Italia terminal europeo della nuova Via della Seta

Buonasera a tutti
Detenuti questo seminario organizzato da la Fondazione fastigi era mio s'Magazine è un piacere vedere fin qui numerosi affrontare un tema di così stringente attualità
Ringrazio il CNEL per l'ospitalità in questa sede eccezionale che il parlamentino e do la parola al presidente del CNEL il professor Tiziano Treu per un saluto introduttivo
Sì grazie Benvenuti
Qui al parlamentino in questo ultimo anno Eric nelle grazie
Mobilitato su vari fronti io lo dico sempre perché spesso si immagina che il CNEL sia una mummia sia qualcosa di strano ma in realtà questo è un luogo dove si affrontano molti problemi che riteniamo noi e e ovile pare associazione di importanza per il Paese tanto per darvi due veri adesso faccio un po'di propaganda come si usa fare anche le aziende quando parlano di qua qual è il nostro prodotto nel nostro prodotto è e di dare pareri di ascoltare le varie voci organizzati dalla Società su vari temi vi interroghiamo molto col Parlamento adesso dicevo prima noi stiamo discutendo sulla sicurezza stradale per dire che è un tema ahimè dolente io a suo tempo quando negli sui trasporti avevo avevamo pecco di morti sulla strada terribile poi sono un po'migliorate ma adesso stanno riprendendo e al parlamento c'è una serie di iniziative sul su questo tema per dire noi stiamo cercando di mentre un po'di ordine né dare né nostre opinioni Suman sono centinaia degli incontri che l'inizio centinaia di incontri che stiamo facendo in questo in questi mesi e sono tutti per noi morto stimolanti questo tema vostro
Io come comune cittadino elettore informato delle vicende economiche ne capisco
L'importanza però nomi noi moltissimo da dire se non ma cosa che adesso mi esprimo però è e che lei non se n'è mai occupato in modo organico quindi può anche darsi che va verso la vostra questo vostro la spinta sia anche per noi una occasione di metterci l'occhio può più sistematicamente aperta però molti pezzi li stiamo seguendo da vari reparti per esempio adesso dicevo a questa giovane Wilma qui che a proposito del gli interessi che hanno anche loro del loro Magazine che noi stiamo facendo una serie di audizioni su tutti i problemi energetici questo ovviamente che è una grande importanza per l'Italia è un Paese del povero dei quest'di di fonti tradizionali il molto e molto invece bisognoso di questo stiamo facendo un'analisi seria Belvedere
Come migliorare l'efficienza
Gestire la transizione ecco per dire questo è un pezzo che c'entra col col discorso perché disse perché appunto
Questa via a connessioni anche per l'approvvigionamento energetico per particolare il gas che che è uno dei punti fondamentali
No io sul quindi ringrazio insiste insisto poi qui c'è Michele DAU che pezzo importante della storia del quelli TTT era il compito di ragguagliarci poi a a me un po'in particolare
Dell'esito e di vedere se da questo possiamo trarre anche un inizio di lavoro più organico insieme poi qui vedo molti amici storici qualcuno anche non c'è mi spiace che non sia Daniele Rossi che ho sentito da poco e ecco la la l'unica cosa che che voglio dire e Cuesta noi abbiamo ci occupiamo abbastanza di a fare internazionali in particolare europei
E questa vicenda i rapporti con la Cina in particolare la via della seta a parte che sono veneziano quasi quasi completamente sostato anche eletto senatore a Venezia e quindi noi ci consideriamo i il terminale no
Certamente uno un oggetto di interesse che deve essere oggetto di interesse dell'Italia e dell'Europa sarebbe auspicabile
E perché i rapporti sono già intensi noi abbiamo un po'siamo a grande nazioni esportatrici e quindi dobbiamo anche trasformazioni c'è ovviamente dobbiamo vendere libri con la prima volta sono andato in Cina non c'era ancora il vino italiano perché alla fine degli anni novanta però si capiva già che bastava un cucchiaino come diceva quel tale per ogni cinese invece che di te divino che avremo fatto un grande affare e siamo su quella strada anche se non siamo i primi no ma per dire insomma che c'è c'è un interesse evidente del Paese sarebbe bene siccome questo tema è molto impatta molto sulla politica no anche sulla politica internazionale ahimè persino con effetti distorsivi perché abbiamo visto con questo firma di memorandum protocollo non so in cui l'Italia si è come dire un po'sporta fuori dalla finestra
Ha avuto subito delle reazioni globali pongono di tono per lo più punto politico e che che hanno influenzato molto il dibattito non lo so su in che misura influenzeranno sulle decisioni però insomma le decisioni l'interesse economico è evidente nel nostro Paese ripeto per l'Europa molti altri Paesi stanno muovendo si sono mossi
Questo lo vedo anch'io che non sono un esperto senza fare tante firme ma facendo tanti fatti
E quindi sarebbe bene che anche noi ci concentrassimo immagino che voi lo farete su i fatti su cui quello che questo rapporto con un grande partner ormai destinato a diventare probabilmente la potenza dominante tono sommesso ma certamente in materia economica una potenza di grande rilievo al cuore su questa strada noi che Italia dobbiamo essere attenti dobbiamo vedere come possiamo U massimizzare gli scambi trarre per il nostro Paese che ne ha grande bisogno uno lo stimolo un aiuto Investimenti eccetera e quindi da questo punto di vista l'interesse c'è e sottolineo che si e che è bene che sia un interesse operativo commerciale industriale lasciando un po'da parte le polemiche politiche questo poi poi nel nelle son presenti tutte le associazioni produttive del mondo del lavoro del mondo dell'impresa del terzo settore
E quindi non siamo in coinvolta in polemiche politiche dobbiamo invece massimizzare il consenso
Delle forze attive dell'Italia per sottrarre dei risultati positivi per il paese e quindi da questo punto di vista è nel suo interesse c'è ripeto io su ha scorto qualcosetta poi che le devo andare ma vi chiederei di darci degli input per il futuro grazie
Grazie al professor Treu per questa introduzione che ha sicuramente ricalcato quello che sarà lo spirito del seminario
Uno spirito che avrà il compito di essere propulsivo verso colleghi le conclusioni poi gli sviluppi di questo progetto la via della seta che avrà uno un orizzonte temporale molto molto esteso
E di conseguenza ci troviamo ad analizzarne adesso gli effetti iniziali e a fare parecchie previsioni poi sarà compito del tempo dieci se abbiamo avuto meno ragione
Do la parola al primo relatore il l'ingegner foca carcere sanno focara ci presidente della Fondazione fastigi
Organizzatrice dell'evento che avrà modo di trattare fare un'introduzione generale all'approccio infrastrutturare della Via della Seta in Italia
Tenendo presente gli ha gli scenari attuali e quelli tendenziali in tutte le tipologie di trasporto grazie ingegnere
Sì grazie buon pomeriggio a tutti ringrazio innanzitutto il presidente Treu per ancora averci concesso questa meravigliosa sala poter parlare insieme in confrontarci su una serie di problematiche il mio intervento come vedete si intitola L'Italia terminale europeo della nuova via della seta questo è un sogno
è una visione è un auspicio purtroppo ogni giorno che passa diventa sempre più difficile è sempre più faticoso raggiungerlo
Vorrei farvi vedere alcune alcune slide dovere trattare alcuni argomenti che poi gli relatori che seguiranno
Prenderanno in maniera affronteranno in maniera più diffusa ma al fine di cercare di inquadrare gli aspetti che ritengo più importanti di questo di questo tema
Innanzitutto
Parleremo del ruolo dell'Italia nel bacino del Mediterraneo un ruolo storico importantissimo
Vedremo quali sono gli investimenti infrastrutturali in Italia negli ultimi anni
Investimenti invece europei neve in tema in campo infrastrutturale e quindi poi la presenza degli investimenti cinesi in Europa e quindi il grande progetto industriale della via della seta infine che cosa fare
Ecco per quanto riguarda il ruolo dell'Italia diciamo del dell'Italia come ragioni fisica no in all'interno del Mediterraneo è stato sempre strategico è importante un'importanza che non è ma non è stata costante nel tempo a Vito avuta visto dei periodi di grande splendore di grande APC e poiché periodi invece di di grande depressione quindi è una successione diciamo continua da che va dall'Impero romano poi il Medioevo poi Rinascimento
Poi le crisi del della sede delle divisioni occupazione europee coi delle grandi casate europee e poi di nuovo il riso il il Rinascimento
E e così via ecco il l'impero romano indubbiamente ha rappresentato il momento in cui la capacità proprio la la collocazione fisica dell'Italia ha espresso il il massimo
Del della sua valenza e la cultura le lo spirito le le Regione delle italica si è diffusa rapidamente in tutto il il mondo conosciuta allora dal Nordafrica alla Medioriente al resto dell'Europa
E l'ingegneria italiana a quel tempo a Gian Maria già aveva manifestato tutte le sue capacità di grande livello si costruiva
Con il marmi per la piccola pietra perché si dovevano realizzare opere durature nel tempo non con il legno che brucia un marcisce ma proprio per lasciare una traccia ai posteri e ancora dopo tre mila anni abbiamo delle tracce meravigliose
Dopo il periodo medievale il Rinascimento Rinascimento le Repubbliche marinare hanno quelle che chiamiamo oggi Repubblica marinare hanno rappresentato sicuramente un elemento molto importante di sviluppo e e che ci hanno portato appunto al Rinascimento
E e le Repubbliche marinare hanno rappresentato ancora una volta un punto di partenza per realizzare scambi commerciali e
Civilizzazione anche in altri territori non proprio vicinissima a noi
Dopo questo periodo un altro momento di di grande apice sia raggiunto con il Risorgimento
Quindi con Camillo Benso conte di Cavour che fra le tante cose che ha fatto che è stato uno dei promotori ma principali dell'Unità d'Italia
Ha concepito ha capito due cose fondamentali dal punto di vista delle dell'infrastrutturazione del Paese
Una che con i traffici con l'apertura allora imminente di sue ex sarebbero arrivati nel Mediterraneo importanti traffici commerciali che l'Italia poteva catturare se fosse stata collegata all'Europa poteva cadrà catturarli perché di fatto l'Italia rappresenta un pontile lanciato nel Mediterraneo
Però a una barriera fisica importante che quella dell'arco alpino e quindi Cavour aveva capito l'importanza del sistema dei valichi fece realizzare per primo il tunnel del Moncenisio centosessanta anni fa con dei costi spropositati per quel tempo e senza assolutamente mezzi pensate che la maggior parte delle tecnologie è necessaria a realizzare il tunnel Moncenisio sono state inventate dopo Hatun era avviato e tutt'oggi invece le triglie utilizziamo quindi capiamo come il lungimiranza politica volte innesca anche crescita tecnologica culturale
E e tanto altro in con il Moncenisio Cavour voleva realizzare quindi un collegamento
Di Torino
Verso Parigi e Londra perché soltanto così si poteva riuscire a valorizzare il territorio italiano completamente l'altra grande intuizione quella di creare una sola rete
Di trasporto ferroviario che a quel tempo c'erano otto dieci società ferroviarie ognuna per ogni Stato sostanzialmente o quella del Nord quella del Granducato quella della Ferrovie Romane
Ne Appulo-Lucane insomma ogni ogni Stato aveva le sue ferrovie Luís riuscì capendo che per avere l'unità d'Italia bisognava vede l'unità di trasporto in Italia
Ferroviaria e quindi riuscì a a realizzare poi rigide pochi anni le Ferrovie dello Stato Tell all'inizio dell'Ottocento
Ecco
Questo è stato un altro momento di apice importante per venire ai giorni nostri e un altro momento di di grande realizzazioni che hanno sbloccato quel periodo quel blu quello che io chiamo Medioevo
Del della legge Merloni praticamente il cui dopo Tangentopoli c'erano bloccate completamente
Le realizzazioni infrastrutture
Facendo crescere tantissimo il gap di infrastrutturazione del Paese tra l'Italia e il resto d'Europa dalle fonti OCSE risulta che nel novantasette novantotto l'Italia era l'ultimo al penultimo posto tra i Paesi OCSE i più industrializzati Lindt in quanto a dotazione infrastrutture quindi si era creato un gap notevole e nel due mila uno la legge obiettivo ha visto la luce ed è stato un altro grande momento di sviluppo di crescita e di infrastrutturazione del Paese
Giobbe etico come sapete era basato su quattro impianti un impianto programmatico
Fu fondamentale che nasceva dal piano dal piano generale dei trasporti un impianto normativo con la legge quattro quattro tre del due mila uno la centosessantasei del due mila due
E un impianto finanziario con dotazioni proprie circa il trentacinque per cento di delle dotazioni del finanziamento complessivo che era di centoventicinque miliardi di di di Europ
E rinvii l'impianto operativo con la struttura tecnica di missione nelle intese generali quattro di cui qui a questo tavolo ci sono due importanti protagonisti di allora
I risultati della legge obiettivo al di là delle scelte idee politiche uno possa avere sono sotto gli occhi di tutti e sono innegabili l'Italia effettivamente in quegli anni ha recuperato il gap infrastrutturale
Che aveva rispetto agli altri Paesi europei la République operato molto bene
Realizzando e questo è un dato di fatto non non c'è politica qui dietro ottocentocinquanta chilometri di autostrade tutta la Salerno Reggio Variante di valico il passante di Mestre la Pedemontana lombarda il quadrilatero Umbria-Marche e tanto altro ancora
Quattrocento sessantotto chilometri di linea ad alta velocità tutta la la Torino Milano Napoli quindi era una parte del del corridoio quattro del corridoio cinque verso a Brescia poi continuerà Verona Vicenza si spera
E che questa Altero questi quattrocentosettanta chilometri l'alta velocità hanno accorciato l'Italia e l'hanno quasi dimezzata di fatto perché i tempi di percorrenza da da Milano
A Roma si sono dimezzati così come da Torino a Napoli si sono dimezzate di fatto accorciato il la la distanza
Come si fa a Testaccio fosse più forte il settanta chilometri di metropolitane sono stati realizzati grazie alla legge obiettivo e anche
Il avviati i lavori altra fuori del del Brennero del Fréjus che sono due valichi fondamentali proprio per tenere agganciata l'Italia all'Europa grazie alle grande progetto della legge obiettivo che in dieci anni appunto ha realizzato tutto quello che abbiamo visto l'Italia si è potuta sedere insieme con l'ingegnere Incalza dal tavolo europeo
Coordinato da da Van Miert del compianto Van Miert
Che e quindi ha potuto far valere la la la propria attività di infrastrutturazione in quel momento per inserire l'Italia nell'ambito di un progetto complessivo di corridoi europei e afferenti all'Italia appunto c'è il famoso corridoio uno FIAT con il Ponte di Messina
Raggiunge la Sicilia il corridoio cinque che attraversa appunto la famosa tablet giunse arriva poi passa da Trieste e quindi attraversa tutta la Pianura Padana per collegare da Est a Ovest i traffici imbelle e le merci e poi il il Genova-Rotterdam ma che dovrebbe valorizzare ancora di più il porto di Genova quindi corridori che hanno dei terminal portuali anche fondamentali di grande importanza e di grande sviluppo che si stanno realizzando si spera soltanto che non rallentino mai e che abbiano la loro continua accelerazione
Dopo il programma della legge obiettivo ecco che un altro Medioevo è iniziato purtroppo la di Roma Prada se
Ha avuto i suoi affetti a livello internazionale quindi ha toccato tutti i Paesi anche l'Italia però un colpo
Abbastanza serio è venuto con i governi Monti e seguenti per cui ecco vedete da da questo diagramma che mentre la Francia per esempio dal due mila al ad oggi praticamente ampi acta cresciuto la sua dotazione di infrastrutture del trentadue per cento
La Germania addirittura quasi del quarantasette per cento l'Italia gli investimenti in infrastrutture sono calati del quasi cinque per cento calati e non e non incrementati come tutti gli altri Paesi
Questo ovviamente comporta che il gap infrastrutturale che con la legge Obiettivo avevamo eravamo riusciti quasi a colmare almeno con la Germania mai con la Francia ormai e sta diventando un gap di nuovo negativo e vedete dalla dal diagramma quello della cartina europea che siamo uno dei paesi che sta investendo meno in assoluto in infrastrutture rispetto a tutti gli altri paesi i venticinque Paesi europei
Molto meno della Grecia del della Norvegia e tanti altri
Questo situazione ovviamente che cosa comporta comporta di fatto che l'Italia è dal punto di vista delle attrattività degli investimenti quindi anche dell'affidabilità come sistema Paese dal punto di vista infrastrutturale l'ultimo Paese dei principali i nostri competitor perché perché la la burocrazia non et frites Ginosa perché ci sono grossi problemi sugli appalti sui tempi di realizzazione delle opere sui contenziosi siamo praticamente negativi su tutto quindi vedete in quel diagramma il Roberto Rosso
Il poligono rosso il più piccolo proprio perché noi e quello che ci compete e noi abbiamo più deficit handicap degli altri
Questa scarsa attrattività si evidenzia anche nel fatto che l'indice di dotazione infrastrutturale calcolato da dedotte è di zero sedici contro una media europea di zero diciotto
Quindi un un valore indice abbastanza basso che occorrerebbe investire secondo lo studio ti sto presentando a almeno centoquaranta miliardi di euro nel settore trasporti
Mi chiaramente non li stiamo investendo le le opere più livelli investimenti in opere pubbliche si è ridotto intorno al due per cento appunto come sappiamo rispetto al PIL
La da questi da questi dati l'elemento forse più che amareggia maggiormente
è che tutto quel po'po'di interventi infrastrutturali che sono stati realizzati dal due mila uno due mila undici
Quindi gli ottocento chilometri di autostrade i quattrocento chilometri di Ferrovia Alta velocità in settanta chilometri metropolitane e tant'altro sono costati allo Stato come limiti d'impegno dodici miliardi l'anno
Dodici miliardi ormai lo sentiamo dire quasi tutti i giorni la televisione sono il costo del Mediocredito di cittadinanza o ancor prima degli ottanta euro i bonus mensili che interventi che non mi sembra che abbiano dato altrettanti risultati in termini economici e quindi più che altro non hanno dato la possibilità al Paese di crescere come dovremmo e che cosa perché cosa fa succedere questo ecco perché la preoccupazione perché oggi siamo qui perché abbiamo invitato relatori
Al uditori così illustri
Per per capire per lanciare un grido d'allarme intorno il mondo si muove noi siamo in profonda depressione recessione ma il mondo si muove immonda avanza
Il
Qualche anno fa il presidente a vita della Cina ha lanciato questo grandissimo programma Wang road One ben altro una una strada marittima e una cintura terrestre
Per per far sì che ci fosse uno scambio continuo di culture di mezzi di commerciale tra la Cina e l'Europa
Passando anche dall'Africa
Indiani cinesi hanno bisogno di no auto di tecnologie avanzate in dei europee
Però hanno bisogno anche di esportare i loro prodotti a basso costo e quindi corrode One welter un qualcosa che dovrebbe servire a realizzare questo questo scambio continuo
Ma noi ci stiamo presentando assolutamente impreparati e ora vediamo anche le conseguenze perché il uno il presidente cinese ha avviato questa questo
Programma industriale
Molto importante perché questo diagramma lo dimostra abbastanza chiaramente i rapporti commerciali tra Cina Europa nel nel due mila quattordici quindici e sedici era cresciuta tantissimo
Ma importando cioè la Cina esportava
Prodotti estremamente di bassissimo livello di bassissimo a profilo molto CIPE
Che rischiavano Point danneggiare completamente l'economia cinese a lungo termine e quindi
Il presidente ha così bloccato cercato di frenare immediatamente questa tendenza
Creando appunto il progetto della via della seta che deve essere un progetto invece mirato a per a riqualificare i prodotti esportati e arrendervi anche più adeguati alle esigenze del mercato europeo
A questo punto se diamo un'occhiata al agli investimenti cinesi dell'anno scorso vediamo che un po'tutti i paesi si stanno
Organizzando in questo senso
Ad attrarre quindi investimenti cinesi il forse in in testa abbiamo la l'Inghilterra c'è anche la la la Germania la Francia
La Svezia moltissimo e il settore di maggiore attrattività forse lo vedete poco dal e quello dei trasporti
A questo punto che cosa può fare l'Italia con la sua dimensione che e piccolina no rispetto alla Cina i numeri sono assolutamente qualcuno si può chiedere una cosa stai parlando di cosa stai parlando d'Italia ha un un per cento di PIL la las la Cina è il sei punto quattro i il il PIL complessivo dell'Italia e di due trilioni di dollari quello della Cina e di dodici trilioni di dollari pensiamo sui rapporti di un asset però noi crediamo che il ruolo dell'Italia appunto del Mediterraneo per quello che facevo vedere prima deve essere sempre preminente
Il i cinesi hanno né per avviare questo progetto per realizzarlo con Cruz concretamente hanno istituito
Una banca
Alla la Banca asiatica di investimenti infrastrutturali una banca multilaterale di sviluppo operativo
Nel due mila sedici proprio su iniziativa della Repubblica popolare cinese una dotazione di capitale di cento miliardi di dollari a cui l'Italia partecipa con due miliardi e sette di cui una parte già versate l'obiettivo a questa banca partecipano i Paesi che vedete rappresentati l'obiettivo è proprio quello di finanziare interventi infrastrutturali lungo la via della seta e quindi sì già sono sono stati avviati progetti molto importanti in India in in Oman in casa Zerba Giannetta Tajikistan in Turchia
Anche in Egitto progetti di tutti svariate tutti quanti di svariate centinaia di milioni
Di euro a cui l'Italia sta partecipando piccola parte finanziando lì però non sta assolutamente partecipando con le proprie imprese con con il proprio know how nel con le proprie conoscenze e questo è un grosso drammatico
Sapete che recentemente è stato firmato un memorandum of understanding di cui parlerà più diffusamente l'ingegnere Incalza dopo per cui non non mi soffermo
L'unica cosa che risulta eclatante e che mentre noi magari firmiamo degli accordi molto generici
La Francia ha già venduto quaranta miliardi dea air bus alla Cina e e la Germania è riuscita a fissare in Duisburg il il Lab commerciale cinese per tutta l'Europa quindi gli altri vanno avanti e noi
Ecco noi se vediamo un attimo il discorso dei forti capiamo che abbiamo dei porti importantissimi nel cuore del Mediterraneo quindi appunto ricchissima manteniamo questa vocazione di pontile lanciata del Mediterraneo proprio per attrarre
Merci il criterio dei grandi capi contenere arriveranno da Gibilterra da Suez
Però se non abbiamo una struttura una rete infrastrutturale adeguata quella che stavamo facendo con la legge obiettivo rischiamo di rimanere completamente tagliati fuori oggi la situazione dei porti e questa mentre negli ultimi dieci anni i gli investimenti algerini nei porti sono stati dell'ottocento per cento
Quelli marocchini del Quattrocento cinquantadue per cento
L'Albania addirittura del duecento ventisei per cento quelli dell'Italia negli ultimi dieci anni sono zero
E addirittura a Gioia Tauro che sappiamo è il nostro porto forse per lo più ha perso nell'ultimo anno soltanto dell'ultimo anno il quindici per cento di di tonnellate equivalenti di merci quindi questo
Ci rappresenta un panorama estremamente difficile ecco se vediamo la prossima diapositiva acchiappiamo
Che cosa stanno facendo i cinesi a fronte di questa inerzia di questo immobilismo tutto italiano invece quindi di utilizzare il nostro pontile verso l'Africa
Verso Suez e verso il Medioriente che con il sistema di valichi potrebbe essere veramente collegato all'Europa cinesi stanno comprando e gestendo e di tutti tutti i porti che stanno al di fuori dell'Italia
Quindi in Algeria in hanno comprato il porto del Pireo con la concessione per trentacinque anni
Hanno comprato i porti del del Medioriente di Bilbao di Valencia
E di Tangeri quindi
Una realtà che ritengo assolutamente preoccupante e che dobbiamo tutti i giorni parlarmene per cercare di
Smuovere le cose
Che cosa fare sperando che qualche politico illuminato ci ascolti innanzitutto
E va ritrovata la cultura della programmazione quella programmazione che aveva fatto a suo tempo Cavour che è stata fatta col piano generale dei trasporti
Con la legge obiettivo dobbiamo avere una visione del nostro paese inserito in un contesto internazionale cosa che e chiaramente adesso non c'è
Dobbiamo riattivare rapidamente le opere della legge obiettivo
Abolire
Il Codice degli appalti un'opera è un intervento assolutamente scellerato che ha bloccato
E i gli Inti Investimenti si sono ridotti del dodici per cento da quando è in vigore e quindi ha creato soltanto una moria di imprese di eccellenza come Astaldi con
La Cmc di Ravenna e tante altre piccole e medie che lavoravano con queste creando dei danni all'economia della piccola imprenditoria enormi irrecuperabili
E e occorre mirare a un'infrastrutturazione completa del Paese cioè in altre parole
Completare il sistema dei valichi
E delle altre opere in corso
Mettere a rete il sistema infrastrutturale perché con la legge obiettivo abbiamo creato i grossi corridoi ci siamo preoccupati di realizzare grosse reti assi infrastrutturali ma adesso occorre collegare anche i Paesi porti gli interporti
A tutta questa rete principale
Bisogna realizzare l'Alta velocità sud altrimenti il Gioia Tauro la Sicilia non saranno mai collegati al resto del Paese dell'Italia e dell'Europa e realizzare il Ponte di Messina una un Progetto stupendo
Già più che altro il progetto e definitivo Agios su tutti i i livelli di permesso avuto dal punto di vista ambientale sedi culturali primissimo tecnici
Da parte
Del consiglio superiore lavori pubblici approvato dal CIPE quindi è un progetto pronto per essere realizzato e potrebbe aiutarci moltissimo a mantenere questa vocazione
Del nostro della nostra penisola all'interno del contesto internazionale
Grazie
Sì volentieri scusate
Grazie siamo
Secondo con
Dopo
Ma
No
è stato il ministro dei Trasporti sotto il verbale
Alla fine degli anni Novanta
Incontrato Christopher sembra incontrato la de Palacio incontrato da niente e incontrato dello
Per molti di voi stessi nomi dicono tanto
Queste persone venivano al ministero e parlavano col ministro io non voglio fare polemica
è rimasto il piano nazionale trasporti va be ciò devo fare una precisazione
Grazie grazie scusate ma quello che ho sentito è molto interessante e anche grazie a te
A presto causa
Grazie all'ingegnere Alessandro Fo Karachi perché nel suo intervento è un ringraziamento ovviamente anche al presidente professor Treu che ci ha onorato della sua relazione introduttiva con la sua esperienza che appunto come ha ricordato l'ingegnere Incalza va al di là del la sua solida preparazione come giuslavorista ma anche in ambito trasportistico
è stato anche ministro nel dei lavori ricorda
Per la legge Treu però si è occupato anche anche di altro
Ora do la parola al professor Michele DAU
Presidente del comitato scientifico della Fondazione fastigi attualmente vicepresidente del Comitato OCSE per lo sviluppo locale e nonché ex direttore generale del CNEL quindi qui diciamo che di casa ha una grande memoria storica di questa istituzione
Siamo onorati che abbia avuto abbia acconsentito alla di accoglierci in questa sede così prestigiosa prego professor da
Grazie io entro subito con i piedi nell'argomento diciamo questi un seminario come è stato detto quindi dobbiamo dirci delle cose vere delle cose utili scambiarci delle opinioni concrete
Diceva focara ci prima di me parlava di questo immobilismo diciamo uno del nostro Paese sugli investimenti infrastrutturali sulla capacità di organizzarsi per diciamo affrontare questa enorme opportunità diciamo che la Cina in qualche modo prefigura
Io parlerei di immobilismo il parere anche di visione gravemente altalenante negli ultimi venti anni perlomeno adesso vi leggo una citazione di una riga richiedono magari c'è un gioco mondano che dura pochi secondi città chi è l'autore di questa di questa citazione tra virgolette sono stato il primo politico occidentale a intuire denunciare il pericolo cinese
Il ministro Giulio Tremonti nell'anno due mila cinque
Tremonti e i primi anni due mila con un ruolo molto importante nel governo dell'epoca
Fu presso che diciamo il principale oppositore era anche una questione molto sua diciamo sicuramente uno ma intelligenti adesso qui non voglio mica parlar male del professor Tremonti però indubbiamente le posizioni poi hanno un peso nel Paese
Fu il principale oppositore di ogni possibilità di ragionare intorno al problema cinese intorno al problema barra opportunità cinese
E e questo ha creato in molta parte del Paese molta incertezza diciamo ha bloccato molto Investimenti molte reso incerte molte molte analisi ha ha reso impossibile programmare come giustamente diceva anche focacce
Sì è un uomo intelligente preparato come Tremonti si schiera così contro lo Stato per diversi anni
Detto questo quindi dobbiamo dare anche la ricerca dei plichi di come ci siamo creati problemi da soli in un certo senso lo dentro casa entrassi io parlo di Tremonti ma potrei parlare anche di tante altre personalità
La Cina ha obiettivamente nel quadro geopolitico mondiale un peso oggettivamente imponente di cui cui non si può sfuggire insomma con ogni ragionamento ci porta a doverci confrontare con questo peso e con questa enorme diciamo realtà
Il prodotto interno cinese come sapete cresceva del nove per cento nove dieci per cento degli anni Novanta primi anni due mila adesso cresce solo del sei per cento
Che è comunque sempre enormità anche se è una crescita che rispetta i problemi interni loro hanno né sufficiente per da loro
La loro diciamo evoluzione interna anche se rispetto al resto del mondo è qualche cosa di Abbe norme qualche cosa che comunque diciamo così pone dei problemi all'economia mondiale da ogni punto di vista ma pone dei problemi pone anche le opportunità io dico sempre
La popolazione cinese secondo le statistiche ufficiali intorno al miliardo e quattro
Sappiamo che le statistiche in Cina sono quello che sono lo dicono gli stessi cinesi io che frequento l'Axa tanti anni all'OCSE l'ormai vengono anche molti osservatori cinesi molti Esperti loro stessi ci dicono
Siamo cercano di adeguare i nostri standard statistici non ci riusciamo ancora perché abbiamo talmente tanta gente talmente tanto territori per me tante comunità non riusciamo a contarci
Sì ci sfuggono ancora molte cose
Penso che dietro a questa ci sia anche una volontà in parte perché naturalmente se denunciasse esattamente tutto quello che sono forse le cose sarebbero ancora più diciamo più grandi più in più imponenti
Anche se il loro tasso di crescita demografica è un po'rallentato perché voi sapete da politica demografica dello scoraggiamento l'invecchiamento e la voce acerba comunque rimane una realtà imponente e io dico sempre noi soffriamo in Europa oggi il problema delle migrazioni dal sub sahariane
Ma immaginiamo soltanto chiudiamo gli occhi immaginiamo se e cosa succederebbe nel mondo occidentale se il governo cinese liberalizza se le migrazioni che consentisse cinesi poveri che sono circa la metà di quel Paese di poter uscire
Che cosa succederebbe
Cioè su qualcosa di inimmaginabile insomma altro altro che altro che che diciamo così terremoto mondiale non quindi immaginate anche il senso di responsabilità di questo governo di tenere in qualche modo bloccate le frontiere pur consentendo a milioni di cinesi ormai di viaggiare di essere turisti l'Italia è piena di turisti cinesi e così tutto il mondo occidentale quindi non è che non si possa entrare e uscire non si possono fare alcune cose in quel Paese
E però pensate anche l'importanza di questo equilibrio e di dirige Stir lo diciamo una cosa significa anche in termini di diciamo di governo di governo e di e di consenso interno la Cina ha un grande problema di crescita interna questo il la sfida cinese vere e proprie che noi sotto che non sottoposti a una spesa ma la Cina verso l'esterno ma data la Cina un grande problema interno perché più di metà della Cina e ancora sottosviluppato
Quindi deve affrontare la il modo in cui far crescere l'altra metà non dico a livello della della metà diciamo evoluta ma quanto meno a livelli accettabili perché c'è ancora popolazione veramente sotto la soglia della povertà in enormi quantità
Venendo quindi c'è un problema di domanda interna non sembra innovando Interna
L'export cinese ora io quando vedo quella geografia dei porti del Mediterraneo sono preoccupato oggettivamente lo sono però io penso anche sempre che un conto è come dire mettere una base a Tangeri mette una base Nordafrica un conto e metterla in Italia insomma noi abbiamo una fragilità una complessità urbanistica territoriale che non è paragonabile a quella del Nordafrica
E fare le cose da noi è sempre molto complicato se poi manca anche la volontà la programmazione agli investimenti praticamente impossibile
Però al tempo stesso dobbiamo fare qualche cosa perché veramente come dire il range di opportunità e straordinariamente ampio che lo sarà ancora per i prossimi anni
Anche se al momento l'export cinese e principalmente di produzioni medio-basse c'è un export che va a sostituire ha messo in difficoltà tutta con la nostra piccola impresa che faceva una serie di produzioni manifatturiere di livello medio-basso
Mentre l'importo cinese a parte l'alimentare è un importo alla ricerca di tecnologie di know how di diciamo di di di come dire di o quello che serve per far crescere più rapidamente la loro capacità di produrre di più e meglio
Qual è la visione cinese ecco io mi sono momentino preparato oggi pomeriggio
Questo seminario per fornirvi qualche indicazione diciamo così dalla dalla dal punto di vista cinese circa l'evoluzione anche l'Europa e del mondo
La Cina ha un grande problema alimentare
Questo il problema strategico della Cina la Cina oggi e per i prossimi anni deve risolvere il suo fabbisogno alimentare perché come si fece decine di fare la la campagna per il riso adesso bisogna continuare a risolvere il problema l'alimentazione di una popolazione qua alimentarsi di più e meglio
E quindi la Cina incominciava a comprare i terreni in Africa il territorio enormi in Africa per fare dell'Africa la Serra
La Serra diciamo così non la serranda di cento metri quadrati a sera di milioni di chilometri quadrati dove produrre di cibo per l'oggi e per il domani e dove anche poter diciamo detenere il Hill al il diciamo il controllo su queste commodities per l'oggi e per il domani perché poi la Cina all'occhio lungo diciamo così quindi guarda al cibo per l'oggi ma anche guarda quello che sarà la prova del cibo nel mondo fra venti trent'anni
Quindi non soltanto per loro stessi ma anche per altre parti del mondo
E sta mettendo le basi per un controllo significativo del territorio africano come sappiamo tutti anche scambiando Investimenti pagando questi territori con punto strade con opere pubbliche con corsi di vario tipo e questo è molto più importante del per la Cina il food rispetto anche alle materie pregiate la Cina a enormi diciamo riserve risorse pregiate del proprio al proprio del del proprio interno oggi per la Cina è il proprio là il cibo l'elemento più importante
Strategicamente più importante
Verso l'Europa e l'Occidente ovviamente c'è l'interesse invece più di qualità c'è l'interesse tecnologico c'è un interesse scientifico c'è l'interesse ma l'innovazione
A comprare le aziende italiane e tedesche
I migliori brand anche di disponibili essere acquisiti c'è anche molto diciamo così c'è anche molto molto spionaggio mi spiace che non c'è più il senatore Urso Matteoli deposito delle cose interessanti
C'è anche molto spionaggio recentemente c'è stato il caso Alfonso dove alcuni voi lo sanno
Di un di un un operatore cinese trovato nei campi dell'Iowa negli Stati Uniti
Intento a prelevare in un campo di mais dove si faceva del mai sia particolare diciamo intensità di produzione a prelevare delle piante di mais
Le fibbia intervenuta insomma e hanno scoperto casi di spionaggio agricolo perché naturalmente avere delle sementi di mais
Diciamo particolarmente evolute e poterle poi potrà essere in Cina eccetera
E una volta noi dicevamo che lui giapponesi cinesi facevo le cooperative ricorda diciamo Italia questa questa stupidaggine per copiare poi le cose adesso e ci siamo pieni di agenti di questi Paesi a questa guerra riguarda solo la Cina riguarda anche altre cose ma la Cina presente in questo tipo di situazioni
E questo dobbiamo saperlo
Questo fa parte un pochettino anche della della del dell'evoluzione economica e però al di là di questo diciamo dobbiamo anche vedere ciò che la Cina può fare con i capitali di cui dispone cioè comprare aziende lo sta facendo in Italia sapendo in Germania aziende di qualità
Per poter in qualche modo entrare nella disponibilità di know how pregiato vino a evoluto in molti settori che sono importanti anche per loro
La Cina realtà ecco così dopo tesa geopolitico ha interesse a una crescita equilibrata interesse alla stabilità
Questo è molto importante mentre noi siamo bloccati siamo instabili e siamo altalenanti la Cina in realtà con una certa pazienza sta guardando anche all'Italia con la quale c'è una partnership naturale di ogni volta che parlo con interlocutori cinesi mi rendo conto che prioritaria un partner naturale un partner come dire che ha una storia dietro di migliaia di anni che lo vedono come posso dire come uno tra i primi potenziali parte in tantissimi campi e noi invece siamo un pochettino confusi nel dire sì vogliamo questa partnership ma realtà non la vogliamo sì ma è pericolosa sì ma dobbiamo difenderci insomma e praticamente poi lo facciamo quasi niente salvo subire subire appunto questi fenomeni allora che cosa che cosa possiamo invece che cosa possiamo invece immaginare di fare mentre tutto questo appunto che io accennavo avviene adesso non abbiamo il tempo di approfondire tutto
Per esempio in alcune università e delle imprese italiane come molto europee sono piene di studenti cinesi ormai vengono a studiare vengono a formarsi a perfezionarsi
E anche molti studenti italiani sono studiando cinese sono nati almeno in quattro universitari famose Aule Confucio dico non parliamo mai
Sono strutture attrezzati tanto dopo USA tecnologico dove diecina di giovani studiano professionalmente la lingua cinese non così in maniera in maniera superficiale per diventare operatori in grado di interloquire
Con il mondo cinese e con la loro cultura
E l'Italia ha una potenzialità quindi molto forte nella formazione l'education ma una potenzialità anche molto forte nell'imprenditorialità cioè noi siamo un Paese come sappiamo tutti straordinariamente imprenditoriale
Non come trent'anni fa ma lo siamo ancora molto
E e possiamo fare ancora non solo non soltanto importare ma possiamo espone possiamo anche avere impresa impedito che vanno in Cina la Cina ha bisogno di questo di partnership e di operatori italiani
Di proprio per evitare che vadano lì e quindi non soltanto essere comprati e in qualche modo utilizzati ma operatori che sia abbiamo la forza e la e la passione di andare lì
Installarsi in quel mondo in quel mercato è stato fatto questo da alcune aziende alcuni anni fa ma bisognerebbe continuare a farlo
Abbiamo delle enormi potenzialità nella quella che tutto il settore della creatività e dell'innovazione
Cioè per questo la Cina la Cina ci avverte come il Paese più innovativo del più potenzialmente più creativo del mondo e lo siamo come come dire come come come storia come cultura però poi noi con la Cina non riusciamo ecco tutte queste capacità che abbiamo un riusciamo a farle a farle vivere
Ecco la l'altro settore su cui possiamo fare moltissimo il tema della cultura la cultura lo diciamo sempre stavo là io avrò detto cioè cento volte negli ultimi anni in tanti convegni è una leva per lo sviluppo economico e c'era già poi non succede quasi niente nel nostro Paese questa voce la ripetiamo è tuttora molto lentamente
Con la Cina ci possono fare passi enormi perché la Cina un patrimonio punto la Cina era civilizzata
Prima dell'Impero romano questo bisogna ricordarsi la sua molte cose che l'Impero romano ha consolidato vengono da lì non è che vengono da chissà dove insomma
C'erano già sono dal punto di vista tecnologico dal punto di vista di organizzazione sociale
E quindi sul dal punto di vista delle radici culturali della della esperienza di di valorizzazione e la cultura
Credo che si possono fare enormi passi anche in applicando tecnologie
Pensate che il presidente Jiping è venuto una volta Luís è una volta ma dall'aggregazione di altissimi membri di governo a Cagliari
Negli ultimi anni dove c'è una partnership della Huawei con il polo tecnologico vicenda alle aree di Cagliari
Per sviluppare le tecnologie delle smart cities s'è sviluppata in Sardegna quindi d'Italia
Nel silenzio abbastanza generale perché la Sardegna voi un po'appartata quindi è una cosa che non che non sta diciamo in pianura padana
E quindi diciamo così non se ne parla quasi mai anche se appunto il fatto che ci sia andato IGP inerzia abbia mandato più volte altissimi uomini di governo
Manager eccetera fa pensare che evidentemente hanno scoperto di qualche cosa che gli interessa molto altrimenti non ci sarebbero andati così tanto e non è un conterebbe investire in maniera così consistente ecco quindi questo soltanto per dirvi che in realtà noi abbiamo veramente al di là diciamo di quello che pensiamo e delle sciocchezze che spesso ci ci annebbiano la visione
Abbiamo veramente delle possibilità enormi tuttora anche se siamo indietro una questione dei porti siamo gravemente indietro con le infrastrutture per veramente colpevolmente indietro però abbiamo ancora tutte le possibilità nelle nostre mani
Io penso sempre che questa via Della Seta noi dobbiamo immaginare non soltanto come una una via parte cioè come una via di infrastrutture fisiche ci vogliono quelle certamente ma dove mangiano anche come una via di comunicazione costante una via so una via soft con una via in cui transita know how coltura in cui transita formazione in cui transitano cervelli in cui transitano idee in cui transitano diciamo informazioni in cui Fassino persone
è qui in cui veramente come dire si scambiano si scambiano come dire e le risorse più pregiate che un Paese può avere che una cultura d'una comunità può aprire tra noi i vari mondi cinesi perché poi la Cina è un continente di mondi quindi ci servono infrastrutture materiali come si ricordava ci serve anche questa capacità di intercettare tutta l'intelligenza che noi abbiamo e quella che c'è nel mondo cinese e farla in qualche modo mettere insieme per fare delle innovazioni che possono servire a entrambi
Da questo punto di vista e vorrei conclude vuole anche dire che non ci dobbiamo dimenticare che questa guerra che anche gli Stati Uniti hanno hanno scatenato in questione degli ultimi mesi la quella dei dazi come sappiamo sui vari settori commerciali in realtà nasconde
Ben altri e più così corposi interessi che sono appunto quelli che riguardano le le le vie diciamo in materiali perché la crescita tecnologica
Hi-tech della Cina
Sta mettendo in discussione il controllo di internet
La Cina non accetta diciamo di essere sotto il il dominio di di di chi controlla internet nel mondo di Google e tutte queste agenzie queste organizzazioni planetario la Cina ha una sua visione di questi problemi di queste entità e naturalmente vorrebbe in qualche modo avere la sua spazio e la sua e la sua possibilità anche di entrare in queste partite e naturalmente gli Stati Uniti come sappiamo anche per motivi di intelligenza ovviamente frenano moltissimo ma questo è anche molto importante perché soltanto un sistema di comunicazione il materiale forte affidabile ci può consentire anche a noi di scambiarci
Con la Cina e con quel mondo tutte le informazioni e tutte le opportunità che dobbiamo scambiarci quindi anche qui dobbiamo essere molto attenti dal punto di vista delle opportunità delle della della delle innovazioni perché
L'Italia vive molto di queste di questo tipo di aspetti di questi fattori e se non si rompono anche le barriere della comunicazione in materiale se non sia aprono le frontiere in maniera seria affidabile
è molto difficile poi poter fare anche tutto quello che possiamo fare
Quindi da questo punto di vista bisogna avere anche una visione essere un po'visionari anche su questi terreni ecco oltre che su quelli delle strutture materiali molto necessaria e che io mi fermo qui anche perché il tempo corre
Sentiamo anche gli altri partecipanti grazie
Grazie al professor Michele DAU che ha avuto modo di ricordare un passaggio storico fondamentale
E che rivela anche quelle che sono le debolezze della Cina
Dal punto di vista agricolo poi questo è un problema che con la Cina
Si è presentato ciclicamente da pochi anni che la Cina è assurta potenza mondiale che assurge
A diventare il primo Paese la prima potenza economica mondiale ed è un percorso che come ha ricordato
Il professor davo
A
Arriva a ad una parte da delle mette arrivare le mette diciamo sconosciute perché lei non sapeva se sarà veramente questo secolo Allasia ma parte sicuramente relativamente da da poco perché la Cina per come la conosciamo oggi così competitiva
Non non è e di sicuro la Cina di Mao Zedong non è la Cina i Deng Xiao Ping che pure avviato questo percorso del socialismo con caratteristiche cinesi certo punto si è poi fermato con
Con
Gli anzi Mina c'è stata una un ritorno diciamo alla la quel culto alla personalità un passo indietro e poi a inizio due mila con uscì in tavola con l'assegnazione delle Olimpiadi a Pechino nel due mila otto c'è stato il boom della Cina che si è servita anche lo dico perché da poco c'è stata l'assegnazione dei Giochi olimpici invernali di questi grandi eventi a Milano e Cortina anche del mezzo sportivo
Per decollare le olimpiadi di Pechino due mila otto sono state un grandissimo successo per la Cina che da potenza agricola si è mostrata potenza industriale
Oggi con cinque g si mostra potenza postindustriale cioè mostrare di aver percorso pur con le sue debolezze intrinseche proprie di un sistema con un miliardo e mezzo di abitanti
Tutte le variabili nell'evoluzione economica da un'economia agricola flagellata da carestie dove Bolivar equivalente nella popolazione
Del nostro Paese cinquanta sessanta milioni di morti alla fine degli anni Cinquanta poi la visita di Nixon
Nixon gossip China le aperture e si arriva nel giro di vent'anni dal due mila ad oggi ad uno scenario che quello del made in China due mila venticinque che sarà a non sarà di sicuro il made in China che come ha ricordato l'ingegner Fo Caracci era principalmente di bassa qualità destinato a delle esportazioni a basso costo
Dopo ora la parola all'ingegnere Ercole Incalza che tratterà del dell'accordo non vincolante che Italia e Cina hanno sottoscritto in occasione della visita del presidente sì Jinping a Roma
E niente da questa grazie non ho portato il memorandum proprio non offrirvi un'occasione per vivere e per niente deludere
Sia la qualità del memorandum sia la New inutilità di quando è stato firmato volevo invece soffermarmi essenzialmente sul metodo di lavoro che da due anni a questa parte insieme Michele DAU
Alla Fondazione prestigio e procace io a Monti avevamo tentato di attivare quello all'interno decreta che ringraziamo reso un laboratorio che coinvolgeva più persone su una tematica che ci sta a cuore quella della programmazione della pianificazione
Siamo riusciti a far parlare
Persone come
Pomicino come signorile come Scotti
Onestamente anche l'incontro di oggi raccontando
Un'esperienza che purtroppo a livello mediatico è stata travisata ci porta a capire quanto e perché
Stiamo vivendo questo fenomeno di pianificazione e se forse anche noi non avevamo tentato di imitare il prima che la Cina cominciasse a fare un'operazione di programmazione planetaria
Demografo
Si chiama Golini un grande demografo
Una quindicina di anni fa ebbe a dire guardate che noi ci stiamo avviando verso un cambiamento di due categorie fondamentali
La categoria temporale cioè in breve medio e lungo cambierà e la categoria spaziale
Locale regionale nazionali guardare che sono terminologie che per chi e innamorato della pianificazione terminologie che insomma alla fine
E aveva ragione perché in realtà perciò dico vediamo chi ha cominciato prima attentare nel pianificazione planetario
Io non faccio l'esperienza del Piano dei trasporti perché scontata da durante il piano di trasporti un gruppo di Esperti del piano siccome capitava Vernizzi ha messo di di presidenza italiana in Europa
Il signor proviamo a proporre all'Europa di fare un masterplan dei trasporti dell'Unione Europea apro e chiudo la parentesi era un nome Unione Europea dodici Paesi listati e devo dire che questo documento
Fu portata avanti nell'ottantacinque approvato nell'ottantasei dal Parlamento europeo ed era un documento pregevole perché identificata quali erano le reti portanti del sistema europeo
Quali erano i punti legati e critici quelli del dei dei confini e dei del controllo delle danze quali alla sicurezza e qual era anche da ipotesi evoluzione economica di questo si sia quindi era un documento interessante stiamo parlando dell'ottantasei
Tutto il discorso va avanti nel novantuno viene aggiornato il piano godiamoci che è stato l'unico piano perché attribuire che è stato voluto da una legge
Ed è stato reso dinamico da questa legge dinamico che significa che andava aggiornato ogni tre anni
Ebbene nello nel novantuno e viene aggiornato
E sempre in questo documento cioè l'importanza del Mare Adriatico in questo sistema di trasporti documento organi un documento organico che un commissario dell'euro del chiamava di Stockhausen un grande commissario
Lo recepisce e la porta a livello comunitario
Ad Atene fa approvare le famose rettile cogliete panna i corridoi pan europei che erano dei corridoi che collegavano questo sistema europeo con l'ex d'Europa con la Russia
Folla scandali interruzione
Dal Verme tranne la Russia quindi un grande progetto non solo ma noi italiani avevamo questo grande progetto due che due assi
Uno era il tratto Venezia fiesta ETF e l'altro era a Verona Monaco questa era già una grande intuizione programmatica non era planetaria ma onestamente era anche carica di punto programmatico perché se andiamo a vedere poi questi corridoi pane europei tutti avevano un'evoluzione temporale avevano anche una copertura finanziaria addirittura in questo quadro Christopher Zeman indigenti dico anche dei nomi e elesse su concordare concordando con l'Italia Malpensa che ottenne anche lo quindi primo stanziamento per l'appunto il rido perché in realtà era un periodo in cui queste cultura rilievo sarà infida persone da dimensioni mi dispiace che professor c'è o non ci sia ma stiamo parlando di
Ministri iter
Gli anni di ministeri italiani ed interlocutori comunitari vivente dello d'appello
Fino con lo stesso Christopher alla stessa debba l'altro lo stesso va be ero persone che hanno segnato la storia nel bene e nel male del
Detto questo fino al due mila e uno due mila e due
Siamo andati avanti innamorati già di questo di questo grande risultato per noi noi italiani abituati a pianificazioni non dico locali ma quasi ci sentivamo quasi Ingres provincializzato incarichi di grande
Interesse internazionale
A un certo punto
Nel due mila e due
Van Miert e devo dare atto propone l'avvio di questo gruppo
Di alto livello in due anni un lavoro guarda massacrante viene prodotto il primo impianto di reti ritenne che il primo documento forte di pianificazione tra l'incidente
A ventisette Paesi
Con una copertura finanziaria con dei vincoli procedurali con un coinvolgimento degli assi stradali e ferroviari e identifica trenta punto
Noi italiani avevamo quattro
La de Palacio contestualmente fra il due mila e quattro e il due mila otto è qui vorrei far vedere una tavola far capire ancora no ancora non quaranta brano dopo
Quale questa tavola la de Palacio
Contenta di questo programma fatto dal dal ministero
Fa una proposta di Loquenzi chiama con le cattive euro
C'è tempo dice però questo è il documento di lambire bello ma che cosa c'è intorno quali possono essere i collegamenti marittimi stradali sia dell'Africa sia da dove sono sono assi che vanno verso la Russia
Quindi un tentativo della del basso di tentare di portare questa esperienza programmatiche pianificatoria tipicamente europea tipicamente mediterranee tipicamente legata a una logica infrastrutturale
Diciamolo
Occidentale verso un un area non occidentale
Un lavoro guarda
Un lavoro che
E rimasto integro fin quando un ministro che purtroppo non c'è più chiamava Altero Matteoli nel due mila otto
Decide nel due mila e nove scusate decide di aggiornare il documento
Vediamo tra virgolette delle prime reti tenne e arriva e attiva a Napoli un grande convegno una grande conferenza con trentotto Paesi sia gli africani Siebessi del resto per tentare di presentare il dopo reticente
Prende via il lavoro è su proposta italiana vengono fatti dei laboratori presso i le grandi capitali europee
E dal due mila e nove fino al due mila dodici si approva la seconda edizione dell'evidenza con non più trenta corridori ma nove corridoi con le aree urbane con reale i nodi logistici e quindi un nuovo impianto
Salendo quindi questa gara
Tra
Una Cina
Che non parlava c'è un parlando di una Cina che ci diceva nulla e un'Europa che prova e SIS provincializzato ferocemente
Si specializzano i fatti perché non è che io ero soltanto idee erano i veri supportati da studi
Economici fatti dalla Bei non certo dal professor Marco Ponti cioè uno studio in cui nessuno poteva riderci sopra c'erano studi in cui onestamente avevamo la possibilità di confrontarci perché aveva una specificità scientifica e non una masturbazione mentale da quattro soldi
Ebbene sulla base di questa grande ricchezza internazionale nel due mila otto nel gennaio del due mila otto sexy organizzato un summit
Perché una casualità ho la fortuna di parteciparvi sicuro di assistere un summit che
Potevo tanto fornire delle informazioni in questo summit Regina che in tanti che dura quasi
Nove o dieci giorni in cui
Nelle abitudini cinesi cocci cominciava alle otto si finiva alle otto la sera veniamo a sapere che la Cina aveva deciso di collegate Pechino con Amburgo con una prima rete ferroviaria
Giustamente da ingenui chiedemmo dopo quanti anni quest'idea brillante poteva essere attivata e scoprimmo in modo vergognoso anche da ignoranti che da ben quattro mesi Remo già attivato i primi collegamenti con un voto faccio questo esempio per dire
Che il loro la impostazione pianificatoria era talmente già consolidata era talmente già partita per cui nel confronto De Palacio e cultura e cinese
Avevano vinto e guardate
Dimentichiamoci queste cose che sono successe perché sono interpretazioni veramente meschine perché il re del memorandum non dice nulla
Il rapporto bilaterale fra noi la Cina non significa nulla loro hanno qui forza interessante vedere una tavola definì segnato ancora dopo no
Prima viene ecco
Queste l'Africa sono arrivati in Africa hanno deciso quali erano gli assi fondamentali dell'Africa i nodi fondamentali nodo fondamentale non basta stanno realizzando Mombasa Lagos
Che è un asse dominante dell'intera Africa un'autostrada favoloso
In quest'area si movimenta acquistare che quasi grande intorno importante come l'Europa si movimentano tanto venti milioni di tonnellate di merci dovrebbero orientarsi almeno quattrocento perché non c'era nessun con l'asse di collegamento
E loro stavano realizzando hanno realizzato il porto di Mombasa Dario porto di Amburgo stanno richiedendo integralmente lancia quindi stanno realizzando tutto questo
Voi direte è un atto di di espansione di espansionismo puro forse sì però hanno vinto programmaticamente a livello di unificatore
E devo dire lo hanno lo hanno fatto con una logica anche da qui si è scientifico non dico corretta ma quanto meno adeguata a l'analisi territoriale che e noi devo dare atto con la con l'esperienza voi della de Palacio vuoi di Man diva Mita avevamo anche provato di fare
Se andiamo a guardare
Ray dimensione sospese dimensioni proprio dell'intero impianto e scopriamo che non non è che portano tanto strade ferrovie portò reti idriche portano ready energetiche portano nodi Strategy ed è un programma
Planetario che noi non immaginavamo minimamente
Di fare o di gestire
Quindi dovrebbe no l'umiltà dovremmo ammettere nonché abbiamo perso
Vero è che che abbiamo noi tentato di sprovveduti ai jet risarciti e abbiamo fatto l'impossibile che dall'ottanta ripeto dall'ottantacinque fino al due mila
Otto
E noi abbiamo dimostrato a livello mondiale ricordatevi che la povera di Palacio ad esempio mi ricollego Julio richieda ha dovuto fare l'accordo per il progetto Galileo il plico rilievo riguarda l'alternativa al GPS lei la de Palacio
Ebbe un lungo confronto con i cinesi proprio per tentare di evitare che i cinesi bloccassero vuol Galileo e sposassero il GPS e quindi questo dimostra che c'era questo forte tentativo di vincerle
Di vincere e di vincere anche con una logica pianificatoria
Fo
Abbiamo invece l'Oronte dovute andiamo a un certo punto hanno fatto all'ultimo ecco hanno fatto questo disegno questo disegno perché ritengo anche visto coreografico bellissimo perché in realtà è un forte cinte che abbraccia il sito via mare e via terra
Delle economie che ne pensavamo fossero nostro non sono più il nostro e sono qui viene fuori un discorso tutto italiano
Di fronte a questo impianto repressione ma
Io rido ma può esisterà ancora
Gioia Tauro Taranto
Cagliari
Può esistere Jenova Trieste Venezia in una logica che non ribalti integralmente
L'offerta infrastrutturale
Ma può esistere una rete come quella che abbiamo cioè con con la Corridoio mediterraneo col corridoio otterrà Angelino va o col corridoio anche
Legato alla al Brennero che vede ogni giorno qualcuno che mette in dubbio un segmento del Corridoio insomma vi rendete conto della del rischio
Della povertà culturale con cui ci confrontiamo con coloro che onestamente hanno già deciso quali sono i sette
O i sei porsi a livello mondiale e hanno deciso di cemento che
Non ha senso continuare a inseguire forme di pianificazione non a scala mondiale e aggiungo
Portiamo l'esempio del Pireo Piero chi è presente qui ricordo che quattro anni fa un cinque anni fa
Era niente ora mo'movimento che milioni di TEU lo stesso da Mietta lo stesso Al Jazeera s'ecco a questo punto nasce un problema ma noi quando dobbiamo organizzarci e rispondere alle esigenze che non ci Jin da uno schieramento politico ci viene da una persona che si chiama Landini cioè Landini ha chiesto che esiste una legge che si sa leggere centoquarantacinque che prevede che ogni tre anni
Nel dobbiamo aggiornare il piano dei trasporti ma per quale motivo non lo abbiamo fatto e non lo facciamo per quale motivo non siamo in grado di convincere
Quattro regioni che poi sono due quattro dello stesso colore uno si chiama Piemonte uno si chiama Lombardia un'altra si chiama vento maldestri hanno il Friuli Venezia Giulia dire guarda su questo asse
Organizzati in modo tale da essere interlocutore di un sistema che non è più un sistema di tipo bilaterale
E come possiamo convincere comico prima tre realtà portuali che ancora inseguono una concorrenza ridicola Gioia Tauro Cagliari e Taranto
A non rendere più nel senso dello schieramento e a ragionare in logica di asse unico e lo stesso vale
