Antonio Cederna archeologo, giornalista, uomo, poeta. Scritti per Roma

Tu sei un genio perfetto
Bravo
Giulia anche tu insieme Compagnon cinque
Siamo a meno che non direttivo dalla sezione romana di Italia Nostra
Comunque al di là degli amici della Sezione di Roma ringraziamo che a deciso di partecipare indipendentemente dall'appartenenza alla nostra associazione
Direi che possiamo cominciare io sono Vanna Mannucci molti di voi sanno chi sono
Sono il vice presidente la Sezione di Roma di Italia Nostra
E questa sera in questo luogo davanti ai Fori Imperiali volevamo presentare il libro di che abbiamo fatto Santa Agnese Cederna che è stato curato da Maria Antonelli Carandini dice Presidente insieme a me
Da me
Che sono qui presente mente Maria grazie a Dio al mare
Il
Uno dei curatori della mostra del mette questo lavoro è stato Paolo Conti giornalista de il Corriere della Sera che non c'è questa sera che comunque ringraziamo e salutiamo
Adesso io credo che la cosa più importante sia che
Oreste Rutigliano che
Sia
Consigliere nazionale che consigliere della Sezione di Roma nonché membro del consiglio d'amministrazione dell'Appia Antica vitali di questo grande grandissimo eccelso personaggio che è stato Antonio Cederna
Noi l'abbiamo conosciuto abbiamo avuto questo grandissimo privilegio
Chi non ha avuto il privilegio di Antonio di legge di conosce Antonio Cederna come abbiamo avuto noi però può Terrare vederci dati da libro che abbiamo scritto quindi dalle sue parole dagli articoli
Che lui ha scritto sul Mondo di Pannunzio prima su Corriere della Sera poi e dare pubblica
Il profilo di questo grande grandissimo personaggio
Gli abbiamo cercato di individuare all'interno di questo volume che abbiamo curato in memoria di Antonio Cederna
Le battaglie le sue battaglie principali dividendole in quelle che trova non stanno trovando una via di soluzione e quelle che invece non trovano dopo trent'anni quarant'anni ancora una via di soluzione
Per esempio e qui mi rivolgo a Maria Grazia file etici che direttore del Soprintendenza Alcyone del scusami Maria Grazia non noi finisca esattamente l'atto qualifica
Ma comunque una grandissima esperte di beni archeologici
La collezione Torlonia questa compendio di duecento ettari impastato e meravigliose che sono state prese dei principi Torlonia e portante
Sa Dio dove probabilmente non lo scantinato
Hanno annullate azzerato un museo e di questo museo hanno fatto novantanove appartamenti tutti abusivi dal primo all'ultimo naturalmente va per la sanatoria e quindi è tutto regolare
Quindi quella è una battaglia che non è andata a buon fine poi ci sono delle battaglie che invece stanno andando a buon fine e che trovano la loro collocazione
Per cui abbiamo deciso di
Scegliere le battaglie principali di Antonio Cederna di dividere in questi due grandi settori e quelle vinte e quelle ancora in treno di essere risolte
Facendo commentare ogni capitolo
Non da personaggi noti illustri che sono tra le altre cose personaggi note illustri ma soprattutto dei suoi amici personali i quali hanno dato di cui un'immagine molto teneva molto affettuosa e molto sentita
Cosa che un amministratore qualsiasi o il ministro di turno sicuramente non sarebbe riuscita a fare
Quindi io finisco qua e vi ringrazio dell'attenzione adesso interviene Oreste Rutigliano
Dopodiché
Fernando Ferrigno grande giornalista e grande uomo di cultura nonché grande amico di Antonio Cederna
A preparato un filmato di interviste che lui ha fatto ad Antonio su tre argomenti principali due in cui c'è la presenza della parola diretta di Antonio quindi il l'Appia
E
Il disastro della bomba messa sotto San Giorgio al Velabro
Il terzo spezzone e di villa Blanc una villa che ancora non trova la sua collocazione ma lì non c'è la presenza diretta di Antonio quindi Fernando Ferrigno presenterà questo
Firmato dopodiché la dottoressa che l'architetto filetti ICI
Concluderà dandovi le notizie di quello che sta succedendo effettivamente nella archeologiche centrale di Roma vi ringrazio
Folena
Va beh allora anzitutto perché siamo pochi
Perché neanche noi ce l'ho mai venuti alla Terrazza Cederna e abbiamo doti avere informazioni qua e là
Ci avevano detto
Che avevano
Trovato un posto un po'squallido vorranno entrare Cederna
Adesso ci dobbiamo un po'di credere per certi versi
In realtà noi immaginavamo
Che la relazione Cederna fosse questa rampa qua sotto
Infatti c'eravamo incamminati lì anche con Fernando
Che in in uno stato naturalmente di abbandono o comunque
Tutte le cose che non si vedono a Roma
Non vengono curate perché tanto non si vedono quindi niente a che scopo pura
Perché non c'è voglia di ad
Non c'è intenzione
Da parte di nessuno non c'è intenzione di invogliare la gente ad addentrarsi nella città
Che la città
è sostanzialmente
Privatizzata
E qui entro subito a parlare di Cederna però parlerò poco perché non mi sono preparato e non
So neanche il libro che risponde
Servire da guida
Presidente
Leggersi a livello
No no no no
Ecco
In effetti
Pensandoci bene
Noi quando giriamo a Roma
Più vicino però però ho paura che facessero
Ecco
Quando giriamo per la città anche per il centro storico
Ormai si fa un po'di tutto perché
Non si possa entrare in quel sottoportico perché l'hanno chiuso altrimenti veniva occupato dai motorini o dalle macchine dei residenti
Non ci si può ad entrare in una certa piazza perché cioè ristorante che ha deciso che li deve mettere i tavolini con un soppalco e quindi la in qualche modo chiusa
Non parliamo poi dei cortili dei palazzi storici
Dove ancora esistono gli ultimi portieri di Roma che interpreto magnificamente il loro ruolo e la loro immagine così come
Come
Diffusa nella mentalità fin da bambini il portiere fa paura deve fare paura se non ha un buon portiere
E quindi fare in modo che nei cortili di Roma non si possa entrare perché subito esce dalla guardiola il portiere violato dice lei doveva
Eccetera e quindi noi ci ritroviamo a vedere solamente le facciate dei grandi palazzi va rarissimamente riusciamo ad entrare
Dentro questi magnifici nascosti cortili che riservano sorprese straordinaria inspiegabili costato e rampicanti vecchie piante centenaria eccetera e quando si riesce a penetrare una grande sorpresa
Ecco anche la terrazza cederla naturalmente e sistemato in modo che uno non civile possa salire
E anche la stessa rampa per arrivare qua fatta in modo che non ci possa andare
Perché dico questo perché è uno dei concetti fondamentali fior preso da Antonio Cederna e quello di combattere contro la privatizzazione delle cose belle
Dei beni culturali
Credo che sono diventato simile a Cederna e ho cominciato a seguire la sua strada e poi l'ho incontrato
Perché è un giorno ero all'Argentario
E stavo percorrendo
Las
La strada panoramica che praticamente tocca alle varie torri
E anzi è i forti
E arrivato davanti
Al forte che domina porte con lei
Dopo aver fatto di gran lena la salita che portava all'ingresso di questo forte naturalmente per ragioni
Per tattico strategiche allora amicissimo sopra la baia di Porto Ercole al dominio
Per la sicurezza del porto quando c'era il regno il di flessibilizzare
La cosa straordinaria la cosa che mi impressionò
Anzi mi stupì perché la mia logica infantile era che tutto quello che è bello fosse di tutti
E quello che mi impressionò fu trovare il portone di questo castello sbarrato
Con una scritta a basso Sofia Loren perché si diceva quel momento che in quella Castello quel forte Filippo credo siano forte che quell'altro a sua volta privatizzato
Insomma dovesse abilitare qualcuno di importante in genere quando uno importante in quell'epoca era Sofia Loren
E quindi detta quel castello non si poteva entrare
Proseguendo ancora sulla panoramica c'è una torre latore della Voltorre
E naturalmente
Una
Una persona ingenua è normale cresciuta nella democrazia
Della della Costituzione
E dei Dipartimenti annoso interpretato la Costituzione se c'è una torre che domina il mare dall'alto in uno dei posti da Italia è spontaneo pensare che ti aprono la strada per potersi affacciare
E invece
E invece c'erano due pilastri robusti con un enorme cancello e con la solita scritta ricorrente Sempre più ricorrente proprietà privata divieto di accesso
Ecco io sono diventato di Italia Nostra quel giorno
Un po'spontaneamente per la rabbia di vedermi negati i luoghi più belli e cioè di vedermi negati i beni culturali
Cioè di vedermi negativi beni culturali quelli più semplici quelli più alla portata di tutti
Leggevo proprio per caso delle pagine a una pagina tratta da un libro di
Da un libro diciamo di divulgazione in cui si erano tratti pezzi di
Viaggiatori dell'ottocento
Che avevano visitato le isole e c'era un pezzo di guide mo'passa il quale raccontava delle sue visite in Sardegna
Peggio iniziava con queste proroghe che nulla all'urlo impressionato di più che non la bellezza dell'armonia di un muro
Ben costruito e da ed armonico
Fatto da persona assolutamente sconosciuta frutto di un'epoca ma ma latore di bellezza ed e di ammirazione al pari delle opere di un grande pittore famoso come Rembrandt Leonardo eccetera e previa nominando
Ecco quindi la bellezze ovunque la bellezza in queste opere costruite dall'uomo nel corso dei secoli dalla Sapienza degli artigiani da una sapienza collettiva straordinaria
E tutto questo patrimonio mano mano che passa il tempo diventa sempre più proprietà privata vedete il caso dell'avvenire della sdemanializzazione della vendita di questi giorni
E quindi diventa sempre più inaccessibile
A noi cittadini uguali agli altri e sempre più proprietà dei cittadini diversi dagli altri perché sono ricchi sono potenti sono nel mondo degli affari e si accaparrano questi luoghi
Antonio Cederna affatto la sua battaglia su due binari
Un binario si chiamava contro la privatizzazione e l'altro binario si chiamava per il godimento cioè in tutti i suoi articoli se voi sapete interpretarli se voi sapete interpretarli in tutti i sei articoli
Voi troverete la rabbia per il fatto che un bene
Viene si precluso alla gente che un bene viene abbandonato che indenne da crollando che un bene viene dimenticato e quindi va a scomparire
E dall'altra parte invece c'è l'auspicio la parte costruttiva del suo pensiero che dice
Restauri amo quel bene apriamo la gente espropriata molo parola oggi proibita dalla Seconda Repubblica espropriamo lo perché tutto ciò che è bello tutto ciò che è frutto del lavoro dei nostri avi e rimane a permanente testimonianza della loro cultura della loro epoca della loro Sapienza non può che appartenere a tutti
Ma non appartenere solamente in termini ideali ma in termini reali cioè a dire lo Stato che cifra presente a tutti deve essere o il Comune o la Regione deve essere proprietario di quel bene
E per cinquant'anni questa Repubblica fino a che non è arrivata qua questa maledetta Seconda Repubblica la Repubblica dei democristiani la Repubblica dei comunisti la Repubblica di partiti laici
