Rassegna stampa estera

Buongiorno e ascoltatori di radio radicale venerdì dodici aprile questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta potrei temi di cui ci occuperemo quest'oggi innanzitutto
Brad Pitt con la decisione del consiglio europeo di concedere un'altra proroga fino al
Trentuno di ottobre al regno unito secondo l'evening Standard rileggeremo l'editoriale
A questa proroga né succederà un'altra e si andrà avanti così più o meno per sempre
Vedremo anche un editoriale dalle Mondo che si chiede per fare cosa questo ennesimo rinvio il quotidiano francese molto duro nei confronti della politica britannica parleremo poi delle elezioni israeliane con Benjamin Netanyahu che dovrebbe ottenere un quinto mandato leggeremo diversi editoriali concentrandoci sulla Financial Times di ieri secondo cui la rielezione di Netanyahu non augura nulla di buono per Israele perché annettersi gli insediamenti ebraici in Cisgiordania significa uccidere le speranze di pace e questa è una delle principali promesse fatte da Bibi in campagna elettorale chiuderemo con il Sudan e un'analisi
Sempre De Falla Sun-Times di Andrew England secondo il quale una seconda primavera Alabasta soffiando su Algeria e Sudan
Le rivolte popolari in questi due Paesi mostrano che le radici profonde
Delle proteste del due mila e undici non sono state affrontate cominciamo però da Breguet Street dalla proroga fino al trentuno ottobre con l'editoriale brillante dell'evening Standard quotidiano britannico Halloween brand Seat è la nuova fantasia nel momento in cui si moltiplicano le proroghe
Scrive lo standard l'elemento centrare dell'orrore di Halloween e che si tratta di pura fantasia
In realtà non succede niente di brutto i bambini si travestono vanno a raccogliere caramelle e dolcetti del vicinato
Ma non è che si mettono dire ci avete imbrogliato cambiamo quartiere e tenente lo bene a mente quando sentirete dire che il trentuno ottobre è la data ultima per la Breaks dritta come ha deciso il Consiglio europeo la scorsa notte il fatto che la data non sia quella proposta dal Regno Unito e che al primo ministro britannico non sia stato nemmeno permesso di stare nella stanza dove venivano decise le sorti del Paese
Dice molto sulla catastrofica perdita di influenza della Gran Bretagna il Presidente del Consiglio europeo dono al touchscreen ci ha anche chiesto educatamente per favore non perdete tempo
Ma ci spiace Donald sappiamo che sei un buon amico del nostro Paese in questa tragedia
Ma quello che faremo esattamente perdere tempo praticamente spiega l'Evening Standard non ci sono chance che il Regno Unito usi i prossimi sei mesi per risolvere la questione Blacksmith
Il Parlamento non approverà l'accordo di Theresa May il primo ministro del resto quasi rinunciato a suggerire la possibilità di sottoporlo a un altro voto
Il labour non sarà d'aiuto per fare approvare un accordo emendato anche se dovesse includere le sue richieste di un'unione doganale permanente certo le discussioni continueranno a velocità alternante
Perché nessuno vuole essere responsabile della rottura ma al primo ministro non può accettare un'unione doganale perché spaccherebbe il partito conservatore il suo ministro del Commercio
Ma è un Fox si è spinto fino a scrivere una lettera pubblica spiegando perché un'unione doganale sarebbe inaccettabile insomma non sembra esserci molto margine per un compromesso dall'altra parte labour
Non si farà prendere in giro dei tentativi del governo di convincerlo che l'attuale accordo di ritiro equivale a un'unione doganale
La linea del labour e che Mei non offre niente di nuovo e niente di sufficiente
Nel frattempo ci sono alcune forze interne al partito che guardano con orrore la possibilità che Jeremy Corbin Possa far resuscitare una brand scrittori già morta
Da qualsiasi prospettiva politica la si guardi Corbin sarebbe un matto a dare il suo assenso
E anche se i leader del labour e dei conservatori dovessero sottoscrivere lo stesso testo stile molo tosto Ribbentrop non è chiaro se ci siano i numeri in Parlamento per farlo passare
Si parla di un'altra serie di voti indicativi con i parlamentari dovrebbero scegliere l'opzione che preferiscono il governo che poi cerca di farla accadere
Ma questo non ha funzionato per due volte nelle ultime settimane e anche se funzionasse non è la stessa cosa di un accordo con l'unione europea
I Tories poi aumenteranno la pressione sul mai affinché si dimetta nelle prossime settimane basta vedere come hanno votato questa settimana quando il primo ministro ha chiesto
Di approvare la richiesta di proroga della black suite solo centotrentatré parlamentari Tory su trecentotredici hanno votato con lei
Molti membri del suo governo si sono astenuti
Questi sono i numeri su cui Theresa May può contare in parlamento insomma secondo l'evening Standard non ci sarà nessun accordo che passerà in Parlamento prima del trentuno ottobre
E sappiamo che non passerà nemmeno il non dirlo cioè l'uscita senza accordo sei mesi non sono abbastanza per un secondo referendum anche se i numeri parlamentari dovessero esserci a favore di un secondo voto e non ci sono
Per un'elezione anticipata ci vuole meno tempo ma nei Tories nel labour possono correre il rischio di andare al voto
L'ultimo sondaggio mostra al tracollo del sostegno per i conservatori mentre il gruppo degli indipendenti sta sottraendo voti al labour
In questo contesto una volta che si eliminano tutte le opzioni
Brad chiusi perché non accadranno la resta una sola e l'abbiamo già avuta due volte una proroga
Questo giornale è stato il primo scrive l'evening Standard a predire che la Breguet sì non sarebbe accaduta il ventinove marzo e che non sarebbe accaduta nemmeno il dodici aprile siamo abbastanza certi che non accadrà nemmeno il trentuno ottobre
Quando arriverà Halloween andremo a bussare di nuovo alla porta dei nostri vicini europei per chiedere per favore potete darci un'altra proroga
Così l'evening Standard che senza dubbio brillante nel descrivere i guai della politica interna britannica sulla Breguet sì più serio il Times di Londra nuovo avviso il vertice della scorsa notte
è stato un'umiliazione storica per il Regno Unito sette resa lei ora non è in grado di raccogliere una maggioranza i Comuni ben deve farsi da parte e lasciare il posto qualcuno
Che sia in grado di farlo scrive tra l'altro il Times nel suo editoriale per commentare gli esiti del vertice
Nella scorsa notte ma
Vediamo sul continente un giornale francese le monde l'editoriale di oggi Halloween Brezzi tra ma per fare cosa
Scrive le Monde
Ci sono tutte le ragioni per essere resa sperati da questi britannici che si sono rivelati incapaci di risolvere la patacca della brand iscritte nella quale si sono infilati e che hanno appena implorato un altro periodo Di Grazia sono tre anni che il vaudeville politico britannico in cancrena Regno Unito ma nessun responsabile politico e capace di andare al di là della tautologia del primo ministro Theresa May
Brad Seat mensa Bengasi bensì vuol dire Breakers with senza però sapere come si riesce a fare questa Breaks dritta e da tre mesi che il Parlamento britannico polmone della democrazia parlamentare sembra recato in un'interminabile sketch dei Monty Python in cui ciascuno difende una sola partizione cioè Brands dura Obrecht molle unione doganale o referendum etc nella cacofonia totale
Insomma c'è un serio pericolo che questa follia britannica raggiunga un continente che non ha alcun bisogno di uno scenario di questo tipo
Il sommergibile Theresa May ha strappato qualche mese di tempo ai leader europei nella notte tra mercoledì e giovedì il Consiglio europeo ha accettato di rinviare al trentuno ottobre la data ultima di uscita
Si va dunque verso la Halloween Grexit ma per fare cosa chiede le Monde
