Speciale Giustizia

Buonasera a tutti dal Lorena D'Urso benvenuti all'ascolto dello Speciale giustizia dunque ormai lo sapete la mancata collaborazione con la giustizia
Non impedisce i permessi premio purché ci siano elementi che escludono collegamenti con la criminalità organizzata lo ha stabilito oggi la Corte costituzionale decidendo sulla questione dell'ergastolo ostativo la Corte ha in particolare dichiarato
L'illegittimità costituzionale dell'articolo quattro bis comma uno dell'ordinamento penitenziario nella parte in cui non prevede la concessione di permessi premio in assenza di collaborazione con la giustizia anche se sono stati acquisiti elementi tali da escludere sia l'attualità
Della partecipazione all'associazione criminale
Sia più in generale il pericolo del ripristino di collegamenti con la criminalità organizzata sempre che ovviamente il condannato abbia dato piena prova di partecipazione al percorso rieducativo
In questo caso la corte pronunciandosi nei limiti della richiesta dei giudici che hanno sollevato la questione ha quindi sottratto la concessione del solo permesso premio alla generale applicazione delle meccanismo
Ostativo secondo cui i condannati per i reati previsti
Dall'articolo quattro bis che dopo la condanna non collaborano con la giustizia non possono accedere ai benefici previsti dall'ordinamento penitenziario per la generalità dei detenuti
In virtù della pronuncia della corte la presunzione di pericolosità sociale del detenuto non collaborante non è più assoluta ma diventa relativa e quindi può essere superata dalla magistratura di sorveglianza per cui valutazione del caso per caso deve basarsi sulle relazioni del carcere nonché sulle informazioni ai pareri di varie autorità dalla procura antimafia antiterrorismo alla competente comitato provinciale per l'ordine
E la la sicurezza pubblicano e questa sera vogliamo proporvi integralmente l'udienza di ieri
Le dell'udienza pubblica della corte costituzionale proprio sulla costituzionalità appunto dell'ergastolo ostativo prima però vogliamo proporvi il commento di Rita Bernardini su questa importante decisione della Consulta abbiamo sentito oggi pomeriggio Rita Bernardini e quindi ascoltiamo dapprima questa intervista
Cade il divieto assoluto per agli ergastolani ostativi di accedere a permessi premio durante la detenzione la Corte costituzionale
Ha dichiarato infatti l'illegittimità costituzionale dell'articolo quattro bis Cormano uno
Dell'ordinamento penitenziario nella parte in cui non prevede la concessione dei permessi premio in assenza di collaborazione con la giustizia anche se sono stati acquisiti elementi tali da escludere
Sia l'attualità della partecipazione all'associazione criminale sia più in generale il pericolo del ripristino di collegamenti con la criminalità organizzata sempre che ovviamente
Ha spiegato il Palazzo della Consulta il condannato abbia dato o piena prova di partecipazione alla percorso rieducativo
E noi questa decisione della Corte Costituzionale vogliamo parlarne con Rita Bernardini che abbiamo ai nostri microfoni Rita Bernardini lo ricordiamo è presidente dell'associazione Nessuno tocchi Caino fa parte del consiglio generale del partito radicale allora Rita buonasera
Insomma che che dire di questa che potrebbe potremmo definire davvero forse una una sentenza storica da parte una decisione storica da parte della Consulta
Walter noi radicali è sicuramente un tutto e arrivo a voi come tu comunque io rivuole è un punto di partenza
Nel senso che questa lotta è iniziata da tantissimi anni fa
Possiamo dire è che la lotta contro l'ergastolo in generale
Dalla metà degli anni Settanta poi il referendum del mille novecentottantuno ma non abbiamo mai smesso di lottare
Speravamo di fare prima del Vaticano umano il Vaticano ottanta prima Papa Francesco e ha abolito addirittura in generale evidenziato provano
All'interno del patto autonoma e appunto come
Donare agli ultimi anni potrei aveva cordate
Con un una certa emozione quel congresso di Nessuno tocchi Caino e qualcuno all'interno del Carcere di Opera con Marco Pannella trecento e recente è un modo straordinari io per i detenuti molti dei quali erano un orrendo domani erano e devo dire coronariche ottomani
Erano in piena sintonia umana cumulo ossia il pericolo Ugo di per tanto che quasi non voleva chiusi tanto si trovava in comunione proprio con la prova con questi detenuti e con tutto il congresso dicevo è un quello è sicuramente ridotto di un cammino che ha visto realizzare proprio in quell'anno docufilm di Ambrogio CRI
Voto occhi Paolino spesso contrastando essi un ricordo è perché di scoria avverto le testimonianze di questi erano tutti ergastolani ostative
E che cos'era il veri produrre e lutto
Furgoni in presenza di una così scritta collaborazione con la giustezza cioè Pinchi system o no e sicuramente questi però che mostravano anche con la sofferenza delle loro parole di aveva partecipato che tanti anche ricchi lo di quarantuno bis dove veniva fuori dipartimento
E queste persone per quello che avevano fatto la figura rottura ecco le le logiche criminali
Teniamo presente che molti di questi erano entrate in carcere giovanissima era ormai per comune a due porte e alcuni addirittura anziane e elementi ampiamente allora questo il vedi Ambrogio che il peso qui perse contro Aspen
Lo definire tutto questo riesce a mostrarlo e poi in questi le testimonianze e persone che lavoravano dentro il carcere dal comandante agli agenti al capo del tatto Santi Consolo che pure artato spartiacque
Ma iniziativa di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale cotico questo perché
Era un simile è far capire a queste persone che bisognava essere speranza piuttosto che aveva e che intanto si nello stato d'animo dell'essere speranza poi le cose e possono cambiare certo possono cambiare con l'approfondimento con lo studio con la conoscenza
E e anche qui non posso ricordare non ricordare un direttore il direttore allora del Carcere di Opera Giacinto Siciliano
Che scoppi insieme
Su cui però su questo tentativo su questa opera che avevamo iniziato nel carcere di operazioni e per cui oggi per noi è una giornata sicuramente tesissima
E naturalmente la sentenza della Corte costituzionale riguarda solamente i permessi premio
Otto gli altri e benefici possibili dopo la valutazione del magistrato di sorveglianza
Gli altri detenuti tranne che per coloro che hanno il quattro pit
E però già il leader del premio poi hanno una valenza particolare naturalmente non vengono dati subito devono passare anni sostengono che Sanga concesso il primo permesso premio hanno una valenza particolare
è proprio per monitorare il grado di ravvedimento no della persona e parla che per coloro che sono accusati il quattrocentosedici bis che hanno quattro
Non è previsto vinto le carceri ma anche proprio da come sono scritto ed è lì Luca come scritto l'ordinamento penitenziario non è nuovamente privi un percorso
Abilitazione quello che c'è scritto nella nostra Costituzione e perché dico cui tono perché il carcere io terra creato al direttore Giacinto Siciliano
Fatto questo esperimento che è andato bene no la attraverso lo studio soprattutto ecco lì è stata data possibile vera possibilità di studio R questi cupi che qui a un certo punto né alcuni di loro
Uscivano anche fuori del carcere per parlare nelle scuole ENEL magari per dire ai giovani che assolutamente non dovevano minimamente pensare alla scorciatoia
Che portavo la alla criminalità e poi al tormento delle ferite e che si recano agli altri
Sì
Insomma allora riassumendo possiamo dire così l'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario è incostituzionale nella parte in cui non prevede che sia a possibile concedere un permesso alla persona detenuta che non abbia ha collaborato con la giustizia se sono cessati i collegamenti con l'associazione di appartenenza e la pericolosità sociale e ci ha dato prova di
Partecipazione all'opera di rieducazione mai fatto vedere però che appena cessata la sentenza viola che non possiamo dimenticare perché il primo passo
L'ha fatto la Corte europea dei insomma è subito reazioni governo italiano soprattutto la parte
Dei cinque ecco noi non vogliamo dare la libertà
A coloro che sciolgono i bambini bacerò allora
Viene non so pertanto ma insomma evidentemente al governo alcuni esponenti del governo stanno proprio chi ha sciolto il bambino e lascito in lana
Va bene
Pentimento fra virgolette stando di aver commesso quasi duecentoundici
Proprio quello proprio perché si è pentito tra virgolette ha collaborato e in prima battuta cede Saronni ai forni sì alle viva fino a due anni disciplinare al-Askari creare ricorrenze
Naturalmente le
Gli azionisti e si fanno
Ha poi secondo me o in malafede o per mancanza di conoscenza nonna raccontano la verità perché non è che adesso Chierchia domani un super avranno la possibilità di uscire
Ora separata sempre una valutazione che è stata tolta in tutti questi anni al magistrato di sorveglianza per vedere a che punto si trova e che c'è quello percorso di ravvedimento che è necessario per chiunque
Ecco il punto per accedere benefica
Insomma Rita possiamo dire che con questa sentenza della consulta è la sentenza di ieri della sesta penale della Cassazione sul processo mafia capitale che di fatto non riconosce l'aggravante del quattrocentosedici bis non riconsacrata ere la l'aggravante mafiosa a come dire PRAE parafrasando insomma una un detto famoso forse se c'è ancora un giudice a Roma
Chiesto basta devo dire che è stata l'intuizione anche di Marco Pannella di fronte veramente al limite concludenti fratello puliti la e alla fine Canada oscura
Che sempre più sta affermata
Dello Stato e o e quindi del rispetto della Costituzione l'intubazione
Per accedere alle chiusi eoni superiori e quindi corto europea dei diritti dell'uomo
Corte costituzionale Corte di Cassazione vera perdonare
Dopo e e il aperto la strada
è più complessa però di fronte a un degrado della democrazia credo che noi dobbiamo percorrere
E allora oggi più che mai in questa giornata un pensiero di di gratis furono Eva va a Marco a Marco Pannella grazie grazie però ero Rita Bernardini risentito e presto
Ecco così appunto Rita Bernardini sulla decisione sulla sentenza della corte costituzionale di oggi che ha stabilito che l'articolo
Quattro bis dell'ordinamento penitenziario incostituzionale nella parte in cui non prevede che sia possibile concedere un permesso alla persona detenuta che non abbia collaborato con la giustizia
Se sono cessati i collegamenti con l'associazione di appartenenza e la pericolosità sociale e ci ha dato prova di partecipazione all'opera di rieducazione la presunzione assoluta di pericolosità non esiste più
C'è ora una presunzione relativa che il magistrato di sorveglianza
Può superare attraverso una verifica caso per caso senza il meccanismo degli automatismi e come dicevamo che stasera adesso vogliamo proporvi l'udienza pubblica di ieri sulla costituzionalità dell'ergastolo ostativo che finora appunto non consentiva la a concessione ai condannati dei benefici penitenziari previsti per tutti i detenuti salvo che collaborassero sulla giustizia questa forma di ergastolo duro
Sono sottoposti soprattutto mafiosi e terroristi è venne introdotta come ha ricordato lo sentirete fra poco il relatore il giudice costituzionale e Nicolò Zanon all'indomani della strage di Capaci
Sulla materia peraltro si è appena pronunciata la Corte europea dei diritti dell'uomo che ha imposto all'Italia di modificare la legge sull'ergastolo ostativo perché è un trattamento inumano e degradante ma la questione all'esame della Corte costituzionale
Non è esattamente sovrapponibile non ci occupiamo di casi concreti a differenza della Corte europea ha spiegato Zanon
E mentre in quel caso il ricorso verteva sulla mancata concessione della liberazione condizionale
E stavolta i ricorsi alla base della pronuncia che la Consulta ha dovuto fare vertevano sulla mancata concessione di permessi premio a due ergastolani ostativi che non collaborano
A chiedere la pronuncia della Consulta sono stati la corte di cassazione il tribunale di sorveglianza di Perugia che appunto hanno posto il il quesito
La questione di costituzionalità dell'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario per contrasto con il principio di irragionevolezza e della finalità rieducativa della pena sanciti rispettivamente degli articoli tre e ventisette della Carta fondamentale dicevamo l'udienza si è svolta ieri a Palazzo della Consulta e già ieri i giudici costituzionali hanno preso una prima decisione lo sentirete anche questo fra poco dichiarando
Inammissibile la costituzione in giudizio del del garante per i detenuti dell'Unione delle camere penali e dell'associazione nessuno tocchi Caino ma sentiamo dunque questa udienza pubblica della corte costituzionale sulle questioni di legittimità costituzionale delle norme sull'ergastolo
Ostativo sentiremmo in apertura il presidente della Consulta Giorgio Lattanzi poi il giudice relatore il giudice
Nicolò Zanon poi gli avvocati Ladislao Massari per il detenuto Marcello Dell'Anna l'avvocato Andrea Saccucci per l'associazione Nessuno tocchi Caino l'avvocata Emilia Rossi per il del collegio del garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà
Personale ancora il professor Vittorio malessere per l'unione delle camere penali italiane sentiremo anche l'avvocato dello Stato
Marco Corsini nella prima parte dell'udienza poi ancora ascolteremo gli avvocati
Valerio Vianello a corretti
L'avvocato Byrne Aras chi è l'avvocato Michele passione e poi ancora di nuovo l'avvocato dello Stato Marco Corsini assieme all'altro collega avvocato dello Stato Maurizio Greco
Dunque udienza pubblica della corte costituzionale di ieri ventidue ottobre sull'ergastolo ostativo
Si chiamino in causa numero tre
Ordinanze cinquantanove centotrentacinque del due mila diciannove
Ordinanza venti dicembre due mila diciotto Corte di Cassazione esserci ordinanza ventotto maggio due mila diciannove tribunale di sorveglianza di Perugia qui di per esserci avvocato Valerio viene avvocato Valerio Vianello a corretti ordinanza cinquantanove del due mila diciannove per PPI avvocati Mirna Ruskin Michele passione ordinanza centotrentacinque del due mila diciannove
Avvocato dello Stato Marco Corsini ordinanza cent'cinquantanove del due mila diciannove avvocato dello Stato Maurizio Greco ordinanza centotrentacinque del due mila diciannove
Per MT intervento ad adiuvandum avvocato Ladislao Massari ordinanza cinquantuno cinquantanove del due mila diciannove
Per Nessuno tocchi Caino l'Inter mediante ad adiuvandum avvocato Andrea Saccucci ordinanza cinquantanove del due mila diciannove
Per garantire l'azionario dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale interveniente ad adiuvandum avvocato Emilia Rossi ordinanza centotrentacinque del due mila diciannove
Per l'Unione camere penali italiane interveniente ad adiuvandum avvocato Vittorio Manes ordinanza centotrentacinque del due mila diciannove
Collega anziano prego
Grazie presidente allora per una di quelle singolari coincidenze temporali che talvolta si verificano vengono all'attenzione della Corte questioni di legittimità costituzionale che sembrerebbero e tali sono apparse ai più
Ricalcati esattamente sul caso che è stato recentemente deciso dalla Corte europea dei diritti dell'uomo in tema di ergastolo ostativo
In realtà non è esattamente così per due ragioni molto semplice molto comprensibili a tutti
In primo luogo nei giudizi a quibus gli ergastolani chiedono non la liberazione condizionale ma l'accesso al permesso premio che tratto beneficio accessibile da tutti i detenuti anche a pene temporanee
In secondo luogo come evidente noi non ci occupiamo di casi concreti come fa la corte europea ma di una questione di legittimità costituzionale su una disposizione di legge
Quattro bis comma uno che qualifica come ostativi e adesso vediamo cosa vuol dire determinati reati non determinate pene
Temporanee o perpetua che esse siano
E in ogni caso noi abbiamo appunto
Una disposizione di legge
L'articolo quattro bis comma uno dello ordinamento penitenziario questa è la disposizione censurata che considera ostativi determinati reati
In assenza di utile collaborazione con la giustizia in assenza di utile collaborazione con la giustizia
Condannati per questi reati
Non possono accedere risulta inammissibile la loro richiesta di accedere ai normali benefici penitenziari previsti dall'ordinamento penitenziario per tutti gli altri detenuti
Nei casi dei processi a qui Bossi tratta di condannati non collaboranti che non collaborano con la giustizia alla pena dell'ergastolo
Per reati di associazione mafiosa e per reati di contesto mafioso cioè commessi avvalendosi delle condizioni di cui al quattrocentosedici bis
Ovvero come si al fine di agevolare l'attività dell'associazione mafiosa
Di cui si tratta reati appunto che sono ricomprese in questo elenco del comma uno come reati ostativi anzi ne costituiscono il nucleo storico originario
E quindi la richiesta di questi condannati di furia di un permesso premio perché questo era il beneficio richiesto
Non ha potuto essere vagliata in concreto da parte del magistrato di sorveglianza
Proprio perché ai sensi del quattro bis comma uno la mancata collaborazione determina potremmo dire in limine una presunzione di pericolosità
Cioè considerata l'indice della mancata rescissione dei legami con il sodalizio mafioso quindi non si fa nemmeno a valutare in concreto devoluzione del detenuto il percorso che egli ha tenuto in carcere e così via
Quindi siamo in presenza di una disciplina quattro bis comma uno reati di mafia
Che trova il suo assetto a partire dal decreto legge trecentosei novantadue dopo capaci subito dopo Capaci
E per la parte qui rilevante stabilisce appunto come dicevo che i condannati per questi reati se non collaborano con la giustizia ai sensi del cinquantotto ter dell'ordinamento penitenziario non possono mai accedere ai benefici a tutti
Previsti dall'ordinamento penitenziario neppure dopo aver scontato quelle quote di pena che sono previste in generale un terzo di pena o dieci anni in caso di ergastolo
Tra l'altro l'elenco dei reati cosiddetti ostativi che in origine era fondamentalmente limitato ai più gravi reati associativi e o di criminalità organizzata
Nel corso degli anni ha subito un un incremento fino a diventare dice la nostra giurisprudenza un elenco Complesso eterogeneo stratificato ma nei casi al nostro esame le questioni riguardano direttamente quello che si potrebbe definire
Una parte essenziale del nucleo storico originario del quattro bis comma uno
Ciò detto io mi limiterò a sintetizzare i contenuti delle due ordinanze per ragioni di tempo e poi lascio lascerei alle parti all'Avvocatura che sono presenti il compito di esprimere compiutamente le proprie tesi
Col dire che le due ordinanze espongono argomentazioni che solo parzialmente sono sovrapponibili tutte anzi mostrano una certa diversità di accenti e di profili una delle tesi centrali dell'ordinanza della Corte di Cassazione cominciamo da questa
è che il quattro bis comma uno dell'ordinamento penitenziario violi l'articolo tre sotto il profilo della ragionevolezza
Più precisamente questa ordinanza ritiene che in quanto riferita Alloni Alloni intranet o cioè non appartenente all'associazione mafiosa ma condannato per reati di contesto mafioso
La norma contenga una presunzione di pericolosità irragionevole perché non basata su dati di esperienza generalizzate generalizzabili famoso it quote dunque accidit
E qui l'ordinanza richiama analogicamente la nostra giurisprudenza sugli Colletti automatismi nell'applicazione delle misure cautelari personali
Giurisprudenza secondo la quale la presunzione di pericolosità che impone sempre l'applicazione della misura custodiale in carcere trova giustificazione solo per il vero e proprio partecipe l'associazione mafiosa non già per il sospettato di aver commesso solo
Reati di contesto mafioso per il concorrente esterno
E in questo modo e questo è un aspetto cruciale nell'ordinanza
L'ordinanza argomenta la necessità costituzionale di distinguere specificamente nell'ambito di applicazione del quattro bis comma uno la posizione del condannato per un reato di cosiddetto contesto mafioso
Da quella del condannato per partecipazione ad associazione o anche per partecipazione ad associazione mafiosa
Su questo aspetto con il consenso del presidente io mi permetterei però di chiedere un chiarimento che rivolgo alle parti che sono specificamente interessate a questa ordinanza perché l'ordinanza la Cassazione
Qui cita esplicitamente afferma che il condannate spiava la pena dell'ergastolo con isolamento diurno per la durata di un anno irrogata lì per i delitti di associazione mafiosa
Poi gli altri delitti di con testo
E tali reati quelli appunto questi ultimi si ritto utili realtà si ritenevano eseguiti per agevolare l'attività dell'associazione mafiosa denominata eccetera
Per i quali veniva applicata l'aggravante questa aggravante stava appunto nel fine di affermare l'egemonia il prestigio della consorteria la quale l'imputato era affiliato
Allora queste sintetiche parole parrebbe quindi che si sia in presenza di un appartenente all'associazione mafiosa non di un estraneo condannato oltre che per la partecipazione al sodalizio criminale anche per delitti aggravati dalla finalità
Poi però l'ordinanza si concentra sulla tesi che dicevo per cui la norma sarebbe ragionevole perché presume la pericolosità dei detenuti condannati per un reato di contesto parificando la ragionevolmente a quella dei partecipi senza consentire al giudice di valutarla in concreto
Ai fini della concessione del permesso premio se si va a vedere il dispositivo si vede che l'ordinanza si concentra proprio solo sui reati di contesto
Quindi c'è bisogno un po'di capire come stanno le cose in particolare
Se vi è stato
Scioglimento del cumulo delle condanne se aveva senso farlo
Se non è stato sciolto eccetera perché questo è importante per per noi
In ogni caso la Corte di Cassazione contesta poi la scelta legislativa per cui la collaborazione sia prova legale esclusiva di ravvedimento
Sottolinea che le ragioni che possono indurre un condannato all'ergastolo ostativo non collaborare non necessariamente dipendono dalla volontà di non spezzare i legami con il gruppo criminale di origine ma possono ad esempio dipendere dal timore per l'incolumità propria dei propri familiari dal rifiuto morale di rendere dichiarazioni di accusa nei confronti di congiunti o di persone da cui si è a cui si è legati
Dal ripudio di una collaborazione meramente utilitaristica
E questa ordinanza infine argomenta diffusamente poi sull'importanza specifiche sulla peculiarità del permesso premio
Rispetto a tutti gli altri benefici
Nel percorso rieducativo e evidenzia come questo beneficio non potrebbe essere integralmente assimilato agli altri
E in genere alle misure alternative alla detenzione in effetti non è una misura alternativa alla detenzione
E il fatto che al giudice sostiene loro emittente non ci ha consentito di vagliare in concreto la richiesta di questo beneficio di accesso il permesso premio
Questo beneficio così importante perché quello iniziale che consente un primo reinserimento
Potrebbe proprio un grave vulnus soprattutto l'articolo ventisette della Costituzione perché sarebbero frustrati in radice fin dall'inizio i gli obiettivi di risocializzazione
Il tribunale di sorveglianza di Perugia imposta alle questioni in modo un po'diverso
è chiamato a decidere anche qui in un reclamo di un detenuto condannato alla pena dell'ergastolo per sia per il delitto del quattrocentosedici bis qui è chiarissimo si dice con estrema chiarezza e per vari delitti di contesto mafioso
Al quale il magistrato di sorveglianza nega la concessione di un permesso premio in assenza di collaborazione
E allora il rimettente solleva il dubbio se l'obbligo di collaborare con la giustizia per poter accedere ai benefici previsti dal dall'ordinamento penitenziario in particolare qui al permesso premio anche sia in sé compatibile con gli articoli tre ventisette cioè un'argomentazione che nella sostanza prescinde dal dalla distinzione dei reati di mafia
Pura o di contesto mafioso
Ed è evidente che l'ha imposta così perché lui deve decidere il reclamo presentato da un detenuto condannato anche per il delitto di associazione mafiosa insomma non può fare con la distinzione che faceva invece la Cassazione
E allora il rimettente si chiede se nel campo dell'esecuzione della pena
Una presunzione di pericolosità del condannato come quella contenuta nel quattro bis sia ex se compatibile con l'articolo ventisette ed evidenzia come il giudice quando deve decidere quando ha a che fare con un condannato un detenuto collaborante
Che collabora con la giustizia comunque chiamato a verificarne in concreto l'evoluzione non è che si accontenta della collaborazione e in questo contesto deve anche valutare le ragioni che hanno indotto alla collaborazione
E allora osserva come non si comprende per quale motivo si preclude al giudice di valutare anche la situazione opposta cioè di verificare in concreto le ragioni che hanno indotto l'interessato a non collaborare quindi a mantenere il silenzio
Silenzio che viene evocato qui stermini qualitativi non come mero atteggiamento ma
Ma come diritto inviolabile vera e propria viene anche richiamato alla nostra recente ordinanza centodiciassette del due mila diciannove
Analogamente a quanto sostenuto qui dalla Corte di Cassazione evidenzia poi come la finalità rieducativa della pena sarebbe particolarmente frustrata dalla impossibilità di ottenere permessi premio i quali costituiscono uno strumento fondamentale per consentire al condannato di progredire nel senso di responsabilità e di capacità di gestirsi nella legalità
E al magistrato di sorveglianza di vagliare i progressi trattamentali compiuti e quindi la capacità di reinserirsi per quanto brevemente i permessi sono brevi nel tessuto sociale
E poi i permessi premio consentono anche l'esercizio pieno di alcuni diritti essenziali tra i quali il mantenimento il ristabilimento anche dopo lungo tempo delle relazioni con la famiglia
Ed è questo un tema sul quale il rimettente insiste particolarmente
Ci sono ampi richiami alla sentenza centoquarantanove del due mila diciotto
Ricordava esattamente provare l'ergastolo
E e qui viene evidenziato un altro profilo di eventuale contrasto della disposizione con l'articolo ventisette cioè l'impossibilità di ottenere un qualsiasi beneficio premiale in assenza di collaborazione
Costituirebbe un forte disincentivo alla partecipazione al trattamento premiale
Con evidente frustrazione degli obiettivi che la norma costituzionale si pone
Il rimettente essa che la nostra giurisprudenza sin qui salvato il meccanismo dell'ostatività
Però evidenzia come a suo avviso negli ultimi anni
Dalla nostra giurisprudenza emergerebbe una particolare lettura del ventisette
Perché mentre in passato la finalità rieducativa dalla pena era collocata insieme alle altre finalità
Della pena stessa teoria multi funzionale della pena
Ora la rieducazione dice rimettente sembrerebbe aver assunto una posizione gerarchicamente sovraordinata rispetto a tutte le altre funzioni
E infine anche su questo aspetto si distingue dall'ordinanza dalla Cassazione il tribunale di sorveglianza di Perugia sottolinea la peculiarità dell'esecuzione penale rispetto alla fase cautelare
La Cassazione
Puntava sull'analogia qui si punta sulla distinzione perché la fase cautelare potrebbe tollerare disse il rimettente qualche presunzione
L'esecuzione penale siccome si sviluppa lungo un arco temporale molto più lungo molto più esteso
Richiede una valutazione costante dell'evoluzione persona logica del condannato che tenga proprio conto del trascorre del tempo
Potrebbe essere cambiato lui potrebbe essere cambiato il mondo intorno quindi la distanza dal momento del reato commesso conta
Sono intervenute sia le parti dei giudizi a quibus a sostegno dell'accoglimento delle questioni sollevate dalle rispettive ordinanze sia l'avvocatura dello Stato che chiede il rigetto
Sia alcuni terzi abbiamo un imputato in altro processo analogo
Sospeso senza rimessione
Ma sospeso appunto in attesa della nostra decisione è intervenuta l'associazione Nessuno tocchi Caino è intervenuto il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale è intervenuta l'Unione delle camere penali però l'ammissibilità di questi interventi Presidente deve essere preliminarmente valutata grazie quindi c'è come abbiamo sentito la questione dell'ammissibilità di questi interventi tenuto conto di quelle che la nota giurisprudenza della corte
I difensori degli intervenienti vogliono parlare sull'ammissibilità
Re cominciamo con l'avvocato Massari prego
Grazie presidente però interventi Blair assolutamente
Anche perché le ragioni che riguardano la costituzione di Marcello Dell'Anna sono rappresentate con ulteriore memoria illustrativa che è stata depositata
Ritualmente
E il la peculiarità della vicenda di Marcello Dell'Anna ergastolano ostativo condannato
E con in esecuzione pena ad una pena ad una esecuzione di già ventisette anni di reclusione oltre la liberazione anticipata si arriva a trentacinque anni di Poeta
Già espiata e una vicenda particolare perché è strettamente collegata rispetto alla vicenda di Cannizzaro ed in particolare la Corte di Cassazione ha ritenuto cura a fronte di una specifica richiesta del difensore
Il celebrazione di udienza prima della decisione di questa corte dopo aver anticipato i del giudizio di legittimità all'udienza del diciassette di luglio ha poi tuttavia ha ritenuto di dover rinviare il giudizio in attesa della decisione di questa corte
Ritengo allora che sulla base della giurisprudenza certamente granitica di questa corte da ultimo l'ordinanza centosettantanove del due mila diciannove si debba valutarsi se nel caso di Marcello Dell'Anna vi sia un interesse e qualificato ed in particolare si debba fare riferimento alla vostra giurisprudenza in ordine alla posizione di chi si trova in un giudizio sospeso inattesa della vostra decisione
A fronte di questa interpretazione credo che la sospensione del giudizio nei confronti di Marcello Dell'Anna da parte del medesimo giudice rimettente cioè la prima sezione
Della corte di cassazione in parziale coincidente composizione del collegio tre quinti del medesimo collegio che ha rimesso gli atti e a a questa Corte sia una prima peculiarità che debba essere necessariamente valutata la seconda peculiarità e che pure a fronte del vostro insegnamento in ordine alla in influenza della pendenza di un giudizio sospeso in attesa della decisione della Corte si debba fare riferimento a quell'aspetto fondamentale nel caso di specie
Cioè della sottrazione da parte del giudice in quel caso la Corte di Cassazione del potere dovere di adeguatamente motivare in ordine alla rilevanza e alla London manifesta infondatezza della questione sottoposta al vaglio
E della corte nel caso specifico di Marcello Dell'Anna questa valutazione in ordine alla rilevanza e ha la non manifesta infondatezza è stata fatta perché la Corte di Cassazione ha ritenuto di rinviare
Il giudizio in attesa della vostra decisione in una peculiarità che quella del giudizio di legittimità
Non è cioè possibile affermare che la sospensione del giudizio da parte della Corte di Cassazione sia dato ininfluente in ragione della diversa fattispecie che evidentemente riguarda Marcello Dell'Anna
Perché siamo nell'ambito della peculiarità del giudizio di legittimità in cui evidentemente il merito
Non ha alcuna rilevanza quindi una perfetta coincidenza che credo gli debba indurre posso fare una domanda dell'avvocato velocissimo sorpasso chiedergli una cosa perché lei parla di diversa fattispecie in effetti qui non si chiedeva non non non valutiamo un per la richiesta di permesso premio ma
L'impedimento all'impossibilità della collaborazione o no una richiesta di impossibilità della collaborazione è strettamente collegata alla richiesta di permesso premio però slanci di una ragione l'input non si divida della collaborazione che rappresenta l'elemento ostativo all'accesso alla misura del permesso premio perché l'istanza originaria
Sulla base anche di quello che l'insegnamento della corte di cassazione nel senso che non vi è la possibilità di un procedimento autonomo
Volto ad accertare l'esistenza o meno della collaborazione cosiddette inesigibile ma deve essere strettamente legata alla richiesta di una misura alternativa nel caso di specie la richiesta era quella dell'accesso al permesso premio quindi credo che a fronte di una perfetta coincidenza di richiesta richiesta di accesso ad un permesso premio in ragione però negato in ragione della mancanza della condizione delle inesigibilità della collaborazione chiedo la che la corte voglia ammettere Marcello Dell'Anna nel giudizio perché posso esercitare il suo diritto ad essere sentito grazie
Grazie a lei avvocato Saccucci
Credo cosa grazie presidente sarò brevissimo non intendo ripetere gli argomenti che abbiamo già diffusamente illustrato nell'atto di intervento nella memoria per dimostrare la legittimazione dell'associazione Nessuno tocchi Caino a intervenire in questo giudizio di costituzionalità anche alla luce dei criteri elaborati dalla giurisprudenza di di questa corte vorrei invece sottolineare un aspetto di novità che è anche collegato a un alcuni documenti che abbiamo avuto la possibilità di depositare solamente nella giornata di ieri
E questo questi elementi di novità sono legati al ruolo che l'associazione chi appunto comunque e titolare di un interesse diretto e qualificato all'intervento
Sta svolgendo in questo momento nella fase di controllo sull'esecuzione della sentenza viola a cui anche il relatore ha fatto un cenno la sentenza viola come è noto certamente a questa Corte è divenuta definitiva il sette ottobre del due mila diciannove
Quindi qualche giorno fa a seguito del rigetto della richiesta di rinvio in grande camera presentata dal Governo italiano questo comporta la
Ho piena operatività
Dell'obbligo stabilito dall'articolo quarantasei comma uno della Convenzione europea per lo stato italiano di conformarsi a questa sentenza e nella sentenza viola come altri ben noto e la stessa corte europea ad aver sottolineato l'esistenza di una disfunzione sistemica di origine legislativa
E e quindi ad aver chiaramente connotato la violazione dell'articolo tre della Convenzione europea in termini non riferibile esclusivamente al caso di specie ma piuttosto con i mezzi al funzionamento della presunzione assoluta
Di equivalenza tracolla assenza di collaborazione pentimento
Sancita dall'articolo quattro bis invitando espressamente lo stato italiano a conformarsi a quel dictum preferibilmente si dice attraverso un intervento legislativo di rimodulazione ecco l'associazione Nessuno tocchi Caino in quanto organizzazione
Non governativa riconosciuta sia in Italia sia a livello internazionale con lo Stato su consultivo presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite
A è intervenuta dinanzi al comitato dei ministri del Consiglio d'Europa che l'organo competente controllo sull'esecuzione della sentenza con un atto di intervento basato sulle regole di funzionamento del comitato dei ministri e quindi partecipa da da questo momento in poi a pieno titolo alla fase di controllo sull'esecuzione perché queste rilevante ai fini della legittimazione dell'associazione a partecipare a questo pregiudizio per credo che al di là delle importanti non indifferenti aperture che la giurisprudenza di questa Corte ha mostrato rispetto alla Perti citazione di soggetti terzi diverso dalle parti costituite nel giudizio a quo
E portatrici rappresentative di interessi di categoria categoria a al quale sicuramente appartiene l'associazione Nessuno tocchi Caino
Credo che in aggiunta a questo non si possano valutare l'importanza di consentire ad Ossuccio azioni rappresentative della società civile
Di partecipare a pieno titolo sia nel processo ascendente diciamo così di definizione degli standard internazionali in materia di rispetto dei diritti fondamentali perché di questo che stiamo parlando stiamo parlando del divieto di pegni inumani e degradanti del principio della dignità umana ma altresì nella fase discendente di questo processo che riguarda l'attuazione degli obblighi conforma tipi specialmente quando l'attuazione di quegli obblighi richieda interventi di ordine sistemico
E il vero che la corte europea indica nell'intervento legislativo lo strumento preferibile ma sappiamo benissimo è questa
Corte mi ha già dato prova in molte occasioni in passato come il sindacato di legittimità costituzionale posso invece costituire la misura generale
Di realizzazione dell'obbligo conformativo e quindi noi riteniamo che l'associazione in quanto partecipa a pieno titolo nel processo
Davanti al comitato dei ministri sul controllo dell'esecuzione alla sentenza viola posso rivendicare un'analoga legittimazione a partecipare a questo giudizio di costituzionalità dove si dibatte proprio della legittimità costituzionale di quella norma che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha considerato contraria in termini generali all'articolo tre della Convenzione europea dei diritti dell'uomo per questo motivo insistiamo anche noi per l'ammissione dell'intervento dell'associazione Nessuno tocchi Caino grazie presidente
Avvocato Rossi prego per il garante
Grazie signor Presidente l'eccellenza della corte per brevità di esposizione io mi soffermerò
Soltanto su uno una ha ragione che fonda l'ammissibilità dell'intervento in giudizio del garante nazionale richiamando per tutto il resto quanto dedotto
Nella prima parte dell'atto d'intervento garante nazionale che con me
La corte sa ha una sua peculiarità perché è un'istituzione dello Stato
E è un'istituzione dello Stato introdotta nel nostro ordinamento con una base costituzionale perché è stata introdotta inosservanza dell'articolo centodiciassette della Costituzione e in forza specificamente degli obblighi internazionali assunti dal nostro Stato con la legge di ratifica centonovantacinque del due mila dodici
Del Protocollo opzionale alla Convenzione ONU contro la tortura e altre pene o trattamenti inumani crudeli o degradanti
