Tra gli argomenti discussi: Antieuropeismo, Economia, Esteri, Germania, Gran Bretagna, May, Merkel, Rassegna Stampa, Schulz, Trump, Unione Europea, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
Rubrica
Convegno
10:00
9:30 - CAMERA
16:30 - SENATO
10:00 - Roma
10:00 - Roma
12:00 - Roma
14:00 - Roma
14:45 - Roma
15:00 - Roma
16:00 - Roma
Murgia non esco datori di radio radicale martedì nove gennaio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta riprendiamo dopo la pausa
Natalizia di inizio anno l'augurio ovviamente che questo due mila e diciotto vada per il meglio e parleremo proprio del prospettive per il due mila e diciotto in particolare
In Europa a vedremo che uno degli appuntamenti chiave sono le elezioni del quattro marzo
Il nostro Paese in Italia leggeremo innanzitutto per fare un po'il quadro un'analisi di Nicola Bardelle commentatore economista di definiamo quotidiano francese
Il due mila diciotto un anno decisivo per l'Europa poi passeremo sul Wall Street Journal con saremmo Nixon che approfondisce una questione del populismo una leadership economica forte può arginare l'ondata populista
In Europa
E infine ci occuperemo della Germania
Con i negoziati tra Angela Merkel i socialdemocratici della Spd per formare un governo di grande coalizione decisivo non solo per i tedeschi ma anche soprattutto per gli Europei almeno a leggere l'editoriale di oggi di le Monde
Si sbrighi signora Merkel il titolo e in chiusura se avremo tempo ci occuperemo anche di altri due temi che hanno segnato in un modo o nell'altro l'attualità euro europea e internazionale delle ultime due settimane Donal Trump e la Breguet Seat secondo chiedono Rachmaninov columnist del martedì del Financial Times non sono più Jim gemelli identici perché perché
Il Regno Unito con un nuovo approccio più pragmatico sulla break Seat sembra volersi approcciare il mondo in modo più vicino all'Unione Europea che all'America di Donald Trump ma cominciamo
Dalla dalle sfide del due mila e diciotto per l'Europa anno decisivo lo definisce Nicola barriere economista commentatore del lunedì per figlia Olga quotidiano conservatore francese e scrive va be sessanta anni dopo il trattato di Roma l'Europa si trova all'ora della verità il miglioramento della congiuntura economica apre una finestra d'opportunità per la rifondazione dell'Europa
Ma è una finestra limitata nel tempo a causa dell'entrata in funzione del nuovo Governo tedesco che potrebbe non arrivare prima di aprile
E a causa delle elezioni europee del maggio due mila e diciannove
Va be'ex prima l'elezione di Donald Trump negli Stati Uniti poi paradossalmente hanno contribuito a creare un nuovo momento europeo l'Europa conosce una ripresa economica progressiva ma solida la zona euro coniugare sviluppo e stabilità con una crescita del due virgola tre per cento superiore a quella degli Stati Uniti due virgola uno del Regno Unito uno virgola sette per cento il tasso di disoccupazione è sceso dal dodici e due all'otto virgola sette per cento c'è un ampio surplus commerciale il deficit a livello di Unione europea si è ridotto all'uno virgola uno per cento del PIL debito in calo l'ottantasette per cento del PIL la ripresa equilibrata tocca anche l'Europa del Sud il settore finanziario sostenuto attivamente dalla Banca centrale europea
Ritrova una certa vitalità che prosegue la sua ristrutturazione in particolare in Italia e in Spagna
Sul piano politico prosegue Nicola Barrett conformemente al paradosso di Tocqueville che ha mostrato che il rischio rivoluzionario al suo Progetto all'uscita per le crisi l'Europa e sotto la pressione del populismo che si nutre delle conseguenze della recessione della disintegrazione delle classi medie della paura della globalizzazione della rivoluzione digitale
Delle ondate migratorie dei rischi legati alla sicurezza l'Europa oppone al populismo una l'esistenza inattesa riconosce
Va bene la progressione dei demagoghi in Germania Austria Repubblica Ceca è controbilanciata dalla loro sconfitta in Francia in Olanda
L'Unione Europea lungi dal decomporsi
Sta offrendo almeno per ora una risposta unita e coerente
Alla baby-sitter così come al secessionismo catalano eppure il dilemma tra rinnovamento o implosione dell'Unione Europea perdura prosegue li fidiamo
I principi su cui l'Unione europea fu costruita resistenza all'Unione Sovietica garanzia di sicurezza americana riconciliazione franco tedesca inquadramento della politica attraverso il diritto il mercato
Sono caduti i rischi economici rimangono elevati legati alla debolezza dalla produttività degli investimenti alla concorrenza dei paesi emergenti alla dipendenza tecnologica dai giganti americani
Alla vulnerabilità di fronte alle bolle speculative all'insufficiente sa della zona Euro insomma il pericolo populista lungi dall'essere superato in modo definitivo come dimostra del resto
La posizione di forza con cui il Movimento cinque Stelle in Italia affronta la campagna elettorale la disfatta dello Stato islamico nelle Walter rafforza la minaccia terrorista sull'Europa mentre le democrazie pure russa turca crescono la loro pressione per l'Europa secondo Nicola barriere
L'urgenza non è di negoziare dei nuovi trattati ma di apportare vinto disposte concrete alle domande dei cittadini
E questo attorno a quattro priorità la prima riguarda il perimetro e l'identità dell'Unione Europea
Questo significa condurre con determinazione la seconda fase dei negoziati sulla benzina banche abbandonare i negoziati di adesione della Turchia
In piena deriva autocratica islamista per passare una partnership privilegiata con Ankara la seconda priorità secondo le figlia o riguarda la zona euro che deve essere rafforzata per affrontare i prossimi sciocchi la moltiplicazione delle bolle speculative questa questione tra l'altro contrappone frontalmente le concezioni
Della Francia della Germania sull'emergere nella zona euro di un'Unione dei trasferimenti fiscali
La terza urgenza riguarda la crisi dei migranti che divide profondamente gli stati membri Italia conto più di seicentoventi mila persone in quattro anni l'armonizzazione del diritto all'immigrazione e all'asilo a come condizione il controllo delle frontiere esterne dell'Europa il quarto interattivo infine riguarda la sicurezza è necessario rispondere alla alle minacce strategiche che stanno emergendo nel momento in cui scompare la garanzia di sicurezza offerta dagli Stati Uniti
Le conclusioni di Nicola va bene il tempo e contato e le costrizioni sono forti il Regno Unito assorbito dalla bensì tra che trascinerà Londra in una nuova fase di declino Italia dovrà fare da dica a Beppe Grillo
La Spagna sì mobilità per preservare la sua unità di fronte all'indipendentismo catalano l'Europa centrale e orientale ossessionata dalla difesa della sua identità di fronte ai migranti insomma
Tutto dipenderà dalla coppia Franco tedesca così tra l'altro Nicola va bene
Coppia franco-tedesca che però per ora non è in gran forma non tanto Perrini tradizionali i problemi della Francia ma per una volta a causa dei problemi politici
Tedeschi e lo ricorda le monde nel suo editoriale di oggi incentrato sui nuovi negoziati che si sono aperti domenica a Berlino tra Angela Merkel e la Spd per formare una nuova grande coalizione
Formazione di un governo in Germania si sbrighi signora Merkel il titolo
L'editoriale di le Monde che ricorda un un un un vecchio una vecchia prima pagina del Sole ventiquattro ore ma i tempi erano altri in piena crisi
Della zona euro una una prima pagina un po'infelice la Germania Merkel doveva soccorrere l'Italia non in qualche modo rilanciare il progetto europeo ma andiamo a leggere l'Hammond eletti quasi una routine all'indomani della tregua natalizia
I nostri vicini tedeschi hanno ripreso domeniche negoziati che forse permetteranno loro in primavera di arrivare a formare un governo a meno che i colloqui non falliscano
In quel caso non ci sarà altra soluzione che tenere nuove elezioni e allora non si potrebbe sperare in un nuovo governo a Berlino prima del secondo semestre due mila diciotto perché ci vorrebbero nuovi negoziati per costruire un'altra coalizione questa è la sfortunata situazione in cui le elezioni politiche del ventiquattro settembre scorso sono passati tre mesi e mezzo
Hanno piombato la cancelliera Angela Merkel la formazione di Merkel cioè i cristiano democratici della servitù se il suo ricordo a le Monde
Ne sono usciti indeboliti da quell'appuntamento elettorale con appena il trentatré per cento dei voti un brutto risultato aggravato dalla forte progressione del partito di estrema destra Alternativa per la Germania
Parte dell'assente uno nella grande coalizione uscente il partito socialdemocratico della Spd ha realizzato il suo peggior risultato dal dopoguerra fu un primo tentativo di negoziato per formare una coalizione Jan Giamaica trasse di un sale su liberalizzare Steppe e Verdi è fallito in novembre
Merkel si dunque rivolta di nuovo alla spende con cui condurrà fino al dodici gennaio dei colloqui esplorativi se queste discussioni saranno positive inizieranno i veri negoziati
Il ventidue gennaio all'indomani del congresso dove spende per elaborare il contratto di coalizione tutto questo per le monde di una lentezza insopportabile
A chi segue la politica italiana e la velocità con cui magari vengono fatti accordi
Come quelli tra Forza Italia la Lega Fratelli d'Italia beh forse la pratica del contratto di coalizione
Non è poi così male ma insomma in Germania prosegue nel mondo viene spiegato che la lunghezza dei negoziati di coalizione e una specificità della vita politica tedesca
Che un governo per gli affari correnti non fa male al Paese se la Germania sta bene è una sorta di versione tedesca del chi va piano va sano ma la Germania ricorda le Monde non è più sola è il più grande Paese dell'Unione europea in termini di popolazione potenza economica
Profondamente legata all'Unione gioca un ruolo essenziale nella zona Euro la situazione sfortunata dovuta
Alle elezioni del ventiquattro settembre non colpisce solo la cattura cancelliera Merkel ma tutta l'Europa e in primo luogo la Francia nella primavera del due mila diciassette
I nostri amici tedeschi avevano messo in guardia contro una possibile vittoria di Marine le penne delle forze populiste alle elezioni presidenziali e legislative di maggio giugno quelle scelte avrebbero fatto suonare le campane a morto della costruzione europea
La vittoria dei ma nel Marconi invertito la tendenza con grande sollievo Berlino Bruxelles macro si è messo al lavoro e in un discorso alla Sorbona il ventisei settembre
Cioè due giorni dopo le elezioni tedesche ha presentato le sue proposte di Rifondazione dell'Europa manda allora il silenzio di Berlino è stato assordante
Merkel e troppo occupata per rispondere la dinamica europeista creata dalle elezioni francesi e a un punto morto altrove le forze populiste non disarma no un'altra scadenza critica si profila quella delle elezioni politiche in Italia al quattro marzo le elezioni europee del due mila e diciannove rischiano di trasformarsi in un fiasco se la Germania non accelererà insomma
Signora Merkel si sbrighi conclude
Le Monde
A essere un po'meno preoccupato delle elezioni del quattro marzo in italiano
E invece il wall street journal o meglio Simon Exxon uno dei commentatori del quotidiano economico americano
In un'analisi pubblicata ieri dal titolo una leadership economica forte può arginare l'ondata populista in Europa
Spiega Simon Nixon l'Unione Europea sopravvissuta alla grande ribellione populista del due mila e diciassette
Ma in pochi credono che la minaccia dei partiti euroscettici antiestablishment sia scomparsa per sempre
I partiti populisti non hanno vinto nessuna elezione lo scorso anno ma hanno fatto progressi significativi in diversi Paesi
In Olanda il partito di estrema destra di di altri il verso il principale dell'opposizione in Germania Alternativa per la Germania sarà la più grande forza d'opposizione se la cancelliera Merkel avrà successo nel formare un'altra grande coalizione con i socialdemocratici
In Austria Este o di estrema destra diventata al partner Junior Dell'Acqua dizione del nuovo governo di Sebastian corsa nel frattempo i governi di Polonia Ungheria continuano a perseguire agende populiste che Bruxelles ritiene minacci no lo Stato di diritto
Vero le prospettive di una svolta populista maggiore nel due mila diciotto appaiono magre le elezioni più importanti quest'anno si terranno in Italia Ungheria Svezia
In Ungheria non ci si attende cambiamenti il partito del premier Viktor Orbán ha un vantaggio sostanziale sull'estrema destra del job Bica in Svezia il sostegno a favore dei nazionalisti cioè i Democratici svedesi
è sceso dal picco del venti per cento del due mila e quindici quando la crisi dei rifugiati era al suo apice al quattordici virgola cinque per cento secondo l'ultimo sondaggio di dicembre
L'attenzione si concentrerà dunque sull'Italia
Dopo il Movimento cinque stelle in testa nei sondaggi e la lega sta guadagnando consensi ma e qui
La ragione per cui saremmo Nixon non è poi così tanto preoccupato sulla base della legge elettorale attuale la maggior parte degli analisti
Prevede un esito inconcludente delle lezioni in Italia che costringerà gli altri partiti a formare una vasta coalizione una grande qua dizione la domanda dunque secondo sanno Nixon è cosa succederà con la sfida populista oltre due mila e diciotto
La risposta dipende in parte da ciò che verrà identificato come elemento chiave che spinge gli elettori a sostenere i partiti euroscettici anti globalizzazione
Cuore questi partiti devono loro Successo alla reazione
Dell'opinione pubblica la crisi dei rifugiati del due mila e quindici oppure sono il riflesso di paura e culturali nel momento in cui i cittadini ritengono che le loro identità e le loro tradizioni siano erose quanto loro consenso e alimentato dalla difficile situazione economica disoccupazione salari stagnanti insicurezza
Del posto di lavoro dovuta alla alle crisi quella finanziaria del due mila e otto quella del debito della zona euro del due mila e dodici che hanno minato la fiducia nell'élite politiche il dibattito su queste domande ampio aperto in realtà non è iniziato oggi ma secondo sanno Nixon wall street journal
Un Pepper pubblicato lo scorso anno dal Centre fuori economic policy verso il cd Londra ha individuato un forte legame tra economia e sostegni partiti populisti
Secondo lo studio un un per cento di aumento della disoccupazione tende a portare a un un per cento di aumento del sostegno ai partiti populisti
Lo studio indica anche una chiara correlazione tra disoccupazione e attitudine negativa verso l'Unione Europea questo pone un problema particolare per l'Unione europea la crisi del debito della zona euro ha evidenziato le carenze gravi
Sia nella struttura istituzionale della zona euro sia nelle strutture del mercato del lavoro di molti Stati membri e questo evidenzia la necessità di riforme strutturali sia a livello di zona euro che a livello nazionale per incoraggiare gli investimenti e allocare le risorse in settori più produttivi
Ma per realizzare questo tipo di riforme strutturali serve fiducia e se manca la fiducia ci saranno meno riforme e meno posti di lavoro disoccupazione più alta
La buona notizia per l'Unione europea e che non solo l'economia della zona euro cresce e la disoccupazione scende in questo momento ma che questi sviluppi economici sono accompagnati da un aumento della fiducia verso la stessa
L'Unione Europea semmai Nixon cita i dati di una recente eurobarometro l'ottimismo verso l'economia europea ai massimi dal due mila e due e dieci di sostegno per l'euro
Ai livelli più alti dal due mila e quattro nel frattempo il quaranta per cento dei cittadini dice di avere un'immagine positiva dell'Unione europea solo il ventuno per cento ha un'opinione negativa
Per la politica la domanda centrale se le grandi coalizioni
E i governi di minoranza che oggi hanno in mano il destino dell'Europa saranno capaci di spingere quelle riforme che sono necessarie per sbarazzarsi definitivamente della minaccia populista oppure se questi stessi grandi coalizioni governi di minoranza sceglieranno di rispondere alla sfida populista adottando
Programmi populisti cosa che alla fine legittima gli euroscettici e polarizzare dibattito politico rendendo più difficili le riforme sia a livello nazionale che a livello di unione europea insomma i politici tradizionali si sono conquistati un anno di respiro nel due mila e diciassette ma la stabilità di lungo periodo della politica europea dipende dalla loro capacità di cogliere le opportunità fornite da un'economia in forte espansione né due mila e diciotto così
Sei nonni sul sul Wall Street giorno non abbiamo più tempo per per altri temi però citiamo video raccomanda il Financial Times oggi Donal tante labbra exit non sono più gemelli identici perché Regno Unito sembra di tornare ad essere un po'più pragmatico sull'uscita dall'Unione
Europea almeno così la pensa Racman
Trump Backstreet temi che toccano il populismo ma li affronteremo nei prossimi giorni con gli altri temi di stretta attualità che abbiamo dimenticato dalle manifestazioni
In Iran in alla ovviamente alla situazione in Corea del Nord ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0