Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale il questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi partiremo dalla Commissione di Ursula von der Layer un che ha ricevuto un ampio sostegno al Parlamento europeo
Ieri una maggioranza più forte della di quella che aveva sostenuto la commissione dice concludo Juncker cinque anni fa vedremo
Un po'di cronaca dalla Financial Times di oggi di la squadra di Ursula fondarla in un
Ottiene l'approvazione del Parlamento europeo e la a prossima presidente della commissione spingerà per un pacchetto di misure
Verdi sottolinea il quotidiano dell'ICT vi segnaliamo sin da ora le mondo che pubblica un lungo articolo su quello che definisce il lungo cammino europeo di Ursula von der Lion l'ex ministra tedesca della difesa presiederà la commissione europea a partire dal primo di dicembre
Il suo percorso si è concluso quello per la formazione della sua squadra ed era pieno di trappole scrive tra l'altro via Jimi ma la su le mondo
Di di oggi
Altri temi di cui parleremo l'Iran ha le rivolte represse dalla regime della Repubblica islamica due editoriali uno dal Guardian secondo cui
Anche se le manifestazioni sono state schiacciate lo scontento rimane
L'altro da El Pais
Gli Ayatollah ignorano i desideri della grande maggioranza dei di iraniani questo alimenterà altre rivolte secondo il quotidiano spagnolo parleremo poi gli Stati Uniti della
Discesa in campo da un lato ti mai col Blomberg nella competizione per l'investitura del partito democratico
Ma anche e soprattutto perché la cosa è legata i rischi di una rielezione dicono al tanta nel momento in cui l'attuale Presidente mette in discussione i checks and balances della democrazia
Americana le mondo pubbliche a
Un a analisi di segni di Kauffmann i costi della
Rieletto io di Donald
Tram tra
Accendemmo lo faremo però dopo la commissione fondato Lian anche un tema che
Te tocca al nostro Paese i rapporti tra l'Italia e la Francia
Le secondo ieri pubblicava un analisi di Pierre de Gasquet sul futuro dell'asse franco italiano che si gioca a
Torino di che cosa si tratta
Della fusione tra FIAT Chrysler Peugeot Citroën una cominciamo però per l'appunto da Ursula fonda provai hanno almeno la cronaca della giornata
Di ieri che prendiamo dal Financial Times alla squadra di Ursula von der Lion conquista l'approvazione del Parlamento europeo la prossima presidente della Commissione spingeva per un pacchetto di misure vero di scrive il quotidiano della City
Orsola fondarla Iain si è assicurato un forte sostegno da parte del parlamento europeo per la sua promessa di guidare un commissione geopolitica
Che affronterà i giganti digitali americani e la questione del cambiamento climatico l'ex ministro dalla difesa tedesca guiderà la prossima Commissione del primo dicembre dopo che
Il Parlamento europeo ha approvato a larghissima maggioranza la sua squadra di ventisei
Commissari quattrocentoventuno voti a favore con cento cinquantasette voti contro ottantanove astensioni questo sostegno ampio contraddice in qualche modo i timori che c'erano stati dopo che fonda l'Allende era stata confermata come presidente della commissione in luglio con appena nove voti di margine considero questo un voto di fiducia per un'agenda del cambiamento
Per un clima migliore per una Commissione che sia concentrata sul digitale e per una commissione geopolitica detto tra l'altro fondere Lionel poi conosciuta anche San profughi dice
Altri aspetti della giornata di ieri che tra l'altro va detto a alcune ripercussioni anche italiane in particolare la spaccatura del movimento
Cinque stelle con due deputati della delegazione che hanno votato contro fondato dai dunque contro le indicazioni
Del Movimento cinque stelle e altri due che si sono invece astenuti vi segnaliamo anche un un lunghissimo articolo di nel mondo il racconto di questi mesi difficili di Ursula von der Lian che però si concludono con un successo il lungo cammino europeo di Ursula fonda Novaya nel titolo del pezzo firmato da di origini mal magari per i commenti torneremo su questa
Questione
Nell'edizione di domani c'è una tema europeo che che che sta accompagnando la formazione di questa Commissione sono i difficili rapporti tra Francia Germania l'asse franco-tedesco che non funziona questa settimana per esempio video Racman sul fallo Fontan ci ha raccontato come la Breguet esita abbia spaccato proprio questo asse franco tedesco ieri Angela Merkel ha difeso la NATO
In un discorso davanti al Bundestag paradossalmente tutto questo
Potrebbe portare
A cambiamenti negli equilibri europei l'Italia potrebbe approfittarne se solo volesse invece lei Q ieri quotidiano economico francese in un'analisi di Pierre de Gasquet
Spiegava che le relazioni tra Parigi Roma restano tese malgrado la partenza di Matteo Salvini che il futuro di quello che nel titolo viene definito l'asse franco italiano si gioca a Torino si parte dal dal racconto delle difficoltà nel negoziare
I prestiti delle opere di Leonardo per per tre festeggiare
I cinquecento anni del del del maestro
Italiano che è scappato a Parigi per fuggire dai medici e scrive scrive le disse il c.t. secondo un recente sondaggio sulla percezione generale dell'Italia da parte dei francesi della Francia da parte degli italiani
La relazione è in crisi il cinquantanove per cento degli italiani il cinquantadue per cento dei francesi ritengono che si sia degradata negli ultimi anni
L'inchiesta conferma le frizioni constatate su diversi fronti crisi dei migranti deficit dell'Italia situazione in Libia certo la Francia resta il primo investitore in Italia il suo secondo partner commerciale mondiale dopo la Germania
Ma dalla caduta di Matteo Renzi nel dicembre due mila sedici
La corrente non passa più tra Roma e Parigi i francesi sono irritati per le giravolte di Roma sulla costruzione della Torino-Lione un cantiere ferroviario strategico gli italiani invece dalle contorsioni francesi sui migranti certo scrive rese con l'autogol del leader della lega Matteo Salvini ha calmato un po'gli spiriti
Ma a parte il ministro dell'economia Roberto Gualtieri Parigi fatica a trovare un interlocutore credibile in questa nuova Coalizione italiana quella tra PD e movimento Cinquestelle e poi Luisa Cortese costeggia che questo gelo nelle relazioni paradossalmente avviene nel momento in cui si stanno effettuando grandi fusioni Franco italiane
Il caso
Il primo caso citato Luxottica essi l'ora fusione operazione molto laboriosa
In generale i politici italiani sin qui è eterno regolarmente delle ombre francesi sulla finanza
Italiana c'è una forma di schizofrenia in Italia di fronte all'imperialismo francese solo la la l'acquisizione dei cantieri dell'Atlantico da parte di Fincantieri potrebbe portare a un riequilibrio ma simbolico in questo contesto secondo le secco è la fusione FIAT Peugeot tecnicamente percepita dagli italiani come una presa di controllo della gestione di FIAT da parte del costruttore francese
A a avere un valore particolarmente importante
Venduta all'opinione pubblica come un'operazione di consolidamento a livello mondiale di fronte a una transizione storica del settore automobilistico
Questa fusione passa anche da una ristrutturazione drastica degli impianti di produzione italiani
Perché perché sono sfruttati al cinquanta per cento della loro capacità problema FIAT dal dalla lavoro a sessanta mila persone
Insomma la sfida per Carlos Tavares che che guiderà il gruppo che nascerà dalla dalla fusione che il il l'amministratore delegato di di Peugeot Citroën sarà di preservare FIAT altrimenti la fusione del secolo potrebbe rafforzare la schizofrenia italiana così
Tra l'altro lese cui in questa analisi di Pierre de Gasquet veniamo agli altri temi della della politica internazionale oggi vogliamo tornare sull'Iran nelle rivolte che sono schiacciate state schiacciate dal regime della Repubblica islamica non è ovviamente la prima volta rivo e come scrive il Guardian nel titolo di un suo editoriale di ieri la rivolta è stata sì schiacciata ma lo scontento
Rimane il ciclo di proteste repressione violenta e tristemente familiare in Medioriente
Ma ancor più in Iran la chiusura di internet per cinque giorni ha contribuito a fare in modo di non conoscere
Appieno gli eventi
Di questo di quest'ultimo mese ma ciò che sappiamo
Spaventa Amnesty International dice di avere notizie credibile di almeno centoquarantatré morti da quando sono esplose le rivolte in quindici di novembre il numero reale probabilmente significativamente più alto
Quel che si sa è che la polizia ha sparato contro la folla in alcuni casi contro manifestanti in fuga
Il regime rivendica Miller restrittivo altri suggeriscono una cifra quattro volte più alta
Le proteste sono state particolarmente diffuse hanno raggiunto il settanta per cento delle Province sembrano essere spontanee come quelle del due mila e diciassette due mila diciotto cioè senza leader
Provocate dalla situazione economica e con una partecipazione soprattutto delle classi popolari insomma e un mix molto diverso rispetto al movimento verde del due mila e nove che aveva coinvolto le classi medie urbane
Le cui rivendicazioni erano soprattutto politiche secondo l'Autorità circa ottantasette mila persone vi hanno preso parte soprattutto giovani uomini disoccupati
A innescare le proteste è stato l'improvviso aumento del prezzo dalla benzina di quasi il trecento per cento il Governo ha detto di voler combattere i traffici clandestini e finanziare sussidi per i più poveri
Un problema è stato che l'aumento del prezzo della benzina è arrivato prima di sussidi un altro e che a causa dell'incompetenza e dalla corruzione molti non credono alle autorità iraniane infine i sussidi non avrebbero compensato pienamente
Gli aumenti della benzina
Il contesto più ampio prosegue il Guardian è quello del ritiro americano dall'accordo nucleare
E del tentativo degli Stati Uniti di schiacciare l'economia iraniana che già soffre per decenni di pessima gestione l'inflazione la disoccupazione sono esplose l'impatto si è fatto sentire non solo sulla vita quotidiana degli iraniani ma anche sul loro morale l'uscita degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare beh infatti ha spazzato via le ultime speranze
Di molte persone di una svolta dal punto di vista economico e anche politico l'ottimismo e l'energia che erano emersi con la firma dell'accordo sul nucleare sono scomparsi
Le azioni dell'amministrazione Trump hanno screditato il presidente Hassan Rouhani e altri riformisti conclusione del Guardian iraniani difficilmente vedranno dei miglioramenti significativi
Se non cambierà il contesto internazionale l'Unione europea fa bene a continuare a cercare di facilitare dei negoziati per quanto questi tentativi appaiono senza speranza in assenza di progressi c'è un pericolo reale
Che l'Iran decida di provocare una crisi regionale per attirare l'attenzione internazionale
Teheran si aspettava proteste di questo tipo tanto più alla luce delle altre manifestazioni che sono scoppiati in Libano e Iraq dove diranno a un ruolo importante ma malgrado la repressione il dissenso non scomparirà
Accusare gli Stati Uniti Regno Unito ed altri di alimentare la rivolta come sta facendo il regime non convincerà i cittadini iraniani a cambiare idea in termini di scontento
La repressione brutale non farà altro che alimentarlo così tra l'altro il Guardian anche in Paesi ieri dedicava un editoriale a questo tema proteste in Iran Ilia
Gli Ayatollah ignorano i desideri della maggioranza degli i Ranieri
L'Iran finge di nuovo di aver posto fine a una crisi sociale
Dopo aver represso le proteste per l'aumento del prezzo da la benzina il regime ha proclamato vittoria su un presunto complotto nemico ma tutto falso accusare gli Stati Uniti Israele l'Arabia Saudita di essere responsabile dello scontento della popolazione invece di affrontare i gravi problemi strutturali dalla Repubblica islamica impedisce il regime di trovare soluzioni per gli iraniani e il risultato sarà di peggiorare le tensioni sottostante
Anche in cui si spiega
Che la scintilla è stato il prezzo della benzina nel mille novecentosettantanove gli iraniani avevano sostenuto una rivoluzione contro la monarchia il nome di una ridistribuzione della ricchezza quarant'anni dopo non c'è stato nulla di tutto ciò
Gli iraniani hanno perso la loro libertà a causa di una dittatura parallelo paramilitare che indossa gli abiti del clero si parla anche qui delle sanzioni americani che però sono solo sale su una ferita pre esistenti
Iraniani sanno che il problema non sono gli Stati Uniti le enormi difficoltà economiche che l'Iran deve la affrontare a fronte dell'impossibilità di esportare petrolio
Non colpiscono tutti gli iraniani allo stesso modo i progetti militari e di influenza regionale dei generali dei guardiani della rivoluzione
Continuano a essere finanziati perfino con maggiore entusiasmo quel che è più grave il regime ignora i desideri di una maggioranza significativa della popolazione iraniana che non si sente più rappresentata certo gli iraniani cittadini ordinari sono critici degli Stati Uniti l'ultima cosa che vogliono vedere il loro Paese in frantumi come dire a Cola Siria se il governo iraniani non fossero impegnati in lotte di potere permanenti potrebbero intraprendere riforme per rigenerare il regime ma ora sembra troppo tardi gli Ayatollah sembrano credere che l'unico modo di governare sia la repressione le decine di morti e migliaia di feriti gli arresti la violenza
Sono solo un'anticipazione di ciò che verrà il ciclo delle proteste popolari sta diventando sempre più breve in Iran erano passati dieci anni dalla rivolte studentesche del mille novecentonovantanove a quelle post elezioni del due mila e nove ora iraniani
Scendono in strada praticamente ogni anno per esprimere il loro malessere così tra l'altro el País in questo editoriale per chiudere una segnalazione a proposito degli Stati Uniti la campagna elettorale che si apre la discesa in campo di Michael Bloomberg collegata secondo nel mondo esibì Kaufman ai costi della rielezione di Donal Trump perché perché Bloomberg
Lanciandosi nella corsa per l'investitura democratica a lanciato un avvertimento il Paese non può permettersi altri quattro anni di azioni immorali i responsabili di Trump se conquisterà un secondo mandato i danni che causerà potrebbero essere fatali
Quali danni
Kauffmann spiega che Trump impegnato a nominare il massimo di giudici federali possibili ne ha fatti confermare centocinquantotto nominati a vita in media hanno cinquant'anni avranno un impatto durevole sui tribunali per i decenni futuri in questo Trump applica la strategia di Viktor Orban in Ungheria Jaroslaw Kaczynski in Polonia dare priorità al controllo sul potere giudiziario poi cioè la l'impeachment che ha ha fatto emergere come Trump abbia trasformato la diplomazia americana mettendo al servizio dei suoi interessi costruendo una sorta di struttura parallela
Un altro episodio che ha dimostrato l'impatto di Trump sulle istituzioni e quello che ha colpito le forze armate lo scandalo delle vissi il Edward Gallagher
Soldato dei commando di Marina accusato di crimini di guerra in Iraq in tram parole integrato con le decorazioni ottenendo invece le dimissioni del capo della Marina che si opponeva a questa decisione
In capo della Marina Richard Spencer ha scritto una lettera di dimissioni in cui ha spiegato
Che rispetto dello Stato di diritto e ciò che ci distingue dai nostri avversari era vero scrive le monde prima di Trump tre anni di sua presidenza hanno messo il sistema dei checks and balances dei famosi contropoteri
A dura prova e minato lo Stato dall'interno si può immaginare l'effetto di altri quattro anni così le mondo con cui per oggi ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale