"Per un voto libero e pulito": il PDS ed i referendum

Mancano pochi giorni al nove giugno
Nove giugno abbiamo una appuntamento elettorale molto importante e ci risulta che ancora a Roma centoventicinque mila certificati elettorali non siano stati ritirati e quindi bisognerà vigilare su chi non l'ha avuto lavata
A a ritirare soprattutto faccia quello che può per
Far crescere la mobilitazione in vista di questa data così importante iniziamo questa nostra manifestazione il ritardo non è molto quindi possiamo dire che da qui fino adesso siamo abbastanza puntuali
Vorrei dare la parola per la prima testimonianza al compagno Carlo leoni segretario della federazione romana del partito democratico dalla sinistra
Care compagne e cari compagni
In questi ultimi giorni di campagna elettorale
Abbiamo avuto la sensazione
Che forse possiamo farcela
E il referendum si può vincere
Niente è scontato naturalmente anzi è stata ed è una battaglia molto dura ancora grande è la disinformazione anche perché la Rai non ha fatto il suo dovere di servizio pubblico e poi c'è una campagna astensionista e di boicottaggio che usa toni da crociata
Ma negli incontri con i lavoratori
Nei mercati rionali nelle riunioni di caseggiato nelle centinaia di iniziative che abbiamo costruito qui a Roma abbiamo visto crescere ora dopo ora
La consapevolezza dell'importanza di questo referendum per dare un primo colpo alla corruzione
Alle clientele e per imprimere un impulso dal basso al processo riformatore delle istituzioni
Un'Italia pulita onesta che vuole cambiare le cose è tornata a riconoscersi a prendere coscienza di sé
E ha visto il PDS dalla parte giusta come partito dei diritti della democrazia della moralizzazione
In ogni caso comunque vada il voto di domenica milioni di italiani hanno incontrato il Partito democratico della sinistra
Hanno ascoltato le parole semplici e chiare
Di una nuova sinistra democratica hanno visto la determinazione con la quale ci battiamo dall'opposizione per un'alternativa allo stato di cose esistente anche per noi è stata una prova una occasione dopo oltre un anno di dibattito interno siamo usciti dalle nostre stanze siamo tornati ad incontrare il Paese reale
Abbiamo ascoltato parole di speranza
Di incoraggiamento ma anche tanta delusione tanta sfiducia e rassegnazione si è proprio vero la gente è stanca della vecchia politica
Di parole al vento di risse incomprensibili e di altrettanto oscure riappacificazione
In ogni caso la politica per tanta gente appare come un gioco lontano che non risolve i problemi concreti lotte di potere che usano spregiudicatamente con tutti i mezzi il consenso dei cittadini
Una politica che scambia diritti per favori che invade campi che non le sono propri che vive di tangenti sì c'è stanchezza per tutto questo tanta stanchezza
Ecco lo spazio per una opposizione democratica pulita e determinata e la nostra è una città che soffre molto per la degenerazione della politica tante energie intellettuali e produttive vengono sprecate perché non rispondono alle cordate dei poteri forti e non ci si occupa del disagio sociale della condizione degli anziani degli immigrati e del dramma della droga per il semplice fatto che tutto questo prende poco ai portaborse e ai signori delle tessere
Se chiedi di conoscere a che punto sta ad esempio la tua pratica per la concessione di una licenza commerciale
Ti rispondono che servono soldi per ungere le rotelle dell'ingranaggio clientelare eppure ricevere quell'informazione è un diritto riconosciuto ecco da dove viene tanta rabbia
Quella rabbia che ha fatto prendere coraggio a un commerciante di Primavalle esasperato dalle vessazioni
Che ha denunciato chi lo ricattava mi ha fatto scoprire ai carabinieri un amministratore democristiano che nascondeva venti milioni nella biancheria intima
Il coraggio di quel commerciante arresto chiaro a tutta la città
Che ormai si è passato il segno che non si può sopportare proprio tutto che la gente comincia a stancarsi davvero e anche a ribellarsi
Ne abbiamo incontrati tanti di cittadini così esasperati durante questa campagna elettorale
E abbiamo detto loro che il nove giugno si può cominciare a colpire concretamente quel sistema di potere
La trasparenza la moralizzazione l'onestà degli amministratori sono la bussola che orienta tutta la nostra politica
Per questo qui a Roma abbiamo denunciato l'ennesima vergognosa lottizzazione delle unità sanitarie locali e per questo vogliamo regole certe affinché la legge per Roma Capitale che noi abbiamo voluto non si trasformi in una grande orgia speculativa ma rappresenti un'occasione di crescita della qualità della vita per tutta la città e innanzitutto per la sua periferia
Ma Roma sarà davvero una moderna capitale europea soltanto quando si sarà liberata da quel grumo di potere affaristico e clientelare
Che risponde alla DC di Sbardella
Un potere che usa proprio il sistema delle preferenze per controllare migliaia di voti per ingannare gli abitanti della periferia per legare al suo carro
Proprio la gente più bisognosa i più disagiata dobbiamo spezzarla questa spirale
Con i centri per i diritti del cittadino che il PDS romano sta costruendo nei quartieri popolari e possiamo spezzarla soprattutto con il voto di domenica
Colpire il sistema delle preferenze per un voto libero raggiungerà il quorum e il successo del sì anche per mandare un messaggio forte a chi è sfiduciato rassegnato a chi è deluso