Ed è un'autorità di garanzia a cui la legge istitutiva prescrive obblighi di autonomia e di indipendenza dal potere politico in ogni sua forma istituzionale
O associativa e gli impone non soltanto all'istituzione ma anche ai tre componenti del collegio
Che sono significativamente nominati con decreto del Presidente della Repubblica
Vengo subito sulla ragione che tra le altre insomma si ritiene fondi l'ammissibilità dell'intervento
E si tratta degli immediati inerenza rapporto sostanziale dedotto in questo giudizio dell'interesse qualificato di cui il Garante nazionale e titolare
Ora ritengo che sul fatto che si tratti di un interesse qualificato Peri garante nazionale non vi debba essere discussione perché la materia dell'esecuzione penale
è stata esattamente la materia che dall'origine
E in origine ha proprio modellato i ruoli il ruolo e i poteri di questa istituzione se su quello su questo elemento penso non ci debba essere riscossione
Dove può essere ravvisata l'immediata inerenza rapporto all'oggetto di questo giudizio
Va ravvisata nello spot cinque specifico dovere del Garante nazionale è prescritto
Dalla lettera dell'articolo sette della legge istitutiva del decreto legge centoquarantasei del due mila tredici di vigilare sulla conformità dell'esecuzione della custodia delle persone detenute ai precetti della Costituzione
E alle convenzioni sui diritti umani ratificate e una vigilanza che il Garante nazionale esercitare non solo all'interno del sistema e quindi sulle modalità sulla corrispondenza delle modalità di detenzione Attali precetti ma proprio sul sistema stesso
E cioè sulla conformità del sistema della detenzione ai principi della Costituzione delle convenzioni sui diritti umani a partire dalla convenzionamento
Ecco questo specifico dovere di vigilanza il garante nazionale lo esercita in primo luogo in forza del potere derivante dall'articolo diciannove lettera C del protocollo non che assegna al Garante nazionale il potere di intervenire con proprie osservazioni e proposte
Non solo sui progetti di legge ma anche sulle leggi vigenti
Allora questo è il primo luogo in cui si esercita il dovere di vigilanza in questo giudizio eccellenza della corte e concludo si discute
Del tema della preclusione automatica di un beneficio penitenziario su cui il Garante nazionale ha già Espresso il proprio la propria valutazione peraltro negativa con il parere reso sul primo schema di decreto legislativo sulla riforma penitenziaria in attuazione della legge delega centotré del due mila e diciassette per la verità
Quella valutazione negativa al Garante nazionale l'ha espressa a a riguardo della stessa legge delega censurando il mancato superamento delle preclusione automatiche
E allora se quello è stato il primo luogo l'ulteriore luogo in cui il Garante nazionale può esprimere quel dovere di vigilanza e esattamente questo giudizio
In cui il Garante nazionale chiede che si dia ingresso alla propria parola quella parola già stesa in sede
Legislativa anche come fa ormai direi la forma più alta che il garante nazionale ritiene di avere delle dialogo tra istituzioni che il registro e quanto è il registro che informa il mandato e l'operato del garante nazionale e pertanto essi
Grazie a lei che l'avvocato amanuense delle camere penali
Grazie presidente l'eccellenza della corte
Le ragioni alla base di questa scelta di chiedere di essere ammessi ad interloquire da parte dell'associazione più rappresentativa dei penalisti italiani non sono ragioni generiche o a specifiche come quelle sottese alla interesse che potrebbe manifestare l'Unione
Dei penalisti italiani a qualsiasi questione di costituzionalità che incida che tocchi una norma di diritto sostanziale e processuale o dell'esecuzione penale
Ma sono sottesi alla unicità all'originalità ma forse all'unicità della questione che attualmente oggetto di discussione
Che a una singolarità verrebbe da dire una tipicità ordinamentale che da sempre ha interessato l'attività dell'Unione
è una ragione essenzialmente dialogica quella che dovrebbe portare questa corte ad avviso della di chi parlate aprire diciamo all'intervento dei terzi di fronte a questioni di questa e interesse cioè consentire alle associazioni rappresentative
Come quella appunto che oggi rappresentiamo di esprimere una voce una voce qualificata in un dibattito sempre più mortificato anche nell'opinione pubblica da semplificazioni dei problemi e di problemi così decisivi l'Unione delle camere penali ha da sempre manifestato rispetto al tema dell'ergastolo ostativo una decisa scelta di campo con interventi di carattere culturale di carattere di iniziativa politica e con precise forme di partecipazione ad attività istituzionale e queste sono le ragioni per cui oggi e qui si chiede di intervenire dal punto di vista culturale mi limito a rammentare che l'Unione in un documento terrà nuovi molto importante che il manifesto dei del diritto penale liberale del giusto processo ha preso espressamente proprio posizione sull'ergastolo ostativo
Rammentando affermando che il diritto penale liberale non ammette pene per Pepe trattamenti inumani o degradanti presunzione di pericolosità ostative della funzione risocializzazione della pena
Dal punto di vista dell'iniziativa politica sono state moltissime le iniziative prese dall'unione ma soprattutto dà atto di particolare interesse
Che manifesta diciamo la concretezza che incarna la concretezza dell'interesse che oggi qui si vuole rivendicare e la costante attività dell'unione come interlocutore privilegiato da parte delle istituzioni sulla riforma dell'ordinamento penitenziario
è una prassi ormai consolidata quella di a udire per esempio l'Unione delle camere penali di fronte a progetti di riforma e questa prassi si è concretizzata nel caso qui in esame in due forme la prima è stata la partecipazione al tavolo sedici degli stati generali sull'esecuzione penale da parte dell'Unione
La seconda è stata l'audizione del gennaio due mila diciotto sullo schema di decreto legislativo che ha interessato proprio il punto dell'ostatività in entrambe le occasioni l'Unione delle camere penali ha espresso la propria posizione
Così come già è la espresse partecipando a quell'amico su cui per il tramite di suoi esponenti che ha condotto poi alla sentenza viola contro Italia della Corte europea dei diritti dell'uomo
Mathieu di più e vado a chiudere il presidente dell'Unione delle Camere Penali ritiene oggi momento di confronto essenziale il contenzioso il giudizio di legittimità delle leggi affidato a questa Corte e attivato negli ultimi anni un apposito osservatorio dedicato a due attività la prima è il costante monitoraggio delle questioni di costituzionalità proposta la vostra attenzione
La seconda e garantire a coloro che lei propongono un ausilio un'assistenza
Da parte della stessa unione per potere in qualche modo ausiliare agevolare la introduzione dei giudizi alla corte e la la questione la risoluzione della questione di costituzionalità io credo che soprattutto in questo momento
In cui i valori di cui è portatrice l'unione sono così minoritari sono così diciamo anestetizzati da un dibattito sempre meno attento
Consentire a chi ha la competenza tecnica per esprimere un preciso punto di vista purtroppo ormai sempre meno ascoltato sia estremamente importante
Quali che ne siano le forme in cui questa Corte decida di consentire l'intervento se come terzo intervento anche semplicemente nelle forme del amicus curiae ma consentirebbe diciamo un'espressione di
Una competenza tecnica peculiare sui valori in gioco che altrimenti resterebbe una voce diciamo che grida nel deserto per queste ragioni insistiamo tre questa corte voglia a mettere intervento del
La Corte si ritira per decidere
Prego
No molto brevemente sul punto
La vostra giurisprudenza l'hanno ricordato agli stessi intervenienti
Pensiamo che il momento qualificante sia dato dall'espressione l'interesse diretto ed immediato perché sulla partecipazione della parte del giudizio
A quo nessuno ad un gruppo sussistere Dell'Anna Marcello la vostra giurisprudenza contraria perché l'estro e coinvolto in una vicenda processuale analoga
Sì sovrapponibile ma queste sono le parole che usa l'interveniente non è condizione è sufficiente a legittimare un intervento questo è onesto di collegamento si vorrebbe far discendere dal fatto che il suo processo è stato sospeso in attesa di questa di questa decisione ma si tratta di una sospensione facoltativa provvedimento che potrebbe adottare qualunque giudice a quo e che non può valere a costituire ab esterno una legittimazione all'intervento
Per quanto riguarda l'associazione Nessuno tocchi Caino la legittimazione intervenire in questo tipo di giudizio da parte delle associazioni rappresentative è già stata vagliata negativamente dalla giurisprudenza di codesta Corte
Per quanto riguarda il garante dei diritti dei detenuti vero è che la sua funzione è una funzione di garanzia è vero è che indipendente anche dalla parte governativa ma sarebbe una una situazione che legittimerebbe l'intervento addirittura in tutti i giudizi di merito cosa che non avviene
E farebbe del garante une contraddittore necessario di tutti i giudizi che davanti alla Corte Costituzionale coinvolgono questioni rilevanti per la posizione del detenuto il che certamente non è ammissibile
Infine per quanto riguarda gli una delle camere penali italiane beh sono loro stessi che definiscono l'ambito del loro intervento istituzionalmente corretto che quello di prestare assistenza
Alle alle parti che sono coinvolti in questioni che possono avere una rilevanza costituzionale e arrendersi
Come dire interlocutori privilegiati nella fase politica nessuna di queste situazioni però legittima oggi una partecipazione a un giudizio di costituzionalità perché la vostra giurisprudenza è stata e credo condivisibilmente fino a oggi molto rigorosa sul punto
Attività Enzo che vogliono intervenire
Alle corte
Diverse
Allora la corte rilevato che nel giudizio promosso dalla Cassazione ha chiesto di intervenire il menti in qualità di parte di vicende giudiziarie che se dicessi totalmente sovrapponibili identica a quella parte del giudizio a quo
Chi lo stesso giudizio promosso e Cassazione chiesto intervenire anche l'associazione Nessuno tocchi Caino diversità qualità di associazioni titolare di un interesse qualificato immediatamente inerente l'apporto sostanziale di tutti in giudizio
E nel giudizio promosso al timone sorveglianza di Perugia ha chiesto in The Daily garante nazionale diritti le persone detenute o priva della libertà personale
Nel sito qualità è soggetto il titolare di un interesse qualificato immediatamente inerenti al rapporto sostanziale di tutti in giudizio e in subordine quali amicus curiae
Chi non si è suo giudizio promosso al tribunale di sorveglianza di Perugia è chiesto di intervenire anche l'Unione delle camere penali italiane nelle quali
Abbiente rappresentativo di interessi collettivi asseritamente titolari un interesse qualificato immediatamente ente rapporto stazione dotto in giudizio
Considerato che per costante giurisprudenza di questa Corte sono ammessi intervenire giudizio incidentale di legittimità costituzionale
I soli soggetti parti del giudizio quo oltre al Presidente del Consiglio dei ministri e nel caso di legge regionale il Presidente la Giunta regionale
Che l'intervento di soggetti estranei al giudizio principale
Inammissibile soltanto per i tessitori un interesse qualificato inerente in modo diretto immediato al rapporto stanziali tutti in giudizio non semplicemente regolato al pari di ogni altro dalla norma oggetto di censura
Che pertanto l'incidenza e la posizione soggettiva dei interveniente deve derivare non già come per tutte le altre situazioni sostanziali Sheva dall'esposizione denunciata dalla pronuncia della cultura egizia la costituzione del gestisse ma dell'immediato Effetto che la pronuncia
Nella corte produce sull'apporto sostanziale oggetto del giudizio
Che in disparte ogni considerazione sul rinvio del giudizio in cui e medie parti in attesa della pronuncia di questa corte l'ammissibilità al suo intervento contrasterebbe con i caratteri incidentale
Del giudizio di legittimità costituzionale in quanto il suo accesso al contraddittorio avverrebbe senza previa verifica della rilevanza di non manifesta infondatezza della questione da parte del giudice a quo
E quanto agli interventi l'associazione Nessuno tocchi Caino del garante e di Unione Camere penali nessun ente intervenienti epistolari un interesse qualificato inerente l'apporto sostanziale tutto in giudizio
Che in relazione alla richiesta avanzata dal Garante in via subordinata di essere ammesso al contraddittorio in qualità di amico Scudieri una tale figura non erano stato previsto dalle fonti regole giudizio legittima costituzionale per questi motivi
Dichiari inammissibili tutti interventi spiegati ne presenti il giudizio di legittimità costituzionale
Dichiaro inammissibile richiesta del Garante nazionali dei diritti le persone tenuto prima del libretto a personale di essere ammesso a giudizio in qualità di Mirko scure
E quindi
I iniziamo la discussione
Con l'avvocato ancor Accornero
Napoli conosciate il ruolo sì
Prego avvocato corre
Presidente la ringrazio signori giudici vorrei rispondere subito
Allora la ricche alla richiesta di chiarimento del consigliere nell'ottobre allora Cannizzaro è una condannato a fine anni novanta ebbe una condannati tre anni per il pericolo il quattrocentosedici bis all'epoca
E in esecuzione di condanna all'ergastolo con un anno d'isolamento
In cui rientra anche la condanna per il quattrocentosedici bis
Già nella prima istanza
Che questo difensore formulo innanzi al magistrato di sorveglianza
Dell'Aquila
Fu richiesto lo scioglimento del popolo
E la conseguente ritenuto espiazione per la condanna la cui pena era stata riqualificata in isolamento analoga richiesta fu diciamo ribadita innanzi al Tribunale di sorveglianza della Corea sempre di scioglimento del cumulo
Solo che le ordinanze si sono concentrate ovviamente sulla problematica l'ergastolo ostativo quindi agli atti c'è la richiesta difensiva dello scioglimento del cumulo
E le ordinanze nel loro risposte non tanto quella del magistrato di sorveglianza che ha dichiarato semplicemente l'inammissibilità quanto quello del tribunale si sono concentrate quello del tribunale un po'più diffusamente sulla problematica dell'ergastolo ostativo questa è un po'la ricostruzione che riesco diciamo a sottoporre alla
Diciamo a quel punto
E
In ogni modo presidente signori giudici e come si arriva alla diciamo a la vostra attenzione in questa sede su questa problematica dall'articolo quattro bis
Ci si arriva attraverso un percorso e questo è scritto anche nella ordinanza della Corte Suprema di Cassazione prima sezione che affronta il percorso cosiddetto ermeneutico
Citando dei precedenti della stessa corte costituzionale
Del due mila quattordici del due mila diciassette e in particolar modo si sofferma sulla vostra decisione la centoquarantanove del Duemila diciotto
La stessa ordinanza della Corte Suprema di Cassazione fa riferimento anche parallelamente partendo dalla sentenza Winter Venter del due mila e tredici e così via per arrivare poi questo lo diciamo noi adesso perché recentissima alla sentenza viola Marcello
Quindi abbiamo una che posso dire
In parallelo di decisioni soprattutto dalla Corte costituzionale con accanto delle decisioni che nel corso degli anni si sono succedute che esprimono tendenzialmente un principio
Quindi nell'arco di un anno nell'arco di un anno recentemente ne abbiamo avuto la sentenza centoquarantanove della corte costituzionale
E la sentenza viola Marcello della Corte ONU per i diritti dell'uomo
E queste due sentenze
Hanno realizzato una convergenza di argomenti
Tutti ispirati al principio in base al quale le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
E devono attendere al rieducazione del condannato
Questa è il percorso diciamo per cui ci troviamo temporalmente con una sentenza recentissima anche questa dalla Corte costituzionale che esprime dei principi ben precisi di cui non voglio assolutamente e citarli ma che sono stati lo spunto per la procura generale
Della Corte di Cassazione perché ricorso Cannizzaro fu discusso nell'ottobre del due mila diciotto che la sentenza centoquarantanove dalla Corte costituzionale
Nel depositata nel luglio del due mila diciotto diede lo spunto la procura generale
Di formulare un parere estremamente positivo dettagliato richiedendo alato prima sezione penale della Corte Suprema di Cassazione la trasmissione degli atti alla vostra
Attenzione
Quindi diciamo che la stessa Corte Suprema di Cassazione nella sua ordinanza di rimessione recepisce questi principi svolti dalla stessa Procura generale della Corte di Cassazione
E in particolar modo con la sentenza del luglio del due mila diciotto l'accento quarantanove
Sottolineo che oggi io sono per Cannizzaro presidente signor giudice che avverte un'ordinanza della Corte Suprema di Cassazione
Parallelamente nella stessa udienza i colleghi si occupano di una ordinanza
Devo dire molto dettagliata molto precisa del tribunale di sorveglianza di Perugia
Quindi la coincidenza è che ne le due autorità la Corte Suprema di Cassazione questo una considerazione diciamo così di carattere generale presidente
Che per anni si occupa esclusivamente della l'istituto della esecuzione e abbiamo un tribunale di sorveglianza è colui che sotto certi aspetti verrebbe svuotato esautorato
Delle sue decisioni in presenza di un detenuto che chiede
Un permesso premio come nel caso del tribunale di sorveglianza di Perugia
E che non può tenerlo a causa della mancata con lavorazione
Chiedo scusa
Perché dico questo presidente signori giudici
Perché ci troviamo di fronte alle
All'esperienza della Corte Suprema di Cassazione che esclusivamente sente questa problematica danni perché nella sede di legittimità convergono da tutti
I i tribunali di sorveglianza Italia queste problematiche la problematica che è stata sollevata con Cannizzaro non era la prima volta che la Corte di Cassazione doveva affrontarla
La Corte di Cassazione consapevole sensibile rispetto a questi argomenti
Prende lo spunto anche lei dalla sentenza dalla Corte costituzionale oltre alle altre decisioni avvenute precedentemente sempre dalla Corte costituzionale
Il nodo di diciamo di tutta l'articolo quattro bis
è la cosiddetta mancata collaborazione vado per per flash signor giudice perché abbiamo scritto tanto
La cosiddetta rottura dei collegamenti
Nella stesse ordinanze sono riportate le ragioni per cui
Si potrebbe anche non volere collaborare con la giustizia o per ragioni di pericolo dalla propria incolumità per ragioni che possono riguardare l'incolumità dei propri familiari dei propri figli o le mogli rispettivi parenti
O per ragioni che io non voglio assolutamente coinvolgere persone affettivamente al medicine eccetera eccetera
Io aggiungerei un'altra cosa beh questo è frutto presidente signori giudici della mia esperienza
Dall'esperienza di tantissimi anni
Che ha avuto anche ahimè diversi ergastoli come decisioni continuando a seguire queste persone
Ma c'è anche un problema di carattere personale all'interno di una struttura carceraria non è tanto una questione di incolumità
E tanto una questione di situazione che si verrebbe a creare dopo tanti anni di detenzione
In una struttura carceraria dove io ho trovato determinati equilibri
Dopo anni di detenzione
Per poter vivere in qualche modo tra virgolette serenamente c'è chi lavora c'è chi studia che circa c'è chi si occupa di altre attività ebbene sì io dovessi porre in essere un comportamento del genere
Non è come
Il collaboratore di giustizia durante i processi che viene preso e viene portato in una situazione di completo isolamento o quanto meno lontano da determinate realtà io continuerei a rimanere in questa realtà detentiva
E mi troverei sicuramente già di per sé in una situazione estremamente a disagio perché si verrebbe a rompere quell'equilibrio che si crea in persone che dopo tanti anni cercano di a vere e che sicuramente una situazione di collaborazione sarebbe difficilmente sopportabile
Soprattutto per le conseguenze di carattere personale
La rottura dei collegamenti ma non è detto che e che abbiamo avuto anche il caso del collega che ha chiesto di intervenire che assisteva la la il Marcello Dell'Anna
E il collega Massari e vi sono situazioni per cui e il comportamento negli anni è è indice di o rottura dei corpi dei dei collegamenti con l'eventuale questa automatismo questa automatismo che viene in qualche modo messo in discussione anche dalla stesse sentenze della Corte di Cassazione
è questo che noi e critichiamo se e qui si giunge al ruolo importante della magistrato e dei tribunali di sorveglianza
Perché se la Corte dovesse ritenere rilevante fondata la questione
Si tornerebbe alla valutazione giurisdizionale individuale cosiddetta riserva di giurisdizione
Previsto dalla Costituzione come garanzia per tutti i cittadini bisogna avere fiducia nella nostra magistratura di sorveglianza
Praticamente lo dice anche il termine stesso sorveglia controlla
Possiamo dare perfettamente agevolmente la possibilità a coloro che agiscono giornalmente giornalmente per anni a contatto con colui che deve espiare una lunga condanna fine pena mai
E con l'idea che non può avere nessun beneficio
Sono i magistrati di sorveglianza che possono effettivamente attraverso l'ausilio degli educatori assistenti sociali e gli psicologi degli agenti penitenziari avere la possibilità di giorno a mente di conoscere e comprendere l'eventuale percorso rieducativo ma quello che è più importante
Il perché questa persona nona assolutamente intenzione di collaborare
Questo è il punto
Perché se il magistrato di sorveglianza
Che opera quotidianamente nelle carceri in tutta Italia
E crea una certa rapporto con questa persona che ha un ergastolo ostativo sicuramente questa persona
Spiegherà i motivi che possono essere anche al di fuori di quello che dice la Cassazione o che dice la e ordinanza del tribunale di sorveglianza di Perugia
Quindi chi meglio chi meglio ecco perché dico restituiamo la cosiddetta riserva di giurisdizione a coloro che possono effettivamente verificare il percorso di queste e persone
Attualmente la magistratura di sorveglianza con la l'articolo quattro bis è completamente oserei dire svuotata
I viene sottratto qualsiasi tipo di giudizio tant'è che le richieste di permesso premio nel caso di Cannizzaro come in altri casi che saranno verificati vengono dichiarate semplicemente inammissibile
Ridiamo questo potere questa possibilità al magistrato di sorveglianza di poter valutare effettivamente e poi c'è un'altra considerazione signor giudice
Che qualora queste eccellentissima corte dovesse sempre dichiarare incostituzionale l'articolo quattro bis
Non vi sarebbe un automatico e incontrollato accesso all'istituto del permesso premio bensì si restituirebbe sempre questo è il punto alla magistratura di sorveglianza quella funzione di cui ho parlato
Da un punto di vista di tenuta giuridica della CIT disciplina infatti l'eventuale auspicata dichiarazione di incostituzionalità costituzionalità dell'articolo quattro bis la parte in cui vincola alla collaborazione la possibilità di poter accedere formalmente ai benefici per iniziare alle misure alternative
Non lascerebbe in vigore una norma inapplicabile
Bensì una disciplina molto chiara nei suoi presupposti applicativi in particolare l'individuazione di quali siano i criteri da rispettare per poter ottenere l'eventuale beneficio misura richiesti per cui il detenuto periti indicati dal primo comma
Della della norma
Signor giudice io ho terminato perché poi si è scritto tanto ci sono le ordinanze
Sì
Proprio per mia esperienza personale e professionale
Che anni si a che fare credere con queste situazioni oserei dire a volte drammatiche perché vivi sulla tua esperienza sulla tua pelle proprio il cambiamento il cambiamento fortissimo da parte di moltissime persone che hanno queste più assolo statico io sono convinto e se la Corte dovesse ritenere rilevante fondata la questione
Sarebbe un ulteriore stimolo potere intravedere da parte di molte persone questa luce in fondo al tunnel
Perché la concessione di un permesso premio che non rientrasse con i requisiti nel quattro bis darebbe la possibilità a molte persone
Di potere effettivamente anche perché c'è gente che vive con l'idea che non può tenere nessun tipo di benefici questo è sarebbe l'aspetto stiamo parlando del permesso premio ovviamente così come indicato dalla Corte di Cassazione
Io per questi motivi signor presidente signori giudici chiedo che codesta eccellentissima corte ritenga rilevante fondata la questione sollevata è sottoposta solo alle dichiarare illegittimità costituzionale articolo quattro bis della legge trecentocinquantaquattro mila novecentottantacinque nella parte in cui esclude che il condannato all'ergastolo per delitti commessi a valenza delle condizioni di quell'articolo quattrocentosedici bis codice penale ovvero fine degli ora l'attività dell'associazione in esso previste che non abbia collaborato con la giustizia possa essere ammesso alla fruizione di un permesso premio
Grazie presidente grazie a lei avvocato Rusty prego
Grazie
Io intervengo da nell'interesse di Pavone Pietro che è uno dei mille duecento cinquanta ergastolani ostativi
Come tutti sappiamo l'ergastolo ostativa quello che non ti consente di ottenere alcun beneficio così stabilisce l'articolo quattro bis del nostro ordinamento penitenziario ad eccezione nel non si collaborino nella giustizia
