Conferenza programmatica del Psi

Accidente della Regione Lazio Bruno Landi
Care compagne e cari compagni
Quanto sta accadendo compresi gli echi straordinari sui media di questa conferenza di programma
Dimostra ancora una volta la centralità del nostro partito nella politica italiana
Senza di esso nessuna governabilità sarebbe possibile
Ma senza di esso non sarebbe neppure possibile ancorare ad un terreno di solida concretezza alla ricerca di nuove prospettive
Tutto questo accresce il peso delle nostre responsabilità
E se sono state molto grandi in termini di governabilità dal centrosinistra in poi
Senza le nostre battaglie le nostre intuizioni non vi sarebbero state le risposte ai problemi di governabilità di progresso di trasformazione del Paese le riforme realizzate sono state per gran parte il frutto della nostra iniziativa contro i conservatorismi di destra e di sinistra
Dalla lontana nazionalizzazione dell'energia elettrica l'ordinamento regionale ai diritti civili non vi è stato avanzamento dell'Italia moderna che non porti il suggello del nostro partito
Si è trattato tuttavia ogni volta di spezzoni sia pure significativi di un disegno unitario che non ha mai potuto realizzarsi completamente il nuovo si è infatti a volte affiancato al vecchio senza sostituirlo
Il nuovo corso socialista hai speso per quanto possibile nell'ambito del pentapartito le potenzialità e i limiti temporali dell'esperienza del centrosinistra
Ha evitato i guasti del consociazione Isma'trasformisti chiudendo rapidamente l'infelice esperienza della solidarietà nazionale
Ha imposto alla DC grazie anche alla felice tempestività del compagno Sandro Pertini nuove regole del gioco nella formazione dei governi ragione del principio di alternanza
Ha costretto il Partito Comunista prima ancora dell'Apocalisse rovinosa che ha travolto i Paesi del socialismo reale a fare i conti con le proprie irriducibili contraddizioni negandogli sia la pretesa di egemonia culturale politica sulla sinistra sia l'accesso al governo tramite facili ad oscure scorciatoie
Lo incalza oggi decisamente sulla via dell'abiura del proprio passato della ricerca di una nuova identità del ritorno alla unità socialista
Guai annui perciò a non valutare in tutta la sua importanza il valore di queste esperienze
Non vedere ciò che di rilevante e se hanno prodotto per il Paese in termini di crescita economica di trasformazione sociale ed anche di ammodernamento culturale una critica non equilibrata di questo passato restituirebbe frecce insperate all'arco di chi ha fatto per anni e sovente continua appare dell'opposizione per l'opposizione il fulcro della propria azione politica
Compagne e compagni
Insieme a questi dati positivi si pongono però oggi
Con drammatica evidenza dei limiti che il segretario del partito ha inteso sottolineare con assoluta chiarezza questi limiti segnano fortemente negativamente la realtà italiana il confronto con quella degli altri Paesi occidentali
Queste questioni non risolte rischiano inoltre di determinare una pericolosa involuzione dell'intero sistema
E se si chiamano arretratezza del Mezzogiorno e crescente divario rispetto alle altre aree del Paese
Inadeguatezza delle istituzioni al complesso problema della governabilità di un Paese moderno che deve temere il confronto di sistema in un sempre più ampio scenario internazionale inefficienza della pubblica amministrazione in rapporto alla crescente richiesta di servizi qualificati in tempo reale che sale sempre di più dalla società civile
Perduranti e inaccettabili disequilibri sociali nella società dell'opulenza disequilibri che il moto spontaneo del mercato potrebbe soltanto a crescere
E che soltanto uno stato ispirato ai principi del socialismo liberale
Democratico sensibile ed efficiente potrebbe gradualmente risolvere il Partito socialista compagni e compagne non può tollerare il permanere di tali questioni irrisolte
Né porre in serra Arzino un quadro politico insufficiente estatico e perennemente alle prese con le proprie interne contraddizioni non può esaurirsi nella ricerca della DC buona
Anche se questo è un ingrediente necessario al fine di garantire la governabilità del Paese il crescente distacco della società dalla politica deve costituire per noi un campanello di allarme il compagno Craxi ha sottolineato a più riprese l'esigenza di riflettere sul dilagare nel nostro Paese dei fattori di divisione
E si non si manifestano soltanto nel crescente astensionismo elettorale o nel particolarismo e nel localismo leghista ma come gli ha detto attaccano ormai ogni partito e ogni movimento
Appare evidente
Compagne e compagni che il tessuto sociale culturale e civile
Stenta a temere una sua fondamentale unità
E che anzi all'indubbio processo di unificazione economica derivante dalla estensione del mercato corrisponde un processo di frammentazione politica sociale e culturale
è questo un fenomeno sicuramente presente anche negli altri Paesi occidentali economicamente voluti
E la ricerca del particulare può anche essere in taluni casi un antidoto ai processi di omologazione derivanti dal mercato ma in Italia
Il fenomeno è sicuramente più marcato e indubbiamente più pericoloso soltanto se richiamiamo alla mente non soltanto la nostra più fresca unità nazionale con la sua storia tormentata
Ma soprattutto alla nostra storia lontana con le sue plurisecolare i divisioni
In queste divisioni che oggi registriamo vi è quindi un pericolo in più e comprenderne le radici per contrastarle appare fondamentale tuttavia è difficile non collegare questo problema queste tendenze pericolosamente involutive con il ritardo che tuttora registriamo per responsabilità storica e politica dei comunisti italiani nella sinistra italiana porsi come forza alternativa di governo è vero non tutto è riconducibile alla politica ma è evidente che in assenza di una chiara prospettiva politica di rinnovamento nella quale si riconoscano coloro che aspirano ad una società più libera e più giusta è difficile evitare che tutto Mark circa è difficile evitare il ritorno al privato spiaggia sempre ricorrente nei periodi di crisi e di insufficiente tensione morale
è difficile evitare il confusionari Lismore lo smarrimento della chiarezza dei fini in un movimento sicuramente impegnato ma più di protesta che di proposta come quello degli studenti delle università italiane
è difficile che la privazione dell'emarginato del misero nella Società opulenta non trabocchi alla fine in una elementare leader ribellismo da sempre sconfitto in partenza è difficile infine che la condizione dell'uomo economicamente soddisfatto non tra Ligny prima o poi nell'affermazione di una cultura del potere del dominio anch'essa fonte di frustrazione di deprivazione etilica
Aprire un dialogo a sinistra
Esplorare con spirito di concretezza alle nuove prospettive aperte nel nostro Paese dal crollo dell'ideologia comunista lavorare per l'unità socialista significa perciò questo
Non restringere la governabilità del Paese all'orizzonte dei rapporti politici presenti
E cercare di offrire una concreta risposta politica ai problemi e ai dolori nascosti e visibili nelle pieghe della nostra società
Non è un cammino né semplice né facile è già stato sottolineato in questo dibattito
Tuttavia è un cammino necessario il cui esito dipenderà in parte notevole dalla parte che noi sapremo svolgere non può essere infatti abbandonato il terreno della governabilità e dello sviluppo
La quinta potenza industriale del mondo non può ammettere distrazioni o vacanze nelle politiche di difesa e di sostegno della crescita
In un momento nel quale sono in gioco i destini del mercato unico e si aprono nuove problematiche prospettive di collaborazione di confronto economico sul piano internazionale nere il partito socialista
Può lasciare alla Democrazia Cristiana più ampi spazi di manovra nella difesa degli interessi economici vitali per il Paese e nelle alleanze che ne conseguono
Ma tuttavia forti di questo ruolo e della consapevolezza e concretezza politica che ne discendono dovremo compagne e compagni incidere positivamente
Sulla fase costituente dell'ex Partito comunista
Non soltanto mantenendo la fermezza dei principi del socialismo democratico e liberale
Contro ogni opportunismo trasformista
Ma offrendo una sponda sicura di dialogo e di confronto a tutti coloro che fra gli ex comunisti si battono perché un incerto sincretismo movimentista non vada a surrogare la sepolta dogmatica Marxista-Leninista
La piattaforma di questa conferenza di programma
è già un passo fondamentale in tale direzione
Le proposte relative la grande riforma istituzionale la moderna definizione dei rapporti fra la sfera pubblica e la sfera privata nella persona nella società e nelle istituzioni la fondamentale tematica della condizione femminile
Letta non soltanto nei limiti da rimuovere ma soprattutto nelle sue straordinarie potenzialità le riflessioni sulla qualità della vita e sulla problematica ambientale con le proposte che ne scaturiscono sono tutti elementi ben concreti di un confronto e di un'intesa possibile in direzione della prospettiva di unità socialista
Una parte importante di questo percorso compagne e compagni non può non riguardare le regioni e più in generale le Autonomie locali
Se all'indomani del voto del sei maggio noi dovessimo registrare un incremento delle giunte anomale se il primo risultato della fase costituente dell'ex Partito comunista
Dovesse essere un ricorso ancor più spregiudicatamente empirico alle alleanze in sede locale con la bici in funzione anti socialista
Verrebbe ha portato un altro fondamentale mattone all'edificio della confusione politica
Sarebbe invece esattamente il contrario da parte dell'ex Partito comunista
Nel rispetto del mandato elettorale e nel contesto di un nuovo dialogo e di un nuovo terreno di confronto a sinistra la riflessione autocritica su tali esperienze una sostanziale riduzione del loro numero e della loro rilevanza
è difficile tuttavia nel momento in cui registriamo a livello nazionale i limiti dell'esperienza di pentapartito e le crescenti difficoltà frapposte dalle divisioni democristiano l'attuazione del programma
Per essere le lodi dal pentapartito a livello regionale e locale
Esso può aver assicurato come nel caso della Regione Lazio una onesta gestione anche l'attuazione di parti importanti del programma ma non è un caso che provvedimenti fondamentali
Come la legge per l'avvio di una gestione sperimentale innovativa di un ospedale costruito nel tempo record di ventisette mesi o come la legge diretto a ripristinare i vincoli scaduti nelle aree di preminente interesse pubblico
Siano terminati per la sorda ostilità della bici o per le divisioni sempre presenti in essa fra gli obiettivi non realizzati un po'come altrove
Anche nel Lazio il PSI è costretto a misurarsi su due fronti da un lato con la politica democristiana protesa a ridurre l'azione di governo ha fatto di mera gestione a composizione statica d'interessi nuovi da aggiungere a quelli consolidati a separazione assessorile degli obiettivi a consociazione assembleare laddove possibile dove i comunisti sono disponibili
Dall'altro il PSI deve misurarsi con un partito comunista fortemente condizionato da una concezione della politica come mera interpretazione della protesta
Come sommatoria di rivendicazioni da indirizzare sovente in senso anti istituzionale salvo poi trovare con la DC possibili ed empirici terreni di contrattazione di intesa
Nel mentre il Lazio scalava posizioni nella graduatoria del PIL e dei redditi regionali e si determinava soprattutto nell'ultimo decennio
Un processo di straordinaria trasformazione crescita i cui e petti si vedono fra l'altro nel crescente Gatto di inefficienza dei servizi di interesse collettivo
I comunisti laziali continuavano a interpretare demagogicamente la Regione come regione depressa
E accentrare nelle delegazioni peraltro calanti degli operai in cassa integrazione guadagni la propria primaria interlocuzione sociale
Difficile vedere un buon esito della fase costituente senza uno strutturale trasformazione di questa obsoleta cultura politica
Difficile vedere un buon esito della fase costituente segue principali congressi di federazione quello di Roma e di Milano in mezzo a molte buone intenzioni approvano mozioni nelle quali si chiede
