Presentazione della Marcia per la Pace Perugia-Assisi (26 settembre 1993) contro la guerra nella ex Jugoslavia

Questo appuntamento della marcia Perugia-Assisi possa essere un momento qualificante per tutta la nostra Società Italia ecco e siamo vivendo un periodo particolare specialmente in questo mese di settembre che potremmo definire molto fluido specialmente per quanto riguarda il tema della pace da un lato ci sono notizie positive che incoraggiano a camminare in questa direzione anzi quasi a poter dire nel fondo del proprio cuore
Che ci possa essere ben presso una festa della pace
Dall'altra ci sono notizie che ci tengono ancora sospese per cui nessuno deve cercare di pensare che l'impegno per la pace sia quasi ultimato in al in alcune direzioni quindi un periodo di estrema fluidità
Che ci accompagnerà ancora nelle prossime settimane e che richiederà da parte di tutti noi una grande attenzione e una grande preparazione e con l'oggetto dell'incontro di questa mattina
E abbiamo in mezzo a noi Presidente
Per la Giunta regionale Carnieri e poi Flavio Lotti che a nome un po'di tutti presenterà
Lo schema della marcia della pace ecco la regione dell'essere qui presente questa mattina a riflette riso ancora su questo dramma della ex Jugoslavia e proprio perché
E nel desiderio di tutti noi è quello di far sì che questa
Lenta agonia e che si sta perpetuando in questa direzione Possa ben presto terminare e che anzi
La pace posso scoppiare anche in questo territorio così tanto martoriato
E col fatto questa brevissima premesse do la parola a Claudio Carnieri che a nome della Regione dell'Umbria
Dirà le ragioni della presenza della partecipazione a questa marcia
Forse
La marcia poi ci saranno nella introduzione che farà Flavio Lotti che ha organizzato seguito
Assieme a tutti i protagonisti culturali politici sociali ed istituzionali non solo dell'Umbria ma dell'Italia l'organizzazione di questa marcia
E molti di voi sanno come la marcia Perugia Assisi sia stata sempre un momento fondamentale dell'impegno delle movimento pacifista del nostro paese
In un'occasione di incontro qualche giorno fa ricordavo come proprio quest'anno sia il venticinquesimo anniversario della morte di Aldo Capitini che nel settembre del sessantuno inseriti nella storia della cultura e della civiltà italiana questa manifestazione che ha avuto sempre
Come a dire la possibilità di toccare di incidere sui punti alti della vicenda mondiale ed europea
Per questo le istituzioni dell'Umbria hanno costruito hanno accumulato una cultura una tradizione Dini impegno in questa direzione che ne fanno anche una rete particolare nel sistema delle Autonomie delle nostro paese per questo ci stiamo dentro per questo stiamo lavorando in molti modi per costruire una presenza anche del popolo umbro della gioventù dalla nostra Regione che sia particolarmente significativa non solo il ventisei neanche il venticinque a quella giornata di riflessione
Sui problemi della pace che organizziamo alla Sala dei Notari a Perugia sempre alla Sala dei Notari laddove in altre stagioni
Popolo della pace si è incontrato per una riflessione e una discussione abbiamo voluto invitare anche il Presidente della Repubblica possiamo a questo incontro non sappiamo se sarà possibile per Scalfaro
Per esser presente però ci è sembrato molto significativo presso invita e questo messaggio perché vorremmo proprio raggiungere se posso concludere queste considerazioni mie in questo modo due obiettivi fondamentali il primo quello di rendere con questa marcia visibile l'impegno del multiforme movimento pacifista nel nostro Paese e renderlo visibile e soprattutto fanno pensare perché certamente in queste settimane saranno settimane cruciali
Per finalmente fare arrivare la vicenda della ex Jugoslavia ad un punto di svolta e tuttavia nella marcia assieme alla Jugoslavia ricordare Alfredo lotti ci saranno anche una serie di altri momenti perché il problema della pace e della guerra non riguarda soltanto la Jugoslavia ma ci sono altri momenti nel panorama mondiale che non possono non aprire una proposta un'attenzione movimento l'altra questione l'altro obiettivo di cercare di portare al massimo livello nella coscienza civile del nostro Paese l'impegno pacifisti in questa fase nella quale sta nascendo la Nuova Italia sotto tante strade per tanti rivoli per tanti processi che in questo settembre
Del novantatré la coscienza della nuova Italia si incontri con queste può Filone profondo democratico la cultura pacifista a mio avviso un punto straordinariamente importante quindi un una marcia che pesi al tempo stesso Portia un livello più alto quella rinascita della coscienza civile italiana di cui tutti quanti
Sentiamo il bisogno io non direi più altro
L'aria
Grazie
Palmieri e anche
Padre Nicola Giandomenico nel Sacro Convento di Assisi che
Sta collaborando
Fattivamente immobile decisivo alla riuscita di questa di questa ennesima scommessa Tore parla di scommessa delle facendo riferimento a un dato intanto temporale
L'idea di realizzare questa marcia della pace che non è una marcia che tradizionalmente si ripete ogni anno ma che è una marcia che viene fatta soltanto quando qualcuno in qualche modo ne sente l'esigenza di fronte ad una situazione che in qualche modo la sollecita nei primi giorni di di giugno e quindi ora mai
Diverso tempo fa
Pensavamo che forse l'idea di fare una marcia il ventisei di settembre sarebbe stata una marcia sulla Jugoslavia sarebbe stato forse inutile perché prima dà ragione a molte delle cose che che sono state che venivano scritte allora si dava per imminente la firma di un accordo e di una soluzione e quindi
Più volte ci siamo interrogati abbiamo anche ricevuto su sollecitazione a riflettere se non fosse stato il caso diciamo di farla prima questa marcia
La risposta nostrana che
Per problemi organizzativi sarebbe visto che eravamo in contro le stare sarebbe stato impossibile farla e che per prima eccome peraltro fra il mutual avremmo voluto ma che comunque sarebbe stato importante fare questa iniziativa anche se nel frattempo fosse intervenuto un accordo un accordo di pace fin dall'inizio dicemmo la marcia la facciamo e la faremo comunque
Questo perché l'esperienza di lavoro concreto che
Tutti noi stiamo facendo tentando di dare il nostro contributo alla fine di questa tragedia nell'ex-Jugoslavia ci ha portato a conoscere la compagna toccare con mano la complessità di questa guerra
E anche a toccare con mano quante volte ci si possa essere si ci siamo stati illusi che la soluzione forse ora mai raggiunta invece poi tutto è sfumato in non nulla
La guerra ha ormai seminato così tanto odio e ha incancrenito così tanti problemi che anche qualora nei prossimi giorni ferma vere venisse fosse fermato firmato un accordo di spartizione della Bosnia
E quindi di
Così diretti pace poi su questo diciamo accordo sul gli apprezzamenti che si possono fare commenti su questa cosa diciamo