La Repubblica che sembrava così scassata in cui ci Simo sono messi vent'venticinque ci sono mesi circa trent'anni per aprire ai socialisti e fare il centro sinistra
Era una Repubblica che andava nel senso del godimento dei cittadini contro le privatizzazioni e affinché il popolo italiano si realizzasse e si appropriasse di ciò che era suo
Questa e la storia che Cederna vissuto questa è la storia che cedeva interpretato questa è la storia che Cederna predicato giornalmente nei suoi articoli
Riconquistare essi i beni culturali farle oggetto del proprio godimento personale di cittadini un diritto costituzionale
Tutto ciò che è bello non può che essere pubblico tutto ciò che è bello dobbiamo lottare per appropriarcene questa il senso del suo pensiero
Che secondo me in queste due parole
Straordinarie si riassume la sua passione civile che gli ha consentito di scrivere parole dure a aspre come nessun giornalista osa più oggi usa oso oggi osa più
Usare
Questa è la sua lezione questo sentimento che credo
I cittadini pochissimi per la verità quelli che oggi ancora si riconoscono intorno in tale nostra intorno al pensiero
Della valore di tutto ciò che è bello alla conservazione di tutto ciò che è bello ad impedire che su cui so che è bello e patrimoni tutto si facciano affari
Oggi
Dopo la sua morte sembra che la sua morte abbia segnato
Il crinale del passaggio dal momento in cui un Paese andava verso l'alto migliorava progrediti va verso la cultura
In me mille novecentonovantasei e l'anno in cui questo Paese ha cominciato ascendere una china inarrestabile in cui il senso di essere cittadini
Di amare la propria patria non per storia e di guerra o belliche ma per quanto ha saputo produrre in bellezza Historia lì in in arte
E tutto questo invece viene il sempre più dimenticato abbandonato il Ministero dei Beni culturali distrutto in modo che così non possa impiccia R.
E
Ho distrutto per fare affari
Ho semplicemente se invece non si può distruggere ceduto a privati perché solo godono loro nelle nelle famose terrazze romane
Devi piccoli clan del generone romano o di un generone d'Italia indeterminato il quale si deve godere
Quello che è bello tenendo fuori gli altri questi sono i risultati palesi evidenti di una metafora
La battaglia di Cederna è stata una battaglia per la democrazia con la sua morte la democrazia va degradando sempre di più
Chiedo alla dottoressa l'architetto filetti ci sia dei problemi di tempo ma grazie problemi di tempo
Allora passerei la parola Fernando Ferrigno che russe avessero un grande giornalista dedicato che ha dedicato tutta la sua vita alla intere alla cultura e anche un grande amico di Antonio Cederna
Intanto vi voglio dire che sono felicissimo di essere qui questa sera
Perché mi dà l'occasione proprio di ricordare un grande grande grande amico cui debbo molto e perché Pandev giornalisti che cosa facciamo se non quello di
Fare un po'come i ladri rubare i derubare indicazioni crescere però anche culturalmente dietro i grandi uomini
E Antonio è stato veramente un simbolo per noi giornalisti anche perché
Come ha detto reste amava profondamente questo nostro Paese io ho avuto la fortuna di lavorare con lui
Di trovarlo sul lavoro molte volte ci siamo anche
Divertiti con una sana ironia di fronte al disastro disastro dei beni culturali l'abbandono
Canterville ora in poi Antonio verità un po'definito come l'inviato perché
Sintesi l'indignato speciale giocando appunto sulla parola
Ma meno male che avevamo ancora la capacità di indignarsi cinque e di lottare per conservare per tutelare
Per tre per affrontare poi quello che era un po'il nostro scopo aumentare il consenso nei confronti della bellezza
E aumentando il consenso significava far sì che
Le cose che diceva Oreste
Noi ci sentissimo parte anche di questa storia di questa tradizione guardando cui le rovine di Massenzio più giù l'anfiteatro etc
Antonio diceva sempre
Ecco questa è un'area che così come non ha senso
Bisogna assolutamente togliere questo
Budello terribile di cemento no per costruito per dimostrare al mondo un'Italietta che usciva fuori da una prima guerra mondiale che voleva il suo spazio addirittura all'estero
E quindi ecco
Era il momento della grande parata che aveva però
Obliterato quindi tolto la capacità di unire un'area archeologica come questa fatta dei Fori Imperiali
Del Palatino qui addirittura dove siamo noi c'era una collina che si chiamava Velia e che
Unità tradizionalmente i palazzi dei Cesari
Alla sul BUR e quindi c'era proprio il cuore stesso di Roma la nostra storia che poi attraverso i secoli è cresciuta no accumulando sulle rovine
Che cosa poi la Roma del Medioevo e poi il Rinascimento il nostro Rinascimento questa stratificazione incredibile le cose che
Le casse che hanno buttato giù
Nella via della sala rametti a si chiamava allora e che divideva il muro della suburbana con il tempio
Della di Augusto e quindi la Roma veramente
Fatta dai grandi vi ricordo una frase di vitruvio Nava con una sola citazione poi non ne faccio più quando diceva ad Augusto che aveva ereditato
Una Roma fatta di mattoni valeva lasciate di marmo e i marmi che poi venivano nel Medioevo purtroppo calci efficaci presi caccia per costruire ma che cosa costruire però anche la bellezza
C'era un'ideologia non a caso l'ideologia
Del cristianesimo è vero che poi peraltro erano i committenti anche e quindi la Roma che abbiamo ereditato questa zona
Secondo Antonio doveva essere
Unificata
E verso un'ampia
Diverso le Terme di Caracalla fare insomma una zona magnifica restituendola la città abolendo ovviamente questa questa micidiale strada che vediamo sotto e che nasconde che
E poi umiliare anche la città stessa e la sua bellezza
Stasera vedremo un filmato non è molto lungo questo filmato
Fatto
Con Antonio sull'Appia perché l'Appia perché era una delle sue grandissime battaglie
Possiamo dire che in affetti anche quella purtroppo è stata una battaglia un po'persa anche perché
Diceva prima foreste bastava poco o secondo
I nostri viaggiatori dell'Ottocento che rimanevano abbagliati dalla bellezza della Roma antica
Denaro e dalla campagna romana in particolare bastava poco costruire qui un muro non come quello citato la cui demo passa ma un muro fatto
Per nascondere le ville bastava un muro un po'di che Prodi in Tavana co qualche Albaro ma dietro c'erano però
Le costruzioni e c'erano quindi l'avvilimento della di una di quella che di quella che secondo
Secondo ANT Antonio era la regina avviare un
La via Sacra addirittura della nostra storia e quindi decidemmo era il mille novecentonovantatré
Riprendendo le sue battaglie una delle sue battaglie iniziale di no quella del cinquantatré contro il disastro dell'Appia contro i gangster dell'Appia
Questo articolo ebbe una risonanza mondiale possiamo dire perché dietro al mondo l'indicazione esatta di quello che stava avvenendo
La cancellazione totale della nostra via del cuore e soprattutto della campagna romana bellissima ci sono rimasti adesso purtroppo soltanto agli acquarelli
Dei pittori che vanno dal Settecento in poi e
A me è capitato giorni fa questa divagazione stando sul Colosseo di vedere
Una scritta che non conoscevo Scalpelli Lata sul Colosseo
Di uno dei grandi dei pittori francesi
E
Non non me l'aspettavo trovare lì una testimonianza di uno che aveva ripreso il gigantismo dei monumenti del Colosseo
Si aveva l'impressione stando piccoli davanti a quelle rovine
Un'immensità di archi di colonne quest'antichità che
Ti dava il senso della sua grandezza in tutti i sensi e quindi ecco sono rimasto affascinato da da questa da queste scritte rimaste in su su
In armi
Decidemmo quel giorno con Antonio di
Descrivere un po'questa sua battaglia per la regina avviare un
Ci sedemmo lungo l'Appia Antonio comincio a camminare sul basolato e a raccontare la sua esperienza però ma mano che andavamo avanti nel racconto venivano fuori problemi venivano fuori le indicazioni
La prima era assoluta la chiesina bellissima di Sant'Urbano che veniva
Allora un
Utilizzata
E
Ancora per i beni intermedi e quindi privata come dicevo reste a la la cultura a tutti noi soprattutto ed era una delle sua ma di fronte però a Sant'Urbano o un Casale
Che è stata in ristrutturazione ma un casale che cresceva sotto i nostri occhi non si limitava rispetto delle proporzioni che c'erano state nei secoli passati lao
Cresceva sotto i nostri occhi una ristrutturazione terribile che copriva completamente almeno nella parte che noi vedevamo allora lana tomba di Cecilia Metella e quindi
Anche questa battaglia e quel giorno
Lui mi fece vedere due tre cose molto molto belle ci avvicinammo poveri prendere è fumo ovviamente minacciati da chi stava lì a guardare che questo abuso fosse continuato
E totali
Una stima una deviazione dall'Appia più
Improvvisa nei pressi della
Chiesa del
Dell'il del cuoca disse sulla sinistra c'è una piccola edicola barocca bellissima tampone si entra nella campagna e lei
E lì pensate c'era cioè la tomba
Di Annia reginella un personaggio una donna molto importante della romantica perché se non sbaglio era la moglie di uno storico approvo si chiamava questa storico importanti sia ben sapete com'era stata trasformata in una residenza di una villa
E quindi vedevamo come l'abbandono non ha
Non ancora così le mi sembra Oreste non no
Pari pari Pioneer
Io diressi ecco a questo punto e non ci vediamo il filmato dopodiché poi riprenderò perché in questa intervista
Che veramente Antonio dette delle indicazioni davanti al al
Circo di Massenzio lì dove ci si è sullo sfondo appare poi Cecilia Metella lui parlano del progetto che ho accennato all'inizio adesso vediamo c'è un po'l'intervista allora se se
Qui siamo sull'Appia antica
Questa grande strada
Roma
Chilometri chilometri partiva da Roma Sebastiano e che venne chiamata identico Regina Viaro Comincini celeberrima perché è ricchissima
I monumenti funerari
Dei ricchi romani oltre che il fine per catacombe cristiane eccetera eccetera
Una
Una un una meraviglia della tipologie del paesaggio dove vennero e tutti i grandi via
Da della cultura europea nei secoli scorsi da agghiacciato coreana Byron eccetera ha così a meditare come si allora si usava su quella che si chiamava la varietà dalla fortuna l'invidia del tempo eccetera eccetera
Questa un conto complesse importantissimo archeologico paesistico e naturale corse gravi pericoli nei primi anni Cinquanta quando venne preso d'assalto come
E mi con la minaccia di trasformarsi in un suo Bourdieu da gente del cinema diplomatici suore culminerà ricchi
Che è utile e e il Comune allora concedeva licenze con deve ridicole motivazioni bastava che questi nuovi definiti fossero coperti a decollate e Fava è chiaro che fossero schermati dagli alberi
Che avessero un con un tono color senape e andava bene andava bene quindi Roma quindi ne furono costruite centinaia di ville
E il pericolo fu enorme la Turchia la privatizzazione di questo comprensorio straordinario cosa successe successe che lì
Aiuti e ciò ma anch'io lui mi occupai io qualche escludiamo alcologia mi resi conto di queste cose cominciare una grande campagna di stampa di denunzia di questi fatti sul settimanale il Mondo di Mario Pannunzio
Ed eventuali
Va be'
La Mario Pannunzio
E il mio primo articolo fu esattamente di quarant'anni fa della estate del cinquantatré
Che era intitolato indiani spero nell'ampia
Che voleva direi
Di proprietari che costruivano
Sottraendo distruggendo un patrimonio
Straordinario bene questa campagna cui poi gli altri naturalmente
Sì accompagnarmi seguito ebbe un
Pur risultando nel mille novecento
Sessantacinque l'allora Ministro dei lavori pubblici Giacomo Intini nell'approvare con modificazioni del Piano regolatore del Comune di Roma del settantadue ebbe
La benemerita iniziativa di vincolare tutto il comprensorio terapia per ben due mila e cinquecento ettari da Roma ai confini del Comune però una quindicina di chilometri
Per ben due mila cinquecento ettari a parco pubblico il che voleva dire mettere fine per sempre a qualunque possibilità di concedere licenze edilizi
Parità fu una grande
Una grande cosa ma da allora come è successo è successo e che
Bloccati per le licenze edilizie si scatenò l'abusivismo abusivismo altri margine del comprensorio
Che ha
Corroso centinaia di ettari
E soprattutto è successa all'inerzia l'incuria delle autorità sia del Comune sia dello Stato che pure aveva vincolato anche
Con le leggi sulla tutela archeologica e paesistica l'inerzia per cui oggi l'Appia antica
è in uno grave stato di degrado
Cosa abbiamo la pratica abbiamo una quantità di discariche eccetera di materiali più disparati abbiamo un traffico come vedete indiscriminato che ha partitamente distrutto i marciapiedi della via di antiche come PD benissimo
Abbiamo monumenti che vengono privatizzati e sottratti per sempre al godimento dalla gente come nella vale la Caffarella quel bellissimo
Sepolcro in mattoni del secondo secolo dopo Cristo
Con tanto di Piave di Cantello come la bellissima
Bellissimo tempio chiesa di Sant'Urbano alla Caffarella Antonello sottratto perfette non solo ma
Accanto che chiediamo è bella
Alberto monumento straordinario
E come richieda Byron monumento
Coperto dallo via anni di edera
I privati hanno preso quarto Cangrande Casale l'anno per così dire restaurato trasformata in una villa lussuosa
E
Coglievo e con ciò hanno privatizzato quindici ettari
Tra i più ricchi più belli del della via Appia antica che sono tratte figlio Metella la via dell'Almone e l'altra meraviglia che il Circo di Massenzio ora queste sono cose che non possono più succedere devono succedere
Allora che fare
Qualcosa ecco ha cominciato a muoverci
La Regione Lazio cinque anni fa ha fatto una legge regge per la creazione del parco Regionale dell'Appia Antica
E un proprio nei giorni scorsi è stato finalmente insediato l'organo di gestione
Che ha il compito di fare il piano
Terapia il piano per la salvaguardia
E l'uso pubblico per conciliare salvaguardi Euro pubblico in modo che
Non ci siano
L'uso pubblico ma non non Cirri non non danneggi poi la fa alla quale che in un problema molto complesso molto complesso
Quindi chiedo a fare tutto il
La conoscenza di e tutti gli elementi dell'Appia Antica dalle proprietà ai monumenti alla geologia alla vegetazione eccetera eccetera
E
Però non si parte da zero presto diciamolo non si parte davvero perché diesel Italia Nostra una decina d'anni fa
Un gruppo di esperti
Coordinati da una grande esperta di pianificazione paesistica che evitare Calzolari
Ha fatto ha redatto un piano dell'Appia Antica
Che anche il censimento di tutto quello che c'è di tutto che quello va conservato quindi qui
Forse finalmente oppure non riusciremo negli anni prossimi a
A proteggere quest'area cosa chi deve fare per prima cosa fare ma quale per intervenire cominciare a dare dei segni che si deve espropriare alcuni
Nessuno pensa di espropriare ovviamente due mila e che venendo ettari basterà tutelare rigorosamente le aree agricole eccetera ma almeno cominciare
Hai spero pregare quelle cose più eminenti quindi con le principali
Come appunto ci diceva quei quindici ettari presso il rettile Metella poi bisognerà arrivare a dare dei Ficuciello Chezzi deve non ci può più tollerare l'abusivismo
Negli ultimi anni sono stati costruiti parità i trecento e quattrocento mila metri cubi di manufatti abusivi quindi più bio cominciare individuare quelli che vanno subito demoliti
Ho confiscati come il prescrivono le leggi e poi chiaramente il mio intervenire sul traffico che non è possibile che sia una strada giusta
Quindi
Opporsi a muovere abbastanza fiducia
Se non verrà meno
Cultura volontari eccetera che riusciremo a proteggere questa cosa straordinaria
Che la Campagna dell'Appia Antica
In nome di un principio che deve essere il principio fondamentale della pianificazione in Italia ossia
Che prioritario
A tutti gli effetti e la salvaguardia dei beni culturali paesistiche naturale
E tutto il resto viene dopo e qualunque ipotesi di cambiamento di sviluppo va rigorosamente subordinata alla salvaguardia di questi valori perché si possa ancora dire innanzi inchina venire questa era la più antica questa era l'Italia che no non del premier
Qui siamo in una la zona più prestigiosa in un certo senso da un punto di vista archeologico monumentale dell'Appia Antica qui abbiamo il grande Circo di Massenzio gli avanzi del Mausoleo
Di di Romolo figlio di Massenzio
Le ciglia Metella definire Metella
E ci sono una delle poche zone che sono da tempo demaniali demaniali
A vorrei anche dire questo che è la più antica
Deve far parte in parco la vendita di un più vasto disegno urbanistico
Noi da tempo abbiamo proposto lasciarci azioni Italia Nostra eccetera rifiuto urbanistica abbiamo proposto questa grande cosa che è
Nel cuore di Roma cominciare a realizzare il parco dei Fori Imperiali o la Russia smantellare gradualmente
La via dell'impero dei fra imperiali
Riportare in luce nella loro integrità le antiche piazze imperiali piacevano di Cesare di Traiano di Augusto e vive a Roma
Creare casto grande parco archeologico naturalmente pedonale e per la ricreazione la cultura eccetera
Connesso col parole col foro romano di oggi e con il Palatino poi attraverso la
L'Arco di Costantino attraverso il riassetto ambientale di tutta la zona compresa
Tra il Colosseo e la porta Terme di Caracalla la portano Sebastiano
Recuperare la funzione originaria della passeggiata archeologica
E finalmente confluire al a extra moenia fuori dalle mura del grande parco dell'Appia Antica
Questo è un disegno di e straordinari importante perché vuole venire costituire una struttura
Verde archeologica paesistica e naturale ininterrotta
Praticamente da Piazza Venezia ai piedi dei Colli quindi sarebbe finalmente
Una impresa un'operazione finalmente degna deve della Roma del due mila ecco questo
Il senso di terribili per ad osservare perché sarebbe davvero
La stessa potete avvertire noi viaggiatori per
Ottocento quando si trovarono di fronte a disastri come quelli per esempio di San Paolo
Sì forse sì però
Oggi impressione è che siamo di fronte a un capitolo nuovo
Nella storia di romantico
Che sappiamo che ha una storia continua distruzione del secco
Allora mentre circa le invasioni barbariche eccetera bene o male facevano parte del atrocità dalla guerra mentre
La Chiesa a partire dal quarto secolo alti prelevato
Centinaia di colonne dai templi romani per costruire le chiese
Per affermarsi come
E mura
Richiede e la Roma imperiale mentre
Nel rinascimento recita devastazioni inaudite e a Roma e sapeste servita come praticamente come una cava di pietra
Per costruire i moderni
Un periodo Elena cimento che aveva scoperto antichità ma non le interessava minimamente non gli interessa minimamente alla conservazione fisica pensiamo appena che Circo Massimo qui poco distante contenere erano stati conteneva cento mila persone
Ebbene non è rimasta una sola pietra
Perché tutto è stato asportato o trasformato in casa
Poi se state le aberrazioni del fascismo crea preteso di
Resuscitare addirittura l'antica Roma raschiando i monumenti trasformando in quello che
Popolino chiamava ruderi Cavriglia aggiornata denti cariati
E ho usato la dinamite per la prima volta BPER di studi una bellissima chiesa che sorgeva in via Alessandrina a ridosso
Deve
Dei Mercati Traianei
Eccetera poiché è stato
Testi ultimi cinquant'anni in cui la speculazione ha cementificato a largo raggio il territorio romano e specialmente lungo le vie consolari facendo sparire
Importantissimi avanzi del tessuto urbanistico antico e la B
Ho
Oggi che succede
Di fronte aspettarvi come questi non possiamo più aveva iscrivendo i sentimenti che aveva i viaggiatori se quei scorci che di fronte emolumenti in rovina meritavano sulla caducità delle cose umane
Sull'in come dicevo sull'invidia del tempo e la varietà e la fortuna qui siamo di fronte per la prima volta a una delibera alto
Distruzione manovra altalenante a criminali che non sappiamo i quali
Scienze seminando per di più colorando di sangue per la prima volta queste disfunzioni
Che colpiscono quelli che sono gli emblemi da espressioni più autentiche della nostra identità culturale della nostra memoria storica
Quindi in sostanza
Aveva ragione dovette tutto sommato
Che bella la fine dell'Ottocento contemplando i monumenti diceva agli antichi costruivano per l'eternità
Tutto hanno potuto per hanno previsto tranne la demenza dei devastato
Qui siamo di fronte di un aspetto reverendo degli assassini
Che per
Ragione di eversione politica riducono la nostra storia in queste condizioni
Grazie
Sì
Grazie
Ecco questo
Questa
Si sente
Quest'ultima parte riguarda villa Blanc non c'è un'intervista di Fernando Ferrigno di trattamenti ad Antonio Cederna però e una delle di quelle che vi chiedo dicevo sono le battaglie incompiute
Perché di villa Blanc non si sa più niente di questa splendida villa
Di stile compositore RAI Liberti e invenzione
Ridotto alludere e non se ne sa proprio niente se voi dato un'occhiata vedete all'interno delle cose splendide ed è comunque una polpetta anche negata al bene comune
Allora io credo che a questo punto passerei la parola alla dottoressa all'architetto Maria Grazia finiti ICI
Che il direttore della Soprintendenza Speciale
Roma
Si accomodi dottoressa
Al piacere di sentirla
Allora vi ringrazio
Mi scuso ma io leggerò un articolo scrive
Brenna
Allora
Vorrei prendere lo spunto da alcune riflessioni
Ha ma anche sull'opportuna
Roma
Se
Imperi
Si trova presente
Sì sa
Sezze
Sa
Ferite
Partiamo a
Criteri iniziasse a
Proviamo ecco
Allora la bellezza la bellezza la conservazione
Il patrimonio tutti la piantina è un territorio che oggi spesso presente stime ferite
Ma io vorrei fare una riflessione sullo stato dell'arte oggi nel mondo del Ministero dei beni culturali della conservazione dei come oggi
Questo delicatissimo lavoro
Che impone un rapporto con l'arte di approfondimento e di cultura e sostanzialmente a rischio
E vorrei andare oltre quei due capitoli che sono inseriti nel libro quanto Vittorio Cederna proposto quanto sarebbe ancora da affrontare
Cosa avrebbe detto oggi Antonio Cederna a proposito del centro storico dell'Aquila
Ormai sotto l'attenzione dei riflettori mondani palcoscenico delle celebrazioni pubbliche ribalta delle passeggiate di autorità che dispongono interventi veloci
Risolutivi efficienti per risanare risolvere integrare conservare dare una risposta immediata e veloce a tanto dolore
è possibile tutto questo di fronte all'interruzione della vita
Ad una ferita così drammatica da essere a tutt'oggi è ben lontana dalla sua risoluzione
La ripresa e di Antonio Cederna di fronte a un monumento ricostruito da Luigi canina all'inizio del mille ottocento
Dimostrava o un monumento un sepolcro Romano rotondo i reperti in marmo di un sepolcro rotondo rimontati da Luigi canina su uno andava fatta di laterizio
Quella è la testimonianza approvata anche l'intervento di restauro impone una conoscenza profonda dell'antichità e anche da una sua interpretazione
Cosa che non può essere fatta se non con un approfondimento culturale e anche una conoscenza profonda dell'antichità e di quello che il restauratore può e vuole proporre
Oggi tutto questo fermo messo in grave pericolo
Quindi credo che senza false ipocrisie Antonio Cederna avrebbe ribadito che
I beni culturali e ambientali sono un bene comune
E scopo finale della loro conservazione deve essere l'uso il godimento pubblico quello che ha già detto il dottor Ferrigno la loro tutela è una questione di principio e non ammette scelte discrezionali
Questo è il caso dell'Aquila dell'ampia ancora confine di battaglie e prima linea per la conservazione del patrimonio archeologico
Non è solo il problema delle proprietà private è il problema di una strada che oltre il quinto Miglio è terra di nessuno
Luogo di fatiscenza sociale e umana
Il problema dell'istituto di geologia dei Fori imperiali di tanti altri temi ancora drammaticamente aperti nel panorama della tutela e della conservazione del patrimonio storico
Queste oggi ancora il cuore del problema come ci poniamo nei confronti della conservazione perché godere vuol dire anche tramandare tramandare vuol dire conservare qual è il nostro compito
Come scrive vittoria Calzolari nel libro che stiamo presentando nel cinquantuno un brano scritto da Vittorio Cederna tempio sotto il meno
Cederna racconta da archeologo la fatica dello scavare
Che appare spesso sproporzionata all'esito incerto dell'operazione
L'emozione del primo ritrovamento la curiosità e desiderio di procedere in fretta
Da coniugare con la pazienza la tenacia il metodo necessari per approfondire la scoperta documentare catalogare e descrivere
Ma dopo le fatiche conclude il brano dicendo che la scoperta di un oggetto antico
è un incontro semplice e immediato come il risveglio di chi dormiva ancora perché dimenticato da noi come ritrovare in sostanza una cosa che ignoravamo di aver perduto
Macché appena ritrovata sentiamo quanto ci sia necessaria
E qui ancora una citazione per tornate mi ma oggi si fa fatica a riconoscere né maestri un ruolo guida e io qui voglio rivendicare il ruolo dei maestri Antonio Cederna e qui Manfredo Tafuri
Che inonda delle ultime elezioni che tiene presso la Facoltà di Architettura di Venezia dice ai suoi studenti
Per ognuno di noi la vita è costellata da continua domande che ci interrogano fino all'ultimo istante di vita
Non ci sono risposte a priori la via da seguire è quella del confronto del contende la continua discussione tre gruppi e gli individui
Quando chiuderemo gli occhi per sempre lui dice
Il nostro angelo ci chiederà conto di come abbiamo trattato il passato di come abbiamo avuto pietas rispetto a ciò che abbiamo scelto perché l'abbiamo scelto noi
Questa affermazione chiara non esiste una strada univoca semplice scontata non può esistere un adulto dottrina universale del restauro e della conservazione automontata di tutte le attuali linee guida
Una cura valida Sempre per tutto non esiste Tafuri ha ragione dice che noi oggi resta uniamo senza pietas
Quasi per dovere per turismo o per riutilizzare l'edificio questo termine ignobili riutilizzo non è pietas per intenderci Tafuri parla di pietas quando il costruttore antico costruisce sul una struttura passata
Rispettandola facendo la propria di una stratificazione di cui per esempio Roma e tutto questo è testimonianza
Indegnamente raccogliamo l'emozione di Antonio Cederna la pietas evocata data Furin per recuperare questo filo rosso delle loro vicende personali e professionali
Dalla mozione presentata nel due mila e sei all'ultimo congresso dell'ICOMOS dai conservatori Polato leggiamo
Convinti che la tutela dell'eredità della cultura è un compito di tutta la nazione e di molte generazioni compito che deve essere realizzato al di sopra di ogni divisione sociale politica e ideologica
Chiediamo la reintegrazione ed il servizio statale forme del restauro indipendente dalle autorità politiche europee
Chiediamo la ricostituzione della carica di conservatore generale e dei monumenti competente quale organo dirigente della tutela dei beni della cultura in Polonia bene questa citazione oggi in Italia assolutamente attuale
Condividiamo questa mozione ormai storicizzata dei colleghi polacchi ritenendo che non ci sono spazi intoccabili nella disciplina del restauro
Sempreché al centro sia ribadita l'importanza della qualità tecnica il ruolo indipendente della conservazione autonoma
Ancora una volta la qualità nella conservazione atto fondamentale e indispensabile per la protezione di quella bellezza che si vuole fruire
Oggi stanno vacillando in realtà le regole del gioco ma quando come spesso avviene nella storia la collettività colpita da un evento imprevisto abbiamo visto una delle ultime immagini davanti al crollo del portico di San Giorgio
Il di San Giorgio al Velabro
Quando un evento imprevisto e drammatico un terremoto un attentato una guerra una grande distruzione forse ci può portare a risvegliare ci strattonati dalla necessità prepotente del ricominciare
In questi momenti la debolezza della culturale astratte teorie possono essere messe da parte con un orgoglioso colpo di reni si potrebbe tentare di risalire la china chissà se ancora ce la facciamo
è sempre l'uomo al protagonista della scena ma la sua sensibilità capacità tecnica è delegata alla scelta di stringere alleanze con i fantasmi di un passato a volte brutalmente interrotto
Come nel caso dell'Aquila nel quale a lui solo spetterà il compito di scegliere quali nuove relazioni vitali potrà e saprà ricreare non so se sapete che gli abitanti dell'Aquila hanno occupato l'autostrada per più di un'ora
Proprio per rivendicare attenzione sulla ricostruzione del centro storico dell'Aquila dove oggi e-mail realtà non esistono piani
Ma in realtà a L'Aquila è stata una un appalto delle università un appalto dei baroni un affare i nomi noti che in realtà hanno fatto una corsa per accaparrarsi i temi interessanti al centro del dibattito sulla mica
Antisismica ne vogliamo parlare con normative per le quali per mettere a norma la Basilica di Massenzio dovremo distruggere tutta questa costruzione per adeguare un monumento di due anni fa duemila anni fa
Ha una calcolo strutturale applicato a un cemento armato
Quindi oggi il nostro ruolo è quello di opporci a facili demagogiche simile a quello del recupero della pietas di Tafuri del recupero di quella adolescenziale felicità del ritrovamento archeologico
Semplice mattino Adige o nominati e autentica sorpresa intellettuale
Ma ci ha lasciato
Per non tradire la vocazione storica ed ambientale tale dei luoghi proteggendo ridargli ancor più gravi Shen perché i reati dalla mediocrità
Quindi la mia riflessione scusate le tante riflessioni deve passare attraverso un approfondimento di questo discorso del sul restauro sulla conservazione
Sul ruolo che l'Italia ha avuto con l'Istituto superiore centrale del restauro che ha rischiato di essere chiuso e che attualmente in via di trasloco
Pur senza sapere dove trasloca
Perché l'hanno sfrattato ma non si
Non ci sono gli spazi per ospitarlo diciamo delle eccellenze che l'Italia Hassan tre vantato e che oggi purtroppo si stanno sciogliendo grazie
Grazie Maria Grazia quello che diceva Maria Grazia elettrici a proposito dell'ipotetico strato dell'Istituto Centrale del Restauro questa dietro le nostre spalle
Che insieme all'Opificio delle pietre dure di Firenze e Stato uno dei centri di elaborazioni più importanti con dei personaggi assolutamente strepitosi come Giovanni Urbani
Una cosa centrale effettivamente tutto questo che noi abbiamo intorno colo che vediamo nelle nostre città d'arte quello che dobbiamo seguitare a vedere a Roma
Non sarà possibile evidentemente se istituto centrale del restauro e altre
Benemerite istituti come quello non saranno dal Ministero dei Beni culturali speriamo ma abbiamo i nostri dubbi
Fortemente
Incentivati perché bisogna conservare quello che abbiamo è una cosa fondamentale ma abbiamo il dovere
Di conservare e conservare significa
Dove lo sa pensare l'istituto del percentuale deve speravo ha fatto delle cose strepitose e deve seguita vivere
Ora io vi ringrazio tantissimo credo che se qualcuno di voi vuole approfondire il pensiero di Antonio Cederna tra le altre cose gli scritti di Antonio Cederna oltre che essere estremamente
Densi di culture sono anche molto piacevole da leggere perché era una persona molto spiritosa molto ironica e molto colta ma di una cultura importante maniere
C'è questo libro che noi abbiamo fatto ma soprattutto non è tanto il libro che ne abbiamo fatto ma ci sono dentro tutti i pensieri di Antonio Cederna sui beni culturali di Roma grazie buona sera
Zanni
Ok
Due parole mi corre l'obbligo ringraziare pubblicamente questa sera
La Soprintendenza indetto dalla dottoressa qui presente Italia Nostra perché ogni anno noi siamo qui su questo spazio intitolato ad Antonio Cederna
Pensiamo di di di
Vide starci nel modo più ossequioso e rispettoso possibile
E quindi la la nostra il nostro ringraziamento va a punto a Italia Nostra che quest'anno ha voluto essere con noi in collaborazione su questa rassegna e quindi ringraziamo vi ringraziamo perché per me è stata una
Una cosa molto importante è un riconoscimento a cui tenevamo molto e ovviamente la Soprintendenza perché insomma noi siamo sempre disponibili a cercare di di di migliorare comunque confrontarci con le istituzioni che comunque regolano e normano questi spazi meravigliose che abbiamo nella nostra città nella nostra nazione grazie a tutti buon buon divertimento grazie