Il "new deal" verde di Obama. Intervista a Gianni Silvestrini

New deal verde rivoluzione ambientalista rivoluzione ecologica così i giornali italiani annunciano la svolta del neo Presidente statunitense Barack Obama che ha firmato l'ordine esecutivo con qui autorizza la California altri tredici Stati a fissare standards più se veri sui gas di scarico delle automobili una decisione che capovolge la linea seguita dall'Amministrazione Bush con l'obiettivo ha detto il Presidente Obama di ridurre l'inquinamento di alleggerire la dipendenza degli Stati Uniti dal petrolio estere dica creare anche nuovi posti di lavoro nel settore dell'automobile dando una chance a un'industria a un settore che è pesantemente colpito dalla crisi globale dobbiamo avere il coraggio di cambiare ha detto Obama e aiutare i costruttori americani a tre Grassi al futuro vogliamo come in tale questa nuova politica che si annuncia dell'Amministrazione Obama con Gianni Silvestrini direttore scientifico delle Kyoto Club e direttore della rivista quale Energia buongiorno dottor Silvestrini
Buongiorno a voi lo ricordiamo per chi ci ascolta se non sbaglio lei è stato anche direttore generale del Servizio inquinamento del Ministero dell'Ambiente dal due mila due mila due è stata anche consulente del Ministro Bersani quando era al Ministero dello sviluppo economico ecco
Lei come come commenta questa come come commenta come come valuta questa nuova politica che si annuncia che non riguarda tra l'altro sul settore dell'auto perché il Presidente Obama ha parlato anche di risparmi energetica per quanto energetico per quanto riguarda
Le costruzioni fabbricati a partire da quelli dell'Amministrazione quindi insomma è una una svolta a tutto campo
è una svolta decisa ad interessante che tra le primissime iniziative di Obama ci sia questa proprio assegnare l'importanza che due attribuisce a questo cambiamento
E la Campania ha deciso di ridurre del trenta per cento il consumi massimi di automobili entro il due mila sei ricerca bloccata
Proprio da Bush
E adesso viene dato il via libera in realtà poi c'è un iter per cui richiedere valutare la situazione da Grifone gli altri tredici Stati ma insomma tutto fa pensare che questo significhi rubo solo quella cosa che credo che i centri pieno interessante
Sia proprio l'atteggiamento ottica
Delle catatonico ormai passava perché credo che anche loro stiano cambiando ma insomma fino a poco tempo fa dice quando lei correttamente sarebbe come chiedere a un malato di cancro di sospendere la chemioterapia e andare a correre la maratona
In realtà la posizione di Obama esattamente l'opposto cioè rispetto alla crisi così profonda mondo turistico l'unico modo di sopravvivere ed in cambiare radicalmente e di puntare il verso obliqui molto più efficienti che riducono le importazioni di Petroni peritati uniti riducono
Le bollette per i cittadini americani consentano alle industrie americane di reggere dunque la concorrenza dei giapponesi perché queste edile
L'allora la sfida che le case americane non avevano capito per tempo ecco quindi
Lo dico perché anche in Italia c'è questo questa
Posizione purtroppo in una in Confindustria Pato Ecofin tutto diverso tra ne critica e quindi non possiamo permetterci
Delle sfide ambientali come quelle che si propone l'Europa in realtà e bisogna capire che
E proprietario una riconversione industriale che tenga conto di quelli che sono i picchi di
Perché intendere nel tema del
Riduzione emissioni di gas serra che si può operare con la conversione che ci consente poi di reggere la competizione internazionale si
Obama va anche oltre confine gli Stati Uniti perché si è rivolto anche al resto del mondo in particolare alla Cina e all'India sono due grandi Paesi che stanno sviluppando di lutto introdotto mobility che ha parlato anche Dida necessità di costituire una coalizione globale
