Presentazione della proposta di legge dell'Alleanza di Centro a prima firma Pionati sull'individuazione delle risorse per lo sviluppo economico in Italia

Buona sera e grazie della vostra presenza i colleghi delle nella televisione della stampa e agli amici che sono intervenuti ne abbiamo convocato questa conferenza stampa per un un tema specifico che crediamo sia di particolare
Interesse anche perché con il Presidente Berlusconi abbiamo concordato
Diciamo di attivarci come movimenti che fanno capo al gruppo delle di iniziativa responsabile attivarci per proporre cose concrete per lavorare a iniziative di legge che siano
Diciamo delle forme di carburante per l'azione di governo e quindi noi adesso settimanalmente come Alleanza di Centro faremo delle proposte tematiche sulle varie
Emergenze che il Governo si trova ad affrontare oggi presentiamo un proposta di legge e a mia firma
Che riguarda il problema della individuazione delle risorse per lo sviluppo economico
Noi abbiamo
Visto in questi mesi in questi ultimi settimane soprattutto una polemica crescente su Rocco come fare per dare al Paese un impulso allo sviluppo dopo aver tenuto a posto i conti pubblici cioè tutti concordano sul fatto che Tremonti e Berlusconi siamo stati particolarmente abili e capaci nel tenere sotto controllo il debito pubblico
Però con altrettanta chiarezza si chiedeva al Governo di passare a una fase due una fase nella quale trovare risorse per lo sviluppo economico del paese
E per allineare diciamo lo sviluppo le proiezioni di sviluppo del nostro Paese a quelle che sono
Le proiezioni di crescita che si stanno sviluppando nei principali Paesi europei
Allora noi abbiamo identificato probabilmente un terreno sul quale
Poter reperire parte di queste risorse ed è il terreno della dismissione del patrimonio immobiliare pubblico e degli enti locali
Questa linea di dismissione è stata decisa come voi sapete dal Governo
Però è stata decisa con l'obiettivo di far affluire questi finanziamenti nel capitolo del debito pubblico quindi per ridurre ulteriormente il debito pubblico si tratta di una cifra rilevante
E che però a nostro avviso non servirebbe a molto nella riduzione del debito pubblico che come voi sapete un mare un mare magno enorme nel quale indiciamo un bicchier d'acqua difficilmente riuscirebbe
A risolvere le questioni viceversa se noi utilizziamo questi miliardi di euro
Non per la riduzione del debito pubblico ma per il finanziamento di iniziative di sviluppo probabilmente potremmo dare al Paesi un impulso diverso si tratta sostanzialmente di destinare delle risorse che sono già state
Identificate non a appunto abbassare la febbre del debito pubblico cosa rispetto alla quale probabili e avrebbero
L'effetto di un'aspirina con una con una febbre da cavallo certi passa la febbre per qualche ora e poi ritorna peggio di prima
Ma di scorporando e destinarle a iniziative ripeto di sviluppo economico
E questo crediamo che sia un come dire un po'anche l'uovo di Colombo cioè poter identificare senza scomodare
Grandi risorse senza immaginare grandi cambiamenti per esempio la politica fiscale che sono tutti i complessi di là da venire sicuramente che sono anche difficili da
Sono anche difficili da poi poter far comprendere digerire i cittadini perché quando si tratta di muovere oggi un sistema fiscale promettendo magari una riduzione di imposte
è chiaro che si cozza con la realtà dei conti pubblici che non consentono in questa fase di poter ridurre il prelievo fiscale soprattutto con l'attivazione del federalismo che abbiamo avviato ieri che ovviamente comporterà delle incertezze
E quindi in questo senso né crediamo che si possa invece guardare a questo aspetto
Con più intelligenza c'è utilizzare questo capitolo di risorse che sono importanti ma destinarle come ripeto all'ASM a a un altro binario binario dello sviluppo economico industriale
Il sostegno all'occupazione della creazione di nuovi posti di lavoro piuttosto che la semplice riduzione del debito pubblico
Questo è per quello
Che mi riguarda diciamo il cappello politico della iniziativa per quello che riguarda l'aspetto tecnico cioè il nostro Responsabile nazionale del Dipartimento
Economia che potrà dare i dettagli più precisi e più e specifici rispetto a questa proposta è questa iniziativa di legge grazie
Il dottor Mazzocchi sì
Grazie sono Giovanni Mazzocchi grazie segretario fra questa introduzione che mi pare abbia ben chiarito quale l'obiettivo di questo disegno di legge che tu hai proposto
Questo disegno di legge vada nel senso di
Favorire un'accelerazione
Verso lo sviluppo questo drammatico problema che noi viviamo da vent'anni vent'anni il Paese non cresce cresce insomma a come un prefisso telefonico
E ovviamente e questo è un problema che va affrontato per le corna fino in questi vent'anni siamo stati ossessionati anche in un certo senso
Dalla dimensione del debito una ossessione perché avete aggiusta
Razionale
Che il Ministro Tremonti a benna gestito pensate che il debito pubblico italiano nonostante la crisi immense che ha sconvolto
Tutto il mondo di recente debito pubblico italiano è cresciuto di appena tre punti percentuale pensate che hanno fatto delle ricerche negli Stati Uniti sulle crisi bancarie
Del gli ultimi anni hanno potuto verificare accertare che mediamente le crisi bancarie
Moderne provocano nei tre anni successivi con un aumento del debito pubblico dell'ottantasei per cento
Quindi veramente Tremonti ha fatto un miracolo
Ha fatto un miracolo importantissimo
Oren come tutti quanti sappiamo e come anche ha richiamato Giuliano Ferrara aiuto dal Presidente del Consiglio Berlusconi che ha detto basta ingessato
Alzati e
Diciamo dai
Dai FIAT o a tutta la tua fantasia a tutta la tua voglia di fare anche di fronte alle difficoltà questa proposta va proprio in questo senso è molto semplice se noi
Abbandoniamo per un attimo la ossessione del debito che ripeto giustificatissime en però sta sotto controllo
Noi abbiamo il problema di fare diminuire questo rapporto tra debito e PIL Moro
Per ridurre questo rapporto tra debito e PIL esistono diverse strade
O si interviene appunto sul numeratore il debito cercando di tagliare la spesa pubblica di contenere le esperienze oppure
Cercando di fare crescere il Pilla naturalmente non possiamo agire sul finanziamento in deficit perché dobbiamo tenere il debito anzi lo dobbiamo ridurre e quindi bisogna trovare queste risorse da qualche altra parte B queste risorse da qualche altra parte ci sono
Guardate che il patrimonio pubblico oscilla tra a seconda delle stime tra i quattrocento e seicento miliardi di Europ
è diviso tra Governo centrale e enti locali
In parte questo patrimonio è già Rutelli utilizzato nel senso che sono edifici occupati dalla pubblica amministrazione
Però
Ecco la proposta
Presentata da Francesco Pionati a il merito il duplice merito da un lato di intervenire strutturalmente sulla spesa pubblica perché se si fa un piano
Per ora di smettere anche per svuotare molti di questi edifici occupati attualmente
Da gli impiegati pubblici dice riducendo gli spazi ma soprattutto intervenendo e questo è un suggerimento forte al ministro Brunetta che si è molto occupato della produttività
Fino ad ora e e noi vi proponiamo di pensare invece di modificare il contratto di lavoro del pubblico impiego prevedendo il Tele lavoro guardate che con la informatizzazione noi anche in Italia abbiamo speso di investito parecchi soldi per informatizzare la pubblica amministrazione non c'è più bisogno
Di aprire per forza tante mansioni svolte direttamente in loco possono essere svolte direttamente da casa
Abbiamo qualcosa come tre milioni e mezzo quattro milioni di impiegati pubblici
E se ad un certo punto si riuscisse anche
Dico a fare in modo che un milione di queste persone possono lavorare a casa sarebbe diciamo un risparmio enorme
Un risparmio enorme sia in termini di metri quadri occupati e quindi che possono essere messi sul mercato sia in termini di bolletta energetica pensate che cosa significa ogni giorno a muoversi da casa al lavoro
Meno stress per le persone
Che lavorano al perché muoversi da casa al lavoro a volte ci si impiegano due ore i per i pendolari il Sistema di trasporto locale cioè quindi tutte pressioni in meno
E di risparmi e norme sulla bolletta energetica ora questo questo naturalmente questa operazione è una operazione
Che deve essere gestita di concerto con tra il al Ministero dell'economia e il Ministero dello sviluppo nel senso del Ministero dello sviluppo economico dovrebbe predisporre
Un piano di investimenti nazionali che serva da catalizzatore anche perché giustamente nel disegno di legge si fa menzione degli enti locali e delle regioni ma non pone della Camera non può leggere il Parlamento italiano non può legiferare anche per gli enti locali
Però immaginate
Che se che il Ministero dello sviluppo il predispone un piano nel di investimenti nazionali le Regioni io credo che non soltanto potrebbero ma immagino che saranno su spinte ad aderire