Vale per la portualità sia nel Nord Tirreno la Genova la Spezia e sia del nord Adriatico da Trieste
La stessa Venezia
Ad organizzarsi in modo tale da annullare forme di concorrenza che sono ripeto non ridicole inutili
Allora quale insegnare che questo lavoro per abbiamo cercato di fare il con laboratori quale questo attuale intanto evitiamo di pensare a questo atto cinese come un atto di schieramento politico
Ed è anche guardate di cattivo gusto che un vice Presidenza del Consiglio
Si rechi dal in America è un altro magari si vecchi o il presidenze vada in un altro parte del globo per essere antagonisti di che cosa qui siamo di fronte a una piastra logistica planetaria che non ha niente a che fare
Con schieramenti ideologici Vargas
I cinesi hanno comprato il quaranta per cento del porto di Savona sì una comprai una società che si chiama giocata c'è una fissiamo a poter intervenire con che cosa con un memorandum di non dice nulla ecco
Non voglio fare polemica voglio neanche
Elencare i responsabili di questo crollo
Culturale del Paese però è un peccato che in questa occasione che insisto era stata sponsorizzata
Dall'Europa e devo dare atto dall'Italia che c'era stato questo grande tentativo di superamento
E di anche intelligenza demografica perché quel Golini
Aveva ragione eccetera Golini anticipato il fatto che onestamente due delle categorie quella temporale e quella spaziale sono crollate
Ed è ci dispiace in questo processo o non essere attori o essere attori piuttosto
Poco credibili o peggio ancora
Da commedia dell'arte ma una commedia dell'arte molto poco grazie
Grazie all'ingegnere Incalza per questo intervento esauriente sul l'accordo
Tra Italia e Cina ora do la parola alla dottoressa Annalisa Bisson che coordinatrice delle attività internazionali di Confindustria Confindustria
Come tutti i corpi intermedi è impegnata questa iniziativa della via della seta al pari di altre istituzioni gioca però una partita particolare dal fatto che si trova a difendere la la nostra industria diciamo rispetto a un avversario
Ho un competitor più grande Dinoi sia dal punto di vista geografico che demografico
Perciò adotterà una strategia particolare prego dottoressa visto
Vi ringrazio per aver invitato Confindustria da questo incontro per parlare di un tema che sicuramente possiamo definire quanto meno di moda
Dio mi aggancio un po'alle
Alle cose che sono state dette da chi mi ha preceduto che
In particolare dal presidente eletto nelle che diceva c'è stato tanto tanto clamore e poi dopo comunque ci sono paesi europei che non hanno firmato mano fatto molto di più vedi la Germania che con dove sgorga a la la ferrovia Della Seta questa grande infrastruttura di cui abbiamo parlato
Che faccio un Ching parte attraversa a tutta tutta l'Europa fino ad arrivare in Polonia a Duisburg c'è un porto diciamo una piattaforma logistica molto importante
E intanto bisogna un po'stigmatizzare anche degli aspetti negativi che ci vengono descritti da questo protocollo oppure dei cinesi che sembrano come dire dei predatori ora l'atto industria non siamo abituati a lavorare con tutti i Paesi del mondo perché l'Italia un Paese trasformatore non abbiamo materie prime noi impegni pendiamo molto dalle importazioni e quindi anche quando il dato dell'importo cala non è che sia proprio una gran bella notizia per noi
E trasformiamo e dobbiamo quindi esportare l'imprenditore italiano abituato a lavorare con tutti i Paesi del mondo quindi a interfacciarsi con culture diverse l'approccio che ma ha adottato con un cinese non è l'approccio che va adottato con un americano con un giapponese o con un africano con un tedesco
Detto ciò quello che noi abbiamo sostenuto anche pubblicamente quando c'è stata la la firma del del memorandum estratta
Una posizione di opportunità per le imprese italiane di esportare dei paesi della via della seta perché noi non non è che dobbiamo cert'facendo una riflessione le aziende cinesi sono dei giganti soprattutto l'estetismo o un Enterprise is
E l'industria italiana non è che possa competere con queste fatto salvo magari alcune nicchie per cui noi dobbiamo cercare di infilarci in in quella catena del valore dove possiamo vendere tutta una serie di prodotti macchinari
Impiantistica
Servizi in generale con poi delle ovviamente delle tutele nei confronti di alcune grandi imprese perché per esempio nel settore delle delle costruzioni le grandi imprese le costruzioni italiane sono ben radicata in alcuni mercati e non è che hanno bisogno di agganciarsi a un'impresa cinese per poter operare indeterminate geografia diverso è invece e l'opportunità di vendere il tutto il macchinina finali che ci stanno dietro alla realizzazione di una grande infrastruttura dove noi in Italia abbiamo sicuramente ha molto da dire
Allora la Cina è un partner che sta prendendo sempre più peso per l'industria italiana perché negli anni è passato ad essere un paese che era conosciuto solo ed unicamente per le aspetti turistici culturali a un paese diciamo manifatturiero e non è neanche più vero che la manifattura è solo di basso livello è vero che sono partiti così però nel tempo c'è stata anche un'elevazione del del livello delle delle loro produzioni
Per quanto riguarda i rapporti con l'Italia i nostri interscambio ha toccato nel due mila e diciotto una cifra record che è pari a quarantatré virgola otto miliardi di euro
Se pensiamo che nel due mila e dite diciannove erano appena venticinque e nel due mila e uno dieci virgola sei ci fa capire come la Cina
Sta sempre più assumendo un peso nei nostri confronti
Ma non dimentichiamoci che il paese qualcuno l'ha detto prima uno virgola quattro miliardi e c'è anche qualche qualche battuta che circola che se questi uno virgola quattro miliardi di persone decidessero di fare un salto contemporaneamente probabilmente potrebbero scatenare anche uno tsunami
Però la classe di Samo benestante sta aumentando sempre più negli anni a questo da delle opportunità anche per alcuni comparti che sono i comparti forse più noti del made in Italy
E devo dirvi che il il cliente cinese è un cliente che vuole in qualche modo elevarsi per cui tutto quello che è il mondo della della moda dell'accessori del lusso
Della calzatura dell'arredo del design del food il vino per non parlare poi dell'automotive l'autovettura cioè voi
Immaginate che ci sono autovetture europee che sono prodotti in Cina ma il cinese ricco non la compera buone quella di importazione fatte in Germania fatta in Francia ma non non vuole la foto la vettura prodotta in Cina
Ora ritornando un po'anche al tema del convegno quindi la via della seta noi abbiamo avviato in Confindustria un un osservatorio su questa diciamo grande infrastruttura
Abbiamo cercato di coinvolgere no alcune nostre associazioni parte nel sistema Confindustria
E delle in prese rappresentanti di impresa che ha hanno un interesse diciamo per per i Progetti
E abbiamo visto che effettivamente buona parte dei Progetti che si snodano su tantissimi paesi perché si era partiti con una sessantina di Paesi adesso sono circa centoventi
Stiamo parlando di Progetti che accanto alla fine il beneficiario è sempre la grande impresa cinese cioè la grande impresa cinese finanzia e la grande impresa cinese si fa un un po'tutto
Allora abbiamo cercato di in qualche modo valutare quali potevano essere delle collaborazioni dove poter far conoscere le eccellenze del dell'impresa italiane abbiamo avviato attività sicuramente di relazione con una serie di soggetti che cinesi
E abbiamo cercato soprattutto di fare un lavoro di squadra come sistema Paese perché la Cina un Paese molto gerarchico cosa vuol dire che tuttora terra approcciare determinati Soggetti c'era necessità di andare con l'istituzione pubblica
Perché ancora un peso su nove cinesi sono molto formali e insieme al ministero diciamo dello sviluppo economico al ministero degli affari esteri e l'indice Agenzia abbiamo veramente fatto anche un lavoro diciamo di squadra per poter cercare di trovare delle opportunità ribadisco sempre in una logica di aumentare il nostro export la Cina diciamo lavora molto meglio con altri paesi competitor perché noi abbiamo per esempio la Germania anche alla posizione nettamente migliore rispetto a noi
Però voglio dire l'Italia è vero che è secondo prese manifatturiera d'Europa ma anche la Francia ha fame di vino in Cina quindi noi dovremmo sicuramente cercare di approfittare anche di questo memorandum per aumentare le opportunità di business con le nostre imprese tant'è che in occasione della visita del presidente Xi Jinping che sia un po'svolta quest'anno dove sta appunto poi è stato anche firmato
L'accordo come Confindustria abbiamo organizzato organizzato il Business Forum quindi un evento molto dedicato alla alla parte del business
Dove sono intervenute detenuta la delegazione di circa venti grandi imprese cinesi di grandissimo livello debbo dire imprese che hanno attività in tutto il mondo e alcune delle quali già lavorano con aziende italiane non necessariamente grande impresa anche nell'impresa
Questa dimostrazione che comunque una collaborazione con loro
è assolutamente fattibile
Poi agganciandomi anche arruola dell'Italia a livello geo politico sino e siamo piccoli
Però in realtà rispetto alla Cina ma tutto in proporzione perché è come quando qualcuno diciamo nella nel nostro ambiente di lavoro ci parla dei fatturati dell'impresa il fatturato dell'impresa un dato che tu dice tutto e dice niente perché io vedo un dato che apparentemente può essere alto però se poi vado a vedere cosa produce l'azienda mi accorgo che il valore medio del prodotto è elevatissimo
Allora diciamo il fatturato già a una un peso diverso
Quindi noi siamo molti di meno abbiamo anche un territorio che è molto più piccolo però all'Italia
è comunque una delle maggiori potenze industriali del mondo e se contate in che condizioni gli imprenditori devono fare impresa in questo Paese
Se avessimo avuto diciamo delle delle condizioni più favorevoli io credo che il nostro posizionamento sarebbe ancora più alto
Con la Cina in particolare noi abbiamo anche una presenza diciamo strutturata di Investimenti investimenti intesi non tanto come delocalizzazione produttiva perché l'altro diciamo aspetto che spesso viene strumentalizzato
è l'azienda va fuori perché delocalizza non è vero ci sono delle aziende che per poter presidiare il mercato asiatico
Hanno solo un'alternativa effettuare un investimento in quel Paese perché diversamente l'esportazione del prodotto non sarebbe più competitiva
E quindi io mi ritroverei che non solo del rischio di non aprire diciamo l'opportunità di crescere come azienda ma che il mercato alcuni mercati Iva ad accedere ai miei concorrenti quindi la scelta di un investimento è un passaggio obbligato per poter presidiare quel mercato tante
Che voi non troverete mai in Cina una fabbrica di di calzature made in Italy perché sappiamo perfettamente che il made in Italy deve essere fatto in Italia quindi nessuna azienda con marchi del genere che vende in giro per il mondo andrebbe a produrre in Cina
Vanno semmai a fare un investimento di natura commerciale quindi aprire che ne so negozi aprire uffici commerciali ma non farebbero mai un investimento manifatturiero
Noi abbiamo diciamo i dati sono quelli del due mila e quindici perché come sapete poi censimento degli investimenti segue delle diciamo delle tempistiche diverse noi abbiamo mille settecento imprese italiane che nel due mila e quindici esprimiamo un fatturato superiore ai ventidue miliardi e occupavano oltre centocinquanta mila detti noi abbiamo di diciamo investimenti di varia natura molto sulla meccanica meccanica strumentale componentistica anche nel settore tessile però ribadisco sempre legato a un presidio dei mercati asiatici
E
Invece Spal guardiamo agli investimenti in Italia l'intestazione si ritaglia gli investimenti cinesi in Italia sono di meno perché sono circa trecento quattro le impresa e con diciassette mila dipendenti e un fatturato di circa dieci virgola cinque miliardi di euro
Ora noi siamo al centro del Mediterraneo quindi abbiamo una diciamo geografia ma poi un posizionamento geografico che avere iper strategico in quanto abbiamo un Europa abbiamo Mediterraneo Africa c'è il Medioriente abbiamo l'area balcanica e quindi siamo un po'al al centro di diciamo una parte del mondo strategicamente molto rilevante e perché l'Italia alla fine viene vista come un partner diciamo affidabile e che a volte
Viene preferito ad altri
Questo io credo che sia sicuramente frutto della reputazione che il nostro sistema industriale
Perché alla fine l'imprenditore italiano quando va in giro per il mondo all'imprenditore inclusivo all'imprenditore che trasferisce è un imprenditore che ancora il concetto di famiglia allargata e che quindi la la la la porta in giro per il mondo noi abbiamo degli esempi di best practice di non solo di grandi ma anche di medie di piccole aziende che a fianco all'investimento realizzano anche delle strutture delle attività di supporto alla comunità locale e poi sicuramente in alcuni Paesi il ruolo delle grandi imprese infrastrutture che nel passato hanno ereditato delle opere che tutt'oggi sono delle opere ancora perfette
Funzionanti che necessitano solo di quelle manutenzioni come dire minime che una grande opera richiede hanno fatto di noi un paese estremamente
Interessante sotto il profilo d'applicazione
Poi noi questo lo dicono spesso all'interno di Confindustria i nostri imprenditori
Diciamo che all'estero ci vediamo meglio di come ci vediamo in Italia allora quando gli imprenditori vanno fuori in giro per il mondo alla fine vedono quanto valgono e quanto sono apprezzati anche in un contesto locale
E credetemi che con i cinesi alla fine c'è un po'questo aspetto win-win
Perché noi siamo un Paese estremamente flessibile
Il nostro tessuto industriale al tessuto industriale che conta prevalentemente PMI
Si parlava dell'importanza della pianificazione e io sposo in pieno quanto sia bello poter pianificare decidere e e e seguire una scaletta purtroppo nel mondo industriale
Questo non sempre succede ti capita che dai di lavorare con soggetti che ti chiedono degli adattamenti
Diciamo manifatturieri Rispetto a questioni locali
Tendenze ecco l'Italia ha questa capacità di poter veramente rispondere in maniera customizzate da a la richiesta di qualsiasi imprenditore lavorare con i cinesi
Implica anche questa apertura proprio per poter sottostare a delle come dire richieste
Che loro sono abituati a fare e che spesso ti fanno con delle negoziazioni estenuanti convinti che tu puoi di Canino in realtà l'italiano a Firenze ma io questo lo posso fare quindi per noi e anche una situazione win-win venendo all'Africa
E quindi alla al di Sama come la Cina sta si sta posizionando nel continente africano
Ho letto di recente un'indagine fatta sul campo intanto McKinsey e dal fatto che è andata a in otto Paesi dell'Africa subsahariana a fare interviste scatenando diciamo intervistatori per un certo periodo di tempo
E si è capito come il numero degli investimenti cinesi in Africa e sia diverso da quello che le statistiche cinesi formalmente ufficialmente dicono sono Investimenti molto più massicci
Stiamo parlando di oltre dieci mila in prese sono attivi in buona parte dei settori industriali
E la cosa più interessante è che l'approccio sta cambiando non è più l'approccio del vengo mi faccio l'investimento mi porta la manodopera dalla Cina non faccio lavorare la gente locale mi porto tutte le mie derrate alimentari
Creo il mio ghetto
Vado lì faccio quello che devo fare e poi me ne torno a via adesso l'approccio ambiato l'approccio enti assumere più gente locale quindi c'è una la percentuale di lavoratori locali che è nettamente più elevata
Stanno iniziando a fare produzioni di qualità ma quindi non più il il livello diciamo molto basso ma chiamiamolo un libello medio o più sul medio che sul basso
E l'altro aspetto interessante è anche un aspetto di tipo sociologico cioè la Cina per molti anni ha avuto la politica del primo figlio come voi sapete e per contenere diciamo questa crescita demografica
E per tutta una serie di ragioni che non sto qui a spiegare ma che sicuramente molti di voi possono intuire Uggias hanno c'è stata una diciamo un aumento della natalità maschile
Quindi noi ci troviamo meglio noi la Cina sia ritrovata a ad affrontare un problema che ci sono molti più maschi cinesi rispetto al pubblico femminile
Per cui adesso ticinesi che vanno in Africa il management che va in Africa sposa africane
E e ce sta c'è proprio questa mescolanza di cinesi con donne africane e non è un un fenomeno sociale sociologico da sottovalutare perché sicuramente è un fenomeno che quella che ha una pianificazione che sicuramente i cinesi hanno rispetto al disegno di dove andare cosa fare e come farlo entra anche questo e sarà interessante poi vedere di risvolti noi in Africa come Italia abbiamo un buon posizionamento perché siamo visti come imprenditori inclusivi e per un popolo che ha subito quello che ha subito questo approccio è sicuramente fondamentale e determinante
Ci chiedono spesso i cinesi di lavorare ivi congiuntamente in alcuni Paesi noi crediamo che il il rapporto con loro se un rapporto che vada coltivato vada presidiato nel rispetto ovviamente della regole europee noi non dobbiamo prescindere dal fatto che l'Italia membro dell'Unione europea e quindi quando si negozi e quando ci si muove deve essere fatto in un rispetto delle regole
Tra riteniamo che forse un'opportunità di collaborazione con loro potrebbe essere anche più interessante in Paesi più lontani tipo i mercati asiatici l'area anziana
Dove effettivamente noi non siamo molto presenti e poter diciamo a dire
Delle imprese cinesi con cui avviare delle collaborazioni sempre rispetto anche a un potenziamento le nostre poche esportazioni sia una una buona carta da giocare
Come Confindustria stiamo monitorando presidiando ovviamente tutto il Progetto della Dante Rossi Rudinì scettico analizziamo anche la l'andamento delle varie attività e comunque da parte nostra la Cina
Rimane resterà un paese dalle grandi opportunità per le imprese italiane grazie
Ringraziamo la dottoressa Bisson per questo intervento estremamente dettagliato sulle attività di Confindustria prima di dare la parola alla dottoressa Wilma Giada la richiesta momento l'ingegnere Incalza per un breve intervento
No io volevo fare soltanto una precisazione proprio alla Confindustria
La Confindustria va in Cina con Gentiloni che all'epoca era presidente del Consiglio
E del cinema
Fa presente dell'istruzione nelle sementi alla banca per investimenti Banca asiatica per investimenti
Per un capitale versato di cento miliardi
Italia e si impegna a garantire due miliardi e sette perché come lei sa questo organismo diventa digestore dell'intero progetto
E avendo voi come Confindustria un giornale che si chiama Sole ventiquattro Ore queste notizie viene data e viene confermata
Tutti leggo leggiamo quel bellissimo memorandum non ne Morando mo'
Come l'ultimo ma un vero atto forte anche perché supportato da un impegno finanziario che ci avrebbe fatto S Credit vendeva attori dell'intero progetto
Poiché c'è stato alla fin fine del memorandum ultimo dove non ci sono più le risorse non c'è niente e però io previsto anche da parte di Confindustria una denuncia
Del superficialità e della vergogna di ricevere in Italia un presidente cinese e raccontarli il nulla e soprattutto diventare a questo punto martiri di qualsiasi processo adesso veramente
Hanno ragione coloro che vedono
Un'iniziativa espansionistica modello Africa cioè in realtà non siamo nessuno perché non essendo all'interno in quanto non abbiamo versato io ricordo per le rendite il capitale da ventisei miliardi che non è poco
Quindi questa è una meraviglia
Che purtroppo non è emersa e non è emersa proprio da un giornale della Confindustria grazie
No io sul giornale di Confindustria dico quello che disse il nostro presidente noi siamo gli azionisti ma non non gestiamo il diciamo la il giornale che ha una sua relazione o suo comitato
Sulla parte della dei finanziamenti adesso io non ho citato tutta l'attività di Confindustria perché però abbiamo fatto l'incontro con Laid
Presso il ministero del dell'economia delle finanze a gennaio dello scorso anno
Poiché sotto abbiamo fatto l'incontro anche ad aprile di quest'anno e poi siamo a andati anche l'allora la loro inventano amiamo un paio lo scorso anno con una delegazione del d'impresa e proprio per cercare di
Sfruttare al meglio quelle che che sono poi le potenzialità
Poi subentrano delle cose dove un'azienda che vede decidere come a cogliere queste opportunità e il Dinoi non come dire sì sì fermiamo però sulla su quello che può essere il ruolo dell'Aib abbiamo fatto nell'arco di un anno e mezzo diciamo tra incontri con con Haider con il suo chairman
Ringraziamo i due relatori per questo scambio di battute sicuramente proficuo che avete avuto tutti modo di e di apprezzare ora in conclusione da e la parola alla dottoressa Wilma gialla di news magazine che il finché Magazine di cui io stesso faccio parte evidenziamo avete dedotto
Al nostro aspetto esteriore piuttosto giovani si occupiamo di varie tematiche principalmente di tipo tecnico scientifico economico
Ma anche giuslavoristico prestato curata una pubblicazione che ha avuto parecchio successo sul John Sutter sicuramente
In linea con quella che è la mission del CNEL e con la carriera del professor Treu
Avrebbe avuto sicuramente modo di apprezzare la dottoressa gialla che parlerà della penetrazione cinese dei Balcani Balcani con le varie differenze di parla di balcanizzazione proprio perché lo scenario è piuttosto difficile
Anche per quanto riguarda a la diversa influenza che alla Cina nei confronti di alcuni Paesi prego
Intanto grazie tutti soprattutto per l'invito e penso di aver avuto l'onore di rappresentare news magazine perché sono di origine albanese quindici
Con cuore italiano
E quindi conosco molto bene la zona allora in realtà la presenza della Cina nei Balcani passata in sordina per un bel po'di tempo perché il focus soprattutto dell'Unione Europea
E la Regione era nel monitorare in quale ruolo invece ad esse la Russia in realtà la Cina si occupa dei Balcani nello specifico ma anche e soprattutto dei paesi della dell'est del centro Europa già dal due mila undici
Ogni anno organizza questo summit chiamato sedici più uno in cui cerca di interloquire con questi con questi Paesi
Nello specifico per quanto riguarda i Balcani tutti i Paesi a partecipano a questa iniziativa escluso il Kosovo
Perché escluso il Kosovo non perché non sia interessante dal punto di vista economico ma perché a che fare con alla situazioni Interna nella della Cina nel senso che la Cina non riconosce il Kosovo come come ai rese autonomo anche perché riconoscere il Kosovo vorrebbe dire a dover riconoscere anche il Tibet oppure avere a che fare con una serie di concessioni a con le proprie minoranze e soprattutto anche perché la Serbia come poi vedremo è in realtà il partner preferenziale nei Balcani Hunter la Cina diciamo che a in realtà l'ultimo summit tra che ha avuto luogo Dubrovnik a attirato una serie di critiche
A livello dell'Unione europea il commissario terra l'allargamento per le politiche di vicinato il signora io ANIASA anch'che va detto è di origine austriaca e gli austriaci di solito sono molto presenti in quella in quella zona
è stato molto critico sulla Cina infatti ha affermato che secondo lui l'Unione europea per troppo tempo
A sovrastimato insomma al ruolo della della Russia e sovrastima hanno ruolo della russe concentrandosi su su su di essa ha perso abbastanza tempo invece nel cercare di identificare col ruolo abbia la Cina e quindi ha affermato che alla Cina va dato il giusto peso allora in realtà batterò come diceva il professor Michele davo trovato molto interessante questo c'è o una sorta di immobilismo
Barra visione alta elegante quindi a livello europeo non non solo questo immobilismo c'è in Italia ma c'è anche a livello europeo nel senso che molti paesi sono assolutamente allarmati da dalla presenza della Cina
I enfatizzano il ruolo negativo altri non si esprimono e questo a appunto ha un riflesso anche a livello europeo
Però la Cina risponda questo immobilismo appunto puntando contro il dito contro l'Europa dicendo non non riusciamo a fare affari con voi perché voi non parlate con una sola voce e questo è vero
Però facendo un confronto tra quanto sia effettivamente importante l'impegno economico cinese rispetta l'Unione europea diciamo che non non c'è niente di cui allarmarsi perché è la Cina è vero che investe dodici miglia anche sito fino a dodici miliardi in questi Paesi
Soprattutto la Serbia un terzo di questi di questa fondi va alla Serbia inseguito la Bosnia il Montenegro
Il focus sulle infrastrutture soprattutto di tipo progetti tipo energetico trasporti
Ma il confronto con con l'Unione europea non non regge comunque perché l'Unione europea il suo impegno economico è assolutamente maggiore preponderante l'Unione europea regista il settantatré per cento appunto della del commercio con i Balcani e la Cina invece non arriva nemmeno al sei per cento in termini di investimenti diretti esteri la l'Unione Europea è quasi pari al sessanta per cento
E la Cina si aggira attorno al tre per cento per farvi un esempio il Fondo monetario internazionale stima che perché si possa parlare di un rapporto commerciale consolidato importante
Ha e questa sua questa cifra si debba almeno girare verso il dieci per cento
A perché è però rispetto a era molto interessante quello che la dottoressa Annalisa visto anticipa sul suo ruolo invece della Cina nell'Africa
Mentre dire lampante il motivo per cui la Cina si interessi alla all'Africa un mercato così imponente uno verrà verrebbe quasi da chiedersi come mai Balcani siano interessanti sono fondamentalmente è un mercato sotto sviluppato piccolo quindi ma in realtà i Balcani sono una preda facile per la Cina se così si può dire
Perché hanno una carenza di infrastruttura incredibile e quindi è necessario per loro avere questo tipo di investimento
Un elevato debito pubblico e quindi questi Paesi sono assolutamente interessati ad avere questo tipo di investimento gli appalti pubblici sono molto permissivi diciamo che c'è anche poca trasparenza quindi fare affari con questi paesi di solito gli affari che vengono vengono a porte chiuse non e quindi abbastanza facile e il quadro giuridico frammentario diritto del lavoro anche
Però in questo quadro bisogna va detto che bisogna fare un passo indietro va detto appunto che la Cina ha acquisito il porto il cinquantun per cento delle quote del porto a del Pireo
E quindi in questo quadro e tra l'altro adesso l'agenzia delle privi privatizzazioni greca deve decidere addirittura se poi aggiungere un sedici per cento a questa quota a in questo quadro i Balcani costituiscono naturalmente un punto di unione fra così porto del Pireo e poi i l'Europa occidentale
Quindi più che come interessanti come mercato sono un punto ti connessione una via
A
Allora va detto anche che le critiche che l'Unione europea rivolge alla Cina assunto avute anche per un un modo diverso di fare affari un approccio diverso verso questi Paesi
Ha detto che l'Unione europea si relaziona quindi né i Paesi dei Balcani nel quadro dell'integrazione europea quindi non è mai a non è mancato una relazione puramente commerciale anche una relazione di tipo politico e il quadro appunto di allargare qui e fare entrare questo Paese nell'Unione europea quindi
Quando l'Unione europea fa affari con questi Paesi si trattasse fondamentalmente di sovvenzioni e sussidi
Mentre la Cina fa prestiti molti l'hanno definita un accenno ducali diplomarsi vuol dire a diplomazie degli assegni
A mentre quando l'Unione europea un'altra differenza molto importante quando l'Unione europea a fare gli affari con questi Paesi o comunque sovvenziona questi Paesi
Ha una forte condizionalità questi Paesi non accedono ai fondi se non c'è una trasparenza se non c'è un appalto pubblico se non c'è
Mentre l'Uif condizionalità almeno nei Balcani della Cina appunto il fatto che le attrezzature siano cinesi e e il fatto che siano eletti compagnie cinesi ad implementare questi progetti
E un'altra critica invece che viene rivolta alla Cina ma questo è naturale è che l'Unione europea sia estremamente burocratica e quindi molti pare molti presidenti o primi ministri di di questi paesi per esempio il primo ministro bosniaco
Ha dichiarato finalmente abbiamo queste investire in questi investimenti dalla Cina in cui insomma la nostra relazione con la Cina non è paternalistica non non ci viene detto cosa dobbiamo fare
I progetti più importanti e ne ha scelti veramente pochi ma in realtà sono così sono veramente molto importanti sono quasi infiniti
Il più importante quello del Montenegro si tratta di un'autostrada che andrebbe a connettere la Serbia con il porto di Bar e quindi dando anche un accesso al mare alla alla Serbia
Perché è interessante questo progetto perché prima questo progetto non è partito in partnership con con la Cina realtà sta si trattava di un progetto che doveva essere implementato
Dai da una compagnia greca che poi Africa effettuato un'analisi costi-benefici e l'ha trovata poco redditizia
A quel momento era subentrata invece la Cina ma in questo momento questo progetto è fermo non sono riusciti neanche a completare il primo tratto
Perché
I termini del contratto sono vantaggiosi ma ricordiamoci che il Montenegro ha una popolazione di ottocento mila persone e Augias debito pubblico elevatissimo quasi intorno all'ottanta per cento
E un'altra cosa interessante che nei loro termini nel loro me Morante quindi era memorandum in caso di dispute legali è la giurisdizione cinese ad intervenire
Per quanto riguarda la Serbia invece a diciamo che la Cina agisce molto sulle centrali a carbone
La più grande è quella di costola c'è perché è interessante questa iniziativa invece innanzitutto perché è assolutamente impedisce a alla alla serve anche i paesi limitrofi di implementare la regolamentazione europea in termini di ambiente quindi la riduzione del delle emissioni di CO due due CO due e banalmente momentaneamente c'è ci sono anche delle trattative per un'altra per un'altra centrale a carbone questa a Tuzla in in Bosnia
Altra altra cosa interessante di questo progetto è che queste Grecia attratto molto l'attenzione del danneggi ora locali e anche dei media perché alla popolazione locale si è lamentata del di dell'effetto che questo ha sulla qualità del della dell'aria banalmente l'Albania invece è interessante
A perché questa viene utilizzata come esempio per far capire almeno a livello europeo che l'Europa è un interlocutore più interessante rispetto rispetto alla Cina perché
Parliamo della Cattolica rispetto cosa dicono i vertici europei la tappa che una un un progetto che è stato è stato molto pubblicizzato e appoggiato dall'Unione Europea la tattica ha coinvolto in ottavo e la è la manodopera locale
E quindi l'Europa USA la tappa come ha Progetto positivo rispetta intrecciati ruolo che la Cina nella nella regione in Albania momentaneamente la Cina si occupa della Rho porte di Rina scherma è l'unico vero porto nazionale e a la gestione su questo rapporto fino al due mila ventisette a la cosa importante è che però momentaneamente ci sono
Stanno interloquendo per un eventuale apertura di un secondo are portone
Altra altro progetto interessante è invece la ferrovia Buddha persi dell'ingrato Skopje e attiene e qui vediamo gran niente l'importanza del dei Balcani infatti lattine Pireo Budapest un ai Paesi dell'Unione europea
Vediamo proprio che
Risaliamo alla alla all'Europa occidentale perché è importante questo Progetto perché è stato firmato nel due mila quattordici e c'era moltissimo entusiasmo rispetto a questo progetto
Ma sia già fermato al primo tratto Budapest del calcio
Che doveva essere già completato due anni fa
Questo perché perché a è in stallo per via di un'investigazione in atto da parte dell'Unione Europea
Che vuole assolutamente avere dei chiaramente i chiarimenti sulle fonti di questi finanziamenti e critica questo tipo di Progetto perché non c'è in atto un'investigazione è interessante questo Progetto perché vediamo che c'è Buddha per scrigni l'Ungheria e c'è anche attiene Fini Grecia che sono Paesi già parte dell'Unione Europea
Questo tipo di investigazione non può essere messo in atto in Paesi che non sono ancora parte a dell'unione europea
Un'altra cosa interessante quello che diceva l'ingegnere Incalza cioè su queste riti di commissioni infrastrutturale a livello europeo anche in paesi ed è vero avviene in questo tipo di Progetto questo tipo di ferrovia viene vista un po'come la competizione a un progetto simile a livello europeo che la cifra così Pianciani spot Networks
Quindi l'Unione europea si chiede come mai la Cina abbia bisogno di a mettere in atto questo certo di Progetto se in realtà questo progetto è già in atto a
Disposizione fondi ben più più consistenti
Però ci sono due visioni impossibile almeno a secondo la mia visione e l'impatto l'impatto negativo è ovviamente quello che momentaneamente a livello europeo viene sottolineato un po'di più a allora l'impatto negativo è vero ci può essere monta in fasi sul fatto che ci sia poca trasparenza sul fatto che almeno nei Balcani la manodopera era utilizzata solitamente cinese gli atti le attrezzature anche l'impatto ambientale e questo è innegabile tram molto interessante quello che ha detto la dottoressa Annalisa Bissoni
Non è detto che questo tipo di approccio non possa cambiare nel medio lungo termine
L'impatto positivo secondo alcuni esperti almeno a livello europeo che però sono meno Vocal cui Sperto quelli che promuovono gli se ne negativa
è che in realtà i progetti europei
E i progetti cinesi non possano escludere l'un l'altro ma possano essere assolutamente benefici per per la Regione fondamentalmente questa è una Regione che nona infrastrutture e quindi avere Investimenti
A prescindere da chi chi li pongono gli metta in atto non deve essere assolutamente un problema vorrei aggiungere una cosa rispetto invece al ruolo della dell'Italia italiane assolutamente importante per i Balcani io parlo in quanto albanese cresciuta in Italia
Praticamente l'Albania una colonia anche culturale dell'Italia ma anche e soprattutto un partner commerciale importantissimo
E quello che è sorprendente invece meno meno lampante è che di tutti i paesi europei Alitalia il primo partner commerciale della Serbia e la Serbia
è il primo partner commerciale in cui la Regione per la Cina quindi questa può essere un'opportunità per l'Italia di porsi come interlocutore o come come dialogo forense rispetta questi paesi
Vi ringrazio per l'attenzione
Prima di chiudere un ulteriori interventi no volevo tanto congratularmi con intervento ma ha portato due Progetti quello relativo alla bar Belgrado e quella corridoio dieci Budapesti Pireo
Che erano che sono due progetti
Contemplati nelle reti tenne soprattutto la barba degrado è un progetto che le Ferrovie dello Stato hanno fatto hanno realizzato con l'impegno che voi da parte gestionale sarebbe passato alle Ferrovie ma questo non è avvenuto perché e torniamo al discorso del memorandum quello vero firmato da Gentiloni perché noi non siamo assolutamente presenti in questo consesso
Per i veri viene linea della sede o del luogo a Umberto ha rotto in quanto non abbiamo nel in nessun modo garantito una compartecipazione del capitale sociale mi dispiace perché forse non avete notato ma alle spalle di questo bellissimo progetto non cede al cinema i due assi che avete visto sono diversi che interessano soprattutto Print grande paese
Sovietico che ha grandissimo interesse a gestire la presenza delle mire Ragno proprio con la Bar Belgrado Consiglio a tutti di vedere che cosa vi diventando il Montenegro e con lasse Budapest Pireo
Per cui onestamente se veramente dovessero finirlo vorrei vedere io il Mediterraneo che si fine fa perché in realtà il Pireo aumenterà moltissimo Condemi tra la movimentazione del Mediterraneo e la maggior parte del centro Europa graverà con chi su questo asse che tra l'altro è una serie depositi sta infrastrutturale come dicevo prima era stato in parte presente nel corridoio dieci in parte progettato la parte stellare dalla spera e la parte ferroviaria da una società del gruppo delle ferrovie c'è sempre dei per per come progetto preliminare dico questo perché come vedete è un peccato della l'assenza della nostra presenza in un progetto che va onestamente diventa sempre più un progetto di schieramento
Cinese
Grazie ad ingegnere Incalza ora trarremo rapidamente le conclusioni ma prima
Mercato se fossero presenti dalle domande dal pubblico in sala ovviamente i tempi sono contingentati
Prego
Io sono Fiammenghi GE fiamme gli volevo fare una domanda l'ingegnere Incalza
Intanto grazie per gli interventi che hanno confermato certe vecchie arrivo ma detto in questo consesso sono particolarmente interessanti
Come valuta la cancellazione del del progetto del ponte sullo stretto in queste questa evoluzione che c'è stata
Cosa sarebbero stati i rapporti con la Cina se si fosse realizzato il Corridori sono strette quindi l'alta velocità al sud
E invece una domanda Annalisa Bisson come mai la Confindustria è sempre stata contro l'idea del ponte sullo Stretto e quindi questa ipotesi il collegamento con con il mondo orientale con la Cina
Che disperatamente abbiamo cercato di portare avanti a partire dal due mila e sei fino a quando il progetto non è stato chiuso il due mila undici o distrutti scoprono cinesi ma forse nessuno sa che era stato firmato un memorandum understanding con la CCC circa la più grande compagnia cinese di costruzioni interessati sino a fare della Sicilia Lab e quindi abbiamo
Molti reo abbiamo quest'idea di collegamento Chris ci scavata sostanzialmente quando loro preferivano volevano erano interessati da sviluppare un'idea
Italiana e un'idea che passasse attraverso la Sicilia grazie
Il fatto che palesemente la gente non ricordi che l'Europa aveva messo in capitolo faccio una presenza premesse il corridoio all'epoca Berlino Palermo aveva al suo interno il ponte come progetto a se stante ripeto non era un corridoio ma il ponte era un progetto altre star approvato dall'Unione Europea poi ci fu un parlamentare italiano che ancora vive che in pugno e fece votare contro questa decisione
Devo dare atto all'epoca commissario Van Miert disse che si meravigliava
Che per quanto riguarda il collegamento Malmö a Copenhagen cioè ricollegare quattro milioni con cinque milioni e otto
Si realizzava collegamento di ventuno chilometri in mare e per collegare sei milioni con cinquantaquattro milioni
C'era un parlamentare siciliano
Come nome noto si chiama Fava aveva imposto il il vento sì torno a votare
Il ponte fu approvato da i parlamentari non Italia questo per dire che cosa il nostro assetto politico che viene da lontano
Va ecco detto questo
E avevamo il venti per cento e abbiamo mantenuto questa percentuale fino all'ultimo ore perché devo dare atto che era in quota copertura dei ventidue miliardi con miliardo otto e novanta che rimarrà che torcono il abbiamo regalato a qualche qualche Paese virtuoso queste e vero e io insisto la chi ha detto di no al ponte non è stato in questo devo dare atto non è la Confindustria ma io insisto e le due regioni perché Fava era siciliano e onestamente
Io dico sempre per verificare a Brindisi e per i siciliani il Canale di Sicilia e Mare e non è un canale ed è una cosa non vera perché per ventidue chilometri le due parti si guardano a vista per una distanza di di appena tre quattro cinque chilometri ed è vergognoso che i siciliani i calabresi preferiscano
Vivere senza il ponte
Sì allora io sono Domenico Crocco
Deve rispondere scusa
In realtà io la dovrò un po'di illudere perché io mi occupo di attività internazionale quindi no una competenza spero abbastanza ferrata su tutto quello che è l'internazionalizzazione sul piano delle infrastrutture
Italiano nazionale io non c'hanno nel mio ambito Erice
Sì
Certo c'è l'interazione iniziazione però io diciamo no no non segua la parte che riguarda la realizzazione le infrastrutture in Italia noi abbiamo un'area proprio che la segue che se ne occupa con delle persone quindi io rischierei magari dando una risposta che non è proprio diciamo perfetta però la posso sicuramente mettere in contatto con gliela può dare questa risposta se letto mi lasci riferimenti alla mette in contatto col collega
I dottor Crocco si prego sì io mi rivolgerei a Michele DAU Annalisa Bisson primi gridava fa ha fatto un riferimento a Tremonti
Al suo ostracismo è un ostracismo sostanzialmente legato al concetto per cui l'ingresso della Cina nel mercato mondiale si ricava anche l'ingresso diciamo comunque di un Paese straordinario straordinario però anche con delle regole differenti rispetto alle nostre
Con dei vincoli differente rispetto ai nostri
E quindi
Mi porrei il problema soltanto cuntista economico
Ma vorrei anche il problema diciamo delle rispetto di regole ero che comunque magari in una partnership se si negozia in un certo modo e se si negozia con le spalle forti e non con le spalle i deboli si può anche richiedere ho vada progressivamente rispetto di regole che per esempio le imprese di Confindustria mi ricordo mi mi rivolgo Danese mi son devono rispettare rispetto al costo del lavoro rispetto ai tempi del lavoro e via dicendo quindi
Pongo questo problema perché
è un problema sicuramente di infrastrutture è un problema importante però non ci sono solo infrastrutture ci sono delle regole e delle regole a cui l'Europa risponde a cui la Cina magari potrebbe imparare risponde
Ma certamente problema che è stato posto c'è diciamo no sempre lavori dumping sociale e ambientale eccetera eccetera
Però io vorrei anche dire siccome qui siamo tra persone abbastanza esperte
Questo problema esiste eccome fra tantissimi paesi del mondo insomma no
Se ne parliamo degli Stati Uniti per esempio no noi dovremmo dire gli Stati Uniti sono un Paese dove la popolazione non ad assicurazione sanitaria come ce l'hanno molti europei
C'è la pena di morte eccetera eccetera cioè voglio dire ritorno alle regole sociali dei diritti civili è un argomento che normalmente noi invochiamo quando io parlo parlo francamente no perché io l'ho rispetto di Giulio Tremonti quindi non credo che ho citato come dire per fargli un attacco personale
L'ho citato per esporlo come come dire un testimone importantissimo il mare d'imperio importantissimo di una corrente di pensiero che verso la Cina aveva idee confuse
Quando si parla di di di appunto di diritti o di o di regole io dico quello che volevo dire la buttiamo in caciara si dice a Roma si dice così cioè vuol dire che non può non vogliamo essere battute non vogliamo come dire metterci a un tavolo e vedere quello che si può fare visto che il mondo va come va
Cioè non è che con ciò io come dire ho profonda fiducia nelle regole sono una persona che che crede che bisogna comportarsi secondo un certo modello sociale un certo modello ambientale e noi come Paese Italia siamo su questa posizione anche l'Europa in larga parte così tuttavia il mondo va come va
Ecco cosa facciamo allora non non ci avviamo verso nessuno
La Russia la come va la Cina va come va di Brasile va come va il mondo
Dell'Indonesia va come va l'Africa va come va l'America Latina va come va gli Stati Uniti vanno come vanno e allora cioè io alla domanda che accetto perché è vero quello che lei dice
Assolutamente vero ma io rispondo e allora di nuovo come ne usciamo c'è ci chiudiamo le nostre regole
E e quindi non non già vediamo nessuno facciamo partnership non sviluppiamo opportunità non aiutiamo anche questi Paesi come dire a a da arrivare ad uno standard di regole io citavo l'esempio io la come sapete lavoro all'OCSE anche e all'OCSE ci sono degli standard di regole no gli standard di amministrazione degli standard di di come dire assetti finanziari contabili amministrativi sociali educativi
Degli standard senza i quali un Paese non può fare parte del club dell'OCSE diciamo no
La Cina sogna sogna di poter ne fa parte lo potrà essere tra anni e anni perché è molto lontana ancora da questi standard però viene a osservare viene a studiare viene a dialogare
Perché capisce che deve andare in quella direzione tuttavia dei problemi interni giganteschi per cui tutto quello che dicevamo prima quindi detto questo non ho una risposta la sua osservazione che condivido peraltro soltanto se non nel dire
Non possiamo però accettare il nostro immobilismo il nostro altro alternare di fronte a questa a questa opportunità cinese dobbiamo come dire immaginare di sviluppare le partnership ragionevolmente possibili che ci aiutino reciprocamente a fare il meglio che possiamo fare
Perché
Ho fatto riferimento alle spalle forti allora per esempio in aula gli Stati Uniti stanno negoziando con la Cina siamo con le spalle forti
Un'Europa forte unità probabilmente potrebbe negoziare con la Cina
Con le spalle più forti magari lucrare anche un Rispetto ulteriori di regole
Senza voler imporre nulla al mondo che magari gioverebbe la stessa Cina perché lascino comunque un Paese meraviglioso che può crescere magari possiamo imparare tanto da loro loro possono imparare qualcosa da noi
M'interessava servile lo
Allora lei ha toccato un punto sicuramente con il quale le imprese si trovano ad affrontare una serie di problematiche però anch'io condivido non è solo la Cina realtà ci sono altri altri Paesi che che ne hanno altrettante
Noi abbiamo fatto un'analisi ed è inutile dirlo c'è innanzitutto un problema legato alla tutela della proprietà intellettuale adesso c'è stata la nuova legge sugli investimenti cinesi però questo è un problema io penso che non ci sia impresa italiana che lavora in Cina non abbia dovuto affrontare qualche qualche caso
Poi nonostante la degenerazione ad abiti io rimane ancora un mercato protetto per cui molta appannaggio delle imprese locali
E noi dobbiamo invece auspicare di competere in una maniera e quelle qua lamentata poiché se vogliamo parlare
Delle sovvenzioni alle stecca un enterprise disse allora in Europa abbiamo il problema dei gli aiuti di Stato
I di fatto c'è stato un momento in cui il governo cinese dava degli aiuti non indifferenti per potenziare l'export cinese alle imprese cinesi quindi ci sono delle distorsioni che non ci consentono di competere a pari livello
Però l'unica dimensione dove noi possiamo incidere quella europea perché non dimentichiamoci che sia a livello di popolazione è che non siamo tantissimi
Rappresentiamo un quinto del PIL mondiale quindi solo andando uniti come Europa noi possiamo cercare di spingere per un rispetto delle regole
E vincolare anche la Cina alle norme multilaterali io credo che i tempi non siano ancora maturi per parlare di accordi di libero scambio però quello che noi stiamo cercando di ospitare come Confindustria eh
Perseguire accordi di libero scambio dove all'interno di questi l'Europa negozia
Per conto di tutti i Paesi membri le regole il framework al quale ci dobbiamo attenere certo quello che io sto dicendo è facile a dire e poiché sappiamo che è molto più difficile da attuare però stiamo vedendo ad esempio come ad un certo punto con la presidenza di Trump e il blocco delle dei negoziati sul Titti ai ti ti ti tit
Abbia portato altri Paesi ad accelerare di chi per esempio in Giappone con il quale c'erano delle anche Giappone e non è un mercato S diciamo aperto mercato Complesso però ecco che l'accordo di libero scambio ti consente di abbattere le barriere daziari è di uniformare alcuni standard di poter entrare anche nel mercato del Public pro procurement che era molto chiuso quindi
Diciamo non è che abbiamo u una risposta abbiamo varie azioni che auspichiamo ma soprattutto l'Europa dove dobbiamo muoverci con l'Europa
Grazie dottoressa Bisson né Genova semplicemente
Un due treni flessioni a livello personale e conosce il valore partecipanti di questo seminario indubbiamente interessanti i temi trattati la diciamo così l'aspetto
Nella relazione introduttiva che l'ha fatto
Non leggo il nome le chiedo scusa
Però ha pensato molto volevo chiedere due cose sarà possibile reperire
Il materiale nelle riscossioni che sono state o meglio delle relazioni con cui si è approntato così i vari argomenti che sono poi oggetto ideale a approfondimenti e discussioni più a largo raggio
Però come sociologo mi pongo ma c'è il problema dei non ho capito ancora l'oggetto o del cigno al dubbio oggi dove vuole arriva per il percorso il taglio in questo complesso a a
Ha prodotto che tipo di via Nazionale Gallo macro economico
Il Macro politico si schiera per poter affrontare un discorso collaterale di sviluppo con questi Paesi che indubbiamente tipo la Cina a avanza maniera prepotenze soprattutto dal lato finanziario e mi sembra che i suoi argomenti non sono stati trattati questo seminario io ciò che le disponibilità finanziarie dei fondi sovrani cinesi stanno prepotentemente entrando non tanto nei Paesi balcanici Eurostat suonando mi fa piacere quella relazione che non conoscevo della dottoressa però non mi è chiaro
Il ruolo che dispetto alla politica negli Stati Uniti nei confronti della Cina come si stia posizionando
Rispetto avuti io e rispetta invece che i Paesi asiatici che hanno un accordo bilaterale simile avuti ovvio in cui aderiscono sessanta Paesi stanno facendo la dominazione e non solo
Nei Paesi emergenti ma anche di uno sviluppo economico che indubbiamente sta prevalendo su tutto il circuito nel contesto mondiale ora sono temi che indubbiamente nomi in un seminario però vorrei che fossero anche i discorsi e tutta
Vorrei che mi fosse è chiaro alla luce di queste ore passate insieme di capire effettivamente il ruolo dell'Italia al di là degli accordi che sono stati sottoscritti quale effettivamente sia perché sembra che gli equilibri
Siano estremamente deboli da parte nostra nel confrontarci lascerebbe compensazione Rieti indubbiamente arrivati
Chiedo scusa ma
è questa la la mia riflessione
Venezia grazie della domanda innanzitutto credo che dobbiamo rispondere così il seminario ha proprio lo scopo di cominciare a parlarne perché come è emerso da tutti questi interventi diceva l'ingegnere Incalza che riguardo al ruolo dell'Italia ancora sono state fatte tante chiacchiere ma niente di concreto sintetizzo al massimo non abbiamo un programma di infrastrutturazione del Paese il rapporto alla alla via della seta non c'è la più pallida idea
Addirittura si mette in dubbio la necessità di realizzare alcuni trafori quindi c'è tanta confusione e proprio perché vediamo tanta confusione e tanta inefficienza intorno a noi con il Codice degli appalti che fa fallire le imprese che potrebbero andare a costruire la via della seta
Allora con questa confusione abbiamo pensato in cominciamo a parlarne buttiamola versiamo delle fondazioni culturali del tutto
Il modo è un modo di incominciare a parlarne da oggi noi metteremo sul sito triti fastigi che vedete qua dietro fastigi compunto come il dell'indirizzo metteremo le relazioni ben venga se ci sono interventi da parte di tutti perché magari ci saranno altre occasioni di di parlarne ancora insieme di affrontare sperando che poi i politici magari ci raggiungono oggi in Senato
C'era un po'di pagare un po'di confusione per questo il senatore Urso rimasto bloccato lì speriamo che il politici siamo ci ascoltino e cercheremo di fare il più possibile di qualcosa di concreto che sta nelle nostre possibilità in modo da stimolare spero a che anche Il Sole ventiquattro Ore vale per esempio civile dello spazio anche altre testate
Più tecniche meno di di diffusione di grande diffusione in maniera tale che questi argomenti comincerà a diventare effettivamente una argomenti di interesse non soltanto della sua società associazioni culturali papà anche da parte delle istituzioni
Scusate voglio fare un ultimo intervento possibile
Questi insulti c'è un'altra volta
Sì scusi
Sì
Per e grafico
Grafia
Un
è difficile ci sarebbe da parlare per ore direi diede due battute sulla due battute sulla portualità di cui si è discusso ma due delle tante che ci sarebbero da fare
Ricordando la legge obiettivo che ho frequentato per qualche anno
In effetti ma la programmi il diciamo l'attenzione sulla portualità era molto era molto ridotta è una cosa che alzerà suo tempo si si notava e quindi tutta una serie di di di anche di iniziative
Che potevano coi portare a una infrastrutturazione più adeguata rispetto rispetto ai livelli attuali o almeno che che si ritengono attuali avrebbe avrebbe forse aiutato
Purtroppo quel processo è stato è stato interrotto e adesso ci troviamo una condizione in cui effettivamente c'è una certa confusione
Ci sono alcune installazioni portuali che si muovono ma abbastanza per conto proprio
Non c'è una politica governativa a di settore in questo momento che sia effettivamente capace di coagulare l'interesse complessivo nazionale rispetto a questo progetto o anzi ci sono iniziative piuttosto Tosti individuali o addirittura contrasti tra tra alcuni tra alcuni sistemi portuali
E comunque non è ancora questo il punto la Cina chiede un interlocutore per mettere in piedi iniziative che riguardino grandi complessi logistici non solo di nodo ma anche di corridoio e che siano in grado di gestire effettivamente enormi volumi di merce
Per i quali attualmente non siamo probabilmente preparati in quanto nell'organizzazione politica e amministrativa non è in grado veramente di gestire questa o a questo tipo di di iniziative di di grande di grande respiro purtroppo ne abbiamo ne abbiamo tutti i giorni degli esempi
Quindi io direi che questo questo consesso dovrebbe forse spingere in questo senso dobbiamo cercare di trovare un soggetto che sia in grado di coagulare
Energie mettere insieme le amministrazioni mette soprattutto creare nel governo la consapevolezza di dover agire a un livello territoriale appunto come diceva
Per ingegnere Incalza che alcune definizioni si sono un pochino trampolino già perdute
Che non sia quello della Regione ma sia quello probabilmente dell'Europa stessa grazie
Un
Io volevo all'ingegnere Incalza anzi sono dottoressa Rocco fare una una piccola osservazione no
Visto che lei ha detto che lì nell'Europa e molto in gamba diciamo in quanto a pianificazione e quindi di conseguenza anche diciamo provato a farla grandi linee ma poi dopo non è stata in realtà implementata
Perché non ci poniamo il problema che la pianificazione anche logicamente diciamo Paesi comunisti sono proprio i titoli Gica mente portati a fare questo fanno questo
Perché invece non pensiamo a tutelare attraverso una pianificazione che sappiamo lo stesso fare a livello infrastrutturale in tutte le Unione Europea
Però diciamo da un punto di vista accidentale tutelando anche la nostra cultura occidentale che non è una una cosina così
C'è riprende si è formata in millenni lo stesso la Cina però voglio dire i risultati che modestamente abbiamo portato noi a casa non hanno nulla a che vedere con questi cinesi
Quindi se problema di pianificazione spingiamo l'acceleratore sulla pianificazione UE europea non cinese
Questo quello che penso io anche perché di culture occidentali significa difendere democrazia valori democratici
Che comunque si possono anche non piacere ma è un paradigma entro il quale praticamente tutti quanti noi riusciamo a vivere al meglio non dobbiamo abbassare i nostri livelli soltanto perché vediamo che c'è un gigante che ci sta accerchiando e quindi sta cercando diciamo di di di di non dobbiamo avere paura di questo quello che penso io quindi l'Europa si dovrebbe fare carico
E non avere paura ed essere decisa a fare invece una pianificazione di investimenti diretti di cui c'è bisogno che iniziano assoluto
In questo momento di crisi economica non sempre ovviamente ma soltanto in momenti di crisi economica che da cui non si riesce a al papà di uscire dal due mila otto
Io dico questo che bisognerebbe non pensare troppo alla Cina che poi chissà cosa ci porta fra trent'anni ci porta magari alla mala alla pianificazione delle nascite poi ci porta ad altro e perché hanno un altro tutto un altro tipo di visione della donna e tutto il resto
No noi abbiamo delle conquiste
Democratiche che si vogliano tenere ben strette e quindi di conseguenza si come abbiamo anche tantissima capacità di pianificazione
Realizziamo la non in un'ottica comunista ma in un'ottica all'occidentale proprio in in momenti di crisi questo insomma la mia osservazione
Lì dieci gennaio del due mila e venti
Si apre un tavolo a Bruxelles per l'aggiornamento delle resistenze
Noi ci presentiamo con il Corridoio mediterraneo iniqui abbiamo detto di no al Torino Lione e siamo ancora bloccati sulla Brescia Verona vicenza Padova
Abbiamo detto di no e stiamo ritardando il terzo valico Milano Genova
Nel tratta del corridoio Helsinki cavallette in particolare il segmento Napoli-Bari dove c'erano quattro miliardi e sei abbiamo tanto attirato lavori per trecentoventi milioni in Sicilia su quattro miglia di una mia attivato il nulla
Queste la parte delle resistenze figura penosa sul invece sempre il dieci gennaio il tavolo riguarda anche il programma
Ventuno ventisette Fo fondo questione di sviluppo dove ci presentiamo avendo speso in cinque anni soltanto il quattro per cento non se di fronte a questo
E non do corpo solo a questo governo che per carità è un Governo penoso ma anche negli altri quattro anni
Deriso
Ha bloccato tutto e questo perché queste il vero problema sì vivo senso quando voi diciamo a dobbiamo fare i programmi nazionali dobbiamo vergognarci un sano vergognarci di essere un locato
Scelte che hanno strategie
Internazionali quindi quando entriamo nel merito della della Cina cominciamo a fare critiche
Sul programma planetario che fare agire ce lo meritiamo in fondo non abbiamo fatto nulla per evitare che questo accadesse
Speriamo
Posso
Fabrizio Verardi io volevo ricollegarmi all'intervento dottoressa Crocco ne abbiamo vissuto un'esperienza della realizzazione dell'autostrada essere queste in l'Algeria che è stata realizzata per due notti cioè per due terzi di un migliaio di chilometri dai cinesi ed è stato un esperienza che si è rivelata rivelata catastrofica per il Paese
Perché i cinesi sostanzialmente hanno impiegato settanta mila persone cinesi portati dalla Cina
Non c'è stata tutti i materiali sono praticamente stati portati dalla Cina attrezzature portate dalla Cina non c'è stata alcuna ricaduta nel Paese in termini trasferimento di tecnologia di utilizzo di personale o locale c'è stato addirittura un dumping dei prezzi nel nell'in sostanza mentre l'edilizia del Paese dovuta al personale cinese socio doppio lavoro
E quindi effettivamente il tema del rispetto delle regole è un tema importantissimo perché altrimenti non rimane nulla di di tutte queste promesse al Paese
Al Paese interessato grazie
Grazie è a tutti
I relatori e gli spettatori che sono intervenuti a coloro che hanno assistito e grazie anche a tutti coloro che si sono trattenuti sino alla fine di questo seminario voglio o anche ringraziare a nome di mio ma casi la Fondazione fastigi presidente
Della fondazione l'ingegnere fu per averci il presidente del comitato scientifico professor Michele bravo ma è anche l'ingegnere Incalza ma tutto questo ha bisogno la mostra la pareva attrice ed il maggio allora
Ha trattato dei Balcani ora Alessandro prego fenomeni
Soltanto per ringraziarvi ancora anche nominino direttamente della Fondazione per dire quello che ho già accennato Abbé a giorni una volta sbobinato e tutti gli interventi di potrete trovare su fu punto fastigi punto com
Spero di vedervi presso numerosi ad altri iniziative della Fondazione grazie