Impresa e Lavoro nella Costituzione

Autorità signore e signori credo che sia significativo il fatto che la mostra che alla Camera dei deputati ha dedicato alla storia dei valori della Costituzione
Mostra che lo dico
Per inciso ha avuto un notevole successo anche di pubblico che ovviamente non può che farci piacere si concluda la mostra quest'oggi con un convegno
Dedicato al legame tra libertà di impresa e tutela del lavoro saluto e ringrazio l'onorevole Maurizio Lupi vicepresidente della Camera
Il presidente Franco Marini il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia il presidente dell'Istituto dell'enciclopedia Italiana Giuliano Amato il professor Mario trovando
I principi della libera iniziativa economica e della sicurezza e dignità dei lavoratori trovano
In questa delicata fase della nostra vita economica e sociale un motivo di stringente attualità nelle istituzioni delle forze sociali per le politiche si avverte sempre di più l'esigenza di affrontarla unitariamente
Le conseguenze della recessione internazionale sulla vita dell'impresa e dei lavoratori e delle fasce più deboli della società
A ben vedere
L'odierno esigenza di una ricomposizione civile del Paese per fronteggiare l'emergenza sociale ed economica trova proprio nella Costituzione un alto fondamento ideale e morale
E credo che sia importante ricordare soprattutto di fronte a tanti giovani
Che i costituenti hanno previsto unitaria economicamente dinamica e nello stesso tempo socialmente solidale dove la dignità del lavoro acquisti al rango di valore fondante della Repubblica come recita l'articolo
L'intero impianto del Titolo terzo dedicato i rapporti economici sancisce il principio di tutela dei lavoratori tra i più avanzati rispetto le costituzioni dei Paesi a democrazia liberale
Ciò non deve però essere soltanto un motivo di legittimo orgoglio in termini storico identitario ma deve diventare anche un fattore di rinnovato e attuale impegno civile
Il legame tra la libera iniziativa economica i fini sociali sancita dall'articolo quarantuno
La funzione sociale della proprietà privata stabilite dall'articolo quarantadue il riconoscimento dei lavoratori del diritto di partecipare alla gestione delle aziende prevista dall'articolo quarantasei
Ci permettono di affermare che il Titolo terzo della Costituzione
Esprime la cultura della condivisione tra capitale e lavoro nei confronti di destini dell'impresa nei confronti del bene comune degli italiani
Questa visione solidale delle questioni economiche
Rappresenta come è noto la sintesi giuridico-costituzionale delle grandi culture politiche del Novecento della storia del movimento sindacale del pensiero laico e liberale io anche dell'ispirazione politica proveniente dalla dottrina sociale della Chiesa sancita dalla sera onorare un di Leone tredicesimo e ribadita dalla cooperazione si usa anni di Pio un decimo questi valori costituzionali e morali devono essere da guida anche per l'Italia di oggi e il momento di una comune assunzione di responsabilità per promuovere la competitività del sistema economico salvaguardando contemporaneamente
I livelli di vita delle famiglie e garantendo prospettiva i disoccupati e cassintegrati e i giovani in cerca di opportunità di lavoro
La strada da molti indicata e quella di aumentare la produttività delle imprese di favorire l'innovazione al fine di raggiungere standard più alti di efficienza del sistema
L'Italia deve saper trarre da questo momento difficile un nuovo stimolo per recuperare il terreno perduto sia nei processi di modernizzazione sia nella creazione di un più avanzato sistema di protezione sociale
Ovviamente non è mio compito
Entrare nel merito delle misure varate dal Governo allo scopo di favorire gli investimenti nonché di sostenere le fasce più deboli desidero solo osservare che in questi mesi presentano segni incoraggianti insieme però a motivi di preoccupazione
Per quanto riguarda il primo aspetto condivido l'opinione di quanti hanno rilevato che il nostro sistema di protezione sociale ha svolto un ruolo all'altezza della situazione nello stesso tempo le tre visioni per i prossimi anni continuano a segnalare un quadro difficile ci sarà ancora bisogno del sostegno pubblico per favorire la ripresa economica e per sostenere i lavoratori colpiti dalla crisi
Ritengo che questo momento che in questo momento occorra continuare a fronteggiare con determinazione e spirito solidale l'emergenza sociale ma ci sia altresì bisogna ripensare alle prospettive di più lungo periodo
Proprio perché ci troviamo in un momento eccezionale e oggi richiesto all'istituzione alle forze politiche le forze sociali un'eccezionale impegno riformatore all'insegna della coesione e della condivisione delle responsabilità
Non sono più rimandabili quegli interventi strategici strutturali capace di sanare dissi profondi del nostro sistema attività egli anomalia incrostato nel cammino delle forze produttive che appesantiscono reati dello sviluppo gli ambiti di questi problemi sono noti
E vanno dall'ammodernamento infrastrutturale alla politica energetica fino allo snellimento delle procedure burocratiche necessarie per iniziare un'attività economica
E potenzialità italiane rimangono enormi basterà ricordare che la crisi è arrivato il momento in cui il sistema delle imprese italiane ed impegnato in un grande sforzo di ammodernamento e di internazionalizzazione però occorre valorizzare
Tre possibilità attraverso un più moderno sistema di incentivi e di servizi e per quello che riguarda le garanzie sociali occorre correggere le anomalie della frammentazione della disparità di trattamento che abbiamo ereditato dal passato
Lo sforzo deve essere quello di costruire un welfare inclusivo che non discrimini precari rispetta i garanti un sistema più moderno che mira a tutelare il lavoratore nelle varie fasi della sua vita professionale oggi non più all'insegna necessariamente del posto fisso e a tempo indeterminato
In questo senso il sistema di ammortizzatori sociali deve coprire i nuovi rischi del mercato del lavoro permettendo al lavoratore di affrontare i cambiamenti
Senza che questi si traducano inevitabilmente in negativi arretramenti delle sue condizioni di vita per riuscirvi un ambito cruciale certamente quello relativo al dialogo tra le parti sociali
Un rinnovato clima di collaborazione tra capitale e lavoro dovrà favorire più moderni ed efficienti meccanismi che promuovano la produttività dell'azienda insieme con gli incentivi salariali e l'aumento del reddito a disposizione dei lavoratori
Un auspicio in tale direzione
è mosso anche dalla necessità di dare attuazione nell'odierna situazione sociale ed economica al disposto dell'articolo trentasei della Costituzione che prevede una retribuzione per il lavoratore proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro
Personalmente
