Speciale Giustizia

Buonasera a tutti da Lorena D'Urso benvenuti all'ascolto dello Speciale giustizia questa sera vogliamo tornare sull'udienza sulla seconda udienza del processo d'appello
Sulla presunta trattativa Stato-mafia del tredici maggio scorso già ieri sera abbiamo iniziato ad ascoltare la prima parte di questa udienza
Nel corso dello Speciale giustizia perché appunto ormai lo sapete davanti alla Corte d'Assise d'appello di Palermo presieduta dal Consigliere Angelo o Pellino il processo per quella che è stata definita la cosiddetta trattativa Stato-mafia iniziata
è iniziato iniziato il ventinove aprile scorso un dibattimento che prende il via a poco più di un anno dalla sentenza di il primo grado che condannando a pene pesantissime
E tutti gli imputati chiave tranne l'ex ministro Nicola Mancino che venne assolto
Segnò un punto a favore della procura confermando l'impianto dell'accusa
Il verdetto lo ricordiamo sancì che la trattativa tra pezzi delle istituzioni e mafia ci fu e che a portarla avanti furono fino al mille novecentonovantatré i vertici dei carabinieri del rosso e successivamente Marcello Dell'Utri in sintesi secondo la Corte d'assise che celebrò il primo dibattimento Mario Mori Antonio Subranni e Giuseppe De Donno ufficiali dei carabinieri accusati di minaccia a corpo politico dello Stato
Si fece però portatori presso le istituzioni della messaggio dei clan un messaggio intimidatorio
Fatto di stragi come quella in cui perse la vita il magistrato Paolo Borsellino è volto a indurre lo Stato a più miti consigli nella politica di contrasto a Cosa Nostra
Perciò concorrono nell'accusa con i capimafia tutto Rina nel frattempo morto
Nino Cina che era il medico di Rina e Leoluca Bagarella perché trattando dialogando con i mafiosi per il tramite del sindaco Vito Ciancimino
Rappresentante nuovo le loro istanze al governo di fatto rafforzarono e aiutarono Cosa Nostra
Dalla novantatré il ruolo di cinghia di trasmissione tra clan è pezzi di Stato fu ricoperto da Marcello Dell'Utri anche Luigi accusato di minaccia a corpo politico dello Stato
Allora il premier era Silvio Berlusconi essere condizionato dalle minacce ma fu mafiose fu il suo governo come sapete Marcello Dell'Utri in questo secondo grado di giudizio questo giudizio d'appello ha chiesto proprio per questo
La testimonianza in aula di Silvio Berlusconi sulla quale i giudici si sono riservati
Di decidere dunque dicevamo l'accusa minaccia a corpo politico dello Stato in sostanza quella di aver c'è veicolato in tempi diversi le minacce di Cosa Nostra al governo ha lo scopo di imporre iniziative legislative a favore della mafia in in cambio della fine delle stragi
Ora se il primo grado si è concluso con pesanti condanne nei confronti degli uomini del grosso e dell'ex braccio destro di Silvio Berlusconi dodici anni amori Subranni Dell'Utri e otto a De Donno ricordiamo
Questa volta in realtà le cose potrebbero andare diversamente perché innanzitutto le prove
A leggere le motivazioni della sentenza emessa il venti aprile dello scorso anno
Mostrano dei punti deboli e perché le argomentazioni propose in appello dalla difesa di Mori
E da quella di Dell'Utri potrebbero essere in grado in realtà di scardinare almeno secondo appunto la la difesa
Potrebbero essere in grado di scardinare l'impianto accusatorio della Procura di Palermo già in larga parte bocciato nonostante la condanna
Dalla stessa sentenza di il primo grado
Da questa sera continueremo ad ascoltare la relazione introduttiva del consigliere Angelo appellino che ha detto la fra l'altro lo sentirete
Tacendo al giudice nel Paolo Borsellino i loro incontri con Vito Ciancimino i carabinieri del rosso cercarono di instaurare un dialogo diretto con i vertici di Cosa Nostra
E questa punto è un passaggio della relazione
Del presidente della corte d'Assise d'appello che celebra il processo di secondo grado sulla presunta trattativa Stato o mafia
Il presidente Pellino ha riportato brani della motivazione della sentenza di primo grado ripercorrendo lo hanno già fatto anche nella prima udienza
Le motivazioni che spinsero i giudici a condannare a pene pesantissime Bosso vertici dei carabinieri
E politici
Nemorino e De Donno ha detto ancora il presidente Pellino riferendo sia i due ufficiali del rosso imputati al processo ritenuti tra i protagonisti della cosiddetta trattativa
Hanno mai redatto alcuna relazione di servizio riguardo agli incontri avuti con Vito Ciancimino l'ex sindaco mafioso di Palermo
Nella ricostruzione dell'accusa sposata dalla corte d'assise su in punto di pezzi
Delle istituzioni il rosso avvio un dialogo con il Bosso Toto Rina tramite Ciancimino in cambio della cessazione della strategia stragista culminata negli eccidi di Capaci e via
Da meglio i militari avrebbero offerto a Cosa Nostra benefici carcerarie una linea diciamo più soft o contro i i clan
Ne tanto meno Subranni comandante del rosso e diretto superiore dei due pretese spiegazioni o chiarimenti di tutta questa attività detto ancora lo sentirete fra pochissimo il presidente Pelino sempre
Sì citando la sentenza riferendosi ai contatti tra i carabinieri e l'ex sindaco non si sarebbe saputo nulla
Se Vito Ciancimino non avesse deciso di parlare con il procuratore Caselli al quale comunque Ciancimino diede la sua verità
Allora sentiamo appunto questa questa parte di di udienza
Da dove c'eravamo fermati ieri sera e quindi sentiremo appunto per per intero in questa puntata dello Speciale giustizia ancora una parte appunto della relazione introduttiva
Di ricostruzione della sentenza di di primo grado da parte del presidente Pellino lo ricordiamo è un'udienza quella del tredici maggio molto lunga durata oltre sei ore e quindi noi ve la proponiamo ovviamente per ragioni e di di programmazione in più Partinico e stasera appunto sentiamo il sentiamo
La assecondata
Delle dichiarazioni di Giovanni Ciancimino è possibile fare un uso limitato è un elemento di prova lo ricorda
Più volte la motivazione della sentenza è utilizzabile soltanto nei confronti degli imputati Subranni Mori e De Donno che mi hanno chiesto l'acquisizione
Ex articolo quattrocentosessantotto comma quattro bis del Codice e diritto unitamente al deposto del liste testimoniali
Le dichiarazioni rese in occasione della deposizione del venti febbraio due mila undici nel processo celebrato dinanzi al tribunale di Palermo sezione quarta
Tre ex mogli Dubini
Da questa deposizione si ricava che Vito Ciancimino ebbe a parlare
Con con il figlio Giovanni di incontri con importanti personaggi altolocati che lo avevano incaricato di contattare l'altra sponda in quanto riferendosi ai vertici mafiosi e questo dopo circa venti o venticinque giorni dalla strage di Capaci comunque sicuramente prima della strage di via
Da Mark da me
Tra l'altro questa deposizione Giovanni Ciancimino
Aggiunge che e il suo padre guardando negli occhi disse a proposito di questa
L'iniziativa in corso di questo incarico che lui aveva
Ricevuto
Di trattare appunto con con l'altra sponda
Non ho guardato negli occhi dicendo questa mattanza deve finire facendo intendere insomma che quale fosse la finalità di questa
