"La sinistra, la sicurezza, l'Europa"

Dei partiti socialisti e socialdemocratici europei questa mattina e qui soltanto rito ogni il che il ministro della difesa del gabinetto ombra aspettiamo per cottura
Cher fare
Cher li saluteremo a mano a mano perché arrivano
Una prima comunicazione riguarda il tempo degli interventi abbiamo deciso di contenerlo in un un quarto d'ora
Senza tolleranza perché gli interventi sono numerosi così potremmo
Settimane uno spazio di tempo aprire il dibattito
Quando ero son quasi due anni
Abbiamo iniziato a discutere soprattutto alla Fondazione Nenni e la e di cespi i problemi della politica internazionale dell'Europa
Eravamo convinti credo che Vittorelli e Boffalora ricordino
Che lo scopo che ci eravamo prefissi cioè quello di tentare di elaborare una comune piattaforma su questi di questioni valida per la sinistra italiana e di in Sintonia
Con degli orientamenti della sinistra europea che eravamo convinti che questo scopo non fosse molto facile da raggiungere
Vi erano schierati sul teatro europeo gli SS venti da una parte i CRUL sei Pershing
Erano in corso di restare l'azione dall'altra
Le nostre discussioni erano faticose
Anche se costruttive anche se animate dallo spirito di collaborazione e di ricerca di soluzioni comuni
Poi Corbaccio offre
Reagan bisogna dire le cose come stanno allontanando i missili hanno avvicinato i partiti di sinistra
Oggi questo convegno si apre in un clima nel quale la collaborazione su temi così spinosi che hanno messo a dura prova nel recente passato i rapporti tra socialisti e comunisti
Questa collaborazione appare possibile
Anzi forse più che è possibile
Poiché i punti di vista non sono più lontani anzi sono vicini
E non solo grazie a Gorbaciov
Bensì anche grazie all'evoluzione di entrambi i partiti ed in particolare credo di non far torto alla verità se lo affermo del Partito Comunista Italiano
Sono qui rappresentati lo saranno nel corso della giornata
I maggiori partiti di quella che
Usiamo definire la sinistra europea
E che
Anche se non esclusivamente prevalentemente la comunità dei partiti socialisti ai socialdemocratici
Non possiamo prevedere il risultato del nostro dibattito ma io credo di poter dire che già estremamente significativo che oggi oltre i partiti socialisti e socialdemocratici sia presente appartanti yankee
Il Partito Comunista Italiano
Fatti i socialisti e socialdemocratici di questi problemi discutono potrei dire tutti i giorni
Oggi ne discute con loro anche il piccino
E questa se mi consentite il termine coralità coram populo
E cosa diversa dai rapporti bilaterali che il Partito Comunista intrattiene numerosi
è un fatto nuovo significativo
E noi speriamo promettente
La sinistra europea si incontra
Così si confronta si allarga e si rafforza
Si prepara la battaglia per costruire un'Europa unita e democratica alle elezioni europee sono imminenti ed il mille novecentonovantadue e vicino
Si prepara a conquistare le cittadelle ancora in mano ai conservatori e si attrezza a difendere le sue con queste politiche e sociali laddove essa e al Governo e al potere
Questo incontro avviene in un momento particolarmente felice della congiuntura internazionale
I regimi autoritari diminuiscono di numero
O perdono forza in tutte le zone del mondo
Le truppe sovietiche a banda un anno l'Afghanistan al suo autonomo ahimè difficile destino
La causa dei palestinesi guadagna appoggio e comprensione
Ma al di sopra di tutto vi è quello che sembrava un sogno è sembrata lungo un sogno ed è stato invece un incubo popolato dei carri armati dal patto del Patto di Varsavia
Parlo della liberalizzazione della democrazia nell'Europa dell'Est
Che specie in alcuni di quei Paesi oggi possono diventare una realtà
Non è più un sogno quello che noi abbiamo nutrito di vedere tornare la democrazia la democrazia socialista in questi Paesi e non è più un incubo
La minaccia dei carri armati oggi e remota
Dunque è una speranza concreta
Una sinistra europea più forte sarà sicuramente un fattore decisivo perché tutti questi processi
Che ho evocato ed in particolare la conquista graduale responsabile della democrazia nell'altra parte dell'Europa possano imboccare una via solida e sicura
E la sinistra italiana potrà senza aspettare per costruire la casa comune il mille novecentonovantadue dare un contributo fondamentale
Alla lotta per un'Europa democratica integrata politicamente ed istituzionalmente fattore di pace di equilibrio nel mondo e potrà lasciatemi concludere con una nota di speranza italiana sei unità nella chiarezza dei principi del socialismo democratico
Dare vita dopo oltre quarant'anni di egemonia democristiana all'alternativa delle forze riformiste come negli altri paesi europei
Con questo saluto io do la parola al primo dei relatori l'onorevole Paolo Vittorelli segretario della commissione disarmo dell'Internazionale socialista
Grazie presidente
Desidero anzitutto salutare i nostri ospiti stranieri
Soprattutto i partecipanti imminenti
A questo seminario
La cui presenza sta ad indicare l'importanza che si conferisce ad un dialogo di questa natura
Come quello che si sta instaurando nell'ambito della sinistra italiana ed europea
Per delineare un orientamento
Di politica strategica e di politica internazionale
Comune a tutte le forze avanzate del nostro continente
Il clima che è stato testé descritto
Dal compagno Tamburrano ha certamente contribuito
A consentire i passi
Giganteschi e rivoluzionari che della firma del Trattato di Vienna F sono stati compiuti sulla via della distensione del disarmo
E tuttavia sappiamo tutti quanti che questi passi
Sono stati resi possibili da questo clima
Ma erano già maturi da molto tempo e conviene quindi cominciare a domandarsi
Come mai
L'accordo di Vienna
Quello precedente sull'Iran F
Siano stati conclusi
Soltanto in tempi così recenti
La ricerca delle cause per cui la situazione internazionale rimasta pesante
Fino a tempi abbastanza recenti
Le cause per cui potrebbe ridiventare pesante senza un senso di vigilanza delle forze di sinistra è un esame non puramente accademico
Ma mira a identificare gli ostacoli che finora hanno intralciato la via della pace e quelli che potrebbero riprodursi in un non lontano da venire
Se non ci fosse questo senso di vigilanza
L'accordo concluso recentemente a Vienna
Ha definito il cosiddetto mandato dei negoziati sulla stabilità convenzionale
Che si apriranno fra breve nella stessa capitale austriaca
Questi negoziati si svolgeranno tra i ventitré Stati aderenti alle due alleanze riguarderanno il ripristino di equilibri accettabili per ambedue le parti dall'Atlantico agli Urali
Pur potendo essere estesi anche i missili nucleari tattici e campali ma su questo punto grava ancora una certa incertezza in base al testo del mandato
Ti missili di gittata inferiore ai cinquecento chilometri essi dovranno mirare ad eliminare
Quella specie di quasi neologismo nel campo dei problemi strategici le asimmetrie esistenti nell'armamento convenzionale delle due alleanze
Questi asimmetrie
Questi squilibri
Indussero molte nazioni dell'Europa occidentale nell'immediato dopoguerra a stringere un patto di alleanza con gli Stati Uniti e con in Canada
Patto d'alleanza al quale poi si contrappose il Patto di Varsavia fra le nazioni dell'Europa orientale
E se dovevano fronteggiare queste nazioni dell'Europa occidentale una considerevole superiorità sovietica nelle armi classiche con l'effetto dissuasivo dell'arma nucleare americana
Non era una soluzione ideale soprattutto per quelle forze politiche europee che volevano evitare ad ogni costo una nuova corsa al riarmo
Quelli più anziani che sono in questa strada sanno qual è il caso di coscienza pervase allora la classe politica italiana specialmente la sinistra italiana
Davanti all'accumularsi delle minacce che derivavano dalla guerra fredda
Minacce con le quali in questi ultimi quarant'anni siamo ci siamo abituati a convivere
Ma che certamente crearono allora una situazione di grave perplessità in tutte quelle forze come dopo tutte le grandi guerre avevano sperato che in seguito alla seconda guerra mondiale non ci sarebbe mai stata più una guerra
E quindi non ci sarebbe mai stata più una corsa al riarmo
Perciò socialisti e comunisti in un primo momento si opposero al Patto Atlantico nella speranza che i negoziati condotti nell'ambito dell'ONU per un disarmo generale controllato approdassero ad una soluzione positiva
Ma quando questa speranza svanì
Dopo alcuni anni di guerra fredda
Il Partito Socialista Italiano nel mille novecentocinquantacinque accetto come un minor male l'alleanza atlantica
Purché fosse contenuta entro i suoi limiti geografici e difensivi e vent'anni dopo il Partito Comunista Italiano assunse la stessa posizione nel mille novecentosettantacinque in qualche caso andando anche più in là
Di queste posizioni
Conveniva di più cioè un equilibrio fra due alleanze ai livelli più bassi possibili che la minaccia e la quale una nazione avente la posizione strategica l'importanza politica ed economica dell'Italia sarebbe stata permanentemente esposta
Questi equilibri era bensì precario e l'ideale sarebbe stato un disarmo generale che permettesse il superamento Bellotti militari
E tale continua ad essere l'obiettivo ideale delle forze di sinistra che non possono certamente pensare di convivere per l'eternità con una contrapposizione di blocchi militari e con gli armamenti che questi blocchi militari presuppongono
Fino a tempi abbastanza recenti
Tuttavia l'Unione Sovietica si rifiutò di ammettere l'esistenza di questi squilibri in Europa
E fino ai primi anni Sessanta con la superiorità atomica americana essa poteva anche trovare una certa qualche giustificazione
Ma dopo che l'Unione Sovietica proprio in quegli anni sessanta e beh conseguito la parità tonica con gli Stati Uniti
La superiorità convenzionale sovietiche in Europa non ebbe più nessuna giustificazione se non quella di mantenere truppe di occupazione in Europa centrale e orientale
Per tenere sotto controllo eventuali moti insurrezionali come quelle che fra l'altro poi si verificarono
In Ungheria nel cinquantasei in Polonia nel cinquantasei e in altri momenti successivi o in Cecoslovacchia nel mille novecentosessantotto
La dottrina d'impiego di queste forze rivestiva però alcuni aspetti preoccupanti per l'Europa occidentale
La superiorità sovietica nel campo dei carri armati pesanti delle artiglieria a lunga gittata dei mezzi di trasporto di truppe e in gran parte continua ad essere una dottrina di attacco di sorpresa che giustificava la dottrina della NATO della risposta flessibile ossia dell'uso dell'arma atomica nel caso di un primo colpo convenzionale del Patto di Varsavia contro la NATO
Per quanto si è in corso almeno sul piano teorico un processo di profonda revisione della dottrina strategica sovietica molto rimarrà ancora da fare nella prossima conferenza di Vienna per modificarla in una dottrina
Concreta effettiva li cosiddetta difesa difensiva o di ragionevole sufficienza
Le ultime decisioni del segretario generale Corbaccio
Di ridurre le forze sovietiche in Europa centrale e orientale vanno certamente in questo senso come andarono del resto in questo senso gli accordi di Stoccolma del mille novecentottantasei sulle misure di fiducia
Ed è assolutamente inutile stare a discutere se i provvedimenti di disarmo unilaterale fin qui presi dall'Unione Sovietica siano sufficienti restituire soft sicurezza all'Europa occidentale o meno
Perché se sono un primo passo
E il presumibile che questo primo passo apre la strada passa e successive
Di accordi controllati reciproci bilanciati di disarmo fra le due parti e questo primo passo certamente di buon auspicio per il successo
Della prossima conferenza di Vienna
Si tratta quindi di un salto imponente che è stato reso possibile dall'effetto distensivo esercitato con la conclusione dell'accordo INFS i missili di teatro la cui installazione aveva portato la distensione ad uno dei livelli più bassi di questo dopoguerra
Oggi che guardiamo queste cose a mente fredda col senno del poi possiamo tutti riconoscere e in parte lo cominciano a riconoscere anche i sovietici che quando l'Unione Sovietica comincio a dislocare i suoi missili SS venti puntati sui principali bersagli militari dell'Europa occidentale
Risate del torto continente aderenti alla NATO già minacciati dalla forte superiorità delle armi classiche del Patto di Varsavia destinate ad un attacco di sorpresa
Si sentirono esposti ad una ulteriore minaccia anche in campo nucleare contro la quale non avevano nessuna difesa
Ed è una revisione critica dal punto di vista storico che sta avvenendo ripeto anche nell'Unione Sovietica e che quindi elimina uno dei punti di disaccordo che ci fu nella sinistra anche italiana
In quell'epoca attraverso l'accertamento della verità storica relativa agli equilibri militari convenzionali e nucleari in quell'epoca
Fu allora prese in Occidente
La doppia decisione consistente nel dire sovietici o smantellate quelle armi la cui stella Tione non è giustificata da nessuna mossa europea nel medesimo senso oppure disloca eremo anche noi i nostri missili teatro su questo problema la sinistra italiana ricordo si divise
PSI sia pure a malincuore ritenne che questa fosse l'unica risposta possibile alla mossa unilaterale sovietica
La cortinese ha poi confermato che questa era l'unica via per ottenere lo smantellamento di tutti gli euromissili con una disponibilità dell'Unione Sovietica della quale si deve darle atto
Di riconoscere la simmetria esistente anche in questo settore poiché i missili sovietici avevano un numero di testate due volte e mezzo superiore circa alle testate dei Crusoe ed è per cinque uno e due ma la strada per giungere al riconoscimento del ruolo dell'Europa con l'accordo di Vienna è stata lunga e penosa
E solo nell'ultima fase ha consentito al movimento socialista internazionale di svolgerà una funzione sempre più decisive
Dopo un lungo periodo in cui la sicurezza dell'Europa era stata affidata esclusivamente all'equilibrio nucleare fra le due superpotenze
Trascurando gli squilibri convenzionali si passa ora a discutere con la partecipazione di tutti gli stati delle due alleanze
Di stabilità convenzionale dall'Atlantico agli Urali
Fino a quando la sicurezza dell'Europa appoggiò su tale equilibrio nucleare
Di stabilità convenzionale non ci si occupò se non marginalmente come nella Conferenza MB estere di Vienna riservata ai soli Stati dell'Europa centrale nonché alle due superpotenze
Conferenza che ha lavorato intensamente per quindici anni senza partorire nessun accordo e che per fortuna ora sarà assorbita dalle conversazioni sulla stabilità convenzionale fra le ventitré potenze aderenti alle due alleanze
E ricordo che questo è stato un successo dell'azione compiuta non soltanto dal movimento socialista internazionale
Ma anche dalla sinistra italiana per ottenere che si mettesse fine ad una conferenza infruttuosa dalla quale l'Italia era virtualmente esclusa come la Conferenza delle BR
Per aprire negoziati ai quali anche noi insieme con tutte le altre potenze aderenti ai due patti avremmo partecipato in prima persona
Così come le due superpotenze si erano sentite garanti grazie ai loro equilibri nucleari della sicurezza di tutto il nostro continente
E se non rinunciarono ad avocare alle loro trattative bilaterali tutta la questione del disarmo cominciando con l'eliminare le nazioni non nucleare da qualunque ruolo in questo campo accade così che le nazioni non nucleari anche se non tutte accettarono nel mille novecentosessantotto di sottoscrivere un trattato di non proliferazione nucleare lasciando quindi alle Cinque Nazioni nucleare il monopolio dell'arma atomica
Ma in cambio ottennero e conviene ancora ricordarlo proprio perché non è stato ancora mantenuto l'impegno in esso contenuto
Ottennero nell'articolo sei del trattato di non proliferazione una importante contropartita che ancora rimaste in gran parte disattesa
Dice questa clausura questo articolo sei ciascuna delle due parti ciascuna delle parti aderenti al trattato
Si impegna a condurre in buona fede negoziati su misure efficaci
Relativamente alla cessazione della corsa agli armamenti nucleari
Ad una data ravvicinata nonché al disarmo nucleare e ad un trattato di disarmo generale completo sotto un controllo internazionale rigoroso efficace
Un primo passo delle due superpotenze in questo senso sembrò la conclusione qualche anno dopo nel mille novecentosettantadue del trattato salto uno
Mirante a porre un tetto al numero complessivo dei missili balistici sovietici e americane
E inoltre del trattato Abm che vietava di passare dalla fase della ricerca quello dello sviluppo e della dislocazione delle nuove armi missilistiche
E poco dopo nel mille novecentosettantatré si apre il negoziato MB FR di cui si è già parlato
Qualche speranza nel senso della distensione destro oppure la Conferenza di Helsinki del mille novecentosettantacinque nonostante i suoi primi passi fossero estremamente vacillanti
E questa conferenza comincia a produrre qualche significativo risultato soltanto undici anni dopo nel campo delle misure di fiducia
Con la conclusione della prima fase della Conferenza sul disarmo in Europa tenutasi a Stoccolma
Alla fine del mille novecentosettantasei
Il nucleo centrale del negoziato sul disarmo continuato tuttavia fino al principio di quest'anno ad essere costituito dalla trattativa bilaterale fra le due super potenze Unione Sovietica e Stati Uniti
Trattative sul disarmo nucleare il cui frutto successivo gli accordi del settantadue fu il trattato Salza due del mille novecentosettantanove rimasto tuttavia senza ratifica anche se sostanzialmente rispettato
Quale ruolo rimase quindi all'Europa nel suo complesso alle sue singole componenti davanti a questo duopolio negoziale fra le due superpotenze
All'Europa il suo complesso ruolo quasi nullo
Quanto alle sue singole componenti oltre che esercitare una pressione sul proprio maggiore alleato perché fosse rispettato l'impegno contenuto nell'articolo sei del patto di non proliferazione
Ciascuna singola nazione difese il meglio che poté la propria sicurezza nazionale nell'ambito delle rispettive alleanze così la Francia potesse o la propria forza nazionale di dissuasione nucleare la Gran Bretagna sia pure con meno fracasso mantenne una propria forza nucleare
Mentre la maggior parte delle nazioni minori cerco di rimanere estranea impegni nucleare di qualunque natura e di sviluppare una dottrina delle aree denuclearizzata o di un corridoio privo di armi nucleari al centro dell'Europa
Ma fino alla fine degli anni Settanta
Il movimento fino dalla fine degli anni Settanta il movimento socialista internazionale comincia a discutere la possibilità di rivendicare un ruolo preciso dell'Europa nel definire i propri interessi nel campo del disarmo
Nonché la possibilità di una politica europea di sicurezza
In fatto di disarmo infatti comincia ad apparire chiaro che mentre l'interesse primario delle due superpotenze
Era un negoziato su iniziative di disarmo nucleare atte a garantire in primo luogo la loro reciproca sicurezza
Quello dell'Europa era principalmente il riportare il discorso alla minaccia convenzionale e al carattere multilaterale che un negoziato relativo a tali sistemi d'arma
Avrebbe dovuto avere onde coinvolgere sempre di più la totalità delle nazioni europee
Di queste necessità si fece subito portavoce l'Internazionale socialista
Forte dell'adesione di tutti i partiti socialisti europei compresi quelli dei Paesi neutrali
Nonché di partiti rappresentativi dell'America latina e di quella centrale dell'Asia e dell'Australia più qualche partita africano
L'Internazionale si accinse ad un'opera di distensione mirante a ricercare le condizioni realistiche di una politica di disarmo
Era l'unica organizzazione internazionale avente la possibilità di muoversi in questo senso poiché nel campo delle altre organizzazioni internazionali
I dissensi nell'ambito di quella democristiana come crede di quella liberale erano tale da non a consentire un'azione un'azione così rigorosa come quella intrapresa
Dall'Internazionale socialista che comunque era la principale forza organizzata dell'Europa occidentale
La commissione per il disarmo dell'Internazionale socialista cosiddetto sindacale costituita poco più di dieci anni fa comincia a fare la spola e continuerà a farla tra Washington e Mosca
E a raccogliere le sue assise anche delegati le due superpotenze del terzo mondo dell'ONU confrontando le varie posizioni in campo
Ed è una pressione quella svolta dall'internazionale che non è stata priva di efficace perché quando per due volte dell'Unione Sovietica abbiamo incontrato i massimi dirigenti questo Paese a cominciare da Gorbaciov
E quando negli Stati Uniti abbiamo incontrato le massime autorità di quel Paese tranne il presidente Reagan ma compreso il vice presidente Bush che si dimostrò sempre molto aperto nei confronti delle pressioni dell'Internazionale
Abbiamo avuto la sensazione che l'incontro fra l'Internazionale e queste autorità delle due superpotenze tendesse a dimostrare a queste autorità che c'era non una terza potenza ma un gruppo in azioni di forze politiche che non accettavano di abbandonare al duopolio sovietico americano
La difesa della pace e della sicurezza nel nostro continente
Nella ricerca di una piattaforma comune a tutti i partiti aderenti cominciarono però in pari tempo a profilarsi gli interessi propri partiti dei paesi membri dell'Alleanza atlantica
In un primo tempo Nancy darci erano tutti quanti
Che però si occupava Lisa ma non di sicurezza
I partiti dell'Europa occidentale aderenti dei paesi aderenti alla NATO
Ebbero la sensazione certo ma interessi contrarre fra di loro
Come i partiti delle quattordici nazioni europee dell'Europa occidentale aderenti all'Alleanza atlantica per discutere oltre che problemi di disarmo di interesse dell'Europa centrale anche interessi di sicurezza dell'Europa occidentale
E ottenemmo quindi una serie di conferenze di partiti atlantici la prima delle quali si svolse a Lisbona nel mille novecentottantacinque con la partecipazione del compagno Mario Soares
La seconda ah bon con la partecipazione del leader della socialdemocrazia tedesca di quell'epoca cari compagni avevamo nel mille novecento
Ottantacinque sempre una terza ad Oslo con
La presenza la partecipazione è un discorso introduttivo molto importante dalla compagna Gro Harlem Brundtland
E la quarta aperta dal compagno Craxi recentemente nel corso degli ultimi mesi qui a Roma in queste conferenze oltre a metterla cento su una priorità del disarmo convenzionale rispetto a quello nucleare
Sì si sforzò di collegare l'esigenza di un grande negoziato sulle armi e classiche
Con quella di ridurre sempre di più l'affidamento alle armi nucleari di una garanzia di sicurezza dell'Europa
Ma in pari tempo emerse anche la necessità di concentrare l'attenzione anche sull'altro cardine di una politica di sicurezza e cioè quello di un'azione comune per coordinare su una piattaforma unitaria le politiche di difesa e anche gli sforzi difensivi dei singoli Stati europei
è cominciata così a farsi strada l'idea di un pilastro europea di sicurezza che pure senza ricalcare la strada della pecche è sepolta Comunità europea di difesa la CED abbandonata nel mille novecentocinquantacinque
Mira a ricercare le possibilità di coordinare anche sul piano militare
Le politiche europee di difesa onde restituire all'Europa quel carattere di partner con uguali responsabilità nell'Alleanza atlantica
Tra le materie più discusse
Tra i partiti socialisti emersa è quella di carattere istituzionale consistente nel ricercare l'organo più idoneo a gestire tale politica in modo unitario
Con una certa preferenza per l'UE specie dopo il suo allargamento alla Spagna e al Portogallo
E data anche la difficoltà di contare entro brevi termini sulla cena a causa della presenza in questa comunità di nazioni neutrali come l'Irlanda e eventualmente di altre nazioni neutrali che anch'esso di farne parte
Il dibattito è ormai assai ampio poi che un'Europa avente un ruolo più unitario nel campo della sicurezza
Può pure rivendicare maggiori responsabilità nel definire una politica di disarmo mirante a meglio salvaguardare gli interessi europei
Il trattato INFN ha certamente chiusa una fase storica nel campo del disarmo nucleare
Ed ha aperto una breccia nei tentativi di ricercare soluzioni nuove per consolidare la distensione
Approfondire un dialogo di pace fra Est ed Ovest compiere progressi non troppo lenti e nella mutazione delle dottrine strategiche e nella riduzione dei sistemi d'arma più destabilizzanti in Europa sia nucleari che convenzionali
Le forze di sinistra che accettano lealmente la NATO hanno tuttavia un ruolo precipuo da svolgere per evitare che dopo l'INFN
Si consideri chiusa la partita del disarmo
E si ricorra a misure compensative o di ammodernamento degli armamenti atomici volute dei gruppi più conservatori in Occidente e probabilmente condivise anche da alcuni ambienti sovietici
E di questi giorni
Il dibattito seguito
Da vicino da tutte le nazioni europee
Che è stato aperto dall'iniziativa degli Stati Uniti di porre alle nazioni dell'Europa occidentale il problema dell'ammodernamento delle armi missilistiche occidentali
I missili sopravvissuti in Europa e non so nemmeno tanti
Sono missili di gittata inferiore ai centocinquanta chilometri ci si propone di sostituire questi missili Lanza al momento in cui saranno desueti verso il mille novecentonovantacinque cioè abbastanza lontano
Nel tempo
Con missili digitata leggermente inferiore ai cinquecento chilometri quindi non molto diversi da quelli che c'erano prima dell'accordo INFN
Ebbene ci si deve rendere conto che su questo punto dell'ammodernamento ed ogni quanto si Anda negare necessità di ammodernamento ma in quanto col pretesto dell'ammodernamento
Ci si potrebbe trovare davanti a un tentativo di sostituzione dei sistemi di sicurezza fondati sui missili media citata con altri sistemi aventi la stessa efficacia ecco su questo punto si scontreranno certamente il mondo conservatore e il mondo di sinistra
In Europa come negli Stati Uniti
E bisogna riconoscere che anche la Germania Federale
Per le pressioni estremamente efficaci svolte dal partito socialdemocratico tedesco
Si trova davanti ad una scelta di questo genere per il momento la respinge per lo meno del tempo in modo da lasciare aperte le possibilità di ridurre ulteriormente le tensioni attraverso una riduzione ulteriore di armamenti
Il giorno in cui si rinunciasse
Per un certo numero di anni a fare ancora passi avanti nel campo del disarmo
Si correrebbe il rischio certo momento di trovarsi in una situazione di prima e forse anche
Peggio di prima
Spetta alla sinistra quindi che trova l'Internazionale socialista l'avanguardia
Fare in modo che il trattato INFN apra la strada a misure di ulteriori e crescenti riduzioni di armamenti nucleari e convenzionali e non serva da pretesto ad una ripresa della corsa agli armamenti
E un ruolo che grazie all'azione svolta in questi ultimi anni solo la sinistra che sono lieto di vedere qui riunita per quanto riguarda l'Italia oggi è in grado di svolgere compiutamente in euro
Grazie Vittorelli per la tua relazione storico critica così precisa
Con una conclusione
Così ottimistiche io non do lettura dei telegrammi delle personalità
Che non possono partecipare né posso ricordare i nomi di tutti i compagni amici autorevoli che sono qui presenti
Ma un saluto e un ringraziamento credo che dobbiamo onorevole Nilde Iotti presidente della Camera che ci fanno onore essere qui con noi di seguire i nostri lavori la parola l'altro relatore senatore Boffa
Mi associo anch'io a nome del CESPI il ringraziamento
Fatto tra Tamburrano per da tutti gli intervenuti
Italiani e stranieri a questo nostro il convegno di cui conta un programma abbiamo sempre pensato che potesse essere un momento
Importante di riflessione politica e di costruzione
Di una politica
Per la sicurezza il disarmo in euro
è un momento di grandi novità politiche nelle relazioni internazionali quello in cui questo nostro convegno si tiene qualcuno pensa c'è chi teme e c'è chi auspica che si tratti di una vera e propria svolta radicale forse la prima di tante importanza dalla guerra impone
Noi credo non ci aspetteremo
In giudizi che spettano piuttosto allo storico futuro necessario però è avere coscienza delle eccezionali potenzialità che si palesa no
Dobbiamo fare in modo che il nostro pensiero vi si rilevi adeguato
E quanto a mio parere da un particolare valore e significato ai nostri lavori
Siamo alla vigilia dell'apertura di un nuovo tipo di negoziato sulle forze convenzionali in Europa
L'atteso mandato come ha già ricordato Vittorelli è stato formulato un mese fa nel quadro del processo di seguiti CSC
Una premessa propizia la trattativa è stata prestata dalle decisioni di Mosca imitata da altre capitali del Patto di Varsavia di procedere a sostanziali riduzioni unilaterali
L'imminente negoziato è stato auspicato e voluto soprattutto dagli europei e tra gli europei soprattutto dalle forze di sinistra
Ci vedeva dunque protagonisti assai più di quanto non potesse devo i negoziati sul disarmo nucleare
Ma citava sia pure indirettamente la possibilità di influenzare anche quelli
Il negoziato non sarà né facile né Breve i suoi risiede risultati esige Rando verifiche rigorose
Eppure se non prevarranno tendenze a perseguire vantaggi unilaterali un esito positivo e possibile oggi più di quanto non lo sia mai Stato ecco dunque disegnarsi subito un obiettivo tangibile in cui i tre temi del nostro incontro l'Europa la sicurezza la sinistra sono uniti in un unico noto
La caldo di Vienna è arrivato al termine di un anno che ha uno sguardo retrospettivo non può non apparirci abbastanza straordinario
Si era aperto con lo storico accordo per l'eliminazione dei missili accorta e media gittata che ne ha visto l'avvio di applicazione
Da più parti tuttavia si prevedeva con uno scetticismo che doveva poi rivelarsi eccessivo
Che dovesse essere un anno di pausa e di attese come spesso erano stati gli anni di elezioni americani le cose sono andate in modo assai diverso
Gravi conflitti armati che in parti diverse del mondo dura vado danni sono stati avviati assoluzione guerra tra Iran e Iraq intervento sovietico in Afghanistan
Scontro fra Sudafrica Angola Cornelli intrecciata lotta per l'indipendenza della Namibia scontro in e attorno alla Cambogia per elencare solo i più importante c'è stato del resto qualche progresso per quanto ancora esiguo anche per il Medio Oriente con le decisioni dell'oltre ad Algeri il contatto strade stabilito fra Stati Uniti che oltre e il parallelo avvio di più formali rapporti fra Israele Unione Sovietica e suoi alleati
Tutto questo si dirà accadeva fuori con lontano dall'Europa
Non tanto tuttavia da non avere più di un team più di un caso ripercussioni dirette sul nostro continente e poi tempo conti ciò che accade può essere considerato l'obiettando da noi in un mondo della cui strutturale unità e conseguente interdipendenza si va acquistando sempre più coscienza noi avvertiamo le ripercussioni non solo del mutato rapporto che si è stabilito fra URSS e Stati Uniti alla fine dell'amministrazione Reagan
Che si era aperta sotto tutt'altri auspici
Credo che sentiremo anche quelle della forse non meno importante riconciliazione fra uns e Cina cui sembra associarsi anche l'India che l'evoluzione di questi rapporti fra grandi entità mondiali abbia un suo riflesso globale mi sembra confermato dall'infittirsi di negoziati sul disarmo con cui si accompagna all'apertura di trattative sulla stabilità convenzionale in Europa
Rilancio del bando per le armi chimiche dopo la conferenza di Parigi
Ripresa del grande dialogo tra Russia e Stati Uniti per il dimezzamento degli arsenali nucleari strategici che dovrebbe essere facilitato
