L'Europa tra Mosca e Washington. Intervista a Franco Venturini

L'Europa tra Mosca e Washington questo mese di luglio si è aperto con la visita di Vladimir Putin a Roma il quattro luglio in un clima cordiale pochi giorni prima un'intervista al Financial Times in cui guardando alla nuova fase dello mi onoro e ha il presidente russo dichiarava la democrazia liberale obsoleta nel frattempo le ombre russe sul governo austriaco poi su quello italiano no e di questo parliamo con Franco Venturini editorialista del Corriere della Sera che salutiamo e ringraziamo ben trovato a Radio Radicale
Buongiorno dunque lei ha parlato di una guerra una strana guerra tra Tramper puntina sul terreno europeo entrambi preferirebbero rapporti bilaterali a quelli con le istituzioni
Europea in questo senso i partiti populisti sono veicoli per il caos e McQueen italiani abbiamo due al Governo come viene combattuta questa questa guerra
Ma naturalmente una guerra influente
Gli Stati Uniti hanno molte più armi se vogliamo usare questa parola dei di quanto ne abbia la Russia perché l'Europa vicende
Dipende scusate dagli Stati Uniti per la propria sicurezza dipende dagli Stati Uniti terra scambi commerciali
Estremamente rilevante importanti
E insomma la presenza degli Stati Uniti in Europa e molto più forte di quella russa con una sola eccezione cioè Ettore energetico nel quale è vero l'inverso è vero che la presenza russa e molto più forte di quella americana
Dunque in teoria gli Stati Uniti di di Trump perché bisogna specificare che questo ragionamento si applica non all'America che abbiamo conosciuto
Il dalla fine della guerra fino al due mila tredici quando è stato eletto presidente Donald Trump ma si applica invece specificamente a questa amministrazione
Che
Fa una politica potremmo decidere di destabilizzazione della degli equilibri precedenti
Che contraria a ogni forma di multilateralismo
E dunque contraria agli affetti club gli stessi Stati Uniti e gli alleati europei avevano costruito dalla fine dalla seconda guerra mondiale auto
Il ruolo della Russia e diverso dunque da questo punto di vista la l'obiettivo della Russia e che l'Europa non sia totalmente diciamo sottomessa agli Stati Uniti come accadeva per ragioni evidenti e di sicurezza durante la guerra fredda e dunque è una è una politica di reazione se vogliamo nei confronti delle dei i sensi euro americani
Nella quale politica però
Vladimir Putin che un'altra personalità forte di primo piano della scena mondiale
Inserisce e così e l'importanza di quell'intervista
Che lei ha citato inserisce una con un cuneo e cioè dice lo agosto la democrazia la democrazia liberale
Ha fatto il suo tempo avverso non solo ai partiti uniformazione i sovrani industrie populiste che interpretano i sentimenti delle masse
Perché è finito quel tipo di democrazia e finito il multiculturalismo
Sono invece ritornati i nazionalismi e sono loro che faranno la storia da qui in avanti
Sì sono i termini della questione ma naturalmente
Dietro queste questi atteggiamenti c'è una strategia sia da parte americana che da parte russa il la strategia io credo che sia una strategia anzi europea nel ecco se per europea intendiamo l'Unione europea se intendiamo l'Europa
Che conosciamo ancora che ha dei fenomeni di clinici ma che ancora esiste che tra l'altro ha vinto le elezioni europee
Che ci sono appena state perché perché evidentemente trattare
Bilateralmente non solo con la Germania ma figuriamoci con l'Italia o con la Spagna o con Paesi ancora più piccoli e estremamente più facile per una potenza e gli Stati Uniti sono una grande potenza la Russia sono una potente è una potenza nucleare non una potenza economica
Ma comunque estremamente più facile il rapporto bilaterale perché nel rapporto bilaterale prevale facilmente mentre quando si ha davanti una organizzazione strutturata che ha bene o male una sua una sua coerenza di comportamenti chi è favorevole ai trattati e tu qui è è multilaterali da allora che incontrano per degli ostacoli
Se noi capiamo queste ora capiamo perché gli Stati Uniti minacciano spesso all'Europa li introdurrà dei dazi commerciali
Perché Trump vantando alabarde scusi due anni fa ha definito l'Europa nemica recitando dopo che stava parlando del commercio e non di altre cose
E anche perché purché in incoraggia i partiti sovrani il poco visto che essendo loro dal suo impoverisca lo strumento l'arma migliore per diciamo indebolire all'Europa