La fuoruscita dell'Italia dalla NATO l'insieme di questi elementi in sé contraddittori configura i caratteri di transizione politica della fase che si apriva dopo le elezioni del sei maggio la fase della quinta legislatura regionale
Il tema della riforma istituzionale a livello di ragioni appare anch'esso una condizione fondamentale per l'evoluzione positiva del quadro politico
Regioni finanziariamente deboli regioni dalle prerogative costituzionali incerte o anacronistiche rispetto alle grandi trasformazioni dell'Italia moderna
Regioni pensate nella fase politica del grande assemblearismo ed è grande consociazione Isma'degli anni settanta possono essere forse utile allo spinoso amento istituzionale
Utile al sistema di potere democristiano non possono di certo servire al Paese
La parola al sindaco di Firenze Giorgio Morales
Compagne e compagni
So di non potermi sottrarre dal parlare del caso Firenze di queste ultime settimane anche per cercare di diradare il polverone che il vento elettorale ha sollevato
Non mi è sfuggito che il compagno Craxi ha dedicato l'inizio della sua relazione ai problemi del sottosviluppo nel sud della regione mediterranea
E lo ha fatto con parole che condivido totalmente
Problemi di questa natura ha detto tra l'altro non sopportano demagogie e speculazioni che alla fine possono fare il male di tutti
Sono problemi che debbono essere affrontati in modo razionale e secondo un sistema di regole giuste preveggenti che lo Stato deve far rispettare a tutti
Penso che il compagno Craxi quando ha detto queste parole si riferisse implicitamente anche al caso di Firenze lo penso anche perché egli mi ha espresso la sua personale solidarietà per la quale lo voglio ringraziare pubblicamente con l'amicizia che proviene dal montare nei comuni battaglie
Come ringrazio e gli altri compagni della segreteria e della direzione e Claudio Martelli in particolare per essermi stato particolarmente vicino
Vi assicuro compagne e compagni che non sono stati giorni facili per me
Ma di che cosa si è trattato in Breve
Firenze è una città di quattrocentotrenta mila abitanti con sei milioni di turisti l'anno che si accalcano nel cosiddetto Triangolo d'Oro da Palazzo Pitti a Palazzo Vecchio a piazza del Duomo
Il cuore di un centro storico dove vi è la più alta concentrazione al mondo di opere d'arte
è naturale che è una città con queste caratteristiche attivi una forte corrente migratoria dai Paesi extracomunitari
Va notato che il flusso si è intensificato nell'ultimo anno e per certi aspetti negli ultimi mesi
Di pari passo sia cresciuta la microcriminalità mentre lo spaccio della droga è passato dai tossicodipendenti Bianchi ad una manovalanza nordafricana più affidabile e più a buon mercato
Anche i venditori ambulanti abusivi sono aumentati notevolmente nell'ultimo anno concentrandosi nei punti strategici del Triangolo d'Oro
Senza provocare per la verità alcun problema di ordine pubblico ma solo di decoro e di tutela di un ambiente storico artistico di straordinario pregio e suscitando naturalmente le proteste dei commercianti
è comprensibile
Che in una situazione di questo tipo si tenda a semplificare
E ad attribuire agli immigrati colpe che sono soltanto di una ristretta frangia di loro
Magari dimenticando
E dietro a molte attività criminose o comunque illegali ci sono i bianchi con il loro sfruttamento dei neri dello spaccio della droga per la vendita di prodotti falsi per la costituzione
Ma è un fatto che si era creato nella città uno stato di diffusa protesta da cui potevano scaturire atti di teppismo razzista poi purtroppo verificatisi nella notte di Carnevale
Non mi dilungo sui fatti compagni del resto ampiamente riferiti dalla stampa
Mi limito a dire che ho scelto una linea di razionalità e di equilibrio espressa da una formula molto semplice solidarietà e sicurezza
Solidarietà verso gli immigrati e cioè accoglienza inserimento per quanto possibile in attività lavorative stabili e legali
Formazione professionale ricerca difficilissima per la verità di soluzioni di alloggio
Ma anche sicurezza per i fiorentini e cioè più sorveglianza nella città
Più difesa dalla criminalità piccola o meno piccola rispetto della legalità per tutti applicazione rigorosa della legge Martelli anche per le norme severe che essa contiene
Sull'espulsione dopo il trenta giugno dei clandestini che non vogliono regolarizzarsi e subito per chi compie reati o gravi violazioni di legge
E ho chiesto perciò aiutato dal compagno Valdo Spini
Al ministro dell'Interno
Più polizia più sorveglianza più prevenzione e più repressione dei reati
E la polizia è arrivata
Magari con un eccessivo spiegamento di forze il primo giorno forse per un eccesso di zelo
Ma dopo la città si è sentita più protetta e ha capito
I comunisti no loro donando capito nulla
E
E su una presunta militarizzazione della città hanno provocato irresponsabilmente la crisi del Comune
Sarà bene compagni che quella dell'ordine pubblico non è mai una risposta sufficiente specialmente di fronte a questioni così complesse
Ma in certi casi è una risposta necessaria da dare subito
Ed è in questo quadro di una città più tranquilla che si sono create le condizioni per un complesso di iniziative di solidarietà
Assunte da una Giunta pur dimissionaria
Iniziative che non hanno forse l'eguale in Italia e che possono essere esemplari anche per altre città
Ed è in questo quadro che una grande manifestazione antirazzista come quella di giovedì scorso ha potuto svolgersi in un clima di solidarietà e di partecipazione di tutta la città
Compagne e compagni ho accennato ai comunisti
Chi conosce la mia personale storia politica
Sa come io abbia sempre dedicato una particolare attenzione ai rapporti a sinistra e ai cambiamenti del PC
Condivido perciò pienamente le attese e le speranze che il compagno Craxi Espresso sugli sviluppi che il nuovo corso comunista potrà vere e sulle prospettive che potrà aprire per la sinistra italiana
E non sarà certo il caso di Firenze a impedire ma purtroppo a Firenze gli effetti del nuovo corso non si sono ancora visti
Forse era troppo presto forse non se ne erano ancora forti si sono viste invece vecchie pause
Settarismo e faziosità avanti socialista demagogia e forzature
E la violenza estremista delle Pantere degli anni novanta troppo simili talvolta ad altri tipi di fauna degli anni settanta come si è visto sempre a Firenze in occasione di un incivile contestazione del compagno Ruberti
E si è visto nel tentativo di spaccare la città in due i razzisti e gli antirazzisti per cercare di chiamare quest'ultimi ad una specie di adunata elettorale sotto le bandiere comuniste
Un tentativo aiutato da RAI tre che si è permessa la seguente vergognosa battuta per fortuna a tutta l'Italia dove Firenze tutta l'Italia non è razzista
E farò qualcosa su Rai tre compagni sto pensando a che cosa
Ma io spero che il clima cambi ed anzi sta già cambiando infatti il Partito comunista ha compiuto un gesto distensivo votando scheda bianca dopo le mie dimissioni
Per evitare l'elezione di un nuovo sindaco di minoranza e per consentire il mantenimento in carica di me e della Giunta e così siamo tutti in ordinaria amministrazione
E spero compagni che la campagna elettorale si svolga a Firenze anche su altri temi sui temi dello sviluppo dell'ambiente
Della vivibilità della città per tutti ma in particolare per i più deboli tra i quali sono anche gli immigrati
Insomma dalle vicende di queste ultime settimane
Una città come Firenze deve capire che c'è una grande sfida da vincere
Quella che proviene dalla contemporaneità una sfida difficile per una città d'arte
E cioè come può la città di ieri diventare la città per l'uomo di domani
Un uomo con una grande complessità di bisogni
Al quale restituire aria non inquinata a quello maleodoranti spazi verdi
Ma che ha bisogno anche di infrastrutture moderne diario porti e metropolitane i servizi sociali efficienti di case dove abitare
Un uomo che vuol vedere meglio tutelato il grande patrimonio artistico e culturale della sua città ma non per farne soltanto un museo per renderlo invece una grande risorsa che produca cultura e ricerca e favorisca il progresso scientifico degli studi
E che vuole il recupero dei grandi valori del centro antico della città
Decongestione Dandolo decentrando delle funzioni direzionali verso una città nuova che permetta a quella storica di respirare e di salvarsi
Su questi temi compagni noi stiamo lanciando a Firenze la sfida del moderno riformismo
Per provocare anzitutto il giudizio degli elettori e per confrontarci poi con le altre forze politiche senza preclusioni e senza scelte precostituite
Al fine di dare alla città un governo stabile ma no immobile un governo che scelga decida realizzi e che recuperi nei cinque anni a venire i cinque anni passati cinque anni purtroppo e non per colpa nostra in gran parte sprecati
Noi speriamo compagni
Che nella città dei fratelli Rosselli possiamo vincere questa sfida
La parola al sindaco di Napoli Pietro Lezzi
Compagne e compagni
Anch'io come altri compagni
Desidero sottolineare come si sia tornati alla grande politica
La mia generazione
Non sono ormai più giovanissimo
All'indomani della guerra e della liberazione
Visse con gli ideali del socialismo la grande stagione della Repubblica della Costituzione dello sviluppo e del consolidamento della democrazia
Della conquista dei diritti dei lavoratori della rinascita del Mezzogiorno
Fu una stagione di grande impegno di grande mobilitazione di una militanza appassionata
Non facile
Che visse quotidianamente nella fabbrica nelle campagne nei quartieri tra i giovani e alle donne
La non facile opera di costruzione di un partito che sapesse conservare pur tra errori forse inevitabili la sua identità con i suoi valori di libertà di uguaglianza di giustizia sociale
Ci costui con Pietro Nenni un partito che serve a ridurre l'egemonia della DC del diciotto aprile ed aprire con l'autonomia socialista la grande stagione delle riforme dalla scuola all'università allo statuto dei diritti dei lavoratori all'attuazione dell'ordinamento regionale alle grandi battaglie per i diritti civili
Con il compagno Craxi segretario del partito si sono create le condizioni per l'affermazione dell'autonomia socialista del rinnovamento ideale politico istituzionale che non poteva nona vere la sua incidenza sulla sinistra nel suo Complesso
A Napoli il partito ha superato la soglia per quindici per cento
E quel che è più significativo forte l'affluenza dei giovani al partito
è tornata la stagione della grande politica e con gli ideali del socialismo riformista
Affronta per realizzarlo
Con una guida del compagno Craxi il grande tema della solidarietà tra gli uomini le ragazze i continenti perché crollati miti le dittature il sistema dello sviluppo separato della discriminazione razziale
Prima un pino finalmente gli ideali di libertà di uguaglianza di cooperazione e di pace
Io credo che si possa chiedere di più ai militanti socialisti e alle strutture del partito a partire da domani dalla formazione delle liste dall'uso discreto è sobrio delle risorse per la campagna elettorale
Dall'impegno a gestire la cosa pubblica con grande trasparenza e onestà
Le sole armi in possesso degli amministratori per combattere la malavita organizzata per evitare il perfido intreccio tra politica e affari
E per la moralizzazione della vita pubblica
Altri venti che senso avrebbe parlare di Sandro Pertini Di Pietro Nenni di Filippo Turati dei fratelli Rosselli questi volevano un'Italia più pulita
La militanza socialista era ieri lo deve essere oggi e domani una scelta di vita
Pontida elimini pongano con forza un sistema di governo regionale locale più autonoma e più efficiente
Una capacità di governo decisionale sicuramente diversa dal passato non solo per superare ritardi su decisioni di rilevante interesse per la comunità
E colmare così il distacco tra Paese legale e Paese reale ma per servire delle politiche riformatrici degli anni novanta
Dall'Europa che sta per nascere quale mercato unico dei beni e dei servizi e che aprirà una ampia e diretta concorrenza trarre regionali europee ed è salterà perciò spesso insieme al vigore competitivo delle imprese il tessuto dei servizi e gli interventi altri dati al sistema regionale e locale
Anche per questi obiettivi le grandi città Napoli non possono pure essere immaginata e con i loro confini tradizionali
Di qui la questione le questioni connesse alle realizzazioni delle aree metropolitane
è evidente gli obiettivi del genere esigono che il Comune diventi un'azienda e che sul terreno dello sviluppo si comporti se non proprio da imprenditore come organizzatore di Impregilo diano il via cioè esige una concezione manageriale della pubblica amministrazione in cui così come previsto dalla riforma delle autonomie sì colmi il divario dei doppi i tempi quello delle decisioni dell'esecutivo e le deliberazioni dell'Assemblea
Una pubblica amministrazione non più destinata ad assicurare più o meno bene
Servizi pubblici ma ad organizzare questi come prodotti come strumenti di politica economica di fattori di localizzazioni per investimenti produttivi
Compagne e compagni e ciò comporta nuove responsabilità per gli amministratori una loro formazione sempre più adeguata ed è soprattutto il coinvolgimento nelle responsabilità politica e amministrativa delle giovani generazioni impegnate nella realizzazione della politica riformista e dell'unità socialista
La parola al sindaco di Torino Maria Magnani Noja
Campagna e compagni antitutto voglio ringraziare il compagno Craxi e il compagno nato per questa bella conferenza di Rimini
Che pone al centro il problema delle riforme istituzionali
Con una grande mito Chimento agli enti locali
Dire che la città cambiano che dire una banalità
Ma riflettere sulla rapidità con cui le nostre città sono cambiate e invece momento di riflessione politico importante
Noi siamo passati da una città di residenti dove si chiedeva e si lavava e che aveva assorbiti adeguati a una città ove si lavava soltanto con i problemi dal pendolarismo che tutti conosciamo
A oggi con l'uscita dalla fabbriche dalla città noi abbiamo la città che viene usata viene usata dal turismo dagli affari
Viene quindi non sentita come propria da chi si trova nella città con conseguenze estremamente negative e con problemi nuovi che si pongono che esigono capacità di capire dal progettualità decisioni rapide
Credo che siano queste le qualità del socialismo riformista come è stato ridefinito in questa conferenza
Non può essere nella Democrazia cristiana
Nel partito comunista
Con le loro visioni provinciali protestatari die assistenziali
Legate a schemi vecchi quale la lotta di classe che non c'è più
Ora città fabbrica ora Cittanova Proglio oppure con la demonizzazione del moderno dall'innovazione dalla fantasia a guidare questi cambiamenti
Il futuro non potrà essere un futuro consociativo
Con il risultato di accontentare tutti facendo nulla ma doveva essere un corpo un futuro di scelte precise chiare prioritarie
Capaci di realizzare la collettività anche scontentando qualcuno
Noi abbiamo bisogno di collegare l'Italia con l'Europa
E questo collegamento avviene attraverso la cerniera dalle grandi città del nord Italia
Abbiamo bisogno di collegamenti internazionali orizzontali che dalle onde attraverso provino
Milano Venezia Trieste rossa unire l'Europa dell'Ovest con l'Italia e con l'Europa dell'Est
Abbiamo bisogno quindi di questi problemi ma anche per essere in Europa di stabilità politica di cultura di innovazione di orgoglio di essere amministratori delle nostre città
Le grandi città
Devono sapere stabilire un rapporto con il potere economico che non sia né di sudditanza né di antagonismo
Che sappia rispettare le logiche aziendali
Dell'efficienza e del giusto profitto ma contrastare comporta le leadership politiche che molte volte le nostre grandi in paese vogliono assumere nelle nostre città però non vi sono soltanto grandi concentrazioni di potere
Bianco un patrimonio straordinario di imprenditorialità minore
Piccole imprese avanzate strutture artigianali e commerciali
Che organizzano un grande capitale di risorse umane
A questo mondo noi socialisti dobbiamo avere costante attenzione
Perché la competizione europea non è solo delle grandi in paese
Ma anche di tutto il sistema economico e quindi noi dobbiamo sapere dare stimoli all'innovazione proprio nei confronti di questo mondo di piccole di media impresa
Noi non abbiamo ancora razionalizzato che a Torino a Milano abbiamo un contesto sociale non dissimile da quello delle società europee
C'è benessere cioè sviluppo cioè iniziativa le fasce deboli sono una minoranza
Ma proprio per questo noi corriamo un grande rischio il rischio di una cortina di indifferenza tre aree marginali e il resto dei cittadini
Noi dobbiamo evitare questa indifferenza dobbiamo però capire la crescita dal progresso dall'innovazione dalla tecnologia ma anche affrontare il tema della solidarietà
E questo che differenzia il socialismo liberale dal semplice liberalismo il progresso la crescita economica possono dando anche altre formazioni sociali il progresso legato alla solidarietà
è compito precipuo dal nostro socialismo oggi non abbiamo più i bisogni di massa ma abbiamo bisogno individuali bisogni variegati
Le tossicodipendenze
Per cui dobbiamo parlare no della libertà della droga ma dalla libertà dalla droga hanno bisogno di percorsi terapeutici individualizzati che sappiano di inserire ogni individuo nella società
Gli anziani vi sono quelli non autosufficienti di cui il problema è un problema prevalentemente sanitario
Ma vi sono quelli autosufficienti il cui il male è rappresentato essenzialmente dalla solitudine e lento locale deve sapere poi riappropriarsi della loro esperienza
Deve sapere colmare il loro tempo libero Oppo vive occasioni perché escano dalla solitudine si sentono cittadini ancora utile alla nostra società
A rischio sono i grandi temi che le nostre città oggi hanno davanti
Con quello dell'immigrazione che il compagno Morales ha già illustrato che è un problema complesso un problema in cui non c'è spazio la demagogia
Ma bisogna che vi sia razionalità e solidarietà
Ed io non posso credere che è una città come Torino che è la seconda città della quinta potenza industriale del mondo non sappia dare un'accoglienza dignitosa a venti mila persone
Vi è un problema culturale legato a quello dell'immigrazione
Non soltanto case problemi è difficilissimo lavoro problema in certe zone come nella mia città abbastanza di pace lo soluzione
Vi è un problema di fare conoscere le culture le storie di queste persone che vengono nelle nostre città perché solo attraverso la conoscenza della cultura della storia mi strappa il militare fenomeni di razzismo
Abbiamo bisogno di più risorse ma anche di strumenti nuovi e poi poteva amministrare meglio
Di regole di convivenza di divisione netta tra quelle che sono i programmi le scelte politiche e quello che deve essere invece la gestione che non può più essere confusa quella scelta e con l'attività del politico
Abbiamo bisogno di maggiore prestigio per gli amministratori
Il rapporto tra pubblico e privato di cui tanto si è parlato in questi anni non può restare al commento di convegni ma deve diventare iniziativa e concretezza
E la legge Tognoli sui parcheggi ci oppure un campo di sperimentazione per una concretizzazione di questo tema di cui tanto si è parlato l'ente locale il Comune deve diventare elemento promotore dello sviluppo il coordinatore delle strategie di sviluppo
Un volano con i suoi investimenti per gli investimenti di parte quei data
Una città più vivibile e l'obiettivo al quale dobbiamo tendere
Quindi un piano organico per l'ambiente senza isterismi sapendo coniugare insieme la difesa della natura lo sviluppo il progresso abbiamo bisogno di più cultura nelle nostre città
Di più occasioni per la gente che ha più tempo libero e vuole vivere meglio di una città più bella più piacevole
Perché anche una città più bella e più agevole è un elemento dello sviluppo e della quei cinque per la città perché attiva Investimenti intelligenze innovazione
Il rapporto per l'ente locale i cittadini deve essere meno difficile non è democratica una società nella quale i cittadini devono aspettare risposte per mesi o a volte anche per anni e non è democratica una società che non sa dare servizi efficienti
Che sappiano agire secondo la logica del buon servizio ma anche della concorrenza tra costi e ricavi
Ebbene questi sono i grandi problemi che abbiamo davanti di difficile soluzione ma che con la mostra grande volontà di agire sapendo in grado saremo in grado di affrontare e di risolvere
Ma abbiamo anche bisogno di più moralità e nemmeno un moralismo
Noi siamo stati applicati specie noi negli enti locali dato dai moralismi che dobbiamo sconfiggere
Un certo moralismo aristocratico
Verso i nuovi ceti emergenti un moralismo comunista che l'emendamento della loro diversità un moralismo
Cattolico
Fatto di diffidenza di sospetto in sostanza di disprezzo della politica
Socialismo liberale vuol dire fare crescere anche nuovi soggetti sociali
Vuol dire credere nella dignità della politica
Deve aver con la consapevolezza che la politica è esercizio del potere
E che non è soltanto servizio come ci viene detto da parte cattolica
E che adesso è la politica è esercizio del potere la moralità della politica sta nel decidere e deve assumersi le nostre responsabilità
La parola al sindaco di Roma Franco Carraro
Tra i compagni e cari compagni
Credo proprio che giunti al termine di queste importanti significative giornate di lavori programmatici vada fatta una sottolineatura rispetto al clima che ha caratterizzato il nostro impegno
Io credo che sia emersa la crescente consapevolezza della grande responsabilità progettuale politica che i socialisti hanno in questa particolare fase storica nel nostro come negli altri Paesi del mondo
Noi abbiamo da sempre sottolineato il nostro impegno sul terreno della governabilità
Oggi matura sempre più la consapevolezza di un approfondimento ed ampliamento del concetto stesso di governabilità
Si governano infatti non soltanto le trasformazioni in atto interpretando i processi di mutamento che attraversano la società bensì anche le premesse che si vogliono porre affinché l'avvenire realizzi quelle prospettive in cui crediamo che affondano le radici della nostra storia
Ed è quel me ergere tra tutti i socialisti il senso delle grandi responsabilità procedure progettuali che noi portiamo
Se per le altre forze politiche questo è il momento della dialettica dei chiarimenti interni di linea o di strategia per noi è l'ora del più approfondito e complesso sforzo propositivo
Uno sforzo che come è nostra abitudine culturale non nasce da elaborazioni biologiche fatte a tavolino
Bensì scaturisce dalla nostra volontà politica di stare dentro le cose
Di viverle ed all'interno di esse far nascere le proposte di correttivi di ridefinizioni di assestamenti
Di trasformazioni anche profonde laddove la Seat le situazioni lo richiedano
Dunque noi abbiamo una progettualità complessa che abbiamo ridefinita e messa a punto con questa conferenza
Ci sarà tutta la fase dalla campagna elettorale delle prossime amministrative per discuterne con i cittadini
Per dimostrare che i socialisti preferiscono andare al confronto non c'è cavalcando le polemiche contro questo o quello bensì discutendo sulle cose da fare
E ciò vale anche per la prossima verifica di governo e su questo punto compagni vorrei soffermarmi un momento
Bisogna chiarire al Paese alla gente che il terreno del riformismo un terreno Complesso con mille articolazioni e che non basta certo in genere una singola riforma a risolvere un singolo problema
Per fare un esempio che mi interessa da vicino
Per risolvere i problemi delle grandi metropoli e di Roma in particolare molti sono i pronti da quello della stabilità politica a quello delle riforme istituzionali
Da quello delle norme speciali a quello della revisione di meccanismi e canali di finanziamento da quello della riorganizzazione del Regolamento d'amministrazione alla riqualificazione della burocrazia e via discorrendo
Central prendiamo una battaglia politica noi dobbiamo chiarire fin dall'inizio che non lasceremo cadere la nostra iniziativa
Un esempio immediato di questo discorso lo abbiamo con la legge di riforma degli enti locali recentemente approvata alla Camera
La legge compagni deve passare al più presto al Senato
Io mi permetto di rivolgere con molta forza un appello al segretario del partito
Ai gruppi parlamentari socialisti e alla delegazione del partito al governo affinché su questo terreno ci si impegni fino in fondo e si si registrano ambiguità e ritardi
Di essi si chieda conto in sede di verifica governativa perché si tratta di uno dei punti più importanti dell'accordo di programma
Il testo approvato dalla Camera contiene certamente dei limiti
Si potranno recuperare nella fase di gestione e quando Sirio varerà la riforma elettorale
Io penso però che il Partito Socialista
Che da anni si batte per la riforma istituzionale non possa assolutamente accettare di giungere alle prossime elezioni amministrative senza che la riforma sia già Baratta
Noi ci accingiamo
Dopo quanto abbiamo detto in particolare a Pontida condurre una grande operazione sul piano delle riforme delle istituzioni locali anche attraverso una revisione del ruolo delle regioni
In proposito io vorrei osservare sin d'ora che una parte non irrilevante dei limiti da essa registrati fino ad ora
Deve essere imputata anche alle eccessive disinvoltura con le quali non di rado gli amministratori regionali hanno fatto incursione in materia di competenze loro improprie
Creando confusione di compiti impacci e sovrapposizioni
La Costituzione dà alle Regioni potere di legislazione di programmazione di coordinamento di delega delle funzioni amministrative laddove la gestione diretta spetta ai Comuni
Ogni intervento riformatore deve partire da questi dati tenendo conto delle della confusione di ruoli che spesso si è registrata al fine di impedire che essa si verifichi ancora
La ridefinizione di ruoli e competenze riuscirà al meglio se non perderemmo di vista il fatto che l'ente locale e il più vicino interlocutore interprete dei diritti e dei bisogni dei cittadini
Bisogna dunque che il Comune si è messo in condizione di dare risposte adeguate alle mille esigenze concrete
Attraverso cui si articola quel diritto di cittadinanza che i socialisti vogliono restituire a tutti i cittadini a partire dai più deboli
Ciò anche attraverso una modifica dei meccanismi relativi ai finanziamenti
Roma tra le mille maggiori città paga i più i prezzi più alti di servizio al Paese come capitale nazionale come centro della cattolicità come nodo dei rapporti internazionali
Eppure si trova in una posizione singolarmente emarginata rispetto alle di attribuzione delle risorse da parte dello Stato
E stato Bettino Craxi ad aver avuto il merito di sottolineare per primo questa situazione
Dunque è importante che siano varati al più presto le norme apposite su Roma Capitale
Il gruppo socialista impegnato alla Camera proprio in questi giorni su questo terreno e noi come amministrazione comunale stiamo facendo la nostra parte per sostenerne l'iter ma io voglio qui altresì sottolineare l'importanza e l'urgenza della riforma in materia di finanza locale
Il progetto del compagno Formica che afferma il principio della destinazione ai comuni di una vasta area di autonomia impositiva deve andare avanti deve essere valorizzato e sostenuto
La situazione su questo terreno è ingestibile
Alla mancanza di autonomia e finanziarie da parte dei Comuni si accompagnano infatti da un lato le conseguenze creati dagli endemici ritardi con i quali lo Stato decide in merito ai trasferimenti agli enti locali
Dall'altro le incongruenze rispetto alla distribuzione delle risorse statali tra i vari Comuni
Va osservato inoltre come ormai rientri nella normalità da tutti accettata
Il fatto che l'approvazione dei bilanci da parte dei Comuni e Province avvenga quando ormai l'esercizio finanziario di riferimento in fase inoltrata
Con quali conseguenze rispetto ad una efficiente programmazione amministrativa è facile constatare un rafforzamento del ruolo in positivo dell'ente locale è un modo per far fronte a queste disfunzioni ed in più e un modo concreto per lottare contro l'evasione fiscale che è a livelli sempre più inaccettabili
D'altro canto autonomia finanziaria significa anche rassicurare
Di più i propri amministrati sul piano della rappresentanza degli interessi e di una maggiore capacità decisionale anche in relazione all'uso delle risorse finanziarie provenienti dalle imposte
E anche su questo terreno che si risponde al qualunquismo mi localistici
Per quanto riguarda poi le voci di Bilancio vorrei cui richiamare l'attenzione sul rischio crescente rispetto al fatto che i Comuni si trovino nella necessità di comprimere le spese socioculturali
Poiché le spese fisse sono in crescita e sono incomprimibili si può rischiare se non si opera una decisa inversione di tendenza di comprimere proprio le spese sociali e culturali
Che sono invece le più qualificanti sul piano politico
Come partito noi stiamo mettendo in evidenza le forti diseguaglianze che attraversa nel nostro Paese esse si verificano non soltanto sul territorio nazionale ma anche all'interno delle stesse città noi denunciamo le lentezze della macchina burocratico ma amministrativa ma chi è che soffre di più tra tutti i cittadini di queste inadeguatezze
Certamente i più deboli i malati gli anziani gli emarginati più o meno giovani
L'assistenza sociale a questi soggetti è essenziale in una visione corretta di moderno riformismo insomma la dimensione socioculturale non deve perdere la priorità del nostro impegno
E dobbiamo saper guardare con maggiore interesse comprensione al volontariato sia quello laico che a quello cattolico
Molti sono i problemi delle grandi città io voglio qui sottolineare una questione che richiede per essere risolta davvero soprattutto lo sforzo congiunto di Governo e Parlamento
Mi riferisco all'emergenza casa che a Roma così come in altre grandi città ha raggiunto livelli dirompenti la legge sull'equo canone totalmente disattesa
I prezzi per affitti e da questi hanno raggiunto livelli insostenibili
Le case mancano la gente è esasperata e non sa cosa fare specialmente i giovani che vogliono mettere su famiglia e si trovano di fronte a difficoltà insormontabili
In questi giorni l'amministrazione capitolina unanimemente sollecitato al prefetto con successo il blocco dell'esecuzione degli sfratti
Si è trattato di un tutor provvedimento tampone socialmente indispensabile
Ma non è questo il modo di risolvere il problema le soluzioni concrete che abbiamo messo a punto e che sono sul tappeto non possono aspettare oltre
Avviandomi a concludere compagni io credo che sui grandi problemi noi dobbiamo saper tenere congiunti gli sporti che facciamo a livello nazionale e locale e potenziali a vicenda
Io credo che sia stato molto positivo l'impegno sostenuto da tutto il partito per porre le condizioni politiche di una svolta nella conduzione amministrativa romana
Tale da rendere realizzabile l'obiettivo di fare di Roma una capitale degna di questo nome degna e dell'Italia del Duemila
Le caratteristiche di compattezza e lo spirito collaborativo della Giunta quadri partita formata di recente costituiscono un primo risultato ed una buona premessa
Anche perché è la prima volta dopo anni che in Campidoglio si registra un clima costruttivo anche con la stessa opposizione al posto delle consuete rissosità incrociate irriducibili e paralizzante
Di questo credo che il Partito Socialista Italiano porti meriti
D'altro canto stiamo appunto agli inizi e i compagni hanno tutti ben chiaro che realizzare le prospettive d'avvenire per la Capitale d'Italia significa riscuotere la gratitudine che consensi più ampi in tutto il Paese
Mandare in porto il progetto avviato da Craxi sin dall'ottantacinque di Roma Capitale è un terreno privilegiato di verifica
Dell'impegno progettuale politico di tutto il partito a livello non solo locale ma anche nazionale dobbiamo proseguire con determinazione sul cammino avviato per quanto mi riguarda io posso assicurare che il sindaco di Roma porrà tutto il proprio impegno affinché la città del Campidoglio diventi la capitale del riformismo moderno del socialismo liberale
La parola al sindaco di Milano Paolo Pillitteri
Dare compagne cari compagni
Il discorso pronunciato a Pontida dal compagno Craxi e passato alla cronaca come il discorso delle autonomia delle regioni a posto con coraggio e chiarezza due obiettivi primo riproporre ad un ceto politico pericolosamente orientato verso l'inerzia
La necessità e la possibilità di rimettere finalmente in mano alla costruzione della repubblica delle autonomie disegnata dalla Costituzione
Secondo dimostrare non soltanto la non incompatibilità fra questo dettato costituzionale
E le nuove esigenze di efficienza della democrazia postindustriale ma la stretta dipendenza e distende fra la prospettiva di un governo locale autonomo e responsabilizzato e la prospettiva di un Governo nazionale a forte legittimità
E a forte funzionalità
La tendenza del sistema chiamiamolo pure democristiano a piegare
Omologa Handley all'esistente le innovazioni strappate negli anni dai socialisti e i guasti provocati dal consociativismo nazionale che locale costituiscono un fenomeno troppo no
I socialisti sono stati conseguenti
Non hanno mai perso di vista l'obiettivo della riforma generale e hanno promosso quelle iniziative quei provvedimenti che potevano aiutare il sistema ad articolarsi sul territorio il potere a decentrare ASS
Lo abbiamo fatto a livello di legislazione nazionale come a quello di legislazione regionale ma tutto questo non è bastato abbiamo eletto gli amministratori regionali ma non abbiamo ancora fatto le regioni abbiamo fatto dei Comuni il presidio avanzato dello stato della democrazia rappresentativa
Ma i Comuni sono tuttora privi di un adeguato quadro funzionale e di risorse
Sono scorsi fiumi di parole sulle riforme istituzionali
Ma appena ci siamo trovati di fronte a impegni e proposte concrete ecco scattare il pronto intervento degli insabbiato ori i mobili i distinguo le fughe in avanti
I rinvii
Tutto questo non solo può finire ma dovrà finire
E il segretario socialista ha avuto il merito di dirlo di gettare un sasso nello stagno di non fermarsi lì ed impegnare tutto il partito
Non si tratta di andare alle armi estrattive Di Maggio con una proposta ormai matura e riconoscibile condivisibile dalla gente
Si tratta di muoversi nella piena consapevolezza che nel novanta non finisce un'epoca soltanto per l'Europa dell'Est
Non finisce un'epoca soltanto per il Partito Comunista di là e di qua
Gli anni Novanta sono destinati a registrare una trasformazione
Epocale radicale e definitiva del sistema di rapporti internazionali dell'economia europea e quindi inevitabilmente della società italiana
Nulla sarà più come prima le trasformazioni per le quali i socialisti si sono abbattuti in questi perlustra in le trasformazioni rappresentati e difesi da noi le riforme che abbiamo individuato e anticipato risultano sempre più il rinviare ciò che è successo in pochi mesi nell'Europa dell'Est
Sotto l'occhio elettronico delle telecamere e quindi del mondo e anche il segnale la metafora di come sta profondamente cambiando conforme contenuti tutti diversi la nostra società non è più rinviabile un'opera di radicale riadattamento
Di taglio di ricostruzione dell'altro sistema istituzionale con quel che ne consegue ovunque anche soprattutto nell'ambito del decentramento dello Stato
Perciò dobbiamo dire che la riforma regionale per la valorizzazione del ruolo dei Comuni per la Repubblica delle autonomie per buona parte buona parte del cammino e ancora da fare
E bisogna farlo e in fretta
Le resistenze degli ostacoli frapposti alla riforma dalle Autonomie da coloro che sulla inadeguatezza delle vecchie istituzioni lucrano indebitamente non sono casuali
Era una riforma quella regionale che avrebbe dovuto cambiare tutto
E avrebbe cambiato tutto se seriamente avviata
Perciò hanno fatto in modo che gattopardesca mente non cambiasse nulla era è una riforma pericolosa ma era è una riforma centrale e strategica
Deve finire l'attuale borbonico disastroso sistema attuale di controlli di tutte le di rinvii
Chi è il solo risultato di un esponente deresponsabilizzare gli amministratori
L'attuale rete inestricabile di sovrapposizioni di competenze e di controlli di legittimità che diventano spesso di merito di indebite contrattazioni informali deve essere eliminata
Gli amministratori locali debbono potersi assumere in pieno le proprie responsabilità dell'autonomia impositiva va proprio in questo senso nella direzione della trasparenza
Della lealtà del contratto politico che si stabilisce fra amministratore gli amministratori
Compagni e compagne la città dei cittadini
E oggi l'obiettivo di un riformismo calato dentro i nuovi gravi problemi del nostro tempo
Giustamente
Al centro dell'attenzione quella società complesse frantumata che soprattutto nelle grandi città richiede un mix di efficienza e di solidarietà
Di buon governo e di tolleranza di partecipazione e di funzionalità
L'antico circuito della fabbrica casa sezione Chiesa osteria è saltato
E le antiche abitudini solidali si sono sbriciolate nella individualità nell'indifferenza nelle solitudini
Le città per molti diventano mente luccicanti soltanto quando c'è la febbre del sabato sera o per gli acquisti frenetici in nome del consumismo
Ma per tanti altri per almeno più di un terzo della popolazione cioè l'altra faccia della città più buia e più ingrata c'è un velo di smarrimento che colpisce i più deboli e c'è una sorta di silenzio che tiene lontano dalle luci della città moltissimi soggetti dimenticati dall'egoismo dei più anche nelle città più opulente più ricche
Dove oggi la disoccupazione addirittura un lontano ricordo le sacche di nuova povertà necessitano di un intervento sicuro
Sono le migliaia di pensionati che vivono una diffusa condizione di malessere fatto di ansia e di silenzi
Dignitosi ma pieni di rimproveri e di attese frustrate
Quando non soffrono di le disperazioni degli sfratti destinati a sradicare lì
E a sradicare le dal loro antico quartiere dove negli anni hanno costruito ad
Affetti e sentimenti
Certo non è più la miseria della prima rivoluzione industriale con la disperazione della fame della rivolta di un secolo fa
Ma c'è qualcosa di più qualcosa di più sottile nella sua angoscia di più impalpabile ma anche di più amaro se paragonato all'opulenza che spesso è ostentata nei suoi aspetti più volgari
In questo quadro dove il bene sociale non può essere inteso che come un amalgama di desideri individuali si pone il problema tema centrale di una democrazia moderna
Essa deve sapere che ormai il problema non è che il signor X abbia tanto e il signor Y abbia poco
Il problema vero e ciò che il signor X può fare al signor Y in quanto a tanto dunque la solidarietà ma anche la redistribuzione One giustizia fiscale rispetto degli altri in quanto portatori di valori individuali distanze valide vinse
Perciò il problema del governo delle città è il problema della democrazia intesa
Come teoria di una forma di governo che oggi non può che essere ispirate al riformismo
Inteso appunto come lo intendevano Turati Rosselli autonomie locali decentramento opere comunale controllo della gente
Non il localismo ovviamente
Che è l'opposto della vera autonomia
Proprio perché quello si basa sulla miopia degli interessi più metri delle spinte promozionali delle velleità più egoisti quando non siano esplicitamente razziste
L'autonomismo e al contrario tolleranza rispetto visione collettiva dei problemi proprio perché interessano la comunità la Civitas e di queste rappresenta la voce più serena
Quella che non ha by al diverso al negro alle marginale atto
Ma lo inserisce nel circuito della convivenza civile e del lavoro garantendo ciascuno e tutti dentro un quadro di norme che sono uguali per tutti
E da ognuno richiedono rispetto compagni concludendo sarà su questo terreno
Che dovremo muoverci e confrontarci durante e dopo la vicenda elettorale
Respingendo omologazioni e schematismi ma anche le indifferenza di campo
Perché sarà proprio ed è proprio sulle differenze che possiamo e dobbiamo misurare la possibilità concreta di attuare un governo delle città
Che sia la forma più alta e più riformista
Capace di gestire ma anche di inventare nuovi orizzonti di impostare Grandi Progetti di sanare antiche squilibri
Di garantire civili convivenze di sfidare le nuove emergenze ambientali risolvendo le in nome di una qualità della vita degna davvero di questo nome questi la vera grande sfida e ci richiama al nostro compito di riformisti queste la grande meta che ci aspetta adesso al sei maggio ma soprattutto dopo
Prende la parola
Senatore professor Norberto Bobbio che parlerà di Sandro Pertini
Grazie
Grazie grazie
Non sono abituato a tanti applausi
Ho fatto ho fatto
Ho fatto lezione all'università per cinquant'anni come sapete
Gli studenti non hanno l'abitudine di applaudire
Semmai qualche volta semmai qualche volta al contrario non dico di fischiare mediche di criticare o dimostrarsi completamente indifferenti
Ma questa è un'altra cosa
Quando Sandro Pertini
Lo ha eletto Presidente della Repubblica
Scrissi un articolo di saluto e di omaggio sulla stampa
In cui conclusi
Con la previsione che sarebbe diventato
Un presidente poco popolare
Non avevo vagliata
Anche se poteva allora sembrare una previsione arrischiata
Perché in una repubblica parlamentare
Il Presidente della Repubblica e Senguer eletto dal Parlamento non è istituzionalmente destinato
A diventare popolare
Nella storia ormai quasi mezzo secolo della nostra Repubblica infatti la sua figura di Presidente Amato
E non soltanto ritualmente onorato ho rispettato dalla gente è rimasta unica
Chiudendo il discorso dell'insediamento il nove luglio mille novecentosettantotto
Aveva detto
Una frase una volta che è poi stata ripetuta tante tante volte
Da oggi io cesseranno di essere un uomo di parte
Intendo essere solo il presidente di tutti gli italiani
Il fratello aggiunse fratello
Fratello a tutti nell'amore di patria
E nell'aspirazione costante alla libertà e alla giustizia
Sin d'allora e mi aveva colpito la parola
Fratello
Non era una parola del linguaggio politico comune
Faceva accorrere il nostro pensiero ai grandi principi della Rivoluzione francese
Perché fra questi Chiera l'idea della fraternità
Un politiche più possiamo chiamare concittadini
Compagni
Ma generalmente non ci chiamiamo
E subito dopo
Mi faccia pensare al all'inno del nostro Risorgimento
Che la sua generazione anche la mia
Aveva ancora cantato con incorrotto passione
Fratelli d'Italia
Ora che è diventato l'inno nazionale
Nessuno locali
Anche amore di patria era una parola desueta
E lo sta diventando purtroppo
Sempre più
Duro il nuovo presidente eletto trent'anni dopo la nascita della Costituzione repubblicana non aveva dimenticato che la resistenza era stata anche anche di cornuto ma anche
Una guerra di liberazione nazionale
Oltre all'idea le garanzie dei francesi e dunque
E del Risorgimento
Il nuovo Presidente insisterà anche agli ideali Cosmo politici del socialismo
Del socialismo democratico
Che non aver rinnegato me i principi dell'ottantanove né il lungo percorso che aveva condotto il nostro Paese all'unità
Non lo stesso discorso
Visse libertà e giustizia sociale costituiscono un binomio inscindibile
Ma l'internazionalismo socialista e non aveva mai sopraffatto indolori
Il sentimento della parte
Il nativo
Patriottismo
Intesa la patria come luogo dove tu hai le tue radici
S Ronchi quelle radici
Non sei più quell'uomo perché sei uno questo fabbricato
Mi sono due maniere di di mental popolare
Quella del demagogo
Che sollecita
Gli istinti Dig Your via e di preda
E quella del buon democratico
E in bocca e scopre fa emergere i buoni sentimenti
Di collaborazione reciproca di solidarietà appunto di fratellanza
E la differenza
Mi permettete devi di richiamare queste violenze fra il populista e il popolare
Ma il populismo e lo spirito democratico
Il linguaggio del demagogo e retorico
Magniloquente
E spesso vacuo
Quello di Pertini raschietto sempre cerchiamo
Poteva essere compreso da tutti
Anche dai ragazzi con cui amava conversare a tu per tu
Nelle sale del Quirinale
Dove dava quasi quotidianamente
Lezione pratica democratica titolazione pratica
Alla portata di tutti
Portata soprattutto di quei giovani
E cioè
Erano destinati a diventare Polidoro
Coloro che avrebbe dovuto mantenere in pugno le sorti della nostra democrazia
Ed era chiaro impressione della sua popolarità qui cito un episodio occasionale
Nel giorno della sua visita torinese
Nel marzo del mille novecentottantuno
Carla Gobetti ed io avevamo personalmente invitato a venire nella nostra città ad inaugurare la mostra delle bandiere socialiste
Strappate dai fascisti alle Camere del lavoro e alle sedi del partito ed esposte quindi come trofeo del barbaro vincitore
Alla mostra dell'evoluzione fasciste degli anni Trenta
La lastra mostrava ha voluto intitolare
Un'altra ora Italia
Nelle bandiere dei lavoratori un'altra vita
Lui aveva accettato con entusiasmo
Era stato uno dei protagonisti di Best altrettale
Sin da quando subito dopo la guerra si era iscritto nel mille duecentodiciotto diciotto al Partito socialista
Ed era cominciata da allora una battaglia intrepida inflessibile
Intransigente durissima contro il fascismo
Durata varesini carcere fughe più di vent'anni
Verrà tecniche un libro ribelli proprio per inedite come di documentazione
Davide Frattini intitolato sei condanne e due evasione
Ci mandò dopo aver accertato ci manda questo messaggio
Che riassume meglio di un lungo discorso il senso
Do la propria azione
Le bandiere del movimento dei lavoratori
Sorcinelli
Che ricordano il lungo doloroso e difficile cammino
Nelle organizzazioni operaie e contadine hanno dovuto percorrere perché la libertà e la giustizia fossero assicurate a tutto il popolo italiano
Di questo difficile cammino
Egli aveva percorso da principio
Alla fine senza tenuta accettare un compromesso ricordate neppure nei confronti della madre pioveva chiedere la grazia per lui era stato certamente una delle guide più ardite
E terminava
Questo messaggio
La libertà e la giustizia che sotto queste bandiere sono state conquistate
Ora devono essere difese
Costi quel che costi conto per ogni attacco ed ogni sì
Però evito ufficiali che fece in quei giorni fece una anche al nostro centro
Piero Gobetti ieri ricordava spesso nelle sue rievocazione di giovinezza i rapporti che aveva avuto con l'antifascismo militante di allora quando uscimmo
Eravamo in un in una via poco frequentata
Si era già formato un gruppetto di persone capitate lì probabilmente per caso etanolo uscì spontaneamente una voce Sandro usando non sa ancora quella scena mi è rimasta impressa dalla memoria
Mi domandai allora
E mi domando ancora oggi
Ma c'è mai stato in Italia un Presidente della Repubblica
Che gli italiani abbiano chiamato per nome
No
Appena
Affettuosamente affettuosamente come si chiama come noi ti amiamo o l'amico
Ho un verbo della nostra famiglia
L'Italia aveva in quegli anni più che mai bisogno
Di un capo popolare
L'orrore della violenza su uno degli argomenti abituali dei suoi discorsi agli italiani
Un grande motivo di tristezza per una parola perché usava spesso tristezza e amarezza
Quando si opera riesame del del linguaggio del Pertini si vedrà che spesso per spezza e amarezze avranno
Disse il giorno il terrorismo che non dà pace al popolo italiano che si scatena che turba la vita del nostro Paese
Un'altra volta rivolgendosi ai giovani
Quello cui vi esorto e di non ricorre mai
Alla violenza materiale mai veramente all'altezza perché insediamento nel cuore
Per me i nostri tempi
Un cui si ricorre subito all'avvento materiale privo di passare attraverso la lunga trafila
Del dialogo della comprensione reciproca
Guardate la violenza materiale anche quando è usata per uno scopo poi un nobile scopo lascia sempre
L'amaro in bocca anche quando così tanto non aveva problemi vuol dire verrete erogare il Principe machiavellico che il fine giustifica i mezzi anche il nobile scopo non giustifica qualsiasi infine
Continuava a non garba della vostra mano
Mentre tranquillissimo non armate la vostra mamma
Armati invece il vostro amico di un grande ideale ed una grande vigoroso idea
Vedete sono parole queste
Semplici non dette in quello che si istituzionalizzato impropri il politichese Chianese le riserve e esprimerà esprime sentimenti ridotti cioè e parole che vanno come si dice
Al cuore di
Combatté compare il rigore la violenza interno e quello internazionale
La pace fra i popoli su un tema costante dei suoi discorsi
Egli ama presentarsi
In tutti i discorsi che fece sia in Italia sia all'estero come l'uomo della pace
Contro tutte le guerre
Da qualunque parte venissero
Inviterei i palestinesi
E aveva il diritto di avere una patria
E indifese al popolo afgano
Che lottava disperatamente contro l'aggressione del potente vicino
Quando il Comitato internazionale dipende dall'esistenza afgana di cui facevo parte
Per me è un convegno a Roma
Arrivo alle richiede radicati erano intervenuti per le parole euro venti roventi divenuto il da fare tremare
Le pareti del il palazzo per rimanere
Contro l'Unione Sovietica
Non solo da guerre e violenza mai violenza anche il dispotismo
Che è una forma di di di guerra continuato e di violenza continuata fra il despota
E i suoi cittadini
Nella produzione alla Columbia progressisti del perito Marzio mille centottantadue visse fra l'altro
Il mio pensiero si rivolge con impegno ed amarezza a quei Paesi nei quali il nome della dittatura di un partito di una classe di un asserito infondate primazia razziale
Di un'ideologia spesso invece umana
Di criteri distintivi fondati sul centro e la fortuna si nega la dignità dell'uomo raggiunto nel corso della sua Volpi millenaria esistenza
Apparecchio di invincibili proprio e
Parlando della Polonia mi allora cominciava il suo primo mo'movimento di liberazione di piano
E questo il parere per la pratica molto bella e anticipa quello che sentiamo il dovere di tutti quanti oggi
Ho dice
Il mio animo di uomo libero che si è sempre battuto per la libertà e turbati aggiungo volevo noi adolescenti
Il salutammo con tante speranze
La rivoluzione d'ottobre
Dobbiamo dire adesso
E molte di quelle speranze
Si sono spente nel nostro
Dati la sincerità
L'attrice ricca con cui
Molti anni fa molti anni fa non ha detto molti anni fa
Papini esprimeva questo effetto
Molte speranze
Con un morto e
Non arretrava di fronte giudizi che avrebbero potuto anche turbare irritare i benpensanti non aveva timore di irridere vecchi e nuovi pregiudizi
Insomma aveva il coraggio delle proprie opinioni consigliere esemplare
La risposta che diede al dittatore argentino generale Bignone
Di aver invitato una nota di protesta badate una nota di protesta la Farnesina
Perché Pertini aveva deplorato aveva deplorato testualmente
L'agghiacciante cinismo del comunicato col quale si annuncia la morte di tutti i cittadini
Desaparecidos ventisei la
Disse con la fierezza di chi aveva la coscienza tranquilla
Non mi interessa
Gli altri capi di Stato e no ma abbiamo sentito il dovere di protestare come ha protestato io
Peggio per loro
Ciascuno
Volevo fare voleva sottolineare questa espressione
Peggio per loro perché non è certo un'espressione diplomatica
Ma ha fatto emergere che voi l'abbiate avete colto peggio per loro
E peggiora così via poi a tutti il capo di offerta del mondo
E continuava ciascuno agisce secondo il suo intimo e modo di sentire io ho protestato e protesto in nome dei diritti civili e umani e indifese delle memorie di Melbourne il creatore
Lei deve di mobili mille pendio di morte offre lo presentare in nome di valori più alti più alti Libardo quali rapporti diplomatici ossequiosi verso i clienti
Fatti di vivi di compromessi e di riciclo intende secondo turno prova dell'ordine
Esemplare alla violenza della guerra non perdeva occasione degli altari il fine della pace
Salto molte citazioni mani Patruno ancora
Molto bene nel discorso tenuto alla FAO il sedici ottobre mille novecentottantatré disse
Grande qualità e di grande attualità ricche e povere
Siamo tutti legati allo stesso destino
La miseria degli altri potrebbe un giorno non lontano battere
Rabbiosamente
Dementi questo
Un sensitivo rabbiosamente alla nostra porta
No almeno una previsione campata del tutto in
Già è venuto il tempo di pochi anni che era miseria dei popoli del Terzo Mondo batte alla massima
Porta
Se non ancora rabbiosamente
Terzo
No rabbia provocava abbia come potete immaginare
Quest'reazione di rabbia contro radioattivo noi dobbiamo atto brutalmente
Karma
E poi giungeva
Una frase che naturalmente non piaceva molto diplomatici sempre bene accorpi avveduti
Io sono per coloro che manifestano per la pace
è troppo facile dire che queste verifiche manifestazione sono strumentalizzati sono giovani che scendono in piazza e voglia difendere la pace voglia difendere con la pace il loro ha ben
Quando ai due valori supremi
Giustizia e libertà
Che riteneva interdipendenti non aveva dubbi che il valore primario
Necessario se non sufficiente
Forse la libertà
Io acquista e tiene ferma la libertà può sperare di Pavia qualche passo avanti anche
Sulla strada
Della giustizia
Ma chi sospende e sempre estemporaneamente si dice sempre temporaneamente
La libertà per realizzare venire stizzita lezione storica queste assenze risente finisce Dino ottenere la giustizia nel temporaneamente ne definitivamente e certamente perde la libertà
Respingete diceva ai giovani quelle idee politiche io non si oppongono il concetto di libertà
L'immagine che gli ha che egli ebbe
Aveva di se stesso
E voleva dare agli altri era quella dell'uomo libero
Nel senso che libertà come autonomia
Le come capacità di decidere da sé da se stessi la propria vita
Non permettere che gli altri de decidessero per noi assumere tutte le responsabilità delle proprie decisioni
La personalità di un uomo si identifica diceva con un suo senso di di libertà
Vacca m'è capitato in questi giorni vede una bellissima lettera che lei scrive che l'istituto inedite che lui scrisse ad un giovane un giornale esserne più giovane del mille novecentocinquantanove diceva che gli chiedeva dei consigli
Navetta che meriterebbe di essere pubblica
E diceva appunto che
La personalità di un uomo si identifica con il suo senso di libertà
E testualmente secessionismo vuol dire creare una nuova società esse non deve considerare l'uomo la scudatura la sua verità e la libertà
Individuale non non deve dimenticare la l'uomo contro natura
E ecco coordinare io rispondono ad essere un uomo libero
Anche se ciò potesse costringerci di a metterti contro di me contro la mia fede politica sì sempre in ogni circostanza di fronte ad un un uomo libero
E pur di esserlo sii pronto
A pagare mi prese da questo un po'la massima che aveva
Guidato la sua vita ma in tutti gli anni dalla battaglia anche i pesci
E e poi aggiunge a questa frase che io ho sempre io ho sempre condiviso ieri gran parte delle mie polemiche nei confronti dei marxisti si si riferisce a questa a questa a questa affermazione dice libertà non è
Non è
Uno comunque qualcuno totalmente asserisce
Una scoperta borghese bensì è un'esigenza immancabile
Dello spirito umano
Era il suo socialismo
Possiamo dire o ora che era il più socialismo
Schiettamente liberale anche se allora non si chiamava così
E certamente egli non aveva letto libri Rosselli Socialismo liberale che era uscito in Francia nel mille centotrenta quando lui era in prigione
E non posso neanche vie proveniente sono del Partito d'Azione negli amasse molto
Partito d'azione e personaggi che poi confluire no nel nel partito socialiste che provenivano dal Partito d'Azione
Ma era quel socialismo liberale che anche se allora non si chiamava ancora così
è questione che noi siamo siamo venuti a poco poco riscoprendo
Di fronte alla sconfitta storica di un socialismo illiberale
E proprio per non essere stato sin dall'inizio liberale ha finito per non essere ponentino sociali
Chiariremo liberale
Inteso queste perché in fondo tipo diretti pochissime battute Socialismo liberale intesa non come l'antitesi
Ma come la prosecuzione
Lo svolgimento il compimento del viale Libertà da cui è nato
Lo Stato democratico va be'quindi nessuna incompatibilità ma la nasce il padronale e lo sviluppo
Il si socialisti
Ma io mi domando o una volta fatta questa scoperta ma può essere ancora oggi un socialismo
Che non sia l'ira rare spetta questa e questi alla domanda Ascoli
Tutti quanti lui e altrove siamo chiamati a dare
Passò attraverso la politica
Senza mai lasciare consumare nel spegnere la fiamma
E senza
Ricordate famosa pièce
Sarto e senza Porcaro assieme mani
Grazie demenza
Mantenendo intatta la passione ideale della giovinezza
Non perdete la capacità di indignarsi di scandalizzarsi e anche di accendersi di collera improvvise
Sono un uomo di carattere poteva permettersi diceva lui di avere anche un cattivo canali
Ma come tutti gli uomini che soffrono di sacrestie degni e di Magnani MacColl R. sapeva anche essere generoso alla sua maniera
Nella maniera allude
Di chi aveva
Sofferto e conosceva il prezzo della sofferenza
Lo incontrai le ultime volte al mattino al ristorante del Senato
Quando non era più presidente repubblicano dove andava presto molto prima gli altri
Proprio perché non avevamo multa Vallepietra si sedeva al tavolo dei senatori fiscalisti
Era diventato ancora più diafano
Pallido
Marco
E davanti al Signore di una grande
Fragilità
Ma non è perduto quell'aria di vecchio gentiluomo
Dall'aspetto nobile ed altero
Dava l'impressione di essere stanco
Sembrava che non potesse essere disturbato dalle nostre chiacchiere e volesse starsene in disparte da fare a poco a poco si accendeva
Mostrava di essere ben al corrente di quel che succedeva del mondo
Un giorno disse salute mi verso il sindaco
Torinese
Porto al sindacato
Amava rievocare i tempi più lontani quelli che nessuno di noi aveva conosciuto i temi Verheugen sventurata lotta antifascista Gobetti che non aveva conosciuto personalmente Gramsci Julio erogavano tante ricordo della comune prigionia Carlo Rosselli compagno dell'audace impresa di portare oltre al confino insieme comparve Filippo Turati delle
Il più disgraziato quello finito il più magicamente
Giacomo Matteotti
La maggior parte delle storie
E concludo e concludo
Rifiuto nella interpretazione del fascismo
Come parente si
Ma per lui esistenziale mente solo una parentesi una lunga e dolorosa parentesi il fascismo esortato
Una parentesi tra la lotta di prima è la lotta di poi che sarebbe cominciata esattamente al punto in cui era stata vent'anni per intero
In fondo si trattava di ricominciare di proseguire seppure con altri mezzi
La lotta
Per la giustizia e per la libertà
Per la pace i diritti individui poveri di fare in modo che il processo di demmo tematizzazione che non può che essere un processo lento graduale purché non si è interrotto
Nel nostro Paese non dovesse più essere ancora una volta spezzate
Ma anzi la democrazia diventasse sempre più
Vita e costume
E non solo un insieme di regole o di regole
Scritti in un testo da studiare a scuola e da dimenticare subito il giorno dopo
Virtù infortuni
Ma la fortuna
Che aiuta il virtuoso
Consentivano
A luglio
Di rappresentare di questo processo Tinti ventagli graduale democratizzazione italiana uno dei momenti più alti
In continuazione scossa
Turbata
Sconvolta da da eventi terribili
Riesce a ritrovare le vie della sua gente
E le ritrovo
Anche grazie alla presenza rassicurante
Rassicurante
Di Sandro Pertini
Alla cui memoria rivolgo a nome di tutti
Il nostro maestro e riconoscenti saluto
Quali
Per
E
Allora qui
Qui
La parola al segretario del partito Bettino Craxi
Ce l'aveva
Ringrazio
Rimini
La sua ospitalità amichevole
Generoso bene organizzata
Ringrazio
Tutti i compagni quali
Hanno lavorato per il successo di questa conferenza
Fornendo adesso una organizzazione che è stata
Semplice
Puntuale essenziali
Ringrazio Norberto Bobbio per la sua presenza di oggi
Una presenza che ci onora
E di lui voglio solo dire
Egli ha saputo accendere delle luci
In un momento in cui
Nella sinistra italiana tutto era buio
Perché noi consideriamo ha ben giusta ragione uno dei maestri della tradizione del socialismo liberale italiane
Ringrazio i numerosissimi intervenuti
A questo dibattito
è stato di grande interesse
Che ha suscitato grande interesse
Che io penso
Avrà
Un'eco che non si spegnerà facilmente
Mi auguro che si siano gettati sei
I cui frutti non tarderà demmo
A vedere
è stata una riflessione collettiva
Condotto in modo auto in modo maturo
Con una grande capacità di sintesi sull'insieme dei problemi che sono stati tratta
Nel secondo un metodo rigoroso
Senza straripamenti ore oratori
Senza demagogia senza retorica
Ma con un senso della concretezza
E con un senso del reale
Dimostrano che abbiamo acquisito un buon metodo riformista
è importante anche che tra di noi si parli un linguaggio comune
E ciò avviene sempre più
Anche se
Apparteniamo a generazioni diverse questo linguaggio comune comincia ad uccidere meglio di un tempo le generazioni diverse
E così non sarebbe se fossimo quello che ogni tanto si dice un partito di potere o di mera gestione
Probabilmente allora assisteremmo a delle dispute ideologiche più roboanti
Dietro le quali si nasconderebbe ora i conflitti concreti degli interessi
La verità è che mai abbiamo fatto crescere anche una cultura attraverso la nostra ricerca la nostra curiosità il nostro spirito critico
Il nostro desiderio di dare
Una nobiltà alla nostra azione politica
E poiché parliamo ad alta voce
E ad alta voce mettiamo in luce i nostri propositi ai nostri giudizi che sono sempre o cercano sempre di essere
Veritieri
Sinceri
Non abbiamo fatto emergere anche nel corso di questi giorni una identità più nitida di che cosa in Italia questo partito socialista
Noi siamo una formazione sociale moderna
Abbiamo radici
In un grande spettro sociale principalmente nel mondo del lavoro dipendente ma anche del mondo del lavoro autonomo
Nelle professioni
Nel mondo della cultura e dell'arte
Nel settore pubblico dell'economia nell'imprenditoria privata
Nella pubblica amministrazione
Sotto questo profilo
Un partito che per larga parte un partito
Che richiamerà raccoglie un'opinione
Qualificata
Per l'insieme della società italiana vedete se noi fossimo un partito di grandi apparati un partito di potenti
Ed esigenti corporazioni
Di forti e ramificate clientele
State pur certi che il nostro seguito elettorale sarebbe più cospicuo e più massiccio di quello che è poi abbiamo
Però la nostra porta limitata
E molto spesso ci viene rinfacciata è ricordata
è una forza di buona qualità
è una forza solidità
E che ha il suo peso
Nella politica interna ed internazionale
L'abbiamo corretto costruita o ricostruita assalendo con difficoltà una china
Probabilmente
Compiendo com'era naturale in questo sforzo di riemergere
Un certo numero di errori
E probabilmente talvolta seguendo linee che possano essere apparse tortuoso
Ma sta di fatto che abbiamo ricostruito una base assai solida
Difficilmente
Ormai è riducibile
E al contrario suscettibile
Di un'ulteriore espansione
La nostra identità dice che noi siamo un partito fortemente radicato nella realtà nazionale noi siamo ad un tempo un partito nazionale ed un partito regionalista
Avvertiamo bene siamo consapevoli della necessità di consolidare
Nelle coscienze nei fatti
Nella vita della società il principio della unità della nazione
E contemporaneamente stiamo sensibilissimi
Aperti
Interessati
A vedere il mantenimento lo sviluppo il rispetto delle tante hit diverse identità regionali di cui si compone l'Italia
Ed è così che
Non l'abbiamo mai cercato di voltare le spalle al contrario si è mossa sempre andati incontro
Alle esigenze di autonomia alle specificità proprie
Delle nostre grandi regioni
Dalla Lombardia alla Sicilia
Dalla Sardegna all'Emilia Romagna
Dal Trentino dall'Alto Adige alla Campania insomma dalle Alpi
Alle piccole isole che segnano la frontiera sud
Della sovranità italiana
La nostra identità di partito europeo ed internazionali
Noi abbiamo colto subito
Non appena ne apparso un debole segno all'orizzonte
L'idea il disegno il Progetto la speranza
Di una grande Europa del futuro
E siamo stati noi che a Milano abbiamo provocato la prima riunione del movimento socialista europeo
Che si rivolgeva all'estero
Per un messaggio di amicizia di cooperazione
E di incontro nella nuova realtà europea
I nostri critici
Debbono sapere
Che in tutti questi anni non c'è stata una sola battaglia
Sul fronte dei diritti umani e dei diritti dei popoli che non abbia visto
Presenti i socialisti italiani
Con un atto di solidarietà
Un appoggio
Una testimonianza è una collaborazione
Dal martoriato a fronte palestinese
Io la questione non risolta
E che ci auguriamo che i nostri compagni laburisti degli israeliani riescano
A contribuire a risolvere
Alla lunga marcia dei dissidenti dell'Est europeo
Dalla Resistenza cilena
A quell'afgana
Dalla lotta antirazzista del Sudafrica
Ai profughi cubani
Di cui uno illustre rappresentante presente qui tra di noi stamane
Che vedono ancora imperversare
Un dittatore demagogo che farne etica del marxismo leninismo parte
Cari compagni d'Europa in questo momento è teatro di una
Di un grande cambiamento le aste dell'Europa
Esplosa una rivoluzione
Pacifica
Non si ricorda un movimento straordinario
Non violento
Di questa ampiezza e di questa portata e con tanta rapidità mette in crisi i regimi che sembravano assai solidi assai forti
E assai ben corazzati
Certo è una realtà piena di contraddizioni e piena di problemi
E via via che il cambiamento
Avanza i problemi si complicano si infittiscono
E richiedono da parte di tutti
E dall'entusiasmo si passi alla concretezza
Dalle dichiarazioni di amicizia e di solidarietà si passi alla solidarietà effettiva
Pena di contraddizioni
Nell'Ungheria
Oggi si volta
In elezioni libere e democratiche
In Lituania abbiamo rivisto i carri armati di triste memoria
L'hanno fatto la loro riapparizione
Io ricordo che su un giornale cecoslovacco nei giorni dell'invasione sovietica
Apparve una vignetta
Che faceva vedere un carro sovietico dal quale usciva un soldatino
E che si rivolgeva ai cecoslovacchi dicendo proletari di tutto il mondo unite venisse non spariamo
Non vorrei vedere lo stesso carrarmato che si rivolga ai lituani dicendo lituani rinunciate alla vostra indipendenza se non spariamo
Problemi ci sono e sono complesse e noi ci auguriamo che questioni nazionali di questa natura possano essere risolte pacificamente
Secondo i diritti dei popoli
E non ricorrendo ai mezzi militari furia sempre ricorso l'imperialismo
Di fronte a questo grande apertura tra l'Est e l'Ovest dell'Europa corre nervosa e agitata una preoccupazione in tutto il Terzo Mondo e cioè a dire che l'Europa
Perché gli europei presi di nuovo amore tra di loro dimentichino
Il terzo mondo
Intanto che bisogna capire
Se effettivamente
L'Europa ricca
Quando parla d'amore
Non prende in giro i suoi innamorati
Il che non è affatto chiaro
Non è chiaro come né verso l'Est né verso il terzo per il resto del mondo
L'Europa ricca e ricchissima
Se vuole assolvere alle sue responsabilità nei confronti del consolidamento della pace
Se vuole avviare il mondo verso un avvenire più equilibrato
Che riduca le distanze tra i Paesi ricchi e ricchissimi ai paesi poveri e poverissimi
Che affronti come dicevo nella relazione introduttiva alla grande questione sociale di questo secolo
Che è la diseguaglianza nel mondo ebbene questa Europa ricca ricchissima
Deve metter mani mano ai cordoni della borsa
E deve destinare una parte delle sue risorse a risolvere questi problemi
E i problemi dell'est e dell'Europa
O dalle Nazioni più deboli e più in crisi più povere del resto dell'Europa
Bisogna indirizzare risorse che non possono essere sostitutive di quelle e già in misura troppo limitata si indirizzano verso il Terzo mondo ma debbono essere misure
Aggiuntivo
E aggiornamento si riproduce
Pari pari
Se ci trasferiamo nella nostra realtà nazionale
E si ha un bel dire facciamo riforme
Redistribuiamo
Assistiamo meglio gli anziani
Difendiamo l'ambiente
Potenziamo alla ricerca scientifica
Miglioriamo le pensioni nelle fasce più basse
Creiamo grandi infrastrutture più moderne
Si ha un bel dire
Ma se contemporaneamente non si è in condizioni di reperire e programmare una disponibilità di risorse adeguate
Noi ripeteremo queste cose come una cantilena inutile
Fino a quando qualcuno si accorgerà e si fa solo della cantilena inutile
Allora noi abbiamo un problema di cui non bisogna mai perdere nella dimensione e nella
Negli valore
Nella complessità e difficoltà
è quello di un risanamento della finanza pubblica
E consenta di disporre di maggiori entrate
E di utilizzare meglio le risorse di cui disponiamo
Emerso bene nel corso del dibattito
Questa consapevolezza
Che le divisioni nella società italiana e le diseguaglianze nella società italiana
Non solo esistono ma sono assai marcata
E la società italiana
Cristiana
E sempre pronta
Ad asciugarsi una lacrima sul viso
Si comporta e ottenga comportarsi come si comportano le società più grinta
Vedete noi assistiamo nelle società ricche
Ad una strana contraddizione
Più le società diventano ricche
E più le posizioni dei più deboli si indeboliscono
Non si allarga l'area del benessere
E si riduce l'area della povertà
Chiunque nell'area della povertà
Diviene disgraziata e negletta
La verità è che in quest'area si concentrano categorie gruppi sociali e persone
La cui pressione diventa sempre più debole
Il loro ricatto politico è impossibile
E sovente la loro povertà e silenziose
Dignitosa
Perché non protesta
E quindi noi dobbiamo avere chiaro
Da un lato che dobbiamo
Garantire che il ciclo di sviluppo
In cui il Paese entrato da alcuni anni
Ad un ritmo
Notevole
è un ciclo di sviluppo che dobbiamo riuscire a far continuare
Sorprendendo tutte le forze produttive sane
Ricercando l'accordo
Sociale
Assicurandoci la collaborazione delle grandi rappresentanze sindacali dei lavoratori
Ma contemporaneamente dobbiamo riuscire a far sì che questo progresso che è innegabile
Perché è importante
Marci di pari passo con la riduzione delle diseguaglianze che esistono nella nostra società
Aumentando la difesa dei ceti più deboli
E come
Abbiamo detto nel corso di questi giorni esaltando il ruolo dei giovani delle donne e degli anziani
E creando
Barriere sempre più fitte azioni sempre più efficaci in difesa della natura e dell'ambiente
Un giornalista
Autorevole
Ma diciamo così annoiato
Ha detto che io nella relazione ha usato toni apocalittici descrivendo la società italiana
Noi siamo proprio tutto il contrario noi siamo anti demagogici anti catastrofisti anti apocalittici in questi anni non abbiamo fatto altro che seminare fiducia e speranza fiducia e ottimismo
Noi cerchiamo di tenerci lontani dalla retorica
Ed attenerci a delle analisi a da un linguaggio sobrio
Ha talvolta la sobrietà
Finisce con l'adottare un colore non e non mette in evidenza bene
Caratteristiche dei mali sociali
Si rischia di non vedere
Gli aspetti drammatici che pure esistono
Io penso che sia una cosa drammatica per esempio
Che in una sola regione del nostro Paese
Si spenda per spettacoli e feste di paese
La stessa somma che si spenderà per tutto un anno sulla base della nuova legge per lottare contro la droga
Io penso che è drammatica
Ed è un dato
Una passeggiata drammatica quella che si può fare in certe corsi agli ospedali di casa nostra
Ed è drammatica la condizione di chi si trova addosso un male magari incurabile che poteva essere adeguatamente prevenuto
Io penso che drammatizza la solitudine
La povertà
L'emarginazione di tanti anziani
E diciamo la verità senza timore di dispiacere a qualcuno
Che se per questo ci dispiace faccia quello che vuole
Drammatica e la condizione di tanti immigrati che vivono ammassati come animali in società che li sfrutta
I società che li sfrutta come furono sfruttati gli immigrati
Italiani che salivano dal Sud al Nord
Negli anni Sessanta
Percorrendo
Percorrendo il cammino della speranza
Ed erano gli anni in cui la nostra passione politica passava dai libri alle prime esperienze di vita
Drammatica la situazione del mare
Beh i mari marroni
E dei fiumi inquinati
Dell'acqua che in certe zone c'è ma deve essere razionata
Sebbene noi in una parola
Così come abbiamo aiutato negli anni scorsi il Paese
A guarire dalla malattia dell'inflazione
E ad uscire dalla crisi di stagnazione produttiva avviando rinunci credo di sviluppo
Nei prossimi anni noi intendiamo risolvere questi problemi
E per questo non dovete guardare solo
A una politica di governo
Sì dobbiamo risolvere tutti insieme
Lavorando nelle istituzioni
Questo sforzo in direzione dei punti deboli
E contro le diseguaglianze
Deve avvenire ovunque
I socialisti hanno il dovere di distinguersi nel loro impegno e nella loro sensibilità sociale
La ordinaria amministrazione cari compagni amministratori e candidati non deve essere il nostro compito
Dobbiamo applicare a certe forme di parassitismo per non dire di peggio quando si manifestano anche nel nostro partito delle buone Terapia d'urto
Dobbiamo accrescere la nostra presenza
Nella vita sociale
Ripete
Le tradizioni al cui ci riferiamo
Che sono antiche
Segnate profondamente a questo grande senso di umanità
E di solidarietà del nascente movimento socialista
Non vanno solo rievocate
O magari
Studiate
Ma vanno onorate con i fatti
Basti pensare che poi per fare delle buone cose
Nel campo sociale
Oggi non sono affatto necessari sacrifici che si richiedevano un tempo
Oggi abbiamo a disposizione mezzi tecnologie cultura e organizzazione della vita del lavoro che consente
Non compie dei sacrifici che si dovevano fare in altre epoche
Per agire nel campo sociale
Suscitiamo un movimento socialista di solidarietà sociale
Fatto di iniziative sociali e culturali
Fatte di un nuovo associazionismo che noi stessi dobbiamo saper promuovere
Continuiamo nell'opera di rinnovamento dei quadri
Dai dirigenti
Dei responsabili all'interno del partito
I compagni più anziani lo facciano con generosità aiutando i più giovani a farsi avanti
Allarghiamo lo spazio della presenza femminile nella società
Nelle istituzioni e nel partito
Dove le cose non sono rimaste ferme
Ma che possono essere accelerati
I comunisti
Ci invitano a rinnovarsi
Lo fanno come per dire
Mal comune mezzo gaudio
E ahimè i mali del comunismo non sono i nostri
In ogni caso chiederci di rinnovare chiederci di ritrovarci è per noi un invito hanno
Tutto procede sempre a zig zag il nostro cammino ha dovuto anche seguire sentieri ripidi e difficili
Ma abbiamo sempre cercato di rinnovare di cambiare di inventare di esplorare dovevamo costruire una forza e lo abbiamo fatto
Ed è vero
Come ha scritto una volta Bobbio che noi abbiamo avviato verso gli archivi della storia un certo numero di tradizioni di ideologia e superate
E di simboli obsoleti
E il socialismo liberale di cui abbiamo parlato
E non da oggi
E adesso io mi riferì per la prima volta nel primo discorso parlamentare che ebbi l'onore di fare come segretario del partito socialista nel mille novecentosettantasei
E questo è il terreno che noi indichiamo per una possibile prospettiva di unità socialista
Rivolgendoci ai comunisti
Terreno di un socialismo democratico europeo
Riformista liberale
Un membro della delegazione comunista presenti a Rimini
Polemizzando con il fatto che avevo definito il simbolo del partito comunista un simbolo sovietico
Ha dichiarato ieri l'altro alla stampa
Craxi non conosce neanche la storia del suo partito
Gli invierò la tessera del mille novecentosette che porta all'insegna della falce e il martello che è un simbolo del socialismo italiani
Naturalmente mi sono subito fatto portare la tessera del mille novecentosette
Cioè l'immagine di una donna
Con il berretto frigio e la bandiera rossa
Simile alla Marianna dell'iconografia
Francese
Quella stessa che noi abbiamo messo nella tessera dell'anno scorso
E che guida un corteo di lavoratori
Mi dispiace dovere contraddire questo compagno
La falce e il martello incrociati non sono mai stati un simbolo del socialismo italiano
Sono lo stemma dello Stato sovietico
Che fu adottato dallo Stato sovietico all'inizio del mille novecentodiciotto
In Italia lo stemma dello Stato sovietico fu ufficialmente adottato dal Partito socialista
Il due ottobre mille novecentodiciannove
All'indomani del congresso di Bologna che aveva deciso di aderire alla Internazionale comunista
Sull'Avanti del tredici ottobre del mille novecentodiciannove sotto il titolo riunione della direzione del partito ad Imola Nicola Bombacci segretario del partito si legge che la nuova direzione
Aveva deliberato di adottare come simbolo
Lo stemma della Repubblica dei Soviet un martello incrociato da un appalto cioè circondato da due spighe di grano
Ora dopo decenni
Noi abbiamo preso questo simbolo russo
Carico anche di storia italiana e lo abbiamo accompagnato con tutto il rispetto in archivio
Ed anche per taluni forse con un certo affetto
Perché nella vita ci sono anche gli amori sbagliati
Ora possono benissimo farlo anche i comunisti
Vedete cari compagni i simboli e i nomi non sono tutto
Eppure hanno la loro importanza
Anche il nome alla sua di porta
In una prefazione al Manifesto del partito comunista
Nel quarantotto nella sua edizione del mille ottocentonovanta
Federico è in Galles
Scrive
Quando comparve non lo potremmo
Intitolare manifesto socialista
Con questo aggettivo nei mille ottocentoquarantasette
Si qualificavano due specie di individui
Da un lato i seguaci dei vari sistemi utopistici già ridotti a semplici sette agonizzanti a poco a poco
Dall'altro i molteplici Dulcamara sociale eccolo il loro varietà nasce con ogni sorta di rattoppi
Volevano guarire le miserie sociali senza fare alcun male al capitale al profitto
Nel mille ottocentoquarantasette dicendo che il socialismo significava un movimento borghese comunismo un movimento operaio
Il socialismo almeno nel continente ed era una dottrina da salotti
Il comunismo era giusto il contrario
Come vedete un giudizio legato
Ad una situazione data
La situazione di oggi
E quindi
Tanto diverso
Sul continente
Per dirla con Haendel
In Europa un grande movimento socialista e democratico rappresenta il mondo del lavoro
E il comunismo sul continente appare agli occhi del mondo come una ideologia ed un sistema falliti
Quando io ero un ragazzo mi fu spiegato
Non solo nelle organizzazioni unitarie di cui facevo parte
Ma anche all'interno del Partito Socialista Italiano
Che l'Internazionale socialista
Io la dichiarazione di principi della Carta di Francoforte erano la quintessenza della reazione sociale borghese
I principi della Carta di Francoforte dicevano a proposito del comunismo mentre i socialisti cercano di realizzare la libertà e la giustizia sociale i comunisti cercano di aggravare la lacerazione delle classi nella società
Esclusivamente per instaurare la dittatura di un solo partito
Il comunismo internazionale è lo strumento di un nuovo imperialismo ovunque giunto al potere il comunismo
Ha distrutto la libertà o la possibilità di conquistarla
Su tutto aveva ragione questa dichiarazione salvo che su questo ultimo punto
I popoli e non altri sono riusciti nei Paesi comunisti a riaprire le vie della libertà
Ora vi sono partiti comunisti che hanno cambiato il simbolo e il nome e tendono ad avanzare richieste di adesione alla Internazionale socialista
E tutto questo non può non avvenire che sulla base di cambiamenti profondi radicale
Noi abbiamo assunto cari compagni l'atteggiamento che è stato subito un atteggiamento aperto disponibile
Alla possibile future convergenza su di un terreno comune di unità socialista
Diverse esperienze diverse tradizioni
Possono ricercare un terreno nuovo per portare verso una maggiore unità ed una maggiore solidarietà
E quindi una maggiore forza l'intero movimento socialista italiana
Nel fondo del malessere politico che stiamo attraversando
In questo momento
Sta
La crisi delle istituzioni
Ebbene una grande riforma delle istituzioni ha bisogno di un largo consenso
Ma anche di una maggioranza parlamentare determinata a raggiungere i suoi obiettivi di riforma
Oggi possiamo solo dire che siamo meno solidi ieri
Il malessere l'insufficienza istituzionale sono avvertiti in modo crescente
E noi pensiamo a una riforma che faccia una nascere una repubblica presidenziale
Pensiamo ad una Repubblica fondata sull'arte autonomi
L'han giurato li ho visti in Pontida
Convenuti dal monte dal piano
L'han giurato e si strinsero la mano cittadini cento città
Il verso del poeta suona meglio
Che non la bestemmia
Meglio i meriti e i terroni
Forti autonomie regionali e locali non debbano significare Fortis separazioni
Al contrario
Vedevano riuscite è uscire rafforzati i principi della unità della nazione
E un amalgama più intenso tra i cittadini italiani
Una grande riforma non potrà non essere messa all'ordine del giorno
Domani spesso e questo è evidente
Ma non potrà neppure essere per troppo tempo rinviata
Bisogna un certo punto decidere
Per come fare a decidere
Non escludendo di sottoporre la questione presidenziale al giudizio di un voto popolare mediante un referendum propositivo
Sottoporre la questione presidenziale al giudizio di un voto popolare quindi
Per uscire da questa difficile stretta
In cui le istituzioni de periscono
Del resto le istituzioni hanno bisogno non di una ma di molte riforme
Mentre le maggioranze parlamentari annaspano e governano affetti
A questo si aggiunga la vita difficile delle coalizioni numerose numerose rumorose
E poco amanti della solidarietà e della disciplina
Si aggiunga infine il protrarsi delle divisioni all'interno della Democrazia Cristiana
Non so
A che cosa si sia riferito a chi si sia riferito l'onorevole Forlani
Parlando di giri di valzer
Quello che tutti vedono perché giri di valzer di tango di mazurka e di lombarda
Però sperano all'interno del partito della Democrazia Cristiana
Non li avevamo avvertito
Che se queste divisioni si fossero trasferite nella sfera parlamentare e di governo
Sarebbe sorto un problema
E ora il problema è sorto
Abbiamo chiesto un chiarimento
E non si può dire che la nostra richiesta sia rimasta totalmente senza risposta
Dagli fatti come avevamo richiesto alcune risposte sembrano venire
Ma esse vanno nel senso esattamente contrario rispetto a quello che sarebbe necessario per rovesciare le tendenze al logoramento e alla crisi
Diciamoci la verità compare
C'è stato un governo per quattro anni ha direzione socialista è un socialista dirigeva la coalizione
Il Partito Socialista
Ha avuto nei confronti di questo governo l'atteggiamento di solidarietà
Di lealtà e di compattezza Sempre anche quando aveva delle buone ragioni per non averne
Qualora la Democrazia Cristiana riserva ai governi a direzione democratico cristiana un comportamento che è assai diverso
S manovre ci sono queste sono nate
E si sviluppano all'interno della Democrazia Cristiana
Con una incredibile irresponsabilità
Destabilizzante
Breve come dicono i francesi noi non intendiamo dettar legge a nessuno
Salvo che hanno gli stessi
E io devo dire molto francamente
E molto serenamente
Che noi non siamo in condizioni di reggere anche il peso
Di provocazioni provenienti da settori non secondari del partito di maggioranza relativa
Di fronte al ripetersi di tali provocazioni noi come abbiamo già annunziato ci collocheremo su di una posizione diversa dall'attuale
Andiamo verso momenti di evidente difficoltà politica
Ci attende una prova elettorale particolarmente impegnativa
Le prospettive politiche della legislatura si sono fatte incerti
E in questo stato di cose il Partito socialista assolutamente bisogno della sua unità
Guardiamoci intorno
E vedremo una catena
Di divisioni di frantumazione di polemiche
Che dividono le forze politiche
Siano esse piccole o grandi
Per informazioni sono diffuse
Costituiscono nell'insieme non è membro di debolezza della vita democratica
La nostra unità
Nasce dalle nostre esperienze
Dalle esperienze nostre e da quelle delle generazioni che ci hanno preceduto
E quindi è frutto di immaturità
Ed è frutto di responsabilità
E ne ha un'unica una unità che nasce non dalla coercizione di nessuno
Ma dalla convinzione che diversamente il nostro ruolo sarebbe un ruolo subalterno
Che il nostro campo sarebbe invaso
Che le nostre possibilità di successo signor ridurrebbero come già avvenuto in altre epoche
Per portare avanti il programma politico ambizioso che si racchiude nella parola d'ordine
Dell'unità socialista
Abbiamo bisogno di tutta la nostra unità
E di maggior forza
Dodici anni fa
Parlando al congresso
Nel partito di Torino
Richiamato l'attenzione dei delegati di allora
Su una lunga riflessione di Carlo Rosselli a proposito del socialismo
In questa conferenza che si è aperta all'insegna
Di un programma di socialismo liberale io vorrei riproporla la vostra attenzione
Scriveva Rosselli
Che è un socialista
Può rinnovarsi
Mostrando di saper studiare soffrire meditare capire meglio e più a fondo i problemi della storia italiana lontana e vicina
Che il socialismo senza democrazia significa fatalmente dittatura
E dittatura significa uomini serve del figlio
Numeri e non coscienze prodotti e non produttori e significa quindi negare Intini primi del socialismo
Che la libertà
Presupposto della vita morale così del singolo come della collettività e il più efficace mezzo e l'ultimo fine del socialismo
Che lo spauracchio della rivoluzione violenta spaventa ormai solo i passerotti degli esercenti e mena qua al mulino reazionaria
Che il socialismo non si decreta dall'alto ma si costruisce tutti i giorni dal basso nelle coscienze nei sindacati nella cultura
L'ha bisogno di idee poche chiare
Di gente nuova di amore per i problemi concreti
Ciò che diceva Carlo Rosselli
E ciò che
Ci ha ripetuto stamane Norberto Bobbio
Ebbene
Il messaggio che noi rivolgiamo da Rimini al Paese cari compagni
E insieme un programma il riformismo moderno imperniato su grandi obiettivi di rinnovamento istituzionale
Di modernizzazione
E di eguaglianza sociale
Ed è anche una richiesta di fare più forte il socialismo liberale
Per incoraggiarlo per sostenerlo verso una prospettiva di Avvenire
Qua
L'avvocato
Per
Qui
Va a
Ma