Non credo che il ritorno al passato di una diversificazione territoriale dei salari produrrebbe alcunché di positivo per il Paese in questo modo si darebbe un messaggio discrete ante ai territori più deboli del paese
La via da percorrere casomai e quella di una maggiore libertà contrattuale sul piano territoriale o aziendale
Che consenta alle parti sociali fatte salve condizioni garanzia irrinunciabili di base di legare le retribuzioni agli dagli effetti vi di produttività e alla disponibilità di manodopera indipendentemente dalla collocazione territoriale delle imprese in conclusione
Le istituzioni devono oggi essere sensibili allo sviluppo della cultura della condivisione per tutti i soggetti della produzione
Perché la diffusione di tale cultura rappresenta un indubbio fattore di efficienza economica e innovazione produttiva e anche perché permette
Di realizzare in moto attuale compiuto la finalità di promozione umana e morale per lavoratore prevista dalla nostra Carta costituzionale grazie
Grazie
Prego allora il Vicepresidente alla Camera Maurizio Lupi svolge il suo intervento prezzi
Grazie Presidente Fini ringrazio anche
Numerosi partecipanti e anche tutti coloro
Come ha già detto il Presidente Fini che hanno voluto partecipare alla nostra mostra così numerosa in questi in così numerosi in questi quindici giorni saluto anche ringrazio anch'io
Il Presidente Amato il presidente Marini la presidente Marcegaglia il dottor pronti
Per aver accettato il nostro invito
Mi permetto velocissimamente di fare pochissime osservazioni anche per non togliere il tempo ai relatore che abbiamo inviato parto con una considerazione che ha già toccato
Ne ha declinato il Presidente Fini noi abbiamo voluto intitolare questa nostra
Mostra in occasione della festa della Repubblica una Costituzione viva e per per dimostrare che la nostra a distanza di più di sessant'anni è una Costituzione rivali aveva voluto prendere esempio due articoli che ci sono sembrati emblematici l'articolo tre
E l'articolo quarantuno della Costituzione tutte la Costituzione dal mio punto di vista è pervasa da un unico minimo comun denominatore
La dignità della persona la persona al centro la persona protagonista sia che faccia l'imprenditore sia che faccia il lavoratore sia che sia ospite di questo Paese sia che sia studente sia che sia che si metta social impegna il
E a svolga il suo ruolo sociale io credo che si essenze noi ripartiamo da questo fondamento della Costituzione e capiamo come e perché la Costituzione ancora oggi Riva
E tra l'altro è talmente evidente questa centralità della persona che è riconosciuto da tutte le sensibilità e da tutte le culture presente in questo Paese che proprio nell'articolo quarantuno
Si uniscono due princìpi che in tante culture in tante storie di altri Paesi sembrano contrastanti l'imprenditore e il lavoratore
Proprio nel momento in cui l'articolo quarantuno della Costituzione stabilisce in maniera forte che l'iniziativa economica privata è libera contemporaneamente quindi dà il massimo della libertà dell'espressione all'espressione del singolo riconoscerla a la libertà del singolo alla libera iniziativa la forza costitutiva di un Paese contemporaneamente dice che questa libertà un suo limite o una sua forza nel rispetto della dignità della persona nel rispetto della tutela del lavoratore
E nel
Creare condizioni in cui il lavoro e quindi l'uomo possa svolgere con dignità e
Con accoglienza il proprio compito
Quindi proprio anche riferendo al portando l'articolo quarantuno nell'attualità io credo che ci si debba ripartire anche in una situazione come questa giusta mi il Presidente Fini ha detto c'è una situazione di crisi la crisi può essere una grande opportunità la grande opportunità per ricostruire la casa da fondamenta più solide
Da che cosa ripartire esattamente da questa unione dall'Unione in cui impresa e lavoratore sono hanno questo minimo comun denominatore e qual è allora il comune denominatore nell'azione positiva
Imprenditore per sua natura Ciaramella nelle proprie capacità nella sfida delle proprie capacità pongono verso la realtà tant'è che decide di intraprendere l'Inter
La l'etimologia stessa della del del termine imprenditore a
Una funzione rappresenta una dinamica l'intrapresa di un uomo nei confronti della della sfida che pone nei confronti della della realtà
Ma parallelamente questa fiducia nelle proprie nella nelle proprie risorse come diceva
Il Governatore della Banca d'Italia la fiducia non si costruisce con la falsa speranza ma neanche senza speranza uscire da questa crisi più forte possibile proprio recuperando fiducia fiducia nel
Nelle proprie risorse
Fiducia che è l'uomo è la la risorsa più importante che
Possiamo avere a disposizione e per un imprenditore la Riso sa più importante che ha a disposizione oltre alla propria intuizione alla propria capacità è innanzitutto il lavoratore
Colui che si coinvolge nella dare la possibilità di vincere la sfida non è un caso che nella storia del nostro Paese il rapporto tra imprenditore e lavoratore non è mai stato incubi sto in contrapposizione anzi più delle volte l'imprenditore anche per la natura stessa della nostra struttura imprenditoriale la piccola e media impresa è
Tra virgolette amico del lavoratore conosce il lavoratore nemico ne ha vissute lei mi ha seguito la sua evoluzione c'è una fedeltà fra virgolette nel rapporto impresa lavoro che diventa un patrimonio del dell'impresa
Un'ultima per questo credo che
Si debba ripartire da qui e in questo senso è
Forte l'attualità dell'articolo quarantuno da questo punto d'viste le faccio un'ultima considerazione è evidente che anche la tutela e la difesa della dignità del lavoratore passa innanzitutto da una sfida di questo genere
E non affidandoci solo alla leggi alla rigidità delle norme alla all'imposizione che i SIC che giusta che venga che sia riconosciuta ma che non
Risolve il problema
Nel momento in cui noi consideriamo che la tutela della dignità del lavoro passa attraverso la salute la sicurezza l'apprendimento continuo lei può remunerazione come ha citato il Presidente Fini capiamo che tutto questo è innanzitutto legato dalla coscienza del compito che l'imprenditore e lavoratore anno è sempre e comunque una sfida educativa tant'è vero che la Costituzione sempre e comunque in tutti i suoi articoli riparte da questa centralità d'altra parte e concludo il nostro è un Paese che senza avere materie prime dopo nel dopoguerra è diventato proprio per questa sua impostazione perché ha valorizzato questa risorsa è diventata la quinta o sesta potenza mondiale dopo essere stata sconfitta da una guerra due abbiamo la medesimo che l'unica una crisi non una guerra ma una opportunità che passata la crisi o ricostruiamo il nostro sistema produttivo da queste fondamenta oppure rischiamo che passata la crisi il sistema impero sia più debole credo che sia la sfida che la crisi ci pone ma che la Costituzione ancora oggi a distanza di sessanta anni ci riporta grazie
Grazie
Vicepresidente Lupi
Ho tre tutto questo si connette al lavoro e attraverso il lavoro che questo accade
Per badante c'è il diritto al lavoro e c'è anche il diritto al mantenimento e all'assistenza ma se inabile al lavoro
E se inabile al lavoro prima ancora del diritto al mantenimento la Costituzione prevede che tu abbia il diritto alla
All'avviamento professionale e che quindi tu stesso nonostante la condizione di disabilità relativa rispetto agli altri
Devi in primo luogo essere messo in condizioni di non dipendere dagli altri ma di poterti avvalere del tuo lavoro
Per farti valere nella società in quest'ottica ed era proprio Mortati a ricordarlo si colloca la stessa abolizione dei titoli nobiliari
Perché i titoli nobiliari sono espressivi di uno status superiore che non è fondato sul lavoro
E la stessa scelta della forma di Stato repubblicana anziché monarchica in quella visione e sempre legata al lavoro fondamento della Repubblica
Perché non ti puoi trovare ai vertici per lo Stato solo perché sei figlio o
La modernizzazione anche ammesso figlia di qualcuno che era Recco Regina
Posso ricordare in quest'ottica ma la ricordo soltanto perché sta scritta altrimenti
Suscitato le ire ormai di tutti
Che in questo contesto andrebbe collocato anche il dimenticato comma quarto dell'articolo quarantadue
Che prevede i limiti alla eredità
E i diritti dello Stato sulle eredità
Questione che ha cessato di essere una questione in un Paese nel quale certe cose hanno acquisito massa certa
La società
Generalizzata ma non c'è dubbio che
I grandi divari di ricchezza del nostro tempo
Hanno permesso il crearsi di dinastie a beneficio di figli nipoti e generazioni successive
Rispetto alle quali il titolo nobiliare è soltanto la premessa per la difficoltà che AIA mantenere a gasolio
Un antico e grande palazzo e quindi a volte addirittura inconveniente più che co
Più che comunque in più
Ci sarebbe l'altro profilo legato a tutto questo delle
Si cresce con lavoro
Quindi sono le filiere del lavoro e non le filiere che danno lavoro
Per cui insomma i sistemi in base ai quali l'essere figlio di dà titolo non a beni in grande quantità non ad un lavoro a cui altri non accetta o no ecco un altro deroga ai nostri principi fondanti
Questo era il primo punto che volevo dire brevemente
La domanda
Quanto c'è di attuale in quanto invecchiato non attuale della nostra Costituzione in questa materia
I principi basilari sono attualissimi cioè ci sono delle persone tanti fra di noi che hanno scoperto che ciascuno di noi
Ha diritto a costruire il proprio progetto di vita dopo aver letto queste parole appunto in Amartya Sen
Con loro linguaggio i costituenti le avevano scritte negli articoli due e tre della Costituzione e quindi
Noi c'abbiamo la Martina sente no hanno trenta che l'articolo due articolo tre della Costituzione che precede
Amartya assente noi abbiamo scoperto attraverso un'Europa il principio di non discriminazione e dell'Europa che ogni volta ci ricorda evidentemente abbiamo bisogno di farcelo ricordare
Che donna e uomo hanno esattamente gli stessi diritti in primis e nel mondo del lavoro
Il principio di non discriminazione era scritto in modo inequivoco nella Costituzione nello stesso articolo trentasei
E poi c'è quel punto chiave che la costituzionalizzazione del diritto sindacale
Insomma lasse sul quale si è costruita la tutela del lavoro e la promozione del lavoro
è la il riconoscimento del lavoro del sindacato la crescita e l'articolazione del contratto di lavoro
Gino Giugni in uno dei suoi tanti bellissimi scritti su su questa materia ricorda
Che il mondo contemporaneo è nato attraverso due pilastri la società per azioni e il contratto di lavoro due pilastri che duecento anni fa non esistevano in realtà il contratto di lavoro
Ha contribuito come pochi a creare l'organizzazione di impresa esisteva la locazione risse prima oppure la servitù
Non esistevano altri modi di prestare il proprio lavoro a favore di altri il contratto di lavoro
Ha dato dignità paritaria al lavoratore ha creato la relazione permanente ma ha reso possibile appunto l'equilibrio attraverso il sindacato
E quindi contratto di lavoro diritto sindacale articolo trentanove articolo quaranta con alcuni elementi legati al tempo la registrazione un grande elemento di attualità
Meno da parte impresa non c'è dubbio ancora io lo
Sono stato tra i primi aspira Chiarla il più possibile però la concorrenza proprio loro non ci avevano pensato
E la spia e proprio l'articolo altri più ancora del quarantuno comma tre
E l'articolo quarantatré
Che fu criticato giustamente da Einaudi se c'è un monopolio
Lo rendiamo pubblico non lo eliminiamo lo rendiamo pubblico ecco questo
Basta da solo a far capire che qui un po'di rieducazione ci è servita attraverso l'Europa
Scoprendo che la dinamica concorrenziale è una dinamica di efficienza nella quale lo stesso mondo del lavoro ha modo di trovare i suoi
I suoi spazi
Un'ultima cosa volevo dire ma l'hai già detto a tutti Presidente ecco esistenza libera e dignitosa per articolo trentasei e retribuzione
La Costituzione non prevede che dal retribuzione sia ancorata al costo della vita esistente nell'uno o nell'altro luogo la ancora esclusivamente alla quantità e qualità della prestazione
Quindi vi possono essere retribuzioni diverse in ragioni di produttività diverse
Ma sarebbe espressione singolare di un dirigismo fuori tempo
Definire le retribuzioni in base al costo della vita come accertato dall'Istat sarebbe probabilmente anche anche incostituzionale
E poi si vogliamo proprio dirla tutta
In tempi nei quali ci siamo accorti che la famiglia americana
Ha finito per indebitarsi ben più di quanto servisse a lei all'economia americana e al mondo
Anche perché
Su una serie di bisogni essenziali era costretta utilizzare il proprio reddito disponibile
Anziché avvalere c.d. sistemi di sicurezza sociale che in Europa noi per nostra fortuna possediamo
Beh allora se proprio si vuol pensare al costo della vita pensiamo anche al costo dei servizi
E domandiamoci sì
Le imprese le abbiamo vince incentivate per oltre cinquant'anni nel Mezzogiorno per compensarli delle diseconomie esterne che ivi si sono trovati a fronteggiare
Anche per i lavoratori qualcuno avrebbe diritto di dire vediamo a quali diseconomie vanno incontro in quanto queste Pisano sul loro costo della vita
Ma ripeto il costo della vita con la retribuzione è costituzionalmente fuori quattro
Giuliano Amato e
Sempre magistrale
Lezione
Emma Marcegaglia Presidente di Confindustria
Buongiorno a tutti ringrazio anch'io il Presidente della Camera per avermi invitato a questa celebrazione molto importante e darmi l'opportunità di fare alcune riflessioni sul rapporto della nostra cotti su Costituzione col tema
Essenziale dell'impresa e del lavoro
Intanto devo dire che
Mi piace molto l'idea del di parlare di una Costituzione dita
In due logiche la prima è proprio quella di una Costituzione viva rispetto ai giovani alle future generazioni ai cittadini agli uomini e le donne come diceva prima vicepresidente Lupi che sono sempre
All'attenzione di tutti noi dobbiamo sempre avere come obiettivo quello della massima valorizzazione del valore
Dell'uomo della donna
E la seconda è anche quella di considerare fare delle riflessioni sul tema della Costituzione viva
Per capire che è una Costituzione che nel tempo ha subito anche alcune considerazioni diverse e alcune interpretazioni diverse
E appunto credo che il tema proprio sia quello di capire come
I principi e le norme che disciplinano la nostra coesistenza civile siano stati interpretati attuati dalla Corte costituzionale dal Parlamento per le norme attuative in modo che sono proprio e volute
Nel tempo oppure tenendo assolutamente fermi principi come ha detto anche prima Presidente Amato che per la maggior parte se sicuramente per il tema lavoro magari per il tema in un'impresa un po'meno sono ancora assolutamente di attualità
Io credo che tra l'altro parlare di questi temi
In un momento come questo in un momento di crisi dove noi dobbiamo ripensare il nostro modello di crescita di come fare impresa di come fare economia di fa di come fare anche relazioni sociali
Ma dobbiamo anche capire che siamo in un momento in cui in tutto il mondo non certo solo qui anzi qui molto meno che nel resto del mondo lo Stato sta riprende do una
Una grande volontà di rientrare nell'economia in alcuni casi lo ha dovuto fare per esigenza per salvare mercati finanziari banche che erano sostanzialmente
Nell'ambito di un crack finanziario ma il tema vero è capire quali saranno le conseguenze di una nuovo protagonismo dello stato in economia quindi su questo credo che qualche riflessione possiamo fare
Ecco come è stato già detto il Titolo terzo
Della della prima parte la Costituzione parla proprio dei rapporti economici e credo che per aver fare una riflessione completa né dobbiamo considerare questo Titolo terzo ma lo dobbiamo anche integrare con quanta poi normativa c'è arrivata dico io fortunatamente
Dalla dall'Europa non v'è dubbio che quando i nostri padri fondatori
Hanno portato avanti la Costituzione noi viviamo in un mondo profondamente diverso dal punto di vista della tecnologia dell'impresa dei rapporti economici della globalizzazione quindi un mondo completamente diverso
Così come sono molto diverse le posizioni ma Turate nel mondo dell'impresa nel sindacato anche nei rapporti
Complessi
E allora appunto riprendendo alcuni articoli alcune parte io condivido il fatto che
Il lavoro di cui ci si occupa appunto dagli articoli trentacinque quaranta viene considerato sostanzialmente lavoro dipendente e oggi
E invece la nostra normativa e la la la complessità della situazione vede anche altre forme di lavoro ma rimane il tema del lavoro tutelato il lavoro protetto che aveva senso allora ed ha certamente
Molto senso anche adesso mentre condivido quello che diceva prima il Presidente Amato sul fatto che per quanto riguarda il tema dell'impresa in un certo senso
Sono garantite tutte le ridotte c'è un limite di utilità sociale che certamente ancora valido ma in quel momento prevalevano le logiche della protezione del lavoro e di una minore cittadinanza dei temi della
Dell'impresa
E allora se esaminiamo l'articolo quarantuno noi di vediamo alcuni fondamenti essenziali l'iniziativa economiche libera e sta non deve porsi in contrasto con l'utilità sociale
Essa non può svolgere in in modo da recare danno alla sicurezza libertà alla dignità umana e se assoggettata a programmi e controlli per garantirne il perseguimento di fini sociali essa può essere privata e pubblica
Ed è interessante vedere lo voglio fare molto velocemente come sieste siano stati eletti questi principi in modo diverso a secondo della diversa epoca per esempio
Negli anni settanta ottanta questo si è tradotto in una grande presenza dell'impresa pubblica molto forte mentre
Poi successivamente la riduzione dell'intervento pubblico
Ha influito in modo determinante la normativa europea e comunque è sempre stato in linea con i principi che erano portati avanti
Nell'epoca
Lei sessantasette questo tema si è tradotto in come dire in leggi generale di programmazione come la seicentottantacinque con l'indica cocchiera è un meccanismo per indicare l'utilità sociale
Oggi
Prevalgono invece logiche in base alla quale l'utilità sociale la si porta avanti
Con facendo prevalere la tutela dell'interesse generale attraverso l'imposizione di vincoli per la tutela dell'ambiente dei consumatori la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro ed è evidente che questo è bene che rimanga così e ovviamente non si torni indietro il quel rispetto a questo punto di vista quindi e lo ribadisco l'ho detto prima in un'epoca come questa ne dobbiamo fare tutti attenzione
Che questo tema della tutela dell'utilità sociale non si traduca in una volontà di mettere di nuovi piedi nella economia
Privata e di mantenerli perché questo sarebbe un passo indietro che certamente non ha senso e sarebbe dannoso
Sul tema
Del lavoro anch'io voglio dire che io credo che la nostra il nostro modello sociale il nostro modello di impresa e modello di impresa che realmente ha nel suo DNA una sorta di condivisione tra impresa e lavoro
Noi anche col sindacato abbiamo cercato di lavorare in questa direzione io credo che non abbia più senso una logica di conflitto tra impresa e lavoro assolutamente senso sia dal punto di sì sociale ma anche dal punto di vista della competizione cioè il diventa un meccanismo migliore per vincere la competizione
L'affermarsi invece di una cultura della condivisione dove le sorti dell'impresa e dei lavoratori sono unite sono comuni ed è su questo che noi vogliamo lavorare devo dire che il modello
Di impresa piccola media che alla base alla e la la parte portante della nostra impresa vede proprio questa condivisione nel giorno per giorno
Tra qualche giorno verrà presentato dal Ministro Sacconi una
Ricerca di Boston Consulting Group che evidenzia che anche in questa crisi gli imprenditori italiani comparati con gli imprenditori di altri gli europei sono quelli che meglio hanno mantenuto i posti di lavoro meglio hanno tutelato il lavoro quindi questo è proprio la dimostrazione che questa tipo di cultura
è una cultura che fa parte del nostro DNA la vogliamo ulteriormente rafforzare vogliamo andare in questa partecipazione
E anche
Sul tema della compartecipazione con Raffaele Bonanni che qui ne parliamo spesso io credo che sia interessante riflettere su questo in una logica assolutamente volontaristica in una logica non dirigistica ma questo è un tema sul quale né possiamo riflettere non v'è dubbio che la nostra Costituzione già lo prevede
E anch'io sono assolutamente d'accordo che anche sul tema dei livelli contrattuali non ci possono essere logiche dirigistiche
Noi proprio qualche mese fa abbiamo varato un nuovo modello contrattuale che ha proprio l'obiettivo di unire
Retribuzione a produttività a livello aziendale a livello territoriale in una logica proprio di trattativa tra le parti senza nessuna logica dirigistica quindi questo è il nostro credo questo è quanto vogliamo fare in futuro
Vengo a fare e poi concludo un'ultima riflessione proprio sul tema
Dell'impresa non v'è dubbio che come ha ricordato già Giuliano Amato
Nel nostro nella nostra Costituzione non si parla di mercato non si parla di concorrenza ma questa parte è arrivata molto forte grazie hanno normativa europea
E io credo che sia
Molto importante sottolineare che mercato e liberalizzazioni oggi sono forse il modo migliore per tutelare l'utilità sociale dei cittadini e anche dell'impresa
Perché questo il modo migliore per garantire ai consumatori tariffe minori per garantire alle imprese costi minori e quindi il tema delle liberalizzazioni deve essere un tema al centro della nostra azione che ribadisco è totalmente in linea
Ed è previsto anche
I come principi generali dalla nostra Costituzione poi dalla normativa europea
E da questo punto di vista come ho già avuto modo di dire c'era fare molto nel nostro Paese anzi negli ultimi anni abbiamo fatto dei passi indietro ci sono ancora troppe società
Fatte controllate dagli enti pubblici locali che di dove vivono in situazioni di monopolio e certamente non fanno utilità sociale e su questo bisogna agire così come
E concludo io credo che quando parliamo di infrastrutture di vario tipo anche energetiche la logica della superiore finite a finalità di utilità sociale
Dovrei per proprio stare nel poter portare avanti queste infrastrutture di non fare invece prevalere le logiche del no dei veti che appunto non tutelano
La l'utilità sociale e non aiutano i cittadini e le imprese quindi
Noi dobbiamo far tesoro
Della nostra Costituzione dei princìpi dobbiamo far tesoro delle leggo nel della concorrenza e delle liberalizzazioni che sono molto importanti e agire in questa direzione
Voglio fare un'ultima riflessione e poi chiudo rispetto
Al tema delle a modifica della seconda parte della Costituzione non quindi certo sui principi ma sulle modalità
Con le quali la Costituzione disciplina le forme e lo Stato e le forme
E la forma di governo ecco su questo
Io credo che i nostri padri fondatori sono riusciti in un momento molto difficile a trovare una sorta di compromesso convergente in un mondo che si stava spaccando in due qui ne hanno fatto un'opera importantissima della quale ancora noi oggi
Beneficiamo in termini culturali e in termini anche sociali
In Italia invece noi
Abbiamo avuto una prima modifica nel due mila uno
Con modifiche incisive sulle attribuzioni di Stato e Regioni e queste modifiche sono state approvate da una maggioranza di pochissimi voti e sono poi sfociate in una conflittualità permanente che non fa bene al nostro Paese c'è stata poi un ulteriore tentativo di modifica
Ancora più incisiva ancora maggioranza che poi è stata respinta ecco allora io credo che oggi che si riparla di questo tema è molto importante evitare una sorta di scontro muscolare
è molto importante nel portare avanti modifiche che sono hanno un senso perché come abbiamo detto prima
La Costituzione è viva e deve anche adeguarsi ai tempi
Io credo che noi dobbiamo proprio ritrovare quello spirito porre pubblicano e condiviso che ha permesso i nostri padri fondatori di fare una straordinaria carta e quindi io credo che anche noi dobbiamo ispirarci alla loro cultura alla loro volontà
E loro modo di agire che ha portato risultati ripeto di cui ancora oggi noi siamo fieri e di cui ancora oggi rispettiamo totalmente i credo grazie
Grazie Emma Marcegaglia d'ora la parola alla professor Mario tronchi
Docente e prof profondo conoscitore dei problemi del mondo del lavoro e più in generale del movimento sindacale prego
Sì anch'io voglio complimentarmi per questa iniziativa
E soprattutto con gli organizzatori per la mostra
Che ho attraversato con rimozione devo dire perché
Ricordando quelle carte originali crederle quegli emendamenti scritti a mano
Comunque viene le firme dei promulgato rema soprattutto le
Rivolti dei
Panta rei
E delle madri costituenti insieme che
Ci hanno offerto poi insomma questo prezioso testo credo che questa sia un'occasione simboliche io quindi ne parlerò simbolicamente non facendo
Preso sulla hanno specialismo specie disciplinare ma su una certa passione politica per questi problemi
Costituzione lavoro embargo tema sta dentro la grande tradizione della politica moderna quando
Nei suoi punti alti e se si è confrontata con i problemi della società che cambia
Oggi che ci troviamo di fronte al lavoro che cambia per riprendere la dizione di una ponderosa ricerca recente
Ecco rivisitare dettando sull'argomento così come viene espresso è stato già osservato in uno dei testi costituzionali più avanzati del Novecento
E non sono necessarie ma direi opportuno può essere anche l'occasione di un rilancio del discorso pubblico di cui i manicomi qui ora si sente il bisogno
La nostra secondo l'interpretazione di autorevoli interpreti da ultimo
In un testo a cura del professor Fioravanti la nostra è una Costituzione che è stata definita di garanzia e di indirizzò
Perché dal superamento di un'esperienza totalitaria Prai l'indicazione di offrire sicurezza ai diritti verso il potere
Dall'apertura di un'esperienza democratica attorale dell'indicazione di assegnare veri e propri compiti alla Repubblica
Mi sentirei di sostenere la tesi la rinuncio subito per chiarezza
Che nei due piani quello della lettera e quello dello spirito della Costituzione
C'è qualcosa di più che la sanzioni giuridica dei diritti del lavoro è qualcosa di più credo a tutela del lavoro
C'è una sorta di indire Izzo al legislatore perché tenga conto nel processo attuativo delle norme di una vera e propria centralità politica del dopo
E questo è documentabile testi alla mano
Non sono i primi i principi fondamentali cioè i primi
Dodici articoli che non volevano essere come si disse allora un preambolo
Ma volevano dare sono principi generalissimi che dovevano delineare come si disse in Assemblea costituente il volto della Repubblica
Ecco e li nulla di più che l'articolo uno segna in modo plastico direi questo conto della Repubblica
A vederla da oggi la formulazione finale quello fondata sul lavoro
Risulta perfino più impegnativa e più preveggente di quella presa in tanta
Dalla Sinistra di allora comunisti e socialisti intatti presentata su proposta di basso e Amendola che come è noto voleva dire repubblica democratica di lavoratori
E mi pare che la se questa formulazione fu ritenuta passibile di una interpretazione classista
L'altra quella poi appunto andata incostituzionale cenno ad uno spettro più ampio
Già Ruini Presidente della Commissione dei settantacinque presentando la relazione sul Progetto avvertiva lavoro di tutti non solo manuale ma in ogni sua forma di espressione umana
Ecco il lavoro che cambia oggi secondo me va esattamente in questa direzione se ne è accennato già in alcuni interventi precedenti perché
Perché il lavoro oggi si spoglia di una troppo stretto avreste di classe
Si è allargata si diffonde si articola si frammento anche
Ma nello stesso tempo con cui sta la caratteristica di diventare potenzialmente una forza sociali
Possibile protagonista nella gestione dell'interesse generale quindi c'è un'espansione orizzontale nella società e un'espansione verticale verso
La politica
E allora se le parole hanno un senso col fondata sul lavoro vuol dire che il lavoro il fondamento dell'edificio repubblicano è comunque norma della Repubblica
Ora i principi fondamentali sono continuano negli articoli tre
Le quattro di cui si è parlato sia non riprendo il Titolo terzo della parte prima che cosa dicono il complesso di questi articoli e con il lavoro e impresa impresa intrecciano qui
Tra libertà dell'impresa i diritti del lavoro le loro ragioni però lei
Esprimono straordinariamente alla pari
Ecco questa parità politica questo virtuoso i cui libri o delle forze
è andato avanti pur tra aspre contraddizioni tra forti conflitti input per circa tre decenni
E sono i famosi anche il duello richiese simile noi trent'anni che vanno dal quarantacinque al settantacinque circa gli anni cosiddetti dal compromesso keynesiana o del compromesso socialdemocratico come dirsi coniglio
Il modello europeo cioè è stato sociale più economia sociale di mercato ha trovato nella Costituzione italiana non è impressionante anticipazione
Però dopo fin troppo è successo qualcosa cioè proprio quel qualcosa che la crisi di oggi sta rimettendo almeno c'è da sperarlo in una discussione definitiva cioè quell'equilibrio di forze sia rotto
E può darsi che c'erano
Delle rigidità perché andavano corrette nella forma dello Stato sociale nella forma del rapporto appunto della tutela del lavoro può darsi che si dava un eccesso di domande sociali
Che
Appunto poi andavano governante in qualche modo e l'analisi della Trilaterale di allora
Poteva anche essere realistica ma non è stata da un punto di vista a mio parere che è il risultato nel tempo troppo di parte
E quindi sbilanciato decentrato
C'è stata cioè nell'ultimo trentennio una destrutturazione del rapporto sociale generale
E questo accade quando viene eccessivamente penalizzato il fattore lavoro
E allora interviene un guasto che arriva poi a livelli politico istituzionali quella che si dice crisi dalla politica cioè quel rapporto critico tra il politico il sociale
A anche questa origine che sembra solo apparentemente lontana la stessa attuale crisi economica può leggersi anche una crisi complessa che ha molte cause ma
Può leggersi anche come crisi
Da fattore lavoro non sono appunto da lavoro dipendente mandare quel lavoro che dicevamo generalmente inteso come forza sociale
Perché c'è un limite all'abbattimento del reddito da lavoro c'è un limite al risparmio di lavoro c'è un limite per la flessibilità del lavoro
E
Ogni imprenditore intelligente sa quanto preziosa sia all'intelligenza operaia nell'innovazione tecnologica del processo lavorativo
E ogni politica economica dovrebbe sapere quanto la spesa pubblica vada orientata attenere l'equilibrio di un circolo corretto tra redditi con nessuno
Perché questo se questo circolo diventa scorretto ecco che si entra nel
Nel fatto della crisi
E allora
Cusona
L'espressione forte ma non
Penso che sia necessaria
A un certo punto bisogna scegliere tra nel capitalismo del denaro è un capitalismo del lavoro
So che l'uno non è alternativo all'altro che l'uno può essere necessaria per l'altra ma il punto è da dove cominciare doveri impiantare la scelta
Di valore
E allora sì
Il dettato costituzionale è chiarissimo in questo insomma il capitale può essere un mezzo ma lavoro deve essere il fine
E qui c'è un punto da fare una scelta politica qui c'è il luogo di una decisione politica e certo essenziale diventa qui più che l'introduzione
Di una concertazione dall'alto
La riapertura di una dialettica sociale dal basso con tra i fattori della produzione
Ho sentito alcuni accenni anche per
Signora Marcegaglia sull'ente sulla
Coesione possibile sociali all'interno dell'impresa tra impresa e lavora ecco mi
Io
Raccomanderei alle
Forze istituzionali sia economiche che politiche di non aver paura del conflitto sociale
Un buon conflitto guarda ente il migliore antidoto alla cattiva violenza
Ed è un indispensabile spinta propulsiva alla crescita complessiva
I primi anni Sessanta quel passaggio dai negli ultimi anni cinquanta i primi anni Sessanta hanno visto nello stesso tempo un ciclo alto delle lotte operaie e un alto livello di sviluppo capitalistico
Che cos'è buon conflitto
Da un conflitto e quello organizzato sindacalmente erano rappresentato politicamente
è un errore guadagnarsi qualche vantaggio immediato dalla scomposizione della contrattazione sindacale e dalla sparizione di una rappresentanza parlamentare diretta del lavoro
Un errore che si placa presto sullo stesso medio periglioso
La coesione sociale di cui sempre si parla c'è veramente quando sono ben rappresentate le parti sociali in conflitto
Con attori in gioco che abbiano non sono un riconoscimento formale di pari dignità ma capacità di esercizio reale di pari forza
Ora concludo dicendo che noi abbiamo di fronte un un'immane problema
Irrisolto che per usare dei termini canonici sta tra Costituzione materiale costituzione formale
E il problema esattamente questo come riuscire
A coniugare una Teoria è una pratica liberale del mercato
Con una teoria è una pratica democratica della società
Se la politica non riesce a sollevare i problemi a questo livello
La politica secondo me non riuscirà ad aria conquistare quella dignità e quell'autorità che purtroppo ha perduto
E sono da qui si può riportare il Paese a confrontarsi con le sfide non di una
Post modernità liquida queste sono espressioni
Diciamo che una cattiva Sociologia oggi assai dava ai giornali e non ai liberi il problema di confrontarsi con una tarda modernità
Pesante
Fatta di grandi contraddizioni ma anche di grandi opportunità e possibilità nuove per farlo un passaggio indispensabile riconsegnare inc
Al mondo del lavoro inteso appunto come forma generale di espressione umana quel protagonismo autonomo quella centralità pubblica che la Costituzione aveva indicato appunto come compito
Repubblicano c'è da sperare che ci aiuti in questo appunto l'idea e la pratica dell'Europa in questi giorni non abbiamo molti motivi per festeggiare diciamo
Non
L'intervento Shannon popolare nella nella
Nella grande impresa europea di questi giorni un altro compito della politica di portare l'idea di Europa
Nella coscienza dei popoli
Questo è un passaggio che è un altro dei grandi compitino costituzionali ma forse a livello continentale l'Europa rimane lo spazio al mondo in cui il lavoro è stato meglio tutelato e di più valorizzato
Non a caso la ricetta vincente di uscita dall'attuale crisi perfino
Sia pure ancora per accenni al di là dell'Atlantico torna ad essere l'economia sociale di mercato
La verità è che il cosiddetto mondo allora in mano è figlio della statualità europea
Badate la statualità europea non è soltanto la guerra delle guerre dei trent'anni quella del Seicento e quella del
Del Novecento al
La statualità europee la Fondazione dalle Temps moderna allora appunto ripartire da lì
è possibile e la Costituzione italiana ce lo permette più di altri perché iscritta ossia iscritta in anticipo sulla storia di un'Europa sociale
Grazie
Aveva professor fronti
Che come avete avuto modo di ascoltare a garantito il pluralismo delle idee in questo dibattito
L'onore ma anche l'onere vista la qualità degli interventi di concludere alla Presidente Franco Marini
Ma diciamo
Così per alleggerire un pochino l'onere
Perché insomma
Istituzionalmente le conclusioni erano quelle anticipato dal Presidente della Camera e che ha aperto i lavori quindi
Almeno non vedo l'esigenza formale
Io debbo dire che
In queste nostre celebrazioni ricordi dei sessanta anni della Costituzione
Io mi sono andato sempre più convincendo ed oggi ancora di più e sono felice della presenza che queste iniziative bella di molti giovani assieme con nuovi di ragazzi
Che questo sottolineare
La viva Costituzione insomma non Costituzione attuale forte
Fresca
Che
Per in Italia ricitiamo tutti perché noi ci siamo impegnati queste positivo moltissime discussioni politiche
Per ora ancora legate alla al confronto perché sulla seconda parte sulla strutturale del nostro Stato delle nostre istituzioni c'è ancora molto da fare
Ed è naturale perché anche le istituzioni andando avanti hanno bisogno di aggiustamenti
Tutti sembra quasi rituale
Che noi diciamo ma
La parte che riguarda i diritti e i doveri del cittadino è una parte fondamentale viva e vera il giovane
Io proprio voglio sottolineare questo aspetto perché
Rileggendomi come è ovvio come facciamo noi ieri sera dei
Gli articoli della prima parte che riguardano
Il rapporto tra lavoro e di impresa io onestamente ho avvertito la grande forza di queste intuizioni
Voglio esercitarne a fissare di alcuni punti dell'attualità
Come è cambiato il nostro mondo
Negli ultimi decenni in una maniera straordinaria
Eppure dentro quei riferimenti
Io trovo una forza e una capacità di comprensione che può orientarsi anche oggi
E se mi chiedo di spiegarmi questo io debbo dire che
Ci furono forse dentro la Costituente di grandi culture TAR personalità forti e culture profonde che si incontrarono
Questi principi questi valori così attuali
Videro
Il confronto e il lavoro comune
E trovare un punto di incontro valori fondamentali del nostro Risorgimento e della nostra radice cristiana
Forse l'elogio più forte caro Presidente
Rileggendo un po'approfonditamente quella quei lavori
Va fatto
Alla forza che allora rappresentava il socialismo
Che formalmente non era il socialismo democratico il ramo che ha prevalso che è rimasto in piedi di quella grande radice culturale con due era grandi rami uno e quello che con il quale ci confrontiamo all'altro no l'altro si fermò
Perché
Mi sembra parte al di là di tante altre contraddizioni della storia che sono comuni misera parte uno di questi principi fondamentali
Quell'articolo quarantuno dice la la iniziative economiche libera
La crisi del secondo filone che sembrava dovesse dominare il mondo è venuta Palmieri poi ci sono tante altre cose badate bene le conosciamo non però da lei perché si sia lo Stato
L'aspirazione alla giustizia passa attraverso la cancellazione di quella cosa che l'articolo quarantuno da io debbo dire che
I socialisti o o chiamiamo comunisti presenti all'Assemblea Costituente
Ebbero una duttilità
Poi
Qualcuno dice sì finalizzata ma incerto
La politica in genere finalizzata però una volta di duttilità ricca capace di scelte che contribuirono a costruire
Una Costituzione su questi punti così anche
Flessibile capace di prevenire di intuire quindi queste colture erano forti radicati serie
Per cui io quando sento dire noi per fortuna siamo entrati nella fase post ideologica
Adesso reagisco quando uno diventa vecchio anche reazioni più immediate
Il contrario di come dovrebbe essere mai così la natura nostre questa io mi infastidiscono come è finita l'ideologia si vede che sono finita l'ideologia
I punti di ancoraggio feci fu questo grande lavoro e questi valori
Tempi ero tennero assieme e su questo punto voglio ricordarvi un un punto che mettevo alla fine ma insomma non l'articolo quarantasei
L'articolo quarantasei che
Ipotizzava la partecipazione dei club dei lavoratori alla gestione
Dell'impresa questo l'emendamento che porto all'articolo quarantasei alla Costituente fu presentato dal Gronchi
Pastore
Che doveva essere il fondatore della Cina in quei giorni in quegli anni si stava lavorando
E Fanfani
Sapete chi lo voto alla fine il quarantasei il patch i rappresentanti del partito comunista dopo un intervento di Di Vittorio
Molto bello è semplice
Poi
Questo filone di cammino ulteriore di valorizzazione io io l'ho pensato sempre come anche quella un modo di valorizzazione forte del lavoro
L'assunzione di una responsabilità il come tutto da discutere abbiamo qualche esperienza europea in Italia questa cosa ha toccato la cultura della CISNAL
E infatti
A parte che io faccio i complimenti a Bonanni che lo ha ripreso nel Congresso di due tre settimane fa in un contesto di crisi nuova che probabilmente
Ripropone una forza maggiore alle forme giuste di quell'aspetto di quel coinvolgimento
Di quella responsabilizzazione ma noi tentammo negli anni dalla grande inflazione in Italia di mettere in piedi questa cosa con il risparmio contrattuale
Invece ritagliare mettiamo da parte qualche punto entriamo non c'erano le condizioni e non voglio dire perché
La contrattazione che è lo strumento parte principale poi anche nella storia che abbiamo vissuto di partecipazione che ha avuto uno straordinario e i sindacati rilievo in Italia
Nel periodo della grandi industrializzazione del cambiamento profondo della società italiana quando vitale a cambio radicalmente l'industrializzazione ebbe due motori negli anni Sessanta il grande mercato
E la intuizioni di grandi personalità in Italia certamente a De Gasperi poi gli altri Adenauer Schuman eccetera di costruire questo mercato senza questo l'esplosione dell'industria italiana degli anni Sessanta
