La nota antiproibizionista

La pena minima di otto anni prevista per i reati non rilievi in materia di stupefacenti sproporzionata
Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza numero quaranta depositata l'otto marzo scorso relatrice la vicepresidente della Consulta la professoressa Marta Cartabia
Che ha dichiarato illegittimo l'articolo settantatré il primo comma del testo unico sugli stupefacenti il DPR trecentonove del mille novecentonovanta nella parte che prevede come pena minima la reclusione di otto anni
I giudici hanno lasciato invece invariata la pena massima di venti anni applicabile ai fatti più gravi
Per la corte costituzionale la differenza di ben quattro anni tra il minimo della pena previsto per la fattispecie ordinaria punto otto anni e il massimo della pena stabilito per quella di lieve entità quattro anni
Costituisce un'anomalia che contrasta con i principi di eguaglianza proporzionalità e ragionevolezza stabiliti dall'articolo tre della Costituzione oltre che con il principio della funzione rieducativa della pena indicato dall'articolo ventisette
La dichiarazione di costituzionalità arriva dopo che la Consulta con la sentenza numero centosettantanove del due mila diciassette
Aveva invitato in modo pressante il legislatore a sanare la frattura che separa le pene per i fatti ieri in materia di droghe da quella da quelle per i fatti non lievi
Quelli avete rimasto però lettera morta per cui i giudici hanno ritenuto di dover intervenire per correggere l'irragionevole sproporzione più volte segnalata toccherà vari tribunali che anche dalla corte quel di cassazione
Per ora coincidenza la libertà dalla Consulta è arrivata negli stessi giorni in cui la lega ha presentato il disegno di legge che inasprisce proprio le pene per i fatti di lieve entità legate alle droghe secondo il progetto leghista
La pena minima per questo tipo di reati verrebbe aumentata di lei volte da sei mesi a tre anni la pena massima passerebbe da quattro a sei anni
La multa minima sarebbe aumentata di cinque volte da mille trentadue a cinque mila euro quella massima raddoppiata da a poco più di dieci mila euro a venti mila e Progetto leghista abolisce inoltre la possibilità di svolgere un lavoro di pubblica utilità al posto della pena detentiva anche in comunità terapeutica
Dispone la confisca obbligatoria dell'autore della moto siano agevolato la commissione del reato siano utilizzabili per la sua reiterazione
E prevede la revoca e il ritiro della patente come pena accessoria perché è stato coinvolto in incidenti stradali ed è stato condannato ai sensi dell'articolo settantatré del Testo unico sugli stupefacenti
Da più parti si è fatto notare in questi giorni l'abbiamo detto anche lunedì scorso che esiste questa questa proposta diventasse legge
Ci sarebbero centinaia di migliaia di persone forse milioni di persone che rinuncerebbero il carcere o sanzioni molto dure
L'avete della Corte costituzionale potrebbe così sembrare quindi un'adeguata risposta alla proposta repressiva e punitiva della Lega i giudici però hanno chiarito che il loro pronunciamento
Non costituisce un vincolo per il legislatore che dunque potrà decidere altrimenti
Sia pure nel rispetto del principio di proporzionalità stabilito dalla Costituzione come ha scritto l'avvocato Michele passione in un commento apparso sul sito giurisprudenza penale punto comma
La corte e giudice delle leggi e non del fatto che se ravvisa un vulnus in termini di legittimità e rispetto dei precetti costituzionali ha il dovere di intervenire ma talvolta non accade come abbiamo appena visto
Dunque scrive ancora l'avvocato passione che rivendica l'opzione ermeneutica capace di dare piena attuazione alla Costituzione sganciata dall'individuazione di precisi ed unici riferimenti testuali
Ma se riconosce la primazia del legislatore nell'esercizio delle scelte politiche purché ragionevoli e misurate
Parrebbe la quadratura del cerchio ma è difficile immaginare un'interlocuzione virtuosa rebus sic stantibus con un legislatore interessato alla ricerca di facili consensi più che al rispetto dei principi costituzionali e convenzionali
Ecco io non sono un esperto di diritto né tantomeno di diritto costituzionale ma questo a mio giudizio sembra il punto mi sembra il punto della questione
Una Corte costituzionale che non è più solo il giudice delle leggi ma dei principi come ha scritto tra sempre l'avvocato passione avrebbe potuto forse dovuto anche dico io porre un argine più solido alla ipertrofia penalista di un legislatore che cerca il consenso invece di elaborare gli strumenti più idonei a governare i fenomeni sociali
Sulla sentenza della Corte costituzionale di consiglio di ascoltare e l'intervista che andate in onda ieri rovinato usa l'avvocato Michele passione e nelle anche date non nell'ambito di osservatore gestite che potete riascoltare sul sito di radio radicale
Un'ultima cosa prima di chiudere giovedì scorso si sono aperti a Vienna i lavori del segmento ministeriale la sessantaduesimo a commissione sulle droghe delle Nazioni Unite ve la riunione annuale di marzo
E luogo deputato dove gli stati membri dell'ONU presentano le loro politiche in materia di droghe il nostro governo però non è inviato nessuno a spiegare che cosa intende fare dopo l'annunciato disegno della legge di legge della Lega
Forse perché la questione non è nel contratto di governo e dunque non esiste