Va bene con una quota parte del loro patrimonio
Anche perché altrimenti guardate che il rischio a cui eh che questo patrimonio pubblico venga dissipato in mille rivoli come già avviene oggi insomma
Si legge sulla stampa spessissimo insomma dei bilanci degli enti locali che sono fatti insomma trattando i buchi anche con la vendita
Di immobili di proprietà
Vedi oppure ricordiamoci che il caso eclatante delle privatizzazioni negli anni Novanta
Noi abbiamo fatto per ridurre il debito pubblico anche in larga misura abbiamo venduto qualcosa come cento miliardi di euro
Di partecipazioni nelle aziende e principalmente quelle delle ex partecipazioni statali
Si era fatto un fondo di ammortamento per il debito pubblico il debito pubblico
In modo effimero è diminuito per un certo periodo di tempo per poi aumentare immediatamente dopo e siamo tornati di nuovo al centoventi per cento che era la situazione prima
Della vendita di queste partecipazioni
Pubbliche
Abbiamo non abbiamo ottenuto con irrobustimento del tono industriale italiano
Queste privatizzazioni si sono tradotte anzi forse in un indebolimento ma certamente non umani non in una crescita
Della iniziativa privata quindi io dico stiamo molto attenti stiamo con i piedi per terra oggi come oggi noi abbiamo assolutamente bisogno di crescere anche per motivi di tenuta sociale
E quindi dobbiamo oggi aguzzare l'ingegno
Ed essere tutti quanti pronti in questa operazione virtuosa anche perché vedete se ad un certo punto Parlamento enti locali sanno di non avere risorse ma possono accedere a queste risorse
Io confido che gli sforzi si moltiplicheranno per trovare il modo di ripetere di reperire risorse necessaria
Grazie
Grazie seri ci sono domande
Ecco
Ma so che in poche parole il a me interessa molto se c'è la possibilità di coniugare Banca del Sud dove questo tipo
Di discorso che tu hai fatto
Ecco questa iniziativa Banca del Sud doc riapre ovviamente uno canale quello di a dare uno strumento alle aree del Mezzogiorno
Ecco il ruolo la funzione e il nesso tra queste due voci grazie se c'è
Ma diciamo che quando parliamo di sviluppo naturalmente rimesso cioè
Noi abbiamo lungamente parlato con a Francesco Pionati primati prima che appunto Francesco Pionati presentasse questa proposta di legge abbiamo parlato di tante cose naturalmente abbiamo parlato anche del sud
Adesso poi lo dirà lui stesso naturalmente ma concordiamo sulla intanto sul fatto che la banca del sud una iniziativa assolutamente meritevole
Di credito e qui è solo il collo diciamo perché anche qui dobbiamo guardare la storia
Quello che è successo al sistema bancario e finanziario meridionale negli anni Novanta sotto il Governo Prodi e poi di D'Alema e Amato
è noi abbiamo cancellato tutto il sistema bancario e finanziario meridionale
Lasciando quel territorio privo di centri decisionali privo di infrastrutture come rappresentanza del Banco di Napoli
Che avevano una dimensione internazionale che potevano quindi essere un volano per le iniziative imprenditoriali anche locali
E tutto questo diciamo la Banca del Sud è sicuramente diciamo un atto non soltanto risarcitorio ma è una riprende un discorso che era stato già fatto per la verità Torino
Sin dagli anni Ottanta sulla necessità di affidare al sistema finanziario in generale un ruolo più forte nel sostegno
Della in imprenditoria privata e dello sviluppo in generale però attenzione noi Banca del Sud va bene ma che sia localizzata a Napoli
Perché se dovesse essere localizzata a Roma si partirebbe già con un piede sbagliato ripeto il problema del Mezzogiorno
Oggi è quello di restituirli ed idee lì e di usare il crescere dei centri decisionali attorno a cui aggregare la società civile ed intellettuali ed è forse produttiva
Mi associo ovviamente in piena quello che ha detto sottolineo un ultimo aspetto
Cioè che sarebbe un controsenso prevede una banca del sud non al sud erogabili ben anche i bambini
Non essendoci diciamo una una nulla checché ostacoli questo perché non abbiamo un sud di privo di grandi città di grandi capitali del passato di grandi centri decisionali fino a qualche decennio fa
Quindi l'idea soprattutto in termini e in una stagione di decentramento e mi sembra assolutamente logica cioè si fa federalismo per portare il potere negli enti locali e sul territorio
C'è un processo proprio politico generale che porta delocalizzati centri
Decisionali sarebbe assurdo voler invece centralizzare una banca che nasce espressamente come Banca del Sud quindi che l'atto sia consequenziale e la localizzazione riguardi la città di Napoli su questo mi sembra veramente
Di chiedere il minimo e quindi questo sarà anche una
Una posizione che terremo all'interno dalla maggioranza
Se non ci sono anch'io
Sono Filippo Cicognani mi permetto di suggerire a questa interessante iniziativa una un censimento di quelli che sono gli enti
Veramente pubblici perché ci sono alcuni che sono privatizzati nel novantasei con decreto legislativo che ancora percepiscono
Fondi pubblici e vengono trattati est trattano come enti privati o come fondazioni quindi credo che un Censimento reale sulle
Reali posizioni delle di questi enti sarebbe da accompagnare a una proposta così interessante come quella che è stato fatto
Ovviamente le accogliamo Ibiene suggerimento di giro al tecnico
Io avrei Pietro Romano
Io avrei da da non più che un suggerimento da porre un quesito né questa si è acquisito politico forse più che tecnico a Gianni Mazzocchi
Ed è questo è possibile visto che io credo poco nella come dire nella disponibilità degli enti locali a farsi parte diligente in questo quadro
è possibile nell'ambito dei media attuativi del federalismo pensare di inserire in qualche modo ma
Facendo quindi accelerando anche l'iter della proposta della disegno di legge
Verrà presentato che è stato già presentato peraltro
Da parte sua in merito perché io credo sinceramente poco quindi penso che sia attuabile per quanto riguarda il patrimonio statale sinceramente ho molti dubbi per quanto riguarda il patrimonio degli altri enti locali in genere regioni soprattutto ma
Anche gli altri enti di ogni tipo
Secondo lei ritiene possibile inserire qualche cosa che colleghi nel
Nei decreti attuativi del federalismo la proposta del genere
Guerre pietra io penso che non sia così necessario capisco perfettamente quello che dice è vero insomma è una realtà però vedi
Con il federalismo in effetti dobbiamo essere consapevoli che cambierà molto moltissimo per i governi regionali non lo hanno ancora capito
Ma cambierà moltissimo nel rapporto con i cittadini e con le risorse che i governi regionali utilizzano e si farà sempre più visibile trasparente
E misurabile allora
Il problema è in questo quadro istituzionale in cui ci troviamo di fronte e che il Governo centrale possa e debba naturalmente indicare delle strade forti di sviluppo
Individuato un piano nazionale di sviluppo penso per esempio al piano energetico nazionale guardate che qui noi
Scherziamo molto su questo fatto non ci rendiamo conto ma anche tante crisi che abbiamo
Avuto negli ultimi tempi
Di derivano da il fatto che combustibili fossili sono in esaurimento questo è un dato insomma
Non si sa bene ancora quando finiranno c'è chi dice vent'anni cinquant'anni ma il problema che noi stiamo diciamo esaurendo
Le il le risorse e le risorse che fanno muovere tutti
Fanno muovere tutto tutta l'economia nostra si muove sulla base dell'Energia insomma e noi non abbiamo indipendenza energetica dobbiamo costruirla questa
è una delle prime necessità
Che il Paese Italia a
Allora dico è questo era una digressione ma ri rientra diciamo nell'interno se ad un certo punto il Governo centrale
Individua un piano nazionale di sviluppo credibile intelligente che guardi e che sia volto appunto a riallineare il la competitività
Italiana rispetto ai concorrenti europea non soltanto europei B io sinceramente credo che poi
Anche i governi regionali dovranno fare i conti con questo e si adegueranno insomma laddove esistano delle concrete possibilità
Pare che abbiamo completato quindi io vi ringrazio come ha fatto in apertura della presenza e vi do appuntamento a Rabat la settimana quando presenteremo iniziative nel campo della giustizia iniziative legislative in quell'altro che un campo diciamo molto molto
Minato per
Un censimento di tutto ciò che c'è disponibile recente la Champions cambiamento è fatto c'è stato Renzi del Sindaco differenze che non fa altro che parlare delle sue casse
Altri perché dice lui a Memmo
Ecco esatto
Senza essere varata e comunque il Ministero del dell'economia è già da tempo che sta lavorando su questa ma non ha ancora completato tutto il quadro perché naturalmente
Appunto ci sono delle zone d'ombra delle zone grigie molto grande
E ora è arrivato il momento apparati rimboccarci tutti quanti le maniche e di metterci al lavoro e guardate trascurato una comunicazione tecnica per chi volesse pronto anche un comunicato stampa
E Francesca cioè sì affrettare ah ecco tra lega e la sala bene mamme nasce
Dalla questa roba della tavolini
Grazie a tutti