Finanziaria due mila otto si è ribadito che dodici devono essere i ministri
Però insomma è ancora una questione abbastanza aperta del resto tutto l'intervento di Sacconi è stato tutto da un punto di vista proprio di di tempo dei redditi anche di
Di caricare in cui ci ha messo del del suo intervento è stato davvero un intervento di un lavorista quale quale Sacconi quindi soprattutto un'impostazione di come e il nostro sistema sanitario debba
è innanzitutto razionalizzare la spesa per poter offrire all'utente del servizio sanitario nazionale
Un servizio che si possa davvero chiamare il servizio sanitario insomma innanzitutto cercare in qualche modo di giustificare diciamo così l'ordinamento nel suo ministero
Esatto e anche anche intervenuto su un'altra materia decisamente scottante che è quella dei deficit
Del sistema sanitario e in particolar modo del deficit dei deficit delle Regioni
Esatto lui ha detto ancora le decisioni non sono state prese ma certo è che se si era detto che
Se non rientravano e i deficit derivava commissariate andrà pur fatto altrimenti a cosa serve dire certe cose in dare per una certa impostazione
Quindi anche questa vedremo poi alla prova dei fatti effettivamente quello che succederà perché no non è detto che invece sia così ricordiamo che la scadenza fra l'altro proprio di ore di giorni il nove giugno
Dovrebbero si dovrebbero chiarire le cose anche su questo
è una questione aperta perché vorrebbe dire commissariare delle Regioni
Ha lasciato per ultima anche da un punto di vista dei dei tempi e della dell'attenzione le questioni come si definiscono
Per semplicità
Eticamente sensibili
Le ha affrontate con con rapidità e anche perché poi sono temi su cui Sacconi fino ad oggi diciamo non lo conoscevamo a noi non sapevamo
Ha come come le avrebbe potuti affrontare credo cominciamo e cominciamo proprio dare da qui per andare proprio sul concreto sullo specifico i temi più cosiddetti eticamente sensibile la legge quaranta legge centonovantaquattro la ricerca scientifica e così via come la impostate che ha detto il ministro
Ha la premessa intanto sta a le deleghe su questi temi qui le belle che del suo ministero sono a Eugenia Roccella possiamo genera una legge all'indicazione politica
Cultura
Credo di sì e del resto non non ci potevamo aspettare niente di diverso credo da questo
Da questo Governo e nonna
Non entriamo ovviamente in questa decisione che poi è stata quella degli elettori e ora la vedremo alla prova dei fatti
Però due e soprattutto un annuncio sulla legge quaranta che ha dato oggi e il Ministro Sacconi credo che invece ci debbano fortemente preoccupare
Sulla legge quaranta lui ha detto che si trova di fronte a delle linee guida
Emanate dalla ministra Turco e che secondo lui li pongono
Un a problema aggiudichi dico formale
Cioè l'autorizzazione della diagnosi pre-impianto con le linee guida secondo lui è una cosa che non poteva essere fatta con delle linee guida
Io sono intervenuta sono riuscite a intervenire oggi è davvero fatto un intervento e si dice glielo proprio detto col cuore in mano e l'ho pregata di ripensare a questa decisione perché
Ricordando anche come sono andati a i fatti il Ministro Turco è intervenuto con un ritardo colposo e
Sulle linee guida le la legge quaranta prevedeva che almeno ogni tre anni queste venissero rinnovate almeno
La Turco non l'ha fatta alla scadenza cioè ad agosto del due mila sette l'ha fatto nell'ultimo al davvero negli ultimi giorni del della suo mandato elettorale del suo mandato ministeriale
E l'ha fatto però semplicemente accogliendo e scrivendo quelle che erano le indicazioni degli dell'Istituto superiore della sanità del Consiglio superiore della sanità
E accogliendo anche quelle che erano state le sentenze dei tribunali di Firenze di Cagliari e infine del TAR del Lazio e il TAR del Lazio soprattutto aveva
Cancellato le linee-guida precedenti soprattutto nella parte in cui si vietava la diagnosi pre-impianto perché una norma secondaria cioè le linee guida di una legge
In cui non c'è il divieto della diagnosi pre-impianto le una norma secondaria le linee guida non possono mettere un divieto che non sta scritto nella legge possono semplicemente disciplinare organizzare regolamentare
Quello che sta scritto nella legge ma non vietare una cosa che non è vietata dalla legge
E soprattutto cioè rintervenire rigettare la diagnosi pre-impianto che ribadisco dovrebbe esser fatta però per legge
Che senso avrebbe che da un punto di vista politico che significato ha intanto ricordo che la legge quaranta attualmente concede permette di accedere alle tecniche di fecondazione assistita soltanto copie
Sterili poi inferti lì nonna portatori di malattie genetiche
Quindi in questo momento stiamo parlando praticamente del nulla cioè stiamo parlando di poter accedere a diagnosi pre-impianto
Da parte di coppie che hanno problemi di sterilità di infertilità e son pure portatori di malattie genetiche un caso che ci si
Verificherà una volta ogni e chissà quando
E invece se noi e se il ministro se il Governo decide di mettere questo divieto
A che vuol dire a genitori dovete avere un figlio malato perché vivi e chiamo l'accesso a queste tecniche
Vuol dire che ho questi genitori non avranno un figlio oppure andranno all'estero e credo che sia davvero folle pensare di intervenire in questo modo
Altra cosa invece la legge centonovantaquattro centonovantaquattro cui ha detto la cosa che ormai è un
Davvero uno un ritornello che inizia anche a diventare
Pesante sul fatto che debba essere applicata appieno
Applicata appieno cosa vuol dire ognuno se la tira se la da da dalla sua parte
E io allora ricordato che la piena applicazione vorrà anche dire intervenire sulla contraccezione quindi prevenire sì l'aborto e prevenirlo anche con la contraccezione d'emergenza
Lega si pillola del giorno dopo e poter accedere a questa prima del giorno dopo anche abolendo la ricetta e soprattutto di affrontare l'annosa questione dell'obiezione di coscienza perché
Se in alcune regioni c'è soltanto uno o due medici su dieci che fanno interventi di di interruzioni volontarie di gravidanza vuol dire che
è difficile che che la legge sia completamente pienamente applicata o meglio vuol dire che è difficile per una donna ricorrere a questa legge cento novantaquattro
E poi altri temi che lei ha cercato di
Di affrontare sono quelli della liberalizzazione dei farmaci
Il decreto Bersani ha permesso quanto meno che i farmaci da banco e quelli
Senza obbligo di prescrizione medica possano essere venduti anche fuori dalle farmacie e già il Ministro Sacconi è intervenuto dicendo che secondo lui le farmacie devono essere assolutamente
Devono essere una garanzia e devono essere dei luoghi di preciso e sanitaria devono in e che
Tutta la vendita dei farmaci debba rientrare farmaci io credo che
Le due cose non siano
In
Lotta tra di loro cioè che le farmacie si trasformino in presidi sanitari e che questi farmaci da banco siano venduti fuori dalla farmacia non non non non debba per forza fare a cazzotti i professori
E sugli ordini professionali che sono intervenuti anche perché proprio visto che si parla con un lavorista forse il caso che almeno lui se ne parla prenda a cuore questa questione perché sarebbe ben strano visto che pareri propose con i pallet molto spesso di
Flessibilità sul mercato del lavoro poi sul mercato le professioni che non si parli di flessibilità sulla flessibilità a senso unico
Infatti io credo di avergli lanciato questa questa questo segnale questo messaggio e qui spero che l'abbia raccolto si è preso appunti non so quanto
Era a conoscenza di una vicenda che apparentemente piccole marginale
Però credo che sia sintomatico a poi alla fine del nostro sistema e della del nostro idee e di come vanno le cose in Italia quando tutti ci dicono per le politiche liberali è che poi in quanto lo dicano in campagna elettorale quanto poi
Nel deposito degli atti parlamentari e negli interventi legislativi invece si vada decisamente nelle direzioni opposte
In casa e questo gli ordini l'istituzione di nuovi ordini professionali in campo sanitario si tratta di ordini professionali infermieristici e gli altri ed il principio di professioni sanitarie
Che è una misura che risale al due mila uno si parla del Governo Berlusconi
Fece un disegno di legge per istituire questi nuovi ordine lo mandò come pare per avere un parere dall'Antitrust e l'Antitrust gli disse che non era proprio il caso di farne nuove di ordini
Perché non avrebbe non sarebbero state una garanzia per l'utente del servizio sanitario nazionale ma sarebbero stati altresì soltanto un blocco per accedere al mercato del lavoro da parte di questi nuovi professionisti
Il Governo Berlusconi andò avanti il Parlamento all'epoca unito a destra e sinistra votò questo provvedimento e rimando alle istituzioni ad un decreto che avrebbe dovuto fare il Governo Prodi appena si insediano
All'epoca il Governo Prodi decise di rimandare di un anno
L'istituzione di queste nuove figure di questi nuovi ordini professionali
E lo fece perché disse pestiamo rintervenire endo più in generale all'epoca si parlava di una riforma Mastella sugli ordini professionali poi tutto andato a mare
Però di fatto rimando questa cosa e questi ordini ancora non sono stati fatti corretto andare fiume alcune aste
Tutto è finito con Mastella pure questi ordini professionali
Ora gli ha segnalato amministrativo ora a ritorna tra virgolette la palla al governo di nuovo per lo sconto quindi a questo punto vedremo appunto contro il in quanto sono a favore delle liberalizzazioni su questi settori delicati
E vedremo credo che questo sia uno di quei classici piccoli esempi di cartina al tornasole no dove Paci misura
A davvero la la le politiche liberali davvero in Italia c'è bisogno di nuovi ordini professionali
Io ho detto quanto meno si rilegga quel parere dell'Antitrust
L'Antitrust non non è un'organizzazione così di
Di pazzi scatenati e scalmanati ma credo che sia fatta apposta per segnalare
Proprio il Governo e al Parlamento
Se c'è necessità di intervenire con politiche in modo rispetto che in un altro e credo che quanto meno vada letto e valutato io lo scrisse in un ordine del giorno che Governo Prodi decise di
Non accettare e che il Parlamento la volta scorsa buttò tutto no guardi compattamente contro
Io avevo chiesto a Sacconi quanto meno di andare a a aprire questo dossier e di non istituire nuovi ordini professionali che fra i propri lavori più assoluta di ce lo dica all'Ispra eletto nelle liste del PD