Il lì lascio a alla alla dallo sviluppo anche del della della discussione perché penso che ci sarebbe veramente molto molto per dire però anche quella forma di pace non potrebbe essere considerato da noi la fine del nostro la fine del nostro impegno per questa ragione
Abbiamo deciso di mantenere questa iniziativa
E ci auguriamo come stiamo sentendo dalla fermento che sta crescendo appunto attorno a noi che si tratti davvero di una grande manifestazione della più grande manifestazione
Europea contro la guerra nella ex Jugoslavia io vorrei prima dare alcune informazioni di carattere tecnico e poi diciamo soffermarmi soltanto su un una delle ragioni diciamo che poniamo al centro di questa nostra iniziativa
Innanzitutto qui sono presenti soltanto una piccola parte di del comitato del promotore che appunto una sua parte umbra e poi diciamo una sua sviluppo fortissimo a livello nazionale
Come avete potuto vedere dall'elenco che vi abbiamo portato qui le adesioni pervenute fino a ieri sera sono veramente una serie innumerevole e
E continuano di un di di di orari di ora in ora
Segno anche proprio della ricchezza
Di questo movimento per la pace e della solidarietà che si è mosso in questi anni purtroppo ignorato da i circuiti normali degli di del del dell'informazione
La marcia per legge si svolgerà come questo sì è tradizione partendo alle nove di mattina al suono della della campana dai Giardini del frontone di Perugia
Sì dandosi appunto per le strade della dell'Umbria di una giungerà ad Assisi attorno alle quindici e trenta dove sono previsti alcuni interventi conclusivi rispetto agli oratori non siamo ancora in grado di confermare diciamo
Molte presenze
Perché vorremmo dare spazio soprattutto alle voci della ex Jugoslavia e stiamo tentando appunto quindi di aver delle personalità delle persone impegnate concretamente nel movimento dei del di democratici di pacifisti che ancora esiste in tutte le repubbliche della ex Jugoslavia anche queste diciamo lontano dai
Dai bebè ai riflettori e con i quali siamo noi diamo tenuta in tasca in questi anni di tenere un puro flebile ma significativo crediamo importante filo di Colle collegamento
Però ecco al di là diciamo del gli interventi finali diciamo che concluderanno questa manifestazione
Né di quest'anno vogliamo caratterizzare fortemente attivo nella maniera nuova in maniera particolare vogliamo cioè cercare di dare voce a tutto il popolo che sarà presente a questa marcia da da da da Perugia ad Assisi e lo faremo utilizzando lo strumento delle radio abbiamo già trovato una radio locale dell'Umbria Radio Radio sole che si è reso disponibile a realizzare con l'adesione di sostegno del gruppo dei giornalisti di Fiesole una sorta di conferenza itinerante potremmo chiamarla così
Da Perugia ad Assisi per circa otto ore
Potremmo ascoltare invitiamo tutti i partecipanti alla marcia portasse la la la la radiolina quindi siamo a poter anche a essere in qualche modo coinvolti ci saranno microfoni che oggi terranno lungo tutto il corteo e poi lanciamo profittiamo anche di questa occasione per sollecitare le radio a livello nazionale perché effettivo dei collegamenti con radio solo in modo da amplificare su tutto il territorio questa conferenza itinerante ecco crediamo in poi molto importante questo aspetto diciamo che è una novità
Della marcia Perugia-Assisi perché vogliamo in qualche modo dedicare simbolicamente questa manifestazione a tutti i senza voce diciamo innanzitutto ai senza voce e di cui facevo riferimento poc'anzi ovvero ai democratici e ai pacifisti che continuano a esistere
E a lavorare tenacemente
Subendo anche delle dure repressioni in tutte le repubbliche della del della ex della ex-Jugoslavia e poi a tutta quella gente che in
In questi anni si è rimboccata le maniche in silenzio senza grandi clamori e come continuerà a fare anche in futuro per tentare comunque di fare qualche cosa
Un piccolo gesto ma concreto che peraltro non è legato all'episodicità ma che invece ha una sua continuità in tutti questi in tutti questi anni
A proposito appunto anche di questa esperienza diciamo di di volontariato e di impegno per la pace abbiamo anche portato a questa conferenza stampa un dossier curato dal Consorzio italiano di solidarietà che diciamo un organismo che raccoglie circa cento gruppi e associazioni che operano nel in progetti di solidarietà concrete con l'ex
Io Gotti Jugoslavia è un primo dossier diciamo anzi diciamo l'estratto di un dossier che stiamo curando con l'obiettivo di presentarlo poi nei giorni a ridosso della della marcia Perugia-Assisi
Un secondo dossier che avevamo annunciato nella comunicato di convocazione di questa conferenza stampa riguarda il
Traffico delle armi il commercio delle armi verso la guerra verso la ex Jugoslavia sta arrivando per fax in questo momento quindi diciamo prima della fine della conferenza stampa
Di sarà di distribuito è stato curato da osservatorio sulla commercio delle armi che è stato istituito in Italia dal comitato contro i mercanti di morte che ha sede a a Firenze ed è un dossier credo modo interessante che raccoglie peraltro
Informazioni non soltanto notte
A chi ci ha lavorato qui in Italia ma anche a una serie di
Come dire osservatori che esistono a Londra dopo Bruxelles di Belgrado e Praga
Questo punto lo rimando a al al visione di questo do dossier che è stato terminato proprio riceve la ragione diciamo del der del ritardo
Per completare diciamo l'organizzazione lo svolgimento della marcia di voglio soltanto riprendere diciamo quanto già per è stato detto è stato dato in precedenza e cioè che il venticinque il il giorno precedente
Stiamo lavorando per organizzare due momenti significativi uno riguardante la riflessione
Attorno punto a a questa tragedia e soprattutto ai compito che noi come italiani e in quanto paesi Italia
Abbiamo nei confronti di questa tragedia e lo vorremmo fare invitando una serie di rappresentanti politici del che rappresenti le sostanzialmente il questa nuovo diciamo il nuovo ecco chiamiamolo con un gergo diciamo un po'semplicistico che però è in uso corrente sono che voglio rappresentare l'Italia che cambia ecco la Jugoslavia interroga la politica
Quale peso avrà avranno le questioni della pace quale politica internazionale avrà il nuovo governo
Del del del nostro Paese con vorremmo cercare di sviluppare questo confronto
Invitando queste l'avrei tanti politici ad ascoltare
Molte delle esperienze che sono di volontariato di solidarietà che si sono realizzate in questi in questi mesi e anni
Il secondo momento riguarda invece diciamo la il processo che si è in sperabilmente e finalmente aperto
Per la pace nel nel Medio Oriente
Anche lì crisi complicatissima difficilissima che non può nessuno può pensare si possa risolvere con il primo passo ma che però va certamente sostenuto così come noi abbiamo sostenuto negli anni passati quando sembrava che appunto niente si sarebbe potuto muovere a maggior ragione oggi c'è bisogno di un grosso investimento perché questo primo passo non possano essere ributtato indietro ma invece posso trovarne una prosecuzione
Ecco io diciamo mi fermo qui per quel che riguarda diciamo le informazioni di carattere tecnico organizzativo per
Accennare soltanto diciamo a una delle delle ragioni degli obiettivi insomma di questa nostra iniziativa ci sono chiaramente moltissimi perché moltissime ragioni per venire alla marcia Perugia-Assisi e
Le organizzazioni che hanno aderito spesso mandando anche un proprio comunicato argomentato ricco di riflessione di spunti eccetera le hanno introdotte sicuramente dopo di me
Gli altri interventi del di membri del comitato promotore potranno allargare completare questo questo quadro io voglio sottolineare un passaggio ecco del nostro appello che
Ripeto è stato scritto il ventuno di giugno completato diciamo queste sono stata completata il ventuno di giugno di di giugno scorso che però a purtroppo puntino conservare purtroppo una drammatica attualità
Diciamo l'immobilismo del governo italiani è inaccettabile rende il nostro Paese è corresponsabile di quanto avviene chiediamo una svolta subito chiediamo al governo italiano di non subire sudditanza e di usare la pace
Chiediamo di portare l'impegno per la pace nella ex-Jugoslavia tra le priorità politiche di questi mesi che poi indichiamo tutta una serie di
E punti concreti più come si potrebbe articolare rappresentare questa questo impegno ecco noi purtroppo appunto come dicevo abbiamo scritto questo appello il ventuno di giugno cosce memori consapevoli di un passato che non fa grande onore al nostro Paese e oggi ci ritroviamo ancora dover constatare che l'impegno per una soluzione pacifica e rapida della guerra nell'ex Jugoslavia non sta assolutamente tra le priorità
Né del Parlamento purtroppo ne del del del del nostro governo ecco noi sappiamo che la responsabilità di questa guerra sono molto complesse
Sentiamo spesso direi che la comunità internazionale ne ha molte di responsabilità l'ONU e l'accesso non messe sotto accusa
E però ecco noi vorremmo sottolineare questo aspetto con questa iniziativa tutto questo è giusto però non possiamo e dobbiamo evitare che questo rinviare a delle alle organizzazioni internazionali in qualche modo ci
Vi sono da qualche modo la coscienza ecco noi in ognuna di queste istituisco istituzioni internazionali abbiamo un ruolo abbiamo un peso o almeno potremmo vederlo o almeno dovremmo cercare di averlo per quanto piccolo
Io credo che semplicemente il buonsenso è stato detto molte volte in
In questi
In questi anni
Abbiamo corali confine più lungo del nostro Paese ecco la ex-Jugoslavia
Siamo l'unico tra i Sette grandi Paesi dell'Occidente che confina con l'ex Jugoslavia
Abbiamo il dovere di fare di più di tutti quanti gli altri certo nei limiti delle nostre possibilità abbiamo il dovere di fare di più abbiamo l'interesse di fare di più non soltanto un dovere
Morale perché questa guerra sta minacciando anche la nostra sicurezza non soltanto diciamo insidiando
I nostri sentimenti nostri principi valori sanciti nella nella Cocco costituzione ecco perché questa manifestazione è nata ecco perché noi questa manifestazione sarà una manifestazione fortemente politica
In cui chi
Sta lavorando per raccogliere aiuti
Da portare nei campi profughi dell'ex Jugoslavia Into interromperà per
Alcuni giorni il suo lavoro per spendere dei alcuni di questi soldi dei propri soldi pervenire a manifestare con lo faremo per una celebrazione o per un desiderio di manifestare per la pace semplicemente ma lo faremo
Con l'obiettivo e la speranza di poter appunto contare far sentire diciamo
Il nostro impegno a favore di un maggiore impegno di di di tutti
Ecco io mi fermo qui credo che adesso ci siano già alcune persone che hanno chiesto di di di intervenire a cominciare da Raffaella
La vera tante volte protagonista in prima persona da Perugia Assisi di sicuro se c'è qualcuno che ha fatto qualcosa in Italia sulla Jugoslavia siamo in parte nove anche i radicali e quindi complessiva montoni
Limite delle nostre forze a questa marcia
Che ha come sottotitolo la guerra nell'ex Yugoslavia fermiamo la e Assault come sottotitolo ognuno deve fare qualcosa
E ognuno immagino anche nel suo campo e nel suo ruolo io non voglio ripercorrere anche momenti di non comunità di vedute che abbiamo avuto anzi credo che questo sia anche un dato di ricchezza quando il fatto in un dialogo duro forse ma certo non non sleale corretta in particolare aderiamo a questa marcia in ognuno deve fare qualcosa quello che noi stiamo cercando di fare e di lanciare una mobilitazione internazionale spero che aderì Rete anche voi su un a appello alle Nazioni Unite in particolare all'Assemblea delle Nazioni Unite che come sapete si riunisce il ventuno settembre
E che in base alla risoluzione otto due sette del Consiglio di Sicurezza e tenuta eleggere gli undici giudici che dovrebbero costituire appunto il tribunale ad hoc
Per i crimini nella ex Jugoslavia la mia la nostra sensazione dal
Informazioni che possiamo vere e che si tenterà di non farlo questo tribunale ad hoc
Con una serie di gli alibi dei più vari
Non ci sono abbastanza soldi oppure l'Assemblea generale non trova l'accordo per eleggere gli undici giudici come già il Consiglio di sicurezza come avete visto nel settimane scorse non ha trovato l'accordo per nominare il Pubblico ministero
Per cui tra candidature contrapposte insomma rimane il fatto che ad oggi
Pure in presenza di centinaia di migliaia di documenti di prove di stupri di massa di campi di concentramento di raccolte dalla Commissione ma su dieci Bassiouni
è non c'è ancora un pubblico ministero designato dal Consiglio di sicurezza che cominci a verificare
Questi dati siano essi serbi croati serbo croati non ha importanza evidentemente per istruire i primi richiesti di mandato di cattura che poi dovrebbero essere a ballate da questi undici giudici soprassiedo anche su tutte gli alibi possibili che può offrire il governo olandese che non è felicissimo di ospitare questo tribunale all'Aja per tutta una serie di problemi
Complessi anche per paura di ritorsioni o anche per la difficoltà che comporta garantire la sicurezza del bel testimoni come vi potete immaginare oltre al fatto di trovare testimoni che pure esistono ma che vanno protetti dei non solo nel momento del processo vanno protetti e garantiti prima dopo e durante per tutto questi alibi che sento aleggiare da da tutte le parti
Abbiamo deciso di lanciare e lo potremo aggregare anche un'iniziativa parlamentare nel Complesso di una ripresa di iniziativa
Del governo in governo tra l'altro c'è un candidato italiano al giudice che Antonio Cassese all'ex presidente del Comitato contro la tortura alla comunità alla a Strasburgo
Che è nella rosa dei trenta e non so se si sta troverà l'accordo perché sia uno degli undici sostanzialmente però noi intendiamo abbiamo già cominciata a lanciare in Italia da altrove una mobilitazione internazionale spero che su questo come su altro potremmo essere insieme la nostra idea e quello di mobilitare
Opinione pubblica parlamenti potremmo pensare forse sul complesso della vicenda d'una mozione parlamentare a immediatamente adesso alla ripresa senza accettare queste
Cose che sono avvenute tipo non so il due settembre riunione congiunta Commissione esteri e difesa in cui i due ministri sono Michiara Lazio Anarchy per tre ore senza possibilità poi dibattito e di di di frumento che francamente inaccettabile alla nostra idea
E se riusciamo quello di come abbiamo già chiesto e comporre una delegazione che a New York agli inizi di ottobre consegni queste firme
A chi di dovere cioè all'Assemblea generale al presidente dell'Assemblea generale al segretario generale e ai membri del Consiglio di sicurezza perché non è pensabile per noi questo è un primo passo per l'istituzione del Tribunale permanente evidentemente ma se il Consiglio di sicurezza l'ha deciso io credo che per lo meno chiedere
Alle autorità nazionali e internazionali di rispettare le loro proprie decisioni non è che l'abbiamo deciso ONU l'hanno deciso loro e allora lo facciano credo che con questa iniziativa e approvando in larga parte la vostra piattaforma
O che la nostra non lo sa
Ad cercheremo di essere presenti e il ventisei settembre e poi in tutto questo periodo di raccolta volevo anche segnalare che se per caso riuscissimo a fare una mobilitazione insomma che il diciassette settembre il Centro Pio Manzù che non son mai bene a chi faccia capo ha pensato bene questa volta di dare il premio per la pace a Lord Owen
Insomma
Forse ecco
Provare a dire che
Magari c'era di meglio potremmo trovare una formula cortese ma dura in cui qualcuno va a dire che forse c'era
Qualcosa di meglio di loro dove mi insomma
Spesso
Alla prima
Eccetera l'incontro Hammamet a ottobre
Per le contraddizioni
L'atteggiamento internazionale nei confronti di questo tema che non sempre si evincono bene anche dalla cronaca perché un giorno
Una questione un problema viene messo sull'altare giorno proprio sulla polvere nel senso che non scompare di scena e questo caratterizza un po'diciamo l'oscillazione anche del dell'opinione attorno alle questioni della ex-Jugoslavia adesso infatti io vorrei che si facesse un po'attenzione
Non tutti guardano con lo stesso occhio ai problemi della pace e della guerra alle scadenze dei negoziati come stanno andando le cose nella ex-Jugoslavia
Ha mai per esempio in questa marcia è stato già ampiamente detto interessa sottolineare l'occhio con il quale i volontari che sono le guardano a quello che sta accadendo
Che libera e verso la propria secondo a Raffaella Bolini con Giulio Marcon tantriche per lavarci per l'Associazione per la per tante associazioni
Danno vita a questo Consorzio italiano di solidarietà dei sollevare di fronte a voi questo tipo di problema che poi cercheremo di affrontare il più stesso mentre possibilmente occasioni ufficiali della marcia intorno
Alla marcia per la per questo è un tema per esempio che non ha cronaca una scarsa cronaca e riflette una delle contraddizioni più grandi della vicenda diciamo dell'atteggiamento del nostro Paese nei confronti delle questioni di massima Raffaella
Sì
Tutte
Le associazioni del Consorzio italiano di solidarietà che lavorano nella ex Jugoslavia e volontari che quest'anno son stati la
La il grande numero di persone quindi Italia hanno permesso ai volontari di svolgere quel lavoro che sono molti di più dei sette mila che poi fisicamente ci sono legati saremo a a marciare da Perugia Assisi e ci teniamo a sottolineare un aspetto non non non fermiamo per un giorno l'iniziativa dall'altra parte per fare un'azione di testimonianza
Perché questa marcia non la intendiamo così
Non è la giornata del simbolo ma è la giornata invece in cui vogliamo provare ancora una volta a fare quello che stiamo cercando di fare da due anni e cioè a far sì che l'esperienza che li stiamo facendo
Riesca ad interrogare
La politica italiana il Governo italiano le forze sociali le forze politiche che con troppa poca attenzione come diceva Flavio guardano a questo che è anche un nostro problema e provare a a utilizzare l'esperienza che li abbiamo costruito per cercare a di dare delle indicazioni su quello che lì si può fare
Io voglio solo sottolineare una cosa stiamo di nuovo andando verso l'inverno un inverno che sarà ancora più duro di quello passato
Le Nazioni Unite hanno di nuovo da molti mesi rilanciato l'appello affinché quest'inverno riesca in qualche maniera ad essere superato dalla gente che Maximo svaria sta soffrendo la guerra mancano i fondi
E i governi che all'inizio hanno in qualche maniera aiutato le organizzazioni internazionali ad affrontare l'emergenza stanno Mammano allentando l'impegno ci sono durante quest'anno sadico che sono stati costruiti i piani per riuscire a permettere di affrontare l'inverno per le popolazioni della ex Jugoslavia piani che non si riesca a realizzare per mancanza di impegni da parte dei governi e quando spesso sulla questione della ex Jugoslavia Asa attacca loro forse si farebbe bene a pensare che come dire oltre al lavoro Splendido che vediamo fare tutti i giorni all'altra parte da quei pochi pochissimi caschi blu che l'Istat hanno e che lavorano come lavoriamo noi da volontari facendo quello che possono coinvolti mezzi propri strumenti il proprio mandato che hanno a disposizione
Oltre a questo relazioni del non non se non sono sostenute dall'impegno dei governi che le compongono poco possono fare
E e quindi qui c'è l'elemento anche che richiamava Flavio della richiesta su questa marcia di un impegno forte per lo meno per quanto riguarda il governo italiano e l'impegno che il governo italiano può prendere in prove più chiedere
A alla alla c'è all'Europa quantomeno questo da un lato dall'altra c'abbiamo la netta consapevolezza che e quest'altra un altro dato che viene dall'esperienza abbiamo fatto che stiamo facendo in questi mesi
Che non in una guerra così non sarà la firma di un accordo di pace che sappiamo tra l'altro come dire essere una un accordo di cui tutto si può dire meno che sia un accordo giusto perché su dopo una guerra così una pace giusta non c'è va costruita e va costruita passo passo
Quello che chi quello che chiediamo è che il lavoro di allargamento degli spazi della pace possibile a partire dal dal primo necessario quello di conquistare il cessate il fuoco
Va costruito giorno per giorno
Il lavoro che stiamo facendo abbiamo fatto in questi anni nella ex Jugoslavia non è stato il lavoro generoso è un po'delle volte però come dire come il risultato anche dai giornali eccetera generoso ma come dire
Prego litigo di assistenza umanitaria dettata dal buon cuore
è nei campi profughi stando lì abbiamo fatto opera di interposizione abbiamo difeso i diritti umani della gente che stava in una situazione in cui quella guerra è fatta apposta per violare i diritti umani della gente
E stando lì con gli aiuti con la presenza con la con questa opera vera di interposizione nel nostro piccolo qualcosa lo stiamo facendo cercando di dare voce a chi non ce la cercando di interloquire con le istituzioni cercando di denunciare dove dove e quando è possibile
Questo lavoro lo facciamo noi troppo poco lo fanno i governi troppo poco lo fanno i governi non basta stante come dire farsi belli dei pochi soldi che si spendono a mandare in giro scatolette di turno
Anche se come dire la neanche questo è fondamentale è il modo in cui si agisce lì dentro in questi mesi in questa estate quello che sta succedendo rispetta dico faccio solo un esempio la cosa
E vorrei sottolineare che sta succedendo non solo in Bosnia
E lo vediamo tutti i giorni e delle giornali ma in Croazia in Dalmazia dove c'è una continua e massiccia sempre più massiccia espulsione di profughi bosniaci che vengono buttati fuori dai campi dove sono stati dove sono stati ospitati vengono rimandati nelle zone di guerra
Deportati di nuovo all'interno della guerra questo è un una situazione che a che fare con la guerra che è un aspetto fondamentale della guerra e su cui purtroppo anche chi potrebbe denunciare fare pressioni fare incontri
Chiedere conto ai governi alle istituzioni che questo tipo di operazioni fanno questo tipo di denuncia di attenzione non c'è
Non c'è
Sì abbiamo affrontato in questi mesi come volontari l'arrivo in Italia di profumi deportati ed espulsi
Da queste zone che a cui abbiamo cercato di garantire il massimo dell'accoglienza il massimo della possibilità di sopravvivenza quindi diamo perlomeno su questo aspetto
Che appunto non è una conseguenza della guerra è un aspetto fondamentale della guerra
Io la guerra che è fatta di pulizia etnica venga affrontato con grandissima serietà ed attenzione dal governo italiano anche attraverso un impegno
Serio delle forze politiche delle forze sociali senza la pressione delle quali è molto difficile che questo tipo di questione assume una priorità
Credo che da questo punto di vista c'era anche un impegno da parte dei parlamentari pacifisti di costruire delegazioni un momento bravo di presenza ad opera di monitoraggio di denuncia
Della situazione è un'attenzione che viene richiesta anche dalle istituzioni internazionali al per esempio uno dei punti che già il venticinque in quest'incontro che faremo prima della marcia e poi nel momento stesso della marcia possiamo portare vogliamo portare all'attenzione del nostro Paese quindi tutt'altro che l'iniziativa diciamo un giorno simbolico e puramente di testimonianza va invece un impegno che prendiamo di nuovo per noi ma che veramente vogliamo rilanciare sul tavolo della politica perché non accettiamo neanche in qualche maniera di essere noi volontari il surrogato di un impegno che deve essere preso ad altri livelli perché noi non abbiamo intenzione ecco di come dire di di surrogare di fornire giustificazioni a nessuno
Grazie
Grazie venivano ad essere qui entrano in gioco parola
Franco Passuello vicepresidente delle ACLI
Occhetto sul sul sulle armi e quindi prima di dire alla fine della conferenza stampa lo lo possono ritirare qui non ce ne sono molte copie quindi prima la diamo i giornalisti e poi eventualmente diciamo
Solo
Io
Mi sembra postcomunista Santi istituzionale questo nostro impegno quotidiano e concreto sui temi dei diritti umani
E un ultimo centro diciamo su su questa iniziativa
A volte con angoscia a volte con rabbia forte con
Distretto siamo stati più volte
Oggetto interrogativi da parte della stampa dove sono i pacifisti
In questo articolo stesso momento ne eravamo impegnati in tutti questi versanti che voi oggi
Sentite milioni di lire
La mai come oggi la la marcia per la pace Perugia-Assisi è un punto di visibilità di raccogliere di iniziative concrete quotidiane permanenti
Che vanno dall'iniziativa politica quella umanitaria quella di cooperazione allo sviluppo di cui abbiamo parlato poco
Faccio solo un esempio quanti sanno che se adesso il dei territori occupati della Palestina Silvio all'esperienza dell'autunno prima parziale autonomia amministrativa
Ci sono decine di una legittima furono preparare questo momento da anni
Tra cui moltissimi italiani
Che hanno puntato da in tempi in cui non era facile farlo su questo momento hanno costruito concretamente insieme alla leadership in territori occupati hanno costruito le le possibilità concrete spiegazioni i saperi di esperienze di di ambiti capacità amministrative perché questo momento possa essere gestito
Per questa ragione Raffaella non non solo ci sarà ad allargare l'eventuale accordo per la pace Guarnaccia e tutto il grande la grande questione della ricostruzione dove il momento di fare sposta alla
Natura assistenziale di scambio culturale politico rianimazione fatta insieme nei campi eccetera dovrà lasciare il posto al momento della cooperazione una ricostruzione
E vorrei anche qui
A fine anno ha riportato qua vorrei dire che in tutto questo sforzo e appuntato vita masse enormi di materiali oltre che capacità professionali eccetera eccetera
Il governo italiano oppure aveva fatto grandi promesse
Ma praticamente dato prossimo
Un tuffo per una capacità autonoma i movimenti dei gruppi locali del volontariato di raccogliere energie denaro materiali di trasformarli in questo flusso quotidiano che fa che continuamente fa sì che l'Italia non sia assente
Dal momento diciamo di costruzione della facile di tentare di preservare quel che si forma futura convivenza fra fra i popoli di quelli contratti il nostro
Ecco io vorrei dire questo che Senna a Perugia Assisi
E anche il giorno precedente il venticinque con iniziative ramificato fosse anche un momento in cui i mass media prendono atto di questa maturità
Nuova del movimento per la pace cercheremo di di esprimere che nello stesso tempo più
C'è ancora un immaginario che penso al movimento per la pace pacifismo con uno comma cosa un problema schieramento collegato vecchi arnesi non è più così da molto tempo moltissimo
Ecco noi vorremmo che questa iniziativa che un'iniziativa storica forse anche l'occasione in cui questa maturità questa molteplicità del movimento italiano per la pace fosse visibile per
Traffico
E che riprende diciamo il senso anche delle cose che prima diceva Raffaella su questo impegno straordinario di volontari
Delle iniziative di pace nel sequestrare la rete domenica ventisei ci faremo calli ai piedi per farli questi ventiquattro chilometri è una grande iniziativa
Simbolica e politica contro la guerra avrà in questi due anni pacifisti i cavi si sono fatti anche alle mani capitali pacchi da inviare alle popolazioni colpite dalla guerra per fare volontariato nei campi profughi per fare le missioni le spedizioni di pace
è stata diciamo cosa dire anche riprendendo le ultime considerazioni dieci faceva adesso Franco Passuello un grande salto di maturità politica e culturale che questo popolo della pace incontrandosi con il popolo dell'asso dell'età del volontariato ha fatto in questi in questi mesi io credo che questo sia una cosa siamo estremamente importante e positiva di cui purtroppo i mass media si sono occupati solamente con una certa rilevanza in casi drammatici come quello dell'uccisione dei tre volontari bresciani
Uccisi in Bosnia giugno scorso e credo che questo popolo della solidarietà del volontariato sarà presente sarà attivo durante questa marcia i dati sono straordinari dei suoi nel mille novecentonovantatré più dieci mila persone sono andate in ex Jugoslavia a fare iniziative di pace e di solidarietà di volontariato prendendosi le ferie
Dedicando diciamo parte diciamo di
Parte significativa diciamo che loro privo di vita andando
Exitus varia fa l'iniziativa di solidarietà
Sono stati raccolti più di cento miliardi di aiuti esistono oggi in Italia più di cinquecento gruppi locali nazionali comitati e campagne attivi nella raccolta di solidarietà di beni di aiuti e di e di altre attività quali presente quelle dell'accoglienza dei profughi ricordo che attraverso i gruppi e le iniziative spontanee sono stati raccolti più di mille profughi in famiglia in strutture Chimenti in Enti locali da questa esperienza è nata la struttura l'organismo del Consorzio italiano di solidarietà che coordina più di centosessanta realtà nazionali e locali
E che cerca di coordinare in modo efficace questi interventi
Ci sono sono contenute in questo sì e quindi non voglio ripetere le cose che i giornali si troveranno insomma già scritte ci sono esperienze comunque Eschine estremamente significative a livello locale ne ricordo solamente qualcuna Genova ha organizzato e in questi mesi più di ventinove convogli ventinove missioni ha raccolto ottantasette tonnellate di medicinali di strutture sanitarie tra cui un'incubatrice tra cui tende ossigeno tra una tutta una serie di attrezzature per il valore di decine di milioni Bologna attraverso un come oggi come da cittadino Racco ha raccolto più di dieci miliardi di aiuti
Frequentemente camion TIR dell'amministrazione comunale vanno davanti ai supermercati raggiante quando esce dai supermercati sabato dona parte o un simbolicamente qualcosa che ha acquistato e questi questi beni alimentari vengono inviati nei campi nei campi profughi ci sono gemellaggi tra scuole ci sono attività di accoglienza che abbiamo gestito in questi mesi e che hanno appunto coinvolto come dicevo prima più più di mille
Più di mille profughi questo questa attività di sull'idea di volo
Disappunto questa questa questa parte importante della della della società civile e altre iniziative diciamo che vorrei questo è forse l'ultimo che vorrei citare e questa di di Milano d'Italia Foschi morte le associazioni del volontariato hanno costruito un ponte radio a sapere che tra serbi tra la Serbia e la Croazia sono interrotte le comunicazioni telefoniche bene
Alcune associazioni sindacati di Milano hanno creato un ponte radio che permette ai serbi e viceversa il telefono are ai croati amici parenti conoscenti e in questi medici osa di più di cinquecento mila contatti attraverso questo conterà dove è stato diciamo diffuso propagandato sulla stampa
Trovate sulla stampa serba che ha permesso diciamo di ricostruire un dialogo un contatto fra persone che si conoscevano prima della guerra che si erano che si erano separate
Detto questo io vorrei concluderà diciamo questa breve esposizione ma ripeto troverete i dati in questo dossier
Dicendo che noi esprimiamo un giudizio ormai da mesi preoccupato e critico su quello che il nostro governo ha fatto soprattutto su questo aspetto chef specifico nell'aiuto della solidarietà
I dati sono estremamente simbolici estremamente significativi nel nostro Paese sono presenti ufficialmente dieci mila profughi di questi dieci mila meno di due mila sono a carico diretto delle strutture centrali
Nel nostro Stato bene in Svizzera sono venti settanta mila profughi in altri ottanta mila in Germania trecento mila
E ne siamo preoccupati che di fronte a persone che non cercano di può uscire emigrare per trovare come è il caso consigliere della immigrazione extracomunitaria trovare altre soluzioni ma persone che cercano di scappare una guerra che vogliono tornare lì una volta che la guerra finisce troviamo diciamo inspiegabile che il nostro Governo in qualche modo non dia la sufficiente attenzione una sufficiente disponibilità ad accogliere queste persone che stanno fuggendo
Dalla dalla guerra riteniamo preoccupante il fatto che i soldi che sono stati stanziati più di un anno e mezzo fare al governo per gli aiuti umanitari non siano stati ancora spesi
Riteniamo preoccupante che non si sostenga in modo adeguato il volontariato non poco è stato riunito di nuovo il tavolo di coordinamento attraverso il ministro Contri delle organizzazioni
E degli enti locali ma e questo è sicuramente un passo in avanti positivo noi auspichiamo che vengano delle
Delle iniziative ancora più importante ancora più significative la stessa operazione Irma
Di trasporto dei bambini malati a Sarajevo che l'operazione positiva insomma che anche qui salutiamo
In modo con con con sicura soddisfazione non può essere una goccia in un mare di disperazione di disperazione delle tante vittime della guerra
Che sono lì presenti crediamo debba servire un impegno più forte e più decisivo e questo sollecitano al governo
Come consorzio noi salutiamo anche qui in modo sicuramente positivo il fatto che si decida di fare questa manifestazione perché vorrei carrelli ricordarlo questa è la prima grande manifestazione in Europa
Della pace dei pacifisti contro la guerra Mexico Soragna e la prima il primo grande impegno europeo che viene diciamo promosso dallo scoppio di questa di questa guerra e quindi utile in questo un senso l'Italia attraverso questa manifestazione si pone fossile come l'avanguardia di un movimento che speriamo possa diventare europeo per fermare i criminali di questo conflitto
Giulio
Ci sono state altre importanti mobilitazione in prestito ultimi mesi in Italia ma certamente da Perugia Assisi c'è
Ambizione
Che dice Giulio
E prima anche Franco Passuello tornava su questa questione della maturità del movimento pacifista
Abbiamo avuto un ritorno di stampa
Molto negativo molto stupito se mi consentite
In questi mesi attorno al fare e non fare del pacifismo rispetto alle questioni della pace e della guerra bene io vorrei ricordare su un altro versante che sarà una parte della delle giornate della marcia
Quel trenta dicembre dell'ottantanove quando
Un gruppo di circa mille cinquecento allora si disse ingenui lustri
Pacifisti oltre mille dei quali italiani
Si presta non per la mando con palestinesi israeliani intorno alle mura di Gerusalemme
Quei pacifisti allora capirono una strada che non era all'ordine del giorno della diplomazia internazionale
Il nostro auspicio è che i volontari oggi nella ex Jugoslavia testimonino la stessa intelligenza che questo movimento testimoni la stessa intelligenza si batta per conseguire la pace per sostenere il negoziato ma per ottenere una pace giusta ed un processo profondo di convivenza e di comunicazione tra quei popoli che è stato drammaticamente e terribilmente interrotto dalla guerra
Credo che l'iniziativa dei cittadini in prima persona sia una garanzia fondamentale come lo è stato in questi anni
Ve l'innesco di un processo di pace il vero
E profondo
Adesso dall'appalto do la parola Angelo Lanna del uffici internazionale della CGIL con l'attuale insieme
Insieme del sindacato abbiamo collaborato sempre in tutte queste iniziative che abbiamo richiamato oggi
Forse a sostegno dell'obiettivo nulla
Della pace nella ex Jugoslavia
Io vorrei richiamare un fatto particolare che quei
Questo momento questi mesi mesi che abbiamo alle spalle sono stati messi particolarmente delicati importanti per l'organizzazione sindacale rispetto a un problema che si è venuto proponendo con una drammaticità se Buffo
E il problema dell'occupazione dal nostro paese i fatti di questi giorni il Crotone sono solamente una semplificazione di una questione che come ben sappiamo è molto più vasta e profonda e il che purtroppo è destinata da uno gravarsi alla cui i prezzi
Ancora nelle prossime settimane se solo si tenne in lettere
Alla massa importante grande di lavoratori che sono in cassa integrazione i tempi di scadenza anche dei periodi in cui si rimane incassa e quindi alle prospettive concrete di disoccupazione che riguardano molte decine di migliaia di lavoratori
Se Dini e delle loro famiglie nel nostro Paese
A fronte di questa situazione voglio dire il sindacato come ovvio fortemente impegnato su questo terreno e però nel corso di questi mesi
Il sindacato ha cercato di impegnarsi sul a per Leno dell'iniziativa anche rispetto ai problemi della Pacini Jugoslavia e i non soltanto in Jugoslavia ma così come è stato richiamato anche prima in altre aree del mondo in particolare della Palestina
L'organizzazione sindacale è stata protagonista
Di quell'azione di solidarietà durante i mesi passati abissi impegnato il movimento della cooperazione pacifista nella ex Jugoslavia e però noi avvertiamo qui di sta particolare la ragione del consenso nostro forte alla marcia promossa per il ventisei settembre avvertiamo proprio a fronte dello sviluppo degli avvenimenti Jugoslavia alla necessità di andare oltre in termini di iniziativa
Sociale e politica la dimensione dell'intervento di solidarietà
Siamo in una fase in cui l'obiettivo concreto lo stoppa la guerra del raggiungimento della pace può essere raggiunto
Le popolazioni di lavoratori di cittadini debbono far sentire nel nostro Paese in in Europa in particolare
Responsabilità particolari che a nostro giudizio attengono all'Europa nella in questa vicenda tutto il loro peso affinché il raggiungimento della pace possano coniugarsi alla raggiunti alla creazione delle condizioni necessarie per una nuova convivenza tra le diverse popolazioni della Bosnia
E quindi la il raggiungimento della pace possa qualificarsi con un obiettivo politico di questo tipo
Quindi un impegno forte
Per un risultato di stoppa la guerra non qualsiasi ma il più qualificato possibile da questo versante da questo da questo punto da questo punto di vista per questo un'iniziativa che come quella del ventisei di settembre si propone esplicitamente alla questione politica appunto dell'accordo di pace e quindi in questo senso uno sviluppo forte anche dell'impegno esercitato sul terreno dell'azione umanitaria a nostra avviso è un terreno di lotta e di impegno decisivo anche per esercitare un'influenza nei confronti dal Governo italiano nei confronti del della Comunità economica europea che mi sia consentito di dirlo questa è la nostra interpretazione almeno attraverso un uso molto improprio
Del concetto di autodeterminazione in hanno responsabilità rilevanti nello sviluppo che si è verificato della tragedia jugoslava
Non molto rapidamente perché molto è stato già detto
La prima è una speranza partire proprio al fatto che è stato ricordato questa è la prima grande
Manifestazione europea su questo che delle più grosse roba abbia dovuto subire è il fatto che avvenga in in questo Paese non è un caso se io vorrei fare un po'il presuntuoso da questo punto di vista la spiegato Raffaella prima che cosa si è fatto in questi ventidue anni e cosa il momento previsto affatto
Lo si accennava questo disagio che ne abbiamo quando poi sui giornali e spesso viene fuori appunto all'anno dove sono i pacifisti è quello che sai perché gli dissi hanno fatto per due anni delle cose che sono benissimo da Penta dal sottotitolo cioè da ognuno deve fare qualcosa
è un'assunzione di responsabilità individuale che è stato il vero salto in avanti al momento perché vista in Italia un salto in avanti che ci permette oggi di organizzare questa grande manifestazione la mia speranza personale che questa sì anche l'occasione né ovviamente l'obiettivo principale non può essere quello male queste sì anche l'occasione per fare finalmente un po'di chiarezza eliminare vecchi equivoci che ci trasciniamo ormai presso troppo tempo su che cos'è realmente il movimento pacifista in questo Paese cosa realmente al fatto che è stato sicuramente più di qualsiasi altra altra cosa anche per la la la guerra in Jugoslavia
Un'altra piccolissima cose sulla specificità della della promozione del di una messa azione perché fissa da parte dei ma socialmente vi sono a Legambiente
è banale dire quanto le ha
La difesa della natura dell'ambiente sia assolutamente imbarazzante insieme al alle agli elementari e di ogni festa del dei diritti umani e la gente della convivenza fra gli uomini perché senza quello non non esiste nessun tipo di difesa dell'ambiente
Però questo ne vogliamo sottolinearlo in tutte le maniere possibili che questo adesso invece di tende almeno a una lettura superficiale tener separate le cose
Delle non può andare così ed ecco perché la lega ambiente se si è impegnata nella promozione della marce per cui marceranno insieme il venti sei perché queste salterà Goletta Verde che forse la inseriva più famosa da Legambiente in serie A l'inquinamento del mare la quella barca lì andata anche in Jugoslavia a Dubrovnik certo non a misurare l'inquinamento del mare che sarebbe stato appunto
Ridicolo ma apportare un un segnale di pace un messaggio di pace a incontrare
Le popolazioni le autorità e i movimenti di quel posto per me lanciare ancora una volta un un messaggio di pace che in quel caso era una imbarcazione che di solito fa polemica unità sanitarie locali o piuttosto la controllare quanta quante fogne scaricano a mare non non si può conta separate le cose per noi ed ecco ecco perché la largamente pensa che questa del del ventisei settembre sia un un appuntamento importantissimo
Per tutti
Nove nove prima convoca la conferenza stampa
Sistemare alcune
Questioni organizzative
Vorrei informare
Della de la Mancha della marcia Perugia-Assisi l'idea di un'iniziativa nazionale molto rabbia molto diffuso che coinvolga tanti soggetti
Volta a porsi il problema della diciamo contributo popolare del nostro Paese alla ricostruzione di case quindi al sostegno della accordo che speriamo posso essere sancito a tempi brevi tra Israele e Palestina su l'opzione appunto Gaza e Gerico innanzitutto
Lo dico perché credo che sia l'utile considerarlo come uno dei momenti di iniziativa della manifestazione e poi diciamo che i caratteri di questa di questa idea è anche il valore dell'iniziativa di questa idea potremmo mai reso contano nei giorni della marcia
Ma la parola Raniero la Valle
Ecco
Momento con me naturalmente la marcia Perugia-Assisi sì quest'anno dedicata all'ex Jugoslavia e su questo non si discute però naturalmente non può essere assente e tutto il resto dell'impegno
Che noi abbiamo in questi anni sviluppato per la pace tutti gli altri grandi temi della costruzione alla pace nel mondo e in particolare io credo quest'anno la questione della Palestina deve essere presente perché e per la prima volta c'è una buona notizia
Noi siamo sempre purtroppo costretti a lavorare su tragedie
Ecco questa è una tragedia per la prima volta che apre diciamo la strada ad una speranza concreta politica non solamente in mitica
Ecco le vorrei ricordare una cosa prima si diceva bene noi siamo stati a Gerusalemme abbiamo fatto
L'incontro tra israeliani e palestinesi intorno alle mura di Gerusalemme ecco questo noi lo diciamo non solo per dire avevamo ragione questo sarebbe diciamo banali ma per dire un'altra cosa molto più importante che riguarda il futuro cioè che la pace e possibile
E che l'unica cosa che si realizza la pace e l'unica cosa che se le altre cose non si realizzano falliscono quando noi facciamo le battaglie contro i missili
Era impossibile che oggi la quella cosa e risolta ci sono altre cose ma quella cosa si è realizzata la questione della Palestina israeliani e palestinesi sembrava impossibile politicamente
E l'unica cosa che oggi si mostra capaci di realizzarsi altre forme di convivenza o di dominio o di sopraffazione reciproca o di eliminazione reciproca si rivelano non possibili
Quindi la pace non solo è possibile ma è l'unica cosa che si via libera che si può realizzare e allora mi pare che quando noi ci impegniamo per la Jugoslavia per l'ex Jugoslavia
Ad avere questa stessa forza di convinzione che lo stiamo facendo solamente un atto di protesta contro la miopia o contro
La scelta delle politiche di guerra che dentro l'ex Jugoslavia fuori dai locali stanno facendo ma stiamo indicando l'unica cosa che anche politicamente si può realizzare
Per stabilire ecco questo allora credo che dobbiamo ricordare per esempio che ad Assisi non abbia avuto Arafat il padre se lo ricorda bene Arafat nota sì mi pare che non so preso un Ulivo oppure
Mise della terra della Palestine sono un ricordo il simbolo ma insomma quel simbolo oggi noi dobbiamo rivendicare che sta diventando realtà
E questo per dire che quindi e l'azione che facciamo è un'azione che certamente sfida il diciamo la ragione comune però è veramente appartiene a una ragione che poi storicamente
Si rivela l'unica possibile altre cose falliscono la Somalia fallisce lo sappiamo tutti queste così come
Allora voglio dire un'ultima cosa che questa
E giustamente anche Marcone eccetera rivendicava questa maturità politica che il movimento per la pace andato assumendo in questi anni che questa dimensione
Pienamente politica di questa lotta per la pace io vorrei ricordare qui non so se l'avete già fatto che in corso in Italia questa raccolta delle firme
Per un disegno di legge di iniziativa popolare per l'attuazione dell'articolo undici della Costituzione che l'articolo del ripudio della guerra una legge d'iniziativa popolare che comincia con una con un articolo che appunto può sembrare pleonastico può sembrare mitico può sembra che invece perché dice i gli scopi della pace non si possono aggiungere con la guerra che sembra una cosa lapalissiana però è veramente la cosa contro cui dobbiamo combattere tutti dicono che la pace e tutti continuano a fare le guerre ed è una un disegno di legge in cui si chiede di dare attuazione concreta giuridica coattiva che riguarda tutte le istituzioni del Paese al principio ripudio della guerra è una grande credo iniziativa politica giuridica non violenta
Che potrebbe portare in Parlamento con la forza di un consenso popolare un'esigenza di tradurre in istituzioni quindi qualcosa di permanente di solido e di definito in qualche modo definitivo l'istanza della pace
Il ventisei settembre mancherà solamente un mese
Alla scadenza dei sei mesi da quando abbiamo presentato queste leggi in Cassazione
E allora io credo che se non si potrà fare lì in quel luogo dalla raccolta delle firme lì a vedere se questo sarà possibile il problema è che ogni scheda deve essere quindi dello stesso comuni quindi ci vorrebbero molto ma non lo so come si può organizzare però
Quanto meno abiterebbe in quella sede rilanciare con molta forza tutti i gruppi la la questa campagna per quest'ultimo mese perché si raccolgano queste firme perché siccome non ci sono partiti organizzati grandi forze chiede tutto fatto sullo spontaneismo sulla solita
Forma che noi usiamo per fare queste cose c'è anche visto che poi alla fine troviamo che le firme non sono state raggiunte e questo sarebbe credo una grande sconfitta politica credo una cosa molto grave momento in cui di rivendichiamo di avere una identità politica poi quando cerchiamo di fare una cosa che ha una immediata evidenza politica fallire sarebbe una cosa molto grave
Allora io credo che momento il movimento della pace che rivendica queste entità politica beh questa legge e il modo in cui vestita politica si manifesta quindi io farei questo per Io sono un po'il coordinatore di questo comitato per la raccolta delle firme di questo di questa legge però mi pare che stiano in interessi comuni di tutti quelli che hanno concorso che hanno aderito a questa iniziativa che l'hanno firmata e quindi vorrei siccome abbia avuto tante altre priorità in questi mesi quindi questa cosa è stata necessariamente messe in secondo
In secondo ordine e vorrei che in questi ultimi due mesi e soprattutto il ventisei settembre al trentuno ottobre ci fosse un impegno prioritario su questa cosa altrimenti non ce la facciamo ad arrivare le cinquanta mila firme per la fine di otto grazie
Nel sottotitolo del manifesto che è stato preparato è stata scelta l'espressione non a caso ognuno deve fare qualcosa
Quindi mentre vi ringraziamo questa mattina di essere qui intervenuti vogliamo ripartire proprio con questo impegno ognuno deve fare qualcosa penso che nella misura in cui lasceremo spazio alla fantasia e all'impegno di ciascuno potremmo veramente fare in modo che questi pochi giorni che ancora ci visse parole dal ventisei possono essere impegnati proprio per parlarne per lanciare messaggi affinché ci sia una grande mobilizzazione ma fare in modo che questo concetto di base di crescita
Maggiore nel cammino verso la pace Possa veramente raggiungere il mondo intero
Quindi grazie aveva per partecipato e buona continuazione di giornali
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