L'evento è stato organizzato da Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro.
Sono intervenuti: Umberto Colombo (ENI).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cnel, Energia, Eni.
Rubrica
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ENI
Onorevole presidente signore e signori
E il mio compito presentarvi oggi dopo questa brillante introduzione del presidente Lotito
Il rapporto sull'energia mille novecentottantadue
Per il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro rapporto che fa un'esauriente e per quanto possibile precisa
Fotografia della situazione internazionale italiana
Ed è quindi approfondisce considerazioni strategiche secondo l'opinione degli enti pubblici italiani operanti con diverse funzioni nel settore dell'energia
Tale rapporto nasce dal convincimento del CNEL e degli altri e degli enti energetici
Dell'esigenza di una verifica periodica della situazione e dello stato dei programmi in Italia per quanto riguarda l'Energia
Il rapporto come è già stato detto è stato preparato dagli enti energetici
Enea ENEL CE che ENI
E dal CNR e attente nonché seguito dalla quinta Commissione ed altri responsabili del CNEL che qui voglio ringraziare tutti per la loro collaborazione
Non intendo fare una sintesi del rapporto molto complesso e articolato che è amico di dati e informazioni dei consiglieri invece di leggere attentamente
Ogni sintesi infatti finisce per essere sempre in perfetta perché o trascura elementi importanti oppure finisce per toccare tutto ma in modo troppo superficiale
Il nuovo intervento intende perciò essere piuttosto quello di un esperto di energia
Che cerca di fare dei commenti sugli aspetti salienti della situazione energetica in Italia e nel mondo
Ma prima di addentrarmi su questi temi vorrei esprimere una proposta del tutto informale
In quanto anche membro ex ufficio
Del comitato tecnico permanente dell'Energia presieduto dal ministro dell'industria e del quale fanno parte oltre i presidenti degli enti pubblici energetici alcuni esperti di chiara fama
Il comitato come loro sanno a il compito di esaminare sotto il profilo strategico con riferimento alle azioni del governo i problemi tecnici e le e legislativi dell'energia in Italia
La mia proposta è che nel esamini la possibilità e anche l'opportunità sotto il profilo istituzionale
Che le edizioni successive nel rapporto sull'energia ai nel siano preparate sotto il coordinamento del comitato tecnico per l'Energia e presentate se il nel lo riterrà opportuno dal ministro quale Presidente del Comitato stesso o da un suo delegato
Con un certo imbarazzo infatti discutono ora questo lavoro essendo presidente dell'ENI e ancora per qualche giorno presidente dell'Enea
Per gli interessi di parte che rappresento e dei quali cercherò di spogliarmi per assumere la veste più corretta di esperto di energia
Vorrei anzitutto esaminare i grandi problemi che su scala mondiale pone il settore delle energie
Il primo grande problema e direttamente legato alla crisi economica mondiale che ricorda quella esplosa nel mille novecentoventinove e per durata e riassorbita negli anni Trenta
Si tratta di un che ci obbliga a rivedere i concetti e correlazioni ai quali siamo abituati tutti e rispetto ai quali è comune in una certa pigrizia mentale
Così tutti gli esperti stanno che storicamente l'elasticità delle energie allo sviluppo economico espressa in modo semplicistico come incremento dei consumi energetici relativamente a quello del prodotto nazionale lordo
è stata a livello mondiale il maggiolone
Duro sin dalla rivoluzione industriale della fine del Settecento
Questo era vero nei Paesi industrializzati e in quelli in via di sviluppo anche se i primi stavano ormai avviandosi gradualmente
Verso una società postindustriale che intrinsecamente dovrebbe richiedere meno energia per unità di reddito addizionale
Ma il prezzo dell'energia era così basso da favorirne comunque impacci di consumo
Poi ci sono stati i due shock petroliferi ed è il secondo non abbiamo ancora assorbito tutti gli effetti questi shock hanno mostrato che le società industriali avanzate di fronte a un prezzo assai più elevato dell'Energia e al rischio di deficit di Offerta
Sanno reagire soprattutto in termini di conservazione
Questo fatto può sembrare banale all'osservatore comune ma non lo è poi tanto se si pensa che il gruppo Sanciu della Comunità economica europea nel quale
Io ho rappresentato l'Italia per un certo tempo adesso
Nella seconda fase dedicata ai finanziamenti la rappresenta il professor Prodi appena tre anni fa assunto come obiettivo che allora appariva fin troppo ambizioso di ridurre nei nostri Paesi l'elasticità a valori di zero sette
Al mille novecentonovanta mentre oggi oramai non si verificano elasticità molto prossimi allo zero se non addirittura negative anche se il concetto di l'artista negativa è un concetto intrinsecamente falso
Però
Oggi abbiamo questa situazione
E ricordo che io quando ero Nigro possiamo giocarci molta fatica
A riuscimmo ad arrivare a zero sette perché gli altri componenti erano tutti più allegri io volevo arrivare a zero due zero tre m'ero considerato un matto e invece oggi abbiamo valori come vedrete molto bassa
Parte il lucido numero uno che prego
Il collega professor Lanzavecchia gentilmente di presentare
Mostra l'andamento dei consumi energetici mondiali
Dei consumi energetici mondiali
è sparito il verde del nucleare rimasto bianco il nucleare
Mostra l'andamento dei consumi energetici mondiali a partire dal mille novecentocinquantacinque fino ad oggi
Con tassi di crescita dell'ordine del cinque per cento all'anno prima della crisi del mille novecentosettantatré
E poi con tassi inferiori ma pur sempre elevati kennediano quelli dei Paesi industrializzati i cui tassi di crescita
Sono come vedremo praticamente nulli e quelli dei Paesi in via di sviluppo che viceversa hanno ancora bisogno di tanta energia per la loro crescita
Il prossimo lucido
Presenta e questo credo sia molto interessante
L'andamento
Delle variazioni percentuali del reddito
Voi vedete le curve continue rappresenti una rappresentano le variazioni percentuali del reddito pro-capite mentre le curve tratteggiate rappresentano nelle le le variazioni percentuali Vendola consumo di energia totale pro-capite come vedete mentre le curve continui salgono perché il reddito è salito pure in questi anni di crediti le come invece tratteggiate
Sono in termini relativi rimaste costa quindi questo dimostra che
Quello che l'assunto che io facevo che siamo arrivati in un punto in cui ormai da dieci anni quello che sta succedendo è che non aumenta il consumo di energia totale nei Paesi industrializzati
Ho presentato la l'Italia la Germania Federale il Giappone e gli Stati Uniti ma per gli altri paesi industrializzati vale la spesa correlazione
Quindi è un fenomeno che dobbiamo ritenere strutturale deduzione dell'elasticità figura in pratica ad assumere un valore nullo o addirittura negativa sorge allora spontanea la domanda
Questa norma è per molti versi imprevista situazione
E destinata a perdurare la stabilizzazione oppure è un fatto transitorio dovuto aprire assestamento strutturale delle nostre economie che stando come ho già detto diventando postindustriale
In questa seconda ipotesi una volta completata la trasformazione si andrebbe ancora una volta verso l'elasticità storiche vicine all'unità
Questa e ad esempio l'opinione di alcuni noti Esperti tra i quali Roberto Lattes e alle salvo sono uguali che l'hanno espressa in un esteso e solido rapporto
Del novembre mille novecentotrentuno per il commissariato all'energia atomica francese
Come si vede il campo è molto dibattuto e non è semplice dare una risposta sicura
Può darsi che la teste ciondola abbiano una certa parte di ragione ma io ritengo che il processo strutturale di cambiamento
Verso cui ci stiamo avviando non potrà che essere il lungo le in cascata
Il trattato da un complesso di fattori strettamente interagenti
Fra i quali vorrei ricordare le ondate successive per le nuove tecnologie come la microelettronica l'informatica la robotica le biotecnologie lire le nuove risorse i nuovi materiali e le nuove energie
Lo sfruttamento dei mari e dello spazio
Tutte tecnologie che
Portando un peso sempre maggiore
Nell'inviluppo economico delle nostre società moderne sono destinati a ridurre l'intensità
Di Energia
Della
Nostra economia in termini relativi rispetto a quelle che sostituiscono ad esempio la robotica non è detto che abbia una bassa intensità energetica ma sostituendo
Altre tecnologie non lo potenziate conduce al risparmio di materiali e anche di conseguenza risparmio energetico
Non si può essere sicuri e quindi su chi abbia ragione noi che riteniamo che questa mutazione sia strutturale e destinata a permanere oppure chi come la presso i giovani che ritiene che il sistema tornerà
Dopo questa fase transitoria a stabilizzarsi in una nuova struttura con elasticità ancora una volta elevate
E tuttavia cento che abbiamo decisamente ha lasciato alle nostre spalle le sicurezze del passato
E stiamo ormai percorrendo la strada del tutto nuove per quanto riguarda lo sviluppo della domanda energetica e la sua natura occorre quindi essere molto flessibili
Se si guarda all'interno del sistema energetico si osserva poiché c'è una divaricazione nato tra i consumi elettrici e di consumo e di altre forme finali di energia
In tanti Lucille che vado a rappresentare sono cinque uno per Paese
Io ho scelto dagli Stati Uniti il Giappone ti prego di lasciare il Giappone e la Germania Federale la Francia e l'Italia limite la curva nera rappresenta e la stessa curva che ho fatto vedere prima del prodotto lordo pro-capite
Nazionale mentre la colpiva vede e l'energia elettrica pro capite la curva rossa e l'energia totale e per differenza la curva blu e l'energia non elettrica portati
Che cosa si leggerà questo diagramma di estremamente interessante
Se la legge che
Mentre il diagramma che gli aveva fatto vedere prima che guardi riguardava la correlazione tra andamento del prodotto nazionale lordo l'energia totale pro-capite
Mostrava un'elasticità nulla c'era una dissociazione da una parte il prodotto che assieme alle energie non cresceva quando abbiamo appare un'analisi un po'più precisa
Si vede che l'energia si scompone in due componenti da un lato l'energia elettrica che cresce parallelamente al prodotto nazionale lordo e dall'altro l'energia elettrica che scende a picco ossia la conservazione si effettua soprattutto sotto nelle forme meno
Comode meno nobili d'energia mentre penetra nel sistema energetico l'energia elettrica
Prego presentare anche le curve degli altri paesi per far vedere che questo non è un caso americano ma è un caso di importanza mondiale che si riferisce soprattutto ai Paesi industrializzati guardate il Giappone
Come la curva come fitta come si dice in un italiano inglesi dato convertita alludendo alle due curve del combacia con le due curve del prodotto nazionale lordo e dell'energia elettrica mentre si abbassa notevolmente le nebbie non elettrica portati la prossima
E quella della Germania dove vedete che l'energia elettrica aumentata un ricco maggiore rispetto al prodotto nazionale lordo
Ecco guardate
La prossima ancora è quella della Francia
Che avendo un grosso del baldanzoso programma nucleare a una curva dell'energia elettrica che addirittura
è molto elevata rispetto allo stesso prodotto nazionale lordo che significa elasticità notevolmente maggiore di uno rispetto ai consumi elettrici
Mentre i consumi non elettrici sono notevolmente Conella conoscente scendono mentre il prodotto sale e ultimo doverosamente anche la curva del nostro Paese
Che come vedete e abbastanza in linea con quelle che abbiamo mostrata
Anche in Italia che ha un grado di industrializzazione Merello diciamo così maturo degli altri paesi sottosviluppati e la curva dell'elettricità e maggiore rispetto alla prodotto nazionale lordo
Mentre vi è stata in termini di consumo energetico totale una stagnazione
Dal settantadue dal settantatré a oggi e in termini di consumi non elettrici addirittura una riduzione
Su questi fatti bisogna riflettere anche comuni italiani perché se le due tendenze che ho Espresso e che ripeto sono queste
Una tendenza dei Paesi industrializzati verso la conservazione dell'Emilia
Un'altra tendenza verso la penetrazione dell'elettricità nel sistema energetico nazionale
Se questi
Tendenze sono quelle che sono in atto ormai non si tratta di fenomeni congiunturali sono ormai dieci anni dall'ottanta al settanta per ottantadue nessuno potrà accusarci di essere
Di congiunturali spieghi estrapolare da una congiuntura ormai sono fatti assodati
E allora che cosa quali conclusioni dobbiamo trarne
Che bisogna saperli conservare l'energia e questo significa propongo attualmente la parità di energia utilizzata e non invece ridurre Seghezzi implicite dei consumi di energia che si potrebbe tradurre l'impoverimento disoccupazione perdita di capacità concorrenziale
E poi bisogna sapere far penetrare l'elettricità nel sistema energetico in modo economico ossia sostituendo il petrolio confronti meno care come il carbone e il nucleare
Ambedue questi obiettivi comportano la contrazione del ricorso al petrolio e questo è un fatto strutturale di fondamentale importanza
Che dobbiamo guardare al di là della congiuntura attuale perché oggi l'offerta di petrolio e sovrabbondante sul mercato internazionale
C'è stata e potrebbe ripresentarsi una tendenza all'alleggerimento delle scorte i prezzi sporto
Sono relativamente basse e le previsioni per il mille novecentottantatré sono ancora di prezzi ufficiali e contenuti e di prezzi e sport inferiori a quelli del mercato ufficiale
Se si pensasse all'ora in termini puramente congiunturali ossia di petrolio abbondante
E a prezzi favorevoli un'estrapolazione di questa situazione ha tempi lunghi rischierebbe di farci ritrovare nei guai una volta che si verificasse un'altra stretta
Bisogna invece essere capaci di perseguire con azioni di portata strategica un comportamento vero e duraturo
Anche di fronte a fatti contingenti che potrebbero apparire in contraddizione con la strategia decisa
Del resto se gli altri Paesi hanno fatto la scelta di sostituire il petrolio soprattutto per la produzione di elettricità e sono i paesi più forti e con molto più potere di nomine sarebbe pericolosa non operare nella stessa direzione
Perché questo ci porterebbe se non altro in una situazione molto sgradevole
Quando si verificassero eventi imprevisti che potrebbero avere ripercussioni ancor più grandi dei due Duchamp energetici se teniamo conto che il secondo choc avuto per e perché
Molto più severe e difficili era assoluta di assorbire del primo
Sono queste
Le considerazioni di larga portata che emergono da un'analisi dell'evoluzione del sistema energetico dalla crisi del mille novecentosettantatré
Ma vorrei anche ricordare alcuni fatti e dati che hanno caratterizzato il mondo e in Italia nel mille novecentottantadue
Innanzitutto come è stato messo bene in evidenza nel rapporto sull'energia che presentiamo alcune il
Oggi la situazione economica grave si era aggravata nel mille novecentottantadue rispetto agli anni precedenti
Nei Paesi industrializzati dell'OCSE il tasso di crescita del prodotto interno lordo che era già stato di molto inferiore nel mille novecentottantuno
Ricordo che nel mille novecentottantuno era cresciuto del mondo del due per cento del prodotto interno lordo
Mentre nel periodo settantatré ottanta in media nell'area OCSE era cresciuto di del tre virgola cinque per cento medio annuo sarà negativo nel mille novecentottantadue si prevede a livello se meno zero virgola cinque per cento
In questi Paesi inoltre i consumi di energia dell'ottantadue saranno per il terzo anno consecutivo in diminuzione si prende nemmeno uno virgola quattro per cento rispetto al mille novecentottantuno
Anche nei Paesi a economia pianificata
Il tasso di crescita del prodotto interno lordo pur non presentando valori negativi sta riducendosi in modo cospicuo più due virgola cinque per cento nell'ottantuno
E nel mille novecentottantadue contro una media del più cinque per cento nel periodo settantatré ottanta e qui vorrei mettere un caveat
Sul significato reale di queste cifre che risultano da statistiche compilate con criteri del tutto disomogenei rispetto ai nostri
Quindi ritengo che la situazione dei paesi che economie pianificate a sia più seria di quanto queste statistiche non indicano
In quei Paesi i consumi di energia sono cresciuti dell'uno per cento
Nel mille novecentottantuno rispetto al quattro virgola cinque per cento medio annuo del decennio Settanta Ottanta
La recessione a infine e dolorosamente con colpito anche i paesi in via di sviluppo e gli stessi produttori di petrolio la cui economia è strettamente collegata quella mondiale
Nei Paesi in via di sviluppo si osserva infatti una crescita del prodotto interno lordo del due virgola cinque per cento
Contro una media annua del cinque per cento nel periodo settantatré ottanta e una crescita dei consumi energetici del tre virgola tre per cento contro il cinque per cento medio del decennio precedente
Sì sembra quindi un ristagno generalizzato dell'economia che trova del resto riscontro in molti altri invece indicatori come l'indebitamento l'inflazione della disoccupazione lo sforzo per battere l'inflazione
No lo sforzo per battere l'inflazione mediante politiche economiche restrittive in quasi tutti i Paesi industrializzati ha dato generalmente i suoi frutti ma ha provocato una notevole caduta della domanda interna e del commercio internazionale
Ma c'è un particolare un aspetto che colpisce per quanto si riferisce all'Energia
E poi una grossa riduzione dei consumi petroliferi che era già cominciata negli anni ottanta e l'ottantuno infatti i Paesi dell'OCSE hanno ridotto del mille novecentottantadue i loro consumi petroliferi rispetto all'anno precedente
Si stima di bene il cinque virgola quattro per cento e la riduzione a livello mondiale è stata del tre per cento
Questa riduzione non ha portato tuttavia a una situazione florida dei mercati del carbone e del gas
A causa della concomitante crisi economica anzi sappiamo che il mercato del carbone e oggi piuttosto depresso e anche quella del gas molto sostenuto
Le stime per il mille novecentottantadue indicano infatti un aumento dell'uno virgola due per cento
Dei consumi di carbone dei paesi dell'OCSE molto e nel mondo e un aumento dei consumi di gas dello zero otto per cento nei Paesi OCSE e dell'uno virgola sei per cento a livello mondiale
Del resto pure l'industria elettromeccanica nucleare a livello mondiale non ha superato la crisi che l'ha colpita da anni
Oggi nel mondo si consumano tre virgola otto miliardi di tonnellate di carbone un quarto nel quale e Carbone metallurgico
Il commercio internazionale è tuttavia ancora molto limitato e appena duecentosettanta milioni di tonnellate quindi qualcosa dell'ordine del sette per cento della produzione mondiale
Metà del quale metà di queste duecentosettanta milioni tonnellate è costituito da carbone dalla propone per la produzione di elettricità
Esportate
Il commercio internazionale del carbone e solo il sette per cento della produzione mondiale di carbone il resto viene consumato nei paesi dove viene prodotto
Si prevede nei prossimi anni l'incremento dell'uso del carbone che riguarderà quasi esclusivamente gli impieghi energetici
Un recente studio dell'Agenzia Internazionale dell'Energia date dei paesi dell'OCSE un tasso medio annuo di crescita del tre virgola cinque per cento fino al mille novecentonovanta in base però a un'ipotesi
Di crescita del reddito che io reputo eccessivamente consistente cioè il tre per cento medio hanno il gas è un combustibile in un certo senso controverso taluni lo considerava il grande combustibile del futuro e tra questi vorrei citare semplicemente perché ha pubblicato sotto l'egida dell'eleganza per favore la prossima
Un recente lavoro il professor Marchetti che alcuni di voi conosce grandi loro conosceranno che ha mostrato commi gli andamenti storici impiegherebbero
Che il gas vedete lì ci sono delle curve di penetrazione e sostituzione delle fonti energetiche nel mondo come vedete si va lungo un periodo di duecento anni dal mille ottocentocinquanta
E il tratteggiato e l'estrapolazione fino al due mila cinquanta
Quello che emerge rinnovata
In modo del tutto deve fenomenologico
Senza a attribuire cause ed effetti lui possedeva e estrapola
Quello che l'uomo è morta e che il gas segue una traiettoria in termini di quote di mercato che è successiva la traiettoria del petrolio
E successivamente al gas nell'ondata dell'energia nucleare seguita a sua volta dalla ondata del secolo venturo che si chiama son
Fuso cioè solare fusione nucleare con il gergo che ormai è
Tradizionale tra noi uomini ricerca
Ecco volevo fare deve quindi che nell'ipotesi Marchetti avremo fino al due mila e il gas come protagonista principale del sistema energetico non tutti sono d'accordo tuttavia su questa
Su questa
Ipotesi
Infatti
Esaminando la situazione effettiva del mercato mondiale dell'Energia si osserva che ancora oggi il gas e largamente consumato nei paesi di origine
Mentre il mercato internazionale e relativamente modesto il rapporto il il gas esportato e il dodici per cento del gas prodotto
Siamo a un livello superiore al carbone che era il sette per cento ma ancora molto basso
Se si pensa che il petrolio esportato e il quaranta per cento del petrolio prodotto
E il quaranta è molto elevato se si pensa ad esempio alle produzioni interno gli Stati Uniti e Unione Sovietica che sono molto elevate e quindi abbassano
Diciamo così questo fattore per Paesi come il nostro che importano il novantanove per cento del petrolio che consuma
Essendo così basso il in percentuale il gas totale esportato risulta pare nell'ottantuno a centonovanta miliardi di metri cubi ossia il dieci per cento in termini di energia equivalente
Di quella del greggio che assomma Anton come esportazione hamburger trecento milioni di tonnellate cioè a un miliardo e trecento milioni di tonnellate
Il pre consuntivo dell'ottanta dollari indica che non si hanno sostanziali variazioni
D'altra parte mi sono molti civili cambiamento
Perché stanno avvenendo grandi trasformazioni strutturali per rendere più agevole ed economico il trasporto del gas
Innanzitutto la costruzione dei metanodotti ma anche in alcune particolari situazioni la realizzazione di infrastrutture per produrre trasportare ricevere LNG il gas naturale liquefatto
Questo processo di trasformazione non potrà tuttavia non essere lento costoso e difficile e pertanto il processo di penetrazione del gas risulterà a mio giudizio abbastanza lento
Inoltre è bene tener presente che a differenza del petrolio il gas vincola molto più reciprocamente
Produttori e consumatori perché le infrastrutture di trasporto ed in uso finiscono per rappresentare dei veri e propri cordoni ombelicali
Per tale motivo occorre andare d'accordo e stabilire quindi rapporti che possano garantire nel tempo vantaggi per entrambi parte
Fino a non molto tempo fa il prezzo del gas era ancora notevolmente inferiore a quello del petrolio tipicamente miei nella prima metà degli anni settanta era il quaranta per cento del prezzo del petrolio
A parità di contenuto energetico naturalmente
Il gas e più pulito e per certi usi più comodo anche se non può sostituire il petrolio in tutti i suoi usi in particolare in certi tipi di trasporto e in certi impieghi industriali oggi il prezzo del gas è salito rispetto a qualche anno fa ma non è possibile prevedere se e quando raggiungerà il prezzo del greggio questo dipende dal potere di forza relativa tra produttore e consumatore
L'industria nucleare a livello mondiale non ancora superato come dicevo prima la crisi che l'ha colpita da anni
Tra le cause del suo relativo Restagno c'è innanzitutto il fatto che le previsioni di sviluppo dei fabbisogni energetici anche in termini di elettricità
Effettuate negli ultimi quindici anni sono state decisamente sostenuto e largamente superiori
A quanto si è verificato poi in realtà sul lato della domanda
Per l'energia nucleare in particolare si sono costruite si stanno costruendo centrali nucleari la cui entrata in servizio avvenendo imprevedibili situazioni di sovracapacità produttiva
Attenzione che sta parlando di situazione mondiale non italiana
E basti pensare che negli Stati Uniti sono oggi in costruzione settantatré centrali nucleari potrà porre dei problemi di chiusura di centrali ancora efficienti basate su altri combustibili
E oggi più che mai importante che le per le aziende elettriche dei Paesi industrializzati prevedeva in modo attendibile dagli sviluppi della domanda e reperire i capitali per gli investimenti a lungo termine
Che sono difficili da reperire a causa della crisi economica
Il nucleare è in difficoltà in diversi Paesi anche per altri motivi
A questa situazione ma eccezione la Francia che ha portato avanti in modo molto efficiente e all'onorevole anche sotto il profilo tecnologico con il suo ambizioso
Progetto di indipendenza elettrica attraverso un enorme sviluppo dell'energia nucleare
Il nuovo Governo francese ha confermato il massiccio impegno nel nucleare pur riducendo di qualche unità il numero di centrali dà ulteriormente costruire e ciò in relazione alle ridotte previsioni degli incrementi dei consumi energetici
Fin qui ho discusso della problematica energetica internazionale vorrei ora scegliere sulla situazione del nostro Paese
Ricordando innanzitutto che anche da nuove nel mille novecentottantadue si sono ridotti consistentemente i consumi di petrolio anche se questo non ha contribuito ad alleggerire il deficit della nostra bilancia commerciale per il peggioramento è intervenuto dall'inizio dell'anno nel tasso di cambio lira dollaro
Alla fine di ottobre di quest'anno la riduzione rispetto al corrispondente periodo del mille novecentottantuno è stata del tre virgola quattro per cento che ha interessato soprattutto i distillati pesanti
Questa situazione ha contribuito ad aumentare le difficoltà degli operatori petroliferi in Italia
L'ENI
Che ha l'obbligo istituzionale di garantire la copertura del fabbisogno petrolifero del Paese
Ha dovuto mantenere la sua quarta sul mercato italiano ha un valore superiore al quaranta per cento
Mentre le grandi multinazionali stanno riducendo la loro presenza perché non considerano più utile anzi considerano disastroso lavorare sul nostro mercato
In particolare e se cercano di ridurre il loro impegno nella frazione pesante del barile
Inoltre l'attuale situazione favorisce la speculazione essendo il mercato è in mano al compratore piuttosto che al venditore ed indipendenti hanno acquistato baldanza e quote
Nessuno di noi a particolari
Preconcetti contro gli operatori indipendenti il quale contribuiscono specie nell'attuale situazione alle il fallimento di petrolio a prezzi contenuti
Ma occorre tener presente che una quota di mercato troppo elevata immatura operatore non dotati di solide strutture di approvvigionamento e trasformazione
Corre il rischio di aumentare la vulnerabilità del sistema italiano per gli approvvigionamenti petroliferi una volta che il mercato dovesse ritornare il più atteso e in mano al venditore
Mentre quindi occorre ristabilire con una saggia politica tariffaria le condizioni perché venga ricreato un interesse positivo sul mercato italiano da parte delle multinazionali petrolifere
Lei intesa col governo dovrà esaminare attentamente la propria politica
Al fine di evitare di essere preso alla sprovvista
E costretto ad aumentare la sua quota di mercato nel momento peggiore e cioè quando gli indipendenti non avendo la possibilità di operare in un mercato difficile e non più remunerativo si fossero volatilizzati
Affrontare in modo corretto e coerente questa situazione in una sfida per tutti
Per il potere politico per il governo per gli operatori petrolifere incluso naturalmente l'ente pubblico con l'obiettivo di ricondurre il sistema italiano hanno maggiori normalità
E quindi facendo in modo che sia pluralistico e bilanciato e che alla compagnia di bandiera non sia dato un ruolo troppo gravoso
L'obiettivo più in generale volto a garantire anche nel lungo termine la sicurezza dei riferibile dei rifornimenti attraverso la diversificazione geopolitica degli approvvigionamenti petroliferi
E accordi globali con Paesi produttori è un obiettivo molto valido
A questo riguardo vorrei ricordare un fatto da salutare complimento decisamente positivo che accadono otto appena un mese fa
Cioè l'accordo del sedici novembre con l'Arabia Saudita che chiude un brutto episodio nella storia del nostro Paese
Anche se i termini di acquisto del greggio non sono particolarmente favorevoli nell'attuale congiuntura che vede avvantaggiati gli interventi sul mercato spompato
Questo accordo rappresenta un importante risultato in termini strategici e di sicurezza
Inoltre la politica di sicurezza strategica si avvale anche di altri strumenti fra i quali meritano di essere indicati
Lei i seguenti le risorse di greggio nelle quali l'ENI dispone all'estero come risultato della sua ricerca a seguito di una politica lungimirante decisa in tempi ben diversi dagli attuali ancora da Enrico Mattei
Le esplorazioni che gliene continua a fare nei Paesi africani e anche asiatici per incrementare le sue che serve non solo agli atti ci come vedete scusa se dopo incensare ha convinto di più
Ecco queste sono le attività di ricerca e produzione di idrocarburi dell'Agip sul fondo c'è consacrate al trentuno dicembre ottantuno come vedete da tutti i puntini giallisti vede dove l'Agip esplora ed ai punti azzurri si vede dove l'Agip
Esplora e anche produce
Sono ben trentadue i Paesi esteri dove noi operiamo
E dove laggiù è pervenuta alla scoperta di notevoli riserve provate di greggio di gas delle quali rispettivamente duecentoventisei milioni di tonnellate che trentadue miliardi di metri cubi sono di sua spettanza
Perché qui quest'come sapete quando si fa l'esplorazione e la produzione all'estero una parte generalmente maggioritaria spetta poi al Paese o alla compagnia nazionale del paese dove si opera
Nel mille novecentottantadue i riti di greggio di spettanza delle produzioni minerarie estere
Di equity più valide ce sono due diverse forme di ventuno assolveranno acconsentiva dodici milioni di tonnellate
Questi aspetti sono particolarmente rilevanti e dimostrano come la nostra impresa pubblica sia non soltanto importatrice e distributrice ma anche una non trascurabile produttrice internazionale di greggio
Anche il sistema della raffinazione pure in Italia dei problemi
Il nostro è un paese tradizionalmente rapinatore
Che per rispondere a una forte richiesta di olio combustibile si è attrezzato per produrre un barile pesante
Ma oggi l'Europa è molto più da noi c'è un eccesso di olio combustibile il dieci per cento in più della media europea a parità di greggio trattati
E bisogna quindi fare in modo di ottenere al più presto un barile più leggero
Adottando nuovi processi e tecnologie di raffinazione e stando attenti alle politiche di sostituzione che si stanno avviando così da un pervenire da pervenire a un a un raffinato ben aderente alla domanda
L'Italia e produttore l'importatore di gas nel mille novecentottantanove ancora il quarantotto per cento dei consumi interni di gas è stato soddisfatto dalla produzione nazionale
Questa produzione in larghissima parte costituisce la cosiddetta rendita nettamente la dell'ENI una rendita su cui purtroppo è stato fatto un eccessivo affidamento
Ritenendo sicché essa potesse contribuire apparsa spegnere almeno odierni quali salvataggi d'imprese petrolifere chimiche numero metallurgiche ed altre di ordine di grandezza ben superiore a quello della rendita stessa
Oggi noi importiamo il gas
Da alcuni Paesi e prevediamo una proiezione della domanda da soddisfare con nuovi contratti di fornitura dall'Algeria e dall'Unione Sovietica contratti che sono in corso di definizione di stipula
Il nuovo ciclo numero dieci cioè l'ultimo che presento fa un'analisi questa situazione mi spiace che non il molto leggibile volevo semplicemente fare notare
La domanda nel mille novecentottantadue
è stata di venticinque virgola sei miliardi di metri cubi
Che le previsioni del piano energetico vantano trentacinque e a quarantatré quarantacinque miliardi di metri cubi questa domanda io ritengo che in base a quanto ho detto prima vi possano essere delle spiacevoli
Ho piacevoli assecondarli del punto di vista conseguenze ma delle revisioni al ribasso dell'andamento di questa domanda
E vedete che abbiamo dei contratti in alto
Dall'Unione Sovietica dall'Olanda dall'India
Anzi dalla leader nell'ottantuno l'abbiamo il non abbiamo importato dalla Libia dall'Algeria ci sono però delle delle sostanzialmente situazioni di fatto per cui in porteremo la Libia Algeria e la importazione ulteriore per il contatto in Unione Sovietica lì è indicata sottovoce
La voce in basso arresta da produzione nazionale e da nuove impostazioni
Quindi come me la coppietta questa produzione vedete che la produzione nazionale questa domanda la produzione nazionale è previsto rimanere attorno anzi abbassarsi
Attorno a dieci
A dieci
Milioni di tonnellate e il resto quali sarà coperto dai nuovi contratti incluso quello sovietico che porteranno a diciotto venti quella parte dove è scritto cumulativamente nazionale e da nuovi conta
E allora qual è la conclusione che io traggo che è possibile che la domanda possa risultare migliore delle previsioni e che qualora si attuassero contratti troppo rigide questo conduca
A dominare ridurne il consumo del gas di produzione nazionale
Questo fatto sarebbe sicuramente positivo in un Paese in grado di permetterselo ossia in grado di pagare fonti esterne e denunciare la disponibilità finanziaria interni
Perché così facendo si conservano le serve risorse strategiche nazionali
Come ha ammesso del resto in evidenza il piano energetico nazionale ma se si esamina lo stesso fatto in termini contabilità di un grande ente di Stato
E mi riferisco ovviamente all'ENI esso potrebbe portare a risultati economicamente
Molto pesanti addirittura disastrosi perché così verrebbe a mancare una disponibilità finanziaria sulla quale si sono basate decisioni irreversibili di ristrutturazioni industriali
Che per essere attuate richiederebbero di reperire altri mezzi e altri strumenti
D'altra parte per disporre domani Vegas occorre preparare per tempo le infrastrutture l'Italia ha realizzato il metanodotto dall'Algeria alla Sicilia e dalla Sicilia al consiglio
Inoltre con altri
Paesi europei ha deciso di partecipare alla realizzazione del gasdotto della Siberia
Con l'Algeria abbiamo un accordo politico che prevede un prezzo di quattro il quarantuno Baldari per milioni di Picchio con riferimento al WTO ottantadue per gas reso alla frontiera Algeria Tunisia
Considerando i costi di trasporto e di fiscalità relativi al tratto tunisino in trance mediterraneo questo equivale a cinque virgola sedici dal marito il milione di più ossia al duecentosessanta lire al metro cubo
Se si aggiungono i costi di grande movimentazione distribuzione sul territorio nazionale
Ne deriva e il costo finale finisce per essere consistentemente superiore al ricavo attualmente conseguito dalla ma
L'accordo che ha portato a questo aumento dei prezzi trova giustificazione in chiave di politica internazionale oltre che nella voluttà di tutelare l'interscambio Italia Algeria l'accordo per il gas sovietico si è ispirato al principio di competitività del gas naturale con i prodotti petroliferi che sostituisce il prezzo
è riferito all'equivalenza di un mix gasolio olio combustibile dei pizzetta ed i vari greggi il costo dei gas sovietico alla frontiera italiana risulterebbe oggi le quattro cinquantasei dollari per milione di bijou
E quindi è più conveniente di quello algerino
è importante operare però su questi due contratti prima della loro chiusura per ottenere qualche miglioramento in particolare
Condizioni di maggiore flessibilità sulle quantità e sulle revisioni dei prezzi
Il consumo di carbone in Italia è stato sempre piuttosto contenuto ed ha riguardato soprattutto il carbone metallurgico
Negli ultimi anni c'è stato un incremento del Museo di carbone da vapore che nell'ottantadue raggiungerà probabilmente il nove virgola tre milioni di tonnellate oltre il settanta per cento dei quali impiegati dall'ENEL
E che rappresentano un incremento del venticinque per cento sui corrispondenti consumi di carbone dal vapore rispetto al mille novecentottantuno
Stazionari sono invece i consumi di carbone metallurgico per la difficile situazione di quel settore in totale quest'anno i nostri consumi di carbone saranno le circa venti milioni di tonnellate
Il piano energetico nazionale ha previsto al mille novecentonovanta l'uso dei cinquanta milioni di tonnellate di carbone dieci dei quali metallurgico
La stagnazione economica la conservazione dell'energia i problemi connessi con le infrastrutture fanno ritenere che il fabbisogno e la disponibilità potranno essere più contenuti
Per le infrastrutture porti navi ferrovie depositi l'attenzione è stata soprattutto rivolta alla realizzazione dei terminali è terminato lo studio di prefattibilità di Vado Ligure e la progettazione di Gioia Tauro è uno stadio avanzato anche se la realizzazione di questi terminali acquisterà un significato molto maggiore
Con la realizzazione delle centrali della Lombardia che ancora indubbio e di quella di Gioia Tauro
Per il terminale di Trieste è stato eseguito un progetto di fattibilità per il dimensionamento delle infrastrutture di recezione
La realizzazione del terminale resta comunque subordinata alla verifica dell'effettivo retroterra servile non solo in Italia ma anche in Austria e nella Repubblica Federale
Nonché ai collegamenti con altri possibili centri di distribuzione è previsto infine un centro di ricezione a Brindisi che potrebbe operare anche per il cosiddetto transhipment del carbone oltre che per servire la centrale elettrica locale
Per l'Italia il fatto nuovo e rilevante anche se oggi sottoposto a qualche ombra e la costituzione della e non secondo che ha iniziato a operare nel mille novecento ottantadue questo è un primo passo concreto e di una certa dimensione verso l'acquisizione di le serve e di capacità produttiva all'estero anche se ancora un passo relativamente timido
Il valore delle riserve accertate della i nostri colte come sapete a miniere di nel Kentucky di carbone
E duecentocinquanta milioni di tonnellate e la promozione di sette milioni di tonnellate all'anno d'altra parte non sono stati ancora del tutto chiariti nel nostro Paese
Problemi aspetti relativi ai ruoli dei soggetti pubblici che debbono operare nel carbone in
Otto compiuti nel settore dell'uranio e del combustibile nucleare che hanno portato alla nota con condizioni di eccessiva disponibilità di uranio arricchito cogliere per l'Agip Nucleare superiori ai duecento miliardi di lire l'anno
Le politiche di approvvigionamento del carbone devono perciò aderire a quelli di sviluppo della domanda delle centrali
Nel mille novecentottantuno le centrali ENEL a carbone hanno consumato il cinque virgola nove milioni di tonnellate con un incremento del dodici per cento rispetto all'ottanta
Sono iniziati i lavori di conversione a carbone delle centrali di Brindisi e Milazzo e al termine dei lavori prima della fine del decennio il fabbisogno di carbone dell'ENEL permesso alla Centrale riconvertite dovrebbe raggiungere gli undici milioni di tonnellate
A questi potrebbero aggiungersi e due milioni di tonnellate per la conversione della centrale di Piombino
Lei è un però sta attuando un programma di realizzazione di nuove centrali soltanto parzialmente definito in termini temporali e di localizzazione per un totale di sedici mila ottocentoquaranta megawatt di potenza
Questo programma richiederebbe una volta attuato altri trentadue milioni di carbone di tonnellata di carbone una parte consistente dei quali dato invece nazi già negli anni ottanta
Trentadue milioni di tonnellate annue intendo
Per l'energia nucleare Italia presenta un forte ritardo rispetto agli altri Paesi industrializzati e anche ad alcuni Paesi in via di sviluppo con pregiudizio per il rifornimento di energia elettrica l'industria e alle altre attività a costi contenuti
Tuttavia recentemente sono avvenuti diversi fatti importanti che hanno sbloccato a tale situazione intendo riferirmi all'approvazione del piano energetico nazionale che prevede la realizzazione di un primo lotto di sei centrale nucleare
Alla legge di trasformazione strutturale venne in Emilia che gli consente di operare in stretto contatto con l'industria oggi e che nel nucleare nelle rinnovabili e nel risparmio e che l'ente
E che toglie l'ente
Dalla disciplina del parastato
La legge di finanziamento pluriennale dell'Emilia
L'avviamento a soluzione dei problemi finanziari dell'ENEL
L'avvio del progetto unificato di centrali nucleari a acqua pressurizzata con l'accordo degli enti pubblici e dell'industria l'approvazione ormai imminente della proposta di legge due mila trecentottantatré bis
Che modifica le procedure per la localizzazione degli impianti nucleari e che rende disponibili i fondi per lo sviluppo socio economico delle zone interessate
Tutto questo dovrebbe consentire di avviare a brevissima scadenza la costruzione delle sedi centrali due in Piemonte
Due in Lombardia e due in Puglia
L'auspicato raddoppio della centrale di Caorso e dovrebbe pure consentito di avviare le indagini su altri siti in diverse altre regioni in modo da essere pronti a realizzare il parco di centrali nucleari necessario al nostro Paese
L'obiettivo finale di questa politica verso l'impiego dei fondi di elettricità meno costose e più sicura
Potrebbe essere quello di pervenire nel lungo termine in Italia una potenza elettrica ripartita fra nucleare Carboni altre fonti idroelettrico anzitutto poi geotermico gas
Rinnovabile cosa ovvia nelle proporzioni di circa quaranta nucleare quaranta per cento Carbone e venti per cento altre
Tutte queste decisioni non soltanto dall'infanzia alla realizzazione del piano energetico nazionale ma se ben gestite potrebbero dare un rigore particolari alla nostra industria nucleare
Che potendo contare negli anni avvenire su uno spadino SDO programma interno di sviluppo si troverebbe ad avere una solida base per operare attivamente anche sui mercati internazionali
Incidentalmente devo dire che la tecnologia nucleare che utilizza molti diversi dispositivi e componenti e richiede un rigoroso approccio sistemico
E che deve garantire il massimo di sicurezza a tutti i livelli per i lavoratori la popolazione in genere l'ambiente finisce per diventare uno strumento molto efficace l'innalzamento del livello tecnologico dell'industria nazionale
Collegato alte in molti settori di attività elettronica meccanica strumentazione e altri settori economicamente o della loro capacità concorrenziale
Per quanto riguarda le energie rinnovabili infine queste salvo qualche caso io non grosso peso ma comunque pur sempre interessante rappresenta non solo una un'opzione per il futuro peraltro molto valida
Un po'in tutto il mondo si stanno avviando e rapinando tecnologie spesso assai sofisticate con grossi sforzi di ricerca sviluppo dimostrazione di notevoli investimenti
Anche noi in Italia siamo attivi con consistenti e validi programmi
Che vanno dall'uso di rifiuti agricoli e Urbani per produrre biogas al solare termico attivo e passivo alla conversione tempo termodinamica l'energia solare alla conversione fotovoltaica e così via
Lo sviluppo di nuove tecnologie veramente efficienti e competitive chiede però sforzi non vi continuati e intelligenti
E oggi c'è il rischio e con la crisi economica con le situazioni contingenti di relativa abbondanza di energie soprattutto di petrolio
A prezzi contenuti oltre a suggerire per rallentare il necessario sforzo su alternative già approvate
Come il nucleare e il carbone spingano oppure a ridurre anche notevolmente lo sforzo sulle energie rinnovabili soprattutto alla dove sono richiesti investimenti cospicui con risultati molto differiti
Per portare avanti con serietà programmi di sviluppo di tecnologie nuove e complesse in situazioni di docce scozzesi sul fronte delle previsioni divergenti che occorre una coerente e chiara visione strategica di lungo termine
Il risparmio energetico è uno strumento essenziale di politica dell'Energia se attuato in termini di Chiara validità e convenienza tecnica ed economica
Oggi in Italia la legge trecentootto del venticinque ventinove maggio mille novecentottantadue costituisce un importante passo in questa direzione
La legge come tale dispone investimenti diretti nel settore del risparmio energetico delle fonti rinnovabili di circa mille seicento miliardi di lire nei prossimi anni
E si valuta che possa stimolare investimenti indotti per un totale di circa tre mila miliardi di lire
La natura dei provvedimenti e la consistenza degli investimenti potrebbero portare a un risparmio sulla bolletta petrolifera se i prezzi fossero gli attuali di circa novecento miliardi all'anno
La legge prevede la ripartizione dei contributi in diverse aree di applicazione edilizia cogenerazione
Elettricità calore risparmi elettrico industria agricoltura sono ideologie previsti impianti di autoproduzione di energia elettrica autogestione di impianti etichettatura di apparecchi di riscaldamento e di elettrodomestici
La legge trecentootto introduce anche innovazioni di rilevanza politica in materia di competenza delle Regioni e degli altri enti locali
Il ministero dell'industria acquisendo le valutazioni del comitato tecnico permanente per l'Energia sta operando attivamente per passare dalla legge quadro a tutti i dispositivi di applicazione
Chiude una è stato definitivamente emanato un limitato numero di decreti applicativi dei provvedimenti previsti per ciascun articolo della legge trecentootto ma presto seguiranno tutti gli altri il Comitato avverrà in questo senso molto attivamente con un sottocomitato apposito per le fonti rinnovabili e per il risparmio tenendo conto mediante le consultazioni degli attori di tutti gli aspetti del problema
Purtroppo il disegno di legge finanziaria del mille novecentottantatré propone di dimezzare per il prossimo anno i fondi che era previsto di destinare alle attività della legge numero trecentootto arrivando alla fine del mio intervento vorrei ricordare che appena due anni fa
Il problema energetico e la molto caldo e al centro dell'attenzione ai responsabili politici degli addetti economici dell'opinione pubblica da noi e in tutto il mondo come in Italia si parlava alla fine del settantanove dovunque petrolifero e dalle sue conseguenze per lo sviluppo
Nelle riunioni dei soldi il summit dei capi di Governo e di Stato dei grandi Paesi industrializzate dell'Occidente il tema dell'Energia è stato fino all'anno mille novecentottantuno un punto centrale del dibattito
Il mille novecentottantadue invece è stato caratterizzato da una minore attenzione sul problema dell'energia
Questo però resta per tutti e particolarmente per l'Italia uno degli aspetti più gravi da affrontare in una giusta prospettiva di tempo al di là di situazioni contingenti più o meno favorevoli
Nonostante il rallentamento della pressione della situazione energetica nel mille novecentottantadue l'Italia ha portato avanti e spesso a conclusione tutta una serie di azioni a livello programmatico
Di accordi e di decisioni che rappresentano una base soddisfacente per operare in modo corretto ed efficace negli anni a venire
Ho già ricordato l'approvazione del piano energetico l'azione del Comitato permanente per l'energia gli accordi per il petrolio il gas e il carbone infatti che consentono un sollecito avvio del programma nucleare la legge per il risparmio energetico delle fonti rinnovabili
Vorrei ancora ricordare l'accordo tra Enea e CNR per un'attività e feconda collaborazione per quanto riguarda il piano nazionale di ricerca energetica
Oggi ci si aspetta l'attuazione dei programmi definiti e questo è un problema di un'estrema complessità e difficoltà
Che richiede una forte capacità organizzativa e gestionale ed attiva collaborazione di tutti governo e limiti aziende e fino alle persone coinvolte basti pensare soltanto per dare un esempio alla necessità di organizzare adeguatamente la logistica degli investimenti
Per l'attuazione del piano energetico in relazione alle diverse scelte strategiche e alle diverse fonti ai progetti che ne derivano dalle singole azioni e alla loro concatenazione temporale
Per arrivare al fronte di avanzamento del piano nel suo complesso in sintonia con la domanda del sistema economico nazionale
Occorre allora che tutti politici industriali forze sociali comprendano la gravità e la complessità del problema energetico sapendo di trovare un'unità di azione che oggi è ancora insufficiente
E portando ciascuno il proprio contributo specifico la sua soluzione
Senza però e con un atteggiamento flessibile
Al di là delle occasionali opportunità dovute a fatti e circostanze contingenti così da essere pronti a rispondere altopiano importanti mutazioni strutturali che ci attendono
Concludendo vorrei esprimere l'augurio a tutti
Che ritrovandoci qui fra un anno al consueto appuntamento energetico dei nel per discutere sulla situazione energetica italiana
In relazione al contesto internazionale si possa dar conto di sostanziali progressi avvenuti oggi la situazione istituzionale le leggi gli accordi raggiunti da consenso negli intenti rendono possibili
Anche se non facile sì soprattutto si posso dar conto del fatto
E ciascuno di noi abbia compiuto il proprio dovere
Per portare a soluzione il problema energetico del Paese grazie
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