Rassegna stampa estera

Ho già visto totale di Radio Radicale giovedì dodici marzo questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura i David Carretta tra i temi
Di cui parleremo quest'oggi partiremo
Da
Israele levi elezioni del diciassette di marzo lo faremo con il primo dito reale
Ieri della frana show panamense la grave scelta che hanno di fronte gli elettori israeliani sulla sicurezza
Secondo il quotidiano della siti
Benjamin Netanyahu alla ricerca di una quarta rielezione come Primo Ministro ha imboccato la direzione sbagliata sull'Iran e sui palestinesi sondaggi
Lo scrive oggi nel mondo danno per la prima volta in testa l'Unione sionista cioè il
La formazione
Che raggruppa il partito laburista guidato dai ISA che Herzog che e di centristi di Tzipi
Livni vi proporremo con il mondo anche
Un a ritratto in qualche modo di ISA che Air Zocca in Israele la sinistra riscopre il sionismo parleremo poi con il
Quotidiano francese di altri due temi la rabbia saudita con l'arrivo del nuovo sovrano Salman c'è un pericolo di instabilità sottolinea le monde
In un'analisi la transizione del potere presso i Saud accresce l'incertezza
Nel Regno
Saudita e poi di parleremo anche di ira non con le monde ma con
Di Biasio che ieri pubblicava un'analisi di Bernardi età
A proposito della questione nucleare abbastanza interessante le tre scommesse iraniane di Barack Obama il titolo ma cominciamo
Da
Specie Israele e dall'ente elezioni del diciassette marzo il fanno sciolta insieme vi dedicava il suo primo editoriale la grave scelta che hanno di fronte agli elettori israeliani sulla sicurezza
Netanyahu ha imboccato la direzione sbagliata sull'Iran e sui palestinesi scrive il quotidiano della City
Quando israeliani andranno alle urne la prossima settimana ancora una volta Benjamin Netanyahu si offrirà l'elettorato come il leader meglio attrezzato per garantire la sicurezza
Del loro Paese poiché
E la quarta volta che cerca di diventare Primo Ministro la sua tattica e familiare il leader del Likud si oppone in modo virulento i piani americani di un accordo con l'Iran sul suo programma nucleare
L'ostacolo in ogni modo qualsiasi passo concreto verso la creazione di uno Stato palestinese nessuno dubita della
Sincerità con cui Netanyahu aderisce a questa agenda ma il problema è che sta portando Israele nella direzione sbagliata secondo il Financial Times
Quando Netanyahu
A innescato provocato queste elezioni anticipate dopo il collasso della sua coalizione in dicembre
L'assunto la quasi certezza era che
Sarebbe tornato facilmente al potere ma nelle ultime settimane ISA che Herzog il leader del partito laburista
è emerso come lo sfidante sempre più credibile in parte questo potrebbe riflettere la stanchezza dell'opinione pubblica israeliana
Di fronte un Primo Ministro che ha passato otto anni al potere ma questo dimostra anche quanto sia vulnerabile Netanyahu agli attacchi sul suo Bilancio politico
Senso che è riuscito guadagnare terreno nei sondaggi in gran parte dovuto al fatto che si è concentrato sull'economia la questione chiave per gran parte degli israeliani la crescita dovrebbe arrivare al tre per cento quest'anno il settore
Delle tecnologie permette Israele di essere un leader globale ma molti lettori ritengono che il Governo Netanyahu o abbia fatto troppo poco per mitigare
L'esplosione del costo della vita la mancanza di case a prezzi accessibili tuttavia secondo estivi
Una preoccupazione più grande sia a livello interno ossia
A livello internazionale e l'approccio di Netanyahu alla sicurezza se la retorica del Primo Ministro e forte i suoi punti di vista sono mono cromatici
Israeliani sembrano sempre meno convinti che la linea dura di Netanyahu possa portare alla pace
Il Primo Ministro israeliano è stato particolarmente danneggiato da un intervento recente di Maire al vento da grande l'ex capo del Mossad
Che ha parlato di crisi di leadership sostanzialmente per dire che
Netanyahu viene dei dei cambiamenti nella regione come una minaccia alla sua sopravvivenza politica
Non è difficile capire il punto di vista di da grande secondo il Financial Times le interviste cinici si avvicinò da un accordo storico con l'Iran sul suo programma nucleare
Netanyahu è inflessibile la scorsa settimana Washington ha chiesto il congresso di bloccare un accordo ma molti israeliani sanno che su un accordo tra Stati Uniti e Iran metterà un freno
Al tre al programma nucleare
Permetterà soprattutto di evitare una guerra sulle relazioni con
I palestinesi poi gli israeliani farebbero bene a chiedersi dove hanno portato le politiche di Netanyahu nella West Bank in Cisgiordania il Governo guida Likud autorizzato
L'ampliamento costante di alcuni insediamenti ostacolando in modo aggressivo la creazione di uno Stato palestinese questo rischia di portare a un collasso dell'Autorità palestinese un pericoloso vuoto di sicurezza dei territori occupati
La posizione di Netanyahu spiega e stia in netto contrasto con quella di Herzog il leader
Dell'opposizione pur essendo un duro con l'Iran e crede che sia preferibile raggiungere un accordo internazionale sul programma nucleare vuole avviare un processo con i palestinesi che porti a una soluzione dei due Stati Israele
Conclude estivi è uno Stato sovrano una democrazia rare in Medioriente la scelta di chi eleggere come primo ministro spetta solo gli israeliani la questione però a cui devono rispondere
E se vogliono che sia Netanyahu guidare lo Stato di Israele per i prossimi quattro anni sull'Iran né sui territori occupati il suo approccio inflessibile di scontro non garantirà la sicurezza del paese così
La vede il quotidiano della City e probabilmente nei prossimi giorni riproporremo altri punti
Di vista del mondo oggi dedica una pagina alla sinistra israeliana che riscopre il sionismo per battere il Primo Ministro Netanyahu
Isaac Herzog si pone come garante di un patriottismo sociale tra l'altro nel mondo sottolinea che una settimana dal voto
Del diciassette marzo due sondaggi danno un vantaggio di tre e quattro seggi alla Knesset all'Unione sionista divisa che Herzog cioè
Davanti al Likud di Netanyahu da ogni modo scrive il quotidiano francese Isaac Herzog a una testa una faccia ma contabile
Difficile trovare un'emozione un asperità sul volto del capo del partito laburista israeliano magro con i capelli pettinati come
Un collegiale di buona famiglia porta occhiali rettangolari quando parla non occupa spazio la sua voce contrasta con quella da baritono del
Primo Ministro Benjamin Netanyahu al suo fianco c'è Tzipi Livni solo il diciassette marzo si saprà se l'alleanza tra il capo del partito
La polista è quella che in dicembre era ancora al Ministro della Giustizia riteniamo avrà una chance vera di chiudere l'era Netanyahu e di contestare il dominio ideologico della destra da vent'anni come
I due leader spiegando spiega le Monde hanno legato i loro destini a un'etichetta comune
L'Unione sionista
Vogliono offrire un'alternativa al blocco che si è formato tra il Likud di Netanyahu e le componenti
Della
Destra radicale religiosa
Tzipi Livni salva così il suo piccolo partito dal rischio di non superare la soglia
Del tre venticinque per cento di voti necessaria
Entrare la Knesset Herzog invece può evitare di correre sotto le bandiere della formazione laburista che provoca una forma di rigetto potente in molti israeliani
Ma dietro questi calcoli da bottega appare anche un'altra ambizione che giustifica il nome della loro alleanza
Il centrosinistra israeliano pretende farla finita con i suoi complessive reato in patria propri arsi del patriottismo della storia di Israele e delle fonti del Giuda ISMU
Israele in pericolo e non è a causa dei suoi nemici alle nostre frontiere ha spiegato domenica Herzog abbiamo perso la nostra visione la nostra aspirazione
Non si tratta di definirsi contro i nemici ma di sapere due vogliamo andare Lunelli venissi rivendicano sionisti nel senso in cui vogliono promuovere uno Stato ebraico e democratico
