Sussidiarietà e piccole e medie imprese

Pronto allora se ci accomodiamo
Diamo inizio a questa
Presentazione del rapporto
Annuale della Fondazione per la sussidiarietà che quest'anno è dedicato al tema
Sussidiarietà e piccola impresa e ci sono un po'di sedie qua perché in piedi quindi
Sussidiarietà e piccole imprese piccole e medie imprese che
L'anno scorso l'avevamo dedicato rapporti alle riforme istituzionali
Si era in attesa di riforme che ancora però non sono avvenute però era un tema caldo e quest'anno
Anche prima della crisi si era pensato a questo tema che è diventato di stretta attualità proprio per il fatto che in un momento in cui
Vengono meno le certezze finanziarie
Le grandi imprese in Italia su quello che sono
Un'attenzione
Al mondo delle piccole e media impresa e che tutti dicono virtuose ma che poi dopo pochi interrogano mi sembra fondamentale allora il convegno di quest'anno a il rapporto
Allo scopo di aprire uno squarcio su quello che il desiderata di questo mondo
Un mondo che appunto come descrivevo stamattina sul Riformista essendo un po'Cenerentola
Però dopo nel momento giusto diventa utile diventa il punto in cui ci si attacca quando non siano altre certezze
Ma è importante capire ed è questo il modo per uno scopo che cosa vuole questo mondo al di là di dati oggettivi il rapporto si soffermerà a
Descrivere quali sono le attese e quali sono
Le concezioni che abitano in questo mondo perché quindi questo mi sembra la premessa
Detto in un un ambiente come questo perché questo mondo possa essere aiutato ascoltandolo
Do quindi la parola innanzitutto per l'apertura lavoriamo Orizio Lupi vicepresidente della Camera dei Deputati che ringrazio molto per l'ospitalità della sale del convegno
Buongiorno a tutti grazie al
Professor Vittadini la Fondazione per la sussidiarietà che
Ha scelto di questa sede per
Presentare il terzo rapporto sulla sussidiarietà succedere Tai piccole e medie imprese porto anche il saluto il Presidente Fini che mi ha pregato anche di leggere un suo breve messaggio che ha inviato al professor Vittadini prima ci devo salutare in questo l'albo netti che qui presente che non solo è questore della Camera ma con me e con tanti altri amici penso all'onorevole Sposetti onorevole Vignali o nel fare e sono non cito tutti
è protagonista ormai da anni del al presidente alla presidente Aprea e protagonista ormai da anni dell'intergruppo parlamentare con la per la sussidiarietà che lavora
Intensamente dal due mila e tre in Parlamento e che vede
Come Segreteria scientifica il supporto della Fondazione per la sussidiarietà e la collaborazione tra l'altro ormai da
Tre anni con tantissime altre fondazioni per che danno supporto scientifico al lavoro del del nostro intergruppo
Il Presidente Fini dice gentile Presidente desidero ringraziarla vivamente per il gradito invito a presenziare al Convegno per la presentazione del Rapporto sulla sussidiarietà a due mila otto dal titolo sussidiarietà è piccola e media impresa
L'indagine della Fondazione da lei presieduta pone in risalto l'importanza del principio di sussidiarietà applicato al Governo dell'impresa in vista di una maggiore efficienza e competitività del sistema produttivo italiano
In questo momento di intenso dibattito sulla necessità di rilanciare l'economia ritengo importante il contributo che questa iniziativa può dare per individuare le implicazioni del principio di sussidiarietà all'interno della realtà imprenditoria italiana
Mi è gradita l'occasione per inviare miliare a lei gentile Presidente a tutti in partecipanti i miei migliori più cordiali saluti ente mentre gli auguri più sinceri per il migliore esito dei lavori programmati Presidente Gianfranco Fini
Prendo spunto anch'io nel
Portare il il mio saluto da un passaggio del
Di quanto detto dal Presidente Fini
Questa indagine sussidiarietà questo terzo rapporto sulla sussidiarietà sussidiarietà piccole medie e piccole e medie imprese viene in un momento particolare che noi tutti conosciamo e quello ovviamente di una profonda crisi
Economica finanzino anzitutto finanziaria mondiale che
Ha rimesso un po'in discussione tutte le certezze o le tante certezze su cui molti
Politici istituzioni professori avevano e su cui si concentravano tutte le tutti i confronti discussione negli anni passati
Penso fra uno fra tutti al grande tema del nanismo delle piccole e medie imprese per anni non
Non
Decenni ma penso solo a
Qualche anno fa
Si accusava il nostro sistema imprevedibili economico imprenditoriale italiano di essere troppo piccolo e quello che è sempre stato
Il paletto il supporto uno dei pilastri della forza della nostra economia dal dopoguerra a oggi la piccola e media impresa i distretti produttivi non erano visti come una
Un Plassas come una
Una positività un'eccellenza del nostro sistema ma rischiavano di diventare il secondo l'analisi di molti un freno allo sviluppo del
Dell'economia
Paradossalmente è sotto gli occhi di tutti
Questa crisi economica invece innanzi finanziaria ed economica messo proprio in alcuni Paesi e ci sono alcuni Paesi che sono diversi nell'economia mondiale da altri Paesi ha messo proprio in evidenza
Quella che sembrava essere un difetto un limite l'ha messo in evidenza con una grande forza del sistema Paese
Faccio un esempio fra tutti poi ascolterò con molto interesse e attenzione il rapporto sulla sul terzo rapporto sulla società due mila otto il tema del credito
Quello che è una delle caratteristiche nella storia del nostro Paese tra l'altro proprio per la identità i valori di questo Paese penso a tutta la tradizione cattolica o quella riformista socialista che
Partiva dal territorio e e pensava la finanza al servizio del
Piccola e media impresa del cittadino del
Dell'abitante di un luogo
Che ha anche questa che era stata accusata di debolezza oggi ritorna ad essere un punto di riferimento certa o penso alle banche di credito cooperativo penso a tutto il grande tema delle banche popolari
Che sistema finanziario che non si trova in altri Paesi del mondo ma che invece ha una forte una grande caratteristica
Locale e
Peculiare nel nostro Paese ecco allora io credo che questi
Brevissimi esempi ci dicono come
Il contributo che questo rapporto e la riflessione del convegno di oggi ci può
Può dare un contributo molto attuale
E in particolare può rispondere a questa domanda su cui tra l'altro so adesso faccio anche perché vedo Sposetti ne abbiamo discusso a lungo nell'intergruppo so che anche l'intergruppo parlamentare la sussidiarietà sta aprendo una forte riflessione
La
Busse dobbiamo ricostruire la nostra economia da o il nostro Paese su pilastri più
Forti su pilastri più solidi
Se la crisi non è solo tragedia dramma ma è anche una grande opportunità per un Paese di ripensarci di ricostruire l'appunto da fondamenta più solide la sussidiarietà
Può essere o deve essere uno di questi pilastri o è solo quel tema che viene riservato adesso perché è di moda alle
Tavole rotonde alle discussioni di alcuni intellettuali o di alcuni politici istituzioni che hanno una sensibilità al tema della sussidiarietà
Oppure il grande tema per tradurlo
L'economia sociale di mercato che è uno dei grandi temi che ha visto questa storia di nel nostro Paese svilupparsi negli a dal dopoguerra ad oggi o è ancora prima alla fine del
Del del del appunto dell'Ottocento agli inizi del Novecento è ancora attuale ed è una risposta attuale
Molto attuale alla crisi che stiamo attraversando ed è uno dei punti ivi su cui ci si può o si può guardare con positività al futuro di questo Paese
Ecco io credo che
La giornata di oggi ed è per questo che la Camera dei deputati ha ospitato volentieri come fa ormai credo di come tradizione comune entro di riflessione di questo genere possa aiutarci a muovere i primi passi o a fare una riflessione fondante
Il sulla strada del del ricostruire questa casa da fondamenta
Più solide
Ascolterò con molta con molta attenzione allora i risultati del e ascolteremo con molta attenzione risultati di questo terzo rapporto sulla sussidiarietà
E ancora ringraziandovi della vostra partecipazione qui alla Camera dei deputati vi auguro un buon lavoro
Prima della presentazione del rapporto sentiamo ancora i saluti di Giuseppe Tripoli segretario generale dell'Unioncamere l'Unioncamere insieme alla Cariplo lo sponsor di questa ricerca che ci assistiti anche sul piano
Scientifico e tecnico con la sua grande competenza e lo ringraziamo comuni di tutti
Grazie professor ma Vittadini buongiorno a tutti io porto il saluto dell'Unioncamere il del presidente Mondello che non può essere un po'partecipare che oggi perché e all'estero
Ed è anche una testimonianza dell'attenzione con cui il sistema camerale l'intero sistema camerale
Segue partecipa a questo tema della sussidiarietà i temi che oggi verranno affrontati e discussi ed è anche segno dell'apprezzamento nel profondo alla al lavoro che la fondazione della sussidiarietà
Ha condotto e sta conducendo da un po'di anni su questo tema perché vedete
Dietro sussidiarietà quando si parla di sussidiarietà spesso se non la si riduce ad un'idea generica che si mette come cappello a tante a tanti discorsi a tanti temi atta anche a tanti sesti normativi
Al a limiti c'è un'idea della sussidiarietà quasi che fosse un anzi
Sistema di regole della geometria del potere
Della della distribuzione del potere tra Stato Regioni Province Comuni eccetera o tra Stato e società del resto l'aggettivazione verticale orizzontale facilità quest'identificazione con la della sussidiarietà come fosse un sistema di regole di regole geometriche quasi
Invece ecco quello che la fondazione della sussidiarietà
Come lavora fatti in questi anni che noi condividiamo profondamente scavare a fondo
E rintracciare un P tre rintracciando dietro quest'idea della sussidiarietà invece una concezione complessiva più complessiva dell'uomo del suo agire nel suo operare nella società nell'economia nello Stato eccetera ed è a questa concezione
Forte e vitale
Che a noi sembra bisogna far riferimento quando si parla di sussidiarietà del resto anche questo rapporto
Questo terzo rapporto scava continua a scavare articolando i contenuti di quello che
Questa concezione della sussidiarietà attorno a temi fondamentali al tema della libertà alte della libertà anche intesa come libertà di costruire non solo libertà da
Libertà difensiva ma anche come libertà intesa come capacità attiva al tema della responsabilità al tema del coinvolgimento delle delle persone delle risorse che non è appena solidarietà cioè non è un andare
Ma è un coinvolgere un partecipi a nella parte c'è parte CIPAG attivamente alla costruzione delle cose
Ecco e qui credo che sia diciamo così profondamente ecco cioè giusto corretta come visione anche della realtà dei fatti dell'economia del nostro Paese e dire che
Peggio altri al fondo questa concezione più che
Rintracciare i singoli comportamenti di atti o atti di istituzioni o di soggetti rintracciato approprio nella modalità profondo con cui si è generato lo sviluppo economico nel nostro Paese che con la modalità profonda che veniva richiamata
Dal Presidente l'UPI pocanzi che fatto da questa realtà veramente estesa importante
Di piccole e piccolissime imprese micro impresa di lavoro autonomo di reti di distretti se tutto quello che ha fatto lo sviluppo economico italiano in questi in questi anni
Che e una realtà e l'asse centrale attorno a cui si è sviluppata
Poi la la realtà della nostro del nostro sistema produttivo l'asse che è stato diciamo Lella il baricentro di fondo di tutte le trasformazioni che sono accadute come testimonia del resto questa straordinaria capacità che questa realtà ha avuto anche in anni recentissimi
Di ristrutturarsi per competere
E gli anni due mila due mila sette è stato una profonda riorganizzazione che ha consentito a questa realtà non solo di stare di stare in piedi ma di
Riacquisire performances anche competitive di grandissima importanza
Il fondo spose c'è se come sempre più ci si sta rendendo conto questa è una realtà che non solo e molto confacente
Questa questa modalità di articolarsi in dimensioni molto piccole flessibili di impresa non è solo confacente a questo diciamo a questa caratteristica tipica dello spirito italiano
Autonomia responsabilità costruttività creatività neanche forse un elemento costitutivo del successo delle produzioni del nostro made in Italy che sono tutte produzione non seriale ma tutte
Taylor Mad per così dire successo il made in Italy è proprio il fatto che ognuno ogni cliente abbia un abito su misura per sé ovunque nel mondo
E allora e chiudo una riflessione
è chiaro che questa è una tempesta nella quale ci troviamo che a
Origini in modalità e quindi ipotesi possibilità di soluzioni che sfuggono alla
Anche al Governo non solo del degli operatori delle imprese malgoverno anche al sfuggono alla
Alla possibilità di governo dei Governi nazionali
Ci sono una serie di nodi che se non si sciolgono i quali è difficile dire che si vien fuori da questa tempesta però certamente per quello che riguarda l'Italia
Puntare oggi sul valorizzare ancora questa realtà questo patrimonio che un patrimoni competenze di professioni da e di lavoro anche perché
Richiamo non dimentichiamo che un quarto circa per lavori italiane lavoro autonomo quindi puntare su questa realtà per uscire per uscire prima per uscire meglio dalla crisi è fondamentale
E allora come camere di commercio abbiamo a compassione accompagnando in queste prime emergenze
L'emergenza del credito veniva richiamata pocanzi supportare le piccole imprese perché evitino di entrare in una difficoltà di liquidità e di credito con le banche abbiamo
Il stanziato con uno stanziamento di fondi non ci ha mostrato ordinari negli scorsi mesi
Tra i centocinquanta e duecento milioni di euro aggiuntivi per sostenere i confidi che la rete sussidiari appunto di sostegno poi alle piccole imprese
E questa è la prima emergenza ma ce ne sono delle altre c'è il l'esigenza di presidiare i mercati internazionali e quindi di aumentare concentrare gli sforzi perché non si perdono le quote di mercato che sono state acquistate e acquisiti in questi anni
Con in picnic aiuti sostenere quindi e finanziariamente economicamente soprattutto concentrando gli sforzi delle istituzioni e delle realtà che aiutano ad andare all'estero
C'è l'esigenza di semplificazione avvertiti si vada alle imprese in questa fase perché è chiaro che per una piccola impresa cambia molto se si sente lo Stato a fianco se lo sa o si sente lo stato di traverso
E sentirsi lo stato di traverso che poi è l'antitesi della sussidiarietà
PESC passa molto spesso attraverso non tanto il volto dello statalismo della della della mano pubblica passa attraverso il volto banale del burocratismo e della mole di adempimenti ecco su questo stiamo lavorando
Così come il tema tragico dei tempi di pagamento della pubblica amministrazione che strangola le piccole imprese costringendola a pagare e a sopportare il peso di tutti terzo ultimo punto
Diciamo di queste esigenze che cominciano ad avvertirci in modo foche si sentono adesso in modo forte su cui visto anche il previsto il luogo dove ci troviamo una su un appello perché ci sia un no delle soluzioni utili per le piccole imprese il coinvolgimento dei lavoratori delle piccole imprese negli strumenti per il welfare per il lavoro che si stanno ri articolando su cui si sta riflettendo
