Radio Carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Roma ventotto novembre due mila e nove ore ventuno e trenta carcere Regina Coeli di Roma
Le persone detenute stanno protestando pacificamente attraverso la battitura delle sbarre contro il sovraffollamento presente
Nel vecchio nel vecchio carcere romano
Una protesta attuata in modo pacifico anche in altre
Carceri anche in altre carceri italiane sempre la stessa si era venerdì ventotto novembre alle ventuno e trenta la protesta pacifica è infatti in atto attraverso la battitura delle sbarre
In ben quindici carceri italiane
Di questa protesta pacifica e legittima pochi organi di stampa tra televisioni e giornali danno atto pochi raccolgono il rumore di quello sbattere
Di pentole sulle sbarre delle finestre pochi racconto le motivazioni
Per le quali queste persone detenute esasperate sono indotte organizzarsi in una lotta non violenta fatta attraverso la battitura
Noi di Radio Radicale noi di radio carcere quella sera del ventotto novembre eravamo lì a Regina Coeli
Abbiamo registrato la battitura delle sbarre
Proprio alle nove e mezza di sera eravamo lì perché siamo convinti del fatto che sia giusto che le persone detenute protestino ma in maniera non violenta contro il degrado il sovraffollamento presente
Nelle carceri italiane
Eravamo lì anche perché vorremmo che quelle persone detenute che in quindici carceri italiane ci survey Zadè attraverso la battitura adesso si organizzino anche attraverso una nuova forma di lotta non violenta ovvero lo sciopero della fame
Così come hanno iniziato a farlo i radicali i radicali italiani
Questo è il rumore delle sbarre che abbiamo registrato la sera del ventotto novembre
Fuori dal carcere
Di Regina Coeli ve lo vogliamo fare ascoltare prima iniziare questa puntata di radio carcere
Perché quella sera Regina Coeli non c'era nessuno ad ascoltare
Quelle persone detenute che pochi protestavano in maniera pacifica allora noi abbiamo registrato quella battitura per poi mandarle in onda grazie a Radio Radicale diffonderla e diffonderla in tutta Italia
Questa la battitura
A Regina Coeli questi rumori simili che quella sia del ventotto novembre si sono sentite in quindici carceri italiane
Mondo
Anni
Ma
Naturalmente a quello italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale Italia d'appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile mille novecento
Buonasera buonasera bentrovati l'ascolto di Radio Carcere da parte di Ricardo davanti Ricardo Arena insomma questa è la battitura
Delle sbarre che abbiamo registrato una serie di intende ventotto novembre nel carcere poi dal carcere Regina Coeli di Roma lei sì alla sera alle ventuno alle ventuno e trenta lo ricordiamo protesta non violenta che è scattata
In quindici istituti evidenziati italiani lo vogliamo ricordare dedicarci Genova Luca Pescara Vibo Valentia potenza Pistoia
Verona Vicenza vasto e Saliceto a San Giuliano Reggio Emilia Poggiomarino Napoli Bologna San Vito di Milano e appunto Regina Coeli Regina Coeli di Roma
E sono a quota sessantacinque mila settecentoundici le persone ristrette recarci taglia negarci che potrebbe ospitare al massimo quarantadue mila persone questo sul fronte della protesta violenta udienza dalle persone di tutte le capacità gli anni fino adesso
Però sapete bene che i radicali da tredici giorni sono in sciopero della fame primo fra tutti
Rita Bernardini uno sciopero della fame per chiedere che il parere bar il Parlamento calendarizzata mozioni sulle carceri promossa appunto
Dai radicali dal gruppo del gruppo del PD e sottoscritta pensate da un tale da ottantuno parlamentari provenienti da diversi schieramenti è oggi un di delegazioni dei radicali
E andata al Ministro della Giustizia e appunto a rivolto al ministro un appello affinché il Governo
Unitamente al Parlamento ha vinto il grande dibattito sulle carceri sulle condizioni del l'intera comunità P densi aria e nella delegazione c'era appunto Mario Staderini nuovo segretario dire agli italiani di testa Anna Rita
Di Giorgio Claudia astenersi e di questo parleremo questa sera quindi le proteste non diventino atto delle carceri ma anche di questa di queste iniziative dei radicali che vuole essere
Volta anche
Adesso i detenuti infatti la scorsa settimana lo avete ascoltato proprio qui da Radio radicale da radio carcere Rita Bernardini se rivolte persone detenute da perché perché aderissero non soltanto facendo la battitura ma dissero anche a questa lotta non violenta attraverso lo sciopero il digiuno
Così come sono facendo appunto i radicali e i radicali italiani collegata con i questa sera c'è appunto Rita Bernardini che è giunta
All'attesissimo giudizio budella fame esaurita no valutate a tutta la comunità penitenziaria che sappiamo si segue in molte carceri italiane
Alla ride possiamo dare subito una buona notizia cioè delle prime audizioni ci sono arrivate dal carcere sin dall'ex carcere dalla casa circondariale di IVA però qui davanti è un bell'elenco scritta in bella calligrafia
Con sessantasei
Identikit possiamo dire nomi cognomi dove sono nati e quando condonati e che lavoro facevano
In precedenza vedo un elenco sterminato di disoccupati
Proprio tantissimi
Sessantasei siamo Milano sessantasei il presiedute Gabba sono dedito questa lotta non violenta che avete punto promosso lo dicono faremo non soltanto la battitura ma anche
Non solo della fame non
E sì sì sì sì nella lettera
Scrivono i detenuti della Casa Circondariale di Vasto facciamo presente alle istituzioni competenti che dal giorno trenta undici due mila nove aderiamo alla protesta pacifica avanzata
Dalla popolazione detenuta nonché dal partito politico dei radicali italiani effettuando oltre che la battitura giornaliera anche lo sciopero della fame
Pinorì che la battitura già in corso eccetera eccetera causa sovraffollamento e causa che poi insomma
è la causa di tutti i mali in qualche maniera no LEA direi però che diceva il sentimento
Sì poi ci sono tantissimi altri problema prospettati dapprima prendiamo anche atto di un'altra importante di Salice Rieti è arrivata al cacci termina
Fin dal carcere di Terni c'è anche qui un elenco mi pare che siano in tutto trentuno così trentuno persone
Che aderiscono a questa iniziativa non violenta del Partito Radicale
E però sotto la forma di non accettare per sette giorni
Il delitto quel magnifico Vito mi è parso non è un uomo
Quello che costa arrivare tre euro al giorno pranzo cena con la azionista si
Naturalmente e cerchiamo di dire che magari per un paio di giorni sarebbe il caso di
Usare di sfruttare questa forza della non violenza con la quale vogliamo dialogare con le istituzioni noi chiediamo che sia messa all'ordine del giorno questa mozione che adesso ha raggiunto le firme di ottantaquattro deputati ma ne sono aggiunti nel frattempo altri tre
Una mozione che riguarda proprio la riforma radicale del che tema penitenziario con provvedimenti che sono urgenti sulla
Custodia cautelare sull'accesso hai lì alle pene alternative
Agli arresti domiciliari noi
Abbiamo da tutt'Italia alla notizia che
I magistrati di sorveglianza Alfano divenendo sempre più tirati
Nel mossi vedere le misure alternative credo che questo sia veramente molto molto grave si tratta proprio di e il rispetto di diritti umani fondamentali nel podere applicazione la legge non è l'emblema dell'applicazione della legge ma che diventa sempre di più un'opzione ecco quello che mi piace
E che voglio dire ai detenuti che ci stanno ascoltando che sarebbe bello
Poter avere questi elenchi da tutte le carceri italiane per
Per
Sapere al Ministro della Giustizia Alfano che con un metodo non violento quindi con la forza interiore
Della non violenza fra si chiede a lui
Un impegno urgente che non può essere più rimandato perché nelle carceri ci sono persone malate che non vengono curate
Ci sono persone che non riescono a parlare con gli psicologi con gli educatori
Rinchiusi tu lo sai bene perché ti arrivano tantissime lettere come a me
Rinchiuse per venti ventidue ore nelle celle in condizioni igieniche
Spesso disastrose e con
La
Intanto alcune attività trattamentale il collasso del sistema GMES collasso del sistema e naturalmente noi sottolineiamo Sempre in ogni occasione
Che è tutto il sistema a soffrirne perché anche gli agenti sono sottoposti ma poi ci sono guarda
Delle tantissime cose che tu conosci molto bene l'impossibilità di vedere
I propri familiari i propri figli perché si sta a centinaia di chilometri di distanza e quindi
La regionalizzazione della piena che noi Marghera sistemi più applicate il lavoro che non c'è
Beh non per una piccola minoranza
Di detenuti ecco tutto questo è veramente ormai divenuto
Insostenibile insopportabili Mario Ordinario degrado alla riga prima dia perché volevo per farti ascoltare due brevissimi interviste che abbiamo
Patto l'ispettore Porro che lavora a San Vittore dalla voto Desy Bruno che tu conosceva I e il garante deve fare diciamo del Comune di Bologna così facciamo anche
Apriamo anche due finestre su due realtà tra quelle e che riguarda le persone detenute che adesso sono in lotta non violenta propri ma di
Di questo volevo segnalare a proposito del bollettino di chi ha aderito abbiamo visto sessantasei persone detenute dal carcere di basso trentuno darà
Dal carcere di Terni pace rimarrà un'adesione dal accenda Mario che persone detenute nel centro clinico
Del carcere Regina Coeli Mario sta molto male nonostante tutto
Aderisce
Allo sciopero della fame e poi c'è arrivata una lesione dei detenuti internati nel carcere di Castelfranco Emilia ecco purtroppo queste persone detenute ne siamo contenti che abbia aderito però non ci hanno indicato il nome e cognome eccoli da voi ricordare come si deve aderire
Ma guarda in un modo molto semplice molto bello credo a vere e questi elenchi questi elenchi
E di persone queste storie insomma a questo identikit
Ed è molto importante perché dietro ogni ognuno di questi nomi c'è una sofferenza la sofferenza che abbiamo descritto adesso
E il fatto che queste persone scelgano il metodo della non violenza credo che sia veramente importante veramente significativo allora direttivi si compilano queste liste
E l'importante è scrivere il nome il cognome letta alla professione
La provenienza
Sono italiani la città se sono stranieri la loro nazione e per quanti giorni e si decide di aderire allo sciopero della fame
I libri ricordo che questi elenchi che poi noi pubblicheremo sul sito radicali punto it vanno indirizzati spediti
Ha di via di Torre Argentina settantasei zero zero uno otto sei romana
Presso radicali italiani
Oppure è possibile farlo anche lì a radio carcere si può infatti affine puntata ricordiamo tutti gli indirizzi sia pure del Partito Radicale che quello di radio carcere allora sito se d'accordo ritagli ascolterà innanzitutto quello che ci ha raccontato
E l'ispettore porlo sovrintendente di polizia evidenziate e segretario nazionale del sindacato sin atte sin appena non Conf
Delle con l'altra
Il carcere il carcere poi dopo quel tenore interviste voglio ricordare qualcosa
Che ho trovato oggi nell'archivio storico propositori carcere sì ma tanto c'è abbiamo comunque vi ricordo il San Carcere San Vito di mia madre che sutura collocata al centro della città
Più di fatto può ospitare cinquecento persone perché due sezioni sono chiuse ma ci sono tra i mille quattro mila e cinquecento detenuti insomma un sovraffollamento notevole per e addirittura in cella si sta in undici c'è chi dorme per terra ma c'è anche di Jack gente detenuta San Vittore chi viene lasciata dormire
Nelle sale d'aspetto sempre per terra che essi fammi aggiungere che io ho presentato una denuncia alla Procura della Repubblica
Di Milano anche maggior trent'anni proprio su questo
Stato di degrado che e sicuramente quando ci sono andata io più di un anno fa era inferiore a quello di oggi ma naturalmente non
Non ho avuto il suo museo non ha avuto
E non vedo questa denuncia i magistrati non impegnati in altro evidentemente sentiamo cosa ci ha detto l'ispettore porre
Sovrintendente Simone Porro lei ha grande esperienza del carcere San Vittore di Milano dove svolge il suo servizio e dove anche insomma lavora ed è il segretario nazionale del Sina per sindacato autonomo della polizia penitenziaria
Simone porre insomma ci dica la situazione nel carcere San Vittore di Milano dove è stata organizzata una battitura è così drammatica come dicono
Qual è drammatica nel vero senso della parola perché San Vittore creato che ottocento posti abbiamo due reparti chiusi
Ad oggi stiamo qua tre mila sono quelle mille cinquecento detenuti quindi due reparti chiusi che quindi di fatto quanti posti avete a disposizione
Dovrebbero è perché centocinquanta posti per per andare un ubicazione umana ai detenuti amministra attendevano per questo non avviene perché
Nelle celle piccole ci sono serviti circoscrivere occupato e sui detenuti nel cervellone dieci undici detenuti
Notizia di oggi qualche tumore anche un ricatto a terra rigore perché a terra dove
è un materasso terra perché non abbiamo potuto pubblicarli ma meglio rasoterra mi su dove tutta appoggiato a terra dentro la cella
Che
è come nel carcere San Vito e di Milano quindi queste mille cinquecento persone che sono costrette a occupare i posti di circa sette seicento detenuti è questo
Tocca dalla ma è vero che nel caso di San Vito e di Milano c'è qualcuno che
E viene fatto dormire in luoghi che celle non sono come la sala d'aspetto
Sì perché una scaletta redatte vengono negativa perché non abbiamo costruito ubicati
E lì dormono per terra in queste sale d'attesa in queste slitte non per terra si appoggia sono per terra perché c'è il il materasso materassi per terra redatto
La situazione drammatica lei ha detto all'inizio di questa intervista sanitario
Una del tetto andiamo lì voglio dare decoder più elementari
Come detersivo per il calcolo dell'Arcella un neon una lampadina
Ripeto tutti i giorni siamo nell'emergenza anzi meno male che c'è una c'è un direttore un comandante che
Si muovono nella direzione giusta e quindi ogni tanto fine settimana riusciamo a far parte una produzione sono non sapevamo che come
In tutti i giorni ci sono le emergenze
Tuttavia ci sono le emergenze anche nel Carcere San Vito di Milano
Presa d'atto ecco ma anche voi della Polizia penitenziaria e credo che non perenne anche per voi credo che sia facile lavorare del Carcere San Vito di Milano quanti agenti in effetti lavorano nel carcere San Vito eliminando parlo degli effettivi di chi lavora in Sezione
Mario notturno siamo trecento ecco dicevo che consideri decreti degli ammalati
I distacchi fuori regione regione
Chi opera Arturo siamo trecento
Credo
Trecento agenti di polizia evidenziare che devono governare mille cinquecento persone detenute del carcere San Vittore questo è il quadro e quel quadro ed altri del quale non possiamo neanche garante
Che livelli di sicurezza perché la battitura dei ferri nelle celle dovremmo farla due volte al giorno
Poi diciamo anche disturbati dalle brande appoggiato e le finestre
Non c'è sui controlli cerchiamo di di farli un maggior numero possibile però molto molto diritti anche di questo ecco siamo costretti a lavorare
Sempre esclusivamente
Nell'emergenza ecco
Allora lì da questo è il quadro aggiornato ad oggi nel carcere San Vito eliminando somma
Uno di quei carcere Stolvizza dalla battito delle sbarre veramente impressionante poi detto da un ispettore da un sovrintendente la polizia evidenziate no certo ma queste sono le persone coraggiose
Che sempre di più si stanno facendo avanti e assumendosi e ciascuno le proprie responsabilità ed è questo che credo sia molto veramente molto bello
E da sottolineare c'è una comunità penitenziaria molto molto matura
Per la situazione che stiamo vivendo che rischia di essere disperante dischi diessino incontrollato soprattutto incerto certo mai insomma
Poi c'è anche questa regola sul da quando lui ha detto il fine settimana facciamo le traduzioni si intendeva dire forse gli sfondamenti esatto brava e tagli scollamento di uno può dire bene qualcuno se ne vada quindi ci sta più larghe ma dove lo mandano questo qualcuno lo mandano al sud cioè a centinaia di chilometri di distanza
Dalle proprie famiglie dei propri affetti dei propri cari
E in molti per esempio i familiari non li vedono praticamente più perché non possono permettersi il viaggio che ne so da Milano a Palermo grazie
E poi non vale neanche la regola che essi
Sì ma non lontano gli le persone extracomunitarie perché molte di queste pur essendo clandestini magari Bracciano invece c'è una donna dei figli insomma e non è capitato a Palermo
All'Ucciardone e di avere molte di queste testimonianze di sì si sine die famoso Nerio che arriva da Milano e
Piena di detenuti sfollati vero certo fare tanto dalla diciamo dalla Lombardia perché la Lombardia diventi venivano poi carceri Bresso
Ho dato un'altra con un'ultima cosa Vieri ascoltare quello che ci ha detto l'avvocato De simbolo il non c'è da stupirsi se in un contesto come quello di San Vittore qualcuno
Visto che quella non è vita no non si può definire vita perché voi non ci ha detto che quante ore passano in cella sì ventidue ma prima
Ma dico è concisi postumi a questo punto che qualcuno magari qualcuno un po'più debole quindi rispetto a quella vita sovraffollate a chi non è vita rinunci a vivere
Infatti ormai in cui sta
Situazione drammatica viene scandita proprio dalle morti in carcere sessantasei sono i titoli si son potuti valida sì ma oltre centocinquanta quelli che sono comunque morti e se andiamo a vedere
E le date di nascita la libertà di persone giovani insomma l'ultimo purtroppo nel nel nello P.G. di Montelupo Fiorentino nero si chiamava Maurizio dicono che è morto per infarto
Proprio l'altro ieri insomma ma guarda proprio su questa interrogazioni su questa vicenda ho presentato un'interrogazione parlamentare fra l'altro ho aggiunto una domanda
Che credo sia importante eccessi tutte le carceri italiane hanno i defibrillatori
Che sono obbligatorie
Ed è una domanda è pacifico e in questo modo più facile trovare delle persone che hanno
è un collasso cardiocircolatorio direi anche perché non tutti ricordano un pranzo ce l'abbiamo già il loro aspetto arrivo dall'ambulanza voi si vede ma prima di arrivare a noi deve essere presso l'istituto penitenziario saprà però c'è una legge del due mila e sette
Appunto alla Rita Smodis mozione presentata su Tare anche quello che ci ha raccontato l'avvocato Desy Bruno che garante come sai delle persone detenute del Comune di Bologna
Bologna dove c'è questo carcere che potrebbe contenere ci quattrocentocinquanta detenuti invece ne ospita mille duecento proprio a Bologna succedono cose dell'altro mondo sentiamo cosa ha detto l'avvocato che si Bruno
Avvocato Desi Bruno lei è garante delle persone detenute il Comune di Bologna conosce quindi molto bene alta all'interno del carcere Bologna carcere cura di Bologna dove tra altro hanno veloce detenute hanno organizzato una battitura le sbarre per protestare contro il sovraffollamento allora avvocato Desy Bruno innanzitutto qual è
Quelli sono i numeri con i suoi numeri di questo sovraffollamento che attanaglia anche il carcere Bologna numerini sono purtroppo molto pesanti ettari che cessano norma e la media sono mille cento talvolta mille duecento persone
Per Pienza regolamentare invece dei quattrocentottanta credo che non meritano
Quindi mille duecento persone devono il carcerazione Bologna contro una capienza regolamentare di pura centottanta persone tradotto in vita carceraria nelle celle
Quanti detenuti potrebbero esserci a Bologna in effetti però quanti ce ne stanno cara sono tre però andiamo a te pochi metri pare quindi aspettare molto molto pesante
E a me e che cerca anche quanto a Matera ripetutamente fanno se sforerò ulteriormente perché eliminabile
E quanto la terapia e significa che le persone non riescono a stare in e contemporaneamente quarto materasso che facemmo generale che sta per terra anche a Bologna lamenta è evidente che sta per terra e prendere paura situazione drammatica
Devo dire che caro leggendo le persone detenute secondo ma anche con la grande provare di civiltà ecco e vorrei che quelle continua
Assolutamente
Ecco sabato è stato organizzato la battitura delle sbarre anche a Bologna vero nella battitura ecco ancor
Sono in realtà voi va interpretata tabacco vorrei dire vorrei smentire che non ci sono stati Matera le crociate non è vera
Cosa che è circolata quindi tutta la destra non violente insomma è una membro l'effetto è stato qualche momento
E io lo chiamerei temperata ma è rientrato subito
E quindi ecco la protesta nonviolenta però è chiaro che poi l'Europa l'Europa non è trasportati e perché inerenti anche venti ore su ventiquattro perché condizioni
Non è accertate e una Giunta tenta una prospettiva pare attacchiamo aperte persone
Già gli diamo un un oggi che è fatto di una cella sovraffollate piccola e non gli diamo neanche un domani ecco è questo il problema è tre membri chiedono un domani chiedono quando cambierà allora una risposta dobbiamo tagliare tutte quante
Diceva avvocato Bruno che ancora adesso le persone detenute di Bologna stanno facendo la battitura anche stasera
Chiesta cari ascoltatori e pomeriggio aveva detto che sperpera quale valore in parola Nieri la rotta tali e quindi la battitura dovrebbe continuare almeno per quelle che sono le notizie di oggi
Da oggi pomeriggio
Deve essere questa aspettava che tu e vorrei dirlo perché alcune persone mi hanno detto noi mettiamo ma
Ma ascoltate ci sentite ecco
Diciamo che li stiamo ascoltando
Accetto stasera
Da Radio Radicale radio carcere sicuramente non gli stiamo li stiamo ascoltando anzi abbiamo dedicato una puntata proprio proprio proprio a questo fa onore persone detenute dire di di Bologna come in altri casi italiane limitarsi nona lotta non violenta
In pratica sono importanti molto importante molto importante
E devo dire che stanno dando la prova davvero Teti di quattro proprio coraggio perché credo che su questo si debba costruire
Perché era nel movimento che poi è in costruzione per affermare la dignità dei bus per
Tra l'altro e con l'accordo l'abbiamo anche detto e l'ha detto anche prima questa lotta non violenta vogliamo assumere anche le forme lo show della fame così come hanno come stanno superando alcuni radicali non per chiedere legalità nelle carceri
Pertanto ragionando quali ho parlato con alcune persone che stanno ragionando anche su questa forma
E protetta non più a livello individuale perché spesso gli scioperi della fame ci sono tante ragioni ma anche di capire pensieri che riesce ad organizzare una quella protetta non violenta collettiva attraverso la sciopero della fame
Bene grazie avvocato De sicuro e guadagniamo è grazie a voi e tutto grazie
Allora ritengo questo il bilancio anche nel carcere di Bologna dove sentito l'avvocato esigo detto si stanno organizzando vera
Capire come a dire allo show della fame cinema infatti guarda intanto voglio ringraziarla perché è una persona veramente straordinaria Ardesi Bruno per l'impegno
Con cui porta avanti questo suo incarico mi permetto di correggere un termine che viene ripetuto spesso quando si fanno le azioni nonviolente che è quello della protesta ma
Eccetto si può anche protestare però a me pare che noi facciamo delle proposte che i detenuti hanno le proposte
E che un dato che va sottolineato è che in questo momento le carceri
Italiane sono in una situazione di illegalità e quindi le istituzioni preposte
E si stanno tra virgolette violando la legge grazie è mentre i detenuti sono dalla parte della ragione perché non si può vivere contrarie principi costituzionali
Non si può sopravvivere in quelle condizioni che ci sono state descritte quindi è questo il punto di forza in questa
La proposta e cioè che le carceri italiane
Ritornino nella legalità adesso sono illegali incostituzionale questa è la forte
Allora ecco l'idea due toccato un aspetto che poi è molto importante tra l'altro è al centro appunto della vostra lotta non violenta se tu insieme ad altri se al tredicesimo giorno di sciopero
Della fame lo ricordiamo per chiedere la al Parlamento di che calendarizziamo cioè sulle carceri appunto promossa dai dai radicali prima Desy brodo diceva il problema delle persone detenute adesso che poi non si parlano tra carcere Ca'c'era ovviamente no il vero problema e non vedere alternative non vedere prospettive ecco potremo girare questo problema in in un dato nessun un'idea che potrebbe sì virtuoso cioè
Guardate attraverso le proposte radicali invece queste prospettive quindi per questo diritti anche uso può della fame certo ma intanto veramente a me piacerebbe inviare a tutti i detenuti e la moto
Simone
E che come Radicali abbiamo preparato e che e impegna il Governo a fare cose ben precise
E che è stata sottoscritta da ottantaquattro deputati in tutto quindi e già questo dimostra una sensibilità particolare dentro il Parlamento noi dobbiamo ottenere
E magari con la diretta di Mamma RAI il servizio pubblico ma sappiamo che il servizio pubblico lo farà solamente Radio Radicale dobbiamo tenere un grande dibattito parlamentare
Su questo da tutta Italia cittadini detenuti e non devono ascoltare le voci che dal Parlamento propongono
Delle soluzioni soluzioni che riguardano una radicale riforma del sistema carcerario poi da parte nostra noi radicali aggiungiamo anche l'altra riforma
Che è una riforma netta limpida
Che è quella di una grande amnistia una grande amicizia che proponiamo dal mille novecentosettantasei e che forse delle carceri non so quanto sia utile
Cioè per risolvere il problema immediato ma sicuramente lo è
Per quel cancro della giustizia che viviamo in Italia di una giustizia malata che ha undici milioni fra civile e penale di processi arretrati
E che non riesce a smaltirli che li fa cadere in prescrizione
A centinaia di migliaia ogni anno almeno centosettanta mila e quindi fa un'amnistia ipocrita
E che destinata soprattutto a chi ha molti denari perché gli avvocati insomma facciamo un po'di melina
E facciano poiché la serie i progetti in prescrizione e poi questo il dato invece ci vorrebbe
Una classe politica che attiene alla riforma della giustizia
Decidesse questo grande provvedimento di responsabilità
Assolutamente Rita Bernardini tour tra l'altro esso continua a lavorare qui non ci vogliamo rubare troppo tempo però il una aggiudicazione avvenute come come ultimo come tu ultimo intervento
E quello che posso dire chiamo insieme
Stiamo insieme in questa Allotta io e i miei compagni radicali ce la stiamo mettendo tutta vogliamo farla insieme a loro non vogliamo sentirci isolati
E questo elenco questi elenchi che ho sotto gli occhi già mi aiutano e mi confortano
Voglio a dare anche una notizia a chi ci segue anzi volevo dare quella dell'archivio radicale sì e la notizia è che io stasera avrei dovuto partecipare ad un'altra su se ne di madri si sulle carceri
Che però è stata annullata avrei dovuto confrontarmi direttamente con il Ministro della Giustizia Angelino Alfano che ieri sera alle ventitré a declinato l'invito non so se
Si farà poi questa puntata su Marte ricchezze i conduttori erano
Molti giornalisti soprattutto che avevano fatto i servizi dalle carceri italiane in particolare da Poggioreale
Etc erano mortificati e però fatto sta che questo confronto che poteva essere un momento importante è stato annullato l'altra notizia che volevo dare
E che caricamento mi sono ricordata io ho scoperto leggendo gli articoli dell'epoca che nel mille novecentosettantasei
E i radicali finissero un uno cioè era in prima fila della Italietta fece uno sciopero della fame che duro
Settanta giorni
E e terre ottenere la smilitarizzazione del corpo degli agenti di custodia così si chiamavano allora
Per ottenere l'aumento dei loro stipendi e l'assiduità calibrazione ora siccome in queste ore ho avuto uno scambio polemico
Con il Segretario del sarebbero Donato Capece del Sappe
Egli vorrei dire che insomma se oggi il PAI sindacalista è proprio grazie a queste lotte e non violente e che se proprio deve poco polemizzare forse ha scelto la parte politica sbagliata che non è certo
Quella radicale
Questo glielo vuole glielo ho detto ho pubblicamente e lo volevo però far sapere
Anche a chi ci segue dalle carceri a tutti i cittadini che ascoltano Radio Radicale ricordi tu gli indirizzi e ci si ricordi o gli indirizzi da adesso abbiamo le lettere qui
I poi alla fine ricordiamo gli indirizzi sia per scrivere quadra di radicale yoga c'è sia per scrivere per aderire insomma lotta non violenta non solo la fame appresso il Partito Radicale
Grazie grazie mille per Merlini gravità
Forza forza atterrita ecco questa è la voce Rita Bernardini deputato dei radicali membro la Commissione giustizia della Camera ed è Bernardini che al tredicesimo al tredicesimo giorno diciamo della fame in semmai altri radicali per chiedere che il Parlamento calendarizziamo in discuta concretamente la mozione sulle carceri promossa appunto dalla delegazione di radicali riverbera dire avete ascoltato si è rivolta
Anche questa sera le persone detenute perché anche dalle carceri
Si faccia cc si organizzi non soltanto per una lotta non violenta fatta attraverso la battitura ma anche
Per fare una lotta non violenta fatta attraverso lo sciopero della fame uno sciopero la fame che vuole imporre a questa politica
Di discutere una mozione su soluzioni concrete in ordine alla sovraffollamento e al di là delle strutture dove ora voi detenuti siede siete costretti sedi costretti a stare
Questo è tanto questo è quanto passiamo adesso all'interno dei carceri italiane attraverso le lettere scritte
Delle persone dalle persone detenute
E questo lo spazio che di richiamo le lettere scritte le persone detenute elencarci tutta Italia
Spazio che questa settimana non poco che iniziare con un un bollettino un resoconto delle varie adesioni che sono arrivate delle persone detenute recarci italiane
All'iniziativa non violenta promossa dei Radicali Italiani ovvero del digiuno per ripristinare la legalità nelle carceri italiane
Ve l'abbiamo già detto insomma hanno già aderito a questa iniziativa non violenta con lo sciopero della fame bene sessantasei persone
Detenute nel carcere
Di Vasto persone detenute che ci informano che non solo faranno la battitura delle sbarre ma anche appunto lo sciopero lo sciopero del della fame contro contro il sovraffollamento sessantasei persone
Detenute nel carcere di vasto che ci indicano tutti tutti loro tutti loro nomi e cognomi noi di questo gli siamo grati
Allo stesso modo hanno aderito allo sciopero la fame propose radicali
Contro il sovraffollamento il degrado presente recarci tagliare anche trentuno persone detenute ristrette nella casa circondariale di di Terni ecco queste trentuno persone detenute da casa circondariale di Terni si esternate sia verranno scusate dal Vito proprio insegna di lotta non violenta contro il sovraffollamento nelle che c'eri ma oltre a queste due importanti adesioni che ci arrivano da due calci italiane speriamo che l'adesione a questo sopra la fame continua arrivare
Da voi persone detenute recarci italiane vi segnaliamo poi due edizioni allo sciopero della fame e la prima è quella che ci segnala Mario persona detenuta del centro clinico del carcere di Regina Coeli scrive mai io
Caro Arena sono gravemente malato e mi trovo detenuto del centro clinico del carcere di Regina Coeli un centro clinico dove noi detenuti malati viviamo in modo indecorose dove non solo ci viene tolta la dignità
Ma anche il diritto alla salute ti dico subito che aderiscono sovrapporre promosso da radicali e dare ed anzi scrive Mario vuol tre fa un appello a tutti i detenuti italiani cari compagni aderite anche voi allo sciopero della fame per chiedere il rispetto della nostra
Dignità della nostra salute per chiedere il rispetto rispetto della legge in carcere Riccardo scrive ancora Mario che lo ricordiamo il detenuto del centro clinico del carcere Regina Coeli di Roma Ricardo prima di salutarti di faccio
Presente che da mesi aspetto che mi venga già aggiustato una protesi dentale protesi a causa della quale io non riesco più a mangiare non a caso ora pure essendo alto un metro e ottanta quattro peso solo cinquanta chi lo a me aiutati mi scrive Mario so sempre peggio sento che sento che mi mancano le forze aiutate mi non voglio morire non voglio morire qui dentro la lettera è firmata da Mario persona detenuta del centro clinico del carcere di Regina Coeli
Carcere col di Regina Coeli che insomma come avete ascoltato è stato una di quelle quindici carceri che nel fine settimana organizzato la battitura delle sbarre
Mario grazie dato lettera grazie dato adesione e grazie per l'appello che il patto alle altre persone detenute ristrette nelle altre carceri italiane
Poi ci aveva un'altra adesione ci arriva dal carcere di Castelfranco Emilia caro radio carcere vi informiamo che anche noi anche noi abbiamo iniziato la protesta pacifica che consiste dello sciopero della fame ad oltranza
Viviamo infatti in condizioni disumane e senza avere la possibilità di farci una vita attraverso il lavoro
Infatti pur essendo tutti internati in una casa e lavoro ci viene negata la possibilità di lavorare e sia per colpa degli operatori che per colpa del maggiore sorveglianza non riusciamo a ottenere neanche piccole licei se per vedere i nostri familiari ora noi facciamo lo sciopero della fame perché non ce la facciamo più non ce la facciamo più a vivere così chiediamo rispetto dei nostri diritti di rischi diritti iscritti
Nella nella legge con stima
La lettera non è firmata ma c'è solo scritto i detenuti internati nel carcere di casse Franco Emilia
Ragazzi io ringrazio anche voi però vi inviterei a scrivermi per indicarmi bene i vostri nomi rimossi cognomi in maniera tale che noi insomma possiamo anche fare una lista di quanti siete
Ad aderire a questo a questo sciopero a questo sciopero della fame prima di iniziare a leggere le altre lettere io ricordo ai detenuti che sono l'ascolto che possono non soltanto fare
La battitura delle sbarre ma possono anche fare altre forme di lotta non violenta come appunto lo sciopero della fame sono della fame che Rita Bernardini con altri radicali stanno facendo a tredici giorni per chiedere appunto dispetto la legge in carcere
Quindi anche voi dal carcere aderito a questo sciopero della fame
Scrivete
Sì al partito radicale che a noi di radio carcere ovvero Radio Radicale rubrica radio carcere
Via Principe Amedeo due zero zero uno otto cinque scrivete il vostro nome e cognome e i giorni che intendete digiunare però scrivete anche se volete al partito radicale
Sempre a Roma
Via di Torre Argentina settantasei insomma dalle carceri vi invitiamo a aderire a questa lotta non violenta non soltanto facendo le battitura e pacifiche giustamente come vi state organizzando a fare
Ma anche organizzativi attraverso lo sciopero della fame aderendo lo sciopero la fame promosso dai radicali italiani
Qui si tratta di portare avanti una lotta una lotta che va portata avanti attraverso la non violenza ecco perché è bene che facciate le battitore ecco però perché è bene anche che voi aderiate allo shock della fame promosso dai Radicali
Ci scrivono cinquantasei persone detenute recarci di Piacenza
Carra radio carcere siamo i detenuti della Sezione di del carcere di Piacenza e vi scriviamo perché abbiamo fatto un esposto alla Procura della Repubblica circa la morte di un nostro compagno che si chiamava Isam Cau Dari
Isa ma è morto il quattro novembre dopo avere inalato il gas della bomboletta che usiamo per cucinare Isam quando è morto si trovava nella cella di isolamento
Proprio perché qualche giorno prima era stato sorpreso mentre sniffava il gas
Dalla bomboletta ora scrivono questi cinquantasei detenuti e casi Piacenza ora noi ci chiediamo come mai Isam non sia stato sorvegliato ventiquattro e ventiquattro mentre era in cella di isolamento ci chiediamo come mai Isam avendo tale tendenza inalare il gas non sia stato assistito da un personale
Specializzato ci chiediamo come mai Isam pur stando in isolamento perché aveva sniffato del gas
Aveva nella sua cella di isolamento proprio con una bomboletta gas che lo ha portato che lo ha portato alla morte queste sono le domande che ci facciamo e che abbiamo posto e il pm di pesce di Piacenza
Nel nostro esposto denuncia Isam scrivono ancora questi cinquantasei persone detenute Cassis di Piacenza Isam era straniero mera anche sposato con una donna italiana con la quale aveva avuto anche una figlia
Insomma Isam aveva una famiglia una famiglia che non pensava di riavere il proprio caro dentro dentro una bara
Tutto questo non è giusto che noi vogliamo che si identifichino i responsabili che si chiariscano le modalità della morte e che si faccia
Giustizia
Grazie a voi di radio carcere la lettera è firmata da cinquantasei persone detenute
Nel carcere di Piacenza
Raimondo Roberto e Christian dal carceri Treviso
Caro Riccardo siamo tre detenuti del carcere Treviso tre detenuti che dividono la stessa piccola cella una cella non più grande di sei metri quadri
Bagno compreso si tratta di una cella non solo piccola ma anche anche molto rovinata immuni infatti si sbrighi solo Salt do atto cardine il pavimento e e in cemento grezzo che praticamente impossibile tenerlo pulito per quanta polvere c'è
Il bagno è piccolissimo e dentro c'è solo la tassa la turca senza Biden e un lavandino lavandino che quindi noi dobbiamo usare sia del POR la pulizia personale che per lavarci vestiti
Dentro la cella dove viviamo scrivono ancora Ramon
Raimondo Roberto e Chris recarci Treviso dentro lascerà dove viviamo c'è molta umidità e moriamo dal freddo perché i termosifoni riaccendono soltanto per due ore al giorno praticamente praticamente ci sembra di vivere in una grotta
Qui nel carcere di Treviso non abbiamo nulla nei beni necessari come la carta igienica nell'assistenza necessaria quella degli educatori
Per il resto vi diciamo solo che due mesi fa qui è morto un detenuto era notte era notte quel ragazzo si è sentito male ma nessuno nessuno lo ha soccorso
Così si muore in carcere così si muore nel carcere di Treviso noi non chiediamo impunità chiediamo solo di scontare la nostra prima in modo giusto e non come degli animali come degli animali
Chiusi ingabbia la lettera è firmata da Roma Ramon Roberto e Cristian tre persone detenute nelle carceri Treviso ragazzi grazie per questa vostra lettera
Che è una fotografia drammatica di come siete costretti a vivere di quanti ingiustizie dovette subire grazie per averci scritto
Luigi dal carcere Poggioreale di Napoli un altro carcere dove si è organizzata la battitura negli scorsi giorni
Caro Arena qui a Poggioreale siamo siamo all'inferno ti dico subito che qui in pochi giorni ci sono stati ben due detenuti morti e noi non riusciamo
Non riusciamo a capirne il motivo
Certo è che qui se uno di noi sta male può anche morire infatti spesso i detenuti che stanno male fanno richiesta per essere visitati ma poi poi il medico non viene mai
Ovvio che poi qualcuno di noi muore troppo ovvio inoltre schiva ancora Luigi dal carcere di Poggioreale inoltre viviamo in condizioni disumane in pratica in una cella di appena dodici metri quadri ci stiamo in
Dodici detenuti
Un metro quadro attesta
Dormiamo su materassi vecchie puzzolenti lascerà dove viviamo e molto rovinate i muri sono pieni di buchi e di crepe gli sgabelli sono tutti rotti noi noi siamo costretti a tenerli in piedi legandoli con lo spago
Per non parlare del Vito che ci danno che è tutto è tutto di seconda scelta questa questa è la nostra vita a Poggioreale una vita fatta dentro questa cella dove rimaniamo chiusi per ventidue ore al giorno
Ti saluto tanto e mando anche un saluto a Pannella alla Bernardini e alla
Bonino Luigi persona detenuta nel carcere di Poggioreale
Poi ci scrive Carmelo dei suoi compagni di detenzione dal carcere l'Ucciardone di Palermo dal terribile
Carcere Ucciardone di Palermo
Carissimo Riccardo ti scrivo anche a nome dei miei compagni di cella che si chiamano Giuseppe Mimmo Valerio Marcello e Daniele
Prima cosa ti volevamo informare che da un mese quindici giorni che non abbiamo l'acqua calda per farci la doccia
E questo per noi un problema molto molto serio siamo costretti a farci la doccia gelata oppure siamo costretti a lavarci ma in modo sommario in cella scaldando l'acqua con i fornelli
Chiediamo tramite ditte che qualcuno faccia qualcosa la nostra igiene personale e a rischio e non sappiamo più non sappiamo più come fare
Considera anche che molti di noi sono malati o anziani e quindi non possono non possono farsi la doccia la doccia gelata grazie per averci dato voce la lettera è firmata da Carmelo Giuseppe Mimmo Valerio Marcello
E Daniele persone detenute del carcere l'Ucciardone
Che non hanno neanche l'acqua che esce dal rubinetto della cella non hanno anche l'acqua per farsi la doccia
Una cosa da da da terzo mondo
Eppure
Eppure al Ministero non sanno nulla oppure fanno finta di nulla
Luciano dalla casa di lavoro di Sulmona la casa di lavoro
è quel luogo dove vengono messe le persone non condannate e neanche perché sottoposto a misura cautelare nelle case lavoro in teoria ci dovrebbero andare persone che
Sul presupposto della loro pericolosità
Gli viene applicata una misura di sicurezza cosiddetta detentiva la legge vorrebbe ma la realtà è ben diversa che una persona che si presume pericolosa
Stia in una non la casa lavoro sta lavori per un paio d'anni finché appunto con gli passa la pericolosità è la realtà degli internati ovvero di quelli appunto che subiscono una misura di sicurezza
Detentiva Luciano ci s'ci scrive dalla casa di lavoro di Sulmona che invece proprio un carcere cioè lì le persone vengono messi misure di sicurezza
Detentiva senza neanche poter lavorare quindi
Sono è un carcere emerga solo in bianco chiamiamolo così di cui pochi se non Radio Radicale parlano
Scrive Luciano
Caro Arena o quarantaquattro anni mi trovo recluso nella cosiddetta Casa lavoro di Sulmona
Casa lavoro per modo di dire in quanto si tratta di un vero e proprio carcere che di lavoro non ha un bel nulla certo io non sono su un santo in passato fatto molti errori scrive Luciano e li ho pagati
Ma vedi il fatto è che a ottobre quando io ero da tempo libero e mi stavo rifacendo una vita la polizia piombata casa mia dicendomi che mi avevano applicato una misura di sicurezza detentiva
è stato per me è un momento terribile e il mondo che è crollato addosso morale mi hanno portato qui nel carcere Sulmona
Dove viviamo insieme ai detenuti e viviamo come se fossimo detenuti di lavoro qui non c'è proprio traccia per noi internati c'è solo la cella come misura di sicurezza
è veramente una cosa paradossale trovarsi in un carcere senza condanna e solo sul presupposto che un magistrato ha deciso che sei pericoloso
è ora che capiscano che così facendo rovino delle vite e basta mi piacerebbe tanto che qualche parlamentare
Venisse qui a vedere come viviamo noi internati un caro saluto a te Riccardo Luciano persona internata però detenuta
Nel carcere di Sulmona Luciano grazie a te
Di questa tua lettera tra l'altro il di il meccanismo della
Della misure di sicurezza detentiva non funziona per varie ragioni
Primo perché molto spesso quel presupposto di pericolosità secondo il quale poi il in base al quale poi mai sei sorveglianza di applica disorienti IVA
è un presupposto magari infondato un presupposto che viene suggerito dai carabinieri dalla polizia al magistrato il magistrato non ci penserà con secondo
Poi le misure di sicurezza venti ma non funzionano perché come ha detto giustamente Luciano in queste case lavoro se trattati come proprio detenuti anzi si divide la cella con altri detenuti
Terzo elemento che non funziona e che poi quella presunta pericolosità per cui se va applicata la misura di sicurezza non viene adeguatamente
Dei vagliata non viene seriamente palizzata
Dopo un anno dalla dal magistrato sorveglianza il risultato è che questa gente viene messa in carcere spesso senza motivo
E lì ci rimane per questo si parla degli internati come Kia un ergastolo in bianco
Dello stesso tenore la lettera che ci manda Domenico sempre sempre internato nel carcere Sulmona pensate Domenico scontato sedici anni in carcere sedici anni fatti tutti di fila
Finita la condanna nel carcere di Cagliari Domenico non è stato liberato bensì è stato portato direttamente in un altro carcere ovvero in quello di Sulmona per scontare appunto una misura di sicurezza io
Ne approfitto per salutare anche Domenico che appunto ci scriveva una lettera sei simile a quella che ci ha scritto
Che c'è scritto Luciano
Poi si scrive una breve ma importante lettera Vincenzo dal carcere di Vercelli importante perché Vincenzo ci dà una notizia speriamo che sia sia che poi dietro riconferma
Scrive Vincenzo caro Riccardo solo poche righe per darci notizie devi sapere infatti che qualche giorno fa i carabinieri dei NAS
Hanno fatto un'ispezione nella cucina del carcere di Vercelli bene degli sebbene che all'interno della cucina hanno trovato una colonia di topi
E hanno così deciso dissequestrare tutti i locali dove si preparava il mangiare per noi
Detenuti ti terrò informato Ciao Vincenzo dal carcere di Vercelli beh insomma la notizia e quanto meno
Ghiotta è interessante anche perché non di radio carcere sappiamo che in molti cucine
Venne in molte caccia italiane ci sono topi e c'è molta sporcizia qui sarebbe interessante e questi NAS facessero più sopralluoghi che se questi lo pure queste cucine schifose che ci sono nelle carceri italiane
Poi ci scrive Mohammed dal carcere di Sciacca un piccolo carcere in provincia di Agrigento il carcere Sciacca un carcere piccole dimenticato che in provincia di Agrigento scrive Mohamed carissimo arriva la situazione carceri Sciacca e darvi è davvero drammatica si tratta di un carcere dai che sovraffollato è infatti un carcere costruito quattrocento anni fa nato come convento e poi trasformato in galera in cella siamo costretti a viverci in undici detenuti
Ed è davvero dura resistere qui dentro pensa che torniamo sulle tre Castello alti quattro piani ti rendi conto anche il cortile due facciamo l'ora d'aria è piccolissimo ma dentro ci siamo in cento detenuti
In cento detenuti alla volta come se non bastasse manca l'acqua nelle celle e noi siamo costretti a fare le scorte riempiendo bottiglie bidoni d'acqua per
Sopravvivere per sopravvivere
Anche l'igiene a rischio stile Mohamed calci di Sciacca anche igiene a rischio visto che le lenzuola visto che le lenzuola dove dormiamo ci vengono cambiate solo una volta una volta al mese
Alla faccia dell'igiene
Carolina scrivo ancora Mohamed qui nel carcere di Sciacca siamo la disperazione gli agenti di Polizia penitenziaria sono comprensivi con noi cosa che di certo non si può dire del direttore
Del carcere grazie per avermi dato voce Mohammed persona detenuta nel carcere di Sciacca Mohamed e grazie a te
Che c'è scritto dal quel piccole lontano carcere dette dal carceri Sciacca graziato lettera voi abbiamo conosciuto la realtà del carcere di Sciacca ti preghiamo quindi continuare a scriverci
Ci scrive poi Domenico dal carcere Buon Cammino di Cagliari
Domenico ci porta una brutta notizia ci racconta come se non avessimo già ascoltate anche delle brutte realtà scrive il caro Domenico
Caro Riccardo vivo in una cella non più grande di tre metri quadri insieme a un'altra persona detenuta
Siamo tutti e due siamo tutti e due cardiopatici
Qui caro Riccardo siamo isolati dal mondo e ci sembra di vivere in un altro mondo pure essendo malati infatti non veniamo curati in modo adeguato ti dico solo che qualche giorno fa qui è morto un detenuto che aveva settantatré anni
Era era un povero Cristo detenuto nella cella settantasei del secondo piano del braccio sinistro quel vecchietto quel vecchietto si è sentito male alle ore dodici
Alle ore sedici era lì era lì morto solo solo come un cane e neppure un lenzuolo neppure un lenzuolo gli hanno messo sopra per coprirlo
In questo modo io l'ho visto quel deposito guardando dallo spioncino della cella
Aveva aveva addosso sono delle mutande e con quel corpicino smagrito sembrava un uccellino caduto dal nido
Infarto
Dicono che sia morto così ma nessuno qui dentro si chiede se quel vecchietto sia stato soccorso nessuno qui dentro si chiede perché quel vecchietto stava in carcere
Ma non solo caro Riccardo devi sapere che un mese fa ho assistito a un vero e proprio pestaggio qui nel carcere di Cagliari un detenuto infatti è stato
Prelevato dalla sua cella ed è stato malmenato da cinque agenti e da un ispettore
Io vedendo quanto accadeva ho gridato tanto dicendo che un detenuto non si picchia
Beh è di tutta risposta sono stato azzittito dicendomi fatti i cazzi tuoi
Questo è quanto ti saluto con tanta stima Domenico persona detenuta
Nel carcere Buon cammino di Cagliari
Già
Caro Domenico queste tanto forse è veramente troppo
Salutiamo Giuseppe del carcere di Parma Domenico dal calci Torino Ugo e Salvatores Caccivio scienza Tonino dall'Ucciardone di Palermo questa lettera caro Tonino come avrei capito mi è arrivata
Ne approfitto per ricordarvi che domani come tutti in mercoledì con il quotidiano il Riformista troverete la pagina settimanale l'inserto settimanale di radio carcere nel numero di domani
Di radio carcere daremo ampio spazio
Alla protesta non violenta che si è sviluppata in questi ultimi giorni all'interno di diverse carceri diverse carceri italiane protesta non violenta
Che si è organizzata in diverse carceri italiane di cui gli organi di stampa hanno poco dato conto insomma quel rumore delle vostre batti dure è stato poco ascoltato
Nei telegiornali sulle televisioni sui programmi televisione sono poco raccontato
Sui giornali ecco domani sulla pagina di radio carcere riformista troverete invece un'ampia disamina di questa protesta non violenta che ha coinvolto quindici carceri
Italiani negli ultimi negli ultimi giorni il titolo del di questo di questa analisi di questo articolo è la protesta nelle carceri e l'indifferenza
Della politica quindici le strutture dove si manifesta pacificamente contro il sovraffollamento ma il Governo il
No non se ne occupa poi sempre domani sulla pagina di radio carcere riformista vi segnalo disegnano interessante articolo scritto
Dal presidente Luigi Scotti che è stato Presidente
Del tribunale di Roma articolo relativo sia alla cosiddetta legge sul processo breve sia questo clima di contrasto che appunto Chet
La politica e la giustizia il titolo del di editoriale del presente Skopje no alla leggina sul processo breve
Illogica e dannosa
Però politica e giustizia il contrasto tra politica e giustizia bar risolto giuste le parole del Presidente Napolitano c'è un problema di equilibri tra potere tra poteri dello Stato
Poi vi segnalo che sempre domani sulla pagina di radio carcere del Riformista pubblicheremo due lettere la prima è quella di giorno e che ci scrive dal carcere
Due palazzi di Padova e l'altra è quella che c'è scritto Domenico appunto dal carcere Buon Cammino di Cagliari questo ed altro troverete domani sulla pagina di radio carcere del Riformista
Bene prima di salutarvi io vi ricordo i recapiti di radio carcere come entrare in contatto con noi di radio carcere
Prima di tutto il numero di telefono in modo da entrare in contatto come Riccardo Arena anche durante la settimana questo il numero zero sei quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei
Quattro otto otto sette otto uno poi ricordo il nostro sito il sito interrate che all'indirizzo www punto radio carcere punto com e poi soprattutto le persone detenute
E soprattutto in questo momento in questa
Nuova stagione di lotta non violenta l'interno recarci italiane ricordo l'indirizzo dove scrivere le vostre lettere dal carcere indirizzo che potete però usare anche per per farci sapere la vostra adesione lotta non violenta promossa dai radicali per per ripristinare la legalità e rispetto del
Persone all'interno recarci italiane questo l'indirizzo radio radicale rubrica radio carcere via Principe Amedeo due zero zero uno otto cinque
Roma scrivete scrivete scrivete radio carcere non lasciate che le ingiustizie che subite rimandano protette da quelle quattro mura
E allo stesso tempo organizzate di non solo fate la battitura delle sbarre ma continuare denaro della vostra lotta non violenta continua della vostra lotta pacifica aderendo allo sciopero della fame promosso
Dai radicali grazie
Allora Enzo Brusca dell'assistenza in regia e grazie a tutti voi che anche questa sera da una casa da una macchina ed anche da una cella avete ascoltato una piccola voce la voce di radio carcere
L'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Qui
Naturale del popolo italiano intercomunale Roberto
Settecentotrentacinque Codice di procedura penale
Nuova del popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo seconda sezione
Senza no il quale
Data cinque aprile mille novecento