Fino eventualmente al suo disfacimento
Questo è il panorama generale dire della situazione dunque gli europei solo in una posizione evidentemente difficile
Si devono difendere dalla pressione russa
Che tende appunto a impostare il tutto sul rapporti bilaterali deve ancora di più difendere più difficile difendersi dalla pressione americana perché dipende dall'America per la sua sicurezza strategica per per l'ombrello nucleare cioè grazie
E l'ha detto lei Stati Uniti e Russia non sono grandezze omogenee la Russia un PIL paragonabile a quello dell'Italia però resta la sua influenza è un'influenza che deriva dalla sua potenza energetica e anche dalla dalle armi dalle armi nucleari fino a quando potrà fare leva su questo quanto intensa questa questa potenza questa influenza russa
Ma io credo che la situazione russa non cambierà volto nel prossimo futuro naturalmente la potenza energetica la potenza nucleare sono due elementi
Molto forti che possono durare che resterà ma non mi sembra che l'economia russa invece ossa migliorare molto perché non soltanto ci sono le sanzioni che a mio avviso non sono molto efficace ma sono certamente un ostacolo dunque creano una difficoltà ma c'è anche un ostacolo più grave e cioè quello di governare richiesti venire un'economia nella quale appena ritocca pena IVA attentare qualche riforma c'è una reazione negativa
Della società e che il consenso c'è stato un esempio molto significativo un anno fa circa anche meno Putin ha fatto una riforma che in Occidente sarebbe stata approvata da tutti gli economisti economico impostazione capitalistica e cioè una riforma delle pensioni
Allungando adottando e neanche l'incanto l'età del pensionamento beh imprese lussi accertata una rivolta penso che il consenso nei confronti di Putin e passato si è dimezzato praticamente era dopo settanta adesso è attorno al trentacinque
Dunque questa reazione al di là del fatto che ovunque nel mondo si tocchino le pensioni
C'è una reazione molto forte in Russia c'è un problema supplementare e cioè la cultura sovietica la cultura dei decenni sovietici che ancora definisca in gran parte della popolazione
E qui si parla sul patto sociale
E tu non devi far venir meno le mie condizioni di vita e io
In cambio faccio accento delle privazioni
Che lo Stato mi impone per il famoso patto sociale sovietico che si diceva in in Russia io faccio finta di lavorare tu fai finta di tale ex se non è più quella fissa però il l'idea che società e lo Stato debbano appoggiare l'un l'altro Limina a livelli tappi è dunque entra a toccare le le le strutture le le cose fondamentali del rapporto esiste ancora almeno nella popolazione di una certa età
Dunque il riformismo la modernizzazione l'aggiornamento di molti settori dell'economia russa sonore che ancora più difficili da questa eredità culturale
Lei ha accennato all'inefficacia delle sanzioni alla Russia a Matteo Salvini aveva promesso di bloccare le sanzioni entro la fine del due mila diciotto non è andata così che Scelta aveva il governo italiano aveva Scelta
No credo di no la scelta di votare contro le sanzioni al momento del rinnovo alla fine del due mila nel dicembre due mila diciotto cioè quando Salvini aveva promesso
Parlando da Mosca
Che a qualunque costo con qualunque mezzo furono le sue parole esatte sarebbero state bloccate le sanzioni il mezzo richieste e il vento
Le sanzioni devono essere rinnovate vengono rinnovati ogni sei mesi all'unanimità del consiglio europeo se un Paese si oppone non vengono rinnovate
L'Italia sulla base di quello che aveva promesso Salvini poteva mettere il veto ma mettere il veto significava attuare una rottura non soltanto con tutti gli altri soci
Europei ma anche e soprattutto con gli Stati Uniti che applicano altre sanzioni quelle americane ma certamente sia spetta no che l'Europa mantenga le sue dunque l'ipotesi di Salvini era un'ipotesi lanciata come lui fa
Più come come propaganda del momento che come cosa alla quale a pezzi territori dovuto o o sulla quale fosse stato consigliato
Nel naturalmente ha detto che non lo potrà fare non lo ha nemmeno chiesto al Governo italiano non lo ha fatto la stessa cosa e accaduta adesso alla fine rinuncio perché erano passati sei metri di nuovo l'Italia non ho detto ne hanno dei e questa io una delle ipotetiche finiranno cioè che da parte russa ci sia stata una delusione per
Il mancato ma mancato mantenimento della promessa di fallire
E contemporaneamente
Una una arrabbiatura per la disponibilità mostrata da Salvini invece in occasione del viaggio a Washington anche quello
Recentissimo pochi giorni prima della vita di confidare OPAS
L'opposizione dice l'Italia sta entrando nella sfera d'influenza di un Paese non democratico sono stati espressi timori anche tempo fa per il rapporto del Governo con la Cina sono inquietudini giustificate
Credo di no onestamente del e normale non certo senso che l'opposizione esageri proprio per fare l'opposizione qualche volta necessario fare così ma che l'Italia stia entrando in una sfera diversa da quella sua tradizionale non è ancora vero
Naturalmente può accadere sono stati commessi degli errori io credo che sia stato un errore firmare il memorandum memorandum of understanding con la Cina senza aver approfondito
Sottoscrivendo il lavoro Carifondo trattato il lavoro ottimo sottosegretario sarà bravissimo ma insomma serve una riflessione a un livello un po'più complesso un po'più alto
Noi abbiamo firmato primo paese del G sette
Una un accordo che non è soltanto commerciale economico Marche leggenda lo si vede può facilmente diventare un accordo strategico sul sulla via della seta cinese
Pertanto credo un errore ma non è un errore che ci lega necessariamente alla Cina se noi poi cambiamo idea nell'applicazione di quel memorandum piuttosto bisogna considerare sempre parlando della Cina
Che pur avendo firmato quell'accordo
Noi abbiamo guadagnato in termini di rapporti economici con la Cina Investimenti per due miliardi e mezzo di euro
La Francia per citare un esempio
Chi è non ha firmato alcun memorandum ha concluso in quello stesso viaggio di peacekeeping quaranta milioni di euro
Scusate miliardi di euro
Di gli affari e comunque è evidente che anche dal punto di vista economico commerciale Investimenti quel gesto non è servita a molto almeno fin qui ci sono difficoltà burocratiche sia in Cina che in Italia speriamo che si è questione di tempo ma fino adesso è stato un errore che ha fallimento dal punto di vista delle cifre economiche
Con la Russia cioè illegale
Legale principale e quello energetico
Richiesta uniti dicono che bisogna eliminare questo legato che c'è uno stato di dipendenza dell'intera Europa nei confronti delle del pia del gas e del petrolio russo
Il vero e un sulla carta sono guarda in termini più politici
Indubbiamente gli americani hanno ragione però c'è un precedente molto importante cioè durante la guerra ha fretta
All'apice del confronto missilistico tra Eteocle da quando i missili americani erano dislocati gli euro mensili
In Europa eccetera la l'allora Unione Sovietica e poi la Russia non hanno mai sollevato avranno mai usato le loro forniture energetiche come strumento di ricatto
Perché se noi abbiamo bisogno di comprare il diaframma e il petrolio bisogna pensare che loro hanno bisogno diventa Mexico la mia
Sovietica USA salterebbe in aria per cui l'unica volta che noi in Italia te lo ricordiamo qualche anno fa abbiamo avuto problemi
Di fornitura Ricarda finirà per credit crunch ritocchi quel piatto attraverso l'Ucraina non era rivolto contro i clienti europei dei quali la Russia gran bisogno
Dunque non è probabile non è mai accaduto era una probabile che ci sia una una sottomissione europea per motivi energetici
E altri motivi non ci sono a meno che longitudinale poche copie non abbia ragione e io non credo che FIAT a sia ragione che i i partiti sovrani dico così vincesse alla grande in Europa impossessarsi però del potere AN in mente i Paesi principali e riaffermarlo se non la loro vicinanza alla Russia allora certamente sì ci potrebbe essere una situazione di sudditanza
Ma siccome non mi sembra che questa sia il trenta almeno per il momento
Credo che dovremmo preoccuparci maggiormente dell'altra parte dell'intervista di punti che in sostanza vince guardate che sta arrivando
L'autoritarismo guardate che la democrazia non è più così Pemba astratto all'arrivo dell'intelligenza artificiale eccetera tutte le nuove tecnologie
E quella e in quella in è una minaccia ma non è una minaccia russa è una minaccia aderire del nostro futuro e cioè che il la rivoluzione tecnologica in arrivo comporti
Fondato un passaggio dalla Democrazia L'autoritari
Grazie a Franco Venturini giornalista del Corriere della Sera buon lavoro a risentirci