Non ha senso che ci siano tutele e strumenti tipo la formazione il reinserimento né per Consiglio lavorativi
Strumenti di domanda e offerta che nonna coinvolgano anche i lavoratori delle piccole imprese
Ecco questo né esigenze che
Cass succo su cui oggi concentrare l'attenzione perché ci sia diciamo una forte valorizzazione oggi del ruolo della della realtà delle piccole e medie imprese come realtà
Che e un assetto da giocare ancora una volta se lo si saggio car bene in questa fase ecco perché è importante credo questa riflessione questo rapporto questa riflessione che la fondazione della sussidiarietà oggi ci costringe un po'tutti a fare su questo tema grazie
Grazie io Giuseppe Tripoli e do la parola allora Carlo lauro ordinario di statistica dell'Università Federico II di Napoli che ha curato per la
Fondazione
La rilevazione la ricerca
Presenterà quindi
Visti i risultati
In un giorno
Due parole su
Questa prima slide
Abbiamo scelto il ritratto
Di Luca
Pacioni insomma
Possiamo considerare come
Il padre della moderna economia aziendale ma anche per le sue attitudini matematico
Statistiche in qualche modo è stato uno dei precursori della statistica in qualche modo
Vuole essere l'emblema di questo rapporto che fa riferimento anche all'uso di strumenti di analisi multidimensionale partendo dal presupposto che il concetto di sussidiarietà non è un concetto
Semplice da misurare un concetto che si esprime attraverso molte
Dimensioni
Quando questa ricerca è stata concepita e realizzata come
Ricordava prima il proprio Vittadini non era ancora esplosa quella crisi finanziaria
Che sta oggi coinvolgendo tutto il mondo tuttavia proprio in conseguenza della crisi il motivo ispiratore della ricerca ossia l'attenzione alle dinamiche dell'economia reale e del mondo delle piccole imprese
Si rivela oggi di straordinaria attualità intero una società non può pesco sostituirsi dal basso secondo il principio di sussidiarietà data la peculiarità di menzionare delle nostre aziende mentre sono numerosi contributi presenti letteratura da a proposito dell'applicazione del principio di sussidiarietà alla concezione di Stato al mondo delle istituzioni e delle imprese non profit pochi invece sinora sono stati tentativi di indagare le implicazioni del principio di sussidiarietà per la realtà produttive e imprenditoriale questo lavoro costituisce dunque un tentativo di affrontare approfondire questa tematica a oggi ancora poco esplorata il rapporto
Si propone in particolare di esaminare quali siano i fattori capace di rendere competitiva una piccola impresa incentivi avvenimenti hanno dimostrato qualora ce ne fosse ancora bisogno che il paradigma della massimizzazione del pro do tipico della grande impresa quotata in borsa può talvolta condurre a risultati perversi specie se applicato alla realtà delle piccole e medie imprese
L'ipotesi del lavoro
E invece che alla base della
Attività imprenditoriale vi sia uno slancio una vitalità e uno spirito che non si possono in alcun modo ridurre alla mera ricerca del massimo profitto della teoria neoclassica in accordo con questa ipotesi antropologica la competitività della piccola impresa deve essere collocata
All'interno di una concezione sussidiaria che in questo contesto si esprime secondo due dimensioni tra loro complementari come se si potesse leggere filtri diciamo proiettato in questa prima slide
Cioè la prima dimensione quelle interne all'impresa consiste nella valorizzazione delle persone che guidano l'impresa e che vi lavorano apportandovi i loro e le ideali i loro legami e sistemi relazionali
In questa visione la centralità della persona non è strumentale ma è un valore in sé che origina dalla sua libertà e per questo non è manipolabili ma al contrario può e deve essere sempre promossa
La seconda dimensione sussidiaria della competitività che fa riferimento a rapporti dell'impresa con l'esterno si fonda sulla convinzione che nell'epoca dell'economia della conoscenza
La forza competitiva l'impresa si basa sempre più sulla sua capacità di costruire reti orizzontali il modello distrettuale e reti verticali del tipo fornitori produttori clienti
Ne deriva l'importanza prioritaria delle associazioni e dei soggetti della società in genere per la loro capacità di dare coesione alle reti e promuovere lo sviluppo solidale
La ricerca empirica offerto interessanti elementi di conoscenza per suffragava gare la concettualizzazione di nati aria della sussidiarietà per le piccole e medie imprese
Ma soprattutto ha consentito di valutare gli impatti positivi effettivi o potenziali di un comportamento sussidiario sui diversi attori siano essi persone impresa un'istituzione
In questa slide vengono presentate un po'quelle che sono gli elementi relazionali che abbiamo considerato alla base di un modello per la valutazione del potenziale di sussidiarietà
Da un lato come in tutta la struttura dell'impresa lo stile di conduzione delle dell'imprenditore e gli obiettivi
Stessi dell'impresa
Le caratteristiche dell'impresa insieme rapporti con la concorrenza rapporti con fornitori e clienti rapporti con le risorse umane la società civile i rapporti con le istituzioni rappresentano
Gli strumenti per poter
Misurare il potenziale di sussidiarietà a sua volta abbiamo anche inteso valutare quali possono essere le conseguenze di sussidiarietà e quali sono i fabbisogni di sussidiarietà che evidentemente
Devono essere favoriti da interventi della politica nel condurre questa indagine abbiamo fatto riferimento ad indagine campionaria condotta su un segmento particolare quello delle piccole e medie imprese all'effetto di italiane
Comprese tra quindici duecentocinquanta detti
Abbiamo tirato le imprese manifatturiere per la loro attitudine
A stabilire diciamo relazioni in particolare l'integrazione è stata costituita delle unità locali manifatturiere delle piccole e medie imprese
Il campione rappresentativo
Per macroregioni e dimensioni di impresa
è stato di mille seicento unità circa che hanno permesso di ottenere dei risultati con un livello di fin più del novantacinque per cento e con un errore alquanto modesto per questo tipo di indagini cioè o di natura del l'ordine di due metri per cento
La distribuzione dei le nostre imprese secondo i dati del campione
è costituita da un un ottanta per cento circa di piccole imprese e un venti per cento di medie imprese questo in linea con
I dati del popolazione per questo segmento di impresa
Il trentasei per cento sono impresa
Del nord-ovest o una su tre del nord est circa ancora un testo comprende impresa del centro e delle isole ben vedere guardando
Quella torta se si potesse leggere
Ci rendiamo conto di come la maggior parte delle imprese circa la metà abbiano un fatturato molto modesto pur avendo
Considerato il segmento al di sopra dei quindici addetti cioè meno di due milioni di euro
E vediamo un po'l'analisi dei dati la prima domanda perché ci siamo posti era quella di valutare quali erano gli obiettivi che presiedeva
All'azione del le nostre imprese il messaggio che emerge che
Come era d'altronde logico aspettarsi
Cioè priorità alla crescita del fatturato e della quota di mercato come alla massimizzazione del profitto questo nei canoni delle impresa neoclassica
Siamo possa osservare che due imprese su tre definiscono si definiscono molto d'accordo circa l'orientamento della propria impresa
Accrescere perseguendo obiettivi di fatturato e quote di mercato all'incirca la stessa quota di impresa e che si dice erano molto d'accordo con l'obiettivo della massimizzazione del profitto
Sono minori le imprese che invece considero come importante obiettivo quella della creazione della
Di posti di lavoro ma si tratta pur sempre di un'impresa pur tre che si dichiara molto d'accordo in questa prospettiva
Per quanto riguarda la struttura dell'impresa
Il cinquantatré per cento dei manager dichiara che nella nella loro impresa vige una struttura gerarchica molto forte
Con decisioni prese soltanto dal vertice aziendale
Se è vero che questo rappresenta
Un limite potrebbe la pesante un limite alla diffusione della sfilata dobbiamo dire che degli elementi già
Presenti nel propensione alla serietà sono già presenti in questa domanda
Infatti
Una impresa su tre un po'Lidia col dato precedente
Dichiara che la propria impresa organizzata anche per lasciare la possibilità di avanzamento delle carriere come pure quella di consentì la promozione delle iniziative scinde i singoli quando questa non abbia ricadute sono individuali ma sulle competenze dell'intero gruppo di lavoro
Per quanto riguarda lo stile di conduzione e questo è il dato poco più promettente insomma che ci lascia intuire che il terzo è il terreno per insediare un approccio sussidiario anche a livello di impresa
E molto fare file infatti
Secondo questa domanda la conduzione di impresa incentrata sul confronto tra i dipendenti questo nel settantatré per cento circa degli intervistati che dichiaro un'apertura al confronto con i deve dipendenti la conduzione di impresa
Il sessanta per cento circa degli intervistati
Si dichiara molto favorevole alla valorizzazione delle competenze
è imprenditori e manager risultano per contro meno propensi e questo è un po'in linea con dato presente del profitto ad anteporre gli interessi dei clienti e del personale al guadagno
Personale si intravede quindi con primo spiraglio che vede come la valorizzazione del prezzo del merito e della persona siano nel DNA delle nostre imprese
Ma
Un'impresa agisce sul mercato ed è stato verrà interessante proprio nella prospettiva
Di superare diciamo il gap della dimensione del nanismo delle piccole imprese benché misura questo può essere diciamo agevolato da rapporti con altre imprese
In particolare abbiamo indagato sui rapporti con la concorrenza
è abbiamo potuto constatare come vi sia un elevato far favore per strategie comuni per il miglioramento delle competitività che riguardano per esempio la condivisione di attività Ricerca Scientifica e innovazione per un terzo dell'impresa
La condivisione di strategie per l'internazionalizzazione la condivisione per la tutela di interessi comuni
Presso le istituzioni e anche la condivisione di strategie comuni per migliorare la competitività questo mi sembra un primo dato molto interessante proprio per proiettarsi
Nella prospettiva di una sussidiarietà estesa le piccole e medie imprese
Per quanto riguarda il rapporto con il cliente e fornitori era scontato la centralità della della soddisfazione del cliente anche se non remunerativa per poter progredire
Diciamo anche rispetto agli obiettivi più di mercato e di fatturato quindi un forte impegno nelle sviluppo di relazioni forti con clienti ma a favore anche verso relazioni strategiche con i fornitori
Particolare gli uni e gli altri vengono visti come un patrimonio dell'impresa anche dal punto di vista informativo
Rapporti con il personale qui in linea con quanto avevamo notato in precedenza le imprese si dichiarano favorevoli alla creazione di un ambiente di lavoro confortevole nei rapporti con il personale
Quanto ai rapporti con le istituzioni le imprese dichiarate risoluzioni sono importanti per la tutela dei gli interessi di impresa e per la soddisfazione dei fabbisogni dei cittadini
Dal punto di vista del rapporto con lo Stato centrale le imprese si aspettano che lo Stato
Elimini lacci e laccioli dando maggiore libertà all'impresa magari nell'ambito di un approccio che tenga conto della
Responsabilità sociale d'impresa
Ma allo stesso tempo vedono importante un rapporto di cooperazione che si estende fino
All'associazionismo di Itaten via in quanto permetti rafforzare la capacità dell'impresa di svolge le funzioni di natura pubblica questo nell'ottica
Per esempio del sussidiarietà orizzontale
Abbiamo chiesto all'impresa
è questa la domanda che abbiamo fatto sempre nell'ambito dei nostri rapporti ricerca se fosse conoscessero il significato della sussidiarietà
E
Guarente fosse la percezione
Rispetto alle possibili applicazioni
Emerge che soltanto un terzo dell'impresa e conosce dichiara di conoscere il significato di sussidiarietà
Nella prego nella nella intervista è stato poi fornita una definizione di serietà che segue le linee che abbiamo indicato prima secondo le due dimensioni di società interno ed esterno all'impresa
è ancora possiamo dire come
Dal punto di vista delle nostre imprese la sussidiarietà e intesa maggiormente come responsabilità sociale e solidarietà
In particolare per quanto riguarda la percezione del principio di sussidiarietà
Il
Cinquantadue per cento circa negare una percezione molto positiva trentasei per cento una abbastanza positiva e
Per nulla o poco positiva appena il dieci per cento delle imprese
In particolare assistiamo ad un forte favore della sussidiarietà verticale
Intendendo la vicinanza dello Stato e delle istituzioni alle imprese quindi un trasferimento dallo Stato centrale diciamo alle amministrazioni locali
Meno chiara invece e la risposta per quanto riguarda la partecipazione della la sussidiarietà orizzontale soltanto il quarantatré per cento delle imprese
Si dichiara favorevole ad uno sviluppo della sussidiarietà orizzontale segno questo e conseguenza del fatto che la sussidiarietà e applicazioni su segreta orizzontale oggi sono ancora
Poco note e tutto sommato sarà proprio l'effetto dimostrativo anche di queste ricerche poterne favorire lo sviluppo
Che cosa viene visto come conseguenza della Sicilia età dal campione dell'imprenditore la società è visto come
Driver del profitto quindi
Le cose non vengono viste in maniera disgiunta insomma un profitto e sussidiarietà ma anche come un driver dell'efficienza dell'intero sistema economico
Si ritiene infatti che la valorizzazione delle risorse umane migliori il profitto dell'impresa l'orientamento sociale è in grado di favorire lo sviluppo generale ma anche la sostenibilità e la difesa dell'ambiente
L'effetto sui risultati delle imprese derivate dallo sviluppo col di relazioni con i concorrenti un elemento per cui le imprese si dichiarano molto d'accordo
Infine l'idea che la libertà di azione per l'impresa
Favorisca l'efficienza e condiviso dalla metà circa delle nostre imprese con un giudizio di molto d'accordo mentre
Un'altra metà circa insomma si dichiara abbastanza d'accordo quindi più libertà di azione ma come dicevamo prima
In un contesto
Di responsabilità sociale dell'impresa
A fronte
Di una favore riscontrato dalle nostre imprese verso la sussidiarietà
Abbiamo indagato su quali sono i fabbisogni che le imprese chiedono per
Procedere ad un modello di sviluppo improntato alla sussidiarietà primo luogo un forte fabbisogno di semplificazione amministrativa e fiscale ma anche la possibilità di una
Contrattazione decentrata
Qui un dato che invece lascia anche intendere insomma la prospettiva dell'impresa e di essere gli attori e che
La defiscalizzazione per favorire scopi sociali le trova meno d'accordo appena il ventotto per cento delle imprese insomma accetterebbe questo con me
Strumento di l'intervento sociale
E lo alloca piuttosto basse
Abbiamo effettuato un'analisi trasversale quindi non soltanto valutando indicatore per indicatore come emerso dei commenti precedenti ma l'idea era di valutare anche le caratteristiche qualitative
Delle imprese e abbiamo fatto questo utilizzando una tecnica che va sotto il nome di analisi dei gruppi che consente questo tipo di valutazione trasversale
Abbiamo trovato
