Conferenza programmatica del Psi

Dovremmo la Padana pronto lavoro sembra un po'tutta come il compagno Unabomber posta
Oltre alla lunga
Il mio intervento del tema
Il nuovo ambientalismo
Sotto la pressione dei fatti
Ed è una nuova sensibilità ecologica diffusa tra masse crescenti di individui
L'ha detto a Lima tende ormai a diventare una componente di primo piano di qualsiasi programma politico
Tuttavia dinanzi ai problemi del recupero e della produzione l'ambiente ci si trattava in molti modi
In questa sede noi dobbiamo dire che l'ambientalismo non può risolversi in un fattore paralizzante nei confronti della produzione
Come pure della crescita dalla politica di crescita di potenziamento delle infrastrutture di quell'impero paese ha bisogno l'uso dell'invece tradursi in un disegno ispirato consapevolezza coerenza e capacità innovativa
Consapevolezza dei limiti che si pongono le forme di sviluppo economico oggi praticate e dei costi che esse comportano coerenza tra il fine di tutela rinnovamento ambientale e quelli irrinunciabili di sviluppo economico e di crescita sociale
Capacità innovativa rispetto alle strutture economiche per i processi culturale che tendono a mantenere lo sviluppo economico sui binari attuale
Binari al fondo del quale potrebbe anche esserci forse prima di quanto pensiamo
Un arresto spiacevolmente brusco
Il disegno è chiamato sopra per un ambientalismo si dovrebbe fondate sull'idea di una economia industriale a ciclo completo
è un'idea che ad onta dell'apparenza è un'idea politica prima che economica
Nell'ambito di tale coloni ogni prodotto dovrebbe concepito fin dall'inizio in modo da minimizzare
In ciascuna fase del suo ciclo vitale l'impatto ambientale il consumo di nuove risorse
Al tempo stesso dovrebbe essere Massimo Zatta la possibilità di riciclare recuperare materie materie prime semilavorati ed energie
Per fare ciò è necessario passare nel campo dall'approvazione dell'ambiente
Dell'inquinamento del trattamento dei rifiuti industriali e urbani da una cultura del dopo a una cultura del prima
Bisogna passare ad una cultura specializzata nel tamponare i problemi dall'ambiente una volta che sono esplosi
Ad una cultura della preveggenza e del progetto anticipatore
Dobbiamo insomma o c'era la prospettiva di una rincorsa assillante dei problemi generati per uno sviluppo economico ambientalmente i responsabili
Il suo peso dove mentre nella prospettiva dello sviluppo il quale sappia far crescere il livello e la qualità della vita
Mentre tiene basso il consumo di nuove risorse ed Energia
Uno sviluppo che minimizza nell'insieme l'impatto sull'ambiente
La formazione di un'economia industriale a ciclo completo
Dovrebbe configurarsi come un vero e proprio ecosistema industriale
L'impegno a realizzare lo potrebbe essere la caratteristica dominante di un pericolo di sviluppo completamente loro
Nel corso di tale periodo presumibilmente lungo
L'obiettivo primario di un siffatto ecosistemi industriale
Dovrebbe essere quello di far sapere a sostanzialmente la percentuale di recupero della maggior parte
Di risorse riciclabile
Molti calcoli indicano che tale percentuale potrebbe salire a potenzialmente dal due tre per cento attuale fino appunto del settanta ottanta per cento
Un simile risultato equivarrebbe a quello di un Paese che conoscesse un tasso di sviluppo molto alto nell'ordine del due e mezzo tre per cento l'anno
Protratto per almeno vent'anni
E poi ho accompagnato da interventi assai meno che proporzionale
Nel consumo globale di risorse e di energia
In altre parole sarebbe come avere la produzione e dei consumi degli anni novanta insieme con i consumi di materie prime e di energia dagli anni sessanta
L'obiettivo è ambizioso ma non è realizzabile Inzaghi o se si adotteranno le innovazioni necessarie
Innovazioni legislative anzitutto la formazione di una nuova economia industriale a ciclo completo richiede infatti profonda innovazione degli dispositivi legali
Volti a incentivare determinati comportamenti economici invece a scoraggiare né altro
Sarebbero necessarie norme di legge che motivazione in positivo le aziende per i consumatori
A fabbricare le prime
Nonché ad acquistare a consumare i secondi determinati tipi di prodotto in luogo di altri
Aziende e consumatori dovrebbero cioè essere incentivati a piacere quei prodotti
Che sono stati concepiti in modo che nel corso di tutta la loro esistenza abbiano perfetto una incidenza minimo sulle principali variabile ambientale
Al tempo stesso
Tali prodotti dovrebbe avere caratteristiche tali da risultare economici per le prime i graditi ai secondi perché migliorano la qualità della vita
Nell'insieme per quanto attiene alla legislazione dovrebbe trattarsi Tom d'un complesso di norme capaci di favorire la che esce dal mercato il quale preme
In misura in modo che siano evidenti a tutti
La fabbricazione ed il consumo preferenziale di prodotti che sono stati specificamente progettati per conseguire scopi quale il minimo impatto ambientale
E la massima e ciclabilità
Ci vorrebbero però alta innovazione
Sarebbe necessario e altre innovazioni ove si volesse procedere attivamente
Verso la formazione di un nuovo sistema industriale a ciclo completo
Un sistema sul quale fondare un'economia capace sì di sviluppo
Ma al tempo stesso ambientalmente sostenibile
In primo luogo sarebbe necessario effettuare rilevanti investimenti in ricerca
Al presente
Tutta l'attività industriale che vanta la cura dall'ambiente quelle poche almeno che esistono
Sono improntate alla cultura del dopo
Per far sì che si anticipino i problemi piuttosto che rincorrerli
Occorre stimolare la crescita di tutto un nuovo filone di ricerca un filone di ricerca di cui si vedono appena si comincia appena a intravedere
Le prime linee
Un filone di ricerche che dovrebbe crescere nei centri di ricerca pubblici come in quelle private
Questa soluzione di ingessamento nella ricerca
Video e dati ed investimenti a favore dello sviluppo di un ecosistema industriale
Potrebbe avvenire efficacemente svolta dal Ministero per l'università della ricerca scientifica e tecnologica
Il suddetto investimenti in ricerca
Dovrebbe essere altresì accompagnati
Da una larga ristrutturazione della formazione tecnico-scientifica in molti settori
A cominciare dalla cultura cioè che è alla base
Oggi come oggi
I Politecnici le facoltà di Scienze gli istituti tecnici le scuole di formazione manageriale
Sommando i tecnici del dirigente che andò deserta una raffinata competenza tecnologica
Tuttavia questa competenza risulta fondata su presupposti culturali curare in tema di ambiente appaiono in generale
E il meno che si possa dire piuttosto elementare
Si tratta dei presupposti che si riassumono nella che sapienza dette o industriale
Per cui la sopportazione dell'ambiente sarebbe virtualmente infinita
Al massimo per evitare danni alle persone
Basta tenere basso il numero di parti per milione delle sostanze nocive
Diminuendo le opportunamente nell'aria delle acque
Lo stesso tipo di coltura implica l'idea che il ciclo della produzione dico i tecnici si debbono occupare sì è unicamente quello che è compreso tra i cancelli della fabbrica di entrata e di uscita ciò che accade al di là di questi cancelli riguarda certo intendo questa cultura
Soltanto i pubblici amministratori oppure politici
Lo stesso vale per il destino del prodotto una volta terminata la sua vita utile
Ci sarà poi qualcuno che se ne occupa sembrano pensare molto tecnici
Degli stessi presupposti ancora
Fa poi parte la prudenza la credenza che il consumatore preferisca dopotutto
Un prodotto più appariscente anche nel caso in cui tutto sommato Elisa che è molto più inquietante
Piuttosto che un ambiente il cui stato di salute non sempre si può apprezzare a colpo d'occhio
Queste vorrei sottolineare non sono questioni ideologiche
C'è una questione di natura strettamente tecnologiche e scientifiche
C'è una questione che riguardano da vicino la ricerca e la didattica della tecnologia
La didattica della scienza applicata a tutti i livelli dalla scuola media sino alle scuole di specializzazione ed ai centri di formazione dell'azienda
Anziché finire anziché concludersi come avviene troppo spesso oggi
In una rumorosa quanto inefficace battaglia contro qualche vecchio carico qualche vecchio bastino a letto
E i suoi bidoni velenosi
La lotta contro gli scarti industriali dovrebbe silenziosamente cominciarono i laboratori di ricerca e sviluppo
Dalle dispense universitarie dai corsi di insegnamento di materie tecnologiche
Produrre beni senza produca scarto industriale ma producendo il meno possibile
Sapendo fin dall'inizio chiuso si potrà fare ma alla fine
è questo il problema c'è una cultura tecnologica diversamente orientato dovrebbe risolvere nel prossimo futuro
Le promesse economiche legislative culturali tecnologiche di una nuova economia industriale a ciclo completo André proposta al più presto
Non si possono tuttavia trascurare i problemi attuali come quello derivante dal dall'enorme quantità di scarti e rifiuti industriali che sfugge al presente ad ogni controllo in tutte le regioni italiane
Perciò occorre pensare ad una duplice strategia di cura dell'ambiente
Una per affrontare i problemi contingenti l'altra per cominciare a preparare la fin da oggi un futuro diverso
Aiutando e va dato attuazione con tempestività e fermezza
Per i sacrifici che entrambe possono comportare per i singoli e per particolari interessi
Vanno responsabilmente accertati
La ferma intenzione di perseguire un disegno capace di combinare dei tassi di sviluppo molto elevati
Con incrementi molto meno che proporzionale dei consumi di materie prime ed energie permetterebbe tra l'altro di lanciare ai Paesi del Terzo Mondo e dai paesi dell'Est un segnale ci avrebbe una grande rilevanza politica ed etica
Un modello di sviluppo ambientalmente irresponsabile quale l'attuale
Comporta infatti che privata
Ai Paesi arretrati
Venga negata la possibilità anche solo di avvicinare i livelli di vita dell'Occidente
Nei fatti
Questo rifiuto oggettivo questa negazione materiale proprio ebbe o dall'esaurimento pura e semplice delle risorse
Che si può prevedere per molte di esse arrivi già poco dopo il due mila cioè domani
Oppure potrebbe provenire questo rifiuto da un aumento del costo delle risorse a livelli tali da risultare per questi Paesi semplicemente insopportabile
Ora negare ai popoli che ancora vivono in condizioni di arretratezza economica i benefici dello sviluppo avrebbe delle conseguenze imprevedibili
E se si prospettano comunque drammatiche
Per l'uomo come anche per noi
E per evitare di farlo è necessario che il nostro sviluppo imbocchi nuove strade
L'importanza di un simile messaggio nei confronti del Terzo Mondo ed è il Paese col resto
Non è
L'ultimo motivo
Per cui il commetterebbe un grave errore
Chi pensasse che parlare di una nuova economia dello sviluppo come ne stiamo parlando
Parlare di un'economia industriale ambientalmente sostenibile significa dopotutto trattare un tema della respiro politico limitato
Cioè il modello di sviluppo ecosistemi con cui prospettato il modello attuale è infatti in gioco
Una parte considerevole della nostra vita politica
L'economia dello sperpero l'economia della irresponsabilità ambientale sia verso le future generazioni
Che verso il popolo impresa
Alle angustie del sottosviluppo
Resa possibile pietanze attivamente alimentata
Da forme diffuse di irresponsabilità organizzata che ci coinvolgono tutti al presente siamo tutti soggetti al cosiddetto dominio di nessuno
C'è una sorgente al predominio di forze impersonale
Al predominio di burocrazia e cioè che è quanto imperscrutabili sia private che pubbliche
Di fronte a queste burocrazia tra loro inestricabilmente intrecciate
è impossibile stabilire chi si sia reso veramente responsabile di un qualche cosa ad esempio è impossibile stabilire su quale specifici soggetti delicata nella maggior parte dei casi la responsabilità di avere gravemente disturbato l'ambiente
Ripensare l'economia industriale
In modo da rendere l'ambiente più vivibile
Comporta pertanto che il numero dei cittadini
Nei loro diversi ruoli tecnici di produttori di consumatori
Sappiano individuare il modo e i mezzi sappiano trovare le modalità organizzative che consentano loro di e il diventare responsabili della locazione
E questo prima ancora di essere un metodo prima ancora di essere un metodo per affrontare in una prospettiva realmente innovativa
I problemi e combinati dello sviluppo e per l'ambiente è un processo che tocca puramente e semplicemente i fondamenti dalla democrazia grazie
Grazie ai compagni ed allungata solo e dalla Parmalat campagna maglia dal Mauro Del Bue
Strappare un compagno no la prepotenza
Care compagne cari compagni
Dobbiamo elaborare
Una carta del pensiero socialista ambientalista
Una carta di principi
Dodici anni fa all'inizio del nuovo corso
Al congresso di Torino
Il progetto socialista poneva l'ambiente in primo piano
Tra i grandi problemi di sopravvivenza
Assieme alla pace e alla fame nel mondo
E recitava testualmente
Un'altra minaccia che si profila all'orizzonte dell'umanità
Sta nell'accelerazione della degradazione ambientale
Ponendosi poi il problema dello sfruttamento delle risorse
Affermava
Esso presuppone un progetto tecnologico costante
Nonché la soluzione dei gravi problemi ecologici in primo luogo la tolleranza da parte delle cosche vera di questo imponente saccheggio
Eravamo nel settantotto l'anno del terrorismo l'anno di Moro
L'anno dell'unità nazionale della inflazione galoppante
L'anno del rivoluzionario Isma'conservatore teorizzato da Berlinguer
E del gradualismo rivoluzionario teorizzato da Zaccagnini
L'anno come sempre
Di Andreotti
Non certo quello dei Verdi
Dei referendum sul nucleare delle associazioni ambientaliste
Eppure nell'elaborazione generale del partito non meno che in quello di altri partiti della sinistra italiana l'ambiente è rimasto spesso un fattore marginale lo accidentale
Fino all'esplosione del fenomeno nelle sue espressioni politiche
Basti pensare al fatto che nell'altra conferenza programmatica quella di Rimini mille novecentottantadue l'ambiente non venisse neppure affrontato
La sensibilità cattolica
Quella laica
Quella marxista ancor più hanno nella storia controversa di questi decenni
Ho ignorato o sottovalutato l'ambiente la sua conoscenza
Trascurando appunto
L'elaborazione di una loro ecologia
Oggi la più alta autorità della Chiesa si leva ufficialmente per richiamare il mondo a rispettare la natura e ad amare gli animali in passato il rapporto tra uomo e natura del pensiero cattolico
Però pur risollevato e reimpostato da filosofi
Pensatori e poeti avuto sviluppi incerti e origini ambigue nello stesso dettato biblico con l'assoluto di un dominio incondizionato dell'uomo sulla natura
Oggi l'ecologia e divenuta l'arma tagliente del radicalismo liberale basterebbe pensare alla metamorfosi del berretto frigio e della Rosa nel Pugno nell'arcobaleno verdi
Ma il pensiero liberale il suo stesso concetto di libertà originato dei principi dell'ottantanove dalla rivoluzione industriale non conosce vincoli naturalistici
Oggi l'ecologia e divenuta il nuovo credo dei vecchi sacerdoti del marxismo
E qui è bene soffermarsi un poco
Il crollo dei sistemi segue quello dei modelli e dei valori
Voglio dire che la fine del comunismo segue di molto il suo fallimento come ideologia gli schemi interpretativi del marxismo e del marxismo leninismo in particolare sono saltati per aria danni
L'uomo però non si rassegna di fronte al suo fallimento
Si ricicla
E il riciclaggio in chiave ambientalista dei marxisti dogmatici dei marxisti leninista degli estremisti di ogni specie è il mistero dei giorni nostri
Li vedevamo sfilare noi giovani riformisti in un Sessantotto che giudicava l'ambiente solo come l'ambiente di lavoro o di studio
E che occorre valutare attraverso l'abbattimento dell'intero sistema
Oggi gli stessi Vatti li ritroviamo nelle organizzazioni ambientaliste e in qualche isola dell'arcipelago verde
Hanno le stesse sicurezze di allora sono cambiati i miti ma non sono cambiati i loro
Come allora terrorizzavano la centralità operaia mentre si andava producendo la grande rivoluzione tecnologica che avrebbe condotto ad una diversa articolazione degli strati sociali e ad una marginalità operaia nei processi produttivi
Così oggi essi stessi
Santifica non probabile non lontane catastrofi ecologiche
è il loro saltato il modello ma non lo schema di ragionamento
Su un nuovo oggetto di indagine applicano gli stessi parametri da allora così il risultato finale non cambia
Il capitalismo contiene in sé i germi della sua crisi e questa ancora la loro ossessione l'ambiente così un'occasione per riprendere un cammino un terrorista pentito
Intervistato nella trasmissione di Sergio Zavoli
Ha risposto ad una domanda sul suo nuovo impegno politico la politica non mi interessa più oggi mi occupo di ambiente
Credo che il nostro riformismo ecologico debba dunque evitare la nel la opposta nefasta tentazione
Quello di minimizzare il problema di costruire uno scetticismo ambientalista colpevole e stupido
E quello di estremizzare lo seguendo nuovi profeti
Questi ultimi andrebbero quanto meno selezionati
Nella carta del pensiero ambientalista socialista
Noi dobbiamo proporci come soggetti di un moderno riformismo ecologico
Che sappia evitare facili utopismo fondamentalismi estremismi catastrofismi e altri ismi che finiscono per bloccare ogni spinta positiva alla soluzione dei problemi un riformismo ecologico
Che possa garantire un governo efficace dei fenomeni ambientali senza subalternità ai miti spesso fallaci di una società industriale dei consumi senza paura di operare quelle modifiche dei comportamenti individuali e collettivi che risultino indispensabile
Un riformismo efficace non un riformismo abulico
Un riformismo forte se volete anzi fortissimo può essere ispirato a tre fondamentali direttrici la prima l'ambiente come misura per valutare ogni atto politico e amministrativo non ho il tempo per sviluppare ognuno di questi tre temi le riassumo soltanto nel titolo da questo punto di vista voglio soltanto ricordare l'azione efficace condotta dal ministro dell'ambiente il compagno Ruffolo e la necessità che gli amministratori socialisti nelle Regioni nelle Province e nei Comuni si adoperino per sviluppare una necessaria presenza del nostro partito su questi temi
L'incentivazione della ricerca scientifica e tecnologica ed infine la globalizzazione delle questioni ambientali e su questo punto consentitemi un minuto
Di osservazioni
Si è detto che i grandi problemi di questo fin e secolo
Sono la fame nel mondo e l'ambiente pare ai più che le tensioni a cui è sottoposto l'ambiente siano il risultato dell'inquinamento prodotto dal sempre più elevato tenore di vita dei Paesi ricchi
Il rapporto Brundtland della Commissione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo rivela che anche la povertà inquina l'ambiente
I Paesi sottosviluppati per sopravvivere si stanno mangiando foreste inquinando l'agricoltura sfruttando senza criterio e con tecnologie obsolete le loro terre oggi nel mondo vi sono più persone affamate di quante mai ve ne siano state nella storia umana e il loro numero e crescente
La solidarietà e l'ecologia
Dunque si sposano
Oggi l'incarico ricevuto da Craxi per risolvere il problema del debito nel Terzo Mondo può divenire allora anche un impegno ecologico
Il problema di fondo e come permettere ai paesi in via di sviluppo di tutelare l'ambiente e di arrivare ad un grado sufficiente di benessere
Il circolo vizioso del rapporto tra povertà e ambiente lo si può osservare proprio in parte dei Paesi africani ove la sopravvivenza ha condotto ad un aumento di desertificazione la desertificazione alla siccità e al peggioramento
Costante del livello di vita così la povertà genera il degrado ambientale il quale a sua volta produce una maggiore povertà
Solidarietà ed ecologia sono due buoni principi per ispirare il nostro riformismo ecologico così come democrazia ed ecologia pensiamo all'estero
Ai disastri spesso taciuti o sottovalutati e non solo a Cernobyl
Pensiamo che uno dei paesi più inquinati che sta distruggendo il Mar Baltico e la Lettonia
E alla produzione con tecnologia arretrate spesso insieme si deve abbinare la mancanza di sensibilità della pubblica opinione minori vincoli minori controlli concludo
Concludere con una semplice considerazione mi invento la considerazione la rivolgo all'azione svolta in questi pochi mesi dal dipartimento dal dipartimento Ambiente del PSI
Ci siamo organizzati anche se in modo ancora insufficiente ci siamo dedicati da un lato all'emergenza seguendo da vicino i problemi parlamentari dalla vicenda dell'Acna di Cengio alla nuova legge sui parchi
Dall'altro abbiamo finalmente impostata spero con chiarezza una politica socialista su un tema scottante che sarà Pola probabilmente oggetto di due referendum parlo della caccia
Abbiamo sottoposto all'attenzione di tutti dieci punti sulla nuova legge sulla caccia una legge di riforma vera non una legge truffa come quella elaborata dal presidente della Commissione agricoltura il democristiano Campagnoli
Noi siamo per la riforma della vecchia legge e per il superamento dell'articolo del Codice civile eliminando così un'azione legislativa con un'azione legislativa i quesiti oggetto di referendum e se il referendum si farà lo si farà per parte nostra da una posizione riformatrice e non abrogazioni sta l'abolizione della caccia è oltretutto incostituzionale
La recente sentenza della corte parla della necessità di una legge come di un fatto cito tra virgolette costituzionalmente vincolante
L'invito lo rivolgo a tutti voi che vi accingete a competere per essere eletti nei consigli comunali provinciali e regionali
Una volta al vecchio Nenni disse il Psi non può diventare il partito degli assessori
Bene io dico che se riuscissimo a costruire un folto drappello di amministratori socialisti e ambientalisti
Gente che abbia a cuore le sorti dei loro fiumi dei loro Monti dei loro Marie delle loro città
Non riusciremo a toglierci quei panni che ogni tanto qualcuno ci cucirsi addosso dessert rampanti amanti del potere fine a se stesso talvolta disinvolti e spregiudicati
L'ambientalismo è anche una questione morale compagni
Riguarda il comportamento di ognuno di noi presi come singoli siamo all'altezza di questo nuovo impegno che ci impone la realtà
E faremo un servizio anche attraverso questa nuova identità quella del riformismo ecologico al partito che rappresentiamo
Garzon nata hanno debbono una parola Palazzetto dello sviluppo un volutamente voce Saponaro Erminio
Recentemente e compagni a letto
Su una rivista
L'intonazione nello stesso tempo cattolica e comunista
Che il nostro partito è un partito senza valori
è un'affermazione diffusa e tende
A creare una caricatura del Partito socialista
Utilizzando perfino cioè squali le volgari espressioni come quella ormai largamente obsoleta delle nonnismo reaganiano
Credo che chi ha ascoltato
Il discorso del compagno Craxi qui abbia tutti gli elementi per rispondere che non solo il nostro non è un partito senza valori e senza ideali
Ma in questo momento
Innalza la bandiera di una
Delle sfide più ardue
Caratterizzino la storia dell'umanità
Quella di riuscire finalmente a conciliare
Libertà ed eguaglianza
Al di là di quelli che sono stati gli orrori massimalismi
Le contraddizioni
Del tradizione socialista
Io dico che i socialisti hanno le carte in regola per affrontare questo grande problema ed è un problema che si articola in ogni disciplina in ogni momento della vita sociale
Che può quindi indirizzare con precisione l'azione
Può
Costituire un momento di sintesi di straordinaria significato
Io vi parlerà di che cosa significa
Essere socialisti accettare
Un'eredità complessa ricca e anche difficile in un campo che riguarda la vita di tutto il campo della trasformazione del territorio e della città
Oggi cominciamo a individuare con una certa chiarezza quali sono i grandi problemi di cui ci si occuperà intorno alla fine del secolo
Sappiamo che la società cambia
La società dominata dall'industria meccanica
Ormai qualcosa di appartenente al passato che si apre un periodo in cui la presenza dell'industria assunto un carattere completamente diverso in cui la struttura meccaniche sono sostituite da strutture in gran parte
Realizzate attraverso la tecnica elettronica basate sulla circolazione dell'informazione
Questa possibilità tecnologica individua uno scenario ancora più affascinante di quello che avevano individuato all'inizio del secolo scorso
I sostenitori del progresso scientifico lo sviluppo tecnologico è ormai tale da essere in grado di soddisfare bisogni che ancora molti anni fa no non molti anni fa era impossibile poter soddisfare e quando un bisogno entra nella sfera delle possibilità di soddisfazione ha scritto Bobbio
Si trasforma in un diritto
Io credo che questa signora
La base con cui noi dobbiamo intervenire
Nella riorganizzazione delle nostre città
Renderci conto il progresso non serve soltanto
Generare il profitto
Dei produttori ma soprattutto questa finalità
La finalità di a aprire l'accesso a una serie di attività una serie
Le espressioni dell'animo umano che finora erano riservati a una classe di privilegiati
Perché questo avvenga occorre disinnescare
Uno dei più grandi pericoli che la nostra città la nostra civiltà attraversato quella che la tecnologia diventi padrona che la tecnologia servi ska
A se stessa i meccanismi della convivenza
E che quindi la città diventi lo specchio di questo asservimento diventi in qualche modo un deserto inabitabile noi abbiamo sintomi di questo degenerazione nella vita quotidiana delle grandi città dove il traffico oggi una malattia quasi inguaribile
Ma la guarigione di questa malattia più che articoli provvedimenti da assumere oggi sarà proprio nella generalizzazione di queste supporti di carattere tecnologico che libereranno la scelta dai movimenti para settari
E riusciranno arrendere di nuovo vivibile una struttura che oggi attraversa uno dei periodi più tragici della sua storia
è una grande sfida questa della città di domani
Noi sappiamo che questa città di domani non sorgerà sulle ceneri della città di oggi fino a vent'anni fa si pensava che veramente si dovesse distruggere tutto per costruire la città nuova con criteri profondamente diversi
Diciamo che negli ultimi trent'anni sono serviti a metterci in guardia verso questo utopismo Palin genetico
è necessario utilizzare tutti gli strumenti offerti dalla tecnica soprattutto il più avanzati ma non con questa finalità assurda il cui costo un posto troppo alto non soltanto sotto il profilo economico ma anche sotto il profilo umano noi dobbiamo rigenerare dall'interno le nostre città trasformarle renderle adatte alla vita
Collettiva
Trasformarla da quella deserto di speranza che sono diventate in una luogo
Dello sviluppo
Non soltanto materiale ma spirituale dell'uomo
Oggi la città soprattutto per quanto riguarda la parte nuova
Un insieme di appartamenti di isole in cui la famiglia separata dal resto della società
Perché la città ritorni ad essere una grande struttura collettiva occorre e si realizzino i luoghi deputati dell'incontro dello scambio che oggi sono scarsissimi soprattutto nelle periferie urbane
Questa necessità di luoghi di scambio d'incontro è quella che determina l'invasione dei centri storici e quindi anche la loro scarsa vivibilità attuale
Sono il deposito dei valori quindi sono i luoghi dove le persone vanno
Con il desiderio in qualche modo di essere uomini fino in fondo di esprimere la loro umanità e non ambiente che sia congeniale a questa espressione
Ma diciamo la densità esagerata è ormai la inadeguatezza di queste strutture a essere utilizzate come deposito di valori e quindi come luogo unico della città in cui si passa realizzare la vocazione collettiva fa sì che gli stessi centri storici rappresentino oggi un problema quasi irrisolvibile senza un decongestionamento ricco di questa città diviso in centri storici e periferia dobbiamo fare un insieme unitario non insieme in cui vi sia una adeguata
Riorganizzazione che consenta appunto di utilizzare la città come strumento fondamentale di progresso
Io penso e in questo campo la cultura socialista dato già dei contributi fondamentali
Di poter andare ancor più quando questa problematica dello stato assorbimento dello sviluppo tecnologico e quindi della creazione di strutture materiali che siano sensibili ai desideri dell'uomo
Quella è il mito in un certo senso dell'edificio intelligente riuscirà ad espandersi all'intera città creando appunto la città intelligente la quale per essere intelligente deve rinunciare a una serie gli elementi che oggi dai la caratterizzano e riconquistare un equilibrio col territorio
In questo senso non vi eccita intelligenza senza rispetto del passato il rispetto della natura
In questa tematica del rispetto della natura per i socialisti possono andar fieri di Avvenire nella loro eredità storica una personaggio come William Morris che più di cento anni fa scriveva
Su questo
Piano delle cose che sono ancora attualissime che dimostrano come appunto la nostra
Eredità sia un'eredità da mettere a frutto e che potrà guadagnarci quella centralità del panorama politico inutilmente altre forse cercano di sottrarci
Ecco appunto per concludere cosa diceva Morris nel mille ottocento ottantuno ciascuno di noi ha impegnato a sorvegliare e custodire il giusto ordinamento del paesaggio terrestre
Ciascuno con il suo spirito e le sue mani nella porzione che gli spetta
Per evitare di tramandare ai nostri figli e un pensava minore di quello lasciato cita i nostri padri
Non c'è neppure tempo da perdere lasciando questo problema insoluto fino ai nostri ultimi giorni affinché siano i nostri figli a risolverlo
Abbiamo tempo abbastanza per qualsiasi cosa pur popolare i deserti per abbattere le frontiere cara nazione nazione c'è tempo per soggiogare al nostro potere materiale le forze della natura ma se vogliamo rivolgere la nostra attenzione è nostro desiderio alla bellezza della terra non c'è un minuto da perdere
Nel timore che il continuo afflusso delle necessità umane si abbatta su di essa e la renda non un deserto di speranze quale essa era una volta
Ma una prigione disperata nel timore infine di scoprire che l'uomo ha penato ha lottato ha vinto impiegato tutte le cose terrene sotto i suoi piedi solo per rendere la propria esistenza più infelice
Grazie malaffare proporzionata all'Annonaria Mammoliti
Si prepari dunque come Mila ni
Sono passati dieci anni circa dalla precedente Conferenza nazionale del partito
In quella conferenza si sono definite le vigne programmatiche e politiche del PSI negli anni ottanta
Oggi siamo riuniti per affrontare e discutere il progetto per questo decennio appena iniziato
Fu proprio in quella conferenza che nell'ambito della strategia riformista per gli anni Ottanta che fu posto con forza il binomio meriti e bisogni
Un binomio che oggi sulla base dell'esperienza di questi anni e delle difficoltà e contraddizioni che abbiamo vissuto nell'azione di governo è diventato concezione il programma
Un binomio che negli anni dalla Presidenza del Consiglio socialista
Caratterizzata nell'azione di governo da criteri di equità e giustizia come organizzazione in alcune iniziative concrete ricordo la commissione per le povertà quella sui minori la commissione di parità uomo donna
Furono anche gli anni dello sviluppo economico delle migliorate condizioni occupazionali del risanamento di molte ingiustizie sociali dei passi in avanti verso l'equità fiscale
Se cercò in quegli anni di realizzare quanto era contenuto nel progetto degli anni ottanta
Ma la inadeguatezza dei governi successivi
Hanno progressivamente vanificato il lavoro che i socialisti avevano portato avanti con la presidenza Craxi oggi
Viene confermato a Rimini cioè occhialini causa era stato detto anzi c'è ancora e molto di più
Per voi socialisti
Si apre un decennio nel quale la politica riformista ricompone in un mosaico i tanti tasselli con una un'unica proposta programmatica e delinea il Progetto per un riformismo moderno un socialismo liberale progetto politico una globale strategia di cambiamento che respinge lo sviluppo economico distolto iniquo dai nostri responsabile e fa propria invece quella Mirante ad una migliore qualità della vita per tutti
La cultura riformista fonda la sua possibilità di realizzare in una recuperata fiducia degli uomini e nella loro capacità di governare
I processi di cambiamento nel rispetto della natura edera ambiente
Siamo consapevoli che occorre intervenire a favore della qualità dell'ambiente con una intensa strumentazione regolatrice che governi e prevenga i tanti conflitti chi oggi restano spesso senza risposta
Ci poniamo come interlocutori privilegiati dei cittadini e del Paese
Mettendo a disposizione la nostra piattaforma programmatica che mentre da specifiche risposte ai temi ambientali così come quelle degli emarginati degli anziani delle donne e dei giovani
Affrontava globalità dei problemi così concatenati gli uni agli altri
E se gli ambientalisti senza essere riformisti vuol dire essere una realtà senza futuro
Il nostro progetto riformista la vostra cultura di governo la nostra consapevole innaturale cultura ambientalista Ceccanti da loro ad essere interlocutori della società tornò oggi e per il domani
Noi siamo riformisti e in quanto tali siamo ambientalisti
E quando parliamo di realizzare una società migliore vivibile per tutti
Non dimentichiamo di affrontare le piccole come le grandi questioni che minano la sicurezza dell'umanità
Con mostre iniziative concrete ricordo per tutte il referendum contro il nucleare che abbiamo voluto difeso evento con altre forze politiche sociali così come non dimentichiamo le altre questioni sulle quali cioè la nostra attenzione e indosso impegno per quanto è possibile fare e sul quale è possibile intervenire
Penso all'effetto serra un fenomeno che interessa i pianeti dotati di atmosfera e che rappresenta una delle condizioni essenziali per la sopravvivenza sulla terra
Un effetto ha minacciato dalla costante emissioni di anidride carbonica ed altri agenti inquinanti che rischiano di provocare nell'arco di cinquant'anni un aumento di cinque gradi di temperatura con fenomeni di siccità
E con l'innalzamento medio del livello medio degli oceani
Siamo ben consapevoli anche dei danni che può portare il buco dell'ozono la cui esistenza facilitano l'uscita delle radiazioni ultraviolette solari con le rischio di gravi danni all'uomo il canto della pelle il blocco o la morte degli esseri viventi
E insieme a queste due grandi questioni c'è anche chiaro
Un problema che sembrerebbe inferiore ma che non lo è parlo dei rifiuti
Ci sono quarantuno milioni seicentocinquantuno mila tonnellate di rifiuti di origine industriale ed è queste scene smentiscono soltanto dodici milioni e quattrocentotrentacinque mila tonnellate
Se pensiamo a quei rifiuti complessivi noi siamo sommersi da milioni di tonnellate di rifiuti se pensiamo che solo un quarto sono quelli che vengono smaltiti
Queste sono alcune dei grossi problemi che si pongono oggi con evidenza
Occorrono dunque scelte che impediscono la distruzione dell'umanità rimuovendo quelle cause che possono produrre sia che si tratti di rifiuti
Che l'Italia all'effetto serra o del buco dell'ozono
Sapendo che per gli inquinamenti di qualsiasi natura essi siano atmosferici i giudici acustici c'è una soglia di sopportabilità quegli abitanti
Giro di quelli di Bangkok o di qualsiasi altra città nel mondo
I rimedi ci sarò che si possono trovare anche nel momento in cui si individuano le cause
Anzi sono in pelle per la verità
Vedi Milano per esempio le cabine di monitoraggio ambientale messe per misurare il livello di inquinamento atmosferico scelta necessaria prima di intervenire drasticamente sul traffico causa prima anche se non unica dell'inquinamento atmosferico
Si tratta insomma di intervenire su specifiche questioni senza dimenticare il quadro globale la coscienza ambientalista e abbastanza giovani in Italia e l'allarmismo su tutto è anche facile che ci sia per voi socialisti è chiaro che i problemi quando ci sono veramente non si possono affrontare con rinvii e superficialità
Ma con decisione chiarezza ed efficace di interventi siamo passati da una società industriale a una società postindustriale
Eliminate le catene di montaggio si procede verso una produzione più personalizzata non si tratta di privarsi dai benefici portati dal progresso industriale
Ma di trovare un modo per convivere con i fattori di questo sviluppo innanzitutto elevando il collettivo al senso di responsabilità
Realizzando un adeguamento legislativo e creando un coordinamento delle attività fra gli enti locali tutto queste per contribuire ad aiutare in mandano a morire
Il nostro partito non si nasconde le numerose difficoltà che ostacolano l'azione del recupero ambientale
Dai piccoli centri alle grandi città le scelte partono dalle amministrazioni locali e noi chiediamo ai nostri amministratori che continuino ad essere
Protagonisti insieme a tutto il partito del cambiamento per realizzare completamente il progetto degli anni novanta per continuare a dare fiducia agli italiani per questo io qua per costruire migliori Candy condizione che ci consentono di guardare senza paura al Duemila
E per concludere come ha detto il compagno Craxi nella sua relazione di apertura per cominciare a pensare fin da oggi alla vita che avremo domani e convincerà costruirla
Cominciando lentamente a farlo nel rispetto di questo obiettivo grazie
Grazie Anna Maria Mammoliti anche per
Oppure un più lucrosa mentali spezzati
Una parola dal gruppo emiliani
E assorbe cancellato ho pregato di dare un suo intervento scritto la parola a Luigi Covatta si prepari il ministro Carmelo Conte
Campagne e compagni
Proprio
Perché ho preso molto sul serio
Il dibattito sulla cosa con la C maiuscola
Che vuole costruire Occhetto
Sono preoccupato che non si perda di vista il confronto sulle cose
Non solo all'interno del pc
Il cui il congresso ha offerto una ricca esemplificazione di contraddizioni
Fra il senso delle scelte sulla cosa e il senso delle scelte sulle cose
Anche in seno alla sinistra non comunista
Nella quale rischia di farsi strada l'illusione Polito logica
Per cui annullato il fattore K l'alternativa e a portata di mano
C'è l'accordo sulla cosa insomma fa premio sull'accordo sulle cose
Ebbene quindi riportare il confronto sulle cose come stiamo facendo qui
Ed affermare che per fare l'alternativa
Per essere sinistra di governo non basta essere tutti riformisti piuttosto che massimalisti o rivoluzionari
è utile anche essere d'accordo sui contenuti delle riforme da fare e sulla stessa volontà di realizzare riforme sono questioni queste che è legittimo porre se solo si guarda la vicenda politico parlamentare di questi ultimi dieci anni
Nel corso della quale raramente le nostre battaglie riformiste hanno avuto il sostegno del Partito comunista
Si potrebbe fare un lungo elenco di questi mancati incontri dalla politica dei redditi alla politica culturale dell'informazione
Sarebbe un elenco istruttivo non tanto per valutare l'affidabilità del PC come forza riformista perché non è questo il problema
Il pc oggi è riformista per forza dal momento che non può più coltivare nessuna doppiezza
Non tanto quindi per valutare l'affidabilità del PC come forza riformista ma per valutare l'affidabilità del PC come forza riformatrice
E soprattutto l'elenco sarebbe istruttivo per ricordare a noi stessi quanto è difficile oggi costruire uno schieramento riformatore che sia maggioritario nel parlamento e nel Paese
è già stato detto più volte che nella società dei due terzi si è spezzato il circolo virtuoso che legava riformismo e consenso
E che dall'introduzione del suffragio universale fin quasi ai nostri giorni
Ha assicurato quasi automaticamente maggioranze elettorali alle politiche di riforma
Trarre le conseguenze di questa considerazione di carattere generale
Significa rendersi conto che la costruzione di una maggioranza riformista e obiettivo di un'aspra lotta politica non risultato da cogliere con un semplice giro di valzer in materia di politica delle alleanze
Ce ne siamo accorti quando abbiamo provato a portare a termine una delle poche riforme avviate in questa legislatura quella dell'università
La vicenda che si è consumata in questi mesi a questo proposito è stata di estrema gravità e non va assolutamente sottovalutata come forse noi stessi all'inizio abbiamo fatto
Non solo perché abbiamo visto sul campo la corposità della coalizione degli interessi offesi
Una coalizione questa chi avendo solo obiettivi ostruzionistici può fare a meno della coerenza interna di cui invece non può fare a meno una coalizione riformatrice
Soprattutto perché siamo stati costretti a una battaglia di retroguardia su un terreno decisivo per lo sviluppo e per la stessa trasformazione della struttura sociale del Paese
La crescita quantitativa e l'evoluzione qualitativa del mercato del lavoro intellettuale infatti non sono compatibili con l'idea che al fondo delle giacche rispondente rischia di questi mesi e delle incredibili connivenze di cui hanno goduto
Ma lei questi dei e l'idea per cui lo Stato deve essere il contenitore della disoccupazione e della sotto occupazione intellettuale
E la professione intellettuale peraltro verso deve essere una professione assistito con tutto quello che ne consegue in termini di frustrazioni individuali
Si comincia a vent'anni laureandosi in lettere a Palermo e si finisce a trenta a farsi assumere come custode a Brera
Con tutto quello che ne consegue in termini di clientelismo di massa con tutto quello che ne consegue in termini di efficienza dei servizi pubblici
La crescita quantitative l'evoluzione qualitativa del mercato del lavoro intellettuale peraltro rappresentano oggi una prospettiva di portata analoga a quanto a ricaduta sociale a quelle che vennero aperte dall'invenzione della macchina a vapore o dall'introduzione della catena di montaggio
Per questo non è sufficiente l'attenzione che il nostro partito ha finora riservato a questa problematica
La politica della produzione e della riproduzione cultura la politica della cultura dell'informazione della scuola dell'università della scienza non può più essere trattata come un insieme di politiche settoriali da delegare ai diretti interessati
Deve diventare un centro forte dell'iniziativa politica del partito socialista così come la politica del lavoro fu il centro del movimento socialista delle origini
A questo proposito voglio avanzare una proposta
Che si organizzi una specifica conferenza di programma sulla questione della forza lavoro intellettuale sulla sua formazione sugli sbocchi occupazionali sulle prospettive di sviluppo delle imprese legate alla produzione di beni materiali
All'informazione alla ricerca bisogna infatti iter rispetto a questa problematica si passi dalla fenomenologia alla proposta di politiche integrate e coerente
Che abbiano il loro peso anche quando si tratta di decidere dell'allocazione delle risorse pubbliche
Ad una condizione però
Cioè la spesa per la cultura e l'istruzione cessi di essere considerata anche da parte nostra Spesal assistenziale e diventi come può diventare spesa per investimenti
Compagni lavoro ora nel ministero più povero d'Italia
Dio solo sa se non sarebbero benvenuti un po'più di denari e il ministero dei Beni culturali
Ma ho il dovere di dirvi che se questi quattrini venissero assegnati come ora vengono assegnati a piè di lista
Non sarebbero mai sufficienti e soprattutto non garantirebbe romani tutela adeguata e valorizzazione efficace del nostro patrimonio culturale
Bisogna innanzitutto rivisitare in questo come negli altri settori della politica culturale il rapporto fra pubblico e privato
Dovrebbe essere questo il campo privilegiato di quelle politiche regolatrici di cui parlano le tesi
Perché a nessuno sfugge il dovere dello Stato di tutelare la sua memoria storica i meccanismi di riproduzione della cultura il diritto alla libera espressione artistica il diritto all'informazione obiettiva
Ma nessuno neanche dovrebbero sfuggire le distorsioni che determina l'interpretazione tardo hegeliana di questi principi attraverso l'utilizzazione di strumenti giuridici ottocenteschi
Vere e proprie armi improprie nel contesto della società di massa
Sono distorsioni queste che portano ad esiti paradossali come quelli che si verificano proprio a proposito del patrimonio culturale
Rispetto al quale il massimo delle tutele statali è finalizzato al minimo della fruizione pubblica
Più in generale la contraddizione fra ruolo dello Stato e i diritti del pubblico si avverte in tutti gli organismi di produzione e riproduzione della cultura organismi pensati per una società di élite e calati nella società di massa
E anche da questa contraddizione bisogna trarre indicazioni nelle indifferibile ridefinizione del rapporto fra pubblico e privato e per la stessa ridefinizione della nozione di pubblico
Che non necessariamente deve coincidere constatare due leggi sono ormai mature la nuova legge di tutela e una legge quadro che crei un rapporto nuovo fra Stato e regioni in materia di tutela del patrimonio culturale
Ma non bastano nuove definizioni giuridiche
Bisogna creare un contesto sociale economico e culturale che colleghi
Diversi settori e stimoli così anche iniziative imprenditoriali adeguare
Perché il patrimonio culturale non ha più bisogno della beneficenza degli sponsor e men che meno delle lotterie di beneficenza
Invece ha bisogno di essere valorizzato con una cultura d'impresa che sappia mobilitare l'editoria l'informatica l'industria culturale nel suo insieme
Anche perché un deposito culturale separato dai circuiti di comunicazione e privo di senso patrimonio inerte appetibile solo per i perversi desideri dei feticisti più incalliti
Un discorso analogo andrebbe fatto per le politiche ambientali non credo che la tutela dell'ambiente possano prescindere dalla tutela del patrimonio culturale e del paesaggio
Sempre che si voglia smettere di privilegiare la coalizione chimico sanitaria della prima e quella custodiale cimiteriale della seconda
Così come non credo che la riqualificazione dell'industria turistica italiana possa prescindere dal misurarsi con la questione del patrimonio culturale oltre che con quella ambientale
Patrimonio culturale ambiente turismo ecco un esempio di sinergia che dovrebbe essere compito dei riformisti promuovere e che invece finora è stato ignorato come dimostra per esempio il carattere settoriale dei provvedimenti di emergenza per l'Adriatic ma c'è un obiettivo più ambizioso da perseguire
Tutela dell'ambiente e tutela del patrimonio culturale costituiscono due sfide estremamente complesse per la stessa ricerca scientifica e tecnologica come ricordava prima Gallino
Due sfide per intenderci della stessa portata di quelle che finora la ricerca scientifica e tecnologica sono state portate dal complesso militare industriale in un decennio e ho concluso in cui l'evoluzione delle relazioni internazionali dovrebbe rendere meno trainante che per il passato l'industria bellica
Mi piace pensare nella ricerca non più impegnata a creare mezzi di morte trovi conveniente indirizzarsi a creare mezzi per il miglioramento della qualità della vita
Credo compagni di avere detto cose ragionevoli
Non so peraltro se siano cose realistiche
Perché fra la loro ragionevolezza e la loro realizzabilità c'è di mezzo la Pantera
E la madre delle Pantere è sempre incinta la in gravità nuovo le resistenze corporative le inerzie burocratiche le logiche del consenso facile le crisi d'identità dei partiti di sinistra
La sfida riformista è difficile
L'abbiamo vinta sul piano del metodo dobbiamo vincerla sul piano dei contenuti di quelle cose e sono molto più significative dell'insostenibile leggerezza della cosa
Piazza e campagna cravatta appare al ministero coerente
Si può fare una campagna Bragaglia
Compagne e compagni
La relazione del segretario del partito
Ha lo spessore di un atto congressuale costruito con realismo e aperture
Rappresenta lo sviluppo lineare della politica deliberate nei congressi di Rimini e dell'Ansaldo a Milano
Analizza i grandi cambiamenti nazionali ed internazionali
Senza amnesie difensive ma proponendo quello che potremmo definire la seconda fase del corso riformista italiana
Pratica con una forti angolatura sociale non solo il riformismo socialista
Ma la stessa proposta della grande riforma istituzionale una motivazione questa che reputo una delle novità più importanti della conferenza
Inter per tra ciò che si muove negli altri partiti dando ai chiedendo risposte sia per l'immediato che per la prospettiva
Le vicende del momento e dell'immediato futuro di governo vanno collocate nell'ambito delle intese negoziali Dell'Oro rispetto e del loro prevedibile sviluppo
E qui i segnali non sono affatto ben auguranti se si considera che il Partito repubblicano ha votato e fatto ostruzionismo contro il Governo
Mettendo in campo direttamente il suo segretario
E che la Democrazia Cristiana troppe volte
Si articola in parti diverse con pretese diverse e con votazioni organizzate diverso
Taluni settori della Democrazia Cristiana sottovalutano che è stata già troppo lunga la serie di incarichi a presidenti democristiani ben sei dei quali tre sono riuscite nell'intento di formare il governo
La tendenza franche positiva volta ricercare nelle scelte programmatiche i motivi per gli accordi politici e per la durata del governo vanno perciò assecondati e conferma
Il che segna fortemente il perché di questo governo il perché della nostra partecipazione quindi la strada unica essenza Variant per continuare o interrompere la collaborazione d'altronde i fattori di tenuta del governo sono tutti legati alla elaborazione socialista
Dalla questione droga alla riforma delle Autonomie locali alla RAI TV all'equità fiscale ai problemi della case della città
La prospettiva di Avvenire invece va fondata sulle basi solide della tradizione socialista riformiste liberalsocialista
Possiamo avere sbagliato sbagliare i tempi ha detto il compagno Craxi ma il punto di partenza è certo così come sono sicuri e certi gli approdi
Ed in questa traversata dovrebbe confluire anche il travaglio comunisti
Spetta ad Occhetto
Che si sente segretario di un partito in ipotesi e non di quello dal quale è stato eletto accelerare i tempi per rispettare le attese
E spetta ai comunisti che anziché dimenarsi per fare esercizi di socialismo potrebbero imboccare le strade già esplorate della socialdemocrazia con più fiducia e speditezza
A ragion veduta perciò le tesi programmatiche sono state presentate come una tendenza generale anziché come un programma particolareggiato
Le nostre riflessioni devono avere come di fatto hanno tono portata e ispirazione socialista ma non possono essere destinate solo ai socialisti
Con orgoglio ma senza supponenza dobbiamo avere la consapevolezza che stiamo proponendo un leader una politica ed un programma non solo per noi e non solo a noi
A Torino infatti il progetto socialista Inter Petrone ansie di cambiamento e le ragioni della democrazia conflittuale
A Rimini mille novecentottantadue il programma diventò piattaforma per la guida socialista del Governo
A Rimini mille novecentonovanta stiamo ricercando e definendo i sentieri per una democrazia riformista
Anche per questo
Ma è stato utile che il segretario del partito abbia presentato politica problemi e programmi come il tessuto di un unico ordito
Ora dobbiamo approfondire l'insieme le singole parti
Qui e fuori di qui all'interno del partito con gli altri partiti e nella società
Le tesi vanno adeguate alle situazioni reali
Ed applicate sul campo devono diventare proposte e da proposte azione di governo
In tale logica vorrei sottolineare il collegamento molto evidente tra Lara proposta di riforma istituzionale di contenuti
Spesso si nota in particolare
Fra le elezione diretta del capo dello Stato il rafforzamento delle autonomie locali e le competenze
Si tratta di una questione centrale alla quale vorrei dare un contributo dal punto di vista della mia attuale responsabilità di lavoro ovvero guardando la proposta socialista con gli occhi delle città
E lei cita a dirla con Italo Calvino come i sogni sono costruite di desideri e di paure
Anche se il filo del loro discorso è segreto le loro regole assurde le prospettive ingannevoli e ogni cosa ne nasconde un'altra questa immagine rende più di ogni altra definizione un concetto
Nelle città sono il luogo in cui le trasformazioni economiche
Sociali e politiche lasciano il segno più profonda ed originale sia negli aspetti positivi che negativa
Sono il luogo nel quale si sono infranti i sogni e di miti del sessantotto
L'ideologia rivoluzionaria inattese del cambiamento delle domande di bisogno
In esse vive circa il sessanta per cento dalla popolazione
Ma sono diventate il luogo di dominio di pochi e dei più forti
Nelle residenze perché nel centro delle città si sono insediati l'economia il terziari gli uffici e gli ambienti
Mentre la periferia accoglie gli strati sociali più deboli nelle famiglie perché le funzioni abitative ed urbane emarginano gli anziani i disabili e i meno abbienti
Nell'uso delle infrastrutture e dei servizi perché il traffico gli spazi sono egemonizzato i dati può muoversi di più e con propri mezzi
Nel divario tra il Nord e il Sud perché le città al nord sono congestionate per troppo sviluppo mentre al Sud sono in stato di degrado per poco sviluppo e la città dunque o meglio l'attuale organizzazione delle città che legittima disuguaglianze spreco delle risorse l'insicurezza sociale
La dichiarazione di Pontida
Per il lancio di nuova fase regionalista potrebbe essere accompagnata da un altro atto solenne specifiche motivato per le città
Dovrebbe riguardare i tre grandi punti di crisi
L'assetto istituzionale
Per dare più libertà e capacità di decisione e di coordinamento ai sindaci all'aggiunte ed ai consigli comunali
Liberandoli dai lacci e dai lacciuoli dei controlli ed affidandoli alle loro responsabilità
L'architettura amministrativa
Per dotare le città di una burocrazia sul modello di quella francese
Che sia in grado di attuare gli indirizzi con autonomia a prescindere dalle crisi ricorrenti l'organizzazione fisica ed urbanistica per dare alla città una moderna e nuova dotazione di servizi di infrastrutture di trasporto pubblico di verde e di ambiente non si tratta di dare più poteri gestionali ma di accrescere insieme alle capacità legislative programmatica delle regioni
La capacità di coordinamento dei poteri locali
Bisogna colmare il distacco che spesso diventa contrasto tra gli interventi dello Stato le decisioni e le esigenze delle città prevedendo forme di coordinamento istituzionale in tutte le leggi distesa per evitare l'assurdo di dover chiedere più di cinquanta autorizzazioni per costruire un tratto di metropolitana
Va realizzata perciò ad ogni livello l'esigenza posta da Rocard
Governare di più per gestire di meno
Repubblica presidenziale per Repubblica delle autonomie sono dunque due facce della stessa medaglia
L'espressione dell'amor democrazia immediata e delle istituzioni governa
Siamo in un campo di coerenze al quale non è estranea alla tradizione socialista dei municipi e del localismo
Un aspetto questo che propone anche riflessioni arringa Lizza attive a sfondo e misura regionale
Valzer ridente infatti l'esigenza di una nuova forma di partito che esprima il leader senza la pretesa di esaurire nella rappresentatività
Mobility valori locali verso lo Stato senza rinunziare ad un sano regionalismo
Da questa Rimini quindi partiremo più motivati nei valori nel programma e nella domanda di partito
Ma consentitemi di dire senza apparire dissacrante
Che la risposta a queste giornate alla bella lezione di riformismo deve venire anche o soprattutto dalla mobilitazione per il sei e il sette di maggio
Compagne e compagni in questi anni abbiamo valorizzato al massimo il voto socialista
Diamogli una spinta in avanti
Sarà più facile far valere le nostre idee e le nostre ragioni
Grazie
E il ministro conta è una parola attrice Borgogna si propongono di Stato animali
Compagne
E compagni
L'ottantanove
Ha chiuso una questione politica e teorica nella sinistra internazionale
Tra il socialismo democratico e duratura lista
E il comunismo autoritario
Questa esperienza si chiude però lasciando anche
L'abito del socialismo imbrattato dagli
Effetti negativi che si sono misurati in quel Paese
Nello stesso tempo
A conclusione degli anni ottanta entra in crisi il neo conservatorismo chiavi ha visto in Reagan
E nella Thatcher i due campioni di questo modo di intendere la società
Caricando quindi di responsabilità nuovi la sinistra socialista di naturalista e democratica ed in modo particolare quella europea
Per definire un progetto un modello di società
Che sia in grado di superare la crisi all'incapacità di affrontare i problemi delle masse dei paesi dell'Est
E
Di governare i processi di sviluppo che non vedono un mercantilismo consimili smog che non fa come ricordava ieri il compagno Claudio Signorile la felicità degli uomini
In questo contesto internazionale il Partito comunista
Sta operando la sua svolta
Sul piano dei principi la caduta nella rifiuto del post comunismo
La caduta del centralismo democratico
L'adesione e la richiesta di adesione all'Internazionale socialista lo fanno uscire
Da un campo
E lo fanno entrare dentro la più grande famiglia del socialismo democratico europeo
Anche se compagnie
Dobbiamo sapere che questa questione non risolve i problemi di rapporti lasciatelo dire
Da un militante socialista che non è cresciuto
Sui comunicati stampa o nel palazzo romano ma dalle sgomitate dentro la sinistra italiana per rimarcare il ruolo di sinistra del partito socialista e della sua capacità di rappresentare
Le masse
Dei lavoratori
Ma li dobbiamo prendere sulla parola
Perché come sappiamo le grandi questioni della società moderna
Sono le questioni dell'ambiente dalla società multietnica
E su queste questioni sul ritorno alla grande politica
C'è bisogno di definire gli strumenti le forze politiche i soggetti sociali
Che sono in grado di realizzare questo processo di cambiamento che sono in grado di cambiare il sistema economico e sociale in cui noi viviamo per realizzare quegli obiettivi di eguaglianza di solidarietà e di tolleranza che stanno alla base
Del pensiero socialista
E compagni
E compagne quando portiamo la questione ambientale
Dobbiamo aver ben chiara
Che non è una questione di poco conto
è una questione che riguarda il modello di società che vogliamo intendere
Che comporta il mutamento dei sistemi produttivi
Che comporta un cambiamento
Della qualità della proposta politica
E dobbiamo avere ben chiaro
Per una sinistra di governo non può essere portata dice di tutte le proteste ma deve essere in grado di fare proposte concrete realizzabili di reale cambiamento e modificazione del sistema produttivo e di salvaguardia delle risorse ambientali del nostro territorio
E quindi la distinzione netta fa quello che sarà il cuore dei movimenti coltivi necessaria
Ma che sono finalizzate ad un obiettivo preciso e vuole invece che deve avere un partito politico che fa una proposta complessiva che deve essere in grado di restare non solamente
Una risposta teorica i problemi ma una sua capacità di realizzazione e di mutamento dei sistemi produttivi e sociali che ci sono nel nostro Paese così come sulla grande questione
Della società multietnica
Io credo che in questi in questi mesi non abbiamo dato un grande contributo
Richiamandoci ai valori del socialismo della tolleranza dalla convivenza
Del fatto che la nostra società
è una società che non non sono e non può concedere spazi a posizioni di tipo razzistico anche se dobbiamo essere coscienti
Dobbiamo sapere che era molto più facile fare gli antirazzisti quando il problema riguardava gli Stati Uniti molto più difficile più compresso
Ci vuole molto più valori molto più cultura per poter essere portatori né un progetto
Che tenga conto dei problemi che quattro quinti del mondo hanno
Compagno Riccardo Lombardi molte occasioni ci ricordava
Che il giorno
Che le popolazioni del Terzo Mondo avessero deciso di non camminare più scalzi e di acquisire il primo paio di scarpe avrebbe avuto molto più forza molto più tensione
Molto più capacità di poterla realizzare che
I lavoratori del mondo occidentale dei Paesi europei che magari di scarpe ne hanno decine nei propri Armani
E allora noi dobbiamo fare i conti con questa realtà
Ma dov'era nata deve crescere una cultura dalla convivenza dalla tolleranza perché questa sarà la grande questione con cui dovevo fare i ponti e su cui si misurerà la nostra capacità
Di essere socialisti non delle parole ma nei fatti della convivenza civile e della capacità di proporre una società è in grado di affrontare i problemi Complessi è una società moderna comporta
Ma compagni
Sulla questione ambientale
Comporta dei mutamenti radicali del sistema di produrre
Quali sono le forze quali sono gli strumenti in grado di affrontarla
è questo Stato così come si è realizzata nel corso di questi anni in grado di dare una risposta concreta
Questo ha urtato deforme
Troppo piccolo e senza potere politico per affrontare le guardi questioni che sono quelli dell'ambiente dalla sanità dei trasporti della solidarietà umana
è troppo grande per poter capire i problemi reali dei cittadini e quindi distaccato rispetto
All'individuo alla società nel suo complesso
E noi dobbiamo avere la forza di delineare e contenuti di un socialismo moderno che sia in grado di dare risposte a queste grandi questioni
Può una riforma dalla politica e delle istituzioni alcuni di noi
In preparazione della campagna elettorale del dell'ottantasette sospende sospenderò che era necessario che la legislatura che si apriva doveva essere la legislatura dalla Costituente politica
E i fatti di questi anni hanno dimostrato che c'è bisogno dalla riforma politica per poter affrontare i problemi drammatici che stanno di fronte alla società
Per essere in grado di presentarsi agli appuntamenti dell'integrazione europea con uno strattone informato che sia in grado di creare nuove dimensioni verso l'alto e dall'altro lato
Così come molto bene al partito ha saputo può porre
Al convegno di Pontida
Recuperava un rapporto con i cittadini con un decentramento periferico cogliendo la potenzialità di un localismo che va interpretato come un rapporto più diretto fra cittadini e Stato
E deve essere non la si atto
In mano a movimenti e possono farlo né di quella battaglia una battaglia necessaria di riforma è di modernizzazione dello Stato un'ipotesi di crescita qualunquisti GA e di spostamento a destra
Del quadro politico
Ecco compagnie
Ce l'abbiamo qui in questa conferenza necessario di riprendere con grande forza i temi della politica e i temi dei contenuti programmatici della nostra proposta politica
Sì apre
Un grande scenario politico a sinistra
La prospettiva del partito si volge verso sinistra
Noi non pensiamo
Che questa legislatura si debba completa concluderà dalla quotidianità andreottiana perché il rischio e che non si affrontano le grandi questioni dalla riforma dalla politica dalla democrazia
Perché se questa riforma non viene approntata il rischio che c'è un degrado reale dalla democrazia spesso
E concludo il mio intervento richiamandomi al riferimento che nella relazione introduttiva al segretario
Ha fatto l'altro giorno al congresso di Torino
Congresso di Torino patrimonio di due minoranze storiche che hanno trovato nella loro comunità la capacità di evitare capacità programmatica e proposta politica un partito che non credeva non riesce spesso
Questi genitori dei quali Poggetto politico
Nascevano dalla sofferenza di aver saputo vivere nel partito
In minoranza per mantenere le proprie identità politiche e propri principi politici la poca poca voglia di intendere la politica sui fatti e non sulla gestione
Questo richiamo al congresso di Torino è molto importante perché da questo punto conferenza programmatica deve discendere una capacità di rielaborazione programmatica di proposta politica la grande di capacità di recuperare tutte le forze che chiedono nella politica che credano nel divenire del socialismo
Franca campagna valutarlo
La parola è un ministro Carlo Tognoli
Desidero aggiungere
Cari compagni care compagne alcune considerazioni a quelle svolte
Da Carmelo Conte su uno dei temi che affrontiamo
Questa mattina
Quelli dell'ambiente
E delle città
Io non ho mai condiviso la visione catastrofista
Sulle nostre città
Che presentano dove più dove meno arretratezze infrastrutturali e carenze nei servizi ma non quel livello di invivibilità che viene generica al mente superficialmente attribuito alle realtà urbane italiane
Non ci sono da noi megalopoli ingovernabili
Non ci sono nelle nostre città i grandi buchi neri urbani in cui sono intrappolate milioni di persone come nelle città americane e sudamericane
Questo non toglie che esistano gravi problemi
Dal traffico l'inquinamento
Dall'emarginazione dei alla droga e alla criminalità
In più c'è e il compagno Craxi lo ha sottolineato con grande sensibilità
Un fenomeno di allungamento della vita
Che oggi nelle città del Centro-Nord ma domani anche nelle altre
Pone con forza le questioni del recupero sociale della terza età della predisposizione di servizi culturali e ricreativi che assicurino agli anziani un inserimento pieno nella società
Bisogna anche dire però che i problemi della città in realtà
Sono problemi della società
Che si avvertono maggiormente nella città
Questo significa che si tratta di questioni non risolvibili in sede puramente locale
è il caso per esempio della immigrazione straniera ma è anche il caso della mancanza di metropolitane o di ferrovie regionali
Il problema delle città e dunque un problema regionale e nazionale sia per ciò che riguarda gli aspetti infrastrutturali che per quello che riguarda il profilo sociale
E per questo che le proposte
Contenute nella relazione del compagno Craxi e quelle delle tesi ben curate da Giuliano Amato a proposito del rafforzamento delle Autonomie sono particolarmente importanti il filo conduttore delle tesi e quello della ricerca delle regole di convivenza
Nella constatazione che siamo in tanti
Che le risorse non sono infinite
E che i problemi anche i più difficili possono e debbono essere gestiti non solo denunciati dal traffico di Roma all'inquinamento di Milano al caos di Palermo
I problemi delle città non possono essere risolti solo con gli investimenti
Certo metropolitane
Strade Scuola e cultura richiedono stanziamenti adeguati ma c'è anche una necessità di regole ripetiamo gestione controllo e regole severe per il traffico
Regole per fermare l'inquinamento atmosferico quello delle acque quello acustico regole per la solidarietà sociale perché gli anziani o i portatori di Handicap si sentono cittadini della città
Compagno Craxi ha dedicato un passaggio di grande intensità a questa questione
E ci vogliono regole perché i programmi vengano attuati
Senza attese decennali come spesso accade nel nostro Paese costellato di opere iniziate ma non finite di progetti pagati ma non realizzati
Per affrontare i problemi delle città e necessaria un'alleanza tra uno Stato efficiente e Regioni e Comuni funzionanti ed autonomi
Ma per dettare regole nuove è necessario che le istituzioni funzionino e quanto il compagno Craxi ribadisce da tempo
Il rafforzamento delle Autonomie
Delle autonomie regionali in particolare nel quadro della repubblica presidenziale non è uno fa per i comunisti e per quelle forze di opposizione che allo stato delle cose avrebbero come unico sbocco di governo possibile quello locale
Bensì un'esigenza dello Stato moderno che deve essere meno frammentato sia al centro che alla periferia
La dichiarazione di Pontida è una dichiarazione di chiaro stampo Cattanei erano autonomia forti per uno Stato unitario nel quale il decentramento non ha più un effetto centrifugo
Una riforma dello Stato quindi anche in funzione delle autonomie
Dove tuttavia ripeto le Autonomie devono funzionare
Sì auspichiamo un Parlamento più rapido ed efficiente
Dobbiamo puntare a regioni pronte a rispondere alle esigenze della società moderna capaci di operare in tempo reale e di produrre leggi buone e chiare
Non vanno più bene statuti che come quello della Lombardia prevedono che i provvedimenti di urgenza della Giunta regionale debbano essere preventivamente autorizzati dall'Assemblea
I problemi delle città lo ripeto vanno affrontati alla scala regionale sulla base di una cooperazione Stato regioni metropoli bisogna guardare alle regioni come la grandi aree urbane come la città policentrica perché questa è la realtà del nostro Paese
Compagno Craxi ha disegnato un programma riformista molto attento alle Autonomie e alle loro esigenze e ai contenuti
Di una possibile unità socialista
Inviti alla solidarietà
L'indicazione di una politica sociale che non dimentichi i problemi dei giovani delle donne e degli anziani
Il sedici per cento al partito comunista che ha governato la Germania orientale in tutti questi anni variopinto gli uffici pubblici dai suoi funzionari
Non lo pensano centinaia di milioni di abitanti dell'URSS
Va al di là del capitalismo la nostra e dunque una sfida difficile molto difficile ma è la sola possibile se vogliamo assieme libertà giustizia efficienza se si vuole ciò occorre il socialismo liberale positivo quello con i calcoli la partita doppia del dare e dell'avere il trade-off dai costi e dei benefici quello delle verifiche empiriche
Quello che accanto i diritti pone i doveri quello che dice che il rientro si può avere gratis
Quello che dice che sono il lavoro il risparmio è il dovere fiscale rendono reale la fraternità
Grazie Francesco la parola a Fabrizio oggi
Compagne e compagni
Ieri Gianni De Michelis ha detto a conclusione del suo intervento una cosa che condivido e cioè che riprende la grande politica
E nella relazione di Craxi sono sottolineati due cose essenziali per quello che riguarda la grande politica la riforma istituzionale dell'unità socialista
Ma la grande politica vuole anche dire che si è riaperta e si riapre una partita nel vivo della società italiana
In questo senso la relazione Craxi ha fatto giustizia a mio avviso di una polemica che ci ha accompagnato molto in questi anni secondo la quale noi saremo il partito solo dei settori forti della società
Secondo una versione caricaturale di questa polemica saremo il partito dei rampanti e del rampa antismog
Nella relazione del segretario c'è stata una rinnovata riflessione programmatica svolta alla luce di un valore guida storico del riformismo la solidarietà ora da tutto quello che sta succedendo nel mondo possono trarsi due lezioni una conservatrice l'altra riformista
Vediamo che esistono forze consistenti unitaria che stanno presentando un conto in termini di potere economico e di egemonia culturale
Non si può interpretare in modo diverso la tambureggiante ossessiva polemica sulle privatizzazioni le richieste di ridurre drasticamente lo stato sociale di smantellare l'economia mista
In questo quadro che va collocato anche il tentativo di rovesciare le carte in Enimont sottraendo allo Stato la chimica dopo che lei noi contribuenti si sono accollati più volte l'onere di ripetuti fallimenti dei privati in questo settore
Recentemente il ministro del Tesoro Guido Carli ha detto che rischiamo di essere l'ultimo Paese ad avere strutture da socialismo reale
Il senatore Guido Carli conosce troppo bene le luci e le ombre di questo sistema economico i suoi protagonisti e le sue caratteristiche
Allora egli sa benissimo che in Italia la presenza pubblica nell'economia non costituisce una struttura da socialismo reale mai prodotto tipico botte del capitalismo reale
Infatti in Italia con l'eccezione dell'ENEL per il resto larghissima parte dell'industria pubblica è il prodotto di successive e ripetute crisi dell'industria privata
Una delle tendenze fondamentali del capitalismo reale italiano infatti è quella di passare al settore pubblico le imprese decotte in crisi o mal gestite salvo poi di cercare di riacquistare a prezzi scontati quando lo Stato le ha risanate
E questa nella seconda metà degli anni Trenta la storia del di ieri questa storia si è poi ripetuta in forme diverse infinite volte
Recentemente abbiamo avuto una serie di privatizzazioni da parte dell'IMI e dell'ENI che non hanno sollevato problemi
Ma anche altre volte fortunatamente alcuni privatizzazioni non realizzate si erano al limite dello scandalo
Si voleva svendere per quattrocento miliardi la smetta che oggi viene svalutata viene valutata come minimo intorno ai due mila miliardi
Dicendo tutto questo non vogliamo sottacere i difetti limiti gli errori emersi nella gestione dell'impresa pubblica
Noi socialisti abbiamo più volte polemizzato sul modo con cui è stata gestita l'impresa pubblica
Ma questa polemica non ha come risvolto la conseguenza di puntare ad una massiccia e indifferenziata privatizzazione
Ad una liquidazione dell'economia mista nel nostro Paese perché l'impresa pubblica svolge una funzione positiva e copre spazi reali
Di conseguenza tutto il discorso sulle privatizzazioni Badde mistificatoria messo con i piedi per terra come faceva poco fa il compagno forte
Per quello che riguarda le proprietà immobiliari dello Stato c'è un disegno di legge al Senato che deve seguire il suo itinerario
Non abbiamo obiezioni di principio ci auguriamo soltanto che non avvenga che o beni immobiliari dello Stato venduto a oggi a un privato accento venga rivenduto domani da questo a cinquecento
Per quello che riguarda le imprese a partecipazione statale ci si dica quali aziende si vuole privatizzare
Guardando le proposte in modo empirico pragmatico la questione ci sembra fortemente ridimensionata
Infatti ci sembra che non possano essere vendute le aziende a partecipazioni statali inattivo perché si tratterebbe di un'operazione priva di senso piena di doppi sensi
Il discorso deve quindi riguardare quelle aziende pubbliche che pur non avendo un andamento ci sia entusiasmante possono interessare i privati per le loro il sinergie o per implicazioni derivanti dalla concorrenza internazionale
Il caso alta emblematico se esistono situazioni di questo tipo siamo disposti a prenderle in considerazione misurandoci nel merito in Italia si è verificato un altro grande paradosso e cioè che la riserva ideologica globale
Avanzata dalla sinistra comunista sul mercato e sull'impresa ha finito col prendere per buoni magari pur contestando le alla radice il mercato e l'impresa quali storicamente si sono espressi nella situazione italiana
Ora una posizione riformista moderna ha invece molte cose da dire su questo mercato e su questa impresa proprio perché si colloca all'interno del sistema
Il mercato infatti non è avulso dalla storia il mercato è anzi un prodotto storico frutto dell'incrocio di forze ora il mercato in Italia è una realtà manipolata da pochi grandi gruppi ed alcune banche
Non a caso mente Mediobanca non è una merce in banca ma una grande stanza di mediazione e di compensazione di manipolazioni del mercato
Non ha chiesto in Italia relativamente facile entrare nel mercato diventare piccolo imprenditore ma è difficilissimo crescere da piccolo diventare medio da medio diventare grande da grande grandissimo
Per questo tutta l'industria italiana nel Complesso sottodimensionata in Italia le aziende non hanno il retroterra finanziario per crescere mancano le merci han banche mancano i fondi chiusi ma anche a fondamentalmente la borsa
E la Borsa italiana è asfittica perché il risparmiatore perché l'azionista di minoranza non sono garantiti
Di conseguenza paradossalmente il compito di una forza riformista proprio quella di costruire in Italia un mercato degno di questo nome
E un mercato degno di questo nome è un mercato con regole questa intuizione ha costituito il terreno dell'iniziativa socialista due anche nell'azione del primo compagno socialista che è stato ministro del tesoro
Legge anti teste regolamentazione delle OPA legge sull'insider trading legge sulle SIM sono provvedimenti impostati dei socialisti
Queste leggi come al solito stanno avendo un itinerario parlamentare molto per molto tormentato quasi un boicottaggio
Il rischio è che arrivino troppo tardi a cose fatte quando un altro processo di risistemazione del potere economico sia già realizzato con la totale penalizzazione dei risparmiatori
E c'è anche una visione riformista dell'imperiese
Proprio i fatti della storia dimostrano che la libera impresa è un valore in sé e cioè la libera impresa e produttrice di sviluppo ma esiste impresa e impresa e profitto e profitto
L'impresa
Proprio perché è produttrice di sviluppo pur essendo un terreno di conflitto sociale tra capitale e lavoro ha un valore in sé nessuno né gli imprenditori né il sindacato ha il diritto distruggere l'impresa poi il profitto e per certi aspetti il rilevatore de rivelatore dell'economicità dell'azienda ma non è tale ogni profitto
C'è un profitto espressione della produttività dell'ottima combinazione dei fattori produttivi delle tecnologie dall'organizzazione
Ma c'è anche il profitto senza sviluppo senza qualità
Il profitto monopolistico il profitto che deriva da connivenza di chi gestisce le casse pubbliche il profitto che devasta la terra che degrada le città che deriva solo da spericolate speculazioni finanziarie
Per questo e per un verso una forza riformista deve assumere il mercato dell'impresa come forze positive ma per altro verso devi agire per regolamentare in questo contesto nel quadro della costruzione di un sistema efficiente equo per realmente pluralista c'è il problema del sindacato e per la democrazia industriale
Infatti una forza riformista come la nostra interessata di di di talmente a che ci sia un sindacato forte centralmente nelle aziende
La combinazione fra scambio politico democrazia industriale fra centralizzazione e articolazione ci sembra possibile purché ci sia una strategia sindacale degna di questo nome
Tutto questo e altro ancora va detto per dare concretezza ad un'opzione fondamentale
Quella riformista
Il riformismo ha vinto culturalmente tutti adesso non possono non dirsi riformisti ma il riformismo non è solo un'ideologia o una cultura nel riformismo programma e azione politica
E impegno per realizzare riforme non esiste riformismo senza riforma concludo compare si è parlato giustamente di grande politica chi parla francamente auspica che prima o poi si arrivi ad una democrazia dell'alternanza
Ciò però comporta da parte del PC pieno superamento del comunismo richiede una grande riforma istituzionale neanche indispensabile l'apertura di un confronto nella sinistra sull'impostazione complessiva dei programmi
Nelle rilevanti e positive novità emersa al congresso del PC raccolto non solo la contaminazione fra culture diverse
Ma anche la combinazione tuttora non risolta fra interessanti spunti di neo riformismo e gli elementi di un perdurante Bettolo massimalisti ma ora non si affermerà in Italia nessuna possibilità di alternanza
Se le forze di sinistra non saranno capace di arrivare a proporre un programma seriamente produttivistica riformista e si misura con quattro no il deficit pubblico il Mezzogiorno la modernizzazione dell'industria del credito la democrazia economica credo che questa Conferenza programmatica
Ancora una volta presenti le carte socialiste le carte sul terreno del riformismo reale
Grazie Fabrizio allora la parola al compagno Ottaviano Del Turco
Sempre a fare il compagno riequilibrio
C'è stato un passaggio
Nella relazione di Craxi
Che mi ha particolarmente colpito
Craxi ricordava a tutti noi
Che forse possiamo sbagliare i tempi
Ma la rotella proprio solo segnali
Voi otto anni fa usammo Rimini
Poi lanciare una sfida politica alta
Usammo due parole altrettanto semplici
Due idee che penetrarono in fretta
Nel linguaggio della politica nella coscienza della gente
Parlammo allora
Ad un Paese nel quale i socialisti sceglievano di dare voce e rappresentanza
Ai bisogni ed ai meriti così dicemmo
Cerchiamo allora di leggere il senso di un'offensiva
E i possibili punti di approdo di quest'offensiva nella società italiana
Ricordo che allora fu molto attaccati
Chi lo fece disse che non capiva i socialisti
In realtà compagni
Non era in grado di capire il senso di marcia delle cose di questo Paese
Se riflettiamo
Sui dieci anni che ci separano dal primo Rimini
Noi scopriamo una cosa interessante
Hanno retto e sono andati avanti nei vari Paesi
I socialisti che hanno saputo governare e non solo promettere un nuovo modello di governo
Sono andati avanti i socialisti che hanno saputo esprimere un forte pragmatismo
Con grande realismo
I partiti hanno saputo interpretare questa parte sono al Governo in Europa
Quelli che hanno sbagliato tempi e modi sono ricacciati all'opposizione e non si sa ancora per quanto tempo
Io mi sono commosso come credo molti di voi
Quando ho visto le immagini mille Brando assistere dopo decenni
Al crollo del muro di Berlino
Nella città
In cui lui era stato eroico borgomastro negli anni Cinquanta
L'animatore della resistenza civile democratica contro l'aggressione staliniana
Pensate quale sorte per un uomo che nella sua vita ha dovuto affrontare
Nei primi anni della giovinezza e della maturità Hitler
E negli anni delle responsabilità politiche Stalin e lo stalinismo
Ma noi dobbiamo fare politica
E non possiamo ignorare gli errori di valutazione
E i rischi che sono connessi con questi errori
Circa i tempi
Che scandiscono le vicende dalla politica tedesca
Ma voglio dire hanno gli stessi compagni
Ma forse è giusto dirlo anche ai compagni della delegazione comunista che sono in questa sala che ci ascoltano con grande attenzione e con grande rispetto
Nella ricerca
Di una via per rendere la cultura riformista della sinistra italiana
Una cultura vincente noi non possiamo chiedere in prestito nulla nessuno
Non possiamo chiederlo ai nostri compagni tedeschi ho letto una dichiarazione di Peter Rose l'altro giorno nella quale cercando di dare una spiegazione del risultato delle lezioni tedesco-orientali diceva ma c'è una ventata di destra che si abbatté per l'Europa
Esattamente il commento che faceva Palmiro Togliatti il diciotto aprile del mille novecentoquarantotto questo modo vecchio
Di guardare le cose della politica
Non possiamo chiederlo libera i compagni che ci sembrano più simili a noi ai compagni francesi
All'appena concluso un congresso
La cui rappresentazione
Poteva essere data prendendo a prestito quella frase che Craxi ha letto nella sua relazione e scritta da Turati
Per l'Arena di Covo nel mille ottocentottantaquattro sette mozioni al congresso del Partito socialista francese nemmeno la possibilità di una conclusione con un documento qualunque
E allora quello che abbiamo noi oggi con questo conferenze un percorso duro in salita
E dobbiamo farlo sapendo che dobbiamo contare sulle nostre forze e che nel rapporto che abbiamo con gli altri partiti socialisti c'è un rapporto di scambio avremmo probabilmente la stessa quantità di cose che siamo in grado di dare
Noi oggi facciamo il primo passo
E lo facciamo con un documento con una relazione del segretario del partito
Che segnano molte cose nuove per la nostra storia per la nostra cultura
I compagni sento
Ne riparliamo finalmente di una Italia in carne ed ossa
Quella che lavora quella che soffre
Quella che lotta per sopravvivere
Ma anche quella che lotta per vivere meglio
Io ho sentito nella relazione di Craxi degli accenti e delle proposte di lavoro per tutto il partito e per tutti i socialisti che lavorava nel partito fuori del partito
Una parola finalmente chiara sulla storia del rapporto tra la parte pubblica dell'economia e il ruolo delle imprese private
Nel giorno in cui cadeva il muro di Berlino sentivano molte sciocchezze a proposito del fatto che qualunque impresa parte questa la Repubblica sembra appartenere alla cultura ottocentesca del socialismo
Abbiamo sentito da Craxi e abbiamo letto nel documento preparatorio di questa conferenza
Una parola chiara
Sulla novità costituito dal crescere di una popolazione
Che ha liberato la propria vita dal lavoro
Ma che non intende rimanere inattiva vuole essere presente efficiente
Chiede solidarietà
Ma anche pronto a darle parecchio
Sono milioni di uomini e di donne in carne ed ossa
Così come sono centinaia di migliaia milioni di giovani alla ricerca di un primo lavoro
Così come c'è un Mezzogiorno esattamente come quello che ha disegnato nella relazione
Che va visto con occhiali nuovi e per il quale vanno immaginate terapie nuove così come compagni ci sono le donne
Che combattono contro l'emarginazione come gli eroi mitologici combattevano libera vincono una battaglia tagliare una testa
E improvvisamente ne spunta un altro è solo chiamata combatté per un'altra di battaglie
Cioè il mondo
Degli handicap
Come ha ricordato Craxi
O come ce lo rappresenta ogni volta che parla i nostri lavori un compagno come Antonio Guidi
Con un intervento che ha pronunciato ieri senza alcuna concessione alla demagogia populista che qualche volta i miei sentiamo ancora nelle nostre riunioni
Tutto ciò compagni richiede uno sforzo grande per un partito erede della tradizione di forniste europea che ha fatto di questo secolo il secolo del welfare richiede la Bolivia di cambiare questo modello di intervento dello Stato voi siamo d'accordo
Richiede una revisione profonda non siamo d'accordo
Tocca al partito
Lanciare questa campagna
Siamo d'accordo
Penso che il sindacato non può stare a guardare
Io qui mi permetto di fare un'osservazione
Al documento che è stato presentato e dunque anche alla relazione del segretario del partito
Va bene parlare in termini nuovi della cultura del conflitto industriale
Cambiamo pure la cultura dello sciopero con la quale siamo andati avanti per un secolo
è giusto chiedere di fare più in fretta al sindacato
Ma lo sapete anche voi compagni il sindacalismo confederale impiegato quattro mesi per formulare una proposta di legge regolamentasse lo sciopero dei servizi pubblici ed il Parlamento impiegata forse più di tre anni e se ci riesce però approvarla
Non è questa l'osservazione
Non ci si può limitare a parlare dello sciopero
Questo è l'osservazione del rimorchio
Se si vuole che il conflitto abbia regole più severe
Allora occorre dotare il mondo del lavoro di strumenti di mezzi di potevi
Capaci di reggere i limiti imposti dal nuovo esercizio del diritto di sciopero
In una parola
Se si vuole applicare correttamente l'articolo quaranta della Costituzione allora occorre essere chiare anche su due terreni
Quella delle regole della rappresentanza del sindacato
Delle garanzie che il sindacato ha per sé e per la gente che decide di iscriversi al sindacato
Qui siamo nella fase rumena della nostra storia siamo senza regole
Cioè il tema dell'applicazione dell'articolo trentanove della Costituzione
E poi c'è il tema della democrazia economica terremotato
Nel documento che è stato fornito al congresso
E cioè i poteri di intervento di controllo del mondo del lavoro e il tema dell'applicazione dell'articolo quarantasei sempre dalla Costituzione
Insomma il sindacato ha una grande occasione straordinaria per mettersi al passo con i tempi e la velocità del cambiamento
Se Pontida
è stata un'occasione intelligente per spiegare al Paese di cosa parliamo a proposito di riforme istituzionali
Noi dobbiamo cercare la strada per mettere il sindacato al passo con queste novità
Non c'è democrazia
Senza un profondo rinnovamento delle regole del gioco della politica
Non c'è il rinnovamento profondo della politica in un Paese che diventa teatro di scorribande corporative di assalti di piccoli e di grandi gruppi
Io so che Craxi pensare alle leghe varie
Che nascono al nord
In Lombardia in Piemonte nel Veneto
Ed allora siamo alla forma specifica che le leghe hanno nel sociale si chiamava Cobas si chiama lo sindacati autonomi nella nostra esperienza
Non si vince il primo fenomeno attenzione a non prendere un abbaglio di questa natura non si vince il primo fenomeno
Se non si combatte anche il secondo se non si arresta l'insurrezione corporativa
E qui vengo compagni alla conclusione con due domande
Una riguarda lo e una riguarda il partito
Lo possiamo vincere questa battaglia
Senza riannodare il filo di un discorso unitario tra le tre confederazioni
Ma possibile che quel muro crollava a Berlino possa rimanere in piedi
Nel nostro Paese e far sopravvivere
In Italia quella parte dell'est della quale parlamentini e io avrei preferito che citasse questa attorno a proposito del sindacato appunto per dire che questo partito riprende la bandiera dell'unità sindacale che fa giustizia
La divisione
Che abbiamo ereditato per responsabilità che non erano loro sì
Ecco noi pensiamo che occorra rilanciare il cammino dell'unità
Senza sognare impossibili unificazioni
Ma cominciano a parlare di regole comuni delle scelte comuni di alcuni valori comuni
Altrimenti se non facciamo questo
Rischiamo di correre quel rischio del quale parla barando
Le grandi forze sociali dice barando muoiono nel momento della loro vittoria
Il loro destino si compie
Quando il futuro non è più loro la seconda domanda riguarda il partito
Ma solo in questo modo esattamente come all'Ansaldo
è in grado un equilibrio politico fondato su una coalizione larga a guida democristiana
A garantire una forza politica sufficiente per fare scelte coraggiose come quelle che indica Craxi nella sua relazione
Io do compagni la mia risposta
In un Paese ammalato di nevrosi elettorali
Dove il consenso a Breve
A sei mesi a otto mesi non apprezzo non si cambierà mai nulla o si cambia poco
E il nostro sistema politico è condannato a vivere nel presente ieri l'Ansaldo preparava le elezioni europee qualche mese dopo Rimini preparare elezioni amministrative non so bene dove prepareremo il prossimo scontro politico generale
Un sistema nel quale ogni vicenda ogni conflitto diviene un caso politico ed una grande sfida elettorale
Ogni gruppo allora ogni pezzo della società italiana
In questo modo riesce a far sentire la propria voce a imporre le proprie pretese il potere di ricatto
Sui partiti sui sindacati sulle istituzioni sul Parlamento sul governo diventa altissimo
Qui sta il nodo Gordiano
Una forza riformista deve saper tagliare senza regole vi è solo il declino la guerra per bande il trionfo dei particolarismi la fine di ogni cultura della solidarietà la politica delle mance che è l'arte sopraffina del governo democristiano in questi quarant'anni
Per questo la frase di Craxi che ho citato e concludo all'inizio una sorta di Garrido importante che deve accompagnare il cammino socialista che parte da Rimini
Possiamo sbagliare i tempi dice Craxi può darsi tempi non dipendono solo da noi dipendono da noi per una parte e per la parte che dipendono da noi dobbiamo saperli accentrare questi tempi stare al passo appunto con la velocità che le vicende internazionali propongono al nostro Paese
Va be'abbiamo
Assumere sul serio
Che se i tempi sono una variabile che dipende da altri
La rotta e l'approdo conclusivo conclusivo dipendono da noi e su questo terreno compagni non possiamo permetterci di fare errori
Grazie Ottaviano
Una parola Franco Reviglio
Sì riappare il ministro Ruggiero
Compagne e compagni
La mia generazione ha vissuto in un'epoca straordinaria e irripetibile fosse ripetibile
Negli ultimi quarant'anni modo attraverso tensioni
Il nostro Paese
Acqua duplicato il reddito pro capite in termini reali
Non era mai avvenuto prima
Nei primi quarant'anni di storia di questo Paese
I primi quarant'anni di questo secolo il prodotto il reddito per abitante nel nostro Paese non era neppure raddoppiata
In questi quarant'anni
Dal mille novecento cinquanta da oggi nonostante che la popolazione sia cresciuta
Di un quarto venticinque milioni di persone venti milioni di persone venti per cento in più
Nonostante che il segreto di un quarto il prodotto è quadruplicato
Gli storici dell'economia scrivono scriveranno che questa è stata letta dello
Il nostro Paese è riuscito a fare meglio degli altri Paesi europei
Siamo cresciuti a un tasso composto del tre e otto per cento in questi ultimi trent'anni
Legno unito ad esempio che è una grande è una grande potenza industriale cresciuto solo del due quattro per cento
Tant'è che siamo riusciti a raggiungere e a superare il Regno Unito al quinto posto tra le grandi
Potenza industriale del mondo questo voglio dirlo
Perché il problema è che dobbiamo affrontare nonostante questa straordinaria esperienza di questi ultimi quattro decenni
Sono grandissimo e Luciano Angelo è straordinari
C'è una preceduti
In queste dimensioni ma non abbiamo risolto il problema del Sud non abbiamo risolto il problema della disoccupazione c'erano ancora il Paese che al più alto tasso di disoccupazione tra i Paesi industriali quasi tre milioni di disoccupati è un milione seicento mila sono nel Mezzogiorno
Dopo quarant'anni d'intervento straordinario la distanza di Taldo dal reddito pro capite del Mezzogiorno rimasto quello di quarant'anni fa
Nel nostro Paese e condannato se vuole risolvere questi problemi a crescere di più degli altri cioè a continuare nei prossimi decenni ad avere una performance migliore di quella degli altri Paesi industriali
Ma lei ci presentiamo alle grandi sfide competitive
Con una specializzazione produttiva che non è favorevole e con grandi problemi irrisolti
Dobbiamo risolvere questi problemi se vogliamo recuperare gradi di libertà nella crescita
Se vogliamo
Ottenere risultati
Relativamente migliore di quella degli altri Paesi europei i problemi irrisolti sono notti
Abbiamo un disavanzo pubblico
Strutturale
E conduce a a comportamenti divergenti dei nostri tassi d'interesse dei nostri tassi di cambio rispetto a quelli dei nostri concorrenti
Abbiamo il più elevato tasso di disoccupazione della Comunità europea
Ho detto che è un problema soprattutto del Mezzogiorno
Registriamo da qualche anno ed è un sintomo preoccupante un declino della penetrazione dei nostri prodotti nel commercio mondiale
Con un crescente disavanzo con l'estero che potrà diventare uno serio problema il giorno che di nuovo i prezzi del petrolio torneranno a salire e quindi a crescere
Che c'era ancora la nostra fattura
Petrolifera
Vi sono segni di indebolimento strutturale della competitività del nostro sistema produttivo
Il tasso di disoccupazione oggi è superiore di un quattro a quello che esisteva del mille novecentottanta dieci anni fa
L'Italia non ha partecipato degli ultimi quattro anni alla riduzione della disoccupazione europea e questo è un segno dei ritardi con cui il nostro Paese si attrezza alle sfide competitive
La ricerca di soluzioni a questo problema e agli altri
Che non ho nominato per ragioni di tempo
Toro ostacolo nel male storico del nostro Paese
L'inefficienza della macchina pubblica
Caratterizzata dal pessimo funzionamento del sistema fiscale e contributivo ed agli sprechi e dall'inefficienza dell'impiego delle risorse
Il dissesto della macchina pubblica impedisce di offrire servizi pubblici di livello simile a quella degli altri Paesi
Ed elogio inadeguate azioni correttive delle iniquità distributive ed è il mal funzionamento del mercato
Sono così irrisolti i problemi delle vecchie e nuove povertà
Dal controllo delle situazioni monopolistiche
Delle diverse forme di inquinamento
I problemi oggi esistenti sono destinati in prospettiva ad aggravarsi se si guarda allo scenario delle tendenze demografiche nel nostro Paese
Che sono di tale portata da modificare in poche decine d'anni in misura rilevante l'interno l'intero contesto economico sociale
Per l'effetto del declino dei tassi di natalità e dell'invecchiamento dalla popolazione
Cambiava la dimensione della forza lavoro il livello la composizione della domanda per consumi il tasso di risparmio nei prossimi due decenni l'offerta di lavoro è destinata a crescere di ben tre milioni di unità
Con aumento che interessa soprattutto il lavoro femminile e quello maschile da classi anziane
Passeremo da ventiquattro milioni e mezzo la forza lavoro attuale a ventisette milioni e mezzo
La maggior parte dell'offerta aggiuntiva si fonderà nel Mezzogiorno
Oggi nel Mezzogiorno alla forza lavoro di otto milioni di cui un milione settecento mila sono i senza lavoro
Questa forza lavoro del Mezzogiorno dovrebbe salire nei prossimi due decenni di ulteriori due milioni di unità
Cioè si vuole da un posto di lavoro a questa crescente forza di lavoro ed è dove la disoccupazione al livello che gli economisti con Seedorf funzionale il cinque per cento della forza lavoro
Occorre creare del prossimo ventennio circa quattro cinque milioni di posti di lavoro aggiuntivi
Circa duecentocinquanta mila l'anno questo è possibile anche se molto difficile
Cari compagni come possiamo apprezzare l'Italia la sfida competitiva degli anni novanta
Quali azioni sono richieste per rimuove le penalizzazioni esistenti per offrire nuova dinamica la trasformazione competitiva dalla nostra struttura produttiva e partecipare così pienamente la formazione del mercato unico e all'unione politica dell'Europa
La partecipazione al processo di integrazione ha imposto nuovi vincoli al vostro pulite colonne che questi sono fortemente svalutati
Sottovalutati nel la discussione politica in primo luogo i vincoli che derivano dalla riduzione delle fasce di oscillazione del cambio della lira nello SME
E dalla crescente rigidità dei cambi a mano a mano che si procede verso l'unione politica
I nuovi vincoli impongono dirmi dove la divergenza del differenziale di inflazione correggendo lo squilibrio dei conti pubblici
Questa correzione può venire solo affrontando ancora una volta l'inefficienza della macchina pubblica nelle dovesse nelle sue diverse accezioni istituzionali
Occorre una riforma delle istituzioni che sappia avendo alle capace di prendere le decisioni necessarie ad adeguare il nostro ordinamento giuridico alle grande trasformazione del sistema economico
Questo è il compito che la storia affida alla classe politica del Paese
è un compito difficile perché tocca un gigantesco insieme di interessi sezionale e corporativi che sinora sono riusciti a bloccare quasi ogni riforma
Grazie al meccanismo di scambi reciproci che attraversa in direzione trasversale i partiti di maggioranza e i partiti di opposizione
La nascita di un blocco riformista capace di piegare agli interessi organizzati troverà un forte alleato nel meccanismo comunitario in base al quale ogni comportamento divergente o incoerente con le direttive comunitarie ecco le nuove regole
Verrà gravemente penalizzato con sanzioni chiaramente visibili e con ampi costi politici
è in gioco la riduzione della disoccupazione e l'eliminazione del ritardo del Mezzogiorno e possono avvenire solo se il nostro Paese riusciva a crescere più degli altri Paesi
E sul terreno dell'aggiustamento della macchina e si perdono o si vincono le sfide competitive degli anni novanta
Ma per rendere la macchina competitiva occorre attrezzare la fabbrica che costruisce la macchina
Che la rinnovata che la ripara occorre in altre parole adeguare le istituzioni che governo del paese
Gli italiani sono stati capaci di ristrutturare l'inglese prova devono ristrutturare le istituzioni
L'ammodernamento del nostro Paese necessario per affrontare e vincere le sfide competitiva del futuro dipende da ed equamente o dalla nostra capacità istituzionale
Di fare decisioni
Che è gravemente inefficiente inferiore alle necessità perché è stata storicamente costruita in tempi lontani e DiVersi in cui il garantismo faceva premio sull'efficienza del processo decisionale
E su questo terreno nella capacità di adattamento del meccanismo e decisione politico istituzionale che se vinceranno si perderanno le grandi sfide europee e mondiali dei prossimi decenni
E su questo banco di prova che il nostro Paese potrà partecipare al processo di integrazione europea tenendo nel massimo impulso possibile nonostante i freni provenienti dal nostro modello di specializzazione produttiva l'integrazione nel nostro del nostro Paese nel mercato unico rappresenta l'occasione storica per conto completare l'ammodernamento del Paese per superare le arretratezze che le classi dirigenti non sono ancora riuscite a vincere proprio nel momento in cui è questa l'ironia della storia
Nel momento in cui il meccanismo di mercato sembra avere vinto la competizione sul terreno dell'efficienza con l'intervento pubblico
Occorre costruire un nuovo intervento pubblico per correggere le incapacità del mercato avvisando i grandi problemi collettivi
I problemi esistenti a livello internazionale e nazionale dall'ambiente alla povertà del Terzo Mondo dal debito estero no alla disoccupazione di Paesi industriali mi chiedono soluzioni adeguate principalmente ho soltanto politiche
Negli ultimi decenni la grande crescita economica mondiale è stata il risultato di coraggiose iniziative e di coraggiose scelte politiche quali gli accordi di Bretton Woods la liberazione dal gatto nel mercato comune europeo
La crescita futura e il superamento dei grandi squilibri esistenti mi chiedono nuove e lungimiranti soluzioni politico istituzionali nazionali e sovranazionali ancora una volta e proprio quando l'economia di mercato ha vinto la competizione con l'economia pianificata dei Paesi del socialismo reale la grande sfida torna sul terreno della politica grazie
Grazie migliora
La parola al ministro Ruggiero scippo si prepara il compagno Claudio Martelli
Compagni
E compagni
La fase romantica ed Europa centrale in Europa orientale
Sta per finire quella stagione meravigliosa
I popoli
Di libertà
Sta cedendo il passo alla stagione più difficile più complessa della ricostruzione politica ed economica di quella parte di Europa
E questo è un processo difficile è un processo doloroso è un processo che ci tocca nelle nostre scelte nei nostri programmi nel nostro futuro
Quali sono i dati dal problema
Le aspettative
In quei Paesi sono altissime
E sono aspettative
Che il pluralismo democratico che il mercato da solo posso ad un corpo risolvere i problemi e creare quelle situazioni di benessere che esistono nell'Europa occidentale
Ma invece si incomincia a scoprire si incomincia a vedere
Che il mercato
Significa alcune cose concrete
E significa anche la liberalizzazione dei prezzi
E che la liberalizzazione dei prezzi significa l'inflazione
Che il mercato significa competitività ma che la competitività
Può portare alla disoccupazione quando non c'è competitività così come quando non c'è produttività
Si può avere una situazione di bassi salari sono stato pochi giorni fa in Polonia vi è una riduzione del trenta per cento dei salari reali
E forti previsioni di aumenti di disoccupazione
Le conseguenze sono certamente diverse da un paese all'altro
Perché questo dipende anche dalla velocità delle riforme e dalle situazione di partenza
Ma il prezzo da pagare in quei Paesi e comunque molto alto per riacquistare quella capacità di sviluppo economico e politico che in tanti anni di comunismo avevano e hanno completamente distrutto
Per il momento il grado di accettazione da parte delle popolazioni e dei lavoratori è molto alto l'entusiasmo è ancora molto vivo
Ma ci si incomincia a domandare cosa fare dove andare e si pone il problema delle risorse
è il problema delle risorse è un problema complesso
Perché
L'accelerazione del processo di unificazione tedesca
Pone intanto un problema di dislocazione delle risorse a favore della Germania orientale
E quindi vi è un primo problema giacché si pone di paesi che si chiedono se questo processo di unificazione tedesca accelera o meno anche le riforme negli altri paesi
E tutto questo vuole poi il problema delle risorse verso i Paesi in via di sviluppo il prestigioso prestigiosissimo incarico che il segretario del partito Craxi ha avuto sa benissimo Craxi che cosa significa questo problema è il timore giustificato dei paesi in via di sviluppo di veder diminuito il flusso delle risorse pubbliche nei loro confronti
Ecco quindi tutta una serie di enormi problemi di carattere economico e sociale ai quali si aggiungono tensioni di carattere nazionalistico
Bettini Problemi vecchi antagonismi sembrano risorgere
E in questo quadro che quindi presentarsi speranze e i problemi crescenti
Vi è un punto di riferimento la speranza che la comunità europea Possa risolvere i loro problemi
La comunità
E oggi dominata certamente in gran parte dal problema dell'unificazione tedesca
E da quelli che possono essere i contraccolpi dell'unificazione tedesca sullo spesso processo di costruzione dell'Europa su quel calendario che noi avevamo fatto e che come Presidenza italiana
Vogliamo assolutamente mantenere questo non perché il processo di unificazione tedesca non sia assolutamente necessario lo è
Lo è perché il processo che apre la strada che giustifica ma spessa e da una ragione a quel processo più vasto di unificazione tra le due europei
Il vero problema
E dunque questo processo più vasto
Questo disegno che deve essere politico ancor prima che un carattere economico di carattere economico come cercare oggi di organizzare le varie forze che agiscono in Europa
E qui c'è il problema che l'unificazione tedesca precede gli altri movimenti
Quindi bisogna armonizzare avere un calendario e delle procedure per armonizzare questo processo con il processo di unificazione europea e con la grande costruzione della grande Europa
Miste e di progresso
Al recente congresso di Bologna e Occhetto nella sua relazione ha detto che si vedrà
Alla prova dei fatti dopo la consultazione amministrativa nella ricostituzione delle giunte se potrà procedere un dialogo a sinistra
Saranno i risultati innanzitutto guardare le necessarie indicazioni
Noi affronteremo queste elezioni chiedendo il consenso sui nostri programmi senza prefigurare schieramenti
è la conferma di una linea che abbiamo ottenuto in questi anni
E che ci ha permesso di garantire una governabilità dal centro alla periferia che non è stata fine a se stessa ma ricca di contenuti concreti
Io devo dire sul piano strettamente personale che ritengo che le giunte di sinistra abbiano garantito mediamente risultati amministrativi migliori rispetto ad altre coalizioni
Che è una maggiore omogeneità nell'azione sociale
Una più facile convergenza programmatica anche se ci sono stati ritardi comunisti nel Carmelo comprendere le esigenze dello sviluppo delle città chiederemo un consenso quindi agli elettori sui nostri programmi ma non ci rifiuterei modi aprire un confronto a sinistra
Non c'è dubbio tuttavia che avrà un grande peso la evoluzione prossima del Partito comunista ed il suo comportamento complessivo nel Parlamento nel Paese negli enti locali
Alcune questioni devono perciò essere poste in chiaro subito
Non ci auguriamo che non si ripetano vicende come quella di Palermo
Dove si è fatto di tutto per escludere i socialisti dal governo della città
Criminalizzando gli oppositori della Giunta
Quasi fossero mafiosi o sostenitori dei mafiosi quello è stato l'esempio di una giunta nata su uno schieramento anti socialista precostituito indifferente ai problemi reali
Della città
Impegnato anziché a risolvere i problemi di Palermo a diffondere il verbo di una nuova politica
Che in realtà era una vecchia politica quella del compromesso storico rivoltata come cappotti usati e ammantata di retorica gesuitica
Ci auguriamo che non si verifichino episodi come quelli Fio come quello fiorentino dove i comunisti hanno fatto venir meno il loro sostegno alla Giunta nel momento di difficoltà
A chi tentava di fronteggiare i problemi complicati determinati dalla presenza di un grande numero di immigrati nel capoluogo toscano
Ci auguriamo che i comunisti o i nuovi comunisti non si pace hanno trascinare nel tentativo di costruire una nuova sinistra nella difesa di tutte le proteste di tutte le rivendicazioni e di tutte le contestazioni che si agitano nelle nostre città
Ciò è accaduto anche a Milano
Dove i giovani comunisti ma anche esponenti del Partito comunista si sono fatti abbagliare
L'estate scorsa dai movimenti di gruppuscoli che non rappresentano che se stessi e vivono di provocazioni antisocialista
Senza respingere perciò ipotesi di collaborazione a livello locale vogliamo indicare con chiarezza quali possono essere gli ostacoli rispetto a possibili convergenze a sinistra
Ci presentiamo le elezioni con proposte suggestive sia sul piano politico generale che su quello amministrativo
Non ci rifiutiamo di ipotizzare alleanze ma non vogliamo confonderci in schieramenti artificiosamente agitati solo per metterci in difficoltà
Siamo pronti al confronto ma ci permetteremo anche noi di mettere alla prova le altre forze politiche
Per una politica amministrativa efficiente in grado di risolvere i problemi delle nostre regioni e delle nostre città sulla base di un metodo riformista
Quello come diceva Turati che non conosce scorcio Unni
E proprio il mille novecentottantanove se ce n'era bisogno ha dimostrato anche ai ciechi dove portano le scorciatoie
Imboccate da coloro che hanno sprezzantemente abbandonato la via maestra del socialismo riformista
Latte contaminato milioni
Prima di dare la parola al compagno Balzamo vorrei comunicava l'Assemblea che è giunto
Alla presidenza un documento della delegazione di unità democrazia riformismo composta da ex comunisti
Da membri del Movimento Meridionale ed ex appartenenti a movimenti di base confluiti in tempi diversi nel PSI
Che esprime pieno sul soddisfazione per le linee espresse con la relazione di Bettino Craxi
Che dà un'accelerata al dibattito politico nel nostro Paese espone con chiarezza i termini di un proficuo confronto
Nella sinistra italiana chiedo ad uscire dall'incertezza ed imboccare con determinazione la via dell'unità socialista
La delegazione dell'UDR ci indicano rafforzamento del PSI il mezzo per liquidare ambiguità equivoci incertezze e nel mentre annuncia la convocazione di un'assemblea nazionale dell'appuntamento
Per sostenere le scelte programmatiche del partito socialista e per da un folto contributo
All'imminente competizione elettorale lancia un appello alle porte unitarie del PC
A continuare la battaglia a superare
Salutiamo adottare una casa ma e ha partecipato alla nostra Assemblea grazie ad optare Yahoo
Ritornando al documento dell'Unione dove nel movimento buttato in locazione riformismo
Noi ringraziamo imbottito mortali che sono amministratori locali sindacalisti ex parlamentari docenti universitari
Propongono nel PSI l'ha fatta di aggregazione della sinistra li aspettiamo e vi salutiamo come un cordiale applauso
La parola ora Vincenzo Balzamo dopo non c'è un sobbalzo Emo il ministro Giorgio Ruffolo concluderà l'assassino è un ambiente città
Compagni e compagne
Nella sua relazione al quarantacinquesimo congresso del PSI all'Ansaldo di Milano
Il compagno Craxi disse a proposito dei problemi ambientali di cui stiamo discutendo questa mattina
E c'è un comandamento per l'uomo moderno la difesa dell'ambiente e comporta una coscienza una morale una cultura e leggi severe
Questo concetto basilare è stato tradotto nella sua relazione alla conferenza in proposte politiche programmatiche del Partito socialista
La tutela dell'ambiente e forse il più grave dramma moderno e coinvolge i popoli e le nazioni di tutto il mondo all'Ovest come all'Est
Il crollo del muro di Berlino non assegnato soltanto la fine della ideologia e dei regimi comunisti
Esso ha rappresentato la fine della separazione e per oltre quarant'anni è esistita tra mondo dell'est è quello dell'Ovest anche sul piano della informazione della conoscenza su questi temi
Sono cadute le barriere che fino ad ora non avevano consentito di affrontare il tema della difesa dell'ambiente
Negli unici termini che possono farci sperare di trovare delle soluzioni efficaci e cioè quello planetario
I grandi cambiamenti politici cui assistiamo ogni giorno sono indubbiamente destinati a modificare i rapporti tra i popoli le culture le situazioni economiche e sociali
Ma da soli non basteranno a salvare la terra Sir non saranno seguiti da una integrale revisione dei sistemi di produzione e di distribuzione dei beni
Basata essenzialmente solo rispetto del patrimonio naturale e sulla eguaglianza tra gli esseri umani
Se a occidente del disastro ecologico può essere emblematicamente rappresentato dalla graduale distruzione della foresta amazzonica in Unione Sovietica oltre al disastro di Chernobyl molti e gravissimi solo i punti di lesione del sistema ambientale
Non ultimo il processo di depauperamento della quaranta il quarto per estensione del pianeta si tratta probabilmente di una catastrofe peggiore di quella di Chernobyl
In quell'area si è creata una situazione ambientale che al largamente superato il livello di guardia che ha fatto moltiplicare per quattro e la mortalità infantile nella regione
Mentre sulla costa orientale del lago i due terzi della popolazione soffrono di cancro e migliaia di bambini nascono deporre
Finora la catastrofe del lago Aral era stata tenuta segreta ai sovietici e al mondo ma la perestrojka fatto luce anche su questo dramma
Non esistono quindi più zone franche
Tutto il mondo sotto qualsiasi regime politico
Sia esso democratico per dittatoriale subisce lo sbirro squilibrio tra sviluppo e ambiente provocando disastri che potrebbero divenire irreparabili
Occorre quindi realizzare una grande alleanza diretta non contro qualcuno ma a favore di tutti gli abitanti della terra siano essi individui collettività specie animali e vegetali
Questa alleanza dovrà affidare la realizzazione delle sue forme concrete non ad un super organismo centralizzato ore burocratizzato ma a molteplici organismi transnazionali per in maglia misura dovranno pungere da sedi decentrate
Per le intese fra i contraenti dell'alleanza
Un esempio tipico è rappresentato proprio dalla conservazione della foresta amazzonica
Non soltanto perché lo stato di salute di questa foresta ah è esiti che interessano la qualità della vita di tutti gli abitanti del globo
Ma anche perché gli enormi problemi economici e sociali che spingono i Paesi latinoamericani ad attentare alla vita della foresta stessa possono essere risolti soltanto con un concorso di energie di capitali di tutti i Paesi economicamente più forte
Occorre quindi la creazione di un mercato comune delle idee che concorrano alla difesa dell'ambiente volto al confronto alla integrazione di tutte le esperienze tecnologiche irrealizzabili e possibili
Le nostre società sono chiamate quindi a ridisegnare un modello di sviluppo compatibile con l'ambiente rispondente ai nuovi bisogni di parità avviando un processo di immersione nel rapporto tra produzione e consumo tra produzione e distruzione dell'ambiente così al centro del discorso torno l'equazione
Il gruppo Ambiente
è questa l'idea guida del nuovo la commissione preposto allo studio dei disastri ambientali richiama infatti i tre principi fondamentali
Ambienti e sviluppi non solo realtà separate ma al contrario presentano una stressati una stretta connessione
Si tratta di problemi reciprocamente legati in un complesso sistema di causa ed effetto che non possono essere affrontati separatamente da singoli istituzioni e con politica e frammentaria
Un mondo infine in cui le povertà vecchie e nuove sia nuovo diventino endemiche sarà sempre esposto a catastrofi ecologiche e di altro genere
Anche dal punto di vista della religione cattolica il problema è stato affrontato nei mesi scorsi dai vescovi i quali hanno sollevato per la prima volta il principio del peccato contro l'ambiente lo stesso Papa ha fatto suo questa definizione sottolineando così come il problema della difesa dell'ambiente non posso ormai sottrarsi oltre che all'etica laica anche all'etica religiosa
E però per approntare concretamente questo problema
Più si fa del catastrofismo più è difficile trovare per non dire impossibile il bandolo della matassa e quindi indicare le soluzioni giuste per risolvere il problema
Una moderna politica ambientalistica devi investire tutto il processo di crescita della società conciliando sospese profitti è ben sapendo che il problema essenzialmente di volontà politica
E che da subito le leggi finanziarie devono porsi delle scelte che abbiano una proporzione bilanciata di investimenti ambientali
Non c'è nulla di più maniche che affrontare il problema dal punto di vista dei falchi dello sviluppo e delle colombe dell'ambiente il problema non è sviluppo o ambiente ma quale tipo di sviluppo il rapporto alla qualità della ditta
Ma se la difesa e la salvaguardia dell'ambiente sono problemi eminentemente mondiali è necessario allora come ricordava il compagno Craxi nella sua relazione introduttiva
Che le politiche nazionali si adeguino a queste esigenze globali
Che venga rilanciata una politica di cooperazione nord-sud perché nel comune interesse del nord e del sud ridurre la pressione dello sviluppo nei confronti della biosfera
Ma non è questa la sola considerazione che si può fare le metropoli del Terzo Mondo saranno nei prossimi anni soggette ad un enorme quanto irrefrenabile dilatazione degli otto miliardi di abitanti della terra previsti per il Duemila la massima parte abiteranno dei Paesi del Terzo Mondo
Si prospetta perciò una situazione che non può trovare che due soluzioni
O il mondo occidentale
Rinuncia a parte delle sue ricchezze e le mette a disposizione dei popoli del terzo mondo o si avranno conflitti incontrollabili fra Stati e all'interno degli Stati
A seguito di spostamenti di intere popolazioni incerta di lavoro e di città
Per una seria politica sull'ambiente occorrono risorse economiche gigantesche che non possono gravare però soltanto sullo stato anche i privati devono concorrere a questo vasto programma di risanamento pubblico e privato dovranno trovare una forte intesa su questo piano
Abbandonando egoismi e privilegi e specie nel settore industriale sono all'origine di tanti mali ambientali
La Banca mondiale è pronta a dare il suo contributo ad un convincendo progetta internazionale che coinvolga gli stati economicamente più forti
La conseguenza logica di questa constatazione
è che se si vuole salvare l'ambiente a meno che non ci si accontenta i dj provato giaculatorie per esorcizzare il pericolo bisogna cambiare anche la politica del settore gli strumenti a partire da quelli ministeriali è arrivato il momento di un salto di qualità che porti il potere politico alcuni primato è conferita la responsabilità di questa grande scelta
Sì approntare i problemi che il degrado ambientale ci pone in modo continuativo e sistematico e non soltanto in occasione di traumi collettivi
Bisogna in alto a parole passare da un ecologismo verbale predicatorio
Ad una cultura ambientale ed economica più evoluto per adottare strategie e tecnologie che anticipino e prevengono i fenomeni di inquina manchi di inquinamento
C'è da chiedersi infine se di fronte alla mole di questioni che comporta la difesa dell'ambiente all'intreccio di problemi diversi e di diverse competenze che esse inevitabilmente trascina con sé
Non si ponga alla necessità di compiere un ulteriore passo in avanti rispetto alla costituzione del ministero dell'ambiente che fu voluto vorrei ricordarlo dalla loro presidente del Consiglio Bettino Craxi pensando ad una nuova figura ministeriale
Che abbia un maggiore potere decisionale
Mi riferisco all'opportunità di accorpare funzioni diverse che oggi come minimo sono sparse in tre ministeri
Ambiente Protezione civile e ricerca scientifica la proposta è di fare un solo ministero
Che unifichi Ambiente e Protezione civile conforme in di nuove interazioni con il ministero della ricerca scientifica è bella università
Compagne e compagni siamo di fronte ad una sfida di proporzioni immani
Io sono certo per questa conferenza saprà uscire dal bando dalla demagogia dalla protesta
Saprà dare il suo contributo con indicazioni forti e precise e caratterizzino anche su questo tema il programma e la politica del socialismo riformista
Grazie contando Valzano
La Padana amministratore Gionfolo per la conclusione dove una sessione ambientale che cita
Compagne
E compagni
Dal mille novecentottantadue
Rimini è diventata la Brighton socialista
Una città gioiosa e prospera
Insidiata dalle alte
Dalle quali stiamo cercando di difenderla
L'Adriatico
Non dovrà mai diventare il lago di Aral
E così come Rimini
L'Italia
Libera e prospera
E insidiata oltre che dall'inquinamento ambientale
Anche dall'invischia mento di mucillagini politiche
Sarebbe grave che questo nostro Paese affondasse in uno stato di mediocrità
Nel pieno di questa grande stagione europea
Innescata dal crepuscolo degli dèi anzi
Per ridire le parole di Silone etica espellere
Dal dio che è fallito
Stagione piena di promesse esaltanti e anche di rischi
E di minacce
Stagione
Che richiede un alto profilo della politica
Noi siamo purtroppo oggi in Italia al di sotto
Di quel livello
A me pare che il senso generale della relazione
E il segretario del partito si è questo
La sensazione sgradevole
Dello spreco
Che questo Paese potrebbe fare
Di un prestigio mondiale faticosamente recuperato
Delle sue grandi risorse sociali e ambientali
E finalmente dell'occasione che gli si presenta
Di un ruolo europeo di spicco
Craxi ha espresso disagio per lo scollamento della maggioranza
Preoccupazione per i problemi di disintegrazione che ne derivano
E ha delineato una nuova prospettiva politica
Ha detto tutte queste cose con linguaggio pacato e con comprensibile prudenza
Posso permettermi sulla base di un convinto e coerente con senso di fondo su tutte queste cose di essere anche per esigenze di brevità un po'meno prudente
Quanto al lo scollamento della maggioranza
Queste coalizioni di pentapartito a guida democristiana
Si sfarina hanno direbbe Rino Formica con grande rapidità
La ragione vera è che mancano di un principio politico importante
Il principio politico delle coalizioni centriste con tutte le loro nequizie ed era
La difesa dal comunismo
Quello delle coalizioni di centro sinistra con tutte le loro debolezze era alla modernizzazione civile e sociale
Ma in queste coalizioni di pentapartito di comune
Ahimè non c'è che la gestione
E se non c'è un principio unificante nella pura gestione prevalgono gli interessi non riformisti non moderati semplicemente
Particolari
La coalizione diventa allora un condominio rissoso
Una società
Ai il resto ai irresponsabilità illimitata
Chi è appena dopo ferma il treno sperperare per trarre vantaggio dalla sosta così i treni
Viaggiano male e non solo metaforicamente
E così i problemi non governati incancrenirsi cono
Un Paese ricco prospero e pieno di energie vitali
E minacciato dai rischi di disintegrazione sociale propri di una società sregolata
Ci sono tre punti di sregolatezza particolarmente drammatici
C'è una riga di capitalismo selvaggio ed insolente
Ciò che è successo in questi ultimi anni nella finanza nella informazione nella chimica
Deve far riflettere sui pericoli di invischia mento del potere economico e del potere politico
Quando sul mercato non si contrattano più solo le merci ma le regole
Non è più la politica a dettare le regole al mercato come vuole il buon liberalismo ma il mercato a dettare le regole alla politica
Allora
Allora il mercato rischia di diventare un suk
E la politica si degrada al mercato
C'è un rischio di disintegrazione sociale
Di secessione dallo Stato e dello Stato
Nelle zone deboli soprattutto
Dove le politiche di intervento straordinario sono diventate politica di straordinaria dissipazione
E generano un miscuglio di connivenza clientelare di illegalità
Ma anche nelle zone forti
Dove l'inefficienza dello Stato incoraggia
Le arroganti illusioni di un piccolo razzismo di provincia
C'è l'intollerabile degrado dei servizi pubblici in Italia più che in ogni altro Paese dell'Occidente abbiamo realizzato la celebre formula Gal Bright Diana squallore pubblico nell'opulenza privata
L'Italia è un look
In questo senso
Sono uscita né ai cittadini
Un sentimento per un sentimento mal represso di rabbia
Voglio dire ora una parola sul degrado ambientale
Che giustamente è stato messo in primo piano nella relazione
Il segretario del partito
Da tre anni ci siamo impegnati nel compito di fronteggiarlo
Non solo per riparare i guasti
Ma perché l'ambiente diventi l'occasione di uno sviluppo della qualità sociale
Abbiamo costruito una nuova legislazione
Promosso programmi di risanamento per dieci mila miliardi
Recuperato in gran parte il ritardo normativo verso gli altri Paesi della Comunità
E ha assunto iniziative innovatrici come l'introduzione di tasse ed incentivi
Ambientali che permettano di usare il mercato per orientare l'economia obiettivo giustamente sottolineato nella relazione introduttiva verso un modello di riciclaggio
Questa ci sembra una risposta riformista
Che rifiuta sia il panfilo sisma industrie olistico sia il fondamentalismo ecologico
Devo dire che questo scorcio incontra resistenze inerzie che lo frena novello rendono defatigante
Qualche disattenzione si è avuta anche nel nostro partito
E bene ha fatto il compagno Del Bue a richiamarsi a principi fondamentali di un socialismo ambientalista
Ma il peggio è che
Questo sforzo è contraddetto da altre politiche settoriali
Che lo contrastano palesemente cementificando
Inquinando e deturpando
Questo divario tra capacità di governo ai bisogni del Paese e compagni quanto potrà durare
Io non credo che disponiamo di molto tempo
C'è il mitico novantadue alle porte
Per tutta l'Italia sarà una verifica dura
Per noi socialisti
Il riferimento a quella data si chiude la promessa di una nuova stagione politica certo
La costruzione di una nuova grande forza socialista non è dietro l'angolo
è un processo politico che occorrerà governare
Attraverso passaggi difficili e delicati che possono forse debbono aprire spazzini dico che di responsabilità primaria al nostro partito nel governo
Certo
Il Partito comunista può trasformarsi in qualche cosa
Un coacervo di umori e rumori movimentisti ICI che sta all'opposto del riformismo
Certo qualche volta il vecchio settarismo riappare
E si è tentati allora
Di domandarsi
Come faceva l'indice
Nel paese delle meraviglie
Se sia morto il gatto ma resti il suo sorriso
E tuttavia e ancora più incerto che il duello tra due partiti socialisti a dire il vero tre
Tutti i riferimenti sia l'Internazionale
Non ha più alcuna base ne storica né politica
E neppure di buon senso
E sarebbe un duello suicida perché anziché inaugurare anche in Italia il secolo socialdemocratico ribadire ebbe il secolo democristiano
è certo che il comunismo è morto
E l'unità della sinistra di governo diciamolo con Nenni
Poi sarà socialista o non sarà
E cerco
E i comunisti hanno compiuto in questo senso è una scelta che ormai irreversibile
E che noi non possiamo semplicemente attenderne sia pure con simpatia e con speranza gli sviluppi
Ma dobbiamo sollecitarne e promuoverli
In un confronto aperto duro quanto ad essere sui modi e sui temi sui tempi anche un incontro in un camper può essere un buon inizio
Oggi compagni
Siamo in una vigilia elettorale particolarmente significativa
La prudenza è comprensibile
Ma i tempi di quel confronto sono ormai maturi
E rinviarli ancora finirebbe per fare sfumare o marcire l'occasione storica di dare a questo Paese una grande forza politica riformista compagni noi non abbiamo molto tempo
In questo confronto si pone la questione
Istituzionale ed anche qui si delineano significative indicazioni di convergenza tra i due partiti
è inutile chiudere gli occhi di fronte a un fatto macroscopico nell'attuale configurazione politica parlamentare
E nell'attuale dispersione dei poteri un'alternativa riformista è semplicemente impraticabile
Chi può pensare alla coerenza di una maggioranza arcobaleno
Che percorra un così vasto spettro di colori e di umori qual è quello che va a Parigi per esempio dei demo però letterario ai repubblicani
Chi può pensare che nelle condizioni di squilibrio tra il potere esecutivo praticamente ridotto in Italia potere propositivo
Il potere legislativo possano essere non dico realizzate ma neppure intraprese riforme di grande respiro
Le attuali condizioni istituzionali rendono impossibile il ricambio e difficile l'innovazione politica
Il ricambio ha bisogno di maggioranze compatte stabili
L'innovazione
Di un esecutivo fondato su una larghissima base di legittimità e dotato di forte iniziativa politica
Queste due fondamentali esigenze possono essere congiunte e non contrapposte
In una grande riforma che combini
Una riforma elettorale nel segno della semplificazione
Con una riforma presidenziale nel senso dell'efficacia e di una vasta legittimazione popolare
In questo confronto devono essere individuate le risposte riformisti a quei temi essenziali la iniquità fiscale
L'emarginazione sociale l'inefficienza mortificante dei servizi pubblici il degrado e anche l'occasione ambientale che la relazione del segretario a posto in grande evidenza
Alcuni di questi temi riguardano noi italiani specificamente altri riguardano tutti i partiti socialisti europei
Guai se il crollo del comunismo fosse interpretato passivamente come una eredità da incassare
E in politica non ci sono eredità
I socialdemocratici tedeschi ne hanno avuto un'amara conferma
Se il comunismo è un fantasma che dilegua dall'Europa
Il socialismo democratico e una grande potente forza storica che ha bisogno di un vasto e fresco rinnovamento
Con profonda è se mi consentite emotiva adesione
Accolto
Nella relazione di Bettino Craxi
Di ispirazione socialista e liberale di questo rinnovamento
è una radice gonfia di linfa vitale
Quella
Per la fioritura di una politica riformista moderna ricca
Differenziata e complessa qual è la società nella quale
Noi viviamo
E anche una tradizione che unisce in un'endiadi che non è Guicciardini Anna finiamola una buona volta di magnificare ricorrendo ad antenati antipatici la politica come pura tecnica di potere
Di una in via di che Craxi Evo ha evocato
Quella di etica
E di conoscenza
Etica
E conoscenza
Senso dei fini
Che non possono essere né cambiati né scambiati per opportunismo e competenza dei mezzi
Questo è il segno del nostro riformismo
O almeno dovrebbe esserlo
E qui si attaglia
Oggi le mie citazioni sono tutte gli irreprensibili
La famosa sentenza di Pietro Nenni
Che deve valere per tutti noi nel nostro partito
Di quello che pensi e fai quello che dici
Ringrazio
Ringrazio il compagno
Grazie al compagno Giorgio o no
Non sono un problema interno
Può essere una conseguenza
Al compagno Salvatore Giglio sopra la
C'è questo ponte verso la NATO dall'inizio alla sua seconda economica
Grazia Maria
Ma se
La parola al compagno Francesco forte
Compagnie compagni
Il crollo dei regimi economici collettivistica l'insuccesso palese dei tentativi di transizione lenta
Il fallimento tragico delle terze vie jugoslava cinese
Cubana latino americana mostrano che il solo possibile progetto economico per i socialisti eh per reggere alla sfida del capitalismo
Quello socialista liberale
Questo progetto pone al suo centro il duplice principio dell'economia di mercato aperta competitiva e lo Stato che agisce nella sfera dell'offerta dei beni collettivi e del coordinamento del gioco del mercato in particolare questo coordinamento è importante per la politica dei redditi
Senza la quale è impossibile conciliare lo sviluppo economico e la stabilità monetaria le libertà sindacali e il governo del salario secondo equità
Evitando il rivendicazionismo selvaggio a cui in questi giorni abbiamo assistito nel settore dei trasporti
è vero c'è l'economia delle gestioni pubbliche è troppo grande non vi è spazio adeguato per i diritti privati di proprietà ma che senso ha affermare ciò
Come un problema di principio in Italia ove comunque oggi le imprese pubbliche non superano il quindici per cento del valore aggiunto della produzione
Quale dogma ci induce a supporre campione il cinque per cento della Thatcher ci abbia un'economia più competitiva e innovativa forse l'attuale andamento dell'economia inglese dopo la cura thatcheriana
L'osservazione è bella instabilità e delle debolezze del sistema finanziario bancario negli Stati Uniti di cui sono pieni i giornali internazionali in questi giorni e c'è anche un articolo oggi sul Corriere della Sera
Ci mostra che ciò in gran parte dipende dal dominio di una concessione
Eccessivamente basata sui profitti di breve periodo che porta a far prevalere i dati finanziari su quelle strutturali
La stessa concezione domina in alcune compagnie industriali degli Stati Uniti i cui dirigenti sono mantenuti o rimossi ogni triennio in base ai profitti e dividendi che vanno nell'immediato agli azionisti
Soprattutto questo accade perché le cosiddette compagnie pubbliche e public companies
Ossia le società dominate dal pubblico degli azionisti
Il declino dell'economia americana in confronto a quella giapponese in parte notevole si spiega con queste considerazioni ecco allora che noi possiamo notare che anche nell'economia di mercato non tutto il privato è bello e funziona
Comunque il crollo dell'economia e del resto ci dovrebbe avere insegnato soprattutto a considerare il fallimento dell'economia basata su dogmi ideologici anziché su concetti empiricamente verificabile quantificabili sull'astrazione anziché sull'analisi dei fatti è questa la lezione che devono apprendere i nostri comunisti per diventare una sinistra moderno nello stesso tempo conviene sostituire un po'di numeri all'ideologia
Anche per quanto riguarda la nostra destra sul tema delle privatizzazioni in cui si fa troppa ideologia poca contabilità
Prendiamo la privatizzazione del patrimonio immobiliare pubblico
A conti fatti la massa teoricamente alienabile quarantacinque mila miliardi di cui un terzo già ho ho usufruito da uffici governativi
Restano trenta mila miliardi di cui una parte sono edifici artistici
E altri beni praticamente non cedibili il massimo alienabile forse venti mila miliardi nel decennio
Il nostro debito pubblico supera un milione di miliardi come si fa a dire che questo è un metodo per ridurre il problema del nostro debito pubblico cerchiamo di usare i numeri
Invece che la fantasia o l'ideologia il discorso vale a sinistra e vale a destra
Passiamo all'alienazione del patrimonio bancario il totale del cinquanta per cento del valore delle maggiori banche pubbliche ci stima in trenta mila miliardi questa è la massa alienabile
In più a quella che si può alienare mantenendo allo Stato il cinquanta per cento
Ma l'alienazione della maggioranza i privati a favore del tesoro
Suggerita dal ministro Carli non risolverebbe i problemi di un debito pubblico il cui totale supera il milione di miliardi in trenta mila su un milione di miliardi
Mentre impedirebbe alle banche italiane di rispondere alla sfida europea
A tal fine conviene mettere sul mercato il quarantanove per cento delle quote come mezzo per attuare la ricapitalizzazione delle banche medesime
Per servire meglio a quei compiti di sviluppo della nostra economia per la quale le banche devono partecipare anche alle iniziative di capitale di rischio
Eventuali privatizzazioni di banche pubbliche dovrebbero essere deciso il caso per caso
Come eccezione alla regola del cinquantun per cento pubblico da valutare secondo le convenienze concrete in una strategia oramai internazionale
Internazionalizzare sia buona cosa venire internazionalizzati è cosa diverso
è più importante il fine dell'efficienza per la trasparenza nella competitività come affermano Cantoni Imperatori
Nella relazione sul credito che verrà letta oggi le banche pubbliche abbiano una vera struttura azionaria privatistica anche al vertice e non si adotti invece per questo la conservazione dell'attuale struttura di ente proprietario burocratico politicizzato avulso dal vaglio del mercato all'insegna cattolico tarda esca del tutto cambi perché nulla cambi
Quanto alle altre imprese pubbliche che si vorrebbero privatizzare dato che il valore capitale di tutta la Borsa italiana è poco più di centocinquanta mila miliardi che cosa si spera di collocare qui non a Wall Street
Ogni anno senza far cadere i corsi azionari
Abbiamo trattato nei nostri interventi sull'economia del Dipartimento di politica economica molti argomenti lei presenteremo negli atti dal Congresso mi soffermo un attimo sulla macchina tributaria sul problema
Fiscale che e il segretario del partito ha giustamente sottolineato essere dei importanza fondamentale in relazione alla questione dell'equità Ederle evasioni
Ma la macchina tributaria non va perché varie strutture non vanno i mezzi tecnici sono poveri e scarsi a volte le strutture ci sono come nel caso dei superispettori ma vanno per conto proprio con un malinteso senso dei autonomia
I coefficienti di controllo sono stati elaborati ma vanno specificati devono essere evincibili mediante la documentazione contabile fatture
Supportate da ricevute fiscali scontrini di registratore di cassa non si pensi che queste importanti conquiste per il controllo fiscale debbano essere eliminate
Le verifiche debbano essere molto aumentate rispetto al sistema del campione mentre deve ridursi l'attività sui controlli formali abbiamo un contenzioso lentissimo ma il problema si può risolvere mediante selezione dei tribunali amministrativi specializzati con giudici professionali a pieno tempo da reclutare attingendo ad altri settori del pubblico impiego del Qatar ed enti
Parastato abbiamo un catasto macchinoso
Mai aggiornato ma lo si può in poco tempo rendere attuale completo basando la no sulla particella ma su pochi coefficienti
Molte entrate non vengono riscosse dallo Stato perché lo Stato lente periferico non se ne curano ecco si può estendere il sistema di responsi on esattoriale alle imposte indirette
Alle tariffe ai ticket ai cannoni ecologici e contributi previdenziale
Ho elencato alcuni punti economici di un socialismo liberale positivo
Con i numeri dati di fatto le cose concrete e questo ripeto e insisto il senso dell'alternativa che possiamo e dobbiamo offrire alla dottrina per cui ci si vede ci si deve affidare soprattutto al mercato e lo Stato deve tirarsi indietro
Questa linea economica liberista e molto seria c'è molto da imparare da essa
Genera crescita ricchezze anche se produce squilibri e ingiustizie sa controllare le crisi più gravi ricorrendo allora al
Non è del processo di unificazione europea può significare può comportare per l'Italia delle difficili scelte mi sembra che sia stato Ruffolo che ha parlato del mille novecentonovantadue come di una data difficile
Noi finora abbiamo sempre salutato la realizzazione del mercato interno come un grande obiettivo e io credo che siano un grande obiettivo politico economico ma sarebbe un grave errore
Se noi non non sottolinea Simone anche le difficoltà e le carenze che la nostra società a e continua ad a vere
Per il raggiungimento e il pieno collocamento nella nel grande mercato interno europeo
Qual è la conclusione di tutto questo la conclusione che l'accelerazione della storia europea
La maggiore responsabilità
Che cade sulla in Europa verso il proprio destino non può non avere delle ripercussioni notevoli sul nostro sistema politico
Perché poi c'è proprio il nostro sistema politico un'anomalia maggiore nei confronti degli altri grandi paesi democratici d'Europa
La precarietà dei nostri governi la frammentazione molte volte delle nostre forze politiche un sistema
Politico che si misura
Di più sulle aggregazioni o sulle disaggregazioni che i suoi problemi non è più oggi un un sistema valido per un Paese vecchia acquisito l'importanza dell'Italia
Ed è per questo che io credo che la conclusione di questa conferenza programmatica
E cito le parole della relazione del segretario Craxi per una grande riforma che riguardi la forma dell'esecutivo il Parlamento il processo di delegificazione
La pubblica amministrazione il decentramento regionale delle autonomie locali lau unica conclusione che può portare l'Italia in Europa con la necessaria leadership con quella leadership perché craxiana che nella passata legislatura ha portato il nostro Paese al quinto posto dei Paesi industrializzati
Grazie Ruggiero prenderò la parola al compagno Claudio Martelli ex presidente del consiglio
Alle compagne
Cari compagni
La bella relazione del segretario del partito
Che ha introdotto questa conferenza programmatica
Avvia una nuova fase della nostra elaborazione e della nostra iniziativa politica
Coerente con il rinnovamento la ripresa il rilancio della questione socialista in Italia
In cui il nostro partito è impegnato da ormai quasi quattordici anni
Cominciamo quattordici anni fa
Con la congiura riformista sulle colline dell'Hotel Midas
Più o meno il quattordici luglio mille novecentosettantasei
Nell'Italia degli anni di piombo del compromesso storico e del cattocomunismo
Nell'Italia dell'inflazione a due cifre
E mentre la nostra figura internazionale
Sì degradava sino all'immagine di una P trentotto in un piatto di spaghetti
In quegli anni lo sanno scommettere sul rinnovamento del socialismo italiano
Votammo affondo contro il correntismo né subalternità
I bizantinismi che avevano indebolito e fiaccato il vecchio Partito Socialista
Notammo vigorosamente controcorrente sfidando idoli e tabù
Della tradizione di una sinistra sempre sconfitta
E le suggestioni o inconsistenti devastanti
Della cosiddetta nuova sinistra
Negli anni in cui la sinistra sommersa ci dettava con l'estremismo dell'autonomia
I suoi intellettuali anarco narcisisti
Pretendevano di riassumere Levin e Turati dentro la politica di Berlinguer in quegli anni noiosa hanno rilanciare l'autonomia del PSI e il riformismo socialista
Attraverso dispute contese lotte interne nel fuoco di una polemica durissima con il conservatorismo di destra e di sinistra
Riaffermando l'identità socialista
Dando al partito una politica e una prospettiva
All'inizio degli anni Ottanta il Partito socialista era unificato nell'autonomia nel riformismo
Riaffermata la sua partecipazione la grande famiglia del socialismo democratico europeo
Ha ristabilito un circuito fiduciario con l'opinione pubblica
Con i settori tradizionali della nostra rappresentanza sociale e sindacale con le espressioni più dinamiche della nuova società
Nell'esperienza di governo con la Democrazia Cristiana che hanno caratterizzato tutti gli anni Ottanta
Portando uno spirito nuovo di collaborazione e di competizione
Di pari dignità e di alternanza
E se non sempre siamo riusciti a realizzare un livello ottimale di governabilità
Abbiamo tuttavia impedito involuzioni
Rotture irreparabili e nuove subalternità
Consegnando alla storia
Anche ai manuali di storia delle scuole elementari del nostro Paese
L'indimenticabile settennato di Pertini
E con la prima esperienza di governo
Con la prima esperienza di governo a guida socialista consegnammo la miglior prova di governo di tutto il quarantennio Repubblica
Allora gli anni ottanta sono finiti sono dietro le nostre spalle
Il segretario del partito con la sua relazione torna a proporci il nuovo
E ci sprona a una prospettiva da venire
Questa ricerca non azzera e non aggira le responsabilità del presente
Il cui è l'ora del Governo e dei programmi concordati
Anzi ancora una volta siamo noi a reclamare queste responsabilità e questa lealtà innanzitutto dalla Democrazia cristiana
Io non voglio polemizzare con l'onorevole Forlani per il quale ho stima e rispetto
Ma non sono affatto convinto che un'estenuante ammorbidire occultare smussare i problemi contrasti sia sempre la cura migliore per una coalizione
I problemi contrasti ci sono e non si lasciano risolvere solo con le buone parole spesi a destra e amante
Come è possibile che la sera i gruppi della maggioranza confermino tutti insieme
Impegna il sostegno al testo concordato della legge antitrust presentata dal ministro competente
E la mattina dopo al Senato metà dei senatori democristiani votino insieme con l'opposizione e contro gli accordi di governo
Con chi dunque siamo alleati
Con la DC
O con mezza DC con due terzi della DC
E qual è lo statuto della sinistra democristiana è un partito in più e questo partito in più sta nella maggioranza stando all'opposizione un po'qui è un polacco
L'onorevole De Mita ci assicura che per lui queste la maggioranza necessaria anche per la prossima legislatura
E per dare sostanza ai suoi impegni la divide e la calpesta in questa legislatura
Si imbocca lo scudo
Della questione di coscienza
Ma la coscienza dei senatori democristiani e già ieri e magari anche domani la coscienza dei deputati democristiani
Non sembra avere molto di individuale
Al contrario sembra esprimere una rigida disciplina di corrente che sostituisce la disciplina di partito e viola i patti con i partiti alleati
L'epoca in cui la dialettica le lotte le insidie di trabocchetti tra le correnti democristiane facevano storia
E storia di Stato
Quelle poche finita
E comunque i socialisti non ne so porterebbero una riedizione
Io non voglio polemizzare nemmeno con l'onorevole Andreotti mio stima e rispetto la sua grande esperienza ma non sempre sminuzzare i problemi
Scansare rollio rinviarli e la ricetta migliore
E non sempre il nuovo si lascia a ridurre il ricondurre al vecchio a un caso precedente a un caso già visto e archiviato
Capisco e condivido un certo disagio dei compagni per una politica come pura gestione e per un governare ora puramente inerziale
Ora impegnato in difficili slalom fra difficoltà oggettive
Paralisi istituzionali pressioni esterne
Con il rischio di smarrire la rotta e l'approdo
Ci sono ormai pochi giorni di lavori parlamentari e siamo appena a metà del cammino di provvedimenti su cui si fonda o si dovrebbe fondare la solidarietà di governo
La legge antitrust la riforma delle autonomie locali la legge antidroga
Ebbene quale bilancio possiamo trarre e soprattutto quale bilancio trarranno gli elettori il sei maggio
E se la maggioranza non è coesa al centro quale insegnamento ne ricaverà la periferia e come potrebbe la maggioranza nazionale sopravvivere senza realizzare il suo programma
Continuando litigare di fronte ai problemi del Paese
E a dividersi domani nel governo delle città e delle regioni
Già non è di poco conto per i socialisti anche dopo ripetuti episodi di dissociazione
E perfino di ostruzionismo per così dire interno
Confermare lealtà a una collaborazione a tutti gli impegni sottoscritti escludere scenari diversi che restano giustamente immaginari
Almeno finché una decisione limpida
Non mi sottopongo al giudizio degli elettori
Ma per salvare la maggioranza attuale la legislatura la chiarificazione indispensabile e non verrà dalle parole o non solo dalle parole dei vertici
Ma anche e soprattutto dai fatti e dai comportamenti politici e parlamentari delle prossime settimane
Il contrario della chiarificazione sarebbe pretendere di salvare la legislatura e questa maggioranza
Aggirando i problemi del presente o addirittura pretendendo di ipotecare ingessare
La legislatura prossima Ventura
Ciò vale per in cui l'ora della politica per il dovere e la responsabilità non facili che i socialisti assolvono assicurando la governabilità ricercando un livello più elevato di governabilità
Ma le nostre conferenze programmatiche care compagne e cari compagni
Le nostre Rimini
Sono un po'come le domeniche della vita
In cui gli occhi e gli occhi della mente si sollevano dal quotidiano
E a partire dal concreto dall'esperienza
Da quel misto di spirito critico di spirito pratico che è l'essenza del riformismo
Gli occhi della mente scrutano gli eventi
Si sforzano di catturarne il senso
Cercano una prospettiva di Avvenire
Il mille novecentottantanove è stato un anno straordinario e tutto lascia prevedere che straordinari saranno anche gli anni novanta
Straordinari per i conflitti evidenti
Tra economia ed ecologia
Tra religione scienza
Tra egoismo e solidarietà tra nord e sud del pianeta
Conflitti che la irresponsabilità umana può rendere devastanti
Perché la responsabilità può rendere fecondi
Come l'ottantanove gli anni novanta si annunciano straordinari innanzitutto sul piano politico
E come se nell'ultimo decennio del secolo
L'umanità e le classi dirigenti del mondo intero sentissero il bisogno di una resa dei conti di un superamento definitivo di tutte le tragiche eredità di questo secolo
Di quelle verità che non vogliamo lasciare in lascito al secolo nuovo
Fascismi comunismi razzismi colonialismo di dittature di destra e di sinistra
Tutto ciò che è stato edificato contro i diritti umani
Contro i diritti dei popoli e delle persone crolla travolto dai fatti dell'economia travolto da uno spirito di libertà travolto da un bisogno di verità e di umanità
Su tutto domina il crollo dei regimi comunisti
Questa vera e propria catastrofe
Se da un lato rappresenta una vittoria delle libere democrazie
E la fine di una grande illusione
Dalla propone all'Europa e al mondo libero problemi inediti e la necessità di scelte nuove di scelte impegnative e difficili
Da oggi al termine l'equilibrio bipolare intorno al quale ha votato la storia del mondo negli ultimi quarant'anni
Da oggi al termine la divisione antieuropea
Dell'Europa sancita Yalta
L'equilibrio bipolare volge al termine perché uno dei due poli l'Unione Sovietica
E con l'URSS il comunismo e l'Impero russo
Sembra avere esaurito la sua carica energetica
La sua pur limitata capacità di Ubu di organizzazione burocratica
La sua forza di attrazione ideologica e di dominio militare
I partiti comunisti scrivono essi stessi la sentenza di fallimento
Sì autoscioglimento no sia figurano cambiano nome si dissolvono in modeste percentuali nelle prime libere elezioni in Polonia in Germania
Domani probabilmente domenica in Ungheria
L'impero russo si contrae
E la nuova intellighenzia del Cremlino della Piazza Vecchia ne annuncia spregiudicatamente il prossimo dissolvimento
Lo stesso edificio dell'Unione Sovietica si disarticolata nei moti di indipendenza lituani lettoni estoni nell'esplosione delle nazionalità nella diaspora delle repubbliche islamiche
La perestrojka apre un varco di liberazione in quel varco si precipitano i popoli dell'est europeo
Con le loro ansie di indipendenza nazionale di benessere diffuso di libertà pubbliche e private di uno Stato di diritto che sostituisca il diritto della forza che sconfigge per sempre la forza dei carri armati che superi il deficit di democrazia
Che ponga fine una volta per tutte alla violenza contro le persone
La liberazione del comunismo rende il mondo più libero
Ma anche altrove il mondo si libera
Nel Cile che festeggia il ritorno alla democrazia nello stadio che imprigionano i suoi martiri
Nel Sudafrica che libera Mandela e con lui il suo popolo dall'odiosa schiavitù che impone un colore i diritti
Nella Namibia finalmente indipendente nel Nicaragua che si sceglie la sua donna Presidente
Insieme con il poderoso processo di liberazione nell'Est europeo riemergono con prepotenza
I temi della collaborazione del conflitto tra il nord e il sud del pianeta i problemi della povertà della fame dell'ingiustizia del debito e dell'emigrazione
Molti si preoccupano degli squilibri e delle incertezze della nuova situazione
Si dimentica che la penuria di democrazia a est
Sotto sviluppo a sud sono figlie della precedente situazione
Figlia anche della guerra fredda della confronta azione globale tra Est e Ovest dell'enorme dispendio di risorse negli armamenti dell'inesausto duello tra la fame e le armi
Perché dunque non dovremmo scommettere sul fatto che un mondo più libero e più pacifico potrà affrontare meglio i problemi del sottosviluppo la grande diseguaglianza chi divide il nord al sud del pianeta
Come una lunga fenditura il geologica
I socialisti democratici debbono rielaborare i loro progetti per un mondo che è diventato più libero per un'epoca in cui è scoppiata la pace
Un nuovo ordine europeo dall'Atlantico agli Urali si impone come un'evidenza come una necessità politica prioritaria secondo uno sviluppo istituzionale coerente del processo di Helsinki
La costruzione politica economica e sociale dell'Europa dodici deve essere accelerata e consolidata
Forme nuove e diverse di associazione con altri Paesi europei vanno favorite
La stessa NATO deve esser rimotivare TAR rimodulata nella sua essenziale dimensione politica
Il processo di disarmo nucleare convenzionale va condotto in porto senza esitazioni né rinvii
Ora sarebbe davvero strano che i socialisti democratici non facessero la loro parte
Non fornissero risposte comprensive tempestive efficaci
Per influenzare la rotta dei governi per influenzare i nuovi compiti delle istituzioni delle alleanze internazionali e soprattutto per orientare con la coscienza degli uomini il corso degli avvenimenti
Questa continua ad essere la mia raccomandazione la mia preoccupazione
Non basta compiere gesti simbolici
Non basta dire io l'avevo detto
Non basta a rivendicare primogeniture
Non basta invocare il trionfo del socialismo democratico a fronte della catastrofe comunista non basta a contrastare le spinte neo conservatrici però gli eccessi liberisti
Bisogna catturare il senso degli eventi che sono davvero di portata storica
E a reagire al discredito il crollo del comunismo prolunga anche sulle idee e sulle speranze socialista
Bisogna comprendere ciò che è successo innanzitutto negli anni ottanta
Bisogna comprendere che la spinta liberale e conservatrice restauratrice che percorre il mondo non viene solo da est non è partita da est
E bisognerà distinguere in questa spinta ciò che era e rimane giusto e necessario e ciò che non è giusto e che non può essere accettato
Gli anni ottanta sono stati attraversati dall'onda restauratrice e innovatrice
Dell'arcaismo americano e anglo sassone nella forma che gli hanno dato
Reagan e la signora Thatcher
Succede
Gli anni ottanta sono state attraversate da una restaurazione cattolica insolitamente ispirata a una illuministica accettazione dei diritti umani
Che ha provato in Papa Wojtyla un pastore motivato e combattivo
Sono stati attraversati da una ripresa su vasta scala del fondamentalismo islamico nella sua netta separazione dal comunismo scientifico
E nella sua implacabile avversione all'Occidente liberale Appio e consumista
Sono stati attraversati da una spinta ecologica che mescola giuste preoccupazioni giusti allarmi nuova sensibilità e nuova cultura
Con autentiche regressioni
Con il disgusto della scienza
Con la vertigine del ritorno alla natura e al primitivo
Di fronte a tutto questo a questo lascito degli anni Ottanta c'è il problema di rinnovare il patrimonio ideale del socialismo democratico
In ciò che lo fa diverso e vitale e non in ciò che lo accomuna e che lo estinguerebbe insieme con il comunismo
Come non rendersene conto
Quando il consigliere economico di Gorbaciov
Anche il by Gianni
Giunge a definire così il socialismo
Socialismo avviene dei soldi in tasca
Entrare in un negozio e comprare quello che ti pare
Quando il primo ministro ungherese ne mette dichiara tranquillamente
Che il suo programma fondamentale e quello di ricostruire le cellule della società borghese
O quando il ministro degli Esteri Shepard naziste
Con sublime banalità rispondendo ad amici che lo intervista dichiara il socialismo la società ideale
C'è un problema di unione o di riunificazione
Sulle basi del socialismo democratico
Delle famiglie politiche e dei partiti che da sempre o da oggi
Si richiamano i suoi valori
C'è un problema di estensione di allargamento della sua influenza
E di apertura delle sue sedi alla partecipazione di altre formazioni politiche democratiche progressiste e riformatrici ovunque nel mondo
Che cos'è morto e che cos'è vivo nel socialismo democratico
Morto e ciò che l'accomuna in negativo dallo statalismo al burocratismo all'appiattimento egualitario che non riconosce nella diversità né il merito nell'equità
Vivo e vitale viceversa nel socialismo democratico il compromesso tra capitalismo e democrazia
Tra il meccanismo di accumulazione di mercato che ha garantito i più alti tassi di sviluppo della ricchezza del reddito
Le regole le garanzie che a partire dalla sovranità popolare
Pongo all'autorità dei governi l'autorità della politica l'autorità delle leggi e delle regole democratiche che prevengono il rischio continuo reale che il mercato si trasformi nella giungla e nella legge del più forte
Vive l'Italie restano le aspirazioni di eguaglianza il dinamismo dell'equità
L'equità che distribuendo sapere e potere sicurezza benessere educazione moltiplica le chance di vita per i singoli impone alle società un continuo rimescolamento è un continuo rinnovamento
Venivo vitale giusto si è dimostrato il metodo riformista
E ancor più vitale e declinare oggi il socialismo moderno come socialismo liberale
Il socialismo non è un contrappeso alla libertà
Tanto meno è un ostacolo un limite al sistema delle libertà pubbliche e private
Al contrario si identifica con la lotta e con il superamento di quegli ostacoli
E di quei limiti
Il socialismo la libertà di tutti gli uomini e di tutte le donne
La declinazione universale della libertà
E l'eguaglianza delle libertà
Per questo il socialismo comincia
Per questo è socialismo comincia dove finisce il liberalismo
Ma non per contraddirlo
Lo superarlo ma per affermarlo davvero e per tutti
La libertà non può esistere solo per chi ha forza un merito la libertà vera la libertà dei socialisti comincia quando il bisogno diventa coscienza
E quando la coscienza crea un diritto che vale per tutti
In questo senso aveva perfettamente ragione cinquant'anni fa il grande socialista spagnolo proietto
Quando diceva a furia d'esser liberale sono diventato socialista
Socialismo e libertà anche quando recupera e valorizza i beni comuni e indivisibili
Come il bene dell'ambiente il bene della natura e della cultura
Quando difende cittadini dallo strapotere delle grandi concentrazioni private dalle manipolazioni dei media dai disservizi sociali in regime di monopolio statale
E quando afferma contro le corporazioni professionali i bisogni degli utenti
Quando rappresenta l'esigenza di sicurezze di benessere di cultura delle classi medie degli operai che abitano le prospera e società dell'Occidente
Ma ancor più
Quando va incontro alla straripante derelitto umanità dei Paesi più poveri
Quando non alza il bavero e gira la testa di fronte al dolore del sud del mondo
Davanti ai propri alle famiglie povere ai popoli oppressi dal debito e dall'esplosione demografica costretti in casa dalla miseria e attratti fuori casa spesso ingannati fuori casa dalle luci delle nostre città
Sì il socialismo liberale questa mobile sintesi culturale e politica o illuminare un nuovo tratto della nostra rotta
Non consiste in una dottrina
Non consiste nel richiamo accademico a una nobile ed esile tradizione è un'attitudine
Una disposizione della volontà e dell'intelligenza garantire in tutti i campi i più alti livelli raggiunti dall'esperienza umana
La sfera inviolabile della persona e contemporaneamente a promuovere la condizione umana o comunque comunque la condizione umana sia negletta calpestata umiliante
Il socialismo liberale il riformismo moderno non sono formule magiche per nuovi credenti ma inquadrano bene l'esigenza di definire i nuovi diritti di cittadinanza
Le garanzie che il merito venga riconosciuto e che il bisogno possa esprimersi
Ciò vale per molti ma vale soprattutto perché ha meno forza
Per i giovani disoccupati
Per gli anziani emarginati per le donne sfruttate in casa e al lavoro
E vale anche care compagne e cari compagni per questi nuovi ospiti
Per lo straniero fino a ieri sconosciuto per il rifugiato politico
Per il rifugiato politico protetto solo a parole
Da un articolo della nostra Costituzione mai applicato
Per l'immigrato ignorato nel nostro diritto
Ripensare diritti di cittadinanza
A partire dal punto più basso e più difficile
Dallo straniero immigrato senza diritti
Un utile esercizio
E nell'esercitarci in questo utile esercizio credo che abbiamo fatto qualcosa che vale qualcosa che resterà
Abbiamo fatto
Una legge giusta e civile per chi vive e lavora in Italia si regolarizza secondo le leggi della Repubblica
Abbiamo scritto una legge severa verso i clandestini che non si regolarizzano
Abbiamo scritto una legge che esclude nuovi ingressi di chi non disponga in Italia di un alloggio e di un lavoro
Vogliamo sistemare quelli che già ci sono
E accogliere solo quelli che possiamo accogliere dignitosamente
Altro che legge permissiva
Altro che legge di polizia
Polemiche esasperate da astiose hanno lasciato il segno di una grande mistificazione
Che finalmente come tutte le mistificazioni si dirada e consente a tutti di capire di giudicare di apprezzare
Avevamo le frontiere spalancate dal trentun dicembre abbiamo costruito i cardini le porte che ci consentiranno di irregolare i nuovi flussi
Di limitare e di respingere l'immigrazione che cede le nostre capacità di accoglienza
Immigrati clandestini e regolari erano in balia della più totale discrezionalità dello sfruttamento della sopraffazione
E abbiamo cominciato a pensare una tavola di diritti e di doveri per il loro inserimento per la loro integrazione
Che sul modello europeo escludono la discriminazione in Italia in Europa dei cittadini tra cittadini di serie A e cittadini di serie B in base al colore che l'appello
Compagne e compagni questa conferenza segnala se non una svolta certo un clima diverso nei rapporti tra socialisti e comunisti italiani
La sinistra italiana divisa non solo nei ruoli di governo e di opposizione e già non è poco tant'è che quando sento dire
Al di là dei ruoli di governo di opposizione di via sempre da ridere perché in un Paese democratico questa resta pur sempre la frontiera principale ma al di là di questo
Socialisti e comunisti in Italia erano più radicalmente divisi
Nei valori di riferimento nelle esperienze e nelle scelte di campo
Il Partito Comunista decidendo di cambiare il nome e la cosa e cioè la sua natura il suo nome comunisti
Accelera un'evoluzione democratica iniziata da tempo
Riconosce il fallimento del comunismo internazionale
Si muove in direzione dell'Internazionale socialista
Con il suo ultimo congresso e per bocca del suo segretario del Partito comunista si è reso finalmente disponibile
A discutere due opzioni di fondo lanciate da Craxi sul futuro della sinistra italiana
L'unità socialista anche articolata in più partiti epperò vincolata da comuni principi
Da comuni impegni riferimenti al socialismo democratico europeo
E d'altra parte la grande riforma delle istituzioni politiche
Come architrave e la modernizzazione del rinnovamento dello stato e della società
Il seme del dialogo è stato gettato bisogna svilupparlo senza ritorni indietro
Senza scarti e deviazioni verso altre sponde che non siano quelle dello spazio socialista democratico in Europa
E nell'unità socialista in Italia
Sono certo Utri tutte le occasioni di incontro di comunicazione di approfondimento interni e internazionali a cominciare da una messa a fuoco dei temi della grande riforma
Per un governo che sia espressione la volontà dei cittadini e per una repubblica delle autonomie
Ma più che le parole conteranno i fatti
Le parole di Occhetto ci bastano
Perché purché vengano fatti
Anche gli annunciati cambiamenti della cose del nome l'adesione all'Internazionale socialista la volontà di mettere in comunicazione la costituente di una nuova formazione politica
Con i progetti che ispirano la nostra prospettiva di Avvenire la nostra proposta di unità socialista
Bisogna insistere sui cambiamenti fondamentali e bisogna ragionare e dialogare anche sul contenzioso politico e programmatico tuttora attivo
E non privo di antiche prevenzioni e gli antichi pregiudizi
Per esempio
è mai possibile che si festeggi con una vittoria della cultura conto il capitale
Un voto a sorpresa del Senato che se non verrà corretto creerà un grande danno proprio all'industria culturale cinematografica
E alle televisioni pubbliche e private grandi e piccole
Con gli ulteriori effetti perversi di esporci ancora di più all'invadenza dei prodotti stranieri e di deprimere mercato pubblicitario che non è una dannazione khomeinista mai ad un tempo l'industria della comunicazione in sé
Il supporto finanziario delle altre forme di comunicazione
E mai possibile che non si possono ad un tempo rispettare i diritti degli autori cinematografici i desideri degli utenti e gli interessi dell'industria
Nell'ideologia e nella emozionalità non ci sono le risorse necessarie per governare le esigenze diverse e talvolta contraddittorie delle società complesse
Ma una sinistra che si voglia moderna degli almeno tentare
E tentando può trovare queste risposte moderna
E mai possibile
Che ci si debba scontrare perché qualcuno nega l'evidenza
Che se la droga è vietato venderla non può essere lecito comprarla
Qui non c'entrano i tossicodipendenti
Nessuno intende perseguire i malati nessun socialista mai proposto di sbattere in calce ai tossicodipendenti per i malati non c'è che qualora recupero e reinserimento
Qui stiamo parlando dei consumatori abituali e occasionali
Io non esprimo giudizi morali
Ma mi domando se la società con le sue leggi non abbia il dovere di dire al cittadino
Tu non puoi dare soldi ai gangsters tu non puoi alimentare la criminalità non puoi comprare la droga dalle mafie ed ai loro rivenditori e spacciatori
Io penso che anche su questo non possiamo non essere d'accordo e non possiamo di conseguenza non sanzionare questi comportamenti cercando una dissuasione graduale ma efficace
Ancora
E mai possibile che un disegno di riforma dell'università
Imperniato sull'autonomia
E che è frutto anche di un'elaborazione comune venga buttato a mare e che il ministro ombra che lo difendeva ministro ombra il governo comunista
Del governo ombra comunista sia costretto alle dimissioni e che il ministro reale lo ha proposto sia invitato dimettersi
E che tutto questo accada per cavalcare la protesta di qualche migliaio di ragazzi sui quali già pesa il disagio concreto di università grigia in forme e inadeguata
E mai possibile che il partito comunista che si rinnova non senta il dovere e la responsabilità di dire agli studenti che non ha senso non ha proprio senso protestare
Perché l'industria pubblica e privata finalmente sono chiamate a finanziare la ricerca nelle università e non fuori dell'università
Perché semmai si deve contesta
E che semmai si vede contestare il fatto che questi da sinistra si deve contestare il fatto che questi finanziamenti sono troppo esigui che l'industria non fa abbastanza per l'università
E mai possibile
Che un partito di origine operaia
Dimentichi che l'accesso all'università italiana oggi ancora non si fonda fatto sul diritto allo studio che sono pochi i figli delle famiglie di lavoratori che vanno all'università che ogni studente universitario
Che ogni studente universitario costa lo Stato dodici quindici milioni all'anno e Palanca in tasse
In media
Duecento mila lire all'anno
E che la differenza tra quelli che costa e quel che paga la paga il fisco e cioè in grande misura la pagano proprio quelle famiglie di lavoratori che i figli all'università non possono mandarci
Care compagne cari compagni ho terminato
Avverte capisco il bisogno del partito comunista che si vuole rifondare ricostituire
Come un bisogno anche nostro
Il bisogno di compagnie di interlocutori che in qualche forma e in qualche misura condividono e faccio una proprio
Il loro mettersi in gioco la disponibilità a cambiare
Noi perché vengo di orgoglio e di presunzione
Se dicessimo abbiamo sempre e solo avuto ragione
I socialisti non hanno nulla da cambiare
E penso che per realizzare attraverso le tappe nelle forme possibili L'Unità socialista
Per dare sostanza la nostra prospettiva di Avvenire dobbiamo esser pronti anche a cambiare noi stessi
Essere pronti a un incontro fecondo tra il meglio della nostra esperienza di governo
E quanto c'è di buono nell'esperienza dell'opposizione democratica
Ma deve essere chiaro un punto vale anche qui nei rapporti tra Icilio ex PC e Partito socialista il Partito socialdemocratico la stessa regola
Prima la cosa e poi il nome
Prima l'identificazione con il socialismo democratico europeo
Prima un'identità socialista comune in Italia e poi l'alternativa comunque la chiameremo
Una grande forza riformista unite da un vincolo ideale unite da uno Statuto europeo unite da un programma di azione sarà abbastanza grande
Per badare a se stessa e per decidere quale politica sviluppare senza che noi pretendiamo adesso di mettere le braghe all'avvenire
Viceversa il permanere di ambiguità e di Riserve sui punti fondamentali
Creerebbe solo disorientamento farebbe alimento a massimalismi e conclusioni nel PC
E facendo emergere anziché una prospettiva di Avvenire una Babele di linguaggi e di bellezza una politica politicante una sinistra senza riforme
L'Aran Lare manti democristiano di qui parlando Andreotti lunare oltretutto esposto a tutte le rivalità e a tutti i pentimenti
Non sarà questa la nostra strada
Noi seguiremo una politica di Avvenire e fondere in una prospettiva più avvenire non frettolosa ma paziente non caotica ma coerente
Non effimera ma duratura costruendo qualcosa che vale per domani e per sempre
Ora Claudia grazie a Claudio
Ma quando abbiamo molti iscritti a parlare dobbiamo lavorare ancora un po'
Qualche intervento ancora
Adesso
Per la verità è tardi e quindi conviene porzione aggiornare i nostri lavori
Alle quindici e trenta in punto
I vapori che questa seduta sono conclusioni
Diamo ora la parola al compagno
Gaetano Mancini e si prepara Franco Iacono
Cari compagni e compagne
Craxi ha tratteggiato in maniera organica ed efficace
Le linee strategiche lungo le quali il partito sarà chiamata ad operare nei prossimi anni
è una summa rivisitata e del giornata delle nostre migliore tradizione riformiste che mi trova pienamente d'accordo
Giustamente il segretario solleciterò il partito ad alzare il tiro
Ad uscire dalla logica della routine i profondi cambiamenti che stiamo vivendo impongono scelte nuove e coraggiose in tutti i campi della vita economica sociale e istituzionale
E questa la più autentica domanda che viene dal Paese
è questa la risposta che come partito dobbiamo essere in grado di dare non è mia intenzione entrare nel merito delle molteplici e stimolando indicazione di carattere politico e di contenuto programmatico scaturite dalla relazione
Partendo dalla mia esperienza quotidiana mi dimetterò appare alcune breve osservazione sul ruolo la politica delle partecipazioni statali
E mia opinione che anche in questo campo siano ormai maturi i tempi per avviare un'incisiva politica di riforme che ne modernizzi gli assetti renda più lineare e trasparente le regole del gioco
Il danno tanta rischiano di passare alla storia come il decennio del declino delle partecipazioni statali
Per la prima volta nel dopoguerra
Il nostro contributo alle profonde trasformazioni che hanno rivoluzionato in questi anni l'apparato produttivo del Paese è stato secondario se non proprio marginale
La spinta decisiva al cambiamento e all'innovazione pervenuto al settore privato dell'economia trarsi d'inverno soprattutto dalla grande impresa
è una svolta che se per alcuni versi va sottolineata positivamente però altri merita attenta riflessione
Se da un lato infatti ma cresciuto all'età l'età del problema dal privato dimostra che il Paese sia ormai declinato mente superato il punto di non ritorno sulla strada dello sviluppo
Dall'altro c'è da chiedersi se l'economia italiana posso ancora fare a meno dell'apparato di un efficiente venne strutturato settore
Pubblico
La risposta non può che essere data sulla base di preferenze ideologiche
Ma deve basarsi su un rigoroso riscontro dei fatti e delle cifre
Ed è proprio davanti all'evidenza empirica che gli entusiasmi privatistici di molti osservatori mostrano la corda imporsi indicativi progressi che l'economia italiana ha registrato negli anno ottanta
Non hanno pontico eliminato ma lettura attenuate in maniera significativa alcune pesanti eredità e il Paese si trascina da sempre
Mi riferisco al livello ancora intollerabile della disoccupazione in generale
E in quella giovanile in particolare
Al drammatica acuirsi della questione meridionale al mancato divario tecnologico che ancora superare separa l'economia italiana da quella dei Paesi più evoluti
è vero che l'elevato tasso di disoccupazione o male non solo italiano ma comune anche agli altri maggiori Paesi europei
Ma nel nostro caso ci sono due aggravanti
Che rendono ancora più esplosiva la situazione la prima è che una buona metà del robusto esercito dei senza lavoro è composta da Giovanni molti dei quali rischiano di fare gli assistiti a vita
La seconda tramanda e che nel caso italiano la disoccupazione è un fenomeno prevalentemente meridionale
Nel nord dell'Italia il sette per cento può considerarsi ancora un tasso di disoccupazione
Fisiologico ma nel Mezzogiorno abbiamo già superato la soglia del ventuno per cento con punte del trenta per cento come nella regione Calabria sono fatti sono cose che devono fare riflettere invece e invece purtroppo
Noi vediamo che ancora e c'è molta speranza per l'avvenire del sud e non si tocca con mano
Non si vuole considerare il fenomeno del sordo come un fenomeno prettamente nazionale che poi non ha ancora un freno a quella che l'economia italiana
Ma non è solo la elevato numero dei senza lavoro a rendere esplosiva la condizione del Mezzogiorno non meno preoccupante appare invece l'involuzione dell'apparato produttivo
Che nel corso degli anni ottanta il Mezzogiorno ha perso colpi rispetto al resto del Paese non solo in termini di reddito pro-capite ma anche di quote di espropriazione di produttività per addetto
Sono tre indicatori che la dicono lunga sul progressivo degrado dell'economia meridionale presso il suo crescente isolamento era il circuito e più dinamici del mercato interno e internazionale
Se a questo scenario già abbastanza Bosco si aggiunge poi il disincentivo rappresentato dal delegare della criminalità organizzata il quadro diventa nerissimo
Anche se per il malinteso pudore spesso si preferisce sorvolare sull'argomento è bene che si sappia
Per il Mezzogiorno viene sempre più spesso scartato come possibile mete d'investimento dai grandi gruppi privati italiani e stranieri per ragioni di ordine pubblico
Negli ultimi due anni io un cospicuo flusso di capitale si è spostato al Nord Europa verso il Mediterraneo in cerca di investimenti
Ebbene di quel pronostico dati alla mano hanno beneficiato un po'tutti i Paesi dell'area compresi quella apicale con una sola eccezione il nostro Mezzogiorno ma quello che è più grave
E che questa situazione non ha creato allarme e da più parti ancora oggi continua a ripetere il ritornello consolatorio secondo cui nel mille novecentonovantadue può rappresentare una grande opportunità per il Mezzogiorno
Il mio giudizio invece e preoccupato e molto pessimistico temo che con o senza mercato è unico la questione Mezzogiorno dovremmo risolvano all'inverno con le nostre forze
Non solo per i noti problemi di ordine pubblico cui prima accennavo ma anche per la crescente attrazione che ai Paesi dell'Est sembra esercitare nei confronti dei potenziali investitori occidentale compresi magicamente quelle italiane
La terza è verità
Non proprio positiva che gli anni Novanta ricevano al decennio precedente riguarda il livello ancora insoddisfacente delle tecnologie della nostra industria rispetto a quelle degli altri grandi Paesi della Comunità
Le innovazione che hanno caratterizzato l'economia italiana degli anni ottanta non hanno modificato la composizione merceologica dall'Assindustria hanno riguardato più il modo di produrre che alla natura dal prodotto
L'Italia continua a primeggiare nel settore di sempre
Come vent'anni fa le poste attive della nostra bilancia commerciale sono rappresentato dal tecnico dall'abbigliamento ed alla meccanica negli ultimi vent'anni tutti i Paesi industriale avanzate
Hanno rafforzato le propria posizione nel settore la tecnologia medio-alta abbandonando a quello tradizionale mentre l'Italia affatto un cammino diametralmente opposto
Ha perso quote di mercato nei prodotti ad alta tecnologia attenuto a malapena quella media tecnologia ha guadagnato terreno solo nel settore a bassa tecnologia alla vigilia del mercato unico è in una fase in cui la competizione diventa sempre più però c'è ma a me pare questo è certamente un buon viatico
E mio teniamone che all'origine degli squilibri sul quale mi sono appena soffermato elevata disoccupazione pesante condizione del Mezzogiorno insufficiente dominio delle tecnologie ci siano gli errori di indirizzo e di strategia
Commessi dalle partecipazione statale negli anni ottanta
Il Paese cresce troppo perché in termini relativi all'industria aziende bollita e comunque non ha saputo tenere né sul piano della quantità né su quella dalla qualità il passo del terziario è mancata soprattutto l'apporto di quella fetta di industria che in passato aveva fatto la differenza e cioè le industrie a partecipazione statale
All'inizio dell'anno Tanda la partecipazione statale rappresentavano la maggiore concentrazione industriale del Paese
Gravitavano nell'orbita pubblica tutte le industrie di base buona parte dalla meccanica dell'elettronica e della chimica lotterie lavande dell'industria alimentare dell'abbigliamento poi ci sono stati gli anni del tanto decantato risanamento e le partecipazioni statali motu proprio al di fuori di ogni e direttive dal governo del Parlamento si sono progressivamente disimpegnati dall'industria dal Mezzogiorno
Mentre tutti i grandi gruppi per far fronte alla globalizzazione alla vendemmia regionalizzazione dei mercati
Procedeva la ad acquisizione riconversione e ristrutturazione
Dirette ad accrescere la massa critica e a migliorare la loro posizione
Nell'oligopolio europeo che si stava delineando le partecipazione statale si lanciavano invece in una dissennata politica di svendita di ridimensionamento ed accordi a perdere ma molte produzione sono state cedute per ridimensionate
Altri vivace meno attese di un padrone privato altri ancora sono entrata a far parte di gente in gel con grandi gruppi privati
E sono nell'occhio del ciclone come lei nel mondo o sono relegata ad un ruolo subalterno come l'Ansaldo
Nella combinazione accordarsi a promuovere dopo qualche improvvida cura di imprese manifatturiere in grado di affrontare le sfide degli anni novanta nella partecipazione statale mettono rimaste ben poche e sono quasi interamente concentrate nel rende e nella Tribeca
Si tratta di un patrimonio prezioso per il Paese che non può essere assolutamente disperso se si vuole evitare il peggio
Nessuno voti sconoscere i meriti dell'industria privata vuole promuovere a critiche crociate contro le privatizzazioni
Ma proprio l'esperienza degli anno Ottanta dimostrato che gli orizzonti in cui il capitale privato opera non sono tali da garantire soluzioni certe ai problemi del Paese
Sono disposti ai privati ad impegnarsi massicciamente per industrializzare il Mezzogiorno
Rispondono i privati dalla dimensione delle risorse per investire nei settori del futuro nei quali il rischio è altissimo e i profitti sono spesso differiti nel tempo onestamente a me pare di no
E poi dove sono i grandi gruppi privati se si escludono quattro cinque Ziegler ben note l'industria italiana è fatta di piccole e medie imprese a capitale familiare
Per tutti questi motivi quindi ridendo perché necessaria urgente e riorganizzare la presenza delle partecipazioni statali e le indusse manifatturiera si tratta parlato di rafforzare potenziare i settori d'avanguardia dotandoli attraverso accorpamenti acquisizione dalla massa critica sufficiente
Dall'altro di rivitalizzare rendere competitive quei settori come le industrie di base che pur essendo tendenzialmente amatore rivestono per il loro Paese per il nostro Paese un indubbio l'interesse strategico
La via maestra per questa non va ce l'azione di rilancio del ruolo dell'industriale all'interno delle partecipazione statale il riassetto
Un'operazione da tempo all'ordine del giorno ma che è rimasta però lettera morta perché è stata sempre pensata in chiave di spartizione del potere e di zone di influenza e non di strategia industriale
Nessuno intende sottovalutare le complesse implicazioni politiche
Il riassetto delle partecipazione statale solleva ma il livello di una classe dirigente si misura anche dalla capacità deve saper sacrificare alle logiche di bottega quando sono in gioco rilevante e interessi generali
Il riassetto deve essere accompagnato dall'introduzione di nuove regole del gioco e non sono e non dando per non ripetere gli errori del passato ma anche per evitare che il riassetto ne esca snaturato
La travolge un'ammenda è un'autentica groviera non garantisce all'azionista cioè al Governo e al Parlamento l'effettiva esercito del potere in purezza dall'esercizio di durezza
Al tempo stesso sottopone vicende di gestione a Depardieu grande quanto inutile adempimento procedurale non consente al ministro una penetrante potere di controllo ma non mette al riparo le aziende dalle indebite interferenze
Non tutela l'autonomia dei manager che al tempo stesso non è sanzionabile deviazione non valorizza la professionalità e i meriti ma premia il lobbismo la collusione
Questa logica va rovesciato
Berna Parlamento devono riappropriarsi del loro potere d'indirizzo i manager devono acquistare autonomia gestionale per potere c'è il giudicato il suo risultato tenuti e non sul proprio riscontrati
Il ministro deve disporre di penetranti poteri di controllo per vigilare che gli indirizzi dell'azionista siano stati inattuate con efficienza e con efficacia
Mi rendo conto e ridisegnare le mappe delle partecipazione statale la l'oracolo di funzionamento non è un'impresa facile troppe forze all'interno e all'esterno del sistema sono interessata che nulla cambi e tutto il resto come prima
Ma se riteniamo che è un efficace governo dell'economia
Non può prescindere ancora per lungo lasso di tempo
Va allo strumento come le partecipazione statale allora abbiamo il dovere di non arrestare cinque abbia innanzi il dovere di prendere perché la riforma vada in porto e vanno in porto presto e bene
Grazie compagno Mancini la parola al compagno Franco Iacono si prepari Tiziano Treu
Compagne e compagni
Gli anni Novanta si aprono su di uno scenario in grande movimento i fatti dell'est hanno determinato e più ancora determineranno conseguenze fondamentali sul piano economico e su quello politico
Torna il mito della grande Europa dall'Atlantico agli Urali e subito la stessa America appare periferia
L'Europa con la sua storia con la sua cultura ridiventa riferimento Belmondo e nel mondo
C'è un problema che riguarda la Comunità economica europea gli stati ma c'è un problema che riguardi i popoli la loro capacità di vivere di amare di crescere e di popoli prima che gli stati si sono mossi ed hanno cancellato anni di comunismo nel nome della democrazia e della libertà
Per i popoli ancora si volevano dal sud del mondo e domandano ai Paesi più ricchi di vivere e di vivere nel loro Paese per non dovere sperimentare la peggiore delle tragedie
Quella di essere sradicati dalla propria terra dalla propria cultura dalla propria famiglia e di emigrare per soddisfare i bisogni più elementari
E questi problemi ormai sono qui
Sono da noi che siamo nel crocevia più difficile ma anche più affascinante di una tematica planetaria e creano contraddizioni profonde sulla nostra pelle sulla pelle del nostro Mezzogiorno l'Europa tende ad essere sempre più ardua dimensioni quella delle Nazioni porti quella del Nord contrapposta a quelle del Mezzogiorno ridotto ad un ruolo marginale
Ed è il nostro Mezzogiorno divenuta situazione ancora peggiore vittima di un sistema di poteri locali insufficiente paralizzante
Di una diffusa strategia dell'assistenza invaso dalla criminalità organizzata favorita dall'assenza dello Stato da indifferenza rassegnazione e paura
Il ministro degli Interni invece di realizzare i risultati concreti cha giorno dello sviluppo sempre crescente del fenomeno
E cosa situazione ingenti risorse comunitarie sono attratte dal processo di ristrutturazione economica dall'Est europeo dove tutto appare più facile ed anche più affascinante
Si tratta infatti di dare vita e da capo ad un'economia di mercato riscoprendo Rabbi Vando lo spirito la cultura di nazioni di tradizioni sicuramente europei come la Polonia o la Cecoslovacchia
E queste risorse possono essere sottratta in mezzo giorni di Europa al nostro Mezzogiorno che fra l'altro già non riesce ad attivare allora per l'Europa si tratta di sviluppare un secondo polo quello del Mediterraneo nel quale proprio il nostro Mezzogiorno può e deve avere una dimensione protagonista questo può accadere a condizione che il Mezzogiorno non si allontani dall'Italia prima e dall'Europa dopo in termini di servizi di infrastrutture di efficienza istituzionale e di sicurezza sociale
Grandi risorse
Come ricordava Craxi sono state destinate al Mezzogiorno eppure per lo più sono cadute in una logica parassitaria alimentando Circuiti viziosi e quasi mai si sono tramutati in opere e men che mai hanno riguardato progetti strategici
Si impone quindi una forte e radicale inversione di tendenza che parta da una classe dirigente all'altezza del compito
Che sappia parlare a tanti intelligente sfiducia rassegnate
Che sappia guidare una strategia dello sviluppo che utilizzi le grandi risorse di interesse e dimensione europea e che ha il Mezzogiorno l'agricoltura il turismo il mare l'artigianato i grandi giacimenti culturali
E il discorso non è semplice
Da tempo la borghesia più o meno illuminata ha rinunciato ad essere classe dirigente la scuola ma anche il mondo del lavoro non Pernice materia prima per la selezione i giovani non si riconoscono nel sistema e nei partiti che lo esprimono
Il problema è di alleanze ma anche di strategia
Un partito come il nostro nel Mezzogiorno soprattutto deve porsi il problema di battere il sistema di potere che ebbe la DC ma che da troppo tempo dette anche noi attivi protagonisti dobbiamo smettere di pensare che ci salviamo l'anima predicando nei congressi e nelle assemblee
La partita politica in Italia si gioca nel Mezzogiorno è nel Mezzogiorno si gioca fra noi e la democrazia cristiana
La democrazia cristiana protervia dominata dai vecchi ed ai nuovi Dorotea ismi spregiudicati ed efficienti
Una democrazia cristiana in grado di attuare uno scientifico controllo sociale ed elettorale governando essenzialmente il bisogno una democrazia cristiana che non pensa affatto di cambiare il sistema che invece tende a rendere sempre più efficiente e funzionale una democrazia cristiana che nel Mezzogiorno si avvia tranquillamente a superare il quaranta per cento
Per scalzare questa democrazia cristiana ci vuole nerbo temperamento diversa qualità politica e morale ma ci vogliono anche alleanze
Continuo a ritenere che in alcune aree non siamo amati perché a torto passiamo per un partito di potere arrogante e senza respiro
Tuttavia siamo anche individuati come la grande speranza come il partito che può determinare la svolta nel nostro Paese
Anche qui il congresso comunista determinato attese importanti
Ora la stagione del post comunismo va vissuta pensando in grande in prospettiva politica è storica
Per non cadere nella quotidianità di risse che un pc soprattutto nel Mezzogiorno potrebbe provocare condizionato da utenti socialismo viscerale oscillanti ancora tra ribellismo velleitario e latente con socio azionista dobbiamo vincere questo K dobbiamo riuscire a parlare alla gente ai suoi bisogni dobbiamo sapere alimentare speranze questa conferenza a cominciare dalla relazione di Craxi lo sta facendo e la società accolto positivamente il vento New ma noi abbiamo bisogno anche nell'humus dove far vivere il nuovo riformismo
Così i discorsi che va facendo la chiesa del Mezzogiorno sono interessanti
Ma noi la dobbiamo incalzare
Perché non possiamo consentire che tutto si risolva in un'operazione di facciata mentre poi sostanzialmente la chiesa continua a sostenere il sistema ed il partito che lo determina
Noi siamo interessati ad una società in cui i diritti non vengono scambiati per favori ma abbiamo bisogno anche che questa strategia determini consenso per non essere ridotti al rango di splendida testimonianza
E allora nuove alleanze per lo sviluppo che coinvolgono la grande strategia produttiva don anziani Giovanni
Ma tutto questo non la può fare il partito vecchio la cui classe dirigente viene selezionata sulla base di una platea vecchia di anni fondata su di un tesseramento Soleto mentre la società viva preme
Bussa fortemente molti di noi temendo di essere travolti la tengono fuori
Se vogliamo un partito che guidi che sappia guidare il processo di cambiamento
Dobbiamo mettere in discussione e noi stessi le nostre posizioni personali e poi correre con quanti e sono tanti vogliono avvicinarsi a noi ed insieme costruire determinare il partito nuovo fattore di ordine e di progresso come diceva Nenni
Non vedo giorno purtroppo tante troppe energie si sprecano all'interno del partito
Per fermare le manovre di chi si attarda ritenere la produzione politica una sorta di variabile indipendente rispetto alla capacità di accaparrarsi qualche pacchetto di vecchie tessere
Anche noi abbiamo bisogno del partito nuovo e non solo per non lasciare questa suggestione al Partito Comunista ma per sintonizzarsi meglio sulla domanda di cambiamento e di partecipazione che viene dalla società
Abbiamo bisogno di rompere i vecchi meccanismi di liberare energie dove di parlare un linguaggio nuovo di affascinare di dare ragioni importanti a quanti vogliono avvicinarsi alla politica e dal partito socialista
Abbiamo bisogno la parola Dio e pensare e di agire in grande scommettendo sull'uomo del Mezzogiorno portatori di valori di intelligenza di cultura di capacità complessiva di impresa
Abbiamo bisogno di essere e di sentirci diverse di non essere confusi altrimenti rischiamo di essere soltanto dei velleitari
Rimini due come Rimini uno deve segnare il recupero di un nuovo dialogo
Di un nuovo rapporto con la società deve ridisegnare lo sta facendo un nuovo grande affresco e dare nuove speranze a quanti non vogliono rassegnarsi a morire governati da una democrazia cristiana eterna grazie
Allora la parola al compagno Tiziano tre uno si prepari la compagna Franca presto
Compagne e compagni
Bene ha fatto la relazione introduttiva questa conferenza apporre il tema della democrazia economica come centrale
Cioè il tema della partecipazione dei lavoratori dei cittadini e degli utenti nelle istituzioni economiche
è un tema tradizionale della riformismo socialista anche se è stato trascurato molto negli ultimi tempi qualcuno lo ritiene demodé
In realtà il bisogno di introdurre principi democratici non solo nella politica ma nell'economia è più che mai forte
Proprio per la importanza cresciuta del mercato e dell'economia nella vita nazionale e internazionale
E anche perché è caduta l'illusione comunista che si possa sovvertire ci si possa semplicemente sovrapporre al mercato
Il tema della democrazia economica si riconnette al filo conduttore principale di tutta questa conferenza programmatica
Questa conferenza vuole dare proposte concrete
Che coniughino i valori dell'uguaglianza
Ed è la solidarietà con quelli della soggettività individuale della efficienza e della modernità
E allora il tema della democrazia economica cioè della partecipazione
E un tema centrale di questo discorso perché la partecipazione dei singoli se non si estende
Al tessuto economico rischia di essere soffocata e ridotta in termini angusti
Ancora il tema della democrazia economica
Un pezzo essenziale della riforma istituzionale
Con la riforma istituzionale noi vogliamo istituzioni politiche più autorevoli e insieme più efficienti
E allora non possiamo lasciare che le istituzioni economiche siano impermeabili
Ai principi democratici che vuol dire in sostanza che siano rette
Solo dal volere
Unilaterale non controllato
Dei proprietari e anche dei manager tecnocrati
Noi non crediamo che il mercato pura essenziale nel sistema capitalista Possa gestirsi da solo senza una partecipazione incisiva dei lavoratori e cittadini
Ancora il tema della democrazia economica
è importante per il sindacato che è un pezzo fondamentale del nostro sistema
Perché
L'IVA gli può dare un luogo all'altezza dei tempi
E ne può rilanciare la funzione rappresentativa che attualmente in crisi
Il sindacato è in difficoltà non solo in Italia ma in Italia per motivi specifici perché non ha saputo rinnovarsi abbastanza nelle strategie
Ha difeso e difende gli interessi dei lavoratori sul piano contrattuale e questo è importante
Ma non li rappresenta ancora nella gestione dell'impresa e dell'economia
E la contrattazione collettiva su cui si è costruita la sorte del sindacato italiano è uno strumento importante dire anche di partecipazione ma è uno strumento rudimentale comunque sufficiente
Perché resta esterno ai meccanismi del potere economico
Anche se li può condizionare appunto da fuori
E viceversa nell'attuale mette complessa economia di una società ormai interconnesso sul piano nazionale le stesse degli stessi poteri contrattuali rischiano di essere spiazzati
Se non troviamo istituzioni che permettono ai lavoratori e ai loro rappresentanti di entrare dentro nei meccanismi delle imprese e delle istituzioni dell'economia
Sindacato Italiano ha capito mi sembra insufficienza delle vecchie strategiche solo contrattuali rivendicativa ma non ha saputo scegliere con sufficiente forza strategie nuove di tipo appunto partecipativo la componente comunista e da tempo bloccata ed è ancora
Con pregiudiziali che la rendono diffidente verso una logica partecipativa a tutto tondo
La CISL ha da tempo individuato
Obiettivi partecipativi ma attualmente la sua componente maggioritaria e più impegnata nell'ordinaria amministrazione
E nel ritessere collateralismi con la DC che non decisa a portare avanti questi obiettivi
Eppure
Questa è la strada per i prossimi anni
Naturalmente quando noi parliamo di riprendere il tema della democrazia economica non mo'possiamo riprendere formule che andavano bene quando i fondatori del socialismo riformista si riferivano alla struttura industriale
Dell'anteguerra o anche dell'immediato dopoguerra occorre cambiare ripensare i nodi della partecipazione occorre
Ampliare gli obiettivi anzitutto uno degli esperimenti più forti di partecipazione negli anni passati in Italia quello della concertazione sociale degli anni settanta sette ottantatré ottantaquattro ottantacinque aveva come nucleo fondamentale la difesa controlli fra inflazione
E questo non è più un obiettivo sufficiente anche meno necessario e gli obiettivi devono essere più ambiziosi occorre porsi gli obiettivi della qualità della crescita di una crescita che sia
Compatibile con la valorizzazione delle risorse ambientali e delle risorse umane
Occorre quindi dare alla partecipazione nell'economia obiettivi ambiziosi di indirizzo della qualità della crescita
Ancora occorre cambiare ripensare alle strutture della partecipazione
Questa idea ha perso molta attrattiva anche tra i lavoratori
E lo sottolinea la stessa delle lo sottolineano le tesi perché è stata pensata negli ultimi tempi anche proposte in modo verticistico comunque poco attento alle esigenze individuali di partecipazione
E d'altra parte poco attenta alle esigenze di efficienza del sistema viceversa le imprese si sono
Accorta dell'importanza di questo di questo cresciuto bisogna individuare di partecipazione dei lavoratori gli utenti nelle nella società dei servizi e stanno offrendo
Forme di partecipazione si parla di manager partecipativo a cui lavoratori molto erano di rispondere
E queste sono offerte che vanno avanti
Con il sindacato o senza sindacato o anche contro il sindacato
Credo che sarebbe grave per il sindacato lasciare questo terreno della partecipazione nell'impresa all'iniziativa del management
Ancora un altro punto su cui la nostra iniziativa progettuale deve rinnovarsi
Quella del proprio delle forme istituzionali della democrazia industriale della partecipazione
Anche queste forme sono più ricche possono essere più ricche più articolate di quella del passato
Proprio perché siamo davanti a una società più ricca più complessa di quella del primo industria lirismo
E l'Europa Europa
Dei dodici d'Europa della comunità ci propone un'occasione preziosa per questo
Ci propone una legislazione sull'impresa europea che dia all'impresa europea un'identità
In cui ci sia posto per una forte partecipazione dei lavoratori credo che l'Italia sia matura in un cogliamo sostenere questa prospettiva per una legislazione
Su uno statuto di società per azioni e di impresa che sia all'altezza dell'Europa in cui i lavoratori abbiano poteri effettivi di controllo e di indirizzo
Anche se non necessariamente devono essere coinvolti nella gestione quotidiana
Delle imprese stesse perché coinvolgimento troppo diretto e non attento nella gestione ha dato già cattiva prova di sé in altri settori quei pochi settori dove è stato sperimentato e penso in particolare agli enti pubblici
Due ultime
Annotazioni su questo tema
Proprio guardando a agli anni che ci stanno davanti
Sempre più importante sarà il problema delle
Della partecipazione nei Mele dei profili finanziari dell'attività economica che sono dominanti i lavoratori sono già dotati
Di quote ingenti di risparmio ma non hanno gli strumenti per indirizzarli sono soggetti passivi più creativi
Invece oggi potremo molto concretamente non ideologicamente sperimentare rendere i soggetti attivi
Di partecipazione attraverso e in particolare l'utilizzo di fondi di previdenza integrativa che potrebbero costituire un articolato tessuto di investitori istituzionali capaci di dare fiato e stabilità al nostro mercato mobiliare
L'alt l'ultima sovversione e voglio fare vale anche per altri discorsi di questa conferenza noi non possiamo declinare i nostri discorsi prevalentemente avendo in mente l'economia l'impresa privata
E non sottolineare a sufficienza
Il posto centrale che hanno i servizi e i servizi pubblici in particolare per la vita dei cittadini ebbene quindi il nostro discorso di democratizzazione di partecipazione deve estendersi ai servizi pubblici
E qui il discorso è particolarmente urgente perché l'attuale sta funzionamento dei servizi pubblici come tutti sanno
Ma non dobbiamo dimenticarcene ed soprattutto sul piano operativo risponde a logiche
Burocratiche aree di vita assurde a formule a forme di gestione i responsabili che sono la negazione sia della partecipazione dei lavoratori e degli utenti sia dell'efficienza
In queste condizioni anche la stessa partecipazione del sindacato negli organismi di alcuni enti pubblici rischia di essere autolesionista
Si tratta quindi di cambiare la logica di fondo di queste istituzioni importantissime per la vita dei cittadini per renderle democratizzare il e che significa sostanzialmente delegificare privatizzare rapporto d'impiego introdurre principi gestionali proprio dell'impresa pur mantenendo le finalità pubbliche
E se procediamo in questa direzione allora potremmo anche ricercare effettivamente forme partecipative non solo dei lavoratori ma anche degli intenti che in queste istituzioni sono rimaste finora senza voce per concludere
Tutti questi temi che sono stati riproposti richiedono un grosso lavoro di proposta di costruzione teorica ma soprattutto di impegno pratico perché negli ultimi anni noi l'Italia è proceduta molto nella crescita economica ma è proceduta meno nella crescita delle forme
Dei partecipazione di cittadinanza economica e viceversa equilibrare la crescita economica crea con la crescita delle forme di partecipazione anche nell'economia è uno degli impegni fondamentali per il prossimo decennio
Grazie compagno il treno
Allora la parola la compagna Franca Press
Compagni e compagne
Al congresso di Torino del mille novecentosettantotto congresso tenuto nella mia città come ricordava anche il segretario del partito nella sua relazione
Fummo accusati dalla cultura comunista
Di usare il peggio della cultura socialdemocratica e borghese per una ricerca strumentale di consensi al centro politico del Paese
Di essere insomma i soliti guastafeste in cerca di avventure in una Italia che si era stabilizzata politicamente attorno alla DC e al Partito Comunista
Non invece riconosciuti come una forza politica che nella miopia culturale di allora individuava e indicava alla sinistra italiana l'unica via possibile e storica di uscita dalle sabbie mobili del consociativismo sociale
Che derivava dalla spartizione dei ruoli nel nostro Paese
Tra chi avrebbe dovuto sempre a rappresentare la maggioranza vedi la DC e chi si faceva interprete dell'opposizione nel nostro paese
Ebbene oggi ritorniamo a Rimini
Dopo una conferenza che già in anni passati fu fatta qui
E ritorniamo con una consapevolezza che deriva dagli avvenimenti di questi ultimi anni ma anche dalla nostra storia
Consapevoli cioè di essere i portavoce delle forze progressiste del Paese
O se ci viene consentito di dirlo certi di aver avuto spesso molto spesso ragione
Qual era il nostro obiettivo allora il nostro obiettivo primario nella fatica di quegli anni che cosa come volevamo ci siamo riusciti
Mi piace a questo proposito ricorrere ad un'opera
Trovo molto bello al secondo atto del matrimonio segreto di Cimarosa laddove egli dice
Siamo qui per mettere ordine nel disordine
E il disordine era il disordine culturale ideologico o di prospettiva nella quale versava la sinistra italiana
E lo facemmo nonostante le difficoltà
La facemmo non ricorrendo a come viene detto anche nella relazione introduttiva
Attraverso le parole di Sirone non ricorrendo nei tribunali
Ne I guardiani dei Sepolcri
Altri hanno vestito e vestono a volte ancora oggi i panni dell'inquisitore o le tuniche dei pretoriani
La nostra storia insieme alla nostra quotidiano parlavano e parlano per noi
Dicevo i fatti parlano per noi quello che è successo in Europa in Italia è davanti agli occhi di tutti
Noi siamo oggi un partito tranquillo consapevole della sua forza
Richiede una cultura socialista e liberale
Che il quadro politico culturale degli anni passati mi riferisco prima gli anni Sessanta poi agli anni Settanta aveva trascurato è penalizzato Marchiandi ora con l'ottusità storica degli untori
Con l'intolleranza tipica di chi ha avuto sempre paura per molto tempo ho paura di affrontare le proprie contraddizioni di guardarsi dentro di riconoscere e rimediare ai propri errori
Noia
Per meglio dire oggi quale il nostro compito vorrei ricorrere inventato una frase simpatica di Lucio Colletti
Quando si afferma che il socialismo attuale consiste anche nel riparare i guasti della macchina mentre la macchina è in moto
Ed è quello che cerchiamo di fare con lealtà nelle amministrazioni locali e nel governo centrale
Costruendo insieme
Pena cemento pazientemente opzioni programmatiche che siano utili alla costruzione di una sinistra di governo di una sinistra capace cioè di costruire nel nostro Paese una possibilità via alternativa
L'unità socialista
E lo facciamo è il nostro dovere lo facciamo
Nonostante sia vero quello che al e tutti i giorni sotto gli occhi di amministratori
Di sindacalisti di economisti cioè la difficoltà della macchina dello Stato a muoverà produrrà idea produrre fatti a produrre risposte ai problemi della gente
E lo facciamo come partito attraverso proposte politiche che vanno al cuore delle grandi questioni irrisolte
La riforma dello Stato la grande riforma
L'utile per costruire insieme al programma di una nuova unità socialista quella che vediamo viene chiamata oggi una democrazia governante
Lo facciamo attraverso le proposte di riforma della scuola
Proposte di riforma che hanno visto stranamente ma neanche tanto sollevarsi un coro di voci contrarie
è ricomparso il Giano bifronte cioè sono ricomparsi coloro che sempre ci spiegano da molti anni che tutto deve cambiare purché nulla cambi rispondendo su questo piano Reno Don composte alternative ma solletica sollecitando quindi elementi agli umori più come dire più battaglieri dei giovani
Utilizzando le richieste legittimi bisogni legittimi dei giovani
Del movimento studentesco il bisogno di sapere la richiesta di strumenti diversi gli aggiornamenti necessari al mondo dell'economia e dell'impresa
Per poter rendere efficiente una scuola dicevo cavalcando strumentalizzando
Esigenze vere per non cambiare nulla
Abbiamo fatto proposte sulla questione della droga
Che è una farsa cultura della tolleranza è uscita nuovamente allo scoperto per impedire che è una legge certamente limitata ancora nelle sue possibilità ma assolutamente necessaria
Tenta tenta di dare come risposta a questo problema su questa questione vorrei ricordare a noi tutti
Che si può fare di più che possiamo e dobbiamo fare di più
Sassi altri ricorda si ricordava ogni tanto che l'Italia è un Paese strano un Paese nel quale i nodi vengono difficilmente al pettine ebbene noi consentono ai socialisti abbiamo detto anche in questa occasione
E questa questione l'abbiamo portata allo scoperto non abbiamo nessuna intenzione
Di farla annegare nel mare delle cose nel mare delle cose che si vogliono fare si vorrebbero fare ma chissà perché non si fanno non si fanno mai dicevo al cuore delle dei problemi del nostro paese l'equità fiscale
Ogni tanto si parla di grado di civiltà di un Paese
Intendendo per grado di civiltà di un Paese la divisione che i cittadini danno all'idea dello stato come appartenenza di ognuno di ognuno di noi ha alla a questa idea ebbene noi crediamo che sulla questione fiscalisti giochi grossa parte della credibilità della classe politica e dirigente del nostro Paese
Due parole d'ordine di un fisco più equo più giusto non sono parole d'ordine vuote
Non significa solamente una un senso un bisogno di giustizia tra la gente si dice ai lavoratori dipendenti sono coloro che più di tutti i PAC
Amo come è stato ricordato in questo in questo comunque seminario in questo convegno questa grande assise che il modello del capitalismo appare vincente sul terreno dello sviluppo
Lo sappiamo
Ma sappiamo anche che non vogliamo rassegnarci all'emergere estatico di vecchie e nuove povertà di vecchie e nuove ingiustizie
Che consentono ad alcuni di affermare come pure dato fisiologico il fatto che nelle società occidentali
Un terzo della popolazione sia fatalmente destinato alla povertà
Così come non possiamo rassegnarci a considerare irreversibile il capo esistente tra le economie dei Paesi ricchi
E quelle dei Paesi del Terzo Mondo soffocati dal loro da i loro debiti
Ma anche a casa nostra compagne e compagni esiste il Terzo Mondo però mi riferisco alla grande questione dell'immigrazione
Alla quale il partito ha dato una risposta di grande di altissima civiltà mi riferisco al avesse alle sacche dei povertà cronica che ancora oggi no alle quali ancora oggi non si riesce a porre rimedio
Mi riferisco alle città a volte invivibili spesso in BTP le conserve ittiche arretrati e insolventi
Con una burocrazia spesso inadeguate condizionata da una selva di leggi legge in norme regolarmente spesso paralizzano l'attività della pubblica amministrazione
E in tutto quel gesto la grande questione del lavoro del diritto al lavoro ancora non acquisito alcune battute solo su questa questione
Penso che occorra ridefinire tale concetto trovare un punto di equilibrio tra lavoro professionale e lavoro non professionale
Da ieri signorile ne ha parlato una valutazione non meramente economica dei processi di crescita di arricchimento della società
E che bisogna comprare un salto di qualità nella fruizione dei dei beni immateriali che porti ad una qualità della vita diversa e più alta
Resta oggi una mole di problemi da affrontare che sono in parte l'effetto di ricaduta di un dato impressionante per la velocità con cui si è attuato in pochi più di quindici anni il settantotto per cento degli italiani ha cambiato posizione rispetto alla classe sociale d'origine
Il sindacato è stato costretto dai fatti a ripensare al suo ruolo con una velocità di certa non pari a quella dei patti stessi
L'asse delle relazioni industriali sia rispondere si è spostato tutto a vantaggio degli imprenditori e si è tradotto in una disciplina di fabbrica talora dura ed è illegale
Ho presente la realtà di Torino
Nella quale sono stata assessore al lavoro ma credo di parlare conoscendo anche molte altre realtà
Bisogna quindi riequilibrare l'asse del rapporto imprenditori sindacati
E il sindacato vivendo più intensamente dell'interesse dei lavoratori ed elesse deve trovare in essi le fonti possibili di un processo unitario
Soltanto così si potrà creare luogo necessario per poter dare attuazione agli articoli trentanove e quaranta della Costituzione e a quelli sulla democrazia economica
La parola al compagno Maurizio Sacconi
Si prepari
Giampiero Cantoni chiedo scusa
Care compagne cari compagni vi era un tempo nel quale si era soliti distinguere soprattutto la sinistra
Tra economia reale ed economia finanziaria
La prima si vedeva si toccava
Il lavoro la produzione Investimenti gli impianti la tecnologia
Su questi aspetti ritenuti concreti in quanto visibile la sinistra di San Tommaso organizzava il consenso e il conflitto
Per cui solo da essi appariva discendere il potere le banche o la borsa erano sovrastrutture
Delle quali non valeva la pena occuparsi forse anche in nome dell'antico aforisma Della Volpe e dell'uva
Tutto ciò era sbagliato allora
Ed è tanto più sbagliato oggi nel momento in cui la dimensione globale dei fenomeni esalta le interdipendenze ed il parametro della velocità
Ma i beni immateriali
Quelle della finanza come quelli del sapere
Veri beni di comando dell'economia e del mercato
Negli stessi recenti anni ottanta
La sinistra politica e sindacale
Si è dovuta assumere il carico della gestione dei costi del cambiamento reale
Con le ristrutturazioni le riconversioni l'introduzione dell'automazione
Altri pochi altri
Hanno gestito la crescente finanziarizzazione del sistema
Per di più in un quadro senza regole che ha favorito avventurose strategie speculative
Smentendo la Teoria dell'arricchimento collettivo attraverso la diffusione della ricchezza dall'alto
Da una pur confusa percezione dell'inaccettabilità economica sociale e quindi politica di queste strategie
Sì è venuta sviluppando una sempre più consapevoli iniziativa soprattutto socialista
Nel rarefatto mondo dell'ignominia per produrre regole
Regole della libertà e della stabilità
Per inserire nei grandi affari il valore del bene comune attraverso la decisione democratica
Per dare alle economie locali quei luoghi aggiornati dell'intelligenza finanziaria capace di sottrarle ai pericoli di nuove marginalità
Per offrire al risparmio opportunità corrispondenti ai diversi bisogni
La crescita di cui abbiamo goduto e che ci accompagna ancora oggi
Pone in mano alle famiglie una quota di risparmio di proporzioni assai rilevanti
Che per la carenza le inefficienze e le inaffidabilità della struttura finanziaria
Viene assorbito dal debito pubblico per essere spesso utilizzato di interventi di natura improduttivo dispersiva
Ovvero parcheggiato in depositi bancari o postali e solo occasionalmente verso forme di investimento collettivo come i fondi comuni di investimento
Poco o nulla va direttamente in Borsa
Pochi o nessun hanno creduto nella possibilità dell'azionariato diretto
è vero
I mercati borsistici sono state disponibile ad incursioni
Il valore dei titoli quotati ha spesso difficilmente determinabile per effetto delle doppie quotazioni delle società marsupio
Non c'è trasparenza nella contrattazione nei prezzi
Le informazioni sono state spesso distorte anche per la strutturale mancanza nel nostro Paese di una pluralità di investitori istituzionali
Carenza che la nascita di quei fondi comuni non ha risolto e la pluralità non è sinonimo di moltitudine
E sta per essere efficace deve comportare una pluralità di obiettivi
Efficacia un mercato nel quale esistono investitori cui orizzonte d'investimento differenziato sostanzialmente così come differenziato e stratificato in diverse tipologie deve risultare l'oggetto degli investimenti una corretta
Efficace ed efficiente struttura finanziaria
Deve fornire anche fondi chiusi fondi a rischio fondi immobiliari fondi pensione negoziatori puri
Per essere corretta efficace ed efficiente
Una struttura finanziaria siffatta non può essere priva di regole
Non può disconoscere i problemi di difesa del risparmiatore che si pongono ad ogni passo
Il conflitto di interessi l'insider trading le offerte pubbliche di acquisto e di vendita per i passaggi dei pacchetti azionari di controllo la trasparenza delle condizioni contrattuali
E a questa nuova efficienza e a questi nuovi soggetti che deve essere affidato i gravosi Simone di far avvicinare il piccolo risparmiatore all'azionariato
E attraverso questo generale disegno che il piccolo risparmiatore può riappropriarsi di Circuiti oggi inaccessibili
E attraverso questo disegno che risparmiatore italiano può canalizzare risorse
Per far fronte alle esigenze assistenziali e assicurative di una popolazione che in funzione del ciclo demografico ha spostato il suo asse dalle fasce più giovani a quelle più anziane
E attraverso questa consapevolezza che il piccolo risparmiatore può affiancarsi alle grandi concentrazioni proprietaria
Contribuendo a risanare nell'azione e quindi a risolvere la malattia di profonda disattenzione strategica che le caratterizza riqualificando le scelte di investimento e riconducendo la struttura finanziaria ad un ruolo e ad una dimensione accettabili
In questo quadro dunque vanno inserite tutte le iniziative legislative
Nelle materie finanziarie che il partito ha prodotto e contribuito a sostenere
La riforma legislativa e organizzativa delle banche pubbliche
La riforma delle regole del mercato mobiliare
Le richieste di trasparenza e correttezza nei rapporti fra intermediari finanziari e tientela
La creazione di nuovi investitori o gestori di risparmio come i fondi pensione
Sono tutte iniziative che non possono né devono restare argomenti avulsi separati da un contesto più vasto prevede marciare insieme la difesa del contraente più debole negli affari finanziari
La difesa e lo sviluppo del tessuto industriale italiano la difesa delle regioni e delle popolazioni più disagiate l'apertura di Circuiti di profitto
La non attuazione di queste politiche ha conseguenze ormai chiare
L'orientamento del risparmio verso canali Esterni
L'uso del nostro risparmio
Per incursioni dall'esterno spesso speculativi e quindi deformanti
Nella nostra economia reale nella nostra industria come nel nostro mercato immobiliare
La crisi di raccolta del grande debitore pubblico
La crisi dell'intermediazione bancaria in taverna e con essa dei luoghi tra l'altro pubblici per lo più della intelligenza finanziaria nel territorio
L'impossibilità di superare l'alternativa tra pubblico rigido e privato speculativo attraverso la proprietà diffusa e per ciò ben orientata
Compagni e compagne
La posta in gioco non mi pare poca
Ad essa deve corrispondere non solo la nostra volontà politica
Ma anche la nostra intelligenza la nostra professionalità per fare del risparmio diffuso la grande leva di una moderna democrazia economica
E anche a sinistra
Laddove è morto il comunismo
Il rapporto con la finanza
Sarà motivo di verifica del moderno riformismo
Perché all'antagonismo ideologico di ieri non si sostituisca l'opportunismo cinico di sicuro postcomunista delle amicizie a buon mercato
Durante compagno Sacconi
Allora la parola Giampiero Cantoni e si prepara ma si prepari Mara Colla sindaco di Parma
Compendi cari compagni può apparire ormai un luogo comune dire che il sistema bancario e finanziario italiano stanno cambiando
Qualche segnale indubbiamente di cambiamento è avvenuto resta in parte influenzando alcuni aspetti gestionali e strategici noi imprese bancarie e finanziario
Certamente un'economia di mercato efficiente i cui meccanismi istituzionali siano corretti con principi di democrazia
Deve avere nel sistema bancario e finanziario il pilastro centrale efficiente e moderni per la gestione del risparmio per l'intermediazione nella politica degli investimenti
Ma se guardiamo alla realtà di questi imponenti sistemi con occhio oggettivo ci accorgiamo che il processo di trasformazione verso un livello di modernizzazione e di innovazione non sta ricevendo impulsi e accelerazioni significative
Tutto ciò malgrado la consapevolezza degli impegni connessi alle prossime scadenze comunitarie del mille novecentonovantatré che saranno spetta di carattere epocale per tutto al nostro sistema bancario e finanziario
Rispetto a tutte e sottolineo tutte le maggiori economie occidentali il nostro Paese la quinta potenza industriale del mondo presente ancora profondi ritarde carenze istituzionali in questo campo tutto ciò provoca effetti di condizionamento negli assetti e nei comportamenti delle banche come delle altre istituzioni finanziarie vincolati a criteri
Assegnazioni di spazi flussi definiti di risorse sempre gol Vernetti dalle autorità istituzionali e non orientati anche verso le regole del mercato
Ciò che preoccupa e sul quale è opportuno una riproduzione una politica interventista
E soprattutto osservare i ritardi con i quali importanti riforme per il settore stanno scivolando nelle secche del tutto resti come prima
Il caso più significativo perché emblema di una riforma che può trasformare in profondità il sistema bancario e quello del disegno di legge a me
Questo disegno configura un cambiamento che oserei dire ridefinire di portata storica per il nostro Paese e per il nostro sistema creditizio esso può consentire il reale passaggio dal modello della banche istituzione burocratica e inefficiente ad un modello di banche impresa orientata al mercato e meccanismi concorrenziali di fatto stiamo assistendo a continui rinvii nell'approvazione di questa legge effettuati quasi con cadenza programmata
Una specie di lavoro ai fianchi per ritardare sine Dio l'avvio di un processo evolutivo per le banche
Necessario per fronteggiare la difficile competizione imposta dalle manifestazioni più evidenti dell'integrazione dei mercati globali
Queste manifestazioni possono essere ricondotti a nove punti fondamentali che in sintesi velocemente vi indico la liberazione la libera circolazione internazionale i capitali la propensione all'armonia degli ordinamenti dei vari Paesi nuove funzioni degli investitori istituzionali chiamati ad operare su basi più ampie
Comportamenti più attenti e volubili dei risparmiatori
Comportamenti dalle imprese industriali soprattutto dei grandi gruppi come giustamente ha puntualizzato Sacconi finalizzati a un controllo sempre maggiore
Dell'Area Finanza e non prevaricazione anche attraverso partecipazioni dirette nelle attività creditizia e finanziaria
E infine innovazione tecnologica finalizzato a un più efficiente e tempestivo Regolamento degli scambi innovazioni finanziarie finanziati
Finalizzato al migliore equilibrio tra rischio-rendimento apre verso tipologia di transazioni più diversificato crescita della concorrenza tra gli intermediari creditizi e finanziari e infine propensione delle autorità di controllo a ricorrere a una vigilata e prudenziale conto
Non voglio certamente esaurire con questo elenco di manifestazioni le problematiche che avranno sempre maggiore ripercussione sull'attività bancaria
Però ho voluto evidenziare quelli che influenzeranno in misura maggiore l'assetto del nostro sistema creditizio
Le finalità istituzionali dalla banca tra cui ritengo vi siano quella fondamentale non attuare una politica del credito non discriminante tra piccola e grande impresa come spesso attualmente avviene che consente uno sviluppo nel contento omogeneo in termini struttura dei settori industriali e duraturo del sistema economico
Ciò richiede che le banche pure in mano pubblica o con la maggioranza relativa attraverso il modello societario attuino un vero confronto con il mercato ossia nell'adempimento di un ruolo che deve essere centrale e detto equilibratore dei flussi di risorse e di ricchezza finanziaria questo coinvolgimento abilmente anche problematiche come la concentrazione del sistema bancario attraverso fusioni ed acquisizioni è impensabile che di fronte a una concorrenza straniera di dimensioni più rilevanti nella periti di tanti il sistema bancario italiano si trovi ancora
In uno stato di debolezza strutturale
In tal senso è opportuna perseguire con determinata convinzione il rafforzamento di grandi gruppi bancari sul modello Paoli funzione o di azienda crediti Prodi tipo universale
Con obiettivi di completa copertura del mercato in termini anche di Thuram dei servizi offerti a livello nazionale ed internazionale
Al fine di rendere competitive le aziende bancarie italiane è necessario però che i processi di aggregazione vadano al di là delle attuali categorie giuridiche
In tal senso le riforme statutarie ha soprattutto dei principali istituti di credito di diritto pubblico
Devono di fatto promuovere un'effettiva Omo civilizzazione del settore creditizio sul piano dell'operatività e delle possibilità di diversificazione delle attività che superino barriere giuridiche ormai anacronistiche
Se il ruolo delle banche e quindi in questo contesto sempre più centrale non dobbiamo dimenticare che a tutto ciò è connesso il tema dei mercati finanziari
Voglio essere sintetico ma desidero essere puntuale su questo aspetto la modernizzazione dei mercati passa attraverso a questi due punti fondamentali
Il primo la regolamentazione delle offerte pubbliche d'acquisto dell'insider trading patrimonio acquisito ormai nei mercati borsistici più evoluti l'affermazione di un modello di intermediario come le SIM che consentono a organizzazione è un a priori funzionalità del tipo imprenditoriale in grado di fronteggiare la domanda di servizi sempre più sofisticata lo sviluppo dei fondi pensione che risponde al duplice obiettivo di assicurare il sì una gestione equilibrata del risparmio delle famiglie sia una stabilità del mercato mobiliare e infine l'introduzione di una disciplina per gli intermediari finanziari Bond regolati
Le capacità del sistema finanziario di affrontare in maniera adeguata il processo di accumulazione per il sistema economico riveste un ruolo predominante
In tal senso l'intervento dello Stato per il settore deve essere quello di consentire che il mercato individui qua la struttura apparato finanziario in grado di influire favorevole mente sulle intensità e le qualità dell'accumulazione delle famiglie e delle imprese
Questo consente di accrescere la produttività media del nostro sistema economico mantenendo l'assetto dell'economia equilibrato tra grande impresa da una parte e le piccole e medie imprese dall'altro
Nel contempo le istituzioni bancarie dovranno mantenere caratteristiche organizzative e operative
In grado di consentire con una sempre maggiore efficacia
La gestione del risparmio individuale nelle forme più innovative per assecondare una domanda di prodotti e servizi sempre più articolata e sempre più trasparente soprattutto per i soggetti più deboli
A livello di settore si rende necessario l'impostazione di una politica bancaria di medio periodo diretto ad intervenire sull'articolazione tre le due istituzioni centrali in cui su struttura il sistema finanziario italiano
La banca e la Borsa
Ciò al fine di fare emergere l'assetto finanziario più adeguato per segnalare i progetti di investimento da finanziare e per garantire che a questi progetti pervenga un flusso adeguati di fondo
Ma anche per privilegiare quella forma dell'istituzione dei mercati finanziari capace di ricondurre la valutazione del rischio reale da parte dei finanziatori finali al suo effettivo a livello presupposto fondamentale perché questo si verifica è quello di assicurare la trasparenza e l'informazione con regole precise in termini di diritti e di responsabilità
Che consentono di bloccare le potenziali speculative ed Esteban stabilizzanti di un utilizzo fuorviante delle attività finanziarie
Se guardiamo agli avvenimenti recenti ossia la febbre delle fusioni incorporazioni e scalate
Alcune aggressioni che si è diffusa non solo in Italia ma in tutti i principali Paesi industrializzati possiamo notare una tendenza ben precisa
Ossia che sta prevalendo un modello di sviluppo più accentrato di quello degli anni cinquanta e settanta in forme diverse che accentuano l'internazionalizzazione dell'attività economica e la flessibilità interna dell'organizzazione produttiva tutto ciò pone ordini diversi di problemi fra i quali quello delle istituzioni preposte alla regolamentazione del sistema economico che sembrano non essere più in grado per i limiti nazionali della loro giurisdizione nonché nel caso di un'economia delle dimensioni come quello dell'Italia per le dimensioni relative del loro intervento vi svolgerà efficacemente le loro funzioni
Le istituzioni regolatrici non sono più al centro dei fenomeni da regolare rischiano anzi di diventare sempre più periferiche e quindi intorni impotenti
In tal senso risulta indispensabile introdurre nuove forme di regolamentazione che siano in grado di superare gli attuali limiti dimensionali e geografici
Nelle tesi programmatiche chiaramente evidenziato che lo Stato deve intervenire sul mercato non con poteri di direzione ma con regole e con la gestione orbene per il sistema bancario finanziario le esigenze di un Harrier regolamentazione che effettivamente si percepiscono non implica un puro e semplice ritorni indietro
Anzi richiedono l'elaborazione di sistemi di vigilanza e controllo adeguati a una si sta situazione complementare nuove in cui l'apertura dei mercati mondiali alla concorrenza dei servizi finanziari è un dato ineliminabili di fronte ad un'evoluzione dell'attività bancaria caratterizzata dall'ampliamento dell'offerta di prodotti e servizi e dalla loro attenuazione della specializzazione giuridiche l'assunzione di rischi da parte delle banche
Va regolato in modo da non rappresentare una minaccia per la loro solidità patrimoniale per la solvibilità del sistema creditizio nel suo insieme
Se la nuova cornice concorrenziale entro cui si muovono le banche ha dei punti deboli la soluzione non sta che mira al ritorno a regolamentazioni distinzioni nelle attività e il razionamento incepparsi no
Le regole del mercato abbassando il livello di efficienza generale la pendenza che emerge è quella di rispondere in nuovi rischi alzando il livello di guardia sul fronte della solidità patrimoniale
Le banche devono essere robuste abbastanza per pagare senza traumi le conseguenze di grandi errori ma non sarà più qualcuno che le guida permeano per mantenerne a ogni stanza sulla strada ma il tema dell'ammontare dei mezzi patrimoniali e a mio avviso fondamentale dei nostri otto Ripa si sono preoccupati di gestire un sistema di aziende di credito in gran parte impermeabile al suo interno solo le banche società per azioni possono essere acquisite da aziende di credito di altre categorie ma non viceversa
Per muovere tale ingessatura strumentale del sistema creditizio il progetto Alberto mirerebbe a perseguire il risultato
Che le unità operative siano tutte costituite nella forma di società per azioni preoccupandosi tuttavia laddove il capitale di controllo sia presente il conflitto palla rimanga del prossimo futuro almeno per il cinquantun per cento inoltre tale processo facilitò un processo di concentrazione in questo senso il disegno ammetto contribuisce a far superare i due punti deboli del sistema bancario
L'eccessivo peso della mano pubblica nel controllo delle aziende di credito e la modesta concentrazione che si collega al mezzo secolo di vigilanza strutturale anziché prudenziale
Proprio superando queste debolezze che si può concretare un processo di ristrutturazione adeguato alle nuove condizioni concorrenziale poste dall'integrazione finanziaria internazionale
Grazie
Alla presidenza deve rinnovare l'invito a tutti i compagni e le compagne che intervengono a cercare di stare al massimo possibile nei tempi prescritti differentemente riportiamo
Producendo limpidi noti inconvenienti
A questo proposito do lettura di un congruo elenco di compagnie di compagne che avrebbero desiderato intervenire alla tribuna del convegno non potendolo fare hanno consegnato i loro interventi che saranno pubblicati sull'Avanti
Questi compagni sogno
Dico soltanto i cognomi per unità di tempo Lagorio buoni nono Chiappini spagnolo Bornacin signori Bernardini Realfonso Mazzucca Lauricella Mundo granito meraviglia corrida
Con ricavi fa conto albanese Marinucci Fabbri Niceforo Cazzola Acconelli danza Marzaglia Rizzo Dimaio Labriola Abis Pallottini
Proprio tutti Tremonti rossa disegni Scevarolli Zavettieri ma hanno Caldoro pennelli Grecchi
Credo sia giusto ringraziarvi che compare
Allora la parola alla compagna Mara Colla sindaco di Parma si prepara il compagno Aniasi
Care compagne e cari compagni
Noi tutti qui a Rimini stiamo vivendo alcuni giorni che resteranno nella storia del nostro partito e nella storia del Paese
Gli storici ricercherà hanno in questi giorni nel nostro dibattito nella nostra ricerca di una nuova identità ed i programmi e obiettivi nuovi e adeguati ad uno scenario in sempre più rapida trasformazione
Le intuizioni e i fondamenti del nuovo socialismo il nostro segretario affatto more solito la parte del leone per consegnare alla storia la ridefinizione i contenuti del moderno riformismo e del socialismo liberale
Senza soluzione di continuità quella mezzanotte di mercoledì che ha segnato la fine della legislatura amministrativa
Porto su questo palco le ferite aperte di quel sempre più diffusi e sempre meno tollerabili fenomeni di patologia della politica
Che hanno aumentato l'ingovernabilità e ridotto l'efficienza delle amministrazioni locali
Delle istituzioni più vicine ai problemi ai bisogni e alle speranze dei cittadini
Spero vivamente che l'approvazione della riforma delle Autonomie faccia di me sindaco di una città grande che si trova ai primi posti delle graduatorie per reddito e per vivibilità l'ultimo bersaglio dei franchi tiratori
L'abuso di potere di interdizione assunto dimensioni tali da consentire persino ai singoli consiglieri l'affermazione di Sordi egoismi
E di sfrenate ambizioni a scapito degli interessi della collettività
Amministrazione sane ed efficienti sono lo strumento essenziale per la concreta realizzazione dei diritti di una città e dei suoi cittadini
E per evitare d'impantanarsi nelle mutande nelle nel bando e bassezze della quotidianità e di arrendersi di fronte al protervo trionfo dei particolarismi
Noi oggi siamo all'inizio dell'ultimo decennio di un millennio di un secolo straordinario
In cui l'umanità ha camminato più rapidamente che in tutti i secoli precedenti
L'ultimo decennio del secolo precedente allorché nacque il nostro partito pose le basi e fornirà spinta per il grande balzo di crescita e di sviluppo economico e sociale fin qui compiuto il decennio che stiamo per affrontare ha tutte le carte in regola per porre le basi e fornire la spinta per un ancora più straordinario millennio
Ho letto con attenzione le rosee previsioni di economisti e sociologi e futurologo oggi
E spero che non debba cadere come per gli anni settanta allorché un cielo sgombro di nubi fece prevedere anni luminosi che invece furono né ieri o come per gli anni Ottanta allorché un cielo nuvoloso fece prevedere anni neri che invece sono stati tra i più luminosi del secolo
Ma di una cosa sono certa
L'allargamento geografico e già storico della pace della democrazia e nella libertà
Ci consentirà di dedicare ogni energia per trasformare i valori dichiarati i valori realizzati
è questa la nuova frontiera che dobbiamo raggiungere
Noi viviamo oggi una civiltà in cui tutti a parole sono d'accordo sui grandi principi della libertà dell'uguaglianza della giustizia e della solidarietà
E poi nei fatti si coltivano le piante dell'egoismo del successo del denaro e del consumismo
Dovremmo dunque negli anni Novanta proporci di coniugare l'ulteriore sviluppo con la migliore qualità della vita e con la più ampia giustizia sociale
Dovremmo proporci di fronte ad una società sempre più anziana è sempre più femminile e quindi sempre più far pacifica e meno conflittuale e più concreta di ristrutturare le nostre città
Riponendo il metro di misura della speculazione
E dello sfruttamento e adottando quello della difesa preventiva dell'ambiente e del miglioramento della qualità della vita
Attraverso servizi e tempi capace di rispettare concretamente la dignità delle persone U omini e donne giovani e anziani
Dovremmo fare un enorme sforzo lo sforzo culturale e scegliere con quale libertà e con quale solidarietà vogliamo vivere la nostra vita
Non certo la libertà di scegliere teorizzata da Friedman e non certo alla solidarietà che appare caritatevole e invece è causa di ulteriore emarginazione
I socialisti hanno una differenza fondamentale e un vantaggio reale rispetto alle altre altre forze democratiche
Tale differenza secondo l'Internazionale socialista di Madrid che ha coinciso con l'inizio del nuovo corso socialista in Italia e della segreteria di Bettino Craxi
Sta nella nostra convinzione che i diritti economici e sociali sono altrettanto importanti di quelli tradizionali
La nostra lotta per la democrazia economica e per la giustizia sociale scaturisce dalla consapevolezza che la dignità umana si basa sulle capacità di essere padroni del proprio destino e non solo dei consumi materiali
Care compagne e cari compagni io sono diventata socialista dopo avere vissuto un fatto che all'epoca mi aveva fatto piangere
Aprendo una porta sulle scale di una vecchia casa del centro di Parma la mia città anni fa ho trovato materasso ora impegnato in un gabinetto di un metro per un metro
Avendo chiesto cosa ci facesse quel materasso in quel gabinetto mi risposero che ci dormiva un vecchio di settant'anni
Eletta da poco all'ufficio del sindaco della città non ho dimenticato quel materasso e intendo ribadire quotidianamente lavorando per la città e per i cittadini e per quelli che sperano di diventarlo e per i loro diritti una concezione morale del socialismo della politica e dell'amministrazione come servizio
Il nostro partito
Con la sua grande storia e con le sue grandi prospettive ha ora il compito di guidare il cammino del Paese e della società verso traguardi di crescita e soprattutto verso traguardi di civiltà in questa direzione le donne socialiste hanno molto da dire e molto da dare e intendono farlo con tutte le proprie energie grazie
Grazie Compagnia Colla
Compagni doverosamente do notizia che anche i compagni
Lella Golfo e Paolo Cristo ogni già iscritti a parlare consegnano il testo del loro intervento per la pubblicazione sull'Avanti
La parola al compagno Aniasi ISO
E si prepari il compagno Pietro Larizza
Non siamo qui compagni tu elaborare un programma da presentare agli elettori il sei maggio
Ma per meglio definire una strategia programmatica capace di collegare le scelte di politica economica sociale internazionale culturale con le proposte di riforma istituzionale otto anni fa qui a Rimini si fece il punto di una elaborazione
Le cui basi erano state gettate al congresso di Torino del mille novecentosettantotto
In questi anni
Sì ha saputo porre con coraggio e spregiudicatezza i temi delle inadeguate istituzioni e degli apparati amministrativi
Le inefficienze ed insufficienze di uno Stato che nel legiferare nel gran governare nell'amministrare procede con strumenti e ritmi ottocenteschi
Il filo conduttore di questi anni prestato il collegamento fra la elaborazione programmatica dell'azione politica
I socialisti ha notato tesoro dell'esperienza di questi ultimi vent'anni
Degli errori e dei limiti del centrosinistra ed hanno preso atto delle ragioni che hanno impedito l'attuazione di quella strategia delle riforme che fu al centro delle nostre proposte degli anni sessanta settanta
Nel partito ormai maturata la consapevolezza che gli accordi programmatici per quanto precisi e puntuali sui quali si fondono coalizioni evita alleanze non garantiscono la loro attuabilità
E questo non solo per la resistenza dei target di governo ma anche per la fischio esita degli apparati e dei meccanismi per l'improduttività delle istituzioni che così diventano inconsapevoli allenati delle inadempienze e delle resistenze conservatrici eravamo e siamo convinti che avessero ragione Craxi quando affermava sempre a Rimini
Che non si farà un passo avanti sulla strada del reale cambiamento se non verrà affrontata valeva dieci la crisi delle istituzioni e quando poi aggiungeva la crisi nella società hanno accelerato il passo l'autocrazia nelle istituzioni ha rallentato su non c'è dunque tempo da perdere
Lo scioglimento anticipato delle ultime cinque legislature
Di incertezza in cui si trascina la presente sono indiscutibili segnali del progressivo deterioramento della situazione
Mille sono i segnali di un grave malessere diffuso nel Paese
I sintomi di sfiducia verso le istituzioni
Le crescenti astensioni due schede bianche nelle tornata elettorale
Il dilagare delle legge che raccolgono sempre più consensi non sono manifestazioni di convenzioni di convinzioni di tipo razzista ma protesta e malcontento
Credo che si debba essere allarmati perché a fronte delle denunce vedere appresa di conoscenza di tali mali si procede con esasperata lentezza
Non è che non si sia fatto nulla la riforma alla presidenza del Consiglio l'introduzione del voto segreto
Le nuove norme di modifica del Regolamento della Camera che stanno per essere approvate sono il risultato di iniziative socialiste ed in particolare dell'impegno dei compagni Capria è la prima dobbiamo però denunciare il pericolo procedendo con questi ritmi imposti dai nostri Turner dalle opposizioni che otto utilizzano l'ostruzionismo ogni volta che dissentono si determineranno determineranno gravi guasti ed un progressivo discredito delle istituzioni il nostro un Parlamento che legifera male con lentezza con procedure defatiganti per dettaglio e non per principi un Parlamento
Affollato dai decreti legge
Occorre migliorare la qualità della procedura legislativa premessa indispensabile il discorso solo sulla delegificazione sono agli atti da anni le proposte di Giannini ed amato
Non ripeterò quindi il consenso all'impostazione del partito per quanto riguarda il disegno globale del passaggio dalla Repubblica parlamentare alla Repubblica presidenziale
Voglio invece esprimere una grande soddisfazione per il rilancio della Repubblica delle Autonomie che avviene oggi contrapposte ancora più radicali
Dodici anni fa proponemmo riforme incisive per realizzare quella che allora definimmo la repubblica delle autonomie
Il manifesto di Pontida rappresenta una svolta di grande portata
Si coniuga l'esistenza di dare finalmente piena attuazione allo stato ordinamento voluto dalla Costituzione e nel contempo mi pare una grande scelta di qualità
Verso un sistema regionalisti dico
Che prefiguri se no in un sistema federale
Almeno una repubblica nella quale regioni Province e Comuni siano realmente titolare
Non solo gli autonomie statutarie ma anche di poteri che i costituenti quarant'anni fa non potevano ipotizzare proprio la costruzione dell'Europa
Verso la quale dobbiamo marciare con più coraggio e corna più apertura di un porcello
I grandi rivolgimenti dell'Hertha devono porre il problema della rete e largamente o dell'Europa verso nord e verso Est ed in questo quadro affrontare il problema della riunificazione delle Germanie
Dobbiamo con coraggio esprimere la nostra grande delusione e dire ai giornalisti agli autonomisti
Per il pensionamento attuali delle regioni forse hanno sicuramente la giustificazione della mancata attuazione delle leggi quadro nazionale della mancata riforma della finanza regionale
Della negata autonomia finanziaria prevederle compresso spesso al ruolo di enti periferici dello Stato
Così due regioni anziché legiferare e programmare indennizzare si sono ridotte ad organi di gestione invadendo le competenze delle province e dei Comuni
La Conferenza Stato-Regioni non è investita dal ruolo per il quale è stata costituita
Allora compagni noi ci rivolgiamo a quelle forze politiche capaci di rompere con interessi conservatori con pratiche clientelari con chi sarà portatore di una moderna cultura di governo
Questa nostra proposta sicuramente alternativa all'attuale stagnazione
Alla difesa di uno Stato accentrato e accentratore in grado solo di gestire la quotidianità che finirebbe per trascinare il Paese ai margini dell'Europa
A oggi i comunisti hanno dimostrato di aver compreso la lezione della storia
Prendano atto anche essenza dichiararlo del fallimento dell'esperienza comunista internazionale ed è il loro passato i tentativi di ricercare soluzioni diverse
Prendano atto del fallimento della ricerca della terza via
Del fallimento dell'Euro comunismo del fallimento del compromesso storico il loro dibattito congressuale è stato sicuramente di grande interesse
Speriamo che incomprensibili elementi di confusione i condizionamenti interni il peso dei conservatori permetta loro di liberarsi da ogni ambiguità
La cultura di governo non può però essere il frutto di una scelta congressuale ma di una maturazione che si anche accelerata dovrà seguire tempi da un brevissimo non è allora tanto il discorso di attardarsi per stabilire se la scelta di oggi è l'alternativa o la conferma dell'attuale nostra permanenza del pentapartito
Il pericolo del paese sarebbe quello di uscire da un porto quello del pentapartito che se anche non sicuro nel quale spiccano
Domani sul quale possono convenire tutte le forze disponibili per una politica di cambiamento per la costruzione di una società moderna pluralista per una democrazia diffusa
Per un Paese dal riformismo moderno che sostiene politiche di sviluppo per difendere i più benessere per assicurare più equità quell'impegno di solidarietà sociale
Compagni un terreno concreto quindi racconta vigente che può utilmente spianare la via a quella unità socialista che comunque realizzata consentirebbe finalmente di imprimere alla politica italiana un cambiamento una svolta un salto di qualità che solo il socialismo democratico può assicura
Grazie compagni sono costretta ancora a raccomandare di stare nei tempi prescritti
La parola al compagno Pietro Larizza si prepari Pasquale D'Iglio
Cari compagni e cari compagni
Il partito ha chiesto ai sindacalisti socialisti
Un contributo sulla proposta della democrazia economica
Questa mattina abbiamo ascoltato il compagno Ottaviano Del Turco
Parlerò anch'io di questo problema non vede i socialisti dalla UIL
Il partito ci ha indicato il percorso possibile del di porsi Nismo
Attraverso una serie di scelte politiche sociali che ci riguardano e ci coinvolgono e ci coinvolgono sia come sindacalisti e soprattutto come socialisti
Come ricordava il compagno Craxi
L'evoluzione del ruolo del sindacato nel nostro Paese è una delle questioni centrali
Non solo per noi ma anche per i nuovi equilibri politici che potrà produrre
L'attuazione di un modo di una moderna democrazia economica
Si colloca al centro di questa proposta
Dobbiamo però precisare il significato
E che Antenucci di questa scelta
Per noi ci sono almeno quattro punti qualificanti la concertazione
La politica dei redditi e naturalmente mi riferisco a tutti i redditi e non solo ai salari
La partecipazione al responsabile del sindacato alla vita dell'impresa
Il volo delle istituzioni
C'è infine una questione che noi consideriamo pregiudiziale
Che condiziona tutto il resto
Mi riferisco al ruolo dell'impresa in una moderna democrazia e dalle regole del gioco che si rendano necessarie
La regolazione dei rapporti sindacali e del conflitto sociale saranno praticabili in quanto si afferma la cultura della gestione
Ma anche questa non sarà possibile se rapporti sociali mancando le regole saranno condizionati dai rapporti di forza che si potranno manifestare di volta in volta
Lui l'ha sempre mantenuto una chiara apertura verso l'economia di mercato
Ci consideriamo perciò non sospettabili
Nell'affermare decisamente che nessun operatore economico può pretendere di svilupparsi senza regole
O con il diritto di ignorare
Quelle poche regole che esistono sul mercato
Libertà di impresa non può quindi significare libertà riprodurre qualunque cosa con qualunque mezzo
Del disinteressandosi di ciò che avviene fuori
A cominciare dal territorio dall'ambiente dall'inquinamento
Nel nome del mercato non ci può essere assoluta libertà di prevaricare i consumatori con i monopoli o gli accordi di cartello
Non ci sono obiezioni a riconoscere all'impresa il diritto dei creare grandi dimensioni aziendali per essere competitiva a livello internazionale
Ma questo diritto è cosa diversa dalla facoltà di occupare il mercato in tutti i settori
Con una funzione totalizzante nell'economia e nelle direttrici di sviluppo
Già oggi
Possiamo dire che le nostre analisi
Più che essere aderente alla realtà la inseguono
Di solito sosteniamo la tesi di operare in una società postindustriale
Il termine però non sembra più adeguato
Siamo arrivati ad un modello iper industriale
In cui i grandi gruppi non si limitano a produrre beni ma producono tutto
Dai servizi alle opinioni
E purtroppo questa strategia dell'allargamento orizzontale a macchia d'olio
Comincia a produrre anche modelli di vita che possono preparare i modelli civili di domani
Nel documento preparatorio di questa conferenza si sostiene la tesi assolutamente condivisibile
Che la forza conflittuale del sindacato e una componente essenziale della democrazia economica
Anche in questo caso però occorre avere ben chiari i termini del problema
Precisare cioè cosa intendiamo noi del conflitto e a chi ci riferiamo parlando del sindacato
Sulla natura del conflitto
Proprio perché l'aumento fisiologico della nostra democrazia
Dobbiamo avere sempre presente le differenze di qualità sui contenuti e sulle modalità di attuazione
A maggior ragione
Dobbiamo evitare confusioni tra il rispetto delle libertà di tutti i movimenti e la compiacenza verso la conflittualità corporative che puntano alla crisi di ogni scelta di solidarietà
C'è una discriminante netta e non mediabili
Tra un tipo di conflitto e l'altro
Questa differenza impone precise scelte di campo
Senza le quali nessuna ipotesi di democrazia economica sarà credibile e praticabile
Sia ben chiaro
Nessuno propone di abrogare i diritti già di associazione di lotta dei lavoratori
E non pensiamo nemmeno ad un modello centralizzato per l'economia e di conflitti
Ma se il partito pone l'obiettivo della democrazia economica se propone un modello ordinato di regolazione dei conflitti
Deve poter distinguere nettamente fra alleati e avversari fra chi è coerente équipe per sua natura e pensa proprio a movimenti non può esserlo ne potrà diventarlo
Oggi
Quando si parla dei sindacati confederali e come se si parlasse di ammalati in grave e progressivo deperimento
A forza di scrivere che il sindacato confederale in crisi
Che non conta nulla che non è rappresentativo dei lavoratori
Si è formata una convinzione diffusa
Che dà per scontata questa situazione
Anche nel sindacato
Che pure dovrebbe conoscere se stesso
Molti dirigenti animano certificano la crisi
Perché sentono un amore morboso per l'autocritica
Con questo non voglio dire che il sindacato non abbia dei problemi
Problemi ce ne stanno sono molti e molto seri
Ci sono problemi interni
Ed altri che potremmo definire di importazione
A ben riflettere care compagne cari compagni
Non è che faccia molto bene alla salute del sindacato di qualunque sindacato operare in un paese in quello per l'equità fiscale e materia contrattuale da sostenere con la lotta
Noi pensavamo che fosse un atto dovuto del governo e del Parlamento
Ne aumenta la credibilità del sindacato verso i lavoratori
Quando è costretto ad assistere al congelamento parlamentare
Di una legge sostenuta unitariamente dalle confederazione e da quasi tutti i partiti
Parlo naturalmente dalla legge sullo sciopero sui servizi come ricordava pure stamattina accompagna Ottaviano Del Turco
Noi condividiamo e sosteniamo la scelta
La scelta della democrazia economica
Anche se esprimiamo riserve su alcune analisi
Però a precederlo
Motivazioni che la precedono
E che riguardano la crisi del sindacato
A questo proposito se ci è consentito vorremmo consegna all'altra consigliare al partito
A valutare alcune vicende sindacali nella stessa ottica con cui si esaminano le vicende politiche parlo di ottica di schieramento di coloro che fanno milioni delle squadre in cui militano degli interessi che difendano e di quelle che contrastano
Noi care compagne cari compagni non ci siamo meravigliati
Quando i maggiori organi di stampa collocavano in prima pagina e per la verità continuano a farlo
Tutti i movimenti ebbero impianti confederali variamente denominati siamo ormai abituati a vedere pubblicizzate bollettino di sciopero che creano grandi disagi
Senza che ci sia una distinzione tra i sindacati confederali e gli avventurismi delle formazione auto
Abbiamo addirittura letto abbiamo letto critiche feroci sulla nostra scarsa rappresentanza
Nella vertenza dei camionisti dei giorni scorsi
Dimenticando tutti perché tutti ce ne siamo dimenticati a cominciare dagli organi di informazione che non c'è stato un solo minuto di sciopero dei lavoratori
Dei trasporto su gomma ma c'è stata una serrata vera e propria da parte delle associazione dei padroncini
Nonostante
Questo sistema un po'orientale di disinformazione
Quello che ci preoccupa non è tutto questo ma la constatazione che non si manifestano in modo adeguato gli anticorpi politici
Ci preoccupa una certa disattenzione su quello che sta succedendo nella realtà sociale e sugli scopi che stanno dietro i tentativi di logoramento del sindacato
Un partito come il nostro
Presente radicato nel mondo del lavoro deve emettere segnali precisi in questa direzione
L'evoluzione del sistema sociale del nostro Paese non può realizzarsi mille con un sindacato debole né con un debole sistema di impresa
Non potrà realizzarsi nemmeno con la frammentazione degli interessi più o meno legittimi più o meno motivati
I conservatori e nel nostro paese questo ruolo svolge la Democrazia Cristiana
Sono i più allergici alle regole
Per loro il libero mercato si traduce spesso nella legittimazione degli egoismi degli interessi disarticolati degli individualismi esasperati proprio perché il loro conservatori anche se si chiamano popolare sono attrezzate i più e meglio degli altri per governare l'assorbire ogni contraddizione
Ed è sempre stato un gioco vincente
Perché ad essi sin contrapponevano con un forte impatto pubblico
Però le promesse delle rivoluzioni impossibili
O il miraggio politico della vittoria definitiva della classe operaia forte invita paziente e disciplinata
Nel mezzo ci stavano tante cose
Ma in prima fila c'era il nemico dichiarato dei due schieramenti il nostro partito i socialisti
Il sindacalisti socialisti
E di tentativi di modernizzazione che distinguevano le nostre scelte
Oggi constatiamo che gli scenari sono cambiati
E probabilmente cambieranno ancora
Ma non commettiamo l'errore di dimenticare che sono cambiati anche dal nostro merito
Il quattordici febbraio mille novecentottantaquattro non è stato un giorno neutrale nel calendario politico italiano
Allora c'era in gioco la grande questione della lotta all'inflazione
Ciascuno ha dovuto perciò decidere fra la popolarità e gli interessi del Paese
E vi socialisti hanno scelto anche a costo di rompere l'unità
Per tutti
Per non per tutti si può dire la stessa cosa ed in ogni caso non possono dirlo non possiamo dirlo verso alcuno alleati o presunti tali
Nello scontro sul referendum avevano una sola preoccupazione trovarsi insieme a noi anche se stavamo dalla parte della ragione
Care compagne cari compagni
Io ho concluso ricordando che per la grande questione sociale occorre coraggio e fermezza nelle scelte anche perché noi sappiamo che non si cambia chiedendo il permesso agli altri
Noi ci muoveremo assieme al partito in quella direzione
E probabilmente insieme faremo una verifica nella differenza che c'è fra il riformismo declamatorio e del riformismo delle scelte e degli impegni
Scopriremo e scopriranno
Che la scelta automaticamente riformatrici non sono esattamente la stessa cosa dei buoni propositi domenicali
Noi questo già lo sappiamo mai bene che anche gli ultimi arrivati sul terreno del riformismo se ne rendono a volte
Grazie convalida ricca la parola al compagno Pasquale Di Livio al quale raccomando il rispetto dei tempi e si prepara il compagno Nicola Capria
Compagne e compagni
Qualche giorno fa
In un commento sugli amici della pantera
Un noto giornalista rilevava che quei gruppi studenteschi
Hanno in realtà diviso l'Italia radicata non solo nell'università ma in ogni angolo della società meridionale
Che il controllo generale sulle risorse va mantenuta a tutti i costi per fini di ridistribuzione di riequilibrio fra nord e sud
Tale analisi focalizza l'attenzione su libri da Alleanza che sul terreno della riforma dell'università
Si è consumata tra il verbali ISMU anti capitalistico di frange di giovani dell'Italia ed inesperti
E la bramosia della centralizzazione politico-burocratica strutturalmente poco propensa a delegare prerogative e poteri
Ma la sfida dell'autonomia universitaria rappresenta l'ultima manifestazione dell'alleanza del vero compromesso storico tra politica ed economia
Dettato dalla parte economica mente più forte del Paese che ha appaltato lo Stato agli apparati di partiti
In cambio di un mix di protezionismo e liberismo che ha garantito il capitalismo assistito da un lato e l'immobilismo del Mezzogiorno dall'altro
Compagni è questo il circolo vizioso da rompere per liberare il Mezzogiorno dalla di condensa consumistica assistenziale
E per promuovere un'azione organica azioni di sviluppo
Nel Mezzogiorno vi è il rischio che si diffonda o è già diffusa una sindrome orientale
Cioè l'asse sa stimo spira ovattata che per decenni aleggiato sui Paesi dell'Est per l'assenza degli umori del mercato della competizione dello scontro
Che a livello di massa si diffonda la concezione che sia preferibile avere pochi soldi attraverso lo Stato provvidenza ma anche poca responsabilità
E in questo caso la malavita organizzata diventa il completamento alla rinuncia di intraprendere un impegno di competizione e di ricambio direzionale ma un simile approdo non sarebbe una realizzazioni dipendente da oggi nei ma il risultato non certamente casuale di una particolare concezione dell'intervento pubblico
Lo sviluppo dipendente ha creato un nicchie di protezioni rispetto all'animalità del mercato
Che non avranno più opportunità di essere nel regime di massima competitività del mercato unico europeo
Per il Mezzogiorno le decisioni politiche amministrative che saranno adottati in questi mesi
Avranno quindi una grande ripercussione nella prospettiva del novantatré
Le sfide economiche esterne rappresentano solo una facciata della problematica
La quale negli ultimi mesi ha assunto toni più che polemici tipici di stagioni buie che speravamo fossero state cancellate dalla coscienza civile democratica dell'intero Paese
Invece compagni riemergono tisi non bossiane sulla diversità del Mezzogiorno
E sulla valenza Canini criminale della questione di cui si fanno interpreti ruspanti non solo gli aderenti alle varie leghe ma anche insospettabili dedotti opinionisti
Egli è stato chi ha rilevato che l'insuccesso dell'intervento straordinario ed addebitare all'assenza di una diffusa etica pubblica nessuno
E questa compagni una tesi che inverte il rapporto tra causa ed effetto
è indubbiamente vero che sono sorte ricchezza e fortuna e che non hanno una chiare origini peraltro fenomeno non sono meridionale
Che la pressione concentrica dei professionisti delle diverse mediazioni aggravate da mente né teorizzato anche le migliori proposte
Che l'alleanza innaturale tra le schegge impazzite del mondo politico i beneficiari del capitalismo assistito ha posto le basi del Governo dello stupro dello dello del Governo lo sviluppo dipendente
Ma questi fenomeni
Rappresentano solo il precipitato socioculturale di un progetto sociale che non è stato nel corso di decenni di intervento né neutrale nei dettato da una superiore etica pubblica
Il sottosviluppo nel Sud non è stato conseguenza di cause endogene ma razionale pianificazione dello sviluppo dipende il Sud pertanto non è mai stato d'ostacolo alla crescita complessiva dell'economia italiana
Manzi ha svolto per molti hanno un ruolo tutt'altro che marginale nella demarcazione del mercato delle Proto alle produzioni per le esportazioni e quelli per i mercati interni
Di conseguenza la filosofia dell'intervento straordinario che abbiamo verificato nel Mezzogiorno è oscillata alternativamente da una logica di riparazione delle più marcati differenziazioni
All'obiettivo politico dell'organizzazione della dipendenza e del consenso di massa
La gestione di quest'ultima fase di intervento straordinario
Anche quest'ultima non si discosta fondamentalmente dalla linea maestra conti istruito in passato
Notate questa attendismo
L'attendismo del ministro Misasi si sta rilevando quindi un buon allievo dei suoi predecessori
Sì ancora un senso l'intervento straordinario da considerare elemento aggiuntivo e non sostitutivo rispetto all'ordinario
Occorre ripensare a fondo la strategia in previsione dell'eventuale rifinanziamento
Innanzitutto occorre chiudere i completamenti è scarsa del Mezzogiorno
Delegando la responsabilità dell'ultimazione dei lavori ai soggetti che saranno interessati alla loro gestione
Su questo capitolo penoso dell'intervento pubblico nel Mezzogiorno
Richiamato anche spesso dal compagno Craxi e indispensabili verificare l'efficacia e la trasparenza delle procedure adottate
Così come è necessario valutare l'operato dei ministeri distesa degli enti pubblici e delle partecipazioni statali in merito al rispetto delle riserve di legge sugli investimenti nel Mezzogiorno
Si parla quindi di grandi problemi di progetti strategici
Il problema è quello di aggredire i grandi nodi strutturali che bloccano la società e l'economia meridionale
Due progetti strategici occorre quindi avere un'esatta valutazione della fattibilità dei costi di investimento e di gestione delle ricadute socioeconomiche per il territorio meridionale
Per essi si deve pensare di interventi in favore dell'ambiente
Della ricerca scientifica e dell'innovazione e del turismo dei servizi all'impresa e delle aree urbane assicurando fin dalla progettazione i toni soluzioni gestionali che possono garantire l'economicità e l'efficienza
Soprattutto bisogna intervenire bisognerà intervenire sull'uomo
Come giustamente ha messo in luce la linea programmatica di questa conferenza
Perché senza un impegno di grande rilevanza che assicura un sostanziale miglioramento del livello culturale
Nelle amministrazioni nell'impresa e nelle scuole nei servizi per il Mezzogiorno tutti gli sforzi per ridurre il divario che separa il sud al resto del Paese sarebbe verificato
Ma insieme alla concentrazione delle risorse sui progetti strategici
Per evitare lo sport pagamento fra i vari soggetti istituzionali dell'Investimenti
Occorre prevedere il potenziamento delle risorse destinate ai programmi regionali di sviluppo
Per consentire alle regioni meridionali di assecondare le proprie esigenze di sviluppo endogeno in un quadro di integrazione intersettoriale e di trasparenza degli interventi
Il Mezzogiorno
Rappresenta il banco di prova della volontà propositiva del governo
Finora la gestione del ministero non ci ha convinti perché in linea con la tradizionale politica della Democrazia Cristiana a favore della frammentazione dell'intervento in una serie di micro progetti che riescono soltanto a soddisfare le esigenze localistiche e clientelari
Il se intende riaffermare con forza
La centralità della questione meridionale
In questo senso per non perdere l'opportunità che deriveranno dal rifinanziamento ed alla riformulazione dell'intervento straordinario
Sarebbe opportuno creare un comitato permanente presieduto dal vicepresidente del Consiglio
è costituito da visto l'interventista binari perimetro giorno del ministro del Bilancio per sovraintendere a tutto l'applicazione della complessa normativa soprattutto nella parte relativa al coordinamento del risorse straordinarie con quelle ordinarie e comunità
Sarà interessante compagni verificare nei prossimi mesi
Se su questi contenitori Pagni comunisti riusciranno a liberarsi dalla retorica e dalla democratica le opposizioni
E a riformulare complessivamente un disegno strategico socio economico per il Mezzogiorno in un quadro di riferimento che non è più nazionale ma che ormai respiro europeo
Nel contesto di politica autenticamente riformiste
E nell'ambito di una nuova cultura di governo
I comunisti sono i comunisti non possono ulteriormente attardarsi
Supposizioni movimentista e senza sbocchi né conservare atteggiamenti contraddittori che rivedono fine oppositori in Parlamento convinti protagonisti di pratiche consociative a livello regionale e comunale
La questione meridionale anche per le drammatiche ma amministrazioni criminali a cui esse collegata ha raggiunto un livello critico di vera e propria emergenza
Nella logica delle questioni improcrastinabili va posta l'obbligatorietà di scelte urgenti e non più deprecabili alla pari dell'approvazione della legge sulla droga ed autonomie locali
Un impegno coerente di tutti i socialisti comunque e dovunque collocati deve manifestarsi nell'affermazione di scelte legislative amministrative che tendano al superamento di di vari e alla piena integrazione del Mezzogiorno in una prospettiva europea
Per la quale il il Paese non può permettere e il miglioramento dei rapporti tra Occidente e Oriente vada a detrimento dei rapporti tra il nord e il sud dell'Europa
Anche per tenere conto dei risultati del recente convegno organizzato taxi a Palermo
è indispensabile che politiche le politiche in favore del Mezzogiorno sia normalizzati a livello comunitari con interventi che verranno promossi negli altri Paesi
Un ruolo decisivo compagno assumeranno in proposito la riforma degli enti locali
La modernizzazione degli apparati della pubblica amministrazione e la selezione e la formazione di una classe dirigente consapevole dotata della necessaria capacità politica di amministrativi e scevra da tentazioni né assistenziali e neo clientelari
I socialisti hanno un ruolo importante su questi temi
E le verifiche potranno essere compiute già dei risultati delle prossime elezioni amministrative
E concludo accompagna
Resta pieno
Piena la consapevolezza e sulla questione del Mezzogiorno
Per le forti implicanze tra sistema socio economico del consenso elettorale
L'iniziativa politica per operare una svolta decisiva
Di indirizzo dovrà inevitabilmente basarsi sulla ricerca di una governabilità forte
Ciò che implica una tenace capacità propositiva dei socialisti
Rivolta a costruirà le necessarie alle altre sociali e politiche basati su una chiare e lineare azioni riformatrici
Grazie la parola al compagno Nicola Capria presidente del gruppo parlamentare socialista alla Camera dopo di lui parlerà al compagno
Ministro Formica
Care ai compagni
Care compagne e cari
Io tenterò neri nei limiti del tempo assegnato il mio col contributo dalla vostra pazienza
Di fare alcune considerazioni Brady
Sulle questioni che hanno preso sostanza nel nostro dibattito e la prima osservazione
Di carattere politico io voglio rassegnarmi
E che lo scenario del dibattito politico nel nostro Paese
Registra una situazione quasi di contagio delle politiche istituzionali del partito
Non più il peso dalla pregiudiziale politica il tentativo di una manipolazione genetica
Dalla nostra Costituzione
Ma la dichiarata volontà di avviare un dialogo su un itinerario su un percorso che appare sempre più necessario se vogliamo creare quello che è indispensabile nel nostro Paese una democrazia governare e però registrare le novità non può portarci annegare a rivendicare senza superbia un ruolo di modernizzazione che noi abbiamo assunto da tanto tempo da Rimini e vorrei dire prima di Rimini
Io non ho l'autorità per riabilitare i tentativi e riformisti ICI che la lunga marcia autonomista del partito ha portato nel dibattito politico italiano
Lo stesso centrosinistra varrà la pena di ricordare si misurò con grandi ambizioni ambizioni in gran parte non realizzate per una serie di vicende sulla quale la storiografia si va esercitato ma credo sia doveroso affermare qui tra di noi come su quel tentativo abbia pesato enormemente la pregiudiziale politica una pregiudiziale non superata
Nonostante questa tendenza all'assimilazione
Questa mutazione genetica del dibattito politico e che pesa ogni giorno pesa nella lotta quotidiana che portiamo avanti in Parlamento
Pesa quando non ci intendiamo sulla pretesa centralità del parlamento
Pensa quando non riusciamo a fare giustizia dei poteri di interdizione che si risolvono nell'assemblearismo dal quale sia sempre Nostalgia pensa
Quando non riusciamo ad affrontare neppure
Con la tempestività necessaria la modifica dei regolamenti dalla Camera che costituiscono il rappresentano un sentimento non secondario ma auto dalla riforma costituzionale
E parlare oggi di riforma costituzionale o lo assumiamo comunque ha valore positivo è un fatto che conforta ampiamente la battaglia nostra
E non deve indurci ad atteggiamenti di superbia ma che deve portarci però su una posizione che non significa assumere la idea che le nuove frontiere nascano come Minerva dalla testa di Giove
Io credo che da questo punto di vista se noi potessimo contare per dirla con Pirandello su un partito comunista che si sforzi ad essere altro da se stesso si verrebbero si creerebbero condizione di grande importanza e di grande segno
Per dare alla politica delle riforme istituzionali il necessario dibattito con le modifiche dei processi reali dalla politica
Con i processi reali dalla polizia
E da questo punto di vista si avvia un confronto e un dibattito che noi ci auguriamo possa verificarsi con una coerenza negli atteggiamenti della lotta politica quotidiana quando però
Registriamo una sorta di teoria dalla doppia verità sulla riforma universitaria
Nella quale hanno avuto molto attorno alla quale hanno avuto modo di esprimere opinioni di consenso anche forze rilevanti dalla cultura comunista e poi registriamo alla mobilitazione e la solidarietà nei confronti dalla Pantera
Dobbiamo ritenere che non tutto è scontato è che i processi avviati e sui quali noi vogliamo lavorare positivamente non possono ritenersi definitivamente acquisiti l'emergenza del resto
L'emergenza che ha tanto pesato nella devastazione dall'assetto istituzionale del Paese
Portando tante volte alla costituzione di poteri paralleli
Rivendicando compiti e funzioni che si appartengono alle istanze rappresentative fondamentali dalla Repubblica e cioè al primato della politica
E al Parlamento così come quando si verifica la necessità una rivendicazione di poteri specifici al Consiglio superiore dalla magistratura
Quando si crea un organismi diversi e straordinari in materia di ordine pubblico di amministrazione della giustizia
Non considerando che la emergenza come pure si afferma sul piano generale
Non giova al Paese quando passa determina profonde devastazioni ed registra una sconfitta non un trionfo un'avanzata dalla lotta democratica nel nostro Paese abbiamo sentito in questi tempi
Anche parlando dal Mezzogiorno alla necessità del superamento
Bella politica dell'emergenza Occhetto si è spinto a dire che il consociativismo non giova come noi diciamo da tempo alla Mezzogiorno
E noi partiamo dalla idea
E per il Mezzogiorno che è un capitolo non secondario dalla riforma istituzionale dalla riforma politica del Paese occorre uno sforzo aggiuntivo e non conta Sumi nelle parole
Il necessario impegno politico straordinario soprattutto in una fase in cui va be'dice Saverio berbere Tone sembra affermarsi una sorta di obesità dell'anima
Degli Ugo ISMETT corporativi degli egoismi esasperati che si esprimono in una sorta tante volte di razzismo selvaggio
Davvero curioso anche all'interno del nostro Paese e non intendo fare retorica
Quando ha assunto e propongo a voi una chiave di lettura davvero curiosa sulla frantumazione dal potere di rappresentanza del nostro Paese di che cosa si nutrono le varie leghe
Si assumono la divisione internazionale del lavoro nei termini di un egoismo selvaggi perché si esprime nello slogan
Va bene anche il nero che lavora nel nord d'Italia ma non va bene in meridionale chi arriva comunque con un bagaglio di cultura e che la la divisione del lavoro occupa sedimenti qualificati dalla occupazione
E qui non si tratta
Di contrapporre un ipotetico regno del sud o nord più ricco
Si tratta invece di sollecitare LAN necessaria solidarietà nazionale
Si tratta di sollecitare un respiro etico alla politica che faccia giustizia
Delle chiave di lettura sin troppo facili sulla mezzogiorno e sulla politica dal Mezzogiorno sulla realtà sociale dal Mezzogiorno
è nonna per respingere le critiche ma per registrarla ecco munus stimolo all'è necessaria autocritica dalla classe politica i partiti democratici
Devono fare nel Mezzogiorno in un processo di progressiva lacerazione del tessuto sociale
Debbo nelle istituzioni
Ratifiche il sistema critici visti i sistemi di autonomia locale debole il dibattito politico scarsa la capacità propositiva e progettuale il Mezzogiorno registra
Proprio in questa fase
Un ulteriore spinta a processi di marginale marginalizzazione
Avete sentito stamani dati
Un milione M un milione settecento mila di disoccupati
Un una persona su cinque lavora nel Mezzogiorno
Con il il gioco dei tassi di natalità diversa avremo da qui a poco due milioni di disoccupati e a fronte di prospettive certe
Dobbiamo assumere partire realisticamente dalla idea e il contesto internazionale il contesto nazionale al di là delle parole non aiuta
Io non me la sento di essere pacifista mi sento di condividere il giudizio delle nostre tesi
Che assumono il tempo dalla pregiudiziale politica dal Mezzogiorno come un dato permanente
Ma di che cosa si alimenta questa pregiudiziale politica su quale politica dalla spessa
Su quali criteri di utilizzazione dal reddito del Paese in un Mezzogiorno che rimane ancora vittima di spinte contraddittorie
Inidoneo a subire da ad utilizzare l'ondata affluente dell'economia italiana
Per i conti dalle industrie largamente all'attivo ed esposto viceversa gli stimoli negativi
Pare via
Di una debolezza endemica delle istituzioni e per una scarsa considerazione dalla dimensione nazionale e dei vincoli e bisogna dare
Alla politica economica dal paese sui problemi dal nostro dal nostro Mezzogiorno quando dunque assumiamo la volontà
Di porre al centro del dibattito politico e del nostro impegno la battaglia per il Mezzogiorno
Dobbiamo renderci conto e tutto ciò non configura un itinerario sublime una marcia in avanti senza sforzi aggiuntivi senza considerare quali devono essere i nostri doveri a fronte di una prospettiva e configura la grande frontiera democratica dal paese
Una frontiera e rimane non credibile nonna sufficientemente assunta come prospettiva di battaglia politica se non riusciamo a dare coerenza anche al nostro approccio alle politiche comunitari al nostro modo di vivere
Questa stagione che per certi versi sembra comporta il rischio di riprodurre
I rischi e i pericoli e il Mezzogiorno ha subito e i torti che nel Mezzogiorno a porta subito nei processi di unità nazionale
Da loro parla dal suo teorema dello sviluppo per aree concentriche e noi dobbiamo domandarci e chiediamo al partito nella sua interezza
Quale sia il luogo dove in quale cerchio concentrico l'aria meridionale andrà a collocarsi
Io credo davvero che da questo punto di vista le incertezze siano assolute
E che in mancanza di politiche nazionali non possiamo Gigi di larici con i problemi della legge sessantaquattro che pure va messa a regime
Va utilizzata come strumento straordinario ma pensare che ancora oggi alla vigilia del due mila
Noi possiamo assumere i problemi dal Mezzogiorno dalla messa a punto degli istituti dell'intervento straordinario io credo che sia un'utopia
è un modo di andare per la tangente dei problemi senza andare al cuore dalla questione alla quota del conflitto reale
Che determina lo sviluppo
Dualistico dal paese pensai normalmente
La debolezza dalla macchina amministrativa io amo dire
E ripeto per il Mezzogiorno vale di più
Un piano regolatore adottato una politica territoriale adeguata una capacità di diminuire i poteri arroganti dell'esercizio discrezionale del potere e mille incentivi finanziari
La incertezza
Dello scenario dalla macchina amministrativa che ha sei era le decisioni di investimento e non litica le opportunità di investimento nel nostro nel nostro Mezzogiorno
Ora dinanzi a queste cose
Credo
Che l'itinerario che noi ci siamo assegnati
Di
Dalla centralità delle riforme istituzionali sino a scoprire una nuova dimensione dell'istituto regionale e ha largamente deluso cacciato indietro le speranze fondamentali Dal regionalismo democratico e anche dalla meridionalismo socialista
A deluso la speranza ad una selezione qualificata dei gruppi dirigenti
Le Regioni sono strumenti ripetitivi del centralismo statale
Ed è a termine una sorta di piovra di menomazione
Dagli istituti fondamentali del sistema autonomistico che hanno nei comuni di punto di forza di forza necessario ma noi che viviamo nel Mezzogiorno abbiamo il dovere di dirlo per primi
E lì Mezzogiorno è in crisi la democrazia
E in crisi il processo di selezione dei gruppi dirigenti è in crisi la efficienza e la capacità del sistema delle Autonomie a dare risposte persuasive
è bloccata alla Spezia CG giriamo da mattina a sera rivendicando risorse prodotte altrove non partiamo dall'equazione nuova e il Mezzogiorno non è più
Un divario di povertà
E un divario di produttività e il Mezzogiorno che non produce
E che non riesce a creare alle condizioni pur avendo una delle opportunità
E pur avendo diciamo le cose pure in questo quadro desolante né in qualche misura siamo riusciti siamo costretti a registrare un mezzogiorno di avanguardia sul piano intellettuale
Da Leonardo Sciascia in Sicilia le energie più avanzate della letteratura e anche dalla cultura scientifica un Mezzogiorno però che non riesce ad essere appare sinergia arrendere un Dapporto organico
Ma questa classe di intellettuali e la sua realtà quando non addirittura
Si va altrove si determina l'emorragia
Di energie intellettuali migliori per le mancanza dell'habitat necessario per utilizzare questi o forse questi beni metà righe in materiali e costituiscono la risorsa fondamentale per determinare le condizioni dal nostro dal nostro dal nostro sviluppo io credo che noi dobbiamo fare ricorso in qualche misura alla tradizione eretti cale
Socialista
Perché eretica Ale è stato nel nostro Paese il riformismo ereticali è stato il riformismo meridionalista di Gaetano Salvemini
Predicare è stato in fondo Guido dorso azionista dalla battaglia per il Mezzogiorno
E radicale è stato sempre il pensiero che arrivi fuggito meridionalista che ha evitato il gioco qualunquisti quello delle formule e ha privilegiato
L'analisi dallo scontro sociale per individuare le sforzi le forze di sostegno adeguate per una strategia
Dal cambiamento quante volte abbiamo discusso di queste cose
Anche le persone più impegnati
Son partite da idee per arrivare poi alle delusioni ai trecento uomini a forti che avrebbero dovuto trasformare il Mezzogiorno
Oggi noi diciamo che il suo oggetti dalla battaglia meridionalista solo lei istituzioni democratiche la realtà delle grandi municipalità a regioni erano rinnovate capaci di essere interlocutori e portatori di una contestazione meridionalistica dalla politica economica nazionale ma forti di un progetto
Non di parole e soprattutto capaci
Di dare sbocco democratico allo scontro sociale
E già e a comporre mezzogiorno e che si annuncia ancora di difficile dominio di difficile difficile
Governa verità
L'allora ma la verità è
E lo diciamo a tutto il gruppo dirigente del partito e con tutto il peso delle sollecitazioni negativa qui mezzogiorno e sensibile
Non ha per lo più alle sollecitazioni via dalla domanda interna nella dalla domanda internazionale
Un Mezzogiorno che registra una grande contraddizione dalla bomba dal sessanta sembrava che le cose lo tesso euro i quei efficienti gli indici
Pezzi esprimono il grado di produttività dell'aria sembravano muoversi verso la convergenza con le arie più fortunate più fortunate più ricca del Paese ad oggi in con un dato è incontrovertibile
Per il Paese ha registrato a livello di industria di sistema gradi di competitività e di presenza alta tra i grandi Paesi industriali
Il problema del Mezzogiorno denuncia paurosi divari e paurose ricadute all'indietro ci sarà pure una ragione
E da questo punto di vista io voglio dirlo Mezzogiorno non può
Provare il suo avvenire in una politica di deregulation lo selvaggia
In una politica e contrapponga pubblico e privato in termini scolastici è puramente teorici sappiamo bene e il mercato il supremo regolatore
Delle attività produttive e dalla valenza politica ed economica dalla intrapresa economica ma pensare e il Mezzogiorno in una condizione di questo tipo possano guardare al suo domani senza un saldo governo democratico dell'economia è una fuga in avanti
E costituisce per il Mezzogiorno un pauroso e drammatico tradimento va battuto organo alla mente le parole di Ernesto Rossi
Forse vogliamo noi socialisti comune stare per il pericolo della socializzazione
Degli utili e dalla dalla socializzazione degli utili e dalla dalla socializzazione delle perdite ed alla privatizzazione degli utili
O non dobbiamo viceversa noi attenti ai processi di ristrutturazione che stanno avvenendo nel Paese
Cominciando a chiedere città dove ci porta l'avventura dalla clinica l'avventura dalla siderurgia quali processi noi governiamo e in che termini
Consentiamo del territorio meridionale costituisca non il luogo geometrico per fare del Mezzogiorno e del merito e della e dall'appendice meridionale dell'Europa la pattumiera del Meridione ma dalla
Bella mediterraneo ma per farne un elemento grande per una politica alta di cooperazione
Tra Europa il terminale attrezzato dell'Europa
In Francia dove esiste un'amministrazione efficiente nel Midi di Francia si sono individuate alleare dei processi dalla innovazione tecnologica della innovazione di prodotto e dalla innovazione di processo
Senza creare servizi moderni dal Mezzogiorno
E senza soprattutto creare le condizioni
Dura amministrazione efficiente che oggi esprime il differenziale vero tra nord e sud del Paese la diversa velocità
Dalla istituzioni dal Mezzogiorno e delle istituzioni nel
Sembra contagiare diverse forze politiche questa estate
Abbiamo vissuto un'esperienza di dibattito politico di grande peso si cominciò ricordate col Polo laico e visse il breve spazio d'un mattino proprio perché si nutriva ad uno spirito anti socialista
Oggi siamo in una situazione nuova col Partito comunista sembra volersi parità farsi carico d'un disegno riformatore ed uno speed uno dura volontà propositiva d'una ricerca anca sinistra di intese e noi
Naturalmente senza rinunziare alle nostre alleanze
Anzi provando e scoprendo le valenze positive sui programmi concordati
Dobbiamo rilanciando di confermarli ma nello stesso tempo da questa trincea non rinunciare alla idea d'un dialogo e di un trasporto che sia volto è finalizzato alla estensione dallo spazio dallo spazio dallo spazio riformista
In questa direzione io credo che si siano parti o si stiano facendo notevoli passi in avanti
Non mancherà allo spirito democratico del Partito socialista bella di rinunciare anche alla facile pesi e mi avvio alla conclusione ma noi avevamo ragione è vero anzi io dico
Con un'espressione consentitemi la civetteria letteraria e quello che sta accadendo nel mondo nell'Est merita non soltanto il dispetto ma forse meriterebbe Honda
Un tragico come Euripide a descrivere le grandi delusioni le crisi esistenziali e derivano anche dalla incapacità di prendere atto con umiltà dinnanzi alle lezioni dalla storia
La mio sentimento e che si vanno creando le condizioni per definire a sinistra una grande unità
Per togliere ogni alibi alla democrazia bloccata
Pare non proporsi come forza eversivo antisistema ma porsi come grande forza democratica idonea a dare alla Repo Bilica la Costituzione il superamento dei limiti dico al codice genetico che aveva elementi di compromissione e di garanzia
E che oggi dinnanzi allo scenario inedito in cui siamo chiamati a vivere non ha più nessuna ragion d'essere cadono così ogni alibi cadono gli alibi dalla Democrazia cristiana
Cadono le tentazioni dal partito comunista a configurare negli emendamenti lo spazio per fare grandi riforme anche quelle istituzionali e si avvia lo vince verve sa confronti trasparenti in cui la sinistra nel vivo delle battaglie possa assumere la dimensione di credibile autorevole forzati democrazia e di libertà
La parola al compagno ministro Rino Formica
L'ultimo intervento della sessione economica
Compagne e compagni il partito deve essere grato ai compagni che hanno elaborato le tesi programma
Perché ci hanno offerto l'occasione
Per affrontare temi importanti di prospettiva di futuro di Avvenire
Quasi un congresso strategico
La relazione del compagno Craxi che ha introdotto questi lavori
E che ha fissato i contorni politici delle tesi programmatiche
E soprattutto
Una relazione
Onesti
Essa indica al Paese
La via per uscire dalla crisi politica
Dal malessere istituzionale
Dalle difficoltà sociale
Anche la debolezza dei governi a direzione DC
Io oramai un elemento marginale della riflessione
Come mia direzione DC
Assomigliano sempre più a quelle proiezioni che gialle vi è un tombino
Ogni vento ogni soffio di vento può portarle via
Il suo pensiero di Craxi
Meglio riferirsi alle tante incompiute stagioni di questa quarantennale storia repubblicana
Mi appare rosso quasi tutto interno
All'amaro giudizio espresse Nenni
Nel mille novecentosettantasei
Mentre conviveva gli ottanta
Su Giolitti e il Giolitti Nismo disse Nenni
L'ho sempre pensato come Salvi
Giolitti aperto tutte le strappa ha spento tutte le speranze di trasformare la società italiana
Giolitti ha governato basandosi su due strumenti il clientelismo
Ed è il paternalismo
Aggiungeva Nenni esattamente come la Democrazia Cristiana
Sì la DC diceva nero
è stato il Giolitti Isma'di questo periodo
Ciò detto
Mi sembra però non giusto dove rispondenti al vero
Affermare che la Democrazia Cristiana
è stata sempre arretratezza e corruzione
La DC è stata la forza
Che con il diciotto aprile del quarantotto
Giornata le piste Giarre per la DC
Spero che non sia mai
Festa nazionale
Assunse la guida
Di un processo di modernizzazione moderato e bandiera riformista del Paese
Fondando la sua strategia dello sviluppo
Sulla composizione in politica del conflitto economico e sociale nella convinzione di poter disporre
Di un aumento indefinito delle risorse pubbliche
E mentre i riformismi euro quei crescevano all'insegna di un'alternativa al moderatismo
In forza della difesa delle politiche di piena occupazione
Del rifiuto delle politica deflattiva
Dello sviluppo e del rafforzamento dello stato sociale
Il più forte partito dell'opposizione
Sociale e politica
Respingeva l'alternativa
E va accettata l'egemonia culturale e politica del moderato facendo sì imbrigliare
Nelle strettoie dell'austerità del sacrificio delle tematiche del buongoverno
Ai socialisti
Non tocco
Il ruolo di guidare un processo riformistico
Per la divisione politico-strategica della sinistra italiana
Le avanzo un margine
Contenere il moderatismo e tenera e aperta una strada di riscatto sociale e politico per il ricco
Fu così che il riformismo in italiano
Seguito o ad essere minoritario
E perbene
In questo la Democrazia Cristiana
Fu aiutato dai meccanismi istituzionale
Quei meccanismi istituzionali assegnare in una democrazia italiana mutilata di una parte importante
Della resistenza della sinistra sociale e politica
Le assegnarono non mollo
Di partito quali Zhang
E tutti gli altri
Furono ridotti al rango di coalizza
Ma come ha ricordato stamattina il compagno Martelli
Nel mille novecento settantasei
Comincia la lunga ma
Di un partito il partito socialista
Pieno di sofferenza
E pieno di difficoltà
E aveva scontato
Lacerazioni
E cadute elettorali
E avanza un partito il Partito socialista con la proposta
Di un cambio radicale dei meccanismi istituzionale
Ci sono voluti Candiani caro Giuliano
Perché tu potessi scrivere
Queste tesi così belle
Con il consenso di una parte importante dell'altra
Sinistra
Allora io ricordo che queste tesi
Venivano bollate
Come le tesi
Le bici terrier peronismo tenga ben Tour Eiffel golpiste antidemocratiche e stravolge modo il senso di equilibrio
Quella costituzione italiani
Adesso per fortuna
Leggo sull'Unità
Che questa non è più classificata come democrazia plebiscitaria
Ma democrazia immediata e quindi a ingresso quasi una democrazia istantanea andiamo dal democrazia Polaroid
Chiamatela come volete io mi sono permesso non so se qualcheduno oscure RAI Vibio per lo sparo
Non è il mi sono permesso
Di dire questa battuta ma per dire quanto grande è stata la difficoltà
Nella sinistra
A rompere lo schema di un consociativismo non era solo nelle pratiche non è stato solo nell'accettazione di un di un'egemonia culturale del moderatismo
Ma è stata anche un blocco della democrazia italiana la rinuncia alla prospettazione di una politica di alternative
Tanto esigenti con i socialisti
E così poco esigenti
Con delle forze non il dovere il Partito comunista aveva per le forze che rappresentava di poterle a governare
La vecchia tematica dell'emergenza del salvare tutti insieme l'Italia ma di governare un Paese in condizioni coordinate ed ordina
Fu allora che noi
In quegli anni accanto al tema della grande riforma
Un po'i soggetti attivi e di una politica della modernizzazione
Certo sappiamo bene dei limiti per la modernizzazione una modernizzazione in sei non ne progressisti può anche essere moderata
Ma noi ci ponemmo come una forza capace di parlare
Al sindacato
Per ricreare le condizioni dell'accumulazione nella società italiana
E contemporaneamente per Federica per la prospettiva della ricostituzione dei margini della tutela e della difesa dello stato sociale
E contemporaneamente proprio questo vuoto questa iniziativa politica
C porto
A rovesciare i termini tradizionali
Da partito coalizzato
Diventammo partiti partito appare dignità nella coalizione
Racconterei questo dominio della forza coalizzare ante della Democrazia Cristiana
Anche all'ONU
Gelosia concorrenza Hyrule strategico
Spingeva i comunisti
All'ottava e una posizione che era tutta mirata a ricreare le condizioni della prospettiva riformista nella società italiana
E allora
A tutto un'unica voce insieme
Ai benpensanti del moderatismo democristiano
Inventarono l'acquisizione della rendita di coalizione dalla rendita di posizione
Mentre era il punto di Archimede sul quale noi avevamo appoggiato una leva per scardinare una condizione di inferiorità di tutta la sinistra politica e sociale
Italiani
Ma in questi anni
Si è determinata una situazione
Un che di caduta della polis
Fenomeni gravi
La caduta della politica
La frantumazione delle forze partitiche
Ed il fenomeno grave
Della frantumazione della trasversalità
La caduta della politica l'esaurirsi della capacità di modernizzazione del punto centrale del sistema che era la Democrazia Cristiana
Non poteva non portare che alla caduta della politica la frantumazione delle forze politiche
All'introduzione della trasversalità all'uso posizionamento dei poteri tradizionali al conflitto degli stessi alla creazione di nuovi poteri ordinatori dalla trasversalità
E questa crisi dei poteri
Io oggi devo direi il cancro
Il sistema istituzionale del nostro Paese
Si è giocato troppo
Creare questo non solo i stato alla debolezza della Democrazia Cristiana
Ma anche della grande forza di opposizione il Partito comunista
Spicchi dissipato
Alle proprie dipendenze
In trasversalità vinca dei
Picchi di magistratura spicchi di potere burocratico spicchi di potere economico-finanziario di economia pubblica
E di economia privata
Anche
La distorta applicazione di un principio
Quello della cosiddetta alleanza dei produttori aveva dentro questo elemento di una trasversalità eccolo rompeva la politica
E determinava una situazione di crisi profonda nipoti
Oggi sembra quasi
Assurdo per una democrazia moderna però
Che ha un grande movimento dei lavoratori che ha grandi tradizioni consolidate della democrazia
Assistere al conflitto che vi è tra il potere
Non solo assistere
Ma sembra quasi che il Paese abbia accettato di convivere
Con crisi che oramai assumono caratteri patologici gravi
Ciò che avviene tra il Consiglio superiore della magistratura il Presidente della Repubblica un Consiglio superiore della magistratura
Boccia l'orientamento la direttiva in nome di principi costituzionali
Il Presidente della Repubblica
Avanti
Il conflitto nell'interno dei poteri dello Stato
Nelle magistrature amministrative delle magistrature ordina questo disintegrare rossi dei potere
Questo è essere io oramai coperti da una situazione e da un grande alibi
E il sistema politico non regge
I partiti sono lacerati è vero
Che i partiti hanno
Una grande responsabilità di aver abbandonato
La politica
La grande politica la politica di respiro
Ma questo è anche una delle conseguenze
Del blocco della situazione politica italiana del suo blocco istituzionale del consociativismo che ha creato una cultura dei comportamenti diffusi nel Paese
Che hanno introdotto quello che una volta si chiamava giustamente e ti alle stesse connotazioni ha le stesse caratteristiche
Ha introdotto forti fu un forte un forte carattere di trasformismo alla vita politica italiana al centro e all'aperto
Ecco perché noi quando affrontiamo i problemi istituzionali
Non affrontiamo sono una questione di grande estetica
Della nostra norma fondamentale
Di revisione di scrittura
Fondiamo una grande questione politica superamento della frammentazione politica
Ma con la politica e non con le tecniche istituzionali possiamo superare la trasversalità
Diversamente avremmo che questi meccanismi
Legittime e hanno la trasversalità
Creeranno un assorbimento della frammentazione politica
Ma manterranno impieghi tutto l'elemento di compimento della trasversalità e la disgregazione dei poteri dalla nostra società
Ecco perché politica riformista
Quindi politica grandi
Che accorpi una grande arriva nella società italiana e politica istituzionale di cambiamento sono due termini fondamentali legati allo stesso destino
Al cambio delle condizioni di equilibrio politico della società italiana alla sua vivibilità democratici
Ecco perché
Noi pensiamo
Che la politica riformista che avanzata nella
Nelle tesi
è una politica
Chi ha bisogno
Di forti
Contrapposizioni di grandi conflitti di regolamentazione dei confini
Guardate compagni
Non vi è scorciatoia per la costruzione di una politica riformista
I grandi temi che abbiamo davanti
Sono il recupero dello stato sociale
Affrontare la internazionalizzazione delle istituzioni e dell'economia del nostro Paese
Affrontare la crisi
Fiscale
Ma per fare questo
C'è bisogno di un grande conflitto che si determina una situazione di rottura del reale nella società italiana
E impensabile
E si possa creare una condizione nel novantadue
Di libera circolazione di capitali di uomini
Di merci
Una libera allocazione di impresa
Senza che le politiche nazionali non si riconducono alle politiche nazionali dei fondi sociali corrispondenti
è il grande problema
Del superamento della condizione per il sindacato e per i partiti della sinistra
Delle politiche che tradizionalmente
Le politiche sociali e le politiche di protezione sociale
Sono state tutte incardinate nell'interno della logica dello Stato nazione
La sovranazionalità delle decisioni
Porca necessariamente ad una saldatura delle forze sociali sul piano sovranazionale delle forze sociali nazionali soprannome con una corrispondenza sovrannazionale
Diversamente non saremmo in una situazione servente
Rispetto
Alle decisioni altrove
Ma contemporaneamente abbiamo da rettificare da correggere
Le strutture che si sono determinate nell'applicazione di uno stato sociale
Dominato da politiche sociali dall'alto
E da politica sociale dal basso con le mance della democrazia
Nuova garanzia statale
Burocrazia sindacale
E
Posizioni di parassitismo d'impresa si sono saltate intorno alle difficoltà dell'area dello stato sociale
Questo vale nel campo della previdenza Valle nel campo della sanità Valle nel campo della pubblica istruzione
Quando sarà difficile affrontare
Le politiche dirimente in questo campo
Ma vorrei dirlo né di una chi particolarmente mi sta a cuore mi torna a mente
In questo periodo
De della politica fiscale
La politica fiscale come le politiche di bilancio
Solo per un Paese il punto reale di equilibrio delle condizioni dello scontro sociale poi
Non vi è una politica fiscale e non sia figlio di uno scontro
Nella società
Ebbene io vorrei dare vita
Questo Paese si è formata una ricchezza finanziaria
Finora mai supera i due milioni e seicento mila miliardi
In una condizione di
Quasi totale franchigia fiscale
Vi è un grande patrimonio immobiliare calcolato intorno
A due milioni e seicento mila miliardi
Chi sostiene il Paese dal punto di vista dell'intera
Il reddito dei lavoratori dipendenti
Che è calcolato intorno a cinquecentoquarantatré mila miliardi di un reddito tassabile
Di impresa e del lavoro autonomo che calcolato intorno ai cinquecentocinquanta
Mila miliardi
Ma c'è una cosa profondamente ingiusta nel nostro Paese
Che è la vera radice di un malessere sociale
Le può provocare obiezione Dimas
Ed è come è stato smantellato
E il sistema della progressività
Norma costituzionale
Una mai
Le aree dei cespiti incisi
Dalla progressività
Raggiungono a mala pena il cinquantatré per cento
E i soggetti
Che sono
Obbligati alla progressività
Concorrono così
Ricchezza finanziaria zero virgola sette per cento
Ricchezza immobiliare settantatré virgola quattro per cento
Lavoro dipendente al cento per cento cioè questo vuol dire che il lavoratore dipendente al cento per cento è soggetto alla progressività
La ricchezza finanziaria assurdo in un'area dello zero sette per cento
La ricchezza immobiliare solo per il settantatré virgola quattro per cento il lavoro non dipendente per i il settantanove virgola otto per cento
Chi è determinato quindi una situazione
Di grande sperequazione di grande ingiustizia
Il lavoro dipendente
Due volte inciso drammaticamente col sostituto d'imposta e con il sistema della progressività
Le politiche di bilancio
Che si sono avuti in questi anni e le politiche fiscali
Hanno determinato una situazione di maggiore ingiustizia di concentrazione di posizioni forti negli anni forti del paese
Dal mille novecentottanta al mille novecentottantotto
Il quarantadue per cento più basso dei contribuenti italiani
Ha visto una sua partecipazione al gettito tributario aumentato dei settecento per cento
Il quindici per cento più alto
Ha visto diminuire la sua partecipazione quindici Bertucci
Questa è la vera questione nodale
Non sarà possibile equità
Senza una profonda riforma
Noi abbiamo posto questo problema non è più possibile
A rincorrere la dispersione della Spesal
Attraverso episodici interventi di natura fiscale
Chi aggravando la condizione di sperequazione e di rottura nella solidarietà dei gruppi sociali
Se questo è così drammatico in questo campo
Non vi è altra questione nel Paese
E possa essere affrontata nell'interno
Nello spirito dello stare tutti insieme
Si apre quindi una stagione politica grande
Come formare
Il blocco sociale ed il blocco politico riformistico nella società e
Che il fatto che noi non possiamo non guardare con interesse
A tutto ciò che si muove in questo campo
Agevolarlo perché sia sollecita la marcia
E in questo non voi
Non dobbiamo assolutamente indulge RAI inattese inutili
Che rafforzerà impero le convinzioni conservatrici e sono nell'interno di una riga della sinistra che per quarant'anni hanno introito non solo odio anti socialista
Ma nutrito una cultura del consociativismo poteva
E guardiamo con grande interesse
Alla creazione di una grande forza corrispondente del riformismo
E il sindacato
Il sindacato rinnovato
Un sindacato capaci non solo di essere formalmente unito
Ma capace di lottare e di liquidare le posizioni di un radicalismo e di un fondamentalismo che ancora nell'inverno del movimento sindacale e che in buona parte
E figlio della disgregazione del sistema politico italiano
Non potrà crescere non potrà svilupparsi un sindacato unitario un sindacato forte
Se non ha una grande copertura politica così è avvenuto in tutti i Paesi dell'Occidente una grande copertura politica di un partito del socialismo democratico e riforme
E qui io vorrei chiudere con un riferimento
All'Unità socialista alla grande proposta dell'unità socialista
L'unità socialista
Non è un ritorno
Al passato
A salve le storie di grande
Martedì bruciate sugli altari
Di carta di questi dei violenti e bugiardi
è un messaggio di fede antica
Un'impresa di grandi valori umana
Se il comunismo e travolto
Centinaia di milioni di uomini
Escono da un tunnel di incubo in di violenze e dimessi
Ma se il socialismo dovesse essere velato da questa eclissi
Non entrerebbe
In discussione il destino di un partito
Ma la speranza spessa degli uomini di buona volontà
Compagna e compagni fate voi
Perché il sindaco questa elezioni non ci sia questa antica beffa della storia
Parola al compagno Salvo andò
Tra le compagnie dei compagni
Quando otto anni fa qui a Rimini
Ci siamo interrogati sui cambiamenti che stavano interessando il Paese dopo gli anni del terrorismo e della crisi economica e sui possibili modi di governare questi cambiamenti
Formulammo ipotesi giudizi previsioni
Sui quali non molti erano d'accordo
Ebbene le nostre previsioni di allora nel corso di quel decennio sono state puntualmente confermate dai fatti
Gli anni Ottanta hanno dispensati grandi trasformazioni del nostro Paese
è cambiata l'economia sono cambiati i comportamenti collettive di costumi si è affermato un nuovo clima di fiducia nei confronti delle istituzioni
La gente ha riscoperto il gusto per l'impegno per il lavoro per la qualificazione professionale e anche per gli investimenti
Non si è trattato di un pisello o di Reagan ISMU strisciante ma piuttosto di una riscoperta collettiva dell'etica della responsabilità
A Rimini nel mille novecentottantadue con la nostra prima conferenza programmatica interpretando questi segnali
Abbiamo sottolineato come l'unica possibilità di rivitalizzare la solidarietà la giustizia sociale
Consistesse in una ripresa di competitività del sistema in una nuova cultura dell'efficienza
Questi nostri messaggi sono stati colti dal paese da un Paese che era stanco dell'immobilismo e desideroso di misurarsi con la realtà per migliorare siamo stati dal paese compresi quando abbiamo cercato di affermare nel corso di quegli anni le prerogative del governo di difendere i diritti dei cittadini anche ricorrendo al referendum
Di difendere in Parlamento i diritti della maggioranza
Compagnie per piacere seguire il dibattito però sortire definitivamente
Siamo stati compresi dal paese quando abbiamo cercato di imporre ci siamo riusciti una riforma regolamentare
Quella che eliminava la vostra vita parlamentare il voto segreto che per il suo significato politico era e resta una grande riforma istituzionale
Abbiamo insomma con i fatti con i comportamenti dimostrato che il governare debole il rifiuto di decidere giammai si possono conciliare con il garantismo e con i doveri che dal garantismo discendono oggi anche grazie a queste nostre battaglie
Non è più da nessuno o quasi da nessuno considerato un'eresia dire che in democrazia la rappresentanza spetta a tutti ma la decisione compete solo la maggioranza
In questo contesto direi in questo contesto di azioni politiche si inserisce la nostra proposta di elezione diretta del Presidente della Repubblica
Si trattava e si tratta della premessa necessaria per realizzare il principio liberaldemocratico dell'alternanza
Ieri
Io erano in tanti a liquidare frettolosamente questo progetto accusandoci di smanie bonapartista e l'ha ricordato da ultimo il compagno Formica oggi invece stiamo registrando tante attenzioni
Tante disponibilità che vanno utilizzate valorizzate al meglio il problema per noi dallo Stato non è tanto quello di intendersi
Con chicchessia sui dettagli tecnici di questa proposta
Non ci sentiamo di impegnarci per esempio più di tanto in una disputa che solo annunciata tra i sostenitori dell'elezione diretta del capo dello Stato le sostenitori dell'elezione diretta del capo del governo
La migliore repubblica presidenziale quella politicamente possibile tenuto conto delle nostre abitudini politiche e dei tempi necessari per una compiuta maturazione
Di processi politici che si stanno sviluppando sotto i nostri occhi
Una cosa però deve essere in ogni caso certa certa per tutto chi è eletto dal popolo Deva vere incisivi poteri di governo
L'elezione diretta cioè non è compatibile con un sistema che attribuisce al Parlamento una miriade di decisioni anche di decisioni minuti
Non possono cioè stare insieme principio maggioritario e democrazia consociativa
Così come l'elezione diretta del capo dello Stato non può essere la scorciatoia per arrivare al bipartitismo sei per il bipartitismo non esistono le giuste condizioni politiche
Non potrai il corpo elettorale scegliere direttamente la maggioranza che trova chi dovrà guidare il Paese
Fintanto che all'interno di uno degli schieramenti che si contendono il governo coesistere hanno culture ed in culture di governo ed è in cultura di governo quella che porta a sposare tutte le proteste a sostenere tutti i cortei si tratti degli antiproibizionisti o degli studenti universitari queste scelte non si addicono ad un partito riformista ma ad un partito radicale di massa che certamente non può candidarsi in quanto tale a governare il Paese
Se questi sono i problemi non mi pare che vi siano come qualche osservatore frettoloso ha registrato socialisti temporeggia Toritto e socialisti impaziente il problema è un altro
Va detto molto in modo in termini molto chiari il compagno Craxi nella sua relazione e quello di capire fino in fondo la sostanza dei processi politici che si sono messi in modo e di valutarne soprattutto la velocità
Non può esservi quindi così come taluno auspica un bipartitismo coatto perché non può legge elettorale sostituirsi ai normali processi politici
Un bipartitismo coatto favorirebbe solo un tavolo dello schieramento condannando allo stato attuale delle cose l'altro polo alla lacerazione alla vecchia lacerazione rami pur Nismo ed avventurismo
Chi pensa di poter aggirare questi nodi puntando solo sulle riforme elettorale cade in un pericoloso equivoco
Così come cadono in un pericoloso equivoco coloro che pensano attraverso il referendum sulle leggi elettorali di potere pare una riforma per la quale non c'è una maggioranza politica disponibile
è questa la vecchia illusione di molti che ritorna l'illusione di potersi fare le riforme elettorali su misura
Di potere fare le riforme elettorali senza cambiare il tipo la qualità del Governo quando appare chiaro invece che tra le due cose di è un preciso rapporto
Chi fa di queste sortite però ci pare che in verità non è interessato né a fare le riforme istituzionali
Né a fare le riforme elettorali
Interessato soltanto a mandare messaggi
A mandare avvertimento a chicchessia per destabilizzare la maggioranza e dare fastidio al governo
Non è un caso che negli ultimi tempi i colori i quali si battono per queste riforme istituzionali impossibili sono poi gli stessi che si dissociò dalla maggioranza quando si tratta di approvare riforme emblematica nel contesto dell'attività del governo
Come quella sulla droga o quella sulle me pensa radiotelevisiva si tratta in sostanza di una telenovela
Che prosegue che fa continuare all'infinito il congresso democristiano Colle sovrapposte vicende e con un'identica capacità di paralizzare il lavoro della maggioranza che del governo
Ed è anche un'illusione compare pensare di poter cambiare legge elettorale e la forma di governo degli enti locali sganciando sì da un processo riformatore che non può non essere unitario
Che non può non essere espressione della stessa filosofia che non può insomma non interessare il sistema politico nella sua interezza
Non è realistico pensare che si possa allentare la presa dei partiti sulle istituzioni solo in periferia e lasciarle intatte invece al centro
Il circuito partiti società istituzioni deve essere organizzato sulla base di vendite idee forza ad ogni livello del sistema istituzionale
E però
Crediamo che per ridare prestigio e centralità agli istituti dalla rappresentanza politica
Per avvicinare la politica alla gente
Per fare rinascere in tanti una volontà di partecipazione che non c'è più che non è forte
Non basta soltanto riordinare i cosiddetti rami alti o altissimi del sistema politico
Occorre che allo stato non sia soltanto un erogatore di diritti scritti sulla carta ma sia un garante di diritti concretamente vissuti parlare di nuovi diritti va bene
Ma occorre più spesso ricordarsi anche dei diritti vecchi di quei diritti massacrati dimenticati
Perché sono magari diritti che riguardano il cittadino solo il cittadino che non può spendere il peso del sindacato o del partito
Siamo preoccupati in questo senso dello stato in cui versa la giustizia nel nostro Paese
Siamo soprattutto preoccupati di una credibilità Sempre più bassa dell'intero sistema giudiziario
Certo è un problema di strutture è un problema di organici è un problema di modernizzazione da portare avanti con ogni mezzo
Ma la crisi tra la giustizia è anche un problema di cultura della legge di cultura della giurisdizione di cultura dell'imparzialità
Tutti i valori che nel nostro Paese si sono avvenuti di avvio gustando pericolosamente offuscano
Se questa cultura non c'è
Ha però quel balzo realizzare una grande conquista quale quella dell'approvazione del primo codice la nostra Repubblica dovuto all'opera del Guardasigilli socialista il compagno Giuliano Vassalli a poco vale avere un nuovo processo penale se non c'è una cultura giudiziaria che assecondi gli orientamenti principi valori che stanno alla base del nuovo processo penale
Nessuna legge nessuna autorità
Può difendere l'indipendenza dei giudici fintanto che i giudici non sappiano o non vogliono innanzitutto questa indipendenza difendersi mai da soli attraverso i propri comportamenti
Invece troppe protagonismi
Troppe risse troppi commerci di carte riservate
Tura socialità il caso a Bologna è tutt'altro che un caso perché l'Italia è piena di casi Bologna
E riteniamo che si sia finalmente ha scoperchiato una tenda all'interno dell'attuale tutti hanno il diritto di guardare per giudicare
Proprio Deborah di fronte ad una situazione così confusa carica di tante pensioni
Appare il Consiglio superiore della magistratura soprattutto quando si tratta di giudicare i magistrati forti e intoccabili
Mentre prevaricatore esso appare tutte le volte in cui si tratta di giudicare dei magistrati che sono senza tutela perché non hanno una precisa Maya di corrente
Alla magistratura la giustizia non serve un parlamentino fatto dai giudici
Dalai sicché si scambiano favori e che è entrato in rotta di collisione con tutte le autorità dello Stato un giorno sì e un giorno no a cominciare dal Presidente della Repubblica tutto ciò è intollerabile
E questo non lo diciamo noi questo non lo dicono ormai nel Paese soltanto i socialisti ma questo va detto l'intero Paese attraverso un referendum pronunciandosi su una iniziativa referendaria quella promossa da noi
Che aveva al centro e poi della dei propri quesiti un quesito non scritto vi fidate o nuovo della giustizia in questo Paese e la stragrande maggioranza l'ha quasi totalità dei cittadini italiani
Attraverso la risposta referendari hanno detto no che non si titolo di questo affetto di questa qualità di queste risposte date dalla giustizia nel nostro Paese
Siamo però anche preoccupati della drammatica situazione della legalità in alcune aree del Paese ove lo Stato è stato da sempre debole
E adesso appare ancor più debole non è soltanto un problema questo di polizia e di carabinieri
Non si tratta di coprire con la forza pubblica ogni angolo del territorio nazionale
Si tratta di favorire una diversa cultura della legalità e per questo però servono nei commissari straordinari
Ne i poteri straordinari che a giudicare dai risultati di straordinario finora non hanno prodotto assolutamente nulla
Noi riteniamo che occorre in primo luogo per ripristinare una vera cultura della legalità una dignitosa ordinaria amministrazione
Che passa anche attraverso la garanzia della sicurezza del cittadino di fronte alla microcriminalità una garanzia d'assicurare con la stessa fermezza con la quale si debbono catturare i boss far saltare piccole grandi cupole della mafia
Si tratta di affrontare alla radice i fattori del disagio giovanile
Evitando soprattutto che esso venga politicamente strumentalizzato
Bisogna battere la cultura dalla violenza è quella della droga ma per fare questo bisogna anche smascherare chi pensa di poter e mettere in mano
A colori guarì della violenza e della droga sono vittime una bandiera politica
Alla base della campagna antiproibizionista rivolta soprattutto paradossalmente contro di noi vi sono anche questi miseri calcoli politici
Parlano di solidarietà per il drogate di lotta all'emarginazione
Dimenticando che oggi con le vigenti leggi quelle che essi difendano
Le carceri sono piene di drogati mentre i drogati perbene non corrono alcun rischio di fronda una legge che anzi nei loro confronti eccessivamente permissiva
Parlano di solidarietà nei confronti del dogato sottovalutando i rischi
C'è un consumo così alto di droghe l'Occidente produce profitti che servono per finanziare le guerre dei narcotrafficanti e permetterà rischia più di quando attualmente non siano quei paesi produttori di materia prima che hanno strutture democratiche oltremodo fragile
Siamo preoccupati infine dei guasti prodotti da una dilagante cultura dell'emergenza sul funzionamento delle istituzioni è sulla stessa cultura politica
Si è spesso invocata l'emergenza criminale per ricattare la politica per imporre il governo di tutti per imporre la politica delle larghe intese
Per perseguire a Palermo e nelle altre città del Mezzogiorno la destrutturazione del sistema politico
Per spezzare i partiti e riaggregare lì intorno a nuovi notabili veri e propri professionisti dell'emergenza come li chiamava Leonardo Sciascia
Presentati come nuovi salvatori della patria
Come socialisti siamo orgogliosi
Di aver avuto tanto coraggio civile tanta fiducia nel primato della politica dare ha saputo reagire con sdegno
Al tentativo meschino di usare una bandiera di tanti
Quella della lotta alla mafia come pretesto per legittimare una Giunta quella di Palermo che non trovava la sua ragion d'essere sul piano della progettualità politica e soprattutto su quello del fatturato politico che essa esibito
Non siamo quindi né per i governi straordinario dell'emergenza né per il governo forte inteso nel senso di governo autoritario
Siamo per il governo autorevole capace di resistere alle sollecitazioni delle corporazioni più agguerrite
Ma di essere anche interlocutore disponibile credibile delle regioni degli enti locali
E c'è un preciso rapporto tra l'efficienza del governo centrale e degli apparati che da esso dipendono e la possibilità per Regioni Province e Comuni di assolvere ai propri compiti la repubblica presidenziale può essere la soluzione giusta per esaltare il momento del governo sia al centro come in periferia
Abbiamo bisogno di più governo locale e di meno partiti locali
Perché non c'è nulla di democratico nel fatto che ad ogni esigenza locale debba corrispondere alla nascita di un partito locale la rappresentanza politica non è tale
Se non esprime interessi generali
Se si attesta al di sotto di una certa soglia non abbiamo quindi bisogno di regioni in lotta contro lo Stato di un regionalismo antagonistico ma di un regionalismo ispirato alla dignità dell'autonomia
Pare compagne cari compagni tutto ciò di cui parliamo
Non si realizza però solo modificando la forma di governo o migliorando l'organizzazione degli apparati pubblici
L'efficienza dipende anche da un forte senso dello Stato da una forte etica della responsabilità che deve diffondersi non solo tra amministratori pubblici e funzionari ma tra tutti i cittadini
Affidiamo ai nostri candidati alle prossime elezioni il compito di sapere in perpetrare questi bisogni e di saperle interpretare anche attraverso l'esempio offerto con i loro comportamenti
Grazie accompagnando
Accompagnò Stefano Caldoro ha rinunciato a prendere la parola depositerà all'intervento scritto
La parola al compagno io Marconi si prepari Giuseppe Tamburrano siamo dei non siamo dei tecnologica fissiamo dei socialisti e le istituzioni che governano un sistema non ci piacciono innanzitutto perché esse non sono più in grado di garantire giustizia sociale
In secondo luogo perché non sono in grado di garantire il governo del ciclo economico il che anche uno strumento di garanzia della giustizia sociale in terzo luogo non ci soddisfano perché non sono in grado di garantire competitività al sistema specie in una fase in un momento di accresciuta competitività internazionale
La spinta propulsiva
Della democrazia consociativa quale è stata disegnata dalle istituzioni del quarantotto semmai testata ma vi sono stati dei momenti in cui le istituzioni del quarantotto hanno funzionate a qualcosa sono servite
Ormai esaurita
Il meccanismo assembleare disegnato dalla nostra costituzione non è più in grado di garantire efficaci politiche di distribuzione di benefici a favore di coloro chi è più hanno bisogno
Il welfare all'italiano si è trasformato in un meccanismo perverso che tenda a premiare soprattutto coloro che più hanno se dovessimo descrivere il meccanismo redistributivo potremmo ricorrere a quei film nei quali c'è lo scambio delle banconote una me una per una tutte un'ammenda
E poi alla fine uno dei due si trova con un pacchetto più grosso legittimare
La figura del capo dello Stato con la previsione dell'elezione diretta significa attribuendogli poteri di governo significa creare un centro propulsore effettivo del sistema un centro capace di guidare di svolgere efficaci politiche di indirizzo del Paese
Non dobbiamo nasconderci tuttavia non dobbiamo nasconderci tuttavia che non basta soltanto ricorrere alla formula dell'elezione diretta del capo dello stato per risolvere i grandi problemi occorre anche ridisegnare
I rapporti tra esecutivo e legislativo
Le scelte le tecniche assemblearistica e favorite dal disegno istituzionale vigente
In realtà oggi impediscono un'effettiva politica un effettivo governo della società e mortificano la stessa attività legislativa la legislazione si parcellizza
In piccole scelte la legislazione diventa sempre più legislazione di settore legislativa espropriato della possibilità di progettare e di insieme sia incapace di operare grandi scelte distributive
Il Partito comunista oggi sembra accettare la problematica delle riforme istituzionali sembra gettata alle ortiche quell'accigliata difesa
Delle culture togli attirarne di esaltazione della centralità del Parlamento che aveva fatto Enrico Berlinguer
Il Partito Comunista SISTAN misurando su dei progetti
Progettare
Non significa più fare ingegneria istituzionale non sicuri non significa più volevo violentare uno stato delle cose non significa più attentare alla democrazia
Va apprezzata
La scelta di campo va sicuramente apprezzata
Le intenzioni della progettazione esso comunista solo di andare ad un governo forte quante polemiche abbiamo sentita a proposito del governare forte oggi si fa questa scelta quali le tecniche la proposta dell'onorevole Barbena che sembra avere l'accordo del segretario del Partito comunista Occhetto
Tende a prevede prevede l'elezione diretta del capo del governo e la contestuale elezione del legislativo
Resterebbe in piedi il meccanismo della fiducia al governo tuttavia in caso di governo sfiduciato di mancata fiducia all'esecutivo si avrebbe lo scioglimento delle Assemblee
E quindi nuove elezioni è già un passo avanti tuttavia rimangono alcuni non secondari gli interrogativi
Perché non si vuole con questo progetto intervenire anche sui rapporti tra Governo e Parlamento cioè consentire in modo effettivo
Ad una maggioranza e ad un esecutivo di poter condurre di poter progettare di poter realizzare di poter rendere effettivo un Progetto
Il modello scelto dal partito comunista c'ha una storia
Fu progettato da un gruppo di intellettuali francesi e da di vernice
Alla vigilia della nuova costituzione francese quella Costituzione che fra l'altro ha consentito al compagno Mitterrand di diventare primo presidente socialista del dopoguerra
Al yoga e c'è una situazione strana una strana timore di fronte alle riforme istituzionali io Gianni Statera viviamo in una facoltà piena di intellettuali marxisti questi Siria in
Ma le parole citano gran reazionaria idee Gerhard esistenzialista tedesco e diventato un rivoluzionario Schmitt del giurista del nazismo ce lo citano sempre si ama ghiacciati da questa problematica no
Ci si ferma di fronte al modello francese perché porta l'etichetta di décolleté eccetera un gran conservatore
Ma almeno a differenza di Cinecittà aveva portato fuori la Francia dall'avventura algerina e aveva combattuto il nazismo c'è un singolare atteggiamento degli intellettuali nella cultura comunista che è una stranissima modificazione
Beh in passato
L'atteggiamento tipico della cultura della politica comunista era quello di De Sica
Nel film Miracolo a Milano
Quando un riformista propone qualcosa l'atteggiamento tipico della cultura della politica comunista ettari come come Paolo Stoppa dire più uno
Questa volta di fronte all'epoca di fronte alle riforme istituzionali la scelta sia mi sembra piuttosto quella del meno uno del tirarsi indietro del dire qualcosa ma non voleva accettare dalla logica tutta la logica di una scelta qual è l'obiezione al modello francese in fondo Mitterrand ha dovuto convivere in una fase della sua esperienza di governo con una maggioranza che era diverso sa che non era socialista ma proprio il miracolo del modello francese
Che consente che attribuisce autonomi poteri di governo al presidente ha consentito anche in presenza anche in assenza di una maggioranza a Mitterrand di governare salutiamo
Comunque la fine della stagione delle demonizzazione mi la salutiamo e auspichiamo che la fine della stagione delle del demonizza dazioni debba durare a lungo mai più demonizzazione di mai più sonno della ragione
E credo che per rendere ancor più solenne prevista auspicio di vedere finita l'epoca della demonizzazione sento il dovere di ricordare qui ai compagni una figura di uomo mite
Di un uomo gentile non era un socialista
Era un uomo che praticava tuttavia quella politica Gentile e quella politica gentile che piazza il compagno spirò era un uomo che non accettava il riformismo istituzionale dei socialisti ma era un uomo che tuttavia voleva cambiare le istituzioni qui in Emilia dobbiamo ricordare un non socialista un nostro collega il professor Roberto Ruffilli
Perché il fumo vittima anche del coraggio che egli ha avuto nell'uscire dall'incubo nel non accettare le nostre posizioni ma che del dire comunque che il meccanismo né in cui noi viviamo non funziona
Ho visto in televisione alla celebrazione
Per il compianto professor bacile un'immagine bellissima del compagna Amato aveva dietro uno striscione degli studenti mai più terrorismo uno sci strisce non è bellissimo
Noi dobbiamo auspicare che in tutte le assemblee della sinistra in tutte le manifestazioni in cui c'è tutta la sinistra compaia anche uno striscione con scritto mai più intolleranza
Grazie compagno Marconi
La parola a Giuseppe Tamburrano presidente della Fondazione Nenni
Si prepari Valdo Spini
Qualcuno ha detto
Che il Partito socialista si converte con sessant'anni di ritardo a giustizia a libertà e a Rosselli il cui Socialismo liberale peraltro fu criticato allora da Nenni
E dal marxista ortodosso Saragat
Costo quindi ora che più di sessant'anni prima di Giustizia e Libertà
Videro la luce un periodico ed un'associazione denominati libertà
E giustizia
Che gli storici ad esempio Aldo Romano giudicavano una tappa fondamentale
Nella storia del movimento socialista
E pochi giorni orsono Occhetto
Ha messo nel Pantheon comunista o o come si chiamerà
Insieme con Gramsci Rosselli Gobetti e per la verità Craxi lo ha preceduto di un anno
Libertà e giustizia
Giustizia e libertà
Sono dunque un binomio fondamentale
Nella storia e nel patrimonio del socialismo
Riflettiamo compagni
Sulla crisi
Comunisti
Tra gli incredibili sconvolgimenti del mondo comunista
Bene uno culturale
La sparizione del comunismo come idea forza del nostro mondo
Le idee generali che sopravvivono sono il liberalismo il socialismo le sole che esprimono i valori eterni della libertà individuale della giustizia sociale e della dignità della persona
Il cristianesimo non è un'idea politica è una religione
E quando ha voluto diventare progetto politico ha pasticciato tra liberalismo e socialismo
E quando si è tradotto in partito ha rappresentato sempre e dovunque interessi conservatori o moderato
Resta di straordinaria importanza anche politica i valori le testimonianze il volontariato di quel mondo di fede grande patrimonio per un dialogo costruttivo
Il Manifesto di Marx ed Engels del mille ottocentoquarantotto si apriva compagni lo ricordate con le parole uno spettro si aggira per l'Europa e lo spettro del comunismo
Quasi un secolo e mezzo dopo
Si aggira per l'Europa nuovamente lo spettro del comunismo
Ma questa volta nel significato letterale della parola di apparenza di un defunto
Perché il comunismo è morto compagna lo stanno seppellendo il capo
Del comunismo da una parte e dall'altra i popoli e gli elettori
Ma noi dobbiamo riflettere compagni
Sulle macerie del comunismo non cresce il socialismo democratico bando agli ottimismi
Dalla Polonia al Nicaragua dalla Germania Est dall'Ungheria vedremo domani
Vince nella democrazia
Il comune avversario vincono conservatori e moderati
Perciò noi non possiamo a pagarci della vendetta della storia
Dobbiamo ricostruire
In Italia il partito comunista e anche un patrimonio in cui ci sono errori e settarismo mi ma anche ci sono pure lotte di massa contro le iniquità del sistema
E caduto tra di loro il muro di Berlino ed il nostro interesse che la nuova formazione politica non si esaurisca nel movimentismo
O c'è ciò che è più probabile politicamente non apre il secondo forno di Andreotti
Ma torni sulla via maestra ripudiata nel ventuno per riprendere insieme rinnovati entrambi il cammino interrotto
Questo credo che voglia dire il disgelo tra i due partiti
E questo credo che voglia dire la conferenza programmatica
Altrimenti io non capirei il senso di questa importante assise
Le legittime ambizioni delle tesi
Non possono essere la base del rilancio della collaborazione con la DC
Il disegno non può che essere assai più ambizioso
Potete compagni fra due anni celebreremo il centenario della nascita del Partito socialista un secolo sembra un eternità
Ebbene di questo secolo quasi un terzo lo abbiamo trascorso con la Democrazia Cristiana
Abbiamo fatto insieme così importanti ma io credo che ormai come ha detto Formica si tratta di foglie ingialliti
Questo programma dunque va indirizzato all'intera sinistra
Nel quadro di un riavvicinamento che deve essere cauto e graduale come l'ha proposto Craxi e come mi pare che l'abbia accettato che e come banco di prova le nostre tesi
Della conversione del partito comunista l'ultima conversione compagni ma forse la più difficile come la coda la conversione dalla protesta alla governabilità
E vengo brevemente alla riforma istituzionale
Essa non può essere un'astratta panacea ingegneristiche aiuta i processi politici se ci sono e questi sono in corso adesso compagni
La riforma è necessaria per rendere l'Italia un Paese veramente europeo e in tutti i Paesi europei governi governano cioè decidono
E l'opposizione il potenziale ricambio spesso lo diventa effettivamente
Solo in Italia le maggioranze sono insieme immobili Harris osé e l'opposizione è inchiodata al suo ruolo
Non dipende solo dalla DC
Ma soprattutto dal sistema parlamentare partitocratico proporzionalisti dico che incentiva perenne alla frammentazione ed alimenta il particolarismo dei partiti delle correnti e delle botteghe dei partiti e delle correnti
La grande riforma è necessaria perché nella democrazia che si sta completando che si è completata con la piena legittimazione del partito comunista a livello politico
Siano attivate nella democrazia che si completa al livello istituzionale gli si blocchi e di meccanismi vitali per la democrazia del ricambio e anche in questo noi attingiamo al patrimonio del socialismo e del liberalismo
Una profetica requisitoria contro la proporzionale fu pronunciata da un grande liberale
Luigi Einaudi alla Consulta
E una difesa agguerrita ed appassionata della repubblica presidenziale fu fatta da un grande socialista Calamandrei alla Costituente
La nostra proposta si è affinata dal seminario di tre
Non più l'elezione diretta di un presidente con i poteri attuali ma un presidente con poteri esecutivi
Io preferisco l'elezione diretta del capo del governo lasciando un Presidente della Repubblica con funzione di garante il moderatore
Mai è chiaro che in tutte e due le ipotesi al capo dell'esecutivo come ha detto adesso andò occorre dare poteri reale di decisione lasciando al Parlamento le grandi leggi ed il controllo
Ed è molto importante che Craxi a Pontida abbia chiesto per le regioni maggiori poteri veri contropoteri dal basso
Ma la nostra proposta resta incompleta
Per le leggi elettorali leggo delle tesi solo giusti criteri generali
Bisogna fare una scelta e compagni non la possiamo rimandare alle calende greche
Bisogna fare una scelta quella che meglio attua quei criteri
E tale scelta il sistema uninominale a due turni che concilia il pluralismo insito nel nostro sistema con la semplificazione degli schieramenti l'esigenza della stabilità del governo e della omogeneità della maggioranza col diritto degli elettori di scegliere la maggioranza ed il governo
Votati nella stessa tornata a governo e Parlamento insieme stanno insieme cadono
E se viene a mancare la fiducia tornano davanti agli elettori nella sede naturale
Infine in questo quadro di globalità e lo sottolineo in questo quadro di globalità
Bisogna che noi accettiamo l'elezione diretta del sindaco
Sono idee che hanno fatto strada
Circolano nell'area laica ad esempio Valiani
E l'ostilità pregiudiziale comunista e cadute
Oggi l'avvicinamento è notevole
Nessun'altra
Lasciamo che la legislatura si compia il nostro senso di responsabilità è proverbiale
Ma parliamone discutiamo
Prepariamoci ad altre prospettive prepariamo
Solo un accenno in conclusione i percorsi politici
Attenti compagni alla sirena del governo DC Ricci PSI
Il paragone con la grande coalizione tedesche austriaca non regge
In questo governissimo noi perderemmo il potere di condizionamento e il PC si legittimerebbe più che come partito di governo come stampella di ricambio della Democrazia Cristiana
Dunque a D'Alema che propone che piccine PSI decidano il programma e poi lo presenti dalla DC io direi la sinistra con i laici
Decidano il programma
E poi lo propongono non alla democrazia cristiana
Ma come accade nelle democrazie compiute dall'alternanza ne propongono in piena autonomia reciproca agli elettori
Forlani ci ammonisce amichevolmente che i socialisti hanno perduto voti a influenze quando si sono alleati con il piccino
è vero compagno Forlani ha ragione
Ma Forlani dimentica un particolare decisivo
Se questo percorso unitario sarà imboccato
Per l'ani dimentica che in passato i socialisti hanno portato la loro bandiera sotto gli stendardi del PC
Oggi sono definitivamente ha mai nati e senza un ore gli stendardi del comunismo e sventola un solo vessillo quello socialista e democratico quello nostro
Grazie Tamburrano a parola Valdo Spini sempre pare Giuseppe la Ganga
Care compagne e cari compagni
Io entrerò nel tema che della sessione delle riforme istituzionali ma prima mi sentirei di mandare un duplice messaggio proprio in rapporto a quello che sta avvenendo in queste ore
Il primo messaggio e al popolo lituano
E al rispetto della sua auto determinazione
Il secondo messaggio
E al popolo sovietico
E che la perestrojka non si areni come è successo in Ungheria in Cecoslovacchia ma Possa anche in questa occasione di mostrare rispetto e capacità di intervento rispetta i diritti degli uomini e dei popoli credo che questo sia un messaggio che il nostro congresso da far suonare alto e forte in queste ore difficili i carri armati devono rimanere le caserme e non sferragliare per le vie della capitale lituana
Care compagne
E cari compagni
A Rimini il Partito Socialista presenta un progetto di riforma istituzionale
Ma è un progetto di riforma che ha un segno politico perché è un progetto capace di sbloccare il sistema politico italiano il più bloccato in Europa l'unico sistema che l'Europa non ha mai visto alternanza o alternativa
Se quindi la piattaforma socialista per una grande riforma sofferta in generale alle forze politiche ancor più al Paese
Essa rappresenta un banco di prova in particolare per il partito comunista che ha finalmente dichiarato Dini non avere più pregiudiziali ad affrontare il tema dell'elezione diretta del Presidente della Repubblica
Ed è una posizione che ora oggi noi in questo nuovo clima chiamiamo alla prova dei fatti per dare al Paese un'impressione concreta che una sinistra sia pure articolata e capace di dare una risposta alla crisi istituzionale del Paese
Una riforma istituzionale
Che chiamerei sinteticamente alla francese un po'diversa da quella del compagno Tamburrano è infatti decisiva se si vuol dare in Italia le gambe alla possibilità di alternativa
Creando nel candidato alla Presidenza della Repubblica un punto di sintesi chiaro riconoscibile e giudicabile per l'elettorato
Può nell'articolazione delle forze politiche della sinistra spessa
Non il referendum di Moro segni che conti alla mano abbiamo dimostrato ridarebbe la maggioranza assoluta alla Democrazia Cristiana ma un progetto concreto di democrazia dell'alternanza secondo quella parola che tanto spesso è risuonata
Alla quale dobbiamo dare concretezza
Il presidenzialismo è stato del resto un tema classico
Della tradizione azionista di derivazione lo Seriana invero è stato detto
Fu Piero Calamandrei a sollevare alla Costituente ma con Riccardo Lombardi allora segretario del Partito d'azione a parlarne in quegli anni in un testo che abbiamo revocato nella sua collaborazione di otto un ma sia Calamandrei che Lombardi parlarono allora più di quarant'anni fa di questo tema in una duplice accezione
Da un lato per loro l'elezione diretta del Presidente della Repubblica costituiva l'unico bipartitismo possibile in un'Italia così articolata e frammentata politicamente
Dall'altro molto modernamente e direi molto preveggente mente e si legavano questo tema alla necessità di impedire le degenerazioni del sistema dei partiti che già in nuce e si vedevano all'orizzonte
In altre parole Calamandrei e Lombardi legava il presidenzialismo al tema della riforma della politica cioè al tema della disciplina l'attività politica stessa del suo funzionamento concreto del ruolo che in essa salgono i partiti e singoli cittadini
è un tema quella riforma della politica a cui la tesi accennano ed è credo un dato positivo ed importante
Ma credo che merita di essere ripreso se le tesi credo che abbiano bisogno e meritino di essere discusse io vorrei fare sia pure in dieci minuti alle tesi l'onore di una discussione
Innanzitutto questo Caravà ripreso nei fatti nella pratica proprio questa settimana abbiamo ha portato all'approvazione in Parlamento una legge di iniziativa governativa sulla base dei lavori di un gruppo di studio che abbiamo presieduto per la tutela della regolarità del voto per la lotta ai brogli per la trasparenza delle sette gli elettori una legge che entrerà in vigore già dalle prossime elezioni del sei maggio
Contrasteremo quegli episodi di irregolarità che in alcune aree del Paese hanno messo a repentaglio la fiducia dei cittadini del prestito istituzioni
Contrasteremo anche quella tendenza alla frammentazione
Delle liste del procedimento elettorale
Che ha dato a Roma la prova più eclatante di sé
Se è vero come è vero che a Roma nel novembre abbiamo avuto ventitré liste più di cinquecento candidati ma se ma ben dieci di queste liste tutte insieme non sono riuscite arrivare a totalizzare il due per cento del consenso degli elettori dimostrando così
E non di scelta democratica si trattava
Ma in qualche modo di difficoltà difesa democratica
I fatti dice
Ma più in generale in Parlamento giace da anni una proposta di legge sul tema della riforma del funzionamento e del finanziamento dei partiti politici nel senso della modernità della trasparenza dell'efficienza
Della difesa di interferenze esterne
Una proposta credo che a questo punto meriterebbe di essere dibattuta se è vero come è vero che il Congresso degli Stati Uniti sta dibattendo proprio di questo tema del costo delle campagne elettorali del costo della politica una proposta che merita di essere dibattuta credo anche di fronte ad esperienze concrete
Come quella dei comitati dei garanti sulla trasparenza delle campagne elettorali anche cui sull'esempio americano che credo siano state positivamente accolte dall'opinione pubblica se è vero come la relazione ha detto molto bene che di fronte alla crisi delle ideologie emerge prepotente una richiesta di valori
L'etica nella politica e l'etica nella politica
Acquista al di fuori delle strumentalizzazioni o suo pregnante significato ed affrontare di questi temi e affrontare questi temi può fare del Partito socialista l'artefice anche di questa grande operazione di riformismo del nostro Paese
Riforma delle istituzioni in senso presidenzialista riforma della politica sono infatti due temi che si completano bene pagode che la seconda conferisce alla prima quella necessaria tensione mobilitazione che la rendono più comprensibile e più partecipato
Ma dell'urgenza di queste riforme compagne e compagni sono testimonianza quei fenomeni scollamento di sfiducia che si avvertono nel Paese parlo delle leghe regionali al Nord con le quali ci dovremo confrontare nella prossima campagna elettorale
Ma parlo anche della vicenda di Firenze che va al di là dei do spesso dello al problema locale
A ben guardare nella vicenda fiorentine presente lo stesso elemento di crisi e di preoccupazione nei confronti del cresce la cavità organizzato della droga
Che si è cercato di dirigere contro la legge Martelli e contro gli immigrati occorreva interrompere bloccare questa spirale di violenza
Oggi queste dato fatto oggi occorre costruire come come ha detto con delle belle parole cardinale Piovanelli lavorare perché su questi temi Firenze non si spacchi
Ma tutti insieme bianchi e neri dica no razzismo no dilagare la violenza no lo spaccio della droga è ricorsa su questa un efficiente capacità di coesistenza e di coabitazione
Tutto questo si inquadra in una situazione criminale il paese che è preoccupante
Vedete compagne e compagni i primi due mesi del novanta paragonati con gli analoghi dell'ottantanove
Vedono ancora un incremento degli omicidi volontari da duecentotrentadue a duecentoquarantotto dei tentati omicidi da centosettantacinque a centottantaquattro
Mentre non si assiste a un segnale di inversione di tendenza nello spaccio e il consumo di droga
Occorrono nuove leggi padre quater cominciare per la sulla droga nuovi e più coordinati sforzi da parte le forze di polizia
Un migliore una migliore produttività del sistema della giustizia nello slalom fra i vari gradi di giurisdizione passa spesso la decorrenza dei termini che frustrare i sforzi di magistrati e di poliziotti nell'assicurare alla giustizia nel non far nuocere
Dei pericolosi criminali nella sfida che si è aperta
Nell'attuazione del nuovo codice di procedura penale di cui parlerà da parte sua tra poco credo il compagno Vassalli
Ebbene sappiamo però te in questa azione il prestigio beffa del Governo
E la forza del Governo ed elemento essenziale di questa battaglia e quindi assistiamo con grande preoccupazione vi denunciamo ai fenomeni scollamento che si sono verificati nella situazione politica perché si indeboliscono questa azione
Ma certo occorre anche una mobilitazione diverso nel Paese ma diversa tensione morale io credo che la grande riforma come noi abitiamo sia un elemento di questa mobilitazione e di questa tensione
Vedete care compagne cari compagni chi vi parla è nato e cresciuto nel Fiorentino Circolo Rosselli e quindi di grande soddisfazione vedere lo sviluppo del Psi naturalmente ma anche al di là delle frontiere del sì
Della fortuna del socialismo liberale
Del socialismo delle libertà come dire in senso più attuale se posso discutere su questo con Claudio però che diceva stamattina non il socialismo che comincia dove finiscono le libertà ma il socialismo che promuove le libertà ma il Socialismo liberale di Rosselli branche fornito di una concezione teorica del partito
E cioè la concezione di un partito socialista moderno articolato democratico e pluralista
Secondo l'esempio del vecchio laburismo lo dice nei suoi scritti questa concezione condivise per noi una sfida per portare ulteriormente avanti il nostro nuovo corso
Costruire il partito del moderno riformismo del socialismo liberale significa dare ad un tempo la risposta alla costituente del Partito comunista e al suo tentativo legittimo di concorrenzialità verso il quale dobbiamo sapere reagire adeguatamente
E alla richiesta di una destinazione di una designazioni ma delineazione del fine ultimo L'Unità socialista e al tempo stesso la nostra risposta e quello che può rafforzare la prospettiva l'unità socialista ho finito caro presidente
Ho finito non è colpa mia se mi trovo a parlare a quest'ora dopo che altri credo hanno ben passato i limiti di tempo ma io ho veramente finito
Ecco allora io credo che prendere il socialismo liberale fino in fondo sul serio
E costruire il partito rosse gli hanno è la sfida che abbiamo di fronte a noi otto anni fa un po'più giovani adesso beni così a Rimini come dice Sagra del partito per dare una mano a ricostruire l'unità del sì
E per dare una mano alla sua elaborazione programmatica l'ho fatto
Senza timore delle conseguenze delle scelte che facevo il credo senza ricercarne alcun compenso oggi qui
Da questa tribuna dico un nuovo passo avanti un nuovo passo avanti del nuovo corso un partito del giallista che questa ambizione sappia reggere sulle sue spalle e che sia capace di dare allo slogan del socialismo liberale quelle gambe e quel consenso del Paese che lo porterà alla vittoria come Partito socialista della sinistra italiana
Grazie compagno Spini
La parola al compagno la Ganga sempre pari il compagno Tiraboschi
Compagnie e compagni
Come a Rimini si apre una fase nuova dell'iniziativa socialista politica e in particolare in materia istituzionale
Con la dichiarazione di Pontida di Craxi
Si lega hanno in modo organico e direi aggiungo per la prima volta il rafforzamento dei poteri centrali di governo con una più forte autonomia regionale e locale
Questa appare la migliore risposta alla duplice crisi di uno Stato atte accentratore ma complessivamente inefficiente
E di un sistema autonomistico sempre più evanescente e impoverito nelle capacità di governo il circolo vizioso di un forte centralismo temperato da un notevole grado di inefficienza
Deve essere sostituito dal circolo virtuoso di un forte ed efficace potere di governo centrale
Bilanciato da un Parlamento autorevole ed efficiente e da regioni dotate di maggiori poteri e di maggiore autonomia
Ci spingono in questa direzione innanzitutto ragioni ideali e storiche
Che ci ricollega nuova concezione decentrata e pluralistica del riformismo con il suo socialismo municipale
E alla tradizione democratica risorgimentale con il suo regionalismo non realizzato allora dalle classi dirigenti posto unitaria
Ma la tradizione autonomistica del riformismo si deve rinnovare oggi di fronte all'esigenza di riformare le istituzioni repubblicane
In una visione di naturale equilibrio istituzionale un sistema di autonomie periferiche dotate di ampi poteri
Può e deve costituire l'interlocutore forte di un presidenzialismo dotato di poteri di governo al centro dello Stato
Queste considerazioni istituzionali astratte trovano riscontro assai evidente e attuale
Nel crescente svilupparsi di tensioni autonomistiche e di spinte localistiche che pur assumendo forme e demagogiche e talora contenuti anti sociali e qualche volta persino razzisti corrispondono purtuttavia all'esigenza profondamente sentita di maggiore libertà ai auto-governo per le comunità locali
In questo senso
Si può offrire uno sbocco politico e una prospettiva istituzionale alle se no confuse aspirazioni di quei settori del Paese
Che oggi sembrano attratti da un localismo protestatari io generico ed esasperato soprattutto al Nord e da un pratico Nismo micro corporativo soprattutto al Sud
Che ci fanno prevedere un ulteriore proliferazione di liste di ogni genere il sei e sette di maggio
Ma c'è un ulteriore ragione che ci deve spingere a invertire le attuali tendenze a restituire responsabilità e poteri alla periferia
è l'esigenza di dare maggiore efficienza e competitività ai nostri sistemi regionali e metropolitani in vista della piena integrazione europea
In una economia postindustriale la competitività non si può ricercare soltanto all'interno dei processi produttivi
Ma sempre più nella globalità dei sistemi urbani
Fattori decisivi saranno la facile mobilità la dotazione di infrastrutture le condizioni ambientali le opportunità culturali e del tempo libero un elevato livello dei servizi sociali
Da ciò deriva l'esigenza di alzare di molto la qualità del governo locale la sua capacità di rispondere a queste nuove sfide
Lo sforzo dovrà indirizzarsi in una duplice direzione
Un rilancio degli investimenti infrastrutturali soprattutto nelle metropoli
E un maggiore impegno nel mantenimento e nella valorizzazione di ciò che esiste come diceva il compagno Amato troppo spesso affidato a gestioni pessime che diventano a causa di una evitabile peggioramento dei servizi queste quattro ragioni storico ideali istituzionali politiche ed economiche sono dunque alla base della nostra rinnovata politica di decentramento istituzionale
Che si deve però tradurre in un'azione legislativa e di governo coerente si deve concludere rapidamente l'iter della riforma dell'ordinamento locale
Intesa come un primo passo e non certo come un punto di arrivo
Primo passo ma importante
Che modernizza e semplificare le strutture amministrative e che scoraggia le pratiche consociative trasformisti che e trasversali di cui ancora oggi si parlava il compagno Formica
E in cui si e troppe volte abilità la politica locale
Ma molto altro si deve fare a cominciare da una nuova legge sulla finanza regionale e locale per dare corpo ad una nuova idea di autogoverno fondata anch'
Alle regioni e agli enti locali semplificando e razionalizzando il sistema fiscale
In questa visione va ripensato sulla base dell'esperienza non esaltante di questi primi vent'anni l'ordinamento regionale
Ampliando le competenze fissate nell'articolo centodiciassette della Costituzione e combattendo la tendenza a trasformare le regioni in terminali burocratici privi di capacità di autogoverno
Insieme garantendo un'effettiva autonomia rispetto alla costante ripetuta invadenza del potere centrale anche nelle materia di competenza regionale e locale
Ma la battaglia va condotta anche contrastando le persistenti tendenza la centralizzazione della spessa attraverso il ricorso continuano a legislazioni speciali o di emergenza
E attraverso ad un uso sempre più discutibile del fondo per gli investimenti dell'occupazione
Dobbiamo combattere l'illusione presente anche nella sinistra e anche nel nostro partito
E residuo di una cultura giacobina che la centralizzazione garantisca più del decentramento in termini di efficienza e di equità territoriale e sociale
Questa è sicuramente un'illusione a cui hai me
Hanno troppo spesso contribuito anche comportamento inadeguato di troppi governi locali
Ormai abituati a vivere di lamentele di raccomandazioni di richieste di sussidi del continuo trasferimento di ogni domanda sociale dalla periferia
Fino al governo centrale
è quindi necessario un mutamento culturale
Rispetto al quale un riformismo moderno ispirata ai valori del socialismo liberale e sicuramente più attrezzato e delle vecchie culture comunista contestativa e democristiana assistenziale
Anche su questo terreno d'altra parte misureremo le buone intenzioni del nuovo partito comunista
Ma Clare compagne e compagni misureremo anche noi stessi
Saranno infatti i nostri rigorosi e concreti comportamenti politici e non più declinante e rendite di posizione a garantirci la guida di questa nuova fase politica
In una moderna democrazia
Capace di governare i propri conflitti e il proprio sviluppo avrà un posto importante il ritrovato senso della responsabilità e dell'autogoverno locale
Comunità prospere e civili
Dotate di risorse proprie guidate da governi stabili autorevoli e ispirate a un forte senso della solidarietà sociale e nazionale
Queste la visione che i riformisti moderni socialisti e liberali propongono al Paese a cominciare dal prossimo sei di maggio
Per dare alla nostra repubblica una prospettiva da venire
Campagna Tiraboschi si preparino a me lo ordina il presidente dei senatori socialisti Fabre è il ministro di Grazia e Giustizia Giuliano Vassalli
La mossa esaminando il sistema politico italiano
Si possono fornire molte interpretazioni sul suo funzionamento
Però possiamo il per prepararlo come vogliamo possiamo vederlo sotto più angoli visuali
Ma i suoi io mali con gemiti rimangono
E mi pare difficile negargli e impossibile non vederli
Già nel mille novecentottantadue Norberto Bobbio scriveva
La storia costituzionale della nostra Repubblica si è svolta attraverso un'alternanza continua
L'unica alternanza di cui si possa parlare correttamente
Di crisi di governo spesso molto lunghe ed i governi in carica Sempre molto brevi
Ironicamente Bobbio proseguiva
Nell'uso linguistico corrente la parola crisi riferita alla crisi del governo sembra non avere una connotazione negativa
Come se si dicesse il malato ha avuto fortunatamente una crisi ora sta meglio
Qualcosa di simile accade aggiungeva Bobbio
Ormai per lo scioglimento anticipato delle Camere
Cinque anni sono troppi meglio quattro anzi meglio prego così l'eccezione diventa la regola
Salvo che per la positiva esperienza del governo presieduto da Craxi
A questa situazione noi siamo a stati abituati in questi anni questa situazione siamo nel mille novecentonovanta
Siamo cioè a un punto nel quale e lo voglio sottolineare senza bisogno di drammatizzare
Per cui il sistema politico mostra i segni di una evidente situazione di logoramento di progressivo logoramento
Il Parlamento è sempre più un imbuto nel quale vengono immesse
Centinaia di proposte dei disegni di legge ma dal quale esce poco e niente
Si lavora sempre più lentamente la produzione legislativa è assolutamente inadeguata il rapporto ai bisogni e alla velocità di uno Stato moderno
Devo aggiungere che ha ammesso largamente praticato una sorta di diritto di veto per esempio il diritto di Battle cioè quando si vuole la legislativa in Commissione basta un gruppo per bloccare una legge d'altro lato ed altro l'altro punto di vista la situazione elettorale italiana
è una situazione sostanzialmente bloccata in questi quarantacinque anni De vita repubblicana gli spostamenti elettorali riferiti ai grandi partiti ai grandi numeri non sono mai stati sconvolgenti
L'elettorato italiano continua ad esprimere una configurazione di preferenze politiche e partitiche che non si discosta moltissimo da quella del passato
L'unico dato interessante che bisogna sottolineare che in questi anni c'è stato uno spostamento a sinistra
Oltre un milione di voti si può calcolare sono passati dalla Partito Comunista al Partito socialista
Ma nel complesso le oscillazioni elettorali non sono state di grande consistenza ciò nonostante le vaste trasformazioni sociali i poderosi cambiamenti
Che ci sono stati nel costume e nell'economia in generale nella società italiana
C'è una categoria
Di elettori
Che appartiene a quella di una specie di elettorato che non cambia mai
Alla categoria dei cittadini che hanno espresso una volta una scelta e non cambiano mai
Una identificazione elettorale che rimane stabile nel tempo
E che si configura come una posizione assolutamente di stagnazione
Insomma c'è una situazione di stagnazione del sistema politico e occorre pensare a grandi novità
D'altro lato come ricordava la Ganga cioè la pattizia c'è una mobilità elettorale che rimane
Una
Mobilità che punta alla frammentazione delle forze politiche in una democrazia politica
Come la nostra
Le risposte che stanno dando alcuni settori dell'elettorato sono basate su stati d'animo suo visioni morali sono problemi settoriali parziali sul localismo su spinte centrifughe
La cui capacità di sbriciolamento del sistema politico non può essere sottovalutata e allora il sistema politico italiano non può arrestare eternamente in bilico tra crisi certa e innovazione accennata
Adesso deve imboccare con decisione la via della innovazione come lucidamente ha richiesto da Craxi
Una via che consenta di dare nuova linfa al sistema politico italiano un progetto
Che sappia irrobustire la democrazia
Milan attraverso gli imbrogli di chi vorrebbe cancellare la proporzionale ma attraverso la consegna di poteri decisionali più indiretti nelle mani dei cittadini
Una riforma che fondata sulla elezione diretta del capo dello Stato risponda alla necessità di imprimere dinamismo alla nostra democrazia
Assicurando maggiori responsabilità ai cittadini e a chi dai cittadini direttamente riceve un mandato di governo ecco quindi la necessità imperiosa che è stata richiamata nella relazione di Craxi
Di una innovazione profonda
Quindi una impegno di questa conferenza
Programma di Tadini di ribadire la necessità della grande riforma e infine nella ottima relazione del segretario del partito mi hanno colpito alcune frasi della parte conclusiva del suo della sua relazione ci ricordava Craxi giovedì
C'è capitato altre volte di vedere le nostre ragioni
Dopo una lunga stagione minoritaria avvenire alla ribalta ed affermarsi
Speriamo che la buona sorte si ripeta anche questa volta
La consapevolezza che si tratta di una via obbligata comincia a farsi strada
Craxi giovedì parlava di buona sorte ma ovviamente non si tratta soltanto di buona sorte
Molte delle nostre ragioni delle ragioni del Partito Socialista Italiano hanno guadagnato strada
Si sono affermate perché erano giuste
Perché il segretario del partito ha colto per tempo
In anticipo con coraggio e realismo le necessità e i bisogni della società le necessità del rinnovamento delle istituzioni e della politica
Questo è stato un vero grande punto di forza del socialismo riformista italiano
Queste capacità rimangono oggi il vero grande punto di forza per una prospettiva da debba avvenire per una vittoria del riformismo moderno del socialismo liberale
La parola accompagnò Fabbri presidente
E senatori socialisti compagna Rosania ancora pari al momento rassegnazione soprattutto per l'intervento del compagno Giuliano Vassalli che vi seguirà
Credo compagni e compagne che voi converrete con me quando affermo che la storica vittoria della democrazia che mette radici all'estero al sud
Antica indurci ad una rettifica inerte deve spronare oggi ad uscire dalle secche dell'inconcludenza per promuovere la Rinascente a del nostro sistema politico che oggi e assai vicino al collasso
Nascono da questa decadenza ai partiti di rigetto ed atomizzazione della rappresentanza politica
E nasce anche l'idea aberrante secondo la quale la via d'uscita è il dissolvimento della politica nel mercato
Come entità taumaturgica mente regolatori
Dopo anni di sterili dibattiti la rivitalizzazione istituzionale
Queste ore solo il frutto di un processo politico capace di coinvolgere direttamente i cittadini come titolari primigenio della sovranità spetta allora al Parlamento
Stabilire i modi e le forme anche nuove come il referendum propositivo e come lo sbarramento al cinque per cento di cui nessuno ha parlato e che è indispensabile
I modi e le forme per ricollocare il cittadino al centro
Del gioco democratico
Dandogli anche un potere in più
Quello della scelta del presidente della Repubblica propedeutica alla formazione della dialettica bipartitica fra la coalizione dei progressisti e quella dei conservatori
Ecco allora un buon banco di prova per la revisione comunista
Se i comunisti vogliono confermare che li rapporto gli appianare veramente cominciata che non hanno piuttosto al Gia per gli anni del governo che non sono nostre più insomma un partito antisistema
Debbono concorrere positivamente alla riforma del regolamento per la Camera
E alla correzione del bicameralismo perfettamente ripetitivo
Si tratta di creare le condizioni per l'esercizio di una incisiva
Azione di governo
Vincendo resistenze che annus molto solido se è vero che persino il Presidente del Consiglio in carica nelle sue notare l'Epitome targhe si interroga perplesso
Sull'opportunità del ricorso al voto di fiducia sui decreti legge
Quasi che decretazione d'urgenza e voto di fiducia non posto lo strumenti indispensabili perché si proponga seriamente di governare
L'innovazione istituzionale non è meno necessaria nei rami intermedie passi del sistema
Le Regioni debbano finalmente uscire come abbiamo chiesto a conti va dal cono d'ombra con la riscrittura del patto istituzionale tra potere centrale e potere regionale potere locale
Il primo passo per la sollecita approvazione della riforma delle autonomie locali
Occorre però dar vita ad un nuovo regionalismo attribuendo a alle regioni a statuto ordinario una specialità differenziata proviamo a domandarci compagni amministratori perché non hanno dato i frutti sperati
L'ha spinto non ha dato i frutti sperati in termine di beneficio per i cittadini la spinta autonomistica del settantasei quella incarnata nel mitico decreto seicentosedici
Certo il Parlamento non ha fornito la legge-quadro necessario
Ma la riduzione si spiega
Compiutamente accesi contezza che è stata una riforma in parte sbagliata sbagliata perché voluta più e prima per attrezzare contropotere rispetto al governo e per dar vita al medico contraddica comunità regionale
Piuttosto che per valorizzare realizzando sinergie e spegnendo rivalità quello straordinario patrimonio di vitalità che in Italia è costituito dalle piccole pattuglie da cento e cento città e vallate e comunità locali
Le micro Repubblica elogiate da Russo delle township del New England descritte da Tokio impieghi evocati oggi da Guiducci come unità di base indispensabili
Per ricostruire legami sociali spirito di solidarietà ed efficienza dei servizi
Ma siamo compagni alle leghe
Usurpa attrici anche nel nome
La feccia e le devianze crete Roger del localismo facciamo nostri di valori le virtù nobili tradizioni nelle società locali spesso intrecciate con la storia del socialismo municipale
Anche questo è terreno di confronto con i comunisti del post comunismo
Giacca e con essi dopo il voto di maggio compiuti condivideremmo presumibilmente a responsabilità importanti alla guida di regioni e comuni
Da questi fratelli separati i comunisti postcomunisti ci attendiamo per dimenticare Livorno una trasformazione vera non una cosmesi
Non è un auspicio provocatorio questo se si ricorda che il trasformismo è una costante storica degli italiani
Sia come sia diceva Sciascia divenire altro perse è difficile anche se non impossibile significa anche cambiare le teste per questo stare in che lo sapeva le tagliava al congresso comunista di Bologna c'è stata presentata una sorta di contaminazione sanguinis degli antenati
Un sincretismo ideologico che dette insieme Gramsci e Gobetti don Sturzo e Rosselli a parte l'assenza di Silone di Turati sia lecito osservare che non c'è chiarezza d'una notte in cui tutti i gatti sono bigi
Liberal democrazia e comunismo anche se Gramsci anticomunismo sono termini incompatibili
La sintesi può riguardare solo liberalismo e riformismo socialista
I tortelloni Brad mediani al sugo liberaldemocratico o alla Dahrendorf che qui in Emilia sono ancora presenti sulla tavola continueranno compagni comunisti a risultare oggi indigesti
Ne possiamo chiedere agli elettori
Di avallare il paradosso secondo il quale chi è coinvolto ed è coinvolto nella catastrofe mondiale della propria ideologia dovrebbe trasformare questo naufragio insuccesso giocoso francamente chi ha perso nella storia sarebbe ingiusto che vincesse nelle urne
La stagione della transizione esige la conciliazione tra la necessità di governare il presidente e la costruzione di un futuro migliore
è un'impresa sempre più ardua specialmente per l'immediato visto che essa sembra sia nato un secondo partito democristiano chiusa con il Partito Socialista
Le armi dell'aggressione della devo da Luigi via
Che dire infatti dai professori che definiti si capì della sinistra democristiana
Vorrebbero impartirgli lezioni di etica
Dall'alto della moralità
Di chi trae in inganno il Presidente Spadolini a tutto il Senato per parlare non avendone diritto scrive il Parlamento invocando come ex presidente dei pulmini della corte costituzionale
E ci serve per i voti della maggioranza per fare il presidente di Commissione e di quelli dei comunisti per affossare le leggi della maggioranza e del Governo
Noi siamo compagni non riusciamo a una porta tranquilla forse la sola forza tranquilla oggi in Italia il Paese lo sa denunciamo una porta tranquilla
Vede la turbolenza che abbonda altrove e si rende conto che la stabilità non può reggersi solo sulle nostre spalle
Se poi qualcuno pensa che non siamo rassegnati alla lapidazione al logoramento quotidiano ebbene quel qualcuno ha fatto male i suoi conti
Quanto alla prospettiva d'avvenire la costruzione di una moderna civiltà di governo essa deve maturare non solo nell'evoluzione politica
Ma anche nella coscienza dei cittadini nella elaborazione di chi propone idee pensiero informazione produce cultura
La lunga incubazione del centrosinistra fu aiutata dal laboratorio culturale che allora si raccoglieva attorno al Mondo di Pannunzio Dal Ponte di Calamandrei
Non vediamo ancora nella stampa di oggi strumenti culturali capace di svolgere un'analoga funzione
Ma che è un Pica
Il grande sussulto democratico di cui il Paese ha bisogno presuppone anche la riforma della politica e dei partiti la transizione anche per quanto ci riguarda dal partito burocratico feudali dato dei boschi
Al partito dei cittadini e per i cittadini
Se non dimentichiamo compagni
Nelle istituzioni simili ora no anche migliorando o di uomini state mia sentire dopo invitò da qui al sei maggio guardando bene in casa nostra c'è tempo e modo per contrastare la tendenza ove si è manifestata
Alla stabilizzazione della mediocrità promuovendo la selezione degli amministratori secondo criteri ispirati al primato della qualità e non a quello che l'obbedienza ai tappi
Quanto è accaduto all'Est
Quanto è accaduto all'Est smentisce il teorema della connessione obbligata tra affermazione della democrazia e trionfo della mediocrità
La democrazia si nutriva sempre più di cultura e di scienza
Nuove relazioni fra politica e scienza assicurano anche scelte di ordine etico in quanto sicuramente rivolte al bene comune
Confortati dalla rivoluzione democratica dell'ottantanove
Che smentisce la profezia di Heidegger secondo la quale
Solo un giro potrà salvarci
Noi rinnoviamo qui a Rimini la nostra fiducia nella politica intesa alla maniera di Pertini come sistema di di valori capaci di elevare giorno per giorno la dignità dell'uomo
E di ridurre la sua etero nomi sia e nella possibilità di contribuire a queste alte conquista con un partito che sia sempre più lo strumento attraverso il quale il cittadino attua i diritti e la sovranità che gli appartengono
E arrivino ospiti salta qui
A Rimini e qui dobbiamo a saltare però andare avanti nella prospettiva dell'avvenire
Se Fabio Fabbri una parola a Giuliano Vassalli ministro di grazia e giustizia emigrazione Palestrina che fra l'altro mi dalla Giuliano Vassalli
Campagna abbiamo papà a tempo
Vi ringrazio ma abbiamo i minuti contati
Grazie grazie ma abbiamo il tempo contato
Ora
Grazie a campagne
Compagne e compagni cercherò di inserire questo contenuto intervento sui programmi in materia di giustizia di ordinamento giudiziario nel quadro delle linee
Che il documento di base dedica in un apposito capitolo a questa categoria di problemi
Compare in esso così come un importante passo nel discorso introduttivo del compagno Craxi il problema della crescente diffusione della criminalità
Questo della criminalità è un problema che il nostro partito pose per primo in Italia nelle proprie visioni realistiche programmatiche sin dai congressi nazionali dei primi anni ottanta
E questa crescita pericolosa della criminalità nei suoi aspetti più vari un fatto incontestabile nel nostro come in altri Paesi dell'Occidente
E anche come ora meglio chi viene scoprendo dell'Oriente europeo
Ma sembra potersi dire che al fenomeno si contrappongono in altri Paesi maggiori forze di prevenzione e di repressione rispetto a ciò che avviene nel nostro inoltre il fenomeno mafioso e camorristico più penetrante in Italia almeno per ora che in altri stati europei e perfino appariscente e la conquista di interi territori da parte di alcune forme di criminalità organizzata soprattutto con le estorsioni e con altre illegalità diffusa e minacciose per l'intera convivenza civile
Il terreno per sradicare o almeno contenere questi fenomeni è certamente quello di un efficace azione di polizia anche sotto il profilo della preparazione professionale e dell'ammodernamento delle tecnologie ma neanche il funzionamento della giustizia dall'inizio delle indagini al momento finale della eventuale esecuzione della pena può dirsi estraneo al problema
In materia di giustizia penale le soluzioni programmatica investono essenzialmente tre aspetti
Le previsioni del diritto penale cosiddetto sostanziale incriminazioni e pene
Quelle del diritto processuale indagini preliminari a giudizio quelle del diritto penitenziario sul primo fronte le soluzioni sono in notevole misura chiare ma dire notissima realizzazione sia in relazione al nostro sistema legislativo parlamentare sia per l'interferenza di una molteplicità di interessi e di valutazione
Basta pensare a ciò che è accaduto a ogni qual volta il Parlamento si è voluto Houghton investire della riforma di capitoli dalla parte speciale del codice penale
Vedi i delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione ed erette contro la violenza sessuale
E ciò per non parlare di quanto sta avvenendo intorno alle misure sanzionatorie in materia di detenzione di stupefacenti
Con le tappe tuttora preoccupanti dell'iter della legge antidroga presentata fin dal dicembre mille novecentottantotto
La strada della depenalizzazione dei reati minori trova poi molteplici remore in ideologia che vogliono salvaguardare con il marchio della sanzione penale l'importanza ideale e reale di determinati beni vedi materia fiscale anche quando si tratta di materie e vidi infrazioni minori e puramente formali per cui basterebbero sanzioni amministrative vedi violazioni in materia edilizia ed ambientale violazioni in materia di lavoro
Trova ragioni di lentezza nel lavoro che apposita commissione sta da tempo compiendo sulla selva della legislazione complementare minore formatasi nell'ultimo quarantennio
Prova altre ragioni di ritardo nella fatale lungaggine delle Camere trattandosi di materia riservata costituzionalmente al Parlamento
Sul piano invece della previsione di sanzioni penali per i reati che maggiormente preoccupa non la collettività i singoli il problema non mi appare quello delle pene che sono ingerendo è sufficientemente elevate
Ne è quello delle regole generali di maggior mitezza create nel mille novecentosettantaquattro non le sto a elencare
Su cui è impensabile tornare indietro
Appare piuttosto quello delle nuove regole del processo in materia di libertà personale create nel mille novecentottantotto per i mandati di cattura per la rimessione in libertà
E fin dal mille novecentottantaquattro per la durata della custodia cautelare regole poi recepite dal nuovo codice di procedura penale
Nonché quello delle altre regole del processo concernenti i tempi delle indagini preliminari e più in generale delle fasi precedenti il giudizio
Che sono state volute dalla legge ed è legata alla unanimità del parlamento nella passata legislatura tra cui il codice non ha fatto che uniformarsi
In questo campo qualche cosa abbiamo pure fatto da allora
Sia con il discusso decreto legge sull'allungamento le proroghe in materia di durata della custodia cautelare per i delitti più gravi di criminalità mafiosa
Sia con le proroghe della durata delle indagini preliminari stabilite nelle disposizioni transitorie recentemente modificate venendo incontro alle istanze della magistratura con il ricorso alla speciale normativa accelerata
Di competenza del governo e di una sola commissione interparlamentare ai sensi della legge delega dell'ottantasette ma il problema della insufficienza della magistratura a seguire i termini della giustizia sia penale che civile
Ridotta da tempo quest'ultima a durate irragionevoli che non solo ci sono valse condanne internazionali ricorrenti ma che fanno di per sé è assolutamente inaccettabili
Si potranno risolvere io credo soltanto facendo leva
Su quel reclutamento straordinario peraltro curato controllato scevro dei paventati pericoli che è l'unico conciliabile con situazioni dichiarate di emergenza
Tra le quali invece non si vuole sopperire dalla magistratura associata non da tutta fortunatamente con provvedimenti parimenti di emergenza il che peraltro non significa che non siano in corso di attuazione procedure di accelerazione dei tempi dei concorsi per il reclutamento ordinario anche se è tutto il sistema della nostra pubblica gestione che entra quindi discussione
Come giustamente è stato poi il rilievo in più punti delle tesi della Conferenza di programma di questi giorni di Rimini
Resta infine il nuovo sistema penitenziario
Che con tutta la messa di permessi di Vincenzo e di misure alternative riduttive
Introdotte o potenziate con la legge dell'ottobre ottantasei chiamata legge Gozzini ma voluta anche quella da tutto il parlamento salvo rarissime eccezioni
Rende a molti condannati o condannabili la speranza di poter raggiungere in tempi assai più bravi che per il passato
Ho illecitamente passando per i biglietti di un ancora recente passato non potevano aprirsi la libertà o addirittura l'impunità tutto ciò ha creato e crea allarme in alcuni settori della pubblica opinione
Tuttavia non è possibile pensare a una modificazione della legge suddetta nei suoi punti cruciali che il Parlamento considera ancora autentica con queste
Mentre invece sia venuto provvedendo e in parte già lo si è fatto con la recentissima legislazione antimafia ha puntualizzato Fioroni di discipline dirette a rendere meno facili gli abusi di quelle innovazioni
Ma la lotta contro la criminalità ripeto Egidio soprattutto una maggiore forza di penetrazione della polizia in determinati territori in alcuni gangli vitali delle cosche
E anche a tal fine sono di sostegno le norme antimafia recentemente divenuto legge contro i riciclaggi negli impieghi di denaro proveniente da attività delittuose
Così come lo saranno altre norme attualmente già preparate dal ministero del Tesoro
Anche in questo campo in generale il partito socialista deve continuare a saper reggere il confronto con il proprio programma di oggi e dicembre
Tutela della collettività minacciata e delle vittime individuali dei delitti e garanzia dei diritti delle parti nel processo penale e del condannato in un regime penitenziario moderno ed umano
Ma il problema della giustizia come in tanti altri campi della nostra vita collettiva anche un problema di mezzi di organizzazione di struttura
Anche in questo settore come in altri il nostro sistema istituzionale è spaventosamente arretrato
A chi voglia fronteggiare esigenze anche minime si frappongono ostacoli senza fine sia in sede di coordinamento tra le varie amministrazioni sia in materia di utilizzazione delle risorse
Non è questa la sede per raccontare ne mancherebbe comunque il tempo per raccontare tutta una serie di episodi che potrebbero apparire incredibili e che incredibile sono per altri Paesi moderni il numero delle amministrazioni implicati in ogni singolo provvedimento anche il più modesto
è pari soltanto al numero che qualche volta rasenta il ridicolo delle commissioni parlamentari che debbono sia pure in baite consultiva essere interpellate in due rami del Parlamento
Alla giustizia nessuna specificità viene riconosciuta
E quelle rare volte in cui questa specificità cercato di farsi avanti è stata duramente osteggiata
Il nome di criteri generali di dubbio valore e di ancor più dubbio risultato basterebbe pensare alla famosa mobilità e a quello che ha in concreto purtroppo il funzionamento dei pur sacrosanti uffici di collocamento
Come si potrà seriamente pensare di sopperire alle conclamate carente di personale amministrativo della giustizia in tutta Italia
Che rendono invivibile la nostra vita ministeriale al pari delle lamentele per la carenza di magistrati cioè non si addiverrà albergo dato che a discipline che impongono
Come l'articolo quattro della legge duecentocinquantaquattro dell'ottantotto a tutte le amministrazioni il divieto di concorsi di reclutamento fino al completamento delle procedure d'inquadramento del personale nei profili professionali
E come si fa a non deplorare anche se è un ritornello di anni gli ultimi decenni la scarsità di stanziamenti a favore della giustizia mentre partono ed una Giunta di prigione per far fronte all'indispensabile
Una sola cifra per dare la misura dell'esistente i mille cinquecento ufficiali giudiziari altrettante aiutanti ufficiali giudiziari e il mille novecento appartenenti agli uffici mesti e notificazioni sono i dati che si riferiscono a tutta l'Italia
Corrispondono esattamente agli organici dell'anno mille novecentocinquantanove
Eppure da allora non è stato c.t. seguirci di leggi che ampliavano i diritti soggettivi oggetto di controversia dinanzi all'autorità giudiziaria ordinaria
E di leggi che in ogni altro campo ampliavano giustamente le garanzie nel processo e con queste gli adempimenti relativi ma a parte le deroghe motivate dalle urgenze tutta una vecchia ruggine tra struttura anche qui che deve essere riveduta
E il costo di tale revisione sarà molto minore di quello di altri corpi che si pagano cento da corrispondenti utilità
Di natura realmente collettiva scusate quindi questo pur rapido accenno a problemi particolari si tratta dei cosiddetti provvedimenti ferventi fervente all'amministrazione della giustizia
Mike inseriscono nelle tesi della conferenza programmatica sotto il profilo della necessità di profonde riforme di tutta la gestione statale
Mi sembrerebbe d'altra parte gli inutili modesto
Parlare ancora una volta dell'alto livello di leggi sostanziali e processuali che il partito ha portato a termine o quasi al termine in questa legislatura
Sia pure con il concorso ad altri partiti antimafia antidroga delega per l'attuazione di fondamentali direttive comunitarie
Patrocino dei non abbienti processo penale e soprattutto processo civile dove il lavoro di alcuni nostri parlamentari è stato veramente egregio
E per il quale speriamo si giunga rapidamente a termine in questa stessa legislatura per alleviare i gravi problemi della carenza di giustizia e al tempo stesso per avere una giustizia più vera e più giusta
Ristagnano invece ancora i numerosi provvedimenti relativi alla riforma dell'ordinamento giudiziario
Pur promossi o appoggiati dal governo in questi anni
Responsabilità disciplinare e incompatibilità dei magistrati
Magistrati fuori ruolo incaricato giudiziari temporaneità degli incarichi direttivi consigli giudiziari e quant'altro pensate che tutto questo materiale
Attende da venti mesi dico venti mesi la Commissione della Camera terminato i propri lavori nel luglio ottantotto di poter essere portato in aula
E dopo dovrebbe ancora passare per l'altro ramo del Parlamento
Quando mai si arriverà di questo passo a una definizione di riforme da più parti conclamate e delle quali periodicamente ci si riempie la bocca
Figurate dei quando si dovesse trattare come giustamente propongono le tesi di una riforma attinente al reclutamento e alla carriera dei magistrati
O anche soltanto di una riforma del Consiglio superiore della magistratura e forse dello stesso ministero della giustizia
Bene ha detto tra l'altro ieri l'altro ieri sera a Bettino Craxi a proposito del CSM che esso esigerebbe una buona riforma che non si fa
E invece essa è necessaria sotto più profili
Non solo per contenere validità legale vocazione legislativa di quel consesso giustamente frenata tre giorni addietro dal capo dello Stato
Questo è il vero e più profondo e duraturo significato del messaggio e invece taluno erroneamente recepisce accentuando la sua mera occasione ma suoneria e diritto di associazione
Ma anche per permetterne un migliore funzionamento nei suoi compiti di alta amministrazione e un più coerente rapporto con le altre amministrazioni e qui a proposito di questa carenza di questo inconcepibile pezze il discorso ritorna al nostro incerto procedere politico al nostro vetusto a procedere parlamentare
Temi sui quali la relazione Craxi sia efficacemente a ciò fermata
Voi con riferimento alla necessità di superare il bicameralismo ripetitivo attuale
Vuoi con riferimento alla non meno indispensabile delegificazione voi su altri aspetti ancora
Senza queste ed altre riforme istituzionali ogni sforzo anche generosamente impegnato finirà per restare improduttivo e vanno nel campo della giustizia come in altri campi dispiace soltanto ma per il mercato non è stato e non è motivo di stupore
Vedere che le resistenze a talune riforme al progresso non vengono soltanto dal forte tradizionalmente conservatrici ma anche e soprattutto dal partito comunista e da certe sue avversioni dure a morire
Ma il nostro partito continuerà ad andare avanti sia nelle proposte riformatrici sia negli sforzi concreti per una loro attuazione
Grazie Giuliano Vassalli
La parola appare Spello no si prepari Scarpetti
Ma dopo un doveroso ringraziamento a tutti quelli che sono rimasti ancora da scontare
Vorrei
Per così poco
Vorrei fare un riferimento al passato come hanno fatto tanti però ha un passato che di ieri
Ma voi vi ricordate lo scenario politico italiano un mese fa
Vi ricordate la rottura della democrazia cristiana tramite De Mita
La preparazione del congresso del Partito Comunista Italiano
In chiave quasi antisocialista vi ricordate le iniziative elettorali di Marco Pannella
Vi ricordate gli strali contro i socialisti di Giorgio la Malfa di Torriglia
Potremmo dire
Che la preparazione dei due forni di andreottiana memoria
Era praticamente è arrivata alla conclusione
Il forno socialista era un forno da cui comperava il pane Andreotti e Forlani e il forno comunista era il forno
La cui si apprestavano a comperare il pane la sinistra democristiana De Mita ed altri
La morte di Sandro Pertini per i socialisti probabilmente verrà ricordata non soltanto per la scomparsa di un grande compagno
Ma perché Bettino Craxi convoca la direzione del partito per la commemorazione di Sandro
E noi ci troviamo improvvisamente che la direzione del partito
Un omaggio non previsto la partecipazione del presidente del Senato Spadolini
Alla commemorazione di Sandro Pertini
In quella direzione erano presenti i due primi presidenti larici e socialisti della storia del Parlamento repubblicano
Quel giorno è cambiata la politica italiana
Soltanto perché Craxi ha detto
E ha ricordato che per fine lo aveva sollecitato a seguire
Con Sam pre maggiore attenzione e interesse il processo in corso
Nel Partito Comunista Italiano
Pensate per un attimo quanto è cambiata la situazione politica
In questi venti giorni
Siamo passati attraverso il congresso del Partito comunista
Che non è stato più un congresso verso i socialisti che semmai è stato un congresso che affrontava i loro problemi interni
E poi ha affrontato il problema del rapporto del collegamento con l'odiato Craxi con quel partito è quell'uomo politico che sembrava essere il punto di attacco di tutta la tematica interna al congresso comunista
Pensate un attimo quanto sia assente la tematica democristiana da questa conferenza di Rimini
Di stiamo formica diceva che il governo e le presidenze democristiane sono come foglie ingiallite che cadono
Li stiamo prendendo per fame
Avevano preparato due forni da cui comperare il pane i forni si sono chiusi pane per la DC sembra non esserci ha fatto nei prossimi anni
E questa conferenza
Regista probabilmente in uno scenario nemmeno tradizionalmente socialista interna dove tradizionalmente la tematica cui siamo stati abituati ad affrontare anche la scenografia
Scalfari diceva di trovarsi di fronte ad un Craxi nuovo
La realtà che si trovano di fronte a un partito socialista che inserisce nella politica italiana un elemento di grande novità
E come sempre un elemento di autentico movimento nella politica italiana
Certo non siamo in grado di sapere i tempi e i modi in cui uno schieramento progressista potrà verificarsi in Italia
Ma il discorso di Craxi in questa conferenza il contributo di Martelli di formica di tanti altri compagni
Non sono un discorso lanciato non soltanto al partito comunista o quello che sarà domani il Partito Comunista ma allo schieramento progressista quanto di democratica e progressista insiste in questo Paese
Probabilmente la relazione di Craxi andava troppo larga rispetto alla dimensione di questo nostro partito
Però si è messo in moto qualcosa di diverso
E badate ancora una volta Craxi diventa l'elemento di movimento della politica italiana
E ancora una volta e vorrei precisare questa tematica il Partito socialista arriva alle grandi scelte con il massimo di unità interna
Gli altri partiti quando modificano sia pure parzialmente la loro politica si spaccano il si rompono
Grazie ancora una volta modifica la politica del partito socialista e lo fa portando tutto il partito alla unanimità sulla nuova politica
Ogni tanto qualcuno ci dice che non ci sono le correnti perché Craxi è troppo duro
Ma in questo partito le correnti ci possono essere quando vogliamo
La realtà è che per fare una corrente ci vuole uno spazio politico ci vuole un motivo politico
E questo non c'è
Perché sulla relazione di grazie sulla nuova politica il partito e tutto d'accordo leggevo
Qualche compagno forse esagera nel rivendicare la giustezza di alcune posizioni nel ricacciare molte volte la nella bocca dei comunisti alcune cose che i comunisti hanno detto a noi nell'arco di questi anni
Qualcuno vorrebbe procedere con maggiore accelerazione ma non ho sentito nessuno
Che si permettesse per esempio di dire per il caffè si presentava molto ma molto meglio della ipotesi lo schieramento progressista nella società italiana
Che fine ha fatto il tassa non ne parla più nessuno
Qualcuno ha pensato che fosse possibile rende il Partito socialista un qualcosa di isolato
Persino Andreotti col sabato attentato nella sua voracità di andare a comperare il pane non solo da Craxi ma anche da Occhetto quando ha proposto il governo DC PCI PSI
Nell'arco di mezza giornata è cambiata la politica italiana è questa conferenza di Rimini probabilmente diventa il punto di riferimento di quanto di nuovo si avrà in questo Paese nei prossimi anni
Certo non bisogna avere fretta
Queste sono cose che si costruiscono con molta calma ecco molto approfondimento
Però il fatto di sapere come tutti noi sappiamo che stiamo voltando pagina e che nei prossimi mesi o nei prossimi anni ma non in tanti anni lo schieramento progressista potrà prendere piede
Il fatto di aver fatto passare la tesi che non esiste un problema di rinnovamento del progressismo se insieme a questo non c'è un discorso serio di rinnovamento istituzionale
Il fatto di aver fatto passare la tesi che l'unità socialista non è una provocazione nei riguardi dei comunisti poteva esserlo finché i comunisti erano comunisti ma nel momento in cui non lo non lo sono si avviano a non esserlo più
E nel momento in cui chiedono l'adesione all'Internazionale socialista sono unità socialista poi impedire che nell'ambito della sinistra italiana continua a permanere
La guerra tra le varie posizioni politiche
Lo schieramento elettorale il consenso da ricercare a danno del vicino
Ed allora lo schieramento progressista deve andare di pari passo con il discorso dell'unità socialista e quindi la precisazione di alcune tematiche più ben messe più puntuali l'accettazione da parte degli altri partiti che fino a ieri le hanno rifiutate
Fanno di questo partito non è il partito che pretendeva egemonia e che non avrai non vorrà
Ma il partito che certamente da tredici quattordici anni a questa parte è stato un autentico elemento di movimento e noi dobbiamo essere orgogliosi di questo tenete presente che forse questa conferenza di Rimini è stata accettata meglio fuori che dentro meglio fuori che dei e probabilmente perché questo partito molte volte si adagia alla staticità
Si preferisce vivere alla giornata molte volte però per federazioni passiamo il tempo a discutere a cambiare le maggioranze per problemi che troppe volte hanno poco a che vedere con lo sviluppo della politica
è però la politica è ritornata ritornata con grande violenza e attenzione ad un fatto dei frontale elemento di grande positività che consiste nel fatto che non abbiamo bisogno di correnti per far passare una linea c'è la domanda che ci dobbiamo fare se poi rispetto a questo nuovo ruolo che avremo nella società italiana il nostro gruppo dirigente a tutti i livelli dal nazionale al locale dalla direzione del partito
Al comitato direttivo della più piccola sezione è un gruppo dirigente in grado e all'altezza di essere un punto di riferimento degli elementi di novità
Attenzione perché è cambiato anche il ruolo del Partito socialista siamo stati un partito assediato ad insultato in questi dieci anni apporto ha ragione più a torto che a ragione però siamo stati un partito assediato
E ci siamo anche formati ciascuno di noi per la replica alle accuse
Da domani non siamo più un partito assediato siamo un partito che ha l'orgoglio di aver messo in modo nuovamente la politica in Italia siamo il partito che dovrà far misurare gli altri sulle idee sui progetti e sugli elementi di aggregazione
E quindi siamo un partito che deve necessariamente cambiare Paolino
Lo ha cambiato Craxi e lo dobbiamo necessariamente cambiare anche noi
E se qualcuno non volesse comprenderlo ci sarà la necessità di cambiare in qualche cosa siamo costretti a cambiare perché noi stessi abbiamo voluto il cambiamento ecco perché questa conferenza di Rimini diventa un elemento di grandissimo interesse
Non so io credo che tutti ci siamo resi conto di questo ma in Italia la politica sta cambiando radicalmente
Non sappiamo bene cosa si aspetterà il l'otto maggio o cosa tra un anno o due ma una cosa è certa ancora una volta i socialisti
Hanno avuto l'onere e l'orgoglio di progettare qualcosa di nuovo su questi elementi di novità cambieranno gli altri per forza cambieremo noi
E alla fine ma non tanto lontano probabilmente potremmo dire a noi stessi di aver fatto un gran bene alla Paese e alla sinistra italiana
Caro secondo
Giorgio molto bene Giorgio Cannì
Chi si apre
E compagni
Si sta finalmente delineando è proprio su un terreno che fino a ieri ha diviso la sinistra italiana quello delle riforme istituzionali una fa con dà possibilità di incontro nome esiste più la versione comunista all'ipotesi
Presidenziale socialista e non c'è più da parte nostra quella timore rispetto ad ipotesi di modifica delle leggi elettorale che abbiamo avuto per tanto tempo anzi oggi
E proprio il combinato disposto di un governo espresso direttamente dai cittadini
Attraverso il suo leader di un Parlamento che in qualche modo attraverso nuove leggi elettorali sia indotto ad esprimere una maggioranza presidenziale
Di Regioni e autonomie locali con poteri maggiori e decentrati che si sta rivelando un'ipotesi in grado di coagulare anziché dividere
Un'ipotesi che può consentire l'avvio in Italia del ricambio politico e della democrazia dell'alternanza
Certo non bastano le ingegnerie istituzionali a far marciare la storia ma quando la storia si mette a correre come in questi ultimi mesi
Le istituzioni se non le sia giusta rischiano di crollare ci addosso
Essi hanno sbagliato i comunisti ancora qualche settimana fa ad ostacolare la riforma delle autonomie locali nella speranza di far passare qualche modifica elettorale attraverso emendamenti con maggioranze occasionali coperte dal voto segreto
Sbagli eremo tutti insieme se non imbarcarsi mo'la via maestra della riforma dello Stato politico per dar vita ad una democrazia governante anche perché i socialisti non hanno più bisogno di difendere il proprio potere di interdizione con la relativa rendita di posizione che rischierebbe comunque di ridursi e forse annullarsi
Bisogna invece lavorare per un nuovo potere di costruzione costruzione dell'unità socialista accerto ma senza gli alibi che una formula così impegnativa ci potrebbe offrire se la parola alternativa rischia di spaventare usiamo pure la formula più attenuata del ricambio politico ma una cosa è certa senza voler dar vita nessun a novembre
Così come Andreotti lo ha definito quasi mezzo secolo di dominio democristiano sul governo è un periodo un po'troppo lungo cerchiamo di non allungarlo ancora
E allora i comunisti o i post comunisti faranno bene a non perdere troppo tempo per definire il nome della cosa perché il nome c'è già e la cosa anche sono il socialismo democratico riformista il socialismo liberale giustamente richiamato proprio quando si deve guardare ai nuovi compiti che la società ci presenta pare compagne e cari compagni
I giornali
Sono stati unanimi nel rimarcare
Rispetto alla introduzione a questa conferenza programmatica del compagno Craxi la pacatezza dei toni
L'assenza di asprezze di quelle frecciate a destra e a manca che connotano l'alter-ego del nostro segretario quando veste i panni o meglio quando inforca la penna di Ghino di tacco
Ci sono state certo tirate d'orecchie al Governo Andreotti ma senza fare intravvedere traumatiche e prese di distanza a tempi brevi
Ci sono stati i richiami alle persistenti contraddizioni comuniste
Ma con uno spirito tutto sommato da padre di famiglia che guarda al figliuolo un po'discolo che deve dare un esame importante e che non studia a sufficienza
Sarà forse perché la rocca di Radicofani fallire lontana e perché poco distante da qui c'è invece il castello di Gradara
Se siamo noi Paolo bisognerebbe definire l'identità di Francesca
E devo dire che io faccio parte di coloro che mi sembrano peraltro numerosi
In questo dibattito che alla prudenza di formali alla immarcescibile Italia Andreotti preferiscono il coraggio magari ancora un po'pasticciato di Occhetto
Quell'Occhetto che da Madrid che ci ha mandato in questi giorni un messaggio invito i compagni socialisti a rintracciare la loro ricerca programmatica con la nostra fase costituente
Ebbene compagni
Una proposta concreta
Dopo le elezioni di maggio perché non prendere noi una iniziativa per accelerare i tempi pur con tutta la chiarezza necessaria perché non promuovere noi di una costituente non quella pure importante per la nuova forza politica che consentirà ai comunisti di non essere più tali Maura costituente di una Federazione della sinistra riformista per avere un tavolo permanente di confronto sulle cose da fare sulle riforme da realizzare una costituente che serva nelle forme e nei modi che si riveleranno praticabili a dar vita a quell'unità socialista che la storia ci impone di cui il Paese ha bisogno ma che non possiamo pensare arrivi da solo a risolvere tutto senza un nostro impegno attivo
L'impegno di chi ha l'orgoglio e la consapevolezza di a vere prima di altri fatto le scelte giuste ma che non deve però trarne motivo di arroganza
Se il figliol prodigo sta cercando a fatica la porta della casa paterna
Non è credo il caso di sgozzare vitelli per festeggiarlo ma credo anche che si debba almeno lasciare la porta socchiusa per poter riprendere un discorso che riguarda il futuro
La parola al compagno alla Pergola
Si prepari Giovanni no non è
Compagnie e compagni
La grande riforma è una tesi centrale del nostro programma
Occorre un nuovo assetto delle istituzioni per governare il Paese trasformare la società
Rimediare alle inefficienza e le disfunzioni del sistema decisionale
Che sono sotto gli occhi di tutti significa aprire la via di ogni altra riforma
Che a noi preme come socialista
Ma il buongoverno in democrazia
O almeno dovrebbe essere una priorità per tutti i partiti
Vedremo se lo sarà
La proposta istituzionale intanto avanzata dal si descritta nel programma
Elezione diretta del capo dello Stato
Al quale si è affidata anche la guida del governo
Investitura popolare dunque del capo dell'esecutivo
Come il compagno Craxi ha in più occasioni spiegato e una chiara e convincente risposta al problema della stabilità e dell'efficienza della democrazia
Prevediamo accolta in molti paesi che vantano una solida e progredita civiltà politica
Quali vantaggi potremmo attenderci se riuscissimo a introdurre un tale tipo di governo anche in Italia
Anzitutto con l'esercizio della sovranità popolare che diviene concreto ed effettivo
Dove il capo dell'esecutivo e eletto dal popolo
Ciascun votante e in grado di influire sulla scelta di chi guida il Paese
Il cittadino cessa di essere ignaro spettatore
Dei misteri della politica
La formazione del governo è fatta dipendere una volta per tutte dall'esito della consultazione popolare
Il sistema non è più immediato dai partiti che mantengono tuttavia la funzione di designare i candidati e disimpegnare i loro indispensabili servizi per il funzionamento del sistema democratico
Ma è il sistema che forma i partiti
E non i partiti che formano il sistema
A ciò si aggiunge che l'elezione diretta del capo dell'esecutivo non può avvenire altro che ha maggioranza e la logica maggioritaria conduce le forze politiche ad allinearsi necessariamente su due lati di uno stesso spartiacque
Giunge così il momento della competizione e della possibile rotazione al potere di due schieramenti alternativi
Naturalmente questo bipolarismo caratteristico della democrazia maggioritaria
Non può funzionare correttamente senza la maturazione
Prima della maturazione di due forze politiche che devono l'una e l'altra competere e acquistare la compattezza indispensabile per esprimere un solo candidato alla guida del Paese
Discorso concerne in particolare come è stato detto da molti compagni versante della sinistra
Se l'evoluzione in corso del Partito comunista significa una franca e piena confluenza nel socialismo di stampo riformiste occidentale
La proposta istituzionale del Psi e quella che può dischiudere concretamente per la prima volta la prospettiva di una sinistra di governo una sinistra un'Italia dietro a uno spesso candidato sarebbe la risposta non solo ad un problema di schieramento politico di sviluppo il consolidamento dell'aria progressista
Ma appunto la soluzione di un problema istituzionale
Tuttora aperto
E però sempre meno giustifica
Sarebbe la strada maestra per convertire in una democrazia governante del nostro sistema che ha fin qui operato nello schema necessitato della coalizione tra il partito di maggioranza relativa sempre lo stesso in oltre quaranta anni di Repubblica ed altre forze politiche
Ed è questo il primo passo decisivo avverso all'andamento fisiologico di una democrazia di tipo occidentale
Vi è di più
Il sistema questa credibilità e coerenza
Tanto più in quanto comprime in margini di mediazione di compromessi storici o pur no
Di coalizione dei partiti che non risultino da una comunanza di Programme scelte sbagliata e suggellata
Dal corpo elettorale
Il potere passa dove dovrebbe secondo i principi di un sano autentico costituzionalismo risiede e cioè nelle istituzioni ecco perché
Per conferire efficienza la forma di governo non basta
Come taluno ritiene la semplice modifica della legge elettorale
Quale potrebbe aversi con il passaggio dalla proporzionale criterio maggioranza maggioritario senza toccare il vigente assetto delle istituzioni
Terzo la disciplina del sistema di voto importante perché delimita il campo dei partiti in lizza
Ma il bipartitismo inglese per fare l'esempio meglio noto dell'efficienza di un regime parlamentare ancorato al sistema maggioritario non sarebbe quello che esso è se non si fosse voluto in un regime del primo ministro che il presidenzialismo e la molo Croazia più potente del mondo occidentale
Per via di tutti i poteri riservati al capo del governo non ultimo quello di dirigere la maggioranza delle Camere
L'investitura popolare
Dirette del Capo dello Stato come la proponiamo e concepiamo e già una risposta maggioritaria al problema della consultazione popolare
Con la quale il sistema elettorale delle Camere può essere opportunamente coordinata
Non è solo comunque il ruolo dell'esecutivo
Ma quello delle istituzioni in generale che uscirebbe rafforzato dalla riforma proposta dal Psi
La repubblica presidenziale o altra analoga forma di governo esige del resto l'equilibrio prima ancora forse che la separazione dei poteri
L'autorità del presidente dei Gitti Mato dell'investitura popolare deve trovare il suo contrappeso nella pienezza del potere del Parlamento
Arbitro di bocciare o varare il programma del governo
Nel potenziamento in una più moderna concezione dell'autonomia delle regioni
Ciascun potere ciascun centro di autorità
Guadagna quindi del rispettivo ambito di attribuzioni capacità di decisione scioltezza operativa
Quest'altro obiettivo infatti esso pure al centro del nostro programma ed imposto anche dalla necessità di misurarsi con la sfida dell'integrazione sovranazionale
Dalla complessità e tempestività delle scelte connesse con l'organizzazione del mercato unico
Che reclama un'efficienza e toccano si livello nazionale
Sia quello delle regioni specialmente in relazione alle aree depresse al Mezzogiorno e le isole oggi relegate alla neglette inerte periferia del sistema comunitario
Da dimensione europea Istica del regionalismo il migliore antidoto alle tentazioni del localismo fuorviante ed ostile
Assenso di solidarietà
Nei confronti della società mobile progredita se non sia col crollo delle barriere
Ne parlava giustamente allaga
Compagni
La nostra proposta è improntata a quella moderna visione del riformismo
Che il socialismo liberale
All'epoca della Costituente fu infatti un grande giurista interprete del liberalsocialismo com'è stato ricordato da Tamburrano e Spini Piero Calamandrei
A rilevare la qualità e il valore della repubblica presidenziale
Il mio Dio iroso tutto aveva destato in larghe cerchi e della sinistra un ammirato interesse per la democrazia presidenziale di tipo statunitense
Il sistema aveva funzionato nella morsa della crisi e salvato lo Stato liberale mentre in Europa delega dia cavano i regimi totalitari
Di lì a poco il grande indimenticato esperimento laburista in Gran Bretagna avrebbe inaugurato le conquiste dello stato sociale sull'Arda scale
Nei Paesi anglosassoni di un ciclo ininterrotto della rivoluzione democratica
Che risale agli albori del costituzionalismo
E fa verso la successiva evoluzione del sistema di governo e la mano grazie al vertice dell'esecutivo il risvolto di una moderna robusta democrazia Dimas
Un'altra importante e suggestiva bene dell'ingegneria istituzionale del riformismo e quella del socialismo continentale
Leon Blum
Il nostro grande
Il riformismo
Prefigurava l'assetto costituzionale che doveva sorgere dopo la guerra al posto delle sconnesse crolla anche istituzioni dello Stato borghese
Elezione
Diretta del Presidente della Repubblica
Divenuto capo dell'esecutivo
Separazione dei poteri
Federalismo
Integrazione sovranazionale dell'economia dei mercati
è una felice
Logico
Terrò veggente intuizione delle forme istituzionali che dovevano prendere corpo in Francia in euro
Una pagina pienamente attuale
Della storia delle idee socialiste
Altre pagine sono invece in certi un tempo si dice
Massima visti confidano che le sovrastrutture dello stato borghese
Si sciolgano accomuna cialda nell'acqua frizzante della società senza classi
I riformisti stanno dal canto loro
Sotto qualsiasi cielo istituzionale in cui la giustizia sociale può venire in soccorso un passo alla volta alla libertà politica gli uni e gli altri giungono da sponde opposte congedare come irrilevanti i problemi dello Stato
Oggi non è così
Non si può progettare il futuro senza guardare all'uomo e al suo governo
La nostra proposta istituzionale come disegnata da Giuliano Amato
E infatti il progetto di una nuova società
Il punto centrale è in questo senso il ripudio dell'assemblearismo che sarebbe incompatibile con la democrazia maggioritaria da noi proposto andò lo ha messo giustamente in luce il regime assembleare era caro alla sinistra di ieri sera caro anche ai riformisti
In teoria si tratta di una forma ora radicale di democrazia
Sappiamo però commesso abbia funzionato concrete nei
E divenuto l'assemblearismo di veicolo dell'indistinzione dei ruoli fra maggioranza e opposizione
Di una mini di un organismo capillare
Nel quale sta all'egemonia del partito principe
La tesi di grande
La sua invasione della Società
E l'erosione di ogni sfera di autonomia di tutte le aree di autonomia
E sono fatte passare sotto il rullo compressore di strutture formate da occupate dei partiti politici
Sempre con lo stesso stampo assemblee
La nostra proposta è quella
Di restituire i poteri dell'istituto
Liberare la Società delle organici Stinche
E invadente ubiquità dei partiti
Battiato e sostanza da libertà individuale
Eliminare insomma i residui dell'Europa dell'Est
Che come ieri diceva con molta efficacia
Ugo Intini continuano a permanere in Italia
Il muro di Berlino è crollato
E l'Europa intera e percorsa dal soffio vivificante della civiltà occidentale
Noi vogliamo leggere questo segno detto ecco il senso dalla nostra proposte istituzionali
Grazie compagno all'accanto a
Accompagna no si prepari campagna abbiamo
Compagni e compagne
Credo che non sa di non esagerare se dico
Ai pochi intimi le statine a una fino a quest'ora i compagni del servizio d'ordine
E poi magari giorno potranno ripetere a casa compagnie che incontrano
E siamo giunti alla prima generale verifica della storia moderna
Della società e degli ordinamenti del pensiero politico così come si sono sviluppati nel corso di questa secco
Si è generato uno scenario nuovo prodotto dei grandi rivolgimenti ancora in atto nell'Est ma ancor prima dal passaggio graduale dalla Società semplice alla società complessa
In esso il corpo sociale non vide più come movimento generale più uniforme di massa
Ma si compone delle nuove soggettività singolari dell'individuo attraverso i suoi bisogni le sue aspirazioni e le sue libertà
Tutto ciò non ha trovato impreparato il nuovo corso socialista
Al contrario il suo poderoso processo di revisione da Torino ad oggi la sua capacità di interpretare il cambiamento
Il suo sforzo caparbio nel porre l'intera sinistra davanti alle dure repliche della storia
Assicurando allo stesso tempo stabilità e governabilità e quindi crescita e sviluppo hanno costruito il suo ruolo protagonista che ne fa oggi l'anima politica e programmatica del possibile governo del cambiamento
In questo quadro si comprende
Come il socialismo liberale non sia una fuga dal risultato nominalistico nel quale si è realizzata l'idea comunista nell'Est europeo
E sei definitivamente crollata in cento giorni
Cento giorni che hanno per dirla con sconvolto il mondo un'altra volta
Poiché davanti e questi cento giorni prima di Gorbaciov che prima del fallimento storico dell'impero sovietico vi sono settant'anni di coerente contrapposizione del riformismo europeo tanto sul versante teorico che sul versante politico
Io lo sviluppo coerente del socialismo riformista connaturati in avanti
Mai si è piegato alla suggestione leninista poiché ne aveva profeticamente prevista la intrinseca e dell'Olimpiade ineludibile tendenza al fallimento e alla tirannide
La verità e che da Turati fino al riformismo moderno anche attraverso Nenni e Lombardi da Gobetti Rosselli a Bobbio anche attraverso i limiti dell'esperienza azionista
Per restare solo in Italia i valori del socialismo democratico e i fondamenti del pensiero liberale
La libertà e l'eguaglianza come diceva Pertini
Restano in un mondo di rovine le categorie essenziale di interpretazione le indispensabili chiavi di volta intorno alle quali organizzare la società complesse ricercare una risposta ai bisogni nuovi che si sommano come diceva Craxi ieri ai problemi vecchi rimasti irrisolti
Qui si pone il problema di una riforma generale da realizzarsi gradualmente
Ma con chi ha la visione d'insieme essa sta alla base della nostra elaborazione in questa conferenza riforma delle regole nella formazione della ricchezza
E della sua distribuzione
Ma il metodo di selezione dei bisogni prioritari
Per la garanzia del diritto dei cittadini in particolare di quelli senza rappresentanza
La grande riforma si delinea così con i contorni più nitidi si intravede una base di consenso e Socialisti italiani possono a buon diritto rivendicare di avere ancora una volta avuto ragione
Essa si rivolge a tutti i livelli istituzionali a tutto il corpo della democrazia nel nostro Paese in questo senso e solo in questo senso si giustifica l'aggettivo grande
L'elezione diretta del capo dello Stato ma in questo contesto anche dei sindaci dei presidenti di Regione prescritta dentro un quadro di nuovo in maggiore ruolo del parlamento e dei consiglieri
E dentro una nuova articolazione dello Stato con rafforzamento dei poteri autonomistici in un sistema di maggiore efficienza e garanzia affrontare insieme tutti questi problemi
Quest'anno peraltro dentro una visione organica indivisibile significa dare luogo ad una nuova fase costituente alla vigilia della nuova organizzazione delle istituzioni europee
Le maggiori questioni compagni
Oltre che nelle riforme elettorali aver elezione diretta a tutti i livelli stanno nell'abolizione del bicameralismo perfetto e nella istituzione della Camera delle autonomie
In un quadro di regionalismo forte
Che è necessario oltre che per una maggiore efficienza e trasparenza degli apparati verso i cittadini anche per l'attribuzione di nuovi poteri legislativi e amministrativi nel quadro della repubblica presidenziale
Pensiamo quale nuova vitalità democratica si può sprigionare dall'attribuzione ai comuni della autonomia statutaria e della potestà ordinamentale
Come la separazione a tutti i livelli tra potere esecutivo e potere legislativo
Ma soprattutto ridisegnando
Le articolazioni e regionali che noi possiamo dare un impulso decisivo alla riforma generale le Regioni nei loro territori nei loro poteri e nelle loro competenze riformulando gli statuti di autonomia incompleti e intrecciati con i poteri statali
Secondo il principio che la chiarezza dei compiti e delle funzioni
La consapevolezza dell'autonomia incompiuta ed è la sovrapposizione centralistica
Non deve essere vive in nulla però validi alle responsabilità dei gruppi dirigenti locali per la loro insufficienti utilizzazione delle attuali competenze
Anche qui il bisogno della riforma della politica vi è bisogno del ripensamento della organizzazione della rappresentanza ma ciò premesso in particolare dopo Pontida a chi l'
Se non al riformismo socialista spetta ripercorrere anche sperimentalmente i sentieri più avanzati di una riforma così complessa
Precedendo i tempi organizzando le forme più mature di articolazione statuale in vista della attuazione di una più rapida ed efficace integrazione europea
Se non è questa quale l'occasione per cominciare a pensare alle nuove grandi regioni e alle regioni a statuto speciale come regioni d'Europa
E allora non si potrà guardare alle nuove regioni come entità
Che proprio per esaltare i i propri valori storici etnici e culturali possono ricostituire il legame di solidarietà e di unità statuale in un rapporto di tipo federativo
Ho solo alcune regioni quella più forte specificità
Ponendo nello stato la difesa nei rapporti internazionali
La Moretta alla giustizia una parte della materia fiscale quella necessaria per il funzionamento degli apparati centrali e per garantire le risorse perequative e quant'altro in una nuova fase costituente si può definire
In un nuovo patto di solidarietà nazionale care compagne e cari compagni
Conosco la Regione
Quella da cui provengo ma il discorso vale per molte regioni di questo Paese
E se collocata nel Mediterraneo
Alla medesima distanza dalla Spagna dalla Francia e dall'Italia nonché dalle sponde dei paesi del Maghreb
E una regione d'Italia e vuole continuare ad esserlo
Ma proprio questa posizione geografica
Ha determinato la sua storia
Crocevia di popoli le dominazioni
Ha prodotto una propria cultura
Certamente una cultura minore ma una cultura compiuto una propria lingua una sua coscienza di popolo ed in azione manca
Essa ha partecipato ironicamente
All'Unità d'Italia e qui risiede il vincolo di unità nazionale
Non certa la dominazione sabauda uguale a quella Ragonese e alle altre ancora
Né in forza dei trattati di scambio tra le potenze della vecchia Europa ottocentesca si può ben dire compagni che alcune parti che compongono oggi il territorio quella nazione italiana
Vi si trovano
Per capriccio del circostanze della storia che hanno visto realizzarsi fatti singolari nei rapporti tra le potenze europee
Questa Regione vissuto delle forme importanti di autogoverno nel periodo giudicale che hanno prodotto costumi comportamenti e regole gli ordinamenti autonomi
Questa Regione vuole essere nel medesimo tempo regione d'Italia e regioni d'Europa ma con tutto il suo bagaglio di identità storica etnica e culturale non è questa l'Europa delle regioni
In questa Regione accanto al sistema dei partiti così come lo conosciamo in tutto il Paese esiste un partito autonomista e federalista organizzato su base regionale non è una Liga recente anzi un partito antico
Esso ha avuto una storia complessa talvolta contraddittoria un'anima moderata è un'anima radicale
Ha di recente qua curato movimenti di protesta compreso il vento indipendentista da noi fortemente contrastato
Ma anche legittime aspirazioni verso forme più evolute di autogoverno vi è oggi una grande discussione al suo interno i cui esiti come quelli nel movimento comunista
Sono incerti ma dipendono anche da noi dalla nostra iniziativa politica una cosa però è certa esso è collocabile nel filone del progressismo assimilato la cultura del socialismo riformista e liberale
Nel suo ultimo congresso e nel saluto al nostro recente congresso si è dichiarato parte integrante del movimento socialista democratico europeo aspira a far parte del
Anche tramite nostro nelle forme possibili dell'Internazionale socialista
Compagni i sardisti sono socialisti
Per loro dichiarazione la loro storia è sempre chatta spesso con la nostra storia basti ricordare l'ingresso nel PSI del Partito Sardo d'Azione Socialista di Emilio Lussu tanti dirigenti adatto a un partito in una regione
E alla complessa dell'azione politica di un partito
Compagni anche socialisti in Sardegna nel significato crociano della coscienza cristiana dalla coscienza liberale non possono non dirsi anche sardisti
E poiché siamo convinti che anche il servilismo debba essere parte della ricomposizione del movimento socialista e debba partecipare al processo di unità socialista in questa regione sin da oggi esiste
Impossibile Raggruppamento socialista autonomista del venticinque ventisette per cento del trenta per cento con i socialdemocratici del PSE di del cinquantacinque per cento
Quando la corsa
Come si dice
Dovesse innestarsi in pieno e io credo che questo accadrà come diceva Dell'unto
Per ultimo nel filone del socialismo democratico e liberale
E se mi permettete autonomista
Questa condizione specifica ci consente ci obbliga a procedere un passo avanti rispetto all'evoluzione dei rapporti politici nel livello nazionale
Anche in questa situazione particolare spettano i socialisti quel moderno PSI di diventare anima politica e programmatica di questo processo
Perciò occorre attrezzare il partito su basi regionali sotto lo mista nei contenuti e tuttologo nelle scelte di organizzazione e di movimento da un come momento di separatezza
Ma come articolazione del partito autonomo perciò spesso capace di produrre contributi specifici originali per il rafforzamento del nuovo corso socialista in Italia e in Europa
Penso anche
Che altre situazioni specifiche esistono nel nostro Paese
La Sicilia e il Trentino il Friuli e la Valle d'Aosta
Ma penso anche alle situazioni
Dei nuovi localismi
S abbisognano di strumenti specifici per comprenderne meglio le tendenze
Per capire che cosa vi è di detti finti definitivamente conservatore e cosa possiamo invece noi con la nostra iniziativa politica orientare verso un movimento di progresso
E quanto siano disponibili a collocarsi dentro di valori del socialismo democratico del socialismo democratico plurale
Un partito plurale dunque nelle situazioni particolari per concorrere ad un unico processo unitario
Un partito nelle autonomie
Anche la sua elaborazione e nella sua organizzazione per una più forte Repubblica delle autonomie un partito capace di sintesi generale
Che comprenda però la necessità di risposte particolari alle domande particolari della società complessa
I partiti locali vecchi e nuovi non sono in grado di far crescere questi nuovi processi politici e si possono guardare al più antico dei partiti
A un partito capace di esaltare il valore particolare nel più ampio quadro nazionale ed europeo
A un partito capace di organizzare il nuovo umanesimo che alle porte a un partito che oggi nella situazione data e dopo le conferme della storia non può essere altri che il Partito Socialista Italiano il PSI con tutto il suo messaggio universale con tutto il suo presente politico
Parola a Paolo Bianco ultimo oratore
Prima che l'ultimo compagno spenga la luce
La prima cosa da chiedersi è perché intervenire
Sicuramente per un po'di vanità personale un po'di presunzione di potere dire qualche cosa di The vigente un po'probabilmente per dimostrare che dopo essere stati i censori di tanti compagni perché in rispettassero rigorosamente i tempi d'essersi guadagnati tanti sguardi
Di traverso l'ambizione di dimostrare che in cinque in dieci minuti si possono dire delle Josè stereo intelligente
Cinque
Tappa Azio benevolentiae per cercare di allungare un po'il tempo imparata in questi in questi giorni
La prima cosa che volevo dire e che mi pare che in modo molto chiaro sia venuto fuori da queste giornate e in particolare da oggi da quella dedicata alle questioni istituzionali che c'è la necessità di andare a due tempi
Nella riforma istituzionale un tempo immediato che è il tempo della di una serie di provvedimenti di una serie di modernizzazione di una serie di provvedimenti di stabilizzazione degli esecutivi
E di rafforzamento del loro ruolo una serie di misure che fissino in modo chiaro
I diritti
Dei cittadini e degli utenti rispetto alle pubbliche amministrazioni cose da fare subito
Da approvare subito se si vuole in un qualche modo interrompere questa spirale di crescita del
Malumore del distacco tra la gente e l'opinione pubblica e in questo capitolo c'è
Una parte che assume a mio avviso un'importanza pregiudiziale la questione meridionale è oggi essenzialmente più ancora che in termini economici in termini di divario di ricchezza in termini di divario di produttività come è stato puramente rivoli rilevato oggi pomeriggio e ancora a mio avviso è soprattutto questioni istituzionale
Questione di divario di produttività delle istituzioni di una di uno Stato del resta è stato chiamato ieri ed è una definizione sulla quale concordo che nel Mezzogiorno si è andato realizzando perché nel Mezzogiorno tutto passa attraverso lo Stato siamo in questo appunto a una sorta di paese
Economicamente a socialismo ha realizzato questa è una questione istituzionale sicuramente
Ma è essenzialmente una questione politica la questione politica che noi dobbiamo essere in grado di aggredire perché queste cose a parte le nostre responsabilità che ci sono state e ci sono indubbiamente ma queste cose hanno un un nome essenziale si chiamano sistema di potere della della democrazia Cristina poi c'è il secondo tempo della riforma istituzionale col tempo che occorre sicuramente che giunga in porto anch'esso il più rapidamente possibile che il tempo appunto della grande riforma il tempo dell'adeguamento delle
Dell'impianto istituzionale del nostro Paese queste sì a mio avviso sono le due sfide due tra le sfide essenziali che oggi devono sulle quali oggi si vede in un qualche modo misurare costruire un rapporto nuovo a sinistra
Ultima notazione e concludo
Che mi pare che da questa conferenza di Rimini che oramai giunge al pere e mele
Venga fuori con molta chiarezza che il partito lo rilevata prima dell'untore una notazione sulla quale sono particolarmente d'accordo
Che il partito si sta avviando sta entrando in una fase politica nuova in una fase politica nella quale stiamo Rita Alibrando si sparò vinca liberando la linea politica ma lo sta facendo
Con la consapevolezza di un partito che sa di godere di una buono stato di salute
Con la consapevolezza di un partito che sa di essere unito su questa impostazione su questa sua impostazione politica questo mi sembra un fatto importante un fatto positivo un fatto certo che non si deve fare sedere in alcun modo sugli allori di sugli allori di questo perché ci sono una serie di problemi significativi
E da aggiornare completamente penso che con questa consapevolezza e con questo spirito qui a Rimini si sia fatto un buon lavoro impartito ad è dimostrato appunto di avere un buono stato di salute di essere consapevole della necessità di entrare in una nuova fase grazie grazie
Ancora grazie compagnie e compagni i lavori riprenderanno domani alle ore dieci
Quanto
Quindi
Quest'
Qui
Qui
Quest'
Quella
Qui
Qui