"RAI SPA"

Quante morene mente impegnato nella commissione per le riforme istituzionali
Sì scusa
E però così in maniera molto Telegraph in gamba alcune considerazioni che però io leggerò dopo
Che Enzo Cheli
Avrà presentato nelle sue grandi linee il libro
Di Bruno Pellegrino col quale però desidero complimentarmi fin da adesso prima ancora di sentire quelli che sono le linee fondamentali ma che però io avendo letto posso da da dare almeno a titolo personale un apprezzamento molto vigoroso leasing all'Istituto per lo studio dell'innovazione dei mass media come sapete non è alla sua prima iniziativa anzi il libro che mi è stato presentato pubbliche privato l'indotto della comunicazione di fronte all'Europa
è stato uno dei momenti più significativi della sua attività
L'insieme presieduta dall'onorevole ma anche che io ringrazio
Che presente ma dicevo lo ringrazio anche per averi in quella riunione anticipato molti dei temi che noi andiamo per discutere che stiamo per riscuotere
E molte delle proposte Attilio si ritrovano ovviamente modificato
E metabolizzate anche nel libro di Bruno Pellegrino
Io direi che nome del comitato scientifico dell'INPS in quindi lo ringrazio anche in questa occasione Emma Bonino anticipare un'altra iniziativa di leasing
La presentazione del programma ufficiale e Massimo Fichera presidente e direttore generale dell'Euro News farà
Nella dei prossimi giorni il sedici dicembre al centro congressi quello de la Sapienza avvia salari
Chi vi parla è presidente della commissione scientifica dell'ICI
Ma vorrei anche un po'giustificare la mia presenza qui non solo come presidente di quel comitato scientifico che però investe problemi
Anche l'immatura tecnologica e industriale ma è stato a nove anni
Come consigliere d'amministrazione della RAI e quindi si sente un po'in famiglia ventidue né nella difesa della venderli scusate mi sembra oggi che e anche in discussione ma non certamente nemmeno positivo all'Unità d'impronta del Paese mi sembra comune e intelligenza fino assolutamente fondamentale come una l'allettante garanzie dicevo l'onorevole la mano ma
Non è presente l'onorevole Martelli si impegnano mai ecco paragonare
Dava le spalle non lo non lo vede
Quindi la parola subito diventi a Enzo Cheli per la presentazione del liceo
Per rendere questo dibattito comprensibile a chi ascolta può non avere letto il libro credo che convenga a spendere
Alcune parole sui contenuti di questo volutamente
O sulla filosofia che ispira
Con questo libro Bruno Pellegrino cerca di dare
La risposta a una domanda quale futuro quale futuro per la RAI
Una risposta che si dissolve poi in una serie di istruzioni al legislatore confuso nel momento in cui il legislatore attraverso vado della riforma della riforma della legge centotré del mille novecentosettantacinque si ASP presta si dovrà restare nei prossimi mesi a costruire il pezzo che ancora è mancante del nostro sistema misto radiotelevisivo cioè del pezzo che non ha costruito nel novanta la legge Mammì che era dedicata al al settore privato
Ora per dare una risposta a questa domanda quale futuro per la RAI Bruno Pellegrino parte giustamente da lontano
E io dico giustamente
Perché di fronte ai processi che si sono manifestati negli ultimi anni e che si stanno sempre più manifestando
Anche
In questi mesi in questi giorni processi di carattere economico e processi di carattere
Tecnico
E che investono tanto il mercato
Se divisivo
E audiovisivo europeo che quello mondiale la materia radiotelevisiva non può più essere affrontata nemmeno alcuni anni fa ma ora a meno che mai
Non può più essere affrontata tenendo presente soltanto il mezzo televisivo
Come una monade separata dalle Complesso dell'industria audiovisiva e non può più essere affrontata soltanto sotto un'ottica nazionale cioè che si riferisca alla dissipazione
Dello Stato italiano offre non pochi guai seri oggi affrontata con quell'ottica comunque la limitazione al mezzo con cui venne affrontata nel dire novecentosettantacinque quando si parò la prima riforma
Del monopolio
E per questo
Bruno Pellegrino in questo libro affronta i problemi del pianeta RAI partendo da lontano cioè partendo dalle novità che negli ultimi anni hanno investito la cosiddetta società dell'informazione
Su scala mondiale queste novità riguardano tre piani
Le tecnologie i mercati i moduli produttivi e il libro di Pellegrino dedica un'analisi a ciascuno di questi tre piani
Lo sviluppo delle tecnologie sta oggi conducendo rileva Pellegrino a nuove forme di distribuzione di ricezione
Specialmente attraverso il cavo a fibre ottiche attraverso il satellite attraverso la connessione tra televisione informatica e la nascita di sistemi interattivi che adoperò mezzo televisivo in funzione
I mercati a loro volta assumono dimensioni diverso che sono le dimensioni sovranazionali
E promuovono in queste dimensioni nuove forme di consumo come la pay tv per l'homevideo che stanno già avendo una rapidissima espansione
In Europa per non ancora in vita
E infine l'evoluzione dei modelli produttivi sta determinando la nascita rideva Pellegrino di un nuovo editore audiovisivo che punta alla multimedialità
Vi è un'offerta televisiva che sempre meno generalista come era la televisione tradizionale e sempre più personalizzata specializzata e tematica si pensi all'esperienza di carne in Francia ora questa miscela di fattori diversi tecnologie e mercati moduli produttivi ci sta conducendo verso quella fase che Bruno Pellegrino nel suo libro riassume come la terza fase industriale complessa del mondo
Della comunicazione una fase scorretto che la comunicazione di massa la comunicazione televisiva tradizionale probabilmente ed è destinato a non rimanere in più il cuore del sistema
Della comunicazione
Se questo è il quadro generale da cui si parte come si riflette questo quadro nel sistema misto italiano di cui oggi disponiamo e in particolare nel pianeta RAI
Pellegrino mette in luce quelle che sono le particolarità del caso italiano Rispetto
Al con testo dei sistemi misti europei
Questo italiano un sistema che pur nel suo sviluppo selvaggio degli anni passati
Per un lungo arco di anni ha operato come una sorta di laboratorio per l'esperienza europea perché anticipa molte di queste sfide esempio nella definizione del sistema misto l'Italia anticipato di altri paesi
Ma un sistema che dopo questa fase diciamo più bassi degli anni sessanta e settanta che in cui Laraia un certo senso operato come pilota rispetto ad esperienze europee oggi il sistema televisivo italiano meno forte ritardo su tutti i campi e rischia sempre di più una forte emarginazione
Una televisione pubblica queste italiana rileva però Pellegrino che risente da tempo di un curioso paradosso una televisione molto forte
Per le dimensioni del suo fatturato per la professionalità per le professionalità di cui dispone per il potenziale tecnico per il prestigio internazionale di cui ha goduto ma anche una televisione pubblica estremamente debole
Per la sua forte dipendenza
Dal sistema politico cioè da un sistema politico che almeno sinora in materia di mass media è vissuto alla giornata e vissuto quotidianamente la cronaca senza mai costare scelte strategiche di lungo respiro che fossero in grado di anticipare le linee dello sviluppo della tecnica che l'idea dello sviluppo del mercato
Un sistema politico che giustamente ha in mano i cordoni della corsa della Borsa di una televisione pubblica ma che tende a usare questi i costoni per condizionare la sopravvivenza attraverso le risorse la sopravvivenza
Della televisione pubblica per finita
Prendo o Vendola queste premesse Bruno Pellegrino giunge la formulazione di alcune esigenze se queste sono le premesse quale istruzioni per l'uso da dare al legislatore
Secondo questo libro la RAI nel futuro prossimo dovrà rispondere a quattro sfide fondamentali
Che si legano a quattro mondiale che abbiamo richiamato la sfida dell'innovazione tecnologica quella della internazionalizzazione dei mercati
Quella della diversificazione dell'Offerta e quella della moltiplicità delle modalità di consumo
Da queste sfide che sono quelle che si presentano oggi alla televisione
Pubblica ed è generale al sistema televisivo pubblico e il privato perché questi sono poi scelte di carattere generale che investono l'intero sistema sulla televisione pubblica da queste sfide Bruno Pellegrino
Try alcune scelte di fondo che riassume in sei slogan decretarlo subito quando della linea verso cui si muove il suo disegno del suo presidente
Più un servizio il più impresa
Meno politica più autonomia
Più innovazione tecnologica più alleanze nel mercato interno e internazionale più prodotti
Più efficienza e più responsabilità specialmente nell'uso delle risorse umane
Ecco sulla base di questi indirizzi che mi limito proprio richiamare nel nella formulazione sintetica che imita Bruno Pellegrino motivando su ogni punto e questo è l'interesse del libro
La proposta che lei in questo libro viene avanzata di riforma della Rai di riforma del servizio pubblico che ne orientata su alcune linee guida Grey sul tre linee guida
Primo evitare l'interferenza del sistema dei partiti nella gestione della televisione pubblica e questa ed esigenze più diffuse i più elementari
Secondo riservare al Parlamento solo intirizziti generali
E dare alla televisione pubblica risorse garantite su passanti orientali in un rapporto dialettico con il governo
Perciò gli interlocutori della televisione pubblica sono parlamento degli indirizzi generali Governo per le risorse Massimo basi di risorse pluriennali gare