Che un tredici per cento delle imprese
Prevalentemente meridionali risulta poco favorevole all'applicazione della società si tratta di imprese per la maggior parte piccole quindi non con un non le medie
Di imprese il cui manager o imprenditori sono di giovane età tra venti trent'anni
Solo prendere per nulla favorevoli alle applicazioni della società
E in genere si tratta di imprese che non hanno un'esperienza di presenza in associazioni di categoria
Dall'altra parte esiste un altro segmento molto piccole invero del sei per cento circa di imprenditori
Che operano nel nord-ovest si tratta di imprenditori che hanno un'istruzione più bassa della media
E che in genere fanno riferimento all'impresa che diciamo anche se che sono da molto tempo sul mercato da oltre dieci anni hanno un fatturato leggermente piccolo
Per quanto riguarda invece le imprese che sono rientrate la sussidiarietà abbiamo un segmento di circa il trenta per cento delle imprese
Costituito da giovani imprenditori del nord est situata degli imprenditori che hanno una percezione positiva più alta nella sussidiarietà
Sono particolarmente interessati sia la prospettiva la sussidiarietà verticale
Ed orizzontale
E
A differenza degli imprenditori del Sud si tratta di imprenditori anch'essi nella classe giovane che i primi però erano contrari
Qui la partecipazione ai consorzi e associazioni di categoria e molto diffusa che tratta lentamente di ingredienti molto importanti nella prospettiva la sussidiarietà
Abbiamo incontrato ancora un terzo del campione costituito da piccole imprese di laureati quindi con alta
Cultura
E anche più recente sempre esenti da nord est che abbiamo denominato come impresa vessilli Ferré della sussidiarietà
Perché si tratta di quelle imprese che hanno dimostrato più che altrove un interesse per le applicazioni della società verticale che orizzontale rispettivamente nel novantasei e nell'ottantaquattro per cento
Quindi l'Italia a delle diversità evidenti
E finora e che sedimenti precedenti hanno riguardato tipicamente le piccole imprese ma troviamo che anche le medie imprese questa volta a contrariamente a quanto avevamo osservato per un segmento di piccole imprese del Nord Ovest queste imprese curarsi tutte residenti
Nel operanti nel nord-ovest sono imprese di lungo corso hanno forma giuridica di società di capitali hanno un manager e imprenditori elevata cultura
Oltre l'ottantadue per cento sono diplomati e laureati e queste imprese hanno una discreta percezione della società e sono particolarmente anche se un po'meno delle imprese del gruppo imprese precedenti orientate alla sussidiarietà verticale e orizzontale
Al fine di potere diciamo
Costruire anche una teoria di sviluppo basato sulla sussidiarietà abbiamo
Come lo Stato anche in precedenza ha fatto ricorso a un modello
Interpretativo basato appunto sulle relazioni tra
Gli elementi principali di questa indagine c'è da dire caratterizzi caratteristica dell'impresa rapporti con la concorrenza rapporti con i fornitori degli altri stakeholders in generale
Servono a definire e a misurare il potenziali su serietà di un'impresa qui parliamo di potenziale perché evidentemente non abbiamo ancora
Una diffusione elevata della stessa potenzialità come ricordiamo solo il trenta per cento che è una conoscenza diciamo definita
Bene sulla scorta di questo modello abbiamo ottenuto dei risultati abbastanza interessanti potrebbe leggerle
Con dettagli e dati ma è interessante per esempio poter osservare che il potenziale della sussidiarietà e fortemente
Influenzato in prospettiva
Dagli obiettivi che l'impresa definisce dalla sua struttura ma allo stesso tempo dai rapporti con gli stakeholders e hanno un valore abbastanza elevato
Come impatto sul potenziale della società i rapporti con le istituzioni
Diventa anche interessante conoscere qual è stato il livello diciamo conseguito in una scala sullo zero cento
Delle dei rapporti che risultano più importanti per un'impresa evidentemente quelli con fornitori e clienti
Un po'meno che raggiunge un livello di settantacinque faccia anche un po'meno i rapporti con la concorrenza ma che raggiunge anche un buon sessanta per cento capire vinto cioè vista sempre
Con un certo sospetto ma non diciamo non si disegno rapporto con le stesse imprese
Per quanto riguarda i risultati dispetto a quelle macro dimensioni che abbiamo indicato in precedenza si può rilevare come
La
Si può rilevare come il potenziale di sussidiarietà sia prevalente nel nord est
Rispetto alle altre Regioni che pure mantengono un valore sufficientemente elevato cioè sessantacinque
Su cento per il nord est
Contro i propri più basso che di sessantuno e ventisei per cento per il sud pelle isole ma in genere la maggior parte diciamo
Saldo lo stile di conduzione più sussidiario che Pertini al centro la maggior parte dei rapporti delle istituzioni che qui per note ragioni
Che prevalgono al sud rispetto alle altre Regioni
Possiamo dire che il nord-est la Regione che potremmo definire più
Con la più alta propensione ha conseguito risultati
Per mezzo della sussidiarietà
Dal punto di vista invece delle della dimensioni aziendali non c'è una sostanziale differenza in termini potenziale di sussidiarietà essendo sessantatré per cento
Per entrambe le imprese ma è evidente come la maggiore dimensione cioè l'impresa è superiore a cinquanta addetti
Favorisca e quindi questo è un altro segnale un dato diciamo di maggiore potenzialità verso la sussidiarietà
Provo un po'a sintetizzare i i risultati le evidenze di questo modello
Gli imprenditori
E i manager delle pubbliche manifesti più delle piccole e medie imprese italiane
Hanno uno stile di condizioni delle imprese che ben si rapporta comportamenti sussidiari con l'apertura al confronto con i dipendenti valorizzazione delle risorse umane interesse all'apprezzamento dei clienti dei collaboratori rispetto al guadagno personale
Le relazioni migliori e più curate delle PMI manifatturiere sono quelle con i clienti di fornitori relazioni strategiche con questi ultimi rappresentano indicatore molto importante
Effetti attese fabbisogni sono abbastanza forti nel senso che l'impresa deve sono convinte della capacità della sussidiarietà
Intesa sia come atteggiamenti favorevole proattivi dell'impresa ma anche come azioni dello Stato in un'ottica di delega sia le imprese cedenti del ricolto reali locali nonché di semplificazione fiscale ed amministrativa
Il potenziale il consigliata non è trascurabile ma tutto è pur vero che si tratta di un'indagine
In un contesto diciamo prima prima di ora mai indagato e il risultato da cogliere in ventotto diciamo con una prospettiva molto favorevole ad un approccio del genere
Allora approvo ad andare verso
Delle le conclusioni
E possiamo dire che la presente indagine indica chiaramente come la sussidiarietà e in particolare l'attenzione al capitale umano siano concetti profondamente avvertiti dalle nostre piccole e medie imprese
Allo stesso tempo i risultati non sono anche le strade da percorrere per fare emergere in modo consapevole e operativo l'importanza di questo principio così da superare l'attuale crisi e favorire lo sviluppo alternativo del nostro territorio
Si tratta a ben vedere di un modello di sviluppo che non può che nascere dal basso date le peculiarità del nostro sistema di impresa legate
Ad una dimensione molto piccola delle aziende ma anche ad un'elevata flessibilità
Il modello che si propone non sarà orientato alla sola logica neoclassica del profitto ma basato sulla massimizzazione di un welfare diffuse stabile nel lungo periodo anche in senza non economico
Incentrato sui principi della sussidiarietà attraverso la valorizzazione della persona e la creazione di relazione con gli stakeholders
Ciò in termini di reti verticali e orizzontali di imprese e non
A tal fine
Andranno realizzate riforme idonee
A favorire maggiormente la libertà di intrapresa non prescindendo da valori come la responsabilità sociale d'impresa in un contesto in cui il ruolo dello Stato
Se è quello di fare le regole e controllarne il rispetto in questo scenario siamo certi che le nostre imprese faranno la loro parte anzi saranno finalmente messe in condizioni di fare di più e meglio grazie
Tiro le linee sintetiche di quello che
Noi riteniamo essere
I risultati della ricerca per poi introdurre subito il dibattito
Io traggo oltre punti generali
Interessanti prima di tutto le piccole e medie imprese non chiedono privilegi ma chiedono
Libertà
E questo è interessante in un momento in cui inevitabilmente ci sono interventi governativi a favore della grande impresa
Interventi che si sentono fondamentali perché si dice la piccola impresa ne usufruirà è un indotto ma non è vero del tutto non è vero che tutta la piccola impresa italiana è un indotto dalla grande impresa
Nella diversificazione territoriale che abbiamo alla ricerca si vede quello che si sa il nord est non è un indotto della grande impresa e allora nel momento in cui si interviene per la grande impresa ma non si pensa organicamente alla piccola e media impresa
E si dimentica Cenerentola si parla bene delle altre sorelle ma si dimentica che la sorella che poi vezzeggiata
Per ignorata e questa questa sorella cosa vuole vuole soldi no la prima cosa che chiede chiede quella semplificazione che hanno promesso in tanti ma che può e non è stata fatta da anni
Perché
La legge sul
Di semplificazione sua piccola e media impresa latitano facciamo degli esempi che esso che professor Mauro ha già a aggiornato la semplificazione amministrativa che è richiesta da tantissimo tempo
Legge leggi leggine venti lacciuoli lacci
Un piccolo imprenditore che deve pensare a produrre si deve pensare a fare scartoffie
E non è che poi dopo può continuare a produrre non sto dicendo deregulation per permettere qualunque abuso sto dicendo qualcosa che è una possibilità di concentrarsi su ciò che è fondamentale
Inizio giuste Tabar faccio una battuta in Italia la sei due sei piccolo imprenditore li fanno tutti poi ci sono le carceri che non hanno la sei due sei andate a vedere in qualche cartina in giro trovate in questo c'è o le scuole
Perché
Perché
Voglio dire la legge non è uguale per tutti
Dovrebbero fare uscire carcerati per il
Con
Oppure semplificazione fiscale perché è vero che le tasse bisogna pagarle è vero che molti non le pagano ma è vero che quali che le pagano perdono anche molto tempo a pagarne
Tante e anche inique perché se ci sono lati leggi le fiscali giuste li rapa è una legge iniqua far pagare una legge sul lavoro è una stupidità
Mentre si vuole aumentare il lavoro i piccoli imprenditori questo lo dicono con chiarezza
E poi c'è una in tema che capisco che essere caldo era interessante gli imprenditori chiedono una su
Contrattazione salariale decentrata e qui uno potrebbe dire che è perché loro vogliono fare i padroni delle Ferriere infatti molte volte sono rappresentati così
Ma diciamo anche una cosa che in Italia la domanda interna latita i salari sono a livello minimo
Cioè una per pesantezza di impossibilità di sviluppo dei salari è vero che allora non favorendo una libertà di contrattazione in cui la produttività
Sia legata i salari non si permetterebbe anche una possibilità di questo incremento salariale
Che è uno dei problemi più gravi per le famiglie italiane che non possono pagare più la quarta settimana è vero che la contrattazione collettiva è qualcosa che a favore dei lavoratori almeno le il l'inchiesta apre questo tema
E si potrebbe andare avanti c'è quindi il primo tema è liberazione del mercato
Intesa come dire lasciateci lavorare
Non opprimente tutto su qualcuno che può gridare poco perché anche pagare le associazioni categoria gridano peraltro e non per loro questo è il primo grande tema politico che apre la l'indagine
Questi via della Libertà quando si costruirà qualcosa per permettere a gente che ha come titolo come merito lo si vede nelle in alcuni interventi sul rapporto con lo di Marseguerra per esempio che la flessibilità la capacità di
Muoversi di cambiare
Ma evidentemente questa però è essere ostacolata
O o meno quanto il primo tema secondo tema
C'è una rappresentazione della piccola e media impresa e che è l'impresa poco sindacalizzata in cui appunto l'imprenditore è contro il lavoratore e altro può darsi che ci sia una parte di questo
Però quello che viene fuori dal rapporto è che invece l'implica il piccolo imprenditore sente una alleanza inevitabile collaboratore ma lo si capisce anche se si esce
Dagli stereotipi di una certa diciamo visione economica che poi quella che ci ha portato alla peana la grande finanza in qualche secolo fa
Quando abbiamo dieci dipendenti qui dodici dipendenti tredici pendenti il problema del rapporto con lavoratore vitale perché sia un lavoratore che soprattutto in settori di nicchie di tecnologie tecnologiche
Fidelizzato
E sta con me mentre costruisce io posso andare avanti a far l'impresa se io ho un lavoratore che assoluto che tratto male che considero come
Lo schiavo diciamola scopre la luna del di pirandelliana memoria evidentemente questo se ne va e io ho perso il valore aggiunto dell'impresa che
Il valore aggiunto dato proprio dalla presenza del lavoratore
C'è un'alleanza naturale tra il piccolo imprenditore e lavoratore e che viene documentata l'idea di scommettere sulla sua capacità di col dico DD partecipare alla ad
Alla stesso pensiero imprenditoriale della
Della piccola impresa ed è vero lo sappiamo in quanti casi
L'innovazione non la fa solo l'imprenditore lo fa l'operaio specializzato lo fa il piccolo quadro dell'impresa che è capace di collaborare allora c'è in e
C'è un'idea forse più che nella grande impresa di uomo come uomo e non come risorsa fondamentale perché come dire
Fino a quando si passa dal terrorismo alla risorsa umana secondo me siamo ancora a metà e semplici cioè certamente non dura in una piccola impresa
Io devo considerare una persona nei in tutte le sue caratteristiche né i legami che ha familiari sociali
Nel fatto che l'ambiente Livia lavoro sia buono perché questa persona possa impegnarsi per l'impresa non può essere una controparte
Deve essere qualcuno in cui tutta la sua vita senza essere paternalistico Min mi importa
Allora capiamo quindi che c'è questa seconda caratteristica di un'alleanza naturale tra il lavoratore l'imprenditore che è basata su quei valori umani sociali ideali che nella piccola impresa possono esserci quando
Beh penso come dire all'idea che la piccola impresa anche la cooperativa addirittura dove il ecco diciamo il la stessa struttura produttiva la parte la la i gli stakeholder sono gli stessi lavoratori allora capite come c'è da ripensare Ur anche in questo caso un'idea di rapporto tra lavoratore piccolo imprenditore
E lo sto parlando di di tentazioni corporative lo sto dicendo sta parlando di un'idea di crescita che è inevitabile e chi appunto arriva fino a pensare
Discorso di prima discorso grave nel delle nostre economia che bisogna star meglio tutti non solo l'imprenditore perché si stia bene l'impresa
Bisogna che che siano costruite condizioni per cui anche dal punto di vista retributivo tutto questo possa avvenire
è una visione un po'diverso da una certa mitologia che cerca di portare
Di pensare che la General Motors sia come l'impresa di Ranalli che descritta
In come dire in
In questo libro anche perché
è una cosa che ha detto il prima lauro molto interessanti e in molti casi la piccola impresa non è più solo con l'attrito anche gente fatta di laureati
Questa tecnocrati che abbiamo preso un po'come esempio che fa a Pescara motori ibridi e lavora con alle grandi imprese internazionali è un'impresa che ho dentro molti in lì
Molti ingegneri giovani ingegneri
è quasi un'associazione di professionisti
C'è da ripensare il modello con cui si pensa questo terzo passaggio fondamentale l'alleanza
Noi abbiamo siamo cresciuti su manuali che ci parlavano di concorrenza Darvini sta termine che prendo dal cardinale ci son voluti quando venne tre anni fa al meeting di Rimini dicendo c'è un darwinismo che viene riportato all'impresa
Poi diamo scoperto che ci sono stati in Italia i distretti in cui cento produttori che fanno la stessa cosa nella stessa Valle invece di uccidersi a vicenda diventano competitivi fanno l'Aula la la la la la l'anno la ricchezza della valle ma come se la competizione darwiniana vuol dire che io devo far fuori l'altro per crescere com'è che invece questo diventa un fattore di crescita
Oggi forse il distretto tradizionale non è più
Ma qui da tutta questa ricerca viene fuori che il piccolo imprenditore sente l'altro competitor come un alleato sente il fornitore il cliente con un alleato sentire l'associazione di categoria come una cosa importante
E allora questi diede il piccolo imprenditore dell'imprenditore uni dimensionale in cui
Contro tutti attaccato al soldo
Non va più bene bisogna ripensarla
Dobbiamo ripensare ha un'origine della piccola impresa qui quella che abbiamo chiamato studiare che un più viene dalle radici ideali
Del nostro mondo in socialista lì liberale cattolico che ha generato la cooperazione ma anche molto di questo mondo perché questa gente che fa oggi l'imprenditore
Ieri era l'operaio che lavorava in una ditta a a quesito delle competenze e magari a Parma è diventato piccolo imprenditore magari molte volte ma neanche laureato
E chi ha nella sua visione ideale nel rapporto col territorio rapporti con gli altri una forza pure una
Capacità che l'originale è diverso dall'idea
Di una certa immagine di industria contro tutti contro il mondo
Fu soprattutto un'idea di industria in cui gli ideali non valgono perché per anni nell'oggi e della finanza se è stato detto che chi avesse un'appartenenza un ideale era un po'mafioso
Ci sono scritti articoli sui giornali con questa cosa metti stiamo parlando di gente che ha appartenenze a forti ideali associazioni avara legami
E di questi legami fa la forza per andare avanti
Ciò detto e vado a concludere evidente un mondo variegato perché è un mondo che il nord est non è il sud
E il nord-ovest ma nel nord est perché magari lì vale più l'indotto che altro la l'ha detto prima il professor Claudio
Ma allora capite che bisogna dialogare con questo mondo non si può andare avanti a pensare che l'imprenditoria italiana rappresentato solo dalla grandi industrie dei grandi capitali ingiuste che la rappresentano i grandi rappresentanti delle associazioni di categoria è un mondo molto più vasto
In cui come abbiamo messo in rilievo il nel nel nella rapporto non è tutto oro quel che luccica
La Picci a una piccola impresa che resiste al cambiamento la piccola impresa in cui il legame familiare invece di essere un focus fattore di Sforza diventa
Il l'ostacolo al cambiamento
Raccontato anche nel rapporto ma o tanti esempi personale del figlio che va in Cina trova il mercato
E i genitori dicono ma abbiamo sempre fatto così quindi rientra ma perché dobbiamo cambiare perché dobbiamo aprire in Cina e magari non danno neanche i soldi per al figlio per a al figlio oppure no
Imprenditore con loro per per pagare l'istruzione i figli li incinta perché vedono con diffidenza questo cambiamento dicono che è sempre stato così
C'è una piccola impresa che non vuole cambiare tipo di produzione
C'è una piccola impresa che resiste ad aumentare le dimensioni aziendali
Tutto questo è vero e allora vuol dire che bisogna distinguere
Bisogna con con come dire non fare il medico Bitor capire qual è la piccola impresa che alle tre caratteristiche descritte prima e che è disposta al cambiamento che ha già cominciato a cambiare che esporta anche quando è rilasciata da solo
E l'altra impresa che invece bisogna aiutare a morire cioè a morire in un modo dignitoso cambiando perché è un'impresa che non può reggere i cambiamenti perché non ha la mentalità il cambiamento
Per cui concludendo questa introduzione al dibattito che adesso
Apra prenderà subito inizio
Quello che dice il rapporto non viviamo di stereotipi
Non vi diamo degli stereotipi che ci facevano pensare nel due mila e cinque nel due mila e tre che le fondazioni bancarie erano la Corte le corporazioni che impedivano lo sviluppo
E che poi dopo ci troviamo nel due mila e nove come l'unico toccasana che ha salvato le nostre banche da esserne diventare banche che hanno investito sui sui bond spazzatura
Non non smettiamola di pensare che l'IMI l'immagine di impresa deve essere comunque un'impresa che diventa la multinazionale perché se no noi andiamo sotto perché siamo un altro tipo di tessuto produttivo
Smettiamola di pensare che sia tutto uguale e cominciamo a dialogare con questo mondo a conoscerlo a capire così nel nord est corse Parma e Modena cos'è la Lombardia
E quindi a pensare dei provvedimenti che siano un dialogo con un mondo che dicendo che vuole libertà torno all'inizio concludo dice
Per crescere devi guardarmi in faccia devi guardarmi in faccia di pensare che non sono solo un'appendice della grandi industrie che deve essere aiutata che bisogna sviluppare che non bisogna dimenticare ma che non è tutto quello che l'Italia
In fin dei conti quattro milioni di partite IVA non sono solo di gente che
Al in un precariato ma è anche un'immagine continua del desiderio di imprenditoria che nasce nel nostro Paese
Da chiunque si muove il desiderio di indipendenza che non è
Sinonimo di
Come dire peggioramento delle condizioni ma è una immagine di sviluppo
A questo punto chiedo di salire hai protagonisti del la tavola rotonda l'onorevole Massimo D'Alema il Ministro Sacconi l'onorevole Gianni Letta Bernhard Scholz in arrivo poiché il Sindaco Alemanno
Sì allora ed è l'idea era a favorire
Farlo alla fine visto che siete qua
Fornirvi
Poi
Veramente volare
Facciamo un coffee break e anche un Brancia quindi siamo anche americani nessuno ci può criticare no
Buongiorno a tutti
Ringrazio di questo opportunità di poter approfondire
In un primo approccio i dati che sono emerso da questo rapporto sulla sussidiarietà le piccole e medie imprese ringrazio Ministro Sacconi onorevole letta e non è vero D'Alema per la loro presenza
è un apporto importante perché ci fa riflettere su uno degli altri più importanti del del sistema economico di questo Paese la realtà delle piccole e medie imprese che a differenza di tante altre nazioni
E proprio la colonna vertebrale si può dire del sistema economico
Evidentemente insieme a la grande industria però non c'è nessun paese che a così tanti piccole e medie imprese che esprimo una tale forza competitiva come l'Italia
E come abbiamo sentito quest'impresa non chiedono privilegi ma chiedono libertà d'azione chiedo mese sostenuti nel loro tentativi di proporsi a livello internazionale con l'ok attività
Con con la loro forte motivazione e con la loro capacità di
Cambiamento perché non dimentichiamo che questo sistema è stato in grado di affrontare almeno due crisi importanti
L'anno scorso l'Italia è stato il secondo Paese esportatore dopo la Germania quindi in in faccia tante
A tanti sospetti rispetto a questo sistema l'Italia sta in piedi
Poi su quello la differenza fra il sistema bancario italiano e le alte Giorgio Vittadini ha già fatto un commento che mi sembra più che adeguato
Io ho propongo ai presenti a questo tavolo di fare due due giri di di domande un primo che entra un attimo alcune questioni specifiche un secondo un po'più generico
Cominciamo con la domanda Ministro Sacconi cominciamo con una domanda che riguarda
Il senso di autonomia che rivendicano le piccole e medie imprese rispetto
A al loro rapporto con i dipendenti c'è un aspetto molto importante che riguarda il decentramento della contro nella contrattazione
Cioè il piccolo medio imprenditore vuole avere una certa libertà di contrattare liberamente con i suoi dipendenti di salario
Questo spesso viene visto come un fatto molto negativo alture vediamo come l'unica via d'uscita per creare ricchezza a livello diffuso nelle famiglie di chi lavora
Come commenta questo fatto
Io voglio prima di tutto lì
Prima di tutto voglio
Ringraziare
La fondazione per la sussidiarietà Pietro
Per offrire per il fatto che ci offre periodicamente questo rapporto
E sottolineo quanto esso sia
Utile soprattutto nel contesto della grande crisi
Di una crisi che non ha precedenti per la quale
Ci interroghiamo
Ogni giorno in ciascuno in ciascun paese circa i modi con i quali uscirne
Ritenendo poi alla fine che almeno per parte del Governo che in un contesto di tante incertezze di tante variabili
Il valore fondo ci siano alcuni pochi valori fondamentali ai quali fare riferimento criteri fondamentali quale fare riferimento
Noi ne abbiamo dotati tre il il primo è la stabilità al quale diamo grande ri grande risalto soprattutto in un Paese che ha il vincolo del grande debito pubblico
Il secondo è quello della liquidità
Perché il che la crisi del sistema dei pagamenti
Espressione di una della crisi del circolo della fiducia sarebbe avrebbe effetti devastanti e nel soprattutto nel breve termine
Anche questo pericolo come quello dell'instabilità deve essere prioritariamente rimosso evitato e il terzo parametro è quello che la occupabilità che significa
Cioè riconoscere in questo grande in questo questi in questo contesto di incertezze una fondamentale certezza quella persona
Noi abbiamo intitolato il documento che abbiamo proposto alle Regioni per governare
Attivamente la disoccupazione abbiamo detto provvedere alle persone a ripartire dalle persone nel senso che da ciascuna persona da tutte le persone nel senso che
Certamente l'investimento nel capitale umano in termini di tutela del reddito in termini di
Al
Sviluppo delle competenze in questa difficile transizione costituisce
Una ragion costituto costituisce ragione di possibile ripresa di costruzione del dopo crisi
E
Allora si inserisce correttamente nel proprio nel contesto dalla grande crisi
Ha costituito ciò è la grande crisi un motivo in più
Per produrre perché si producesse l'accordo tra che in queste ore viene sottoscritto anche dall'ABI
Cioè l'ultima dell'organizzazione datoriale che non aveva ancora sottoscritto
L'accordo relativo al nuovo sistema di relazioni industriali
Voi dite quei giustamente definite
Ma vi è una definizione che io Amorth particolarmente l'impresa con un sistema relazionale con un sistema di relazioni
E quando noi parliamo della persona della centralità della persona ci riferiamo anomala persone in sé
Ma la persona in sé e nelle sue proiezioni relazionali prima tra le quali è certamente la famiglia ma tra le quali non possiamo non considerare l'impresa e nell'impresa e lavoro
Chi lavora non
Comunque in un contesto di impresa anche quando è una forma di auto impiego di lavoro individuale ha un contenuto ha un contenuto di impresa e di
Relazioni uno straordinario contenuto di relazioni
Allora è proprio in questo contesto che era importante
Segnare il passaggio
Da un sistema di relazioni industriali
Quale si è realizzato nella dimensione di impresa più strutturata
Che fosse anche mutuato da quel sistema informale che si era già determinato nella
Piccola impresa in Italia un sistema cioè di relazioni calde
Di relazioni non conflittuali come nella grande dimensione spesso si è prodotto ma un sistema complice di di rapporti intensi di relazioni umane intense
E soprattutto
Dove abbiamo bisogno di dare forme in certo qual modo anche regole incentivi
A a che ovunque nella nell'in qualunque dimensione di impresa si sviluppi questo sistema caldo di relazioni di relazioni umane di relazioni industriali relazioni industriali sono uno spaccato importante delle relazioni umane sono
E
Questo significa sviluppare quanto più nell'impresa
Quelle propensioni che nella piccola e media qui sono descritte sulla base delle rilevazioni che sono effettuate ove più ove meno nel territorio e nelle magari nelle dimensioni merceologico ma comunque sviluppare
Quella vocazione dell'impresa a dare valore alla persona
L'accordo individua sostanzialmente due dimensioni per dare valore alla persona quel uno è proprio quella dei impresa in senso stretto nel suo perimetro l'altra è quella
Del sistema di impresa del territorio attraverso la bilateralità attraverso gli organismi
Bilaterali che le parti costruiscono su base volontaria
E che ove realizzano porsi non si prendono in carico una serie di funzioni di servizio in funzione del del del dare valore alla persona alla persona che lavorò che aspira a lavorare la persona attiva
Nella dimensione di impresa
Gli aspetti sono e nella dimensione territoriale della bilateralità ci sono tre aspetti fondamentali che riguardano la persona prima il suo diritto alla salute alla sicurezza nel lavoro un diritto basico ma che come sappiamo
Nonostante il pesante impianto normativo o in parte in parte anche forse a causa di esso non del tutto effettivo
Il secondo è il diritto alla conoscenza alla competenza e il terzo è il diritto alla equa remunerazione del lavoro
E proprio su questi che diritti che agisce il nuovo modello di relazioni industriali
Che perché
Individua modalità coppe del SIT mettono le basi per modalità cooperative
Per affrontare in secondo l'approccio
Un approccio sostanzialista non formalistico il tema della salute e sicurezza nel lavoro per definire la distribuzione della ricchezza attraverso i salari
In modo
In modo davvero ecco e cioè tale da collegare il salario a risultati di impresa a risultati in modo che il lavoratore possa condividere obiettivi sapendo che condividerà anche risultati
è quindi in modo che lavoratore si identifica nell'impresa possa identificarsi nell'impresa ancor più
Perché già esso begli potenzialmente si identifica l'impresa ma ancor più
E dall'altra parte e dall'altra parte il diritto alla conoscenza del diritto alla competenza perché io penso che è l'impresa l'ambiente idoneo
Alla all'incremento delle competenze
Non è un ambiente escludo esterno distinto e distante dell'Inter dall'impresa quello idoneo a incrementare le competenze come se l'impresa
E così a lungo si è pensato fosse il luogo dell'abbrutimento delle competenze e bisognasse cercare luogo distinto e distante per incrementarle dopodiché non è l'impresa in sé per sé non è solo il by doing anche se
E la premessa il by doing
Non è né l'inazione che sin che si impara
Ma è nell'intensità appunto delle relazioni umane che l'azione comporta che che si può poi innestare anche con aspetti tavola formali con l'assistenza di forme di tutoraggio l'incremento della competenza
Come non porci un problema qui e nel mondo
Di a ripensamento del delle arringhe de l'apprendimento io amo più la parola rendimento della parola formazione che approva apprendimento richiama la domanda la persona
La parola formazione richiama più l'erogatore dance del servizio del servizio formativo
Allora questi
Questi sono i temi che il nuovo modello di relazioni industriali che è un salto davvero rispetto alla vecchia dimensione che in Italia ha avuto un suo peso in particolare
L'idea del modello conflittuale che non significa ogni volta il conflitto ma
Significa la distanza tra tra le parti
E l'idea che poi il sale che l'idea contigua che il salario avesse solo una funzione solidale e quindi nazionale quindi doveva essere definito
Nazione
In modo centralizzato secondo una media generale inevitabilmente tarata sui vagoni più lenti del convoglio
E
Con le conseguenze con la conseguenza di rendere freddo il rapporto testimoniato dalla bassa produttività del lavoro che non era colpa dei lavoratori
Ma colpa dei modelli organizzativi sbagliati tra i quali anche il sistema di relazioni industriali e il modello del novantatré ci ha dato bassi salari e bassa produttività
E quindi Cerato relazioni umane fredde non relazioni umane calde
Di queste ne abbiamo bisogno per il colpo di remi
Necessario ad uscire da questa da questa crisi ed è e quindi credo giusto riferimento a questa intesa lo so bene manca un'organizzazione non è cosa secondaria non è cosa da sottovalutare
Ma meglio un input meglio un'intesa di tutti tranne uno piuttosto che nessuna intesa
Onorevole D'Alema noi sappiamo che giorno per giorno si fanno delle idee dei paragoni fra i vari nazioni industrializzate fra l'Italia la Germania la Francia la Spagna così via dal suo osservatorio internazionale
Già anche come ministro
Lei come vede il posizionamento dell'Italia ho detto in un altro modo i paragoni più che analizza dal punto di vista chi vince chi perde e soprattutto quali sono i punti di forza e quali sono le criticità rispetto all'Italia
Ma io credo che
Insomma il rapporto
E
La presentazione del Rapporto ci mette di fronte alla realtà
Ad una realtà fondamentale del nostro sistema produttivo
E
Io credo anche mettendo in luce
In modo acuto quali sono i i punti di forza di questo tessuto della piccola e media impresa
Che rappresenta indiscutibilmente diciamo al in un'era un po'del sistema produttivo italiano
E in modo particolare direi questa dimensione di di di condivisione questa capacità di fare sistema nel rapporto con
Con i dipendenti con i fornitori
Nel rapporto con i territori
Che sassi che molto spesso le nostre piccole impresa e organizzate nel sistema dei distretti
Riescano a sommare alla flessibilità di una struttura produttiva minore
Anche i vantaggi dal punto di vista dell'economia di scala
Della grande impresa realtà i distretti funzionano come grandi imprese a Rete
Dominati più da una logica di cooperazione tra le singole unità produttive che non di competizione distruttiva come qui è stato detto
Ed è anche vero lo diceva Giorgio Vittadini che questo sistema
Si è venuto costruendo anche sulla base di valori condivisi di natura politica ideale non soltanto sulla base di una logica economica e non è un caso insomma che
I sistemi più efficaci si siano costruiti in alcune aree del Paese che hanno anche una particolare compattezza magari sono compattezza e di diverso segno ma hanno funzionato lo stesso molto nel senso che ex queste culture della solidarietà hanno avuto un'origine diversa ed il Veneto con in Emilia ma in definitiva hanno funzionato nello stesso modo cioè hanno rappresentato un un collante diciamo che
Ha dato forza
Naturalmente
Per lungo tempo noi ci siamo un po'diciamo abbiamo
Alimentato una Sociologia del piccolo è bello
Poi questa sociologi entrata radicalmente in crisi a un certo punto invece c'è stata la scoperta che la grande impresa era la chiave della competizione nell'epoca della globalità
Io penso che come accade diciamo queste polemiche che si muovono lungo l'asse del pendolo diciamo c'era dell'esagerazione prima c'è stata una notevole esagerazione nella fase
Più recente nel senso di sottovalutare la capacità di innovazione del sistema della piccola impresa in definitiva
Io credo che la la chiave di una di
Di una posizionamento più forte del nostro Paese nell'economia mondiale
Sta
Nella capacità di fare leva su grandi imprese competitive noi ne abbiamo ancora poche
Ne abbiamo alcune importanti
Dobbiamo sapere che la tendenza delle grandi imprese internazionalizzarsi
E che in questi processi di internazionalizzazione noi rischiamo di perdere le posizioni di comando in alcuni settori in altri settori invece possiamo mantenere una posizione di comando lo dico perché questo è molto importante
Nel processo che è cruciale di internazionalizzazione delle piccole in prese
Insomma il fatto che la grande impresa italiana internazionalizzata accompagni faccia sistema così con le piccole imprese molto importante questo avviene molto raramente
Ed è un punto il rapporto giustamente si focalizza sulla diciamo sul sistema delle piccole imprese ma il tema del rapporto grande impresa piccola impresa
Non soltanto diciamo né quando questo rapporto si concretizza nella nella committenza questo esiste
Sistema dell'autoincensa era ma
Piuttosto l'eccezione che non la regola ma proprio più in generale nella capacità della grande impresa italiana di accompagnare nella internazionalizzazione il sistema delle piccole e medie imprese
Di fare sistema Paese cosa che la grande impresa italiana fa molto poco
Qualche volta persino la grande impresa pubblica o prevalentemente pubblica fa molto poco e si muove in una logica aziendalista ittica
Così come lo fa molto poco il sistema finanziario italiano
E qui
Qui c'è un punto dolente io condivido il riferimento al valore che hanno avuto le le le fondazioni bancarie
Rispetto anche a certe polemiche in fondo in un Paese che non a investitori istituzionali come noi fondi pensione eccetera le fondazioni hanno svolto un ruolo essenziale nel garantire la stabilità
Della proprietà delle grandi banche hanno accompagnato con intelligenza e la crescita dimensionale delle banche però
Non basta dire questo oggi qui tocchiamo veramente un
Un centro nevralgico insomma parliamoci chiaro il sistema della piccola e media impresa ha bisogno di un si sostenga del sistema finanziario
Quest'oggi è la questione più delicata
Sì e vero le banche italiane sono state meno intaccate
Anche perché hanno fatto una politica creditizia meno spericolata eccetera
Ma nella loro nel loro atteggiamento prudente in questo momento quante sono le banche che scrivono al piccolo imprenditore che deve rientrare
E badate che se il sistema finanziario non accompagna la piccola impresa
Noi abbiamo sì molte piccole imprese sottocapitalizzate imprese familiari che hanno grandi potenzialità di sviluppo
Ma se in questa fase delicata della transizione sistema finanziario le accompagnano le sostiene con la liquidità noi rischiamo che alla all'appuntamento con la ripresa poi ci siano molti assenti
Quindi qui certo mi va bene l'elogio ma credo che da una riunione come questa debba anche venire un forte richiamo al sistema finanziario
A muovere in una logica non aziendalistica non corporativa
Che a stare molto attenti in questo momento in cui l'impresa minore ha bisogno di essere sostenuta per potersi affacciare la ripresa economica diciamo con
E dispiegando tutte le sue potenzialità le potenzialità sono grandi sono state ricordate anche poco fa che
Non c'è dubbio che
Noi abbiamo avuto uno straordinario recupero di competitività ed i dati sull'export degli ultimi anni lo hanno evidenziato
E questo è avvenuto al di là di ogni previsione è che qui sono stati sconfitti gli economisti diciamo che in questo momento sono un po'la bestia nera di tutti i dibattiti perché
Si diceva che noi non avremmo mai potuto recuperare competitività nei settori tradizionali sono da vedere i dati
Noi abbiamo tornate sport siamo tornati massicciamente a esportare e a vincere calzature
Il teste dove si pensava che il costo del lavoro diciamo dei Paesi emergenti ci avrebbe completamente fatto fuori oltre che
Punti di forza nostri tradizionali straordinari la meccanica fine le macchine utensili
Dove invece c'è un livello molto elevato diciamo di di di capacità innovativa e di di e di qualità produttiva quindi
La prova di vitalità è stata grande
Le una parte del sistema delle piccole imprese si è internazionalizzato in modo molecolare con
Un sostegno che è stato precario disordinato qui ci sarebbe un grande tema da affrontare che
Il il ruolo delle regioni nelle politiche di internazionalizzazione perché io credo che ci voglia lo dico qui da ex ministro degli esteri diciamo
La caotica presenza internazionale del sistema Italia
Se volete è un elemento di ricchezza però è comporta anche uno spreco di risorse una mancanza di coordinamento che non sono più sostenibili
Il fatto che
Siamo
Uno arriva in una città della Cina e trova una provincia italiana che organizza
Ocampo opposta sono cose che non
L anche
E diciamo i particolarismi di questo Paese sconfinano a volte nel caos
Con una dispersione di risorse
E disse il nostro console a Shanghai dove l'abbiamo con la struttura pubblica molto ristretta molto povera perché
Giustamente di in territori dicono che lo Stato deve costare di meno e poi si lamentano che non ci sono abbastanza funzionari del consolato diciamo e poi ci vuole uno che gli spiega che queste due cose non sempre vanno proprio insieme ma
Povero cosa che mi diceva invece ma che bisogna evitare di più le imprese dice sì sa ministro io passo cinque giorni a settimana accompagnare delegazione di assessori
Di Province e Comuni Regioni
Che ha orde continuate diciamo in modo confuso e disordinato attacco piomba sulla capitale dello sviluppo cinesi ISPA e e poi di due giorni che mi restano cerca questi si fa per il mio lavoro
Ma chiusa questa questo però è un tema vero nel rapporto con le piccole imprese ed è un tema sul quale bisognerebbe intervenire a proposito diciamo della necessità di avere uno Stato più efficiente di fornire servizi più adeguati
E meno confusi ripeto non per impedite
Non per centralizzare ma quanto meno per coordinare
Per mettere in rete le risorse per evitare gli sprechi e le duplicazioni quindi la mia ottica è che questo sistema è un sistema che ha dimostrato senza dubbio una grande vitalità
Che
A grandi potenzialità di competitività
Naturalmente deve essere accompagnato nei processi di internazionalizzazione
Deve essere accompagnato nell'innovazione che è necessaria deve essere accompagnato in una crescita della dimensione finanziaria perché le piccole imprese devono andare sui mercati finanziari
Perché questa è una delle condizioni per renderle più solide e anche per evitare quella crisi nel passaggio generazionale
Che non sempre il figlio dell'imprenditore il figlio descritto da Giorgio Vittadini che va in Cina e scopre un nuovo mercato
A volte il figlio dell'imprenditore quello che crescendo ricco sprecare soldi di famiglia nelle molto motociclette di lusso eccetera
E rischia di buttare via poi un patrimonio di professionalità perché il padre che è cresciuto povero si è fatto un mazzo così il figlio che è cresciuto ricco magari a meno voglia di farlo
Allora
Cioè quell'impresa è un patrimonio sociale
Noi dobbiamo trovare un modo perché nel passaggio di celebrazione quel patrimonio non vada consumato
Quindi questo sistema io sonda
Libertà di impresa è una bellissima espressione però questo sistema va aiutato da politiche pubbliche intelligenti che ne preserva il valore sociale
Che non
E i da servizi efficaci poiché una cosa prima del una cosa voglio dirla sul tema posto da Sacconi
Io sono
Favorevole
Dunque molti anni fa parlo del mille novecentonovantasette aprì una polemica con la CGIL dicendo bisogna tornare a contrattare il salario sui luoghi della produzione
E penso che una riforma del sistema contrattuale maturo da molti anni
Non ne avrei una visione idilliaco
Questa riforma favorirà l'emergere di grandi differenze nel Paese
Quando negli anni Novanta anche sotto l'incalzare di una spinta innovativa i sindacati si decisorio a fare i famosi contratti di emersione
Io ricordo di avere detto una cosa che fu considerata molto forte
Dissi un congresso del nostro partito
Andate a contrattare il salario ovvero in fabbrica anziché sventolare il contratto nazionale di lavoro davanti all'azienda dove non lo si rispetta
Quando si andò a negoziare siccome Sacconi dice che sono i contratti nazionali che tengono bassi salari negoziare i salari veri e si fece dei primi contratti di emersione nella provincia di Lecce il contratto degli alimentaristi
Prese atto che il salario medio era il sessanta per cento del minimo contrattuale
Altro che
I terapisti contratti nazionali tengono basso
E conosco io le moltissime piccole e medie imprese dove i lavoratori accettano in busta paga la metà di quello che c'è scritto sopra
Questa è la verità
Noi parliamo di un sistema molto complesso
Certo c'è anche la piccolissima impresa meccanica fine del del del di di di Moni dice di di del del modenese dove gli si mettono il doppio dentro la busta
Di quello che c'è scritto sopra
Se fuori nel senso dentro ma è un fuori busta perfetto
Fuori dentro
Ecco esistente
Questo e quello
Allora
La il decentramento
Rischia di fare esplodere queste differenze e di enfatizzare
Perché se da una parte può determinare l'effetto virtuoso
Di un salario che prema premi alla professionalità e la produttività al di là dei vincoli del contratto nazionale da altre parti può incentivare l'idea del recupero di competitività attraverso i bassi salari
E questo non è soltanto socialmente iniquo mai anche secondo me economicamente disastroso perché è del tutto evidente che noi recuperiamo competitività soltanto attraverso la qualità
Perché la rincorsa dei bassi salari alla fine non può che essere perdente per un Paese come il nostro per quanto si
Si articoli la contrattazione sono almeno della Cina o dell'Albania non ci arriviamo
Allora
Articoliamo sì ma ci vogliono devono rimanere delle reti di protezione nazionali forti
Quindi ci vuole un mix ci vuole un equilibrio questo è stato il punto di questo negoziato non è che quelli non hanno firmato e sono cattivi ma perché ritengono che l'equilibrio che si è raggiunto non offra pienamente le garanzie
Ma questo equilibrio ci vuole perché altrimenti noi rischiamo di enfatizzare le differenze e di incoraggiare una parte io penso soprattutto al Mezzogiorno parliamoci chiaro a rifugiarsi nella logica di una competizione fondata sui bassi salari che nel medio periodo è distruttivo per il tessuto produttivo del Mezzogiorno
Noi rischiamo di fare un'operazione davvero molto nordista
Perché aiuta la collaborazione sociale per la produttività nelle aree forti della piccola impresa spinge verso il super sfruttamento e i bassi salari nelle aree deboli
Siccome
Proprio come ci è stato detto l'Italia un Paese complicato e ci sono grandi differenze
Poi ci devono essere quelle reti che tengono insieme questo Paese complicato altrimenti a un certo punto a furia di articolare di federali drizzare eccetera
Ci scopriremo una mattina ci svegli eremo scopriremo che non siamo più una nazione con svantaggi per tutti secondo me anche per il nord
Grazie
Fra
Fra le complicazioni di cui spesso si parla e come emerge anche dal rapporto c'è
La burocrazia che viene denunciato dall'imprenditori nel nelle indagini che sono fatti come un ostacolo
Per lo sviluppo
Onorevole letta lei che ha sempre seguito con grandissima simpatia le piccole e media impresa
Al noi abbiamo un problema sulla burocrazia perché da una parte c'è un forte bisogno delle istituzioni che
Detto appena l'onorevole D'Alema a livello anche internazionale un'azienda non può andare semplicemente da solo con la valigia in un altro Paese
Ci vuole un accompagnamento quindi l'istituzione sono necessarie anche per tutti gli atti e delle pratiche riempimenti amministrativi che conosciamo
è possibile sperare che ragionevolmente né una indichino un cambiamento lei cosa cosa proporrebbe per dare una per costruire un apporto efficace proficuo fra istituzione pubbliche piccole e medie imprese
Ma io prendo questa domanda è la unisco alla
Passaggio che ha fatto Giorgio Vittadini prima sul tema della libertà
E sul tema della semplicità che mi sembrano essere le questioni chiave
E sono in fondo i dati che
Emergono dalla ricerca che il professor lavoro c'era presentato prima
E in fondo questa è la sussidiarietà e questo è il cuore della sussidiarietà quindi io ritengo che il cuore della sussidiarietà oggi
Debba essere da parte nostra
Presentato e analizzato
Con
Una
Un profondo legame con la crisi in corso
Lavoro prima ci ha spiegato che i dati si riferiscono a comunque a una
Diciamo a ad aver ascoltato la società italiana prima della crisi
Credo però che questi dati oggi che siamo dentro la tempesta noi dobbiamo legarle alla riflessione della tempesta di come uscirne e di come uscirne più forti
Perché credo ritengo
Che sia da parte dello spirito nazionale quello di non riuscire a dare il meglio di sé quando le cose vanno bene e quelle invece di riuscire a dare il meglio di sé quando le cose vanno male
Se le cose stanno così se le cose stanno così ritengo che questo sia il momento in cui
Con uno spirito di solidarietà complessivo del Paese noi possiamo fare alcune cose che avremmo dovuto fare prima
Che non abbiamo fatto ma che oggi forse
Esiste un consenso più generalizzata uno spin una spinta a farle
Questo vuol dire sostanzialmente considerare che il momento che stiamo vivendo è il momento in cui
è possibile
Dare una svolta su molti dei nodi intricati che hanno bloccato
La nostra economia negli ultimi quindici anni e che fanno sì che da quindici anni a questa parte il nostro Paese cresca alla metà di quanto crescono gli altri Paesi europee
Noi dobbiamo uscire da questa crisi in una condizione in cui quando l'economia riparte noi non abbiamo più questo strutturale ghetto o siamo in grado di non avere più questo strutturale che
Penso che sia possibile questo perché la crisi
Che ci sia che ci sta attanagliando
è una crisi
Che forse insomma può essere sicuramente vista da tanti punti di osservazione però mi sento di di
Considerarle uno che a mio avviso è quello che
E trasversale rispetto a tante questioni
Questa crisi della crisi che
Ha visto il crollo di un modello di sviluppo tutto centrato sull'idea che si possa creare valore puntando soltanto su un risultato in tempo reale
Ossia il risultato legato al presente
Questa crisi è una crisi che figlia di una logica che ha gestito il debito e l'effetto leva in un
Logica assolutamente abnorme
Questa crisi e la crisi che ha creato per esempio quegli affetti astronomici di distanza tra le retribuzioni dei grandi manager
Delle grande banche dei grandi gruppi finanziari e le retribuzioni dei lavoratori medi nel mondo come in Italia
Perché quelle retribuzioni quelle dei grandi manager erano giocate in gran parte su risultati immediati che autoalimenta con un meccanismo
Di tentativo di raggiungere e di presentare risultati sull'immediato
Fregandosene sostanzialmente dei ragionamenti sul futuro alla se siamo qua credo siamo tutti convinti e in questo la Fondazione per la sussidiarietà gioca secondo me un ruolo da alcuni anni molto significativo
Siamo tutti convinti che la creazione di valore la creazione di valore vero passa attraverso il tempo medio e il tempo lungo
Non c'è creazione di valore che sia legata al vizio del presenti ISMU va beh la creazione di valore necessità
Di costruire sulla roccia e quindi necessita
Di
Guardare traguardare a verifiche che possano dare risultati reali non soltanto sul tempo presente se è così parlare di sussidiarietà e quindi parlare
Di rapporto tra le imprese la pubblica amministrazione di libertà parlare di sussidiarietà orizzontale e verticale finisce per essere oggi una delle modalità con cui noi possiamo dare messaggi forti di uscita dalla crisi
Vuol dire tante tante cose molto concrete vuol dire che per esempio
Non si può non si potrà più
Governare
Un azienda o immaginare di acquisire un'azienda
Partendo da un capitale di uno e arrivando tramite la leva finanziaria al capitale di mille perché questo vuol dire preferire la rendita alla centralità del lavoro e della persona
E invece parte della crisi è nata perché con i meccanismi della leva uno a venti facendosi
Tre quattro volte il giro con quell'uno di partenza si è arrivati a poter governare in prese medie e grandi con uno di partenza rispetto al mille
Complessivo
Credo che la crisi sia figlia di queste logiche e credo invece che il nostro sistema di piccole e medie imprese sia un sistema che può essere l'antidoto a queste logiche se
Governato appunto in una logica di dirette di distretto di centralità del lavoro di contrattazione decentrata che ritengo
Anch'io essere una delle chiavi positive di che cosa
Non di un confronto tra
Impresa e lavoro
Ma uno delle chiavi a mio avviso a mio avviso positivo di condivisione dei risultati sia nel bene sia nel male che rappresenta a mio avviso l'unica possibilità di superare
Diciamo una logica contro a positiva che se è vera la ricerca che abbiamo visto
è una logica che sempre di più diciamo sta dentro
Pezzi ridotti del nostro sistema industriale
Ma soprattutto invito a leggere la ricerca che abbiamo che è stata presentata oggi insieme a un lavoro molto interessante fatto dalla Fondazione Nordest presentato da Daniele Marini qualche tempo fa il Sole ventiquattro Ore ha pubblicato
Dentro questo lavoro si chiama l'Italia dei lavori
Dentro questo questo studio stanno una serie di ragionamenti molto interessanti sulla crescita del ruolo dell'individualismo nel mondo del lavoro
Come dinamica sulla quale si possono dare giudizi positivi o negativi ma va comunque presa per quello che
La centralità dell'individuo e delle sue prospettive anche di carriera dentro un percorso molto
E quindi ritengo che qui il tema sia un tema assolutamente chiave e allora
Vengo a molto rapidamente
Alcune conclusioni di questa riflessione
Credo che ci sia nel rapporto con il mondo della pubblica amministrazione da parte delle imprese una richiesta che secondo me deve trovare un'immediata risposta e io invito su questo il Governo a considerare che questa
Se mi si chiede se e quali sono le due priorità con le quali dare risposte alla crisi io rispondo uno che l'Italia da sola non dà risposta alla crisi due
Che però noi possiamo dare alcune risposte a peculiarità tutte italiane che altri non hanno a che rendono la nostra crisi peggiore delle altre per certi versi per altri versi l'abbiamo
Abbiamo alcune cose che sono migliore degli altri ma le due cose peggiore degli altri solo che ha sono secondo le
Ovviamente il mio osservatorio e che abbiamo un sistema di ammortizzatori sociali costruito sulla fabbrica fordista degli anni Sessanta e Settanta quando il nostro sistema ormai fatto
Di un'evoluzione del mondo del lavoro e c'è bisogno quindi di nuovi ammortizzatori sociali
E in secondo luogo non c'è altro Paese al mondo dal mondo occidentale in cui le imprese portantino crediti per cinquanta sessanta miliardi di euro nei confronti della pubblica amministrazione
E allora affrontare questi due temi oggi è un fatto tipicamente italiano che sta a noi affrontare poi le altre grandi questioni verranno affrontati a livello globale ma questi due temi sono tutti nostri e allora io penso che
Se ci sono degli strumenti straordinari sul secondo la Cassa depositi e prestiti ma non soltanto come certificatore di garanzia secondo me direttamente come anticipatore
Dei crediti perché su questo quando parliamo di cinquanta miliardi di euro parliamo di cifre che sono immense soltanto affrontare questo tema vuol dire evitare che molte imprese chiudano
E la stessa cosa sugli ammortizzatori sociali dare una risposta forte
Vuol dire a mio avviso dare un messaggio anche qui consono con quello sui crediti e il messaggio è questo
Quattro milioni di imprenditori quattro milioni di imprese di dice la ricerca
è la forza dell'Italia
Ma noi corriamo un grande rischio può essere che in due anni di crisi il nostro Paese si fa una fase di deindustrializzazione profonda perché la possibilità
Che molti imprenditori
Non più giovani
Che magari come giustamente faceva riflettere Massimo D'Alema prima non trovino una generazione successiva alla quale affidare il testimone finiscano per
Di fronte all'incertezza sul futuro
Preferirei realizzo immediato e la chiusura
Credo che questo sia grande rischio italiano uscire fra due anni dalla crisi
Con un Paese dei industrializzato nei nei numeri nella quantità e con fette importanti del nostro territorio nazionale che
Non vedono più quella voglia di fare impresa che invece è la forza dell'Italia
Allora ritengo che su questi temi né ci giochiamo tutto ecco perché citavo il tema del credito nei confronti delle pubbliche amministrazioni riferendomi a a quello che Berna mi chiedeva prima
Ma ovviamente a questo si legata a tutto un altro tema tutt'altro settore lo possiamo legare al sud più specificamente possiamo fare un ragionamento più ampio
Sono anni che stiamo tutti cercando con fatica
Di
Ristrutturare razionalizzare il sistema degli incentivi per il Mezzogiorno credo che sia un tema fondamentale passare da un sistema di incentivi
A un sistema di automatismi a mio avviso è il meccanismo che le imprese chiedono automatismi vuol dire credito d'imposta vuol dire non doversi mettere a fare
A dover per forza spendere soldi con professionisti per riuscire
A
Otto ottenere un incentivo pubblico fra diciotto mesi perché fra diciotto mesi l'idea che ho messo in campo io imprenditore magari non è più
Giusta per il mercato che è cambiato
Allora penso che il tutti questi temi debbano vedere da parte nostra un cambio di passo un cambio di passo serio
Così come
Accanto a tutto questo noi dobbiamo riuscire quel richiamo a cui faceva riferimento dalle ma prima le nostre imprese piccole medie a sapere che il mercato non può più essere quello domestico
Tante lo hanno già
Cominciato a mettere in campo ma l'internazionalizzazione del nostro sistema deve essere anche per le piccole e medie imprese segnalo che su questo tema lo segnalo anche perché in sala ci sono alcuni dei parlamentari che sono cofirmatari
Ideatori di un progetto di legge bipartisan che abbiamo depositato in Parlamento
E che ha un'idea secondo me è forte
L'idea di
Dare una sorta di scudo fiscale
Di premio fiscale
A tutti gli italiani che non per forza devono essere i i cervelli di cui sempre si parla non per forza i ricercatori che
Aspirano al Nobel ma gli italiani che non hanno trovato in Italia la possibilità di sviluppare le loro idee imprenditoriali e le hanno fait l'hanno fatto all'estero
Che l'hanno fatto all'estero hanno creato profitto e posti di lavoro
L'idea di creare uno scudo fiscale che consenta a quegli italiani di tornare in Italia di riportare quella cultura internazionale che si sono fatti fuori e di portare quella crescita di impresa e creazione di valore che all'estero hanno fatto e che nell'Italia può creare valore posti di lavoro e quindi può essere un effetto benefico per il nostro Paese io penso e concludo che
Questo sia il momento di mettere in campo idee idee anche innovative
Questo è il momento soprattutto di non avere paura di un ragionamento che Butti sul futuro
Il la nostra riflessione e soprattutto gli impegni che abbiamo di fronte questo è un tempo nel quale
Il mondo del lavoro è drammaticamente diviso in due chi lavoro c'è la e lo tiene
Avrà un anno due mila e nove che sarà un anno migliore del due mila otto perché
Se ha una casa del muto lì costa di meno perché il prezzo della benzina li costa di meno perché l'inflazione più bassa
Il problema è quel milione
Di famiglie italiane che invece rischiano quel lavoro di perderlo o l'hanno già perso o non vedono rinnovato il contratto parasubordinato
Per quelle famiglie il nostro Paese non ha un sistema di ammortizzatori sufficienti e quindi per quelle per famiglia il nostro Paese deve riformare il sistema di ammortizzatori
Sociali così facendo io credo che noi diamo una risposta oggi alla crisi una risposta come diceva Tripoli prima fatta a misura
Per il vestito che è necessario applicare al nostro Paese ma soprattutto ci dà il senso che possiamo realmente cambiare tutto ciò che c'è da cambiare dentro una crisi
Che per noi può essere credo veramente l'occasione per fare quelle cose che in tempo di vacche grasse non abbiamo quasi mai fatto grazie
Saluto il sindaco Alemanno
Che
Per tanti anni tra guidato un ministero importante che riguardava uno deve
Deve attuare attività produttive più importanti del Paese e adesso un osservatorio
Molto specifico solo sulla città quindi la mia domanda è questa
Il la capacità di fare reti di collaborare verticalmente orizzontalmente
E veramente presente nel Paese oltre i distretti perché Naro porto emerge che tutti hanno la consapevolezza che bisogna mettersi insieme
Che bisogna collaborare
In quanto lei vede questa questa capacità attuata nel sistema Paese
Dunque io
Vorrei
Innanzitutto
Sotto era un fatto mio a mio avviso
Bisogna ancora fare molto per far sì che la cultura di impresa cioè che il valore dell'impresa
Venga sostanzialmente visto come
Il dato centrale preminente nel processo economico
Perché noi abbiamo avuto un lungo periodo in cui
Veniva consigliata preminente il concetto di lavoro e si metteva il lavoro prima dell'impresa
E questo ha determinato i grandi anni in cui i lunghi anni in cui
Sostanzialmente si tendeva a creare il posto di lavoro naturale processo economico sulla moltiplicazione del posto di lavoro
Non dico fine a se stesso perché Oriente questo in assoluto non era possibile ma in maniera preminente rispetto all'atto creativo di creare un'impresa
Poi qui ho sentito molti riferimenti alla crisi che stiamo vivendo
Quei gessi e situazione si è rovesciata
E alla preminenza del valore del lavoro si è creata la previdenza del valore finanza
E quindi sostanzialmente si è passati a concentrare l'attenzione dei processi economici sul dato finanziario
E magari anche a scontrarsi sulla diffusione popolare o sulla concentrazione in poche mani al dato finanziario sui meccanismi di concorrenza di questi dati però sostanzialmente è diventato preminente questo concetto
Oggi siamo entrati in una crisi che direttamente filiera questa preminenza e dato finanziario sul dato dell'impresa e poiché il risultato la preminenza economia finanziaria sull'economia reale
Ecco io credo che
Oggi proprio per l'effetto di questa crisi anche per effetti questa crisi
Bisogna fare uno sforzo per rendere preminente sia rispetto alla cultura del lavoro quasi fine a se stesso ossia soprattutto nei confronti la cultura della preminenza la finanza
Ritornare alla preminenza cultura d'impresa la centralità del valore dell'impresa come fatto creativo eccome comunità di uomini
Perché se noi non
Partiamo da questo elemento noi rischiamo sempre di uscire fuori di strada
Ci sono molti interventi sono necessari per uscire da questa crisi ma noi saremo sicuramente fuori da questa crisi finanziaria il giorno in cui saremo consapevoli
E saremo constateremo concretamente che nel nostro Paese conviene più fare impresa a che fare finanza
Mentre in cui io lo so paese in generale nel mondo e più positivo e più concrete più un fatto più economo fare un'impresa che fa la finanza saremo fuori da questa fase
Allora perché dico questo perché sottolineo questo fatto perché la sussidiarietà orizzontale
Guarda alle imprese nel campo economico un po'come si riguarda le famiglie nel campo sociale
Questo dato preminenza la sussidiarietà guarda alla
Si fonda sul dato l'impresa propri concepisce l'impresa come una comunità Eco.Ge riceve impresa come fu fatto un atto creativo nel processo economico
E allora io penso che
Venendo sul dato
Della della Simeto comunale ed è l'aspetto del federalismo che stiamo discutendo
Io penso che
Siamo in un momento molto critico e molto particolare ma che può dare una svolta decisiva perché
Perché il federalismo fiscale cui parlo in questo momento si sta discutendo sono prima l'audizione in Commissione Bilancio
Su quei finanzi l'Unità su questo tema inferno fiscale ci permette
Di
Fare in modo che i territori riescono ad acquisire un'autonomia nel rapporto con il fisco e nel rapporto col con l'economia
E questo può uccidere una distorsione posso fare una distorsione che è cresciuta moltissimo in questi anni quale questa distorsione
E la distorsione del capitalismo municipale cioè il fatto che
I Comuni in questi anni hanno moltiplicato il proprio intervento comunale dentro il
Tessuto economico dentro l'economia dalla propria della propria realtà cittadina
Creando Società conto Società primo livello secondo livello mettendo le mani dappertutto nella cultura nella nella nei vari ai non solo i servizi essenziali dove questo sarebbe giustificato anche se anche lì bisogna vedere come comportarsi ma
Questa dilatazione
Della della di questo capite peso municipale io mi sono trovato pensavo di essere vietato il singolo scopre di essere un magnate del del del mondo industriale primo blocco che oscura di essere a capo di un sistema di ottanta in prese ottanta imprese fanno riferimento al Comune di Roma
Trentaquattro mila dipendenti dico accidenti sono diventato solita da Bill Gates o qualcosa di questo io non so un sito
Perché è successo questo è successo questo perché
I Comuni non avendo una propria autonomia fiscale da un lato giustamente vogliono promuovere delle politiche
Per cui ci voglio delle risorse per questi vuol promuove la poi al turismo la Puglia culturale c'era quindi c'è questa volta rifare di più di quello che abitualmente e assegnato ai Comuni questo genera un bisogno di risorse
Che non vengono date da questo sistema fiscale
Allora qual è il trucco
Metto le mani alla creo turismo e metto le mani sul turismo che così in qualche modo recupero una parte delle risorse
Che ho investito sul turismo questa distorsione c'è per potere rientrare di queste politiche qualche onda espansive d'intervento anche molto positive io devo creare delle Società delle realtà che mi permettono di entrare diverse dimensioni
Allora perché e decisivo il ferirlo fiscale per smantellare capitalismo comunale
Perché se io so
Che una parte di quello che produco fiscalmente quello che produco me gettito fiscale mi ricollego godere con mia del mio territorio rimane sul territorio e non va INEA fiscalità generale la parte più significativa
Più più più proporzionale a quello che produco sono meno spinto sono meno obbligato o meno alibi se volete a mettere le mani
Nei vari settori con le municipalizzate con le società che doveva pubblica con le società miste eccetera e posso ritirarmi
E avere un rapporto più corretto con le imprese liberando tante parti di mercato tante PATI funzionalità esterni consegnandole all'attività creativa dell'impresa
Questo è il punto centrale e chiaro che se il tema fiscale lo facciamo male
Poi succede tutto qua che ha detto D'Alema frammentazioni cose e non trovarci più un Paese cedere c'è ed è chiaro io posso montare sulla macchina migliore sulla guida ubriaco vada a sbattere
E le cose vengono male ma io penso invece la tregua fiscale se lo guidiamo bene Romolo decisivo
Per fare in modo da liberare e sprigionare proprio il contenuto creativo del mondo dell'impresa e quindi fare veramente la sussidiarietà orizzontale sui territori e sui Comuni
Facendo in modo di ripristinare quel rapporto fra sussidiarietà verticale sussidiarietà orizzontale che in qualche modo in questi anni è rimasto spezzato
Perché il la sussidiarietà verticale è andata molto avanti ne abbiamo parlato tantissimo ma valutare tutti i ragionamenti possibili sul federalismo la sussidiarietà orizzontale che è il vero fondamento la sussidiarietà verticale rimasta indietro rimasta al palo
E quindi da questo punto di vista scontrino fiscale abbiamo la possibilità di riagganciare insieme questi sistemi e poter dire
Evitiamo questa nuova forma di intervento pubblico che di fronte a ritrarsi dello Stato invece ha visto il dilatare dell'intervento pubblico a livello
Degli enti locali dei municipi
Aggiungo qualche altro elemento che secondo me è importante
La Corte la giurisprudenza sempre più tende a considerare i principi costituzionali
Non solo come dei principi da applicare solo dopo applicare diventare aspetto di carattere legale giuridico eccetera ma come dei principi da applicare subito
E io credo che da questo punto di vista visto che la sussidiarietà orizzontale sta nella Costituzione
Bisogna fare in modo sempre di più dia vere degli interventi anche di carattere legale
Contro le forme di ingerenze e di manipolazione del mercato da parte delle varie realtà cioè dobbiamo credo fare in modo che rispetto alla formulazione degli appalti la formulazione
Delle delle dei diversi meccanismi le ingerenze recapito municipale ci sia una dagli anche di reazione proprio portando in tribunale
Gli enti locali che fanno questo tipo discorso proprio in nome e l'applicazione del principio costituzionale che chiama a questa applicazione del
Della sussidiarietà orizzontale
Allora se facciamo queste se ci voleva da questo punto di vista e concludo con la domanda è stata posta cosa riusciamo a realizzare
Riusciamo a realizzare una
Dimensione di comunità territoriale
Dove c'è più spazio creativo per le impresa e quei se c'è più spazio né io né imprese diventa più decisivo la caccia delle imprese di stare insieme di avere rappresentanza
E di sapersi costituire come distretti come filiere come aree di intervento e cioè perché in qualche modo si realizza quasi automaticamente quel trasferimento per cui il bene
Pubblico il bene comune e l'interesse pubblico si trasferisce da una gestione burocratica di istituzioni a un dato vitale a un mondo vitale la presentata sulla civile quindi
Questa capacità da parte delle rappresentanze da parte lo stare insieme all'impresa è di svolge le funzioni di carattere pubblico e della e la difesa e delle della del del bene comune sul livello territoriale
Otteniamo una situazione di maggiore equilibrio
Fra i diversi ed era il fra le diverse realtà
E facciamo in modo che le nostre città
Tornino a essere quello che devono essere
Perché le città regali Metroweb cosa sono sono il luogo in cui per una concentrazione territoriale si realizza il massimo di creatività innovazioni di fantasia di scambio proprio perché c'è quella libertà fondamentale cioè c'è questa quelle città non viste come
Blocchi burocratici appesantiti in cui qualche o no le cose vengono congelate ma dei luoghi creativi l'incontro fra soggetti
Economici soggetti sociali ma sempre fondate sulle persone sempre fondate su comunità vive creative che riescono a incontrarsi e scambiare e a produrre innovazione la ricerca i nuovi fattori economici
Sulla chiave creativa grazie
Grazie
Visto che il tempo procede devo dare a questo punto a ognuno dei partecipanti l'occasione per un'osservazione finale rispetto a ciò che emerso in questo fra otto
Le suggestioni sono state molte del giusto che fosse così con sulla base di un prodotto tanto stimolante
Io nel coro accolgo velocemente alcune
In primo luogo letta ha ragione quando dice laddove questa crisi si deve affrontare necessariamente in una dimensione globale
La sessione del G otto a questo proposito è molto importante
Noi realizzeremo il ventinove marzo il primo summit sociale nella crisi cioè nell'ambito della sessione G otto
L'Italia promuove
Un un check social summit che si allargherà ad altri sei Paesi nel secondo giorno la Cina l'India il Brasile il Sudafrica il Messico e l'Egitto
Cosiddetto G quattordici
Sarà preceduto da un incontro con le parti sociali nelle loro organizzazioni internazionali
Crediamo che sia importante nonostante la consapevolezza dei limiti
Della dimensione sociale globale cioè del la possibilità in una dimensione sovranazionale di affrontare i temi di carattere sociale però dare
Un contributo al circolo della fiducia
Al circuito virtuoso della della speranza
Attraverso un impegno collettivo verso le società verso le persone affinché una crisi nata da banche di investimento non non appaia
Soltanto protesa a risolvere il problema delle banche di investimento
E abbia un forte cioè asse si affermi messa fortemente il parametro della centralità dalla persona poi questo summit vuol dare un contributo alla riforma del Fondo monetario fin
Che
Il nuovo fondo monetario strumento principe della stabilità globale consiglieri nella sta nella valutazione della stabilità dei sistemi Paese la dimensione sociale
Che è parte non secondaria non solo nella valutazione d'assieme della coesione sociale di un Paese ma anche per alcuni profili
Basti pensare
Alla sostenibilità dei sistemi previdenziali quanto sia parte della
Della della sostenibilità della finanza pubblica di molti Paesi o o anche quanto
La presenza di si adeguati sistemi sanitari sia una componente importante perché nelle famiglie vi sia risparmio per un verso e propensione al consumo per l'altro
Cina e Stati Uniti stanno ponendo sì da punto di vista diverso ovviamente dal punto di partenza diversi il problema del sostegno del sistema sanitario proprio in relazione alla alla crisi e la coesione sociale ma anche alla vocazione al risparmio e alla
E al comma e al consumo senza
L'esasperazione dell'indebitamento nel caso nel caso americano la seconda considerazione veloce che faccio è che
E davvero fortemente all'ordine del giorno il passaggio generazionale delle imprese
E questo è un
Noi ci stiamo preoccupando in questo momento di evitare deindustrializzazione strutturale ridimensionamento strutturale della base occupazionale stiamo operando affinché
Il sistema delle imprese il sistema
Possa a rallentare i motori mettere in stand by motore ma non smontare i motori per essere pronti a ripartire quando ve ne fosse l'opportunità cioè cogliere alla altra al che ci gli opportuni di con immediatezza
E questo
Questo problema si intreccia però con il passaggio generazionale il caso di rischierà amiche è un po'questo
Di un'azienda che andata molto bene nel nel due mila e otto che sta andando ancora abbastanza bene ma nella quale si intrecciano problemi di passaggio generazionale con con la crisi qua e cioè la la il fatto che coloro che hanno fatto l'impresa per ragioni anagrafiche arrivino ha dovuto al punto del passaggio coincide disgraziatamente con la crisi
Io qui mi limito a mettere un un punto di riferimento noi dobbiamo cercare di salvaguardare il capitalismo familiare
Cioè non è così semplice non è con lei non sarebbe così auspicabile a mio avviso
Il passaggio dal capitalismo familiare alla gestione manageriale molto spesso anche i management buy out non hanno avuto molto molto successo cioè
Il calore familiare io non voglio fare nomi e marchi ma di esperienze che ho visto come anche marchi leader nella dimensione globale
Passati una gestione manageriale non hanno avuto successo sull'accesso al nome forse capiremo molti
Un esempio ma ce ne sono più se invece il ritorno a una dimensione artigianale anche di una società globalizzata di un sistema globale quello che ho in testa io ho un grande sistema globale che ha cinque marchi che sono leader nel mondo
E il ritorno alla gestione artigiana una atteggiamenti capiamoci
Parliamo dei cinque marchi globali leader globali a consentito la ripartenza diffusa di questo gruppo di raggiungimento di risultati significativi e la tenuta nella grande nella grande crisi
Per quanto riguarda il sistema di relazioni industriali
E ovvio che
Il contratto nazionale
Ci occorre un punto di equilibrio fra il salario essenziale che il contratto nazionale dover garantire e il salario di produttività che si riconosce nella dimensione aziendale o per le micro imprese territoriale
Masselli sarà il contratto nazionale invasivo come è stato fino ad ora
è ovvio che non si determina spazio per la contrattazione aziendale il contratto nazionale deve avere comunque la possibilità dell'oppio in auto cosa che l'accordo prevede l'opting out da un work sa anche in più scende cioè nelle situazioni di crisi nella situazione di crisi ci si siede alto di difficoltà ci si sieda un tono tavolo è anche si deroga anche al contratto nazionale
Perché e già però oggi i lavoratori condivide no il profilo negativo del rischio di impresa e che non ne condividono il profilo positivo e che l'accordo bloccato del novantatré ecco
Non in concepito nell'ottantaquattro per alta inflazione applicato nel novantatré quando l'inflazione non era più il problema ma il problema era la produttività non ha stimolato proprio questo non il collegamento fra fra salario e risulta la Salaria risultati
Un'ultimissima considerazione sugli ammortizzatori sociali
Io non credo che questo sia il momento di riforme strutturali con checché includono impegni strutturali di incremento della spesa corrente non non è proprio questo momento noi non sappiamo cosa sarà
Il bilancio dello Stato fra sei mesi
Figuriamoci se possiamo decidere adesso cinque miliardi di euro in più all'anno fissi
E dinamicamente crescenti sì possiamo prendere un impegno strutturale di questo tipo però e possiamo impegnarci per il due mila nove due mila dieci per un'operazione poderosa di protezione della attiva del lavoratore che perde il lavoro o lo vede sospeso
E e molto pragmatica ed è quello che stiamo cercando in queste ore di realizzare attraverso un'intesa di leale
E straordinaria collaborazione fra Stato e Regioni perché poi
Nel territorio si stabilisca una forte relazione con le parti sociali perché il sistema della protezione del reddito intrecciato con l'incremento delle competenze con i servizi che non lasciano solo la persona cercare un altro lavoro
Sia un sistema quanto più negoziale e non automatico i Paesi che in questo momento hanno ammortizzatori a rubinetto aperto ammortizzatore asset service
Vedono impoverirsi la base produttiva e la base occupazionale data la immediate elasticità negativa che questo produce
Quel po'di rigidità che noi abbiamo ci consente di negoziare il caso IRES è un caso tipico si negozia si discute non è non si doveva chiudere invece non si chiude resta aperta prosegue
Con un larga parte dell'occupazione soprattutto mantenendo un patrimonio di impresa negoziando cioè in questa che lande crisi non pensiamo a strumenti
Liberali a disposizione a disposizione dell'invito
Dell'impresa che avrebbe un effetto deresponsabilizzante ma negoziamo
Una negoziamo attivamente avendo in testa alcuni parametri tra i quali fondamentalmente mantenere come ho detto alta la base produttiva e quella occupazionale quanto più possibile perché siano perché le nostre capacità soprattutto nelle imprese medie anche piccole siamo pronti a ripartire
Grazie Ministro
Onorevole D'Alema
Sì ma io sarò breve dissenso che ho detto molto nel
Primo round
Una sola osservazione su questo tema degli ammortizzatori sociali posto Enrico letta in termini che io condivido ripreso dal Ministro Sacconi
E chi sì io sono
Posso capire la logica la preoccupazione insomma che muove il Governo di
Evitare automatismi che incidono sulla finanza pubblica nella condizione di un Paese chi ha un alto debito pubblico
Tuttavia esiste il problema che il nostro mercato del lavoro profondamente diviso che la cassa integrazione funziona sostanzialmente come un automatismo per una parte dei lavoratori
Quindi negoziamo per chi degli altri per la parte meno protetta e meno tutelate
Che spesso
Se
Se
Sì sì ma dico il grande problema al di là di singoli casi e che noi abbiamo una parte del del mondo del lavoro e sono in particolare i giovani le donne
Che
In un processo che è stato abbastanza imponente di precarizzazione del mondo del lavoro in parte legale in parte illegale è sostanzialmente privo di protezioni
Questo è il punto diciamo sul quale credo dobbiamo concentrare la nostra attenzione in una crisi così delicata ma la cosa su cui volevo tornare un momentino perché ritengo che veramente molto importante diciamo è
Ed è molto importante dal punto di vista della piccola e media impresa
è il grande processo di
Applicazione del federalismo fiscale ma in quale ci misureremo
Stiamo discutendo una legge delega
Il sindaco Alemanno e tre tornato su questo tema detto sì certo lo ha fatto bene
Sì però io vorrei mettere
Un attimo i riflettori su questo processo
Perché sento parlare del federalismo fiscale come di una panacea universale io premetto che non io sono favorevole se noi
Ci siamo fortemente impegnati come fondazione culturale abbiamo prodotto un volume di studi estremamente serio a mio giudizio approfondito sulle
Al quale vi rinvii o per diciamo le proposte positive su come
Si dovrà realizzare questo processo
Ma sono molto preoccupato per la presentazione di questo federalismo come la soluzione di tutti i problemi c'è una medicina per la quale ci saranno più risorse pagheremo Moni meno tasse la vita sarà più semplice per tutti
Perché
Io osservo le derive spontanea
Noi abbiamo un sistema molto complesso molto conservatore
E che produce delle derive spontanea la deriva spontanea e
A un aumento della pressione fiscale e della complicazione della vita dei cittadini e delle imprese
Noi abbiamo alle spalle l'attuazione del Titolo quinto
Negli anni tra il due mila uno e oggi
L'attuazione del Titolo quinto che ha decentrato grandi poteri o ma intanto le responsabilità delle istituzioni locali eccetera ha determinato primo un aumento di due punti della spesa corrente
Ho pensato che si semplificava che si riduceva non era vero
Perché molto spesso le funzioni si sono accavallate che sommati
Secondo un aumento molti casi delle complicazioni per le imprese io faccio un esempio concreto che appunto piccoli imprenditori e vive di cose concrete
Se in più concreto che conosco perché diciamo sono appassionato fra l'altro di queste cose qui un piccolo cantiere
Prima del federalismo che gli semplificava la vita
Se doveva ampliare chiedeva il permesso alla Capitaneria di porto
Il tratto costiero era demanio dello Stato
Stato centrale cattivo diciamo
Mi poteva dare o non dare il permesso ma lì aveva risolto la sua vita dopo il federalismo che abbiamo inventato per semplificare la vita deve chiedere il permesso al Comune
All'Agenzia regionale per il territorio
E senza la Capitaneria di porto perché per ragioni di sicurezza ovviamente il vecchio non è stato smontato ma è rimasto
Quindi da quando gli abbiamo semplificato la vita deve chiedere tre permessi al posto di uno
In gran parte sinora il federalismo ha funzionato così
Perché non funzioni così ci vuole una fortissima volontà politica altrimenti ci raccontiamo delle chiacchiere e ci troveremo di qui a due anni ad a vere più tasse
Più complicazioni per la vita dei cittadini più burocrazia
E a quel punto sorgerà un grande movimento per tornare allo Stato centrale allora
Io sono per il federalismo
Ma dobbiamo sapere che il federalismo non è la medicina universale
Ma è un terreno di lotta scuri e vorrei che ci fosse un osservatorio delle piccole imprese sulla realizzazione del federalismo dobbiamo dirci che il federalismo
Costituzionale e fiscale senza il federalismo amministrativo
Che intervenga ridurre a tagliare non sommare le strutture a mio giudizio ci fa correre dei grandi rischi questo è il mio allarme ripeto non è una presa di posizione contro ma è un forte richiamo alla realtà
Perché sento un dibattito molto ideologico
Perché è chiaro che nella politica italiana c'è la lega la parola federalismo si carica di di valori positivi diciamo in sé
E vento scarsa attenzione invece a quei meccanismi concreti di carattere amministrativo burocratico e
Che possano far funzionare questa riforma anziché produrre ulteriori guasti e problemi
Grazie
Onorevole onorevole letta
Tanto rapido per dire
Lo dico anche se Sacconi non c'è perché tanto di questo abbiamo discusso altre volte e quindi
Sa come la penso che io invece penso che questo sia il momento della riforma degli ammortizzatori sociali per un motivo molto semplice
E questo è il momento in cui il Paese può accettare sacrifici necessari per pagare una buona riforma di ammortizzatori sociali
Credo che debba essere fatto un trade-off dentro il sistema di spesa sociale e certo non fuori ma questo può essere fatto oggi perché oggi c'è la consapevolezza che a quel milione di famiglie che rischiano di perdere il posto di lavoro
Non soltanto un dovere etico quello di dare una risposta ma è l'unico modo per uscire dalla crisi perché se quelle famiglie
Smettono di consumare perché si trovano ovviamente in una condizione noi ci troveremo
Impossibilitati a uscire dalla crisi nei modi e nelle modalità con cui vogliamo vorremmo tutti uscirne ma questo è il momento nel quale possiamo creare e trovare il consenso per una buona riforma anche riesca
A
Modificare il senso vero della questione e soprattutto
A creare quel meccanismo di finanziamento moderno
Del nostro sistema di welfare il welfare che veda la sussidiarietà come valore centrale è un grande
Approdo di modernità per un Paese come il nostro che invece
Di sussidiarietà fino a Gina vissuta ben poca quindi io penso che questo sia il momento di farla questa scelta è il momento in cui c'è il consenso ci può essere un consenso generalizzato
E soprattutto questo è il momento in cui chi si mettesse contro per difendere privilegi
Si troverebbe lo il biasimo dell'intera opinione pubblica davanti e credo quindi che questo sia uno degli elementi sui quali noi dobbiamo
Riflettere riflettere seriamente
Credo quindi che e concludo che e i la crisi possa essere un
Un momento in cui la sussidiarietà diventa adulta nel nostro Paese
Un Paese nel quale questo concetto fino adesso è stato un concetto solo recentemente da pochi e in poche aree del Paese le suggerisco una lettura della rapporto e della
Ricerca che che professor lavoro ci ha presentato oggi dal punto di vista geografico perché secondo me molto interessante viene fuori una
Lettura del dato sussidiarietà molto diverso a seconda di quale aree del Paese noi siamo in quale area del Paese noi diamo e questo credo che sia uno degli elementi che ci deve spingere a capire che
Misure generaliste non sono quelle giuste c'abbiamo bisogno di calare quell'abito su misura realtà per realtà
E la sussidiarietà la sussidiarietà a questa forza quindi
Lo stimolo la spinta che mi sento di fare quella di andare avanti e quella di semmai cercare di estendere questa
Battaglia culturale che stiamo facendo facendo sì che anche politicamente diventi teme di politiche non soltanto di
Riflessione politica complessiva quindi politiche concrete
Questo riesca a diventare un fatto un fatto concreto e fattivo
Credo lo dico a Vittadini che la nella
Riflessione che D'Alema faceva prima sull'osservatorio sulla
Come
Il federalismo avanza nella sua applicazione concreta dal punto di vista dell'interesse alla semplificazione delle piccole e medie imprese potrebbe essere
Un terreno di lavoro della Fondazione per la sussidiarietà che potrebbe vedere l'intergruppo per la sussidiarietà sicuramente interessato grazie
Se il Sindaco di questa bellissima città
No io ecco volevo continuare un attimo a ragionare sulle cose dette su quello fiscale
Io condivido tutte le preoccupazioni che ha espresso D'Alema prima però
Penso che questa strada e stiamo percorrendo sia veramente una strada molto importante non non
Non secondaria perché
Perché il freno fiscale serve un po'
A rompere un alloggio un po'di livellamento fra i territori e livellamento non fa mai bene
Faccio appello vuole famiglia no
Se noi pensassi oggi che per risolvere i nostri problemi economici
Le famiglie dovessero dare tutto o quasi tutto al centro allo Stato e posto ridistribuisce ci ritrovassimo ci ritroveremo sicuramente in un regime di tipo comunista
Ma in realtà dei territori questo è quello che succede e territorio oggi succede che la gran parte di quello che producono danno al centro poi centro distribuisce
Ecco io credo e questo per non sia virtuoso
è necessario invertire il meccanismo fare in modo che una parte certa
Rimanga i territori e poi ci siano i fondi perequazioni così come avviene per le famiglie e che per creare un meccanismo di solidarietà sociale che però non utilizzi logiche e strumenti di dell'anti
Questo significa che i territori competitivi i territori d'amministrazione virtuose produrranno più ricchezza e quindi ci saranno anche più risorse da ridistribuire anche i territori sono indietro questa è la logica positiva non è detto e ci si riesca ovviamente
Per fare questo bisogna mettere il freno a fischiare una cornice di
Logge sussidiarietà più allargata affondarlo bene era di calo Benso sede sussidiarietà orizzontale altrimenti si bandiamo e creiamo dai centralismi statali centralismi regionali etc però questa la strada
Come si fa si doveva evitare i rischi paventati prima da D'Alema
Primo bisogna non considerare i territori come le realtà separate ed è questo purtroppo c'è oggi c'è
Una certa tendenza vedere in maniera completamente separata il livello statale dal livello regionale o dal livello comunale in maniera tale che spesso creiamo delle burocrazie che non dialogano
O che non si congiungono per cui abbiamo quello che prima descritto giusta e spesso accade che ce la duplicazione la triplicazione perché queste burocrazie non dialoga ma non è detto che sia così
Facciamo ancora e sempre presumo fiscale senza nessuna fiscale
Significasse che ogni Regione farà propria Agenzia delle entrate saremmo morti se succedesse una valle di questo genere l'Italia salterebbe per aria contesto economico dal punto di vista strutturale
In realtà invece io credo fiscale concepito correttamente dice che rimane un'unica Agenzia respinte le entrate ma che se ne fanno venti
C'è una soltanto che tiene insieme le banche dati che che garantisce forme di diciamo di correttezza e di chiarezza i diritti per tutti però quell'agenzia delle entrate poi riscopre sponda era
Il il meccanismo effettua fiscale la parte a percentuale di introito fiscale direttamente territori
Questo esempio lo dico perché spesso in altri poteri se ci si è mossi mia diverso se si è presa storture
Burocrati unitari si è frammentata in tante strutture quante erano le le le realtà regionale o comunale tre cose questo è sbagliato non bisogna fare il federalismo della moltiplicazione le burocrazie
Bisogna fare un federalismo e siamo la moltiplicazione
Della capaci Ali corrisponde al territorio marginali cercando di mantenere il dato burocratico più unitario e più strutturate e più accorpato possibile anzi per leggero possibile questa è una delle prime chiave fondamentale la seconda chiare
E la responsabilità
Cioè bisogna aumentare a tutti i livelli la responsabile salva se la gente non può accadere che Regioni Comuni attuale sbagliano per tanti anni siano fuori misura per tanti anni e nessuno le può toccare per un malinteso principio di autonomia
Si mantiene l'unità della Repubblica dallo Stato del della comunità nazionale sei ti va fuori
Asseto sbaglia deviata lo produce risultati economici a questo modo può essere rimosso
La realtà centrale ma anche la teoria di revocare quella delega che non è stata ottemperata bene lì c'è l'aspetto altro del principio di sussidiarietà
Colgo da però il mio intervento diciamo una piccola esperienza che però
Credo molto pertinente alla permessa molto bella
Adesso quale c'è stata la la il momento diciamo dell'alluvione AA a a Roma chiesta non c'è stata romana c'è stata in periferia
Un distretto industriale storico di Roma il distretto la Tiburtina vicino Aniene è stato allargato
Ebbene questo distretto in cui c'è di tutto dalla dall'impresa artigiana fino alla media impresa si è trovato completamente entrato in un momento economico difficile o mente in ginocchio
Io sono stato là ho fatto molti incontri procedo che fatta la situazione da ho visto delle cose fantasma bellissime
Ho visto una solidarietà spontanea fra queste impresa dalla impresa artigiana allena la media impresa presente su quel territorio di solidarietà spontanea di aiuto reciproco di rapporti recepì ho visto veramente forse per la prima volta ho visto l'idea del distretto
Industriale come non un fatto oggi ho gradito burocratica da ma vado con una comunità di uomini che fra diverse impresa e se riuscirà a creare un meccanismo di solidarietà li ha permesso a queste persone di affrontare
Insieme in collaborazione con le istituzioni ma senza il setto talmente dipendenti dalle istituzioni e affrontare insieme un'emergenza drammatica e se quel distretto industriale sopravviverà e sono convinto che sopravviverà dipenderà molto da quello che quel gruppo di uomini
Imprenditori lavoratori insieme negativo dall'idea di fare delle di salvare la loro impresa sono riusciti a produrre quindi
Credo che se noi lavoriamo su questi fatti si prigionia un'energia nel corpo solo nel nostro corpo sociale ci aiuta veramente a superare ogni crisi vi ringrazio
Ringrazio tutti perché penso che è stato un dibattito interessati pieno di contributi per una riforma per delle riforme non solo necessarie e urgenti
E poi tutti hanno parlato tutti i partecipanti di cui ringrazio veramente hanno parlato di fattori che però la politica non può fare non poc'ara ma che sono poi solo favorire si è parlato di responsabilità sociale di intraprendenza di creatività di valorizzazione dei collaboratori
Tutti i fattori umani
Che si possono solo comunicare sollecitare ed è questo uno deve ragione per la quale nel rapporto voi trovate anche degli esempi virtuosi
Perché questo è la modalità migliore per sprigionare un cambiamento a livello umano che non può essere imposto ma solo proposto
Vedo questo anche un invito a noi tutti
Di guardare bene intorno per scoprire tutte le realtà che vanno nella direzione giusta per valorizzarle e comunicare altri
Questi esempi perché questo penso sia una modalità concreta per affrontare i cambiamenti di cui abbiamo bisogno
Ringrazio tutti all'anno prossimo