Non non sarebbe stata possibile mancava una condizione fondamentale
E al tempo stesso la vivacità dei sindacati allora
Che con
Un'azione salariale vivace adeguata ai tempi
Costruire o le condizioni di domanda interna sostegno dalla capacità delle imprese poi temere di svilupparsi
Per adesso che sono distaccato da queste cose perché io cominciai allora nel sindacato debbo dire questo duro ancora per la prima metà degli anni Settanta questo rapporto positivo
Il conflitto di Trombetti
è vero non è non il male il conflitto sociale il conflitto sindacale quando trova i punti correttamente gestito che arriva il punto in poi di di sintesi al compromesso giusto
E quando poi magari c'è squilibrio e capito hanno voi
E noi rigidi in modo
Nella seconda metà degli anni Settanta e ai l'inizio degli anni ottanta in una posizione squilibrata allora si creano problemi
Ma resta e forse la ripresa di questa idea di una responsabilità maggiore può servire anche sul piano della DIA del punto di equilibrio e per i salari perché
Io
Debbo dire anche questo visto che vi ho detto avendo ascoltato cose bellissime mi è venuto lì sono lascia sta pure gli appunti è questa attualità
Che mi interessa
Beh l'accordo sulle regole contrattuali
E guardate che
La Commissione Giugni
Istituita da Prodi nel novantasette correggimi tu se sbaglio le date
Nel novantasette mi pare che all'inizio del novantotto
Ho un po'prima non Lorenzo dentro al novantotto sicuro
Concluse i lavori per proprio su queste materia c'erano dentro lo voglio ricordare D'Antona il professor D'Antone per il professor Biagi dentro quella Commissione di grandissimo livello
Arrivo alle conclusioni che noi eravamo in grande ritardo nel rapportare il salario al posto di lavoro
E io debbo dire che quando vedo il ritardo anche dei salari italiani in un certo modo nell'ultima fase legato anche a questo
Non è possibile più
Costruire un'idea di contratto nazionale nell'articolazione dei settori produttivi del velocissimo Carlotto dei cambiamenti tecnologici
E della continuità del cambiamento che è la novità forte dei del del periodo in cui viviamo non tanto il cambiamento che la storia dell'uomo e dall'economia ma conosciuto dal sette agendo in poi no la velocità la continuità
Deve dare gli strumenti contrattuali più adatti più elastici più vicini al posto di lavoro queste erano cose dette
Del nel relazione finale dalla Commissione Giugni deve dieci anni fa almeno
Allora io
Che credo che
Forse ci sono le condizioni
Di quadro più generale per fare passi avanti verso l'unità sindacale molto di più di quanto io ero anche tra i protagonisti di queste cose io ero contrario allo
Per ragioni di quadro più politiche oggi ci potrebbero essere è questa
Mi pesa mi pesa insomma questa
Differenziazione delle organizzazioni sindacali auspico la capacità di
Ricomporre la posizione ma non mi sento
Di non esprimere il giudizio su quello che è stato fatto serviva
Serviva per la difesa del salario serviva al quadro generale poiché qui ho fatto qualche come al solito bisogna scrivere qualcosa voglio dire che
Desiderio sulla centralità del lavoro no non aggiungo nulla io voglio dire invece una parola su cui che è stata anche toccata
Ebbene sulla
Sulla
Capacità della Costituzione oltre che affermare questi principi e rafforza la mia idea di freschezza
Poi
Ponte impone o si pone il problema dell'adeguamento delle condizioni quando non ci sono Tonon dentro il lavoro e cioè fondata democratica fondata sul lavoro è va bene
è una grande idea forte che può muovere le nazioni no
Poi nell'articolo tre e nell'articolo quattro dice
Rimuovere le condizioni di limita la libertà è un ruolo e poi più specificamente sul lavoro l'articolo quattro legge rimuove le condizioni perché questo lavoro ci sia promuove iniziative
Distorcendo le regole della libertà dell'impresa Novo la forza di questa Costituzione da quindi io credo che l'Italia dovrà ripartire e nel fatto che poi
Insomma tra articolo
Gol trentacinque articolo quarantuno mette assieme due valori
Che nella cultura economica degli ultimi vent'anni in Occidente si erano squilibrati non sul versante della forza alla rappresentatività di lavoro degli anni Settanta fine anni Settanta che dicevo io no
Ora il lavoro era stato messo da parte
Il dominio del liberismo e la timidezza delle forze politiche della sinistra
A rivendicare la radice giusta della loro posizione ha creato una situazione in cui ormai sembrava che il valore al quale le democrazie dovessero adeguarsi
Perché poi l'automatismo avrebbe riequilibrato le cose era solo quello alla libertà
Della libertà assoluta certo dell'impresa
Del mercatismo
Tout-court poi si sarebbero riequilibrato
Gli squilibri che nasceva questo non va bene ora la crisi ha fatto giustizia di questa cosa più che la nostra iniziativa politica che sarebbe stato doverosa forno
La crisi è scoppiato questo sistema non poteva tenere sbagliato
Noi possiamo ripartire sapendo che una democrazia ha bisogno del punto d'incontro dell'intreccio del valore della libertà e di un principio di giustizia sociale
La vogliamo chiamare come piace di più solidarietà quelli che vengono dal dal mio è la stessa cosa
Che già fa degna la politica questa cosa dalla crisi dalla crisi non devo uscire la riaprì porcheria la riappropriazione dello Stato con una reazione uguale e contraria agli eccessi del mercatismo no
Deve uscire una situazione in cui si sa che le democrazie vanno avanti e quando il
Valore della libertà è un valore di giustizia dentro la società che è connaturato alle democrazie
E che da quelle cose che abbiamo detto questa mattina la Costituzione aveva capito benissimo queste due cose vanno strettamente assieme
Finisco veramente perché quando arretrano troppo e i salari e le retribuzioni si squilibra il sistema
Perché l'impresa ha bisogno che di una domanda interna noi c'eravamo Ro retti negli ultimi anni con l'espansione delle nostre esportazioni
E della forza delle nostre imprese nel tenere i mercati e il cambiamento
Ora con il restringersi dentro la crisi del mercato interna del commercio internazionale anche quella chiave quella valvola di sicurezza rischia di restringersi e bisogna ripensare alla domanda interna che deve comunque tenere
Ad un livello ad un livello giusto
Insomma
Avranno imparati anche i liberisti
Che
Quando lo squilibrio sociale diventa forte
Quando si rompe
Perdiamo
Un elemento fondamentale dello sviluppo in una democrazia lo sviluppo non è frutto solo dico
Vede del della libertà dell'impresa è frutto della libertà di impresa e dell'equilibrio giusto che deve raggiungere grazie Presidente
Non
Non me ne vogliano
Non me ne vogliano Maurizio Lupi Giuliano Amato Mario Tremonti Emma Marcegaglia ma con l'intervento di Franco Marini abbiamo davvero chiuso in bellezza grazie