Dal ridimensionamento dei progetti di Guerre stellari
Lo stesso mandato di Vienna viene associato con l'avvio di una più ampia trattativa per l'estensione delle misure di fiducia in Europa
Quelle misure che cravatte oltre due anni fa a Stoccolma sono state il primo segno di distensione militare sul nostro continente tutto questo non può non influenzare le nostre concezioni proposte iniziative in materia di sicurezza
Non intendo semplificare nulla ce ne vorrà di lavoro per condurre in porto ciò che oggi sembra profilarsi all'orizzonte
Ma a incoraggiare le nostre speranze stai nel fatto che ci sono dietro i promettenti sviluppi degli ultimi tempi alcune idee profondamente innovatrici
Covatta vecchie di queste idee sono nate proprio nella sinistra europea
A me pare che il concetto stesso di Sinistra Europea così come si precisa oggi sì sì è andato in gran parte coagulando proprio attorno alle convergenze che sul problema della sicurezza si sono delineate durante le ricerche condotte da diversi partiti
Compresi tutti quelli che qui oggi sono presenti nell'ultimo decennio
Attraverso discussioni comuni bilaterali o multilaterali confronti politici o convegni di studio
è stato perlomeno un terreno che ha portato la necessaria elaborazione comune tardiva di temi più tradizionali per la sinistra come potevano essere i problemi sociali
Si sono messe così in circolazione idea assai importanti quali quelle sulla sicurezza reciproca
Sul primato dei fattori politici di sicurezza
Sul pericolo dell'illusione e della ricerca di superiorità militare
Solo la sufficienza come Calitea Rio adeguato di una politica di difesa sulla stessa ristrutturazione difensiva degli armamenti degli schieramenti militari
Ebbene quando abbiamo avvertito lecco di queste idee e delle non poche proposte concrete che era accompagnata no venirci da diverse parti del mondo
E poi tornarci anche negli scritti o discorsi di Gorbaciov
Bene abbiamo potuto cominciare a constatare che un nuovo modo di pensare cui noi non eravamo c'erano otto estranei se strada facendo Strata
Ieri e oggi in Europa ed è importante che ciò accada tanto all'Est quanto all'Ovest
Una netta evoluzione nella percezione delle minacce cui la nostra sicurezza può essere sottoposta si crede assai meno e non senza motivo a un attacco dell'altra parte
Cresce invece l'attenzione per quei problemi globali del mondo minacce nuove contro le quali ci siamo preparati assai meno
L'abissale divario fra le zone più o meno sviluppate del mondo che pulsa ormai alle porte di casa nostra con i nostri nuovi flussi migratori
E più in generale il profondo disordine di un'economia mondiale che esige sempre più di essere governato
Il pericolo catastrofico sempre presente nell'esistenza di arsenali nucleari sufficienti a distruggere l'intera umanità
Gli squilibri ecologici che non conoscono più nessuna frontiera
Il controllo di tecnologie dalle possibilità sconvolgenti del bene e nel male
Sono problemi sul cui talvolta non sempre per fortuna la sinistra è arrivata in ritardo
Oggi comunque ne avvertiamo tutti l'importanza comprendiamo connessi esigano sforzi coalizzati anche di entità statali e politiche che fino a ieri si consideravano contrapposte
Che ne avvertiamo quindi l'impatto anche sulle nostre concezioni della sicurezza
Tutto ciò non significa che sia arrivato il momento in cui può apparire superfluo pensare alla difesa dei nostri paesi in termini militari
Anche se pure in questo campo si possono prospettare talune soluzioni nuove come dimostra il dibattito pure avviato dalla sinistra sulla cosiddetta difesa difensiva
Convinti fautori come siamo dell'unità politica europea non pensiamo nemmeno che questo compito possa affronta essere affrontato solo paese per Paese
Intanto deve restare il quadro offerto dall'Alleanza atlantica
Adeguato magari alle esigenze dei tempi nuovi
Di un nuovo decennio il quinto della sua esistenza
Deve restare questo quadro fino a che non saremo capaci di realizzare il che non è per domani anche se oggi prima può sembrare un obiettivo meno remoto di un tempo
Credo che tutti i partiti di sinistra presenti qui siano convinti
Dell'utilità di un pilastro europeo della NATO come base di un rapporto paritario dell'alleanza fra le due sponde dell'oceano
Ritengono altresì che l'unità politica dell'Europa implichi di necessità una sua difesa più diritta o integrato
è vero solo che una difesa unità esige ha a sua volta io parlerei una politica estera comune
Se non si vogliono mettere le cose con la testa all'in giù e andare quindi incontro ai di evitabili delusioni
Circa i contenuti di tale politica
Credo che uno dei capi saldi per le forze di sinistra
Stia per fare assumere dall'Europa una parte di protagonista nel campo del disarmo e della cooperazione sul nostro continente per questo già si era provato ma c'è ancora non poco da fare
Al negoziato di Vienna la parte occidentale non si presenta per ora composizioni abbastanza chiare e convincenti
Tanto da apparire quasi sempre in ritardo o sulla difensiva di fronte alle proposte dell'altra parte
Nell'ambito della stessa NATO l'Europa avrebbe trattato valere una sua posizione collettiva perché è in gioco un suo primario interesse e non può quindi lasciarsi sfuggire
Una simile occasione
Però qualcosa si può probabilmente andare fin dove anche alle dita dello Stretto negoziato di Vienna lo ha fatto ad esempio la socialdemocrazia tedesca
Proponendo trattative separate parallele
Per la riduzione o la soppressione delle armi nucleari tattiche
Dal sud dell'Europa dovrebbero venire a loro volta proposte precise
Per estendere al Mediterraneo e al settore aereo navale quelle misure di fiducia che sono state finora sperimentate solo alto
Un'iniziativa caldeggiata dal resto anche nelle conclusioni della CSC avviene
Il secondo caposaldo e quello che sono tentato di chiamare una nuova Ostpolitik europea
I cambiamenti che si stanno producendo nell'Est dell'Europa a cominciare dall'Unione Sovietica sono radicali che per questo difficili
Ma sono anche di straordinaria importanza
L'Europa occidentale non solo spettatrice passiva deve definire una propria politica nei loro confronti
Tale politica per nulla non c'è o non c'è in misura sufficiente dovrebbe prevedere tanto un sostegno differenziato favorevole soprattutto ai Paesi che ha affrontato con maggiore coraggio le loro riforme democratiche quanto una più stretta cooperazione che sottragga nel reciproco interesse del le economie dell'Est alla loro stagnazione
Infine prevedere progressi sostanziali nella riduzione di armamenti le forze armate da entrambe allettanti
Sappiamo tutti che gli esiti del processo in corso nell'Est europeo restano incerti e possono essere alterni o contrastanti
Ma nel momento in cui i mutamenti che si producono vanno proprio nella direzione che noi abbiamo più volte auspicato
Avendola vista del resto maturare dal profondo di quelle società
Non possiamo non considera né che appoggiarlo ne con tutti i mezzi a nostra disposizione
Le conseguenze positive non soltanto per la sicurezza europea Mattei più generali è stato dei rapporti sul nostro continente
Non si tratta di disegnare
Scenari di possibili mare rischiosi sconvolgimenti politici
Il quadro per una più stretta cooperazione fra le due euro ruote infatti esiste già proprio Vienna lo ha confermato
Che il quadro offerto dal processo di Helsinki o per essere più precisi dalla Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa
CSCE appunto
Da quando questo processo si è avviato ormai son più di quindici anni
E adesso è stato accompagnato su gran parte della stampa dalla notte di scetticismo un po'snobistico
Che si sono però rivelate miopi
E sotto lo segue infatti quattordici anni dopo la firma dell'atto unico quattordici anni durante i quali hanno letto con successo a prove molto difficili
Non si è fermato è andato avanti il quadro di sentì ha il merito di associate
All'impresa di cooperazione Katie mutua sicurezza europea sia potenze extra continentali come Stati Uniti e Canada
Che hanno però con l'Europa approfondire gli mi storici e politici
Sia una grande potenza di continentale come l'Unione Sovietica
Che del nord dell'Europa e però pur sempre parte tanto importante
Credo che sia questa la risposta più costruttiva che si possono dare anche a chi ci fa giustamente osservare che tragga computer test sono Orte non meno di Roma o Parigi
Ma non si è detto forse che nasce in Europa anche i ricordi
Una risposta tra l'altro quella della CSC
Che ha dimostrato non in teoria ma in pratica di non costringerci a diminuire quella comunità europea di cui noi costruiamo l'unità perché proprio nella CSC l'acceleri la Comunità economica europea è riuscita a sperimentare un inizio di politica estera comune
Allo stesso modo il processo di Eltsin che ha rivelato più di altre spettacolari dimostrazioni una capacità effettiva di promuovere quel fenomeno di contrastata evoluzione democratica nei paesi dell'Est
Che resta assai importante per l'avvicinamento fra le diverse parti del continente ed è quindi pure connesso in un senso generale al problema della sicurezza
Infine tale processo che ha soprattutto il grande vantaggio non solo di esistere
Ma di essere diventato in pratica permanente ha tradotto nei fatti l'idea che nell'unità europea così come si è disegnata all'Ovest
Nella più vasta cooperazione nel continente possono farsi con uno spirito di ostilità
Nei confronti vuoi degli americani fuori dei sovietici principio che è sempre bene affermare senza riserve
Viste le diffidenze che una storia ancora recente a alimentato nei confronti di noi europei e che non possiamo ritenere del tutto cancellate anche se ormai tv buon tono non parlano
Alla luce di quelle stesse esperienze storiche la sicurezza e per dovevo pei qualcosa che va costruita innanzitutto in euro
Molte forze di sinistra hanno lavorato con impegno in questa direzione
Ma nello stesso tempo in questo mondo che sembra diventarci più stretto la sicurezza anche dimensioni più vaste e significati in meno tradizionali
Che sa concerne già in parte lo abbiamo visto anche i rapporti dell'Europa col resto del mondo
Ora non viene da questo angolo visuale problema più curate più assillante eppure più trascurato del contrasto tragico fra nord e sud del mondo
Una lettura dei documenti elaborati dei partiti qui presenti mi pare riveli come la sinistra abbia cercato di affrontare questi temi
Conosciamo tutti grandi meriti acquisiti in questo campo darvi libri vantate dalla commissione da lui diretta ma credo che sentiamo tutti anche come siano ancora inadeguate alla portata e vastità del problema la nostra elaborazione di pensiero e ancor più la nostra iniziativa politica
Mi permetterei di suggerire a questo punto che dopo il fruttuoso lavoro svolto in comune
Sulle questioni della sicurezza la sinistra europea di approva ora tutta insieme di un analogo impegno su questo durante tema potremmo per esempio costruire una strategia comune per affrontare intanto il problema dell'indebitamento
Anche le questioni della nostra sicurezza nei loro termini politici si intrecciano insomma con problemi di portata mondiale
Ancora poco tempo fa una conclusione che fosse consistita io non do richiamo al ruolo delle Nazioni Unite sarebbe apparsa come una giaculatoria rituale
Se non si voleva passare per semplice lotti
Anche di quell'organizzazione
Mascia di Trigoria
Come qualcuno ricorderà era di moda parlare con scetticismo al di fuori beninteso della retorica dei discorsi di occasione
Mi pare che oggi le cose siano un po'diverse sentiamo un'attenzione più sostenuta per l'ONU anche da parte delle grandi potenze si tornano a valorizzare i motivi che a
Avevano ispirato la sua nascita del resto non possiamo pensare a un mondo più sicuro se non trova più larga applicazione il diritto internazionale questo presuppone a sua volta crescente forza e prestigio dell'uomo comoda più coerente assunzione dei suoi poteri di mediazione e di intervento
Il tema e c'è rotto congeniale alla sinistra e alle sue tradizioni intero nazionaliste
Credo sia anche rispondente agli interessi dell'Europa etere assume sicurezza
Grazie a Boffalora che concluso anch'egli con una nota di ottimismo
Io
Vorrei fare un'osservazione mi pare che anche il linguaggio si stia un muro Grando
Tra i due partiti della sinistra italiana
Fin quando può fa parlava della politica della difesa che un presupposto che vuole per non restare sulla sabbia
Una maggiore unità politica
Ricordando
Ho già fatto Vittorelli
Ma c'è ed mi sono detto quanta acqua è passata sotto i ponti del remo delle il bar della Moscova se voi del vorticare possiamo aprire
Cifre vere non c'era questa croce la siccità
Prima di aprire il dibattito io darei la parola la direttrice ma del CESPI Marta Dassù che leggerà un messaggio del segretario del Partito comunista italiano che l'Occhetto
Prego su
Gregorio del messaggio di Occhetto al nostro convegno cari amici e compagni mi rammarico di non poter essere presente al vostro convegno ritengo significativo che esso nasca da una iniziativa comune di istituti di studio in cui lavorano comunisti e socialisti italiani i socialdemocratici tedeschi
Auguro al vostro dibattito pieno successo
Questo incontro fra le forze della sinistra italiana ed europea sui problemi della sicurezza e dell'Europa
Costituisce un'importante occasione per discutere insieme le possibilità di nuove idee
E di iniziative comuni su uno dei temi cruciali per il futuro del nostro continente e per le Generali prospettive di pace
Il Partito Comunista Italiano ha espresso da tempo e con molta chiarezza la propria identità di forza della sinistra europea
Siamo consapevoli sia delle responsabilità che questa scelta comporta
Sia dell'occasione che offre per rafforzare l'unità della sinistra in Italia e in Europa in una fase che appare decisiva per le sorti dell'Europa intera
Abbiamo formulato con chiarezza le nostre posizioni sulla sicurezza dell'Italia e dell'Europa nel documento approvato dalla direzione del PC nel novembre mille novecentottantasei su queste basi e attraverso un confronto con i partiti della sinistra europea puntiamo a realizzare ulteriori approfondimenti e a sviluppare iniziative concrete
Di fronte a noi a tutti i partiti della sinistra europea si profilano oggi due scadenze centrali
C'è da una parte la creazione del mercato unico europeo quell'obiettivo del mille novecentonovantadue che la sinistra non dovrà subire passivamente
Ma dovrà invece affrontare e caratterizzare con propri contenuti qualificanti
E c'è dall'altra da grande occasione storica aperta dai cambiamenti all'Est l'occasione di un mutamento dei rapporti fra due europee rimaste troppo lunga e contrapposti
Impostare in modo nuovo i problemi della sicurezza europea significa in fondo rispondere in modo unitario e coerente ad entrambe queste sfide
Riuscire cioè a concepire un sistema di sicurezza europeo che non sia fondato sulla contrapposizione Est Ovest
Ma sulla creazione di misure concordate e comuni e su reciproche garanzie di sicurezza
Sappiamo bene che un processo di questo genere esigerà del tempo e richiederà un insieme di politiche concrete
Anzitutto lo sviluppo del processo di Helsinki con il progresso dei negoziati sulla riduzione degli armamenti nucleari e convenzionali
E l'avvio di una nuova Ostpolitik europea che dia sostanza alla cooperazione in politica ed economica fra le due metà dell'Europa
Ma lasciatemi insistere sul punto generale e di fondo la necessità di una concezione della sicurezza come sicurezza comune
C'è un altro tema di fondo su cui costruire una risposta coerente alle due sfide che ci stanno di fronte
Il tema di un potenziamento della democrazia europea
Non voglio qui ritornare sulla centralità che il nostro partito attribuisce anche in vista della scadenza del novantadue a questo obiettivo
Vorrei porre il problema da un altro punto di vista partendo da presupposti radicalmente diversi l'obiettivo dell'affermazione e dello sviluppo della democrazia politica sociale economica può mai essere al centro di un dialogo fecondo fra le forze impegnate a perseguire una prospettiva di cambiamento ad Ovest
E le forze impegnate a perseguire una prescrittiva di riforma e di democratizzazione ad est
Sicurezza e democrazia
è sulla base di questi due pilastri che da sinistra europea può aspirare a proporsi come la forza più adatta per dare una risposta le sfide che riguardano la costruzione dell'Europa e il suo destino
Il pc è consapevole del fatto che i partiti socialisti europei stanno muovendo dei tassi unitari in questo senso
Lo dimostra fra l'altro il testo del manifesto approvato dai partiti socialisti in vista delle elezioni europee un manifesto che contiene diverse proposte che il Pci condivide
Siamo anche convinti tuttavia che naso il partito possano e debba contribuire all'impostazione e all'attuazione dell'iniziativa politica della sinistra europea a cominciare dai temi discussi a questo convegno con l'obiettivo di superare le divisioni della storia ormai prive dei vecchi contenuti ideologici e nella convinzione che esistano motivi di convergenza concreta in Italia e uno e in Europa su cui costruire e sviluppare il nostro future il nostro futuro comune
Grazie
Prima di dare la parola al primo iscritto a parlare Gianni Cervetti
Debbo comunicare che il segretario del partito socialista Bettino Craxi ha impedito non parteciperà ai lavori questo pomeriggio è previsto l'intervento del vice segretario del partito socialista Claudio Martelli
La parola all'onorevole Cervetti
Che intende prendere la parola cortesemente deve far pervenire un biglietto col nome qui alla Presidenza
Veramente sono stato preso un po'incontro prevede fra deve essere un trucco di Bossi fa
Sì lo ritengo rimborso
Comunque sia mi pare che si possa dire che dalle due relazioni
Si evincono due constatazioni due tesi
E due convinzioni
Cioè in sostanza che i temi della sicurezza sono stati e sono il fulcro della relazione
Est Ovest in Europa e nel mondo
E non a caso mi pare si può aggiungere
L'accordo di Washington sugli euromissili che segna l'aprirsi di una nuova fase
Nella nella situazione
Politica e per certi versi negli assetti internazionali
è da lì che prendono spunto le soluzioni delle crisi regionali e anche da lì che prendono spunto
Quelli che possono essere chiamati i tre accordi o le possibilità di accordi su altre questioni armi chimiche
Le armi convenzionali di eccetera eccetera
Questa è mi pare la prima convinzione
La seconda ci dice che le posizioni della sinistra sulla sicurezza in Europa ci sono sbarchi sono alla base di un nuovo rapporto tra le forze della sinistra medesima
Non tutto si è mosso mi sembra che si possa giungere in maniera e lineare
Non tutto si è mosso in maniera lieve lineare nei rapporti tra la sinistra in
Nell'Europa occidentale e non tutto si è mosso in maniera lineare in questi anni secondo diciamo questo principio insomma
Dalla sicurezza alla unità della sinistra
Non tutto si è mosso in maniera lineare neppure in Italia anche se io ritengo qui voglio aprire una breve parentesi che non mi pare opportuno
Ridurre le posizioni del Partito Socialista Italiano del Partito Comunista Italiano
Alla alle due tesi il Partito Socialista Italiano era per l'instaurazione dei degli euromissili perché riteneva che da lì si dovesse passare per poi andare ad eliminazione e che il Partito comunista italiano fosse contro l'installazione degli euromissili puramente e semplicemente in realtà le due posizioni erano diverse mi permetto di sottolineare
La posizione del partito socialista insisteva anche almeno di fare di ricordare
Fa della dissolvenza
E la posizione del partito comunista era è stata espressa nella maniera più netta in quella che più chiamata la proposta estrema di Berlinguer per contemplò al contempo che contemplava una eliminazione dei gli SS venti in sostanza e una
E una non installazione dei dei missili quelli che furono chiamati gli euromissili
Nell'Europa occidentale questa era la posizione esatta del Partito comunista comunque saranno gli storici tempo indagheranno sui modi
E e sui nodi
Che si sono presentati allora io tra l'altro
Punto soltanto agli storici potrei recare una testimonianza
Perché fui incaricato assieme altro compare al mio partito di discutere queste questioni a Mosca ed era era già scomparso Breznev c'erano troppo e si discusse proprio di quella proposta estrema
Discutemmo assieme a Chiaromonte e allora riscontrammo un atteggiamento che non portò a una conclusione immediata ma comunque era già diverso da gli atteggiamenti dagli atteggiamenti
Precedenti dico anche questo perché in quegli anni diciamo così in cui le posizioni apparivano contrapposte beh c'era già qualche cosa che si andava muovendo all'interno dalla sinistra europea persino nei rapporti con l'estero e poi anche io credo in su posizioni diverse composizioni diverse all'interno dalla sinistra italiana questo non dico per ridurre i contrasti d'allora dico per sostenere che il cammino
Che portò appunto le posizioni della sinistra sulla sicurezza ad essere il coagulo della unità della sinistra o di una costa amento tra le forze di sinistra è un cammino meno lineare di quello che non si possa
Che non si possono pensare o così in un certo modo descrive
Arrivo a una conclusione su questo punto per dire che
Però oggi
Io ritengo che si possa affermare in cui con piena coscienza che non solo tutto è stato ottenuto quanto a come dire a risultati delle posizioni della sinistra
Sulle questioni della sicurezza ma che neppure tutto è stato ancora fatto
Non è stato fatto in termini di al di elaborazione e in termini anche di avvicinamento
Credo che anche nella nel nella elaborazione del lavoro compiuto per giungere e qui parlo ai compagni socialisti per giungere alla definizione del manifesto dell'unione dei partiti socialisti
Questo sì è stato un punto che ha richiamato una certa discussione che ancora un punto di che indica un certo travaglio ci sono ancora posizioni differenti all'interno della sinistra cinque e noi dobbiamo con grande lucidità guardare anche a queste
Differenze e perché bisogna proseguire
Ma il nel lavoro insomma di costruzione
Come dire elaborativa e nel lavoro di avvicinamento a me paiono due i punti sui quali bisogna soprattutto lavorare insomma
Qui rimanendo alle questioni della sicurezza
Bisogna rendere più efficaci
Due tesi e due pratiche bisogna rendere più efficace la tesi che qui ha ribadito io sono totalmente convinto
Di quello che è stato detto Vittorelli la tesi del no all'ammodernamento bisogna renderla più efficace e bisogna poi rendere più efficace la tesi della ragionevole sufficienza difensiva
Anzi le due cose sono come ovvio strettamente collegate per rendere più efficace la tesi del no hanno l'ammodernamento bisogna rendere più efficace quella della ragionevole sufficienza dis difensiva e viceversa
Mi pare che sia sia su questi due punti o se volete su questo argomento nel suo insieme che bisogna ulteriormente
Ulteriormente lavorare però io voglio dire che a questo punto mi sembra che
Questo
Questa fase mi sembra che questo momento bisogna fare anche un altro ragionamento bisogna cioè porsi
L'interrogativo se non sia il caso di
A andare oltre
La sicurezza come fulcro della unità delle forze della sinistra in Europa e non si debba anzi andare oltre sottolineo
Sono d'accordo con Boffa che il concetto stesso di sinistra sia andato qua cullando attorno ai temi della sicurezza
Mi pare
Che si possa dire
Che i
Appunto sì che però oggi ecco si pone un'altra questione
Una questione di piattaforma più ampia
E si pone immediatamente questa questione di piattaforma più più ampia una piattaforma più ampia in cui
I rapporti tra le forze della sinistra sì consolidino appunto perché questa piattaforma è più ampia soci però rapidamente nel merito per terminare e in cui le stesse gli stessi problemi le stesse posizioni sulla sicurezza
Rientri
Intendiamoci
Ci sono già convergenze su altre questioni
Anche nel messaggio di Occhetto mi pare che si facessero così facesse chiaramente vedere come ci sono queste convergenze su altre questioni di arresto
E anche nelle nel nella relazione di Boffa questo mi pare che sia stato detto detto chiaramente io potrei portare molte esperienze dei rapporti all'interno la sinistra europea nel Parlamento europeo per dimostrare questo fatto sulle questioni sociali
Non c'è più soltanto una come dire un vecchio ripetere di vecchi temi cioè in una fase nella quale la sinistra non aveva subito la Angel Montel non era subito subito l'attacco e che non aveva saputo reagire a sufficienza a questo attacco l'attacco neoliberista
No ci sono elaborazioni nuovi materia in materia sociale in Matteo in altre materie ancora tra l'altro appunto sulle questioni dell'unione politica dell'Europa dell'Europa occidentale e anche sulle questioni più ampie della OSP della Ostpolitik tuttavia mi sembra che si possa dire
Che e il caso di porre mano a all'elaborazione di questa piattaforma che non deve essere soltanto più ampia ma deve essere anche più organica e qui per concludere
Voglio dire
Quali mi sembrano i i temi fondamentali di questa
Di questa parte piattaforma più ampia
In qualche caso sono già stati lì come dire espressi beh il primo tema fondamentale né pare quello della unione politica europea dell'Europa occidentale
Appunto è stato detto giustamente da Bofa che è una politica che una politica desti sicurezza senza una politica estera non
No non sta in piedi non regge alla logica
E in questo senso io credo che sia anche un po'riduttivo il termine che pure va sostenuto vorrei essere frainteso d Europa occidentale come altro pilastro della NATO
Se si vanno elaborazione di una politica estera
Si va oltre la questione del Pilastro io credo che si debba andare oltre
Ma l'elaborazione di una politica estera non è che collegata strettamente alla questione dell'unione politica
E bisogna qui fare dei passi in avanti ulteriori tra tutte le forze tra tutte le forze
Della della sinistra o tra la maggior parte delle forze a sinistra ci sono ancora
Alcune titubanze su questa questione io credo che queste titubanze bisogna superarle superare di slancio
Una seconda questione quell'appunto dei rapporti tra le due Europe tra le due metà
Dell'euro
Qui bisogna secondo me intanto battere una illusione che anche una un terreno sul quale forze della della sinistra ritardano e sul quale hanno occasione per ritardare e sul quale poi le forze e la destra esercito nu un'azione di propaganda
Assai ampia la questione appunto su cui bisogna perché bisogna eliminare quella di una sorta possibile convergenza attraverso la convergenza tra capitalismo esso e socialismo io considero questo questa tesi una sciocchezza per dirla in maniera in maniera chiara credo proprio che ci segnala invece una la democrazia insisto su questo punto e della democrazia in questi in quanto tale Tamburrano all'inizio
Fare
Una breve annotazione sperano soltanto considera che sarà considerata affettuosa ha parlato di democrazia socialista
Io noto per esempio nella pubblicistica sovietica ormai parlare soltanto in democrazia tout-court senza ulteriori aggettivi e questo lo considero un passo passo in avanti
Pare che il profilo questa questione che ci può essere questa chiamiamola pure tra virgolette convergente a me pare che io punto assai si potrebbe proseguire
Siamo stare questione appunto della sicurezza della cooperazione economica e non più soltanto cambi non si può lasciare neppure questo campo questa questo in questa materia nelle mani delle forze della destra bisogna che la sinistra esponga una propria strategia sulle questioni della cooperazione economica in un più soltanto sulle questioni degli scambi commerciali prevalentemente negli scambi commerciali tra le due euro ecco io qui vedo anche configurarsi potrebbero certamente
Una nuova Ostpolitik che vedo qui anche il modo perché la sinistra prossima esercitare in maniera più efficaci per che nel passato tenendo conto che ha potuto esercitare però una certa
Certe egemonia chiamiamola pure sulle questioni della sicurezza perché le sue idee hanno se non prevalso fatta
Molta strada credo che sia appunto in questa piattaforma con questa piattaforma che ho più organica che la sinistra rossa in Europa non soltanto reality nell'Europa occidentale non soltanto realizzare una sua maggiore unità ma possa esercitare effettivamente una sua capacità egemonica nel nel prossimo futuro
Grazie Cervetti io non voglio abusare del microfono per fare una replica ma forse nell'Unione Sovietica tolgono l'aggettivo socialista perché se un po'screditato noi possiamo tenerlo spero la parola al professori a chi gli ha
Sì nostri incontri coi nostri compagni comunisti che specie quelli più recenti sui temi chiave della sicurezza e dell'Europa io noto un'accelerazione
Un'accelerazione nell'avvicinamento alle nostre tradizionali tradizionali posizioni socialiste
Che da un lato ci riempie di conforto e che talvolta mi lascia perplesso perché addirittura io mi sento spiazzato sinistra
Cosa eccezionale
Ci sono due temi su cui sicuramente c'è un molto vicini
Uno e quello dell'alleanza atlantica
L'altro è l'Europa sulla alleanza atlantica
Nella bellissima relazione da storico dell'amico e compagno Boffa e di una grande di viabilità politica
Io ho sentito e ho letto che la NATO
Deve restare
Noi socialisti siamo un po'Garibaldi diciamo la NATO e perché no o oppure dobbiamo magari cambiato invece l'altro deve restare deve restare così cose ed è perentorio io direi che forse no
Forse deve restare sì alcuni problemi che abbiamo dinanzi li risolve in una certa maniera
Per quanto concerne l'unità politica dell'Europa
Anche qui hanno sentito le parole molto importanti
Che Cervetti ha confermato
L'unità politica dell'Europa implica la necessità della sua difesa
E la difesa o implica una politica estera comune
Siamo agli Stati Uniti d'Europa e questo mi ricorda quando
Quarant'trent'anni fa allievo di Ernesto Rossi andavo a mettere per le strade i manifesti per l'unità dell'Europa
E poi la critica sociale con Faravelli e Ugo Guido Mondolfo volevamo l'Europa unita e con Mario Zagari facevamo la sinistra europea
E ci sentivamo così sono lì della sinistra e quindi ci conforta questo vedere che adesso se amo nelle stesse posizioni
E che quindi possiamo andare avanti su di un cammino comune ma ci conforta perché vuol dire che da trent'anni
Eravamo noi nel giusto e questo mi permette di dire forse come Papa Giovanni
Quando incontro al patriarca di Costantinopoli adesso come siamo vicini pur nella nostra diversità c'è invece un punto in cui mi pare che che non siamo non dovremmo essere vicini l'atteggiamento accennato da vari relatori sul Terzo Mondo dava una politica comune col Terzo Mondo non credo che c'è un problema
Preceduto non esiste il terzo mondo fatto da una pluralità di Stati
Molto diverso non ci può essere una politica comune suggerite comuniste io credo verso il Terzo Mondo cosa vuol dire la Cina è orgogliosa di essere parte del terzo mondo i cinesi riconosciamo terzo mondo
Ma c'è altri Paesi come l'India come i Paesi del Sudamerica come certe nazioni africane governate da tirannia da regimi orrendi abbiamo la stesso atteggiamento verso il Terzo Mondo
Possiamo avere un atteggiamento naturalmente di aiuto di comprensione
Per i più diseredati ma come possiamo avere una politica comune verso un Paese così grande nazione come la Cina
Che quattro mila anni fa era civilissima quando lo in questo continente i nostri antenati andavano in giro coperti di pelli
O come possiamo averla stesse a verso l'India o un po'il sudamericano
O certi Paesi africani non so come l'Uganda nel regno di Bokassa doverci uno di voi va per la strada deve stare attento a che il tiranno non lo veda perché lasciano lo acchiappa ce lo mangia
No terzo mondo la mistificazione un falso obiettivo credo che veramente l'obiettivo il punto chiave e del resto il tema di questo convegno l'Europa
L'Europa che cosa sicurezza dell'euro ecco qui io credo che dobbiamo aver chiaro
Che su un
Che su c'è una confusione
Non è possibile
Arrivare a una riduzione delle forze militari in Europa
Se simultaneamente non si affronta e si risolve il problema dello Statuto politico di questa Europa
Non c'era non sono le forze militari che creano il problema politico e il problema politico che c'è sotto
Che crea la necessità di difendersi e quindi bisogna risolverli assieme
Ed è questo quello che abbiamo di fronte se va un poco tempo avevo forse non più di sei mesi
E lo dirò perché
Forse poco più di sei mesi perché nei prossimi mesi prima dell'estate il segretario generale Gorbaciov va in Inghilterra in Germania e in Francia e tratterà a fondo questa questione
Perché ci sono due vertici uno della NATO è uno dei Paesi industrializzati
In cui bisognerà prima delle stante mettere a punto quello che abbiamo in mente
Come contenuto politico di questa nuova Europa eccome atteggiamento nostro nei confronti di Unione Sovietica sui problemi economici e come occhiali quindi saranno sei mesi decisivi
E qui abbiamo tre posizioni su cui forse in questo convegno varrebbe la pena approfondire e vedere come la pensiamo
Tre posizioni diverse
Una è chiaramente quella della dirigenza sovietica
è stato detto molto esplicitamente nel libro perestrojka di Gorbaciov
E ogni volta che mi capita di andare a Mosca lo sento ripetere
Con molta convinzione
L'idea che hanno loro
Che è la soluzione del problema politico il contenuto dell'Europa e la casa comune
Ora come la casa comune
Oggi la casa comune europea e l'Europa con dentro l'America
E dentro l'Unione Sovietica
Una casa comune in cui ci sia l'Europa e la Russia sovietica senza l'America io credo che per un certo numero di noi
è inaccettabile perché l'America è stata il pilastro della sicurezza dell'Europa fino ai nostri giorni
C'è una seconda posizione che non è una posizione è quella della NATO
Nostri colleghi delle Bhupathi della ispidi sanno molto bene che a Bruxelles c'è una confusione enorme
La NATO non riesce ad affrontare il problema del contenuto politico d'Europa
Si perde in problemi secondari la NATO concentra la sua attenzione sulla mole di d'modernizzazione dei missili a corto raggio ma fa ridere sono ottanta ma è mai possibile però stiamo attenti
Stiamo attenti ricostruirà per parlare ancora stiamo attenti perché in dicembre scorso al Pentagono io ero a Washington
Stavano facendo già i piani per attivi
Di come funzioneranno questi missili che ero lo vogliono cambiare che sono a portata di cinquecento chilometri e che hanno già inglobato nei loro manuali di strategia
Quindi una questione molto importante su cui bisognerà fissarsi
Ma per il punto chiave contenuto politico di questa nostra che dovremmo ben affrontare la NATO per il momento non apparire
E sto per concludere c'è una terza posizione
Terza posizione divisi in due ed è la posizione americana
Tutte e due le trovo pericoloso
Una prima posizione quella che si attribuisce a Kissinger avete tutto letti tutti letto dei resoconti sommari io ciò all'articolo del nostro amico dono Board of sul Washington post in cui dice quello che gli ha detto Kissinger
Che in due parole in due parole
Stiamo attenti a non creare qualche cosa di molto pericoloso
Chiediamo ai sovietici una riduzione delle forze ma in cambio garantiamo lì che non cercheremo di sovvertire agli i Paesi dell'Est
Questa che una intanto non è nuova e soprattutto Napolitano molto complessa
Non non non da prendere così è stata attaccata molto violentemente subito nel congresso negli scorsi giorni
Con una posizione immorale
Immorale perché secondo questa posizione detto in parole estremamente crudele il mantenimento della libertà Occidente ha come prezzo il mantenimento della tirannia ad oriente
E spingere al massimo l'idea di chi si è non è questa ma insomma è quello che ci dice
L'altra tisi che affiora un uomo cinto al e che mi pare estremamente pericolose che ho sentito ripetere
Sia in California e quello che la California ha colto conta molto nel congresso e nella confezione della politica estera americana
Sia nel Texas adesso sono molti texani sì anche sulla costa occidentale queste noi dobbiamo di giungere come politica degli Stati Uniti il problema della riduzione delle forze dal problema dell'assetto politico
Noi dobbiamo fare un accordo con i sovietici che preveda questa riduzione delle forze
E poi quello che succederà all'Est succederà
Se ci sono dei movimenti violenti
E di russi vogliono intervenire non li ricorderemo l'Atto di Helsinki e gli impediremo di farlo
Questa mi sembra questa è una posizione che risponde
A questo moralismo così avete che l'America è un Paese puritano e niente impedito più pericoloso che confondere la politica con la moralità
Volevo mettermi alla politica esterno elemento morale di questo tipo il teste prego sul perché
Ma perché se noi vediamo come è adesso la situazione e le prospettive di questo accordo sulla riduzione l'idea chiave è quella del del corridoio
E di una diminuzione delle forze dentro questo corridoio è un'idea molto approfondita dei sovietici ma in una riunione a Mosca tre mesi fa gli ho visto che gli occidentali e c'erano degli occidentali c'era l'ex comandante delle forze americane in Europa uno piuttosto favorevoli a seguirla
Questa idea di un corridoio il relativamente smilitarizzato mettiamo cento chilometri dalla parte di qua perché poi abbiamo l'Atlantico la manica lasciate stare
E duecento dalla parte di là o trecento dalla parte di là che non è affatto indiano scindere perché i sovietici stanno proponendo delle riduzioni asimmetriche e questa è una regione anche cosa porta
Porta ritiro delle truppe sovietiche dalla Cecoslovacchia da una parte della Polonia da una parte dell'Ungheria
Se lì avvengono se noi vediamo solo questo e nient'altro cioè non la parte politica se dalla parte di là per esempi Cecoslovacchia
Dove abbiamo visto che il regime e piuttosto ancora repressivo con mezzi violenti
Si succedono
Degli scoppi
Se distrugga le scelte del partito comunista come è possibile
Se la truppa interviene spara
Che cosa succede succede l'esplosione che ci comunica la Polonia l'Ungheria
Da quel momento ogni cosa fanno
Cosa farà nato provento non fa niente sarà un trauma
E cosa fanno i sovietici e li abbiamo due sole possibilità o Gorbaciov manda le truppe e forse è la fine di questo periodo meraviglioso che stiamo aprendo con l'Unione Sovietica di comprensione distensione
O Gorbaciov non mandare truppe allora forse i suoi nemici che sono
Un altro volto buio a mezzogiorno
Ecco perché io credo che veramente o dovremmo concentrarsi su queste due tendenze che affiorano nella politica estera americana
Che si confermeranno nei prossimi sei mesi in tutte queste riunioni io credo che bisogna che ne parliamo che andiamo a fondo che troviamo un'alternativa
Insomma quello che io sento in questo momento rispetto a questo prova dell'Europa che è il nostro è un sentimento di urgenza
Grazie macchine adesso con grande interesse credo che ascolteremo
Il ministero per la difesa del gabinetto ombra del labour Party non è il
A come il San Francisco però gli amici
Innanzitutto per il torto i voti oculari del partito laburista britannico
Per questa riunione odierna anche finire Schena il leader del partito laburista che è stato invitato a partecipare a oggi all'osso incontra ma è stato trattenuto le sue precedenti impegni parlamentari
C'è stata una dibattito molto importante nel nostro Parlamento ieri su un argomento che forse potrà sembrare un pochino strano
A voi lo scandalo che è in atto e nella metà né sulla qualità e la quantità del alimentazione del e cibo disponibile già Brenna Napoleone Bonaparte ha detto Toni sesta marcia con nello stomaco pieno
Quando si è fatto riferimento allora il libro peggiorando è stato ha detto che
Purtroppo
Si poteva e si doveva su riempire lo stomaco prima di combatte quello che significativa sull'assenza del match colleghi su questo problema è questo
Se questo crea un evento con nella di tutto da catena di avvenimenti che ci sono stati negli ultimi sei otto mesi nell'in Gran Bretagna hanno trasformato dalle fortune del nostro partito avranno sta ribaltando la situazione per cui
La posizione del partito conservatore forse un po'diverso il peso a quello che si di pensare prima
Il tema oggi non riguarda la situazione che economiche le nostre partite ma c'è chi e pochi mesi fa disposto a sconsiglia queste aree che le risorse della sinistra britannica fossero dedicherà destinate a un declino inesorabile ora devono rivedere la loro posizione
Dopo anni di opposizione il Partito laborista era molto possibilità molte occasioni di meditare sulle loro difficoltà
Alcune delle circa delle difficoltà che ci troviamo di fronte sono riconducibili ai problemi della sicurezza e della difesa quindi il vostro tema odierna molto spesso si dimentica anche in Gran Bretagna che è stato ma il titolo una governo laborista le mie nove centottantanove
Quello che ha mosso i primi passi per la formazione del nato nessuno credo nemmeno centottantanove è stato praticamente attivo perché fosse costituita da nata s'è stato questo il Governo ha pesato responsabile soprattutto dello sviluppo
Almeno in parte delle armi nucleari probabilmente
Corrisponde al vero dire che lo sviluppo delle forze armate nucleari britannica sono diventate una sosta
Surrogato un elemento che viene a rimpiazzare nostro passato glorioso imperiale
Molto in Gran Bretagna
Dando per scontato che la forza nazionale sia collegata a doppio filo in maniera inequivocabile per il possesso di armi nucleari il nostro ruolo nell'alleanza della NATO e il nostro rapporto privilegiato diciamo speciale con gli Stati Uniti
Parte integrante
Di quest'ultimo frammento della nostra grandezza imperiale
Ciò detto V è chiaro che in questi ultimi anni abbiamo avuto una frattura nella consenso più o meno no unanime che c'era prima per quanto riguarda la utilità la opportunità di avere delle armi nucleari nel Regno Unito la Gran Bretagna adesso vi sono delle politiche più radicali che si impegnano a modificare il karate senso dell'equilibrio delle varie forze le forze nucleari feste da ovest
In modo da spingere gli Stati Uniti riconsiderare la loro posizione nei confronti dell'Europa su base nucleare ci sono dei dati elementi la nostra politica di difesa ma questi sono i movimenti mi si spunti principali che su cui si attira l'attenzione e l'attenzione da parte dei movimenti pacifisti e dei loro avversari c'è stata questa politica che abbiamo iniziato a mio avviso gli anni ottanta e per la preoccupazione della corsa sfrenata agli uno armamenti il fatto che adesso il fra dentro di cinque negli anni Novanta debba sostituire le armi nucleari missino che ai precedenti
Docente di gruppo il schieramento la dislocazione dei missili per Cina Cruise in Europa e il fatto che continuasse la presenza nucleare delli dell'Orsa in particolare con i suoi sottomarini che ci preoccupava una per cui dei propri spandeva con i missili e Kroos entro cinque stima ancore Polaris togliere anche la paura
Che viene per la situazione che ci F fra USA e URSS per cui si era indotti a ritenere che in Gran Bretagna dovessimo cercare di e bloccare di sbloccare questa situazione niente questo Colavita USA URSS nel spera internazionale
Purtroppo c'è stata questa grande confusione che ha circondato ammantato la campagna elettorale del mille centottantatré all'epoca il nostro leader ma col suo voto il leader dell'epoca
A potrà davanti le politiche o dell'etere unilaterali troppo semplicistiche Danny Filidei sì perché perseguire l'impostazione multilaterale invece che scale dalla precedente primo ministro disse nemica eccetera ottantatré che non c'è nessun motivo nessuna causa per e rimuovere le armi nucleari della Gran Bretagna
è chiaro che è una confusione così enorme
è stato forse l'elemento più deleterio possibile che si potesse avere in una campagna elettorale e e quando è stata portata avanti la
Campagna del mille centottantatré c'è qualche delegato molto cinico che ha detto che è stato il suicidio meglio riuscito della storia Pianosa sale politica
è chiaro che è stato necessario podio forse cerca di chiarire alcuni di questi punti politicamente così confusi e poi ci sono state le elezioni del mille duecentotrentasette e all'epoca aveva sostenuto che è necessaria un'azione indipendente da un paese Quagliarella Gran Bretagna uno dei le cinque principali potenze nucleari del mondo
Deve cercare di di avvicinare USA e URSS e avvicinati al tavolo dei negoziati per cominciare a parlare della riduzione degli atti i rispettivi
Arsenali militari se avessimo vinto le elezioni noi i laboristi forse avremmo
L'ho contribuito avvicinare USA e URSS a questo tavolo devi negoziati ma questo è un argomento del tutto accademico primo perché il partito laburista è stato sconfitto secondo questa vicino metricamente c'è comunque stata o c'è stato il vertice i le chiavi che c'è stato il trattato inermi ci sono stati grandi e i progressi ormai avviati
In maniera molto positiva nei le conversazioni nelle negoziati dello starter e vediamo con successo anche per seguire e perché trattative a Vienna
Vediamo che
Vi è stato una ribaltamento di questa politica introversa e sciovinista dica diciamo c'è stata la possibilità di vedere completamente queste posizioni
Se noi stiamo lavorando per una posizione in cui
Scrissi seguono dire dal non più una posizione in cui si parla soltanto delle armi della Gran Bretagna ma ad una posizione più vicina a quella che è la posizione di tutti i Paesi della CEE esibiamo pronto mai vicini
Ora alle posizioni degli altri paesi e europei a tutti i Paesi della CEE in vista delle prossime elezioni europee
E diciamo che questo è un grosso passo avanti da molti punti di vista quando ascoltato i compagni questa mattina che faceva di ricevimenti riferimento alle decisioni per rilevare che negli anni Cinquanta dai membri del Pd esponenti della sinistra italiane di accettare la utilità la validità della NATO e devo dirvi che la posizione assunta dagli esponenti di partito rigorista nei confronti della come da loro per chiaramente non è una posizione unanime non possiamo pensare che ci sia una posizione di completa unanimi unanimità Ina qualunque ramo della sinistra comunque c'è una accettazione apporti sia maggioranza della avvicinamento alla cioè di cercare di i assicurare tutti insieme gli obiettivi sociali
E per i quali abbiamo così e sarà costituita in passato la comunità obiettivi sociali che in questi ultimi anni sono stati largamente ignorati trascurati per il fatto che abbiamo avuto soprattutto dei corredi ridesta nei Paesi membri del teste sa
Vediamo adesso che c'è un mutamento nell'atteggiamento un atteggiamento diverso anche da parte della risposta della sinistra alla posizione comunitaria e il Partito laborista britannico è quanto mai desideroso di fare il suo tempo e del suo ruolo in questo nuovo sviluppo siamo arrivati un po'in ritardo diciamo in questo sviluppo rispetto ad altri compagni ed esponente di altri paesi ma direi che questo mutamento questa conversione in Aosta
Simile per certi aspetti alla conversione della sinistra italiana all'accettazione della appartenenza alla NATO in anni passati
Certo penso che posso dire come già ha giustamente detto è stato il compagno Vitarelli
Il che Élite tedeschi ai soldati porterà importantissimi
Per tutta la sinistra socialista in Europa la nostra partecipazione non soltanto ad uso a vostro incontro odierna ma all'incontro scandito ossia dei paesi scandinavi Hideki esponenti
I socialisti dei pesi Sentinelli e aderenti alla NATO ad avuto impatto molto importante sulla nostra posizione
Ci siamo resi conto che non ci dobbiamo preoccupare soltanto dello sviluppo del ripudio delle nostre armi nucleari nazionali ma dobbiamo riuscì a definire una nuova forma di verticismo in tutto l'Occidente
E dare il nostro giusto contributo per avere una casa europea comune con left europeo e questo richiederà delle mosse concertate
L'importanza del come sezioni di Vienna imminenti sono evidentemente evidentemente diversissime
Poi il pubblicazione di quella che è la posizione per quanto riguarda l'equilibrio delle forze in tutta Europa questo ci apre delle prospettive
Di fiducia e di ottimismo e direi per lo sviluppo positivo di queste relazioni internazionali vorrei aggiungere
Che le prospettive di procedere a una parità fra le forze del parto diversa via della alleanza atlantica di per sé non bastano non sono ancora sufficienti dobbiamo prendere a sto del fatto che queste conversazione questi negoziati devono essere allegate considerare anche altri i sistemi futuri
Nel corso dell'anno quanto prima
Dovremmo affrontare il problema delle armi a corto raggio il ruolo della Repubblica federale delle Speedy è stato già indicato questa mattina per i datori
E non credo sia possibile sottovalutare l'importanza del conflitto che loro incombe
Il fatto che questi messi a corto raggio saranno ubicati appunto in territorio tedesco
E che su sulle loro teste potrebbe essere combattuta ad eventuale guerra con l'impiego di questi mesi a corto raggio molto spesso è perso di vista è un po'dimenticato da Paesi
Che si Tavano ben lontani dall'Europa centrale molto spesso
Sì parla della importanza dell'ex mista dei missili a corto raggio tanto più aumentarla distanza tanto meno si ci si preoccupa di questo tipo il problema e forse questo spiega il fatto che ci sia
Una posizione molto diversa strada mistifica la gara il governo britannico e invece la Casa Bianca dall'altro capo dell'Atlantico i problemi che sono creati dalla riduzione della disparità fra Patto di Varsavia e alleanza atlantica deve anche si ex detenuti presenti e non sottovalutati non mi prima di mite minimizzati e sono certa una riunione del nato a Bruxelles poco dopo l'incontro con Gorbaciov o dire che c'era confusione a Bruxelles è quanto mai e offre mistico alla NATO e non ha detto che il concesso lo stesso De risposta flessibile viene minato alle basi da questa riduzione delle armi
La te escalation che la metafora comune utilizzata per questo
Tale che addetti al pezzo di verde diversi anelli della sua cattedra gli anelli intermedi sono stati annullati dal Trattato INFN
E una parte ancora potrebbe essere eliminata dalle quali negoziati per la riduzione a meno chiari e poi si chiede lei Agnelli finali sono ormai obsoleti e secondo la Ca'de Montebello da da sé sostituite queste armi forse devono essere effettivamente
Sostituite molto spesso si dimentica che la Kadima tabella sull'ammodernamento delle armi nucleari serata Fazio nel momento più freddo più amaro guasto della recente
Guerra fredda e si badi faceva questo accada di Montebello a ipotesi a posizioni
Politiche a ipotesi che non sono più accettabili perché sono i capi militari
Sono forse gli ultimi che aprono gli occhi di fronte alla realtà politica ma al Washington è altrove vi sono alcune persone che sono felici vivono nel paradiso freddo abbiano creato
Per se stessi e noi dobbiamo rifarci a queste ipotesi dell'accordo di Montebello come pure alle
Presupposti stessi del dottrina della risposte flessibili dobbiamo discutere della NATO anche
La dottrina della risposta flessibile che forse a questo punto sta diventando ridonda ridondante
E perché la risposta flessibile essi i impegna proprio su queste che le acque che rappresenta ora uno degli ostacoli principali che si frappongono a miglioramento costante dei rapporti feste
E a ovest ed evocano chiarire alla Euro destra e alla destra americana che avessero bisogno di che mutamenti radicali passi avanti non soltanto all'Est ma anche all'Ovest
E ispirandoci lasciamo il problema della riduzione della disparità Panda consideriamo il problema della difesa difensive
Dobbiamo vedere quale contenuto politico dobbiamo stabilire quando ho detto già altri relatori questa mattina una zona detto che Rizzardo questo essenziale ma è altrettanto importante
Ribadire che abbiamo bisogno di una nuova forma di struttura professione delle nostre forze in modo che sia possibile
Che si resero impossibile scusate l'eventualità di un'azione precipitata arrischiata e a questo punto abbiamo appena priorità la la parità seconda priorità questa zona questo corridoio denuclearizzata in modo che sia impossibile che Leste si avvantaggi
E del rapporto di forze tradizionali adoro vantaggio rispetto all'avesse terzo dobbiamo ristrutturare le nostre truppe in modo tale
Da
Rende impossibile attacco di sorpresa che di in sé e per sé un elemento di estrema dei stabilizzazione
Ci ha detto
Io penso che l'alleanza atlantica i rapporti fra Alleanza atlantica e Patto di Varsavia pertanto riguardano i rapporti di forze in Europa
Tendono ad allontanare la nostra attenzione esterna e la dalle esigenze di iniziative e mosse politiche concomitanti certo è che l'Unione Sovietica
è spinta nel suo comportamento da motivi strategici e anche non dimentichiamo le motivi di carattere economico direi che è uno dei sottoprodotti della glasnost
è stata la disponibilità dell'Unione Sovietica discutere di quello che è il significato di import entità del del bilancio militare rispetto alla sua posizione economica globale
In anni precedenti noi avevamo discusso di questi aveva detto che l'Unione Sovietica tradimento investita dal nove al dieci per cento del suo prodotto interno lordo per coprire le spese militari
La Ciracì aveva detto che in realtà questo un per cento di spezza CIA sulle cifre prelevata per il quindici e il sedici per cento del prodotto interno lordo
E adesso addirittura ci si dice da fonte sovietica attendibile che sia sul ventidue ventitré per cento
è possibile che sia così probabile che sia così perché ha detto le stesse del loro sistema contabile per quanto riguarda rivestiti militari estremamente confusa comunque direi che rifacendoci ieri cifre di provenienza sciate in aste calcoli
Questi dati credo comunque molto significativi per un duplice ordine di motivi con Fanny primo ancora sono importanti perché dobbiamo capire fino a che punto il militare abbia un ruolo enorme nel sistema politico sovietico secondo importante
Per capire fino a che punto sono disposti sovietici ammette riconosce qualcosa che in passato aveva no foto rifiutato conflitti accettare di chi conosce in alcun modo
Ne sappiamo che negli ultimi cinque anni vessato mutamento veramente drammatico nelle ritmo
O nello sviluppo del pensiero nella entità nelle dimensioni del pensiero da ciò che hanno in questi ultimi anni sappiamo che ha fatto una serie di discorsi importantissimi il
Discorso del quindici gennaio al comitato della Sovietici al Soviet per quanto riguarda ha gettato le premesse per quanto riguarda la sua politica per gli elementi questo programma questo serie di scadenze rappresenta ancora una struttura portante un piano per l'Unione Sovietica tre settimane flauto discussione collegato al
Abbiamo visto molto chiaramente che i sovietici sono convinti che anche se le emissioni e presidenziali USA hanno rallentato il processo dei negoziati Stars
Comunque sia continueranno a progredire questi negoziati e da parte sovietica almeno c'era fiducia
Ribadire fiducia che sì è possibile
Arrivare per l'anno due mila alla eliminazione virtù Ale degli elementi devo creare il referendum diari delle testate nucleari
Ma non si tratta soltanto di questo delitto distruzione degli arsenali nucleari
C'è stato il discorso dell'ottobre mille centottanta ettari sempre ricorda ce la fa a Budapest e che
è stato decisivo per quanto riguarda il disarmo delle armi con convenzionali un discorso fatto e ripetuto senza condizioni nella recente discorso alle Nazioni Unite nel dicembre scorso
Dobbiamo considerare i problemi di sicurezza oltre ai problemi della mia stanza come infernali è chiaro che i sovietici era nascosto in questo qualche modo le conseguenze disastrose catastrofiche dicendo beh se noi teniamo presente che è possibile che ci siano altri duecento Cernobbio soltanto in Europa
E e se consideriamo che Complessi petroliferi sarei
Petrolchimici saranno comunque il primo obiettivo è inevitabile in qualunque guerra nucleare allora è chiaro a tutti che l'obiettivo di da guerra nucleare in paese considerato in maniera realistica da nessun essere umano raziocinante
Quindi dobbiamo così cominciare a considerare come una maggiore interesse e le misure per il disarmo delle armi convenzionali l'abbiamo preso puntare soprattutto alla cooperazione economica resta all'assistenza economica
Sono convinto che nei prossimi mesi vedremo tutta una serie di applicazioni di richieste
In pratica la cita una richiesta seria
Ho tirata da parte delle aste di aderire alla CEE
E dopo di che è logico per vedere che un paese confinante con Austria e l'Ungheria prenderà le sue misure
E noi sappiamo che vi è ancora molto che possiamo fare che dobbiamo fare per quanto riguarda la costruzione della Repubblica democratica tedesca per faceva di rapporti fra Germania tentare di e Germania occidentale grazie
Noi sappiamo che la pazienza e la tolleranza saranno le parole d'ordine per quanto riguarda la soluzioni da portare alla crisi economica in particolare sociale della Repubblica democratica tedesca è chiaro che non possiamo dire noi vi daremo dei soldi vi aiuteremo soltanto se potente devo un Paese democratico nel senso che intendiamo noi democratici come vogliamo noi
Non possiamo o gettare acqua sul fuoco così in queste iniziative dei paesi di oltre cortina è chiaro che doveva dimostrare coraggio e pazienza nere i nostri negoziati le nostre trattative con l'Est europeo
Per quanto riguarda la Polonia
Dobbiamo essere sicuri che possiamo fornire un'assistenza economica che vada ben al di là del tifoso
Di operazioni e di salvataggio che tenta servono soltanto a farsi attenere e buona propria coscienza
Che sembra tipici della destra europea non basta mandare questo tipo di convogli per assistenza d'emergenza alla Polonia è chiaro abbiamo bisogno di cooperazione coraggio e ripeto tolleranza non in senso paternalistico
Pensi nel senso nel senso che con un ritmo diverso tutti stiamo puntando a obiettivi che forse oggi come oggi sono distinti
Il ma anche sono tutti obiettivi
Congruenti coerenti in una fu in una frattura Europa più unita e dobbiamo considerare anche con interesse d'avvistamento tre prese com'è con i Paesi della CEE
è chiaro
Che non è ancora arrivato il momento sere accelerare i tempi io credo
Che da un punto di vista politico
Dobbiamo considerare che la NATO che di origine europea più USA e Canada non debba essere contrapposti maniera frontale all'altra fronte all'altro campo
Ma dobbiamo considerare che l'alleanza tra afferma fermate da sedici pretendibile indipendenti di non si tratta di dire che si è quindici Paesi della NATO più gli Stati Uniti
Noi partiamo di firme in Europa siamo quattordici Paesi chiede riescono alla NATO non siamo d'accordo su tutti i problemi ad deve avere arrivare a una maggiore avvicinamento per quanto riguarda i problemi economici e politici e militari forse non tutti
Negli Stati Uniti si sono resi conto di questa la situazione il fatto che la Cina e per molti aspetti
E esclude si allontana dalla dagli Stati Uniti siamo Paesi democratici siamo Paesi comicamente molto forti e sauditi non siamo più legati alla situazione di gratitudine per la beneficenza o comunque l'aiuto che ha dato che hanno dato agli Stati Uniti all'epoca del piano Marshall
Questa situazione nell'Europa occidentale ormai non non sussiste più in Europa orientale destra c'è la possibilità di eliminare di rimuovere differenze che sono state molto radicate negli ultimi quarant'anni ne siamo convinti fermamente convinti della necessità della opportunità di afferrare a volo queste possibilità queste occasioni senza precedenti
Abbiamo un programma leggenda di ampio respiro di lungo termine eccetto tutt'altro che completa dalla patata o dell'Ama strategia marittima Derna da tanti code Problemi che Paesi come Italia stessa che si terrà nell'Inter e ANIA devono affrontare
Certo termine il calendario no Presidente USA che l'Unione Sovietica si rende conto ora di queste possibilità che si aprono allevatori in tale all'Europa occidentale
E speriamo di poter fare a parte ricadente nostro dovere nostro contributo dobbiamo dire a voce che non abbiamo forse tutte le soluzioni media ma alcune risposte alcuni dei problemi
E possiamo cominciare a e sottoporre al metà fornire almeno alcune di queste risposte riducendo le forze riducendo le tensioni e puntando soprattutto sull'assistenza economica un organo programma di assistenza economica e sociale paesi dell'est europeo
Se riusciremo a fare queste compagnie se la sinistra europea Cozza
Concordare un'agenda un programma comune
Con unità di proposito che abbiamo già dimostrato per iniziative strategiche
Dico questo perché dopo il vertice di Reykjavik direi che rinasce obiettivi comuni sono abbastanza chiari a tutti allora dobbiamo essere coerenti anche per quanto riguarda le ambizioni economiche sociali del nostro continente
E come dicevo prima dobbiamo definire dark voce dal Cortona no a forma di atlantismo che che non porti a opporre gli USA a Doors ma
Faccia sì che l'Europa sia un continente globale che fa il la par la sua parte per quanto riguarda il suo contributo alla pace e la sicurezza grazie
Chiarezza per l'esposizione per
Il voto finale sul ruolo dell'Europa
La parola adesso al
Compagno Pieralli
Io sono io con le due relazioni
Che presentano una gamma molto vasta di punti di contatto
E delineano così per oggi e per domani obiettivi comuni della sinistra europea per spingere avanti il processo di disarmo di distensione e di cooperazione internazionale del nostro continente
Vorrei molto brevemente esporrà alcune considerazioni
Sul ruolo che possono svolgere alcune istituzioni europee
Nelle quali la sinistra è presente ed alle quali può affermare un suo progetto politico
Non parlo del Parlamento europeo ma di assemblee parlamentari diverse come quelle del quella del Consiglio d'Europa e dell'Assemblea della Unione Europea Occidentale
Se noi consideriamo come mi sembra opinione comune della sinistra che la sicurezza non è da raggiungere solo attraverso la riduzione degli armamenti
La eliminazione delle asimmetriche che in l'importanza decisiva il ristabilimento degli equilibri e la ristrutturazione in senso difensivo dell'esercito dei blocchi
Che oggi ripete obiettivo prioritario ma se si considera che il la sicurezza vuol può essere aggiunta anche attraverso una fortissima collaborazione in tutti i campi
L'intreccio sempre più stretto dei valori e degli interessi mi pare che possiamo attribuire per esempio a un organismo come il Consiglio d'Europa una certa una certa funzione
Già oggi fanno parte del Consiglio d'Europa ventitré Paesi europei ben al di là di quel di membri della comunità europea
Già ci sono scambi divaricazione contatti frequenti con i paesi dell'est europeo
Credo che anche attraverso le iniziative del Consiglio d'Europa
Possono esercitarci una pressione o non li uso al processo di democratizzazione in atto in alcuni Paesi
Dell'est europeo e che per alcuni di essi in un modo anche tumultuoso e contrastato che stanno facendo scelte pluraliste come ad esempio l'Ungheria
Debba esser data dal Consiglio d'Europa una risposta positiva alle loro avance
Di questi ultimi tempi mentre mi pare ragionevole proporsi di fare del Consiglio d'Europa l'istituzione comune
L'istituzione parlamentare comune di collaborazione di tutti i Paesi del continente più complessa appare la definizione istituzionale come ha rilevato Vittorelli nella sua relazione
Dell'organo più idoneo a gestire in modo unitario la politica del pilastro europeo della sicurezza nella sua accezione militare nella sua accezione la difesa
Di fare il dibattito non sia chiuso
Sei Sciacca gelo nell'intervista Newsweek delle scorse settimane si pronuncia decisamente perché questa istituzione sia l'UEO
E per o per una soluzione bilaterale all'interno della NATO e quindi esclude che sia la comunità europea
Al contrario il ministro degli Esteri spagnolo Fernandez Ordóñez
Presidente di turno della comunità
Ritiene siano da superare limitazioni imposte alla Schett dall'articolo trenta dell'atto unico per quanto riguarda la politica della difesa pur precisando che il suo governo non prenderà iniziative in tal senso
Le esperienze che io sto facendo come presidente del gruppo comunista all'assemblea della UE euro
Mi fanno ritenere che la UEO per svolgeva funzioni indicata nella relazione di Vittorelli sia stata finora che sia ancora un crebbe troppo esclusivo
Con un peso politico eccessivo dei due Paesi europee impossessi di un armamento atomico nazionale Restivo a collaborare con la Comunità europea
Geloso della sua prerogativa di unica istituzione europea nata per la difesa compito che tra l'altro non riesce ancora ad assolvere perché non l'aveva ancora paralizzata dallo scontro anglo francese sulla riunificazione delle seggi ora divise tra Londra e Parigi
E per ora tutta la cosiddetta riattivazione dell'UE ero sia risolta nella decisione presa lì perché non era possibile prenderlo altrove dell'invio delle flotte europee nel Golfo nel Golfo Persico
Quindi a me sembra che noi dovremmo lavorare l'ampliamento ai due nuovi paesi ricordato da Vittorelli non è stato
Facile Gran Bretagna e Olanda si sono opposte con una certa determinazione all'ingresso della Spagna per la sua posizione sulle armi atomiche
Ora si sta si presentano all'orizzonte due nuove possibili candidature che hanno però l'opposizione incrociati
La destra si oppone lavarli marca sempre per la questione delle armi atomiche e la sinistra si oppone alla Turchia fino a quando in quel Paese sarà aperta una questione di diritti umani che non può essere trascurata neppure nell'ambito della guerra
Per concludere su questo punto io non farei ormai scelta a favore della UE mi sembra preferibile
Per il momento spingerà alla cooperazione sangue comunità
Lavorare all'allargamento della UE paesi ai Paesi europei membri della NATO
Richiedere soprattutto un coordinamento delle polizie dei Paesi europei all'interno della NATO prima di tutto in funzione della trattativa di Biella sulle armi convenzionali e a doppia fa precisa ignoro
Non mi sembra ci siano dubbi tra di voi
Nel considerare questa trattativa il passaggio decisivo per la costruzione di una vera sicurezza nel continente e nel considerare che la partnership euro americana
Debba funzionare e sarà forse la prima volta in modo evidente nel corso del negoziato
Se vogliamo che sia così dobbiamo fare il possibile perché in questa vigilia di trattativa
Non vengano prese decisioni che Turpin ok in ostacoli supplementari ad un negoziato già difficile ma al quale il patto di Varsavia si presentavano il biglietto da visita
Dell'annuncio di una consistente riduzione unilaterale dei suoi armamenti
Mi pare di poter indicare due fattori diversi come ordine d'importanza ma due fattori di turbativa da mettere sotto controllo subito e che hanno un impatto negativo
Sull'opinione pubblica europea che nutre grandi speranze e non considera una malattia la cosiddetta febbre di Gorbaciov
Il primo concerne l'Italia e il Mediterraneo ma riguarda una decisione presa dalla NATO nel suo complesso
Mi riferisco al TAR al trasferimento a Isola Capo Rizzuto in Calabria
Dello stormo di F sedici americani che lasceranno la Spagna nel mille novecento nel dicembre del mille novecentonovantuno
E per il quale Gorbaciov fa già tempo annunciato la disponibilità a riduzioni compensative delle forze del Patto di Varsavia se questo trasferimento non ci sarà
Tra comunisti e socialisti italiani c'è stato inizialmente un voto diverso in Parlamento
Insieme però a una espressione di preoccupazioni comuni su due punti a a mio avviso essenziali cioè evitare squilibri unilaterali e non turbare il clima dei rapporti con i Paesi dell'Est
Ora però la posizione anche nel concreto le posizioni si sono ricomposte
Con il voto unanime o della Commissione esteri del Senato
Fatto proprio sempre all'unanimità dal consiglio regionale della Calabria e dai consigli comunali di Crotone di Isola Capo Rizzuto cioè dei comuni interessati attorno alla richiesta della moratoria di un anno
Prima di avviare la costruzione della base per gli F sedici impegnando il governo italiano e la NATO
A verificare l'avvio della trattativa di Vienna la possibilità di ottenere canto contropartite scelte allo scioglimento di questo squadrone ieri americani e mi pare che questo possa essere
Che a questa posizione ormai ricomposta della sinistra italiana possa essere chiesto un contributo in sede NATO anche della sinistra europea
A seconda pietra d'inciampo riguarda tutta l'Europa e oggetto di contrasti tra i governi della NATO riguarda appunto le cose sono state ricordate da tutti cosa che sta per ricordare a tutti la modernizzazione dei missili a corto raggio
Dalla portata perché sarebbe inferiore di soli venti chilometri a quelli distrutti con l'accordo in io considero da sottoscrivere le cose dette da Vittorelli dalla conclusione della sua relazione su cui si è soffermato Cervetti anche gli altri compagni che sono intervenuti credo che la sinistra europea
Dovrebbe proporsi
Una azione concertata per l'immediato
Perché il vertice NATO che si aprirà a maggio a trattativa iniziata per la riduzione degli armamenti ma ancora ai passi preliminari
Decida il rinvio di ogni decisione sulla modernizzazione dei missili Lands con una motivazione chiara non pasticciati
Cioè dicendo esplicitamente che questo viene fatto per favorire il successo del negoziato sugli armamenti in euro
Brasile
E grazie pesantissima Dinara Parona compagno Zagari
Compagno un breve intervento per esprimere la soddisfazione per questa riunione
La riunione che ha avuto una lunga gestazione
Che arrivate in torto
E per congratularmi con i due relatori compagno Vittorelli
Benetton
Il compagno redattore comunista
Boffa in quale effettivamente ha apportato un contributo sopra cui io qui vorrei salvare perché noi non dobbiamo assolutamente pensare che questa riunione possesso del bene chiusa fino al discorso tecnico strategico la riunione che deve avere effettivamente la sua prospettiva politica
Perché come è stato già detto il nodo sinistra sicurezza Europa è un nodo fondamentale
Si parla finalmente di una sinistra europea questa sinistra europea può avverte un valore se effettivamente è una sinistra europea capace di inglobare
Una visione generale delle cose e definire questa sicurezza come deve essere definita dice Boffa nella sua relazione l'aveva già detto verità eravamo già stati d'accordo su questo punto del convegno che abbiamo dedicato questo problema al movimento europeo
Che la sicurezza ha buttato di concetto noi non possiamo più considerate la sicurezza come era stata considerata che altra volta cioè sicurezza da abbiamo detto sicurezza con cioè sicurezza con vuol dire che noi stabiliamo un rapporto con l'altra parte per una sicurezza comune non solo alla nostra sicurezza ma anche la sicurezza dell'altro
E approfondendo questo problema ci arriverò ovviamente molto lontana
Io voglio fare un esempio solo si è parlato poco fino a questo momento della aspetto periodale diciamo del fianco Sud
Della NATO come qualcuno dice
Ebbene io mi domando se noi storicamente anche qui non siamo indietro
Mentre si forma una specie di cede il Maghreb che noi abbiamo auspicato che abbiamo certo senso aiutato a costruire se noi non ci troviamo in ritardo anche rispetto a questi problemi
C'è un problema che implica la nostra sicurezza
Dobbiamo dirlo con estrema chiarezza
Non è assistiamo
Da tempo a questo degrado
Del mondo che sta di fronte a noi dell'Africa
Demografici dicono l'Africa sarà raddoppiata nel giro di un numero abbastanza piccolo di anni tra cinquecento milioni e apre un miliardo io africani sappiamo che sulla costa settentrionale dell'Africa ci sono Paesi che hanno sessanta sessantacinque per cento dei giovani al di sotto di venticinque anni
C'è quindi una deriva formidabile dall'Africa verso l'Europa
La deriva continentale ma il senso umano
C'è tutto il problema degli immigrati
Problema degli emigrati è forse è il problema
Fondamentale più urgente quello che ci preoccupa di più quello che dobbiamo analizzare esaminare meglio si tratta di vedere come noi possiamo fare entrare io migrati
Discutiamo nel Parlamento europeo se si riconosce il diritto all'immigrato che già qui di poter partecipare votazione comunale e via dicendo ma c'è il fondamentale problema sociale
C'è il problema umano di darvi una condizione umana tra di noi
E poi c'è l'altro fondamentale problema poiché noi non potremmo assorbire una decina di milioni soltanto di africani in un periodo di tempo molto breve c'è il grande problema
Riportare nello sviluppo in questi Paesi
E questo è un tema che riguarda la nostra sicurezza
Io esprimo una mia preoccupazione
Dopo la fine del conflitto Iran Iraq molti hanno pensato che tutto fosse finito che cioè questo fondamentalismo islamico di cui si era tanto parlato
Avrebbe avuto un momento di Stasi e poi ci sarebbe stato l'inversione verso forme diverse di collaborazione scelte non possiamo pensare a soluzioni di questo genere
Questo è uscita della durante il male questa condanna a morte proclamata
Di questo scrittore anche lo inviano e la dimostrazione evidente che il fondamentalismo islamico Ria acquisisce
Una posizione di lotta che non ebbe diversa da quella che avevi un principio di quella che si è manifestata nel tempo
Ebbene chi di voi ha parlato con dei giovani che hanno studiato nelle università
Italiane europea francesi Montpellier io ho avuto alcuni incontri ebbene questi giorni vi dicono va bene
Siamo avevamo tentato di essere data visti oggi se vogliamo trovare la gente dobbiamo dalle moschee e esiste quindi una minaccia
Boffa parla
Intelligentemente di percezione della minaccia e percezione della minaccia vuol dire rendersi conto
Di un attacco alla sicurezza perché quando noi parliamo di sicurezza parliamo di sicurezza dell'Europa ma ma abbiamo di sicurezza degli europei dei cittadini europei che fanno parte dell'euro
Ebbene lo stato dell'Europa
è uno Stato lacrime voler rispetto alle nostre aspettative
E l'Europa
è un'Europa che vive un suo secondo miracolo economico che convinto che non ci saranno più cicli economici che cioè dopo le vacche classe non verranno più le Marche le vacche magre e cultura troppa quindi
Pecche
Disponibile a rimanere delle posizioni in cui si trova quindi inquadrata nei rispettivi nazionalisti per un certo tempo anche se una strada importante se è stato aperto
E di questo ci preoccupiamo in modo particolare perché quando noi diciamo che la politica di sicurezza l'altra insicurezza europea dei al progredire lecito paghiamo attraverso quali istituti se non si realizza un'unità politiche d'Europa beh ci domandiamo dove la forza
Che può portare a questo risultato
E la forza che può portare a questo risultato indubbiamente sta nelle istituzioni
E non passiamo Lino del discorso come questo sulla Europa sulla sicurezza
Come sinistra non riferirsi a questo elemento fondamentale che d'altra parte siccome un che è il punto fondamentale delle istituzioni
Noi abbiamo posto accerto due punti problemi salti alla base dalla nostra battaglia alla definizione siamo qui
Io la sicurezza europea
Un altro la moneta europea ma nessuno di questi due problemi ovvero una soluzione se effettivamente noi non troviamo il modo
Politico di dare questa soluzione
Cioè di creare quella che si chiama l'unità politica
Allora viene l'altro interrogativo che pone Boffa
L'interrogativo
Ma la politica estera non può avvenire prima della politica di difesa
Vedere la mia impressione è che questo sia un po'il discorso dell'uovo e della gallina lo sappiamo
Se la politica estera deve avvenire prima della politica della difesa probabilmente sono due politiche ci si possono sviluppare contemporaneamente insieme anzi debbono progredire insieme
E devo dire non solo queste
E allora bisogna pensare un momento
Al discorso della cooperazione politica
Perché allo stato attuale delle cose
Vediamo che
Le forze che sono contro
La realizzazione di unità politica europea le forze che sono schierate
Dal momento poi c'è la dichiarazione di guerra Deproducers dalla signora Thatcher contro
La politicizzazione dell'impresa europea queste forze sono alla Stark dappertutto
Ed esprimono l'interesse che ha è grande capitale hanno le grandi forze economiche organizzate di creare la loro euro
Quella che noi chiamiamo l'Europa delle multinazionali
Qui nasce
La zona di libero scambio copre qualcuno dice Hong Kong
E poi non solo a un congresso perché evidentemente un'Europa in quelle condizione sarebbe ben accetta
Minacciata gravemente t'attacchi del tipo di quelli il figlio ho fatto balenare prima
Mi occupo di terrorismo per il Parlamento europeo so quanto potrebbe essere grave una minaccia che venisse
Ancora dagli Hezbollah
E potrebbe venire perché se noi oggi possiamo dire che molte cose nuove sono venute che la guerra probabilmente come guerra ha ormai raggiunto la sua figlia naturale
Non possiamo dire che queste forme di guerra
Che sono le tipiche guerre del del terrorismo la guerriglia siano state bandite per sempre e se questo è vero
Evidentemente avremo un'Europa
Arci soddisfatta per delle ragioni economiche estremamente debole nei confronti di una minaccia come può essere che la minaccia io
Di un attacco terroristico
Tutto questo ci dice che cosa qualcuno ha detto qui urgenza
Qualcuno ha detto qui non dobbiamo perdere del tempo
Qualcuno ha detto avremo sei mesi avremmo forse più di sei mesi ma è una battaglia che deve essere immediatamente impegnata e deve essere la battaglia di forze politiche che si sono consapevoli della vastità del problema e dell'immensità della responsabilità che stanno sulle nostre spalle
Ecco perché questa riunione è una riunione valida se la prima di tutto una serie di riunioni perché porta il Liga di battaglia forze politiche che sono state in situazioni stranianti per diverse ragioni per molto tempo ma che in questo nuovo dinamismo impresso da questi che grandi avvenimenti
Internazionali questa
Sto scioglimento di più questi due grandi gui acciaio che sono i due ghiacciai
Gli Stati Uniti d'America dell'Unione Sovietica che però credo no
Nel mondo Pedemontana una situazione di fluidità per cui si impone dinamismo quella forza politica creazioni di forze politiche
Obiettivi chiari
E il primo obiettivo che noi crediamo di porre in questa situazione l'obiettivo della creazione
Di una forza politica data ad affrontare questi problemi ebbene abbiamo la comunità europea
Abbiamo la cooperazione politica è stato detto nel momento in cui è stato siglato l'atto unico che la cooperazione politica verrà anche trasformata per ora non c'è più un piccolo segretariato
Auguriamoci si dice sia una forte
Cooperazione politica che questa cooperazione politica finalmente si faccia carico anche dei problemi della difesa anche dei problemi dell'ordine interno che certamente si porranno saranno una nuova grande sfida di euro grazie
Il PdL
Veltroni del tempo dare una parola adesso ad un rappresentante del labour Party di Olanda responsabile per le politiche europee Paul Scheffer
Ben più lunga
Grazie presidente hanno del partito laburista olandese del suo istituto di ricerca venga zio per avere la possibilità di dare un contributo a questo dibattito sulla
Sinistra sicurezza dell'Europa in atto oggi in questa sede
Vorrei mettere in comune con voi e con le sue pressioni sulle delle sui dilemmi meriti legati alla politica europea per la sicurezza
E
Parlare un attimo delle io rapporti queste Ovest a Ovest a quello che abbiamo avuto come sviluppi con modifiche nell'ambito dell'Europa occidentale dell'annata
E l'incidenza che questo assoluto tra l'Europa in generale
Penso che si possa di senza dubbi senza tema di spesa smentita degli anni ottanta sono caratterizzati da politiche più dipendente dell'Europa per quanto riguarda la sicurezza
Sì cioè e chi considera che questa Europa più sicura questo però il mito della sicurezza europea sia un ennesimo rituale penso che queste persone possano essere smentite
Vediamo che non c'è una evoluzione naturale ma una transizione molto netta un plastiche per scissione per quanto riguarda la la sicurezza europea
Nonostante l'allargamento del alla cooperazione in tutta Europa la situazione sembrava bloccata
Per la parte non c'è modo di tornare indietro a quella che era la Germania e discussa senza nessuna fessura che ci senza nessuna crepa che c'era nei primi anni della nata secondo
Le più persistenti riscontri internazionali nell'ambito del Europa occidentale stessa sembra da bloccare un pochino all'Europa
Quindi considerando Procida dall'analisi della situazione attuale in Europa direi che l'unica possibilità sia un compromesso
Della precedente alle nell'ambito della NATO per quanto riguarda i problemi della sicurezza
Penso che ci siano urgenza sempre maggiore che si può percepire dei vari partiti socialisti socialdemocratici europei come possiamo vedere da quanto è stato dichiarato
In appello dell'incontro io l'OCSE una sorta di cooperazione dei partiti socialisti e socialdemocratici dei paesi membri della NATO del
Nato a vorrei
Legge un Peraga fa di questo documento documento forse che non è noto come miti meriterebbe in questo documento dall'OLAF si fa appello a una modifica per il cosiddetto a tratti Badrane il parto
No
Di scambio Atlantico ribadendo che il la validità vitalità future da nostra alleanza si base sulla sulla possibilità di è vero una compartecipazione equa per quanto riguarda o neri e responsabilità questo è possibile soltanto tramite la formazione di una forte colonna di un pilastro europeo
E in modo da garantire la struttura per la sicurezza europea la forza dell'Europa deve servire appunto a questo obiettivo di proiettare gli interessi degli obiettivi europei tutto il mondo
Questo è stato
Documento questo appello piuttosto di Colosio piuttosto deciso è stato accettato e controfirmato dai delegati presenti
Dicevo che c'è questo senso di urgenza crescente
E
Questo è un elemento che c'è ma che vada alimentata innanzitutto l'obiettivo della sicurezza europea secondo noi
Così severo smantellare d'eliminare le distorsioni che ci sono stati dei rapporti fra Stati Uniti e una voce in tali in passato il motivo precipuo prevalente per riorganizzare e ristrutturare l'alleanza
Ha già antica così come esiste oggi ha ribadito corroborato le mutamenti strutturali che ci sono in atto della comunità del Patto Atlantico
Mutamenti dinamici
Che prescinde da un certo senso del mutamento in atto debba nel contesto resta a ovest e questo lo vediamo con chiarezza se teniamo presente che il dibattito sulla sicurezza del dopo centrale nato ben prima della Cisa di Corbaccio affaires dei suoi discorsi delle sua apertura all'Europa il problema del sì queste nucleare il collegamento
Per le armi nucleari fusa USA Europa è un problema la preoccupazione costante dell'alleanza atlantica e anche i problemi economici e sociali nell'ambito del Leanza Atlantica sono un problema ricorrente accusa ancora in attesa di soluzione ancora ai giorni nostri
è innegabile che gran parte del disagio dei paesi occidentali sono collegati agli sviluppi che ci sono stati dei rapporti USA URSS negli ultimi decenni
C'è stata un'ambivalenza della critica mossa dell'europea la politica USA questo sa indicare però che i problemi reali le esitazioni reali vanno spostate altrove questo disagio da parte europea sta a indicare ai sperimenti anzitutto l'allentamento dei legami fra USA Europa secondo nella frustrazione che all'Europa centrale oggi per la sua incapacità di incidere in maniera forte decisa sui rapporti Est Ovest quindi motivo per discutere la politica europea per sicurezza deriva appunto è legata a questa duplice critica da una parte molti spiegano che un rafforzamento della politica di difesa dell'Europa occidentale
Alimenti indurrà agli Stati Uniti a
Impegnati in circostanze storiche molto diverso e molto mutate
A favore della difesa europea d'altro canto la seconda sospese si spera che la politica e si presero per più indipendente aumenti darà alla Europa una maggior peso decisionale nel in ambito nato nel contesto nato
E questi due motivi residuo direttivi non sono facilmente conciliabili com'è chiaro a tutti chi considera un maggiore apporto da parte d'Europa come soltanto uno strumento per mantenere i legami storici fra Europa occidentale Stati Uniti hanno una secondo noi una interpretazione molto strumentale del ruolo dell'Europa occidentale l'Europa accidentale consigliata settanta la segue di oggetto della politica per la sicurezza europea che invece ribadisce sottolinea
Importanza che a la una Europa sicure nella più integrata stanno a indicare che l'Europa occidentale è un soggetto di questi rapporti in ambito NATO
Allora cosa possiamo fare per conciliare queste due obiettivi queste due prospettive così divergenti sulle due sponde dell'Atlantico diciamo da quello che abbiamo modo di vedere nero e di dire noi il fatto di avere una equa distribuzione dell'impegno e del lavoro nella in ambito NATO potrebbe attenuare divergenze ma gli Stati Uniti hanno una posizione tutto diverso per quanto riguarda la divisioni iniqua o poco paritetica del lavoro in ambito nato né il negli Stati Uniti si parla di una che suddivisione Tuatha per quanto riguarda le dispense i finanziamenti alla NATO ed europee parlano di Uderzo divisioni migliore più equa per quanto riguarda la responsabilità politica
Quindi delle parti si parla di perché specie dagli oneri finanziari economicità datate si parla di una compartecipazione più equa più equilibrata alla escluse vita in chiave politica
Noi vogliamo una maggiore influenza politica senza esprimere in
A chiare lettere
La
Il rifiuto del Prodi riuscì a dare in cosa che aumenterebbe le frizioni gli attriti degli Stati Uniti invece il fatto che gli Stati Uniti inciso soltanto sulla necessità di una copartecipazione più equa alle spezie legati all'annata sta soltanto a ribadire la posizione subalterna diciamo dell'Europa nei confronti della i satelliti per quanto riguarda la nato il prode lasciare in il la compartecipazione alle specie dell'annata non è il tema principale del vostro incontro comunque finora scienziati molto eversivi riguardo a questo problema è chiaro che gli Stati Uniti non esprima anime
Mi era chiara corretta il problema del brodo e lasciare in tutti i suoi aspetti
In ambito di riunione dell'Alleanza
Atlantica
Abbiamo detto che dobbiamo trovare delle forme di compartecipazione alle spese più coerenti più assicura equilibrate marcia ha detto dobbiamo tener presente il fatto che noi dobbiamo accettare quello che che dagli Stati Uniti di partecipare di più a queste specie della NATO
Penso che questa compartecipazione federata si possa fare in due modi soprattutto primo con negoziati per quanto riguarda le Armeni convenzionali con una riduzione graduale e progressiva dei bilanci degli stanziamenti per la difesa secondo Conone armonizzazione una standardizzazione per quanto riguarda il contesto in cui tutto l'Ovest europeo
E questo aprirà la strada
Che reale premesse per poter ridurre l'investimento e degli Stati Uniti della difesa europea vere una specie più equilibrata in nell'ambito della NATO senza dover aumentare i bilanci sentimenti per la difesa dei paesi dell'Est dell'Ovest europeo cosa che al momento sentiamo di potere esclude totalmente questo quanto detto finora riguarda i rapporti a ovest a Ovest
In che modo o questa esigenze di una migliore e più incisiva politica pezzi questi Europei incide sui nostri rapporti e sta a ovest
Innanzitutto abbiamo avuto delle modifiche strutturali nell'ambito della NATO all'origine di tutto questo dibattito sulla sicurezza europea europea
Ed è inconciliabile con l'idea di trasformare l'annata di dare maggiore influenza all'Europa nell'ambito del della NATO questo chiaramente e e dovrebbe servire a favorire una maggiore stabilità una maggiore collaborazione per quanto riguarda i Paesi dell'Est e dell'Ovest europeo prima a bassi livelli Parimbelli sempre più elevati
Dobbiamo considerare le possibilità
Di incidere sui rapporti sta Ovest in Europa tramite la sua posizione
E prima su scala moderata su scala modesta c'è chi pensa che ci possa essere una forma di meningite azione politica anche e a partire dall'Europa occidentale con i rapporti sempre crescenti anche con i Paesi del Patto di i versi aria c'è chi pensa che questo processo di me citazione dei paesi del Patto di Varsavia potrebbe essere stimolato agevolato in qualche modo dall'Europa più India e dipendente
Direi che questo esagerare demente il ruolo e l'importanza che può avere il nostro comportamento come europee nei confronti dell'Europa del dell'Est
E diano che c'è un processo autonomo in atto per quanto riguarda i Paesi dell'Europa orientale e l'URSS
E e anche per quanto riguarda il Sistri il partito unico in politica in questi Paesi c'è tutto un processo di rinnovamento
In atto in questi Paesi di una processo di rinnovamento che in atto dei paesi del Patto di versare non ceto dei paesi della a Leanza Atlantica quindi dobbiamo a considerare con maggiore senso delle misure le nostre possibilità come paesi dell'Ovest europeo di incidere sull'Est europeo
Non dobbiamo dimenticare che la dinamica dell'integrazione europea
E per quanto riguarda l'Est europeo è sempre stato così a te con sospetto con riluttanza dall'Unione Sovietica in passato ci si preoccupa molto per l'integrazione economica e adesso in il anni molto recenti però visto una reazione molto rigorosa da parte e del è Unione Sovietica il rito ordinario dell'unione delle europeo occidentale ad esempio due quindi non è affatto evidente che integrazione delle rappresentate quanto riguarda la sicurezza sia un processo spontaneo
Che aumenterà comunque o ridurrà che procederà consiglia progredire comunque e che servirà a ridurre le tensioni gli attriti con l'Est europeo questo non è un fatto automatico diventerà molto da quella che sarà la nostra posizione politica
Un commento per concludere per la nostra politica secondo noi l'Europa occidentale debba avere molta più voce in capitolo l'infanzia molto decisione non negoziare
Le armi nucleari e Comense anali dislocate sul territorio europeo dire che dovrà progettare c'è un largo consenso dall'alto unanimità per quanto riguarda il blocco delle armi nucleari e soprattutto o per quanto riguarda i paesi della sinistra dei in Europa
Soprattutto continuare i negoziati con i missili a più corto raggio non pensiamo che sia un'idea molto saggia avere un collegamento formale fra negoziati per il disarmo nucleare e negoziati per il disarmo convenzionale
Comunque prendere certamente ovvio evidente
Che
Se vi sarà una ristagno nell'ambito della disarmo convenzionale
Non abbiamo speranze di arrivare facilmente e velocemente a un disarmo nucleare completo è chiaro che sono degli argomenti i distinti ma con un legame molto evidente
Sì fra disarmo nucleare disarmo convenzionali
è chiaro che l'Europa dovrà avere una influenza maggiore una maggiore voce in capitolo per quanto riguarda il disarmo e nucleare e convenzionale e dà il suo contributo per verificarne la pace a parte diciamo c'è molto da fare per quanto riguarda l'indipendenza economica l'interdipendenza economica gli scambi culturali
Noi siamo convinti che soprattutto nell'ambito degli scambi culturali in Europa al di là di qualunque divisione prepolitica potevano ottenere risultati molto importanti
Siamo veramente colpiti da quello che viene attualmente in e Cecoslovacchia quater condanne limpidamente di alla pensiamo che l'Unione Sovietica
Dovrà arrivare a una convergenza graduale con nei confronti di tutti i Paesi d'Europa per la maggiore libertà culturale grazie uccidere prima di dare la parola all'ultimo intervento della mattina Marta Dassù direttrice del
Del CESPI voglio avvertire coloro che sono iscritti a parlare che parleranno il pomeriggio per il pomeriggio prevediamo dunque il dibattito gli interventi di
Il segreto interventi degli degli esponenti politici italiani che questa mattina non hanno ancora parlato di stranieri come Pier condotte come il compagno
Cher
Delle sapete la parola a Marta Dassù io vorrei insistere su un punto già toccato in vari interventi la necessità di una Ostpolitik europea
Per il momento una impostazione politica
Comune
Della politica verso destra non esiste di fronte ai mutamenti avviati dal morso di Gorbaciov e di fronte con ai cambiamenti in atto in alcuni paesi dell'Europa orientale i paesi dell'Europa occidentale hanno reagito con politiche nazionali
L'assenza di un Ostpolitik europea mi sembra grave per almeno tre ragioni
La prima è che senza un ulteriore sviluppo della seconda distensione del dialogo politico fra Est ed Ovest anche nuovi progressi nel campo del disarmo saranno più difficili
La seconda e che di fronte ai negoziati sulla riduzione degli armamenti l'Europa occidentale si troverà facilmente divisa se mancherà una visione comune del futuro politico dell'Europa da terza ragione è che l'occasione storica di un cambiamento dei rapporti fra le due metà dell'Europa potrà andare perduta se l'Europa occidentale non sarà in grado di operare a favore di uno sviluppo reale della distensione con veste a favore cioè di un la prospettiva verso cui la nuova amministrazione americana dimostra per ora un atteggiamento scettico in effetti mi sembra che mentre la prima distensione non sia stata in grado né di arrestare i processi di riarmo in Europa
Né di favorire un'evoluzione democratica delle società dell'Est ed è abbastanza probabile che parte delle ragioni del suo fallì
Entro si hanno proprio qui la seconda distensione sembra nascere dalla possibilità di progressi sostanziali su entrambi questi piani
Si tratta di un'occasione che ancora lontana da essere realizzate concretizzata io penso però che la sinistra europea abbia delle responsabilità decisive in questo senso
Delle responsabilità che richiedono appunto da definizione di una Ostpolitik realmente comune
Io vorrei citare in modo molto rapido quelli che mi sembrano alcuni punti essenziali su cui costruire una Ostpolitik europea su quelli cercare cioè una sorta di minimo comune denominatore fra le forze della sinistra europea
Parlerò soprattutto dei punti relativi alla sicurezza e agli aspetti politici dei rapporti Est Ovest lasciando da parte altri punti peraltro molto importanti come la cooperazione economica
Un primo punto è che l'evoluzione democratica dei Paesi dell'Est costituisce una premessa decisiva per tentare di superare le barriere ereditate dalla seconda guerra mondiale
Il problema naturalmente è se sia possibile influire dall'esterno su questa evoluzione
Come è ovvio come ha ricordato anche Scheffer le possibilità di influenza esterna sono limitate qualunque processo di cambiamento perché sia reale deve nascere da una di
Amiche interno ai Paesi dell'Est ma indispensabile imitare una strategia che incoraggi le riforme del sistema politico premiando le spinte al pluralismo
Questa strategia potrebbe a me pare essere fondata su questi punti primo una dichiarazione esplicita a favore della democratizzazione dei Paesi dell'Est
Da cui risulti che nessun visione di una futura Casa comune europea
è pensabile al di fuori di una evoluzione in questo senso in sostanza io credo che una europeizzazione selettivi da che investa la cooperazione economica e la sicurezza ma non i sistemi politici non sia a lungo termine sostenibile
Secondo una politica di differenziazione nei confronti dei Paesi dell'Est che si stanno muovendo con ritmi diversi nelle loro riforme o non riforme del sistema politico una politica di differenziazione potrebbe sul mare come parametri positivi a cui commisurare una serie di incentivi il caso del Paese più avanzato Bulgheria terza lo sport per sviluppare i contatti fra le società e non solo fra i governi uno sforzo che ha prospettive sicuramente molto migliore di quanto non fossero negli anni settanta
Quarta l'avvio di una politica di cooperazione economica con l'Est che utilizzo sostenga lo sviluppo delle riforme economiche interne contribuendo fra l'altro a moderare negli effetti destabilizzanti a breve termine sono Duck do comuni sull'idea che sia necessario un programma di assistenza economica e sociale in un certo senso integra
Per concludere su questa dimensione politica deve politica e ora però a dire che
L'interesse per una reale democratizzazione delle società dell'Est
Potremmo nascere ad aver spento da quei partiti della sinistra che hanno avviato un ripensamento della loro strategia di riforma attorno ai nodi della democrazia sociale ed economica
Sia da Ovest che a destra esiste quindi partendo entourage mente da premesse molto diverse una sfida comune che potrà caratterizzare in modo peculiare la nuova Ostpolitik della sinistra europea
Una seconda aspetto della di una Ostpolitik corporea riguarda naturalmente la politica di sicurezza
Credo che non sia necessario insistere ancora sulla concezione generale da cui la sinistra può e deve muovere l'idea di una Arezzo la comunione fondata in gran parte su strumenti politici un'idea che viene valutata positivamente anche da parte sovietica
Il problema mi pare di come riuscire a tradurre questa concezione generale in un approccio concreto e con una nei negoziati sul controllo sulla riduzione degli armamenti pensato si potrebbe trovare una base di accordo attorno a questi punti
Primo lo sviluppo di concezioni di difesa difensiva come obiettivo centrale dei negoziati sulle forze convenzionali in Europa
Questo naturalmente imprecano inclusione nel negoziato di Vienna degli aerei cioè di sistemi che sono esclusi per almeno in una prima fase del negoziato e una ristrutturazione delle forze del due alleanze nel senso che la mente difensivo credo che su questo punto il le decisioni annunciate da Gorbaciov farla non siano di un valore sostanziale
Seconda elettiva delle armi nucleari da campo di battaglia
Terza l'apertura di negoziati paralleli sulle forze nucleari tattiche con un deciso no alle tesi eletti relative all'anno ad ornamento quarta la prossima creazione di conseguenza in corridoio denuclearizzato sul fronte centrale europeo
Punto la rinuncia al primo il Museo della STET nelle nella strategia nucleare dell'annata un punto di come fosse oggi si parla meno ma anche mi sembra decisivo però però per andare nel senso indicato da un mio c'è una riforma molto precisa di con la strategia della flexible Weapons la strategia della risposta flessibile della NATO che come ha dimostrato tutta la vicenda degli euromissili non ha effettivamente più ragione di esistere perché i suoi presupposti si sono modificati
E di un figlio anche era peggio il rispetto del trattato Abm che al successo dei negoziati sta mi sembra più difficile che la sinistra europea possa appoggiare nel suo insieme vista per esempio la posizione dei socialisti francesi una prospettiva di denuclearizzazione completa dell'Europa del resto va in questo senso cioè nel ritenere che ne ha difeso l'operazione in quella necessaria la presenza di armi nucleari il recente manifesto proprio la volta dei partiti socialisti europei
Questo lamento montando però mi sembra che sia possibile condividere gli obiettivi che ho accettato solo per ciò che ci si è possibile muoversi lungo quel tipo di agenda
Cercando di spingere in questo senso anche nel dibattito interno atlantico
Nello stesso tempo la sinistra europea dovrebbe cominciare ad elaborare più attivamente una propria visione della difesa europea senza lasciare che tutta la questione del pilastro europeo della NATO credo di fatto gestito dai governi esistenti
Io non ho tempo naturalmente per città per parlare anche di questo volessero citare molto rapidamente tre punti il primo ed auspicabili pagati la comunità europea posso in prospettiva a diventare la sede istituzionale della politica di sicurezza europea
Il secondo è la necessità di puntare verso la standardizzazione loro periodo gli armamenti che consente ulteriori tagli delle spese militari in un contesto di mutamento dei rapporti con l'estero
E terzo e la necessità di un approccio comune al problema della riconversione dell'industria i militari un problema anche questo poco citato ma che sicuramente farà parte del futuro dell'euro
E infine vorrei imparare al momento della deplorevole Bardem scegliere in perché perché affamato a cui ha fatto riferimento Shepherd solo per riprendere con una proposta di pittore Brusca mi sembra se non altro margine Mirante
Vista la pretesa di questo dibattito su vada in scena Ellison peso delle pressioni che vengono e verranno sempre di più dagli Stati Uniti in un contesto di tensioni commerciali per il ritiro delle truppe dall'Europa
è perfettamente inutile aspettare che ciò avvenga in modo traumatico e unilaterale e molto più ragionevole come mi sembra sostenga ragionevolmente bozza discutere un piano congiunto con gli Stati Uniti che permetta di prevedere una riduzione delle forze americane in Europa all'interno dei negoziati con mousse
Probabilmente una riduzione non solo otto ad un certo livello avviso il valore simbolico della presenza americana ignora occidentali grazie
Cari amici ne abbiamo concluso così con l'intervento di Marta Dassù sulla seduta di questa mattina ci rivediamo questo pomeriggio
Alle tre e mezza con Prodi tolleranza
E questo pomeriggio si svilupperà il dibattito e come annunciato avremo gli interventi più politici del da parte italiana
Segretario e vicesegretario del partito Napolitano eccetera
Non è nel tempo cominciamo subito
Con l'intervento di Gianluca nel noto ricercatore del CESPI
La funzione
Bene comincio
Da un paio d'anni a ritmo accelerato stanno venendo sua scienza nazionale cose realmente nuove e se sono sotto gli occhi di tutti i presenti a tutti ed è inutile farne l'elenco vorrei solo sottolineare come per la prima volta dal dopoguerra in poi si può finalmente intravedere la soluzione di vecchi nodi e di vecchi problemi che finora hanno avvelenato il panorama internazionale
Non so se questo processo riuscirà ad andare avanti e fino a dove sono convinto però che un'occasione da non perdere e che bisogna fare di tutto per coglierla
L'umanità ha bisogno di risolvere in modo pacifico e contrattuale i vari problemi di politica internazionale
E sono tutti secondo me problemi solubili se li si guarda con una certa lungimiranza
Per dedicarsi ai veri problemi del futuro
I problemi di un mondo che fra trent'anni avrà otto miliardi di persone alle quali si voglio assicurare un livello di vita non indecente
A questo proposito voglio solo ricordare che uno sviluppo del genere comporta comunque malgrado tutti i risparmi possibili forti aumenti dei consumi di energia
Ciò significa anche forti aumenti dei processi di combustione con il risultato di accrescere il cosiddetto effetto Serra che ha sicuramente conseguenze ambientali negative
Come si possa risolvere questa contraddizione tra sviluppo necessario per il benessere di tutta l'umanità e impatti ecologici negativi non lo so ma è certo che i veri problemi che abbiamo di fronte saranno di questo tipo
E dovremo dedicare tutte le nostre energie risolverli
Se è vero come credo che bisogna fare di tutto per favorire l'attuale buon momento internazionale e per consolidarlo su quali direttrici si deve cercare di agire sul piano tecnico militare prima di cercare di rispondere a questa domanda vorrei esprimere la mia convinzione che sono sempre predominanti rispetto ai fattori tecnici i fattori politici e che non c'è possibilità di pure soluzioni tecniche questo vale anche per la sicurezza
Essa dipenderà sempre in modo primario dalla grande politica ma è anche ovvio che se si crea una più stabile realmente diversa situazione di base dal punto di vista tecnico militare
Si dà anche un sostanziale contributo al consolidamento dei progressi politici
Sul piano militare credo che ci si debba concentrare si debba concentrare l'attenzione su quattro grandi temi
Il primo è quello delle armi nucleari tattiche in Europa
Io credo che il declino del ruolo delle armi nucleari tattiche sia irreversibile
I motivi di fondo sono due
Primo il fatto che malgrado tutte le raffinatezze tecnologiche minore potenza maggiore precisione
Minore fallout radioattivo una guerra nucleare anche solo tattica non può essere vinta e verosimilmente non può essere controllata l'unico affetto certo e che ci sarebbero grossissime distruzioni
Il secondo motivo è il fatto che l'opinione pubblica europea è nettamente contraria queste armi
Di questo la classe politica almeno in Occidente non può non tener conto
In una situazione del genere pensare come fanno gli Stati Uniti alla modernizzazione dell'Enza mi pare del tutto sbagliato
La prima ragione si dice della necessità di modernizzazione e la netta superiorità sovietica
Mille duecento mille trecento missili nucleari contro ottantotto Lance
In Europa
Va bene
In questo caso come troppo spesso si prendono le cifre che fanno comodo
Queste quantità sono quelle delle piattaforme di lancio
Se si passa al numero dei missili la fonte del Sipri
Si vede come la NATO disponga di seicentonovantadue Lance
Su ottantotto piattaforme di lancio che anche in Italia ci sono cinquanta Lance su sei piattaforme di lancio
E il patto di Varsavia di due mila sessantasette missili di vario tipo
Con gittata inferiore a cinquecento chilometri
Una situazione numericamente sempre squilibrata
Ma con un rapporto di tre a uno e non di tredici o quattordici a uno
Va anche ricordato che questi quasi settecento Lance costituiscono da soli un potenziale distruttivo
Assolutamente spropositato
Una seconda ragione addotta per la modernizzazione e quella della gittata
Che si vuole ben oltre gli attuali centoventi chilometri
Ma vicina ai cinquecento in analogia con buona parte dei missili sovietici
Questa in teoria non è una ragione senza fondamento
Alla risposta questo squilibrio
In realtà abbastanza marginale mi pare chiara
è come prima mossa lo smantellamento dei missili sovietici in più e a più lunga gettata quella che si è quello che si deve chiedere
In generale per le armi nucleari tattiche non esiste ancora una sede negoziale
Le trattative non sono quindi certo imminenti
Ma fin da adesso le forze politiche interessate a un progressivo disarmo devono studiare della bora are meglio una strategia di scelte prioritarie per la riduzione con l'abolizione di tali armi
Bisogna pensare prima le armi nucleari tattiche a breve raggio come le artiglierie coi missili a terra
O invece Aglieri a doppia capacità
O sono meglio riduzioni contemporanei
Questo tipo di ragionamenti va inserito in un quadro che comprende le armi convenzionali
E il futuro della strategia e delle organizzazioni di difesa
Il secondo tema importante quello del controllo degli armamenti
Sulla trattativa strategiche bastona cenno
Io credo che fallita clamorosamente secondo me prevedibilmente per la sua follia promette Ica iniziativa di difesa strategica
Si è aperta la strada per un accordo di riduzione del cinquanta per cento dei vettori offensivi americani e sovietici
L'accordo potrà arrivare più presto o più tardi ma non credo si debbano avere grandi dubbi sull'esito
Anche se si dovranno superare grosse difficoltà come quelle che riguardano i missili cruise lanciati dal mare
Problemi più complicati si porranno più tardi quando si cercherà di ridurre ulteriormente le armi strategiche
Ed entreranno in gioco anche gli arsenali di Francia Gran Bretagna e Cina
Di particolare interesse mi pare soprattutto la questione dei negoziati convenzionali
Che si stanno aprendo
Ti Conventional stabiliti torso
A parte l'interesse politico
Che è evidente perché si tratta direttamente della sicurezza dell'Europa
C'è un interesse concettuale su quali debbano essere gli indirizzi e i criteri di base per raggiungere de seri risultati
Ricordo alcuni punti che mi sembrano particolarmente significativi
Credo che per ragioni politico diplomatiche non si possa rinunciare a forme finali di simmetria
Tra i due schieramenti per quello che riguarda i maggiori sistemi d'arma
Sebbene in realtà questo sia solo a una condizione approssimata per un buon equilibrio militare
Ma è fondamentale che l'obiettivo finale comporti serie riduzioni per esempio del cinquanta per cento anche da parte del più debole
Dico questo sia perché altrimenti si tratterebbe di riduzioni praticamente a senso unico con ogni probabilità inaccettabili
Sia perché anche la NATO che sul piano quantitativo
è in ambito terrestre generalmente inferiore
Ha pur sempre quantità sovrabbondanti di armi offensive in rapporto a quello che dovrà essere una situazione reciprocamente non minacciosa
Le armi su cui puntare particolarmente l'attenzione perché siano ridotte sono quelle che appaiono minacciosa la controparte
Per questa ragione come gli occidentali temono le forze terrestri sovietiche ed è giusto che l'Unione Sovietica ne tenga conto
è altrettanto giusto che la NATO tenga conto della percezione di minaccia che suscitano i suoi ieri di attacco qualitativamente ben superiori in media a quelli del Patto di Varsavia
Il grande nuovo argomento dei prossimi anni nell'ambito del controllo degli armamenti convenzionali
Sarà quello di come ridurre la componente aerea
Un compito particolarmente complicato sia perché dovranno essere inclusi gli aerei a doppio uso convenzionale e nucleare
Sia perché gli aerei sono particolarmente mobili e quindi misure di dei militarizzazione locale che comportino solo il trasferimento degli aerei hanno poco significato
Il problema di poter attuare verifiche serie in gioco è molto importante per ovvie ragioni
Ma il perfezionismo nel campo delle verifiche non è auspicabile perché rischia di continuare a far slittare gli accordi il tipo di verifiche necessarie è quello che permette di scoprire con sicurezza possibili violazioni significative che abbiano una reale incidenza militare ma non altro
Infine sul piano generale è necessario che la diplomazia internazionale cambi atteggiamento sul controllo degli armamenti
Un buon accordo non è risultato favorevole di un gioco a somma zero in cui si siano ottenuti vantaggi a scapito dell'avversario
E invece una situazione che aumenta la sicurezza di tutti attraverso la riduzione o l'abolizione di armi ritenuta destabilizzanti
Ma se è così è anche opportuno che divenga prassi comuni dei vari Stati
Di pianificare la propria difesa in modo coordinato e compatibile con quello che si prospetta ai negoziati di controllo degli armamenti
Il terzo tema importante e quello della cosiddetta difesa difensiva secondo una delle edizioni la ragione principale a favore della difesa difensiva è molto forte ed è la seguente
La stabilità rispetto a un'aggressione
Cioè l'improbabilità di un'aggressione in un dato contesto politico
è molto più legata al rapporto strutturale tra offesa e difesa
Che non alla parità tra le forze in campo
Se sono prevalenti in modo abbastanza netto i vantaggi perché attacca la situazione presenta elementi di stabilità anche se esiste una perfetta parità di forze settore per settore
Se al contrario un attacco e considerato controproducente
Perché la componente difensiva del potenziale attaccato è più forte
La stabilità è sostanzialmente assicurata anche se non vi è perfetta parità
Le difficoltà sorgono quando si passa dalle formulazioni di principio
Alle possibilità di applicazione
Prima di tutto i problemi di trasformazione sono in mani
Perché si tratta né più né meno di cambiare in modo radicale le strategie e le organizzazioni militari della NATO del Patto di Varsavia
In secondo luogo si pone la questione dell'approccio unilaterale o bilaterale
Qui c'è almeno apparentemente un ostacolo da una parte qualsiasi cambio delle strategie e delle organizzazioni di difesa
Essenzialmente unilaterale perché riflette gli interessi diretti di un certo Paese o di una certa alleanza
Dall'altra un passaggio la difesa difensiva di una sola delle due parti
Comporta vantaggi rafforzamento della difesa appunto ma anche svantaggi in termini di dissuasione in particolare una maggiore prevedibilità della risposta in caso di attacco avversario e una rinuncia a qualsiasi attacco sul territorio dall'avversario
La risposta questa apparente dilemma e almeno in teoria abbastanza semplice
La difesa difensiva per avere tutti i suoi benefici effetti in termini di drastica diminuzione della minaccia dovrà essere adottata sia dalla NATO sia dal Patto di Varsavia
In tal caso tutte le obiezioni cadono a meno che non si voglia credere a minacce di paesi terzi
Per arrivare a questo risultato occorre un intreccio di unilateralismo e di bilateralismo
Ciascuno dovrà studiare attuare unilateralmente passi nella giusta direzione anche attraverso intese Thaci te o informali
Più o meno in parallelo andranno stipulati accordi di riduzione o di abolizione delle armi offensive che non serviranno più
Credo che questo sia un campo in cui la sinistra europea possa e debba fare molto per vincere le resistenze conservatrici non mi nascondo però che sul piano delle scelte concrete siamo ancora molto indietro
Con l'eccezione forse della Germania
Dove però esistono divergenze tra i vari studiosi divergenze che io temo indeboliscono un fronte che ancora minoritario
L'ultimo tema che volevo a foto brevemente affrontare e quello della riconversione dell'industria bellica
Se si pensa a un mondo che riduce progressivamente i suoi armamenti bisogna agire anche sull'Offerta non solo sulla domanda
Altrimenti ci troveremo di fronte a squilibri che si tradurranno in forti spinte e pressioni per il riarmo
D'altra parte sul piano pratico il ridimensionamento è già cominciato
Da almeno tre anni il commercio globale delle armi verso il Terzo Mondo sta rapidamente diminuendo
E credo che per varie ragioni legate soprattutto alla scarsa disponibilità di risorse degli acquirenti questa sì una linea di tendenza permanente queste vendite al Terzo Mondo costituiscono circa un quarto del fatturato dell'industria europea degli armamenti
Questo motivo aggiuntivo per considerare urgente sia dal punto di vista politico sia da quello economico lo studio e poi l'inizio di processi di riconversione al Civile di una parte dell'industria bellica
Non saranno per azioni indolore sul piano sociale
E saranno anche operazioni che comportano un prezzo economico di un certo rilievo
Ma è un prezzo che vale la pena di pagare
Grazie
Terremoto ben fondato preciso le sue esposizioni pulita parole adesso Stefano Silvestri
Questo
Grazie io credo che per affrontare i problemi di sicurezza dell'Europa
Oggi bisogna dire che sono in un certo senso problemi di abbondanza e non di scarsità
Partiamo per lo meno da un punto di vista occidentale
Da un pro da una questione di amministrazione della vittoria più che di amministrazione della sconfitta se volete vi è stato in questi anni in questi quaranta e più anni di confronto ideologico
Tra Patto di Varsavia logico economico politico militare tra il patto di Varsavia era nato vi è stata in un certo senso il trionfo tratto cioè la crisi riconosciuto del modello economico e politico sovietico
L'impostazione Vidiri di riforma imposta base lanciata da Gorbaciov sulla base del riconoscimento del crollo del modello sovietico
Le enormi crisi che si sviluppano in Europa orientale
Tra la Romania Jugoslavia anche alla Polonia
Il la la la forza di attrazione che nei confronti di questi Paesi a il sistema europeo leggo la Comunità economica europea da un punto di vista economico se volete anche da un punto di vista politico
Pensate alla importanza che ha avuto una cosa una una concezione un'impostazione come quella della della politica dei diritti umani nella conferenza sono sicuro per la sicurezza e la cooperazione in Europa
La stessa impostazione dei negoziati per il disarmo che vede affermarsi l'idea della necessità di riduzioni squilibrati
Cioè di una riduzione del Patto di Varsavia molto superiore a quella dell'alleanza atlantica
Sono tutto ciò crea volete una situazione insieme di successo
E di responsabilità di amministrazione del mutamento
Secondo le linee che si sono voluti imposta ed è qui se volete il problema della crisi dell'alleanza atlantica o del modello occidentale o dell'Europa occidentale
L'amministrazione del successo in un certo senso tutto questo
Muta una situazione relativamente comoda
Di divisione in due in cui non c'era molto da fare se non resistere
E obbliga a una politica attiva e per questa politica attiva ancora non c'è un consenso ed è qui a mio avviso che si situa
Il problema
Di questo convegno ma in genere il problema politico europeo come quale linea di politica attiva e non più semplicemente di resistenza di affermazione di principi sia possibile fare non solo nei confronti dell'Est
Anche nei confronti del Sud se volete cioè del Mediterraneo in particolare dell'Africa del Medioriente
Da dove vengono altri tipi di crisi
Ma da dove vengono anche altri tipi di richieste
Dove la comunità europea l'Europa esercita uno uguale forza di attrazione o comunque una a eguali responsabilità e collegamenti forse anche maggiori da un punto di vista economico
E che invece si trova di fronte con contraddizioni diciamo notevolissime basta pensare che essendo dall'inizio del prossimo millennio verso il due mila venti due mila venticinque lo avremo una situazione in cui nel Mediterraneo quattro Paesi d'Algeria la Turchia il Marocco ed Egitto avranno all'incirca la stessa popolazione dell'intera comunità europea e sarà la popolazione composta di giovani
Mentre nel frattempo per esempio in Germania
La popolazione non lavorativa sarà una di una tale quantità che poi mentre la popolazione lavorativa se non vi saranno mutamenti nella politica dell'immigrazione ma la politica non fare travolse lavorativa non sarà sufficiente a mantenere la popolazione non lavorativa
Beh o creerà comunque l'impoverimento notevole ma Corallo beh signori queste sono cotti Pd contraddizioni a cui bisognerà fare fronte
E che sono sono sì tre fanno prevedere la necessità di politiche oppure l'inevitabilità di Cristo
Ma non basta ci sono anche altri tipi di minacce
Minacce effettive militari dirette non solo economiche sociali che sono anche minacce non sottovalutare magnaccia diciamo molto influente militare
Legate alla da una parte alla possibilità che crisi nell'Europa orientale
Gravi implichino Effetti che potremmo chiamare di balcanizzazione
Con tutto ciò che questa parola
A di significato nella storia europea c'è un significato di grave crisi il significato di guerra
E dall'altra nel nel Mediterraneo nel Medioriente in Africa gravi evidenti segni di proliferazione nucleare proliferazione chimica proliferazione missilistica proliferazione degli armamenti sofisticati venduti da noi
Per e
E proliferazione anche di un nuovo tipo di attivismo di tipo terroristico di cui l'ultima esplosione come IMI Anna è solo probabilmente il primo esempio
Che cosa fare in questa situazione
Viene abbiente mente la la va la necessità di salvaguardare una certa dimensione di sicurezza se volete quella che è retta fino adesso
Come ricordava anche delegato lande deserte a questa riunione che documento dei partiti socialisti europei e così via
Però non è sufficiente
Cioè la salvaguardia di quello che c'è
è un evidentemente un punto di partenza
Vi è la necessità di elaborare delle politiche ci sono se volete c'è una una strategicamente parlando avrebbe per dirla veramente in grande sintesi vi è una possibilità di scelta per l'Europa oggi
Una scelta che possiamo dire tra la fra la rinuncia elezione l'Europa può decidere di non far nulla di giocare sui suoi mari dopo Chantal rigiocare sui suoi margini di vantaggio acquisiti
Di non esercitare politiche e di puntare sulla possibilità in sostanza che Stati Uniti Unione Sovietica trovino un accordo tra loro opposto una linea di quella specie di spiano abbozzato che pare abbia abbozzato Henry Kissinger
Trovino un accordo tra loro e gestiscano il mondo più o meno a anche a nostro beneficio
Il limite di questa formula è che prima di tutto non è affatto detto che questi tipi di accordi funziona non hanno mai funzionato in passato non si capisce bene perché dovrebbero funzionare in futuro
Male è anche dovuto al fatto di limite di questa proposta che gli Stati Uniti Unione Sovietica contano oggi meno di ieri
Sono in proporzione relativa come hanno già ricordato altri da questa tribuna quindi non vado neanche approfondire l'argomento sono meno ricchi sono meno potenti non in assoluto ma il funzionario per cui hanno non hanno più quelle capacità militari da parte sovietica militari ed economiche da parte americana che avevano alla fine della seconda guerra mondiale che permetteva loro di essere le due assolute superpotenze del sistema non sono più le due assolute superpotenza del sistema
I centri economici europei giapponesi sono tali da creare loro dei dei grossi limiti i centri se volete demografici o di nel terzo mondo dalla Cina all'India la stessa Africa sono anche tali da non poter essere controllati da queste superpotenze in maniera completa attraverso un'azione di Imperia o se volete
Per cui c'è il dubbio che tutto sommato questo duopolio
Che ci ridurrebbe un po'a livello per fare l'esempio classico degli Stati del Rinascimento italiano in presenza dei conflitti tra Spagna e Francia
Sono che non è una situazione del tutto negativa per carità c'è la fioritura delle arti e delle lettere poi sempre con cui consolarsi ma età la ma che pone alcuni limiti evidentemente di autonomia e l'indipendenza politica di sviluppo economico e sociale
Ma diciamo questo come è stata erogata non funzioni poi cioè non ha non arrivi neanche a questa garantire questo tipo di sicurezza
Quindi una una situazione a strategia politica europea c'è una maggiore attivismo europea non è non è è facile immaginarlo bisogna mettere d'accordo i grandi paesi
I piccoli Paesi bisogna trovare dei compromessi
Non facili sia a livello istituzionale sia a livello politico volendo diretti pochi minuti quello che sembra a me essere il minimo vitale se vorrete la piattaforma minima su cui costruire un certo tipo di iniziativa europea
Da un punto di vista della sicurezza perda o poteri sulla sicurezza vi è evidentemente un problema di mantenere una credibilità flessibilità e modernizzazione dei sistemi nucleari
Perché
Perché qui in qualsiasi cosa si faccia la sostanza di una inferiorità
Dell'Europa occidentale militarmente parlando rispetta Unione Sovietica o rispetta i tipi di minacce che possono venire fuori da questa situazione strutturale
C'è un esempio abbastanza classico che è quello dei dei dei dei del dei modelli elaborati dal ministero della difesa tedesca sul tedesco sulla sul sulla riduzione degli armamenti convenzionali
Che cosa accade se riduciamo tutti a parità Patto di Varsavia e è nato le forze armate a livello del novanta per cento di quelle NATO attuali quindi con grosse riduzione oppure ottanta per cento nel settanta nel sessanta eccetera eccetera
Avviene un momento che si situa intorno al settantacinque per cento in cui della dell'attuale livello della della dell'Alleanza Atlantica in cui se non vi sono grossi mutamenti strutturali una struttura della Difesa Andreatta
La riduzione delle forze e squilibra ante per Alleanza atlantica anche a parità di numeri e questo perché semplicemente perché se si riducono di molto le forze i fattori geografici che sono a favore dell'alleanza atlantica aumentano di importanza e perciò mettere le forze convenzionali no per le forze nucleari evidentemente
E questo crea una situazione che è squilibrata parità di numeri tra una un'alleanza che può che che ha superpotenza vicina e non lontana e che può manovrare per linee interne invece che per in esterno
Cioè è al centro di uno schieramento che invece per l'Alleanza atlantica fatta mezzaluna bene il questo cosa significa che ha vi sono dei limiti
Alla parità convenzionale per dire in altri termini che debbano essere per un certo periodo di tempo ancora almeno per lungo tempo io credo compensati con una certa credibilità nucleare
Cari Ditano creare se come e il primo delle sto che tra l'altro necessario anche per avere il consenso francese britannico oltreché americano quindi non è neanche da buttar via politicamente
Riduzione ristrutturazione convenzionale
Riduzione convenzionale che come ho detto può andare tanto più in basso quanto più si mantiene la credibilità complessiva del modello nucleare convenzionale ma Carey implica una ristrutturazione
Chiamiamo a difesa difensiva chiamiamola più difensiva che offensiva chiamiamola come volete in sostanza secondo me si tratta di fare una ristrutturazione che cambia le
Di materiali delle forze armate perché si perché tendenzialmente vi sarà una diminuzione di determinati materiali come per esempio i carri armati a vantaggio di altri materiali
Che poi questi atti materiali siano più offensivi o più difensivi lo vedremo alla fine dell'esercizio perché Scoma sapete bene le Ford MM arbitro puramente offensivo le armi puramente difensive non esistono
Però questo implicherà un basta pensare a come sono state usate Lele Lemine nel Golfo pesce poco di più i più difensivo delle mine in teoria oppure c'è poco che sia stato usato in maniera più offensiva dal Golfo Persico l'Afghanistan
Il il
Il quindi diciamo una una ristrutturazione rosso tempo che implica però una ristrutturazione che non può avvenire in chiave di difesa nazionale perché se avviene in chiave di difesa puramente nazionale ancora una volta i fattori geografici o dei politici avranno la maggiore importanza e quindi nata queste riduzioni non sarà possibile sarà molto più difficile o creerà maggiori squilibri per i deve essere un'illusione che implica in un certo senso un'integrazione maggiore dal punto di vista europeo
D'altra parte è evidente che se vogliamo puntare su riforme istituzionali o su bilanci di organizzazioni come l'UE o per esempio ha poco senso un rilancio di un'alleanza se volete ottenendo un sistema integrato come l'UEO se poi ci si chiude in in in settori indifese settoriali nazionale
Le alleanze sono basate se vogliamo su un do ut des essa cioè i tutti tu corri mi aiuto io corro il tuo aiuto se nessuno può corre in aiuto di nessuno è difficile fare un'alleanza nella e lo il secondo aspetto di è quello della cooperazione nella gestione delle crisi anche qui non vado approfondire l'argomento ma è evidente basta leggere l'ultimo articolo pubblicato la divergeva oggi sul Corriere della Sera
C'è una un'alternativa allucinante chiedere che diverge più che propone ai ai Paesi europei alternativa tra fare la guerra all'Iran ho incominciato ad allevare degli agenti segreti che vadano ad ammazzare degli iraniani
Beh dico se noi siamo ridotti a questo a questa scelta un po'brutale proposta la più recente
Il è perché evidentemente non c'è una credibilità dissuasiva se vogliamo dirlo in questi sensi non c'è rispetto perché la che può essere la posizione europea occidentale da parte di questi Paesi non c'è credibilità e questa e questa mancanza di credibilità non è legata semplicemente alla mancanza di potenzialità hanno causa militari che ci sono ma è legata alla mancanza di politiche arcata lavava la mancanza di di di di di di coesione e di politica in direzione di questi Paesi
Ci sono dei tentativi di farli si tratta di di di ampliarli
Ricostruire la nostra una sua certa forza di politica estera il militare e in questo senso anche una maniera per cercare di evitare una grave crisi
