Osservatorio Giustizia

Buon pomeriggio a tutti da Lorena Durso benvenuti all'ascolto di osservatore giustizia oggi pomeriggio vogliamo tornare sul al processo d'appello sulla presunta trattativa Stato-mafia
E per questo abbiamo ai nostri microfoni l'avvocato Basilio Milio avvocato penalista del foro di Palermo che nel processo rappresenta la difesa dell'ex generale del rosso
Mario o morì lo ricordiamo si tratta del processo che iniziato nell'aprile scorso davanti alla Corte d'Assise d'appello di Palermo
Processo contro gli ex ufficiali delle rosso Antonio Subranni Mario Mori e Giuseppe De Donno contro l'ex senatore Marcello Dell'Utri accusati di minaccia a corpo politico o dello Stato accusati di aver veicolato le minacce di Cosa Nostra al governo allo scopo di imporre iniziative legislative in cambio della fine delle stragi
Il primo grado si è conclusa nell'aprile due mila diciotto con condanne pesantissime nei confronti degli uomini delle rosse dell'ex braccio destro di Silvio Berlusconi dodici anni amori Subranni e Dell'Utri otto a De Donno
Ricordiamo anche in estrema sintesi è la tesi accusatoria della Procura di Palermo che si basava sulla convinzione che dopo la strage
Dica Pacini gli uomini né del rosso intavolare un appunto una presunta trattativa con Toto Rina usando come intermediario Donvito
Ciancimino secondo i pubblici ministeri palermitani questa presunta trattativa non solo rafforzo Rina nella convinzione che le stragi
Pagassero portandolo ad accelerare la successiva strage di via D'Amelio per eliminare Paolo Borsellino ma in un determinato momento sfociò in una implicita
Minaccia contro l'allora ministro della giustizia Giovanni Conso inducendolo nel novembre del novantatré a non prorogare oltre trecento
Decreti di quarantuno bis c'è da dire che questo processo di secondo grado il dibattimento è stato riaperto sono ammesse sono state ammesse numerose testimonianze di cui parleremo fra poco con l'avvocato meglio ricordiamo
Fra gli altri gli fra le altre le testimonianze le deposizioni di Antonio Di Pietro e Luciano Violante di Giancarlo Caselli è stata ammessa anche l'area testimonianza di Silvio Berlusconi che però come sapete si è avvalso della facoltà di non rispondere ma forse possiamo utilmente partire dalla soluzione nel luglio scorso
Di Calogero Mannino perché perché la Procura di Palermo ha sempre sostenuto che ad avviare la trattativa la presunta trattativa allo scopo di salvarsi la vita sarebbe stato proprio l'ex ministro democristiano o Calogero Mannino che appunto come dicevamo
è stato assolto anche in secondo grado nel processo stralcio e questo diventa questa soluzione di Calogero Mannino diventa un punto centrale ma insomma avvocato Milio lei che cosa ne pensa
Sì un buon pomeriggio lei dottoressa buco Regione intanto agli ascoltatori partiamo sì dalla
Dalla riportano alla tua domanda relativamente al processo al all'onorevole Mannino
Chi è stato assolto da sotto in su devo dire anche in primo grado sazia sì sì finché non è stato quanto pare la soluzione non servita molto perché hanno condannato come lei ha ben detto tutti e i protagonisti gli imputati di questo di questo processo
Però è stato assolto anche in appello per non aver commesso il fatto
Si attendono le motivazioni della sentenza intorno al venti gennaio
Il deposito da parte della corte d'appello che ha assolto Mannino
Ostruzioni Mannino e importante perché è nell'assunto dell'accusa peraltro percepito nella sentenza di condanna Mannino sarebbe stato l'origine Spina della trattativa perché avrebbe dato lui incarico ai carabinieri di salvargli la vita e quindi vi è di porre in essere del misura delle azioni idonea a quello scopo di per cui la soluzione di Mannino per non aver commesso il fatto e quindi per non aver dato incarico già comporta logicamente non non c'è bisogno di Maria sì a leggere neanche le sentenze comporta perché manca diciamo l'input politico
Sì è quindi già logicamente il teorema della trattativa Stato-mafia insomma manca di una componente lo Spada sì talmente manca lo stato considerato anche che
L'altro imputato all'epoca ministro cara Mancino è stato assolto stasera lui non fosse neanche stato imputato per il reato di minaccia al governo quindi figuriamoci peraltro l'assoluzione di Mannino per non aver commesso il fatto fa automaticamente venir meno la
Almeno a mio avviso per carità però la posizione la condanna del generale Subranni perché Mannino sarebbe stato colui il quale avrebbe incaricato Subranni di trovare quelle soluzioni per salvarsi la vita
Subranni a cascata sarebbe intervenuto sul morire su De Donno che poi avrebbero avuto ex che hanno avuto contatti con Ciancimino ma Subranni non ho avuto alcun contatto quindi Subranni e solo diciamo una bello
Intermedio di questo di questa cappella quindi somala soluzioni Mannino tapiro cui superò senta dicevamo nella processo di secondo grado questo che si è aperto appunto nell'aprile del
Del due mila diciannove
è stata di fatto si è la corte ha
Riaperto il il dibattimento su richiesta delle delle parti e quindi ci sono state diverse acquisizioni diverse diverse testimonianze
Ecco
Noi che abbiamo ascoltato le le diverse udienze abbiamo anche poi mandato in onda praticamente tutte le udienze da da aprile in poi di questo processo d'appello sulla presunta trattativa Stato-mafia
Siamo stati colpiti per esempio dalla testimonianza di Antonio Di Pietro l'ex PM di Mani pulite no ed è davvero una serenità e una testimonianza
Significativa perché poi Di Pietro parlano del in quelle occasioni ha parlato
Del del suo incontro con con Paolo Borsellino eccoci lei che che impressioni ha avuto sul e soprattutto sul rapporto del rosso su mafia appalti perché poi quello come il il succo insomma del è la testimonianza di Di Pietro se sembrerebbe rapina
Certamente diciamo innanzitutto che Di Pietro l'appalto costo come testimone dal dal sottoscritto già in primo grado la testimonianza avvolta dal giudice di primo grado ritenendola superflua
Poi bocciata entra che di primo grado sì ma anche il dottor Borsellino
Sarebbe stato ucciso a causa della trattativa nella quale con sarebbe venuto a conoscenza trattativa tra carabinieri Ciancimino la quale sarebbe venuto a conoscenza opponendo dodici
Se escluderne la sentenza
Che lui invece fatto ucciso per il suo impero è manifestato nei confronti delle indagini dei carabinieri del ROS morì De Donno relativamente al settore degli appalti cioè le commistioni tra mafiosi politici e imprenditori
Sì perché secondo gli assoluti della sentenza
Quel rapporto era un rapporto risalenti al rapporto del rossonero rapporto risale l'anno prima non vi era certezza che il dottor Borsellino conoscerla è dove comunque insomma era qualcosa di superato
Peraltro il giudice di primo grado hanno ammesso anche una serie di documenti relativi a queste vicende che la Corte di Assise d'Appello ammesso
Per l'avrebbe
Una testimonianza di Di Pietro ritenuta superfluo in primo grado superflua non era perché il Di Pietro ha parlato
E Young incontro avuto proprio con il dottor Borsellino
Uno più quell'incontro lo scambio di battute che che addirittura chi verifico comunque
Davanti al centro del dottor Falcone quindi parliamo del ventitré maggio Consigli cinque MAG di quei giorni lì è in quell'occasione il dottor Borsellino manifesto tutto il suo interesse per quelle indagini
Dal rosso sugli appalti dicendo tra l'altro al di là Di Pietro allora magistrato di Mani pulite dubbio ricorso io ho capito tutto
Cioè aveva capito che si fermerà un sistema che conduceva alla mafia la politica e l'imprenditoria
E quindi diciamo e intuitivo come quel quel tema posso di attualità unico è vero che il dottor Borsellino e l'altro
A differenza della tesi secondo la quale forse il dottor Borsellino sarebbe venuto a conoscenza della trattativa firmerebbe opposto alla quindi per questo sarebbe stato ucciso nei confronti
Della quale non ci sono prove le serate nella procura
Di Palermo la tesi accusatoria gli non c'è alcun motoria
A differenza di di questa tesi uno invece ci sono numerosi elementi di prova che dimostrano il per cento interrotto del dottor Borsellino per quelle immagini dei carabinieri soprattutto nel Periodo che va tra la morte del dottor Falcone con la morte del dottor Borsellino il dottor Borsellino in quei cinquantotto giorni
Parlava con i suoi colleghi con i giornalisti ebbe incontri con ufficiali dei carabinieri relativi questo rapporto farlo con la con la dottoressa Liliana Ferraro in aeroporto cioè ci sono parlò perfido di quelle indagini con i suoi colleghi in una riunione tenutasi in Procura a Palermo
Cinque giorni prima della sua morte
Quindi
Tutte quelle questi elementi convergono in una direzione è il dottor Di Pietro Augusto
Diciamo riferito che è non solo vi era un interesse per una dottor Borsellino ma anche che è il dottor Borsellino in quello di un'Europa due maggio giugno novantadue avevano già capito come funzionava il sistema cosa che il dottor Di Pietro i magistrati milanesi avrebbero poi riscoperto
Qualche tempo dopo
Sì quindi insomma diciamo che da questa testimonianza essi si evince un'altra vita possibile
Diverso appunto dalla tesi accusatoria e cioè che Borsellino poco prima di essere ucciso non si occupava appunto della alla famosa trattativa ma del più corposo potremmo dire dossier mafia appalti dossier mafia appalti preparato proprio dal rosso dell'ex generale Mario Mori
Perfettamente d'le indagini realmente il capitano dello diciamo sotto la direzione del dell'allora colonnello Mori
Tra l'altro questo rapporto usava i quelli che erano i contatti tra mafia imprenditoria e politica Camp
Allora come un lavoro diciamo così
Tanto conosciuti va bene poi mi converto di dire con distrofia di venticinque trenta anni luce non sia cambiato poco o niente basta leggere i giornali sulle operazioni che hanno fatto finora l'altro ieri a Reggio Calabria
Per quella del Belgio imporre sia un po'insomma concorre in Italia funziona così
Sì però prescindere da questa
Inciso il dottor Borsellino era interessato anche perché è come come ci dicono di Versace oggi
Di prova ricollegava la morte del settimo ipoteticamente c'era un'ipotesi di lavoro
La morte del dottor Falcone al suo interesse per per queste questioni gli appalti è è addirittura legava alla morte del dottor Falcone alla morte di Lima perché il dottor Falcone avere interesse per queste indagini sugli appalti fate dei carabinieri ma come ci ha detto il senatore Di Pietro
Nella coinvolto pressoché secondo quanto riferito o dal Di Pietro era averlo appreso da un da una persona che lui interrogo a Lima sarebbero erogati
Un circa un miliardo e mezzo pietrificato provenienti dalla famosa maxitangente ai monsignori sì sì sì infatti veniva consentito durante la testimonianza
Del dottor Di Pietro fra l'altro questo dossier mafia appalti è stato presidente archiviato pochi giorni dalla strage di via da meglio dalla morte di di Paolo Borsellino no
Sì diciamo gli fu richiesto di archiviazione della Procura presentata il tredici luglio quindi insomma
Qualche giorno prima della morte è poi il nativo proprio di attuazione sarebbe sarebbe intervenuto il quattordici agosto e devo dire anche una cosa che è ore
Quella erano delle posizioni in quel momento pensionato perché dopo la morte del dottor Borsellino siccome corre peraltro ha riferito il dottor Di Pietro vi fu
Parliamo dei primi mesi del novantatré era seguire uno interrogo con interlocuzione tra i magistrati di Milano e quelli di Palermo dopo l'arrivo Palermo del dottor Cappelli per cui questa queste indagini vennero qualche modo Cypress anche grazie al fatto che è anche la collaborazione di uno degli indagati il geometra Li Pera si era manifestata alcunché
Per la verità lì ci sarebbero altre diversi da fare perché
Va be'c'era diciamo manifesta e quindi li pagherà iniziava a parlare anche con la Procura di Palermo per cui poi
Vi furono vi fu una riapertura di di queste indagini furono e indagati taluni soggetti anche per i quali è intervenuta
Prima della morte del dottor Borsellino l'archiviazione il dato che era una per i Soggetti viene chiesta l'archiviazione viene fatta il quattordici agosto novantadue
Cioè bene poi come ha detto si riprenderanno questo questo queste posizioni ma c'è un altro dato importante ce lo ha riferito Violante sigillata Alberto che
Nel dopo la morte di del dottor Falcone su interessato insomma su sollecitato dal procuratore di Palermo Giammanco o a gli fu sollecitato un incontro si rileva l'otto dagli appalti a Palermo si è dice Violante che il dottor Giammanco più volte
Quindi cercò di convincerlo circa e il fatto che questa indagine del rosso su mafia appalti erano indagine vuota Hyundai consistenza entrando essa
è questo comunque sintomatico a mio modo di vedere di uno sherpa e indichi un certo orientamento su cioè non altrove procuratore Giammanco che insomma possiamo ricordarlo non era proprio in ottimi rapporti con Giovanni Falcone
Neanche con il dottor Furio vendendo cioè sì sì
Senta avvocato Milio dicevamo ci sono state diverse diverse deposizioni interessanti quella di Di Pietro lo è è sicuramente in assoluto potremmo venire in questo processo d'appello sulla presunta trattativa ma un'altra testimonianza alta deposizione in interessante a nostro avviso ma ci dica lei che cosa ne pensa è quella del l'ex direttore dell'ufficio detenuti del DAP tra il magistrato Andrea a Calabria che si è soffermato sulla mancata a proroga dei decreti dei trecentotrentaquattro dei crediti
Quarantuno bis che appunto avevano coinvolto suo malgrado il l'ex ministro della Giustizia Giovanni Conso che in realtà sempre negato di essere stato oggetto di di minaccia da parte della della mafia è appunto il dirigente ha ricordato fra l'altro gli interventi dei diversi tribunali di sorveglianza la successiva alla sentenza della Corte
E costituzionale che invece indicava di rinnovare questi decreti caso per caso sostanzialmente ha detto che il ministro Conso non rinnovo per questo motivo quei quei decreti di di quarantuno bis non la mancata proroga insomma non non non avvenne per per la la minaccia
Mafiosa
Sì il dottor Claudio ricostruito peraltro eh un po'il e io temo che il clima questi lavorava anche rivendica l'attuale sopra rilievo Ugo perché insomma ha detto lavoravamo tantissime ore al giorno lavorava poco scrupolosi con apprensione
Coinvolgevano tutti gli enti che potevano darci delle informazioni proprio perché l'ho anche letto all'inizio otto otto vi fu per così dire questa deportazione rossa
Per la Cina il venti luglio novantadue rilievo subito dopo la strage di Capaci bivio dove
Esclude di era meglio certo lascia Jenson del cd in cui rimase ucciso Borsellino con la sua scorta
Ecco talmente il ministro Martelli ti sposti quel tavolo questo l'accompagnamento a Pianosa di una serie di soggetti che però vengono presi per quanto detto anche il dottor abbia ma
Si vede anche dai nominativi dei dei soggetti Giacomo deportati diciamo portati a si sono otto così alla rinfusa per vogliamo cc dieci
Non venne fatto uno una cernita un un Hummer approfondito
In tutto nei mesi successivi avvennero di chiusura dei provvedimenti del Tribunale di sorveglianza
Coi della corte costituzionale la giugno o luglio novantatré accenno alla decisione del giugno qua e là il deposito della motivazione di fine luglio
Una carico
Evidenziavano delle criticità relativamente al quarantuno bis Cindy circa modalità applicative e anche soprattutto circa il fatto che il provvedimento dovrà essere nominativi
Un spiegare per ogni detenuto quali erano le Oggioni che è legittimavano la eventuale proroga del provvedimento è il dottor Calabria detto giustamente
Una una cosa è uno Stato quarantuno bis già da una
è certamente difficile andare a trovare
Il il motivo che legittimava proroga perché e il quarantuno bis ha funzionato Luís contatti con l'affetto gli appelli questo per rappresentare le difficoltà che loro si trovarono affrontare le quali che sotto
Mi l'aiuto forze di polizia
Diciamo la ministro dell'interno la la Ya
Che è anche all'autorità giudiziaria cioè la Procura nazionale antimafia il maniacale R
Loro sorgessero degli elementi per attualizzare questa posizione in un senso o nell'altro al fine di
Di applicare diciamo il quarantuno bis solo accidentalmente si trovasse nelle condizioni per averlo rinnovato
è questi furono i i problemi che ci si trovò ad affrontare è che determinarono
Anche quel mancate proroghe fatte da Alconzo operato quindi sono due dati che vengono ovvero finora sono stati sottovalutati norma risultano documentalmente
Sì di questi trecentotrentaquattro provvedimenti Campagnaro Khaldun cattiva corso
Che non vennero provocati da corso a distanza di anni solo a cinquantadue Soggetti venne riapplicato mille logicamente già dice una cosa che è
Se viene riapplicato cinquantadue soggetti la restante parte duecentottantadue non era meritevole nessuno al di neanche a distanza di anni richiesto l'applicazione e questo è già un dato
Che perché oggi si parla di trecentotrentaquattro provvedimenti si siano dobbiamo considerare Cazzola cinquantadue vennero poi identificabili e latte con una secondo dato è che è è per iniziativa del dell'ora vicedirettore del gatto Francesco Di Maggio magistrato che è nel capo di imputazione della Procura di Palermo figura come un corteo sostanzialmente dei carabinieri di per un verso e dei mafiosi per l'altro nella minaccia al governo ed è per iniziativa di Francesco Di Maggio
Venne costituito un gruppo di lavoro sul quarantuno bis
Del quale almeno diciamo sulla carta i documenti dicono presso venne indicato a far parte anche un magistrato della Procura di Palermo
Questo gruppo di lavoro aveva il compito di è camminare nelle riunioni periodiche si devono tenere le diverse posizioni si quarantuno bis
Però non risultano documenti neanche ricordi dei magistrati di Palermo circa è il fatto che alla all'invito di Di Maggio se ho seguito la designazione è o una partecipazione di qualche magistrato di Palermo
A questo gruppo di lavoro
Sì sì qui e ciò possiamo dire tranquillamente che sono emersi chiarimenti da parte del teste Andrea Calabria ex direttore dell'Ufficio detenuti del DAP lo ricordiamo che potrebbero insomma indebolire ulteriormente questa prova sulla presunta trattativa cioè il mancato rinnovo del quarantuno bis a oltre trecento soggetti da parte dell'ex ministro della Giustizia Giovanni Conso
Sì sicuramente sicuramente anche perché
Senta addentrarmi nella spiegazione tecnica della conferenza che sarà difficilmente comprensibile il mondo e le modalità con cui secondo la sentenza sarebbe arrivata la minaccia
Della mafia al ministro Conso risultano smentite dai documenti acquisiti
Perché la sentenza va benissimo dice che è la minaccia sarebbe stata portata dal dal generale Mori il quale avrebbe saputo determina avrebbe potuto a qualche giorno prima della del giorno in cui avrebbero portato questa minaccia