Due settimane fa i dirigenti europei avevano giurato davanti ai loro Dei che avrebbero concesso un altro rinvio solo se Londra avesse fatto delle proposte concrete
Teresa ma è arrivata a Brussel con le mani quasi vuote riempite solo da alcune immagini di un incontro con il leader dell'opposizione Jeremy Corbin
Immagini che dovrebbero dimostrare un compromesso possibile a cui però nessuno crede davvero
I Tories gridano al tradimento e si spaccano hanno fretta di sostituire Theresa May
Il labour sembra preferire un nuovo referendum meglio ancora se saranno nuove elezioni anticipate
Inattesa i britannici che hanno votato l'uscita dall'Unione Europea
Hanno buone chance di partecipare alle elezioni europee
E di reggere settantatré deputati incaricati di partecipare alla gestione di una casa comune che se tutto va bene lasceranno
Pochi mesi dopo la campagna britannica fa felice il cinico Nigel Farage
L'uomo o che ha lanciato il referendum del due mila sedici
E che ora ritrova una nuova ragione per attaccare l'Unione Europea beneficiando dello stipendio che gli verrà garantito dal Parlamento europeo
La data limite del trentuno ottobre è stata decisa affinché il divorzio si concretizzi prima dell'entrata in funzione
Della nuova Commissione il primo novembre e per evitare così il rischio di ostruzionismo dei britannici uno dei campi Breguet sitter e a compri smog ha annunciato le sue intenzioni
Se ci bloccheranno nell'Unione europea dobbiamo rendere la vita il più difficile possibile potremmo mettere il veto al Bilancio sbarrare la strada un esercito europeo bloccare i piani di integrazione di Emmanuel Marco
Per proteggersi da questa eventualità macro cercato di difendere una proroga Breve mai incontrato l'opposizione di Angela Merkel contare Angiolo Del psicodramma britannico il fronte europeo
Finora unito di fronte alla Brad zitti inizia a sfaldarsi macro alla fine accettato questo compromesso di Halloween che permette di allontanare per sei mesi la minaccia di un uscita senza accordo
E le sue conseguenze economiche ma la scelta è rischiosa anche se un voto o subito dopo un salto dal precipizio britannico sarebbe stato più pericoloso
I populisti faranno di tutto per strumentalizzare a loro vantaggio queste elezioni europee britannico surrealista e così tra l'altro nel mondo nel suo editoriale di oggi le Montero dimentica una cosa
Almeno qui vorremmo ricordare chi come dire ha ostacolato piani europei più di altri
Non è stato riunito la Francia e non vogliamo parlare dell'Europa
Della Comunità europea di difesa degli anni Cinquanta la Francia nel due mila e cinque ha detto no al Trattato costituzionale innescando in qualche modo la grande ondata populista che che che che che secondo alcuni minaccia comunque attraversa l'Europa oggi il sopra Nismo tutti costi non fu Regno Unito che sempre protestato è sempre stata la perfida Albione ma insomma
Regno Unito deciso di andarsene la Francia qualche danno interno lo ha fatto e continua a pretendere in qualche modo di avere un ruolo morale
Più elevato di altri e lo ricorda anche Philip Stephens oggi sul Function Times in un commento dal titolo il Regno Unito può cambiare idea sulla prende scritte incentrato molto su un macro che si vede come novello del golden gol che aveva che aveva detto no all'ingresso del Regno Unito nella Comunità economica
Europea
Questo dei gol macro non deve impedire un secondo referendum scrive tra l'altro Philip Stephens ma usiamo Fraktion Times non di oggi di ieri per parlare anche di Israele delle elezioni
Secondo il quotidiano della City titolo dell'editoriale la rielezione di Benjamin Netanyahu non augura nulla di buono per
Israele
Netanyahu il primo ministro più a destra che Israele abbia avuto sembra destinato a conquistare un quinto mandato da record alla testa del Paese