Voi da tempo avente stigmatizzato la il ricorso alle preclusioni assoluta nel campo dell'esecuzione della pena
L'esecuzione della pena è qualcosa di diverso del processo di merito nel processo di merito si persegue il reato dell'esecuzione della pena al centro vi è la persona la persona che secondo la nostra Costituzione deve essere rieducato a e la finalità della rieducazione non può essere barattato a con nessun'altra esigenza
Pur
Ritenuta meritevole di tutela lo avete scritto voi avete scritto nei principi che nella sentenza centoquarantanove del due mila diciotto che ampiamente riportata nell'ordinanza del rimettente tribunale di sorveglianza di Perugia
Così come avente stigmatizzato intervento alle preclusioni assolute avente viceversa riconosciuto il diritto al silenzio quindi le due cose o stanno
O cadono insieme
Se il condannato ha diritto a mantenere il silenzio il magistrato di sorveglianza il tribunale di sorveglianza deve avere la possibilità di valutare anche le ragioni del suo silenzio
Come sappiamo non c'è alcun automatismo per coloro i quali decidono di collaborare con la giustizia
Non c'è alcun automatismo perché le ragioni della collaborazione vengono vagliate dai magistrati di sorveglianza tant'è che più di trecento ergastolani ostativi collaboranti con la giustizia risultano ancora detenuti
Detto questo andiamo voi non vi occupate del caso concreto Pavone però vi occupate della questione che ha sollevato il tribunale di sorveglianza di Perugia e ciò ha fatti in relazione a un caso concreto
E quindi piuttosto che ripetere le cose scritte negli atti di intervento e nelle memorie difensive facciamo richiamo proprio al caso concreto
Per comprendere fino in fondo la bruttura determinata dall'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario che al momento in cui è stato introdotto registrazione speciale gamma anche in questo da introdotta non poteva neppure immaginare
Quali sarebbero stati gli effetti devastanti sulla condannato
La norma sappiamo tutti successiva alle stragi e tutti sanno quali sono le ragioni oggi la norma comprende un numero indeterminato i reati che nulla hanno a che vedere con le ragioni che ne hanno determinato all'introduzione
Pallone e Pietro Pavone Pietro a ininterrottamente scontato ad oggi detenuto dal mille novecento al marzo del mille novecentonovantacinque
Qua oltre ventiquattro anni di carcere
Ha ottenuto avendo intrapreso da subito
Un percorso ammirevole all'interno della struttura partecipando a tutto quello che veniva offerto all'interno della struttura riprendendo gli studi ha già ottenuto sei anni di liberazione anticipata considerato che ogni quattro anni tale diritto a un anno di liberazione anticipata ha ricevuto tutta la liberazione anticipata che era possibile concedergli
Già presto è un segnale inequivoco che ha operato praticamente all'interno delle carceri tutto quello che gli veniva offerto e ha posto in essere pure tutti i requisiti per poter ottenere un permesso e non so perché non sono limitati
Alla corretto comportamento alla partecipazione
Rimarrebbe da valutare la sua anche la la la sua con il suo collegamento ancora con l'associazione appartenenza con nella criminalità
Anche per questo aspetto vi sono segni inequivoci nel percorso di Pavone dietro che egli abbia interrotto ogni legame con la criminalità tante e nel corso degli anni è stato destinatario di un provvedimento di revoca
Della del regime speciale delle quarantuno bis
Ed è noto a tutti che senza la prova della mancanza di collegamenti non si arriva a questa revoca ma non solo ha anche ottenuto la declassificazione cioè non è più quelle detenuto e tanto pericoloso così come era stato classificato all'inizio della sua detenzione oggi è un detenuto non dico comune è sempre un detenuto in Alta sicurezza ma è un detenuto declassificati un detenuto che ha compiuto un percorso il le tribunale di sorveglianza di Perugia e veniamo alla questione Simone del fatto che pur essendo presenti ed essendo noti al tribunale di sorveglianza che ha provveduto direttamente alla revoca di quella quarantuno bis quindi è noto il fascicolo del detenuto definitivo
Ciò nonostante non non al tribunale di sorveglianza non è consentito a occuparsi di questa questione del permesso premio
Il detenuto già nel due mila dodici aveva fatto una richiesta di inesigibilità o impossibilità della collaborazione collegata ad una richiesta di permesso premio rigettata la quale non ha più la possibilità diretta ma se è stato dichiarato inammissibile abbiamo avuto nella mia breve estensione all'adozione
La questione queste il tribunale di sorveglianza si vuole del fatto che non può valutare il silenzio del detenuto posto che ad oggi l'unica ragione per l'irritante erano non più pericoloso e la collaborazione il tribunale di sorveglianza ritiene viceversa al pari di questa difesa che ci sono altri elementi significati significative sintomatici di una carenza di pericolosità che allo stato non può valutare dire aver tanto
Ed è in compagnia sicuramente de che ci sono altre ragioni che possono spingere a ritenere superata la pericolosità ed queste sono le ragioni per cui solleva
La questione di legittimità costituzionale con gli articoli tre ventisette posto che Pavone dietro e trenta anni che rimane sospeso e che nessuno si può occupare della sua liberazione per questi motivi insisto per l'accoglimento della questione
Grazie avvocato passione
Grazie presidente
Poche cose da dire rinviando a quanto abbiamo già scritto ma alcune premesse credo siano opportune in primo luogo e diversamente da quanto è stato detto ma per fortuna in quest'aula contestato disordinatamente detto in questo periodo non trova ingresso la questione che si pone non afferisce in alcun modo alla permanenza nel nostro ordinamento dell'ergastolo Stati
Non è questo il tema larga sono stati vorreste rende verrebbe liberato da quei meccanismi preclusivi e presuntivi di cui abbiamo parlato e paradossalmente finirebbe col una volta liberato
Conferire nuova legittimazione all'ergastolo per così dire ordinario
Analogamente non è possibile inferire dalla quaestio è stata devoluta dalle questo devolute a giudizio di questa corte
La possibilità che venga meno verrebbe meno
Il fondamentale apporto investigativo e non solo investigativo derivante dalla collaborazione
Nulla di tutto questo dunque nessuna nessun meccanismo automatico verrebbe a determinarsi
è stato ricordato anche di recente con esempi eclatanti collaborazioni prestate con parere favorevole della Procura nazionale antimafia non hanno portato a provvedimenti liberato
Dunque l'una atteggiamento la collaborazione non necessariamente consente al magistrato automatiche tra automatici provvedimenti di concessione
Non può essere il contrario dunque i temi devoluti al vaglio della Corte sono l'irragionevolezza della presunzione di pericolosità che si trae dal Silenzio
La menomazione del potere di vaglio del giudice del merito
E attenzione per quanto ne chiediamo a questa Corte di concentrare la propria attenzione il perimetro indicato dal rimettente è in permesso premio sebbene del tutto
Esaurientemente in maniera molto puntuale il giudice relatore ricordava la differenza fra le due ordinanze di rimessione laddove l'ordinanza perugina
Valorizzati il percorso trattamentale necessariamente dinamico che assegna al permesso una valenza che non può essere isolata solo rispetto all'uscita momentanea dal carcere
Che sarebbe un paradosso là dove la corte ritenesse per questo ci siamo permessi di sollecitare una pronuncia consequenziale
Perché il meccanismo preclusivo sotteso all'impossibilità di accedere permesso è lo stesso meccanismo preclusivo che impedisce in futuro laddove ve ne siano le condizioni più dettagliatamente verificate anche l'accesso benefici più ampi segnatamente la liberazione contezza
Il la mancata evocazione per ovvie ragioni viola era di là da venire del parametro del centodiciassette ci siamo permessi di riportarlo negli atti scritti che abbiamo depositato non impedisce alla corte di valutare per le ragioni che sono note
E per nutrire la propria decisione ma per valutare dunque l'arresto convenzionale
Del tutto conformi ai parametri indicati nella sentenza quarantanove del due mila quindici per ragioni che risparmi
E poi la presunzione di pericolosità si possa trarre dal Silenzio
è questione dunque si possa trarre la permanenza di attualità dei rapporti fra il detenuto e la consorteria criminale cui appartiene
è questione che mi permetto di segnalare la corte sebbene come dire ortopedica mente disegnato in maniera un po'di forme
Sembra quasi una duplicazione di quanto previsto nel comma uno bis dell'articolo quattro bis chiedo scusa per il gioco di parole perché l'articolo quattro bis che per inciso resterebbe sempre non Scotto Mezzato dal provvedimento che noi chiediamo a questa Corte è per l'appunto l'articolo che disciplina la verifica della permanenza dei collegamenti con la criminalità organizzata che resterebbe sempre perché il comma due dell'articolo quattro bis prevede che il magistrato di sorveglianza dei ricchi
La permanenza dell'attualità di quei collegamenti
E allora inserire dal Silenzio una permanenza di collegamenti là dove c'è una disciplina specifica che sta al comma uno bis al comma due che di quello si occupa mi pare proprio troppo
Abbiamo detto che la pretesa
Di come è stato scritto e come è stato detto
Di ricavare un vulnus dalla mancata collaborazione si dice nessuno con lavorerebbe più non fa i conti con dati di realtà and I dati di realtà li dobbiamo ricordare
E sanno scritti l'articolo quattro bis comma uno richiama espressamente l'articolo sedici nonies che è per l'appunto l'articolo che riconosce sin da subito a collaboratore di giustizia la collaborazione facile prestarle in fase di cognizione e non certo in fase di merito in fase di esecuzione
Fondamentali i benefici non dico libere accessi ma accessi immediati ha dato alle condizioni di verifica del merito
E quello resterebbe resterebbe e cinquantotto ter con la accesso privilegiato rispetto al quantum di pena da scontare laddove si presti collaborazione
Nulla da dire su quarantuno bis sia inserito si è sostenuto che il quarantuno bis avvenga travolto da una pronuncia che noi auspichiamo di questa corte laddove non ha nulla a che fare il regime differenziato conta parecchio
Allora
Se mi consentite ancora due considerazioni
L'impossibilità di diversificare per tipi di otto ore
Due ordinanze si misurano con persone diverse titoli di reato di titoli di reato diverso noi assistiamo una persona che a una condanna come intranet
La Cassazione si occupa di una questione che riguarda un soggetto diciamo così collaterale
Al
Sodalizio criminoso
L'articolo quattro bis comma uno bis in presenza di collaborazioni inflessibile inesigibile non diversifica per tipi di autore
Se la collaborazione non serve la porta si apre a prescindere dal titolo di reato per cui uno è stato condannato
Bizzarro sostenere il contrario
Allora d'io credo che due ultime considerazioni possono svolgersi la prima
La Corte ha girato le carceri e conosce i dati di realtà
Quindi presunzioni che sono affidate
A rigidi meccanismi preclusivi si scontrano con dati fattuali
Sono quei dati fattuali che la corte edu è vero proprio procede per giurisprudenza casistica ma con la sentenza che noi conosciamo quasi pilota individua lesivi
Di un parametro che sappiamo essere inderogabile
In ogni condizione e quello della dignità umana la bilancia sulla quale tutto viene soppesato sono parole del presidente Silvestri e quindi l'ipotesi di accrescere le garanzie in una combinazione virtuosa in un gioco di specchi fra le due corti
Non è cessione di sovranità esattamente il meccanismo per questa Corte ha fatto con la sentenza trecentodiciassette del due mila nove laddove ha ritenuto di poter accrescere
Senza che vi di individuare un margine di apprezzamento domestico tale da impedire l'espansione dei diritti violati in quel caso era centosettantacinque del Codice di rito in questo caso è la norma base e la dignità dell'uomo
L'ultimo problema e ho davvero terminato ringrazio la corte per l'attenzione
Abbiamo detto la collaborazione non scompare abbiamo letto perché non deve scomparire
Non è continuamente un suggerimento per la corte una riflessione
Ci siamo chiesti ma che tipo di intervento chiediamo là dove vogliamo preservare
L'importanza fondamentale della collaborazione
Chiediamo un intervento che somiglia a quell'intervento che su un istituto di secondo movente
L'indultino del due mila sei questa Corte con la sentenza duecentocinquantacinque del due mila sei
A liberato da meccanismi preclusivi
Della valutazione del merito si diceva l'indultino è strumento che impone al magistrato di sorveglianza salvo le verifiche soggettive di decidere e per la concessione
E quindi si è denunciata è ritenuta l'incostituzionalità di un meccanismo preconsuntivo che imponeva la concessione del beneficio
Dell'inverno indulti
Ecco esattamente il meccanismo speculare le chiediamo e crediamo che questa corte ferma nel perimetro indicato valutando se procedere con la pronuncia consequenziale quindi liberando i meccanismi per Cosima per questo titolo di reato
Non per tutto il quattro bis
Possa ritenere che i benefici di cui all'articolo quattro bis posso o il permesso premio possano essere concessi ovviamente a condizioni di favore indicate dal cinquantotto Terni per coloro i quali collaborano
Diversamente valutando l'apporto mio sociologico che perviene da dati di realtà e offre il gruppo di osservazione trattamento tutto quel patrimonio di informazioni che la corte con lo
Perché nelle carceri ci andate sa cosa significa il cambiamento dell'uomo che non resta mai identico a se stesso da quando entra non può essere pianificato per il fatto di reato che ha commesso
Vi ringrazio molto per l'attenzione e insistiamo per l'accoglimento della questione grazie lei allora
Per l'avvocato dello Stato vocato Corsini
Grazie presidente
La discussione di questa causa come già indirizzata dalla relazione a due scenari
Il primo come se nulla fosse successo oltre frontiera
Il secondo considerando ancorché sinteticamente la novità introdotta dalla corte europea
Se noi dovessimo rimanere nell'alveo tracciato dalla nostra Costituzione
I limiti di questa discussione sarebbero abbastanza definiti
Evito ovviamente di revocare tutta la vostra giurisprudenza sull'articolo quattro bis
E che per profili analoghi a quello oggi trattato ha sempre salvato un'espressione letterale usata relatore che però significativamente anch'io avevo annotato ha sempre sabato questa norma sotto il profilo della coerenza
Della non arbitrarietà della proporzionalità e dell'adeguatezza tranne in alcune circoscritte e assolutamente giustificabili eccezioni che hanno contribuito ad incrementare il tasso di ragionevolezza
In sostanza mi pare di poter dire riassumendo tutto che la previsione di un regime carcerario duro in presenza di reati associativi o meno perché come avete detto voi giustamente è diventato un coacervo eterogeneo di fattispecie che sono ritenuti gravissimi da legislatori ragione del titolo appartiene la discrezionalità del legislatore come tale insindacabile perché il legislatore così valuta l'allarme sociale generato da quel tipo di reato
E l'oggettiva pericolosità della condotta desunta dalla fattispecie astratta destino iscritta dalla norma
Ricordo solo l'ultima pronuncia che stesso relatore modestamente stesso avvocato che la centottantotto del due mila diciannove che ha salvato ancora una volta la norma evidenziarvi addirittura si parlava di un reato molto meno grave grave ma molto meno grave di quello di oggi
E e si diceva che sostanzialmente l'altra è venuta concessione delle attenuanti generiche non potessero comunque integrare gli estremi per cui veniva meno l'ostacolo alla concessione dei benefici carcerari
E la stessa decisione a opportunamente evidenziato la differenza di due momenti quello della determinazione della pena e quello della sua espiazione nel momento della determinazione entrano tutte le circostanze legate alla condotta individuale del soggetto
Quanto all'espiazione della pena invece funziona la disciplina dettata dal nord
In questo contesto si inserisce questa ordinanza della Cassazione la quale riproduce un po'generalmente il problema della automatismo tra attivo dei reati pericolosità
Ma soprattutto Poli in discussione le il diverso automatismo ovvero la presunzione invincibile che la non collaborazione equivale a carisma di pericolosità sociale
è evidente quindi che il tema di questo giudizio non è più neanche il titolo del reato ma è l'istituto della collaborazione in sé sul tema codesta Corte è già intervenuta più volte non rievocò nulla se non che però traccio tre piccolissime piccolissimi punti con la trecentosei del novantatré la collaborazione risponde al fine della prevenzione e della tutela della collettività e della difesa sociale attenzione affermazione che tornerà più utile in in prosieguo
Nel due mila e uno con la duecentosettantatré la vostra giurisprudenza dice che la collaborazione partecipa della funzione rieducativa della pena
E con la centotrentacinque del due mila tre subordinare i benefici della collaborazione alla collaborazione non è in contrasto con la Costituzione ora il problema che ci si pone oggi
E che rispetta queste pronunce viene a crescere la marea della suggestione legata alla finalità rieducativa della pena
Ma abbiamo più volte visto e la vostra giurisprudenza ci ha aiutato in questo che la funzione rieducativa della pena lo non costituisce un dogma
Essa concorre come brillantemente già detto nella relazione concorre con le altre finalità quella quella retributiva e quella afflittiva e spetta legislatore in ragione di determinate fattispecie di particolari Fini motivati
Decidere quale di queste prevale e in questo caso non prevale la finalità educativa anche se il principio che avete enunciato voi è bassa che l'assegnatario di cattiva non venga soppressa
E questo non avviene perché se è vero che la collaborazione realizza infine rieducativo della pena avere enfatizzati momento collaborativo non fa certamente rendere irragionevole l'attività del legislatore
Ma cerchiamo di cerchiamo cercate ma cerchiamo tutti di vedere la questione anche sotto un altro aspetto cioè finora si è detto presunzione invincibile tra collaborazione pericolosità sociale ma in realtà la norma ha un altro figlio e evidente a tutti incentivare incentivare la collaborazione ora i più anziani a qualche appartengo ricorderanno certo il dibattito che negli anni Settanta avvenne quando si comincia a ritenere disdicevole che lo Stato rinuncia se la sua sovranità per scendere a patti con la criminalità e mercificare la giusta pena con il contributo prestato per la repressione per l'individuazione l'indagine e la repressione dei reati
Ma la nostra storia purtroppo ha dimostrato la insostituibilità della collaborazione se non ci fosse stata la collaborazione non avremmo debellato le Brigate Rosse e non avremmo arrecato colpi mortali alla stessa organizzazione mafiosa ora la ragionevolezza discutiamone forse per altri reati ma non per i reati di mafia
Il mafioso non cessa mai di appartenere alla associazione mafiosa ma farlo uscire se non pentito significa consentirgli di mantenere efficaci quei legami ha detto il relatore il permesso premio serve a fargli riprendere i contatti con la famiglia c'è bisogna capire come di quale famiglia si tratti
Perché se parliamo della famiglia degli affetti ha una sua impostazione se parliamo della famiglia dell'appartenenza associativa e Benevento effettivamente è un fine vendita
Ma sono gli stessi magistrati di Rivoli in trincea l'antimafia che sono atterriti dall'Ipo dalla possibilità di essere loro stessi responsabilizzati
In merito alla valutazione del caso singolo ecco perché leggere guardare non sono parole mie sono parole di Gian Carlo Caselli
Che quanto a indagine crete e lotta alla mafia mi pare che sia autorevolissima
Ecco perché legislatura riservato asse con questa norma la fa rivendicazione presuntiva della responsabilità
E quindi questa ragionevolezza e palese
Cioè se il detenuto condannato per reati di mafia non collabora non dimostra di avere reciso quei legami e non può essere messo in situazioni che gli consentono di ricollegarsi alla realtà la quali tuttora ritiene di appartenere ora
Mai se questo evento e evidente che la collaborazione va incentivata mai abbandonare o indebolire questo incentivo lo dice il governo ma lo direi da semplice cittadino
La comparazione non può esservi si incentivata e se passasse la tesi sulle sollevata dei giudici ritmi di emittenti e l'incentivo alla con l'operazione verrebbe decisamente diminuito
Ora la Corte di Cassazione nel caso mio sceglie proprio male il suo caso perché in realtà avevo notato anch'io la circostanza evidenziata dal relatore il condannato risulta condannato con l'aggravante dei motivi abietti per sé perché i reati sono stati commessi anche per sostenere riaffermare l'egemonia il prestigio della sua consorteria
Questo risulta d'ordinanza di rimessione
Quindi a parte i profili che potrebbero attenere alla rilevanza della questione oggi sollevata che però francamente forse di fronte alla immanenza dei principali apice il principio forse neanche noi abbiamo interesse a che sia valorizzata ma è chiaro che un detenuto che non collabora e il rispetto a reati che ha commesso per affermare l'egemonia da sua consorteria e chiaramente si è messo da solo per sua libera scelta nella condizione di pareva avere un regime carcerario
Così costrittivo ora dice la Corte di Cassazione e in questo singolarmente forse si sono parlati utilizza la stessa terminologia quasi della CEDU
Dice ma non sempre la scelta di collaborare una scelta libera e lo sappiamo benissimo però a parte il fatto che alcune situazioni limite sono già state oggetto della vostra giurisprudenza e recepita pienamente dal legislatore che ha ritenuto inutile durante i vari commi Bisset ha ritenuto inutile la collaborazione quando questa sia inutile o quando sia praticamente irrilevante data la posizione del del condanna del dell'imputato
No dell'imputato anche del condannato perché la collaborazione ardue momenti di possibilità
E individua le ragioni che potrebbero essere in qualche modo condizionanti la volontà del del soggetto il rifiuto di inguaiare i parenti
Beh ma francamente se questo fosse la ragione questa sarebbe una dimostrazione ulteriore che non c'è stata la dissociazione rispetto al passato e che la finalità rieducativa della pena non ha raggiunto il suo scopo
Faccio notare che lo Stato si è fatto carico di questa esigenza cioè di porre riparo alle a Tranquilli tappeti colui che deve collaborare sono oltre sei mila
I programmi di protezione in atto attualmente oltre mille il collaboratori protetti più di cinque mila i loro familiari
Quindi se questo fosse il vero problema dello Stato ha dato l'unica risposta che poteva e quella di attivarsi per la protezione delle sfera familiare vicina collaboratori
Quindi io credo che oggi
Oggi
Per quanto riguarda i reati di mafia non ci sia spazio per una demolizione di una norma che invece fino a oggi ha perfettamente funzionato e che dietro la presunzione di pericolosità affermata con la non collaborazione in realtà contiene una evidentissima e non derogabile funzione incentivante per il sito della collaborazione
Be il secondo scenario è stato evocato anche dalla relazione ma anche dagli dagli altri altre persone che sono intervenute ma oggi ce l'ha ceduto
Nella recente sentenza viola l'aceto ripreso però questo questo piccolo particolare e questa presunzione che la non conoscere farle posso farle una domanda lei ha citato un dato
Sei mila programmi di protezione torsione del Quilmes posso chiedere da dove lo loro ricavo perché CIN CIN Teresa è un documento ufficiale che che mi hanno mandato mentre s'intitola che posso farle avere sarebbe utile se lei lo deposita se perché non coincide a
Con quali cambiamo
Va be'glielo glielo faccio sapere e niente è una come dire e una sopravvenienza in corsivo di discussione
Dicevo ora ce la cedola sentenza viola a ha ripreso questa questa argomentazione sollevata anche dalla corte e cioè la non libertà
Della scelta di collaborare o di non collaborare ora ci sono tanti punti di questa sentenza viola che ne potremmo criticare ve ne faccio Grazia ma una mi ha attirato la mia attenzione e e che che sottopongo alla vostra
La CEDU ripetutamente parlato quando parla del detenuto dei rapporti con gli ex associati ma ignora il fatto proprio che il detenuti e condannato per ma il mafioso non ha ex associati a associati questo denota una così scarsa conoscenza della nostra realtà criminale della nostra politica criminale che mi rendo conto della vedete la delicatezza dell'affermazione che dispiace che in un consesso così ampio questa ragione sia stata valere solo del giudice polacco con la dissenting opinion e non del giudice italiano pure presente nel collegio
Ora
Più volte
Abbiamo già dovuto fronteggiare gli scossoni che nel nostro ordinamento
La giurisprudenza ceduo a è introdotto
Cito per tutti tanto per cosa il caso Barbara ma in questo caso la vostra posizione è stata
Assolutamente opportuna
Per riaffermare la centralità della Costituzione ora io potrei dire ma lo dirà meglio il collega dopo di me e certo il diritto affermato dalla Shadow è da prendere in considerazione solo quando si tramuti in diritto e noi abbiamo una sola pronuncia piuttosto dubbia
E soprattutto piuttosto dubbia la luce delle immotivate decisione della Grande Camera di non ammettere il reclamo
Non sappiamo quale la giurisprudenza che potrebbe formarsi però
Però
Anche se fosse una giurisprudenza consolidata ebbe dovrebbe funzionare la barriera dei contro limiti
Avete voi stessi detto e non si può non condividere che la collaborazione a tutti i cibi della prevenzione della tutela della collettività ed difesa sociale che sono valori tutti costituzionalmente tutelati e che sono mi si consenta prevalenti rispetta le ragioni del singolo detenuto
Ora ne chiediamo a codesta Corte di esercitare ancora una volta il suo ruolo rivendicando la centralità della nostra Costituzione e la come dire la immanenza della lucidità dei principi che che sono stati affermati a difesa di questa scelta di politica legislativa ora come ha detto giustamente relatore e i metodi citato pur ringraziando
La Corte ceduti giudica casi singoli
Se voi demolito una norma demolite per sempre
E questo è il nostro ordinamento in una materia come quella dei reati di mafia non ce lo può consentire
Avvocato prego prego
Tutto una precisazione questo anche alla luce di quello che è stato osservato
In ordine a una rilevanza della questione parliamo di permessi premio in particolar modo e qui dobbiamo vedere le due ordinanze
Per quanto riguarda quella dalla Cassazione è vero che giudice di legittimità però ci si aspettava una ricostruzione un po'più puntuale di quelle che sono le questioni di merito
Perché oggi addirittura ci interrogavamo
L'uomo dovuto chiarire
Sotto questo aspetto l'avvocato difensore dalla parte qual è la ragione di fatto da cui ha preso le mosse l'ordinanza stesa e questo perché rispondenza costante di codesta Corte comporterebbe l'inammissibilità tout-court della questione prospettata
E questo a maggior ragione banale perché ci domandavamo sera in trattamento di cumulo della Pina o meno quindi voglio dire sotto questo aspetto siamo di fronte a una clamorosa assenza nella ricostruzione fattuale della questione prospettata davanti codesta Corte
A maggior ragione questo vale per Pavone per l'altro
Il soggetto oggi a un certo punto nell'ambito dell'ordinanza di rimessione il tribunale fa riferimento ad un provvedimento del Corriere dodici
Cioè ci dice che sotto cumulo come sfioramento diurno ma non ci dice la tipologia compiuta parla di ergastoli la tipologia compiuta di condanne che ha avuto
La
Eh sì mia collega che prima preceduto ha fatto riferimento a quella progressione trattamentale cui è stato sottoposto il detenuto spesso a testo dell'ordinanza si usa il presente si dice S.p.A. la pena dell'ergastolo con isolamento diurno
Ok dopo un cumulo quindi si tratta di un soggetto nell'ambito del quale questo trattamento
Progressivo non risulta compiutamente attuato perché altrimenti non sarebbe nemmeno un isolamento diurno
L'accordo non debbo fare richiamo alle restanti norme sull'ordinamento penitenziario per rammentare questo quindi siamo a fronte di una questione che è assolutamente irrilevante per così come è stata prospettata
è lei rilevante anche per un'altra questione il tribunale fa un passaggio e dice che nel due mila dodici gli è stata respinta una analoga domanda perché non era stata data prova della e compiutamente ricostruiti misfatti
I per i quali l'istante era stato condannato il conseguente possibilità da parte sua di fornire quei chiarimenti nella scelta collaborativa richiede cioè il problema qual è siccome è sostanzialmente era stato chiesto da parte del condannato l'impossibilità era stato invocava cinquantotto terra dicendo io sono nell'oggettiva impossibilità di collaborare quindi non era stato invocato il Silenzio pericoloso lo chiamo così poi spiegherò che cosa significa
Ma sostanzialmente dice io sono legittime e possibilità di collaborare d'accordo è stata rigettata quindi è stato fatto un vaglio di merito da parte del giudice remittente in precedenza
Non si supera questo passaggio nell'ordinanza di remissione non ci si dice né perché né per come e questo dà per presupposto che nei confronti di questo detenuto il tribunale a sostanzialmente preso in esame quel principio da voi fissata nella recente sentenza nella centottantotto del due mila diciannove
Dove voi avete sostenuto la necessità che sia verificata quella caduta di effettività della presunzione di collegamento del reo con le organizzazioni criminali
Il passaggio della vostra decisione chiarissimo e si sposa e si collega appieno con l'ordinanza di rimessione comportamento dell'ordinanza di rimessione assolutamente chiaro
Detto questo
Allora qui è stato invocato negli atti scritti dalle controparti il la portata anche se secondo noi non è acquisiamo su un discorso di provvedimenti premio ma debbo spendere due parole
Allora il diritto alla speranza che deve essere riconosciuto ad ogni soggetto condannato lessi quando sono uscite due decisioni disegno assolutamente opposto lacci insomma
E le Harkins ed Edwards archi sedi Edwards si tratta di un cittadino inglese un cittadino statunitense che dovevano essere strada amministrati in America
E con provvedimento del Regno Unito furono estradati nonostante l'obiezione che fu posta davanti alla CEDU della mancanza di garanzia di espiazione della pena in quel Paese dove la Custom lo è ostativo anzi ci sono stati che conoscono la pena di morte nonostante questo la CEDU visse che era legittima l'estradizione di questi due soggetti
Lo disse anche sempre con per un caso inglese con la decisione Hutchinson quindi siamo in presenza e queste son due decisioni della Grande Camera
Quindi sostanzialmente analogo era il caso cipriota lì
La corte fece un ragionamento un po'diverso per quanto riguardava il discorso della grazia che poteva essere concessa al detenuto e dell'ipotesi e qui nel nostro ordinamento cioè l'ipotesi appunto della grazia presidenziale analogamente al caso cipriota esaminato in quel caso dalla dalla corte
Ma questo perché signori della nostra corte per dirvi che l'argomento seppur suggestivo perché qui l'argomento successivo quale noi dobbiamo guardare al soggetto condannato punto e basta così non è questa è una legislazione di sicurezza perché noi abbiamo soggetti che hanno collegamenti con organizzazioni che guardate non sono mica solo quelle mafiose ma pensiamo alle organizzazioni criminali di spaccio traffico di armi o terroristiche
D'accordo cioè non perché guardiamo solo ed esclusivamente il fenomeno mafioso guardate che questo è un fenomeno tra un po'andranno a giudizio davanti al tribunale francesi gli autori della strage del Papa gran verranno processati tra pochissimo d'accordo
Allora una richiesta vedremo poi come il tribunale i giudici francesi risolveranno questa questione
E vero che la posizione dell'uomo e centrale in quello scritto si richiamava addirittura l'intervento del giudice inglese che aveva condannato dicendo guardate che l'ergastolo ostativo somiglia sostanzialmente alla pena di morte
Si fa morire lentamente in carcere una persona questo sosteneva giudice inglese che aveva redatto quella decisione di condanna ma ci dimentichiamo commisi Fassi un termine terminologico amministrativo il terzo contro interessato o i terzi contro interessati del processo ebbe la Pina
Che sono le vittime del reato
D'accordo nuovo in cui discutiamo e tutti stanno prendendo in considerazione solo ed esclusivamente il reo quando la pena a non sta a me dirlo e non sta a me ricordarlo e la sanzione
Anche connotato che guarda la vittima del reato io non vi devo richiamare quello che è successo qualche giorno fa quando a fronte di due casi di permessi premio di gente che non aveva nemmeno l'ergastolo mi riferisco al vigilante ucciso Napoli mi riferisco ai genitori
Dei la ragazza calabrese padre intervistato in tv che diceva io mi chiedo condannato
Che hanno ucciso mia figlia che passa tutti quanti giorni sotto casa mia
E Credit e IMI perché a Rita alla rieducazione la funzione ma chi mi restituirà mia figlia
D'accordo
Non cito il caso dell'altro giorno di Torino per soggetto in vigilanza che reitera atto quelli accusato contano domicilio
Per lo stesso reato di non vi voglio fare questi esempi suggestivamente vi voglio solo richiamare esclusivamente un dato assolutamente trascurato da tutte le decisioni le vittime dei reati
Del resto il signor giudice relatore che cosa c'ha ricordato che le vittime di questi reati e queste normative quando sono iniziate dopo le stragi
Di mafia di Palermo questo non ce lo dobbiamo dimenticare
Prima il collega Bill ricordava la ragione per la quale tutte quante queste normative premiali sono state introdotte nel nostro ordinamento la ragione sottesa è stata quella di assicurare alla giustizia attraverso sistemi di collaborazione determinati soggetti
Questo è il non dialogo discorso verbale
Nella Periodo di espiazione
Della Pina perché se c'è il soggetto che invoca il silenzio perché era spaventato da quella che può essere la sua attivazione ore di una forma di collaborazione a parte che noi abbiamo due leggi che gli garantiscono queste forme la ottantadue del mille novecentonovantuno e la quarantacinque del due mila e uno
D'accordo puntualmente posta in essere dal nostro legislatore proprio per prevenire ipotesi di questo genere ma la paura che c'è nel soggetto a parlare essi di paura
Si può dire questa è stata l'invocazione sottesa alla caso viola significa che l'organizzazione criminale assolutamente ancora attiva
Allora delle due l'una
O il soggetto si pente si mette sotto la protezione dello Stato
D'accordo
O il soggetto rientra in quell'organizzazione criminale non c'è un'alternativa
Non ci può essere un'alternativa ecco perché la nostra legislazione coerente con il sistema ecco perché la nostra legislazione richiede la rottura di quel messo tra soggetto e organizzazione è proprio questa la ragione attinenti nelle mani dello Stato che ti garantisce un sistema di protezione questa è la ragione fondante
Del a normativa
Sempre considerato quello che vi dicevo l'aspetto che guarda alle vittime di questi reali e alla danno sociale mi sia consentita questa espressione che questi reati determinano in contesti territoriali
Ecco perché gli stati nell'ambito del le la conferenza di Brighton a proposito dell'intervento della Corte CEDU
Dettare un'espressa mente
Del deliberati
Che imponeva la Shadow è qui c'è un'assoluta mancanza di motivazione sul punto da parte della corte su questo aspetto
Cioè il margine di proporzionalità riservato ad un mista tu il quale può dettare proprio in presenza di situazioni territoriali peculiari
Una normativa specifica a Brighton uscì questo comunicato modificativo se così possiamo dire nella sosta
Sa del Trattato di Lisbona in base al quale lasciato non poteva impingere nel merito di quelle che erano le valutazioni del singolo Stato per determinare per vedere alcuni contesti mafia terrorismo veri per lo spaccio di droga e di armi traffico di esseri umani
Dei trattamenti particolarmente restrittivi sul suo Cetto comunque garantito da un trattamento
Per il progressivo perché affacci alla punto centoundici della decisione la corte lo dice che noi ci siamo adeguati dopo la pronuncia Murray a quella che è stata il canone indicato dalla scena spesso quindi l'Italia risponde ha risposto e la nostra normativa risponde a risposto a tutti quelli che sono questi principi di bilanciamento di ordini e valori costituzionali che hanno pari e analogo rango
E questo oggi voi siete chiamati a decidere
Quindi io insisto sulle conclusioni presente questioni sono inammissibili e comunque sono totalmente infondata
Grazie grazie sarà deciso
Ecco avete sentito si concludeva così ieri ventidue ottobre l'udienza pubblica della Corte costituzionale sulle questioni di legittimità costituzionale delle norme sull'ergastolo ostativo
Sollevate dalla Corte di Cassazione dal tribunale di sorveglianza di il Perugia e oggi come sapete è arrivata la decisione la sentenza della
Consulta che ha stabilito che l'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario
Incostituzionale nella parte in cui non prevede che sia possibile
Concedere un permesso alla persona detenuta che non abbia collaborato con la giustizia se sono cessati i collegamenti con l'associazione di appartenenza è la pericolo di vita sociale e ci ha dato prova di partecipazione all'opera di rieducazione la presunzione assoluta di pericolosità dunque non esiste più c'è ora una presunzione relativa che il magistrato di sorveglianza può superare attraverso una verifica caso per caso senza il meccanismo degli automatismi
Con questa importante sentenza della corte costituzionale con questa udienza della Consulta di ieri si conclude anche per questa sera la puntata
Dello Speciale giustizia a tutti grazie per l'attenzione da Lorena dur sono a buon ascolto dei successivi programmi di radio radicale