Io
Al governo nella persona di corso diciamo così per semplificare l'avrebbe saputo avrebbe saputo dal Salvatore Cancemi che era un mafioso che vi era una spaccatura
Tra Riina è Provenzano Rinero una uno stragista provinciale invece il Governo lo stragista più morbido per cui si dice in sentenza il generale Mori sapendo questa notizia
Inedita perché di questa spaccatura all'epoca non non no fa però nessuno avrebbe rappresentato l'esistenza di questo spaccatura al ministro Conso per il tramite di di Francesco Di Maggio
è così inducendo il ministro corso a togliere quei trecentotrentaquattro quarantuno bis per accontentare tra virgolette Provenzano
Ci sono due piccoli particolari piccoli tra virgolette che diciamo fanno cadere la costruzione Primo particolare
Il verbale reso da Cancemi
Non vede la presenza di morire ma soprattutto viene arresto al dottor Scarpinato al dottor Cappelli quel verbale ma soprattutto Cancemi in quel verbale non parla di spaccatura ma Harlan sì
Di un'identità di vedute rapine Provenzano dicendo che Riina Provenzano sono sostanzialmente personalmente e la seconda cosa sei schede
Questa divergenza tra Riina e Provenzano in via di ipotesi era notoria
Ne ha riferito per ultimo anche Violante manovre ma non mi hanno riferito diversi testi Quinzi in via di ipotesi era era una di quel cose che si pensava quindi non era una novità che morì avrebbe saputo da Cancemi chiaramente questi elementi mettono in crisi diciamo le modalità ritenute non sentenza con cui sarebbe arrivata la minaccia al governo bensì vocale
Mettendo in crisi questa modalità cioè la minaccia non arriva il reato non registrano infatti senta avvocato Emilio appunto abbiamo parlato in particolare di queste due
Deposizioni poi c'è la corte appunto ne ammesse diverse altre lei citava Luciano Violante ma un altro teste sentito dalla corte d'assise d'appello di Palermo è stato Giancarlo Caselli poi c'è stata appunto la mancata possiamo dire testimonianza di Berlusconi
Ecco però io leggo le chiederei a questo punto abbiamo fatto un po'diciamo un excursus sul sui primi mesi di di processo nel processo che riprende lo ricordiamo il sedici gennaio
Allora che cosa ci possiamo aspettare e quali sono più o meno i tempi
Prima di arrivare insomma alla sentenza di di secondo grado gorghi o ognuno nell'ultima udienza i procuratori generali al processo
Di acquisire determinati documento diffuso circa un migliaio Bassani pagine per cui ci siamo abbiamo chiesto un termine per a il noi i dovremmo dedurre è anche presentare eventuali richieste noi come di fatto è complessa sentendosi il alla prossima udienza dal ritratto che il sedici gennaio dice imprevedibili sono i seguenti
Se dovessero messo a me sei taluna testimonianze
Chiaramente i tempi si allungano perché occorreva sentire questi soggetti ma alcuni dei quali sono dei collaboratori di giustizia richiesti dal procuratore generale
Dice Letta cioè non dovesse essere ammesso niente o ci fosse il consenso alla alla acquisizione dei documenti chiesti dal procuratore anche eventualmente dalle difese se ne produrranno sembra dire tanta discussione si può ipotizzare che Carla e la primavera insomma vive Maggio possa esserci la sentenza di dipende tutto dalla porta da cosa succederà in merito a questo ulteriori prove richieste
Perfetto
Allora noi da radio radicale ovviamente continueremo a seguire a documentare udienza per in udienza a questo processo davanti alla Corte d'Assise d'prendo di Palermo sulla presunta a trattativa Stato-mafia intanto avvocato Milio noi la ringraziamo davvero molto per questo suo contributo grazie buon regolerò auguri anche a lei ecco si conclude è così anche per questa settimana la puntata di osservatorio giustizia ci risentiamo domenica prossima