Iniziative
Ricordando meglio impreciso precisa Giovanni Ciancimino che il padre va fatto riferimenti più che a contatto un vero e proprio incarico ricevuto da quei personaggi altolocata con l'intesa che avrebbe potuto trarne anche benefici
Personali e lui era determinato diciamo farsi coinvolgere in questa iniziativa perché
Se fosse tornato in carcere avrebbe dovuto scontare una pena di dieci anni non sarebbe sopravvissuto
Giovanni Ciancimino si dice assolutamente certo che questo dialogo col padre
Sia avvenuto prima della strage di via D'Amelio perché è lì toccato particolarmente abbia quella strage perché in quel periodo lavorava all'ufficio legale della Cassa di Risparmio stretto contatto con Ninni Piraino fratello di Agnese
Borsellino che era anche il suo superiore diretto quindi con
Attraverso questo riferimento riesce a collocare con certezza quando avvenne questo dialogo in cui il padre gli parlò di questa iniziativa
Intrapresa
Contattare
Per stabilire un dialogo una interlocuzione con i vertici mafiosa
Una sentenza non manca di ribadire un pieno positivo apprezzamento per l'attendibilità delle dichiarazioni di Giovanni Ciancimino che non soffre di nessuna delle criticità che inficiano invece la testimonianza del
Del fratello Massimo tra l'altro si rammenta
E Giovanni Ciancimino si è sempre dissociato dall'inziative del fratello Massimo non ha mai fatto nulla per supportarle
Proporzioni
E sia nota la sentenza annota che sebbene a Giovanni Ciancimino non fossero stati fatti almeno così si ricava dalla sua deposizione non fossero stati fatti in uomini quelli importanti personaggi altolocati di cui parlava nel suo padre questi non potevano che essere appunto dei carabinieri che siano presentati abito Ciancimino
Facendogli credere dicendo che o facendogli credere di operare per conto di istituzioni politiche e che in questa veste si fossero presentati proprio gli ufficiali del ROS si ricava aggiungeva a sentenza
Dalla dalle dichiarazioni rese dall'altro figlio di Vito Ciancimino Roberto
Dichiarazioni che collimano perfettamente con la ricostruzione emersa incrociando le dichiarazioni rese dagli stessi
Imputati perché Roberto Ciancimino
Sentito questo processo nel giudizio di primo grado all'udienza dell'undici dicembre due mila quindici pur non potendo collocare esattamente nel tempo
Quegli incontri comunque i personaggi
Perché ne ebbe conoscenza soltanto successivamente alla strage di via da medio
Poco prima che il suo padre il padre ripartisse per Roma quindi all'inizio di fine agosto inizio di settembre del del novantadue
Ricorda riferisce che il padre gli fece espressamente i nomi del colonnello Mori ed il capitano quando De Donno e tra l'altro nel nel rievocare appunto
Queste rivelazioni del del padre
Nella sua deposizione Roberto Ciancimino ripete quasi parola per parola nelle fasi le frasi pronunciate dal colonnello Mori a proposito appunto in quel famoso muro contro muro
Che aveva preso il posto del tradizionale rapporto di pacifica cui qua vita azione o di non belligeranza che avevano contrassegnato in passato le relazioni tra stato e mafia
Sotto il profilo nel contenutistico no
Sentenza
Annota
C'è
Vito Ciancimino a ripetutamente sottolineato questa iniziale risposta al degno Sandel dell'interlocutore che poi sarà identificato nella persona del dottore
Cina
Salvo poi
Precisare appunto che in un secondo momento gli era stato fatto sapere che nei vertici mafiosi senta attraverso il dottore Cinà dello Stato ha fatto sapere dei vertici mafiosi erano intenzionati ad accettare la trattativa con i carabinieri e quindi gli fu conferita un'espressa niente degli atti in tal senso
Lo dice nell'interrogatorio testualmente nell'interrogatorio del diciassette marzo del novantatré ci fu un ritorno di fiamma delle persone delle quali sopra detto le quali indietro piena delega a trattare
Nelle dichiarazioni più recenti resse quindi negli anni nei successivi al novantatré
Il
Ciancimino precisa però di avere ricevuto sì quella benefica ma aggiungendo che è una prima della lega avrebbe riguardato i contatti con il capitano De Donno e poi sarebbe stata esistenza più in generale
Allora
Ai ai carabinieri
Quindi avrebbe confermato che i vertici mafiosi erano stati informati
Sì dei primi contatti quelli cioè avvenuti con il solo capitano De Donno e li avevano autorizzare
Ciancimino però sì mi contraddice in qualche modo sul vero scopo della trattativa
La negazione di una trattativa che si sarebbe concretizzata per nel suo tramite tra i carabinieri e i vertici la FIOM sì traspare
Da più passi degli iscritti diritto Ciancimino e dalle sue
Le dichiarazioni ma è contraddetta palesemente da altri scritti e qui la sentenza richiama appunto quel documento di cui dicevo prima cioè il manoscritto nel quale
Attribuito con certezza Vito Ciancimino nel quale l'autore commenta che in moto Salvatore con Cancemi
Ove come la questi asserito dopo aver iniziato la collaborazione con la giustizia avesse realmente fatto parte dell'organismo di vertice di Cosa Nostra avrebbe dovuto sapere della trattativa che questa stava portando avanti
Altro annotazione che contraddice la negazione della trattativa il foglio manoscritto in cui a patti iniziali e Vito Ciancimino fa cenno anche in questo caso però senza dare una vera spiegazione a un uomo politico e a ciò che gli aveva detto a Mori e De Donno appunto durante la trattativa
Alla la conclusione
Ricava a Tucidide prima cure
Da questa
Esame ragionato del ma dichiarazioni orali scritte di Vito Ciancimino è una chiara reticenza
Del Ciancimino aldilà di alcuni passaggi certi Comelli ripetuti incontri con Mori e De Donno per la finalità di instaurare un contatto con i vertici mafiosi e quello conseguente dell'interlocuzione con Concina
Al di là di di questi i passaggi non è possibile sulla scorta di
Di queste risultanze
Quindi questa fonte
Ricostruire adeguatamente né sotto il profilo dette dei tempi né sotto il profilo del contenuto i contatti che tanto morì che De Donno nelle loro prime esternazioni
Quanto poche lo stesso Vito Ciancimino alcune sue annotazioni concordemente ed esplicitamente hanno ricondotto in modo esplicito a una trattativa questa è la
Conclusione
Rassegnata sul punto dalla dalla corte l'altra fonte
Diciamo che integra il compendio probatorio
Su questa per la ricostruzione di questa parte della vicenda sono dichiarazioni spontanee del coi dell'imputato Antonino Cinà rese all'udienza del ventidue settembre due mila
Il diciassette
Che
Contesta tabelle propalazioni di Massimo Ciancimino in particolare per tutto il discorso alla consegna del papello nega di essere mai stato
O con il volto di avere avuto una un ruolo nella presunta trattativa tra Vito Ciancimino gli ufficiali del ROS però
A a diciamo affrontato il tema dei suoi rapporti con vitto niente Ciancimino e alla fine ha ammesso che gli questi contatti era stato informato da da Vito Ciancimino
Ha spiegato adesso ma sentenza riporta per esteso diciamo queste migrazioni viene spontaneo minuto a ricordare che il vicina ricostruisce le circostanze in cui conobbe Vito Ciancimino negli astutamente di averlo conosciuto per il tramite dei cugini Salvo che lui non ha mai conosciuto li compro conobbe invece attraverso in quanto presentato gli occasionalmente dal dottore Gioacchino Pennino anziché scoprì in quell'occasione che erano clienti vicini di casa
A Mombello
Venendo ricorda effettivamente
Talvolta lui fece visita approfittando proprio di questa vicinanza delle abitazioni e estive a volte fu contattato dai figli il massimo
Bongiovanni che gli chiesero di visitare il padre cosa che lui fece più volte ma sempre presso l'abitazione di
Di Mombello e quindi sotto questo profilo rimarca come sarebbe assurda la e fantasiosa racconto di Massimo Ciancimino secondo cui ne avrebbe
Dato appuntamento con lo stesso Ciancimino in un bar affollato di di di Mondello quando avrebbe avuto coperte dare e ricevere uno scambio diciamo di di comunicazioni scritte
Niente a cui il famoso
Papello perché sarebbe stato molto più comodo
Andare a trovare
Ciancimino a casa alla casa di di Mombello ma
Al di là di questo per quanto riguarda diciamo non il punto qui l'esame
Ammette che è vero che Ciancimino gliene parlo quando si incontrarono fu sua richiesta perché desiderava essere visitato
Per motivi di salute e colgo quest'incontro un solo incontro a settembre o ottobre del novantadue non ricorda competizione la data però era autonome si incontrano comunque né a Mondello né
Allora presso l'abitazione
Di Palermo ma presso la clinica Candela in via Villa Reale
Effettivamente Ciancimino era molto depresso per le sue vicende
Giudiziaria
Egli parlò della paura che aveva di tornare carcere cosa che dava addirittura per certe Sam in attesa di un provvedimento mi definitivo e e gli disse che preferiva morire piuttosto che tornare in carcere mi disse che voleva ottenere un passaporto
E e a questo punto i gli riferisce una cosa
Importante cioè che c'erano c'erano due rivolti i carabinieri e pesce il nome del colonnello Mori capitano De Donno però non disse affatto le ragioni
Per cui si erano rivolti al aggiunse però che voleva mettersi in contatto con la controparte così testualmente definita dallo stesso fina nelle sue dichiarazione
E alludendo per controparte controparte dei dei carabinieri e quindi la
Il versante mafioso
L'iniziativa gli sembrò assolutamente inverosimile
Non capiva come
I carabinieri potessero essersi rivolti Allulli
Visto Ciancimino era un soggetto che riteneva ambiguo opportunista
Non affidabile diciamo come interlocutore
Tanto che addirittura neanche volle sapere che cosa volessero i carabinieri
Comunque poche Vito Ciancimino e pretende gli aveva chiesto di fare da tramite per contattare
D'altra parte la controparte appunto
Cina taglio corto gli disse che era impossibile che lo potesse aiutare dei che non aveva un non avrà modo di contattare nessuno perché avrebbe potuto incontrare
Le persone alcuni duri si riferiva solo se queste persone ne avessero fatto richieste solo con con una serie di di di accorgimenti
Tra l'altro sarebbe sarebbe sarebbe stato necessario comunicare con per iscritto e sarebbe occorso almeno un mese
Quindi sarebbe stato sicuramente più facile a lui poterli contattare
Comunque colse l'occasione per
Dargli un un suo personale suggerimento
Cioè di di di chiudere subito il
Il discorso
Ritenendo improbabile che potesse la sua richiesta dinamitardo nei suoi processi potesse avere in qualche
Esito
Incontro durò non più di una decina di minuti Ciancimino lo congedo senza aggiungere altro dopo che non si incontrarono mai più me Vito Ciancimino cercò di contattarlo nuovamente contrariamente a quello
Dallo stesso affermato
Ha aggiunto il cinema che non ebbe più modo di incontrare mia Rina né altri esponenti corleonese tantomeno ricevette da loro documenti da consegnare a Ciancimino come appunto il famoso papello
Ammette però che quando il Ciancimino parlava di controparte di carabinieri intendeva alludere proprio i corleonesi e che si era rivolto all'ultima cima perché sapeva che lui era il medico personale i quindi rileva la Corte che Cina un evidente tentativo di escludere ogni suo coinvolgimento nella nella vicenda alla fine conferma che Vito Ciancimino dopo essere stato contattato dai carabinieri del ROS
Sì attivo effettivamente per fare pervenire il suo messaggio Rinehart al fine si rivolse al Cina
E e che in Cina fosse un canale di donne per stabilire questo contatto si ricava dalle ulteriori ammissione dello stesso Cina egli effettivamente aveva molto di mettersi in contatto con lui con Riina non incontrandolo direttamente
Possibilità che però annota la Corte emerge da tutti i processi all'esito dei quali egli è stato condannato ma quantomeno
Anche voler prestare fede alle parole del cinema a mezzo di pizzini anche se ciò avrebbe richiesto tempi più
Se ne ricava comunque che
Nonostante la negazione di tentativo di negare del Del Cima non sarebbe stato per l'impossibile contattare Rina a mezzo dei pizzini ma so ci sarebbe voluto almeno un maestro
Sempre dalle dichiarazioni nel Cina si ricava ancora la conferma che lo scopo di quel contatto cercato da Vito Ciancimino era quello di far giungere la Reina costa problema proposta di trattativa dei carabinieri
Ed è significativo annota la Corte che in Cina a questo riguardo abbia indicato i corleonesi col termine controparte che termine col quale si indica appunto la componente di una trattativa
Ma
Altre acquisizioni probatoria
Compresi gli
Seppure in misura limitata alle dichiarazioni iscritti e gli scritti dello stesso Vito Ciancimino conferma
Che Rina fu effettivamente contattato e che Vito Ciancimino ebbe ad incontrare in Cina sino ai giorni immediatamente precedente all'arresto del diciannove dicembre novanta
E un ulteriore conferma di ciò si ricava dalla testimonianza di Roberto Cianci lì secondo cui
Il padre edito nel periodo compreso tra la strage di via D'Amelio il mese di settembre novantadue perché poi il padre avrebbe più fatto rientro a Palermo da da Roma e quindi non avrebbe più incontrato prima del suo arresto
E Gabriele non soltanto di avere appunto incontrato l'amico degli amici quindi Cina ma anche di avere già ricevuto la risposta scritta la sua richiesta rivolta ahimè ai vertici
Mafiosi
Testualmente Elia ricevuta lui cioè il suo padre aveva mandato un messaggio morale e ha ricevuto una risposta scritte
Questa testimonianza di Roberto Ciancimino secondo cui padre ricevette appunto tramite l'amico degli amici con consegna a mano una risposta scritta seppure contenente delle richieste
Assurde a parere della corte di primo grado riscontra quanto riferito da Pino Lipari poi vedremo essere oggetto di recupero sotto il profilo della attendibilità
Come fonte di conoscenza dei fatti perché a dire del tuo militari non soltanto Cina aveva effettivamente contattato il Riina ma aveva poi recapitato a Vito Ciancimino una risposta scritta facendo un avere busta chiusa e lasciando la nella
La portineria dell'appartamento di Palermo
Annota poi la la corte che non è affatto inverosimile che cioè e anzi a fare inverosimile che il cinema abbia potuto sottrarsi a una richiesta di quel genere fattagli da Vito Ciancimino
Non perché nei confronti di quest'ultimo non potesse mostrarsi anche inizialmente
Altezzoso o sprezzante
Quanto perché per via del per il fatto che
Erano in qualche modo coinvolti e i vertici mafiosi e c'era il rischio di una violenta reazione di una punizione se il di vertici mafiosi rapina in particolare fosse venuto a conoscenza del rifiuto opposto dal Cina
A al tentativo di stabilire in contatto uniti il Riina fosse interessato
Quindi la conclusione della sul punto della sentenza e che le dichiarazioni spontanee nel Cina non sono idonee agli uffici di inficiare
Le risultanze probatorie sui contatti tra e Vito Ciancimino e i i carabinieri anzi in taluni passaggi le
Rafforza
E nella stessa direzione milita per quanto utilizzabile solo nei confronti degli imputati molte donne Subranni la testimonianza resa da Giovanni Ciancimino già richiamata
Da cui pure si ricava inequivocabilmente che il padre Vito certamente dice la sentenza ricevette una risposta dei vertici mafiosi tanto che consultando foglio di cui era in possesso e Becchetti tutta una serie di spiegazioni sulla revisione dei processi penali fece riferimento esplicito poi al maxiprocesso e quindi non poteva riferirsi al suo processo che ancora si trovava nella fase di appello e alla legge Rognoni la foto
Lo stesso Giovanni cioè Ciancimino a ulteriore conferma che gli era giunta che al padre vitto e raggiunta la risposta ai vertici mafiosi ha aggiunto
Che nella stessa occasione occasione cioè in quel dialogo il padre gli disse anche che la cosa era andata avanti
Riferendosi a quanto gli aveva detto in un recente incontro a Roma ha proposto l'incarico ricevuto da importanti personaggi altolocati
La sentenza prosegue quindi
Hanno ricostruendo passando in rassegna le azioni soprattutto alle commissioni perché da queste si ricava un riscontro logico alla validità all'attendibilità della costruzione accusatoria di questa parte
Della vicenda le azioni e le emissioni riscontrai soprattutto le omissioni riscontrabili nella attività dispiegata dagli ufficiali nel cross
Durante questa fase di contatti con convinto Ciancimino
Queste
Anomalie
Anomalie che
Insomma sollevano interrogatori sulle reali finalità iniziativa intrapresa dagli ufficiali del del rosso sono esaminate a partire dai
Contatti che proprio nella prima fase di questi
Di questa dialogo instaurato con Ciancimino o di questo tentativo di restaurare un dialogo con Ciancimino ci sarebbero stati tra gli ufficiali del ROS e ambienti istituzionale las la sentenza passa quindi rassegna anzitutto al riguardo la deposizione di Liliana Ferraro perché
Nella parte nella parte in cui si riferisce al
Ai all'incontro che la stessa Ferraro avrebbe avuto conduce il dottore Borsellino ma prima ancora all'incontro con l'onorevole Martelli e ancora prima nell'incontro con Martelli
Proprio in occasione del trentesimo nella nel nel Mastrangeli né capaci con il capitano De Donno
Tralascio ovviamente indie
Riportare tutto il resoconto della deposizione
Della Ferraro che all'epoca era direttore generale degli affari penali del ministero
Ricordo solo che nella
La Ferrari ha dichiarato di
Avere non aveva avuto significativi rapporti con De Donno da conosciuti in occasione di un viaggio con il dottore Falcon nel mille novecentonovantuno
Dopo la morte del dottore Falcone De Donno si reca a trovarlo al ministero informandola che stavano tentando di contattare Vito Ciancimino attraverso il figlio Massimo
Chiedendo ad informare di ciò il ministro Martelli cosa che lei accettò di fare anche se riteneva che il punto di riferimento della di quell'iniziativa avrebbe dovuto essere l'autorità giudiziarie specificamente il dottore borsellini
De Donno parlava al plurale
Ma non specifico cosa i carabinieri avessero fatto solo che era loro intenzione agganciare Vito Ciancimino attraverso il figlio Massimo le sembra di ricordare che il contatto con Vito Ciancimino fosse ancora da restaurare
Quindi siamo intorno tra il ventitré
O il ventitré o il ventiquattro giugno del novantadue
Mentre quello con massima era già iniziato però su questo punto il suo ricordo non è è chiarissima
Non ricorda se il De Donno ne parlo di stragi o che questa iniziativa del sette vedere con l'indagine sulle stragi però si riferiva certamente all'escalation di violenza che aveva portato anche alla strage di Capaci
In tempi più recenti
Lo afferma pro che queste rivelazioni ne farà appunto non sono molto più tardi rispetto ai fatti
Nel due mila nove Martelli aveva telefonato per avere conferma che il suo ricordo appunto su questi contatti avuti con con i carabinieri
E lei addirittura lavora corretto perché aveva nuova corretto nel senso che gli aveva chiarito che interlocutrice di questi contatti non era stata la dottoressa Pomodoro che all'epoca era
Livelli capo di gabinetto del ministero della giustizia ma era stata proprio lei la la la Ferraro
La la Ferraro dichiara anche di ricordare che De Donno disse che intendevano acquisire elementi d'informazioni da Ciancimino
Lei non chiesi ulteriori spiegazioni però condito a rivolgersi al dottore Borsellino per quello che è il suo ricordo i carabinieri ancora non avevano parlato con il dottore
Borsellino
Il se al De Donno che in realtà
Non non le sembrava assunte necessario avvertire il ministro come pure lui devono ha chiesto di fare perché loro apporto andava instaurato direttamente con l'autorità giudiziaria comunque lo rassicuro che l'avrebbe fatto
Dopodiché insinua anche che forse i carabinieri cose siano rivolti a lei
Perché all'epoca aveva un rapporto difficile con il ministro Martelli che si stava spendendo molto per il potenziamento della DIA quindi organo che in qualche modo potrebbe essere concorrente rispetto al bene al rosso
E tuttavia ammette finisce per ammettere che
I carabinieri per quello che il ricco e il suo ricordo di ciò che le disse in quell'occasione il capitano De Donno volevano un sostegno politico stante la caratura del personaggio Ciancimino ma non approfondito più di tanto questo aspetto della questione
Riteneva la cosa importante è scarsa rilevanza e tuttavia reputo doveroso informare il ministro
Per fargli sapere che i carabinieri stanno facendo di tutto per scoprire gli assassini il dottore Falco
Intuendo appunto che forse si erano rivolti a lui perché in qualche modo ci siamo rivolti a lei perché in qualche modo facesse sapere al ministro del nuovo si stavano attiva non ricorda in realtà con esattezza le parole di De Donno cioè se sollecitasse il sostegno politico a una comunque una non approvazione della loro iniziativa ma poi conferma quello che aveva dichiarato anche nelle precedenti occasioni e cioè si parlò sostenne accadde non parlo di della richiesta di un prego politico
è possibile anche che
Avesse parlato
Da martedì sostegno politico richiesto dai carabinieri ma certa
Che gli disse che ne avrebbe parlato con Borsellino
Ritiene di avere riferito dettagliatamente di non avere tralasciato nulla a sei del colloquio che aveva avuto con De Donno non ricorda con esattezza quando avvenne questo colloquio ma in sostanza da ricostruzioni successivamente operate questo colloquio avvenne nei giorni compresi tra il Tricesimo nella strage di Capaci
Il ventitré giugno e il giorno ventotto giorni in cui secondo quanto risulta da un'annotazione della gente il dottore Borsellino la Ferraro incontro appunto il dottore Borsellino
Egli in quell'occasione riferì dell'incontro che aveva avuto con il capitano De Donno De Donno non fece altri nomi ma è la pensò ovviamente al prossimo
Cioè
Anche perché non non si esprimerà al al plurale
Successivamente poi ricorda che il De Donno ha fatto cenno anche un avvocato ma per questioni che attenevano ad alta
Vicenda le indagini sui appalto ricorda comunque di avere parlato con Martelli di questo incontro che avevamo questo colloquio che aveva avuto o capitano De Donno in quella stessa settimana e verosimilmente prima di parlare poi con il dottore Borsellino
Il ministro Martelli si recò molti molto e la invitò a parlarne con Borsellino approvando peraltro la sua Scelta perché lei aveva
Era già determinata comunque a parlarne al e il dottore Borsellino testualmente fai benissimo a parlare con Borsellino
L'incontro al ventotto giugno novantadue con il dottore Borsellino fu concordato perché anche
Il il magistrato aveva le aveva detto che aveva necessità di parlarne per un'altra vicenda e approfittando del fatto che entrambi dovevano scendere a Palermo per vedersi in una saletta riservata all'aeroporto di Roma
E comunque ella non aveva ravvisato nessuna particolare urgenza di riferire al dottor Borsellino quello che aveva appreso da De Donno quindi aspetto qualche giorno
E quel l'incontro avvenne quindi il ventotto giugno
La Ferraro ricorda di avere riferito esattamente quello che De Donno amica aveva ha detto
Il riferì al dottore Borsellino anche della richiesta di sostegno politico
E dottor Borsellino rispose che ci avrebbe pensato ogni frase che in qualche modo la colpi
In realtà il dottore Borsellino non disse me le fece capire se fosse stato già informato di quei fatti cavia lei ebbe l'impressione che ancora non ne sapesse
Proprio Borsellino peraltro non le fece cenno di incontri avuti di recente con De Donno è morto ma le chiese
Di ricostruire la vicenda dell'invio al ministero da parte della Procura di Palermo del rapporto mafia appalti perché poi era questo in realtà
L'oggetto della richiesta avanzata in precedenza dal dottore Borsellino di incontrare la a Ferrara spero anche di problemi logistici connesse alla necessità di andare a sentire nuovi pentiti tra cui il Mutolo
Lei è la la Ferraro il sicuro abbastanza sicura di avere riferito al dottore Borsellino che aveva già parlato con il ministro marca
Di in autunno poi ebbe altri incontri con Morri De Donno
Uno di questi incontri fu sollecitato da da Martelli
Ma in questo incontro che si può o datare sempre sulla base di un'annotazione ricavata dall'agenda del generale Mori al ventuno ottobre novantadue si parlò di colloqui investigativi
Agli in questo caso l'incontro fu sicuramente sollecitato dallo stesso umori anzi da loro che parla sempre al plurale con riferimento
Ai carabinieri del del rosso e a questo se a questo incontro il ventuno ottobre probabilmente rappresentante e De Donno e si parla oppure e della richiesta di Vito Ciancimino per il rilascio del passaporto
La Ferraro
Mi ha anche chiesto se si sorprese abbastanza questa richiesta ma neanche dice di non avere neanche chiesto per quale ragione fosse stata rivolta a lei una richiesta simile dal momento che niente ma pratica del genere non aveva nessuna competenze
I ancora una volta
Rispose
Al al morì
De Donno se è presente anche l'unico che avrebbe due che avrebbero dovuto piuttosto riferirne all'autorità giudiziaria ebbe
La percezione che stessero portando avanti i contatti con Ciancimino senza però ricavarne
Nulla anche questo incontro con il precedente avvenne diciamo in una sede ufficiale nel suo ufficio al ministero non ricorda
Dettaglio nel la richiesta come era articolata la la la richiesta
Concernente il rilascio del passaporto ricorda però di aver invitato i carabinieri a rivolgersi all'autorità giudiziaria
Ne ricorda in effetti se chiese ai carabinieri perché mai si fossero rivolti al però come detto appunto percepiti la singolarità di quella ricchezza e fu per questo motivo che ne riferì al ministro anche se dice la Ferraro
Probabilmente
I carabinieri non la informavano che a carico del Ciancimino c'era al processo pendente
Non agisce anche di non avere saputo nulla di ciò che era avvenuto dopo l'incontro
Di De Donno del giugno precedente con riferimento appunto i contatti al tentativo di agganciare dito Ciancimino tanto che poi si stupì della richiesta di colloquio investigativo che il rossa avanzo
Pochi giorni dopo l'arresto di di Riina
Con Mori e De Donno si era parlato anche di colloqui investigativi
Per il fatto che e si sollecitavano che potessero essere Spezia anche ad altri Organino
Personale non appartenente ai reparti specializzati del ROS dello scopo del del Gico
Potessero essere spesi in particolare a personale dei carabinieri in in generale
Mentre la disciplina vigente era molto rigorosa al riguardo nel riservare la possibilità di accedere ai colloqui investigativi sogna appartenenti a determinati organismi
E investigativi
Loro volevano pressavano antenna ampiamente di questa possibilità ma dice la Ferraro non senza collegamento con la vicenda anche il passaporto per Ciancimino quindi le due cose
Sarebbero state trattate parallelamente quelle in occasione dell'incontro del ventuno ottobre
La Ferraro comunque di questo un secondo colloquio
Vertente anche sul rilascio del passaporto per Ciancimino
Riferì al ministro Martelli che stavolta ebbe una reazione corrispondersi visitò ho moltissime dissente a questo punto ne ne avrebbe parlato con il procuratore generale di Palermo come poi in effetti fece non garantendo quell'intromissione pelli carabiniere
A Ferraro ricorda ancora che in quel periodo ebbe occasione di partecipare alla cena per la presenza di modi e quindi De Donno
E questa scena potrebbe corrispondere a un'annotazione ricavata Padova sempre dalla dell'Armory potrebbe essere datata al ventisette luglio forse la questione del tema ancora sulla questione della la la FIAT sulla distribuzione sul potenziamento della
Della di via
Perché il grosso era temeva che questo potenziamento potesse andare a discapito di altri organismi investigativi specializzati come lo stesso rossa
Forse in occasione di quella scena sì parlo della questione carceraria del quarantuno bis rammenta
Tra l'altro la Ferraro che lei era titolare della delega del ministro per i colloqui investigativi e quindi
Per queste ragioni il venti gennaio novantatré ricevette effettivamente la richiesta del ROS a firma su brani di un colloquio investigativo con Vito Ciancimino che quindi precedente i primi interrogatori resi da Ciancimino dinanzi all'autorità giudiziarie rimase stupita da tale richiesta non ricavò la conferma che non hanno ricavato nulla dai contatti intraprese in in precedenza
In effetti per quello che lei apprezza la cattura di Riina era stato il frutto di un'operazione investigativa condotta dal gruppo del capitano Di Caprio rispetto alla quale da Ciancimino era venuto nessun del contributo
Non era infrequente comunque che le questioni carcerarie passassero
Anche dall'ufficio degli Affari penali per questa ragione lei espresse nella qualità il direttore del detto ufficio il dodici agosto novantadue un parere contrario la proposta del direttore del DAP armato di applicazione generalizzata in alcune cacci del regime del quarantuno bis comma uno ma questa è una parte della deposizione diciamo della Ferraro che riguarda poi un altro troncone della della vicenda che vedremo
Più avanti
Mentre
Per quanto riguarda la parte che stiamo trattando adesso
Ecco nella Ferraro dice di avere spiega di avere riferito dell'incontro questo incontro che ebbe a giugno del novantadue con De Donno soltanto nel due mila nove perché aveva completamente dimenticato quell'episodi
Anche se ammette che in precedenza ne aveva parlato col dottore che Lazio in occasione di una testimonianza nel nell'ambito del indagini sulle le stragi continente in occasione di una testimonianza
Però in tale occasione il i riferimenti appunto alla vicenda dei contatti
Tra carabiniere rosse Vito Ciancimino non erano stati verbalizzato
Quando il dieci maggio due mila due il dottore che l'azienda ha fatto domande sulla questione carceraria
Poi verbale era stato redatto soltanto in modo parziale era stato interrotto per un impegno sopraggiunto dello stesso dottore Chelazzi che si era ripromesso di chiamarla un'altra volta cosa che poi non avvenne
Non ricorda se riferì al dottore che Lazio della richiesta che nell'ambito di questi contatti i carabinieri gli avevano rivolto di acquisire il passaporti di rilascio del passaporto
Ciancimino
Non sa spiegare come mai non ebbe subito a ricordarsi della vicenda De Donno morì quando con come risulta dal verbale trascrizione nel
Di questo esame
Di queste di queste assunzioni informazioni dottor Chelazzi le fece domanda specifica proprio sulle frequentazioni ministeriali mo'di morte
Con riferimento all'incontro del ventotto giugno novantadue con il dottor Borsellino ne ricorda che dottor Borsellino le fece molte domande sulla vicenda dell'arrivo del plico contenente il rapporto mafia appalti al ministero perché era stato lo stesso Falcone a raccomandare di seguire perché il picco loro avevano predisposto al ministero per
Restituirlo a Palermo giungesse a destinazione
Nella stessa occasione aveva telefonato a produrre Giammanco per avvertirlo che voleva incontrarli per parlargli dei colloqui investigativi il giorno dopo rappresento a Giammanco l'opportunità che fosse delegato il dottore Borsellino l'interrogatorio di Mutolo
Ci sono ancora ulteriori riferimenti su questa
Vicenda
Su ciò che avvenne poi la notte successiva la strage di via D'Amelio sui rapporti ma questo ripeto lo lo riprenderemo
In una
Con riferimento ad altro nel troncone della della vicenda
Ricorda anche che De Donno ogni occasione del colloquio che ebbero le disse che dopo la morte di Falcone rossa aveva perso il loro punto di riferimento perché i rapporti con la Procura di Palermo non era buoni
Non erano buoni lei però obiettò che c'era il dottore Borsellino
Sempre a proposito del del fatto che aveva raccomandato di parlarne col dottore Borsellino ricorda anche che il tentativo di agganciare Vito Ciancimino era funzionale secondo quello che dissesti del
Il De Donno alla cattura degli dei responsabili della strage di invidia capace di non tanto invece alla necessità di fermare le stradone De Donno non gliene parlò questi
Ricorda anche che morì in sostanza le chiese
Quali passi compiere per ottenere il rilascio del del passaporto
E anche se vi dico questo colloquio per la parte concernente appunto il passaporto di Ciancimino di nessuna rilevanza ritenne di doverlo riferire a Martelli perché la questione riguardava
Palermo riguardava anche personaggio come Vito Ciancimino
E ricorda che il giusto ma per iscritto moltissimo
La la Ferraro poi conferma
Di incarichi successivi che lei ebbe
Dal governo Berlusconi l'ultimo incarico fu quello di organizzare la Conferenza generale dell'ONU ha Napoli nel due mila il nuovo nominata su proposta dell'allora sottosegretario Gianni Letta consulente nell'organismo di coordinamento i servizi di sicurezza presso il dipartimento per la presidenza del consiglio di disse
E di avere avuto modo di confrontarsi con molti appartenenti all'Aism tra cui il colonnello Urbino ma non De Donno
Viene quindi esaminata la posizione ministro Martelli che ricorda questo incontro
Avvenuto verso la fine di giugno novantadue con la dottoressa Ferraro che lo informò che alcuni giorni prima il capitano De Donno era andata a trovarla
Perché per dirle anche a nome dei suoi superiori che avevano agganciato Vito Ciancimino
Che si ripromette mondiale contributo per scoprire gli autori della strage di Capaci dell'omicidio Lina e pertanto interazione che vengono una sorta di copertura politica
Non ricorda neanche dopo che gli sono state contestate le dichiarazioni resta nel confronto con Liliana Ferraro dinanzi alle procure di Palermo e Caltanissetta in data diciannove novembre
Due mila e nove se la Ferraro abbia parlato espressamente ad una possibile collaborazione in senso tecnico di Vito Ciancimino ma il senso era quello di una collaborazione per evitare ulteriori
Strada
Fu colpito dal fatto dei carabinieri agissero senza informare l'autorità giudiziaria e anche la via che era stata istruita da poco e quindi raccomando alla Ferraro di informare il dottore Borsellino non ricordando però se la Ferraro
Rispose che lo aveva già fatto o che comunque non era intenzionata a a farlo
Ritiene comunque che il colloquio tra la Ferraro Borsellino che poi sia stato successivo a quello che lui aveva avuto con la Ferraro
Successivamente che sia la Ferrari ottenne conferma che la la Ferraro aveva parlato con il dottore Borsellino questi aveva risposto che ci avrebbe pensato
A Ferraro con le parlò anche di un successivo incontro con De Donno ottenuto non ricordo se tra ottobre e novembre del novantadue evidentemente si riferisce a incompetenti in ottobre
Quando il
De Donno cioè se la possibilità per le per modi di avere colloqui investigativi con detenuti in carcere e di adoperarsi per il rilascio del passaporto abito Ciancimino
Fu questa seconda richiesta dice Martelli che lo fece infuriare e si decise a chiamare personalmente il potere regionale sigla perché sapeva nel parlato Giovanni Falcone che Ciancimino era un personaggio pericoloso
Ricorda di aver incontrato solo una volta Paolo Borsellino dopo averlo visto il comune del dottore Falcone successivamente di averlo sentito per telefono un paio di volte ma questo prima di avere saputo dell'incontro De Donno Ferraro
Non sa giudice di non sapere se quando la Ferraro non informò del colloquio che aveva avuto con De Donno
Il dottore Borsellino ne fosse già a conoscenza per quello che ricorda la dottoressa Ferraro gli riferì che i carabinieri avevano già contattato Massimo Ciancimino e si ripromette incontrare presto
Vito Ciancimino
Ricorda che la dottoressa Ferraro a proposito della richiesta dei carabinieri utilizzo proprio le parole copertura politica più che supporto
Quando la Ferraro riferì della richiesta del passaporto per Cianci fino per Ciancimino si arrabbiò non tanto per la richiesta in sede ma perché i carabinieri evidentemente volevano facilita la concezione di quel passaporto
Ricorda anche di essere stato il primo a riferire dell'incontro Bellomo Ferraro
Probabilmente la Ferraro parlò con Borsellino non soltanto successivamente al colloquio avuto con lo stesso ministro
Ma perché
Gli anche possibile che di questa iniziativa di De Donno Martelli abbia parlato oltre che con Mancino come il ministro dell'Interno anche con Scotti tetto in quel frangente era già dimissionario
E magari dice testualmente avrà alzato le spalle
Ricorda ancora Martelli gli avere chiesto conferma allora dottoressa Ferraro ricorda il suo ricordo di quanto lei stessa gli aveva detto a proposito della visita di del
La Corte molto severa nella nel valutare la testimonianza di Liliana Ferraro per tutta una serie di ragioni per la quale pre quando rimando
Diciamo alla motivazione che si diffonde molto su questa parte ma sostanzialmente sorprende il fatto che
Soltanto quattordici novembre del due mila nove per la prima volta e solo dopo che mi aveva riferito Claudio Martelli si rammenta diciamo risalto mediatico in queste rivelazioni ritenni dovere
Riferire gli incontri che aveva avuto con i carabinieri del ROS nel corso dei quali si era parlato di contatti con
Vito Ciancimino e questo nonostante che già nella nell'interrogatorio nell'assunzione nell'atto assunto al dottor che l'azione del due mila lui fosse stato chiesto specificamente nelle tre quintetti ministeriali del del colonnello
Morì
Né d'altra parte è poco credibile che se mi avesse parlato al dottore Pierazzini e poi non ci fosse stato il tempo di di verbalizzare le antenne sopravvenuto il dottor Razzi difficile credere perché l'azzurro avrebbe richiamata per completare diciamo la verbalizzazione delle sue dichiarazione
Poi altre perplessità poi vedremo in relazione alla vicenda ventotto reti in macchina nomina del dottor Di Maggio come vicecapo del dell'ufficio del verità
Nel nel Complesso la la corte non non vuole raccogliere diciamo il sospetto che le dichiarazioni reticenti della della Ferraro o comunque l'iniziale reticenza della della Ferraro per possono avere qualcosa a che vedere con il rapporto instaurato dalla stessa Ferraro con i servizi di insicurezza quando fu nominata consulente del del disse
Tuttavia non può fare a meno di stigmatizzare che dalla testimonianza la Ferraro traspare un atteggiamento complessivamente ambiguo che fa il paio con il tentativo di minimizzare
Il tentativo dei difensori in particolare
Degli ufficiali del rozzo e di minimizzare gli approcci del del rosso e con convitto Ciancimino
Così cabaret nominalistica la rappresentazione offerta sulle motivazioni sia della prima sollecitazioni De Donno del giugno novantadue far sapere al ministro Martelli che il rozzo e si stava prodigando per scopi gli assassini di Falcone
Come se insomma
Questa fosse scontato che tutti gli organismi investigativi in quel momento dovessero profondere immani stessero profondendo il massimo intendo
Sulla su questa indagine
E d'altra parte se i termini dei colloqui poi riferiti dalla Ferraro a Martelli fossero stati quelli oggi raccontati tendenzialmente minimizzati annota ancora la sentenza non si comprenderebbe tutta questa irritazione del del ministro Martello citazione diventa molto più plausibile invece se particolari primo nel colloquio avesse avuto ad oggetto come appunto riferisce senza senza riserva
Martelli
Perché così ricorda del suo
Dopo il colloquio con del testo contabile ne fece non appena Ferraro non essendo ad oggetto proprio una specifica richiesta di avere copertura politica tenendo conto che Martelli all'epoca era
Il ministro della Giustizia e quindi organo specificamente competente
Ampi accogliere vuoi particolare richieste che potessero avere a che vedere con alleggerimento del regime
Carceraria
E l'altra altra fonte utile a ricostruire
I passaggi pedonali per la vicenda questi passaggi della la vicenda sono
Altra fonte e la testimonianza di Fernanda Contri racconta che all'epoca era segretario generale presso la presidenza del consiglio dei ministri che è stata sentito all'udienza del quindici settembre due mila sedici tralascio naturalmente tutta la ricostruzione della della carriera sia prima di quest'incarico che poi successivamente quando tra l'altro la la la dottoressa Contri niente è tornata a fare dell'avvocato è stata anche rendendo il contenuto della magistratura quindi incarichi di tutto prestigio
La la contro dichiara ricorda di aver riconosciuto il colonnello Mori perché fu presentato dal dottor Falcone del periodo in cui ricopriva l'incarico di consigliere al al CSM e ricorda di aver avuto con con Maurice uno scambio di opinioni dopo l'attentato della dell'Addaura
Lei a cercarlo in quell'occasione egli venne a trovarlo al suo albergo approfittando di una breve vacanza stava trascorrendo ma Mombello non ricorda però quali se quali quanti le il Cornello moglie diede su questa vicenda della dell'Addaura
C'è poi il ritorno a a altre
Fonti testimoniali
Ricorda di essersi presentata spontaneamente nel due mila dieci ai magistrati di Caltanissetta per rendere dichiarazioni su colloqui che
Con
Sugli incontri che entri con umori nel novantadue due in particolare che ha potuto ricavare dalla sua agenda personale lo ha fatto soltanto due incontri niente sono databili
Al ventidue luglio mille novecento
Novantadue e al ventotto dicembre mille novecentonovantadue
Per la prima volta mi ha riferito ai magistrati segnatamente magistrati di Caltanissetta nel due mila dieci dopo essersi consultata
Con con la sua mica registrato presse annientarne la Procura nazionale antimafia che l'aveva accompagnata dal dottore dalla da Piero Grasso e terza volta nella consentì consigliato di riferire tutto all'autorità giudiziarie
Quindi come come il ministro Mastella come l'ex ministro Martelli come Magliano Ferrara anche Fernanda Contri quelle le fonti diciamo istituzionali che come è stato più volte
Commentato a metà luglio stigmatizzato ritrova la memoria a distanza di su questi fatti a distanza di tanti anni solo dopo che si è detto che la vicenda assoluto risonanza mediatica
Sul punto specifico il primo di questi incontri avvenne appunto il ventidue luglio del novantadue quindi tre giorni dopo via da io
La Contri era particolarmente scossa del Spezi ricordano ancora l'ultima volta che aveva visto Paolo Borsellino quando ne aveva sollecitata apprendere sul Presidente del Consiglio dei ministri perché facesse in fretta ad approvare imparare i disegni di legge sui pentiti
Le fece impressione la la frase che UIL le disse cioè che la sua era una lotta contro il tempo
Non ricorda cioè o meglio quando è stata
Sentita
La
Tenesse conto in questo nel processo
Si ricorda di essere stata lei a sollecitare quella visita
Dimori quell'incontro con morì il ventidue luglio novantadue però mentre corto sicuro
Quindi non esclude che l'incontro possa essere stato richiesto invece la Mori come in effetti risulta che alla stessa compiti ebbe a dichiarare in un'occasione precedente c'è proprio la prima volta che riferì
Di questa dicendo il diciotto gennaio due mila dieci
In quella sede peraltro
Preciso che morì non le pago dell'esigenza di avere una copertura politica neanche le chiese di parlarne con il Presidente del Consiglio
In quell'incontro si parlò innanzitutto della contestazione che pure il presidente La Repubblica aveva ricevuto in occasione dei funerali gli agenti della scorta
Il dottore Borsellino in quello stesso incontro se non anche in quello successivo il ventotto dicembre novantadue ma questo poi no lo ha chiarito e non è escluso morì le disse che stava avendo incontri con Vito Ciancimino
E che si era fatto l'idea che fosse uno dei capi se non addirittura il capo della mafia questa
Notizie o rivelazione Vascon Bolze pare
Nel lealtà al ventotto dicembre novantadue Ciancimino era stato già arrestato in quella occasione si parlò di un'altra
Vicenda si parlò di contraria
Perché poi anche anche contraddicendo era stato arrestato e ricordava la Conte di che nel mercato da Pinzi Arturo Parisi era sconvolto da quella da quella da quell'evento a quel fatto che si bisogna farsi
Qualcosa per capire che cosa fosse è successo e allora lei
In quell'occasione effettivamente si ricorda con lei senz'altro a chiedere un incontro con con molti per poter avere qualche delucidazione
Quindi in questo secondo incontro del ventotto dicembre novantadue sollecitato certamente sollecitato dalla dalla compiuti parlano con morì nella dell'arresto di Contrada
Dice ancora la racconti con riferimento a questo al primo incontro quello della
Il ventidue luglio che non disse nulla al generale Taormina di quanto appreso D'Amuri perché a quella data non ancora conosciute indiano e Taormina e poi sia pure con molto garbo stesso morire disse in quell'occasione che c'erano all'epoca dei contrasti tra rosse
Di via invece certa che riferì quest'incontro
Al Presidente del Consiglio ma senza riceverne alcun commento anche perché ricorda non era stata avanzata nessuna richiesta da parte di
Intimo
Ribadisce comunque che pur prendendo atto delle sue precedenti dichiarazioni nonché riesce a ricordare con certezza se fu lei a cercare morì nel luglio novantadue come in effetti hanno riferito in precedenza la procura di Caltanissetta oppure
Quando specifico
Oppure ha ben il contrario come
Come riferito nel verbale per il due mila riesce
Morì riferendo degli incontri con Ciancimino ha fatto un generico accenna indagini in corso per individuare i responsabili delle due Strangio
E le parlò di quegli incontri come ogni attività già programmata ma ancora da espletare quindi Conte che dovevano ancora a Benigni
Forse l'incontro dicendo appunto ebbe ad oggetto l'arresto di comprare
Per completezza rammento che all'esito della deposizione
Terze Contri sono state acquisite sull'accordo le parti le fotocopie delle pagine l'agenda personale ne acquisì il camion le annotazioni a cui ha fatto riferimento particolare
Già le annotazioni relative agli appuntamenti con il Mori giorno ventidue luglio novantadue del giorno ventotto dicembre novanta
Le conclusioni a cui la una sentenza perviene sui contatti di Mori e De Donno con
Questi ambienti questi esponenti istituzionale
La
La conclusione che se ne ricava e nel senso di smentire la trazione degli imputati che tende a minimizzare tali contatti
Riconducendoli alla nera finalità di instaurare un rapporto confidenziale
Con la possibilità poi di approdare a un rapporto di piena in collaborazione con l'autorità giudiziaria rileva la corte di primo grado che non vi sarebbe stata invero alcuna plausibile ragione di ricercare una copertura istituzionale per un rapporto con un continente che peraltro
Nulla aveva riferito sui possibili autori della strage di capaci non era prevedibile che lo facesse anche tenuto conto del del ruolo particolare per cui era accreditata e quindi di una competenza che aveva per certe vicende non cioè vicende diciamo come quello del le ultime stralcio
D'altra parte le ancora la sentenza notizie no preoccupazione
Informare
Autorità eventualmente competenti
Nei confronti delle autorità giudiziarie
L'unica preoccupazione fu quella di informare l'autorità politica bistrot la giustizia
Attraverso la Anna Ferraro
Il Presidente del Consiglio attraverso appena
Racconta
Che quindi effettivamente perché poi si spense la Ferraro cala Conte hanno detto avere
Rispettivamente riferito ministro e al Presidente del Consiglio uno così informa
Della iniziativa che era in corso da parte del ROS
Ma anche diciamo nella stessa ottica gli umori egli Bellomo annota ancora una sentenza
Quella con Vito Ciancimino non poteva essere soltanto un nuovo pur importante rapporto finalizzato ad acquisire
Notizie confidenziali comunque non furono
Magni acquisite
Almeno sino al tentativo di individuare il covo di Riina
Che poi che sarebbe avvenuto questo tentativo comunque soltanto in una seconda fase dell'interlocuzione con Ciancimino con Ciancimino
Ma e costituì il tentativo di instaurare
Traverso Vito Ciancimino un dialogo con con Cosa Nostra così come effettivamente avvenuto a seguito della dell'invito rivolto a Ciancimino Honda morto
E quindi vi era la necessità di effettivamente riavere proprio quella copertura politica di cui hanno riferito
Il teste
Di cui ha riferito il teste Martelli
Che in quanto ministro la giustizia sarebbe stato inevitabilmente titolare di possibili iniziative per venire incontro a eventuali richieste di di Cosa Nostra
Ecco ci fermiamo qui con la relazione introduttiva di ricostruzione della sentenza di primo grado del presidente Angelo Pellino nel corso dell'udienza del processo d'appello sulla presunta trattativa Stato-mafia del tredici maggio scorsa udienza molto lunga durata oltre sei ore proprio per questo
Cerchiamo di proporre diverse puntate dello Speciale giustizia
All'ascolto della relazione introduttiva del presidente della corte d'assise d'appello di di Palermo consigliere Angelo Pellino
Si tratta lo ricordiamo del processo contro gli ex ufficiali del rosso Antonio Subranni Mario Mori e Giuseppe De Donno e contro l'ex senatore Marcello Dell'Utri accusati di minaccia a corpo politico dello Stato in sostanza di aver veicolato in tempi diversi le minacce di Cosa Nostra alla governo allo scopo di imporre iniziative legislative a favore della mafia in cambio della fine delle stragi
Il processo è stato aggiornato al trentuno maggio prossimo e durante quell'udienza in quella sede il presidente Bellino affronterà il capitolo delle stragi del mille novecento novantadue e del novantatré e le minacce accorpò politico o dello Stato
Intanto anche per questa sera termina così
Lo Speciale giustizia la puntata dello speciale e giustizia a tutti grazie per l'attenzione da Lorena Durso una buona ascoltò con i successivi programmi di radio radicale