Giustizia: dichiarazioni di Claudio Bolla

Sono Claudio Bonilla
Condannato nel processo di mafia capitale così denominato a quattro anni e cinque mesi con l'aggravante articolo sette per due corruzione e due curvati vedasi sta non compiute insieme ad altri soci della cooperativa che sono andati a processo abbiamo deciso di costituire il comitato antimafia capitale perché vogliamo far sentire la nostra voce partendo dagli atti processuali
Per fino a ieri est c'è stata la presentazione del libro ad hoc
Sistemi criminali da parte del procuratore capo Pignatone dal da parte delle proprio dal procuratore aggiunto Prestipino perfino loro per l'ennesima volta così come la sentenza d'appello
Ribadiscono che il precedente per il quale ci hanno condannato per mafia
Risiede nella Cassazione cautelare perché non lo sapesse la Cassazione cautelare si è tenuta nell'aprile due mila quindici prima della celebrazione del processo
Sulla carte prodotte dalla procura di Roma la cosa straordinaria è che
C'è un passaggio della cassazione cautelare che dice
E e mafia dai dai colletti bianchi perché c'è un precedente e cita un precedente della Giunta regionale di cure Teardo degli anni ottanta in cui in quel caso a parte che non fu riconosciuto poi con la sentenza definitiva la mafia
In cui i politici chiedevano
Tangenti agli imprenditori
Per poter partecipare alle gare pubbliche quindi tecnicamente sarebbe stata una concussione è bene per l'ennesima volta dobbiamo sottostare a questo massacro sono contento che in questi giorni i fatti di cronaca ci stanno dicendo che alcuni temono la lesione dello stato di diritto e lo Stato di diritto e i nostri diritti alla difesa ci sono stati lesionati già da oltre quattro anni
Il metodo mafioso con cui noi avremmo compiuto questi atti che porta intimidazione attraverso l'intimidazione che provoca assoggettamento e omertà sornione carte processuali le duecentoventinove udienze del processo di primo grado i tetti quattrocento testimoni del processo di primo grado le intercettazioni che dicono che non c'è stata alcuni intimidazione a pubblici funzionari
Noi vogliamo batterci
E in questa occasione della tenuta del complesso straordinario che in cui radio radicale rischia la chiusura radio radicale un patrimonio preziosissimo per la nostra difesa io ho fatto tutte le udienze processuali è bene le trascrizioni fatte dalla cancelleria
Portavano degli errori perché arrivando non volute che però l'audio dibattimentale smentisce lo strumento radio radicale con il suo seguire i processi oltre ai lavori parlamentari è uno strumento preziosissimo e noi non vogliamo la chiusura di radio radicale e in più non vogliamo che sia accolta in Cassazione che si terrà da qui a poco è se confermasse il quattrocentosedici bis noi tutti dovremmo andare a espiare delle patrie galere a duecento chilometri da casa il residuo tema chi per due anni chi per cinque chi per sei noi non vogliamo che a cosiddetta mafia capitale perfino come dice ieri il procuratore capo Pignatone diventi un precedente non era ma FIAT la cooperativa ventinove giugno partecipava agli appalti pubblici vinceva legare Buzzi faceva opera di lobby
è il processo lo dice
La sentenza di primo grado la sentenza d'appello dicono che l'esplosione del fatturato sia negli anni due mila è undici due mila dodici
è lo stesso la stessa sentenza dice che Buzzi e Carminati se incontro a fine due mila e dodici quindi semmai
Era Carminati ad avere bisogno di noi e non il contrario noi non vogliamo che questo diventi un precedente pericolosissimo per la società perché contestare la mafia allora cooperativa ventinove giugno significa che domani si possa contestare nei casi di bullismo nei casi degli ultrà nei casi di lotte sociali nei casi del lotte sindacali noi non vogliamo questo che ci dobbiamo con tutte le nostre forze seguiteci sulla pagina Facebook comitato antimafia capitale & ringraziamo per l'ennesima volta radio radicale
Per averci dato voce voce che questa informazione non ci dà grazie