Terzo punto adottare un nuovo modello organizzativo che ricalchi parte il modello di della legge Amato sulle bah e qui si arriva proprio la proposta che la conclusione
La proposta di Bruno Pellegrino si articola su questi punti essenziali
Montello della legge bancaria Amato
Al vertice del sistema una fondazione con un consiglio di amministrazione nominato dal Parlamento tra personalità di alto valore rappresentative la cultura per economia
Della scienza
Alla Fondazione viene affidato il pacchetto di maggioranza
Della holding gravi della società per azione RAI
La fondazione che ha davanti a sé il Parlamento a potevi Indirizzo generale e chi nomina degli amministratori della holding RAI della società RAI
Secondo punto la RAI si trasforma in una società finanziaria
Con compiti di gestione vere e proprie partecipazioni attraverso varie società operative al consiglio molto ristretto una struttura di staff
E titolare delle concessioni pubbliche destinataria Deccan
L'azionariato di maggioranza della holding RAI è nelle mani della Fondazione non non scende al di sotto del cinquantuno per cento
Ma la holding possono partecipare fino al quarantanove per cento anche azionisti privati oltre Lazzari
Ma nella qualità di o personale dipendente della RAI utenti del servizio una linea che viene indicata e naturalmente chiaramente verso un azionariato diffuso verso un azionariato di tipo popolare non concentrato
Terzo punto la holding che si articola in varie società operative
Che sono costruite secondo le nuove tendenze del mercato e dei consumi che si legano a quelle vigne oramai mondiale europee che abbiamo richiamato ad inizio le società operative sono queste una società per la televisione una società per la radiofonia una Società per le attese diffusione
Una per l'audiovisivo una per gli archivi audiovisivi uno per la pubblicità è uno per la gestione del patrimonio immobiliare
La società per la televisione per la radio e ha totale partecipazione RAI e questo ne accentua il ruolo di servizio pubblico le altre società sono a capitali a capitale misto
Più nel dettaglio la società per la gestione per la televisione gestisce i tre canali attuali secondo una vocazione che Skandia questi canali dall'appartenenza alle politiche e valorizza altre vocazioni un canale nazionale generalista un canale regionale che rispecchia le realtà locali di un canale a vocazione internazionale
Che serve a mettere in circolo prodotti costruiti per il mercato internazionale a promuovere l'immagine del sistema Italia nel mondo ammettere il circolo prodotti che nascono dalla coproduzione del da accordi di tipo internazionale e questo diventa dal punto di vista dalla costruzione del mezzo televisivo forse la novità più significativa che il libro di Pasqui del libro di Pellegrino cita la società per la radiofonia specializza i tre canali radiofonici uno informativo uno culturale uno per servizi la società per la telediffusione accorpata la gestione degli impianti
E degli impianti RAI e interi impianti gestiti da altri su oggetti e promuove lo sviluppo delle nuove tecnologie dedicato Decaro e delle Sapelli te e perché è una società vista RAI si stette per lo spazio
La società per l'audiovisivo si occupa di accorpare le energie produttive della RAI con quelle di altri soggetti enti di gestione Cinema
Per premi linciare la produzione di maggiore impegno industriale quella che Pasquino chiama per usa anche Pellegrino chiama
La la
La produzione a utilità ripetuta dai film programmi educativi alle casse intere dischi interattive la Società Pera per gli archivi audiovisivi raccoglie e valorizza il patrimonio audiovisivo della RAI con quello dell'Istituto Luce
Così da costituire un centro di documentazione tra i più forti
In in Europa
E questo è in sintesi il
Quadro
Della proposta che Bruno Pellegrino cifra a conclusioni
A conclusione di questo volume
Se né consentita una parola commento su una parola io direi purché Polonia funziona più di presentare il contenuto del libro che di commentarlo
Io direi che siamo davanti a un progetto di di vasto respiro
A mio avviso convincente nella massima parte dei suoi passaggi che punta essenzialmente a una direzione
Alla direzione
Di valorizzare la qualità imprenditoriale della RAI senza rinunciare alla natura di servizio pubblico della stessa questo mi pare il succo della proposta ora rispetto a questo obiettivo di fondo valorizzare al massimo l'imprenditorialità senza rinunciare al servizio
Le scelte forti di questo progetto sono in sostanza due separare la sfera politica dalla sfera gestionale attraverso il filtro della Fondazione la fondazione
E l'organo di indirizzo della holding ma essenzialmente un filtro che separa l'area gestionale dall'aria della politica e perciò e nella sostanza la Fondazione se non mi sbaglio motori
E il consiglio amministrazione dalla Fondazione un comitato di garanti questa è la sostanza del progetto e questa è la risposta uno dei punti chiave della riforma della riforma come separare
Momento politico dal momento che il giornale perciò Fondazione
E poi secondo punto favorire al massimo l'imprenditorialità attraverso la flessibilità delle società operative e attraverso la partecipazione del capitale privato
Alla gestione della o
Ecco un disegno questo dicevo di largo respiro molto innovativo a mio avviso convincente
Ma che presenta anche fa emergere anche subito alcuni nodi problematici tempo invita ad accettare che possono essere poi motivo di discussione nodi su cui occorre un momento riflette
Primo
Il nodo della specificità del servizio nell'ottica accentuatamente imprenditoriale del Progetto
Pellegrino come si caratterizza il servizio
Prego Pellegrino e molto fermo nel dire imprenditorialità ma servizio pubblico
Ecco qua sono le vocazioni specifiche che possono valorizzare questo mantenimento o il rischio che si presenta che abbiamo visto in questi anni quello dell'omologa omologazione generale del sistema
Rispetto a un livello medio che non è né il pubblico né sia della parte pubblica che della parte prima qui bisogna trovare le chiavi della specificità del servizio secondo nodo problematico mi pare quello fondamentale è quello delle risorse
In una Progetto come questo di Bruno Pellegrino
Così fortemente caratterizzato dalla linea imprenditoriale con una partecipazione azionaria privata
Come si può giustificare la sopravvivenza di un cane
Questo mi pare un punto interrogativo che forse dovrebbe avere una risposta non immediata ma sulle lunghe distanze
La risposta a mio avviso va forse cercata nel diverso dosaggio verso cui legislatori la si dovrebbe orientare fin da ora di quelle che sono le risorse tradizionali del servizio pubblico diverso dosaggio delle risorse che significa
A un momento dell'introito pubblicitario e questa è la linea che è stata imboccata nel recente decreto legge
Valorizzazione e questa è la linea su cui insiste molto Bruno Pellegrino valorizzazione della commercializzazione di prodotti tutti gli accordi internazionali sono in questa ottica e poi punto più difficile da affrontare io direi graduale basso formazione per gradi del canone il corrispettivo di servizi se oggi il dosaggio del canone pubblicità due terzi e un terzo gradualmente bisognerebbe arrivare a una distribuzione equa fra un terzo di calore intenso di pubblicità un terzo di commercializzazione e terzo d Italia di pubblicità gradualmente può trasformarsi in corrispettivi di servizi
Fissati fissati in convenzione
Elia immediato antipatiche però il problema sia proprio quello che sottolinea Bruno Pellegrino è quello se vogliamo attenuare la presa dei partiti sul servizio pubblico il problema è quello di garantire risorse certe su scala più
Che significa
Garantire risorse collegandole ha una convenzione alla durata convenzione e alla durata del consiglio trovare ripeto di programmazione che può essere quello che chiama rispondere gli amministratori quello che hanno fatto che lega le risorse alla convenzione e all'accurata e alla durata del consiglio
Ultimo e terzo nodo a mio avviso molto importante che si sta sta un po'affiorando in queste settimane anche Soirée diverso è quello di chi dovrà vitali nel futuro
Lo sviluppo delle nuove tecnologie lo sviluppo del satellite lo sviluppo del avute le altre possibili quindi lei non vorrei fare una critica libro ma vorrei esprimere proprio il dubbio a mio avviso il modello di Bruno Pellegrino una società di telediffusione che unisce l'impiantistica RAI
Con le energie si rispetta e Telespazio
Non è a mio avviso non è a mio avviso forse il modello più adatto occorrerebbe riflettere ancora di più su questo punto il settore delle telecomunicazioni ha sempre avuto
Un ruolo strategico oggi questo ruolo si sta accentuando e questo spinge inevitabilmente verso una caratterizzazione pubblica di questo settore e allora vi dico società per azioni o agenzia che offra in condizioni di parità al pubblico e privato ai due settori
Del sistema misto gli stessi servizi e probabilmente siamo arrivati a un punto dello sviluppo delle telecomunicazioni in cui questo nodo va sciolto e uno sviluppo tutto in chiave imprenditoriale privato vista è uno sviluppo forse che per rischia di tagliare fuori l'Italia da quelli che sono poi lei le linee più recenti del dello sviluppo del mercato della comunicazione comunque e chiudo al di là di questi punti su cui si può discutere giusto forse discutere a me pare che in questo libro offra al legislatore in questo momento dell'indicazione di metodo il metodo estremamente preziose di buon legislatore sicuramente deve tener conto essenzialmente due direi
Evitiamo ancora una volta come accaduto nel mille novecentosettantacinque con la riforma come accaduto nel mille novecentonovanta
Con la legge Maldini per la disciplina del del del comparto privato evitiamo ancora una volta di arrivare in ritardo agli appuntamenti della storia che nel nostro caso sono gli appuntamenti dalla tecnica sono gli appuntamenti del mercato questa è un po'la filosofia di fondo che anima tutto il discorso
Il Bruno Pellegrino e secondo seconda indicazione il vero problema della RAI ancora oggi al momento in cui si deve affrontare la seconda riforma resta ancora quello e immediatamente si manifestò
Quando
Si determinò il passaggio tra monopolio e sistema misto quando cioè il sistema radiotelevisivo si applica diciassette anni fa all'apporto dei privati
Cioè il vero problema il problema di cambiare la pelle senza cambiare l'identità cioè cambiare la pelle e i vizi del monopolista senza cambiare la sostanza è la natura del servizio pubblico e questo mi pare che sia un po'la lezione che viene da questo dico che comunque si legge con grande interesse
Grazie professor Cheli occasione già nella lettera in realtà indirizzata Pellegrino
Di Giorgio la Malfa
Che come dicevo all'inizio non può essere presente perché si riunisce la commissione bilaterale deciderlo dice comunque indirettamente in viale due mie osservazioni
La prima riguarda l'ipotesi di mantenere in essere tre reti televisive RAI seppure differenziate tematicamente in sé idee buona messa va inquadrata nella questione dell'assetto del sistema televisivo italiano nel suo complesso
è evidente che la legge sulle mie sull'emittenza dell'agosto mille novecentonovanta si è limitato a fotografati per così dire l'esistenza di due grandi gruppi quello pubblico e quello privato
Nonostante il governo abbia previsto l'esistenza di dodici reti nazionali in realtà consentendo due operatori di disporre di tre reti ciascuno viene sorvolo spazio per due gruppi di grandi dimensioni
Del resto un nuovo soggetto può pensare di portare una vera concorrenza atti apprendenti danni partendo da zero o al massimo da uno ritengo sia dunque importante promuovere un dibattito nel Paese per ridurre il limite massimo di reti nazionali possedute da un solo soggetto in modo da far nascere un autentico sistema pluralistico
Che l'attuale Pomponio non garantisce in questo caso lo schema di tre reti televisive dovrebbe essere riconsiderato la seconda osservazione continuano a mancare
Riguarda proprio la questione per il mantenimento del servizio pubblico il controllo partitico della RAI non può più essere detto l'errato
Lei
Pellegrino propone il meccanismo di una fondazione per separare le aziende operative dall'organismo centrale le cui nomine evidentemente farebbero capo al sistema politico
La tua speranza è che in questo modo le pressioni partiti che si fermino alla soglia della Fondazione che sia salvaguardata la discussione tecnico economica delle imprese operative tuttavia questo è il modello che a grandi linee fu assunto a suo tempo per Lili cioè un ente di nomina governativa che dovrà separare le decisioni politiche dalle scelte aziendali
Esso non ha funzionato e la politica si è impadronita progressivamente delle società operative
Così non è stato mi chiedo quindi quali garanzie vi siano perché domani lo stesso sistema dei partiti ritiri le mani dalle gestioni di un sistema che sinora ha controllato integralmente
Per questo mi chiedo se non converrebbe pensare alla privatizzazione dei canali grande magari secondo l'esempio seguito in Francia
E alla creazione di una rete d'interesse economico che liberata dei vincoli di mercato possano costituire un elemento di contrappeso alle televisioni commerciali grazie ad una programmazione fortemente connotata
Sul terreno dell'informazione della cultura e della istruzioni queste sono le due questioni
Che avrebbe voluto l'onorevole la Malfa approfondire trentasei che io affido aveva discusso valutazione di loro alla discussione
In questo tavolo e darei subito la parola al senatore Rognoni
Nord all'avvio dal tentazione dicono che il al l'azione del libro di pelle
Grazie
Buongiorno a tutti come sembra
Pellegrino di poterti dire subito una cosa
Che il tuo libro ha un grande indiscutibile merito
Perché alza il tono del confronto politico su un tema
E delicatissimo che è importantissimo
Che è appunto quello del futuro del servizio pubblico televisivo
Ci costringe ci costringe a uscire
Da
Dalla bassa cucina dalla quotidianità
Per guardare avanti
Ma intendiamoci quando parlo di bassa cucina non vorrei essere frainteso
Perché l'attuale confronto
Sulla televisione pubblica credo che sia centrale all'attualità politica l'attualità del dibattito politico che è in corso
In fondo
Credo che sia anche già ampiamente è stato detto ma la crisi della RAI oggi riflette che cosa riflette la crisi del sistema c'è la crisi di quegli equilibri politici che hanno retto finora la nostra democrazia
E poi la crisi dalla RAI tocca anche la questione morale
Ma non solo
Cioè non tanto per gli esempi
Più o meno spettacolare problema negli appalti Terni Esterni della lottizzazione diffusa a tutti i livelli ma io credo
Tokio adesione morale per un'altra ragione o quanto meno anche per un'altra ragione soprattutto per l'infelice rapporto
Di sudditanza che il sistema politico a instaurato con il sistema informatico
Cioè
Alcune storie di appalti di lottizzazioni se volete mi scandalizzano ma mi scandalizza molto di più la storia del rapporto dei partiti di governo con il sistema televisivo prima
Accettando il far West
Delle poi legiferando in ginocchio davanti ai posteri
Forti precostituiti
Lasciati crescere
In modo abbastanza selvaggio
E che la legge Mammì è un esempio ormai non c'è più nessuno che voglia
Entrare nella cronaca come uno dei padri della legge Mammì
La crisi della Rai oggi è in fondo quindi che cosa anche la crisi di quel sistema del duopolio
è la crisi di quel modo di legiferare sull'esistente senza capacità di di guidare di programmare di prevenire i fenomeni
E
Il futuro il confronto sul futuro della RAI
Non può non partire dalla strettissima attualità perché i tempi i tempi sono pragmaticamente stretti
Cioè il ritardo in fondo con cui si affronta
Il grande tema della riforma
La mancanza ancora se vogliamo di un disegno
Di sistema
Per far sì che
La quotidianità si sia trasformata
In emergenza conti
All'ordine del giorno che cosa abbiamo
Ma tante cose perché abbiamo la certezza dell'azionista
Continui che diventa società per azione cosa succede resterà lui
Azionista principale della RAI è giusto che resti veri
Altra emergenza il problema delle risorse
Accanto
Beh sul cannone io credo che sia una delle tasse che gli italiani vivono come tasse più ingiuste
Ma io personalmente sono convinto che il cannone
Per un servizio pubblico perché sono profondamente convinto che un servizio pubblico riformato Vanga ma va be'debba essere mantenuto il cannone è giusto
Se c'è un corrispettivo cioè perché c'è la critica oggi al cannone
Perché si identifica ormai la RAI come in qualche modo appiattita
Su quelle che sono le linee guida delle televisioni commerciali privati
Vogliamo il pensare a dei contratti di programma
Cioè a finalizzare per esempio gli introiti che arriveranno e che arrivano e devono è giusto arriva e arrivino
Del canone alla RAI
Il grande tema della pubblicità
Beh il grande tema dalla pubblicità ancora questa mattina in Commissione lavori pubblici al Senato abbiamo visto l'ultimo decreto che verrà poi presentato in aula la settimana prossima sulle risorse è un decreto che al punto centrale l'eliminazione del tetto RAI
Non devo qui ripetere che il pettorale è sempre stato vissuto come un elemento
Tale contrattazione politica partitica che condizionava
Il destino della RAI in qualche modo era un modo per ripartiti per tenere vincolato
Le cariche che eventualmente ci sono nell'azienda
Il problema delle risorse si porta dietro
Il problema dei tagli che stiamo sì ai quali stiamo assistendo orchestre e cori piuttosto che altri tipi di sprechi il problema della riorganizzazione delle sedi regionali
Milano sta esplodendo non solo per lei
E c'è poi la grande urgenza del consiglio d'amministrazione
Allora che cosa vuol dire nuove regole controlla lottizzazione
Come si arriva alla certezza del diritto però che la RAI abbia un bisogno urgentissimo di una guida
Credibile di una grida affidabile ed una guida legittima
Ma prima abbiamo sentito no che le grandi quattro sfide sono l'innovazione tecnologica l'internazionalizzazione la diversificazione la moltiplicità delle modalità di consumo beh stiamo discutendo della crisi del TG uno sei pesta debba restare nordici lungo
E questa è una crisi che è figlia della crisi dei partiti di riferimento
Ma anche in mancanza di una legittimità in chi guida la RAI e oggi
Perché io non credo che riusciremo a liberarci
Di tutta questa carne grazie al fuoco non credo che riusciremo a capire fino in fondo come uscire da questa impasse se non facciamo lo sforzo di seguire da subito
L'invito che ci viene in qualche modo anche dal vivo di Pellegrino di immaginare
Una RAI per il domani
Per fare questo credo che sia indispensabile avere alcuni paletti alcune certezze alcuni punti di riferimento dei capisaldi
Anche perché altrimenti
Si può essere giustamente accusati come politici di gestire sempre l'emergenza con provvedimenti contingenti non inquadrati in un disegno complessivo io credo che sia importante avere un orizzonte lontano con alcune certezze che poi può cambiare
Può essere discusso di volta in volta ma e in base a quel tipo di orizzonte che poi si fanno le scelte della quotidianità e non come oggi sulla pressione di una lobby piuttosto che di una