Mandare quel messaggio che dice che si può tornare a vincere a sperare a lottare che si può cambiare questa città e questo Paese e allora compagne e compagni e cittadini
Nelle prossime ore da qui al voto mettiamo ce l'ha davvero tutta
Parliamo con gli incerti con che ancora non è informato siamo presenti ancora domani
Alla manifestazione unitaria che concluderà la campagna elettorale dei referendum al Teatro Adriano e poi siamo presenti in tutti i quartieri davanti alle scuole nelle fabbriche negli uffici
Diciamo a tutti di andare a votare di votare sì lì
Diciamolo con le parole semplici e con il tono sereno di chissà di condurre una battaglia sacrosanta di chi sa di essere dalla parte giusta
E cioè con l'Italia che lavora con le persone oneste
E con i giovani che hanno diritto a spendere la loro vita in un Paese migliore e più giusto d'altronde è per questo che è nato il Partito democratico della sinistra
Sì ricordate tutti quanti il ministro Botero dal film il portaborse il nove giugno votando sì possiamo anche evitare questo ministro Botero divenga un po'troppo realtà diciamo un po'troppo realtà
Do adesso la parola Paola Bolzani segretario del PDS attacca
è molto bello essere qui questa sera in questa bella piazza romana siamo in tanti e siamo con la consapevolezza che in tutta Italia altre persone si incontrano discutono spiega no ed incitano a votare sì
Con la consapevolezza che tanti cittadini organizzazioni della società civile movimenti partiti si sono mobilitati per questo referendum il referendum hanno avuto nella storia del nostro Paese il merito di aver riunito i cittadini in battaglie comuni
Al di là degli steccati ideologici anche nei momenti in cui le divisioni le fratture erano più profonde nella nostra società
Per l'aborto per il divorzio per il nucleare la gente comune si è unita al di là del diktat dei propri partiti
Perché è più forte era l'esigenza di esprimersi e di battersi per un proprio diritto di civiltà anche questo è un referendum per un diritto di civile il diritto come italiani ad uno stato pulito ed europeo
Lunedì conteremo quanti in questo Paese non sono rassegnati alle corro alla corruzione
Quanti credono ancora che cambiare è possibile è canta e possibile cambiare un modo di far politica che ha trasformato ogni diritto in un favore
Quanti sono ormai stanchi di umiliarsi davanti al politico per un posto di lavoro per una casa per un posto in ospedale
Se saremo tanti come io spero e come la mobilitazione di questi ultimi giorni al di là del silenzio di Stato sembra far sperare vorrà dire ad è sconfitto chi strumentalizza la rassegnazione della gente
Chi si dà al disinteresse che alimenta la disinfezione alla politica chiedendo Daniele che Sempre più in bianco per amministrare la cosa pubblica
Domenica e lunedì si andrà a votare per chiedere di ridurre da quattro a uno le preferenze esprimibili nella scheda elettorale
Per eliminare cioè un meccanismo unica in Europa che consente agli affaristi della politica di quadruplicare il proprio consenso elettorale
Un meccanismo che discriminati si affaccia alla politica solo con la forza delle proprie idee e chi come le donne trae la propria ragione di rappresentanza dalla dall'essere dal vivere i problemi di questa società
E nonna dall'appartenenza a questa o a quella lobby
Domenica e lunedì ci si pronunci
Di contro
E lei Dini
è un ultrà
La malavita o
Ma al di là
Il conto votare significherà anche pronunciarsi contro chi proclama di voler cambiare tutto affinché non cambi nulla
Significa che la chiedere di affrontare nel rispetto di questa Costituzione ancora inattuata per tante sue parti
Le riforme possibili e concrete quelle che consentirebbero l'alternanza tra forze riformiste e forze conservatrici votare sì significherà soprattutto chiedere di sostituire una classe politica che anziché affrontare e risolvere i nodi fondamentali di questo Paese
Ha scelto la politica delle mance accontentato con le briciole oggi me domani te riservandosi tutta intera l'arresto della torta
Mentre il deficit pubblico diveniva catastrofico mentre la mafia
I partiti politici
Se la commissione amministratrice entrano direttamente nella gestione della senta sogni partiti politici decidono i diventa dirigente quale dirigente promuovere quali funzioni un dirigente deve svolgere solo in base a criteri di sport tizio né di opportunità politica
La conseguenza di tutto questo è una generale deresponsabilizzazione a tutti i livelli nessuno riconosco nel proprio superiore in capo tutti devono rispondere al politico che li ha promossi o che gli assicura un determinato privilegio questo ruolo dei partiti all'alta che è presente in ogni aspetto della vita aziendale dai concorsi per l'assunzione di personale a prove selettive del personale interno
Alla nomina dei quadri all'appalto per la costruzione di una rimessa all'appalto per l'acquisto di qualunque stupidaggine la separazione tra gestione politica all'Ata che è ancora lontana
Malgrado una legge dello Stato che vieta nelle aziende municipalizzate presidenze politiche nelle Commissioni e le commissioni d'appalto concorso nelle Commissioni per selezioni di personale
Ma il grado un'interrogazione del PDS in comune malgrado un'interpellanza al ministero degli Interni i politici dell'Atac non rinunciano ad essere i controllori di se stessi
Non rinunciano a selezionare in prima persona il personale da assumere o da promuovere non rinunciano a decidere quale ditta dovrà costruire una rimessa
Se l'Atac fosse un'azienda efficiente potremmo affermare che questi politici sono proprio bravi e congratularsi del fatto che sono così disponibile a fare tante cose
Ma così non è lata Kagome le USL e come gran parte del settore pubblico a Roma e nel Paese come tutti gli enti che era con un servizio e non brillano affatto
Né per efficienza né per contenimento dei costi sono però preziosi serbatoi elettorali e come tali vengono amministrati in spregio a qualunque principio di produttività
Se l'obiettivo è procurarsi maggior consenso elettorale Lata che è Diretta in modo impeccabile
è meglio assumere altro personale a far lavorare di più quello che c'è certamente ai fini del consenso elettorale la prima ipotesi e le più efficace meglio assumere se alle assunzioni aggiungiamo la massima liberalità verso il personale interno la disponibilità ad erogare buoni stipendi l'assoluta mancanza di controlli l'assenza del principio meritocratico l'obiettivo era giunto costa troppo che importa tanta pagare il cittadino non evasore e non controllabile il servizio non funziona che importa
Dipendiamo tutta al privato tant'è l'utente a pagare
Dire sì al referendum che ci viene proposto significa far sì che non si moltiplichino per quattro i voti procurati in questo modo dissolvendo il patrimonio pubblico
Vuol dire battersi per una politica meno costosa vuol dire battersi per una diversa classe politica
Questo lo hanno capito molto bene in molti dei tranvieri romani che domenica andranno al mare dopo essere passati al seggio ed aver espresso un sì convinto è rafforzato
Certo non è come diceva la compagnia domenica se il tempo migliora si può anche andare a mare ma dopo avere lottato e e anche se il ministro Botero non lo sa diciamo i del la Roma cioè una situazione di Lotta operaia molto forte
Sulla Tiburtina è una situazione difficile la fabbrica in cui i lavoratori stanno lottando per difendere il posto di lavoro e la contrada S. do la parola a Luigi Del Signore segretario del circolo PDS dalla contrada S.
Compagnie e compagni stiamo assistendo a Roma ed in particolare nell'area industriale della Tiburtina ad un grave attacco ai lavoratori
Il polo industriale romano sta subendo una serie di ristrutturazioni legate in parte al progetto dello scudo che ha scatenato una corsa all'accaparramento di terreni e alla speculazione edilizia
Il caso più evidente la situazione Romanazzi in parte legato alla situazione del mercato delle armi
Infatti nella zona della di bustina si raggruppa importanti aziende che che producono sistemi elettronici militari che rappresentano circa il venti per cento dell'industria bellica nazionale con sei mila lavoratori occupati
La situazione che sia determinata a livello internazionale con il processo di distensione avviato tra i due blocchi
E il nuovo panorama internazionale rendono irrinunciabile il processo di diversificazione e riconversione dell'industria militare in Italia sia sotto il profilo etico e morale che per la salvaguardia dell'occupazione
è impensabile oggi che i lavoratori e i cittadini che hanno contribuito e contribuiscono ad affermare tali principi siano quelli che pagano sulla propria pelle con Italia occupazionali
Gravi sono le responsabilità del governo e dei partiti di maggioranza che non hanno saputo e voluto prendere un in considerazione
La questione della riconversione come salvaguardia delle potenzialità tecniche intellettuali dei lavoratori dell'industria militare
E purtroppo necessario registrare anche un ritardo delle organizzazioni sindacali le quali si trovano oggi nella condizione di gestire solo le situazioni di crisi senza vere quel ruolo sociale politico
Per determinare condizioni a favore della riconversione
Noi lavoratori della contrada S. siamo in lotta da cinquantasei giorni effettuando un presidio davanti alla fabbrica con blocco totale della produzione
Per respingere duecentoquattordici licenziamenti e per chiedere garanzie sicure per tutti e novecentocinquanta lavoratori
Siamo convinti che la situazione della contrarie se sia una punta di iceberg in questi giorni l'Alenia ha dichiarato tre mila lavoratori in esubero questi e situazioni simili si vanno maturando in altre fabbriche del settore
Sappiamo benissimo che la battaglia che stiamo affrontando è una battaglia difficile da troppi anni le crisi aziendali vengono risolte solo con il sacrificio dei lavoratori che si vedono privati di un loro diritto fondamentale il diritto al lavoro
Con la nostra lotta che da e che come ripeto durata cinquantasei giorni vogliamo contrastare un concetto da troppo tempo consolidato
Quando il mercato tira i padroni si arricchiscono quando il mercato va in crisi i lavori i lavoratori perdono il posto di lavoro
Purtroppo stiamo verificando profonde divisioni tra le confederazioni sindacali che all'interno di una situazione già difficile di rapporti di forza con la controparte aziendale indeboliscono il fronte dei lavoratori non è accettabile che la che la cassa integrazione a zero ore venga millantate accomuna corto di inni Toso
è invece l'anticamera del licenziamento la FIM e la UILM hanno di fatto accettato tale Filosofia siglando un accordo che non garantisce nessun lavoratore della contrari
Il consiglio di fabbrica i lavori i lavoratori e la FIOM CGIL continuano le lotte intraprese contro i licenziamenti più o meno mascherati
In questi giorni l'azienda sta operando forzature con denuncia alla magistratura di lavoratori e tentando con l'intervento della forza pubblica di forzare le iniziative dei lavoratori
Diamo atto che il nostro partito il Partito democratico della sinistra è stato fin dall'inizio a sostegno delle lotte dei lavoratori della contrada S. con iniziative parlamentari della federazione romana e con l'impegno dei dei compensi Ingoli compagni comunque compagni la lotta non è finita ed anzi riteniamo che sia un momento cruciale che tutti noi pertanto esortiamo il partito e tutte le forze democratiche vicino ai lavoratori ad un impegno ulteriore a sostegno delle nostre lotte
Pervenuto alla alla presidenza un appello per votare sì al referendum
Per andare comunque a votare esercitando il proprio diritto da parte dei dirigenti e lavoratori delle Ferrovie dello Stato ci sono una cinquantina di firme non ve le leggo perché diciamo è arrivato anche un appello dell'università e del mondo della ricerca di Roma a favore del referendum del nove giugno per imporre l'avvio delle riforme istituzionali i compagni che lo firmano
L'ingegneria medicina lettere Scienze biologiche Scienze del gruppo giustizia molto numerosi sottolineano giustamente il nesso che c'è tra i referendum è un addio della riforma istituzionale che è vero si è visto dalla parte dei diritti dei cittadini e non dalla parte delle formule Astra eccetera eccetera e punto l'università mi l'ho richiamata perché il prossimo oratore sarà Giancarlo Schirru università futura della sinistra giovanile
Siamo di fronte a una strana campagna referendaria
Tutto era iniziato quasi in sordina ma in questi ultimi giorni la polemica diventata soffocante
Perché se il quesito referendario è così marginale allora tanti pezzi del potere scendono in campo in modo tanto arrogante
Perché se questa consultazione così inutile siamo di fronte a tante intimidazioni
Perché non si è arrivati all'esplicito boicottaggio perché in molti comuni non sono stati nemmeno inviati i certificati elettorali
In realtà siamo proprio al cuore del problema
Il diritto al libero voto è il principio fondativo di una democrazia il suo più importante meccanismo regolatore la sua giustificazione ideologica uno Stato senza libere elezioni non è una democrazia e l'Italia cose
Non è soltanto una questione di mafia non siamo di fronte a casi isolati o a quote aree geografiche
Siamo una nazione in cui riesce a conquistare il consenso Sempre di più solo chi dispone di grandi risorse economiche e di apparati inespugnabile di clientele
Anche il degrado di questa città è sotto gli occhi di tutti
L'esperienza delle ultime elezioni universitarie è stata per me che abbiamo partecipato direttamente al Fai eloquente
Le liste che ci hanno affrontato sono riuscite a portare nell'ateneo migliaia di voti senza distribuire un volantino sente senza attaccare un manifesto
Semplicemente mobilitando gli apparati di Galuppi viaggio delle correnti di partito
E la sinistra la sinistra quelle riuscite elezioni è riuscita a vincerle perché è riuscita a imporre una filosofia radicalmente opposta a quella delle altre forze
Le ha vinte perché in una sede autorganizzati è indipendente
Si sono coagulati quelle esperienze studentesche frutto di una stagione intensissima di mobilitazione iniziata con le ho popolazione dello scorso anno quell'esperienza che più hanno saputo costruire un progetto di trasformazione democratica dell'ateneo
Quello che mi sento di dire semplice
Non è vero che la sinistra è stata ormai sconfitta ed è costretta a scegliere tra un massimalismo nostalgico è una rapida omologazione a un modo di fare al modo di fare di chi ci governa
La sinistra può vincere se saprà collegare nuovamente la sua capacità di lotta nella società con un'azione di continua trasformazione dello Stato e delle istituzioni
è questa la parte migliore della tra della tradizione della sinistra italiana
Ligresti Gramsci e Togliatti si avvicinarono al movimento operaio torinese in un anno il mille novecentotredici segnato da due eventi emblematici
Da un lato i primi grandi scioperi dell'Italia industriale dall'altro le prime elezioni a suffragio universale
Il partito comunista di Togliatti dite come conseguenza diretta della lotta di massa della Resistenza l'impegno nel referendum del quarantacinque l'impegno nell'assemblea costituente
Vito bisogna dirlo con chiarezza senza quella scelta di Togliatti noi vivremmo ancora oggi sotto una monarchia visto che allora come oggi la Democrazia Cristiana si lavò le mani
Dando indicazione al don dando indicazione al proprio elettorato
Non è un caso quindi che il Partito democratico della sinistra si trova ad avere il suo battesimo del fuoco proprio in questa campagna referendaria
Perché è il partito che eredita la parte migliore della funzione nazionale e popolare della sinistra italiana
E non è un caso nemmeno che noi studenti dell'Associazione Università future della Sinistra giovanile ci siamo impegnati in un'intensa attività di propaganda
Non illudiamoci l'Italia si trova in una grande crisi c'è una crisi sociale ed istituzionale
Ne usciremo se riprenderemo con forza a lottare chi lavora per il proprio salario per le proprie pensioni chi studia per il proprio diritto a lo studio ma se riusciremo anche a collegare queste lotte in un processo profondo di riforma dello Stato e delle istituzioni
Su questo è il terreno su cui lavora la sinistra può vincere questo è il terreno di battaglia su cui si è posto il Partito democratico della sinistra
è un passaggio fondamentale di questo scontro proprio a vittoria del sì a questo referendum non è vero che le quattro preferenze garantiscono piccoli spazi di democrazia alle minoranze perché innanzitutto favoriscono proprio quei candidati che si legano tra loro in cordate schiacciando così gli indipendenti
Qua perché questa è una visione del problema che introiettato definitivamente la sconfitta che ha come unico fine il mantenimento di piccole quote di rappresentanza all'interno di indistruttibili apparati di potere
Credo che lo schieramento
Che si è delineato su questo referendum sia molto eloquente da un lato ci sono quelli che si astengono che deciderò di non parlare di fronte alla crisi italiana che consegnare il potere muti a poche oligarchie
Che lo vorranno con governate tenere in mano per i prossimi anni
Dall'altra parte c'è chi dice sì chi si candida Dude impegna in prima persona in questo difficile momento di svolta ci vuole dire la propria chi vuole poter scegliere vuole poter scegliere liberamente
Ma in questi ultimi tempi nel mondo del cinema italiano ha dato qualche problema al ai potenti diciamo così beh meno male si vedono di nuovo dei bei film italiani c'è chi invece di nuovo questo cinema dà un po'fastidio civici abbiamo anche qui numerosi autori
Attori personaggi del cinema hanno Espresso del mondo dello spettacolo hanno spesso il proprio appello per un sì il nove giugno e anche un po'per rappresentarli che abbiamo con molto piacere la parola a Gian Maria Volonté
Saluto tutti gli
Una brevissima lirica
Pochi sui di Paul Eluard
Scritti nel mille novecentoquarantasei
Il poeta Uluru scrive Fortini
Canta il superamento dell'egoismo dell'individualismo a vario sospettoso
Canta l'incontro con l'altro
La solidarietà umana
Come base di un abito di una società
In questa composizione di poche parole
Si disegna una verità profonda
Ricca di promesse per gli uomini
La sofferenza storica
Dovuta a cause storiche
Può essere combattuta
Il verso il di Paul Eluard sono questi
Non verremo alla mia età
Ad uno ad uno
Ma due avventure
Se ci conosceremo
Ardue oppure
Noi ci conosceremo tutti
Noi ci ameremo tutti
E i figli
Un giorno riterranno
Della leggenda nera dovuta a un uomo
Che lacrima in solitudine
Attimi più
E si
L'avrebbe la Gian Maria Volontè ci ha insegnato che le le cose
Intense non necessariamente sono lunghe
Questo mi pare può valere anche in qualche modo per una logica con i voti di preferenza ecco esprimere uno meglio ha la parola chili Occhetto segretario nazionale del PDS
Care compagne
Care compagne cittadini
Il nove e il dieci giugno
Ci siamo dati
Un grande appuntamento perché vogliamo rompere con il vecchio sistema di potere
Perché vogliamo dare più forza e più responsabilità ai cittadini che intendono contare
E che rivendicano diritti dei quali sono stati espropriati
Vogliamo rinnovare la politica
E le sue regole
Ebbene il sì al referendum è un passo su questa via
Il primo ma proprio per questo un passo decisivo
Domenica e lunedì non voteremo dunque su un semplice ritocco della legge elettorale
Dovremo piuttosto decidere
Come avviare la riforma di questa Repubblica
è in atto oggi dobbiamo saperlo un aspro confronto tra forze della conservazione e forza di progresso
E la posta in palio è dunque assai alta
Rinnovare ed espandere la nostra democrazia o rassegnarsi a subirne la disgregazione
Avviare un ricambio profondo
Di classi dirigenti
O cedere al sistema di potere esistente cioè subire la sua trasformazione in regime
Forse
Che non abbiamo avvertito sentore di regime
Nella reazione ostile al referendum
Nella cortina di silenzio che è stata fatta calare intorno ad esso
Nel tono minaccioso
Con cui a ogni piè sospinto si preannunciano rese dei conti con questo o con quello e tutto questo per impedire ai cittadini
Di pronunciarsi sulle preferenze di ridurle da quattro a una
E non si esce certo dalla crisi italiana se si lascia che la rissa tra i poteri si ripeta ogni giorno in forme ruoli sempre più inquietanti
Ecco perché in questa piazza
Noi lanciamo un appello al Paese invitiamo tutti i democratici donne e uomini giovani
A dare il loro assenso al referendum a contrastare fino all'ultimo
La indecorosa campagna astensionista
Facilitata dal colpevole boicottaggio della televisione di Stato
Lanciamo questo appello con convinzione compassione
Anche perché siamo convinti che di fronte al silenzio della grande informazione televisiva
Il quorum e difficile da raggiungere che la nostra è un'impresa possibile ma non ancora realizzata e che in queste ore si rende necessario
L'apporto diretto dei ciascuno di voi
E a coloro che dicono che un voto inutile dovete rispondere
Siamo noi a dirvi
Con tutta la forza di una indignazione che insieme morale e politica
Smettetela con queste trovate se pensate di far breccia in un Paese rassegnato Diso illudete Vito chi spera ancora che la maggioranza dei cittadini non si rechi alle urne
Chi spera e opera
Perché il referendum non raggiunga il quorum venga invalidato
Sappia che noi lavoriamo fino all'ultimo minuto perché non sia così
L'Italia è tutt'altro che rassegnata
Anzi intende prendere la parola che le viene troppo spesso negata
E non tollererà
Che venga annullato lo sforzo il lavoro l'impegno di tanti movimenti di associazioni della società civile
Di importanti forze cattoliche e laiche
Di esponenti di diversi partiti dei quei partiti che come il Partito Democratico della sinistra nella sua interezza hanno buttato tutto il loro peso era loro Energia in questa battaglia
Parlo dell'Italia che ci è venuta incontro sulle piazze di questa campagna referendaria non l'Italia dei portaborse
No l'Italia dei violenti e dei loro complici non l'Italia delle fazioni e delle clientele dei poteri occulti del malaffare non quelle Italia che appare dalla domanda che solo mezz'ora fa mi è stata rivolta quando partecipato alla trasmissione del TG tre
Da un commerciante di Napoli il quale ha detto
Coloro che vengono ogni mese a prendere la tangente per darmi la possibilità di continuare a vivere in pace sono venuti a dirmi che questa domenica non devo andare a votare ebbene quella telefonata è drammatica e ce ne sono state altre di questo genere ma quella telefonata dice una cosa chiara
Che non eravamo dei pazzi quando due anni fa ebbi modo di dire dopo le elezioni nel Sud d'Italia che c'è una parte del Paese che non è libera in cui non c'è più la libertà democratica
Però
Ho risposto anche a quel commerciante
Che non deve avere paura che questa è una Smart già stata perché certo
Non potranno questa volta non ci sono le preferenze non potranno controllare il voto e non potranno certo a colpire i milioni di cittadini che andranno a votare quindi ci rivolgiamo all'Italia moderna politica civile
L'Italia del lavoro e della cultura l'Italia Forrester responsabile
E non solo resiste al malgoverno e all'arbitrio di poteri fuori di ogni controllo
Al ricatto delle leghe all'intimidazione di regime ma che va alla controffensiva e proprio per questo intende adempiere come il voto all'esercizio di un sacrosanto diritto e dovere costituzionale e dunque
Ecco ci qui
Noi non intendiamo mollare sappiamo bene che la vittoria
In questo referendum ha uno straordinario significato
Politico e morale il successo del si potrà liquidare giochi e manovre
Disonesto e sulle preferenze potrà cancellare i brogli e dissolverà quell'intreccio tra partiti e clientele tra politica e malaffare che ha inquinato la vita dei partiti ha distorto le funzioni della rappresentanza
Ha indebolito e corroso lo spirito pubblico del Paese
Anche per questo
C'è oggi scarsa fiducia nel rapporto tra i partiti e le istituzioni
Anche per questo la democrazia si impoverisce in tutto il Paese nel Mezzogiorno diventa addirittura ostaggio dei poteri criminali che fanno dei voti di preferenza l'anello di congiunzione tra malavita organizzata e politica
Ecco perché vi diciamo
Che la questione morale
Che fu tanto caro a Enrico Berlinguer trova in questa battaglia uno dei momenti più alti ma non solo la svolta parte di qui parte di qui l'idea della riforma della politica
Per la quale siamo nati
Questo non referendum non è dunque un artificio bizantino
Al contrario è una scelta politica di fondo
Che aggredisce interessa i poderosi che punta ad ottenere un Parlamento più efficace ed autorevole un elettore più libero e responsabile esso apre la via a una riforma della legge elettorale
L'ultima frontiera di che si batte contro il sì al referendum è quella di chi dice ma tutto ciò non basta c'è un sito che non basta
Per questo noi presenteremo subito dopo il voto
Una nostra proposta di riforma elettorale che ha l'obiettivo di dare più potere ai cittadini vi siete mai chiesti ma come si fa capire in questo Paese di chi è la responsabilità
La responsabilità è dei governanti
Ma io aggiungo anche di chi rivolta io sento la protesta che sale nel Paese Massa e continuate a votare per la Democrazia Cristiana questa protesta non serve
Ma perché sia per davvero anche di chi li vota occorre appunto
Che i cittadini possano decidere direttamente i programmi e le maggioranze di governo
Non devono più essere cinque signori che si riuniscono in una stanza fanno i governi poi li disfano poi niente hanno poi dicono che non gli piacciono più questi governi e poi sono sempre lì a fare propaganda come delle comari che litigano tra di loro e non c'è nessuno
Che affronta i problemi reali del Paese le pensioni serve il sei la scuola i ticket ecco che cosa è diventato che il nostro Paese ecco perché siete voi che dovete leggere direttamente
Sulla base di un programma chiaro il governo
Ecco perché apre per proponiamo una sola Camera con meno deputati ai quali non va aumentato lo stipendio nel momento in cui viene aumentar bene dicono diminuite le pensioni ed ecco perché
Proponiamo una camera delle regioni e proponiamo prima di tutto una riforma della pubblica amministrazione che io sintetizza in una frase sola i politici non devono toccare neanche una lisi fra
Perché spetta all'amministrazione la gestione
I politici devono fornire Progetti i programmi idee se ne hanno
E ci deve essere una netta distinzione tra
Amministrazione politica
Ecco perché noi tutti dobbiamo trovare il modo per costringere i governanti a governare
Oggi chi governa pensa solo a come conquistare con le clientele i voti e non a fare le riforme tutto ciò deve finire
Chi è chiamato a governare per un certo numero di anni non deve pensare ad altro
Che a cercare di governare l'opposizione nel frattempo deve dimostrare di sapere di potere preparare l'alternativa deve indicare se ne ha la capacità un modo nuovo e diverso di governare
Oggi invece davanti a noi c'è solo confusione e corruzione
Per questo avevamo ragione noi quando indicavamo nel blocco del sistema politico il punto più Serlio della crisi italiana e nella sua riforma il punto d'avvio di una nuova fase della vita della Repubblica
Nell'affermare ciò ci sorregge l'ideale di una democrazia più ricche e più diffusa
Una democrazia nutrita dalla partecipazione attiva e consapevole di cittadini più liberi più protetti meglio garantiti cittadini riscattati dalla condizione di postulando
E ora di finirla che durante le campagne elettorali si cerchi in cambio del voto di dire
Di dire che si dà un favore noi in una Repubblica moderna quelli che vengono chiamati i favoriti sono dei diritti universali effettivi quanto diritti universali devono essere trattati
Dovrebbe comprendersi anche perché il sì serve a tutti
Per rompere le cordate
Per restituire dignità ai partiti per guardarli guarire la malattia
Degli attuali rapporti deviati tra politica ed economia Gray ferendo me dunque una straordinaria occasione per aprire una breccia nello schieramento conservatore
è un sì per fare pulizia
è un sì per cominciare a sanare i mali più gravi e seri che stanno distruggendo lo stato per cambiare le regole della politica per restituire senso idealità certezza morale alla stessa vita quotidiana della gente di noi tutti il due giugno cadeva l'anniversario di un altro referendum quello attraverso il quale il popolo italiano scelse la Repubblica e vogliamo ricordarlo qui ora e ci rivolgiamo soprattutto ai giovani
Dalla Resistenza
E dal percorso che essa aperto con la Repubblica e con la costituzione oggi continuiamo a trarre gli insegnamenti fondamentali
La fedeltà ai valori della libertà e della democrazia ma soprattutto la capacità di impegnarsi e di lottare per il rinnovamento ha detto anche il presidente della Corte Costituzionale Gallo
E se meritato per questo aspre rampogne che noi invece sosteniamo
Noi non siamo stanchi della Costituzione
Nese la resistenza che fu una straordinaria primavera della democrazia in Europa è in Italia
Siamo invece stanchi di questo modo di fare funzionare la Repubblica
E di offendere o stracciare i principi fondamentali della Costituzione
Il Paese la democrazia italiana hanno bisogno di una nuova primavera
Di un nuovo patto fra donne e uomini liberi ed eguali
E mai come in queste settimane in questi giorni si sono rese visibili le gravi responsabilità storiche di una classe dirigente di un ceto di governo preoccupati soprattutto di restare aggrappati al proprio sistema di potere
E non di assumersi la responsabilità di contribuire ad aprire un nuovo ciclo della storia d'Italia
Di fronte
Allora sconvolgimento dell'ordine mondiale alle novità impetuose che hanno segnato la fine di una grande travolgente fase storica di fronte alle sfide politiche ideali economiche
Che attendono l'Italia e che vogliono profonde riforme si registrano solo risposte equivoche manovre inquietanti velleità di restaurazione da più parti
Si afferma che su questioni di straordinari
Lo ha detto anche il capo dello Stato ne prendiamo atto
Il referendum sulle preferenze
E c'è voluto un primo passo in questo senso
Non si sfugge tuttavia l'impressione che questa centralità del pronunciamento popolare sia evocata strumentalmente per essere subito dopo contraddetta o negata
Quando si sostiene un no rafforzato attraverso l'astensione
Mi dispiace di doverlo dire al Presidente della Repubblica ma naturalmente queste sono parole Dinho Omo
è un mio uomo però che non si offende
Perché vedete
Gli ignobili sono essere i benefici che praticano la magia bianca
Sono amici del fate nemici delle streghe Yorker i gradi
E soprattutto
Se in cattivissima cono quando vengono trattati male
E del resto quindi io voglio dire a costoro che parlano sempre di dare la parola al popolo non è stato proprio chi ha parlato di grande riforma
Ad esercitare su questo referendum un opera di interdizione sistematica
Se le istituzioni sono soggette a tensione profondissime
E il Paese oscilla fra rabbia e rassegnazione noi vogliamo mettere in guardia tutte le forze democratiche del paese
L'andamento dalla campagna sul referendum rende pienamente evidente un fatto
Che c'è chi tenta di uscire dalla crisi italiana bloccando la via maestra di un grande processo riformatore
Non ci aiutano certe in questo momento nel mitologico e presidenzialiste nella stagnazione istituzionale
La storia non si ripete lo sappiamo bene non vogliamo essere fraintesi non pensiamo a sbocchi autoritari di tipo tradizionale ma le forze che operano per la disgregazione
Del tessuto connettivo democratico sono reali e potente le suggestioni plebiscitarie anche gli interessi che possono trarre vantaggio da un regime di democrazia sottoposta a tutela sono profondamente radicati
Troppi sono i punti oscuri della nostra storia recente
Volete un esempio l'onorevole Andreotti incomincia a temere che nella vicenda di Gladio e dei servizi segreti non tutto sia limpido
E vuole accertamenti di cui aveva negato la fondatezza quando noi ne avevamo fatto la richiesta bene non è mai troppo tardi
Ecco perché non ci stanchiamo e non ci stancheremo di mettere a nudo le responsabilità delle forze che ci hanno fin qui governato chi è responsabile di questo sistema di potere
Che responsabili di questo sistema
E fin qui sfuggito al compito di affrontare la fine di un ciclo storico e accrescono immane essere civile
Indeboliscono le difese della società contro le ingiustizie la corruzione il malaffare
Per questo diciamo ai più deboli e svantaggiati alle donne ai giovani soprattutto a coloro che per la prima volta si affacciano sulla scena politica il referendum è vostro
è uno strumento della vostra ed è la nostra emancipazione
E io questo voglio dirlo soprattutto ai giovani badate
Non credete a quei politicanti che rifanno delle promesse
Io devo dirvi una cosa sola io vi dico la verità il vostro futuro è soprattutto e soltanto nelle vostre mani nella vostra volontà di lottare di cambiare la politica di questo Paese
E noi vediamo e siamo in buona compagnia
Abbiamo sentito crescere la voce
Di una società civile matura esigente autorevole
Che parla attraverso le competenze le professioni la consapevolezza dei diritti acquisiti
E la voce della scienza della letteratura del cinema della musica
C'è la voce di quegli uomini di religione di quei vescovi e di quelle forze cattoliche che sono tra i più impegnati
Nella contesa quotidiana per la democrazia contro la violenza i poteri criminali nel Mezzogiorno e la voce di quei protagonisti dell'informazione
Che hanno scelto di reagire alla congiura del silenzio schierandosi al fianco dei cittadini e del loro diritto ad essere correttamente ed esaurientemente informati
Un diritto come dicevo prima che è stato input e mente contrastato dallo stesso servizio pubblico televisivo che oscilla tra strategia di occultamento e agitazione scomposta altro che Survey civismo delle leghe le quali anche in questa occasione ribadiscono la loro complicità
Con il vecchio sistema di potere altroché le lobbies politico affaristica trasversali nelle quali si sono pretestuosamente consumati tanto inchiostro e tanta polemica
Quello che ha preso la parola con il referendum lo voglio dire perché
Non è sottolineeremo mai a sufficienza la portata e significato
E il partito dell'Italia civile moderna
Un partito del quale ci onoriamo
Di far parte con un'altra importanti forze di progresso del Paese
E siamo francamente rammaricati della constatazione che la sinistra non si presenta unita questa sfida ci sfugge il senso delle posizioni socialiste
Ed è l'invito di Craxi hanno rafforzato cioè all'astensione giudichiamo questo atteggiamento un errore Serlio proprio se lo mettiamo a confronto con l'esigenza più volte
Esplicitamente dichiarata dal leader socialista di un necessario mutamento della vecchia politica delle sue regole in vista di un nuovo corso riformista e bene come si concilia tutto ciò
Con il rifiuto di ridurre le preferenze da quattro ad una vedo finalmente che c'è qualche socialista che incomincia a dire cosa diverso e deve essere un cuor di leone perché non è così facile
In quel partito discutere ma è importante che se non altro attraverso questa via riapriamo una dialettica è vero d'altra parte quindi che nel Psi si sono registrate
Posizioni più disponibili
Del resto l'ho già detto
Questo referendum non è contro qualcuno
Mai per Rinnovamento dalla politica
Siamo convinti
Che il successo del sì per il quale siamo impegnati
Non posso non avviare un processo di rinnovamento profondo della vita e dei rapporti politici in tutto il Paese e che gli stessi partiti saranno indotti ad avviare una V vera e propria autoriforma e questo quindi è un interesse comune
E dunque un nuovo ciclo nella vita della Repubblica
Quello che occorre aprire come il grande appuntamento di domenica e di lunedì prossimo
Potrebbe essere noi vogliamo che sia il primo giorno di una nuova primavera
Il referendum
Deve vedere in prima fila la classe operaia
Noi rivolgiamo un forte particolare appello ai lavoratori italiani
Perché partecipino massicciamente al voto di domenica prossima
E anche un'occasione per esprimere un giudizio e dare una risposta al ceto politico che ci ha governato
Negli ultimi dodici anni a quel ceto politico che ha approfittato della più lunga fase espansiva del capitalismo mondiale
Per creare un'Italia privata più ricca ma anche più ingiusta e un'Italia pubblica più corrotta più debole inefficienti
E ne ha approfittato per creare collusioni gravissime tra politica e affari tra politica e delinquenza
Questo è l'obiettivo primario della lotta se non si rimetterà in piedi lo Stato uno Stato capace di decidere di promuovere servizi ai cittadini uno Stato capace di far rispettare la legge anche le politiche di giustizia sociale
Che sono proprie di un partito di sinistra e dei lavoratori come il nostro non potranno mai essere attuate
Il partito democratico della sinistra e dunque sceso in campo aperto
A fianco delle forze che hanno promosso e condiviso la scelta del referendum in tutto il Paese
Abbiamo messo tutta la nostra forza
A disposizione di questa lotta
Non poteva essere diversamente siamo nati per la riforma del sistema politico siamo una forza costituente
E quindi di qui al nove giugno
Mancano ormai poche ore pochi giorni è necessario che ognuno di noi che ognuno di voi
Rafforza il proprio impegno la propria mobilitazione fino alle ore quattordici di lunedì prossimo occorre che ciascuno di voi scriva telefoni
Almeno a venti conoscenti amici
è parenti attraverso una forma nuova di attività azione dei cittadini in una campagna elettorale che è prima di tutto dei cittadini occorre rendere sempre più esplicita
Contro la campagna di disinformazione in atto la portata del confronto per conquistare le coscienze per ottenere una grande vittoria in nome della democrazia abbiamo care compagne cari compagni
Fondato il Partito democratico della sinistra proprio per rinnovare questo Paese
Per rilanciare quegli ideali
Con coi nostri padri fondarono la Repubblica e con i quali noi terremo fede di fronte all'Italia all'impegno che ci siamo assunti di rinnovarla quindi io vi dico
E dobbiamo dirlo a tutti in queste ore
Contro la Repubblica del malaffare della mafia della corruzione fate dunque vincere la Repubblica dei cittadini
Si faccia sentire la voce dell'Italia onesta e pulita portiamo questa dolce in ogni casa facciamo che lunedì si sia una bella giornata per la democrazia italiana
Ma
Non
Ricordatevi
Questa sera l'
Qui
Qui
Qua
Qui