VII congresso di Nessuno tocchi Caino. Intervista a Davide Galliani

Siamo al settimo congresso di nessuno tocchi Caino che si tiene presso la casa di reclusione di Mila no opera abbiamo al microfono Davide Galliani che professore di diritto pubblico presso l'Università degli studi di Milano
E colui parliamo di uno degli obiettivi che l'associazione Nessuno tocchi Caino si era data è quella della moratoria sulla pena di Morse
Un obiettivo che da una parte sembra meno irto di ostacoli rispetto a prima e che quindi può consentire all'associazione di attivarsi anche su altri fronti con più determinazione
Ecco più spazio di quello che aveva precedentemente intanto a che punto siamo con la moratoria del della pena di morte e che effetti acuti su questo su insistente nel
Sì fuori fuori discussione che si è fatto tantissimo
Veramente manca ancora
Poco poco per che
Such cento ottanta più o meno Stati al mondo ora mai sono poco più di una una una ventina gli stati che
Che mantengono la la pena di morte sicuramente la stragrande maggioranza degli Stati al mondo non ha più la pena di morte
Secondo quasi tutti gli Stati al mondo che mantengono la pena di morte sono Stati non democratici quindi diciamo che
Nei Paesi democratici la pena di morte praticamente non esiste più se non con le due o tre eccezioni che sono veramente eccezioni anche se sappiamo bene una particolarmente pesante si chiama Stati Uniti
Quindi sicuramente c'è da essere ottimisti da da da da questo punto di vista anche perché poi negli stessi Stati Uniti ancora una volta i dati sono incredibili
Siamo arrivati nel due mila quattordici al record storico un minimo di condannati a morti giustiziati
E quindi insomma anche in questo Paese in un modo o nell'altro la pena di morte pur esistendo massivi pratica
Sempre meno per tutta una serie di motivi che vanno dalla dal metodo della dal dell'iniezione
Ma poi anche a ad alcuni Stati che sono entrati moratoria è vero che poi con l'elezione di Trump
Ci sono stati dei referendum che hanno vinto i manti editori però insomma certamente c'è da essere ottimisti
In prospettiva futura è però come tu giustamente hai anticipato c'è l'altro lato della medaglia sul quale veramente cioè c'è ben poco da essere ottimista perché se da una parte la diminuzione incredibile della pena di morte da salutare con soddisfazione
Dall'altra parte
Ha significato una impennata incredibile degli ergastoli
E soprattutto negli Stati Uniti degli ergastoli senza condizionale
Ad oggi negli Stati Uniti il numero di ergastolani senza condizionale si è quadruplicato rispetto solo a a vent'anni fa
I dati sono fuori discussione il numero massimo di esecuzioni capitali d'intorno agli anni Settanta era novanta nel due mila quattordici
Quattordici
Nello stesso arco temporale il numero di ergastolani senza condizionale era dieci mila negli anni settanta oggi sono sessanta mila
Ergastolo senza condizionale negli Stati Uniti vuol dire ergastolo senza condizionale vuol dire veramente buttare via e chiavi della cella
Perché non ha mai una difficoltà di accedere alla condizionale non è una condizionale alla quale poi accedere magari dopo trenta quarant'anni semplicemente non hai possibilità di accedere alla condizionale
E qui la necessità che nessuno tocchi Caino si occupi di ergastolo
Nel senso della superamenti sottragga sono naturalmente e di ergastolo ostativo che non sarà la pena dell'ergastolo senza condizionale come negli Stati Uniti ma in virtù dell'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario ci assomiglia molto intanto ci può riassumere la portata e i contenuti dell'articolo quattro bis sì Emo molto brevemente il quattro bis nasce
In una stagione obiettiva mente emergenziale nasce appena prima della strage di Capaci e poi viene
Legiferato diciamo nel modo in cui lo conosciamo oggi esattamente dopo la la la strage di Capaci quindi è una risposta forte dello Stato
In una situazione obiettivamente emergenziale straordinaria
Questo non non non giustifica nulla no perché sappiamo bene
Che e ci sono dei diritti ci sono dei limiti che vanno rispettati in ogni circostanza
Pensate alla alla tortura la tortura non è mai ammessa indipendentemente dalle circostanze no però insomma quanto meno fa intendere che questa risposta fortissima
Del del quattro bis è nata in un determinato periodo storico oggi passati dal novantadue adoro venticinque anni un quarto di secolo
A mio modo di vedere è arrivato il momento di di di di riflettere su su questa pena che insegna poi anche abbastanza semplice da da comprendere
Non nega l'ammissione alla condizionale e questo va detto molto chiaramente da noi l'ergastolo non è costituzionalmente illegittimo solo perché c'è la condizionale
Questo l'ha detto la Corte costituzionale e da e del resto un ordinamento che vieta la pena di morte in Costituzione non può ammettere una pena che è
Senza condizionale
Quindi è qualcosa di diverso di ergastolo ostativo che cos'è praticamente si può accedere alle misure alternative alla detenzione e quindi permesso premio semilibertà liberazione condizionale ad una condizione ossia all'utile collaborazione con la giustizia
Questo cosa vuol dire
Vuol dire che
A fronte di una persona che non collabora utilmente con la giustizia
Ecco che scatta la preclusione preclusione a tutte le misure alternative alla detenzione e quindi anche poi ovviamente alla alla condizionale
Di fatto è una pena di morte mascherata
Non per poche persone perché i dati parlano chiaro su mille settecento ergastolani mille duecento sono ergastolani ostativi quindi l'ostatività la maggiore condizione oggi in Italia degli Ernesto Lanni non è un problema di uno due tre quattro persone
Non è un problema delle persone più pericolose tra i pericolosi no sono mille duecento su mille settecento vuol dire che è un problema
Si potrebbe dire strutturale e di di sistema
E su questo è intervenuto in Congresso il sottosegretario di giustizia Cosimo Ferri magistrato d'origine possiamo dire e ha fatto alcune affermazioni sulla possibilità di un
Alleggerimento di una flessibilità della del regime del quattro bis del regime dell'ergastolo Stazzi bocca
Non l'ho capita così come l'hai capito no no certamente l'ha detta in in in questo modo per penso motivi anche istituzionali di più non ha detto quello che si può a riportare soltanto che dopo la legge dello Iaia dopo il lavoro delle commissioni è tutto pronto per portare in questi giorni in Consiglio dei ministri decreti delegati che appunto riguardano anche questa materia e diciamo che si possono immaginare almeno tre problemi il primo che non è di poco conto un problema politico
Cioè le lezioni avverranno inizio marzo e quindi è un problema politico se andare a toccare questa materia è sempre molto difficoltoso durante l'intera legislatura chiunque può immaginare che sotto elezioni diventa ancora più complicato
Secondo c'è un o una questione diciamo così più tecnica perché bisogna capire te esattamente quando
Tutto ciò succede perché non so se oggi c'è stata la notizia però in un modo o nell'altro sembra che si vada lo scioglimento del Parlamento e il il ventisette dicembre
E quindi una volta che i decreti vengono approvati dal consiglio dei ministri è previsto il parere obbligatorio ma non vincolante delle commissioni parlamentari
A quel punto essendo immagino già il parlamento sciolto si tratterà di
E convocare convocare le Commissioni per fare esprimere il loro parere perché dubito che tutto possa venire prima
Del del ventisette magari sì però insomma mi sembra un po'un po'difficile quindi a quel punto
Certamente non c'è discussione da un punto di vista giuridico il parere delle commissioni non è vincolante
Quindi il di il governo normalmente tiene in considerazione quello che dicono le commissioni però non è giuridicamente vincolato a rispettare il parere
Però noi abbiamo anche il problema come ha detto temporale perché a quel punto le camere sciolte bisogna riconvocare quindi bisogna avere
In un modo o nell'altro poi l'accortezza di stare dietro a problemi di tempistica quindi più che e non solo di contenuto anche di tempistica cioè bisogna riconvocare
Le commissioni per fare esprimere il parere e lì se posso aggiungere
Magari si si si avrà anche un problema diverso se se se la politica insomma proprio perché sia in campagna elettorale
Capisce che il parere potrebbe essere non del tutto favorevole insomma che si potrebbe anche pensare che la politica ripeto non non
Non voglia convocare le le le le le commissioni su ma non non c'è un obbligo giuridico
L'unica cosa che si può dire
Purtroppo è staremo a vedere perché a questo punto è un problema politico perché giuridicamente dobbiamo prima vederli questi decreti di giudicare se no è impossibile
Vigilando aggiunge Sergio D'Elia dal palco del congresso di Nessuno tocchi Caino la quale ringraziamo Davide Galliani