L'intervista è stata registrata venerdì 18 maggio 1990 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Camera, Enti Locali, Istituzioni, Legge Elettorale, Partito Radicale, Referendum, Riforme, Senato.
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Abbiamo i microfoni di Radio radicale Gianfranco Spadaccia colori vogliamo parlare della situazione dei referendum delle riforme elettorali e più in generale della questione della problematica delle riforme istituzionali che mente tornata sul no al tappeto nell'agenda politica sia grazie all'iniziativa referendaria e anche e a causa dei risultati elettorali allora innanzitutto partirei dalla problematica dalla questione dell'iniziativa referendaria
Come sta andando questa iniziativa referendaria quali problemi ci sono e specialmente quali problemi ci sono nello schieramento referendario
In questi giorni si o modificati alcuni fatti nuovi numero dei tavoli molto ma intanto e il comitato centrale del Partito comunista
Confermato il proprio impegno referendario impegno a sostegno dei referendum impegno nella Campania raccolte primavere
Detto questo è necessario assolutamente necessario che dei fatti nuovi straordinari intervengano subito perché è vero che c'è stata la distrazione tutto il periodo estrazione per le elezioni amministrative
Allo stato attuale noi abbiamo raccolto poche firme c'è una mobilitazione molto scarsa in grado di informazione grazie alla stampa quotidiana in particolare ad alcuni direttori giornali penso Scalfari penso Montanelli che hanno invitato la gente a firmare che molta gente che vorrebbe firmare ma non sa dove si può andare a firmare
Perché non incontra non trova i tavoli
E e allora evidente che questi che occorre
Occorre attivare lo scontro politico con molta chiarezza intorno a questi referendum se si crede che questi referendum debbano essere lo strumento per imporre anche al nostro Paese
Il dibattito e la decisione sulle riforme istituzionali
Prendo un me uno lo strumento per imporre al Paese la decisione sulle riforme istituzionali ma qualcuno intende un po'i referendum come sollecitazione al Parlamento all'ultimo dovrebbe essere secondo qualcuno
Il parlamento a decidere tu cosa ne pensa accetto il Parlamento a un
E
Una forza deliberativa per eccellenza in una democrazia
E tuttavia non sappiamo che nel Parlamento che il Parlamento domina questa partitocrazia
Su cui sulla cui formazione costituzione ha avuto un ruolo determinante proprio il sistema elettorale proporzionale come siccome si è affermato in questi quaranta e passa anni di vita democratica italiana
Che ha prodotto brutte per tutte le generazioni questa partitocrazia
E allora il problema è che noi il punto di partenza su cui nonostante le differenze reciproche tutti i promotori si erano trovati concordi era che il Parlamento era paralizzato nelle proprie nelle proprie capacità decisionali in temi di riforma istituzionale in particolare di riforma elettorale del sistema elettorale
E non ci avranno eppure non si avrà neppure riformare il sistema pro istituzionale e riformare il sistema politico e tantomeno riformare il sistema dei partiti
E che questa capacità decisionale del Parlamento era bloccata proprio dalla mancanza di capacità di autoriforma dei partiti
E quindi evidentemente occorre ci ci trovavamo tutti d'accordo nel dire che occorreva in mancanza di questa capacità di autoriforma del Parlamento detta dei partiti e quindi di del Parlamento occorreva uno spin in in inserire un elemento autonomo esterno popolare come il referendum per creare di fatto nuovo dirompente rispetto a questa situazione di paralisi
Quindi io credo che quando da parte dei promotori si pone l'accento come spesso si è fatto soprattutto da parte comunista in questo in questi ultimi mesi sul carattere di sollecitazione rispetto al Parlamento dei referendum o si dice una cosa ovvia che
Sì oppure si fa però
Dicendo questa cosa ovvia in realtà si si finisce per svuotare il significato iniziative referendarie perché il valore di queste inizierebbe andare che se poi i veti incrociati ancora una volta bloccano la capacità di visionare il Parlamento i referendum possono e devono andare avanti
Fino al momento al voto al voto popolare
E di sono di per sé i strumenti per modificare il sistema elettorale il signor politico perché fanno passare il Senato sia pure con una breve una piccola correzione
Proporzionale dal sistema da una spia da un da un sistema proporzionale quasi quasi perfetto come quello attuale a un sistema uninominale vero e proprio
Fanno passare dalla proporzionale al sistema maggioritario è un sistema rigorosamente maggioritario i comuni
E introducono comunque anche a me
è l'unico
Tutto su cui
La riforma insufficiente la Camera dei deputati dove tuttavia si passa ad
Dal voto plurimo di preferenza a un voto ha un solo voto di preferenza quindi evidentemente c'è una forte K quel questi referendum hanno un forte autonoma capacità capacità riformatrice se arrivano al voto
E questa è il punto fondamentale io credo che tutto questo gran parlare in questo questo quando si è posto
Si è posta l'enfasi sul posto l'accento su questa intorno al suo dopo il successo delle leghe dopo le elezioni amministrative
Sulla necessità delle riforme di riprendere in Parlamento e fra i partiti il TG sulle riforme istituzionali in realtà si è aperto un dibattito che è fuorviante
Fuorviante almeno dal dalla fu
Rivolto nel senso proprio letterale del termine rivolto a fuorviare l'attenzione della gente dei cittadini da questo strumento estremamente concreto costituzionale che sono referendum
Detto il dibattito fuorviante maggiori ovviamente anche l'intervento della Presidente gli oltre la risposta del Presidente Spadolini circa il percorso da dare un eventuale tavola rotonda sulle riforme istituzionali ma io credo che nel
Nel confronto fra gli occhi e Spadolini che comunque ci sono esposte in tutta questa vicenda e quindi il loro sporsi è stato meritorio io però penso che abbiano torto entrambi
E che sopra Valentino entrambi l'uno la capacità di autonoma iniziativa del Parlamento
E l'altra la capacità di accordo fra i partiti fra i partiti politici
In fondo Spadolini che dice dice andiamo avanti con l'iniziativa parlamentare
Ma all'iniziativa parlamentare quella che ha fatto fallimento non gli attrezzi nel abbiamo tre legislature il Parlamento aperto la questione istituzionale da tre legislature
E da tre legislature a tutto ciò che è riuscito a produrre è stata la riforma del
Del voto segreto alla Camera l'abolizione del voto segreto la Camera
Una modesta riforma delle Autonomie locali dove però si è accettato il veto socialista di non toccare la legge idee il veto socialista Erwin input dicktat socialista di non toccare la la legge elettorale
Di una riforma ha molto limitata perché non toccando la legge elettorale non si tocca neanche l'attuale
Tappeti vecchi scarsa capacità di governo degli enti locali
Oppure questa quest'altra piccola riforme Italia abbiam fuori e di correggere il bicameralismo assoluto che c'era fino adesso fra Camera e Senato in un bicameralismo corretto in un bicameralismo procedurale
Che invece praticamente limiterà soltanto ad alcune leggi ad alcuni compiti la sovrapposizione dell'esame da parte dei due rami del Parlamento ma metà è che si tratta la classica montagna che produce tutto il topolino
Due riforme che quindi direi che proprio i
è sotto gli occhi di tutti il fallimento di questa iniziativa parlamentare in materia di questioni istituzionale proprio perché e all'interno del Parlamento hanno agito i i veti incrociati dei partiti bisognava rimanere alle bisognava discutere di riforme istituzionali però fermandoci alla soglia di tre questioni fondamentali di legge elettorale non si poteva discutere
Di riformare il sistema dei partiti non si poteva discutere di riforma del sistema politico vero e proprio non si poteva discutere
Quindi in realtà tutto ciò che rimaneva riforme istituzionali chi accettava di muoversi ci si se sì sì sì accettava di muoversi in un perimetro
Lì delimitato dai mettili partitiche era estremamente che era residuale cioè riguardava soltanto argomenti in realtà che e questioni che non è fruivano sulla centrale sul
Centro della questione istituzionale italiana che è una questione politica che è una questione politica e passa in sezione mente attraverso il sistema dei partiti e l'attuale sistema elettorale che produce questo sistema dei partiti
Sistema dei partiti
Se venderli a visite nuovamente schierato un po'il fronte proporzionalista specialmente alcuni settori della sinistra democristiana tu cosa ne pensi di questo delle mento di questa parte della sinistra democristiana come mai proporzionalisti sono venuti fuori ora e le loro tesi e i quali insomma
Io credo che in fondo
Moderato
E gli altri che difendono che che sono ma cioè non c'è solo prova votato è sceso in campo Andreotti
è sceso in campo il tempo che in questo momento credo che sia abbastanza noto che giornale forse più vicino al segretario democrazia cristiana Forlani
Hanno avvertito il pericolo il pericolo molto netto molto forte dei referendum
E si son formati anche comitati di parlamentare
Iniziativa legittima soltanto che
Finiscono questi comitati parlamentari aperto porsi problema di sabotare la raccolta delle firme di sabotare la stessa iniziativa referendaria beh io credo che questo e molto sintomatico cioè ci sono i difensori del sistema attuale vogliono Massimo correggerlo ma vogliono mantenerlo cioè con e proprio culturalmente
Bodrato appartiene forse meglio di ogni altro appartiene a quella sinistra sociale cattolica che vede con con diffidenza un efficace democrazia di governo
In fondo molto attente ma se ne sta molto attenta ai fenomeni sociali e diffidente nei confronti diffidente anche nei confronti dei propri stesso partito
Di
Che che si creino dei sistemi di rappresentanza che obbligano il partito che di maggioranza a governare a governare da solo e a governare da solo assumendosene la responsabilità piena senza mediazioni di fronte all'elettorato
E io credo che per niente di male se su questo ci fosse un dibattito uno scontro politico mi sembra che di fronte a queste cose di fronte al dibattito gli occhi Spadolini
E se io ho parlato di Spadolini devo parlare anche della Iotti cioè voglio dire ma come se Spadolini a torto a sperare che il Parlamento possa affrontare riforme istituzionali quando i vecchi dibattiti glielo hanno impedito
La Iotti prima rilancia i partiti la questione ma non si vede perché come i partiti che fino adesso hanno impedito al Parlamento di legiferare e di decidere dovrebbero trovare in una tavola rotonda fuori dal Parlamento
Quella volontà comune di là fino ad oggi non hanno trovato
Sia di fronte a queste cose sia di fronte agli attacchi di Bodrato ma di Andreotti
Del tempo eccetera eccetera mi sembra che non ci sia stato adeguato che non ci sia adeguato volontà di trasformare l'adesione il sostegno ai referendum in uno scontro politico vero e proprio con gli avversari espliciti e con gli avversari sotterranei dei referendum
Cioè voglio dire e abbastanza significativo suo sub a me sembrano nel sembrano significativi due frati da una parte il gli avversari più iniziale più drastici del referendum erano i socialisti
Da parte dei socialisti la polemica si è molto sborsata
Perché perché a mio avviso l'iniziativa referendaria proprio per il suo carattere decisionale del suo Gattai mettere alla prova la volontà riformatrice di ciascuno via in qualche misura spiazzati
E ha fatto emergere alcune contraddizioni che poi loro i socialisti nel momento in cui si va a vedere le effettive capacità riformatrice di ciascuna proposta devono più comunque correggo Luca contraddizioni con cui devono fare i conti
La contraddizione fra la volontà di indicare la la l'approdo di un sistema presidenziale con l'elezione diretta del capo dello Stato
E poi
La volontà di conservazione del sistema elettorale così come e come si fa immaginare un sistema presidenziale con un sistema elettorale che invece è un sistema paralizzante un sistema di governi di coalizione
L'altra contraddizione Tipper e vedere lo stesso accanto all'elezione diretta del capo dello Stato l'elezione dei presidenti di Regione dei presidenti e regioni sì e dei sindaci no e si è detto no a qualsiasi proposta di votazione diretta del sindaco nella riforma delle Autonomie locali che è stata varata dei due rami del Parlamento il big il Veneto è partito proprio dei socialisti
Un l'altra contraddizione ancora di dire facciamo un referendum propositivo altra cosa che è stata raccolta Iotti
E e a mio avviso molto pericolosa perché per
Perché apre la strada a una repubblica dichiarate plebiscitario con lista che nel quale io personalmente non credo
Però ecco la contraddizione rimane i referendum propositivi che non sono iscritti sono di là da venire che non sono iscritti uno sta costituzione che sono discutibili da ogni punto di vista sì e intanto i referendum che abbiano quelli abrogativi che possono aprire la strada delle riforme l'abrogativi della proporzionale quelli no
è ecco io credo e non a caso su questo i referenti i socialisti hanno smorzato la polemica i sì sono otto perché a mio avviso si sono trovati su spiazzati oppure perché sinceramente ritengono il dovere utilizzare anche sì l'iniziativa partite parte del referendum Aria per approfondire le loro stesse contraddizioni
E le possibilità di convergenza o le forze politiche Anzio provochi è singolare che invece prendersene con l'iniziativa dei referendum Craxi abbia sentito il bisogno di prendersela direttamente con Forlani
E con la Democrazia Cristiana individuandone asettico nacque nella segreteria Democrazia Cristiana
La volontà di conservazione dell'attuale sistema politico
Ed è e questa e quindi il il primo fatto significativo con quale col quale è a mio avviso bisogna fare qui bisogna fare i conti mentre si è alzato poi contemporaneamente ad altri un grandissimo polverone su riforme istituzionali e non si capisce quale approdo può sapere che rischia di essere semplicemente il polverone
Un grande polverone distrae ente per avvistare l'attenzione dall'iniziativa referendaria e per io credo che lo scontro politico che che bisogna va affrontato
E dicevo c'è stato questo smorzamento della polemica socialista ma c'è stato sono stati anche c'è stata anche questo simultaneità
Lo stesso giorno
Della abbia dichiarata avversione il reverendo mariti della maggioranza del fronte del no
Comunista o veterocomunista all'interno del partito comunista
E di una gran parte e di una parte consistente di deputati democristiani che sono contrarie acquisti lettere cioè nei due maggiori partiti quelli che hanno costituito il il perno di questo regime bipolare in questi quarant'anni è scoppiata cioè la la
La è scoppiata la divisione fra sostenitori
I segni che interviene in media due assegni e cittadini in una parte di una vasta parte del mondo cattolico e dello stessa rappresentanza parlamentare democristiana
E all'Inter e dall'altra
I fiori di Himiko tra che si assumono il compito di sabotare il reverendo ma dietro di loro e Bodrato gli Andreotti i Forlani che sono i conservatori l'attuale sistema e dall'altra lo stesso il Partito Comunista la posizione
Una posizione di riformatorio meno
Di persone che affermano di volere la riforma del sistema istituzionale di chi invece accusa tende in campo come caduto in questi giorni a Natta addirittura per accusare la segreteria di Occhetto il volere la seconda
Dio volere la Seconda Repubblica ecco la demarcazione fra riformatori e conservatori passa all'interno dei partiti di questo regime
Ma questo deve diventasse lo scontro politico c'è non bisogna sborsare
Bisogna farlo crescere
Bisogna affrontarlo a viso aperto perché ce lo affrontiamo a viso aperto i sostenitori del referendum
Potranno riconoscersi i nei nei pennacchi sostenitore interno Piccini della posizione di Occhetto ma se invece tutto quanto scenderanno in campo scenderanno in campo per fare i tavoli per portare la gente a firmare e lo stesso nella Democrazia cristiana
Coloro che comunque sono riconosciuti iniziativa referendaria se lo scontro politico viene portato avanti senza paura
Potranno farse quel ma potranno scendere in campo per raccogliere le firme potranno esserci centinaia di consiglieri comunali di sindaci che chiamano gli elettori dei loro comuni a firmare ma se non c'è lo scontro politico tutto quanto viene smorzato e evidentemente siccome non c'è nessuna questa volta nessuna organizzazione che sia in grado preventivamente riportare un grande flusso di firme i referendum rischiano di fallire ma falliranno
Per mancanza di iniziativa politica non per mancanza di iniziativa di iniziativa
Organizzativa ovvio per mancanza di rete organizzativa questa certo manca mancano i finanziamenti mancano perché nel momento in cui scendono con qualche iniziativa a un a fare un'iniziativa re referente questi anche i nostri compagni di strada di questa volta devono fare i conti con quello con cui radicali gli anniversari ho sempre dovuto fare i conti la mancanza di informazione per mancanza di soldi
Le difficoltà concrete di potersi imporre di fronte alla alle resistenze al muro di gomma di questo regime di questo regime partitocratico
Si potrebbe dire insomma che questa volta anche questa scelta questa iniziativa referendaria sta creando i presupposti per una cambiamento per un cambiamento politico e specialmente stan facendo ogni fuori tutti
Ignis sostenitori della vecchio tipo di sistema consociativo allearsi all'interno della DC sia all'interno del partito comunista
Egli questi sicuramente son venuti fuori
E nel momento stesso in cui vengono fuori però queste sono forze che hanno capacità di organizzazione anche perché ammazzare qualsiasi cosa
Quindi io non escludo che se non c'è reazione immediata non si raccolgono le firme si possano non raccogliere le firme non escludo neppure perché purtroppo da quello che sta succedendo sulla caccia quello che è successo sulla giustizia che poi cose Corco cose turche possano avvenire in seguito una volta che sarà innescato attraverso i referendum meccanismo aree della riforma
Viviamo in una situazione che è molto vicina molto molto molto scivolosa molto
Molto pericolosa perché come sempre nei momenti di crisi non si sa mai
Si sa che possono verificarsi dei dei colpi di colore di coda però credo che bisogna farsene carico con grande chiarezza noi ci conosciamo questi pericoli però non vediamo altra dobbiamo andare avanti dobbiamo andare avanti intanto la raccolta delle firme intanto quel successo per cercando di avere il successo di questi referendum il nostro compito in questo momento di richiamare tutti intanto e a questa a questi due a questi due fax il primo quanto è che siamo molto indietro ma anche un bel siamo a metà del percorso referendario e abbiamo raccolto pochissime firma
Quindi c'è una minacce di crisi risiedeva referendaria se dei fatti nuovi non interverranno rapidamente
Perché ancora a cambiare la situazione
E il secondo fatto e che questa il credito dato alla a questo dibattito questo grande polverone sul dibattito la riforma istituzionale
Che si è aperto
Possano essere fuorviante fuorviante attenzione della gente dai dall'iniziativa referendaria necessità di fermare questi referendum
O peggio
L'insistenza sul carattere di sollecitazione di stimolo dei referendum avrebbero per potrebbe Ivo mobile rivelarsi addirittura controproducente perché in fondo svuota del loro significato autonomo
Di forza dirompente di forza propositiva questi referendum bene ringraziamo Gianfranco Spadaccia per questa intervista ereditata la situazione dell'iniziativa referendaria in materia di riforme elettorali e sulla situazione nel dibattito sulle riforme istituzionali
Abbiamo i nostri microfoni Massimo Teodori colui vogliamo continuare il discorso sulla referendum sulle riforme
Domani e sulle riforme elettorali in genere il dibattito sulle riforme istituzionali
Allora innanzitutto la prima domanda e la raccolta delle firme per il referendum sulla legge elettorale sta andando ancora male si sono poche firme come mai e cosa si può fare per migliorare questa situazione
Per la raccolta parlano in maniera catastrofiche
Va be'in maniera capi Tropical perché
Le forze i personaggi che si sono messi insieme sono forte personaggi qua che non è alcuna idea
Che il problema di
Di Promotur referendum ma non è tanto quello di
Dichiarare
A favore di opale di dibattiti per un raggio di trazione quanto apprestare una struttura politico organizzativa in grado di raccogliere la domanda che ci pervade pari in questo caso
Gran parte delle persone che fanno parte del Comitato referendario poi non hanno alcuna idea quelli che rappresentano delle forze organizzate in particolare il partito comunista in realtà al momento non è assolutamente in impegnato nel raccogliere le firme spesso la stessa cosa per le ACLI e che è un'organizzazione che sta completamente dentro al referendum ma le ACLI evidentemente sono un'organizzazione incapace
Di
Promuovere del gli atti organizzati nell'ambito dalla popolazione convenzione probabilmente assestata su una routine di gestione
A ridosso del potere istituzionale quindi non è una sua abitudine raccogliere le firme
Quindi risultato che oggi a oltre un mese dall'inizio la raccolta di firme siamo ancora poche decine di migliaia cioè zero
è una questione puramente organizzativo esiste anche una questione politica presente comunisti che intendo il referendum come mero sollecitazione al Parlamento e non in realtà come e brindare alla Top solo sovrano la possibilità di scegliere effettivamente il sistema elettorale di consenso politico
Ma io credo che si tratta di di due questioni diverse che riguardano comunisti e i non comunisti
Per quanto riguarda i comunisti certamente la il conflitto ancora in corso RAI noi sì
Fra i fautori di una riforma elettorale di istituzionale coloro i quali rispolverano le grandi teorie di mutamento sociopolitico come ha fatto
Pietro in Grecia Ingrao al all'ultima direzione del partito sicuramente tutto questo ha paralizzato ha paralizzato anche coloro come lana occhi e piana era partita molto convinta sul referendum spesso quindi ancora una volta sono degli equilibri interni di partito che paralizzano quell'azione che invece dovrebbe essere uno azione condotta a termine Esterne presso i cittadini presso la popolazione
Il discorso è diverso invece e per quanto riguarda i democristiani
Per non parlare delle altre forze minori i liberali i repubblicani per quello che sono presenti per quanto riguarda i democristiani per i democristiani e e anche per le organizzazioni come creativi non si tratta di una normale attività di gestione istituzionale del potere o di potere sotto altra forma di strutture esistenti si tratta di creare delle strutture assoluta mentire bossiani non sono in grado di creare delle strutture come non sono in grado di di crearlo leva
Quindi questo mondo cattolico democristiano che è una citerò composto di di varie parti ma in realtà nessuna di queste parti e apprezzata una abilitazione popolare lo sarebbe stato probabilmente soltanto la Chiesa o le organizzazioni direttamente legati alla Chiesa come in altri tempi lo furono con la promozione del referendum sul divorzio probabilmente oggi
L'unica organizzazione che che ha questo concetto di uscire fuori dalle proprie sedi di a bere
Tra la gente a promuovere a organizzare azione politica veramente sarebbe comunione e liberazione almeno per quanto residenza invece i vari notabili democristiani o esponente politica la
Le armi come tale le altre organizzazioni e mi pare che sono assolutamente inadeguate incapaci
E probabilmente anche senza quell'forte impegno quella forte
Spinta sulla questione specifica che è una questione che lavora per linee esterne non per linee interne al potere restitutio allora il referendum rischioso rischia anche di non raggiungere firma come si può far ma io credo che giorno d'oggi
Non c'è una svolta radicale innanzitutto perduto e per impegnarsi in quanto tale o almeno una scopa pendente dinanzi attivamente
E quindi anche degli altri i referendum rischia moltissimo perché noi radicali
Anche noi non abbiamo dato molto anche il la soluzione radicale le varie tonalità da non è una situazione oggi è molto frammentata ed è poco tesa su questa iniziativa
Io personalmente e politicamente io mi rammarico anche che non si sia ritrovato
Proprio sull'iniziativa trasversale di riforma della politica
Che è stato anche un obiettivo iscritto al l'ultimo nostro congresso del Partito Radicale su questo non si è ritrovato una mobilitazione unitaria di tutti i radicali quali che siano le collocazioni
Che oggi ciascuno trovato io di questo mi mi rammarico ma certamente oggi la responsabilità maggiore non è dei radicali che pure una piccola parte l'hanno fatta la stanno facendo e via di seguito ma sono di coloro che dovrebbero fare invece una buona parte evocano assolutamente nulla
Eppure questi referendum queste iniziative in campo delle riforme elettorali qualche cambiamento lo sta già portando perché sia per l'iniziativa referendaria sia per i risultati elettorali
Nel mondo politico nell'agenda politica nuovamente sarà posta all'ordine del giorno la questione delle riforme istituzionali ecco tu come giudichi innanzitutto
E la un nulla sortita della Iotti la risposta di Spadolini in merito al percorso da dare all'ipotesi in una tavola rotonda sulle riforme istituzionali
Ma parliamoci molto chiaro o di riforme istituzionali
Con di cui la riforma elettorale
Può essere considerata una parte di riforme istituzionali si parla per da Carlo meno dieci anni in quindici anni
Dietro non dimentichiamo che il Parlamento nei suoi due rami Camera e Senato istituito una commissione che ha che ha lavorato per alcuni anni dando una montagna di risultati di progetti l'ipotesi
Direzione di di vario tipo
Alloggi a me sembra e
Sì che riteneva Jorge che assolutamente fuori nell'uomo perché che cosa significa fare
Un tavola rotonda dei partiti ha detto bene Gianfranco Spadaccia a vario titolo c'è fuoriluogo permanente in cui colpiti si confrontano vocalmente intrattenuto forma tecniche esiste il Parlamento
Oggi si riparla m'motori come rituale sotto questi vari aspetti io credo che lo si debba tutto questo
Non solo allora
Risultato elettorale con la il voto alle leghe su cui torneremo tra un momento ma soprattutto perché c'è stata questa iniziativa cioè la novità della iniziativa referendaria sulle leggi elettorali è che non si è più parlato e discusso di riforme elettorali e di riforme istituzionali ma si è messo in moto uno strumento costituzionale
è uno strumento di azione politica quale la quale scardina ha il potere l'obiettivo di mutare le situazioni perché mette in modo il referente
La qualità assolutamente diverso da oggi
Del dibattito sulle riforme istituzionali ed elettorali è proprio il fatto che cinquanta persone di vario tipo sono andati alla corte di gas di cassazione e hanno promosso il referendum hanno messo in moto il meccanismo soltanto questo è il primo passo agli altri casi abbiamo visto prima che non vanno avanti
Ma tu come giudichi intatto dunque sono i promotori del referendum
Come giudichi il fatto che questa iniziativa a sta creando un vasto fronte dei conservatori del sistema politico dal fronte del no del partito comunista
Che ha un po'il fatto di essere la prenderli e se la sinistra epici appunto è tra i conservatori di questo sistema politico elettorale e anche una larga parte della democrazia cristiana vedi Forlani vedi Bodrato dello stesso Andreotti
Ma questa è la riprova che ci troviamo di fronte all'iniziativa
Seria e quando dico seria non dico seriosa dico seria capace di cambiare mutare le cose
Soltanto le iniziative politiche
Le quali creano o dei cambiamenti cioè sono portatrici di idee vive politiche e di attuazione di queste idee politiche quindi trasformazione effettiva in questo caso del sistema politico del sistema elettorale soltanto in questi casi si creano gli scontri
Ed è un gran bene a mio avviso che all'intero Partito comunista l'Inter ore nove figli stiano all'interno dei partiti laici minori si sia creato questo scontro perché questo scontro significa che è un punto reale un punto che incide realmente
Io mi sarei molto di più rammaricato se questo referendum fosse finito come altri referendum sono finiti in cui tutti quanti erano d'accordo perché questo avrebbe significato svilire significa aver frequentato aprendo ma di rottura correndo tra chi dice
Bisogna il sistema politico attraverso il sistema elettorale multarlo radicalmente e quindi cominciare tutt'altra parte scassare questo sistema buttar via i partiti almeno nella loro nel loro modulo avuto conservativo di oggi che si poggia sulla proporzionale e quegli altri che invece dicono no
Il sistema va bene così la proporzionale i partiti che vanno avanti da coalizione il non governo la mancanza di efficace divisi quindi il fatto che sia un elemento controverso è un monumento controverso ritenuti validi significa anche un'altra cosa
Vale a dire che oggi il fronte del rinnovamento
Il fronte dell'alternativa in realtà non è un fronte alternativa che passa fra schieramenti tradizionali e blocchi tradizionali dei diversi partiti la sinistra a destra centro
Eccetera eccetera ma a mio avviso il fronte dell'alternativa è un fronte che passa e spacca all'interno dei partiti
Tra i conservatori del sistema politico
E innovatori e riformatori del sistema politico essendo la crisi italiana la crisi delle crisi italiane innanzitutto la crisi delle crisi che riguarda i partiti e il potere
Dei partiti e il sistema politico fondato sui tetti
E allora questo è con grande è è infatti è una bomba che sta io lo scrissi subito
In un articolo noi abbiamo messo una bomba sotto al sistema politico ora il problema è che non ci sono
Sufficienti i genieri a attenere la miccia della bomba Cesa e questo mi pare che sia grosso guaio che ci troviamo di fronte a noi stessi innanzi a noi stessi che prima di tutto
I socialisti i l'atteggiamento di socialisti sembra non dico mutano ma comunque vi è un cambiamento di tono all'inizio non i più duri oppositori referendum ora sembra che sia un po'smorzata la polemica dei socialisti come mai secondo te
I socialisti hanno alcune contraddizioni di fronte a queste iniziative referendarie come farle saltare
Ma i socialisti hanno cavalcato una grande riforma poi la grande riforma che strada facendo è diventata essenzialmente la riforma sulla elezione diretta del capo dello Stato
E poi c'è più intestato elezione diretta del capo del Governo non c'è dubbio che oggi c'è una volontà da parte socialista da parte di Bettino Craxi
Di riformare il sistema politico
Il lo scontro e su come riformare il sistema politico perché la sua riforma o regime presidenziale che sostanzialmente prevede con un un sistema elettorale che è un sistema elettorale proporzionale corretto la soglia o altre cose di questo genere
Prefigura un modello che è un modello che contiene in sé dei germi autoritari quindi io sarei molto cauto nel socialisti perché non c'è dubbio che già di tipo non sono fra quelli che vogliono conservare il sistema così loro lo lo vogliono innovare il sistema politico però lo voglio io innovare in una forma che va più verso una
Logica di carattere conservatrice di carattere mole moderata talvolta di carattere autoritario sotto
Diciamo la parvenza del dell'efficienza vediamo quesito quello è successo nei regolamenti delle Camere ornamenti delle camere per le mutate
Negli ultimi tempi sempre più per spinta socialista dopo essere stata immutati perfida comunista e in regolamenterà Cannone che hanno dato migliore hanno migliorato il ruolo del parlamento
Hanno dato più efficienza formale ma più efficienza formale si in bianco uno svuotamento sostanzia
Io temo che anche il disegno del regime presentare che si può discutere a mio avviso si può discutere
Accompagnato da un sistema elettorale più o meno proporzionale corretto abbiano spesso parvenza
Di una
Efficienza di carattere formale e quindi sostanzialmente dei gradi di autoritativo comunque mi pare che
Su che su questo piano
Così come è stata aperta la breccia
Con il partito comunista che fino a un anno fa
Era che traggono sulle riforme istituzionali ed era tetracloro sulle riforme rettorali che oggi invece assolutamente aperto e ce lo scontro interno io credo che su questo piano vada condotto un confronto politico diretto anche col Partito Socialista che comunque è un elemento
Di dinamico di questo sistema
Secondo te le leggi il voto alle leghe il non voto sono un po'l'altra faccia della partitocrazia
Ma io ho considerato positivo il voto alla lega
L'ho detto subito lo ripeto mi sono convinto sempre di più il voto deleghe è un campanello d'allarme ma più che un campanello d'allarme è una canalizzazione
Del voto anti partitocratica che ha trovato quello strumento di canalizzazione
Se avesse trovati altri strumenti di canalizzazione di tipo diverso avrebbe sicuramente votato in maniera diversa ma questo è il segnale che ormai una porzione
Grossa in alcune aree
Importante crescente del Paese non è più disponibile a farsi incanalare nella rappresentanza tradizionale parliamoci chiaramente vi è stato un altro fenomeno
Che equivalente a quello delle
Quando nel mille novecentosettantaquattro si andrà a votare per il divorzio
Inaspettatamente c'è stato un voto sul divorzio che era completamente diverso da quello che si aspettavano i tratti
Che cosa ha significato quello che nel momento in cui si offriva uno strumento di molto di l'espressione di voto e di rappresentanza direttamente o indirettamente indirettamente per quanto riguarda il referente che non era quello tradizionale il consenso sì indirizzava verso nuove strade
Così oggi ho avuto coccole leghe se si può perché questa era l'unico elemento in una certa misura dirompente che cittadino trova di fronte sulla scheda elettorale non rappresentando le altre cose elemento dirompente cioè poi caldo con dei sentimenti qualunquisti del sintetico accenni razzisti tutto il resto che ben sappiamo però al fondo c'è questa esigenza di tirarsi fuori da uno stato dei partiti e dai partiti che occupano lo Stato trovando qualcosa di diverso
Vediamo chiudere questa intervista con un cappello ai rettori simpatizzanti radicali anche perché aiutino alla firma la raccolta delle firme
Ma noi promotore referendum
Con Gianfranco Spadaccia con Peppino Calderisi abbiamo mandato un segnale in cui avvertivamo la grave responsabilità e la gravità del fenomeno
Per quanto riguarda le altre forze politiche dei referendum se non ci fosse stata una mobilitazione degli altri ma questo riguarda anche e i radicali popolo radicale simpatizzanti radicali coloro i quali hanno seguito l'operatorio radicali in questi anni come uno degli elementi o l'elemento più importante per la riforma della politica attraverso la riforma elettorale allora
Un appello a tutti quanti
Coloro che ci ascoltano
Di mettersi in contatto con il partito radicale
Credo che il coordinatore sia
Sergio D'Elia
Che coordina Roma l'azione radicale sui referendum per moltiplica Rita uscire con i tavoli raccogliere le firme perché questa è una grande occasione occasione mettere in modo un meccanismo che dirompente ed è un'occasione anche a mio avviso per i radicali occasione politica di ritrovare una mobilitazione unitaria di tutti i radicali comunque collocati intorno alla questione essenziale che oggi neo che oggi investe la crisi italiana il sistema politico italiano cioè la riforma elettorale la riforma politica quindi un appello a tutti di mobilitarsi nelle prossime ore nei prossimi giorni prossime settimane ringraziamo Massimo
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