Più libri più liberi 2018 - Presentazione del libro "Il vento dell'Est. Dispotismo e democrazia nell'era della globalizzazione" di Paolo De Luca (Laruffa)

Nicola Graziani l'amico e collega da più di trent'anni il è stato capo della redazione esteri del dell'agenzia Italia e soprattutto è un Quirinale dista è il decano dei qui dinanzi tagliarmi costante spettare l'attivamente giovane in c'è il più anziano fra tutti quirinalizia italiani
Parleremo del mio libro vi ringrazio di essere intanto intervenuti alla presentazione del vento dell'Est dispotismo e democrazia nell'età della globalizzazione
è un tema di grande attualità un libro credo che questa ambizione di essere di trattare in come dire argomenti più che attuali ed anche in prospettiva credo ci saranno come ben sapete le elezioni europee nel prossimo maggio anche in prospettiva è arrivato nel frattempo anche l'altro del relatore prego entra in gioco se
In prospettiva credo che sono argomenti dei quali sentirete parlare voi stessi visto che la politica più o meno è diventata parte della nostra vita quotidiana voi stessi penso ne parlerete nei prossimi mesi
Ecco intanto ringrazio Stefano Polli
Che sebbene il ritardo a causa del traffico e comunque adesso fra noi Stefano Poli è vicedirettore dell'agenzia Ansa
Come Nicola Graziani è uno dei se come uno dei più grandi esperti giornalisti grandi esperti di politica estera e non sono molti quelli che davvero conoscono la politica estera ed europea in Italia perché l'hanno vissuta in prima persona
E sono stati sempre sul luogo in cui si svolgevano gli avvenimenti e quindi nessuna garanzia secondo me di competenza e di serietà e per questo ho chiesto sono un fetore mi ha accettato di essere qui questa sera
Prima di fare io una di fare una breve diciamo
Non la voglio chiamare relazione un breve intervento sui contenuti del libro sulle ragioni che mi hanno spinto a scriverlo credo che sia meglio ascoltare quello che hanno da dire ai nostri amici relatori a partire dal Stefano Folli
Grazie buonasera abitudini mi scuso per il ritardo no no bisogna essere sempre puntuali circostanza
Se vuol fare stavolta non ci sono riuscito quella sera frutti che sono molto contenta d'essere qua perché
Questo è un libro di cui abbiamo molto bisogno tutti al ha bisogno di questo libro chi vuole avere qualche strumento in più percepiti per cercare di capire che cosa sta succedendo in questi mesi che cosa sta succedendo
In questi anni in cui tutto sta cambiando molto velocemente su cui non abbiamo più di punti di riferimento
E Paolo sicuramente la persona giusta
Al è un libro molto bello
Perché è un libro che cerca di spiegare gli avvenimenti frenetici di questi anni
Cambiamenti che stanno avvenendo nell'Unione europea in Europa in Italia
Nel mondo l'arrivo dei populismi dei nazionalismi la globalizzazione l'apertura e la chiusura
Alla fine di tutti i parametri che avevamo per giudicare parlare della politica
E categorie destra sinistra che si mischia
Ma è fatto in una maniera nell'unica maniera in cui io credo si possono scrivere libri ma nessun quasi nessuno li scrive più così e cioè andandosi a documentare
Portando una tesi e spiegando perché
Citando dei fatti citando degli eventi citando delle frasi
Paolo ha una sua idea molto molto precisa di quello che sta avvenendo ma lo spiega attraverso un lungo lavoro di documentazione è un libro faticosa
Per scrivere ma molto facili da leggere la la classica punta dell'iceberg
è lì in quei parlava della punta della della spesa dicendo quando il libro è scritto bene quello che noi vediamo è libero nel quella piccola punta dell'iceberg come voi sapete la parte grande della perché sommersa sotto il mare ma sotto quella conto dell'hard c'è un lungo lavoro
Di studio di documentazione di limatura ecco questo è uno di quei libri in cui davvero la punta dell'iceberg di un lavoro duro e faticoso che poi produce invece al contrario un lavoro semplice da leggere facile da leggere questa dei grandi giornalisti dei grandi scrittori hanno queste altrimenti perché Paolo
Ha parlato con parole gentili di me Nicola per quanto riguarda Nicola sicuramente ragione
Per quanto riguarda me ho qualche dubbio
Ma io vorrei parlare di luglio è stato un grandissimo inviato è stato inviato che ha fatto tutto
Al seguito il Quirinale Vienna momenti in cui seguire il Quirinale era difficile
Grande esperto quindi di politica interna italiana con tutte le difficoltà della politica interna italiana è una è una brutta bestia da quando scrivere un articolo a fare un pezzo per la radio è difficile spiegare ai lettori quello che succedeva politica degli anni è molto complicata e Paolo è stato uno dei pochi giornalisti in grado davvero di spiegare la politica interna italiana poi passata la politica estera la politica internazionale è stato corrispondente a Bruxelles eh
Un giornalista a tutto tondo di quelli che ci mancano un po'lui per fortuna non ci manca perché continua a farlo
Negli ultimi anni ha studiato molto
E ha prodotto una serie di libri vorrebbero dall'altra cosa è soltanto l'ultimo io presso lo dovete sicuramente leggere ma dovete anche leggere precedenti
E questo libro spiega al secondo me in maniera molto esauriente molto attenta a quello che sta succedendo noi siamo un po'privi di bussola in questa fase ci sembra un po'che di vivere in un mondo che va un po'alla deriva in cui le vecchie categorie non valgono più ma non ci sono
Catone categorie nuove la fine della guerra raffredda la fine della guerra fredda a cavallo tra gli anni ottanta e gli anni Novanta prodotto
Un mondo in cui è iniziata una biforcazione di questo Paolone
Parla con grande attenzione molto bene fra
Fra due situazioni che sono a casa fino a quel momento erano sempre andate insieme e vale a dire il capitalismo l'economia di mercato la libera imprenditoria con la democrazia
Quello che una volta si chiamava Occidente ormai nessuno usa questa parola ma era un po'l'insieme di una serie di valori e di principi che sono poi gli stessi valori principi che sono alla base della costruzione dell'unione europea che sono alla base di dei dei dell'Europa dell'antica Europa degli Stati Uniti di quel mondo che era chiamato Occidente ha vinto una parte ha vinto l'Occidente l'impero sovietico ha perso e quindi l'economia di mercato ha ha preso piede è cominciata quella che noi oggi chiamiamo la globalizzazione ma comincia in realtà circa trent'anni fa
Ma mentre l'economia di mercato andava avanti si perdeva un pezzo di quella pezzo molto importante
Di quella che era questa queste insieme vale a dire la parte dei principi e dei valori no da parte della democrazia rispetto dei diritti civili dei diritti umani
La libertà di stampa la libertà di espressione tutti quelli che principi e valori che fanno parte del del nostro mondo o che facevano parte del nostro mondo e quindi piano piano sono nati questi laboratori questi esperimenti che oggi
Stanno prendendo piede sempre di più vale a dire questi Stati in cui c'è economia il mercato non tanto libera ma c'è l'economia di mercato sono pochissimi ormai Paesi del mondo in cui c'è la vecchia economia di Stato socialista sono forse due o tre se ci pensate forse ne vengono in mente due o tre
E non se la passano molto bene
Ma sono nati questi ibridi questi Stati in cui c'è l'economia di mercato ma non c'è una piena democrazia o non c'è del tutto la democrazia
E tutto è nato proprio trent'anni fa quando quando è finita la guerra fredda ci sono cioè per esempio più facile parlare della Cina la Cina è un Paese con un'economia di mercato che vorrei definire iperliberista ultraliberista quasi senza regole
Se non quelle dello Stato ma è è un Paese dove non c'è assolutamente democrazia dove non c'è libertà di espressione non c'è libertà di stampa eccetera eccetera eccetera
Ma la Cina e l'esempio più facile ma potremmo parlare della Russia perché la Russia invece è un altro
Un altro strano animale non perché adesso parliamo abbiamo usato questa nuova espressione democrazie illiberali
E non è sono due termini democrazia liberale che non possono andare insieme
Cozzano l'uno contro l'altro e pure parliamo di democrazie liberali quando vogliamo parlare di democrazie non pienamente compiuta in Russia noi giornalisti non ce la siamo molto bene
L'opposizione russa mi sembra molto debole Navalny viene arrestato un giorno sì e l'altro pure
Eppure con questi Paesi con la Cina con la Russia ne abbiamo rapporti commerciali rapporti economici anzi deve il nuovo governo italiano dei rapporti molto forti con la Russia molto più di quanto avesse precedente Governo senza dare giudizi di merito non è questa
La la sede per per per far parlare di questo
Piano piano quello che Paolo definisce il vento dell'Est
Arrivato anche l'Unione Europea
Oggi ci sono Paesi nell'Unione europea che
Se chiedessero adesso di entrare nell'Unione ora nell'Unione Europea non entrerebbero non sarebbero accettati perché lo rispettano i parametri democratici di base parola duramente di Polonia
In Ungheria ma potremmo parlare anche nella Repubblica Ceca
Forse anche della Slovacchia di vari altri altri paesi
La vicenda dei migranti è solo il caso più eclatante di mancanza di sole solidarietà e di perdita di vista
Dei nostri principi dei nostri valori di perdita della memoria se voi
Andate a Buenos Aires c'è stato adesso il G venti la metà delle persone hanno cognomi italiani a San Paolo in Brasile lo stesso a New York in Australia Sydney c'è un un quartiere dove si parla di dialetto triestino
Ma non è il dialetto triestino di oggi il via dialetto triestino di un secolo fa perché da Trieste partirono andarono a stile quindi lo siamo no e non solo italiani perché di cognomi irlandesi polacchi tedeschi spagnoli portoghesi olandesi in giro per il mondo ritrovate dappertutto
Siamo stati poveri sono stati molto poveri
Abbiamo avuto dovere mondiale che hanno distrutto nostro continente siamo stati un Paese un continente di migranti
Alla questa perdita di memoria fatto dei migranti è soltanto l'aspetto più facile
Ma
Lì in Polonia e Ungheria c'è un controllo dello Stato non solo sulla stampa ma che sulla magistratura
C'è un controllo politico dalla magistratura per cui questo vento dell'est che che mischia un po'le carte che ci fa dimenticare i principi
I valori sta piano piano arrivando arrivando o verso di noi però c'è anche un altro vento Dini quando devo smettere posso andare avanti un'ora due ore quarto d'ora
Erano avevo preparato niente degrado vado a braccio
C'è anche un altro vento perché in altri parti del mondo
E qua non è il vento dell'Est stanno accadendo le stesse cose
Negli Stati Uniti il per il nuovo presidente americano che non è tanto nuovo ormai due anni Donal Trump
Un uomo politico
Che
Ancorché modo abbandonato i principi e i valori che sono alla base della democrazia
Americana che è sicuramente la più grande democrazia del mondo
Come storia come tradizione anche se ci sono dei problemi la democrazia non è perfetta tutto è criticabile
Il rispetto rispetto degli avversari all'educazione
Ma la capacità di accoglienza degli Stati Uniti
La solidarietà degli Stati Uniti tutto questa si è perso questo nuovo presidente sentiamo proprio sud in Brasile troviamo nuovo per il presidente Bolzonaro che è Trump all'ennesima potenza
Perché il nuovo Governo che sta formando nel nuovo governo che sta formando ci sono molti esponenti di quella vecchia classe militare che finanza pochi decenni fa
Occupava con una dittatura il Paese quindi c'è un ritorno un ritorno di situazioni che sembravano sembravano superate tutto questo
Che Paolo descrive molto bene nel suo libro succede anche perché siamo di fronte a un cambiamento epocale che aiuta tutto queste il cambiamento delle nuove tecnologie
Questo riguarda da vicino a noi giornalisti ma riguarda tutti i cittadini
Io mi ricordo che mio padre la mattina leggeva il giornale cartaceo
La sera guardava nel TG uno e questo era tutto non c'era altro
La mattina quando io guardo il giornale conosco già tutte le notizie
E tutti voi le conoscete già ormai chi Dinoi quei pochi di noi che ancora l'economico il giornale cartaceo lo leggono per avere approfondimenti sulla legge cinque sei fino fino ad allora
Basta
Non li leggiamo per avere approfondimenti di notizie che già conosciamo allora questa velocità dell'informazione ma questo fa parte di un altro convegno che Paolo organizzare al prossimo anno o in primavera questa velocità dell'informazione
Da un lato è molto bello perché ci consente di essere aggiornati momento per momento dall'altro
Toglie l'approfondimento la capacità di analisi la capacità di studiare
Perché noi ci formiamo ormai con i nostri telefonini i nostri smartphone i nostri computer e raramente andiamo al di là delle cinque dieci quindici righe quindi anche la comunicazione che viene fatto da politica una comunicazione molto veloce
Che impedisce appunto l'approfondimento e
Favorisce la nascita di movimenti
Politici e di partiti
Che lo dico proprio come la penso che vanno avanti con slogan con titoli senza avere dietro una vera un vero programma politico questo tipo di partiti
Sta crescendo in Europa
E ed è favorita da dalla nascita di un'opinione pubblica che fa sempre più fatica
Ad avere gli strumenti necessari per giudicare e capire quello che succede
Proprio perché la velocità dell'informazione ci toglie la capacità di approfondire e di capire per cui un discorso di un politico che dice
Prendiamo per non parlare dell'Italia perché così cerchiamo di rimanere leggeri parliamo dell'Europa
Un politico come è successo in Ungheria
Primo Ministro Orban che dice noi non vogliamo migranti perché il nostro Paese deve rimanere più o meno insomma sono le parole esatte perché ne vogliamo difendere la razza bianca la religione cattolica
Sembra uscire dai libri di storia dell'Ottocento invece quando l'Europa anzi scortava in guerre fratricide
Una dopo l'altra invece è stato detto adesso è stato detto a poche settimane fa ha ripetuto da primo ministro ungherese Orban che ha costruito dei Mori per impedire l'arrivo dei migranti allora
Per capire cosa vuol dire questo bisogna avere la possibilità di tempo di leggere approfondire e
La mancanza di informazione più approfondita
Ha impedito fino fino a oggi secondo me di avere gli strumenti adatti allora questo libro invece è uno strumento adatto
Questo libro dalla si legge in poco tempo
Ed è un libro dove io ho trovato messe in ordine
E scritte bene in modo chiaro preciso e documentato tutto quello che serve per capire quello che sta succedendo in Europa
Perché e come ci siamo arrivati allora
Il i telefonini vanno bene gli smartphone o vanno bene il computer va bene però io dico che al dobbiamo ringraziare Paolo perché ci ha dato uno strumento che perché vuole
E sono sicuro che tutti quelli che stanno qui vogliono ci aiuta veramente ad a vere qualche strumento in più per capire quello che sta succedendo che ci aiuta a tutti noi a me aiutato molto ad avere più chiaro quello che accade in Europa perché ci siamo arrivati come ci siamo arrivati e anche qualche idea su quello che si potrebbe fare
Per migliorare una situazione che in questo momento non è molto buone per questo di voglio dire grazie per questo libro
Burt allora io mi sembra doverosa incominciare con un ringraziamento a Paolo perché ci mi ha invitato questo tra l'altro anche le possibilità di vederci c'è anche questo Carramba che sorpresa se vogliamo in vita
Dopo un po'di tempo
E per quello che ha fatto quello che ha fatto un come detto Stefano non ripeterò almeno cercherò di non ripetere le cose che ha detto Stefano perché ma quando che ha fatto talmente complesso che potrei solamente rovinarlo
Quello che ha fatto Paolo invece
Dell'ottimo giornalismo non giornalismo con un servizio che vederlo adesso ma se posso citare un altro eccellente
Quindi non resta che Marzio Breda del Corriere della Sera che aveva sempre a dire se ci ricordiamo il giornalismo non è pigiare il bottone della fasti era il giornalismo è la riflessione nel momento della scrittura ecco Paolo
Tra l'altro sotto io con questo bello stile che apparentemente semplice Emma
Completo e perché c'è un registro per ogni tipo diciamo così d'intonazione vocali Cascia il baritono Shel soprano cioè tutto
Riesce tutto permettimi scattò bene armoniosamente che per cui le letture di una gradevolezza assoluto si leggono i dieci per l'utenza in quelle per l'avete una suora per essere chiari
è riuscito a sintetizzare non certo perché quello ci sarebbe riuscito nessuno tutto lo scibile umano su questi ultimi dieci venti trent'anni però dare delle idee e questo di grande giornalismo degli spunti
Di riflessione per capire
Finalmente cosa caspita c Stars succedendo attorno perché questo cedente che ha vinto
Con un grande come dire entusiasmi la guerra fredda esattamente trent'anni fa ti ricorderai punto per te ne fece conoscemmo in Svezia quando la Svezia incorrono facevano anche parte dell'Unione Europea figuriamoci ci sembrano anche il passaporto e tu dicesti figura ci questi voli entrambe in Europa
E ci sembra ancora il passaporto perché come se fossimo del Burundi no
Questo dice se testualmente
Ma pensate quante cose sono cambiate
Dicevo questo Occidente sta emergendo stremato da una prova da una corsa che illustri esso stesso ha voluto intraprendere senza rendersi conto fino in fondo delle conseguenze del proprio gesto
Se ne conserviamo che nel mille novecentottanta novanta novantuno esce Francis Fukuyama con rime che s'intitola la fine della storia no capiamo anche peccato di presunzione che abbiamo per commesso non gli altri in quell'epoca dicendo ormai è tutto finito abbiamo battuto persino il comunismo c'è un Papa polacco a Roma che ci ha detto cosa dovevamo fare poco tutto perfetto
Scrisse il New York Times c'è se seguiranno cento anni di noia
Non è stato così questo fa capire quanto come dire tra l'altro gli uomini siano incapace di prevedere il futuro anche quello quello più immediato oppure come diceva lo storico inglese
Imparano dei loro errori sempre di come a commetterne di nuovi e gli errori che abbiamo commesso erano stati tantissimi anche perché il primo dei quali e Paolo ce lo raccontano con delicatezza ma con chiarezza il primo dei quali è stato
Crede perché un successo politico potesse vedere come origine conseguenza un modello economico
Abbiamo ridotto la politica a un fatto in questo paradossalmente Marx ha trionfato su di noi
Il comunismo sovietico ha fatto in modo che noi adottassimo metodologicamente la parte peggiore del persino il marziano cioè la riduzione dell'antropologia al materialismo economico sociale questo cosa ha comportato come non è che la politica ha deferito come dice Paolo giustamente Washington Consensus all'inizio laddove il soprattutto da l'uso del team poi il modello economico comunque è mediato dalla politica in tutte le sue forme perché se no deborda al Beijing Consensus cioè il consenso come lo vuole Pechino acqua s'è fatto Pechino in questi anni Pechino con l'acqua pragmatismo tipico dei cinesi
è riuscito nella Volo del calabrone e cioè mettere insieme il capitalismo con il a con l'autoritarismo del partito unico e del comunismo non è una cosa che però mi misti mi resti incapace da impossibile da capire perché se n'è andiamo su stremate osservare chiedo scusa la struttura mentale della società capitalistica voleva Società società da società aziende azienda e la paragoniamo alla sistema confuciano e marxista vediamo che in fondo sono la stessa cosa alla base c'è
Di una grande piramide ci sono le persone poi si passano per coloro che hanno un interesse più o meno concreto nella riuscita della società imprenditoriale o della società
Statale
Poi ci sono quelli che hanno le azioni gruppo ancora più ristretto poi c'è anche il vertice composto da un consiglio di amministrazione
Un governo dove volo PRA parla decide per tutti e alla fine c'è il leader questo sistema e quello che non abbiamo sposato nonché loro conoscessimo e questo va molto al nostro come dire di Sgorlon
Perché e noi in realtà questo i questi pur tipo di Pier Niccolò era se era stato individuato direttore nel mille novecentoquarantanove da una grandissimo storico fra l'altro i più grandi storici americani che si chiama altro cioè se George junior futuro consigliere determinati tra l'altro che sosteneva proprio certamente questo cioè diceva nel quarantanove notate bene illa impresa per l'impresa è una cosa che distrugge per questi motivi la il sistema democratico non l'abbiamo fatto tesoro di questa di questa lezione tratto officiante la cosa interessante che orecchie italiane sola o meno letti diciamo così abituati alla politica taglia anche altri tempi suona estremamente interessante perché le diceva i grandi le grandi democrazie essi reggono
Stando al centro spostati di un grado sulla sinistra questa fa venire in mente un certo Alcide De Gasperi che sempre il quarantanove diceva lunghe assenze nei partiti di centro che guarda a sinistra parlate come le vere democrazie poi la fine partono da un un sentire note comune a tutti
E lui e Scherzinger diceva essi governa Locate bene
Usa un paradosso ma un paradosso fondamentale anche negli interessi di coloro che non si meritano di essere accuditi
Anche nell'interesse di coloro non sono di quelli che hanno diritto a che sono sfortunate ma persino di quelli che sono con diciamo così puntano i piedi sopra recalcitrante rispetto al processo di provvedimento della democrazia e dell'economia
è la sintesi della solidarietà tutto questo facciano applichiamo questo schema
A l'Europa di adesso vediamo quanto abbiamo fallito cioè invece di governare l'Europa nel nome del di un ideale che accumula patronato tutte le grandi culture
Europee laiche cattoliche massoniche qualsiasi cosa ci sono delle cose in comune che in Italia abbiamo nella nostra Costituzione
In Europa invece di fare questo processo ci siamo trasformati in un club
I ricchi più o meno ricchi al quale che un banchetto
Al quale tutti si affacciano cercando di arraffare il più possibile in termini di fondi di coesione in termini di risse tutsi eone dei fondi della dei contributi eccetera eccetera
Ogni riferimento chiaramente anche anche quello che sta succedendo in Italia è inevitabile non è non è naturale per assolutamente inevitabile lo abbiamo in questo momento
Una politica anche lì Dini si deve fare sta generando quei tempi perché magari lava
Abbiamo una politica che si propone come obiettivo solamente ed esclusivamente padroni a casa nostra prima noi e poi gli altri quote latte si consumerà attenuano perché tutto parte delle quote latte seguaci penso che un attimo cioè abbiamo prodotto copra per quote latte ci rifiutiamo di pagare le multe perché perché il e si parte con la retorica del povero
Del contadino della Bassa padana ecco con questo metodo ne stiamo che non è solo nostro essere chiaro anzi noi l'abbiamo purtroppo importato con questo metodo non si va da nessuna parte questo
Paolo spiega molto bene e fa riflettere esattamente su questo questo rendez il libro di Paolo estremamente attuale non tanto per lampi la materia che tocca che già abbastanza attuale ma per lei
Soluzioni che lascia prospettare per il futuro perché c'è sempre un non detto in un libro in un libro è un'analisi in caso di perdite di un libro di Paolo e l'analisi però è chiaro che ci sono delle conseguenze a cui si arriva anche se Paolo Rolli scrive e quell'isola queste conseguenze
Sono il la necessità del cittadino europeo e non solo però Stefano giustamente citava gli Stati Uniti d'America
Perché il processo arrivato prima l'America che non Europa per certi versi penso Tiberti del Partito repubblicano ma penso Newt Gingrich ancora prima no un processo comincia con con Trump permettono finirà nemmeno con Franca però appunto la necessità del cittadino di riassumersi il di di prendere nelle proprie mani illa
E proprio destino
Cioè la società occidentale soffre in questo momento di che cosa di una a imbarbarimento individuale per cui si pensa che facendo ognuno gli affari propri sì realizzi poi la fine
Per un disegno quasi provvidenziale o comunque perché c'abbiamo fortuna tutti quanti ci andava tutto bene finte fin dall'inizio si ravvisi poi qualche cosa per cui non ci spenderemo adatta che la carta che a fine ce la faremo perché se non ci sono più le regole
La fine sarà assolutamente assolutamente quella anche perché voi pensate notate bene noi siamo un po'partiti da quel sistema che abbiamo descritto Stefano ha descritto il meglio di me e siamo tornati a un sistema di fatto per capitalisti e perché grandi storici francesi della civiltà materiale penso in questo momento a Fernand Braudel hanno sempre teorizzato il fatto che la Cina che sembra questo modello così assolutamente vincente in questa fase dicevo la Cina non ha mai sbloccata non ha mai trovato un suo sbocco nel capitalismo maturo come l'Europa per un fatto semplicissimo
Che la Cina è un impero autocratico e lo è sempre stato per motivi adesso troppo lunghi da spiegare
L'Europa è la città la la patria delle città delle dei comuni di questi meravigliosi invenzione verso pare un toscano e quindi logicamente un po'di campanilismo potete anche per prime perché in realtà il Comune non ha non ha ceduto Scala lasci Lombardia nasce nel Veneto no nasce in Italia meridionale lo siamo eredi di questa cultura che ha fatto sì che il commercio a lunga distanza tipico anche dei cinesi non solo dell'Italia nel Trecento diventasse capitalismo diventasse democrazia noi abbiamo completamente dimenticato questa questa lezione l'altra parte della della considerazione che volevo fare esattamente quello che ho accennato prima cioè la necessità da parte del cittadino delle democrazie avanzate in questo momento così al rischio di riprendere nelle proprie mani il proprio destino
Come si fa non è un discorso molto facile
Però una cosa che non può sfuggire e che soprattutto in Europa discorsi americano è più complesso
La forma partito ad esempio è decaduta a parte la Germania ne vediamo che in Francia in questo momento al governo c'è un presidente che è espressione di una
Come dire di un agglomerato più o meno politico che però ha un e si è presentato agli elettori come novità come tale a stato diventato un egli stesso presidente della Francia però notate bene sulla base di che cosa di un mandato molto debole ma trovano in questo momento e con il gilet gialle
Paga il fatto che il primo turno delle elezioni presidenziali tanta non ho fatto non lo fa esattamente un anno fa ha preso il ventitré per cento
Cioè appena il quattro per cento in più rispetto alla sinistra e mi lasciano
H di me ancor meno rispetto alla destra di la signora le Pen cosa vuol dire che l'aver distrutto
Il spartito socialista francese non come un partito fascista processo intendo il partito in senso strutturato classico di una volta
Non ha creato un nuovo ordine nazionale anzi ha creato l'uomo disordine nazionale
Ed è il pericolo che sia con Spagna con queste nuove formazioni non sono potremo solo che si perdano osso ma anche questa dell'informazione che Vox che ha vinto in in Andalusia eccetera
E che probabilmente signori signore si presenterà nuovamente in Italia quando a quando questo governo attuale che non critico e non esalto ma è un dato tecnico un dato fa di fatto probabilmente seguirà quella che è stato il terribile destino del PD di Matteo Renzi Matteo Renzi eh onda politico di una certa anche capacità perché non stiamo parlando la persona sciocca che ha cavalcato un certo tipo di fare politica distrutto l'unico partito ancora un po'struttura perché c'era in Italia gli ha succhiato il sangue lo ha portato alla distruzione perché l'istruzione si parli si tratta basti vedere le decisioni che sta maturando Minniti in questo momento
Soprattutto a come dire esaurito nell'arco temporale abbastanza limitato di due o tre anni un consenso a carico quarantuno per cento dei voti espressi fonda la Società ma ben voti espressi
Cosa succede adesso del metrò succederà lo vediamo già che non solo il governo attuale al corre lo stesso rischio Macrì già sta cominciando un processo di stanchezza nei confronti di un Governo che appena sei mesi fa quella di tempi sono impressionante
Appena sei mesi fa si presentava come governo della Terza Repubblica della nuova fase della Repubblica in questo momento a questo governo
Non è in crisi
Gli oppositori non si facciano grandi illusioni
Ma ha smesso di crescere
E quella che metteva smette di crescere diceva un consigliere de la Grande zarina Caterina in comincia pian piano a marcire
E il pericolo è quello cioè per questo governo che fra un anno
Un anno e mezzo si sia già esaurito questo enorme bacino di consensi almeno nei sondaggi che permette come dire al l'esecutivo attuale di dire noi contiamo su cinquantacinque sessanta per cento nell'opinione pubblica
Italiana quello che verrà dopo io ho paura di dire cosa possa essere perché sei la tendenza è populismo per populismo per populismo e populismo quello sempre più estremiste di quell'altro
Temo non tanto di Maio Santini tema cosa verrà dopo Di Maio Salvini che ancora non lo sappiamo a meno che e questo è il punto a meno che
Non ci sia una ripresa non della coscienza civica che dire una bellissima parola dire anche poco
O la ripresa delle vere culture politiche europee
Noi vediamo le prossime elezioni europee avremmo il grande giudizio di versare sul socialisti e democristiani direi più e liberale giustamente regione Paolo scusami ecco se queste grandi identità
Riescono per un motivo per quell'altro a dare un colpo di reni e la democrazia in generale fortunatamente CIA abituato a questi colpi di remo democrazia
Ricordo un libro del mille novecentottantadue diciamo François bella come finiscono democrazie diceva credo che aziende non sarebbe arrivato a Milano centottantacinque perché si sarebbe mantenuto in Unione Sovietica nell'ottantanove successo esattamente il contrario e quindi le democrazie ci hanno abituato a queste sorprese così piacevole
Se ci sarà una capacità di queste identità o anche di nuove identità ritrovarono nuova linfa al noi a questo punto potremmo dire che anche questa crisi della democrazia sarà stato superata anche perché questa crisi finale
Se non ci parliamoci chiaro
Se non c'è un rinascita da da questo punto di vista questo punto di vista culturale la democrazia splendide e meravigliose a cui siamo abituati faranno esattamente la fine di comune che citavo prima
Che si affida all'uomo forte che sono i medici sono i da Carrara Padova eccetera eccetera che ci costruiscono magari Santa Maria del Fiore che bellissime cioè poteva ancora adesso eccola particolare diceva Guicciardini
I palazzi dei signori hanno la calce impastata con il sangue dei cittadini liberi grazie
Bene grazie a Stefano e Nicola non non molto da aggiungere rispetto a quel tanto che hanno detto che hanno detto anche peraltro in maniera molto chiara
Soltanto voleva come dicevo all'inizio fare una breve introduzione delle ragioni di questo libro che mi hanno spinto a scrivere il libro il vento dell'est ragioni credo siano riassunte abbastanza bene nel titolo
Vento dell'Est e il vento diciamo un venti autoritario comunque sia anche con grandissime differenziazioni interne spira accomuna in qualche modo nell'emisfero orientale
E comunque spira in fortemente anche verso il nostro emisfero occidentale già direi ampiamente ampiamente arrivato
Dispotismo e democrazia nell'era della globalizzazione il sottotitolo ecco il sottotitolo credo che spieghi bene il significato del del libero
Libro che si articolato per così dire su due parole chiave una e globalizzazione e l'altro e democrazia
Sulla globalizzazione rispetto a quello molto giusto che che ha detto Stefano Poli voglio soltanto aggiungere
Alcuni alcuni dati che ben bene chiarirci insomma la globalizzazione non è un fatto negativo è stato questa seconda globalizzazione perché la prima globalizzazione cessata a cavallo fra l'Ottocento e il Novecento questa sera un euro urbanizzazione iniziata
Intorno agli anni ottanta con le aperture di Deng Xiao Ping in Cina e dopo Colin soprattutto il crollo del muro di Berlino è un fatto estremamente positivo noi abbiamo assistito abbiamo avuto in qualche modo come dire il privilegio storico di assistere all'emergere sulla scena mondiale di due miliardi di persone c'è un terzo della popolazione mondiale che era in condizioni di di povertà di schiavitù all'improvviso quasi all'improvviso nel corso di poco più di dieci anni
è diventata per così dire protagonista dell'economia mondiale non è una cosa da poco
Perché noi non sappiamo cosa sarebbe successo se questo non se non ci fosse stata la globalizzazione se la Cina non avesse avuto lo sviluppo politico ed economico che ha avuto probabilmente noi come Occidente o quello che rimane come diceva Stefano dell'Occidente
Ce ne saremmo dovuti in qualche modo far carico perché un un non puoi tenere compressa diciamo una popolazione che riguarda un terzo del compressa nella povertà nell'indigenza più nera della schiavitù
Un terzo della popolazione mondiale qui la globalizzazione va vista a mio avviso come un fatto positivo certo
Il dato della globalizzazione il fatto che l'asse portante degli equilibri economici e politici del mondo si è spostata verso Oriente
In un processo che non è nuovo nella storia è avvenuto già nel in un passato lontano quando la Cina Giappone erano il cuore del dell'economia della politica mondiale alcuni millenni fa
Per poi passare attraverso la Grecia aveva la romantica per passare in Europa e poi di nuovo in America quindi questa globalizzazione
A mio avviso è un fatto da valutare soprattutto sostanzialmente in termini positivi
Lo è stato sicuramente per i popoli dell'Asia specie delle dell'India e soprattutto della Cina ma anche del Vietnam del della Corea del Sud
Ma non lo è stata certamente per noi europei occidentali ecco perché che cosa ha significato ha significato per noi maggiore competitività cioè i nostri prodotti per imporsi sul mercato mondiale dov'erano prima leader dovranno hanno dovuto fare molta fatica e non dovranno fare ancora di più
Ci sono stati fenomeni di diciamo di dumping finanziario e sociale piuttosto importanti Trollo praticano normalmente cioè Tramper non ha tutti i torti quando denuncia il protezionismo della Cina insomma anzi dire che ha anche che anche che anche buone ragioni a a fare questo anche se poi la risposta può essere detto credo sia doveroso metterla comunque in discussione la risposta protezionista americana
Però certamente per l'Occidente tutto questo ha significato
Perdita di posti di lavoro chiusura di aziende una maggiore fatica ad imporsi sulle Merk Coop con la propria competitività squadra imporsi sul mercato internazionale che nel frattempo si era si era aperto
In maniera ormai direi del tutto con la vita
Ecco eccome
Se il mondo occidentale il nostro mondo l'Europa e negli Stati Uniti avessero all'improvviso scoperto negli ultimi tre-quattro anni complice anche rari la crisi economica non watt sottovalutata dal due mila e otto al due mila dodici
Avessero scoperto che l'apologo globalizzazione anche un lato oscuro
E che questo lato oscuro non ha colpito le economie emergenti allora anzi ormai emerse ma colpito l'Europa che già da tempo da circa un secolo dall'inizio della prima guerra mondiale
Sta subendo un processo graduale ma direi inevitabile quasi un processo storico di di declino
Ecco di questo dobbiamo essere consapevoli su quando uscì domandiamo che cosa sta accadendo sta accadendo qualcosa di molto importante
è a mio avviso di irreversibile per questo io non me la sento di condividere un certo ottimismo
Anche se spero che sia così io non penso che il diciamo questa ondata questo vento dell'Est per restare nella morte nella metafora sia un vento destinato a a cambiare con le prossime elezioni o nei prossimi tre quattro anni
Perché mi pare che sono messe in discussione le basi delle delle istituzioni economiche politiche della dell'Europa e dell'Occidente e che sarà un processo quindi molto
Faticoso forse spero di no anche doloroso ma che non è che nel giro delle prossime elezioni noi torneremo a a a fare a fare quello che so che è stato prima ad essere diciamo l'Europa che è stata per due mila cinquecento anni al centro
Il cuore del del mondo
Questo a mio avviso non credo che avverrà il libro parla anche di democrazia ed è questo il punto sul quale Nicola giustamente ha più ha più insistito perché la domanda di fondo alla quale peraltro non riesco a dare una risposta ma soltanto al diciamo a proporre nuove riflessioni
E se la democrazia questo come diceva Nicola stia attraversando una fase finale cioè se siamo all'autunno della Democratic inverno della democrazia come ha scritto un politologo fa con sul politologo francese
Quindi si sta ci stiamo avviando verso una fase finale della democrazia
Oppure se non sia se non sia così se sia uno dei tanti momenti di passaggio se noi vediamo l'evoluzione delle democrazie in Occidente
Dal settecento diciamo grosso modo dalla democrazia inglese che era elitaria parlamentarista liberale ad oggi c'è un cambiamento profondissima stato graduale faticoso doloroso ha imposto anche scelte molto
Rotte lotte violentissime ci sono state per l'affermazione
Di un principio elemento che a noi sembra elementare cioè il diritto di voto il suffragio universale storico conquistato appena cinquant'anni fa quindi forse io credo che siamo e qui voglio essere parzialmente ottimista
In un momento di passaggio non di fine della democrazia ma di passaggio da una democrazia da un tipo di democrazia di un'altra che sono convinto di quello che diceva Norberto Bobbio
Che cioè la democrazia e cambiamento è un continuo divenire non è la staticità è solo della dittatura la democrazia non conosce una stasi è sempre un continuo movimento
Credo che bisogna anche interrogarsi su un altro aspetto cioè che rapporto cioè fra la democrazia occidentale liberale rappresentativa che noi conosciamo che per noi è l'unica vera sola democrazia
Ed un'altra democrazia che si sta facendo strada in questi in questi anni cioè la democrazia dei partiti in particolare dei partiti cosiddetti populisti poi sul populismo ci sarebbe anche da fare come dire una una conferenza a parte
Sono due aspetti che in qualche modo si tengono insieme nel senso che anche quella del populismo è una democrazia
è un tipo particolare di democrazia che a mio avviso lo scrivo nel libro cercando di spiegarlo non so se ci sono riuscito a una storia ha un'origine diciamo culturale che politica molto precisa nel pensiero in particolare diciamo certo russo o di Conone differimento alla piattaforma Rousseau che insomma è un po'una parodia del del del filosofo ma comunque analizzando come ho cercato di fare la parte finale del libro il pensiero di corso mi è sembrato di poter intravedere il
Gli elementi fondamentali di quella che possiamo cavalli chiamare una democrazia plebiscitaria che comunque è una democrazia perché democrazia
Significa governo del popolare esattamente diciamo un altro modo di di dire populismo
Qual è la differenza che la democrazia che noi conosciamo quella liberale rappresentativa quello che pratichiamo in Occidente da Danovi danzo Mandanda andammo è stata ripristinata da non moltissimi anni decenni
E questa democrazia totalitaria c'è una differenza profondissima che riguarda la la come dire i rapporti con all'interno della società all'interno delle istituzioni la democrazia rappresentativa non solo riconosce ma si alimenta nella diversità diciamo i la dialettica e l'anima della democrazia della nostra democrazia rappresentativa e liberale adeguata alla democrazia cosiddetta totalitaria all'espressione nonno premia Maggi lo scrittore di origini ebraiche del dello scritto negli anni Cinquanta Jaipur Talmont
Quest'altra democrazia non riconosce il il pluralismo lo nega
Nega il dissenso nega il dibattito ritiene che il popolo sia un'entità superiore un'omogenea e che chi non la pensa su in base alla volontà generale
Non faccia comunque parte del popolo est debba essere comunque annoverato nella schiera dei nemici ecco io credo che questo presso parlo sempre non voglio entrare polemiche italiane questo hard dividere la politica fra amici e nemici
Sia una delle cose peggiori che si sta facendo diciamo alla politica delle alla società non solo italiana ma anche europea antiamericana
Un po'tutto l'Occidente direi perché da questa logica non se ne esce fuori
Se non continuando ad individuare nuovi nemici
Quindi ecco io questo non voglia va ulteriormente approfondire discorsi
Su Rousseau che mi sembrano sui quali mi sono dedicato molto quindi scusatemi se se ci insisto un pochino
Però ecco questa democrazia russa Diana portate in a breve termine alla dittatura giacobina nell'arco di appena quindici anni neanche dalla morte di lusso bisogna stare attenti
Alle parole perché lei però in questo caso sono pietre bisogna stare attenti a in a indicare gli avversari come nemici
Gli avversari sono avversari d'un domani potrebbero diventare forza di maggioranza quindi bisogna che ci sia un rispetto fra le fra maggioranza e opposizione fra tutte le componenti della società
Ora
Credo che purtroppo siamo verso la fine
Voglio con così concludere anche corner una diciamo dicendo qualcosa anche in prospettiva anche se il libro che è un libro militante cioè non non ho una tesi da da proporre né una ricetta da da proporre credo però che proprio perché quest'la democrazia in divenire resta e si sta evolvendo verso qualcosa che speriamo che non è detto che e sarà migliore ma non è detto neanche che ebbe ad Athens cancellata voglio dire ecco tutto il destino è nelle nostre mani di noi uomini
Credo che comunque il segnala che cita questo populismo questo sopra Nismo diciamo
Questa antipolitica che sta dominando la scena
Mondiale almeno nella parte del dell'Occidente credo che ci dia un messaggio che c'è bisogna un po'comprendere che la democrazia non è non è data per sempre perché forse è il momento di cambiare qualcosa
Bisogna stare attenti a concepire la democrazia come un qualcosa che ci hanno dato i padri fondatori così rimane
Penso che ci si sia venuto il momento di fare un tagliando insomma un po'di manutenzione non in nome della democrazia diretta che secondo me è una forma perché già è prevista dalla Costituzione italiana peraltro ma è una forma di come dire di dispotismo
Mascherato la democrazia diretta credo che però bisognerà intervenire sulla Maggiore partes coinvolgere maggiormente nella la gente nel processo democratico nel processo delle decisioni politiche che con la democrazia è questa cioè coinvolgere il popolo
Nelle scelte che vengono fatte spesso arbitrariamente in suo nome ci sono molti modelli
Insomma Regno Unito ci sono forme molto avanzate di dialogo cioè noi oggi non possiamo pensare che io oggi eleggono Paolo De Luca al Parlamento italiano e poi Paolo De Luca fa quello che gli pare per cinque anni ci rivediamo fra cinque anni non può essere così perché c'è
Bene è un male più male che bene però attraverso i social media si è creata una forma di dialogo permanente fra l'elettore ed eletto quindi bisogna intervenire in quel rapporto che si è rotto fra chi governa perché governato che poi è questa la vera essenza del populismo e della crisi della democrazia che che siamo vivendo in questi in questi anni
Ripeto non Omori fette da dare non esistono ricette miracolistiche bisogna un po'fare i conti con la realtà e con il fatto che è un po'a ciascun spetta un po'ciascuno di noi capire dove vogliamo andare se vogliamo andare da qualche parte cioè se vogliamo continuare ad alimentare a verifica a vivificare questa nostra democrazia diretta oppure insomma
Lasciarla andare se adesso sovrastati da questo vento dell'Est che a volte sembra essere dominante concreto abbiamo esaurito il tempo a disposizione io veramente ringrazio moltissimo miei amici
Nicola Graziani e Stefano Folli che sempre un privilegio e un piacere avere al mio fianco
Dopo tanti decenni DC di di scorribande in giro per il mondo ringrazio tutti voi per l'attenzione per la partecipazione vi do appuntamento chissà
Accorsi