Diciamo che come partito democratico la sinistra ci siamo posti il problema
Sì semplificare quelli che sono diciamo questi obiettivi vedere se su questo si trova un largo consenso
Allora siamo favorevoli a un sistema
Distinto pubblico Enrico
Siamo favorevoli a un nuovo sistema pubblico
Al quale siano garantite risorse per adempiere i suoi maggiori tornei
E poi però siamo anche favorevoli a un sistema privato nazionale realmente pluralista con più soggetti imprenditoriali
Siamo favorevoli a un sistema locale regionale anche qui realmente pluralista
Siamo favorevoli a un sistema che promuova la ricerca e lo sviluppo tecnologico e valorizzi le potenzialità tecnologiche TV via cavo satellite
Tutti grandissimi appuntamenti che stiamo mancando
O sui quali siamo profondo Rita
Siamo favorevoli a un sistema che non penalizzi o comprimari industria cinematografica audiovisiva ma che sia sinergico rispetto all'industria delle comunicazioni audiovisive
E poi alla fine io dico secondo me dobbiamo anche dirci che siamo favorevoli a un sistema che non ho prima e non penalizzi l'informazione scritta
Quella quotidiana e quella periodica
Sono cose apparentemente banali
Però si portano dietro
Già questi sette panetti sarebbero una base concreta per poter
Vedete come anche il disegno di Pellegrino la proposta dalla Fondazione che personalmente condivido mi affascina trovo
Meritevole di essere se vogliamo anche ulteriormente approfondita
Ma cosa quando diciamo per esempio il sistema pubblico che uno dei punti centrali che cosa vuol dire un sistema perché pensiamo che sia importante oggi un sistema pubblico
Ma io credo che che è solo un sistema pubblico che oggi in questa realtà italiana può porsi fra gli obiettivi prioritari l'idea
Di salvaguardare di promuovere l'identità nazionale rispetto delle spinte a potenziali eccessivi localistici che sono sacrosanti ma che non devono portare a una divisione
Sono un servizio nazionale può cogliere lo spirito della collettività e perché no anche quello de la solidarietà nazionale
E messo a rischio
Ma per un verso dai tantissimi egoismi diffusi che sono anche figli degli ultimi dieci anni di storia di questo Paese
E per un altro verso dal giusto allargamento degli orizzonti culturali con la costruzione dell'Europa con la coscienza del bisogno di una visione più internazionale dei nostri problemi
è solo un sistema pubblico voi credo quello
Che fra le sue prerogative
Deve avere la motivazione ad investire in innovazione
Ma né del privato
è giustificato se tende a piegarsi alle mode
Agli entusiasmi del momento per il pubblico all'obbligo di scommettere sull'innovazione per creare anche nuovi mercati nuovi prodotti
E insomma nuove idee
E dalle nuove idee vuol dire nuovo merita
Personalmente non pensi non ritengo che il dibattito se privatizzare mi sembra che la Marcallo solleciti più come provocazione non so quanto meno
Se invece ci creda davvero che sia la strada sa della RAI viene mi sembra che in realtà
Mentre non si può non essere d'accordo per le cose che ho anche detto prima di come la politica intervenuta sul sistema nel senso che non è intervenuta semplicemente registrato ratificato dopodiché adattato
è chiaro dodici reti nazionali sono un'insensatezza nessun Paese in Occidente eccetera
è stata fatta per consentire che chi ha tre reti sia dentro la legge antitrust tra queste sono delle banalità che andiamo ripetendo ormai da mesi mi sono anche annoiato a dirle ma possibile non ci sia la follia di porsi anche il problema di che cosa vuol dire
La parola pluralismo non può essere il duopolio il risultato del duopolio e che con gli ultimi provvedimenti di fatto la RAI il ginocchio
Ed è rimasto
Questa era stata anche una delle accuse che aveva fatto il Presidente Pergola mi pare di ricordare la il rischio di un eccesso di presenza di un privato solo
Ecco io credo che se partiamo da una visione di sistema e di orizzonte generale se siamo concordi su alcuni punti e poi su questi io credo che dare il contenuto di credibilità
Sia
Più facile sia possibile
Non penso
Che si vinca la crisi d'identità in qualche modo di legittimità politica
Dando alla RAI un consiglio d'amministrazione con il vecchio sistema
Ma non penso neanche che possiamo perdere tempo
Dobbiamo a tutti i costi dare un consiglio d'amministrazione in Commissione di vigilanza
Abbiamo preso l'impegno con il presidente della Commissione entro Natale
Di dare un consiglio d'amministrazione la proposta nostra non è tanto lontana da altre ci sono possibilità di mediazione rapidissima
E comunque lo spirito
Ma nel senso di poi Pampa ai partiti un passo indietro a tutti
Devono fare un passo indietro
Dopodiché attenzione
Il controllo parlamentare essenziale per un sistema
E i partiti devono anche capire che cosa vuol dire controllo parlamentare che non vuol dire controllo partitico diretto delle segreterie è un'altra cosa
La responsabilità
In un sistema pubblico di fare per esempio di formazione
E deve avere delle linee guida i giornalisti e lo dice uno che lo è stato in qualche modo si sente e non possono avere carta bianca devono avere dei punti di riferimento degli indirizzi
Devono poter rispondere di quello che fa e i direttori scelti
Con criteri professionali devono seguire quello che un direttore di carta stampata normalmente fa un accordo con le ricordo quale stento quali sono i suoi impegni e si viene meno viene cacciato
Non promosso
Queste cose che sono credo banali
Normalmente e qui in questo sistema radiotelevisivo pubblico si sono incancreniti
A me fa paura quando c'è un eccesso deluso dalla parola lottizzazione
La lottizzazione non è che il Parlamento sceglie il consiglio d'amministrazione la lottizzazione quando le segreterie di partiti impongono di assumere il fattorino o il giornalista o l'assistente tal dei tali
Questa è la situazione non la responsabilità politica della scelta di un sistema e che qui partiti devono capire che se vogliono riacquistare credibilità e avere un ruolo di guida
Che è necessario indispensabile in una democrazia devono sapere quali sono i loro limiti loro punti
E su questo è il punto
Che mi pare più affascinante cogliere anche se diciamo l'aspetto del libro di Pellegrino e più di struttura tecnica ma però questo è una strada quella bellica Pellegrino ripeto io condivido torniamo all'irrigazione dalla RAI affidiamo le una fondazione
Sotto l'alto patrocinio di Camera e Senato
La Fondazione don deve avere scopo di lucro
Deve però avere uno scopo che deve essere quello di incentivare per esempio la ricerca nel campo dell'informazione dello spettacolo
L'innovazione tecnologica
La ricerca anche qualitativa in questo Paese non c'è un editore che spenda una lira in ricerca qualitativa del prodotto
Anche gli editori della carta stampata e che per mille altri motivi hanno difficoltà e ragioni sulle crisi del mercato pubblicitario dovuti all'eccesso dalla presenza della televisione e su questo posso darle ragione ma sul fatto che abbiano fatto una politica del panino imbottito pensando così di incrementare le vendite non di qualità dell'informazione e oggi ne pagano le conseguenze
Per la nomina degli amministratori delle fondazioni si segua la strada indicata per esempio non so dal nostro oggetto ma ce ne sono anche altri per il rinnovo quello indicato per il rinnovo del consiglio visto sulla RAI
Noi abbiamo detto che sia i presidenti di Camera e Senato a scegliere per esempio il presidente di questo consiglio d'amministrazione
Diciamo anche che il Consiglio abitazione sia ridotto a cinque a quattro che senso ha un consiglio d'amministrazione se di sedici persone è il simbolo della lottizzazione peggiore
Allora un consiglio d'amministrazione ridotto a quattro cinque è scelto questo sito la Commissione di vigilanza perché non rinunciamo per paura a quelli che sono le responsabilità dei partiti
E quindi pigliamo cede e difendiamo le scelte che faccia
Eppure benissimo una RAI strutturato in ordine mi trova convincente da più flessibilità da pilastri cita
La presenza privata mi sta bene non nella televisione o nella radio laddove fa servizio pubblico mi sta bene in tutte le altre società
Operativa indigestione diversa che hanno delle connotazioni dove l'apporto dei privati con il privato ed arricchente
Sia per il privato che per il pubblico
Io credo che in questo modo si mantiene il controllo del Parlamento sulla Fondazione si recidono tutti quei rapporti perversi dei partiti con l'azienda
Azienda che comunque sarà tenuta a seguire e a rispettare degli indirizzi che devono essere fissati da chi al Parlamento
Ancora per
Applaudire al lavoro di Pellegrino
E questo su invito a uscire dalla quotidianità e dalla logica dell'emergenza ripeto che noi come forza politica abbiamo accettato già da tempo spero che lo facciano anche anche grazie
Grazie senatore magari proprio in ginocchio no imposizione dell'Impressionismo
Sì lei l'arma non adesso l'onorevole Casini
Ma io credo
Che almeno questo dibattito spero servirà
A individuare l'unico punto di riferimento possibile per l'intero sistema radiotelevisivo che mi sembra sia Bruno Pellegrino perché le ricette che lui in questo dibattito in questo libro
Con tanta intelligente anche profondità e analisi pone alla nostra attenzione
Vento dall'intervento di Rognoni e anche da un umori diffusi
Recepiti in dialoghi colloqui che Pellegrino ci ha presentato un lavoro su cui c'è una base possibile di dialogo ma direi qualcosa di più d'intesa tra le forze politiche tra gli operatori del settore
Ecco quello che semmai va approfondito in questo dibattito e il perché ci troviamo tutti d'accordo con Bruno Pellegrino e poi non siamo d'accordo tra di noi
E credo qualcosa a questo proposito dico verticale
Noi
Siamo d'accordo
Il linea di principio
Su una considerazione pregiudiziale i partiti si debbono ritirare da un'occupazione impropria della società civile
A cui ci ha portato la competizione ideologica esasperata che c'è stata nel nostro Paese
Se i partiti
Se i partiti hanno invaso
La società civile
La Rai
Il settore dell'informazione né solo un aspetto
Questo non è avvenuto a caso e nemmeno per una sorta di competizioni arrogante di queste forze politiche che più hanno invaso più sono state delegittimante sono apparse distanti dalla gente
C'è stata una competizione ideologica e c'è stata una stagione nel Paese così dura e discorsiva
Che ha completamente distratto la classe politica rispetto al tema della modernizzazione del Paese e delle sue regole
è così vera secondo me questa considerazione iniziale
Ed è così vera che è valso a per tutte le forze politiche per tutti i partiti
Non solo per la Democrazia Cristiana che Rognoni ha chiamato in causa
Che quando durante una stagione come quella della solidarietà nazionale
Il Partito comunista che era tradizionalmente la forza di opposizione è stato chiamato attorno al tavolo non ha posto il problema delle regole
Ha posto il problema di aggiungere un posto a tavola
Cioè appunto la preoccupazione partecipativa che sia ben chiaro io non dei monito a posteriori perché del senno di poi son piene le fosse ma avuto questa preoccupazione
E si è avviato in quella fase con la riforma della RAI una stagione consociativa
Di cui oggi complessivamente ciascuno di noi è libero di dare giudizi i più svariati ma comunque stop diciamo considerazione storica iniziale
Allora oggi ha poco senso scaricare sul direttore generale o sul direttore di qualche testata ma vorrei dire che alcune vicende non possono essere vandalizzate perché comportano Serge questioni di principio anche nel rapporto tra editore
Direttore redazione
Personale giornalistico
Comunque non si può scaricare sugli attuali responsabili della RAI o nemmeno come qualche giornale sta incominciando a fare sull'attuale consiglio d'amministrazione tutto questo significa
Essere capaci di una grande fuga dalla realtà porre le basi per non risolvere davvero mai il problema che Bruno Pellegrino ci invita a discutere tra di noi superando quelle contrapposizione un po'maniche del giusto e sbagliato che a mio parere non portano da nessuna parte
Il problema del nostro Paese
è quello di una triplice anomalie su questo io vorrei sommessamente anche dire qualcosa l'onorevole la Malfa che propone di privatizzare la Rai o comunque di modificarne profondamente la sento
E in modo ben diverso da quella che è la riflessione a tal proposito che fa il nostro amico Pellegrini
Noi abbiamo una triplice anomalia che è costituita dall'invadenza partitica nel servizio pubblico
Dal monopolio di un privato nel settore televisivo di fatto da grandi conglomerati industriali e finanziari che possiedono gran parte dell'informazione giornalistica
O non voi con sincerità con chiarezza Cipollini hanno questo triplice il problema e cerchiamo di risolverli ricomporlo in un disegno generale o noi non arriveremo mai alla fine delle nostre enunciazioni di principio andremo via
Dopo aver fatto cosa facciamo come una sorta di circo in fibrillazione continua ormai da qualche anno ma non risolveremo il problema mentre la RAI
Mentre la competitività pluralistica dei soggetti privati nei quello che va posto e che si pone del rapporto tra industria
Attività imporre e informazione
Carta stampata
La RAI tra impresa e servizio pubblico questo è
Il dualismo in cui
La RAI a con cui la RAI si trova a fare i conti e Pellegrino lo sottolinea con grande chiarezza
Io credo che non dobbiamo demonizzare la RAI perché tutti poi siamo convinti che essa ha contribuito profondamente alla crescita del nostro Paese
Ha coinciso ed è stata fattore di allargamento delle fonti pluralistica e culturali e politiche
Ma oggi sappiamo e su questo concordo profondamente con Rognoni
Che se esiste una uno spot una sorta di disvalore presente nella società italiana
Dinari di mento culturale ideale questo è anche dovuta all'insufficienza del servizio pubblico
Non c'è solo l'aspetto clientelare del malcostume su questo credo che faccia bene lì la commissione di vigilanza chiedere sugli appalti esterni una mappa precisa il consiglio di amministrazione non c'è solo questo aspetto degenerativo
Ma esiste un problema di recupero di una identità nazionale che passa anche profondamente attraverso il servizio pur
Esisteva un problema della riforma della riforma e io credo che le soluzioni individuate a tal proposito da pellegrino non si discostano poi profondamente da quella che anche la concezione largamente prevalente in ordine al rapporto ad esempio Commissione di vigilanza consiglio d'amministrazione
Direttore generale tutti noi ormai convergiamo
Sul fatto che il consiglio d'amministrazione non può passare al vaglio di una commissione di vigilanza pletorica
Bisogna dare a presidenti di Camera e Senato la possibilità di nominare tre quattro al massimo garantito e e all'indie la possibilità di nominare un direttore generale
Che per gli aspetti ne nigeriani e gestionali abbia la competenza di fatto e il controllo di questa azienda delicata e difficile
Noi siamo membri della commissione di vigilanza credo che i primi ad essere riformati dovremmo essere noi prima ancora di invocare la riforma dei consiglieri perché una commissione
Io sono ormai da tre quattro anni in commissione di vigilanza e credo che sia uno degli esempi di di di proprio di palestra di frustrazioni e di molti direttori che
Discussioni lo ha sottolineato a mio parere giustamente da tempo il senatore Gualtieri che vedo qui presente oggi io concordo con lui ma questo tipo di commissione di vigilanza è figlia di un clima politico
Che oggi non ha riscontro con la realtà e non a caso la Commissione di vigilanza va ridotta un organo di controllo sulla scorta di ciò che c'è ad esempio per i servizi segreti per di tre quattro cinque persone che possano effettivamente occuparsi delle grandi linee di indirizzo
Da dare a servizio pubblico
Poi c'è il problema del competitore privato
Anche qui rifugiano dalle semplificazioni Berlusconi ha avuto il merito di avere fatto
Quando probabilmente altri non ne hanno avuto la capacità o la volontà
Una scelta sul terreno imprenditoriale e di rischio il che lo ha premiato
Ma appunto anche evita una legislatura mancanza di legislazione cioè di quelle regole a cui inizialmente facevo riferimento che hanno di fatto consentito
Una anomalia solamente italiano
Si è discusso molto sulla legge Mammì Rognoni diceva oggi nessuno vuole esserne padre almeno Manni purtroppo non potrà purtroppo per lui scappare da questa responsabilità
Ma io credo che qual sia si altra legge noi avessimo fatto noi legislatori in presenza di una predeterminazione del mercato di una realtà oggettiva qualsiasi altra legge sarebbe stata nel miglior nella migliore delle ipotesi capace di colmare lacune ma non di dar vita a un sistema di regole generali
Capaci di affrontare un'emergenza in un terreno informativo così difficile e delicato per cui il problema
E competitore privato
Un problema da ricondurre sul terreno delle regole bene a mio parere ha fatto il ministro Pagani io l'ho sollecitato anche quest'estate a questo fine
In commissione questa mattina al Senato ad introdurre quelle disposizioni che la comunità europea ci chiede di introdurre
Ma no sarei e invasivo se non parlassi dell'altro problema che si ricollega al terzo alla terza anomalia italiana che è quella del riequilibrio perché questo è il problema per riequilibrio o pubblicitario fra televisione editoria noi siamo nella condizione di creare un sistema di regole che dia la possibilità diversi soggetti di esistere e ha ragione e chi ha introdotto questo dibattito nel rilevare come ditta
Do questa possibilità esista solo a volte nominalmente
Ebbene io credo che su questo ci debba essere
Una capacità del legislatore del governo di svolge un ruolo che non sia solo notarile
Però mi sorge il problema
Del rapporto che oggi esiste
Tra i grandi gruppi economici e finanziari
E la stampa quotidiana e per gli occhi
Noi abbiamo in discussione in Parlamento un Progetto Sir Hugh di privatizzazioni io credo che non Fossa esterni oggetto
Che nell'ambito editoriale facciamo finta di applicare occupandoci del giorno tanto per intenderci il giorno è una idea eludibile
Questione che va affrontata
Ma il problema
Nell'ambito di un disegno generale di privatizzazione deve essere quello di porre con serietà cosa che in altri Paesi esiste il problema di una separazione
Tra la proprietà dei quotidiani e dei periodici grandi conglomerati
Industriali e finanzia allora io dico all'onorevole la Malfa discutiamo e noi siamo pronti a farlo senza pregiudizi
Anche sul tema dell'eventuale privatizzazione di un canale della del servizio pur
Ma nel contempo non sottraiamo ci a discutere di questo problema a partire dalla discussione che la prossima settimana avremo in sede parlamentare se no vuol dire che qualcosa non funziona
E allora rischiamo di creare il nuovismo il vecchissimo su delle etichette su degli slogan che non hanno ragione di essere rispetto alla realtà io credo e termino davvero che solo la costruzione di un disegno generale ambizioso ma inevitabile può consentirci di riassorbire progressivamente questa triplice anomalia Pellegrino dopo tanti rituali ismi fa uno sforzo concreto su cui io sono d'accordo l'ho già detto e lo ripeto non solo per delineare una nuova fattispecie giuridica entro cui si collocare il servizio pur ma anche per costruire concretamente un altro disegno di cui oggi forse inevitabilmente finiamo per discutere di meno che è quello di un grande gruppo multimediale un polo dell'audiovisivo che risolte in questo modo con la costruzione di società operative collegate alla Fondazione alla holding tanti