Il suo Likud e al fotofinish con la coalizione centrista costruita attorno a tre generali un presentatore televisivo le due formazioni hanno conquistato trentacinque seggi ciascuna su centoventi della Knesset ma Netanyahu ha maggiori possibilità di formare una coalizione in alleanza con i partiti religiosi di ultradestra che sono entrati in Parlamento l'implosione della sinistra tradizionale incluso il partito laburista che ha dominato la politica israeliana per decenni e il risultato del del centro non così brillante significano che il principale sfidante di Netanyahu l'ex generale Bellini Kenzo non ha grandi possibilità di mettere in chi di una maggioranza fasciata in spiega che queste elezioni si sono trasformati in una sorta di
Referendum
Su BBC figura polarizzante
L'ultimo decennio è stato positivo per Israele i suoi cittadini sembrano aver ascoltato il messaggio di Netanyahu cioè che coalizioni sempre più a destra portano prosperità e sicurezza
Netanyahu di fronte però alcune i problemi innanzitutto le accuse di corruzione
Questi problemi giudiziari potrebbero incoraggiarlo andare avanti con la sua promessa elettorale di annettere tutti gli insediamenti ebraici nella Cisgiordania occupata
Questo secondo Fraktion Times ucciderebbe qualsiasi speranza di uno Stato palestinese indipendente in passato questi piani anche se promessi alle elezioni non si erano mai concretizzati
Ma da un'altra paga ambiato l'equazione il Presidente americano lo scorso anno riconosciuto Genet Gerusalemme come capitale di Israele inclusa la parte Est annessa dopo la guerra del mille novecentosessantasette
Ha trasferito l'ambasciata americana lo scorso mese ha chiesto riconoscimento della sovranità israeliana sul Golan strappato alla Siria nella stessa guerra sessantasette poi annesso nel mille novecentottantuno
In questo modo Trump ha aperto la strada alla più grande sottrazione di terra da parte di Israele
Il suo accordo del secolo come lui stesso chiama il piano per porre fine al conflitto palestinese si fonde realtà su una lista di desideri di Israele ma avverte fra affronta ex annettersi la Cisgiordania e imporre una soluzione ai palestinesi significherebbe mettere in pericolo il futuro di Israele accelerando la sua trasformazione in un unico Stato in cui
Gli arabi diventerebbero maggioranza ma senza gli stessi diritti degli ebrei
Questo sarebbe devastante in termini di perdita di legittimità
L'avanzata di garanzie del suo partito centrista pragmatico eh positiva sarà suo compito convincere gli israeliani a guardare seriamente a questo rischio
Prima che si lancino incoscienti verso il disastro così la vede il Financial Times in questo
Editoriale di ieri la stampa internazionale si divide realtà su su Netanyahu
Basta prendere due giornali spagnoli
El Pais del mondo il primo ieri titolava voto israeliano Netanyahu non può governare contro la metà del suo stesso paese mentre il secondo El Mundo più conservatore
Gli israeliani votano a favore della stabilità Netanyahu ha consolidato un progetto liberale che ha generato un lungo periodo di stabilità politica militare e economica
Il New York Times
Forse a il il titolo più azzeccato
L'editoriale
Il prossimo teste di Netanyahu il premier israeliano condotto una brutta campagna nazionalista
La domanda ora esse Possa essere il leader di tutto Israele
Vedremo se ci sarà una risposta invece per chiudere il Sudan con la caduta di Al Bashir dopo trent'anni diventa altura una una lettura azzeccata probabilmente quella del Financial Times su un'analisi di Andriy England del titolo
Una seconda primavera araba soffia su Algeria e Sudan le rivolte popolari in questi due Paesi
Dimostrano che la radice le radici profonde dei problemi che avevano innescato altre rivolte delle proteste del due mila undici la diciamo la prima primavera araba
Non sono stati affrontate ci fermiamo però per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale