La nota antiproibizionista

Buongiorno la prospettiva della legalizzazione delle droghe o per meglio dire delle sostanze psicoattive attualmente proibite pone varie questioni
Ci sono quelli di tipo etico ci sono quelle che riguardano le conseguenze per la salute individuale e collettiva e poi ci sono quelle economiche intese nel senso più ampio del termine celle qui tele che riguardano di costi che la politica delle droghe a sull'insieme della società e quelle relative ai costi e ricavi che potrebbero invece essere prodotti appunto dalla legalizzazione
Le questioni etiche che sono poi quelle su cui hanno i criteri previsti dall'incumbent guardare sono quelle meno rilevanti
Usare o meno una sostanza anche se potenzialmente nociva dipende solo da noi stessi e l'unico limite a questa nostra libertà è rappresentato dalla libertà altrui
Le leggi dello Stato devono servire ad armonizzare la libertà dei singoli colleghi gente della società ma non può essere lo Stato stabilire cosa è bene che cosa è male
Anche la questione della salute facilmente risolvibile
Prego era una sostanza perché fa male e privo di senso se no ci dovrebbero spiegare perché l'alcol e il tabacco
Cioè sostanze voluttuarie che possono esporre a rischi gravissimi che sono corresponsabili di migliaia di morti ogni anno sono assolutamente legali cioè sono sottoposte a leggi che regolano la produzione e la vendita e il consumo
Tra l'altro se anche le sostanze psicoattive previste fossero legalità date
Sì avrebbe una ricaduta positiva proprio in termini di salute dei cittadini perché si potrebbe controllare la loro produzione e che potrebbero anche tardare e questo ci porta alla questione economica
In questi giorni sono tornati in mano i dati di un'analisi condotta nel due mila e nove dell'Università di Roma la Sapienza che riprendeva uno studio americano
E aveva calcolato quanto ci è costato quanto è costato all'Italia il proibizionismo sulle droghe tra il due mila e due mila cinque
In quell'arco di tempo furono effettuate più di centoquaranta mila operazioni di polizia che portarono a circa duecentoventisei mila denunce quasi la metà per la sola cannabis
Duecentocinquanta mila processi che centotrentamila condanna
Nello stesso periodo circa il trentotto per cento dei detenuti nelle carceri italiane scontava condanne per violazioni della legge sulla droga
La repressione dei reati di droga considerando le spese per pulizia magistrature carceri dal due mila due mila cinque è costata alle casse pubbliche tredici miliardi di euro e il quarantaquattro per cento riguardava solo la repressione della cannabis
Stiamo parlando di tredici miliardi di soldi nostri
Tredici miliardi di euro prelevati dalle casse dello Stato senza che ciò abbia minimamente ridotto l'uso di droga o e abbia minimamente ridotto il potere delle organizzazioni criminali e stiamo parlando solo del periodo due mila e due mila cinque
Dato che la politica delle prove negli anni successivi non è cambiata è lecito ritenere che
Quei dati siano tuttora validi se non addirittura peggiorati
A questa montagna di soldi vanno aggiunti poi di miliardi di euro letteralmente regalate le organizzazioni criminali a cui viene lasciato il mercato delle sostanze proibite
Provate a immaginare quale risparmia potrebbe essere prodotto dalla legalizzazione delle droghe di tutte le droghe quali benefici Sirica verrebbero sottraendo le sostanze che oggi sono proibite alla criminalità e affidandola ad un sistema legale
E quali introiti potrebbe realizzare lo Stato dà un'altra situazione analoga a quella praticata per esempio i tabacchi qua gli alcolici
Su internet ho trovato un interessante calcolo di un paio d'anni fa secondo il quale applicando una tassazione analoga a quella delle sigarette al volume del mercato della droga ultimato tra il due mila e due mila cinque
L'Erario italiano avrebbe potuto riscuotere quarantasette miliardi di euro trentadue miliardi solo non eventuali imposta sulla vendita di cannabis
Anno dopo anno ci misuriamo in Italia con decimali di rapporto tra deficit e prodotto interno lordo
La legalizzazione della cannabis porterebbe nelle casse dello Stato da i cinque agli otto miliardi di euro all'anno
Perché rinunciarci perché lasciare questi soldi alle Marco mafia
E questa è la domanda avanzata dal Sottosegretario Benedetto Della Vedova promotore dell'intergruppo parlamentare per la cannabis le gare e la scorsa settimana partecipato alla Camera ad un incontro intitolato significativamente
Cannabis li sostenibile costo del credito e Livorno e di questo parleremo oggi alle tredici hanno differenti brevi tennista
Ci ripetiamo tardi grazie per l'ascolto saluta da Roberto Spagnoli