Delle nostre stesse società non spingere la sua società verso soluzioni tipo quelle proposte in questo articolo d'addio riceve che sono soluzioni che in genere si riflettono poi negativamente anche sul piano interno
Non è non ha questo significato di costruire una fortezza europea per carità non c'abbiamo bisogno degli Stati Uniti più di quanto gli Stati Uniti non abbiano bisogno di noi
Da abbiamo la necessità di gestire delle crisi mondiali e quindi di alleanze di cooperazione di grosse politiche di sviluppo economico è chiaro che non si potrà affrontare problemi come quelli dei popoli entrale
O del o del terzo mondo se non si fanno grandi politiche di apertura e di sviluppo economico alla però abbiamo Poli non ecco non è quindi una fortezza quella che si può costruire una fortezza sarebbe estremamente fragile però è la necessità di costi tutti costruire un protagonista lasciare internazionale necessità che passa a mio avviso attraverso i due nodi di sempre
Il nodo istituzionale che questa volta probabilmente passa attraverso l'UEO e la cooperazione politica europea
E che dovrebbero essere collegati l'un l'altro in maniera tale che l'UE o faccia da ponte verso un progressivo rafforzamento delle istituzioni comunitarie successivo che adesso poco possibile ma che Pozzo domani sarà più possibile e comunque la cooperazione politica l'opera deve continuare andare avanti perché qualche qualche risultato positivo lo dà
E dall'altra parte il nodo delle politiche cioè del Co del consenso politico sopra quello che possiamo chiamare una il compromesso politiche europeo
Per poter affrontare i problemi che ci sono di fronte grazie
Adesso chiamo a Luciana Castellina
Dove si è seduto
Ma è stato detto che questo convegno è in sintonia con la sinistra europea
Io vorrei dire che qualcosa manca per essere in sintonia con la sinistra europea
Devo dire che sia nella Repubblica federale tedesca che in Olanda o per esempio in Gran Bretagna
Non sarebbe stato pensabile un convegno della sinistra sulla sicurezza che escludesse come qui è stato escluso un dialogo con il movimento della pace
E infatti non compare fra gli interventi previsti né uno speaker ufficiale dell'associazione della pace
Ne è un esponente di quel vasto arco di forze cattoliche che in Italia su questo tema si sono particolarmente impegnate
E questo mentre debbo dire che il movimento e la pace sempre ricercato tale dialogo con la sinistra e con il appunto spreconi delle forze politiche
Sempre invitati alle nostre convinzioni anche se talvolta con dissenso con dialogo visto qui routine che ha che è stato protagonista di non pochi dibattiti nelle convinzioni nostra e della pace
Non è un osservazione formale io dubito infatti si possa andare verso il puro auspicato disarmo senza il sostegno sia pure nell'autonomia delle posizioni anche in una feconda dialettica
Senza il sostegno di un vasto movimento di massa
è stato detto che ci siamo una felice congiuntura e certamente lo siamo
Credo tuttavia che non si debbano sottovalutare non lo sono stati nelle relazioni le ombre corposa e di processi contraddittori rispetto a quello che sembra essere il corso degli eventi
Innanzitutto il piano di ammodernamento della NATO concepito a Montebello nell'ottantatré in un clima opposto a quello dell'ottantotto come giustamente osservava ogni di prima e c'è da chiedersi perché ieri cardinal Casaroli parlando alla conferenza del disarmo a Ginevra invitata a ricercare le cause della guerra e le cause del riarmo
Credo si tratti di un'analisi importante che la sinistra europea deve approfondire e quali per esempio le ragioni le motivazioni che hanno indotto la lato a proporre il piano di ammodernamento e chiarire infatti e definire cosa rende oggi insicura l'Europa
è la premessa per definire una giusta linea della sicurezza europeo che altrimenti resta un po'sospesa per aria
Tradizionalmente si è detto che l'insicurezza era determinata dalla minaccia l'invasione sovietica
E tale minaccia oggi gli tuttora incorporata dal persistere di squilibri militari a favore dell'Unione Sovietica
Su questo terreno sappiamo che calcoli sono difficili lo diceva ancora uniti anche perché dipende dal fatto che nella valutazione
Si includono meno il potenziale militare francese inglese i missili su mezzi navali e aerei e soprattutto la qualità degli armamenti giustamente nel rapporto al Senato americano si dice le armi non sono Faggioli non si possono contare come fagioli
E al di là di altre cosa conta la forza il dinamismo del sistema economico che è retroterra essenziale di una forza armata e noi conosciamo la crisi profonda del sistema economico sovietico
Quale comunque che sia il giudizio sugli squilibri sulle asimmetrie che se ci sono vanno certamente corrette
E comunque mi pare che le proposte sovietiche in questo senso non mancano resta il problema della valutazione politica delle intenzioni attuali dell'Unione Sovietica
E che credo che questa valutazione non può che condurre oggi a dire che oggi questa minaccia non cioè questa è comunque la conclusione a cui è arrivata l'opinione pubblica in Germania il sei per cento soltanto dalla popolazione risulta in un sondaggio ha paura di questa minaccia e peraltro l'ottanta per cento
è per togliere di mezzo tutte le armi nucleari io credo che a questa minaccia non ci crede neppure Margaret Thatcher
E allora perché perché questo piano NATO che non è solo la sostituzione dei vecchi Lanza ma nuove qualitativamente nuove armi e che accompagnato da un piano più vasto
Quello di Monterrey che prevede anche il potenziamento del nucleare su un abisso etico perché cioè non una risposta adeguata alle proposte di Gorbaciov del pazzo diversa
La discussione nella sinistra europea su questo è importante
Io temo che questo riarmo perché di questo si tratta non sia l'ostinata Mania di qualche vecchio generale che non capisce il corso dei nuovi tempi
Ma il disegno politico inteso a tenere alta la pressione militare per rendere più difficile le riforme di Gorbaciov forte che ha bisogno disperato di ridurre la propria spesa militare
E il cui fallimento questo sì produrrebbe una pericolosa destabilizzazione dell'Est europeo una vera minaccia in questo senso alla sicurezza delle europee dell'Europa basta vedere l'intervista di Brzezinski ieri su Repubblica
In sostanza perseverare la logica della politica di potenza per segnare da posizioni di forza di dominio il nuovo rapporto Est Ovest e anche Nord tessuto
Di cui perché ne va del senso e della direzione che assumerà il nuovo processo di distensione di cooperazione l'importanza di un impegno sul disarmo
Contro il piano di ammodernamento ichi io credo sia il vero proprio banco di prova per la sinistra europea
Stando attenti che i tempi sono brevi a primavera si deve decidere così come banco di prova degli impegni pare l'impegno a ridurre impegno a indurre una risposta positiva
Della NATO alle proposte di Gorbaciov che sono tante dalla delocalizzazione del Mediterraneo
Alla proposta di una zona demilitarizzata che non è solo dei nucleari Zatta che ridurrebbe il rischio dell'incidente con tutto ciò che ne consegue
Ora qualche avvicinamento nella sinistra europea su queste cose c'è effettivamente stato il manifesto dei partiti socialisti europei per le elezioni per la prima volta a un accenno alle questioni della sicurezza anche importante
Ma e si tratta per l'appunto della prima volta perché un accordo su questo tema non c'è per anni stato è stato anzi il punto di maggiore dissenso diversa è stata come sappiamo la posizione assunta sull'installazione dei Pershing e di Crusi
Che ha spaccato per anni la sinistra europea e tuttora la divide
Nel giudizio di come quel dibattito ha giocato e nella fase che ha condotto all'accordo sullo smantellamento di quei missili
E perciò quella questione non mi pare questione marginale o una questione del passato ma la base essenziale per definire oggi il criterio da adottare anche nella nuova fase futura e peraltro sappiamo che permangono la sinistra opera posizioni diverse anch'che su tante altre questioni non marginali basti pensare alla Danimarca dove si è addirittura arrivati alle elezioni
Sulla questione del diritto delle navi americane con a bordo nucleare di entrare nei porti o i Paesi nordici
Impegnati nella zona di delocalizzazione o ancora al dibattito sul potenziale nucleare francese ed inglese
Ho l'impressione che dissenso insiste ancora sul senso così della di una formulazione pure comune quella sulla scelta della sicurezza comune
Che non è una proposta politica efficace se non viene accompagnata datti coerenti e sarebbe di enorme importanza una convergenza della sinistra europea su questi atti necessari
A me pare che la sia lei spedirli finora ad aver assunto una posizione più coerente e più precisa quando ha definito la linea della cosiddetta difesa difensiva
Vale a dire un sistema militare non provocatorio strutturalmente incapace di attacco certo una linea difficile da definire lo diceva a chi mi ha preceduto e che però comporta già cose che si possono fare chiare la ristrutturazione delle proprie forze armate nazionali
Sia per quanto riguarda l'imitazione di certi sistemi d'arma i Tornado Steel caccia novanta sia per quanto riguarda le dottrine
E comporta anche la rimessa in discussione o almeno cominciare a rimettere in discussione le dottrine legato la deterrenza la dottrina della risposta più sensibile fondata sull'ipotesi il primo colpo e legata come sappiamo la Foppa all'AiBi e così via anche questo giustamente osservava ogni se oggi si chiede il piano di ammodernamento della NATO è per tenere in piedi quelle dottrina della risposta flessibile
E per questo difficile dire no al piano se insieme non si discute la teoria della proposta risposta flessibile
Se deve cadere senso e credibilità il pilastro europeo della NATO eh per discutere di queste cose così come occorre chiarire
Un tema anche importante che è stato toccato da Paul Shaffer quello sulla divisione dei costi della NATO il problema non è di dividersi lì è cosa si divide e sulla qualità della cosa
Che ha una dimensione militare e anche una dimensione politica e che implica anche come diceva Marta Dassù il poter indurre nuovi terreni di negoziato
Lo stesso discorso vale per la comune politica di difesa europea anche qui il punto non è se si deve o no sì questa politica deve o non deve essere comune ma quale sia questa politica di difesa e anche qui entra in ballo colposamente il problema della ristrutturazione dell'industria bellica europea
Insomma se non si dà coerenza a questa concezione della sicurezza comune io credo che si rischia di andare poco avanti
Ora un confronto tra sinistra
Europea è è inutile ed è bene se avanza ma io credo debba essere un confronto alto
Non la ricerca del minimo comune denominatore che non serve a nessuno
Per esempio non mi pare che aiuti la nostra discussione avere escluso dalle relazioni qualsiasi accenno agli F sedici che pure in Italia sono importanti e che hanno diviso la sinistra italiana
L'evoluzione del dibattito nell'Internazionale socialista dimostra che anche quando Cucci sono profonde divisioni se si discute si arriva poi ha dei punti di convergenza ora a me pare che punti di divisione ci siano ancora anche se questa divisione non corre fra le vecchie famiglie politiche ma le attraversa tutte e perciò molto la questione di una posizione unitaria della sinistra
E ancora in larga parte un obiettivo più che di un punto di partenza
è un obiettivo di grande urgenza
Perché abbiamo ripetuto in questo dibattito più volte
Che si presenta una grande occasione per l'Europa e l'occasione effettivamente grossa perché si tratta della rimessa in discussione possibile forse dopo quasi mezzo secolo dell'intero ordine
Posso bellico uscito con gli alta la rimessa in discussione della spaccatura dell'Europa ma quest'occasione se il disarmo non procede rischia dipende
Adesso do la colpa Rolla a Ciampino Corps compagni della Francia membro del Parlamento europeo e nel comitato esecutivo del Partito socialista francese apparati un ringrazio
Che si avvia preso il tempo anche restare con noi questo giorno
Ciò che amava
Cari compagni sono praticamente felice di partecipare a questo incontro qui con voi sul tema e sinistra la sicurezza Europa
In primo luogo vi porgo le scuse di che niente
Che come sapete sarebbe stato molto felice di trovarsi qui con tutti voi porci in Francia se vogliamo con vivissimo interesse
Il
I periti in particolare le vostre riflessioni su questa tematica e nel contempo consideriamo le premesse per un processo anime comunitaria animato dei compagni del PC e del PSI che naturalmente
La conferma un esenzione anche a livello di istituzione europea ma come sappiamo tutti benissimo a questo richiede una verifica in merito sul merito il tema che avete scelto voi per il vostro incontro odierno
Pone quello che è il problema per antonomasia il problema che direi CIA diviso comunisti socialisti nell'arco della storia
La sinistra per sicurezza Europa da parte mia tristemente devo dirlo ritrovo una riprova di quello che viene in questo stesso momento in Francia
In Francia abbiamo visto scende e si è poi ricomporsi al secondo che si apre la visione ottimistica o pessimistica della storia previsto dividersi e poi unirsi a sinistra sul tema dell'IVA
Storie poi della sicurezza prima e di CRI consolidarsi in qualche modo
Compiacere trovo
Qui a Roma elementi di conforto di consolazione nella speranza e poi di confermarmi in queste consolazione al Strasburgo
Non capisco
In che il Manifesto cui si è accennato il manifesto dell'Unione i partiti socialisti nell'ambito della CEE
Sarebbe preoccupare il dibattito comunista tra italiana o il Partito Socialista Italiano o il partito laborista britannico il Partito socialista francese senza certo non è il tipo di testo che sprigiona l'entusiasmo
Ed è vero che questo tipo di letteratura e via Pastura una entusiasmo travolgente
Tornando a noi sul tema sinistra esposizione curata vorrei impegnare il riflessione su questo tema alternativa stavo là dialettica sull'ampliamento dell'Europa
Mi i problemi che questo può opporre oggi come oggi ed approfondimento
Di questi problemi
E l'indagine la casa comune europea la casa comune europea come si è detto è una bella immagine un'immagine che forse i meriti impone un chiarimento questa casa comune innanzitutto una storia comune langa parte una certa identità culturale questo certo non è e anche una apertura economica diversamente il Como ecco anche questo rispondo affermativamente
La casa Europa la casa comune europea un tentativo di appoggio di sostegno pertanto possibile parte no sta ai tentativi di glasnost e perestrojka da parte di Gorbaciov
Anche questo rispondo positivamente ma dobbiamo fare attenzione perché la nostra casa non è ancora completata
La necessità di completare la nostra comunità comma fondata su valori e sentimenti appartenenze ritardate accuse d'Europa nella costruzione dell'Europa dei cittadini come si dice oggi la necessità di rafforzare la posizione della nostra a comunità economica europea sul piano economico sul piano sociale a poche settimane ormai dalle elezioni europee
è qualcosa che distingue nautica dal da sinistra socialista e comunista rispetto alla destra a destra che come sappiamo tutti si sente più che pagate da un grande mercato europeo è un grande mercato europeo punto e a capo
Il desiderio di poter vivere insieme in una comunità enti estivi una concezione comune della sicurezza
Io
A questo punto sarebbe possibile da paventare
Che la confusione che regna in questo ambito Mancini porti a una sorta di schizofreniche per cui i nostri concittadini europei sarebbe attentati realmente attenti stessi nel governo poi pacifisti dell'abito della CEE e che così facendo perdano di vista il senso dei valori comuni adesso giacenti sottostanti alla costruzione di una autentica euro pulite nell'ottica del Parlamento europeo
Di questo non rispondente richiama ancora quanto sia lunga la strada da completare per trasformare l'Europa in una autentica comunità
è importante costruire le l'Europa sociale così come è importante definire quelli che sono i nostri interessi sul piano economico e commerciale globale mondiale
Osare affermare usare essere più coraggiosi della fermare questi interessi e dare un impegno politico e istituzionale secondo da via di quest'atto pioniere perché la Spinelli
Se devo costruire un'Europa dei cittadini consapevoli della loro identità comune del loro destino comune della loro adesione a urna Progetto Comune
Tale identità a mio modo credere a potrebbe separarsi un potrebbe prendere le distanze rispetto a questa sfida che si pone a livello di sicurezza e difesa
E che questo sicurezza e difesa esiste soltanto se è ancorato radicata profondamente nella coscienza dei cittadini no no dubbi sulle fili finalità differenti che ci sono fra le varie istituzioni europee e ERIT direi avventurarmi in questo dibattito si è parlato a lungo tutt'oggi delle e di quelle che sono le competenze rispettive delle varie istituzioni la UE la vocazione dell'accetta in totale i problemi di sicurezza la NATO altra ancora
Evito di aggiungere il mio contributo alla confusione che già regna in merito quello che pensi a questo se ne assicuriamo una coerenza di fondo una fusione fra coordinamento di politiche industriali per quanto riguarda gli armamenti acquisto degli emendamenti problemi di sicurezza infine problemi di difesa il disarmo in senso lato se non riusciamo a assicurare F. nostri concittadini un'adesione globale ragionata approfondita un progetto globale allora temo fortemente che ognuna delle istituzioni se ognuno ha detto
Luoghi delle assisi in cui si discute di questi in cui si deve attuare si devono attuare le varie politica temo che ogni istituzione ore di ambiente possa sprofondare nell'indifferenza e non riuscire più a realizzare quelli che sono i suoi obiettivi specifici in questo contesto generale vorrei affrontare dei problemi più concreti l'ESP scadenze più vicine che ormai incombono è evidente ma lo ripeto ancora una volta che dobbiamo perseguire sviluppare la politica e di apertura verso l'Est
La storiche e dobbiamo moltiplicare infine intensificare le i rapporti economici e da questo punto di vista il parlamento europeo il gruppo socialista nell'ambito del Parlamento europeo hanno dato veramente l'esempio
Di un impulso di non slancio che è necessario per accompagnare favorire questa trasformazione
Eccezionale a cui stiamo assistendo moltiplicando gli scambi culturali le iniziative diplomatiche
E mi pare anche penso che lì sia necessario rende più incisiva nostra presenza nel processo di distensione e di disarmo intervallato dalle due superpotenze
Perché sappiamo tutti e consiste appunto in questo la dichiarazione di Roma dei partiti socialisti dei paesi membri della NATO
Dichiarazione che Eva
Si spinga ancora oltre per quanto riguarda i problemi di sicurezza e di difesa rispetto e Manifesto europeo e che a questo proposito mi pare l'espressione i resti un interesse particolare
Sappiamo che difese disarma
Sono i due aspetti della stessa le due facce della stessa medaglia cioè la sicurezza europea che sono profondamente convinto che il fatto di affermare nella necessita di la posizione molto ferma in posizione di difesa non sia minimamente
Incompatibile con audacia e immaginazione per quanto riguarda il disarmo
Anzi dirò di più perché mia
E qualcuno ha chiesto di rallentare sono convinto dicevo sono mostruosi vedi presenterò sempre lozione che difese di Sama sono le due facce della stessa medaglia
Che una corroborare rafforza l'altra
E che non si tratti non dobbiamo paventare
Il disarmo per il pretesto di dovere essere molto fermi per quanto riguarda la difesa anzi
Mi spingo più volte sono fra coloro che ritengono
Che ornati Giannola
Negoziato con cura ben equilibrato
Sarebbe tale età rafforzare addirittura nostra capacità di deterrenza tipicamente europea e quindi sarebbe tale da aumentare la sicurezza del nostro continente ma mi rifiuto di contrapporre in maniera piuttosto semplicistica questi due obiettivi
Penso che questa contrapposizione semplicistica sia il modo migliore per non a giugno dell'uno nell'altro obiettivo
Rimanendo prigionieri di questa trappola di questa falsa alternativa o difesa così ricco disarmo
Al contrario politico la nostra politica
Potere Successo corso soltanto se saremo convinti del nostro valore e la nostra volontà della volontà di realizzare senza ambiguità
Quello che il secondo pilastro della difesa atlantica
E no non qualche ante belle delle ventre molle dell'alleanza atlantica le scadenze Martinoni decide ricordavo data scadenza ancora che mi pare importante nella misura in cui forse ancora più vicina
E che da un certo o punto di vista riveste anche un valore simbolico
O nelle ci ricordava la scadenza dell'allargamento dell'apertura del c'è all'Austria Eva è un futuro
Futura non lontana forse anche non devia dato che pare che ci sia uno sviluppo precipitosa addirittura in questo senso a me pare che questa scadenza della richiesta di ammissione della stella CEE ponga per l'appunto
Il problema della dialettica
Lascia allargamento e approfondimento dell'alleanza della comunità dobbiamo confondere dobbiamo io identificare la comunità europea e la casa comune europea possiamo c'è questo problema senza peli sulla lingua compagni una a Ostia
Europea come potremo hanno
Coglierla abbraccia aperti e con Gioia come potremmo non riconoscere compiacere
Nelle nostre file alla grande tradizione socialdemocratica austriaca incarnate da Otto Bauer Vadacca esche
è evidente che l'Austria a un posto di tutto rispetto in Europa
Ma a questo punto
Annientati specie si tratta di un'Austria europea o di Udeur OPA ostili a Carlo
Cioè rispiego vogliamo che lastre vada oltre il trattato di date le diede duecento cinquantacinque oppure vogliamo che sia la cioè a avvicinarsi un pochino a quel moderno questo è il problema
Il problema che non noi non possiamo dare per scontato per risolto a priori grazie d'altra parte l'adesione dell'Austria alla CEE dal senso dà corpo all'Europa che ne vogliamo e questa Europa questo modello di Europa intera discussione anzi dirò di più è il ritmo della storia
Su cui dobbiamo arrivare a un accordo nel dubbio io esistono pur sempre delle soluzioni istituzionali improntate alla prudenza come quelle messe in atto dai charter la loro nella gennaio scorso sul suo discorso dire investitore al Parlamento europeo
Quando dell'ora esposto questa idea che con i paesi membri dell'Associazione europea di libero scambio
Dell'Hertha potremmo immaginare ogni meccanismo di cooperazione istituzionale che vada al di là di quelli che sono di semplice accade di associazione alle
Ma queste sono delle modalità tecniche direi
Se siamo riuniti qui per una riflessione per un dibattito politico
Vorrei sottolineare comunque richiamare le l'attenzione sul pericolo di i delle rischio di un tassi troppo precipitoso sì e troppo frettolosi in verità con questo chiudo
Azione assistiamo e ne siamo pienamente consapevoli a un grande sommovimento della storia
A medio termine si tratta
Di un discussione radicale di quella che è stata la suddivisione dopo Yalta
Si tratta di rifondare l'Unione Brunetta europea su basi nuove quelle che OLAF Palme aveva definito come ESP sicurezza comune
Questo movimento che movimenta a medio termine cioè un movimento
Che si calcola probabilmente nell'arco di decenni
E richiederne o in uno sforzo di incoraggiamento di accompagnamento diciamo evitando di accelerarne troppo il ritmo di precipitare le soluzioni ti evitare che per azione decida di maldestre sì bravo che una qualche d'eccezione
E quindi come dice uno statista francese dobbiamo saper dare tempo alte
Ringrazio molto a Ciampino con e con la palla fra a Guido Fanti
Credo anch'io che si debba esprimere soddisfazione per questo incontro
Non solo perché il rende possibile trovarci qui
Ma per i contenuti di una politica
Per la cui definizione e realizzazione
La sinistra europea una parte significativa della sinistra europea
Cessa di essere una velleità un'aspirazione ma comincia ad essere una corposa realtà
Certo qui non c'è tutta la sinistra europea
Mancano il venti altri partiti
La componente cattolica una parte notevole importante
Ma c'è pur sempre una significativa rappresentanza di questa Sinistra Europea
Io vorrei porre un problema di avanzare una proposta
Il problema è questo
Attraverso quali strumenti è possibile contribuire con maggiore incisività di quello che non si sia riusciti finora
Ad attuare gli obiettivi che ci poniamo è che proponiamo
Alla sinistra europea le forze di progresso in Europa
E per la sinistra
Quali strumenti è pensabile riuscire ad attivare e impegnarci poi in essi
Per rendere possibile l'avanzamento l'elaborazione di quelle proposte politiche
Che debbono misurarsi urgentemente con questa fase nuova del senso mi pare di tutto il dibattito di oggi
Io credo che il merito merito
Delle due relazioni in sintonia tra di loro
Sia quello di aver indicato di avere aggiornato gli obiettivi dell'azione politica che riteniamo essenziale
Nell'attuale nuova situazione aperta a ulteriori sviluppi
E di avere indicato la portata vasta la rilevanza della politica di sicurezza nelle sue strette connessioni
Con le questioni economiche sociali e politiche generali
E io vorrei prendere cogliere un punto che è stato sollevato sia da Vittorelli che Babeuf
Cioè quello che hanno detto entrambi che non si può dire aggiungere il discorso della sicurezza
Dalla necessità di una politica Ester europea
E io credo che si possa dire esattamente anche il contrario
Ora qualche novità gli si è messa in moto anche nella Comunità europea
Almeno come potenzialità che noi dobbiamo cercare di sfruttare appieno cosa che ancora non è successo
Noi tutti abbiamo espresso insoddisfazione per l'atto unico
Ma del resto ci misuriamo tutti con l'atto unico
Si misura il Parlamento europeo ma la sua costante continuazione
Si misura il Manifesto per le elezioni del mille novecentottantanove del l'unione dei partiti socialisti ci misuriamo noi comunisti nella programma che stiamo preparando
Non possiamo dimenticare che questo atto unico è nato sotto l'impulso del Parlamento europeo
Dal riconoscimento della necessità di un cambiamento per la vita della comunità che il Parlamento europeo aveva saputo tradurre in quel progetto di riforma ispirato da Altiero Spinelli
E l'atto unico Bon Graeme al Gre questo cambiamento ha dovuto sancirlo
Non solo con la decisione dell'attuazione del mercato unico che sembra nascose esclusiva l'obiettivo esclusivo di quest'atto unico
Non solo con il riconoscimento dello squilibrio
Economico e sociale interno alla comunità che va sanato ma anche con la istituzionalizzazione
Della cooperazione politica
Quale avvio e banco di prova per una politica estera comunitario
Queste decisioni
Proprio perché incomplete carenti rese ancora più difficili dalle resistenze e dalle Riserve che si stanno già esprimendo manifestando
Sono destinate ad aprire contraddizioni sempre più acute
Che vanno colmate che vanno sanate
Pena la confusione
E la estrema difficoltà a rendere operative e anzi a comprometterne la stessa attuazione dell'atto unico
Ora il Titolo terzo dell'atto unico qui è stato ricordato
Dare indicazione
Agli Stati
E ancora una dizione molto generica se vogliamo
Di adoperarsi per definire e attuare congiuntamente una politica estera europea
Dare indicazioni agli Stati
Di coordinare maggiormente le loro posizioni sugli aspetti politici ed economici della sicurezza
E di salvaguardare le condizioni tecnologiche industriali necessarie per la loro sicurezza
Operando a tal fine ove sarà ritenuto opportuno nell'ambito delle istituzioni e degli organi competenti
E in relazione a queste indicazione è stato si è costituito un segretariato permanente della cooperazione politica però finora non si è andati oltre ad una procedura è un modo di agire della cooperazione politica che ricalca esattamente in modi precedenti
Riunioni dei ministri degli esteri
Difficoltose riunioni che sempre di più appaiono come a riunioni intergovernative e non comunitarie
Qualche rapporto informativo al Parlamento europeo e le sue commissioni ma nulla di
Di più
Ora io credo che proprio
Sia necessario un'azione un'iniziativa molto forte da parte delle forze politiche della sinistra e non solo della sinistra
Che era un po'di imitare
Il suo angolo visuale solamente sugli obiettivi di attuazione
Del mercato unico ma la necessità invece di promuovere l'attuazione dell'atto unico proprio per la parte che si riferisce alla cooperazione e politica e quindi alla inizio della costruzione di questa politica estera
E credo che questo sia possibile solamente impostando un'azione politica
Che metta incorsa su questo piano le tre istituzioni della comunità
Prese nel loro insieme e nella loro organicità altrimenti noi avremo ancora che il Parlamento europeo magari fa una relazione come quella fatta da Galluzzi nell'ottobre scorso importante approvò una risoluzione sulla politica della sicurezza che però rimane come tante altre risoluzione del parlamento europeo pura è semplice lettera morta cioè che non ha nessuna incidenza concreta e pratica
Bisogna anzi allora quindi che noi interveniamo perché su questo capitolo dell'atto unico questo parte dell'atto unico ci sia lo stesso impegno
Che
Sì re realizza attorno all'attuazione delle altre parti dell'atto dell'atto unico
E qui sorge il problema della che ha sollevato anche stamattina Pieralli altri intervenuti
Di quale deve essere e come concentrare su quale organizzazione noi dobbiamo concentrare gli sforzi per realizzare questa novità introdurre questa novità della costruzione di una politica estera comunitaria
Attraverso appunto un superamento di questo frazionamento che e attualmente in corso a cominciare proprio dal discorso della UEO
Lo stesso segretario generale del resto della UEO in una recente intervista
Ha detto che la situazione attuale e mette in discussione la stessa esistenza della UEO
Nella evidente necessità dell'inserimento di questo organismo dell'attività svolta da questo organismo nel processo di costruzione europea che vede nella comunità il suo motore principale
In sostanza cioè come far crescere una politica estera istituzionalmente organizzate e vissuta
Nelle tre istituzioni comunitarie il Consiglio dei ministri certo ma assieme adesso la Commissione esecutiva e il Parlamento europeo in un rapporto che sia un rapporto organico
E infine la proposta come a fare avanzare queste idee della sinistra la loro stessa elaborazione
Io vorrei riprendere una proposta che è stata avanzata mi pare dalla commissione pace e sicurezza dell'unione dei partiti socialisti
Nella l'estate scorsa unitario
Per la proposta che prevedeva la creazione che suggeriva las la creazione di un istituto indipendente e imparziale per la politica di pace e di sicurezza europea
Per una ricerca di tutti gli aspetti della politica europea di sicurezza e di usarlo e contribuire così all'analisi formazioni politiche
Con una struttura agile e si tratta di vedere se questa struttura agile debba essere una struttura ufficialmente riconosciuta dalla comunità oppure essere una struttura che si muove nell'ambito delle organizzazioni delle forze della sinistra europea
Io credo che le tre fondazioni che hanno dato vita a questa a questo nostro incontro possono forse farsi carico dell'esame di questa proposta e di vedere se è possibile dardi conseguito
Mille grazie per l'intervento dei suoi sono sicura che i tre in situazioni penseranno seriamente su questa proposta adesso senza tranne moderazione invito a Margherita Boniver
A prendere la parola
Naturalmente come c'ero anch'io dicendo che l'iniziativa che è stata appresa dalle tre Fondazione l'iniziativa di particolare significato
Anche se in qualche modo sembrerebbe
Alla cronistico parlare di sicurezza oggi
Quando è in pieno dispiegamento quell'offensiva di pace
Che si chiama neo distensione il risultato delle fruttuose intese fra le due superpotenze
A sinistra il problema della sicurezza continua dopotutto a creare dei problemi e discussioni
Anche se le discussioni sono state molto attenuante
Forse grazie anche a lungo e paziente lavoro gli uno dei relatori di questo convegno Paolo Vittorelli e quale da quando ha assunto
La responsabilità della segreteria
Della commissione disarmo dell'Internazionale socialista ha fatto in modo che i documenti venissero approvati all'unanimità e diventassero in qualche modo
Uno modus vivendi di sensibilità assai diverso è fra di loro
Dopo lunghi anni di accedere discussioni e defatiganti
Campagne
Su come intendere
Un comune denominatore attorno al problema della deterrenza
Sui problemi del nome Forest Pius
Sui problemi del noto li Yussuf
Dopo interminabili riunioni
Che hanno caratterizzato quasi tutte le riunioni dei consigli delle traslare socialista
Tra cui più importante
è stato forse fra gli ultimi appuntamenti quello della riunione dei partiti socialisti che appartengono ai Paesi della NATO
I quali hanno trovato a Roma in una riunione del novembre dell'anno scorso
Un minimo comune denominatore
Una sorta di miracolo alcuni di noi direbbe
Che ha visto laburisti di compagni della Spd il i portoghesi i compagni francesi ognuno con sensibilità assai diverse e con politiche della sicurezza molto diverse trovare quel tipo di accordo molto saldo
Questo minimo comune denominatore è stato riassunto da Bettino Craxi nel suo discorso a quella consesso
Quando diceva
Che la sicurezza è la condizione della pace
Mentre la misura della pace è il disarmo
Curiosa momento questo
Quando la preoccupazione principale
Sembra quella di resistere al canto della sirena Gorbaciov Viana
Questo dopo tutto è stato certamente
La musica che più insistentemente ha ascoltato il neo segretario di Stato americano James Baker
Nel suo blitz Attraverso le capitali europee che si è concluso qualche giorno fa
Alcuni hanno criticato la solerzia con la quale è stato chiesto a Bon di ammodernare i missili Lanzo
Ed è stato da alcuni definito una richiesta fuori tempo e forse addirittura anche fuori luogo
Innanzitutto perché prima del vertice NATO di maggio
Sarà difficile poter immaginare che gli europee
Memori del dibattito lacerante sull'ammodernamento dei missili a medio raggio
I quali hanno questi dibattiti hanno prostata probabilmente causato più di una crisi di governo e spedito alla posizione più di un partito socialista
E che aveva
Diserbanti atto
Al così detto movimento della pace che oggi sembra non esistere più ma che ha avuto un'importanza capitale che aveva il che aveva fatto marciare milioni di giovani nelle città di tutta Europa
Sembra quindi difficile che gli europei
Possano di nuovo trovare un intesa
Sicuramente pregna di significati è sicuramente difficile
Siamo pronti a ricominciare quindi un dibattito simile
Per molti aspetti
Diverso da quello che è avvenuto pericoloso
Ma che certamente non è poi di una natura semestralmente opposta
Perché sono cambiate le politiche generale
Il ritiro dall'Afghanistan da parte dell'Armata sovietica ha certamente segnato una svolta nella politica dell'URSS
Paragonabile per importanza alla firma del trattato sulla riduzione dei missili a medio raggio che si è firmato a Washington
Anche se oggi sappiamo che l'Afghanistan è probabilmente sull'orlo
Di una guerra civile che dovrebbe durare probabilmente anni
E se sappiamo che i soldati sovietici ritirandosi hanno comunque lasciato dietro di sé
Quasi trenta milioni di mine anti uomo circa una due mine per ogni abitante di quel Paese
Che potrebbe appunto a mandare in pezzi sia i cittadini che bestiame per i prossimi cent'anni
Oggi noi discutiamo di sicurezza
E naturalmente la posizione del Partito Socialista Italiano
è saldamente ancorata alle politiche strettamente difensive dell'alleanza atlantica
Di cui ci sentiamo partner a piena responsabilità
E francamente
Partner che dovrebbe avvenire la stessa identica dignità
Ed ecco quindi la nostra
Sorpresa
Anche la nostra profonda delusione
Alla mancata nomina dell'ammiraglio Porta al comandante dei comitato militare
Ma il dibattito che si svolge nella casa europea
è in qualche modo simile e al tempo stesso molto diverso dal dibattito che si svolge nei Paesi dell'Est
Dove i problemi della sicurezza sembrerebbero in qualche modo accantonati
Perché nei Paesi dell'Est oggi si discute
E si discute appassionatamente ditemi più squisitamente politici
Quali il pluralismo
La ristrutturazione dell'economia
La stessa strategia di Gorbaciov
Sulla quale si è a lungo soffermato il premio Nobel Saccaro durante il suo recente incontro con Bettino Craxi
Dava in qualche modo una pagella
Alla politica Gore baciano Corbaccio Viana per cui pieni voti per la sua politica estera e di distensione
Gravissimi dubbi
Sulla grande questione etnica a partire dalla questione
Delle repubbliche baltiche Lella Gorni Karabakh
E naturalmente uno scetticismo diffuso anche perché vissuto sulla propria pelle da parte di milioni di cittadini sovietici
Sull'efficacia in tempi rapidi
Di questo miracolo che dovrebbe avvenire cioè Friuli sollevamento di un'economia disastrata da oltre quarant'anni di economia pianificata
Tuttavia di sicurezza
Si dovrà continuare a parlare
Tenuto conto delle importanti novità che sono apparse sulla scena
Soprattutto con la nuova amministrazione americana
Con l'abbandono del Progetto per lo scudo spaziale
E con gli annunci i dettagli importanti sistemi difensivi
Ecco perché
Noi diamo una grande importanza oltre che a questa riunione di oggi al prossimo incontro che avverrà sempre a Roma
Di quel gruppo informale composto da tre partiti nel Partito Socialista Italiano il partito dei lavoratori ungherese e il Partito Socialista finlandese
I quali hanno già prodotto il manifesto di Stoccolma si sono già riuniti e pur appartenendo alle tre famiglie così diverso e nelle quale sono divise le nazioni europee
Le nazioni che appartengono al nato appunto le nazioni del parto di Varsavia le nazioni neutrali
Questa volta a Roma a metà marzo
Con la partecipazione per la prima volta anche dei rappresentanti del Partito Comunista Italiano e dei rappresentanti della democrazia cristiana
Credo che faranno un ulteriore passo avanti
Un ulteriore passo avanti sulla strada proficua già intrapresa di questo famoso minimo comune denominatore
Che non deve essere soltanto elaborato separatamente nelle diverse case ma che certamente porterà Agli risultati sempre più proficui solo se insieme sì continuerà nella strada imboccata
Della pace del disarmo tenuto conto evidentemente sempre delle esigenze della sicurezza
E io concluderei anche dicendo
Che oltre a sottolineare l'importanza dell'iniziativa appresa da dalla Fondazione Nenni della fili che avverte dal cespi
Penso che questo potrebbe essere soltanto il primo di una serie di incontri magari annuali
Perché se c'è un interesse deciso evidente manifesto a discutere di sicurezza
Noi pensiamo che questo discorso non debba essere portato avanti soltanto dagli Esperti delle questioni della sicurezza
Ma ci debba essere un intreccio proficuo e fecondo fra i cosiddetti politici fra virgolette puri
E invece gli addetti ai lavori grazie
Io ma di tutto
Adesso do la parola una mancia
Non so sia molto conosciuto io aspetto che si rappresentante del Partito socialdemocratico tedesco di cui oggi tanto si ha parlato
Vorrei
Parlare del tema oggi all'ordine del giorno con dieci tesi la prima te le mie tesi
E la seguente Mourinho
Esistono nel frattempo e sono sorti nel frattempo problemi più pesanti non sono della politica mondiale ma anche della sicurezza europea
Problemi quindi maggiore del conflitto est-ovest sì questo non si vede nel quadro internazionale
Anche e in particolare alla periferia europea e in particolare nell'area
Europea araba nel Medio Oriente cioè non parlerò del conflitto nord sud che già o un conflitto comunque di dimensioni ben più vaste del contrasto Est-Ovest
Questi conflitti hanno i motivi economici hanno i ben noti hanno motivi ideologico culturali religiosi
E credo anche che le discrepanze le divergenze culturali economiche politiche tra tre regioni del mondo siano maggiori di quelle dell'ex te e dello dell'Ovest europeo
Quando si tratta di conflitti più difficili che arrivano fino al crollo dell'ordine internazionale come vediamo anche da fatti recenti si pone il problema delle priorità della politica così come si sono sviluppate negli ultimi quarant'anni se queste priorità sono state stabilite in maniera corretta e la risposta è no
Secondo attesi
Perché esiste ancora il contratto Vestone s'è ancora è al centro dell'attenzione internazionale del primo e del secondo mondo
Il questo alle sue origini dei modelli tradizionali nei comportamenti tradizionali dei quale sia una certa difficoltà distaccarsi ma secondo la mia impressione
Il mattino del ricercare soprattutto nelle strutture di deterrenza esistenti
Queste strutture di deterrenza
Hanno più con carattere politico e psicologico che non ho per Ferrè veramente di sicurezza di politica della sicurezza era politica della deterrenza Lester commi all'Ovest
Comporta France un impegno eccessivo di forze fisiche e psicologiche e in misura sempre maggiore
A fronte delle altre dimensioni del conflitto che si delineano nelle quali già ci troviamo porterà non soltanto distoglierlo cita questi problemi effettivi e più gravi
Bensì diventa anche una mistificazione esistenziale e io questo lo dimostrerò citando un esempio noi sappiamo che nel mille novecentonovanta cinque
Si scalderà il transitato nucleare che nell'articolo dieci prevede che nel mille novecentonovantacinque gli Stati aderenti al Trattato di somma circa centoquaranta ormai si riuniranno per discutere sulla questione della proroga di questo trattamento comunismo
D'altra parte noi sappiamo che esiste tutta una serie di Paesi di soglia non da ultimo nell'area araba ma anche in altre regioni conflittuali del mondo che al più presto
Potranno produrre armi nucleari e anche chimiche o forse le hanno addirittura già prodotte
Sappiamo anche che che il trattato
Che entrato in vigore nel mille trecentoquaranta dovrebbe costituire un momento di transizione verso un ordinamento mondiale posto al nucleare
Il fatto che più di cento quaranta Stati abbiano sottoscritto questo trattato dipende esclusivamente dal fatto che gli Stati nucleari si sono impegnati nell'articolo sei di questo trattato
Di procedere alla denuclearizzazione ma se invece di questi top per i presunti vantaggi della deterrenza si continuerà a insistere sulla politica di deterrenza
Tale che di diventerà in tal modo una specie di principio permanente o a lungo termine al di là dell'anno due mila che si era dichiarato tale allora alla proliferazione
Cioè l'aumento dei Paesi nucleari Zanchi diventerà inevitabile questo ne dobbiamo vederlo con tutta chiarezza
E chi non si rende conto di questo fatto comunemente in un modo o nell'altro si fa delle illusioni
Così ci troviamo confrontati ha un problema vogliamo noi rischiare che
Fax i vantaggi presuntivo magari esistenti nel rapporto Est-Ovest porti Novelli Perin per il fatto di insistere su questo
A una proliferazione mondiale con svantaggi immensamente più gravi
In altri termini negli anni novanta ci sarà una questione che diventerà sempre più acuta insistere sulla deterrenza
A Tomeka Ricci porterà a una molteplicità di problemi incontrollabili e qui sono necessarie risposte politiche
Che dovranno essere date anche se e quando il sistema di deterrenza
Porterà tuttora dei vantaggi nel rapporto est-ovest anche in questo caso e qui si pone il problema delle corrette priorità che si collega tutto il resto
Terza tesi se si tratta di superare la questione della deterrenza e anche nel programma delle schede si parla di questo a fronte di quanto ho appena detto
Si deve chiedersi in quali condizioni si è si è disposti a discutere di questo obiettivo del superamento delle deterrenza
Coloro che vogliono discuterne e ne discutono sono soprattutto quelli della sinistra europea i rappresentanti della sinistra europea
Che indicano premesse condizione come quelle di una stabilità convenzionale
Del assicurazione dei due lati estero ovest di un non attacca abilità strutturale o di un ordinamento Stella facce europea con con un quadro costi istituzionale adeguato senza io credo che non riusciremo a mantenere in piedi queste promesse il problema della proliferazione mostra con tutta chiarezza
Perché dobbiamo
Porre anche l'interrogativo di come essenza tali premesse arriveremo al denuclearizzazione
Disarmo nucleare poiché se noi dobbiamo insistere sul tali premesse su tali condizioni preliminari ciò significa che negli anni Novanta noi
Porteremo un movimento
Porteremo un'onda lunga con noi che noi non vogliamo e che non sarebbe sostenibile
La sulla premessa di tipo politico che sia effettivamente legittimate a fronte dei problemi
Che il disarmo Tomei con dai due lati od ogni lato sia realizzato come riferimento tutti i Paesi nucleari Za tipiche indispensabile tenuto conto il significato esistenziale degli affetti esistenziale delle armi atomiche che soltanto da una parte si procedersi termonucleare
La disponibilità a un disarmo nucleare generalizzato sarà possibile soltanto se tutte le potenze nucleari parteciperanno ma che se Fini passi intrapresi porteranno a risultati omologhi questa l'unica premessa politica che si collega significato esistenziale delle armi nucleari e questo mi porta la mia quarta attesi consiste io credo che si possono seguire sistematicamente due vie molto diverse Perù con politica della sicurezza dell'Europa occidentale che si debbano distinguere queste due vie affinché io direttamente siano più chiari gli orientamenti che dobbiamo seguire
Io definisco queste due vie buona via giusta è una via sbagliata
La realtà delle posizioni politiche che a mio avviso sisma non è ancora ben consapevole di questa distinzione fondamentale la via sbagliata secondo me e questa se listati dell'Europa occidentale si dessero la pena
Nei confronti del potenziale americano esistenti in partenza
Di pensare a una sostituzione di questo potenziale USA con armi europee l'Europa occidentale naturalmente ne trarrebbe una maggiore autoaffermazione mai il problema
E quello delle conseguenze la conseguenza sarebbe
Che l'Europa occidentale economicamente più forte
Rischierebbe di commettere gli stessi errori commessi già dall'Unione Sovietica
E dagli Stati Uniti con le loro iper le strutture delle quali si liberano ora soltanto con grande difficoltà
Nessuno sarebbe avvantaggiato se nascesse una terza Potenza
Il fatto di armamenti correre correremmo il rischio di vederne una quarta e una quinta la Cina il Giappone in questo modo no e non lo risolveremo i problemi politici che abbiamo davanti a noi al di là di queste Torriero
Non vedo neppure in che modo il miglioramento dei rapporti Est Ovest un nuovo tipo di rapporti est-ovest possa aiutarci a questo proposito almeno non potrebbe aiutarci in questo senso che dobbiamo sempre partire dell'idea che l'Unione Sovietica per molti aspetti e in particolare dal punto di vista degli armamenti nucleari delle strutture di deterrenza sia americane che sovietiche e del patto di sversare via
Ha ha bisogno sempre di avere un rapporto bilaterale nei riguardi degli Stati Uniti anche per potersi sganciare degli antichi errori
Senza per questo la sostituzione del potenziale americano con potenziale di armamenti europei sarebbe a mio avviso un errore sarebbe uno sforzo ma piazzato mal collocato che non sarebbe una risposta alle nuove sfide la via giusta sarebbe quella di ora
Una via organizzato la via basata su un trattato per un Tiso engagement per uno sganciamento c'è un disimpegno sia delle forze armate americane che di quelle sovietiche
E uno sfoltimento degli armamenti sia dell'Est che dell'Ovest e questa è la dimensione reale che bisognerebbe dare le trattative di Vienna processo di disimpegno di questo tipo
Avrebbe anche il vantaggio di poter essere perseguito nel consenso tra le due grandi potenze questo significa di non sostituire il potenziale americana con un potenziale dell'Europa occidentale bensì di renderlo superfluo
E accanto a questo vere anche l'obiettivo di un potenziale proprio che ha un potenziale proprio sia reso superfluo uno qui al mio settimo Ponto anzi il quinto il quinto punto è il seguente
A fronte di
Del compito politico che ci si pone che la politica di sicurezza è soltanto una parte dei nostri conflitti su politici
Da lì dobbiamo tener conto anche dei nostri compiti di politica sociale delle priorità in questo senso
E questo è un compito prioritario e qui io mi chiedo se sarebbe giusto
Far sì che le Comunità europee
Accantona l'accelerazione dell'integrazione politica economica volessero perseguire anche un'integrazione militare per i prossimi anni
Per buon motivo che ora dirò penso che anche qui bisognerebbe avere forti dubbi
In primo luogo dati i nostri compiti sociali compiti sociali della sinistra europea a fronte dei Rapp forzisti
Che risultano nei processi di integrazione europea dei fondi sull'eccesso di integrazione prioritarie quello economico
Per cui e molto spesso bisogna anche lasciare da parte componenti sociali ed ecologiche questa è la situazione attuale e si trascura anche il processo di integrazione politico-istituzionale per quanto
E questo per quanto riguarda le istituzioni politiche compreso il Parlamento europeo a fronte di tutto questo credo che sia di importanza notevole rendere possibile
Che i Paesi europei che attualmente non sono ancora membri della comunità europea Scozia ma che hanno una forte sociale e democrazia
E un tradizione sociale nel nella struttura dello Stato Paesi come l'Austria come la Svezia vengano integrati nella comunità europea
Questo rafforzerebbe la sinistra europea nel c'è nei compiti di politica sociale che la sinistra europea deve svolgere e se così fosse
Nel corso della quale peraltro nessuno può dubitare allora noi dobbiamo porre le premesse politiche affinché l'Austria la Svezia divengano membri della comunità europea entrambi questi Paesi hanno uno status neutralizzato militarmente gli Unni volontariamente gli altri l'Austria su base di un trattato Virzì
Sì ora negli anni che ci attendono cioè nel prossimo futuro nell'ambito ancora di un contrasto est-ovest di tipo anche istituzionale
Il nome di transizione vogliamo perseguire un unione di sicurezza militare nella Comunità europea ne chiediamo le porte sia alla nostra che alla Svezia per l'ingresso a Lecce
E perciò la mia domanda e quale è la priorità politica e a fronte
Del processo di disimpegno necessario che ne dovremmo avviare esiste e a fronte anche delle dimensioni di politica sociale dell'integrazione e della nostre dello Svezia dalla Comunità europea io credo che l'obiettivo di uno gnomone
Sul piano della sicurezza di un'Unione per la difesa nella CEE non dovrebbe essere perseguito per il momento
Questo non significa che nell'ambito dell'Europa occidentale non si debba da perseguire una più stretta cooperazione sul piano della difesa ma esistono altre forme istituzionali come ad esempio anche la vi fu Consuelo
Nella quale questo potrebbe aver luogo potrebbe essere perseguito ma nomi come riferimento a Lecce o quanto meno non è in un prossimo futuro prima di avere risolto problemi fondamentali a livello appunto del contrasto est-ovest delle implicazioni militari relative
Sesta tesi politica della sicurezza europea significa che accanto ai processi di disarma necessarie sarebbe necessaria anche un'intensificazione della cooperazione economica
Ma soltanto questa parola d'ordine troppo ovvia
E non ci aiuta a livello programmatico
Noi dobbiamo a questo livello forse anche l'interrogativo della forma nella quale questo può realizzarsi e qual è l'essenza politica di un processo di questo genere
Io credo che noi dobbiamo vedere questo tenendo conto di obiettivi che io mi porrei descrivere in tre tappe e lo faccio telegraficamente
Max prima definizione il processo di temi ritiri debilitata Rizza azione delle strutture dei blocchi con l'obiettivo in un periodo che ancora non possiamo prevedere né stabilire grazie
Di arrivare far sì che sia la NATO che il patto di Varsavia divengano superflui assistenza
L'esistenza dei due patti dipendente in maniera reciproca
E quindi il superamento lo scioglimento tutti questi fatti sarebbe fuori e ho fatto reciproco ma se noi dobbiamo tener conto degli sviluppi degli ultimi quarant'anni
Età un svolta della politica e siamo a una svolta della politica sia europea che globale noi dobbiamo
Ma essa
Delineare una politica che non valga soltanto per i prossimi cinque anni SMA per i prossimi decenni
Stretta quattro decenni
Quindi
Bisogna dire che più i nostri obiettivi sono vicini più è facile circoscriverlo ma noi abbiamo bisogno anche tv d'orientamento di carattere più generico
Relativamente a ciò che noi riteniamo auspicabili e quindi anche da tempo dei militarizzazione delle strutture dei blocchi
Secondo l'intensificazione Fazio dell'integrazione civile politica ed economica
Nell'ambito della Comunità europea da una parte e anche una promozione Enzo ex di processi di integrazione di tipo economico nell'ambito dell'Europa dell'Est
Che naturalmente comportano come premessa riforme interno né sostanziali una discussione di questo tipo
Noi dovremmo portarlo avanti globalmente in Europa e questo significa che dovremo anche sviluppare delle idee di come dovrebbe presentarsi una riforma nei Paesi dell'Est
E quindi contribuire allo sviluppo di questo Progetto
E questo non nel senso di un atteggiamento saputo ma nel senso di incoraggiamenti suggerimenti
Tenuto conto anche del fatto che accanto a questi due processi di integrazione processi di riforma
Se era possibile anche una più intensa intersecazione
Quindi se noi discutiamo di una banca europea di una banca dei missione europea ne dovremmo anche discutere in quale modo un valutava una moneta europea potrebbe funzionare in uno scambio in un sistema di scambi con relazioni modificate coinvolgendo anche l'Europa dell'Est naturalmente
La premesse chimici che vi sia intanto quorum mercato valutario
Nell'Europa occidentale per questa una cosa che noi dobbiamo formulare perché il processo possa essere accelerato in tutti i processi ci sono resistenze sia di tipo tradizionale che di tipo cognitivo
Così
Senti Mattesi
Se no voi
Andiamo avanti con il disimpegno nelle armi convenzionali e questo è un obiettivo della Conferenza per il disarmo di Vienna che inizierà in marzo si tratta anche affrontate Stella del pericolo di proliferazione
Sì
Sviluppare un approccio a disarmo nucleare un approccio specifico io riterrei è arrivato l'SPD non ha mai fatto richiesta in questo genere
Se il disarmo nucleare venisse in qualche modo confuso con i negoziati di Vienna sulle armi convenzionali questi processi devono procedere in maniera parallela perché si tratta di un problema specifico
Naturalmente esistono interconnessioni volte vengono anche artificiosamente costruite queste interconnessioni ma l'obiettivo la necessità del disarmo atomico deve essere visto come un problema sui generis di deve essere riconosciuto come tale perché e qui io ricordo la mia seconda attesi
Noi qui abbiamo a che fare e avremo a che fare con premesse diverse
Non dobbiamo considerare soltanto il Vuolo delle armi atomiche in maniera monomarca in certo qual modo e maniera Mania carri ferito solo l'attenzione al rapporto Est-Ovest
Noi pensiamo anche che a livello psicologico si provocherebbe un proliferazione se si mostrasse di ritenere queste armi
Insostituibili dal punto di vista della sicurezza perché se noi sosteniamo questa tesi qualsiasi altro Stato li Eraclea invia leninista chiesta la Corea del Sud la Corea del Nord potrebbe pure dire se voi avete tanto bisogno di queste armi saranno anche per voi la cosa migliore
Quindi noi arriviamo sempre più verso una situazione dalla quale non possiamo usare due pesi due misure perché gli altri non lo accetteranno
Questo approccio al disarmo nucleare si riferisce secondo il nostro avviso ovviamente alla situazione delle armi a breve gittata
Ma per la prospettiva della sicurezza europea e per la sicurezza globale sarebbe è un atto concentrarsi esclusivamente su questo Marsiglia
L'obiettivo
Della sinistra europea deve essere di poter regioni c'era una situazione nella quale il disponibilità negli anni che abbiamo davanti a noi
Che vi sia in questi anni la disponibilità di tutte le potenze atomiche compresa la Francia la Gran Bretagna e la cinghia e la Cina di partecipare attivamente alle trattative per il disarmo nucleare
Questo obiettivo deve formularlo la sinistra europea
Anziché nuove sicché del modo modificata posizione del partito laburista fin dall'inizio degli anni Novanta forse dopo le prossime elezioni britanniche si potrà arrivare a questo buono di sei gli stati terzi cioè in particolare la Gran Bretagna in caso di un governo laburista potrebbe dare il via a un'iniziativa del genere
Il sviluppi nel partito laburista a mio avviso sono politicamente positivi in quanto ma se l'obiettivo che si era era stato posto in occasione delle due ultime elezioni dia un disarmo britannico nucleare unilaterale non è stato molto utile a livello di politica interna
In riferimento al processo del disarmo europeo non c'è stata neppure ancora una coerenza è anche però nell'interesse della sinistra europea che un partito laburista invece di dire
Indifferente ciò che per il resto può accadere
Noi eliminiamo il nostro potenziale nucleare indica invece noi portiamo il nostro potenziale in maniera attiva nelle trattative per il disarmo nucleare
Cioè
L'utilizzazione del materiale nucleare britannico come materiale di cui tener conto nel disarmo nucleare
E penso che la nuova posizione del partito laburista sarà queste anche dopo il prossimo congresso del partito né Kinnock ha parlato proprio in questo senso la Sinistra Europea
Sicché
Diciamo dopo le prossime elezioni del parlamento tedesco proprio perché la Gran Bretagna è una potenza atomica si trova di fronte a a questa situazione o un processo del genere con cinque potenze
Ebbene il le trattative per il disarmo non dovrebbero essere soltanto richieste ma pretese in maniera aggressiva e qui vengo da mio stava attesi a fronte della dimensione della sicurezza
Al di là dell'Europa e alla periferia europea
L'apertura di un dialogo tra Europa e i Paesi arabi auspicabile questo dialogo tra Europa e Paesi arabi naturalmente dovrebbe però distinguere
Tema paesi arabi che hanno questa disponibilità dialogo e quelli che invece non l'hanno
Dato poco tempo a disposizione mi voglio fermare a questa definizione telegrafica e passa la mia nonna attesi in quanto Sinister a noi e sappiamo che
Il tre giorni perde il riarmo non va ricercata soltanto lei pericoli Esterni alla sicurezza
Un motivo per il riarmo e anche che ci si guadagna molto
Un altro motivo in termini meno profani è che si tratta di tecnologie concentrate altamente sviluppate sofisticate con nonno a o tecnologico eccezionale quindi complessi industriali modernissimi questi complessi industriali
Tenuto conto del loro no no del loro potenziale tecnologico piste in maniera astratta
Annoni importanza notevole per ogni strutture economista sì la questione e soltanto di chiedersi se sia corretta l'utilizzazione di questo potenziale nei prossimi anni noi vedremo
Se vi saranno veramente passi efficace in direzione del disarmo alcune cose non verranno più prodotte non vi sarà più fabbisogno di determinati prodotti
Per esempio si potrà prevedere anche un disarmo a livello si era un'autentica in questo caso e questo lo si vede anche oggi in America
Dobbiamo anche prevedere resistenze interni importanti contro il disarmo
E qui si pone un problema di politica economica per noi sa se noi vogliamo arrivare a dire
L'ex che esiste un complesso militare industriale che si oppone al disarmo allora dobbiamo indicare una dimensione industriale per dire come
Stokes lasciarci
Industria che finora ha svolto la sua attività nel riarmo fosse essere altrimenti utilizzata non si può
Lasciare che l'industria risolva da sola questo problema anche per ragioni economiche perché l'industria un mercato nel quale implicato esclusivamente lo Stato conta tecnologie
Ad alto livello e questo
Sparse può accadere soltanto quando a questo si sostituisce un mercato statale civile e quindi bisognerà definire le prospettive in questo senso
In particolare per quanto riguarda la politica energetica e per quanto riguarda il tipo di utilizzazione Tell Energia
E nuove tecnologie energetiche anche tenuto conto del problema climatico mondiale e qui vengo alla mia decima tesi
Per la sinistra europea si chiede una politica realistica ma il realismo e il fatto è composto di due fattori
Io tarlo di realismo dell'azione realismo dei problemi di realismo dell'azione deve tener conto delle situazioni date
E nelle situazioni e nelle costellazioni date deve essere in grado di provocare dei mutamenti
Chi no a il realismo dell'azione non consegue nulla il realismo a livello dei problemi significa invece una visione chiara dei problemi che dobbiamo affrontare onde realismo dell'azione che ignori questi problemi non arriverà mai fra una politica veramente realista buone realismo dei problemi che trascorre realismo dell'azione potrebbe essere portarci rapidamente in una situazione sterile
In questo senso una politica realistica significa realismo a livello dell'azione a livello dei problemi e non di non solo in uno solo di questi livelli
Esistente soltanto in questo caso la possibilità di nello stare una prospettiva e di uscire dalla routine della politica della sicurezza europea nella quale ancora ci troviamo
Ringrazio mai tranne Armani abbiamo due altri interventi Giorgio Napolitano e Claudio Martelli chiamo prima Giorgio Napolitano
Dichiaro subito che
Non pretendo di fare una trattazione sistematica anche perché mi riferisco alle relazioni di questa mattina
Quella di Paolo Vittorelli e quella di Giuseppe Boffa che hanno entrambe concorso a disegnare il quadro del nostro dibattito io raccoglierò soltanto alcuni spunti alcuni temi dicendo innanzitutto osservando innanzitutto che il dibattito mi pare abbia ruotato attorno al rapporto sempre più stretto
Fra ruolo della Comunità europea possibile potenziale auspicabile Vuolo
Della comunità europea sul piano della politica internazionale e ruolo della sinistra nella comunità europea
Io credo di di fare una pura affermazione di principio
Dicendo che più crescerà il ruolo della sinistra nella comunità
Più sarà possibile fare realmente della comunità un fattore autonomo e attivo di pace di disarmo di cooperazione e qui si è discusso utilmente e puntualmente delle prospettive di una politica estera comune dell'Europa dei dodici si è discusso anche dei canali istituzionali
Degli strumenti attraverso i quali è possibile dare corpo a questa politica estera comune
Tuttavia mi sembra importante ancora ed è quello che voglio fare in questo mio intervento entrare nel merito dei contenuti da dare ad una politica estera comune della Europa dei dodici e verificare quanto le forze di sinistra
Concordino su questi Conte
Parto da quello che mi sembra non solo uno dei futuri ma probabilmente oggi elemento cruciale di una politica estera comune dell'Europa e cioè dalla politica verso l'estero
Da quella che si è definita una nuova comune
Post politiche europea neve hanno trattato i relatori ne ha trattato anche in modo particolare questa mattina nel suo intervento Marta Dassù e quando io parlo
Della necessità di una nuova Ostpolitik che comune dell'Europa
Parlo dell'esigenza di una seria risposta e capacità di proposta dinanzi alle aperture e alle iniziative dell'URSS di Gorbaciov
Il cui rilievo mi pare sia stato fortemente sottolineato da tutti ora da questo punto di vista
A mio avviso si stava entrando inveisce in una fase delicata e difficile nei rapporti tra Europa e Stati Uniti
Vorrei dire non penso che ce ne sia bisogno ma è sempre meglio in questo campo
Abbondare piuttosto che difettare che noi non cerchiamo una contrapposizione non la cerca il PC non la cerca alcun grande partito della sinistra europea
Mi pare che siamo tutti consapevoli del valore dell'importanza di un rapporto di alleanza con gli Stati Uniti
Tuttavia in questo momento si deve reagire alla rappresentazione che si tende a dare da parte americana degli orientamenti diffusi nella opinione pubblica europea
Dinanzi agli sviluppi della nuova politica estera sovietica ne ha parlato anche Margherita Boniver poco fa
Si presentano gli europei io mi pare che dicesse la la compagna Boniver come incantati dalla sirena Gorbaciov of come ipnotizzati dal fascino del grande comunicatore oppure e si lascia intendere che si siano sopravvalutate
Le nuove idee gli annunci le proposte di Gorbaciov fra si è scritto di una febbre
La febbre di Gore Robi che che Baker
Avrebbe constatato tastando il polso degli alleati europei e si è anche aggiunto che c'è il pericolo che questa febbre e di corpi si traduca in una malattia del sonno
Che porterebbe ad una smobilitazione di ogni vigilanza dal lato europeo o dal lato occidentale ora io credo che davvero le cose non stia al in questi termini alquanto rozzi ed incendi e io credo che in effetti noi non ci troviamo solo dinanzi a a delle nuove idee da o a dei nobili rilevanti propositi ci troviamo a dei di fronte a te infatti e che noi possiamo in alcun modo trascurare io ricordo discussioni a cui ho partecipato due anni fa e un anno fa e a cui ho partecipato anche con autorevoli colleghi parlamentari americani
E in quelle occasioni si è tante volte detto che la pietra di paragone o il banco di prova il teste decisivo sarebbe stato il ritiro sovietico l'Afghanistan
Ora il ritiro sovietico dall'Afghanistan è un fatto e un fatto compiuto ed è un fatto compiuto esattamente entro la scadenza annunciata e stabilità del quindici febbraio
Il che naturalmente lascia affatto tranquilli sulle prospettive di quel Paese e ci sono loro le linee di cui ha parlato a Margherita Boniver non so in quale il numero e ci sono molti i missili anche dell'ultimo tipo dall'altra parte cioè in pratica sì all'Unione Sovietica che gli Stati Uniti continuano a rifornire
Di mezzi muri militari altamente sofisticati le due parti ecco ma questo è una terreno su cui la comunità europea dovrebbe in qualche modo far sentire la sua voce svolgendo il suo ruolo ritiro delle truppe sovietiche dall'Afghanistan
Ebbene è il momento della soluzione politica della ricerca per quanto difficile di una soluzione pacifica di un assetto di pace
Non parlo di fatti già ricordati che stamattina innanzitutto da Paolo Vittorelli di grandissima importanza come l'accordo per la eliminazione degli euromissili euromissili di cui il patto di Varsavia però dotato in misura nettamente superiore alla NATO non parlo delle decisioni di cui naturalmente bisognerà verificare l'attuazione ma la cui importanza tutti abbiamo sottolineato di ridurre unilateralmente le forze convenzionali
Dell'Unione Sovietica e invece voglio dire una parola per poi cercare di trarre delle conseguenze su un altro fatto di altra natura ma di in dubbio e per certi aspetti straordinario rilievo che esso come il recente avvio ma attraverso deliberazioni ufficiali di quei governi e di quei parlamenti di processi di riforma in senso pluralistico in Ungheria e in Polonia
Possiamo naturalmente considerare tortuose le vie attraverso cui si stanno aprendo questi processi mai un fatto che si stanno aprendo e che costituiscono una straordinaria novità e allora e allora io davvero
Credo che si impongano dei comportamenti conseguenti
Da parte dell'Occidente della NATO dell'Europa e innanzitutto delle forze di sinistra europee e mi pare che tra le forze della sinistra in Europa supposto il piano si stiano realmente
Realizzando delle sintonie delle convergenze sostanziali e questo convegno nuova confermato
In primo luogo sul terreno del disarmo
Mi sembra che concordiamo
Con cordiale almeno il mio partito e l'insieme dei partiti socialisti europei attraverso il recente manifesto elettorale sollevò a progetti di modernizzazione delle armi nucleari in Europa questione scottante di cui si è occupato il segretario di Stato belga
Di cui ieri si sono occupati il primo ministro inglese il cancelliere della Germania federale senza arrivare a quanto pare ad un accordo
Non sappiamo quali compromessi siano possibili naturalmente si può sempre pensare a compromessi e basati su formule ambigue o basati sono uno aveva decisione di doppio binario
Decidere che si proceda alla predisposizione e di missili di più lo avrebbe raggiunto i la Russa che prendano il posto dell'ANSA e nello stesso tempo fare affidamento un negoziato che eventualmente merenda inutile la installazione mi pare
Che non si possa in alcun modo la l'oggetto lo ha detto già numerosi colleghi paragonare la situazione di oggi con la situazione del mille novecentosettantanove bisogna respingere queste ipotesi di compromesso
Bisogna vedere delle posizioni ferme sulla linea dei partiti socialisti e del nostro partito e io disprezzabile lo diceva onorati il collega share
Ora il graziato specifico parallelo
Sulla riduzione delle armi nucleari parallelo a quello sulle forze con convenzionali ma e messo non può essere accompagnato da una decisione di procedere intanto alla modernizzazione delle armi nucleari o più in generale
All'attuazione delle decisioni di Montebello qui si è riferito questa mattina criticamente per rilevarle l'anacronismo della insostenibilità
L'amico Martin ogni il e io vorrei allora a questo proposito anche fare una modesta proposta
Non abbiamo bisogno
Di intervenire tempestivamente compagni ed amici Paolo Vittorelli diceva o si fanno passi avanti sulla via del disarmo
Ora voi davvero rischiamo di ritrovarci tra alcuni anni di una situazione uguale o peggiore della precedente
Se si pensa di compensare lei l'innovazione
E dei missili a medio raggio con l'ammodernamento dei Lions si esce fuori strada e bella queste sono decisioni che potrebbero essere prese tra brevissimo tempo nel prossimo vertice straordinario di maggiore la NATO
E la mia modesta proposta e che ad esempio i partiti Pio rappresentati
Si facciano promotori
Nello stesso periodo poniamo entro il mese di aprile possibilmente all'inizio del mese di aprile nei Parlamenti della Repubblica federale tedesca
Della Francia della Gran Bretagna e dell'Italia di dibattiti chiarificatori su questo punto che rischia di diventare cruciale
E per quello che riguarda il negoziato sugli armamenti convenzionali io voglio limitarmi soltanto ad una battuta l'avvenimento è importantissimo il sei marzo si aprirà questa trattativa tanto appesa e tanto faticosamente predisposta e si è già detto
Bisogna evitare che si scivoli immediatamente sul terreno del del bene Caronte della conta dei fagioli e quindi e della semplice comparazione quantitativa
Esiste naturalmente una questione di a simmetria e disparità riconosciute anche da parte sovietica da superare
Però a me sembra che le forze di sinistra dovrebbero in modo particolare
Sollecitare un impegno effettivo per la discussione grande visione in senso difensivo vita ambedue le parti delle dottrine e PD schieramenti
Ora questi comportamenti e queste iniziative sul piano del disarmo si debbono integrare nel quadro di un'autentica Ostpolitik con no
Una molteplice cooperazione
Verso i Paesi dell'Est molteplice cooperazione in campo economico tecnologico culturale politico e anche io vorrei aggiungere compagni ed amici
Nel senso di una possibile varietà in pluralità di forme di associazione
E qui si parla della ipotesi che alcuni paesi dell'Europa orientale pur restando membri del come e con possono essere associati in qualche modo alla Comunità europea via
Possano non solo stabilire un raccordo di collaborazione e di scambi ma anche un rapporto di associazione
Si parla della possibilità che alcuni di questi Paesi entrino a far parte del Consiglio d'Europa quindi noi potremmo anche disegnare
Come dire uno Paolo Olanda a molteplici tasselli di cooperazione e di associazione naturalmente
E qui cade il discorso sul concetto di casa comune europea che allorché a mio avviso richiede una un approfondimento e un chiarimento schietti
Noi non possiamo ragionare
In termini di idilliaco superamento a breve termine
Dei balocchi euro in meno
Di di Lia con superamento a breve termine di elementi di diversità e divergenza sul piano dei sistemi e dei valori e in modo particolare dei sistemi politici punto su cui richiamava l'attenzione che stamattina Marta Dassù
Noi però possiamo e dobbiamo problema che uno penso al processo
Di scambio di confronto di avvicinamento tra le due europei per rafforzare le tendenze allo sviluppo nel senso democratico e pluralistico al lei insiste e per giungere a sviluppi sempre più positivi e unitari
Di pace e di cooperazione nel continente europeo noi abbiamo certamente un traditore non vi è nessun dubbio da procedere qui
In Europa occidentale
Nell'ambito dell'Europa dei dodici sulla via dell'integrazione non solo economica ma politica e sulla via della democratizzazione
Della comunità io parlo di Europa dei dodici ma naturalmente non ignorando che in un futuro non vicinissimo ma comunque in un futuro nemmeno troppo lontana questa comunità potrà allargarsi ancora
Dobbiamo però fare in modo che anche l'allargamento della Comunità passi attraverso una riforma istituzionale passi attraverso un assalto autentico nel senso della integrazione politica nel senso della democratizzazione e in questo contesto certamente si pone alti il problema di un coordinamento sul piano delle politiche vi fissa attraverso i i il duplice canale ne parlava questa mattina il compagno Piero Pieralli dell'Unione Europea Occidentale e della cooperazione politica europea io conclusione e prima di un Breve
Commento politico che desidero ancora fare riferendomi alle forze della sinistra italiana e europea
Noi dobbiamo credere nella possibilità di mantenere una distinzione e una dialettica e al tempo stesso di cogliere le opportunità senza precedenti
Che oggi ci si presentano per allentare i confini tra i due blocchi e per superare una contrapposizione che sappiamo quali guasti e quali rischi abbia implicato
Compagni ed amici
Su questa problematica
Possiamo parlare
Di punti importanti di convergenza tra le forze della sinistra europea
La mia risposta
Decisamente affermativa e naturalmente la mia è una risposta come dire
Storicamente fondata
Io io penso a quelle che erano le divergenze
Dieci anni fa a quelle che erano le divergenze anche cinque o sei anni fa abbiamo fatto un importante pezzo di strada certo non c'è ancora l'approdo di una piena e totale unità
Che nemmeno tra i partiti socialisti che pure hanno sottoscritto documenti così impegnativi come quelli degli incontri tra partiti dei paesi dell'alleanza atlantica
Oppure il recente manifesto per le prossime elezioni europee e nella discussione di oggi
Fino all'intervento che mi ha preceduto noi abbiamo potuto cogliere USA e varietà di accenti e anche una qualche varietà di impostazioni su punti non secondari
E però noi qui parliamo di una convergenza sia su questioni che oggi sono all'ordine del giorno per ciò che concerne il disarmo i rapporti Est Ovest
E io sono naturalmente molto interessato a che si superino le Risi due disparità di opinioni su questioni di lungo termine madhhab grandissima importanza ad una convergenza sono problemi di breve termine
Su scadenze vicine e significative attraverso le quali poi possono passare anche prospettive di sviluppo più avanzato nei rapporti tra Est Ovest e nel processo di disarmo e di cooperazione
E poi mi sembra che su questioni politiche
Di grandissimo significato come appunto quelle della risposta da dare alle aperture e alle iniziative dell'uso di Gorbaciov fu di una comune Ostpolitik dell'Europa
E assai rilevante e incoraggiante il consenso perché qui si sta registrando restavo punti di discussione e di differenziazione
Certamente e poi ricordiamo tutti su quali scelte ci siamo divisi in un non lontano passato io voglio semplicemente dire questo il partito comunista italiano a partire dal congresso del mille novecentosettantadue a Milano
Ha abbandonato la sua tradizionale posizione
Di richiesta di un ritiro dell'Italia dalla NATO la sua tradizionale contrapposizione alla NATO e credo che questo sia stato un passo giusto e un passo proficuo
Da questo punto di vista oggi tra il nostro partito e i partiti più rappresentativi della sinistra negli altri Paesi dell'Europa non c'è alcuna divergenza da parte di nessuno dei grandi partiti della sinistra si pone in questione il rapporto di alleanza
Con gli Stati Uniti e tuttavia le divisioni ci sono state e non solo tra pc e Psi in Italia ma anche tra partiti socialisti su determinate scelte su concrete scelte della NATO che alcuni governi hanno sottoscritto
In pratica poi in ultima istanza a tutti i governi europei di paesi membri della NATO che non tutte le forze politiche anche forze che hanno avuto a lungo responsabilità di governo hanno sostenuto ci sono state queste divisioni in modo particolare anche in Italia anche tra Partito comunista il partito socialista
Guardare avanti e che bisogna guardare all'essenziale
Più ancora cadere io mi auguro che non accada
Che su determinate scelte pensiamo quelle che potrebbe adottare il prossimo vertice della NATO
Sì di Verga modo dovrebbe a cadere se stiamo alle posizioni che qui sono state denunciate che sono anche sancite in documenti ufficiali di tutti io nostri partiti però insomma
Compagni ed amici e assai importante sulla comunque positiva reazione ahimè gli sviluppi della situazione internazionale poi possiamo discutere del passato quanto si voglia ma importante e la comune reazione positiva ai nuovi sviluppi della situazione internazionale
E per lo sviluppo di un comune orientamento impegno europeistico
Di cui è stata testimonianza molto schietta e seria l'intervento del collega io amico Martin Ò Neal del partito laburista inglese
Io ho detto convergenze a sinistra europea si ci sono su cose importanti su questo
Decisivo terreno
So che naturalmente la stessa espressione sinistra europea è un'espressione che si presta a Dede discussione io
Me ne sono occupato fin troppo per iscritto di recente e adesso mi occupo solo con una battuta finale ebbene noi dobbiamo dirci con molta pacatezza senza eccessivi patriottismo di partito sapendo benissimo che cosa rilevante siano i partiti socialisti e socialdemocratici in tutta l'Europa occidentale in tutta l'Europa comunitaria ma dobbiamo dirci che in realtà la sinistra europea va considerata come una realtà politica sociale e culturale più ampia e complessa
Dell'insieme dei partiti socialisti e socialdemocratici o di questi partiti più il PC e anche in Italia
Con una realtà politica sociale culturale più ampia e complessa
Del partito comunista e del partito socialista tuttavia la convergenza tra i maggiori partiti della sinistra italiana tra i maggiori partiti della sinistra europea
Rappresenta un traguardo essenziale per una più vasta mobilitazione di energie progressiste innanzitutto sul piano di una politica di pace di disarmo e di cooperazione
Mille grazie a Giorgio Napolitano
Claudio Martelli
Comincio dove Giorgio Napolitano terminato
Se non altro mente d'accordo sull'importanza del valore di questo convegno l'importanza e valore che non risiedono solo nelle analisi nelle proposte anche in alcune suggestioni
Che sono state avanzate
Soprattutto da Paolo Vittorelli
Grida Boffa in ordine ai problemi della sicurezza del disarmo nucleare convenzionale
Della piena applicazione dei principi di Helsinki
Dello sviluppo della costruzione europea
L'importanza del valore discendono anzitutto dal fatto che siamo qui insieme
Per la prima volta
Socialisti democratici di tutta Europa
E Comunisti italiani
A discutere a cercare strade comuni
Nei territori è lungo quei confini
Che hanno costituito per decenni e per intere generazioni
Il luogo e la ragione dei principali conflitti
E delle più aspre divisioni
Che hanno attraversato la sinistra europea e contrapposto socialisti democratici e comunisti
Questa divisione lo sappiamo è stata particolarmente acuta e permane in Italia
E lo è stata per l'esistenza di un forte partito comunista che a lungo e ancora recentemente
Come ha ricordato Del resto anche Giorgio Napolitano ha contestato e contrastato
Con l'adesione dell'Italia al Patto Atlantico le responsabilità e i doveri che ne derivavano
Proprio innanzitutto in materia di sicurezza
Nel dopoguerra questa divisione
Sì ripropone
Ha una data d'origine nel cinquantacinque ricordato da Vittorelli quando il Partito socialista accettò l'alleanza atlantica qui sui limiti difensivi sui limiti geografici
E si protrae almeno sino al mille novecentosettantasette quando anche il Partito comunista
Giunge con una dichiarazione parlamentare se non ricordo male alla medesima accettazione
Basti ricordare le polemiche roventi
Dell'epoca della difficile
La giusta e necessaria decisione a proposito degli euromissili
Per non dire anche quanto sul fronte della costruzione europea dovette impegnarsi proprio Giorgio Amendola
Per spostare il suo partito
Dalla versione alla frontiera dell'unità europea
Ecco perché è giusto è necessario che questa ricollocazione
E questa ricomposizione del Partito comunista italiano rispetto alla sinistra europea avvenga qui in Italia
Per me è un segno di novità e di serietà della nuova segreteria comunista
Che questa ricollocazione ricomposizione maturi insieme accanto al Partito socialista
E non come accadde anche in anni recenti cercando interlocutori in Europa senza o addirittura contro il Partito Socialista Italiano
Mi pare questo nuovo il modo giusto di procedere sulla strada di una piena integrazione della sinistra europea
Con un'avvertenza ulteriore è certamente vero che la sinistra europea
è un vasto complesso
Pluralistico mondo politico e sociale
Però non è un club
Ho una metafora parlamentare
Ho un indistinto luogo dello spirito
E la concreta realtà e le concrete esperienze innanzitutto dei partiti socialisti e socialdemocratici
Dei loro organi internazionali e comunitari
Delle loro effettive sedi collegiali e rappresentativa
Detto questo è evidente che questa opportunità
Anzi questa volontà di dialogo e di ricerca comune
Della sicurezza e della pace non ci sarebbe o non sarebbe così forte
Se proprio nell'anno trascorso lo scenario internazionale non fosse radicalmente mutato
Tanto che si può dire come ha scritto il direttore del mondo che il mille novecentottantotto è stato l'anno della pace della pace nel mondo
Da un lato i primi accordi di disarmo e un negoziato ampio e incoraggiante
Dall'altro la fine di conflitti aperti da tempo
E la evoluzione positiva
Di diverse crisi regionali
La fine della guerra tra Iran e Iraq la più atroce
E la più sanguinosa guerra dei nostri anni
L'accordo per il ritiro delle truppe sovietiche dall'Afghanistan sono certamente gli avvenimenti più significative
Un ulteriore vantaggio e costituito dalla crescita di peso e di prestigio e l'ONU riconquistate proprio in rapporto alla crisi e alla guerra tra Iran e Iraq
E non possiamo che rallegrarcene tutti in quanto la ripresa dell'ONU dota la comunità internazionale degli Stati di un più forte e autorevole foro di mediazione tra interessi contrapposti
Con il cessate il fuoco tra Iran Iraq e l'accordo di Ginevra per l'Afghanistan molte tensioni sono diminuite
Resta attualmente dolorosamente aperto il conflitto arabo israeliano
Anche se segnali recenti mostrano nuove aperture
E ne rimane al centro la questione palestinese
Di fronte alla quale le due superpotenze continuano a confrontarsi con strategie non coincidenti
Mentre dovrebbero impegnarsi almeno questo l'opinione di Socialisti Italiani ribadita in molte sedi internazionali
E con gli interlocutori diretti e cioè con il rappresentanti del governo israeliano eccolo lp
La necessità di un accordo che non può non veder riconosciuti tutti i diritti della nazione palestinese a fronte della sicurezza dello Stato di Israele
Nel quadro di un assetto pacifico e definitivo della regione
Che non può prescindere da un rapporto istituzionale Giordano palestinese
Gli stessi rapporti tra Unione Sovietica e Stati Uniti
Al di là degli accordi pratici già raggiunti si sono sviluppati
Con una intensità e una profondità difficilmente prevedibili
I vertici di Washington e di Mosca
La serie delle consultazioni fra i ministri degli esteri delle due potenze quelle tra i capi di stato maggiore delle rispettive forze armate
Le intese economiche gli scambi culturali l'ampliamento delle reciproche conoscenze sulla realtà storiche sociali dei due Paesi sui loro sistemi di vita
Tutto ciò realizzato e sta realizzando un serbatoio di fiducia
Dal quale è lecito attendersi risultati concreti
Ma è soprattutto il settore del disarmo
Il punto principale di questa agenda globale fra le due superpotenze
Che ha segnato evoluzioni importantissime a partire dall'entrata in vigore dell'accordo Imf un'intesa che per la sua portata storica
Ha impresso sviluppi significativi
Sia al settore degli armamenti sia ad altri settori
Questa complessi questa impressione favorevole confermato dei progressi compiuti in tema di star
Nel settore delle verifiche del conteggio dei missili dei missili da crociera lanciati dagli aerei
Dalla limitazione dei missili balistici intercontinentali mobili piazzati sui sottomarini e anche nel campo degli esperimenti atomici congiunti
Realizzati per la prima volta quest'anno nel Nevada
E a a Semipalatinsk in Unione Sovietica
Alla base della nuova situazione sta certamente il processo di revisione aperto sia Mosca
Anche se
Cerchiamo prima difficile misura e una difficile equilibrio
Tra sostegno e giudizio critico e realistico
Anche se ogni passo avanti della perestrojka della glasnost
Indica l'enormità e la complessità dei problemi che stanno di fronte all'URSS di Gorbaciov
Scuotendo la stagnazione emergono una montagna di contraddizioni e di problemi non risolti
Tanto che il quadro delle repubbliche sovietiche
Quanto nel sistema dei Paesi comunisti dell'Est europeo
Il nuovo corso sovietico raccolti in Occidente attenzione e fiducia
E come ha detto Craxi la fiducia e merce difficile preziosa che si conquista giorno per giorno con la volontà e con atti conseguenti
In ogni caso di fronte alla leadership sovietica e al nuovo Presidente americano il cammino è ormai aperto
Aperto anche su un tema che ci sta particolarmente a cuore
Quello del rispetto dei diritti umani
Anche qui si sono registrate aperture e primi passi
Un avvio di quel cambiamento profondo profondo che auspichiamo nel senso della effettiva liberalizzazione politica come osservato stamane
Boffo
Mi riferisco in particolare le nuove garanzie relative la libertà di religione all'impiego della medicina psichiatrica non per scopi politici
Alla libertà di espressione all'emigrazione degli ebrei e dei cittadini di etnia tedesca e armena
Da tutto questo derivano effetti positivi sul complesso delle relazioni est Ovest e cresce la speranza che la prossima conferenza di Vienna possa riempire di atti concreti apprezzabili anche questo paniere o questo cesto
Entro questo scenario più favorevole devono essere precisate rafforzate le iniziative europee
E in Europa le iniziative di una sinistra che su questo terreno finalmente non solo continua a cercarsi ma comincia anche a trovarsi intendo innanzitutto lo sviluppo della costruzione unitaria e comunitaria ivi compreso l'allargamento ad altri Stati
Nei suoi aspetti politici e istituzionali
E non solo economici e commerciali
Intendo la costruzione non attraverso il riarmo ma attraverso il coordinamento realisticamente in sede UEO di un pilastro europeo di difesa
A questo proposito una sola osservazione all'amico Boffa
Rispetto al modo con il quale questo tema e trattato nella sua pregevolissimo relazione
Per noi il pilastro europeo di difesa
E certo un modo di non estraniare l'Europa dal processo di sicurezza
Di disarmo e di distensione che non può e non deve essere delegato alle due superpotenze il pilastro euro
Vero e certo un modo per accrescere autonomia e a responsabilità degli Stati europei membri dell'Alleanza atlantica
Non è e non può essere un modo per corrispondere
Al ritorno anti tentativi
Tra virgolette storici della diplomazia sovietica di distinguere e di dividere tra Europa e Stati Uniti dal convegno sono emerse poi conferme e valorizzazioni di indirizzi consolidati
E orientamenti suscettibili
Gli altri sviluppi
Giusto è stato richiamare l'Ostpolitik del cancelliere Brant
Giusto valorizzare iniziative differenziate come quelle che i governi italiani hanno assunto in questi anni verso le differenti realtà dei Paesi dell'Est
Giusto incalzare la cooperazione tracce come con come ha fatto il Parlamento europeo recentemente Giusto
Che si valutino le possibilità di rapporti diversi tra i singoli Paesi
Del comma e con e la comunità europea
Insomma come ha detto il primo ministro francese Michel Rocard l'Europa deve parlare di Europa a tutti gli europei e tuttavia la nostra attenzione
Soprattutto quella di noi italiani non deve mai distrarsi dal tentativo più difficile dal travaglio più arduo dall'obiettivo più grande la casa comune della sinistra
Nella casa comune europea
I paesi del comunismo reale stanno cercando di uscire da una lunga malattia che li ha portati all'invecchiamento precoce alla stagnazione economica alla sclerosi delle energie
E senza rifondatori forme profonde senza effettive correzioni
Del sistema nel senso dell'apertura della introduzione di una dose massiccia di libertà
Difficilmente quei Paesi troveranno rapide soluzioni alle loro difficoltà e alle loro crisi sono convinto che i vantaggi del miglioramento dei rapporti Est Ovest e di quelli tra le due Europa in particolare debbano essere con atti fuori di dubbio non revocati in dubbio così come il rafforzamento della pace che proprio nel nostro continente ha conosciuto lungo i secoli le più sanguinose ferite nuove prospettive di sviluppo nuovi interlocutori economici ma anche sociali e culturali nuove possibilità di scambi di commerci di Generali progressi percorsi in definitiva più celeri per la modernizzazione di Torino lamento sociale politico sono mete ambite traguardi tanto desiderabili quanto possibile è vero ciò che dice Giorgio Napolitano contro gli appuntamenti
Più in vista contano i piccoli passi ma è difficile arrivarci insieme se non si condivide l'insieme
La generalità degli obiettivi per tutto questo occorre un forte senso di equilibrio una forte volontà negoziale
Cito ancora il segretario socialista italiano dare per a vere avvenire per dare e quanto più cresceranno le quantità del negoziato
Tanto più cresceranno le aperture quanto più si ridurranno le barriere e si leveranno i muri simboli di un'epoca che vorremmo e vogliamo considerava le nostre spalle tanto meglio sarà per tutti
Ringrazio molto anche a Orio Martello perché lì per il suo intervento e chiamerò a Boffa per chiudere il contegno dato che già nel tempo siamo un po'avanzato
Sì
Spiega
Io
A mi è stato affidato dai tre centri che hanno organizzato questo convegno la Fondazione Nenni fondazione Bertelli cespi il compito di chiudere i nostri lavori di stasera questo mi impone alcuni doveri innanzitutto mi impone né quello di non entrare nel merito delle questioni che sono state sollevate anche per quanto riguarda eventuali rilievi alla mia relazione di stamattina o a quella di Vittorelli io per conto rinvio al testo dell'Amia della mia relazione
Mi impone anche di non concludere io non noi non concludiamo questi nostri lavori non credo che siano necessarie delle conclusioni
Vorrei però ecco credo nome dei compagni ed amici che con noi hanno organizzato questo convegno consentirmi una nota un po'personale Tamburrano
Non mi contraddire penso se dico che quando abbiamo avviato al lavoro per questo convegno
Avevamo tutti
E due credo tutti i nostri amici affonderà Fondazione Ebert del CESPI della Fondazione Nenni
La consapevolezza di affrontare un compito non farci
Un compito non facile perché e vero non è altre volte in fondo singoli partiti da a sinistra europea gruppi o bilateralmente
Avevano affrontato i temi che affronta abbia abbiamo affrontato oggi qui ma di solito questo era avvenuto in convegni riunioni assemblee non pubbliche
Credo che sia la prima volta che noi sviluppiamo una discussione di questo genere in pubblico davanti alla stampa davanti agli organi di informazione di massa davanti a tutti coloro che volevano ascoltarci
Sapevamo che queste circostanze si affrontavano problemi e come qui è stato ricordato fino alla fine quindi situata gli ultimi interventi
Hanno diviso nel passato la sinistra a sinistra non soltanto in Italia ma anche la sinistra europea nel suo insieme su molti di questi problemi
Qualcuno lo ha ricordato anche i partiti socialisti socialdemocratici qui presenti non avevano avuto alle stesse posizioni
Ora in queste circostanze poteva esserci presente il rischio si tornasse così inevitabilmente riaffiora asset lecco di vecchie polemiche o anche semplicemente di vecchi di giudizi diversi che in passato sono stati tanti
E certo e certo anche questa ecco non è stata e non poteva essere del tutto assente
Da i nostri lavori di oggi così come sarebbe stato io credo arbitrario pensare che qui si fossero dovute esprimere le stesse opinioni da parte di tutti no
Ci sono state giustamente sfumature di opinioni vide anche diverse punti di vista
Che si sono confrontati
Eppure lasciatemi dire credo e questo lo si non si possa dire
Che quanto mi ha colpito non è stato come questo
Ma piuttosto cioè l'importanza le che l'ampiezza e l'interesse delle convergenze che nel dibattito di oggi
Pur avendo per protagonisti persone assai differenti e convergenze che ci sono state
Convergenze a mio apparire non generiche
Convergenze abbastanza precise su un contributo molto positivo di idee di proposte di suggerimenti costruttivi per quanto riguarda lo sviluppo del la
Cooperazione europea della sicurezza europea
Della distensione del disarmo nel nostro continente io credo che immateriali di questo nostro convegno potranno effettivamente rappresentare un utile materiale di studio e una base per ulteriori approfondimenti per tutti coloro che politici esperti si occupano di questi
E questi io
Io credo credo anche in questo d'interpretare gli amici cioè che con noi hanno lavorato
Che si possa considerare questo come un avvio un avvio positivo io ho preso buona nota della proposta che l'accompagna Boniver affatto suggerendo di pittura e che questi convegni possano ripetersi
Ogni anno
Sceglieremo questa soluzione ne sceglieremo altre di questo avremo tempo e modo di discutere tutti insieme io ritengo però che questo avvio ci sia stato e che questo avvio sia un anche un incoraggiamento per i nostri tre centri
Per effettivamente continuare a lavorare nella direzione che abbiamo preso oggi
Lasciatemi prima di finire ringraziare con molta sincerità
E con molta partecipazione se tutti gli intervenuti soprattutto gli amici stranieri che hanno accettato il nostro invito sono venuti a portarci il contributo delle loro idee delle loro esperienze di una loro riflessione che dura tardi ringrazio tutti i presenti coloro che hanno preso la parola e coloro che hanno semplicemente ascoltato ringrazio tutto il più personale tecnico interpreti e spero di poter dire arrivederci a nuovi appuntamenti