La manovra economica del Governo Amato; le contestazioni dei lavoratori ai comizi dei sindacati confederali

La situazione sociale politica caratterizzata ci sembra dal fatto registrato da tutti gli organi di informazione
Che vi è un imponenti Simo movimento di lotta nel Paese
Scioperi con una partecipazione totale dei lavoratori di tutte le categorie
Immense manifestazioni
Salvo naturalmente l'arrivo dei nubifragi ma questo
è un fatto che non ha che non ha una portata politica immense manifestazioni
Siamo vicini al poter dire che c'è una rivolta nel Paese
E l'obiettivo di queste manifestazioni di questi scioperi di questa ribellione chiara sono da un lato i contenuti dell'accordo sindacale del trentuno di luglio
Di quest'anno già gravi in sé resi poi insopportabili del tutto inaccettabili dal da quanto è avvenuto in seguito la svalutazione dei rischi inflazionistici
Dicevo quindi che c'è una
Bob movimento così vasto da porti per dire che c'è una ribellione sociale nel Paese con cui obiettivi cui cui punti di riferimento sono chiari un accordo sindacale che ha cancellato la scala mobile i diritti di contrattazione aziendale
In Sein accettabile reso assolutamente improponibile dopo quello che è avvenuto la svaluta azione i rischi inflazionistici e misure del governo che tutti considerano come noi le abbiamo definite un vero e proprio massacro sociale atti di una iniquità assolutamente insopportabile
Ora a questo punto il Governo e le classi imprenditoriali sono posti davanti interamente alle loro responsabilità così non si postale
E quindi
è giunto il momento che governo e classi imprenditoriali ripeto assumano le loro responsabilità con degli atti concreti primo
Bisogna giudicare decaduto l'accordo sindacale di fine luglio e deve essere riaperta la trattativa
In primo luogo sulla scala mobile non è possibile
Che in una situazione che presenta rischi inflazionistici i lavoratori siano senza il minimo di copertura rappresentato dalla scala mobile e non è nemmeno possibile togliere ogni potere contrattuale
Di fatto alle rappresentanze sindacali sullo che di lavoro
Secondo
I provvedimenti del governo sono la discussione del Parlamento
Il governo abbia il coraggio
Di presentarsi di fronte agli organi competenti del capo della Camera e del Senato
E consentire una discussione che porti ad una modifica
Fondamentale di questi provvedimenti specialmente di quelli che hanno un carattere di profonda inaccettabile iniquità
Aprendo la discussione sul modo come facendo pagare chi non paga sul lato delle entrate e Caliandro gli sprechi che ci sono sul lato delle spese
Questa modifica radicale dei provvedimenti del governo non significhi puramente e semplicemente la riproposizione di un deficit troppo elevato al Bilancio
Questi sono i due atti che noi chiediamo chiediamo troppo io vorrei ricordare dei precedenti in cui presidenti del Consiglio coraggiosi imprenditori lungimiranti hanno saputo cambiare le carte in tavola quando si sono trovati di fronte ad una protesta sociale incontenibile
Primo mille novecentosessantadue FIAT nella vertenza del contratto dei metalmeccanici di fronte al fatto che da sette anni lavoratore della FIAT non superavano la FIAT fa un accordo che la CGIL non accetta
Per lui per chiudere la vertenza contrattuale
Questo accordo non viene accettato dalla CGIL
FIOM FIM allora forte di sinistra dichiarano sciopero lo sciopero ha un successo imponente alla FIAT
Con delle caratterizzazioni di manifestazioni di massa di contenuto di valore tra ma Tyco
Valletta allora capo della FIAT alla lungimiranza di dire quell'accordo va cancellato
In questo senso è spinto anche dal Presidente della Repubblica che allora Saragat
Si riapre la trattativa e si giunge alla soluzione della vertenza contrattuale dei metalmeccanici badate sulla base della rivendicazione essenziale che allora si era presentato che era il diritto alla contrattazione sui luoghi di lavoro
Non per caso secondo esempio
Tra la fine del sessantasette l'inizio del sessantotto il Governo fa con le tre confederazioni un accordo sulle pensioni che la maggioranza degli organi della CGIL ritiene inaccettabile la CGIL dichiara sciopero generale da sola lo sciopero immenso successo
Il Presidente del Consiglio di allora Aldo Moro ha il coraggio politico e la lungimiranza di riaprire la discussione e di rifare l'accordo turno o l'inizio di quella di quella riforma previdenziale che è stata solo in parte realizzati che adesso anche in quella parte in cui è stata realizzata viene totalmente cancellata dalle misure che sono proposte dal governo
Ho citato questi precedenti ben sapendo che
C'è qualche differenza fra Bette Valletta e fra Amato il Moro ma per dire che un governo che voglia apparire ed essere democratico e una classe imprenditoriale che abbia lungimiranza è capace in questa situazione
Di correggere i suoi atteggiamenti
E quindi di aprire una soluzione
Che corrisponda alla spinta di lotta e alla ribellione che in questo momento in corso nel Paese
Se ha senso della responsabilità
Per quello che riguarda i vertici confederali
La contestazione che a loro rivolgono i lavoratori nel loro complesso
E noi naturalmente non solo ci distinguiamo ma condanniamo ogni singolo episodio di intemperanza di violenza
L'obiezione la critica di massa riguarda due punti il fatto che le vertici confederali non hanno chiesto la revoca dell'accordo di fine luglio
Il fatto che i vertici confederali hanno presentato al Governo un documento pressoché sconosciuto ai più
Di critica alle misure però sufficientemente generica da consentire da almeno da far nascere il legittimo sospetto perché tanti sono i precedenti a questo titolo che poi si avvii una discussione che porti nona modifiche radicali di quella misura ma giustamente i marginali che ti siano poi considerati sufficienti
I vertici confederali che non hanno in nessun modo consultato i lavoratori né per l'accordo del dieci dicembre dell'anno scorso che di fatto cancellava la scala mobile né per l'accordo del trentuno di luglio di quest'anno
Né sulle proposte le critiche che hanno fatto al governo né sulle controproposte che intenderebbero presentare una trattativa sindacale futura che non si è ancora aperta bisogna è necessario che dicano ai lavoratori quello che intendono fare con grande chiarezza
E noi chiediamo che dicano che si muovano sulla linea di una revoca dell'accordo sindacale per riaprire la trattativa nei termini che prima indicato e assumano l'impegno di una battaglia condotta fino in fondo per ottenere misure di sostanziali
Con modifiche del delle misure delle misure presentate dal governo
è chiaro che se non ci si muove in questa direzione precipita la situazione sociale anche la situazione politica
Perché ci si muove inevitabilmente nella direzione dello sciopero generale nazionale
E quindi di una crescere non solo del disagio della protesta ma del manifestarsi in una lotta di grandissima portata
Ed è giusto che sia così
Perché queste misure del governo e questo tipo di accordo sindacale che cancella diritti ed esigenze fondamentali di lavoratori non sono accettabili e non lo diciamo solo per noi è chiaro nella coscienza generale dei lavoratori del Paese quindi
Qui occorre bisogna avere il coraggio di ricchi il trend delle delle delle decisioni che abbiano questo livello di responsabilità questo è l'appello per noi facciamo
In questo momento
Perché rivolgiamo
Ai sindacati in primo luogo e poi anche a tutte le forze politiche di col tutte non solo le forze politiche di o
Simone ma anche in particolare i partiti che hanno la più ampia rappresentatività parliamo di democrazie cristiane paghiamo di partito socialista
Grazie
Fare una precisazione
Non voglio fare questa precisazione anche come dire
A nome dei gruppi parlamentari comunisti
Si legge sui giornali che la protesta dei lavoratori la dei fondamenti la manovra iniqua ma non c'è un'altra strada
Siccome siete tutti i giornalisti
Compito all'informazione
Ebbene
Da luglio i gruppi parlamentari comunisti avanzano proposte alternative
Perché non è che noi pensiamo che non si deve avviare il risanamento finanziario dello Stato siamo per il risanamento finanziario dello Stato perché la catastrofe colpisce i lavoratori
Però abbiamo proposte alternative
Documentate punto per punto
Sì ricordo che per la Banca d'Italia vi sono duecentosettanta mila miliardi di evasione fiscale concentrata nei grandi redditi
Ricordo che abbiamo documentato che nella spesa pubblica esistono almeno ottanta novanta mila miliardi di sprechi ruberie e scelte non prioritarie
Queste sono affermazioni generali madre abbiamo documentate punto per punto quindi l'invito e a scendere nel merito quando i lavoratori protestano certo non conoscono i termini dalla politica economica ma capiscono che si vuole risanare forse perché la manovra è anche molto improbabile il Paese
Attraverso sacrifici ingiusti che lasciano intatti grandi santuari della ricchezza del privilegio dell'evasione fiscale
Governo per esempio con la le infami proposte che riguardano la sanità pensa di risparmiare quattro mila cinquecento miliardi
Nemmeno inviti in in indicati in Parlamento misure che senza tagliare i servizi ma eliminando sprechi consentono di risparmiare almeno otto mila miliardi
Perché si dice di no a risparmi di otto mila miliardi e si dice di sì al taglio di servizi
Che poi non è di quattro mila miliardi ma di più quindi c'è un'alternativa a questo il punto che vorrei uscisse chiaro non è un'opposizione cerca una posizione estrema interna giornata che dà corpo a questo movimento
Prego
Racconto un monito al PDS
Toglietevi dalla testa aveva detto all'incirca di andare di arrivare a comode poltrone ministeriali cavalcando la protesta che sta nascendo del Paese vedi una correlazione tra questo suo monito
E quello che è accaduto trentina Firenze che Veronesi
Lo stabiliranno io vedo una correlazione fra questo mio monitor il fatto che oggi
Il segretario del partito di democratico della sinistra che formalmente di opposizione più numeroso partito di opposizione oggi sul piano della presenza parlamentare
Parla con il ministro Martelli e un ministro di alta responsabilità nel governo e il segretario del partito socialdemocratico
Allora io mi chiedo che razza di opposizione questo comizio a Mantova in occasione delle elezioni quindi in un momento significativo
Che razza di coerenza c'è fra un'opposizione e il parlare concordemente con un ministro altamente responsabile del Governo
Che razza di coerenza cioè di un partito di opposizione che per di più la responsabilità di essere in Parlamento il più numeroso l'opposizione e
Fare un comizio concorde con i due partiti che sono di sostanziale sostegno al governo qui mi pare che la il senso della mia sollecitazione che non si pensi che sulla base degli scioperi
Si allarghi la maggioranza al PDS per fare la stessa politica che si è proposto il governo Amato oggi il problema di fondo è imporre a questo con Werner a queste rappresentanze imprenditoriali una modifica del loro atteggiamento quando dico oggi dico che c'è la più grande urgenza
Che non che se i lavoratori
Che sono in movimento così forte
Chi partecipano a scioperi così vasti come non ce ne sono da molti anni
Dovessero per una mancanza di risposta democratica del Governo e lungimirante delle controparti imprenditoriali dover perdere fiducia nella democrazia
Questo segnerebbe davvero
Una prospettiva buia per il Paese su tutti i piani per cui c'è questo nostro grido d'allarme su questa necessità
Di avviarsi verso delle soluzioni reali a tempi stretti in alternativa delle quali noi chiamiamo tutte le opposizioni sindacato proseguire la lotta fino allo sciopero generale nazionale perché qui è in gioco una partita che deve trovare una soluzione
Nella quale i lavoratori possano riconoscersi
Quindi sul caso dominato dalle con sentita
Staccato dall'opposizione no io dico che questo comizio è un segnale e non il solo basti pensare a tutte le maggioranze che si sono formate in Regioni Province Comuni che vanno dal PDS alla Democrazia Cristiana
è un segnale dato proprio adesso che va in quella direzione ma contemporaneamente a questo rilievo a questa osservazione a questa critica
Noi facciamo l'altra costruttiva mettiamoci insieme
E rivolgo in questo senso anch'io un appello ai partiti di governo ma mettiamoci insieme ad uno scopo preciso da un lato che il Governo si dichiari disponibile a modificare fondamentalmente le misure che ha assunto e dall'altro che si apra la trattativa sindacale si riapra la partita sindacale sulla base del principio che i lavoratori non possono stare senza scala mobile in una situazione come l'attuale che deve essere garantito il diritto al potere contrattuale nei grazie
Lei non teme che la contestazione dei sindacati pidiessini finisca per offuscare la protesta popolare firmare e comunque indirizzata contro il Governo
A me pare che la protesta popolare indirizzata contro il Governo e noi ne siamo tentiamo di esserne interpreti con le proposte che adesso facciamo che immediatamente il governo si dichiari disponibile a cambiare le sue misure che immediatamente la Confindustria si dichiari disponibile
A riaprire la trattativa sindacale a garantire un minimo di copertura con la scala mobile e questo mi pare ci pare che sia assolutamente l'essenziale da realizzare oggi
E le contestazioni che lavoratore rivolgono in particolare i sindacati e sul punto preciso perché la CGIL CISL e UIL non hanno ancora chiesto la revoca dell'accordo di fine luglio
Perché hanno presentato un documento sufficientemente generico di critiche al governo da consentire il sospetto
Che si ripeta quanto tante volte voluto nel passato che si parte con una critica e si finisce col condividere queste misure con degli aggiustamenti che sono solo marginali
Ci sia un pronunciamento chiaro
Questo è quello che noi chiediamo di vertici confederali che dicano vogliamo la revoca dell'accordo sindacale la riapertura della trattativa sindacale ci uniamo alle forze politiche di opposizione e chiediamo anche le forze politiche di governo e che che sostengono il governo
Di imporre al governo un cambiamento sostanziale delle misure economiche questo mi pare che sia
Quello che oggi è essenziale
Noi abbiamo detto e continuiamo a dire che questo governo se ne deve andare ovviamente
Ma siccome questo governo non se ne va
Se non se ne va qualcosa deve fare
Questo governo invece di andarsene ha preso le misure più inique della storia della Repubblica
E allora o il governo se ne va oppure in concreto sì apre una situazione nuova
Si presenta questo governo dicendo io ho sbagliato in qualche misura io devo tenere conto della protesta sociale popolare quindi riapre una discussione una trattativa in sede parlamentare sulle misure che il Governo stesso proposto e insieme si riaprire la trattativa sindacale
Mi sembra che questa sia limpidamente la nostra proposta evidente che se il governo controparte imprenditoriali non dovesse rispondere positivamente a questa proposta l'ho già detto prima la situazione sociale e politica precipita ulteriormente
No io direi che
Che da non dietro Mannella protesta popolare diciamo non negli atti singoli di intemperanze di violenza che anzi noi contribuiamo come
Forse più di altri a impedire contenere ma nella protesta nel fatto che ci sono
Milioni di lavoratori in lotta che chiedono un cambiamento nella situazione che non accettano posizioni che non sollecitano esplicitamente questo cambiamento in questo certo
Cosa è successo
Fulloni bulloni votiamo
Noi pensiamo che il bullone
Guardi bulloni servono a tenere insieme le macchine uova devono essere cucinate i pomodori fatte in insalata le monetine per pagare il caffè per carità queste sono le nostre idee pratiche
Di quale fatto
Non è mai avvenuto
Un grande movimento di massa grandiose manifestazioni di piazza come quelle che ci sono senza che ci fosse presente elementi di contestazione anche molto più dure più aspre di quelle che ci sono stati questa volta
Salvo che nel passato quando c'erano io ricordo di aver tenuto un comizio a Cagliari un immenso col vizio con decine e decine di migliaia di persone nel quale c'era un gruppo che mi contestava fortemente
La CGIL di fronte a quegli atti in generale non ha detto
La protesta
è tutta in pochi violenti no accentra e cercato nella sua moralità politica profonda di tenere conto della contestazione che avvertiva non quella di pochi violenti ma la contestazione che avvertiva presente nei lavoratori
Noi questa moralità che chiediamo oggi quello di dire che un enorme problema sociale come quella parte del Paese è un problema di ordine pubblico è assurdo
Una volta lo dicevano i capi della polizia i ministri degli Interni i reazionari di tutti i colori sì adesso lo dice anche una parte dei dirigenti sindacali per noi è un fatto tristissimo
Voglio aggiungere Damian dicevo Sergio Garavini
Che
Tutti noi
Abbiamo deprecato interpretiamo ogni singolo atto di violenza
Riti preghiamo e li condanniamo
E coloro che hanno scritto anche ieri su qualche grande quotidiano che noi saremo quelli che hanno stimolato suggerito suggestionato dicono delle insolenze nei nostri
Noi siamo invece sia Mostacchi siamo e saremo nella misura delle nostre possibilità al nostro posto per stimolare la protesta
Ma senza imbarazzi e senza incertezze la protesta contro il governo
Ma noi non abbiamo nessun imbarazzo dire che la critica e la protesta e anche giustamente rivolta contro gli orrori del sindacato
La contestazione non la violenza
Che non fa parte della nostra cultura della nostra storia dei nostri metodi che noi che predichiamo
Ma la contestazione è parte integrante della democrazia
E coloro che si meravigliano che i lavoratori fischi né in piazza e dicono
Bisognerebbe usare forme più democratiche di protesta ci dicano perché non hanno consentito i lavoratori di esprimersi democraticamente nelle assemblee dopo l'accordo del trentuno luglio l'hanno impedito e che cosa vuole
E appunto perfino rifiutato era che cosa pretendono che i lavoratori che cosa debbono fare come la debbono manifestare il loro dissenso se non anche attraverso il fischio la contestazione
Allora pietre
Certamente
No
Non abbiamo avuto questa sensazione abbiamo avuto la sensazione che vi fossero piccoli gruppi esasperati
I quali si sono mossi sono si sono manifestati diciamo con con degli atti che che che non sono accettabili
Se ci fossero stati dei gruppi organizzati con centinaia e centinaia di migliaia di persone in piazza e con questa situazione di proteste di esasperazione ci sarebbero state delle conseguenze
Che assolutamente non ci sono state non ci sono state delle conseguenze fisiche diciamo per nessuno sa perché il fenomeno aveva queste caratteristiche perché è stato fatto un'azione
Anche da chi contestava particolarmente da chi aveva ragione di contestare Peri arginare impedire che l'esasperazione dei picchi di singoli o di gruppi dovesse prevale
Tutti i gruppi erano presenti alla nostra
Il questore mi ha telefonato preoccupato dicendo sapete che vengono dei gruppi che vogliono nella massima nostra San Giovanni
E c'erano
Ma le avete lì delle persone ma le avete visti no perché perché c'era una grande manifestazione che era solidale
E che non c'erano spazi politici
Comprende
E gruppi singoli possono voler fare atti violenti ma li fanno se il clima generale è un certo clima perché in altre mani ripeto
Io ho avuto una telefonata dal questore che mi ha detto son preoccupato perché sappiamo che singoli gruppi gruppetti vengono la vostra manifestazione per creare disordine abbia risposto ci provvederemo noi non abbiamo problemi
E non è successo niente
Il problema è che a Milano che a Firenze c'era una contrazione di massa in questo clima di contestazione di massa nascono anche episodi che sono deplorevoli ma che non possono confondere e oscurare la mareggiata di massa
Altre domande scusi
Ma noi abbiamo sentito noi abbiamo sentito il dovere non morale non politico
Di dare un'interpretazione alla protesta al malcontento alla ribellione siamo qui per questo
Siamo qui per sottolineare questo questo dato nuovo che si è creato nel Paese in questi giorni chi non lo vede
Chi pensa di proporre questo dato nuovo della protesta e della ribellione sociale come se fosse un problema di ordine pubblico
Non vede la realtà
Questo è questa è la cosa che a noi ci preoccupa di più ma cosa vuole che ce ne importi di quel che dice Del Turco sul non so quanti che andrebbero in giro per l'Italia provocare come gruppi violenti quando la realtà è davanti a tutti voi
Quello che ci preoccupa è che in questo atteggiamento ci sia nella non Presa di coscienza
A livello di governo a livello di casi imprenditoriali e pure a livello di una parte dei gruppi dirigenti sindacali la gravità della situazione della necessità di far fronte al malcontento con provvedimenti reali
Che riguardino milioni e milioni di persone questo il problema vero che oggi di fronte al Paese continuiamo a discutere fra di noi
Del fatto che in grandi manifestazioni in cui ci sono stati questi episodi limitati e circoscritti che non hanno provocato vittime al momento tua di nessun tipo attenzione che qui si fa un discorso strumentale
Si tenta di nascondere dietro singoli episodi il dato vero che il malcontento generale della gente e allora noi diciamo che bisogna trovare quella strada
Anche perché lo diceva prima Armando Cossutta ma insomma questi lavoratori non li ha chiamati nessuno
A giudicare in qualche modo il loro destino messo in gioco dagli accordi sindacali dalle misure del governo
E insomma non si sono potuti pronunciare sull'accordo del dieci dicembre dell'anno scorso non si sono potuti pronunciare sull'accordo il trenta di luglio nessuno gli ha mai detto cosa andavano a proporre le confederazioni sindacali
Si trovano davanti accordi cancellano scala mobile diritti di contrattazione aziendale si trova davanti a misure che tutti riconoscono essere un massacro sociale
Ma insomma qui i casi sono due oli considerate pecore questi lavoratori
E allora diciamocelo chiaro non siamo più un Paese democratico o se sono persone viventi donne e uomini hanno ragione di protestare e bisogna dare a questa protesta uno sbocco questa è la questione politica che noi poniamo oggi
In questo senso è anche una questione morale sì signore Del Turco queste la questione morale
Che non si può lasciare indifesa questa massa di lavoratrici di lavoratori perché il giorno in cui pensassero di essere indifesi
Quello sarebbe un giorno triste per il sistema democratico perché vuol dire che viene meno la ragione stessa della democrazia e quella di sostenere la causa dei più deboli socialmente
Qui è il punto in cui siamo e mi pare strano di non trovare nel sindacato né il PDS né i socialisti né democristiani una risposta adeguata a questo tema che questa massa sterminata di lavoratori pone a loro
è assurdo che siamo solo noi a fare questo discorso
Assurdo che ci troviamo in un relativo isolamento non nel senso che siamo i violenti perché non lo siamo ma nel senso che siamo quelli che fanno questo discorso oggi questo è assurdo queste l'assurdità semmai che va denunciata noi non vogliamo affatto esser soli a far questo discorso
Siamo pronti alle commissioni parlamentari ha già detto libertini abbiamo già fatto le nostre proposte siamo pronti a discutere
Diciamo a riaprire la trattativa sindacale non siamo mica così ciechi da non vedere che la trattativa si si riapre si deve risolvere in un compromesso
Che certamente non possono essere rivendicazioni più avanzate che possono essere facilmente accolte ma bisogna dare un segnale di cambiamento
Questa è la questione vera che oggi va proposta se questo segnale di cambiamento non c'è non è solo che se ne deve andare via al governo
Perché si apre una crisi sociale politica di portata che oggi non può essere prevista
E non gli sia chiaro che siccome siamo democraticamente responsabili dentro questa crisi saremo una forza attiva e diciamo responsabilmente sciopero generale nazionale perché non vogliamo mica questa crisi trasformi in un fatto qualunquisti Co di proteste individuale
Allora sia a un certo punto di violenza
Che ci sia un movimento di massa organizzato per i suoi obiettivi che si muove questo il senso della nostra presa di posizione
Scusate la passionalità
Queste queste alla classica dimostrazione di irresponsabilità fare il conto dei numeri in Parlamento invece di affrontare la realtà dei problemi
Sì Moro fa avesse fatto così allora non ci sarebbe stata la soluzione
Si va letta non avesse avuto il coraggio di tornare indietro capitano d'industria
Che cosa quali sarebbero state le conseguenze un governante e anche un imprenditore un capitano d'industria che abbiano la testa sul collo ragionano non solo in termini di rapporti di forza parlamentare o di proprietà
Ragionano anche in termini sociali e democratici Santi dio ma che c'è una classe imprenditoriale io ho citato gli esempi del mille novecento e sessantadue ma nel mille novecentoventi quando si conclude l'occupazione delle fabbriche non ci fu un atto di responsabilità del vecchio senatore Agnelli
Non ci fu l'intervento del presidente del Consiglio che allora era Giolitti
Ma anche sulla vertenza FIAT del sessantadue quando la gente rimpiazza quando allora sì che rischiavamo atti di violenza non intervenne lo stesso presidente della Repubblica allora Saragat per dire quell'accordo sindacale va fatto questa sensibilità ci deve essere non la invochiamo
Qualora ci sono altre poi
Laddove ma la leggendaria poi dichiarò provvederà
Dovrebbero come
Allegato rivolti contro l'opposizione
La verità è che il malcontento arriva dentro
Importanti senatori che hanno votato
La legge delega ma con scrupolo di coscienza tremenda un giorno sono avvicinato da senatore che dicono come facciamo a reggere queste misure quando saranno note questa è la verità Amato può rispondere che voti di fiducia questa è l'estrema sfida
Ci provi risponderemo con i mezzi adeguati in Parlamento e fuori
Gentilissima che ci ha fatto questa domanda
Questa osservazione
Ma
La noi sappiamo quali sono le regole della maggioranza e della minoranza nel Parlamento ci sono delle maggioranze ci sono delle minoranze
Ma a siamo arrivati a un punto talmente cruciale che anche le forze della maggioranza debbono comprendere quale può essere lo sbocco davvero drammatico della realtà italiana non si risponde alle richieste dei lavoratori per quanto riguarda le questioni sociali
Ieri una commissione autorevolissima del Senato ha negato l'autorizzazione a procedere a un esponente della Democrazia Cristiana
Ieri in un'altra Commissione autorevolissima della Camera con un diktat si sono rinviate elezioni già previste per il mese di novembre
In città colpite dalle tangenti ma come si può pensare che poi non ci sia l'esasperazione ma quei partiti che hanno votato a favore a contro l'autorizzazione a procedere ma saranno subissati dalle proteste
Io l'ho detto
E questi che alla Camera e mi dispiace che ci siano i compagni del PDS che hanno deciso per il rinvio delle elezioni a Monza Varese
E altrove ma come possono pensare di non puoi incrementare i voti della lega avranno lacrime di coccodrillo quando la lega e non soltanto la lega aumenteranno i loro voti e queste forze politiche sono così miope di non capire che rischiano di essere spazzate via dalla protesta popolare
Altre domande
Prego
Giace non c'è altre domande
Ci alziamo e chiediamo