All'origine delle elezioni anticipate c'è il licenziamento ricorda nel mondo da parte di Netanyahu di due Ministri Livni e il centrista lev Lapid lo scontro finale tra loro il capo del Governo
Aveva avuto luogo a fine dicembre due mila quattordici su una legge molto controversa che definiva Israele come uno Stato ebraico quel progetto di legge secondo di Fini e lapide rischiava di rompere
L'uguaglianza dei diritti tra i cittadini di accrescere le discriminazioni contro la minoranza arabe di compromettere la la natura
Democratica di Israele nel corso di questa campagna elettorale senza tema dominante il sionismo
E così è diventato un un un elemento centrale a fatto un sorprendente ritorno semantico così tra l'altro le Monde
In questo articolo sulle elezioni israeliane su cui naturalmente torneremo nei prossimi giorni nel mondo
Oggi pubblica anche un'interessante analisi a proposito dell'Arabia Saudita dove c'è stato un cambio al vertice molto meno democratico nuovo re
A Riad l'arrivo di Salman nasconde un pericolo di instabilità il titolo del pezzo firmato da
Da Nabil Bunin
La transizione del potere presso i Saud accresce di incertezza nel Regno
L'Arabia Saudita cambiato rescue del mondo ma i problemi di trasmissione e distribuzione del potere in seguito in seno alla famiglia regnante arrestano gli stessi si Salman è salito sul trono ventitre
Gennaio le nomine e le revoche a cui ho proceduto lasciano intravedere lotte intestine dal suo arrivo al potere Rea dismesso licenziato Khaled al Tavo AIRI gran visir del suo predecessore lo assegnato a residenza ha designato suo nipote Mohammed bende andai DIEF
Vice principe ereditario il figlio Mohammed ben Salman come Ministro della Difesa e Direttore del
Suo Gabinetto reale io so e poi ha cambiato la maggior parte dei membri del Governo e diversi alti funzionari
L'obiettivo di rafforzare la fazione del ready danno i mezzi di controllare il processo di impresa
Di decisione di influenzare anche la nomina del futuro sovrano il problema per le monde che che queste o tipo di successioni resteranno il tallone d'Achille dei sta Hood ed era l'ABI saudita
Potrebbe essere una breccia la breccia attraverso cui si in filiera hanno cambiamenti profondi così
Tra l'altro l'Hammond dopo aver parlato di
Israele di Rabbi sordità
Inevitabilmente dobbiamo parlare anche di rame delle prospettive di un accordo sulla questione del nucleare lo vogliamo fare con Libération che ieri
Pubblicava un'analisi di Bernard detta le tre scommessa iraniane di Barack Obama il titolo scrive
Scrive le idee un compromesso sul nucleare iraniano ormai è a portata di mano niente giocato perché restano da risolvere e di dei dettagli che possono ancora far saltare tutto ma un accordo tra lira nelle grandi potenze oggi
Non è più cosa improbabile e per due ragioni la prima è che Barack Obama vuole terminare il suo mandato con un riavvicinamento tra gli Stati Uniti è un Paese in ascesa che
Uno dei principali nemici dell'America e poi vuole soprattutto potersi appoggiare
Sulle forze armate iraniane per stabilizzare il Medio Oriente dove non ha alcuna voglia di inviare truppe americane sul terreno la seconda ragione per cui un compromesso si delinea è che i dirigenti iraniani ne hanno bisogno
Perché il loro Paese strangolato dalle sanzioni economiche senza sanzioni l'Iran potrebbe affermarsi rapidamente come la prima potenza del Medioriente
A Terragni riformatori vogliono un accordo perché vorrebbero poter modernizzare il loro Paese aumentare il suo livello di vita e su questo mandato che assai più anni si era fatto leggere la Presidenza Della Repubblica nel giugno due mila e tredici
Guida Suprema in testa i conservatori accettano la necessità di un compromesso perché l'arma nucleare può attendere
E l'Iran mentre l'IVA uscita non può continuare a crescere
In termini di influenza regionale se non riusciva a rimettere a posto i suoi conti attraverso la fine delle sanzioni insomma
Conservatori e riformatori e popolazione e tutto l'Iran che oggi è spira alla fine delle sanzioni è dunque un compromesso nucleare al quale la Casa Bianca lavora giorno e notte perché
Perché sarebbe senza altre opzioni quali sono le altre due opzioni andare a bombardare come sembra suggerire Benjamin Netanyahu
Significherebbe aprire una dinamica imprevedibile senza riuscire a fermare la bomba visto che l'Iran ne controlla già la tecnologia non è dunque un'opzione razionale come non lo è il mantenimento dovesse
Zioni perché le difficoltà economiche
Non hanno mai impedito alla Repubblica islamica di arricchire il suo uranio e perfezionare i suoi missili
Per un po'cento né in terra in dunque la razionalità impone di dare tempo al tempo cercando un accordo che congedi per una decina d'anni le capacità nucleari dell'Iran
A un livello che richiederebbe almeno un anno per passare dalla possibilità di dotarsi della bomba al suo sviluppo effettivo
E a questo che lavorano i negoziatori americani iraniani ma questo compromesso sottolinea da Margherita
Si fonderebbe su una triplice scommessa niente infatti garantisce che diversi Paesi sunniti dall'Arabia Saudita la Turchia entrino a loro volta in una corsa verso la bomba nucleare
Per paura che l'Iran citati uscita allo
L'Haute in gara questa bomba una volta scaduto questo accordo tra dieci anni
Tenuto conto di Israele questo renderebbe la polveriera mediorientale una polveriera nucleare dove non è certo che la teoria di dissuasione possa funzionare in modo durevole non è nemmeno certo che la fine progressiva delle sanzioni poi
Rafforzi il campo riformatore Teheran per fare in modo che la politica regionale dell'Iran diventi meno inaccettabile agli occhi delle capitali delle popolazioni sunnite
E questo nel momento in cui dirà ne è già una forza dominante in Libano con hezbollah yes-man attraverso le milizie Outis e in Iraq come in Siria attraverso il suo sostegno
Militare in regimi al potere al contrario i mondi sunniti potrebbero giungere alla conclusione che un riavvicinamento tra i rami America li obbliga a far fronte comune come mai prima d'ora contro gli sciiti
Tanto contro l'Iran in modo diretto quanto contro i suoi alleati in regime di Damasco
Hezbollah in Libano e contro l'insieme degli Sciti della Regione insomma per ben Margherita invece di favorire la stabilizzazione regionale un riavvicinamento tra lira negli Stati Uniti potrebbe
Raddoppiare l'intensità dello scontro in corso tra le due grandi religioni dell'Islam
Infine conclude da Margherita su Di Biasio non è detto che l'influenza americana in Medioriente sia ancora abbastanza forte per
Spingere sunniti e sciiti a un modus vivendi che mantenga un equilibrio delle forze in campo questa è la terza scommessa
E la Francia ci crede così poco che ha scelto di rafforzare i sunniti contro l'Iran sostenendo
I eserciti di Di Bello e Egitto conclusione di Barletta compromesso nucleare o meno le nuove guerre del Medioriente sono solo all'inizio così
Biasio ieri che introduce nel dibattito una una questione abbastanza nuova che invece viene un po'data per scontato almeno a livello europeo cioè
Se si fa l'accordo con con con l'Iran si va verso una soluzione delle crisi regionali no se si fa un accordo con l'Iran secondo braghetta i diversi mondi sunniti rischiano di allearsi
Per per accentuare in qualche modo la Grande Guerra tra le due branchie bella religione
Mussulmana sull'Iran vale vale la pena segnalare un'ultima notizia che viene riportato da diversi
Giornali internazionali riguarda la nomina di un Falco ha capo del Consiglio dei saggi che
Che che che consiglia grande Ayatollah
Alì Khamenei la guida suprema questo un anno da le elezioni per rovinare per rinominare questo Consiglio dei saggi è un sintomo secondo
Diversi giornali del fatto che i moderati continuano ad essere particolarmente deboli
A Teheran ma ci fermiamo ricordando mila caselle meglio ascolto chiocciola Radio Radicale punto it potrete scriverci per commentare questa ed altre rubriche da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale