Rassegna stampa estera

Voi giovani ascoltatori di radio radicale mercoledì undici dicembre questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta diversi
I termini di cui ci occuperemo quest'oggi in vigilia delle elezioni nel regno unito su questo vedremo l'editoriale dal quotidiano francese l'opinione che sottolinea alcune cose fondamentali la situazione politica in Terna al Regno Unito l'interrogativo che viene posto nel titolo è se la Gran Bretagna morirà perché perché quarant'anni fa il Paese era confrontato
A una situazione disastrosa alla scelta
Tra un rinnovamento liberale incarnato da Margaret Thatcher il proseguimento dell'esperimento
Laburista quasi collettivista che aveva portato il Regno Unito una situazione di sottosviluppo oggi invece l'alternativa tra due populisti Jeremy Corbin e Boris Johnson che per l'appunto rischiano di far morire il Regno Unito troveremo anche sulla Francia la situazione interna con gli scioperi contro la riforma delle pensioni di Emanuel Marco
Negli ultimi giorni vi abbiamo letto alcuni commenti che simpatizzavano con il fronte sindacale oggi invece riproporremo l'editoriale del da lese Coco
Che parla dei cittadini nuovo comuni come degli ostaggi di chi si oppone a questa riforma delle pensioni
Parleremo anche del nuovo governo in Finlandia guidato da una giovane donna di trentaquattro anni Sanna Marin
In una coalizione con altri quattro partiti guidati da delle don trentenni tranne una che ha cinquant'anni circa leggeremo editoriale dal Guardian a nuovo premier della Finlandia un tipo diverso
Di leadership diventando la più giovane capo di governo al mondo alla testa di una coalizioni di partiti guidati da donne Sanna Marinucci ricorda che un'altra politica possibile infine parleremo anche di Italia sprechiamo glieli pubblicava un'analisi di dalle risse go
Sul perché quasi un italiano su due aspira a un uomo forte analisi incentrata sull'ultimo rapporto del Censis e a proposito di un uomo forte chiuderemo con un corsivo abbastanza ironico ma fino a un certo punto
Dell'opinione quotidiano francese da qui partiremo per parlare di Regno Unito a proposito di Matteo Salvini colto con le mani nel barattolo quella Nutella
Partiamo però per l'appunto dal Regno Unito dalle elezioni politiche Dini domani l'interrogativo nell'editoriale di ieri di l'impegno era questo la Gran Bretagna morirà
Nel Regno Unito si sta chiudendo un ciclo in un clima da incubo quarant'anni dopo l'arrivo di Margaret Thatcher dal numero dieci di Downing Street i britannici si apprestano ancora una volta a fare una scelta esistenziale
Ma se nel mille novecentosettantanove si trattava di decidere tra un rinnovamento liberale
E il proseguimento di un laburismo quasi collettivista in un Paese condannato al sottosviluppo e agli aiuti del Fondo monetario internazionale
Questa volta gli elettori dovranno pronunciarsi tra due populismi tra due derive demagogiche tra due promesse di fallimento
Perché la Breguet Seat secondo l'opinione non si è accontentata di rivelare una frattura irriducibile tra l'élite globalizzato da un lato il popolo preoccupato dal declassamento dall'altra
Dopo tre elezioni in quattro anni e dopo una sceneggiata democratica senza fine
Il dibattito politico si è talmente radicalizzato da essere diventato una caricatura sulle rovine della terza via blairista e del conservatorismo compassionevole di David Cameron
Due radicalità si affrontano incarnate da due candidati impopolari e ridicolizzata i con soluzioni che prefigurano in grande balzo indietro per il labour Jeremy Corbin intende riscrivere le regole dell'economia
A partire da un del marxismo condito Condello chavismo ex leader venezuelano
Nel suo programma tra le altre cose ci sono un piano di nazionalizzazioni e un aumento delle tasse mai visti in tempi di pace
A destra Boris Johnson promette tutto e il contrario di tutto e la felicità acquisita automaticamente grazie all'uscita dall'Unione Europea
Il tutto condito da una dose di statalismo e di protezionismo che erano sconosciuti ai Tories al partito conservatore
Quarant'anni fa il tema di un colloquio all'università con Umbria riassumeva la deriva morale di una Gran Bretagna all'epoca
Grande malata dell'Europa qual era il titolo il suo Britain dai il Regno Unito la Gran Bretagna sta morendo
La questione oggi torna d'attualità ma l'alternativa offerta ai britannici questa volta lascia poche speranze sulla risposta per il Regno disunito Wintour Izzo Cumming l'inverno sta arrivando conclude
L'opinione in questo convinto molto molto netto sullo stato della politica britannica alla vigilia di queste elezioni importanti per il Paese il cui esito però sembra ormai deciso Kuhn Boris Johnson che dovrebbe ottenere la maggioranza assoluta alla Camera dei comuni anche se va detto che lo stesso partito conservatore sta facendo campagna
Proprio sul rischio per una serie di ragioni dovute l'aritmetica del sistema elettorale e al voto tattico alla fine quella maggioranza assoluta non non ci sia e dunque la campagna terrorizzare gli elettori
Con la prospettiva dell'arrivo di Corbin a Downing Street con il suo programma di ultrasinistra
Vediamo un altro Paese dell'Unione europea la Francia dove il presidente non è una cosa in difficoltà per la sua riforma delle pensioni e gli scioperi che questa riforma a provocato negli scorsi giorni vi abbiamo letto editoriali di liberazione simpatizza con il movimento sindacale con chi sta paralizzando il Paese oggi invece vi leggiamo editoriale gallese con Vieri sugli ostaggi gli ostaggi sono i cittadini comuni
Comincia con la definizione del dizionario Larousse ostaggio nome maschile persone di cui ci sia un impossessa e che si utilizza come mezzo di pressione contro qualcuno contro lo Stato per portarlo accedere alle sue esigenze vogliamo usare la Russia per rispondere subito al Lo scandalo che in queste parole provocheranno
Nell'estrema sinistra nel campo sindacale scrive le seconde
Capaci delle peggiori derive verbali questi censori sì irritano se milioni di francesi a cui viene impedito di muoversi liberamente in nome di una battaglia che non è la loro vengono paragonati a degli ostaggi
Ma secondo l'esecuzione ostaggi sono gli uomini e le donne costretti a marciare lunghe ore per arrivare al loro posto di lavoro e poi tornare a casa
Ci sono costretti ad ammassarsi come bestiame sui rari treni che funzionano che sono costretti ad ammassarsi nelle strade già sature di automobilisti
Che non ce la fanno più ostaggi sono le persone anziane gli scolari liceali per i quali il cammino da scuola casa è un percorso da combattenti ostaggi sono i commercianti ristoratori gli artigiani gli imprenditori
Che si assumono dei rischi che sono in difficoltà già causa di un anno di movimento di gilet gialli e la cui attività è minacciata non dai loro laboratori ma dai lavoratori del settore dei trasporti
Che vogliono essere
Continua ad essere protetti grazie al loro status particolare
Ostaggi sono i turisti che si ritrovano naufraghi in uno dei Paesi più sviluppati al mondo ostaggio lo siamo tutti
A causa secondo le secondi un movente impudente contro il quale dovremmo ribellarci tutti perché perché questo movimento
E quello della Difesa egoista da parte dei lavoratori delle ferrovie della metro di Parigi di un regime pensionistico più vantaggioso di qualsiasi altro nel settore privato
I conducenti di treni vogliono continuare andare in pensione prima di tutti gli altri con pensioni confortevoli e non si rendono conto che dal mille novecentonovantacinque quando ci fu la prima il primo grande movimento di sciopero contro l'allora riforma promosso dal governo di Jacques Chirac
Il mondo è cambiato il passaggio a un sistema a punti cuore della riforma macro è solo un pretesto
Ai loro occhi il regime è un santuario inviolabile ma l'obiettivo di questo movimento secondo le sue quote in realtà ancora più ampio ed è politico vendicarsi sui ma non con dopo che la sinistra destra e la sinistra sono uscita pezzi dalla tornata elettorale del due mila e diciassette
La posta in gioco del braccio di ferro supera le pensioni lo sciopero è diventato lo scontro binario della Francia che vende dietro contro la Francia che avanza
I francesi farebbero bene a pensarci prima di sposare la causa di quelli che li imbarcano in questa galera
Perché perché la fine l'evoluzione dell'opinione pubblica sarà la chiave di questo conflitto sociale così tra l'altro l'esecutivo precisamente in vita Polato gli ostaggi ma anche e non o a resistere e dunque andare avanti con la riforma delle pressioni una buona notizia almeno oggi la Finlandia che al nuovo Primo Ministro una nuova premier donna di trentaquattro anni alla testa di una coalizione di tutte donne
La cosa viene commentata dal Guardian in un editoriale di ieri dal titolo il nuovo premier della Finlandia un tipo diverso di leadership diventando la più giovane capo di governo al mondo alla testa di una coalizione di partiti guidati da donne
San Marino ci ricorda che un'altra politica possibile
Aveva ragione il Guardian la Finlandia il paese più felice del mondo secondo un sondaggio internazionale
Ora è anche uno dei molti pochi Paesi avere una leader donna Sanna Marin trentaquattro anni diventerà la più giovane premier in carica al mondo quando giurerà questa settimana nel realizzare questo record
Sanna Marin che socialdemocratica segue i passi di un'altra giovane premier progressista già Sindar Berne in Nuova Zelanda che aveva trentasette anni quando il suo labour vinse le elezioni nel due mila diciassette
La Finlandia che fu il primo Paese in Europa concedere il voto alle donne nel mille novecentosei è spesso vista a sinistra come una specie di utopia o almeno un esempio di ciò che un Governo e spende bene e a una politica sociale liberale può realizzare il suo sistema educativo e tra i più di successo al mondo tra il due mila diciassette due mila diciannove la Finlandia ha condotto un esperimento su un reddito universale di base
Il reddito di cittadinanza va detto che poi sull'esperimento è stato abbandonato perché fallimentare quest'estate prosegue Guardian nuovo Governo di centrosinistra promesso di realizzare la neutralità
Sulle emissioni di carbonio entro il due mila e trentacinque l'obiettivo più ambizioso che ma è stato annunciato al mondo
E non va dimenticato che gli altri quattro partiti nella nuova coalizione di governo sono tutti guidati da donne
Tre delle quali trentenni
Una leader donna ovviamente non è garanzia che un Paese un partito abbia una visione progressista il Regno Unito ha avuto due primi ministri donne entrambe conservatrici Angela Merkel e cristiano democratica l'estrema destra in Francia guidata da Marine le Pen
Le elettrici non necessariamente sono più liberali o ambientaliste degli uomini il cinquanta tre per cento delle donne bianche in America ha ha votato per il presidente Trump ma in un'epoca in cui la vita di così tanti paesi Brasile India Ungheria per esempio venerdì determinata da leader uomini forti la Finlandia come la Nuova Zelanda ci ricorda che ci sono delle alternative così tra l'altro
Il Guardian in in questo editoriale
E
A proposito di uomini forti l'Italia le figlia o ieri pubblicava un'analisi di Valeri seggo su perché quasi un italiano su due aspira per l'appunto un uomo forte questo il titolo e riferimento
Evidentemente al Censis di cui hanno parlato molto anche i giornali italiani come è possibile che nel ventunesimo secolo ci sia qualcuno che auspica di perdere le proprie libertà
Come è possibile abbandonare l'attaccamento alla democrazia in Paesi ricchi e impacci da quasi tre anni di tre quarti chiedo scusa di secolo settantacinque anni
Secondo il Censis organismo pubblico di analisi dei fenomeni socioeconomici in Italia
Questo causato da un concatenamento di meccanismi il cinquantatreesimo rapporto presenza una radiografia inquietante di una società italiane in stato di sindrome di stress post traumatica
Il trauma e la crisi del due mila e otto da cui l'Italia non si ancora rimessa
Per metà la Società Italiana spira oggi all'arrivo di uomo forte del potere nel momento in cui il leader della lega Satta Salvini raccoglie tra il trenta e il trentacinque per cento delle intenzioni di voto
Conserva un vero margine di progressione né nelle urne
In testa alle inquietudini degli italiani c'è il lavoro che non paga più è un'angoscia si supera di gran lunga tutte le altre
Non solo c'è un milione di lavoratori in meno rispetto al periodo pre-crisi ma ci sono anche meno ore lavorate sei tre milioni di persone guadagnano meno di nove euro lordi l'ora
Quasi sette italiani su dieci ritengono che oggi in un Paese immobile da dieci anni l'ascensore sociale attraverso il lavoro si sia completamente rotto l'ascensore sociale è un concetto
Di cui un tempo ci si occupava ancora in politica oggi
Un po'dimenticato e del resto lo dice poi
Lo stesso infiliamo citando sempre il Censis prima parla degli italiani inquieti perché il prezzo degli immobili continua a scendere mentre i rendimenti sui titoli di Stato sono diventati microscopici infine c'è il sistema sociale minacciato dalla crisi demografica con la popolazione che diminuisce
E l'esodo dei giovani verso l'estero
Di fronte ai loro problemi quotidiani diventati cronici italiani è un sentimento che gli eletti non siano più capaci di apportare risposte e non meno di e nemmeno di prestare attenzione
Il settantasei per cento non dà fiducia ai partiti politici con vette tra gli operai disoccupati
Ad allontanarli dalla vita politica l'incapacità del governo uscito dalle urne di prendere decisioni con riforme strutturali sempre annunciate ma mai realizzate insomma e la paralisi del potere
Potere che investe solo nella comunicazione è incapace di azione reale
E dunque e impotente sulla sorte degli italiani ecco come scrive le Figaro il quarantotto virgola cinque per cento degli italiani aspira oggi a vedere un uomo forte
Arrivare al potere un tasso che sale al sessantasette per cento troppe RAI gli impiegati i più colpiti dalla crisi
Gli italiani pensano che l'uomo forte in questo periodo di incertezza e confusione sarà più efficace per risolvere i problemi rispetto al sistema democratico animato dei partiti
Il modello di potere personalizzato concentrato nelle mani di una persona sola è indesiderato perché ai loro occhi riduce la complessità della democrazia e del suo sistema di contro potere
Contropoteri quelli che hanno vissuto il fascismo da adulti sono quasi tutti morti la memoria sì cancella per ridurre la libertà non è un bit l'obiettivo in sé non è un problema per gli italiani pagare un prezzo in termini di libertà per l'appunto
Così il ricavo in questo in questa analisi di Balleri sui no e allora chiudiamo con l'uomo forte e un po'di di ironia un po'no
Lo impegnò un corsivo uscito ieri Matteo Salvini preso con le mani nel barattolo della Nutella questo Salvini mangia molto mangiare non smette di ricordarci la sua passione con centinaia di foto pubblicate sui social network
La pizza su Twitter la pasta su Facebook le salsicce su Instagram
Mai leader della Lega peccato con il pane e Nutella vero simbolo del successo dei prodotti italiani nel mondo ebbene l'amore tra Salvini e il prodotto faro dalla Ferrero sembra terminato
Giovedì scorso c'è stata la questione in Emilia Romagna un comizio ho scoperto che la Nutella un tonico utilizzano ciò il tour che io preferisco aiutare l'impresa in utilizzano prodotti italiani
La dichiarazione ha seminato il panico tra i sostenitori di Salvini che del resto ha fatto marcia indietro con un senso in un supermercato pieno di barattoli di Nutella qual è il problema
Che sono le contraddizioni di Salvini Ferrero è obbligata a importare nocciole perché perché è la più grande consumatrice al mondo di questo prodotto e la produzione italiana non basterebbe
La produzione italiana è di centotrenta mila tonnellate solo per la Nutella ce ne vogliono settantacinque mila cui si aggiungono le altre nocciole per gli altri prodotti Ferrero
Se importa se di più Ferrero metterebbe in una situazione catastrofica tutte le altre imprese agroalimentari locali
Non dubitiamo che in quel caso Salvini protesterà ebbe contro la cattiva multinazionale che asfissia i piccoli del settore invece di servirsi dell'immenso mercato mondiale
E non a torto l'opinione ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale