Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale cui a Matteo Marchesini per la rubrica critica e militanti
Quest'anno le nuove Edizioni di Comunità in collaborazione con la Fondazione Olivetti stanno riproponendo in alcuni
Agili libricini discorsi le opere di Adriano Olivetti
Per esempio democratiche attenta partiti del mille novecentoquarantanove
Riproposto va detto con una un po'anodina introduzione di Stefano Rodotà che si preoccupa soprattutto di separare le tesi del libro dalla cosiddetta antipolitica
Democrazia dei partiti si apre con una citazione della partitocrazia con la denuncia del proporzionale insomma del nuovo dominio dei partiti sulla vita politica italiana
Ma poi la direzione di marcia è lontana da qualunque tipo di pragmatismo liberale codificato
Alla democrazia autoritaria dei partiti cattolici alla democrazia progressiva dei partiti comunisti scrive Olivetti
Noi opporremo una democrazia integrata un tipo nuovo una forma nuova di rappresentanza più forte e più efficiente della democrazia ordinaria
Ma altrettanto rispettosa dell'eterno principio dell'uguaglianza fondamentale degli uomini e della libertà di ognuno all'associazione
è questa una democrazia integrata dove la
La democrazia lattica troppo facile preda della potete della potenza del denaro viene ancorata un potere affidato al lavoro e dice Olivetti alla cultura giuridicamente organizzata
Il punto è un po'delicato non a caso uliveti si premura di distinguere questo Progetto da ogni progetto di tipo corporativo
Resta però quando passa poi nei dettagli l'impressione di una sistemazione con la divisione dell'attività politica in ordini funzionali che deve qualcosa formule un po'a organi ciste diciamo tranne otto mila come Governo delle professioni
In ogni caso l'unità che dovrebbe rivoluzionare tutto per Olivetti la comunità oggi molto si parla di comunità tutto il potere alle comunità
Dice cioè a quella
A quel contesto che è solo l'originale espressioni statali
Contro il mito del popolo che non è organizzato e la cui volontà e una mistificazione
Nello schema della comunità i centri comunitari che ne sono le cellule democratica dice Olivetti da cultura organizzata le porte del lavoro creando insieme le comunità le comunità daranno luogo allo Stato
Partiti sostituirà i partiti tradizionali si sostituiscono due corpi che affondano le loro radici nella comunità capaci di dar luogo a un'Assemblea unica questa volta questa a sua volta inscindibile in una molteplicità di corpi specializzati
Ma che cos'è in fondo questa comunità è ciò che colma il vuoto tra famiglie patria una piccola parte intorno alla città natale
E alla sua natura oggi oggi umiliata
Una patria che dia il senso vero e non mistifica tutte le possibilità di controllo azione ed è infine una comunità cristiana per Olivetti basata sui valori dello spirito
Che prende a modello il Vangelo non una Società clericale ma certo una società che Anna Lucia con l'edificio della Chiesa
L'altro può scolo proposto dalle ditte negli comunitarie composto da due discorsi tenuti ai lavoratori discorsivi in cui
Ci sono ovviamente parole di formale retorica aziendale
Anche se questa retorica poi trovato pratiche realizzazioni nella Olivetti di allora
In ogni caso al di là delle formule di rito su un nuovo sito stabilimento a Pozzuoli voluto dal ministro Campigli o per le il Doro i veterani della ditta
è impossibile non sentire le energie anche la singolarità di certi richiami pure in occasioni così
Così effimere
L'accento posto a Pozzuoli e in un discorso a Pozzuoli sui dettagli della produzione il necessario equilibrio tra settori produttivi e commerciali della viene da sui dettagli della della vendita sul debito reciproco tra industriale lavoratore sul ruolo delle architetture di fabbrica sul rapporto con la natura
Sulla spiegazione delle della strategia di espansione del modo di affrontare anche le crisi degli ammodernamenti
O i nuovi impegni senza licenziare così la lezione del padre che Olivetti riporta a suo padre a differenza di quello che stavano facendo molte altre avviene anche nel Canavese
E senza mai transigere soprattutto sugli standard di benessere assistenza dei lavoratori
Come contraddiceva d'altra parte sulla continua lotta per la concorrenza
Che aveva portato la Olivetti egemonizzare un mercato mondiale ecco tutto questo c'è
In poche pagine
E colpisce anche in queste pagine il richiamo all'epoca che richiede questo patto sociale tra datori di lavoro e lavoratori come paragonabile nel contesto più ampio europeo e mondiale a quella in cui è nato il cristianesimo
Dei cosiddetti propone una nuova rivoluzione umanistiche cristiana in cui lavoro torni a essere riscattato con un decisivo uso della tecnologia moderna in cui ha una fiducia davvero molto grande
Ecco poi come lavoratori di Pozzuoli spiegagli infatti a misura d'uomo costruiti per loro il tentativo sociale della fabbrica di Ivrea tentativo che non esito a dire
Ancora del tutto incompiuto dice risponde ad una semplice idea creare un'impresa di tipo nuovo al di là del socialismo e del capitalismo
Ecco Li Vecchi Mori proprio alle soglie della trasformazione
Del nuovo capitalismo e della società di massa che avrebbe reso assai problematico il formalismo
Quello marino con fortissime tante religiose che oltre che in questi discorsi si vedono nel programma delle sue edizioni di Comunità si pensi alle pubblicazioni timonieri Maritain
Uno manierismo moderatamente tecnocratico che tendeva a integrare le esigenze più vive di liberalismo e socialismo
Prendeva all'utopia di una specie di economia democratizzare fa in cui
Le aziende medie e grandi fossero controllate con un equilibrio compresso tra comunità istituzioni lavoratori industriali
Ecco come è noto questo umanesimo religioso personalista e comunitario si spendeva ogni aspetto della vita investendo
Di spiritualità appunto l'urbanistica le scienze sociali la vita quotidiana della Vienna gli investimenti la ricerca ecco per questo uno straordinario incrocio di esperienze interdisciplinari un punto di concentrazione
Emerge intellettuali diversissime che avevano in comune la ricerca di una soluzione davanti alla progressiva di nazione della Società novecentesca
Adriano Olivetti ha avuto il pregio il limite degli animatori di minoranze attive intellettualmente illuminate
E il prezzo è il limite degli utopia mi che nascono però da un'esperienza concreta da un attivismo d'eccezione
E mantengono le radici in una base però in cui
L'atto odierno cristianesimo illuminismo si tengono insieme
E questo spiega anche l'attenzione perché non belli pubblicata dalle Edizioni di Comunità e autrice tra l'altro ricordiamolo di un pamphlet per l'abolizione dei partiti
C'è insomma una fiducia quella fiducia denunciata criticamente conforto nel Novecento da Isaia Berlin ad esempio nel fatto che il vero il bello e il buono coincidano
è un'idea che in democrazia tanta partiti evidente ed esplicita si parla di una geometria della vita sociale politica che presuppone tra l'altro l'accettazione dei valori spirituali cristiani
Ma è vero che Olivetti chiarisce subito che se il nuovo ordine nelle teorie già perfettamente appunto per realizzarlo
Non resta che l'esempio di uno sforzo personale culturale e che non può mai andare contro il diritto ma aiutare la porta e che rifiuta la scissione metti Fini
Al di là dell'utopia comunitaria per quel che riguarda invece le sue realizzazioni l'Olivetti e porta il simbolo la concreta prefigurazione di una società che poteva essere che poi non è stata ma a cui la crisi di oggi
Speculare in un certo senso album vi allora ci sta facendo ripensare come osserva Luciano Gallino nell'introduzione discorsi ai lavoratori
Un esempio dice Gallino di industria che con gli utili non ricompensa va fuori misura che amiche dirigenti e non faceva spericolate operazioni finanziarie mali traduceva in buoni Calari splendide architetture razionali servizi sociali senza paragoni
Dunque il Consiglio di oggi è quello di rileggere attraverso gli atti dei libretti che stanno pubblicando le nuove edizioni di Comunità l'opera di Adriano Olivetti a risentirci venerdì prossimo