Sì questo è l'altro elemento che ritengo decisivo sappiamo che a dicembre a Copenhagen che si dovranno
Definire i contorni di questo che ci sia per il post Kyoto al due mila venti
L'Europa si presenta con le carte in regola perché deciso unilateralmente di ridurre del venti per cento disposta anche al FAS al fare al trenta per cento questa riduzione se si trova l'accordo internazionale
Gli Stati Uniti dicono cambiata pagina ora anche noi siamo della partita e vogliamo impegnarci il messaggio è proprio a Cina India e che giustamente finora avevano detto ma perché mai dovremmo impegnarci noi sei Stati Uniti non
Non hanno deciso di accettare un proprio obiettivo di riduzione ecco la vera partita sta nel capire in che modo
è possibile ragionevolmente chiedere non tanto una riduzione di emissioni a Cina India ma una riduzione del tasso di crescita progresso vivo in modo tale da
Ancorare tutti i Paesi del mondo in una strategia di contenimento di emissioni che consenta entro il due mila venti di avviare una riduzione complessiva delle missioni se
All'India ma pensiamo anche ad altri Paesi che in questi anni avevano era stato stati protagonisti di uno sviluppo in poi importate pensiamo Sorbana Sile ecco seguiranno saranno di spostiamo ente sentono un tavolo e a negoziare anche questa riduzione dello sviluppo o come dire riorganizzazione dello sviluppo
Diamo conto di questi Paesi già hanno delle esperienze interessanti che dimostrano alla loro attenzione a percorsi alternativi
Il Brasile e storicamente a trent'anni il paese leader nel mondo della produzione di etanolo la canna da zucchero la Cina per esempio negli ultimi anni ha a
Verrà montato un colpo d'acceleratore incredibile alla installazione di impianti eolici e per quanto guarda produzione celle solari ed entrare al leader mondiale quindi
Credo che anche questa transizione o alcune unica in Paesi come appunto Cina India Brasile Indonesia possa essere
Fattibile e credo che però una
Grossa attenzione debba essere prestata dall'Europa etniche nel nel facilitare questa transizione e il documento del dalla prossima mio europea si è aperta a a firmare prevede proprio una l'attenzione anch'
Economica loro c'è un'altra questione su cui volevo sollecitarla perché almeno stando a come riportano oggi i giornali in Italia questa decisione del Presidente Obama mi sembra che però si parli solamente di industria dell'auto e quindi di traffico privato ecco però va bene costruire macchine più piccole più pulite è però forse bisognerà beh anche in quell'ottica di riduzione dei consumi puntare anche a me sul sul traffico voglio ridurre il numero delle automobili sommando indiciamo sarà
Se in maniera semplice
Se in questo momento giace sta alter tendono ad uso e consumo di benzina e litigare a seguito del della lotta al prezzo del petrolio ma in re tant'è vero non basta avere automobili deficienti bisogna ripensare al sistema di trasporto pubblico che effetti uniti salvo alcune eccellenze pensiamo a New York
In molte città e efferenti deficitario pensiamo ad esempio
E comunque più in generale le ferrovie sono state larga parte smantellate quindi
Se si vuole fare un serio ragionamento sul settore dei trasporti il comparto auto efficienti ma effettivamente va
Fortemente potenziato il trasporto pubblico ad offrire
Un'opportunità chi vuole spostarsi questo significa anche delle ragioni di tipo urbanistico perché
Definiti dominus sprawl c'è la discussione
Dei diritti e sulla su larga scala e questo rende più difficile e l'Expo dovuto cioè il il raggiungimento di obiettivi ambiziosi del taglio del
Le missioni implica una possibile riforma di carattere tecnologico ma anche ripensamenti Anna al modo appunto
Aspetti più ampi come sono quelli
Del dell'urbanistica del trasporto pubblico penso che questo sarà una visto che Obama ha lanciato obiettivi anche molto radicale come l'ottanta per cento di riduzione delle emissioni di gas serra del due mila cinquanta c'è fra quarant'anni
è evidente che la riflessione sarà molto più ampia del Guatemala innovazione tecnologica riguarderà le le infrastrutture probabilmente riguarderà anche gli stili di vita rumors
Lei prima accennava a possiamo dire che sicuramente riguarderà le stesse lì di vita e in lei prima accennava alla anche Alitalia insomma noi i in Italia siamo pronti a una rivoluzione che anche culturale perché cambiare lo stile di vita diventa anche una una è una vera rivoluzione culturale
Ma il l'Italia col resto d'Europa avviato un processo in Italia molto timidamente con risultati ancora molto modesti dove
Nel c'è stato un colpo d'acceleratore
Come per esempio definendo un percorso di incentivazione nelle fonti rinnovabili sono il risultato in fotovoltaico
L'anno scorso abbiamo fra duecento megawatt che era più o meno venti volte quello che si è vista l'amenità alle solamente fino al due mila e sei quindi
Quanto c'è un percorso chiaro poi liquidativa risponda in maniera molto efficace non c'è che è successo anche costi frigoriferi negli ultimi dieci anni
Con una cambiamento totale persone provare mercato
E quindi anche nel nostro Paese cioè se questa combinazione tra quello che può fornire innovazione e cammin definita comunque quando pensiamo al settore trasporti di cui si parlava prima pensiamo alle nostre città più
Paragonando ecco a molte situazioni del del centro Europa in cui il traffico è completamente diverso in cui trasporto pubblico gioca un ruolo molto maggiore in cui la bicicletta tanto
Marginalizzata bicicletta
Copre il venti venticinque per cento di spostamenti incita importanti del centro Europa allora
Rispetto a questo credo che effettivamente bisogna ripensare anche appunto
Agli stili di vita ovvie prima offrire cittadini l'opportunità perché altrimenti
Perché è un voto difficile quasi eroico un percorso individuale bisogna apprezzare ci termine differente certo l'ultima domanda che le volevo fare anche nella sua qualità di direttore scientifico del
Del Kyoto Club anche in vista della dell'appuntamento di cocaina che nel prossimo autunno dell'accordo di Kyoto che cosa fa aggiustato sull'Est in base dell'esperienza di di questi anni
Ma per colui che ha di Kyoto che tra l'altro cinque ne versa io
Del per della entrate in vigore sedici febbraio come che potrebbe a Roma il Campidoglio
Il dodici di di febbraio avremo una iniziativa aperta una riflessione sullo sviluppo delle fonti rinnovabili
Dei diciotto diciamo che l'elemento che però era implicito sto nella nella all'atto stesso per la firma del protocollo
Era il fatto che riguardava solamente i Paesi industrializzati ma la logica allora era nel novantasette quando avete firmato il protocollo di Kyoto
Iniziamo con un impegno
Che riguarda i Paesi industrializzati
Una volta che scienza del primo pezzo di di di strada dopodiché erano coinvolti anche Paesi in via di sviluppo che giustamente dico partite voi che siete i maggiori responsabili di questo disastro
E quindi da lei implicito in Kyoto una avvio di una fase due e credo che elemento fondamentale che non va perso e il fatto che ci debbano essere degli obiettivi quantitativi perché la differenza tra un impegno
Di carattere volontario e il fatto di filiere dei degli obiettivi sta proprio nel fa nel un fatto che a livello volontario
Ci può essere o non ci può essere procedimento risultati gli Stati Uniti hanno agito a livello volontario e non hanno raggiunto i risultati
Se si definiscono dei dei target paese per paese
Si può individuare una
Traiettorie un percorso di riduzione che consenta hanno mai tanto sedicenni di evitare appunto che si è raggiunga significa
Fino ad adesso catasto grazie dottor Silvestrini e ringraziamo Gianni Silvestrini direttore scientifico del Kyoto Club direttore della rivista quale Energia