La problematica oggi esistente non piccola del cinema pubblico
Dell'Istituto Luce di una serie di realtà ancorate tradizionalmente alle partecipazioni statali che oggi devono trovare nuove collocazioni su questo terreno io credo sarà possibile anche trovare nuovi momenti di collaborazione di sintesi tra l'interesse pubblico
Fra la presenza pubblico e l'iniziativa privata che in questo settore può dare un contributo sinergico con il settore pubblico grazie
La parola l'onorevole Martelli
Aggiungo il mio applauso
Quelli che già
Carissimo amico Bruno Pellegrino ricevuto da questa tribuna per il libro
Che ha scritto e che oggi ma Tiziano
Ne sono usciti due
Di libri importanti per la RAI in queste settimane
Una è una storia della RAI
Una storia in fondo dei prodotti della RAI
Quella di Aldo Grasso
E l'altra è una Profezia pragmatica
Di come la RAI produce
Ed è il libro di Pellegrino
La tua lettera abbastanza inevitabile che nel dibattito
Ci si soffermasse sugli aspetti di più immediato consumo politico e informativo e cioè sugli aspetti politici ma il libro si raccomanda soprattutto peraltro
Perché fa un affresco io non ne conosco altri
Attualmente anche dipende la mia ignoranza di quelle che sono le tendenze prevalenti nel mercato
Audiovisivo nei modi di produzione dei giganti Monti alla produzione l'americano quello giapponese quello in fieri europeo
E di tutte le
Interdipendenze tra sistemi di comunicazione dall'organizzazione societaria
La loro
Ci era altissima
Evoluzione tecnologica cavolo satellite
Fino alla intermedia Rita e alla diversificazione che induce Pellegrino persino interrogarsi se non si passerà dalla dimensione della mezzo di comunicazione di massa del mass media all'individual miglia al personal media al consumo sempre più
Reciproco
Faccio mente organizzato
Del prodotto televisivo sino ad avere un prodotto a richiesta
E a domicilio quale appunto una lacerazione strepitosa da il delle tecnologie sembra consentire e farci immaginare in alcuni casi sognare
Plauso
Naturalmente a un plauso oltre che
Obiettivo è convinto anche perché con questo libro si rinnova un bella tradizione socialista che era quella di essere campioni nella immaginazione
Televisiva dal punto di vista del produrre beninteso non del prodotto poi c'è stata una fase successiva in cui anche noi ci siamo preoccupati più del prodotto per il modo di produrre una pensione questo non dovrebbe mai essere di competenza dei politici
E se c'è una tentazione irresistibile occuparsi del prodotto bisogna appunto
Bacchetta Little sulle dita o meglio ancora vere
Quel sistema di garanzie
E di
Interventi pubblicistici che lo rendano impossibile
Quella bella tradizione nasce in fondo con la riforma della settantacinque che ebbe il merito di puntualizzare un monopolio come racconta Aldo Grasso nel suo libro
Pochi Gotto e però non ottuso
Si svolge nella fase successiva
Nella quale anch'io ho avuto qualche parte
Intorno al duplice tentativo di liberalizzare lettere superare il monopolio in definitiva ma non più per articolazione interna del servizio pubblico ma per
Consentire la presenza di soggetti privati quando io me ne occupai per la verità Berlusconi era ancora
Agli albori della sua straordinaria avventura mentre erano attivi gli editori della carta stampata che hanno proibito rinvenire autentici
Le famiglie editoriali dei risolve Mondadori Rusconi
E non quelli che oggi hanno come dire printing di Mondadori Rizzoli ma che sono com'è noto grandi gruppi industriali e finanziarie non gli editori d'un tempo
Anche quella stagione ha prodotto una grande risultato evolutivo
Che appunto una Offerta sei più
Parietti moralistica
I prodotti televisivi di immaginario di audiovisivi o come si preferisce di chiamare
Forse si andò persino oltre ma
E appunto perché non si andasse oltre quella dimensione troppo anarchica
Regolata con troppo ritardo
Che allora nel mille novecentosettantotto immaginando che proponemmo una soluzione che venne subito
Definita come blasfema di dar vita a una rete privata accanto alle due rete RAI perché la terza allora era concepita in senso assolutamente oggi diremmo
Federale o regionale e dunque non soggetta a un controllo centrale
Eppure quell'idea di di liberalizzare perso una quarta rete privata venne aggredita quasi come una scostumata senza liberista
Soprattutto da parte di coloro che poi non seppero produrre
Una azione politica e di riforma capace di impedire la più totale Anarchia durata se non vado errato sino alla legge Mammì quindi grosso modo per i successivi tredici anni
Si dirà passaggio inevitabile anni di deregulation questo è anche possibile bisogna vedere chi
Aveva le forze e la maturità e la capacità di stare sul mercato e chi invece non ce l'ha avuta certamente Berlusconi l'ha avuta non l'hanno avuta viceversa di Vittori tradizionali che anzi non hanno avuto neppure nel difendere loro case editrici non soltanto lo tentativo
Di essa il mercato televisivo
Ora tornare a lamentarsi mi parrebbe francamente un po'fuori tempo massimo
Se ai e più utile pensare ai prossimi anni e al futuro e pensarli come allora facemmo non soltanto nella chiave
In cui stasera a me pare con molta precisione con bordo secchezza
Ha fatto l'onorevole Casini e cioè preoccupandoci del potere su Wind media
Giustamente
Ma è un leit motiv i partiti si debbono ritrarre da quasi tutto fino a rientrare nella loro
Non caverna suppongo neppure Capanna ma nella dimensione civile in cui debbono stare
Civile sociale e culturale della tradizione e innovazione la scelta dei candidati egli fermarsi
Poi si chiede opportunamente che vi sia una
Diverso assetto complessivo tale da non essere se non ha capito strette soffocato in un duopolio così come oggi
E parallelamente
Si chiede una
Autonomia e indipendenza autentica della stampa che certo non è garantita se la stampa è pressoché interamente posseduta dai grandi gruppi industriali e finanziari
Sposo questa impostazione la condivido
Con un'avvertenza
Che appunto è il richiamo alla precedente esperienza alla fase di cui ho parlato di liberalizzazione che sempre sbagliato interrogarsi soltanto o limitato non sbagliato
Sulla potere Tay
Sul ponte del Po dentro casse circa il potere sull'informazione che sia dei partiti che sia più industriali che sia di un duopolio
E lasciare come dire in ombra l'altra questione che il potere dell'informazione
Poiché anche questo indipendentemente dal proprietario
Indipendentemente dall'assetto complessivo
Deve conoscere regole limiti deontologiche e anche e comunque sollecitazioni stimoli ed eventuali sanzioni che garantiscono cittadini e società
Da prevaricazioni abusi e vere e proprie inondazioni ma sul medio logiche che hanno effetti nel breve Periodo
O nel medio nel lungo periodo
In entrambi i casi dirompenti sia quando si lede la dignità di una persona questo è un delitto che si consuma subito sia quando si esercita una violenza pomeridiana costante
Sull'infanzia sulle giovani generazioni
Nessuna ideale razionalizzazione moltiplicazione di canali televisivi pubblici privati
Riformati e rinnovati ci mette da sé sola al riparo
Tali abusi dagli arbitri dalle violenze dai danni in definitiva che uno sregolato
Potere dell'informazione etilista potenti mezzi di comunicazione contemporanei o esercitare sulla società non fingiamo di non vedere il fatto che accanto al potere politico al potere industriale e finanziario il potere dell'informazione e forse una delle manifestazioni forse la più grande o uno dei grandi manifestazioni o concentrazioni contemporanea di potere e questo naturalmente
Insieme con le regole interni con i codici deontologici autonomamente adottati ci porta poi a riflettere sulle questioni di sistema sui migliori equilibri di un assetto misto pubblico e privato
E riflettere come
Si fa in modo straordinariamente analitico approfondito il sistematico in questo va be'libero
Sulla in particolare sul servizio pubblico
Anch'io sono d'accordo con solo con Pellegrino ma con Rognoni che un servizio pubblico debba esserci
Naturalmente non è come dire una
Un imperativo assoluto dipende poi anche la capacità di questo servizio di saperlo essere effettivamente e da tutti coloro che ne hanno autorità e competenza farlo essere un effettivo servizio pubblico ricordo anche qui che quando
Si sollevavano
Ancora oggi si fanno questioni in ordine al fatto se sia giusto con il cannone
Festival quindi con una forma
Tassazione una parafiscali ITA
Finanziare tutta una gamma di spettacoli che di giustificazione pubblica francamente non sembrano averne moltissima
L'obiezione degli operatori del servizio pubblico obiezione seria solida e che sì però se non si cattura il pubblico non è neanche possibile
Se non lo si cattura quindi anche ricorrendo
Queste sirene di intrattenimento diventa poi difficile anche trattenerlo per quella quota di programmi che hanno come dire un contenuto culturale educativo
Il quale soldi parrebbero giustificare il fatto che vi sia una tassa su tutti coloro che possiedono un apparecchio televisivo in questo Paese
L'obiezione solida
Ma non può far ignorare tuttavia che ci deve essere allora comunque un equilibrio tra l'offerta di un servizio pubblico e
La condivisione delle tecniche di audience
Chi appeal del pubblico che sono proprie di chi non ha un finanziamento pubblico e quindi non è sottoposto a una Corvette e di ordine pubblico in questa discussione anche mi pare sostanzialmente frenata ritardata altalenante si apre ma poi subito dopo si chiude
Quasi nel timore che a ricercare una propria visione delle cose pubblicistica in questo caso sia colpevole sia datato significhi non essere abbastanza la moda o disarmati di fronte alla competizione commerciale HP assolutamente contrario
Se difficoltà di ordinanze la RAI registra le regista proprio perché si è messa sul medesimo terreno
In cui sta la Fininvest e su quel terreno credo che sia giustamente o logicamente destinata a perdere perché è difficile che possano come dire essere meglio fuori campo giocando fuori casa
Perdendo la propria vocazione la propria dimensione del proprio spazio la propria fisionomia una parte almeno della propria identità
L'altro aspetto sul quale
Richiamo l'attenzione anche esso ampiamente contenuto nel libro anzi forse l'aspetto che più in assoluto raccomanda e l'ampio escusso che viene fatto
Circa lo scenario internazionale in fondo quello che noi abbiamo vissuto in Italia non è poi così dissimile da quello che è accaduto in Francia o in Spagna o in Germania o in Inghilterra ovunque
Si sono esauriti i monopoli pubblici
Ovunque vi è stato un grado prima di articolazione interno dei sistemi pubblici poi di diversificazione poi di rotture poi di liberalizzazione di ingresso di nuovi soggetti e competitori
Manca però
Al di là delle coproduzioni degli sforzi cui anch'io ho preso parte e questo in epoca assai più recente un paio d'anni fa
Soprattutto rispondendo a un appello del presidente francese mitra
Di creare questa dimensione europea dello spazio televisivo sia produttivo sia tecnologico sia di programmi sia di tecnologie sia quindi anche di risorse finanziarie
Mi pare che anche questo continua a languire
Nel nostro Paese nel frattempo ho l'impressione che si stia un po'consumando anche l'esperienza di Eurotech così felicemente a suo tempo fu lanciato comunque non produrre quello che avrebbe potuto e dovuto dare
Creando un vero e proprio salto di qualità nella i meccanismi di produzione che presumibilmente anche nei prodotti finale
Ecco il recupero di questa intuizione sua tappamento alla realtà in particolare della RAI e l'altro aspetto me pare avveniristico e promettente
Perché anche pragmatico nel modo in cui viene calato nella realtà nuova realtà societaria che viene immaginata
In sostituzione e in sviluppo vorrei dire della RAI così come nel libro di Pellegrino ed esprit ecco questo recupero da dimensione internazionale
Questa piena valorizzazione questa necessità assoluta in cui è il nostro Paese di aprirsi di più meglio in una forma forte regolata
Alla dimensione internazionale di farlo soprattutto attraverso una
Razionalizzazione un potenziamento e lo sviluppo dei suoi mezzi di comunicazione
E qualche cosa sulla quale è opportuno più che riflettere passare appunto come ci suggerivano
Casini e Rognoni ad un'azione politica ben meditata graduale costruttiva non altalenante di continuo tra momenti di di di di sconforto e di resa
E atteggiamenti puramente punitivi nei confronti di realtà aziendali siano quelle pubbliche e quelle private che mi pare francamente ingiustificati insensati lamentiamoci ciò che non va
Nella RAI di ciò che non va nelle reti Fininvest reclamiamo chiediamo un elevamento della qualità produttiva fissiamo dei limiti delle regole anche allo strapotere dei poteri dei dei mezzi di comunicazione di massa
Ma non ragioniamo in termini appunto di
Affrontare questa di questa natura tagliando le impresa e secondo un giudizio
Francamente a questo punto del tutto arbitrario dopo che si è consumata una evoluzione pratica pezze finalmente anche adottata una soluzione di carattere legislativo
Affrontiamo le questioni con il massimo spirito costruttivo e con il massimo di apertura alla dimensione internazionale nella quale dobbiamo saperci calare sempre di più e sempre meglio se vogliamo
Non solo restare un Paese
Tra i Paesi guida dello sviluppo del pianeta a un Paese che recupera un po'dei gradini lungo i quali è scivolato negli ultimi anni
Grazie mi sembra che gli oratori tutti soddisfatti del libro ogni Pellegrino vediamo se il suo pellegrinaggio di i commenti ed N osservazioni
Dichiararmi insoddisfatto sarebbe Bazzo uccide dopo le parole cortese anche affettuose che ho sentito dagli amici e che hanno presentato e commentato il libro
Parlarsi addosso una
Autore
Estremamente imbarazzante però penso di poter diciamo integrare il lavoro
Del libro con qualche breve considerazione conforto anche delle intuizioni sollecitazione commenta che hanno già fatto i miei amici
Innanzitutto una premessa politica
Che che descrive bene il il clima di questa fase molto convulsa anche
Così
Pericolosa della vita politica nazionale se ricordate bene
All'inizio degli anni settanta previsione della prima vera grande riforma con la legge centotré
Uno schiocco Petty io continuo di centri culturali e di dire associazione di costituzionalisti
Le regioni saranno mobilitate i partiti sfornava hanno Progetti a tutto spiano io insomma che hanno lavorato in quella fase in quel clima con tanti amici che tra l'altro vedo anche qui oggi che ringrazio
Pensavo questa primavera mettendomi a lavorare per questo libro di trovare un clima analogo a un contesto analogo comunque di far cadere questo mio contributo all'interno di un quadro di altri contributi
Devo dire
Diciamo trovi una condizione quasi di solitudine
Piacevole per certi versi
In un ingiustificata e ingiustificabile peraltro il perché
La esplosione un po'irrazionale di proposte di queste settimane non è
Il viatico migliore per una buona riforma della RAI che poi un asse portante del sistema radiotelevisivo italiano
Trovo molta casualità molta improvvisazione molto pressappochismo anche nella loro di queste settimane di questi mesi
Mentre io consiglio aggiungendo un qualche paragrafo A quello stiamo istruzioni per l'uso che c'è nel libro a un approccio molto
Organico sistematico Complesso ai problemi della RAI
Sono problemi che hanno mille volti innanzitutto c'è un problema politico di fondo perché il malessere diciamo della Società italiana si taglia col coltello il fastidio anche verso
Una politicizzazione esasperata e una atti di citazione esasperata dalla
Organizzazione dell'azienda nella gestione dell'azienda quest'anno non si possono dare soluzioni pasticciata bisogna dare una soluzione che sia diciamo comprensibile è effettiva non trasformisti c'è un secondo aspetto che ho sentito poco diciamo riecheggiare nelle proposte nelle analisi di queste settimane il fatto che la RAI soffre di un problema societario enorme l'incertezza del suo padre
Non il Parlamento aggiuntivi un po'trascurato non sapere di chi è figlia questa azienda l'azionariato della RAI minimissima parte oggi nelle mani dell'Asia grandissima parte Manelli questo voglio dirlo anche pubblicamente non so se ci sono miei amici dell'IRI
Vivi è sempre stato un padre ingeneroso verso queste aziende ed è bene che si allontana
Perché
è un padre che negli anni non riesce a ricapitalizzare l'azienda che tiene un po'a stecchetto questo questa RAI perché poi ogni tanto ci deve spiegare qualcosa e poi magari glielo spiegasse dispiega mai nulla se non si
Fa qualche rimprovero perché tolgono torno un po'tardi la sera e non è un buon padre è un padre che bene si tolga di mezzo allora decidere e chi è l'azionista di questa azienda ecco perché io mi sono preoccupato
Di avanzare l'ipotesi della Fondazione perché è bene che oltre a a porre un filtro fra il Parlamento e cioè la politica cioè partiti
E il governo che deve essere manageriale per l'azienda ci sia anche diciamo un centro una cassaforte che raccolga le proprietà
Venturini e dico anche cosa che nessuno ha notato anche fra
Quanti hanno scritto dei libri in questi giorni anche dell'Ente Autonomo gestione Cinema che con la fine del ministero delle partecipazioni statale è una entità vagante che non ha più lei diciamo un soggetto istituzionale a cui riferirsi ma in più non ha neanche io diciamo un padre ancora una volta che provveda perché i fondi dotazione che una volta dava il ministero partecipazione statale sono sono sono non ci sono più quindi c'è questa entità questa quarto poco dall'ex sistema delle partecipazione statale che vive male
Con i soldi messi a disposizione da un ministero che non c'entra assolutamente nulla cioè amministratori prospettato che in qualche modo finanziando delle produzione fa sopravvivere questa questa è quindi una situazione assolutamente hanno
Quindi c'è un problema societario che non può essere eluso e non secondo me non viene dunque neanche
Con questa l'idea di sostituire un consiglio nominato in un certo modo con un consiglio su Mina nominato in un altro modo cioè il problema sta dell'assetto societario è un problema a mio modo di vedere assolutamente priorità c'è un problema diciamo legislativo la legge centotré affatto abbondantemente il suo tempo è una legge diciamo che ha ingessato
Per un certo verso giustamente l'azienda agli inizi degli anni settanta adesso è insopportabile perché una legge prescrittiva che mette diciamo nero su bianco come tenessero strutturata l'azienda come deve essere diretto come sarà diciamo guidata giorno per giorno è una legge che è contro il tempo e contro la natura della di una di una azienda come come la RAI c'è un problema istituzionale che
Il rapporto col Parlamento e col Governo che va reso più incerto meno arbitrario nemmeno dice dominato dagli umori anche qui per la politica c'è un problema per le risorse che certe volte viene affrontato in modo un po'irrazionale il problema delle risorse a mio modo di vedere per questo che
Ho pensato una proposta un po'com'complicata un po'complessa almeno tre facce innanzitutto un aumento di capitale dell'azienda Chicchi lo fa questo mente
Che la assolutamente sottocapitalizzate
C'è un problema di circa impieghi certezza del degli introiti di canne di pubblicità che peraltro vanno anche ripensata alla luce delle novità perché
Il cannone diciamo
Se dovesse essere rimosso il con il sistema nel suo complesso verrebbe cadere ma certo non può essere diciamo
Abbandonato
Al giudizio del del governo che di tanto in tanto decide se aumentarle in una trattativa politica anche quella no facendo soffrire l'azienda compromesse magari fatte sulla parola
E poi dopo un mese si scopre che non si può procedere lungo quella strada non quando sono stato in quegli anni stagione del tono dei tormenti più grande che si aveva perché sì bisognava preparare i i bilanci
Se sapeva se questi soldi che sarebbero stati uno e anche la pubblicità che vada ripensata alla luce di una serie di parametri locali nazionali internazionali come
Cerco di dimostrare ma soprattutto c'è un problema
Di risorse che sono legate a questa azienda che ha il doppio volto del servizio e dell'impresa e che è cresciuta in questa esigenza
Il imprenditoriale
La RAI è stato per lungo tempo un monopolio poi diventato senso
Ha lavorato all'interno di un sistema misto ma crescevano da una parte gli obiettivi le ambizioni le necessità diciamo i fronti soprattutto di natura imprenditoriale alle tecnologie la sfida produttiva l'internazionalizzazione ma le risorse di cui poteva diciamo che poteva padroneggiare erano sempre le stesse calorie pubblicità che erano due risorse proprio perché stanno insieme a tutte e due otto a folate quindi è un'azienda che dovrebbe sviluppare una grande iniziativa è una grande sfida tecnologica e produttiva ma con le stesse risorse
Di un vecchio broadcasting tradizionale bella ha cominciato a operare con quei criteri in una condizione assoluto monopolio
Quindi diciamo
Pongo diciamo sì sì servizio dividersi se pare esattamente
La parte di
Servizio dalla parte di impresa e la parte di impresa viene posta sul mercato per poter recuperare risorse per fronteggiare adeguatamente alle sfide produttive tecnologiche o altrimenti
è meglio dire che su quel terreno la RAI non può andare perché solamente un mettere
Un cappio al collo a questa azienda ponendo gli obiettivi che non sono assolutamente perseguiti
E quando dico dividere bene diciamo questo ircocervo separando compiti di servizio e copre l'impresa dico anche che alla luce delle novità siamo superata la fase del monopolio e per certi versi è superata anche quella dell'ex del sistema misto commerciale
Televisivo e avviandosi verso la terza fase come io cerco di dimostrare
E è bene che la connotazione di servizio venga rimessa in qualche modo in discussione perché tanti compiti che una volta erano tipicamente
Di servizio per la RAI adesso sono di servizio anche per i privati
Allora ricollocare il carattere di servizio per l'azienda RAI significa ripensare diciamo alcuni parametri io li li indico innanzitutto oltre che nel discorso qualitativo nel nel
Il traino del sistema
Dell'informazione italiana sul piano internazionale
Che i privati fanno per loro conto giustamente ma c'è un un sistema Italia che va traghettato
Sul piano internazionale per trovare dei livelli di integrazione innanzitutto in Europa e questo è un tipico compito di un servizio pubblico nazionale
C'è un in questa luce anche diciamo un ripensamento del di un terreno che è stato abbandonato ma che vari ripescato che e quello della regionalizzazione
No del del sistema televisivo pubblico italiano ma c'è anche la sfida produttive quella tecnologica che sono due connotati possibili perché i privati sicuramente
Parlo dei privati diciamo broadcasters
Non hanno né voglia né risorse per impostare una sfida tecnologica sul cavo sul satellite e quindi mi parrebbe proprio del servizio pubblico televisivo nazionale
Guidare questa partita tecnologiche che è indispensabile più anche perché diciamo per uscire da questa guerra dei poveri perché ad entrare nel campo televisivo italiano ormai diventato impossibile se non si hanno de dei valori vetiver di miliardi
Ma al tempo stesso è una competizione fatta su tecnologie debole e perfino quando nascono le televisioni appagamento la televisione a pagamento in Italia nasce sul sulla sulle onde del sei anni e quindi una fascia stretta di potenzialità e su questa dei dei costi altissimi quando con lo sviluppo del cavo e del satellite sistema si potrebbe veramente aprile diventare l'una lista ma questo è un compito cui la RAI o impegnarsi ma può impegnarsi non certo avendo a disposizione le risorse del Canone
Ed è la pubblicità così come sono strutturate al e anche la sfida produttiva noi siamo un Paese diciamo
Un modo di di prodotti audiovisivi ma ha una capacità di produzione audiovisiva assolutamente base siamo tributari non solo verso il grande mercato americano giapponese ma perfino verso il mercato sudamericano in settori dove noi potevamo avere delle anzi penso alle telenovelas che nient'altro sono che del fotoromanzo in movimento ma che abbia avuto una grande tradizione in quel Campoli neanche in quel settore lì siamo riusciti ma perché perché c'è un retaggio di tipo artigianale
Siamo con delle pruderie artistiche che hanno poi impedito una costruzione industriale che il presupposto logico per poter poi procedere in una direzione corretta e quindi se si vuole ridiscutere del servizio pubblico bisogna dargli dei connotati nuovi delle nuove emissioni ma anche
Dal punto di vista dell'impresa bisogna che la RAI facciamo un salto qualitativo
Io ho sempre sostenuto anche in Consiglio i miei amici colleghi me ne darà do atto che è un errore grave pensare che l'attività di produzione pesante il cinema l'education
Seriale televisivo la fiction documentaristica possano essere pensati in modo razionale
Come prodotti industriali per lo sfruttamento multiplo per dei mercati come due per fare un qualsiasi buone imprenditore se sono legati alle sole esigenze di organizzazione dei palinsesti delle reti fatti si sono dei casi abnormi di di di di prodotti che sono
Costati diciamo cifre iperboliche e che non hanno fatto neanche audience e che comunque diciamo sono stati concepiti solo per soddisfare lei esige Henze diciamo di organizzazione della del della programmazione delle reti non perché nelle reti poi non siano stati fatti anche dei buoni prodotti che hanno avuto un buon esito
Ma diciamo una rondine non fa primavera o c'è un salto logico qualitativo su questo piano di natura industriale e quindi si pensa prodotti si pensa mercati si pensa a cicli di sfruttamento
E allora diciamo è possibile recuperare diciamo in un rapporto positivo di costi-benefici no una dinamica di impresa altrimenti si carica diciamo in modo irrazionale la gestione delle reti di costi che non sono più insopportabile infatti i nodi stanno arrivando al pettine anche sotto questo profilo io diciamo voglio dire che questo
Questo sforzo che uno diciamo organizzata di di mettere insieme delle idee
Vede dei Progetti deve
Delle delle prospettive l'ho fatto anche per rompere un po'questo conformismo manicheo di decide di diciamo di di rappresentare la RAI o come del tutto male o come tutto bene la RAI ha una serie di vincoli di difficoltà di contraddizioni ma anche delle straordinarie potenzialità lo voglio dire per
Che questi quattordici mila dipendenti di cui si parla alcuni vero dovrebbero andare a casa però c'è una risorsa tecnica professionale all'interno dell'azienda che riarticolare rifunzionalizzare
La rimessa in un circuito di virtuosi sia per il servizio che per l'impresa potrebbero dare molto di più e questo lo dico anche per quella grande parte di cultura artigianale che sta nel cinema pubblico che c'è invidiato da tutto il mondo che devono pagare invece dà il darsi o di una mancanza di diciamo di di progetti razionali diciamo alcuni di questi se ne va negli Stati Uniti e altri diciamo vanno in pensione mentre diciamo una struttura di tipo industriale servirebbe di fare un salto qualitativo
Penso alla alla memoria e io non a caso anche un po'provocatoriamente ma parte ci credo insomma in buona parte ci credo o o dedica nato l'idea di una società alla gestione della memoria una grande laico la RAI ha una memoria audiovisiva che mischiata con quelle dell'Istituto Luce è una vera inestimabile riso ossa che oggi è valutata zero invece un potenziale su cui lavorare e la stessa cosa dicasi anche per veri sorse immobiliare dell'azienda che serve venissero anziché essere svenuta invendute come capita a qualche famiglia nobile in decadenza per passare le vacanze a a senza troppe insomma razionalizzare lo diciamo questo patrimonio questo patrimonio immobiliare finger rifila li Zandano soprattutto nella nel quadro di un
Ripensamento più generale del decentramento secondo logiche di servizio e di imprese potrebbero raggiungere degli obiettivi molto più significativi quindi
E il mio un gesto affettuoso un atto di tenerezza verso un'azienda che è un punto di riferimento per il sistema della cultura della comunicazione una materia alla quale
Poiché nel libro cerco dedicato un'altra parte del mio lavoro che all'idea della del di Progetto di di di un ministero
Che razionalizzata se le competenze ma quello quello dedico il prossimo libro per spiegarla mettendo grazie
Bene credo che con queste parole inoltre per la Rai contesta tenerezza dell'oratore ultimo l'ringraziamo diamo appuntamento all'inizio in gennaio a dicembre
Ventotto